Tre metafore in fila per pensare SEME o SPERMA Di seguito elenchiamo le concordanze paoline su questo che è il primo tema della trilogia, che comprende anche la "pianta" e il "frutto". In tal modo il lettore può riconoscere e ricostruire, mettendo in ordine le tre metafore, il metodo di pensare e insegnare di Paolo lo sviluppo della Chiesa, come convocazione delle nazioni della terra, non in un terreno specifico, ma in Gesù, il Cristo e Signore, il corpo del Nuovo Adamo, punto di arrivo della intera vecchia umanità. Evidenziati, nelle concordanze, sono anche i termini correlati. in ROMANI 1,3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, 4,13 Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; 4,16 Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi. 4,18 Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. 9,7 né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sarà data una discendenza, 9,8 cioè: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa. 9,29 E ancora secondo ciò che predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a Gomorra. 11,1 Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch' io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. 9,11 Se noi abbiamo seminato in voi le cose spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali? in 1CORINTI 15,36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 15,37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 15,38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.
15,42
Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 15,43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 15,44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. Se c' è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che in 2CORINTI 9,6 Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. 9,10 Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11,22 Sono Ebrei? Anch' io! Sono Israeliti? Anch' io! Sono stirpe di Abramo? Anch' io! in GALATI 3,16 Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: "e ai tuoi discendenti", come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. 3,19 Perché allora la legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso un mediatore. 3,29 E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. 6,7 Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. 6,8 Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. in 2TIMOTEO 2,8 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo, Note Il vocabolario del seme nel corpus paulinum consiste di almeno 4 termini, che spesso non hanno un significato letterale ma metaforico: (1.) Il termine σπέρμα (leggi: spérma) è un sostantivo con vari significati, di: sperma umano, discendenza, stirpe, ma anche, più raramente in Paolo, di seme (vegetale); è utilizzato, in At 13,23; Rom 1,3; 4,13.16.18; 9,7f.29; 11,1; 1 Co. 15,38; 2 Co. 11,22; Gál. 3,16.19.29; 2 Tim. 2,8. (2.) Il termine σπείρω (speíro, ma si legge: spéiro) è il verbo che significa: seminare, spargere i semi; è utilizzato da Paolo in 1 Co. 9,11; 15,36f.42ff; 2 Co. 9,6.10; Gál. 6,7f. (3.) Il termine σπόρος (spóros) è il seme. Paolo utilizza questo termine solo due volte nello stesso versetto, in 2Cor 9,10. (4.) Il termine κόκκος (kókkos) significa "grano" ed è utilizzato solo in 15,37, una volta. – Non nel corpus paulinum, ma 11,19 in Atti è utilizzato il verbo διασπείρω (diaspeíro) che letteralmente significa "spargere seme" o "disseminare". Ma il narratore di Atti lo utilizza per i primi cristiani che diventano, con sofferenza, apostoli: Intanto, "quelli che erano stati disseminati" dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad
Antiochia e "non predicavano la parola a nessuno fuorchè ai Giudei." Una predicazione ancora timida, etnica. Invece, in At 17,18, il termine composto σπερμολόγος, anch'esso etimologicamente connesso al tema del "seme", serve per indicare, modo alquanto offensivo, sembrerebbe, Paolo stesso in quanto apostolo tra i pagani, da parte di filosofi di Atene: Alcuni di loro, epicurei e stoici, si misero a parlare con lui e qualcuno di loro lo criticava, retoricamente: «Che cosa intende dire questo seminatore di chiacchiere?». Altri, invece, sentendo che predicava Gesù e la risurrezione, dicevano, più religiosamente: Ma questi «sembra un predicatore di divinità straniere».
RADICE & PIANTA & FRUTTO Il vocabolario che qui sotto riportiamo segue l'ordine di frequenza dei termini usati nel corpus paulinum. Le spiegazioni sono dal Thayer Greek Lexicon un dizionario incorporato in BibleWorks, nella versione 8. καρπός (12 times) crops); Curtius, sec. 42); Hebrew
καρπός, καρποῦ, ὁ (cf. Latin carpo; A-S. hearf-est (harvest i. e. the ingathering of
; ְּפ ִריfrom Homer down; fruit; - 1. properly:
the fruit of trees, Matt. 12:33; 21:19;
Mark 11:14; Luke 6:44; 13:6f; of vines, Matt. 21:34; Mark 12:2; Luke 20:10; 1 Cor. 9:7; of the fields, Luke 12:17; Mark 4:29; 2 Tim. 2:6; (James 5:7); βλαστάνειν, James 5:18; ποιεῖν, to bear fruit (after the Hebrew
( ָּע ָּשה ְּפ ִריsee
ποιέω, I. 1 e.)), Matt. 3:10; 7:17-19; 13:26; Luke 3:9; 11:43; 8:8; 13:9; Rev. 22:2; διδόναι, Matt. 13:8; Mark 4:7f; φέρειν, Matt. 7:18 T WH; John 12:24; 15:2,4f; (trop. John 15:8,16); ἀποδιδόναι, to yield fruit, Rev. 22:2; to render (pay) the fruit, Matt. 21:41; by a Hebraism, ὁ καρπός τῆς κοιλίας, i. e. the unborn child, Luke 1:42 (ֶּב ֶּטן
ְּפ ִרי, Deut.
28:4, where the Septuagint τά ἔκγονα τῆς κοιλίας); τῆς ὀσφύος the fruit of one's loins, i. e. his progeny, his posterity, Acts 2:30 (Gen. 30:2; Ps. 126:3 (Ps. 127:3); 131:11 (Ps. 132:11); Micah 6:7); cf. Winer's Grammar, 33 (32). - 2. Metaphorically, that which originates or comes from something; an effect, result; a. equivalent to ἔργον, work, act, deed: with the genitive of the author, τοῦ πνεύματος, Gal. 5:22; τοῦ φωτός, Eph. 5:9 (Rec. τοῦ πνεύματος); τῆς δικαιοσύνης, Phil. 1:11 (cf. b. below); of Christian charity, i. e. benefit, Rom. 15:28; καρπόν πολύν φέρειν, to accomplish much (for the propagation of Christianity and its furtherance in the souls of men), John 15:8,16; used of men's deeds as exponents of their hearts (cf. Winer's Grammar, 372 (348)), Matt. 7:16,20; ἀγαθοί, James 3:17; καρποί τῆς βασιλείας τοῦ Θεοῦ, deeds required for the attainment of salvation in the kingdom of God, Matt. 21:43; ποιεῖν καρπούς ἀξίους τῆς μετανοίας, to exhibit deeds agreeing with a change of heart, Matt. 3:8; Luke 3:8 (cf. ἄξια τῆς μετανοίας ἔργα πράσσειν, Acts 26:20), b. advantage, profit, utility: Phil. 1:22; 4:17; ἔχειν καρπόν, to get fruit, Rom. 1:13; 6:21f; τῆς δικαιοσύνης, benefit arising from righteousness (others make it genitive of apposition, Winer's Grammar, sec. 59, 8 a.), Heb. 12:11; which consists in righteousness (genitive of apposition), James 3:18 (cf. Phil. 1:11 in a. above, and Meyer ad loc.; Prov. 11:30; Amos 6:12). c. by a Hebraism οἱ καρποί τῶν χειλέων, praises, which are presented to God as a thank-offering: Heb. 13:15 (Hos. 14:2; Prov. 12:14; 29:49 (Prov. 31:31)). Cf. Winer's Grammar, 33 (32) note 1. d. συνάγειν καρπόν εἰς ζωήν αἰώνιον, to gather fruit (i. e. a reaped harvest) into life eternal (as into a granary), is used in figurative discourse of those who by their labors have fitted souls to obtain eternal life, John 4:36.* -- Καρπός (cf. Winer's Grammar, p. 51), καρποῦ, ὁ, Carpus, the name of an unknown man: 2 Tim. 4:13.* ῥίζα (6 times) ῥίζα, ῥίζης, ἡ (akin to German Reis (cf. Latin radix; English root; see Curtius, sec. 515; Fick, Part 3:775)), from Homer down; the Septuagint for ;ש ֶֹּׁרש- 1. a root: properly, Matt. 3:10; Luke 3:9; ἐκ ῥιζῶν, from the roots (cf. Winer's Grammar, sec. 51, 1 d.), Mark 11:20; ῥίζαν ἔχειν, to strike deep root, Matt. 13:6; Mark 4:6; tropically, οὐ ῥίζαν ἔχειν ἐν ἑαυτῷ, spoken of one who has but a superficial experience of divine truth, has not permitted it to make its way into the inmost recesses of his soul, Matt. 13:21; Mark 4:17; Luke 8:13; in figurative discourse, ῥίζα πικρίας (see πικρία) of a person disposed to apostatize and induce others to commit the same offence, Heb. 12:15; the progenitors of a race are called ῥίζα, their descendants κλάδοι (see κλάδος, b.), Rom. 11:16-18. Metaphorically, cause, origin, source: πάντων τῶν κακῶν, 1 Tim. 6:10; τῆς σοφίας, Sir. 1:6 (5), 20 (18); τῆς ἀθανασίας, Sap. 15:3; τῆς ἁμαρτίας, of the devil, Ev. Nicod. 23; ἀρχή καί ῥίζα παντός ἀγαθοῦ, Epicur. quoted in Atlmn. 12, 67, p. 546f; πηγή καί ῥίζα καλοκἀγαθίας τό νομίμου τυχεῖν παιδείας, Plutarch, de purr.
educ. c. 7 b. - 2. after the use of the Hebrew
ש ֶֹּׁרש, that which like a root springs from a root, a sprout, shoot;
metaphorically, offspring, progeny: Rom. 15:12; Rev. 5:5; 22:16 (Isa. 11:10).* κλάδος (5 times) κλάδος, κλαδου, ὁ (κλάω); a. properly, a young, tender shoot, broken off for grafting. b. universally, a branch: Matt. 13:32; 21:8; 24:32; Mark 4:32; 13:28; Luke 13:19; as the Jewish patriarchs are likened to a root., so their posterity are likened to branches, Rom. 11:16-19, 21; cf. Sir. 23:25; 40:15; Menander fragment, Meineke edition, p. 247 (fragment 182, vol. iv. 274 (Ber. 1841)). (Tragg., Aristophanes, Theophrastus, Geoponica, others.)* ἀγριέλαιος (2 times) ἀγριέλαιος, -ον (ἄγριος and ἔλαιος or ἐλαία, like ἀγριάμπελος); - 1. of or belonging to the oleaster, or wild olive (σκυτάλην ἀγριέλαιον, Anthol. 9, 237, 4; (cf. Lob. Paralip., p. 376)); spoken of a scion, Rom. 11:17. - 2. As a substantive ἡ ἀγριέλαιος the oleaster, the wild olive; (opposed to καλλιέλαιος (cf. Aristotle, plant. 1, 6)), also called by the Greeks κότινος, Rom. 11:24; cf. Fritzsche on Romans, vol. ii. 495ff (See B. D. under the word Olive, and Tristram, Nat. Hist. of the Bible, under the word Olive. The latter says, p. 377, `the wild olive must not he confounded with the Oleaster or Oil-tree'.)* ἐλαία (2 times) ἐλαία, ἐλαίας, ἡ (from Homer down), the Septuagint for 11:17, 24; plural Rev. 11:4. τό ὄρος τῶν ἐλαιῶν (for יתים ִ ֵַּּהז
;זַּ יִ ת- 1. an olive tree:
Rom.
ַּהר, Zech. 14:4), the Mount of Olives, so called from
the multitude of olive-trees which grew upon it, distant from Jerusalem (Josephus, Antiquities 20, 8, 6) five stadia eastward (cf. Winer's RWB, under the word Oelberg; Ar nold in Herzog x., p. 549ff; Furrer in Schenkel iv. 354f; (Grove and Porter in BB. DD.)): Matt. 21:1; 24:3; 26:30; Mark 11:1; 13:3; 14:26; Luke 19:37; 22:39; John 8:1 Rec.; (on Luke 19:29; 21:37, see ἐλαιῶν). - 2. an olive, the fruit of the olive-tree: James 3:12.* ἄνθραξ (1 times) ἄνθραξ, ἄνθρακος, ὁ, coal (also, from Thucydides and Aristophanes down, ἄνθραξ πυρός a coal of fire i. e. a burning or a live coal), live coal; Rom. 12:20 ἄνθρακας πυρός σωρεύειν ἐπί τήν κεφαλήν τίνος, a proverbial expression, from Prov. 25:22, signifying to call up, by the favors you confer on your enemy, the memory in him of the wrong he has done you (which shall pain him as if live coals were heaped on his head), that he may the more readily repent. The Arabians call things that cause very acute mental pain burning coals of the heart and fire in the liver; cf. Gesenius in Rosenmόller's Biblical-exeg. Repert. i., p. 140f (or in his Thesaurus i. 280; cf. also BB. DD. under the word Coal).* καλλιέλαιος (1 times) καλλιέλαιος, καλλιελαιου, ἡ (from κάλλος and ἐλαία), the garden olive (A. V. good olive tree) (opposed to ἀγριέλαιος the wild olive): Rom. 11:24. Aristotle, de plant. 1, 6, p. 820{b}, 40.* λάχανον (1 times) λάχανον, λαχανου, τό (from λαχαίνω to dig; hence, herbs grown on land cultivated by digging; garden-herbs, as opposed to wild plants); any potherb, vegetables: Matt. 13:32; Mark 4:32; Luke 11:42; Rom. 14:2; (1 Kings 20:2 (1 Kings 21:2); Gen. 9:3; Ps. 36:2 (Ps. 37:2), etc.; Aristophanes, Plato, Plutarch, others.)* πιότης (1 times) πιότης, πιητος, ἡ (πίων fat), fatness: Rom. 11:17. (Aristotle, Theophrastus, others; the Septuagint for ֶּד ֶּשן.)*
i TESTI Nei testi che riportiamo, e che raccomandiamo di rileggere nel loro contesto biblico immediato, e ancora nel loro contesto storico (facendo caso a persone, tempi e luoghi), evidenziamo anche le parole correlate.
in ROMANI 1,13
Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili. 6,21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. 6,22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.
11,16
Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. 11,17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 11,18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 11,19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! 11,21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! 11,24 Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo! 12,20 Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. 14,2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. 15,12 E a sua volta Isaia dice: Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a giudicare le nazioni: in lui le nazioni spereranno. 15,28 Fatto questo e presentato ufficialmente ad essi questo frutto, andrò in Spagna passando da voi. in 1CORINTI 9,7
E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? O chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge? in GALATI 5,22
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; in EFESINI 5,9
il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
in FILIPPESI 1,11
ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio. 1,22 Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. 4,17 Non è però il vostro dono che io ricerco, ma il frutto che ridonda a vostro vantaggio. in 1TIMOTEO 6,10
L' attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori.
in 2TIMOTEO 2,6
L' agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo [letteralmente: Frutto] e anche i libri, soprattutto le pergamene. 4,13
Una sintesi 1. Lo sperma di Abramo si moltiplica in tutti i popoli, non solo nella discendenza degli ebrei 2. I cristiani provenienti dal paganesimo sono rami di oleastri innestati, anche da Paolo, sull'olivo buono, Israele, radice e albero portante 3. Il Cristo, è seme di Abramo e anche rampollo di Iesse, della stirpe di Davide; nasce nuovo Adamo, da donna, come speranza di tutte le nazioni 4. Si raccoglie quel che si semina. (
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