il bagliore di un neon, le sfumature colorate di un'insegna luminosa intermittente, oggetti e ambienti legati a persone che non ci sono più: christian patterson va alla ricerca dell'estetica musicale di menphis, la città che fu il regno di elvis presley. soggetti in sé brutti e desolati assumono attraverso un generoso uso del colore una valenza evocativa a metà tra il surreale e il documentaristico. l'occhio dell'artista indaga spazi svuotati di ogni presenza umana ma pieni degli oggetti musicali che ne hanno caratterizzato l'esistenza. indizi, indici che rimandano ad atmosfere passate, i cui fantasmi vengono rievocati dalle fotografie di patterson. a cavallo tra tradizione e innovazione. tim barber, fotografo che vive e lavora a new york, ha scelto il web come vetrina per i suoi lavori, non perdendo di vista la più classica formula dell'esposizione fisica. con il sito tinyvices.com l'artista è diventato espositore di se stesso. ma non solo: la rete non si limita ad essere un canale per mostrare ma anche un'occasione di condivisione. un ambiente virtuale ma allo stesso tempo aperto, in cui barber ospita più di sessanta artisti. un progetto che va ben oltre il semplice patchwork artistico: i nuovi lavori che ogni mese vengono inseriti alimentano un'iniziativa ibrida, a metà tra la galleria d'arte e l'archivio, tra la rivista specializzata e la comunità virtuale. i lavori proposti da ofer wolberger si concentrano sull'esplorazione degli spazi della musica. luoghi che sono stati testimoni di concerti o di performance musicali vengono ritratti in momenti di vuoto e silenzio. la musica è finita, forse da pochi minuti o da qualche giorno, ma la sua eco è ancora presente nelle luci colorate ancora accese, nelle tracce lasciate dai partecipanti all'evento. il rumore. quello a cui ormai siamo assuefatti, che non sentiamo più, diseducati dalla cultura dell'immagine. brandon lattu ce lo mostra attraverso le sue fotografie: un camion che si avvicina all'obiettivo, una strada cittadina e l'acqua di una cascata sono solo alcuni degli esempi in cui l'immagine muta del soggetto ne suggerisce prepotentemente il suono. nel momento della sua assenza il rumore diventa paradossalmente ciò che viene messo in evidenza: da contorno, sottofondo o addirittura disturbo si eleva a elemento mancante e per questo indispensabile nella definizione situazionale. la musica per chi la ascolta. robin graubard sviscera con il suo sguardo personale i molteplici approcci alla musica. luoghi diversi, atteggiamenti diversi per fruitori diversi. l'estasi ma anche l'euforia delle prime file di un concerto, l'intimità amicale di distratti ascoltatori di una musica a noi sconosciuta, la spregiudicatezza disinibita di un festino domestico. l'usuale e l'inusuale si mescolano nelle foto dal forte impatto emotivo di un'artista in costante movimento, sul territorio e negli spazi dell'arte.