Zeitgeist Addendum

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Zeitgeist addendum Testo: La retorica dello sciovinismo razziale, sessuale e religioso sino al rabbioso fervore nazionalistico, cominciamo a non funzionare più. Ciò che sono, se buono o cattivo, se sto avendo successo o no, tutto questo viene appreso lungo il percorso. E’ come una giostra, e possiamo cambiarla ogni volta che vogliamo. E’ soltanto una scelta. Nessuno sforzo, nessun lavoro, nessun impegno, nessun risparmio di danaro. E mi sono reso conto che stavo giocando male e che il gioco era scoprire chi ero davvero. Come stavamo dicendo, questi decenni molto importanti hanno fatto emergere nella mente della gente, la passione vero le rivoluzioni radicali. La crisi è una crisi delle coscienze. Una crisi che non può più accettare le vecchie norme, i vecchi modelli, le antiche tradizioni. E considerando quello che è il mondo oggi, con tutte le sue miserie, i suoi conflitti, la sua sconcertante brutalità, le sue aggressioni, e così via… L’uomo è ancora com’era in passato. E’ ancora brutale, violento, aggressivo, avido, competitivo. Ed ha costruito una società basandosi su questi principi. Non si può creare alcuna unità di misura efficace del benessere per una società profondamente malata (Jiddu Krisnamurti) La società oggi è composta da una serie di istituzioni. Dalle istituzioni politiche a quelle giuridiche, a quelle religiose. Fino alle istituzioni delle classi sociali, dei valori familiari e della specializzazione professionale. E’ ovvia la profonda influenza che queste sovrastrutture hanno nel dare forma ai nostri giudizi e alle nostre opinioni. Fra tutte le istituzioni sociali in cui siamo nati, diretti e condizionati…non sembra esser alcun sistema dato per scontato, e così poco compreso, come quello monetario. Dopo aver raggiunto proporzioni quasi religiose, le istituzioni monetarie riconosciute esistono come una sorta di dogma, fra i più forti mai esistiti. Come viene creato il danaro, le politiche che vengono perseguite e quali sono i veri effetti sulla società, sono però argomenti trascurati dalla maggior parte della popolazione. In un mondo in cui l’1% della popolazione possiede il 40% della ricchezza planetaria, in un mondo in cui 34.000 mila bambini muoiono ogni giorno per povertà e malattie che si possono prevenire, e dove il 50% della popolazione mondiale vive con meno di 2 dollari al giorno… una cosa è chiara: c’è qualcosa di profondamente sbagliato. E consapevoli o no, il sangue che da vita a tutte le nostre istituzioni, e quindi alla nostra società stessa, è il danaro. Quindi comprendere le istituzioni del sistema monetario è fondamentale per comprendere perché il nostro stile di vita è così. Sfortunatamente, l’economia è spesso considerata caotica e noiosa. E lo scorrere di notizie in gergo economico, insieme a grafici e calcoli matematici che spaventano, è un ottimo deterrente per il suo studio. Comunque, la realtà è che: la complessità associata con il sistema finanziario è soltanto una maschera progettata per nascondere uno dei meccanismi socialmente più paralizzanti che l’umanità abbia mai introdotto. Nessuno può essere schiavizzato nel modo più desolante di colui che crede falsamente di essere libero (Wolfgang von Goethe) PARTE I Parecchi anni fa, la banca centrale degli Stati Uniti, la Federal Reserve, ha elaborato un documento intitolato “Funzionamento moderno della moneta”. Questa pubblicazione rappresenta nel dettaglio le procedure istituzionali per la creazione della moneta utilizzate dalla Federal Reserve e dalla rete di banche commerciali mondiali che sostiene. Nella pagine iniziale, si illustra l’oggetto della pubblicazione. “Lo scopo di questa pubblicazione è descrivere le basi del processo di creazione 1

della moneta in un sistema bancario a ‘riserva frazionaria’ ”. Poi procede nella descrizione di questo processo a riserva frazionaria, facendo uso di terminologia bancaria varia la cui sintesi può essere qualcosa del genere… il governo degli Stati Uniti decide di aver bisogno di moneta. Così chiede alla Federal Reserve 10 miliardi di dollari, ad esempio. La FED risponde: “certo, compriamo 10 miliardi di titoli da voi”. Quindi il governo prende alcuni pezzi di carta, su cui ci stampa i suoi marchi ufficiali, e li chiama “Titoli del Tesoro”. Poi decide un valore di questi titoli fino all’ammontare prefissato di 10 miliardi di dollari… e li invia alla FED. A loro volta quelli della FED stampano anch’essi un mucchio di carte. Solo che queste vengono chiamate “banconote” della Federal Reserve attribuendo anche a queste un valore pari a 10 miliardi di dollari. La FED poi prende queste banconote e le scambia con i titoli. Una volta concluso questo scambio, il governo prende 10 miliardi di dollari della FED, e li deposita su un conto corrente bancario. E con questo deposito le banconote di carta diventano ufficialmente moneta avente corso legale, aggiungendo 10 miliardi di dollari alla base monetaria degli Stati Uniti. Eccoli! 10 miliardi di nuova moneta sono stati creati. Naturalmente, questa è una semplificazione. Perché in realtà questa transizione avviene elettronicamente. Senza carta. Infatti solo il 3% della base monetaria degli Stati Uniti è costituito di moneta “fisica”. Il restante 97% esiste solo negli archivi informatici. Ora, i “Titolo del Tesoro” sono per loro natura strumenti di debito, e quando la FED li compra con moneta che in realtà è creata dal nulla, il governo sta di fatto promettendo di restituire il denaro alla FED. In altre parole quel denaro è stato creato attraverso l’indebitamento. Questo paradosso che stupisce sul come il denaro (o valore) possa essere creato attraverso l’indebitamento (o passività), diverrà più chiaro proseguendo con questo esempio. Allora, lo scambio è avvenuto ed ora di 10 miliardi di dollari sono depositato sul conto di una banca commerciale. Qui le cose diventano molto interessanti. Basandosi sulla regola della ‘riserva frazionaria’, quel deposito di 10 miliardi di dollari istantaneamente diventa parte delle riserve di quella banca. Come tutti gli altri tipi di depositi. E, circa i requisiti di questa riserva, come detto nel “Funzionamento moderno della moneta”: “Una banca deve mantenere le riserve richieste dalla legge pari ad una percentuale prefissata dei suoi depositi”. Poi viene quantificata affermando: “Sulla base delle norme attuali, i requisiti necessari della riserva per la maggior parte dei conti correnti è del 10%”. Questo significa che con 10 miliardi di dollari depositati, il 10%, cioè un miliardo, è preso come riserva obbligatoria. Mentre i 9 miliardi di dollari è da considerarsi in eccesso, utilizzabili come base per concedere nuovi prestiti. Ora è logico dedurre che questi 9 miliardi usciranno dal deposito esistente di 10 miliardi. Ma in realtà non è questo che avviene. Quello che accade in realtà, è che quei 9 miliardi, vengono semplicemente creati dal nulla sulla base del deposito di 10 miliardi di dollari. Questo è il modo con cui la base monetaria si espande. Come ne “il funzionamento moderno della moneta”: “Ovviamente loro” le banche, “non concedono prestiti utilizzando realmente il denaro che ricevono nel deposito. Se facessero questo non verrebbe creata nuova moneta. Quello che fanno quando concedono un prestito è di accettare delle specie di cambiali – i contratti di mutuo – in cambio di concessione di credito (liquidità) sui conti correnti dei mutuatari. In altre parole, i 9 miliardi possono essere creati dal nulla semplicemente perché esiste domanda per quel tipo di mutuo, e che c’è un deposito di 10 miliardi che soddisfa i requisiti obbligatori della riserva.” Ora supponiamo che qualcuno entri in questa e prenda in prestito questi “nuovi” 9 miliardi a disposizione. Dopodiché costui probabilmente prenderà quel denaro e lo depositerà nel proprio conto corrente. Il processo quindi si ripeterà. Quel deposito entrerà a far parte di quella riserva di quella banca. Il 10% verrà accantonato, e a sua volta il 90% dei 9 miliardi, cioè 8,1 miliardi, è ora disponibile per creare nuovo denaro per nuovi prestiti e naturalmente questi 8,1 miliardi possono essere di nuovo prestati e ridepositati creando 7,2 miliardi, poi 6,5 miliardi, e poi 5,9 miliardi e così via. Questo ciclo di creazione della moneta e dei depositi può tecnicamente andare avanti all’infinito. Da un calcolo matematico risulta che si possono ottenere 90 miliardi di dollari sulla base degli iniziali 10 miliardi. In altre parole, per ogni deposito che viene creato nel sistema bancario, una somma di denaro circa 9 volte superiore può essere creata dal nulla.

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“Bisogno urgente di denaro? chiedi alla Bank of America te lo darà all’istante! Denaro fresco sotto forma di prestito personale.” Ora dato che sappiamo come viene creata la moneta attraverso il sistema a riserva frazionaria, una domanda logica, seppur illusoria, dovrebbe venirci in mente: cosa, da vero valore a questa moneta? La risposta è: il denaro che già esiste. La nuova moneta essenzialmente ruba valore alla base monetaria esistente. Ad ogni incremento di moneta complessiva in circolazione corrisponde un incremento della domande di beni e servizi. E, per la legge della domanda si ottiene equilibrio, i prezzi aumentano, riducendo il potere di acquisto di tutta la moneta complessivamente in circolazione. Questa viene generalmente chiamata inflazione. E l’inflazione è praticamente una tassa collettiva nascosta. Ron Paul: “Qual è il messaggio che si ottiene di solito? Che si sta inflazionando la moneta. Ma non dicono indebolendo la moneta. Non dicono che perde valore. Non dicono che le persone sono ingannate. Dicono “abbassiamo i tassi di interesse”. Il vero inganno è quello di distorcere il valore del denaro. Quando noi creiamo danaro lo facciamo dal nulla, non abbiamo risparmi. Tuttavia c’è il cosiddetto “capitale”. Quindi la mia domanda si può sintetizzare in questo: come possiamo nel mondo risolvere il problema dell’inflazione? Così aumentiamo l’offerta della moneta, ottenendo più inflazione!” Naturalmente non si può. L’espansione monetaria del sistema a riserva frazionaria è intrinsecamente inflazionistica. Attraverso l’espansione della base monetaria, senza che ci sia un proporzionale incremento di beni e servizi, si riuscirà sempre a far diminuire il potere d’acquisto. In effetti dando una rapida occhiata all’andamento del valore storico del dollaro USA, raffrontato con quello dell’offerta di moneta, si evidenzia questo definitivamente. La correlazione è inversa ovviamente. Un dollaro nel 1913 corrispondeva a 21,6 dollari del 2007. Si tratta di una svalutazione del 96% iniziata con l’introduzione della banca centrale (Federal Reserve). Ora se pensate che questa realtà dell’inflazione intrinseca e permanente sia assurda ed antieconomica, la vostra concezione verrà sminuita se consideriamo come il nostro sistema finanziario funziona realmente. Nel nostro sistema il denaro è debito, e il debito è denaro. Questo è un grafico dell’andamento dell’offerta di moneta dal 1950 al 2006. Questo a destra riguarda l’andamento del debito nazionale USA, nello stesso periodo. Notate che l’andamento è pressoché lo stesso perché più danaro circola, e più c’è debito. Più c’è debito e più c’è denaro. Per dirla diversamente ogni singolo dollaro nel vostro portafoglio è un debito con qualcun altro. Ricordate l’unico modo per creare moneta è attraverso un prestito. Perciò se tutti nella nazione fossimo in grado di estinguere i nostri debiti, governo compreso, non rimarrebbe alcun dollaro in circolazione. “Se non ci fosse debito nel nostro sistema monetario non ci sarebbe moneta” (Marriner Eccles, Governatore della FED, 1941) Effettivamente l’ultima volta che nella storia americana il debito nazionale era completamente saldato fu nel 1835, quando il Presidente Andrew Jackson fece chiudere la banca centrale esistente precedente alle FED. Effettivamente l’intero programma politico di Jackson era rivolto a questo scopo, cioè far chiudere la banca centrale, dichiarando ad un certo punto: “I tenaci sforzi che l’attuale banca ha compiuto per riuscire a controllare il Governo non sono altro che segni premonitori di quello che attende il popolo americano che dovrebbe essere deluso della costrizione di questa istituzione o di un’altra simile”. Sfortunatamente il suo messaggio ebbe vita breve… I banchieri riuscirono a far istituire un’altra banca centrale nel 1913: la Federal Reserve. E finché esisterà, il debito sarà permanente, è sicuro. 3

Sinora abbiamo discusso del fatto che il denaro viene creato dal debito, attraverso prestiti. Questi prestiti si basano sulle riserve bancarie, e queste dipendono dai depositi. E attraverso questo sistema della riserva frazionaria, ciascun deposito può creare per 9 volte il suo originale valore determinando una perdita del potere d’acquisto della moneta esistente, con conseguente aumento dei prezzi. E dato che tutta questa moneta viene creata attraverso il debito, e circola in modo casuale attraverso il commercio, gli individui vengono scollegati dal loro debito iniziale, e si crea un nuovo stato di squilibrio in cui la gente è costretta a competere per lavorare al fine di ottenere abbastanza denaro dalla base monetaria per coprire il costo della vita. A differenza di quanto può sembrare, c’è ancora un elemento mancante di questa equazione. Ed è questo elemento che rivela la vera natura fraudolenta del sistema stesso. L’applicazione di un interesse. Quando il Governo prende in prestito denaro dalla FED, o una persona prende prestiti dalla banca, il prestito va restituito insieme ad un interesse. In altre parole, quasi tutti i dollari in circolazione devono essere restituiti alla fine, ad un banca insieme all’interesse. Ma, se tutta la base monetaria viene prestata dalla Banca Centrale, espandendosi alle banche commerciali tramite prestiti, solo quello che viene definito come ‘principale’ costituirà la nuova moneta offerta. E allora dov’è il denaro che serve a coprire tutti gli interessi sul capitale? Da nessuna parte. Non esistono. Le implicazioni di tutto ciò sono sconvolgenti. L’ammontare del denaro che deve essere restituito alle banche eccederà sempre la quantità del denaro in circolazione. Questo è il motivo per cui l’inflazione è una costante in economia, in quanto c’è sempre bisogno di nuovo denaro per consentire la copertura del deficit insito nel sistema, causato dal bisogno di pagare gli interessi. Questo significa che matematicamente le insolvenze e i fallimenti fanno parte del sistema, e ci saranno sempre elementi poveri della società che rimarranno con il cerino acceso in mano. Un’analogia potrebbe essere il gioco delle sedie musicali: una volta che la musica si ferma, qualcuno rimane a bocca asciutta. E questo è il punto. Trasferisce invariabilmente la vera ricchezza degli individui alle banche in quanto se tu non sei in grado di pagare il tuo mutuo, si prenderanno le tue proprietà. Questo fa ancor più indignare, se ci si rende conto non solo che tali insolvenze sono inevitabili a causa della pratica della riserva frazionaria. Ma anche perché il denaro che la banca ti presta, non è nemmeno stato creato in maniera legale! Nel 1969 ci fu una causa nel tribunale del Minnesota che coinvolse un uomo, Jerome Daly, che fece opposizione al rifiuto della cancellazione dell’ipoteca sulla sua casa da parte della banca che gli aveva concesso il mutuo per comprarla. La sua difesa verteva sul fatto che il contratto di mutuo richiedeva da ambo le parti, cioè da lui e la banca, l’uso di proprietà legittime per lo scambio. Giuridicamente questa viene chiamata la ‘causale’ del contratto [CAUSALE: elemento fondamentale che si fonda sullo scambio di una prestazione di una parte in cambio di un corri spetto dall’altra.] Il signora Daly, spiegò che il danaro non era in realtà di proprietà della banca, in quanto era stato creato dal nulla nel momento in cui il contratto venne sottoscritto. Ricordate cosa diceva “Il funzionamento moderno della moneta” sui prestiti? Quello che fanno quando concedono un prestito è di accettare della cambiali in cambio del credito concesso. Le riserve non vengono modificate direttamente dalle operazioni di prestito. Ma i prestiti che vengono depositati incrementano l’ammontare dei depositi bancari. In altre parole, il denaro non esce dal loro patrimonio esistente. La banca lo sta semplicemente inventando non mettendoci niente di proprio, eccetto che una solvibilità teorica, “sulla carta”. Nel prosieguo del processo il Presidente della banca, il sig. Morgan si presentò al banco dei testimoni e dalle memorie personali di un giudice egli ricordò che Plaintiff (un presidente della banca) ammise che, congiuntamente con la FED, aveva creato denaro e il credito dei suoi impieghi attraverso un’iscrizione contabile; cioè che il denaro e il credito iniziarono ad esistere nel momento in cui loro li avevano creati. Il sig. Morgan ammise che non esisteva alcuna legge o statuto degli Stati Uniti che gli dava il diritto di farlo. Per legge deve esistere una forma di corrispettivo legittima che viene offerta in pagamento a sostegno della banconota. La giuria ritenne che non c’era alcuna causale legittima, e sono d’accordo. 4

Poeticamente ha anche aggiunto: “Solo Dio può creare qualcosa di valore dal nulla”. E sulla base di questa rivelazione, la Corte non riconobbe il diritto della Banca di rifiutare la cancellazione dell’ipoteca e il sig. Daly tenne la sua casa. Le implicazioni di questo caso giuridico sono immense, in quanto ogni volta che prendi denaro in prestito da una banca sia con mutuo o in altro modo, non solo il denaro che ti viene dato è fittizio, ma è anche una forma di controprestazione illegittima. E rende nullo il contratto che obbliga la sua restituzione, in quanto la banca non ha mai avuto la proprietà del denaro necessaria per poterlo stipulare. Sfortunatamente queste considerazioni sono tenute nascoste ed ignorate e continua il ciclo continuo del trasferimento di ricchezza e di debito. E questo ci conduce alla domanda finale: Perché? Durante la guerra civile il presidente Lincoln rifiutò l’offerta di un prestito ad alto interesse da parte della banche europee, e decise di fare ciò che i padri fondatori rinunciarono di fare, cioè di creare una moneta indipendente e intrinsecamente libera dal debito. Fu chiamata “Greenback”. Subito dopo l’adozione di questo documento interno, iniziò a circolare fra le banche private britanniche e americane, dove si affermava: “La schiavitù non è nient’altro che la proprietà del lavoro che implica prendersi cura dei lavoratori, mentre il piano europeo è che il capitale deve controllare il lavoro, controllando i salari. Questo si può fare attraverso il controllo della moneta. Non lo si potrà fare consentendo l’ingresso della Greenback, in quanto non possiamo controllarla”. (The Hazard circular, 1962). La politica della riserva frazionaria perpetrata dalla FED che l’ha diffusa nelle pratiche della stragrande maggioranza delle banche nel mondo, è, in realtà, un sistema moderno di schiavitù. Pensateci, il denaro viene creato attraverso il debito. E cosa fanno le persone quando sono indebitate? Presentano una domanda di lavoro per saldare il loro debito. Ma se il denaro può essere solo attraverso prestiti, come può essere la società libera del debito? Non può, è questo il punto. E’ la paura di perdere il proprio patrimonio che accompagna la lotta per tenere il passo che il debito e l’inflazione ci impongono essendo cardini del sistema, tutto questo combinato con l’inevitabile carenza della stessa offerta di moneta creta da interessi che non potranno mai essere rimborsati, Lascia gli schiavi legati al salario, come se corressero su una ruota per criceti, con milioni di altri individui, di fatto potenziando un impero di cui beneficia soltanto un èlite situata in cima alla piramide. E quindi, a fine giornata, per chi stai lavorando veramente? Per le banche. Il denaro viene creato dalle banche e li deve finire. Loro sono i veri padroni, insieme alle multinazionali ed ai governi che le sostengono. Nella vecchia schiavitù era obbligatorio che le persone avessero una casa e del cibo. La schiavitù economica, invece, obbliga le persone a sfamarsi e ad aiutarsi da sole. E’ una delle truffe più ingegnose per la manipolazione sociale che si siano mai create. E intrinsecamente, è una guerra invisibile contro il popolo. Il debito è l’arma utilizzata per conquistare e rendere schiava la società, e l’interesse è il suo sparo. E mentre la maggioranza delle persone continua a vivere ignara di tutto questo, le banche, con la collusione dei governi e delle multinazionali, continuano a perfezionare ed espandere le loro tecniche di guerra economica, creano nuove basi, come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, ed anche inventando un nuovo tipo di saldato: il “killer economico”. Continua… su youtube o su googlevideo La vera democrazia dal blog di Peppe Carpentieri Tutti conoscono il significato della parola democrazia: governo del popolo. L’articolo 1 della nostra Costituzione sancisce: la sovranità appartiene al popolo. Ebbene partendo dal semplice significato delle parole democrazia e sovranità popolare ci rendiamo conto, guardando la nostra società, che questi principi non hanno alcun riscontro con la “realtà” in cui noi viviamo. Il potere con l’uso della Programmazione Neuro Linguistica manipola le masse popolari facendo credere loro di essere 5

libere, certe libere di consumare e di spendere moneta di proprietà privata della BCE. Freud fu fra i primi ad insegnare alle corporations SpA come manipolare le menti attraverso la pubblicità e creare bisogni indotti per fare incetta di acquisti. In un sistema socio-politico, come il nostro, che usa una moneta come mezzo di scambio per le merci, che misura la ricchezza con i soldi e col Prodotto Interno Lordo si intuisce quali siano le declinazioni delle libertà. Chi ha la proprietà del danaro possiede tutto. Per cui la violazione della sovranità monetaria sancisce la morte della democrazia rappresentativa europea. In Italia, si è partiti nel 1981 col ministro del Tesoro Andreatta (docente di Romano Prodi), Governo Forlani, sancendo la separazione fra il Tesoro e la Banca d’Italia, l’obiettivo finale di privatizzare la Banca d’Italia è stato raggiunto negli anni successivi. Se oggi possiamo ancora rivendicare l’usurpazione della proprietà della moneta è grazie alla nostra Costituzione che afferma: “la sovranità appartiene al popolo” (compresa quella monetaria ovviamente) e che “la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito” (art. 47 Cost.). Tali principi sono palesemente violati dall’articolo 105/A del trattato di Maastricth “la BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno della Comunità” che di fatto usurpa i diritti dei popoli sovrani europei. Banca d’Italia e BCE sono di fatto società indipendenti e fuori dal controllo del popolo. E’ sufficiente leggere la natura ed il numero dei soci partecipanti dal sito di Bankitalia, e si percepisce che essa è stata privatizzata dove lo Stato è relegato con INPS ed INAIL a 42 voti contro 540 delle banche private SpA (2008). Ed è stata relegata ad un ruolo di secondo piano come si legge dall’articolo 1 del suo Statuto: “Quale banca centrale della Repubblica italiana, è parte integrante del Sistema europeo di banche centrali (SEBC). Svolge i compiti e le funzioni che in tale qualità le competono, nel rispetto dello statuto del SEBC“. Il “semplice” passaggio di mano da privato a pubblico è una palese violazione costituzionale (art. 1 e 47) e dovrebbe essere un reato per “appropriazione indebita” delle riserve auree di proprietà dello Stato. Ricordiamo due precedenti giuridici: nel 2005 Con sentenza 2978/05 la Banca D’Italia veniva condannata a restituire ad un cittadino (l’attore) la somma di euro 87,00 a titolo di risarcimento del danno derivante dalla sottrazione del reddito da signoraggio. E nel 2006, il 21 luglio con la sentenza n. 16751 le SS.UU. civile della Cassazione accoglievano il ricorso di Banca d’Italia sostenendo che: “[...]lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tra le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria[...]“. I cittadini europei sono “liberi” nella misura in cui sono obbligati a spendere un danaro privato – moneta debito - creato dal nulla e prestato agli Stati per consumare le merci prodotte dalle corporations SpA amiche dei banchieri. Questo tipo di sistema è virtuale, poiché la moneta è presente solo nei computer, essa è creata dal nulla senza alcun equivalente contro valore in oro, cioè una merce tangibile e reale, e col sistema del prestito (moltiplicatore monetario, formula matematica) e della riserva frazionaria - riserva frazionaria all’8%, accordi Basilea II - essa diventa debito per i popoli. La creazione della moneta debito col moltiplicatore monetario consente alle banche private di prestare soldi anche se non esistono realmente indebitando anche gli Stati in cambio di Titoli di Stato, altra carta. Se uno Stato chiede 1 miliardo di euro alla BCE, la Banca d’Italia e cioè i suoi soci SpA possono inserire la quota parte, in cambio di Titoli di Stato, come riserva frazionaria (un quantitativo obbligatorio di soldi contanti da tenere in cassa, l’8%) e creare moneta debito dal nulla col sistema del moltiplicatore monetario. Per esempio, ad Intesa San Paolo SpA (a.d. Corrado Passera) spetterebbe il 30,3% del miliardo di euro e cioè 303 milioni di carta, moneta stampata ed Unicredit SpA (a.d. Alessandro S. Profumo) 157 milioni (quote e partecipazioni al 31 gennaio 2008). L’unico obiettivo di una SpA è massimizzare i profitti e quindi 303 milioni inseriti in cassa come riserva consente di creare inflazione monetaria ed indebitare lo Stato. Altro esempio, un signore A deposita 100 euro in banca, un signore B può chiedere in prestito 92 euro (riserva frazionaria all’8%, accordi Basilea II). Intanto alla banca risultano esserci 100 euro sul conto di A ed ora ha un credito di 82 da B. In questo modo le banche creano soldi dal nulla mentre i cittadini devono sudare col proprio lavoro. Con questo sistema si creano soldi necessari a corrompere qualunque politico, finanziare le guerre, e sostenere le corporations SpA amiche. Comprendiamo che se queste sono le premesse non esiste alcuna 6

democrazia rappresentativa dato che i partiti sono i migliori camerieri dei banchieri. Questo sistema finanziario virtuale frutto di un’usurpazione è alla base della crisi finanziaria mondiale dei Paesi che subiscono la dittatura di Banche Centrali che emettono moneta dal nulla di proprietà privata. Ma esistono sistemi più democratici? Si esistono. Il popolo ovviamente deve poter esercitare ogni forma di sovranità e quindi deve essere proprietario della moneta che produce con una “Banca del popolo” ed, il quantitativo deve essere proporzionale alle merci ed i servizi immateriali prodotti per impedire l’inflazione. Inoltre è sufficiente applicare principi e regole già esistenti in molti Stati, 23 negli USA dove c’è l’iniziativa, “Town Meeting” nel New England, in Brasile col bilancio partecipativo diffuso poi in 500 città nel mondo, in Svizzera, in Baviera coi referendum locali ed Amburgo con la nuove legge elettorale ed il nuovo Statuto comunale di Chelsea scritto dai cittadini. Quindi in una vera democrazia, il cittadino è il proprietario della moneta, egli deve poter scegliere i propri candidati attraverso il sistema delle “primarie aperte” (diritto di autocandidatura) e deve poter scrivere il programma elettorale del proprio partito (programma partecipato). Ogni cittadino ha diritto di proposta (iniziativa popolare), e cioè proporre un disegno di legge. Nonostante in Italia siano previsti gli istituti dell’iniziativa popolare e del referendum abrogativo, questi confrontati con altri Paesi, risultano inefficaci poiché le regole che li attuano sono inefficaci ed ingannano il popolo. Altrove se dei cittadini raccolgono le firme per un’iniziativa popolare da presentare in Parlamento, esso ha l’obbligo di discuterla e se la rigetta viene indetto referendum propositivo dove i cittadini possono approvare la legge senza l’antidemocratico quorum di partecipazione per validità del referendum, che invece in Italia è al 50% + 1 degli aventi diritto al voto, caso unico al mondo. In Brasile esiste in ambito locale il Bilancio Partecipativo deliberativo dove i cittadini decidono direttamente come spendere il 25% del bilancio comunale. Il processo decisionale si articola in un anno solare durante la programmazione di assemblee deliberative popolari dove i cittadini elaborano il Piano degli Investimenti in base alle priorità da loro scelte. I rappresentanti eletti e gli uffici tecnici si impegnano ad eseguire le opere edilizie ed i servizi deliberati dal sovrano, il popolo, per l’anno successivo. Negli USA vi sono Stati che hanno tradizioni di democrazia diretta da oltre 300 anni, infatti la pratica dei Town Meeting, forme di assemblee popolari, servono anche per controllare il mandato dei Sindaci e non di rado i cittadini revocano il mandato - recall election - ai loro dipendenti ove non abbiano attuato parte del programma elettorale o per gravi motivi di corruzione e/o bancarotta. Purtroppo in Italia negli Statuti degli Enti Territoriali spesso si legge che i rappresentanti amministrano senza vincolo di mandato, così come accade per i Parlamentari. Ovviamente è più facile mutare gli Statuti degli Enti che la Costituzione per inserire strumenti e regole di democrazia diretta. I popoli che hanno grande tradizione di vera democrazia ci dimostrano che devono essere i cittadini a voler inserire strumenti efficaci, così come accaduto in Svizzera, in Brasile dal 1989 ed in alcuni stati degli USA. I sani principi costituzionali come sovranità popolare, tutela dei diritti umani, principio di uguaglianza e trasparenza rimangono fermi sulla carta se non c’è un popolo che li rivendica e li tutela tutti i giorni. La responsabilità del declino italiano è anche di un popolo funzionale e servo del potere che delega ogni cosa. Il potere crea “problemi” per dividere i cittadini, crea infantili dualità “destra” e “sinistra” per auto conservarsi: divide et impera. I rappresentanti eletti stanno di fatto spostando importanti poteri in ambito europeo dove i cittadini non possono controllare nulla e lo stanno accentrando nelle mani di pochi facendo degenerare quel minimo di democrazia rappresentativa oggi presente. E’ necessario risvegliare le coscienze addormentate e riappropriarsi della propria esistenza e dei reali valori umani finora inespressi. “E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perchè se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina” (Henry Ford)

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Tratto da : http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/statuto/statuto.pdf COSTITUZIONE E CAPITALE DELLA BANCA D’ITALIA ART. 1 La Banca d’Italia è istituto di diritto pubblico. Nell’esercizio delle proprie funzioni, la Banca d’Italia e i componenti dei suoi organi operano con autonomia e indipendenza nel rispetto del principio di trasparenza, e non possono sollecitare o accettare istruzioni da altri soggetti pubblici e privati. Quale banca centrale della Repubblica italiana, è parte integrante del Sistema europeo di banche centrali (SEBC). Svolge i compiti e le funzioni che in tale qualità le competono, nel rispetto dello statuto del SEBC. Persegue gli obiettivi assegnati al SEBC ai sensi dell’art. 105.1 del trattato che istituisce la Comunità europea (trattato). La Banca d’Italia emette banconote in applicazione di quanto disposto dall’art. 4, comma 1, del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 43. Assolve inoltre gli altri compiti ad essa attribuiti dalla legge ed esercita le attività bancarie strumentali alle proprie funzioni. Tratto da: http://peppecarpentieri.wordpress.com/2008/12/17/sistema-economico-mondiale-figliodellinganno-corruzione-e-la-rivoluzione-culturale-tarda/ Al vertice della piramide vi è la Banca dei regolamenti internazionali (la BIS) e sotto ci sono la Banca Mondiale (BM) ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). L’FMI interagisce con i Governi mentre la BIS con le banche centrali. L’FMI presta danaro raccogliendo contributi da 184 Paesi membri, ma anche la BM presta danaro. La BIS è frutto di un accordo delle banche centrali, l’accordo dell’Aja 20 gennaio 1930. La BIS controlla il sistema bancario globale e tre personaggi hanno giocato un ruolo importante per la sua nascita: Charles G. Dawes (direttore dell’ufficio statunitense del bilancio), Owen D. Young (industriale che fondò la Radio Corporation of America) e il tedesco Hjalmar Schacht. Come scritto più volte: in un sistema socio-politico dove si misura la ricchezza col quantitativo di danaro e con il Prodotto Interno Lordo (PIL) chi possiede il controllo e la proprietà del danaro possiede tutto. Si deduce che in Europa non esista alcuna democrazia rappresentativa, ma un teatro politico dove i banchieri tirano i fili dei burattini: rappresentanti eletti e cittadini. Dalle linee guide al debito pubblico. Il valore del debito complessivo delle Amministrazioni Pubbliche (AP) a fine 2006 è stato pari a 1.575.441 milioni di euro, ossia il 106,8% del PIL del medesimo anno. All’interno di questo aggregato il debito espresso in titoli di Stato, la cui gestione è affidata alla Direzione II del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia, è stato pari all’80%. Per il 2007 il rapporto tra il debito totale delle Amministrazioni Pubbliche ed il PIL è previsto in discesa al 105,0%. [..] La politica di emissione del 2007, posta in essere a copertura del Fabbisogno del Settore Statale1, è stata ovviamente influenzata dall’andamento dei mercati finanziari dell’area euro, in particolare del segmento obbligazionario. In continuità con quanto già avvenuto nel corso del 2006, la politica monetaria attuata dalla Banca Centrale Europea (d’ora in poi BCE) nella prima metà del 2007 ha visto due ulteriori rialzi del tasso principale di riferimento applicato alle operazioni di rifinanziamento principale dell’Eurosistema – a marzo e giugno, portato rispettivamente al 3,75% e al 4%, al fine di contenere le aspettative di aumenti di inflazione e quindi ridurre gli eventuali rischi per la stabilità dei prezzi nel medio periodo. Rendiamoci conto. Siamo in mano a persone che inventano un debito figlio di un prestito illegale, misurano la ricchezza con lo stupido indicatore del PIL e l’inflazione è la naturale conseguenza della domanda di moneta stampata col sistema del moltiplicatore monetario. Insomma una truffa colossale.

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L’esempio concreto sta nel fatto che i cittadini pagano delle tasse subordinate al “patto di stabilità economica” e al “debito pubblico“. Tolte le spese correnti per pagare i servizi le tasse vanno a coprire il debito pubblico, ma perché l’Italia ha un debito pubblico? (mercato dei Titoli di Stato) E nei confronti di chi? (l’elenco degli specialisti in Titoli di Stato).

Ricordiamoci lo Stato (NOI cittadini) chiediamo moneta in prestito alla BCE ed in cambio riceve obbligazioni: Titoli di Stato, e noi ci indebitiamo. Come dire, il marito presta l’auto alla moglie e poi si fa dare degli interessi per il prestito, cose da matti? Funziona così in Europa perché i soldi non sono più nostri (art. 150/A Trattato di Maastricht) violazione degli artt. 1 e 47 della Costituzione italiana. Insomma le scelte politiche sono condizionate da un vincolo di prestito. La Banca d’Italia non è più dello Stato e, pochi privati prestano soldi al popolo sovrano usurpando il nostro diritto a gestire da autonomamente la moneta e quindi l’economia di scambio. Un Presidente di una Regione vorrebbe usare la moneta per offrire servizi e beni, ammodernare le tecnologie per gli ospedali e per le scuole, ma non può farlo per il “patto” figlio dell’economia del debito inventata nel 1944 a Bretton Woods glielo vieta. Insomma regole inumane e figlie della truffa condizionano la qualità della nostra vita. Vista la vendita di mutui bancari e di strumenti finanziari, come i derivati, agli Enti Territoriali, la domanda sorge spontanea: i Presidenti delle Regioni, Province e Sindaci lavorano per le banche o per il popolo?

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Fonte: http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/specialisti_titoli_d i_stato/Elenco_Specialisti_in_Titoli_di_Stato_del_3_febbraio_2009.pdf

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Fonte: http://www.opensecrets.org/pres08/contrib.php?cycle=2008&cid=N00009638 Contributi per Obama da parte delle multinazionali:

Giorgio Ruffolo, èlite da buttare, in L’Espresso 27 novembre 2008: […] c’è una sola fede: incrollabile, come quella dei templari, o dei massoni, la fede del supercapitalismo, liberato da ogni vincolo nazionale e da ogni preoccupazione sociale. […] intanto una notizia buona: parte del finanziamento di Obama è venuto dai contribuenti di internet, e una cattiva l’altra dalle solite corporations.

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