Sistema Regione Reti Forti - 362-365

  • November 2019
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  • Pages: 4
LA COLLINA PIU’ URBANIZZATA (1994) 2/4

Servizio Parchi e Risorse Forestali – Enzo Valbonesi

1

LA COLLINA PIU’ URBANIZZATA (2003) 3/4

Servizio Parchi e Risorse Forestali – Enzo Valbonesi

2

LA COLLINA PIÙ INTENSAMENTE URBANIZZATA 4/4

 Si è messo in evidenza l'incremento che nel corso del periodo 1976-2003 ha segnato l'urbanizzato di quella che oggi può essere considerata la parte più antropizzata della collina regionale, una delle aree più congestionate dell'intera regione. Questa fascia territoriale (qui rappresentata nel tratto Bologna-Modena, ma che riguarda anche le prime colline di Reggio Emilia e di Parma), oltre al forte incremento delle aree urbanizzate, è caratterizzata dalla previsione del completamento della così detta grande strada di comunicazione "pedemontana". Occorre considerare che l'area territoriale in questione coincide anche con i suoli di protezione delle acque sotterranee che alimentano la maggior parte degli acquedotti civili di questa parte della regione. L'area di protezione degli acquiferi è suddivisa in zone di diversa importanza (sotto il profilo della loro funzione per la ricarica della falda ), ma tutte essenziali per contribuire ad evitare il peggioramento della qualità e della quantità della risorsa idrica. I principali rischi che, sotto il profilo ecologico, corre la fascia territoriale in questione si possono sinteticamente riassumere nei seguenti: - Un ulteriore impermeabilizzazione dei suoli con il conseguente impoverimento quali-quantitativo degli acquiferi sottostanti; - Una ulteriore spinta alla artificializzazione dei corsi d'acqua; - La chiusura dei corridoi ecologici naturali, costituiti da spazi agricoli aperti e da lembi di bosco, a causa dell'espansione urbanistica e dell'aumento della dispersione insediativi che inevitabilmente ne conseguirebbe. - Un effetto "doppia barriera" che, in conseguenza di una definitiva saldatura dell'urbanizzato già presente lungo il tratto collinare tra Bologna e Parma, si determinerebbe a monte dell'asse infrastrutturale costituito dalla Via Emilia rendendo impossibili le trasmigrazioni di qualsiasi specie animale (ad eccezione degli uccelli) dalla collina (media ed alta) alla pianura.  Cosa si può tentare di fare per scongiurare questi rischi e quali azioni prioritariamente possono essere promosse in quest'area per non pregiudicarne definitivamente la funzionalità ecologica e paesaggistica? - Frenare l'ulteriore espansione urbanistica; - Favorire la permeabilità e la protezione dei suoli puntando innanzitutto a favorire una idonea forestazione e la realizzazione di fasce "tampone" capaci di aiutare la ripresa della naturalità dell'area e le riconnessioni ecologiche; - Ripristinare, dove ciò risulti possibile, la funzionalità biologica dei corsi d'acqua

Servizio Parchi e Risorse Forestali – Enzo Valbonesi

3

LA DORSALE APPENNINICA 1/2

Reggio Emilia Modena

Bologna

Forlì

Servizio Parchi e Risorse Forestali – Enzo Valbonesi

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