1988
Strumento: Canon AV-1 Reflex
31 Agosto. Domani si parte! Preparazione apparato: 1. Comprare il rullino 2. Aprire sportellino 3. Inserire rullino 4. Chiudere sportellino 5. Accendere la macchina 6. Aprire l’obiettivo 7. Scatto di prova Breakdown: Fase 3. Interferenza moglie, errore nel’inserimento del rullino. Fase 7. “La macchina non scatta”, conseguenza break down fase 3. Ritorno fase 2.
1/6 Settembre. Viaggio a Venezia. Scatto: 1. Trovare il soggetto della foto 2. Montare l’obiettivo 3. Accendere la macchina 4. Aprire l’obiettivo 5. Inquadrare il soggetto 6. Premere il pulsante Breakdown: Fase 2. Tempistica montaggio (almeno un minuto per montare l’obiettivo). Peso della borsa per la macchina fotografica.
7 Settembre. Casa dolce casa. Sviluppo e stampa: 1. Finire tutte le foto del rullino 2. Riavvolgere il rullino
3. Estrarre il rullino 4. Portare il rullino a sviluppare 5. Ritiro foto (Assunta) 6. Ritiro diapositive (Rosario)
Breakdown: Fase 1. Finire il rullino può comportare: tempo di attesa (finisco le foto un’altro giorno), perdita di foto (se si vuole portare a sviluppare non finito). Fase 4. e 5. Attesa sviluppo.
14 Settembre e oltre Fruizione: 1. Prendere box diapositive 2. Prendere proiettore 1. Posizionarlo 2.
Trovare parete libera
3. Accendere il proiettore 4. Posizionare il cassetto 5. Check immagine (focus) 6. Spegnere la luce –gruppo a raduno, amici di rosario7. Scorrimento diapositive Intanto… Assunta, dopo aver selezionato le foto da mettere in album/cornice e quelle da conservare in un cassetto, le inserisce nell’album e nella cornice e poi chiama Rosario per vedere le foto insieme. Breakdown: interferenza di Assunta. Breakdown: Fase 2.1 Trovare dei libri su cui appoggiare il proiettore per rialzarlo. I libri devono essere della stessa dimensione del proiettore per evitare che si sbilanci e caschi. Fase 2.2 Togliere quadri appesi.
Fase 6. Gruppo non al completo (caffè, sigaretta, bagno). Fase 7. Visualizzazione dia: alcune diapositive nello scorrere risultano essere al contrario. Tornare indietro col telecomando; girare diapositiva. Ripresa fase 7.
1998
Strumento: Polaroid
1 Settembre. Scampagnata! Preparazione apparato: 1. Comprare il rullino 2. Aprire cassettino apposito 3. Inserire rullino 4. Scorrere per chiudere il cassetto Breakdown: Fase 4. Rullino inserito male. Ritorno a fase 2.
Scatto: 1. Trovare il soggetto 2. Inquadrare 3. Premere il pulsante
Sviluppo e stampa: 1. Sviluppo automatico 2. Estrarre foto 3. 5 minuti di attesa
Fruizione: 1. Visualizzare la foto appena stampata
2008
Strumento: Canon EOS 450 d
1/6 Settembre. Viaggio in Europa. Preparazione apparato: 1. Accendere macchina 2. Controllare batteria 3. Controllare memoria Scatto: 1. Trovare il soggetto 2. Inquadrare 3. Premere il pulsante correzione focus automatico
Premere leggermente per Premere intensamente per
scatto immediato
Breakdown: Fase 3. Feedback della macchina fotografica “non è a fuoco”, tornare alla fase 2.
Fruizione: 1. Premere il pulsante apposito per riguardare le foto scattate
Breakdown: “La foto non mi piace”. Cancellare la foto e tornare allo Scatto.
7 settembre. Home sweet home.
Sviluppo e stampa: 1. Prendere scheda SD
2. Accendere il computer 3. Inserire scheda SD nel lettore apposito 4. Copiare foto nel PC Archiviare foto nelle cartelle Scegliere foto da portare a stampare Scegliere foto per cornice digitale Sentire Assunta per decidere le foto da mettere nell’album/cornice
7 Settembre e oltre Fruizione: 1. Accendere il computer 2. Aprire cartella foto 3. Sfogliare foto all’interno della cartella 4. Guardare foto: Nel computer Album di Assunta Cornice Foto nel cassetto Cornice digitale
Preparazione dell'apparato analogica 1988
– – – – – – –
comprare il rullino aprire sportellino inserire rullino chiudere sportello accendere la macchina aprire l'obiettivo scatto di prova
caratteristiche peculiari del digitale caratteristiche comuni caratteristiche peculiari della Polaroid caratteristiche peculiari dell'analogico
Polaroid 1998
-comprare il rullino -aprire apposito cassettino -inserire rullino
digitale 2008
-accendere la macchina fotografica -controllare la batteria -controllare la memoria
Nella fase della “ preparazione dell'apparato” abbiamo cercato di isolare quelle operazioni fondamentali che sono precedenti (e necessarie) all'atto stesso dello scatto di una foto. Abbiamo evidenziato con diversi colori- tecnica che abbiamo usato anche in tutte le altre fasiquelle che emergono come operazioni comuni, ossia che si compiono con tutti e tre i formati in esame, ed operazioni peculiari, ossia legate esclusivamente ad una delle nostre variabili. Cosi facendo volevamo evidenziare le differenze e le continuità nel confronto di tre supporti in tre epoche diverse. Cercando di tracciare un'evoluzione storica che coinvolga anche una parte tecnica, capire cioè cosa è cambiato ed in relazione a quali fattori. Già da un colpo d'occhio si può vedere come la parte della “preparazione dell'apparato” presenti caratteristiche comuni tra l'analogico e la polaroid. L'analogico prevede una fase preparatoria più lunga delle altre ed essendo composta da più operazioni può essere più soggetta ad errori. Il digitale invece non presenta alcuna fase preparatoria se non nelle azioni “check” ossia di controllo del funzionamento (che corrispondono allo scatto di prova dell'analogico). E' quindi evidente che l'evoluzione diacronica abbia comportato (si vedano anche le caratteristiche della polaroid) un graduale alleggerimento della fase di preparazione sino a quasi un annullamento della stessa digitale.
scatto analogica 1988
-trovare il soggetto -accendere la macchina -aprire obiettivo -inquadrare il soggetto
Polaroid 1998
-trovare il soggetto -inquadrare il soggetto -premere il pulsante
digitale 2008
-trovare il soggetto -accendere la macchina -inquadrare il soggetto -premere il pulsante a)premere leggermente per correzione focus
-premere il pulsante
caratteristiche peculiari del digitale caratteristiche comuni caratteristiche peculiari della Polaroid caratteristiche peculiari dell'analogico
b)premere a fondo per lo scatto immediato
La parte che definiamo “cruciale” quella ossia dello scatto, l'atto stesso di fare una foto, non presenta sostanziali variazioni. E' la parte in cui crediamo che l'uomo abbia (ancora) pieno potere decisionale e che quindi non viene intaccata dall'evoluzione tecnologica. Un'evoluzione tecnologica che però nel digitale tende a sostituirsi all'occhio umano, ma non al libero arbitrio. In una macchina digitale , infatti premendo il pulsante dello scatto solo a metà si fa in modo che la macchini regoli automaticamente il focus e che all'occorrenza ci segnali anomalie di luci, l'attivazione del flash etc etc. Continuando a premere il pulsante avviene lo scatto vero e proprio e quindi il feedback che la macchina ci dà non è vincolante, ma funge da suggerimento.
SVILUPPO E STAMPA
–
analogica
Polaroid
digitale
1988
1998
2008
finire le foto nel rullino
–
riavvolgere il rullino estrarre il rullino
–
portare il rullino a sviluppare
–
ritiro foto
–
caratteristiche peculiari del digitale caratteristiche comuni caratteristiche peculiari della Polaroid caratteristiche peculiari dell'analogico
-estrarre foto - sviluppo istantaneo
-portare foto dal fotografo -ritiro delle foto -E/O-stampare autonomamente: accendere il computer mettere le foto nel computer e stampare /o collegare la fotocamera alla stampante e stampare
E' nella fase di “sviluppo e stampa” che cominciamo a vedere i cambiamenti più significanti. Già da un rapido colpo d'occhio è possibile notare come le caratteristiche peculiari segnino i punti di svolta e cambiamenti di paradigma. Iniziando la nostra analisi dall'analogico vediamo come sia necessario finire un rullino (perciò usare completamente uno dei supporti) per poterlo sviluppare e stampare;questo può portare ad un dilatamento dei tempi che può portare allo sviluppo anche molto tempo dopo che il rullino è stato iniziato. Questo problema non si presenta affatto né con la Polaroid , in cui lo sviluppo e la stampa sono diretta conseguenza dello scatto, né con la macchina digitale dove la natura virtuale delle foto- che non prevede “sviluppo”- non pone limiti né di tempo né di supporto. Lo sviluppo e la stampa – nei rapporti tra analogico e digitale- può essere considerato un elemento comune o peculiare a seconda del contesto in cui viene svolto. L'analogico prevede necessariamente (a meno che non si abbiano a disposizione mezzi e conoscenze) l'interazione con una figura professionale: quella del fotografo. Anche in questa fase rientrano variabili legati alla tempistica dello sviluppo-stampa e quindi anche al ritiro delle foto. Nel digitale troviamo due possibilità per quanto riguarda il solo aspetto della stampa:si può comunque decidere di delegare il processo della stampa ad un fotografo professionale, oppure si può scegliere di stampare le proprie foto direttamente a casa con un computer e/o una stampante e della carta fotografica. Qui potenzialmente chi ha stampato la foto può prendere in mano anche gli altri processi legati alla fotografia, acquisendo una sensazione di controllo e- perché no- di professionalità anche al principiante o alla persona che vede la fotografia più nel suo aspetto ludico che in quello pratico.
FRUIZIONE analogica
1988
-attraverso un album -attraverso una cornice -fruizione estemporanea ( senza uso di formati specifici)
Polaroid
digitale
1998
2008
-fruizione versatile (applicabile a diversi ambiti)
a)prima fruizione: vedere la foto sullo schermo della macchina fotografica b)seconda fruizione:attraverso un computer -accendere il computer. (mettere le foto nel computer) -visualizzare le foto C)terza fruizione:foto stampate -fruizione “classica” (cornice , album, estemporanea) D)quarta fruizione:attraverso Digital Photo Frame
caratteristiche peculiari del digitale caratteristiche comuni caratteristiche peculiari della Polaroid caratteristiche peculiari dell'analogico
La fase della fruizione è ,secondo noi, lo scenario in cui sono più visibili i cambiamenti storico-tecnologici e quindi anche quelli legati all'interazione degli individui. L'analogico, la Polaroid ed il digitale qui hanno ognuno caratteristiche peculiari, seppur per alcuni aspetti simili. Abbiamo isolato , per quanto riguarda l'analogico, i mezzi con cui può avvenire la fruizione : l'album fotografico e l'esposizione di una foto attraverso una cornice; c' è poi una fruizione che abbiamo chiamato “estemporanea” perché non legata a nessuno dei formati citati, con il termine intendiamo identificare quelle foto che non subiscono nemmeno una archiviazione metodologica, ma che vengono comunque viste e riviste a seconda dell'occasione. Per la Polaroid la fruizione è da ricercare nella natura stessa dell'artefatto. La Polaroid è una macchina fotografica basata sulla “istantaneità”. L'istantaneità dello scatto- è una macchina da usare in situazioni principalmente ludiche- l'istantaneità dello sviluppo e della stampa, l'istantaneità della fruizione. La Polaroid non solo può legarsi a tutti e a nessun supporto usato dall'analogico, ma la sua versatilità si estende anche in una fruizione legata ai luoghi: non c' è una parte della casa adatta alla Polaroid, ma la Polaroid si adatta ad ogni parte della casa. Nella “semplicità” dell'analogico la fruizione si fa addirittura più complessa. Si possono scegliere diversi modi in diversi formati di fruire di una foto e in questo caso la scelta di un metodo piuttosto che un altro è legato ad aspetti
esclusivamente personali. C'è innanzitutto una prima fruizione che coincide nel momento in cui viene visualizzata sullo schermo la foto appena scattata e che può fungere anche da feedback stesso allo scatto. C' è poi la fruizione che prevede l'uso del computer come tramite- per poi stamparle o metterle on line- o come tappa finale di archiviazione e visione. Ecco che il computer appare come un mezzo ,se non indispensabile, necessario per un ampia parte di questa fruizione. Spesso infatti le foto scattate con macchine digitale vengono fruite solo attraverso lo schermo del computer abbandonando così non solo i supporti come cornici ed album, ma la stessa carta fotografica. Ciò nonostante la fotografia digitale non ha mai rinnegato completamente l'analogico, ecco perché abbiamo deciso di inserire una fruizione “classica” legata alla stampa di formati digitali e quindi ad aspetti di fruizione appartenenti principalmente al campo dell'analogico. Infine c'è quello che riteniamo un “ibrido” tra i supporti dell'analogico e quelli del digitale: il Digital Photo Frame che abbina all'ambito di fruizione di una cornice ( la permanenza in determinati ambienti) le caratteristiche dello schermo di un computer ( far scorrere in sequenza foto digitali). Tirando le fila di queste analisi abbiamo visto come i cambiamenti più rilevanti si siano verificati principalmente nell'ambito della fruizione e secondariamente negli ambiti della preparazione dell'apparato e dello sviluppo e stampa. Ovviamente la fruizione è strettamente legata all'individuo mentre gli altri due ambiti hanno in sé variabili tecniche da cui l'uomo non può prescindere. Ecco, quindi, che nell'era digitale sembrano superati tutti quegli “ostacoli” -come l'inserimento del rullino o l'attesa per lo sviluppo- sentiti nell'analogico e che di fatto non sono affatto contemplati nell'uso di una macchina digitale. D' altra parte, in certi casi, il digitale sembra voler ripercorrere alcune tappe dell'analogico: lasciando all'uomo il potere decisionale sullo scatto e permettendo la stampa delle foto. Emerge di fatto nella fruizione un legame stretto con il supporto. Nel digitale in cui la foto è virtuale, non tangibile,
la fruizione si sposta in ambiti affini con l'uso del computer, del photosharing , di “ibridi” e paradossalmente se dall'analogico ci si libera di elementi esterni ma necessari ( come i rullini e gli obiettivi) nel digitale ci si lega indirettamente ad elementi quali personal computer e stampanti. Si modificano all'interno dei processi la figura dell'esecutore della foto e quella del professionista. Il controllo quasi totale che si acquista nel digitale quasi de-classifica la professionalità del fotografo e del suo negozio di fotografia, cambiando di fatto il senso di “processo fotografico”. Riferito agli ambienti, il cambiamento più evidente a nostro parere risiede proprio nella stampa, lo studio fotografico , con pochissimi elementi, si sposta dall'esterno all'interno delle mura domestiche. Per ora la fruizione dell'analogico dispone di così tante possibilità da non cambiare tanto la fruizione delle foto nell'ambiente domestico, semmai la quantità delle foto fruite nell'ambiente domestico e la frequenza della fruizione. Dal canto suo la Polaroid ha sempre seguito lo spirito che la ha affermata, sfuggendo ad ogni limite e ponendosi esattamente al centro del passaggio dall'analogico al digitale, evolvendo in parte l'analogico e anticipando, sempre in parte, alcune caratteristiche del digitale.
SETTEMBRE
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2 00 8 Vacanza/ Preparazione apparato/ Scatto
LEGENDA
Sviluppo/ Stampa/ Archiviazione Tempi di attesa Fruizione