Programma Elettorale Padova Citta Aperta

  • May 2020
  • PDF

This document was uploaded by user and they confirmed that they have the permission to share it. If you are author or own the copyright of this book, please report to us by using this DMCA report form. Report DMCA


Overview

Download & View Programma Elettorale Padova Citta Aperta as PDF for free.

More details

  • Words: 2,687
  • Pages: 6
LISTA AURORA D’AGOSTINO Padova città aperta

Programma Elettorale Elezioni amministrative 6-7 giugno 2009 CONTRO IL NUCLEARE PER L’AUTONOMIA E LA TUTELA DEL NOSTRO TERRITORIO: UN’OCCASIONE PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI Nessuna scadenza politica ed elettorale può prescindere, oggi, dal problema del nucleare e delle fonti energetiche alternative, rinnovabili ed ecocompatibili. Il governo Berlusconi vuole cancellare gli esiti del referendum, ignorare la volontà popolare e rilanciare il nucleare: subito il governatore del Veneto Galan risponde alla chiamata del capo ed offre la nostra regione come possibile sito di una centrale. Altro che “paroni a casa nostra!”. Dire No al nucleare è anzitutto riaffermare una scelta di democrazia vera, ma anche dare un segno inequivocabile della volontà di cambiare registro sulle politiche energetiche ed ambientali a livello nazionale e locale: dalla riduzione dei consumi al risparmio energetico, alle scelte fondamentali sul ciclo dei rifiuti. Nelle prossime elezioni comunali, il nostro impegno antinucleare, a favore dello sviluppo economico, culturale, sociale delle fonte energetiche alternative e rinnovabili, sarà cornice generale di tutte le nostre iniziative. Il nucleare è solo la punta di un iceberg, di un modo di concepire lo sviluppo basato essenzialmente sulle “grandi opere” e sul “partito del mattone e del cemento”, sulla speculazione e la rendita immobiliare. Questo modello, ancora oggi trainante in Italia, continua a favorire la distribuzione di potere e denaro tra lobbies, potentati, oligarchie economiche politico-finanziarie, senza alcuna trasparenza né possibilità di controllo democratico. 1- La questione urbanistica e la battaglia contro la cementificazione-consumo del territorio sono al centro del nostro programma, in antitesi a tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Le due ultime amministrazioni hanno ormai spalmato sui nostri territori una colata di cemento veramente preoccupante: perequazione, varianti, Piruea, Piru, aree di degrado (vere o finte, Montà insegna!). Si è fatto ricorso ad ogni strumento per accontentare il partito del mattone, bucherellando persino i parchi per consentire edificazioni (vedi Basso Isonzo, vedi parco Iris)! Ora è veramente indispensabile per Padova BLOCCARE IL CONSUMO DEL TERRITORIO, INVERTIRE DECISAMENTE ROTTA ! Il nostro impegno è in questo senso: nel cercare di tornare indietro sulle scelte più dannose operate per la nostra città sotto il profilo urbanistico, cercare di far tornare bella, anche esteticamente, una città che veramente ha un grande patrimonio artistico, 1

ambientale, sociale e culturale, messo a serio rischio da scelte speculative. Rivedere il Pat, approvato in extremis dall’Amministrazione uscente, revocare e/o emendare in modo sostanziale le decisioni sulle grandi e piccole opere cementifere. Fare spazio al verde, potenziarlo. Recuperare il costruito, anziché aggiungere cemento, è la scelta di fondo che in un territorio come il nostro deve essere messa in campo. Ristrutturare, riutilizzare, riempire di attività e di gente i luoghi abbandonati: queste sono politiche che hanno effetti veri anche in termini di “sicurezza”. ABBIAMO LUOGHI BELLI, IMPORTANTI E REALTA’ AMBIENTALI FRUIBILI (argini, parchi, complessi edilizi) che possono e devono diventare utilizzabili non solo come “polmoni verdi” ma come percorsi utilizzabili in sicurezza da tutti. Vorremmo tanto che anche Padova riuscisse a realizzare una CITTA’ DEI BAMBINI, in aree che certamente lo consentono e si prestano a diventare non solo luoghi sicuri in cui giocare, ma anche percorsi educativi-formativi al rispetto dell’ambiente, del territorio (come l’ex macello, il sistema dei bastioni) ABBIAMO LUOGHI IMPORTANTI DA TUTELARE E RIPRISTINARE: l’area ex Foro Boario, Prato della Valle, il patrimonio storico artistico di questa città . La nostra attenzione è innanzitutto quella di impedire che su questi beni si realizzino speculazioni private, ma anche quella di far sì che il loro uso, pubblico e civile, venga incentivato, valorizzato da interventi di manutenzione e cura indispensabili; il primo, quello di impedire che vengano soffocati e distrutti dall’inquinamento veicolare!

2- No al GRA: siamo contro questa grande opera che serve solo al traffico pesante di merci, non ha nessuna utilità per la viabilità cittadina, avrà un impatto devastante per l’ambiente, aumenterà il tasso di inquinamento dell’aria, aprirà la strada ad una ulteriore, soffocante cementificazione del territorio. Quello che è successo a Padova Est succederà anche a Padova Ovest e Sud Ovest: è questo l’immaginario che sogniamo per la nostra città? E’ più ragionevole ed economico il completamento delle tangenziali e degli anelli di congiunzione della viabilità in costruzione, per fluidificare il traffico cittadino e periurbano. 3- No al potenziamento dell’inceneritore di Camin. Lavorare per la sua eliminazione. Dopo tante promesse, a suo tempo sbandierate, di chiusura delle linee obsolete in favore dell’ultima, quella che l’ultima Amministrazione in carica ha definito “ecologica”, oggi è chiaro che il “termovalorizzatore” (neologismo inutile per definire l’inceneritore) resterà, al completo, con tutte le linee in funzione, ad impestare la zona. E per di più verrà privatizzato. Queste sono scelte politiche miopi, che continuano a riprodurre inquinamento, danno alla salute, e non vanno mai nella direzione giusta: quella del “rifiuto zero”. Noi siamo per il potenziamento della raccolta differenziata portandola al livello di molti altri comuni anche della nostra regione, che renderebbe pressoché inutile la funzione dell’inceneritore, le cui polveri sottili, nonostante le timide rassicurazioni, costituiscono un reale e certificato pericolo nell’arco di 40 chilometri. Siamo per iniziare una vera politica, anche in sede locale, per l’eliminazione del “rifiuto”: accordi con i produttori sui materiali e la tipologia degli imballi, incentivi alle produzioni pulite di prodotti interamente riciclabili, predisposizione di strutture, anche tramite accordi con il settore commerciale, per l’eliminazione dei rifiuti inutili. Promozione dei comportamenti “virtuosi” in materia ambientale.

2

Queste sono solo alcune delle piccole grandi cose che possono cambiare realmente la politica locale in materia di rifiuti 4- No al nuovo Ospedale. Si al potenziamento dei servizi territoriali, di prevenzione, di cura, di assistenza a domicilio! Il progetto del nuovo ospedale ha costi esorbitanti e sproporzionati, con una riduzione di posti letto rispetto agli attuali (da 1500 a 1000 circa). Cerca di far entrare prepotentemente interessi privati nella sanità pubblica, con gli effetti negativi che tutti conoscono; ha un impatto ambientale devastante in un’area di pregio, uno degli anelli verdi che fanno respirare la città! Offre in un piatto d’argento agli interessi della speculazione privata tutta l’area del l’attuale ospedale, a ridosso delle mura storiche. Ridiscutiamone: una scelta così importante non può essere calata dall’alto, dalle stanze dei bottoni e da pochi oligarchi, ma deve coinvolgere l’intera città, eventualmente con lo strumento referendario. 5- Parcheggi (sotterranei e non) e viabilità. Durante l’amministrazione Destro siamo stati in prima fila nella battaglia contro i Park sotterranei in centro storico e a ridosso del centro. Lo sconcertante episodio di via IV Novembre da tutti conosciuto è l’emblema di quella stagione di lotte. Il Park di Prato della Valle è un “grande opera” pericolosa, vista la peculiarità del sottosuolo padovano, ricco di acque e a rischio smottamento, ma soprattutto una assurdità sul piano viabilistico. Le amministrazioni più lungimiranti tendono ad allontanare il traffico dal centro storico, a potenziare mezzi e servizi pubblici alternativi, non ad introdurre auto nel centro. Noi siamo perché finalmente si realizzino parcheggi scambiatori esterni al centro e venga assicurato un sistema di trasporto pubblico efficiente. Abbiamo un tram, che è costato alla città grande sacrificio (e svariati quattrini…), le cui magnificenze ci sono state illustrate dalle ultime due amministrazioni, che a breve dovrebbe essere in grado di collegare l’intera tratta da Nord a Sud, passando per la stazione. E’ logico che il centro intermodale stia a metà percorso, in zona stazione? Non è forse il caso di ripensare il tutto in modo che sullo stesso percorso del tram non passino anche le corriere che vengono da Sud e da Nord ? Non è più logico cercare di fermare le auto ai margini della città, e liberare magari le strade cittadine ai mezzi pubblici, ai pedoni ed ai ciclisti, agli utenti non inquinanti, ora espulsi dalla tratta del tram? Noi crediamo che queste debbano essere le priorità per amministrare bene una città che, per dimensioni, può essere percorsa da Nord a Sud in modo veloce e sicuro, con mezzi pubblici e con mezzi ecologici, in primis le biciclette. Potenziare il sistema delle piste ciclabili non significa fare strisce bianche per terra, ma realizzare percorsi sicuri e protetti (e possibilmente belli e ombreggiati) per i tanti cittadini padovani che utilizzano ordinariamente la bicicletta come mezzo di trasporto.

6- NO ELETTROSMOG Siamo stati protagonisti di alcune importanti battaglie vincenti per limitare l’installazione di antenne di telefonia mobile e ridurre i danni da esposizione all’inquinamento elettromagnetico. Ma ciò non è sufficiente. Basta antenne, il nostro comune deve essere dichiarato “elettosmog free” ed è necessario

3

procedere alla bonifica di alcune situazioni a rischio, come quella scandalosa selva di antenne attorno all’Ospedale.

7- No all’aeroporto Allegri! Continuiamo a ritenere assurda la permanenza di una struttura inutile, costosa, perennemente in deficit, pericolosa e situata in centro città. Se alcune attività limitate ed utili (118, voli amatoriali, ecc. ) possono essere compatibili, una parte dell’area deve essere destinata a parco in logica, naturale connessione con il contiguo parco del Basso Isonzo. 8- Completamento dell’idrovia. Metà di questa grande opera è stata completata, con grande sforzo economico. Il completamento dell’idrovia rappresenterebbe un grande presidio sotto il profilo della salvaguardia idraulica del nostro territorio, continuamente minacciato dagli eventi atmosferici che ormai non possono più definirsi “eccezionali” e messo a dura prova dalla cementificazione operata in modo dissennato nel passato (e da quella attuale e futura). Ci sono piccole grandi opere utili, che invece vengono abbandonate (sprecando tutto quanto si è già fatto e speso). Il nostro impegno è per riattivare, attualizzandoli, i programmi di salvaguardia del territorio. 9- PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI - NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, BENE ESSENZIALE PER TUTTI Abbiamo proposto, già nel corso di questi ultimi cinque anni, molte azioni a tutela del patrimonio idrico comune (a partire dalle interrogazioni contro il possibile inquinamento delle falde acquifere derivanti dal progetto di costruire una base di guerra al Dal Molin); abbiamo proposto una riforma dello Statuto del Comune di Padova che dichiari l’acqua bene comune, inviolabile e non privatizzabile. Non sono solo “azioni di principio”. Ma presupposti per un intervento reale, che amministrazioni più lungimiranti stanno già mettendo in atto, per contrastare la futura, imminente, privatizzazione di un bene indisponibile, come l’acqua. In questo senso proseguiamo la nostra battaglia.

IL NOSTRO PROGRAMMA, NATURALMENTE HA UNA FORTE IMPRONTA SOCIALE OLTRE CHE AMBIENTALE 1- La questione dei diritti, a partire dai soggetti più deboli, meno tutelati e delle minoranze, deve trovare non solo formale riconoscimento ( “tolleranza” pelosa), ma diventare principio ispiratore anche sul piano amministrativo Ci interessa poco il riconoscimento formale delle famiglie affettive, se poi questo riconoscimento non viene applicato in tutti i settori in cui le coppie di fatto, come le altre, e come i singoli, si rivolgono all’amministrazione pubblica: nell’accesso alle case Erp, nei benefici concessi dall’amministrazione (v. esenzioni, etc), nell’accesso ai servizi ed all’assistenza in generale. Noi continuiamo a lavorare per l’eguaglianza sostanziale di ogni formazione in cui singoli e coppie si esplicano, che si tratti di famiglia “legittima” o meno, di coppie sposate o no. Continuiamo anche a lavorare perché anche in sede locale sia garantito il diritto di tutti a decidere sulla propria esistenza e sulla propria fine, ma anche di potersi

4

esprimere e decidere: noi al diritto di voto da parte dei cittadini stranieri non rinunciamo! Non a caso abbiamo messo in testa di lista tutte le nostre candidate donne: donne che si sono distinte nella rivendicazione dei diritti, nella protesta nella scuola, nelle strade, nelle battaglie contro elettrosmog e cementificazione, donne diverse, che pretendono il rispetto di tutte e di tutti. Donne capaci di fare “politiche di genere”, ma anche solidarietà. Vogliamo che soprattutto le donne abbiano voce in capitolo, possibilità di esprimersi e decidere; pretendiamo di non assistere più alla vergogna di consigli comunali in cui la presenza femminile si limita a pochi sparuti esempi. Per mettere in atto vere politiche contro la violenza sulle donne, ma anche politiche che implementino il rispetto e la valorizzazione di ogni differenza. I diritti di tutti sono continuamente ristretti, a livello nazionale e locale, dalla logica delle ordinanze, delle sanzioni e dell’emergenza, strumenti meramente propagandistici e spot elettorali, totalmente inefficaci sul piano pratico nella risoluzione dei problemi e dei disagi. E’ necessario mettere in campo saggezza, lungimiranza, intelligenza: - sviluppare attività sociali e culturali, riempire di vita quartieri e rioni, ricostruire vincoli di solidarietà e comunitari - predisporre attrezzature stabili per favorire socialità e presidio del territorio da parte degli abitanti, anche tramite piccole azioni importanti: una migliore illuminazione in tutti i luoghi a rischio degrado, servizi (anche igienici) in centro e in tutti i luoghi dove necessitano; - è indispensabile garantire una casa, un tetto, un luogo dignitoso dove poter abitare. È un livello minimo di civiltà che deve essere oggi garantito veramente a tutti! Insomma il giusto, sacrosanto “diritto alla sicurezza” non può essere disgiunto dalla “sicurezza dei diritti”! No all’emergenza, si all’intelligenza! Ritiro delle ordinanze securitarie. Predisposizione di servizi mirati e di politiche di “riduzione del danno”, politiche di aiuto e di zoning in materia di prostituzione, politiche di intervento e prevenzione in strade, scuole e locali pubblici contro il dilagare di vecchie e nuove droghe. La desertificazione, la chiusura di locali e piazze serve solo a riprodurre i problemi, a lasciare il vuoto in mano al disagio, allo spaccio ed alla violenza contro le donne, contro i diversi, contro i cittadini più deboli (i bambini e gli anziani). Vogliamo che Padova torni a essere una città vissuta, di tutti, nel rispetto di tutti! 2- La questione della scuola e della formazione, riaperta in tutta la sua drammatica urgenza con la riforma (i pesanti tagli) Tremonti-Gelmini. Molte scuole sul territorio sono a rischio chiusura con grave danno, anche, per il tempo-vita della famiglia, in particolare delle donne; tagli dell’organico di insegnanti in primarie e secondarie, tagli della possibilità e “snaturamento” del tempo pieno e del tempo lungo, una delle più importanti conquiste in ambito didattico e formativo. Le amministrazioni locali e il Comune di Padova dovranno impegnarsi a contrastare con ogni mezzo questa forte limitazione del diritto all’istruzione pubblica ed ad una formazione piena per tutti. No al furto di futuro dei nostri figli. 3- Democrazia vera è quella che consente di decidere: noi ci battiamo da anni per una modifica radicale dello statuto dei quartieri, la cui decisionalità è oggi 5

limitatissima e i cui pareri sulle scelte dell’amministrazione sono “consultivi”. Noi chiediamo che siano trasformati in municipalità autonome ed indipendenti, in grado di decidere su scelte strategiche che riguardino il loro territorio e la città, e non siano mere cinghie di trasmissione di scelte e decisioni prese dal centro. E’ questo un passo importante verso una vera democrazia, diretta, partecipata, autenticamente federalista e che consenta di avvicinare sempre più ai cittadini il momento della scelta (e del controllo sulle scelte). 3- Politiche di sostegno ai cittadini in difficoltà. E’ indispensabile oggi privilegiare, in termini di spesa, questo settore di intervento, per dare risposte a chi si trova senza lavoro, senza casa, senza reddito. I pesanti tagli di bilancio impongono scelte assennate, una politica di bilancio “trasparente”, leggibile da tutti, che impedisca scelte dissennate/insensate/dannose per la collettività, come quella dell’investimento di fondi pubblici in finanza (più o meno creativa). Bisogna ripulire i bilanci comunali da ogni forma di spreco, di lottizzazione politica, di clientela; dare spazio e voce alla cooperazione vera, a proposte innovative di gestione del territorio e di produzione di servizi rispettosi dell’ambiente e della dignità di tutti. Meno telecamere e più sussidi, meno auto blu e più servizi. E soprattutto, rivendicazione forte della necessità che i territori possano trattenere le risorse economiche e deciderne l’utilizzo, in una vera gestione federalista delle risorse. Ne avremmo molte altre da dire e da proporre….chiudiamo assicurando che noi non investiremo mai in azioni di società e banche che finanziano le guerre. Bilancio e finanza, politica e amministrazione devono mantenere un livello etico rispettoso almeno di principi fondamentali come IL RIFIUTO DELLA GUERRA, DEL RAZZISMO E DELL’INTOLLERANZA, SENZA SE E SENZA MA !

PADOVA LIBERA DAL CEMENTO PADOVA LIBERA DI DECIDERE PADOVA CITTA’ DI DIRITTI

Verdi per la Pace Padova città aperta http://www.padovacittaaperta.org v. Tiziano Aspetti 209 35100 Padova Tel. e fax 049-8649029 [email protected] 6

Related Documents