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Preme ssa La prima volta che ascoltai la Libra Sonatine di Ronal Dyens fu circa cinque anni fa ad un concerto di un chitarrista di una nazione dell’Europa dell’est, non ricordo quale, a Campobasso, invitato da mio fratello, il cui programma prevedeva solo brani di compositori contemporanei. Di quella sera, probabilmente a causa della mia ignoranza, ricordo poco ma in particolare il fatto che al secondo brano ero già “cotto” e il bis che risvegliò la mia attenzione a tal punto da andare alla ricerca di una locandina del programma per controllare il nome di quel brano e soprattutto del suo compositore. Frettolosamente nell’uscire dal teatro decisi che prima o poi mi sarebbe piaciuto studiare quel brano. Nonostante l’entusiasmo di quella sera a tutt’oggi non ancora è arrivata l’opportunità e quindi mi è sembrato giusto analizzarne alcuni aspetti in questa tesina.

Roland Dyens

Roland Dyens (Tunisi, 19 ottobre 1955 – Parigi 29 Ottobre 2016) è stato chitarrista classico, compositore e arrangiatore. Ha studiato chitarra con il maestro spagnolo Alberto Ponce e composizione con Désiré Dondeyne. Ha vinto numerosi premi in concorsi sia come chitarrista che come compositore. Come interprete, Dyens era noto per la sua straordinaria capacità di improvvisazione; essenzialmente unico tra i chitarristi classici, Dyens infatti apriva spesso i suoi concerti con un pezzo improvvisato.

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La sua musica attinge a molti elementi di musica popolare e jazz. Tango en Skaï (1985), è uno dei suoi brani più noti, ma anche ampiamente suonata è la più estesa Libra Sonatine (1986) scritta in tre movimenti: "India", "Largo", "Fuoco". Tra i riconoscimenti più illustri ottenuti durante i primi anni della sua carriera, Roland Dyens ha ricevuto il Premio Speciale al Concorso Internazionale Città di Alessandria (Italia) e il Grand Prix du Disque de l'Académie Charles-Cros, entrambi in onore del principale compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos. Nel 1980 ha ricevuto un premio della Fondazione Yehudi Menuhin. Nel 1988, è stato riconosciuto come uno dei "Best Living Guitarist" in tutti gli stili dalla più prestigiosa rivista per chitarra francese. Nel 2006 è stato insignito della "Chitarra d'Oro 2006" per il suo corpo di composizioni dalla Presidenza del Concorso Internazionale Città di Alessandria. Nel 2007 ha guadagnato il titolo di cinque stelle dalla Winnipeg free Press. Nel 2008 vince il Premio per la Composizione al 2 ° Festival Internazionale di Città di Fiuggi. Nello stesso anno ha avuto il privilegio di essere invitato a comporre la musica "Soleils levants" condurre l'ensemble di chitarre a Nakano Zero Main Hall di Tokyo, per commemorare il 20 ° anniversario della prestigiosa Guitar Ensemble Association of Japan.

e

Nel 2010 ebbe il privilegio di essere l'unico chitarrista classico invitato a partecipare ad un omaggio al grande Django Reinhardt, in un concerto che sarà dato al leggendario Théâtre du Châtelet di Parigi. Nel 2011, il suo recital al Córdoba Guitar Festival International ha ricevuto il massimo riconoscimento delle ambite "cinque stelle" dalla stampa spagnola (Roland Dyens, El Mago de la guitarra). Tre delle composizioni di Dyens fanno parte dei “100 Classic Recording Guitar Top” , secondo il libro del musicologo canadese Enrique Robichaud.

Fino alla sua morte ha insegnato presso il Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi, quale docente di chitarra.

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Elenco delle opere                                       

20 Lettres Pour Guitare Solo Aria (guitar quintet) Brésils (4 guitars or ensemble) Chansons françaises Vol.1 (solo guitar) Chansons françaises Vol.2 (solo guitar) Citrons doux et le Quatuor Accorde (solo guitar) Concertino de Nürtingen (solo guitar & guitar ensemble) Concerto en si (solo guitar & guitar ensemble) Concerto métis (guitar & piano) Concerto métis (solo guitar & string orchestra) Concertomaggio (2 guitars and string orchestra) Comme un rond d'eau (4 guitars) Côté Nord (2 guitars) Côté Sud (guitar octet - quartet possible) Eloge de Léo Brouwer (solo guitar) Hamsa (4 guitars or guitar ensemble) Hommage à Franck Zappa (solo guitar) Hommage à Villa-Lobos (solo guitar) L.B. Story (solo guitar) Libra Sonatine (solo guitar) Lulla by Melissa (solo guitar) Mambo des Nuances et Lille Song (solo guitar) Mes arrangements à l’amiable (solo guitar) Muguet et L’Allusive (solo guitar) Rossiniana n°1 d’après Mauro Giuliani (solo guitar & string quartet) Rythmaginaires (guitar octet) Santo Tirso (solo guitar) Songe Capricorne (solo guitar) Suite Polymorphe (4 guitars or guitar ensemble) Tango en Skaï (solo guitar & string quartet) Tango en Skaï (solo guitar) Triaela (solo guitar) Trois (3) pièces polyglottes - Valse des loges, Flying Wigs & Sols d’Ièze (solo guitar) Trois Saudades Valse des anges - Angel’s waltz (solo guitar) Valse en skaï (solo guitar) Variations sur un thème de la "Flûte Enchantée" Mozart/ Sor (4 guitars or guitar ensemble) Ville d'Avril (4 guitars or guitar ensemble) Ville d'Avril (solo guitar)

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L’avanguardia post-weberniana e le sue, prosecuzioni nell’ambiente chitarristico. Il movimento musicale che ebbe nei corsi estivi dell’istituto Kranischstein di Darmstadt la sua fucina ideologica ed il suo laboratorio sperimentale, e che iniziò i suoi lavori nel 1946, esaurì la sua parabola storica (cioè, le funzioni di una vera e propria avanguardia) intorno ai primi anni sessanta. Nel suddetto periodo, la chitarra era stata inclusa in alcune composizioni da camera, ma nessuno degli autori darmstadtiani l’aveva mai presa in considerazione per un pezzo solistico. D’altra parte alcuni compositori, Dyens compreso, che, per ragioni anagrafiche, non furono protagonisti dei corsi di Darmstadt hanno scritto in tempi più recenti musiche per chitarra, ad avanguardia dissolta. Se ne può concludere che, come sempre nella storia della musica, anche nell’ambito dell’avanguardia post-weberniana, la chitarra accusa un ritardo nel quale, peraltro, vista la qualità delle musiche accumulatesi, non è implicata alcuna perdita. Per quanto riguarda tale “nuova musica per chitarra” è opportuno prendere in considerazione alcuni aspetti fondamentali e generali che ripercuotendosi nella composizione chitarristica ne trasformano e ne ampliano il vocabolario. Vista nel suo insieme, la musica per chitarra dell’avanguardia post-weberniana e delle sue prosecuzioni, presenta le seguenti novità: -

la chitarra non è più trattata soltanto come un cordofono “a pizzico” (anche se, in tale senso “naturale”, le sue competenze non vengono certo ridotte ma, al contrario, ancor più specificamente in senso timbrico), ma anche come un idiofono a percussione e a strofinamento, per la produzione di risultati che non si riferiscono al parametro dell’altezza dei suoni;

-

è prescritto talvolta l’uso di oggetti (ditali, bicchieri, lamette da barba, palline da tennis, diapason a forchetta, cucchiaini fa the, archetti di violino, ecc.), per la realizzazione di effetti speciali quali il portamento micro tonale, il tremolo e svariati altri rumori o suoni;

-

sono spesso introdotti nell’evento musicale margini di indeterminazione (rispetto a qualunque parametro musicale), a colmare i quali è chiamato l’interprete, la cui creatività diviene protagonista di tali aspetti, fino all’improvvisazione;

-

la notazione si affida a nuovi codici, proponendo una nuova e svariata simbologia.

Dopo questa fase storica, l’avanguardia di disperde e si ramifica in molte direzioni. I suoi continuatori appartengono ormai a generazioni diverse, e sono svincolati dalle iniziali posizioni dogmatiche. E’ in queste fasi di prosecuzione che la chitarra raccoglie la maggior attenzione da parte dei compositori le cui opere costituiranno globalmente il più rilevante progresso in campo chitarristico della seconda metà del novecento e degli anni attuali.

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Libra sonatine: terzo movimento “FUOCO” Tecniche chitarristiche usate e loro simbologia Bending: termine inglese che significa "piegatura", è un effetto di glissato, ottenuto spingendo con un dito della mano sinistra una corda dal basso verso l’alto, che mira ad alterare una nota di partenza fino a portarla a una più alta nota di arrivo. L’ intervallo tra le due note può spaziare dal semitono ai due toni e trova il suo più ampio utilizzo nelle parti di chitarra elettrica solista nella musica blues e rock. es. 1 battute 38 - 39:

Glissato termine francese che significa "scivolare" consiste nell'innalzamento o nell'abbassamento costante e progressivo dell'altezza di un suono, ottenuto facendo scorrere i polpastrelli delle dita della mano sinistra lungo la corda. es. 2 battute 79 – 80:

5

Slap : (termine inglese che significa "schiaffo"), tecnica specifica del basso elettrico e del contrabbasso, nata negli Stati Uniti nell'ambito della musica jazz e funky, consistente nell'alternare: -

il pizzicato Bartok ottenuto infilando il pollice sotto una delle corde gravi in modo da sollevarla e farla sbattere sulla tastiera; la percussione sulle corde acute con in dito indice;

per ottenere un effetto marcatamente ritmico.

es. 3 battuta 85:

Percussione sulla cassa della chitarra, ottenuta usando ambedue le mani. es. 4 battuta 90:

Arpeggio prodotto suonando le corde acute sulla sinistra del capo tasto con l’indice della mano sinistra. es. 5 battuta 91:

6

Andamento Come si evince dall’es.6 riscontriamo un’indicazione di tempo non proprio convenzionale soprattutto nell’indicazione metronomica.

es. 6:

Ritmo Dal punto di vista ritmico “fuoco” è caratterizzata da un ripetuto alternare del tempo: tagliato (batt. 1-2, 7, 10-13, 18, 20-35, 37-62, 64-68, 73, 75-84); ½

(batt. 3, 6, 8, 14, 17, 19, 69, 72, 74);

6/16

(batt. 4-5, 15-16, 70);

¼

(batt. 92);

2/4

(batt. 36, 63, 93);

3/2

(batt. 85);

4/4

(batt. 86-89);

6/4

(batt. 90). 7

Bibliografia Gilardino, A., La chitarra moderna e contemporanea, Bèrben, Ancona, 1988. https://it.wikipedia.org/wiki/Roland_Dyens

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