(Mt 5, 13,14)
Capitolo I. La
Chiesa in Africa oggi
I. DALLA PRIMA ALLA SECONDA ASSEMBLEA SPECIALE PER L’AFRICA 1. Dal 1994 al 2009: UN NUOVO CONTESTO SOCIALE Sviluppi positivi Discernimento nello Spirito delle radici delle nostre sofferenze 2. L’ASSEMBLEA SINODALE NELLA TRAIETTORIA DI CONTINUITA’ CON LA PRIMA E IL SUO DOCUMENTO “ECCLESIA IN AFRICA” Dopo la prima Assemblea Speciale e ‘Ecclesia in Africa’ Gli obiettivi da realizzare
II. ALCUNI PUNTI CRITICI DELLA VITA DELLE SOCIETA’ AFRICANE L’ambito socio-politico L’ambito socio-economico L’ambito socio-culturale III. RIFLESSIONI TEOLOGICHE SUL TEMA DEL SINODO 1.I discepoli di Gesù Cristo come “sale” e “luce” 2.La Chiesa famiglia di Dio e la “Diaconia” 3.La Giustizia del Regno 4. La Pace del Regno
Prima parte Prima di tutto vogliamo fare alcune considerazioni generali: Nell’ “Instrumentum laboris” si afferma che questa seconda Assemblea vuole seguire la linea e gli obiettivi della prima, in una traiettoria di continuità: “Nonostante, a grandi linee, determinati problemi umani continuano senza variare, alcuni dati invitano ad approfondire le questioni già poste in rilievo quindici anni fà sul piano religioso, politico, economico e culturale” (nº 6).
Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica post-sinodale diceva che la sfida più grande per realizzare la giustizia e la pace in Africa consisteva nel gestire bene gli affari pubblici nei campi connessi fra loro,
quello della politica e quello dell’economia. Le sofferenze dei popoli africani sono legati a questi due ambiti e a quello della cultura
Tre domande proponevano i Lineamenta a questo riguardo: • Cosa ha fatto “Ecclesia in Africa”? • Cosa abbiamo fatto di “Ecclesia in Africa”? • Cosa resta da fare in funzione al nuovo contesto africano?
Dopo l’Assemblea Sinodale Speciale e “Ecclesia in Africa”
La prima Assemblea aveva proposto il modello di Chiesa Famiglia di Dio, segnalando tre condizioni per una testimonianza credibile: La riconciliazione La giustizia La pace Raccomandava anche la formazione dei cristiani alla giustizia e alla pace, il consolidamento del ruolo profetico della Chiesa, la giusta remunerazione dei lavoratori e l’istituzione della Commissione Giustizia e Pace Cosa possiamo constatare con uno sguardo retrospettivo?
Gli Gli obiettivi obiettivi da da realizzare realizzare Gli obiettivi definiti nella Prima Assemblea sono come una miniera ricca. Si deve corregere la mancanza di un sistema di accompagnamento e revisione dei risultati della 1ª Assemblea. Alcune Chiese particolari hanno proposto come ambiti di attenzione i seguenti settori sociali: •LA FAMIGLIA •LA DIGNITA’ DELLA DONNA •LA COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACE •LA MISSIONE PROFETICA •LA COMUNICAZIONE E LE NUOVE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE •L’AUTOFINANZIAMENTO.
Nell’impossibilità di toccare tutti i punti, in questa prima parte del VEDERE ci concentreremo sul capitolo II: “ALCUNI PUNTI CRITICI DELLA VITA DELLE SOCIETA’ AFRICANE”
II. Alcuni punti critici della vita della società africana 1. L’ambito socio-politico: Luci: Segni di speranza di una maturità della coscienza civica. Società civile più attiva per la lotta dei diritti umani. Sete che il continente rinasca in tutti gli ambiti e che si abbia una soluzione inter-africana dei conflitti. Consapevolezza dei propri leaders africani che sono loro che devono educare politicamnte i loro popoli e guidare le nazioni alla pace e alla prosperità.
OMBRE: La società continua a lottare per liberarsi dai vari impedimenti Alcuni dirigenti politici, dando prova di insensibilità verso le necessità del popolo, • • •
Perseguono interessi personali disprezzando la nozione del bene comune Perdono il senso dello Stato e dei principi democratici Approfittano della mancanza di educazione civica dei cittadini
SOLO UN AMBIENTE POLITICO STABILE PUO’ FAVORIRE LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIO-CULTURALE
2. 2. L’ambito L’ambito socio-economico socio-economico Luci: • Volontà di alcune persone di sanare e raddrizzare l’economia del paese • Miglioramento delle vie di comunicazioni in alcune regioni • Istituzioni finanziarie create dagli africani • Volontà di creare ricchezza per ridurre la povertà e la miseria e migliorare la salute della popolazione.
Ombre •
Mancanza di istituzioni statali per accompagnare gli sforzi menzionati
•
Mancanza di un mercato interno che favorisca la produzione locale
•
La trascuratezza delle strutture impedisce la salita dei prodotti
•
I salari percepiti o sono minimi o non sono pagati Le tasse sono eccessivamente alte e, a volte, illecite I piccoli produttori non hanno accesso a crediti
•
In alcune regioni sussiste ancora la schiavitù
•
Le materie prime sono sfruttate con il permesso di chi ignora i criteri di attribuzione
Ombre (Continuazione) • I programmi di ristrutturazione dell’economia africana proposti dalle istituzioni finanziarie internazionali si sono rivelati funesti e hanno debilitato questa economia • La crisi di alimenti e di energia hanno già colpito il nostro continente e manifesta l’urgenza di soluzioni globali e di risposte etiche ai disordini provocati dal mercato
Ombre (cont.) • Le multinazionali continuano ad invadere gradualmente il continente appropriandosi delle risorse naturali. • Ingannano le compagnie locali. • Acquisiscono migliaia di ettari espropriando le popolazioni locali delle loro terre con la complicità dei dirigenti africani. Inoltre danneggiano l’ambiente e contaminano la creazione, che ispira la nostra pace e il nostro benessere, con la quale le popolazioni vivono in armonia.
Ombre (cont.) La crisi che colpisce oggi le istituzioni finanziarie, colpisce anche il continente a vari livelli: •Gli investimenti stranieri corrono il rischio di diminuire •Difficile accesso a crediti •Gli aiuti allo sviluppo subiranno una sospsensione dei fondi destinati a progetti •Diminuizione della domanda della produzione africana SI IMPONE PERTANTO UNA RIFLESSIONE SUL FATTO CHE L’AFRICA (AD ECCEZIONE DEL SUDAFRICA) SIA ESCLUSA DALLA RICERCA DI SOLUZIONI AL SISTEMA FINANZIARIO INTERNAZIONALE ATTUALE
L’ambito L’ambito socio-culturale socio-culturale Luci • Amore profondo dei popoli africani per la loro cultura. Si considera che l’affezione culturale condiziona lo sviluppo integrale di ogni individuo e della collettività • Individui e Stati si impegnano a promuovere l’eredità culturale della loro terra. Questo permetterà di salvaguardare gli autentici valori africani: rispetto degli anziani, della donna come madre, la cultura della solidarietà, l’aiuto reciproco, l’ospitalità, l’unità, la vita, l’onestà, il rispetto alla parola data che sono attualmente minacciati?
Ombre Il deterioramento della identità culturale ha portato a uno squilibrio della persona che si manifesta in: –Rilassatezza morale, la corruzione, il materialismo, la distruzione del matrimonio autentico e della famiglia sana –A causa dei conflitti armati si è installata una cultura della violenza, della divisione, del mito del guerriero come eroe –Tutto questo è aggravato dall’analfabetismo, perchè i poteri pubblici non investono nell’educazione –L’educazione dei giovani è così abbandonata all’influenza degli antivalori diffusi dai mass-media, da certi politici e da altre figure pubbliche
Alcune credenze e pratiche negative della cultura africana esigono, d’altra parte, una vigilanza speciale: la stregoneria che lede la società dei popoli e delle città in nome della cultura e della tradizione ancestrale. La donna è vittima delle disposizioni di legge in materia di eredità, dei riti tradizionali di vedovanza, della mutilazione sessuale, del matrimonio forzato, della poligamia.
III. Riflessioni teologiche sul tema del Sinodo Il sottotitolo del tema del Sinodo indica la prospettiva nella quale le comunità ecclesiali sono invitate a servire la riconciliazione, la giustizia e la pace. Questo è radicato nella parola di Cristo che chiama i suoi discepoli ad attuare come “sale della terra” e “luce del
mondo”.
1. I DISCEPOLI DI CRISTO COME “SALE” E “LUCE” Il contesto della Parola di Gesù. Nell’insegnamento di Gesù nel Discorso della Montagna (Mt. 5, 3-10), Gesù ci introduce nella visione della sua Missione: fare entrare nel Regno di suo Padre i poveri, gli afflitti, i mansueti, e tutti quelli che sono suoi discepoli devono collaborare alla venuta di questo Regno, dando attenzione all’affamato, all’infermo, allo straniero. Perchè dice il Signore: “Tutte le volte che lo avete fatto a uno di questi piccoli, lo avete fatto a Me” (Mt, 25,40).
La traduzione nella realtà della visione di Cristo Impegnarsi nella sequela di Gesù, vuole dire soffrire con Lui per condividere la sua gloria. Questo viene confermato dalla vita dei santi del nostro continente, e particolarmente in questi ultimi secoli: •I martiri d’ Uganda, Carlo Lwanga e i suoi compagni •Daniele Comboni •Josefina Bakhita, •Charles de Foucauld. •Victoire Rosoamanarivo, •Isidore Bakanja •Cyprian Michel Iwene Tansi, •Clementine Nengapeta Anuarite
Questi sono”sale della terra e luce del mondo”.
• I due simboli del sale e della luce esprimono una duplice dimensione nell’identità del discepolo. • L’ immagine del “sale della terra” caratterizza i discepoli come agenti di trasformazione fra i propri fratelli e sorelle che abitano la terra. Sono chiamati a vivere in modo da dare all’ambiente un sapore migliore di umanità. • L’immagine della “luce del mundo” non chiede di mettersi in evidenza ma di essere luce che illumina l’uomo e tutto ciò che in lui è inumano facendolo visibile e intellegibile attraverso le buone opere: dare da mangiare, da bere, accogliere…
2. La Chiesa famiglia di Dio e la “diaconia” Una Chiesa famiglia al servizio di: Giustizia e pace Riconciliazione • Seguendo l’invito di Gesù Cristo, il Maestro, la comunità dei suoi discepoli, che è la Chiesa, arriva ad essere una Famiglia di figli e figlie del Padre. L’amore è la caratteristica di questa famiglia chiamata a seguire l’esempio del fratello maggiore: “Vi ho dato l’esempio perchè come ho fatto io, possiate fare anche voi” e, rispondendo al dottore della legge, gli dice: “Va e fa lo stesso”.
3. LA GIUSTIZIA DEL REGNO E’ la giustizia di Giuseppe, chiamato “giusto”, perchè ha ascoltato la sua coscienza abitata dalla Parola di Dio e ha offerto a Maria e a Gesù quanto gli era dovuto: la protezione della vita. •La giustizia che trascende la giustizia della Legge e che integra e trascende la giustizia umana. •Cammino che conduce al perdono e all’autentica riconciliazione e restaura la comunione. •Mostra a ogni persona il rispetto come figlio e figlia di Dio. •Sarà la via della pacificazione.
4. La Pace del Regno • Di che pace si tratta? Vi lascio la pace vi dò la mia pace, non come la dà il mondo (Gv 14, 27). La pace vera viene da Cristo ed è in Lui. Lui è la nostra pace… (Ef 2, 14-18). • Pace che non è frutto di strutture o realtà esterne ma pace che viene da dentro. La conversione del cuore “in un cuore nuovo” è fonte di un’ azione trasformatrice efficace.
La nostra identità di discepoli si rivela essenziale per trasformare la nostra società e il mondo in generale in un mondo migliore, più vero, più giusto, più pacifico, più riconciliato, più fraterno e felice, con la collaborazione di tutte le persone di buona volontà.