Allenatori Piemontesi Sulla Delibera Pao

  • May 2020
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All’attenzione di:     Per conoscenza a:         

Giovanni Piccin    Gaetano Gebbia  Massimo Meneguzzo  Gianni Zappi  Roberto Chieppa 

Presidente del C.N.A.   Responsabile tecnico del C.N.A.  Consigliere nazionale del C.N.A.  Presidente dell’U.S.A.P.  Presidente della commissione regionale allenatori del Piemonte 

Torino, 7 agosto 2009  Gentile Presidente,    siamo un gruppo di allenatori della regione Piemonte, rimasti dapprima allibiti, e successivamente indignati e delusi,  dalla pubblicazione delle recenti “Disposizioni per la chiusura del P.A.O.” nelle quali si enunciano le regole da seguire  per  rimediare  al  mancato  raggiungimento  del  numero  minimo  di  crediti  richiesti  per  la  tessera  gare  2009/10,  uccidendo  di  fatto  la  motivazione  culturale  che,  in  assoluto  volontariato,  ha  mosso  persone  e  strutture  locali,  per  realizzare  un  progetto  di  aggiornamento  tecnico,  promosso  da  Carlo  Recalcati  durante  la  sua  direzione  tecnica  del  C.N.A., e proseguito da Gaetano Gebbia.    Il progetto, descritto giustamente come “sperimentale”, è nato con qualche inevitabile difetto, ed è stato applicato sul  territorio,  compreso  il  nostro,  con  inevitabili  errori,  noti  solo  dopo  averne  fatto  esperienza.  La  “sanatoria”,  con  il  pagamento di una penale per gli inadempienti, non risolve i difetti organizzativi o i vizi di forma, ma uccide l’idea, la  cultura  e  l’etica  che  stavano  dietro  al  progetto.  L’idea  che  ci  volesse  uno  strumento,  inizialmente  obbligatorio,  per  cambiare  l’indolenza  verso  le  riunioni  tecniche  organizzate  prima  del  progetto.  La  cultura  del  sapere,  ma  anche  del  confronto fra idee tecniche diverse. L’etica del lavoro, che portasse gli allenatori a sentire il bisogno di migliorare loro  stessi, prima di pretendere il miglioramento dei propri giocatori.     Il Piemonte, nei 18 mesi di attuazione del progetto, ha organizzato 51 riunioni tecniche, a partire da quella di coach  Carlo Recalcati a Borgosesia, per un totale di 109 crediti erogati, con una media di 6 crediti forniti al mese, 1 ogni 5  giorni, media comprendente anche l’estate 2008, priva di attività. Poca rilevanza ha il fatto che la “sanatoria” riguardi  solo chi ha raggiunto almeno metà dei crediti richiesti più uno. L’offerta formativa, in Piemonte come (immaginiamo)  nel resto d’Italia, si è rivelata di gran lunga superiore ad ogni ottimistica previsione. In queste condizioni, la “minima  buona volontà” si traduce nel raggiungimento di 10 o 12 crediti, e non, rispettivamente, di 6 o 7.     Non  sappiamo  se  in  altre  regioni  sia  stato  fatto  ancora  meglio,  ma  l’impegno profuso  da  chi  ha  organizzato  è  stato  grande, puntiglioso e ovviamente gratuito. Ogni provincia del Piemonte ha permesso ai propri tesserati di raggiungere  il numero minimo di crediti, teoricamente senza uscire dai confini provinciali. La presidenza regionale ha coordinato i  calendari  provinciali  per  evitare  sovrapposizioni.  Progressivamente  le  procedure  sono  state  apprese  e  recepite  dai  quasi  800  allenatori  che  hanno  partecipato  ad  almeno  una  lezione  tecnica:  tutti,  anche  i  meno  attenti  alle  comunicazioni istituzionali, anche i meno pratici di internet e posta elettronica, ossia gli strumenti con cui oggi viaggia  gran parte dell’informazione, hanno capito che c’era una regola, e che avrebbero dovuto rispettarla.    Leggendo passo dopo passo le disposizioni, queste sono le riflessioni che ci sentiamo di fare:   1.

Gli  allenatori  che,  per  disponibilità  e  volontà,  hanno  superato  di  almeno  4  unità  il  numero  minimo  di  crediti  richiesti, non avranno note di merito, incentivi, riconoscimenti, ma semplicemente uno “sconto” per il P.A.O.  successivo. Insomma, un incentivo a fare meno: una prima sconfitta, culturale ed etica. 

2.

Gli  allenatori  inadempienti,  nonostante  quanto  coerentemente  ribadito  in  una  comunicazione  a  Sua  firma  pubblicata  sul  sito  F.I.P.  il  10  marzo  2009,  alla  fine  avranno  la  loro  “scappatoia”,  definita  da  più  parti  “tutta  italiana”.  Quest’ultima  espressione  è  enormemente  dolorosa  per  chi  aveva  creduto  nel  sogno  di  una  scuola  italiana  di  allenatori  di  pallacanestro,  se  oggi  all’aggettivo  “italiano”  viene  dato  un  significato  implicitamente  negativo dagli stessi addetti ai lavori.  

3.

All’importo della sanzione richiesta per la “sanatoria” si possono dare vari giudizi:  a.

È un importo alto, se si pensa che questi soldi andranno ad alimentare ulteriormente le casse della  federazione, che già annualmente riceve il pagamento del rinnovo della tessera C.N.A.  

b.

È un importo medio‐basso per chi, abitando in sedi dislocate, già spende cifre non inferiori a quelle  richieste  per  muoversi  e  partecipare  a  clinic  fuori  provincia.  Il  messaggio  è  chiaro:  nel  dubbio,  è 

meglio starsene a casa, perché in molti casi conviene pagare qualche decina di euro, piuttosto che  spenderne altrettanti, se non addirittura di più, per aggiornarsi.  c.

È  un  importo  bassissimo,  se  si  pensa  che  a  pagarlo  saranno,  come  si  sente  dire,  tanti  colleghi  professionisti, senza quindi un’attività lavorativa esterna alla pallacanestro, come invece avviene per  la maggioranza dei tecnici italiani, e che non hanno inteso aggiornarsi in quella che dopotutto è la  loro professione. Viene meno la convinzione (o l’illusione) che gli allenatori italiani possano sentirsi  parte di un movimento culturale unico, senza distinzione tra professionisti e dilettanti, in un mondo  dove spesso sono questi ultimi, percentualmente la maggioranza, ad assicurare continuità e numeri  alla base, portando talvolta esempi di passione, qualità e competenza d’alto livello.  

4.

Tutti  i  corsi  di  “Allievo  Allenatore”  e  “Allenatore  di  Base”  organizzati  in  Piemonte,  si  chiudono  con  il  sentito  invito, rivolto dai formatori ai corsisti, di curare il proprio aggiornamento, di non fermarsi alla “conquista della  tessera”  ma  di  progredire,  secondo  un  progetto,  il  P.A.O.,  che  il  C.N.A.  ha  pensato  proprio  per  loro  che  terminano  un  percorso  formativo.  Oggi  questo  invito,  di  matrice  etica  e  culturale,  viene  “mercificato”  e  quantificato nel pagamento di una sanzione economica. 

5.

Fin  dall’inizio  del  P.A.O.,  uno  dei  punti  sui  quali  si  è  sempre  battuto,  è  stato  quello  della  gratuità  della  partecipazione.  Ogni  estate,  infatti,  oltre  15.000  allenatori  in  tutta  Italia  (e  oltre  1.000  in  Piemonte),  pagano  una  tessera  per  mantenere  in  vita  una  qualifica  precedentemente  acquisita.  Da  tutta  Italia  più  di  750.000  di  euro (di cui oltre 50.000 solo dal Piemonte) arrivano nelle casse della F.I.P., che dovrebbe restituirne una parte  ai  tecnici  sotto  forma  di  aggiornamento.  Senza  voler  entrare  nel  merito  della  differenza  tra  quanto  pagano  i  tecnici, e quanto viene restituito loro in termini di formazione e aggiornamento, la programmazione di eventi  P.A.O. a pagamento è evidentemente incoerente con questo percorso. 

6.

Alcuni allenatori hanno partecipato alle riunioni P.A.O. inizialmente per l’obbligo legato al rilascio della tessera  gare,  e  progressivamente  si  sono  convinti  della  bontà  culturale  del  progetto,  apprezzandone  modalità  e  contenuti.  Oggi  questi  allenatori  rischiano  di  tornare  alle  convinzioni  originarie,  vedendo  che  neppure  chi  dall’alto formula proposte innovative e coinvolgenti, dimostra di crederci fino in fondo. Il progetto “Diventare  coach”  promosso  da  Ettore  Messina,  proseguito  poi  da  Carlo  Recalcati  e  Gaetano  Gebbia,  focalizzato  sul  concetto di “migliori allenatori per migliori giocatori” resta un’idea affascinante, smentita però dai recenti fatti. 

7.

La “sanatoria” oggi non viene in soccorso solo di quei colleghi che non hanno raggiunto il numero minimo di  crediti per seri problemi di salute, lavoro, famiglia, ma anche di colleghi pigri e presuntuosi, che continueranno  a  condurre  la  loro  attività  con  qualità  autoreferenziata,  avulsa  da  qualunque  sentimento  autocritico  e  occasione di confronto con idee diverse dalle loro. 

8.

L’amarezza  per  quanto  fin  qui  evidenziato,  non  può  essere  cancellata  dall’unica  nota  che  ci  sentiamo  di  sottoscrivere, riguardante la deroga all’aggiornamento per i colleghi allenatori dell’Abruzzo, colpiti ad aprile dal  noto terremoto.  

  In  conclusione,  l’augurio  di  tutti  noi  è  l’annullamento,  da  parte  del  C.N.A.,  del  provvedimento  di  sanatoria,  ma  ci  rendiamo conto di quanto sia difficile tornare indietro su una decisione presa e dichiarata con brutale chiarezza e, a  nostro avviso, inopportuna fretta, e inoltre già approvata dal Consiglio Federale.     Per questo motivo, ci auguriamo quantomeno che, dai vertici del C.N.A., arrivi un messaggio chiaro e consistente per i  tanti allenatori italiani che ancora credono nella cultura e nell’etica sportiva, nel valore educativo delle regole date, e  della coerenza nel pretenderne il rispetto da parte di tutti.     In mancanza di questo segnale, verrebbero meno passione ed entusiasmo che, in regime di volontariato dei ruoli di  presidenti e commissioni territoriali costituiscono il motore della formazione e dell’aggiornamento di base. Inoltre, se  oggi  è  possibile  “comprare”  i  crediti  PAO  mancanti,  non  ci  sentiamo  di  escludere  che  domani  sarà  possibile  “comprare” le qualifiche, come ad esempio quella che oggi consente di allenare nei campionati giovanili di eccellenza  della stagione 2009/10, ai quali alcune società piemontesi non si sono iscritte per mancanza di un tecnico qualificato.    Seguono  in  calce  i  riferimenti  degli  allenatori  firmatari  di  questa  lettera.  Dalla  lista  emergono  parecchi  nomi  di  allenatori impegnati come presidenti o membri di commissioni territoriali, e anche di formatori e assistenti formatori  di 1° e 2° livello.    Cordiali Saluti. 

  Tessera

Cognome

Nome

E-mail

Qualifica Ruolo ricoperto all’interno di F.I.P. e C.N.A.

014407

Alfero

Andrea

[email protected]

021177

Auriemma

Stefano

[email protected]

AL e IG

029817

Azzaretti

Alessandro

[email protected]

AB

026452

Bausano

Andrea

[email protected]

031620

Bergadano

Alberto

[email protected]

AB

024593

Bertani

Andrea

[email protected]

AB

027572

Bianco

Alessio

[email protected]

AB

031745

Burlini

Alessandro

[email protected]

AB

Presidente commissione provinciale V.C.O.

029451

Cara

Matteo

[email protected]

AL

Presidente commissione provinciale Novara Membro commissione giovanile maschile

021289

Cardile

Pietro

[email protected]

AL

Ex Presidente commissione provinciale Cuneo Formatore di 2° livello

019018

Castagna

Alessandro

[email protected]

AB

031622

Celani

Mauro

[email protected]

AB

033250

Cibrario

Alessandro

[email protected]

AB

024278

Cibrario

Massimo

[email protected]

AL

028113

Comazzi

Stefano

[email protected]

AN

024280

Corrado

Andrea

[email protected]

004026

Danna

Federico

[email protected]

AN

024461

De Prà

Michele

[email protected]

AB

021202

Di Ciaula

Valentino

[email protected]

AB

019784

Erbetta

Marco

[email protected]

AB

014353

Ferrero

Mauro

[email protected]

AL

021208

Filippa

Roberto

[email protected]

AL

019794

Finali

Roberto

[email protected]

AL

033255

Furno

Giampiero

[email protected]

AB

016004

Gallo

Roberto

[email protected]

AB

034696

Ghiani

Daniele

[email protected]

AB

033405

Lanzo

Emanuele

[email protected]

AB

AL

AL e IG

AL e IG

Presidente commissione provinciale Cuneo

Assistente formatore di 1° livello

Assistente formatore di 1° e 2° livello Formatore Nazionale Consigliere Regionale FIP Piemonte

Membro commissione regionale Piemonte

continua…

Tessera

Cognome

Nome

E-mail

Qualifica Ruolo ricoperto all’interno di F.I.P. e C.N.A.

017689

Lionetti

Rino

[email protected]

AL

024469

Maccanti

Marcello

[email protected]

AB

007260

Matera

Gianfranco

[email protected]

AL

031632

Miano

Maurizio

[email protected]

AB

019032

Mitton

Matteo

[email protected]

AB

035471

Montani

Stefano

[email protected]

AB

023475

Monterisi

Donato

[email protected]

AB

026476

Monterisi

Gianluca

[email protected]

AB

028758

Morando

Mauro

[email protected]

AB

024414

Nelva

Corrado

[email protected]

AB

Presidente commissione provinciale Biella

028760

Nicastro

Andrea

[email protected]

AN

Presidente commissione provinciale Torino Membro commissione giovanile maschile Formatore di 1° livello

028763

Pero

Davide

[email protected]

AB

035458

Pomatto

Gabriele

[email protected]

AB

021282

Pomelari

Wannes

[email protected]

AL

017693

Pozzato

Ivan

[email protected]

028778

Rossin

Daniel

[email protected]

AB

021239

Saggiorato

Diego

[email protected]

AL

023239

Spanu

Marco

[email protected]

AL

031640

Tessarin

Paolo

[email protected]

AB

029841

Toselli

Luigi

[email protected]

AB

016777

Trovato

Julio

[email protected]

016397

Vergnano

Rosanna

[email protected]

Membro commissione giovanile femminile

Membro commissione regionale Piemonte

Presidente commissione provinciale Vercelli Membro commissione giovanile maschile Assistente formatore di 1° livello

AB e IG

AN e IG

Formatore di 2° livello

Formatore Nazionale

AB Qualifica

Nota: 

AN

= Allenatore Nazionale

AL

= Allenatore

AB

= Allenatore di Base

IG

= Istruttore Giovanile

È  significativo  come,  tra  i  firmatari  di  questa  lettera,  oltre  a  diversi  presidenti  di  commissioni  provinciali  piemontesi, ci sia anche qualche collega che non ha raggiunto il numero minimo di crediti, e che intende  comunque unirsi  alla  protesta,  segno del  fatto  che  la  lettera  traduce  valori  e  principi  fondanti  dell’essere  coach, e non solo opportunistica convenienza personale. 

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