2007 Gennaio

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  • Words: 971
  • Pages: 2
pro manuscripto

$&$6$'(//(6825( Martedì 16 gennaio noi ragazzi del catechismo siamo andati a trovare le suore delle “Figlie della Sapienza” nella loro abitazione a Silville. Siamo stati accolti con molta ospitalità, per noi avevano preparato dolcetti e bevande. Per poterle conoscere meglio abbiamo rivolto loro delle domande sulle loro origini e esperienze precedenti. Suor Damiana, che viene da Roma, si occupava della CARI TAS Diocesana e del volontariato. Ci ha colpito particolarmente la definizione che ci ha dato di esso: mettersi a disposizione e servizio di coloro che hanno bisogno; ciò, parte dalla voglia di seguire le orme di Cristo che è venuto per aiutare e ridare dignità al povero. Suor Marcella invece viene da Treviso si occupava della pastorale giovanile, dell’accoglienza familiare, lavorava della scuola materna e faceva catechismo per i ragazzi. Suor Mariarita viene da Reggio Calabria e lavorava presso un centro d’accoglienza per ragazze madri. Della sua esperienza ha evidenziato la sofferenza e l’ingenuità delle ragazzine il più delle volte non italiane, che si sono fidate di persone sbagliate; e del continuo mettersi in relazione con persone di diversa cultura e religione. Dei loro racconti siamo rimasti sorpre-

Anno X - Gennaio 2007 - n. 1

Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina

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si dal fatto che ognuna di loro ha intrapreso la strada della vita religiosa in giovanissima età e ci hanno anche trasmesso la loro voglia di inserirsi nella nostra comunità parrocchiale mettendo a disposizione le loro esperienze. Noi ragazzi siamo stati veramente contenti della serata trascorsa e ci piacerebbe poter contribuire al loro inserimento nella comunità. IL GRUPPO DEL CATECHISMO DELLE SUPERIORI

Durante la seconda guerra mondiale, tra le bombe che distruggono la cittadina di Trento, una giovane ragazza si guarda intorno e si chiede cosa può sopravvivere a tanto strazio; nasce un movimento ecclesiale, l’Opera di Maria, Movimento dei focolari. Intorno agli anni quaranta, tre giovanissimi seminaristi, “costretti” sui banchi si chiedono: “ Se Cristo è tutto cosa c’entra la matematica?”. “Quella domanda apparentemente ingenua…convogliò ad un’iniziativa organica tutto quanto, di pensiero di sentimento, di operosità la mia vita sarebbe stata capace di dare…cercare d’intravedere il Suo riflesso sulle cose che di Lui son fatte” (L.Giussani).

Questa intuizione nata da un’apparente ingenuità genera Comunione e Liberazione. Potremmo continuare all’infinito per tutti i movimenti ed associazioni ecclesiali nati, non di certo a tavolino ma leggendo nella realtà, per quanto difficile e controversa, il soffio dello Spirito, sempre presente, opportuno e provvidenziale. La fede quand’è vitale, diventa feconda, trova la “perla preziosa” quando la Parola s’incarna nella vita. E a questa dinamica ci ha sollecitati il nostro Vescovo intrattenendosi con noi in occasione della Festa della famiglia; ad essere cristiani vigili e attenti, biso-

gnosi di capire, di chiedere, di leggere dentro ciò che ci succede. A seguire di pari passo il cammino della catechesi e quello della preghiera. Portando nel cuore le esortazioni del nostro pastore, calante nella nostra attualità, nel Sinodo che stiamo vivendo, qualche sera fa, mentre assistevo al bellissimo concerto di archi che si è tenuto nella nostra chiesa, mi è sembrato d’intravedere in questo appuntamento una piccola luce per noi. In fondo anche noi, tra le tante difficoltà che incontriamo sul cammino stiamo cercando l’armonia, ci stiamo esercitando a suonare insieme tutti gli strumenti che il Signore ha donato a ciascuno. E tra le righe degli spartiti mi è sembrato si potesse

leggere un messaggio che andava oltre la bellezza evidente della musica. Nell’orchest ra infatti, tutti i bravissimi concertisti ad ogni nuovo brano si acco r d av an o sulla nota data dal primo violino, che a sua volta si era accordato con lo strumento solista: clavicembalo, flauto, sassofono. Giorni dopo, quando nella “Lettera agli Efesini” di S. I gnazio di Antiochia, padre della Chiesa, ho trovato il mio elementare pensiero espresso con parole precise, ordinate ed autorevoli, mi è sembrato ovvio e bello che questo potesse essere l’articolo di apertura più adatto di questo primo bollettino dell’anno.

/$3(5)(77$ $5021,$)58772 '(//$&21&25',$ E ‘ vostro dovere rendere gloria in tutto a Gesù Cristo che vi ha glorificati: così uniti in un' u-

nica obbedienza, sottomessi al vescovo e al collegio dei presbiteri, conseguirete una perfetta santità. Non vi do ordini come se fossi un personaggio importante. Ma poiché la carità non mi permette di tacere con voi, vi ho prevenuti esortandovi a camminare insieme secondo la volontà di Dio… Gesù cristo nostra vita inseparabile opera secondo la volontà del Padre, come i vescovi costituiti in tutti i luoghi, sino ai confini della terra, agiscono secondo la volontà di Gesù Cristo. Perciò procurate di operare in perfetta armonia con il volere del vostro vescovo, come già fate, infatti il vostro venerabile collegio dei presbiteri, degno di Dio è così armonicamente unito al vescovo come le corde alla cetra. In tal modo nell’accordo dei vostri sentimenti e nella perfetta armonia del vostro amore fraterno, s’innalzerà un concerto di lodi a Gesù Cristo. Ciascuno di voi si studi di far coro. Nell’armonia della concordia e all’unisono con

il tono di Dio per mezzo di Gesù Cristo, ad una voce inneggiate al Padre ed egli vi ascolterà e riconoscerà, dalle vostre buone opere, membra del Figlio Suo. Rimanete in unità irreprensibile per essere sempre partecipi di Dio. Se io in poco tempo ho contratto con il vostro vescovo una così intima familiarità, che non è umana, ma spirituale, quanto più dovrò stimare felici voi che siete a lui strettamente congiunti come la Chiesa a Gesù Cristo e come Gesù Cristo al Padre nell’armonia di una totale unità! Nessuno s’inganni: chi non è all’interno del santuario, resta privo del Pane di Dio. E se la preghiera fatta da due persone insieme ha tanta efficacia, quantopiù non né avrà quella del vescovo e di tutta la Chiesa? Tiziana Mariani

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