Teatro Cretese Rinascimento Italiano – Rinascimento Cretese Influenza sul teatro dell’epoca
Il progetto seguente ha come oggetto di studio l’influenza del rinascimento Cretese ed Italiano sul teatro dell’epoca. Individua le caratteristiche del periodo, l’analisi dei generi di teatro dell’epoca ed i rappresentanti importanti delle correnti di quel periodo. Bisogna dire che il Rinascimento Italiano deve la sua esistenza all’attivita’ degli umanisti, i quali rivolsero la maggior parte dei loro interessi sull’approccio antropometrico e sui testi del periodo classico; da cio’ risulto’ che tali testi aquisirono lo stesso prestigio che a sua volta aveva avuto la Bibbia. E fu’ cosi che durante quell’epoca si svilupparono i generi teatrali che avevano avuto il loro apice ai tempi dell’antichita’: la commedia, la tragedia ed il dramma satirico greco, il quale pero’ con le sembianze del dramma pastorale veniva sostenuto dagli stessi umanisti. La commedia del Rinascimento Italiano ricavava i suoi caratteri e le sue vicende dalla commedia latina di Plauto e di Terenzio ma non da Aristofane. Le tragedie invece furono ispirate dall’umore di Seneca ed ad un livello inferiore da quello di Euripide ed Eschilo. Ed e’ cosi che piano piano gli umanisti Italiani iniziano a creare i loro scritti personali attraverso le commedie seguendo le orme lasciate da Plauto e Terenzio, ed in tal modo plasmando un nuovo genere, quello della commedia erudita che rappresentava la sudetta commedia Italiana, la quale si trasformera’ durante la meta’ del 16° secolo nell’i mprovvisata commedia popolare che portera’ il nome di commedia dell’arte. Avanzando piu’ profondamente in questo tipo, incontreremo gli eroi della commedia i quali sono equivalenti con quelli della commedia latina di Plauto e di Terenzio che pero’ li ha prestati alla commedia erudita e di seguito alla commedia dell’arte. Generalmente, il carattere del giovane innamorato che ondeggia tra due sentimenti lo si incontra nel Rinascimento Italiano. Un altro eroe e’ quello
di Seneca della commedia latina e principalmente di Plauto. Il vecchio innamorato e quello che di seguito, nella commedia dell’arte, diventa il famoso e tipicizzato eroe Pantalone. Un’altro eroe e’ il Maestro, un personaggio meticoloso che non si trova da nessuna parte nella commedia latina di Plauto e Terenzio ed e’ una creazione pura della commedia letteraria Italiana, dove si trova con il nome di Pedante. Un’altro eroe, il Bravo, originariamente si trova nella nuova commedia attica di Menandro e piu’ tardi in quella di Plauto, nella commedia letteraria Italiana, nella veneziana ma anche nella commedia dell’arte con il nome di Capitano. Di seguito incontriamo le etere ed i ruffiani, dei caratteri dei piu’alti livelli della malavita, la nascita dei quali si deve alla Nuova Attica ed alla commedia Latina dove la etera (Meretix) ed il ruffiano (leno) sono persone normali. Altri eroi come la Cortigiana e la ruffiana si incontrano con molti esempi nella commedia Italiana. Seguono i servi, personaggi tipici sia della commedia greca antica sia della commedia latina. Il personaggio del servo passo’ poi alla commedia erudita ma anche alla commedia dell’arte. I zanni compongono il centro anche della commedia veneziana. E chiudiamo con le cameriere, che si trovano tanto nella commedia erudita quanto nella commedia dell’arte (note come servette) e si collegano direttamente con le loro signore in quanto le ultime si confidano con loro dei propri segreti d’amore. Abbiamo menzionato cosi le radici del Rinascimento Italiano, le cause e le caratteristiche dei loro creatori ed entreremo in un nuovo ma completamente
associabile
capitolo
con
il
precedente,
quello
del
Rinascimento Cretese. Creta, come tante zone della Grecia, non riusci ad estricarsi dalla schiavitu’ di altre nazioni, come i Veneziani e l’Impero Ottomano. Come fu naturale, la vita d’ogni giorno, la cultura e l’educazione degli abitanti della zona ricevettero cambiamenti immediati e sostanziali. Possiamo dire che questi tre popoli coesistettero armonicamente, un fatto che lascia come dubbio la creazione di una civilta’ particolare, quella cretese. Usi e costumi, abitudini giornaliere e la cultura di questi popoli crearono un vortice, che al suo passare lascio’ gli inizi del Rinascimento Cretese. Per quanto concerne il capitolo della letteratura, anche essa influenzata dalla nuova corrente dell’epoca, abbiamo il dovere di dire che
aveva il sapore del Rinascimento Italiano, ma non possiamo non ammettere che sviluppo’ e rivendico’ una personalita’ a parte, naturalmente senza distanziarsi dalle radici bizantine. I Cretesi, data la sovranita’ Veneziana di 100 anni, furono influenzati in settori come la pittura, il drama pastorale e la poesia narrativa. Acquisirono la particolarita’ di adeguare gli influssi esterni adattandoli ai loro metri, creando una miscela di tradizione bizantina ed elementi artistici di origine rinascimentale occidentale. Queste particolarita’ furono principalmente espresse in grande misura dai letterari, che passarono dal Bizanzio all’occidente e rivolsero il loro interesse verso l’insegnamento della lingua greca assumendosi il compito di trascrivere molti manoscritti ma anche la cura di publicazioni nelle famose tipografie a Venezia ed in altre citta’ europee. Come risultato, Venezia divenne la meta intellettuale di molti letterari Greci, certi dei quali furono studenti dell’universita’ di Padova, che aveva la sua base a Verona ed anche al colleggio di Santo Atanasio a Roma. Dopo essere tornati a Creta, fondavano i loro istituti educativi in modo da poter diffondere le loro conoscenze ai nativi. Queste conoscenze, tanto degli studenti delle universita’ italiane quanto dei letterari, offrirono a Creta l’occasione di aquisire un proprio livello intellettuale ed uno stile di vita equivalente a quello delle citta’ europee rimanenti. Un’altro passo importante fu la fondazione di circoli letterari, presentazioni teatrali e letture di drammi classici e rinascimentali. In questo contesto, il nobile Francesco Borozzi, intorno al 1562, creo’ a Retimno (Iraklio) l’Accademia dei Vivi ed un po’ piu’ tardi, nella zona di Chandaca, l’Accademia degli Stravaganti. Pero’, a causa della mancanza di teatri, le rappresentazioni venivano messe in scena nelle corti dei nobili come anche all’aperto, dove cittadini piu’ semplici e meno educati erano in posizione di seguirli. E’ cosi dunque, che sotto queste condizioni fu creata la lingua della commedia, che si avvicinava di piu’ agli idiomi linguistici dell’epoca, e la lingua della tragedia, alla quale fu imposta una certa elaborazione di stile. Stefanos Sachlikis viene considerato il padre della letteratura Cretese. Nelle sue opere possiamo vedere che si riflettono le sue esperienze personali
che avevano come meta la dizione e non la lettura. Altri famosi e letterari letterati erano Leonardo Dellaporta e Marino Falieri. Passando alla poesia ed alla letteratura, un poema molto famoso durante l’occupazione Veneziana era l’Apocopos di Bergadi. A Creta, durante il 16° secolo, i monaci coltivarono la prosa religi osa in lingua semplice. Lo scopo di questo tipo era di rendere piu’ comprensibili ed avvicinabili alle persone meno educate gli insegnamenti della chiesa. Un’altro tipo di prosa che si sviluppo’ a Creta era il dramma pastorale dove quello che lo diffuse a Creta era Agostino Lollio e piu’ tardi Giambattista Giraldi, mentre Torquato Tasso, che scrisse l’opera Aminta, viene considerato quello piu’ importante. Dopo quest’ultimo, un’altro letterario che spinse il dramma pastorale durante il 16° secolo con l’opera Pastor Fido fu Guarini. Naturalmente lo sviluppo e la diffusione di questo tipo fu aiutato dalla stessa terra Cretese, un posto bucolico in assoluto. Un’altro letterario che si cimento’ in questo tipo drammatico era anche Marino Janes. La Panoria, la Giparis e la Erofili di Giorgio Chortatsi, opere che vengono a formare una grande parte della letteratura Cretese, sono considerati tra i piu’ importanti drammi pastorali. In particolare, questo autore, mentre scriveva l’opera propria Panoria fu’ con molta probabilita’ influenzato dall’opera La Calisto di Luigi Grotto. Potremmo anche sostenere che l'autore menzionato fu influenzato anche da altre opere della drammaturgia pastorale, come l’Aminta di Torquato Tasso, l’Alceo di Antonio Ougato, ma anche dalla tragicommedia pastorale l’Amoroso Fede del Cretese Antonio Pondino. La Panoria e’ certamente uno dei piu’ caratteristici esempi del Rinascimento Cretese, dato che regala alla poesia pastorale una nuova piega ed apre nuovi orizzonti verso lo sviluppo del dramma pastorale. Per quanto riguarda le commedie del teatro Cretese del periodo del Rinascimento Cretese ci riferiremo solo a tre di esse, dato che sono le uniche salvate di quell’epoca: il Katsurbos di Giorgio Chortatsi, il Fortunato di Marco Antonio Foscolo ed il Stathis che e’ un’opera anonima. Una delle maggiori conquiste del teatro Cretese e’ la scrittura delle commedie borghesi. Sarebbe un’errore dire che la commedia Cretese si baso’ sulla Commedia dell’Arte dato che uso’ elementi della Commedia Erudita. Osserviamo dunque il fatto che la commedia Cretese viene a prestare tutti i suoi eroi tipici da essa. Servi
parassiti, vecchi innamorati, il maestro con la sua lingua confusa ed i malintesi, che crea il pseudo bravo con la sua millanteria e le sue passioni. La Commedia Erudita dava maggiore importanza alla trama, gli intrecci e gli intrighi, fatti che vengono a contrastarsi con la commedia Cretese, che mantiene una struttura semplice ed una trama rudimentale, che si basa piu’ su di un risultato comico, sui tipi comici e sulle vicende a cerchio degli eroi. Un’altra differenza tra le commedie neoclasicistiche Cretesi ed Italiane viene a derivare dal fatto che le prime sono scritte in rima mentre le seconde in narrativa. Chiudendo il capitolo della commedia Crtetese, dobbiamo enfatizzare il fatto che essa fu influenzata dalla Commedia Erudita, ma anche dalla commedia Veneziana, la quale copre il periodo critico che guida dalla Commedia Erudita alla Commedia dell’Arte. Di conseguenza potremmo affermare che il Katsurbos prese in prestito in modo diretto dalla commedia latina di Plauto e Terenzio. Passando ad un’altro pezzo della letteratura Cretese, la tragedia, veniamo a notare che anche qui non sono state salvate molte opere. Anche qui ci troviamo con tre tragedie in mano che sono del Rinascimento Cretese, a meno che non facciamo un’eccezione per l’opera Fedra di Francesco Bozza (1578) che e’ scritta in Italiano. Queste tre opere sono la Erofili di Giorgio Chortatsi, il Re’ Rodolino di Ioanni Andrea Troilu ed il Zinon che e’ un’opera anonima. La Erofili e’ la tragedia del teatro Cretese che e’ stata messa in scena piu’ volte. In base a varie fonti, la Erofili deve essere stata messa in scena anche all’Accademia dei Vivi. Nell’opera specifica domina la filosofia medievale Vanitas Vanitatum della tradizione delle cose umane. La trama sanguinosa della Erofila viene plasmata in base al protipo della traggedia Italiana Orbecche di Giraldi o di Cinthio (1549). Giraldi, con le sue quattro tragedie, divenne il maggior narratore del tipo drammatico della tragedia in Italia. Tornando pero’ al tema della Erofila, molti studiosi hanno affermato di tempo in tempo che l’Erofila fu’ influenzata anche da altri drammi Italiani, ma ad eccezione delle Orbecche di Giraldi ed anche della novella di Boccacio. Ed e’ cosi che parte del secondo atto della Erofila ha come protipo la tragedia del Re Torrismondo di Torquato Tasso (1587). Certi sostengono che nella Erofila,
ed in parte nel periodo fecondo della letteratura Cretese, si vengono a notare elementi manieristici ed elementi dell’epoca Barocca, cioe’ di movimenti che vennero a seguire il Rinascimento Italiano alla fine del 16° secolo e l’inizio del 17° secolo. Nel teatro Cretese, particolarmente nel le tragedie, viene ripetuto lo stesso mondo cupo di passioni, sentimenti e violenza che si viene ad incontrare in Europa durante l’epoca Barocca ed che veniva a rappresentare scene d’incesto, patricidio, adulterio e sadismo. Con l’Erofila ci troviamo oltre il Rinascimento. Non si tratta di strane ed audaci creazioni del Barocco, ma di mature elaborazioni manieristiche del rinascimento patriarcale che preparera’ la sofisticata, cerebrale e retorica poesia del 17° secolo con i giochi di senso e le metafore continue. Il Re’ Rodolino, una tragedia ancora, e’ l’opera piu’ estensiva del teatro Cretese ed ha come protipo la tragedia di Torquato Tasso, e forse viene influenzata dalle leggende medievali che vengono combinate con il motivo piu’ amato della poesia rinascimentale Italiana, quello del bimbo perduto che viene ritrovato e con l’elemento incestuale, possibilmente un’influenza da Sofocle. Anche nel Re’ Rodolino, ma non nell’Erofila, possiamo notare elementi Barocchi. E’ per questa raggione che molti ricercatori hanno descritto quest’opera come uno psicodramma barocco. Concludendo, questi erano i tipi di letteratura Cretese che si svilupparono nel periodo tra il 15° ed il 17° secol o, tutti influenzati e sicuramente connessi con le opere della letteratura Italiana di quel periodo. Rinascimento Cretese – Italiano, sono due termini che da una parte sono inscindibilmente correlati, ma d’altra parte completamente diversi. L’unica cosa che possiamo affermare con certezza e’ che sia un movimento sia l’altro hanno influenzato una moltitudine di tipi letterari.