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Gestione della manutenzione della rete di telecomunicazione di RFI
AMBIENTE | DIRITTO | ECONOMIA | INGEGNERIA
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Gestione della manutenzione della rete di telecomunicazione di RFI ATTILIO GAETA – responsabile Sistemi di segnalamento e telecomunicazioni della Direzione manutenzione di RFI SpA
’evoluzione tecnologica della nuova rete di
L
zione, effettuando, in primo luogo, la mappatura
telecomunicazione ha prodotto incisivi cam-
degli impianti in esercizio e, per ciascuno d’essi,
biamenti nel mondo del lavoro e dell’organiz-
degli elementi di maggiore incidenza nei costi di
zazione manutentiva. Ciò è la naturale conseguen-
manutenzione.
za dell’elevata affidabilità della componentistica
Gli impianti con alto costo manutentivo sono risul-
elettronica e della sua ridotta manutenzione che
tati:
richiedono da parte del manutentore una cono-
• centrali telefoniche elettromeccaniche;
scenza e un’operatività sui singoli componenti
• sistemi di trasmissione 12, 120 e 300 canali in
meno approfondita ma uno skill professionale cor-
tecnica analogica FDM;
relato alla sistemistica degli impianti.
• radiotelefoni VHF a 450MHz;
È fondamentale pertanto nel manutentore d’oggi
• cavi in rame obsoleti.
avere una buona conoscenza di base del funziona-
Il processo di rinnovo, ad esempio, delle centrali
mento delle singole apparecchiature e delle logi-
telefoniche elettromeccaniche ha comportato un
che degli impianti, al fine d’utilizzare al meglio i
riclassamento con tecnologia digitale che consen-
sistemi di gestione e gli strumenti di misura per la
te il completo governo della rete di commutazione
ricerca e la risoluzione di guasti e la riconfigurazio-
di RFI e la riduzione dei costi manutentivi dovuti agli
ne degli impianti. Pertanto il manutentore vede il
interventi preventivi e correttivi, tramite la supervi-
proprio ruolo mutato; in particolare il manutentore
sione di tutte le centrali da un “Posto centrale di
stesso è sempre meno coinvolto nell’attività ciclica
supervisione nazionale” e da postazioni client dislo-
preventiva, ma più presente in quella correttiva su
cate presso i compartimenti quale supporto all’atti-
guasto e su condizione grazie alla tecnologia inno-
vità manutentiva per guasti, riconfigurazione, con-
vativa prevista sugli impianti di RFI.
trollo dell’allarmistica, qualità delle prestazioni.
Nel processo di rinnovo degli impianti TLC è stato,
L’ammodernamento dei sistemi di trasmissione
quindi, perseguito l’obiettivo d’ottimizzazione del-
analogici, da tecnica FDM (12, 120, 300 canali) e
l’attività e conseguentemente dei costi di manuten-
PCM 2 Mbit/s su coppie in rame con sistemi
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numerici xDSL e SDH a 155/622 Mbit/s, compor-
segnale ogni 7-8 Km circa, è possibile abbattere in
scendo già le parti d’impianto guaste che devono
terà una riduzione del carico manutentivo evitando
maniera significativa il peso manutentivo rispetto ai
essere sostituite (riduzione MTTR). Un significati-
che l’affidabilità e la disponibilità degli impianti ven-
sistemi PCM 2 Mbit/s con passo di rigenerazione
vo impulso nell’applicazione di tale impostazione è
gano mantenute attraverso continue operazioni di
ogni 2 km. Di fatto i sistemi HDSL hanno un carico
avvenuto con lo sviluppo della rete GSM-R, che
taratura e regolazione necessarie, ad esempio, per
manutentivo (51%) che è circa la metà dei sistemi
ha consentito di concretizzare approcci comuni, in
l’elevata quantità degli amplificatori di linea FDM o
PCM su rame 2 Mbit/s (91%), come s’evince dai
settori TLC storicamente separati e innovativi in
dei rigeneratori dei sistemi PCM 2 Mbit/s su cop-
grafici in figura 1, che mettono a confronto i pesi
RFI, in termini di gestione operativa e di riorganiz-
pie in rame.
manutentivi di tre sistemi trasmissivi omogenei a
zazione manutentiva. In particolare l’infrastruttura
Attraverso soluzioni con sistemi trasmissivi in tec-
bassa capacità (FDM 12 ch, PCM 2Mbit/s e
di rete fissa con gli impianti SDH a 155-622 Mbit/s
nologia xDSL, con passo di rigenerazione del
HDSL) operanti su una tratta ipotetica di 100 Km.
su fibra ottica ha radicalmente modificato l’attività
Gestione della manutenzione della rete di telecomunicazione di RFI
manutentiva in rapporto a quella dei sistemi FDM intercompartimentali a lunga distanza a 120 e 300
fig. 2 – Rete trasmissiva in fibra ottica
canali. In tal senso sono state avviate operazioni di migrazione del traffico fonia e dati dagli impianti analogici con un’ottimizzazione della manutenibilità e qualità degli impianti trasmissivi a lunga distanza, trasferendo la gestione centralizzata presso il Centro operativo nazionale NOC di Roma Tuscolana.
Organizzazione manutentiva Lo sviluppo della nuova rete di telecomunicazione
fig. 3 – Rete trasmissiva PCM in tecnica SDH
GSM-R ha comportato la riorganizzazione della manutenzione nel settore TLC, prevedendo dapprima il riordino dell’attribuzione delle competenze alle Zone d’esercizio compartimentali; in tal senso sono state previste 3 Zone con competenze spefig. 1 – Confronto tra i carichi manutentivi di tre sistemi trasmissivi a bassa capacità
cialistiche, così organizzate: • Zona 1 – telefonia e centrali di commutazione;
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La tecnologia HDSL, oltre ad avere un basso
attraverso postazioni di diagnostica, di monitorare
• Zona 2 – cavi in rame e in fibra ottica (figura 2);
peso manutentivo, permette d’ottimizzare le attivi-
lo stato degli apparati remoti permettendo di ripri-
• Zona 3 – sistemi trasmissione PCM, HDSL
tà manutentive on condition con benefici ulteriori
stinare la loro funzionalità. In caso di manutenzio-
sui costi di manutenzione in quanto consente,
ne correttiva, inoltre, è possibile intervenire cono-
(figura 3); • Radiocopertura e rete GSM-R (figura 4).
fig. 4 – Rete trasmissiva GSM-R
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Il quadro d’insieme ha mirato all’obiettivo di un’integrazione e centralizzazione dei processi di gestione e supervisione razionalizzando non solo l’assetto complessivo degli impianti TLC, l ma anche il relativo mantenimento in efficienza orientato a una politica manutentiva on condi-
tion su tutti gli asset innovativi TLC quali: • impianti di commutazione: centrali telefoniche di rete fissa e mobile (MSC); • sistemi trasmissivi numerici: PCM SDH a 155 Mbit/s – 622 Mbit/s – 2.5 Gbit/s e xDSL; • supporti fisici: cavi in fibra ottica e cavi in rame; • GSM-R: infrastrutture radio BSS quali stazioni radio base (BTS) e controller (BSC); • impianti di telefonia selettiva integrata: STSI; • sistemi d’estensione radio in galleria. Con l’introduzione dei sistemi di gestione dei sistemi trasmissivi e della rete radio GSM-R è stato istituito e organizzato il nucleo centralizzato per la gestione operativa della rete TLC, con Centro operativo nazionale (NOC) di Roma Tuscolana, presso cui sono svolte le funzioni di fault management, performance management, configuration management, billing, customer care e la gestione anagrafica delle SIM-card GSM-R. In particolare presso il centro NOC sono previste le attività di: • test e monitoraggio stato di funzionamento rete e qualità dei servizi erogati; • monitoraggio e gestione dei link di trasmissione e segnalazione della rete radio e della
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rete SDH, dei flussi affittati e d’interconnessione verso altri operatori pubblici; • test e monitoraggio sulle performance della rete; • gestione del traffico effettuato nella rete, compreso quello da/per altre reti; • supporto e assistenza tecnica per tutti gli elementi di rete; • gestione delle scorte, test apparati e regole logistiche; • gestione delle modifiche di rete, dei servizi, degli aggiornamenti software; • gestione e amministrazione del sistema; • statistiche e analisi di costo per supportare le strategie di business; • elaborazione procedure operative. Tutte le attività svolte presso il NOC sono interamente proceduralizzate e tracciate secondo le indicazioni relative al trattamento dei dati in RFI.
ALLINEAMENTO!!!
fig. 5 – Flow chart delle procedure d’intervento sulla rete TLC di RFI
Strumento gestionale della manutenzione
logica funzionale in una logica di processo (figura 6). Di fatto, lo strumento gestionale consente di
Presso i centri operativi compartimentali, in base alle disposizioni del NOC, vengono svol-
La pianificazione delle attività manutentive e la
catalogare la consistenza degli impianti defi-
te le seguenti attività:
successiva consuntivazione, la registrazione
nendo gli oggetti di manutenzione come sedi
• assistenza per eventuali guasti della rete;
degli avvisi d’avaria delle apparecchiature con
tecniche. In tabella 1 sono riportate, come
• gestione e stoccaggio delle parti di scorta
la relativa attività di manutenzione correttiva
esempio, le sedi tecniche pertinenti per alcune
per l’effettuazione della manutenzione preventi-
fanno parte del Sistema informativo della manu-
apparecchiature TLC.
va e correttiva;
tenzione, che costituisce lo strumento di sup-
Nel processo di schedulazione del lavoro
• gestione delle attività di calibrazione o ripa-
porto, completamente integrato di strumenti
vengono inoltre gestiti i cicli di lavoro quali
razione degli strumenti di test.
contabili e gestionali, al processo logistico e
insiemi d’attività predisposte a rappresenta-
Specifiche procedure d’intervento regolano
manutentivo della Direzione manutenzione.
re interventi manutentivi assegnati ai centri
le attività operative su guasto coinvolgendo
È, pertanto, attraverso il SIM che viene svi-
di lavoro compartimentali.
le figure del NOC, il coordinatore esercizio
luppato il processo di pianificazione, pro-
Con la registrazione degli avvisi d’avaria che
infrastruttura del compartimento, gli agenti
grammazione e controllo grazie alla chiara
riportano i dati riguardanti stati tecnici (ano-
della manutenzione nonché le aziende con
definizione delle varie componenti all’interno
malie e guasti) in relazione a oggetti tecni-
cui sono stati stipulati contratti di manuten-
d’ogni livello della struttura manutentiva, al
ci/sedi tecniche è possibile ricavare i dati
zione (figura 5).
fine di trasformare la struttura organizzativa
d’affidabilità e disponibilità.
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CENTRARE VERTICALMENTE NELLA RIGA
CENTRARE VERTICALMENTE NELLA RIGA
fig.6 – Le funzioni del Sistema informativo della manutenzione
Tabella 1 – Sedi tecniche pertinenti per alcune apparecchiature TLC
correggere:
Oggetto
LO0000 [LETTERE "LO" SEGUITE DA 4 ZERI]
Sede tecnica (installata in nodo TT)
Classe
Cavo Fo
TL0000 - SF – S001
S31650
Cavo in rame
TL0000 - SF – S001
S31650 S32000
Term. di linea SDH
TT0000 - AF – AF01 - T01
TL0000 - AF – AF01 - T01
Estr. canali (Mux)
TT0000 - AF – AF01 - EC1
TT0000 - AF – AF01 - EC1
S31900
AC/DC Converter LD
TT0000 - CA – CA01
S21400
STSI (cts)
TT0000 - RS – CS01
S33300
PABX HICOM
TT0000 - CT – CT01
S25750
BSC
TT0000 - RF – RM01-BS1
S32600
TRAU
TT0000 - CT – MS01-TR1
S32500
MSC
TT0000 - CT – MS01
S32150
BTS
TT0000 - RF – RM01-B01
Staz. di testa (Est. cell.)
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Sede tecnica (installata nella tratta TT)
S32650 TL0000 - RF - RP01 - S01
S33400
Imp. radioprop. gall. (cavo fess-Rem)
TL0000 - RF - RP01
S33350
Telef. selett. di linea
TR0000 - TT - TS00
S27700
LO0000 - TT - TS00
Dall’elaborazione di tali dati è possibile indi-
gli elementi più critici ed emanare le linee
rizzare le attività della manutenzione verso
guida delle attività di riclassamento.