Croce secondo Paolo: la necessità di chiudere con l'uomo vecchio In una ricerca sull'identità cristiana di noi uomini e donne nel corpus paulinum potrebbero essere prese in considerazioni parole come: "Adamo, Eva, uomo vecchio, uomo nuovo; di carne; di terra e simili. A queste dovremmo comunque aggiungere una parola centrale, perché trasformante, nel linguaggio di Paolo, e che essendo riferita a Cristo, il nuovo Adamo, diventa ineludibile e importante per tutti, come è il vocabolario della "croce" e del "crocifisso". La croce è il valore umano di salvezza della morte e risurrezione di Cristo.
I testi paolini Le concordanze che riporto di seguito sulla lista delle parole elencate, vanno lette come un indice o un sommario e poi ricollocate nel loro contesto immediato e rilette in forma sincronica. Sarà poi necessaria una sintesi personale, meglio se a mo'di glossario-agenda, per ogni tema importante secondo Paolo. Romani 1,23
e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di 5,14 quadrupedi e di rettili. la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. 6,6 Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 6,19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. 8,9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 8,21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 13,14 Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.
1Corinzi 1,17
Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo. 1,18 La parola della croce infatti è stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. 1,23 noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; 2,2 Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. 2,8 Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9,25 Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. 15,22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 15,42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 15,45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. 15,47 Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. 15,48 Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. 15,49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. 15,50 Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità. 15,53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
15,54
Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria.
2Corinzi 5,16
Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. 11,3 Temo però che, come il serpente nella sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo. 13,4 Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la potenza di Dio nei vostri riguardi.
Galati 2,20
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. 3,1 O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? 5,11 Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque annullato lo scandalo della croce? 5,24 Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 6,8 Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. 6,12 Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 6,14 Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Efesini 2,15
annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, 2,16 e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia. 4,22 per la quale dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici 5,29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 5,31 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.
Filippesi 2,7
ma spogliò se stesso, assumendo la forma di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in schema umano, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. 3,3 Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne, 3,18 Perché molti, ve l'ho già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di Cristo: 2,8
Colossesi 1,20
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli. 1,24 Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 2,11 In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. 2,14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 3,9 Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni
1Timoteo 2,13 2,14
Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione.
Commento evangelico di Saverio di Gabala Severio di Gabala (?-circa 408), vescovo in Siria, nel suo Disorso sulla creazione del mondo, 6, 5-6, si riferisce alla croce (di Gesù) come ad albero-laboratorio per la vita divina dell'uomo. C'era in mezzo al paradiso un albero. Il serpente se ne servì per imbrogliare i nostri progenitori. Notate questa cosa stupenda: per ingannare l'uomo, il serpente ricorre a un sentimento inerente alla natura dell'uomo. Plasmando l'uomo infatti, il Signore aveva messo in lui, oltre a una conoscenza generale dell'universo, il desiderio di Dio. Appena il serpente ebbe scoperto questo desiderio ardente, disse all'uomo: «Diventerete come Dio (Gen 3,5). Ora siete soltanto uomini e non potete essere sempre con Dio; ma se diventerete come Dio, sarete sempre con lui»... Così, il desiderio di essere pari a Dio sedusse la donna..., che mangiò e invitò l'uomo a fare lo stesso... Ora, dopo la colpa, «Adamo udì il Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno» (Gen 3,8)... Benedetto sia il Dio dei santi per aver visitato Adamo verso sera! E per visitarlo ancora adesso verso sera, sulla croce. Infatti, proprio nell'ora in cui Adamo aveva appena mangiato, il Signore soffrì la sua passione, in queste ore segnate dalla colpa e dal giudizio, cioè tra la sesta e la nona ora. Alla sesta ora, Adamo mangiò, secondo la legge della natura; poi si nascose. E verso sera, Dio venne a lui. Adamo aveva desiderato divenire Dio, aveva desiderato una cosa impossibile. Cristo ha adempiuto questo desiderio. «Hai voluto divenire, disse, ciò che non potevi essere; ma io, desidero divenire uomo, e lo posso. Dio fa tutto il contrario di ciò che hai fatto lasciandoti sedurre. Hai desiderato ciò che era al di sopra di te; prendo io ciò che è al di sotto di me. Hai desiderato essere alla pari con Dio; voglio io divenire alla pari con l'uomo... Hai desiderato divenire Dio e non ci sei riuscito. Io mi faccio uomo per rendere possibile ciò che era impossibile.» Sì, proprio per questo Dio è venuto. Di questo testimonia ai suoi discepoli: «Ho desiderato ardentemente mangiare questa pasqua con voi» (Lc 22,15)... Egli è sceso verso sera e ha detto: «Adamo, dove sei?» (Gen 3,9)... Colui che è venuto per soffrire è lo stesso di colui che è sceso nel paradiso.
Conclusioni
È possibile e anche facile all'uomo e alla donna scambiare Dio con un idolo, e quindi il Creatore con la creatura, l'Originale con una soggettiva rappresentazione o immagine, o segno confuso, letterario, una pallida figura. Questa è idolatria o autoreferenza dell'io, esaltazione delle proprie conoscenze, della tecnica e della scienza, o di proprie cose, come la stessa vita, che acquistano valore assoluto e signoria dispotica sugli altri, che porta all'espulsione dal mondo del Crocifisso innocente. Adamo è carne; è terreno, terrestro e terrigno, che pensando e agendo da "carne" si guadagna la morte. Adamo ed Eva ancora costituiscono e formano il vecchio, debole, psichico, corruttibile e corrotto uomo mortale. Carne, ossa e sangue non bastano però per ereditare l'incorruttibilità e la vita di Dio. Adamo ed Eva, assieme, sono tuttavia potenzialmente figura e rappresentazione completa dell'uomo nuovo, potente, spirituale e immortale, membro di un corpo umano nuovo, la Chiesa, convocazione delle nazioni, e non solo dei giudei (o dei cristiani) nella comunione della figliolanza di Dio. È possibile e doveroso l'esodo pasquale, passando dalla schiavitù del peccato che corrompe e uccide alla libertà della grazia che fa vivere per sempre e in comunione con tutti i fratelli e le sorelle di Adamo e di Eva.
Laboratorio di trasformazione, in questa nuova identità, come crogiuolo per affinare l'oro, è credere e attuare secondo lo scandalo della croce di Gesù, ucciso secondo i precetti della legge, ma risuscitato per volontà e onnipotenza dello Spirito di Dio, il Padre suo nostro. Accettare la nuova identità messianica, di figli di Dio attraverso il Crocifisso-Risorto e Vivente per sempre significa accettare la croce (= condanna ingiusta, crudele e disprezzata dell'io innocente) lasciarsi crocifiggere e non scendere. È la con-crocifissione con Gesù – partecipazione al suo genere di morte – l'umile processo liberatorio dall'uomo vecchio e, in dissolvenza incrociata, d'identificazione progressiva con Cristo risorto, l'uomo nuovo, nostro esodo pasquale dalla morte alla vita divina. Incisivamente e sinteticamente Paolo ci ordina, di spogliarci e svuotarci, imitando Cristo in questi gesti fondamentali, dell'umanità di Adamo ed Eva, per rivestirci, come atleti e liberi militanti del vivente Signore della gloria, allontanandoci dalla "carne" con le sue passioni e istinti e menzogneri desideri di corruzione e di morte. Immedisimandosi con il nuovo Adamo, uomini e donne hanno la possibilità e il dovere di crescere in umanità, insieme ricapitolando cielo e terra e tutto quanto esiste, nel Figlio eterno e nella comunione dello Spirito con il Padre nostro, Creatore e Signore dell'universo.
Come la notte del Getsemani e il terremoto che segue alla morte di Gesù, la croce apre ogni sepolcro costruito a memoria delle vittime dell'uomo, o ogni tomba sepolta nel ventre materno della terra.