Un Nuovo Tipo Di Apprendimento

  • June 2020
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  • Words: 650
  • Pages: 2
Papert S. “Forse l’uso del computer potrà allontanare i bambini da alcune realtà ma certamente li avvicinerà ad altre. Dobbiamo ricordarci che un tempo la società era strutturate in modo diverso, i bambini crescevano in un nucleo familiare ampio, compatto e solido, dove potevano imparare ascoltando e comunicando costantemente con i nonni, gli zii, i cugini, oltre che con i genitori. Era un modo molto bello di imparare, forse il più sano e naturale, ma quella realtà oggi non esiste più. La scuola è un luogo di alienazione, non una alternativa in grado di dare alle relazioni interpersonali la coesione di cui hanno bisogno. Sono convinto, invece, che l’educazione tecnologica riproduca alcune caratteristiche dell’ambiente familiare e crei un contesto stimolante in cui il modo di apprendere è simile a quello di molto tempo fa. L’uso del computer fa avvicinare i bambini fra loro, non li isola” "Io penso che la scuola si fondi sul modello di una linea di produzione in cui si mettono delle conoscenze nella testa delle persone… Adesso i ragazzi non hanno più bisogno di acquisire nozioni in questo modo, e con la moderna tecnologia dell'informazione possono imparare molto di più facendo, possono imparare facendo ricerca da soli, scoprendo da soli. Il ruolo dell'insegnante non è quello di fornire tutte le parti della conoscenza ma di fare da guida, di gestire le situazioni molto difficili, di stimolare il ragazzo, forse, di dare consigli…"

"E io penso che il miglior modo per farlo è quello di creare, all'interno delle scuole, delle situazioni in cui i ragazzi seguono le loro passioni col cuore, portano avanti progetti a cui sono veramente interessati, fanno scoperte prendendo da Internet le informazioni di cui hanno bisogno, lavorano insieme, realizzano cose difficili. L'insegnante li consiglia, li guida"

Un nuovo tipo di apprendimento

‘Forse l’uso del computer potrà allontanare i bambini da alcune realtà ma certamente li avvicinerà ad altre. Si ma quali? forse questa è la cosa più importante da definire in un mondo ormai conquistato dalle nuove tecnologie. La scuola prima tra tutti ha il compito di educare i ragazzi ad un rapporto corretto ed equilibrato con tali strumenti tecnologici che se usati in maniera sconsiderata possono trasformarsi in veri e propri oggetti di alienazione, che spingono i soggetti in mondi a volte paralleli e del tutto irreali. Diventerà così ancora più difficile instaurare rapporti con i “nostri” ragazzi, costruire un ponte di dialogo basato su interessi, passioni e discussioni. Ed ecco innalzarsi muri sempre più alti tra genitori e figli, allievi ed insegnanti. Da ciò può sembrare che il mio pensiero sulle nuove tecnologie sia del tutto negativo eppure ho solo 21 anni, in realtà anche io confido in questi nuovi strumenti credo che possano aprirci molte porte se usati sempre in maniera corretta, questo è il nostro compito il compito dei futuri educatori, educare far capire alle nuove generazione che le tecnologie non possono sostituire i rapporti umani, i rapporti che si istaurano all’interno delle scuole, e che niente può sostituirsi ai valori e gli insegnamenti che si ricevono ascoltando i propri nonni, genitori e anche insegnanti. Gli insegnanti dopo agli allievi sono la figura più importante all’interno dei curricoli scolastici loro hanno un compito molto importante, che non è solo quello di guida, consiglieri e stimolatori, come si può pensare che gli strumenti possano sostituirsi all’umanità delle persone? Dobbiamo ritenere gli strumenti tecnologici dei validi aiuti soprattutto per quanto riguarda la didattica e l’apprendimento è giusto che vengano inserti nelle scuole e vengano fatti scoprire a i bambini in età sempre più precoce impareranno così a non farsi prendere dall’euforia e ad avere un rapporto giusto e sano con tali strumenti saranno più esperti di noi e certamente ne capiranno l’importanza, potranno informarsi, aggiornarsi prendendo informazioni da internet ma capiranno che è solo un aspetto della nostra vita, magari un aspetto molto importante ma che deve rimanere tale.

Cristiano Francesca

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