Azzorre: isole nella corrente Testo di Alfredo Davoli
Ai grandi navigatori di ogni tempo, durante le esplorazioni marittime, poteva accadere di avvistare terre difficili da raggiungere. Da questi viaggi nascevano leggende di luoghi misteriosi, sperduti in acque lontane,tanto inaccessibili, da divenire mitici , come Atlantide, regno di pace e amore descritto da Platone, inghiottita un giorno dalle onde. Le Azzorre si inseriscono sicuramente in questo contesto essendo state avvistate per caso da una nave portoghese partita dal Portogallo Continentale dove il Principe Enrico il Navigatore, aveva u na scuola di navigazione. Fu così che davanti agli occhi dei marinai si materializzò la prima isola oggi conosciuta con il nome di S. Maria e da lì verso nord, Sao Miguel e via via le altre : Sao jorge, Terçeira, Faial, Pico, Graçiosa e le più piccole e distanti , Flores e Corvo. Nove isole di lava con infinite insenature e spiagge di sabbia nera, tutte ricche di una rigogliosa vegetazione, giardini spontanei di ortensie e azalee. La flora e la fauna erano, ai tempi della loro scoperta, sconosciute. Nel 1400 nessun mammifero popolava l'arcipelago. I marinai che per primi le avvistarono, notarono numerosi uccelli volteggiare sopra le cime più alte : erano nibbi, uccelli marini e falchi. Loro li chiamavano genericamente falconi, Açores, e questo rimase appunto il nome di queste isole. Per molti di noi la conoscenza delle Azzorre è legata alle previsioni del tempo. L'anticiclone delle Azzorre, essendo un'area di alte pressioni che influenza alle nostre latitudini le condizioni climatiche, diventa per noi , sinonimo di bel tempo. Fare un viaggio alle Azzorre, oggi, significa compiere un salto indietro nel tempo, che quì, sembra essere un concetto più che mai astratto. Devi amare la natura e la tranquillità per venirci , il turismo di massa ancora non arriva e se sei in cerca di notti mondane , hai sbagliato indirizzo.
Gli isolani mantengono l'abitudine di sedersi fuori l'uscio di casa per parlare e le porte delle abitazioni non vengono mai chiuse a chiave. E perché mai dovrebbero farlo? la delinquenza qui è pressoché inesistente. Le case basse e imbiancate di calce ricalcano modelli di architettura mediterranea mentre i panni stesi al sole colorano vivacemente i vicoli tanto stretti e tortuosi da ricordare le casbe arabe. Gli uomini arrivano in città dagli altopiani a dorso di mulo per vendere al mercato o casa per casa il latte e gli ortaggi coltivati nel proprio orto. Gli scambi commerciali tra le isole avvengono con i traghetti che caricano a bordo indistintamente generi alimentari e pezzi di ricambio, genti e pecore, formaggi e vini. Flores, la più occidentale, è un giardino galleggiante; solcata da valli , torrenti e cascate, mantiene il suo aspetto selvaggio , addolcito qua e la dalle macchie lilla e blu delle sue ortensie. Corvo, la più piccola, di forma ovale, ha una rete stradale ridottissima : 8 km d'asfalto che la tagliano in due e un paio di strade minori che seguono la costa. La vita su quest'isola, che conta appena 400 abitanti, segue ritmi antichi. Tutti si conoscono e si aiutano a vicenda e anche se la struttura alberghiera non esiste, la gente del luogo sarà sempre disponibile ad ospitarvi in casa. Le feste religiose sono degli autentici appuntamenti di folklore locale. Il sacro si mescola con il profano e dopo i riti in chiesa si passa alle danze popolari . E' una tradizione che risale al medioevo e ogni isola ha una serie di appuntamenti religiose in onore dei santi patroni. La cucina delle Azzorre è varia: potrete trovare dell'ottimo pesce , e la carne ,contrariamente a quello che si può pensare è gustosissima e tenera. In alcune isole la cucina risente ovviamente dell'influenza araba e include anche il cus cus e i cibi sono fortemente speziati. Le Alheiras, poi, sono le uniche salsicce non di maiale. Questa usanza risale al tempo in cui gli ebrei si dovettero convertire al cattolicesimo, pur professando segretamente la loro religione. Per loro preparavano
queste salsicce con carne di coniglio, tacchino,pollo. Il risultato estetico era identico e gli inquisitori venivano beffati poiché l'aroma dell'alheira copriva ogni altro sapore. Il periodo migliore per visitare queste isole va da fine maggio a settembre, quando il tempo è più stabile e il fiorire delle ortensie , delle azalee e delle camelie rallegrano il paesaggio.; mentre da novembre ad aprile le giornate sono grigie e spesso piovose. E' un angolo di paradiso, questo arcipelago, situato a metà strada tra l'America e l'Europa , che vale davvero la pena di visitare, un paradiso perduto , dove la natura regna ancora incontrastata, padrona del tempo e dello spazio.