Anatomia Classe V Modulo I

  • June 2020
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L'indice di Apgar --> prende il nome da Virginia Apgar, una anestesista statunitense che ideò nel 1952.

lo

esso viene effettuato immediatamente dopo il parto, diretto alla valutazione della vitalità di un neonato e l'efficienza delle funzioni vitali primarie Esso si basa su 5 parametri di base ai quali da un voto che varia da 0 a 2.

battito cardiaco respirazione

il test viene effettuato il I°min e a V minuti di vita del neonato e può essere ripetuto se il punteggio rimane basso

tono muscolare riflessi colorito della pelle Neonati con punteggio inferiore a 4 -->

necessitano di un intervento medico immediato

con punteggio fra 4- 6 -->

sono bisognosi di assistenza e viene ripetuto il test ogni V min. (considerati a rischio)

con punteggio fra 7- 10 -->

sono nella norma

Affezioni esantematiche MORBILLO

malattia esantematica fortemente contagiosa ha un incubazione media di 10- 12 gg I° periodo INVASIONE- febbre, fenomeni catarrali nelle vie respiratorie, arrossamento della congiuntiva, macchie di Koplik (rosse con centro biancastro) II° periodo ESANTEMA - febbre elevata, eruzione di macchie rosse (esse iniziano sul viso e si estendono successivamente sul tronco e gli arti inferiori) III° periodo DESQUAMAZIONE - l'esantema tende ad impallidire e scomparire COMPLICANZE - otiti, laringiti, broncopolmoniti, meningoencefaliti Fonte d'infezione - l'individuo malato già contagioso nel periodo d'incubazione trasmissione e propagazione del virus avviene attraverso l'aria, biancheria e oggetti in genere prevenzione - denuncia, isolamento per 5 gg dalla comparsa dell'esantema, profilassi con immunoglobuline e vaccinazione costituito da virus vivi attenuati, inoculato per via sottocutanea e intramuscolare, consigliabile tra i 12- 15 mesi

ROSOLIA

malattia esantematica a decorso benigno ha un incubazione media di 14-16 gg caratterizzata da un lieve esantema morbilliforme (di breve durata), ingossamento dei linfonodi a sede retroauricolare e occipitale fonte d'infezione- l'individuo malato il quale risulta contagioso una settimana prima della comparsa dell'esantema e si mantiene tale per circa due settimane trasmissione per via aerea e contatto diretto

particolare gravità se colpisce le gestanti nei primi tre mesi, la rosolia può determinare nell'embrione: anomalie oculari e auricolari ritardi nella crescita malformazioni cardiache e vasali profilassi- fondata essenzialmente sulla vaccinazione e secondariamente alla denuncia

VARICELLA

malattia esantematica acuta, contagiosa periodo d'incubazione di circa 2 settimane quadro clinico - malessere generale, febbre, cefalea, particolare esantema (le macule ben presto si trasformano in papule e successivamente in vescicole a contenuto sieroso, queste ultime tendono ad essicare in 3- 4 gg e a formare croste di colore bruno) malattia dal decorso benigno, può risultare grave nei neonati , nei bambini immunodepressi e negli adulti fonte d'infezione è l'individuo malato contagioso fino alla caduta delle squame la profilassi è basta sulla denuncia e isolamento per 7 gg dalla comparsa dell'eruzione, disinfezione continua

PERTOSSE

ha un incubazione media di 10- 12 gg quadro clinico: stadio catarrale- stadio convulsivo- stadio di decrescenza sorgente d'infezione: l'individuo malato periodo favorevole: inverno e primavera profilassi: continuativa, denuncia ed isolamento del malato fino a 7 gg dall'inizio della terapia antimicrobica

POLIOMELITE

malattia infettiva contagiosa, sostenuta da un poliovirus tipo 1, 2, 3, capaci di provocare nell'uomo gravi forme di paralisi periodo d'incubazione 7 gg decorso clinico divisibile in III stadi: FASE PRODROMICA FASE PREPARALITICA FASE PARALITICA fonte d'infezione- via orale, il poliovirus si localizza a livello della mucosa intestinale vaccinazione obbligatoria per tutti i bambini entro il primo anno di vita

IL PERIODO NEONATALE E LA PRIMA INFANZIA L'età neonatale comprende una serie di adattamenti volti ad una migliore vita al di fuori della vita uterina. In questo periodo si registra una maggiore mortalità causata da immaturità, lesioni anossico-emorragiche, malformazioni congenite a carico dell'apparato circolatorio. (vedi indice di Apgar) CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE DEL NEONATO frequenza cardiaca 170- 180 battiti al min., progressivamente decresce a 100 battiti al min (neonato dormiente) si stabilizza attorno al valore di 120- 130 battiti al min. Attività respiratoria, inizialmente breve periodo di apnea fisiologica, prima attività respiratoria lenta e discontinua 810 atti al min, successivamente l'attività respiratoria prende un ritmo regolare e notevolmente più rapida 50- 60 atti al min, attività respiratoria uniforme e ordinata 30 atti al min. Peso medio circa 3400- 3600 g altezza valutabile intorno a 50 cm --> nei primi gg notevole diminuzione fisiologica. emissione di meconio (sostanza verdastra, costituita da bile, liquido amniotico e cellule della parete intestinale) Ittero fisiologico nell' 80% dei casi, determinato da una transitoria immaturità epatica, raggiunge il suo acme intorno al VI° gg . RIFLESSI FISILOGICI suzione pressione riflesso di moro (abbrancamento) marcia automatica

nuoto LA PREVENZIONE NEONATALE E GLI SCREENING METABOLICI Al momento della nascita il neonato deve essere assistito e controllato in modo sistematico, i controlli e osservazioni riguardano: ATTIVITÀ RESPIRATORIA TEMPERATURA CUTANEA COLORITO CUTANEO EMISSIONE DI URINA EMISSIONE DI MECONIO oltre a questi controlli risulta di fondamentale importanza l'igiene, la cura del cordone ombelicale . Immediatamente dopo il parto è possibile riscontrare gravi ripercussioni a distanza, rappresentata dall'asfissia neonatale condizione patologica, caratterizzata dall'incapacità del neonato di istituire un adeguata attività respiratoria spontanea MALATTIE EMOLITICA DEL NEONATO, è dovuta a incompatibilità materno-fetale nei confronti di antigeni del sistema Rh o AB0 . se una madre Rh - si sviluppa un feto Rh +, è possibile che una data quantità di globuli rossi fetali, entrando nel circolo materno, provochino la produzione, da parte della madre, di anticorpi anti-Rh. La MEN non compare solitamente nel primogenito poiché il passaggio degli eritrociti fetali nel circolo materno avviene al momento del parto. Per evitare l'insorgenza della malattia emolitica sono previste nella fase prenatale alcune procedure diagnostiche: la ricerca dei gruppi sanguigni materni e paterni il test di Coombs (diretto) --> usato per visualizzare anticorpi incompleti attaccati ad antigeni dei globuli rossi. Se aggiungendo alle emazie del paziente, il siero di Coombs si osserva il fenomeno dell'agglutinazione -> il test è positivo; se non agglutinano il test è negativo I PRINCIPALI TEST DI SCREENING NEONATALE eseguiti in Italia: test di Guthrie (diretto alla diagnosi della fenilchetonuria, malattia che indica un alto tasso di fenilalanina nelle urine e nel sangue) dosaggio radioimmunologico del TSH e del T4 (dosaggio degli ormoni tiroidei) per la diagnosi precoce dell'ipotiroidismo congenito dosaggio della Tripsinemia (per la diagnosi della fibrosi cistica del pancreas) test di Adriaensen test di Beutler e test di Tengstrom per la diagnosi precoce della galattosemia (malattia ereditaria, se non diagnosticata risulta mortale, consiste nella mancata capacità di alcuni enzimi di trasformare il galattosio in glucosio vengono inoltre eseguiti controlli neonatali visivi e acustici: Screening per la lussazione congenita dell'anca (LCA)--> frequente anomalia del sistema scheletrico Screening dei difetti visivi Screening audiologico (tra il VI e IX mese)

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