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Cronologia dei fatti accaduti in Xinjiang dal 21/02/2009
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21/02/2009: Tre Uighuri (turcofoni, di religione musulmana) della città di Changji, vicina alla capitale della Regione Autonoma del Xinjiang, si sono dati fuoco a Pechino in forma di protesta per essere lasciati ai margini dello sviluppo economico della regione.
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25/03/2009: La dissidente uighura Rebiya Kadeer ha denunciato le autorità per aver approvato la demolizione della città vecchia di Kashgar. Le autorità hanno dichiarato che la ristrutturazione è necessaria per le cattive condizioni della città e il pericolo terremoti.
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09/04/2009: Sono stati giustiziati i 2 responsabili dell’attacco contro un gruppo di poliziotti avvenuto nella città di Kashgar, pochi giorni prima dell’apertura dei Giochi Olimpici di Pechino.
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26/06/2009: Scontro tra operai cinesi e uighuri al sud della Cina. Morti due uighuri.
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05/07/2009: Circa10mila dimostranti sono scesi in piazza per manifestare in seguito alla morte di due persone in una fabbrica. La manifestazione è stata repressa dalla polizia. Il bilancio è di 3 morti, 20 feriti e centinaia di arrestati.
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06/07/2009: Secondo l’agenzia Nuova Cina, il bilancio della violenze di ieri è di 140 morti e 816 feriti. La Cina ha affermato che gli incidenti sono frutto di un “complotto gestito dall’estero”, ovvero dagli esuli uighuri.
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06/07/2009: La polizia ha arrestato 10 persone-chiave” responsabili di aver incitato la ribellione degli uighuri.
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06/07/2009: Secondo l’agenzia Nuova Cina sono stati dati alle fiamme, durante la manifestazione del 5 luglio, 261 veicoli, mentre 203 negozi e 14 case sono stati attaccati nel corso dei disordini.
Lo Staff della H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization Fonte: Ansa.it
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07/07/2009: Secondo l’agenzia Nuova Cina le persone arrestate ieri ritenute responsabili della manifestazione del 5 luglio sono 1.434.
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07/07/2009: Circa 200 uighuri, soprattutto donne, hanno manifestato oggi, ad Urumqi, capitale della regione cinese del Xinjiang, contro gli arresti effettuati ieri. Fino ad ora, nonostante la situazione sia molto tesa, non si ha notizia di gravi incidenti.
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08/07/2009: Secondo la dissidente uighuri Rebiya Kadeer le vittime della repressione sono 400, aggiungendo che la cifra potrebbe essere molto più alta. In un intervista sul Wall Street Journal la Kadeer ha dichiarato che gli incidenti potrebbero essersi verificati anche a Kashgar, Aksu, Khotan e Karamay.
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08/07/2009: Il leader uighuro Erkin Alptekin ha oggi dichiarato durante una conferenza a Montecitorio: “Per le autorità cinesi le persone uccise sono state 160, mentre le nostre fonti interne parlano di circa 800 morti così come per i 1.500 arresti, a noi ne risultano invece 3.000”.
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08/07/2009: Il capo del Partito Comunista di Urumqi ha annunciato che i responsabili di gravi violenze nel Xinijang saranno condannati a morte.
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08/07/2009: Il presidente del Congresso mondiale uighuro, residente degli Usa, ha denunciato che “potrebbero essere a migliaia i morti negli scontri. Secondo informazioni non confermate ottenute sul terreno il numero di morti è superiore al migliaio, e alcuni parlano di tremila”.
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10/07/2009: Molte moschee a Urumqi sono state chiuse, nel giorno della preghiera del venerdì, per prevenire violenze etniche. La città è presidiata dalle forze di sicurezza, schierata soprattutto davanti le moschee.
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10/07/2009: Centinai di agenti di polizia, armati con fucili d’assalto, sorveglia la moschee di Hantagri, una delle più vecchie nella città di Urumqi.
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10/07/2009: La polizia ha arrestato 5 o 6 uighuri dopo aver disperso la folla riunitasi davanti alla moschea Bianca di Urumqi, al termine della preghiera del venerdì.
Lo Staff della H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization Fonte: Ansa.it
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10/07/2009: Migliaia di persone stanno lasciando Urumqi, invadendo le stazioni ferroviarie e degli autobus.
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10/07/2009: Secondo l’agenzia Nuova Cina il bilancio dei morti, in seguito agli scontri nel Xinjiang salito a 184.
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11/07/2009: Secondo l’agenzia Nuova Cina le 184 vittime delle violenze interetniche sarebbero composte da 137 cinesi e 46 uighuri.
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11/07/2009: Sarebbero più di 1.000 le persone arrestate nei giorni scorsi. Le autorità annunciano che i responsabili delle violenze saranno condannati a morte.
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12/07/2009: Un serbatoio di petrolio è esploso in una fabbrica di prodotto chimici a Urumqi. Nessuna vittima. Si indaga sulla causa dell’incidente, ma è esclusa l’ipotesi di un attentato terroristico.
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12/07/2009: Le autorità locali dichiarano che il numero complessivo delle persone rimaste ferite è di 1.680, di cui 74 sono in gravi condizioni. Il bilancio ufficiale delle vittime rimane 184.
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13/07/2009: Colpi di arma da fuoco sono stati sparati oggi nel quartiere musulmano di Urumqi. Non si ha notizia di morti. La polizia ha respinto circa 200 persone dal mercato.
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13/07/2009: La radio statale ha riferito che durante gli scontri tra la polizia e 200 persone nel quartiere uighuro di Urumqi, sarebbero morti 2 uighuri a causa di alcuni colpi di arma da fuoco. Migliaia di poliziotti sono stati schierati in città.
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20/07/2009: La dissidente Rebiya Kadeer ha oggi dichiarato, durante una conferenza stampa a Tokyo, che circa 10.000 persone sono sparite in una notte a Urumqi.
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03/09/2009: La polizia cinese ha chiesto agli abitanti di Urumqi di restare in casa a causa di nuovi disordini.
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03/09/2009: La portavoce del ministero degli esteri cinese ha smentito la notizia di nuovi incidenti nella regione del Xinjiang, aggiungendo che il governo di Pechino “è in grado di garantire la stabilità” del Xinjiang.
Lo Staff della H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization Fonte: Ansa.it
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03/09/2009: L’agenzia Nuova Cina ha confermato la manifestazione di protesta dei residenti cinesi, che si è svolta a Urumqi. Più di 1.000 persone hanno chiesto alle autorità protezione contro attacchi condotti nei giorni scorsi con delle siringhe. Si presume che gli aggressori appartengono all’etnia degli uighuri.
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03/09/2009: La polizia ha confermato che durante la protesta sono state arrestate 15 persone.
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03/09/2009: Secondo la tv cinese sono più di 470 le persone aggredite con siringhe nello Xinjiang. “Dal 20 agosto, il governo dello Xinjiang ha ricevuto informazioni da centri sanitari locali su aggressioni a colpi di siringa”.
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03/09/2009: Migliaia sarebbero le persone scese in strada per protestare contro gli attacchi ai danni delle varie comunità etniche.
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04/09/2009: Ammonta a 5 il bilancio dei morti a seguito delle proteste iniziate mercoledì scorso, dei cinesi di etnia Han che accusano il governo di non proteggerli dagli attacchi degli uighuri, considerati responsabili di oltre 500 aggressioni a colpi di siringa.
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04/09/2009: Questa mattina la polizia ha disperso una manifestazione di cinesi di etnia Han.
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05/09/2009: L’agenzia Nuova Cina rende noto che oggi è stato licenziato Li Zhi, capo del partito comunista di Urumqi e sostituito da Zhu Hailun. Si prevede anche un cambiamento nel Dipartimento di pubblica sicurezza della Regione Autonoma dello Xinjiang.
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05/09/2009: Il capo dello polizia di Xinjiang è ritenuto responsabile per gli scontri interetnici a Urumqi.
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12/09/2009: Condannato a 15 anni di prigione un 19ebbe accusato di aver aggredito un passante con una siringa a Urumqi.
Lo Staff della H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization Fonte: Ansa.it
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26/09/2009: L’agenzia Nuova Cina rende noto che sono 21 le persone che rischiano la pena di morte per i reati commessi durante gli scontri etnici. Dei 21 imputati 6 sarebbero uighuri.
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12/10/2009: Condannate a morte 6 persone di etnia uighura per le violenze dello scorso luglio.
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09/11/2009: 9 persone sono state condannate a morte in Cina a causa dei disordini nella provincia dello Xinjiang
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09/11/2009: Eseguite le condanne a morte delle 9 persone accusate di omicidio, saccheggio e altri crimini.
Lo Staff della H.R.Y.O. – Human Rights Youth Organization Fonte: Ansa.it
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