CHI HA PAURA DI DIO? Sta avanzando la moda di pubblicizzare su enormi manifesti affissi sugli autobus la dichiarazione da parte delle associazioni atei e agnostici che “Probabilmente Dio non esiste, perciò godetevi pure la vita ecc.” scritte a caratteri cubitali in maniera vistosa e disgustosa. A parte quel “probabilmente” che già di per sé è tutto un programma di doverosa incertezza, perché osare affermare che “Sicuramente Dio non esiste” sarebbe stato da sciocchi in quanto nessuno di noi ha la prova tangibile della non esistenza di Dio, anzi, semmai è proprio il contrario, a parte queste considerazioni, la cosa in sé desta serie preoccupazioni, quasi fosse sinonimo di paura nei confronti dell’Essere Supremo che si vuole scongiurare perfino con gli slogans. Ma se è venuto lo stesso Gesù Cristo sulla terra duemila anni fa a insegnarci la preghiera del “Padre nostro” laddove il padre è nientemeno che Dio, un Dio che è amore e che vuole il bene di ciascun figlio, un Dio che perdona, che accoglie e che da la vita! Che cosa può esserci di più bello, di più confortevole, di più rilassante, di più incoraggiante che il pensiero che ognuno di noi è figlio di Dio? E lo siamo realmente, ribadisce la Sacra Scrittura, quasi ne dubitassimo! Lo siamo a tal punto da essere fatti a “immagine e somiglianza di Dio, cioè del Padre!” torna a dire la Bibbia. Ma come ogni buon padre, anche il nostro Dio è un padre esigente perché non vuole che i figli deturpino la Sua immagine che è in loro e si abbruttiscano e si pervertano e sperperino i loro patrimoni con le prostitute ecc. ecc. ma vuole che i suoi figli innanzitutto lo riconoscano come padre cioè come Creatore, e poi realizzino in pieno la loro personalità di figli, e non di schiavi, anche su questa terra, in vista del Regno dei Cieli. Che cosa si potrà godere dalla vita dopo che si è cacciato il padre? O non sarà forse perché costoro hanno paura di essere soli e vogliono coinvolgere altri per non vivere la “sindrome dell’orfanello” piena di vuoto, di timori, di angosce e di incertezze? Se è proprio questa la motivazione di fondo, secondo i fautori della pubblicità, verrebbe proprio da compiangerli e da non rispondere neppure, come ha fatto molto dignitosamente il Vescovo di Genova, S. Eccellenza Cardinale Bagnasco. Se invece tutto questo è solo in spregio alla religione, alla Chiesa e a Gesù Cristo, in un gesto di totale rifiuto e disprezzo, allora costoro si aspettino di non godere affatto su questa terra e di passarsela ancor peggio nell’aldilà, quando si presenteranno davanti a quel Dio che essi hanno tanto ripudiato a tal punto da preferire le tenebre alla luce.
[email protected]