Programma Elettorale Uniti Per Barberino

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Abbiamo fatto molto e molto ancora possiamo fare.

Insieme.

Programma per la legislatura 2009 – 2014 di Uniti per Barberino Molte formazioni politiche tornano a presentarsi all’elettorato spiegando per quali insormontabili difficoltà gran parte del programma a suo tempo presentato non è stato realizzato e per quali nuovi motivi, nonostante tutto, i cittadini possono meglio sperare per il futuro confermando ad esse la loro fiducia. Non ha bisogno di arrampicarsi altrettanto sugli specchi la nostra formazione, Uniti per Barberino, che ha messo davanti agli occhi di tutti i cittadini le proprie imponenti realizzazioni e chiede il voto non per cambiare strada ma per continuare fino in fondo sulla strada intrapresa. Ogni capitolo di questo programma, costruito all’insegna della continuità, si presenterà perciò suddiviso in due parti, la prima intitolata Il tratto di strada già percorso, la seconda E quello che percorreremo.

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Premessa: abbiamo un’ispirazione politica che non nascondiamo "Cambiare il volto di Barberino investendo in strutture e nuovi servizi al passo con le sfide che il futuro ci presenterà". Questo fu l'obiettivo con cui la lista Uniti per Barberino presentò il suo programma elettorale 5 anni or sono e questo è il traguardo che abbiamo in effetti raggiunto nella legislatura in corso. Ne sono prova i grandi investimenti realizzati, le strutture già in funzione, quelle che lo saranno a breve. In particolare vogliamo ricordare le grandi opere scolastiche (asilo nido, scuola materna pubblica e gratuita, progettazione della nuova scuola elementare) e i numerosi interventi in tutte le frazioni del nostro vasto territorio. Ma non dobbiamo assolutamente dimenticare il grosso salto culturale che è stato alla base di tutto quanto fatto, ovvero la raggiunta consapevolezza che per ottenere i migliori risultati (sopratutto quando le risorse a disposizione sono limitate) occorre unire le forze confrontandosi con i comuni vicini e programmando il futuro insieme ad essi. Dopo 5 anni possiamo tranquillamente dire che abbiamo mantenuto per la gran parte ciò che avevamo promesso. Sulla base di ciò chiediamo ai cittadini di giudicare il nostro operato: e questo è il solo giudizio che ci interessa, più di ogni confronto con chi ci ha preceduto. E, ovviamente, siamo anche a chiedere di essere nuovamente spronati a continuare anche per i prossimi 5 anni a migliorare la qualità della vita nel nostro comune. Siamo a richiederlo perché la lista con cui ci siamo presentati cinque anni or sono si ripresenta con gli stessi caratteri e con la stessa coesione di allora. Noi non ci mascheriamo dietro quelle sigle pseudo civiche che pensano di sfruttare l'antipolitica qualunquistica per parlare alla pancia degli elettori piuttosto che alla loro intelligenza. La nostra è dichiaratamente una lista di centro-sinistra che unisce le forze e i valori dell'Ulivo, di quella esperienza politica nazionale di cui, sempre di più, si sente la mancanza, mano a mano che il governo di Destra impone scelte politiche, economiche, etiche che fanno arretrare il nostro paese in ogni settore. Per noi essere legati ad un progetto politico nazionale, e condividerne i successi e gli insuccessi, i venti favorevoli e contrari, non è un limite ma un maggiore stimolo all’impegno. Del resto i frutti della nostra azione amministrativa sono stati possibili grazie alla nostra forte ispirazione politica, che vede nel servizio sociale e pubblico non un costo da tagliare ma un investimento su cui puntare per il futuro. Senza questa forte ispirazione politica Barberino non avrebbe già oggi un Asilo Nido, una nuova Scuola dell’Infanzia. Così come nel caso di una nostra sconfitta, non avrà la nuova Elementare e la Palestra. A Barberino Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Verdi, Italia dei Valori, Partito Socialista e il mondo più variegato della sinistra hanno sempre mantenuto legami saldi, anche dopo la caduta del governo Prodi: qui è stato dimostrato che quando c'è un progetto serio, condiviso e un dialogo rispettoso delle sensibilità di ognuno, si può stare insieme superando anche quegli ostacoli dialettici che la vita politica quotidiana ci presenta. Nel Centro-Sinistra del nostro comune non c'è qualche partito politico che pretenda di primeggiare sugli altri. Tra noi si discute, ci si confronta, si definiscono programmi ed obiettivi solo nell'interesse di tutti i cittadini, nella massima trasparenza. Siamo consci che nei prossimi 5 anni la difficilissima situazione economica generale e la pesante condizione in cui il governo nazionale ha fatto sprofondare tutti gli enti locali, togliendo loro i fondi necessari allo sviluppo, non ci permetterà di investire le stesse cifre della passata legislatura. Sappiamo benissimo che per tutto il periodo di crisi si dovranno rinviare investimenti importanti e dirottare parte delle risorse verso i servizi sociali di cui le fasce più deboli della popolazione (disoccupati, cassintegrati, precari, pensionati, migranti) avranno bisogno. Ma è proprio la consapevolezza di questa emergenza, unita ai valori che ci contraddistinguono, la garanzia migliore 2

per una guida oculata del comune di Barberino nei prossimi 5 anni. Il programma elettorale che segue e che è stato discusso con le categorie, le associazioni, con i cittadini è il frutto del lavoro di circa 50 persone del capoluogo e delle frazioni che, divise in gruppi, hanno delineato un futuro per il nostro comune. Siamo certi che il frutto di questo impegno lo si vedrà il 6 e 7 giugno quando la maggioranza dei nostri concittadini dirà: ANDIAMO AVANTI sulla strada che stiamo percorrendo!

Previsione sulle risorse finanziarie che saranno disponibili – Il nostro programma è realizzabile Prima di iniziare l’elenco delle promesse – da mantenere! – facciamo anche un discorso che di solito le forze politiche evitano di fare: su quanti soldi potremo contare? Domanda fondamentale e pure spesso evitata. Domanda a cui non è facile rispondere a livello previsionale. E tuttavia noi vogliamo tentare di portare il cittadino anche nell’interno di un bilancio comunale perché si renda conto delle possibilità reali – ed anche delle difficoltà - che l’azione amministrativa presenta. Prevedere quante risorse saranno disponibili nel prossimo quinquennio non è certo facile: troppe sono le variabili da cui dipendono gli introiti dei comuni: - le famiglie e le imprese potrebbero investire sugli immobili di più, o di meno, in tal modo accrescendo o diminuendo le entrate che derivano ai comuni dagli oneri di urbanizzazione e dall’ICI; - i trasferimenti erariali dello Stato centrale sono ogni anno una sorpresa e ad ogni finanziaria tendono piuttosto a diminuire che aumentare; - non è facile contenere la spesa corrente quando si aprono nuovi servizi, come ad es., nel nostro caso un asilo nido; - in annate di grande crisi economica come le attuali i comuni devono sostenere le fasce più deboli o con aiuti diretti o con sconti sulle compartecipazioni alle spese dei servizi. Nonostante questo prevediamo di effettuare notevoli investimenti in quanto disporremo: - di una parte consistente degli oneri di urbanizzazione, che solo in parte minore vanno a coprire la spesa corrente; - di contributi esterni (Regione, Provincia, altri soggetti); - della possibilità di ricorrere, sia pure in maniera oculata e ben misurata, a finanziamenti bancari, visto il basso livello dell’attuale indebitamento. Per questo, in una previsione né troppo pessimistica né troppo ottimistica ma realistica, supponiamo che nel prossimo quinquennio sarà possibile disporre per gli investimenti dai 5 ai 6 milioni di €. , ovvero della copertura necessaria a mantenere le promesse contenute in questo programma.

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Le risorse umane di cui disporremo La macchina comunale e le gestioni associate La macchina comunale. Per quanto riguarda la struttura operativa dell’amministrazione, le restrizioni previste dalle normative vigenti, in materia di assunzioni e pianta organica, obbligano l’amministrazione comunale a razionalizzare le risorse umane disponibili cercando di valorizzare il più possibile il patrimonio di professionalità di ogni dipendente. In questo quadro sarà necessario procedere a completare l’esternalizzazione del servizio di trasporto scolastico. Come occorrerà consolidare le gestioni associate con Tavarnelle e verificare la possibilità di procedere ad ulteriori associazioni di altri servizi (CED, Ufficio Ambiente, Ufficio legale). L’avvio infine della gestione associata dei servizi socio-sanitari che saranno conferiti alla Società della salute permetterà di liberare risorse umane e professionalità che consentiranno almeno in parte di far fronte alle restrizioni in materia di assunzioni. Il recente decreto governativo che ha ridotto allo 0,5% il compenso per progettazioni elaborate internamente alla struttura, renderà difficilmente praticabile continuare come in passato con la progettazione interna che ha fatto risparmiare all’amministrazione comunale in questi anni risorse importanti. Parlando della macchina comunale non possiamo non parlare di una componente fondamentale di tale macchina, ovvero del Sindaco, degli Assessori, dei consiglieri comunali, che anch’essi prestano la loro manodopera alla macchina. Si parla molto dei cosiddetti costi della politica. Occorre ricordare che le indennità di carica sono stabilite da una legge nazionale e che nel caso di un comune piccolo come Barberino sono piccolissime. Ad es. il sindaco riceve mensilmente un’indennità di carica di 2.050 €. e un assessore 300 €. (lorde da cumulare) che vengono dimezzate nel caso mantengano un rapporto di lavoro dipendente. Possiamo quindi riconoscere (a noi stessi ed anche agli avversari) che l’impegno per una amministrazione come quella di Barberino avviene a livello di volontariato ed è sospinto solo dalla passione di giovare al proprio territorio. I cittadini possono guardare con questa fiducia i loro amministratori. Le gestioni associate. L’esperienza della gestione associata di servizi e funzioni con il comune di Tavarnelle avviata in questa legislatura ha prodotto importanti risultati. Insieme sono state realizzate opere pubbliche che altrimenti sarebbe stato molto più difficile realizzare con le nostre sole forze. Anche in quei settori erogatori di servizi quali i servizi sociali, la scuola, la cultura, servizi tecnici, il corpo unico di polizia municipale si sono conseguiti risultati positivi sia in termini di risparmi, sia in termini di miglioramento dei servizi. Stessa cosa possiamo dire di quei servizi meno visibili per i cittadini come gli uffici associati degli espropri, delle gare di appalto, dell’addetto stampa che hanno consentito risparmi economici e razionalizzazione delle risorse umane. Quella della gestione associata è stata una scelta strategica importante da riconfermare fino alle soluzioni più avanzate, perché di fronte alle prospettive di contrazione delle disponibilità economiche che i comuni dovranno superare, sempre di più dovremo fare ricorso alla razionalizzazione delle risorse. E’ superfluo ribadire che la gestione associata di servizi non mette in discussione né l’autonomia politica, né quella economica, né quella impositiva del comune.

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1 . LA PARTECIPAZIONE COME METODO: decidere insieme ai cittadini A - Il tratto di strada già percorso Il regolamento comunale, da noi approvato, che ha istituito i Consigli di Frazione, pone al centro l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica dell’Ente. Lo fa coinvolgendo i residenti nelle diverse frazioni del comune, dando valore ai cosiddetti spazi pubblici di confronto e di proposta, ai beni che appartengono ai cittadini tutti. L’esperienza delle Associazioni Consiglio di Frazione è da ritenersi complessivamente positiva.

B - …e quello che percorreremo Sarà quindi utile ripeterla anche per i prossimi cinque anni perché la presa in carico da parte dei cittadini di questioni locali, la capacità di interloquire con il comune e con i suoi apparati politici e tecnici, la cura nell’indicare problematiche e nel proporre soluzioni rappresentano sostanzialmente il valore aggiunto di una comunità responsabile. I Consigli di frazione scadono con la scadenza elettorale del sindaco. Si dovranno quindi programmare le assemblee territoriali subito dopo le elezioni amministrative, lavorando perché si giunga a costituire associazioni di cittadini in ogni frazione del comune, Marcialla, Monsanto, Linari, Vico d’Elsa, Tignano, ma anche Sant’Appiano, San Filippo. Nella consapevolezza che nel capoluogo, vive più o meno solo un terzo del totale della popolazione, con la rappresentanza decentrata in ogni frazione sarà possibile dislocare anche in periferia momenti di vita istituzionale, Consigli Comunali, incontri programmati con la Giunta, o con i singoli assessori. I Consigli di frazione, grazie ad accordi e finanziamenti dell’Ente, si faranno carico anche di momenti di gestione e di sviluppo di tutte quelle attività che riguardano il decoro e la vivibilità della frazione stessa.

2 . L’URBANISTICA: al primo posto l’interesse pubblico A - Il tratto di strada già percorso Abbiamo approvato, in tempi brevissimi, tutti gli strumenti urbanistici, nel rispetto del principio della salvaguardia del paesaggio, del minor consumo edilizio possibile del territorio. Abbiamo privilegiato il recupero e sono stati ridotti i metri cubi edificabili in saturazione per la zona industriale; è stata salvaguardata, nel territorio destinato agli insediamenti produttivi, la vocazione artigianale e industriale, rispetto a quella commerciale. Nell’edilizia residenziale sono stati inseriti piani di edilizia economica e popolare. Sono state approvate varianti che consentissero immediatamente di progettare e di realizzare la nuova zona scolastica. La pianificazione generale è stata pensata in modo che ogni nuovo comparto, ma anche ogni piano di recupero, comprendesse interventi di edilizia convenzionata e/o opere pubbliche, finalizzate a migliorare la qualità della vita della comunità, come piazze, giardini, percorsi pedonali, parcheggi e nuova viabilità. Altri strumenti per una urbanistica sostenibile hanno consentito di fornire allegati al Regolamento Urbanistico e Edilizio, come il Regolamento per la promozione della Bioedilizia, quello contro l’Inquinamento Luminoso, e il Piano delle Funzioni, che stabilisce chiaramente per ogni edificio quali attività possono essere fatte, vietando l’insediamento di quelle ritenute pericolose e allontanandole dalle zone più vicine alle abitazioni, risolvendo così ogni possibile equivoco sull’insediamento urbanistico delle industrie insalubri di prima classe. Grazie ad esso in questi anni 5

abbiamo sperimentato un modo nuovo di far coesistere la nostra zona industriale con le abitazioni vicine. In un periodo di crisi economica come questo dobbiamo dare ancora più forza alle nostre politiche di sostegno alle attività economiche, ma questo non dovrà assolutamente diventare una minore attenzione dal punto di vista ambientale. E’ per questo che riconfermiamo la scelta positiva del Piano delle Funzioni come punto di equilibrio tra l’abitare ed il produrre nella nostra zona industriale.

B - …e quello che percorreremo Partendo dagli strumenti pianificatori esistenti, ritenuti utili ed efficaci per consentire la preservazione e la tutela del territorio e anche per attuare i futuri obiettivi programmatici, è da ritenersi prioritario agire sulla sostenibilità ambientale ed economica del territorio indicando le linee guida dell’urbanistica del prossimo futuro a Barberino Val d’Elsa. Occorrerà: privilegiare interventi di recupero sul patrimonio edilizio esistente - le risposte, in materia di nuove abitazioni - terranno conto delle reali esigenze strettamente legate alle comunità e in generale saranno privilegiati gli insediamenti nei centri maggiori, Capoluogo, Marcialla e Vico d’Elsa; tutelare il patrimonio artistico, storico-architettonico, culturale, vigilando contro ogni abuso o uso improprio delle emergenze esistenti sul territorio; operare affinché patrimoni comuni di grande valore come il territorio aperto e il paesaggio, possano essere liberamente fruibili dalla collettività; impedire l’insediamento di grandi strutture commerciali, sostenendo invece le attività artigianali e commerciali di vicinato, soprattutto nei centri storici e nelle frazioni; prevedere nuovi Piani di Edilizia Economica e Popolare, Edilizia Convenzionata, Case Popolari; sperimentare nuove forme di insediamenti economicamente sostenibili, come edilizia abitativa in autocostruzione, prefabbricato ad impatto zero; curare attentamente la qualità architettonica delle nuove costruzioni, sia negli spazi urbani che nella zona industriale; rivedere e, ove possibile, ridurre gli indici di fabbricabilità, adesso al 50%, per i completamenti nella zona industriale.

3 . LA POLITICA AMBIENTALE: acqua e rifiuti Il ciclo integrato delle acque L’acqua è un bene di primaria importanza per l’umanità che deve essere consumato con parsimonia e deve essere reso disponibile per chiunque. Riaffermiamo con forza il carattere pubblico della risorsa idrica e la preferenza verso modelli di gestione interamente pubblici.

A - Il tratto di strada già percorso Quello dell’acqua si è dimostrato negli ultimi dieci anni un problema di particolare gravità, a causa dall’accresciuto consumo dovuto all’incremento demografico, della consistente presenza turistica nei periodi estivi, ma anche a causa di una scarsa sensibilità per un uso parsimonioso dell’acqua. Nel dicembre 2007, il Comune di Barberino, insieme a tutti i Comuni del Chianti fiorentino, deliberò la risoluzione della convenzione unilaterale con Publiacqua, e l’ingresso nell'ATO 3 (Ambito Territoriale Ottimale, Consorzio di Comuni) del Medio-Valdarno. Quell’atto consentì lo sblocco veloce degli investimenti che hanno permesso di potenziare le reti 6

insufficienti, di battere nuovi pozzi, ma soprattutto di collegare, già dall’estate 2008, la centrale di potabilizzazione di Sambuca con la cosiddetta superstrada dell'acqua, e quindi con il lago di Bilancino. Alla soluzione della carenza idrica concorrono infine anche le misure contenute nel Regolamento Urbanistico, approvato in questa legislatura, che prevede l’obbligo per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni di immobili del recupero delle acque piovane e il loro riutilizzo negli impianti sanitari. Scelta, questa, da riconfermare e da integrare con le nuove soluzioni tecniche che verranno nel tempo.

B - …e quello che percorreremo Fondamentale sarà la costruzione, già prevista nel 2009, di un deposito di 1.000 metri cubi che sorgerà al Borghetto a Tavarnelle. Questo deposito sarà a servizio dei due comuni e servirà come accumulo per superare, senza disagi, difficoltà di breve durata dovuti a guasti o interruzioni agli impianti di potabilizzazione. Gli interventi effettuati e quelli in divenire (potenziamento delle reti, riduzione delle perdite, nuovi pozzi, depositi di accumulo) sono la soluzione di medio periodo, mentre per il lungo periodo è necessaria la ricerca di soluzioni strutturali, che permettano al Chianti di risolvere il problema della carenza di acqua almeno per i prossimi decenni. Insieme ai comuni di Tavarnelle e S. Casciano e al Consorzio di bonifica della Toscana centrale, proseguiremo il lavoro di ricerca già avviato per individuare le possibili localizzazioni di piccolimedi invasi che possano costituire le risorse strategiche necessarie per affrontare con serenità i periodi più siccitosi. Tale lavoro di ricerca riteniamo debba contenere al minimo l’impatto ambientale e puntare in primis alla massima utilizzazione delle riserve idriche già presenti sul territorio. Un impegno importante sarà quello di lavorare affinché cambi nella società la convinzione, tanto diffusa quanto sbagliata, che l’acqua si può anche sprecare, facendo comprendere che la vera soluzione del problema acqua passa attraverso un nuovo stile vita che privilegi il risparmio ed il minor consumo. Il nostro territorio è il Chianti, terra storicamente carente di acqua, assai vocata al turismo, attività che, se da un lato porta ricchezza, dall’altro, concentrando una forte presenza di ospiti nel periodo estivo, produce punte di forte criticità nella erogazione del servizio idropotabile. Senza penalizzare questa importante risorsa economica dovremo però saper coniugare l’accoglienza con le esigenze di chi abita il territorio, operando affinché sia fatto un uso appropriato e compatibile col paesaggio della risorsa idrica. L’Amministrazione metterà in campo un sistema di controlli a campione per sanzionare l’innaffiamento di prati e l’alimentazione delle piscine con acqua potabilizzata. Un aspetto importante del ciclo dell’acqua è rappresentato dalla depurazione, cioè da come restituiamo all’ambiente l’acqua dopo averla usata. La maggior parte degli insediamenti abitativi del nostro Comune non è collegata a depuratori. Dopo gli allacciamenti al depuratore di Poggibonsi avvenuti nei primi anni ’90 di parte della Zona Industriale e della frazione di Vico, negli ultimi anni sono stati effettuati altri allacciamenti e quindi il versante valdelsano risulta attualmente l'unico servito. Per le frazioni della zona collinare ed il capoluogo la realizzazione dei depuratori è rinviata per effetto delle disposizioni regionali che hanno stabilito di finanziare prioritariamente gli impianti a servizio dei centri più grandi. Ci attiveremo comunque per mettere a frutto ogni occasione per poter realizzare anche attraverso collaborazioni con i privati tutti i possibili interventi riconfermando, sulla base anche delle esperienze già realizzate, la scelta della fitodepurazione. In collaborazione con l’ATO e il Gestore del servizio idropotabile, verificheremo la possibilità di realizzare tutte quelle estensioni di rete che consentano di allacciare alla depurazione le utenze al momento non depurate. 7

La gestione dei rifiuti A - Il tratto di strada già percorso Attualmente Barberino ha una gestione propria dei rifiuti, in attesa di passare alla gestione collettiva attraverso l’ATO (Ambito Territoriale Ottimale, consorzio dei Comuni). Come per l’acqua anche per i rifiuti il primo obiettivo è la riduzione attraverso campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e attraverso tentativi (già in corso) di riduzione degli imballaggi. Il secondo obiettivo è spingere sulla scelta della raccolta differenziata. Si tratta di una scelta ecologica e sanitaria di risoluzione del problema prima di arrivare all’emergenza (caso Napoli). La raccolta differenziata è già stata potenziata negli ultimi mesi con la raccolta porta a porta e l’eliminazione dei cassonetti nella Zona Industriale. Risultati immediati: diminuzione drastica del rifiuto; eliminazione della problematica sanitaria e di decoro costituita dai rifiuti abbandonati sulle strade; riduzione dell’evasione della tassa, soprattutto da parte delle aziende; raggiungimento dell’83% di raccolta differenziata.

B - …e quello che percorreremo Questa esperienza viene perciò valutata positivamente e riconfermata, con l’obiettivo di un progressivo ampliamento ad altre aree del territorio, compatibilmente con la sostenibilità economica, consci che il servizio porta a porta comporta maggiori costi e maggiore collaborazione anche da parte dei cittadini. Riteniamo perciò che essa possa essere presentata anche all’ATO come opzione futura. Dovrà inoltre essere messa in campo un’attività di controllo sull’abbandono dei rifiuti lungo le strade e nei luoghi naturali.

Caccia A - Il tratto di strada già percorso Nel corso della legislatura sono stati conseguiti insieme alle associazioni venatorie locali alcuni risultati importanti: la realizzazione di un punto di ritrovo a disposizione per ospitare cacciatori, scolaresche, escursionisti ecc. e si sta avviando a conclusione l’iter per l’istituzione di una zona di rispetto venatorio nel territorio del nostro comune.

B - …e quello che percorreremo Riteniamo il mondo venatorio un soggetto importante per la tutela del territorio aperto e dell’ambiente in generale. Il primo risultato che ci proponiamo di conseguire è proseguire sulla strada della collaborazione con le associazioni venatorie locali, come è avvenuto nei cinque anni trascorsi. Per favorire non solo il mondo venatorio, ma tutti coloro che prediligono la vita all’aria aperta a stretto contatto con la natura prevediamo alcuni interventi quali: riordinare l’area di proprietà comunale in loc. Sotterra al fine di trasformarla in un punto di ritrovo e di svago a disposizione di tutti i cittadini; completare la sistemazione del capanno in legno in loc. Pianetti dotandolo di luce elettrica e bagni; 8

operare in accordo con i proprietari dei terreni adiacenti per realizzare piazzole di sosta lungo le strade comunali.

4 . LE INFRASTRUTTURE: al primo posto la scuola A - Il tratto di strada già percorso Nei cinque anni trascorsi l’ Amministrazione uscente ha messo in campo il più vasto programma di opere pubbliche, soprattutto di infrastrutture scolastiche, che Barberino abbia mai visto. Questi risultati sono stati possibili anche grazie alla collaborazione avviata con il Comune di Tavarnelle che ha moltiplicato le potenzialità economiche; ed anche grazie ai contributi a fondo perduto che Provincia, Regione e Fondazione MPS ci hanno messo a disposizione.

B - …e quello che percorreremo Per l’intero territorio comunale. La viabilità e i collegamenti via internet rivestono sempre più un ruolo fondamentale per la società moderna dove la necessità di comunicazioni veloci e di spostamenti di persone e merci è sempre più forte. L’effetto di una rete di trasporti e di comunicazione insufficiente o inefficiente può condizionare in maniera rilevante l’economia locale e lo sviluppo del territorio. Saranno di fondamentale importanza per l’economia e lo sviluppo del sistema economico locale della Valdelsa da una parte la realizzazione del tratto Poggibonsi - Certaldo della nuova 429, dall’altra la realizzazione del binario dedicato per la camperistica già previsto nel protocollo d’intesa siglato con le province di Firenze e Siena, la Regione Toscana e gli altri comuni della Valdelsa. Essenziale sarà anche il collegamento alla Zambra tra la vecchia e la nuova 429, che consentirà l’eliminazione dei disagi procurati dal passaggio a livello. Lavoreremo di concerto con Regione e Provincia per una loro celere realizzazione. Allo scopo di favorire la fruizione del territorio e la conoscenza delle emergenze artistiche, storiche e paesaggistiche saranno ricercate forme di cofinanziamento pubblico e di collaborazione con privati per estendere la rete di collegamenti ciclo-pedonali. Per quanto riguarda la rete ADSL la Provincia di Firenze ha appaltato i lavori per la copertura totale del territorio, che dovrebbe avvenire entro il 2010, ma già da adesso anche le zone non coperte dal gestore, possono connettersi, ad alta velocità, grazie a fornitori di servizi privati che, su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale, hanno potenziato i punti di trasmissione e ricezione dislocati sul territorio comunale. Per il plesso scolastico di Bustecca. Nel quadro delle disponibilità economiche stimate la priorità sarà comunque il completamento del Plesso Scolastico con la costruzione della nuova Scuola Elementare ed il Centro Cottura a servizio dei due Comuni. Nell’arco della legislatura sarà realizzata anche la nuova palestra agonistica e saranno completate la viabilità e le relative opere di urbanizzazione dell’intera area. Per il capoluogo. Proseguirà, di concerto con Provincia e Regione, lo studio per la realizzazione della futura Circonvallazione all’abitato del capoluogo. Prioritaria sarà la realizzazione del primo lotto (rotonda sulla via Cassia davanti al cimitero) indispensabile per regolare in totale sicurezza il traffico da e verso il nuovo Plesso Scolastico. L’obiettivo di lungo periodo sarà la rivitalizzazione e pedonalizzazione del Centro Storico. Per fare questo saranno necessari alcuni nuovi parcheggi a servizio di residenti e turisti, in particolare nei pressi dell’attuale terrazza panoramica, o, in alternativa, sarà necessario ampliare quello esistente. 9

Tale ubicazione risulta funzionale perché prossima ad una serie di servizi: uffici comunali, negozi, banche, Sala espositiva comunale, il futuro Centro Culturale comprendente Biblioteca e Archivio Storico. La costruzione del parcheggio potrà essere anche l’occasione per la riqualificazione dell’intera area, del magazzino comunale e della terrazza panoramica essendo la zona il punto di arrivo del camminamento pedonale ovest che collegherà la Terrazza del Tramonto alla Porta Fiorentina e la cui realizzazione è prevista a carico del piano di recupero del Palazzo Corsini. Si prevede di realizzare altri parcheggi, a servizio della zona commerciale di Via di Novoli, in via XXV Aprile e lungo la via Cassia accanto all’Asilo Mannucci. Quest’ultimo verrà realizzato in occasione dell’intervento di costruzione delle nuove abitazioni previste nella zona. Nell’ottica della valorizzazione dei locali comunali saranno ristrutturati e utilizzati i locali del piano terra della Sala Espositiva, destinandoli ad uffici comunali. Dopo il trasferimento della Biblioteca nella nuova sede è prevista la ristrutturazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche del Palazzo dei Pellegrini, possibilmente da destinare a Museo Archeologico dinamico, anche per recuperare le opere d'arte, da anni archiviate nei depositi del Museo Archeologico di Firenze. Per questo intervento sarà indispensabile ottenere forme di cofinanziamento provenienti da soggetti esterni. Altri piccoli ma significativi interventi saranno la riqualificazione della zona sportiva (ex campo da tennis), il restauro a carico del lottizzante dei vecchi lavatoi delle Fonti e, nella pineta, l’installazione di un fontanello di acqua di alta qualità. Per l’intervento di riqualificazione dell’area del Parco della Rimembranza, con il collegamento pedonale alla Piazza Mazzini previsto nel regolamento urbanistico, sarà avviato un concorso di idee al fine di ricavare soluzioni funzionali in termini di parcheggi e di fruibilità dell’area a servizio del centro storico. Ciò anche in previsione di una futura pedonalizzazione, elemento importante per una efficace valorizzazione del centro stesso. Per Linari. Il futuro di Linari dipende molto dalla volontà dei privati nel procedere al recupero del prezioso patrimonio storico-edilizio che l’intero Borgo rappresenta. Alcuni interventi sono in procinto di partire e a loro carico sono la realizzazione di parcheggi e di parte della rete fognaria a servizio del borgo. Gli interventi previsti a carico dell’A.C., come la sistemazione del 3° lotto della strada LinariBosco ai Marzi e la realizzazione della fognatura a carico di Publiacqua, sono condizionati dai tempi e dai modi della realizzazione degli interventi privati, che in questo quadro l’amministrazione, nei limiti delle proprie competenze, cercherà con ogni mezzo di far decollare, con la speranza di riportare a nuova vita la storica frazione di Linari. In particolare saranno ricercate tutte le possibili soluzioni per una ristrutturazione della Chiesa e della canonica di proprietà comunale. I molti interventi pubblici e privati previsti nel borgo dovranno costituire un’occasione per dotare la frazione di un locale che serva come luogo di aggregazione sociale, sala riunioni e seggio elettorale. Per Marcialla. La frazione ha visto realizzati nei trascorsi cinque anni interventi per un ammontare di circa 800 mila €. Si arriva al milione con la realizzazione del collegamento pedonale per il cimitero i cui lavori sono in fase di aggiudicazione. Per la prossima legislatura sono previsti il completamento della pavimentazione in piazza A. Brandi e la ripavimentazione in pietra della Viuccia. Proseguirà la collaborazione con la Provincia di FI per la realizzazione della circonvallazione, prevista a partire dal 2011 e già finanziata nel piano triennale. Per Monsanto. Prioritaria sarà la ricerca di una soluzione per il miglioramento dei sistemi di riscaldamento delle abitazioni, a partire da quella, oggi all’esame dei cittadini, di un impianto ad alto rendimento energetico e ambientale (teleriscaldamento a cippato). Se simile progetto non risultasse gradito ai cittadini o, comunque, non venisse realizzato, si dovranno studiare le forme più 10

economiche possibile per addivenire ad una metanizzazione. Per S. Appiano. Dopo gli interventi per la metanizzazione e la realizzazione del parcheggio effettuati negli anni scorsi è previsto il completamento della riqualificazione del borgo con il rifacimento della pavimentazione della piazzetta. Si procederà alla realizzazione di nuovi loculi al locale cimitero previa verifica delle effettive richieste. Per S. Filippo. La frazione è l’unica che in questi cinque anni non ha visto alcun intervento e quindi nei prossimi anni dovrà essere posta particolare attenzione alle necessità e alle richieste che da qui perverranno. Alcune significative opere utili per la frazione, e precisamente il parcheggio e il nuovo tratto di strada per aggirare l’abitato circostante la Chiesa e la fattoria, saranno a carico del costruttore delle nuove abitazioni previste nel Piano Regolatore. L’amministrazione completerà l’intervento realizzando l’adiacente area a verde attrezzato. E’ inoltre prevista la realizzazione di un parcheggio al cimitero e di un collegamento pedonale dal cimitero al centro abitato e alla chiesa. In collaborazione con Publiacqua saranno inoltre completati gli allacciamenti della rete fognaria al fitodepuratore esistente. Per Tignano. Dopo la realizzazione del nuovo parcheggio saranno avviati contatti con i proprietari dell’area prospiciente l’ingresso al Castello, per individuare soluzioni per una sua riqualificazione al momento non più rinviabile. Per Vico. Da tempo si riscontra la necessità di un parcheggio in prossimità del centro storico. Tuttavia tale intervento potrà essere realizzato solo dopo l’avvenuto consolidamento del versante nord della frazione interessato da una frana. In occasione dei lavori di messa in sicurezza del versante nord sarà effettuata anche la demolizione del vecchio deposito dell’acqua ormai in disuso. Sulla sommità delle opere di consolidamento del versante sarà ricavato un collegamento pedonale che congiungerà le due estremità del paese. Visto il successo di iscrizioni alla locale scuola materna occorrerà valutare un eventuale intervento di ampliamento degli spazi a disposizione ed una sistemazione dell’area esterna.

5. LE POLITICHE EDUCATIVE E CULTURALI: Per il futuro dei nostri giovani A - Il tratto di strada già percorso Per descrivere il tratto di strada che abbiamo già percorso nel campo delle politiche educative non occorrono molte parole. Preferiamo sottacere e imitare, ci sia lecito questo confronto, i grandi artisti che secondo la leggenda medioevale vennero da ogni parte di mondo per erigere ed abbellire la Cattedrale di Chartres. E dopo averla costruita se ne andarono senza incidere da nessuna parte neanche uno dei loro nomi, ma lasciando che al loro posto parlassero le pietre. Non occorrono parole dove parlano le pietre. La scuola è stata e sarà per noi obiettivo prioritario per fornire alle giovani generazioni gli strumenti per costruire il loro futuro e a tutti i cittadini quelli per condividere le ricchezze espresse dalla comunità.

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B - …e quello che percorreremo Per una scuola organica al territorio. Valorizzare la scuola significa darle centralità nella vita della comunità, integrarla al territorio, metterla in rete con le università, le realtà associative, produttive e sociali per dare agli scolari/studenti la percezione e la conoscenza delle loro radici. Risulterà utile proporre alla scuola ogni anno un tema diverso legato al territorio coinvolgendo in esso le intelligenze diffuse e disponibili, portatrici di esperienza, valori, creatività, conoscenza. Anche la Biblioteca, con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, dovrà garantire agli insegnanti un sostegno di qualità e nuovi strumenti a misura delle esigenze via via espresse. Assicureremo una maggiore sinergia con la Dirigenza Scolastica tramite l'istituzione di una consulta scuola che vedrà riunirsi ciclicamente al solito tavolo i rappresentanti delle amministrazioni comunali, i rappresentanti della scuola e dei genitori. Saranno sostenute e promosse, la cultura della mondialità e della pace, l’educazione alla legalità, per la formazione di una adeguata coscienza civica. Particolare sostegno verrà riservato alla promozione dello sport, dell’attività motoria, e dell’educazione ambientale. Ai fini di un collegamento col territorio e con le famiglie, verranno creati, nella fascia di doposcuola, dei centri per l'infanzia, adolescenza e famiglia (CIAF). Grazie al completamento della realizzazione dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti e alla collaborazione delle Università e degli IIS e ITI della Val d’Elsa, sarà possibile sostenere con più forza progetti di promozione della cultura scientifica per le scuole del territorio e offrire agli studenti delle scuole superiori per i profili tecnici e professionali maggiori possibilità formative e di inserimento nel mondo del lavoro. Lo sport. Riteniamo la funzione dello sport essenziale per la formazione del carattere, dell’equilibrio fisico e mentale di ogni individuo e come elemento insostituibile di socializzazione. Forte rimarrà perciò il nostro impegno, anche attraverso la costruzione della palestra a fianco delle nuove scuole Elementari, per favorire le attività motorie e la promozione dello sport per iniziare i ragazzi, fin da piccoli, oltre a pratiche utili alla difesa della salute, a forme di aggregazione che potranno rivelarsi fondamentali durante l’adolescenza per prevenire il disagio giovanile. Conseguentemente valorizzeremo e sosterremo l’impegno e il prezioso lavoro che le numerose società sportive presenti svolgono sul territorio. La gestione delle strutture sportive coperte dovrà essere affidata ad un unico soggetto con cui concordare il piano delle attività. Dalla biblioteca al Centro Culturale. La gestione associata con Tavarnelle sta permettendo alle due Biblioteche di specializzare le proprie funzioni e di offrire nuovi e considerevoli vantaggi agli utenti. Visto il ruolo centrale che la nostra biblioteca sarà chiamata ad avere in seno al nuovo Centro Culturale, è necessario creare le premesse che le consentano di iniziare ad operare nella direzione auspicata. Per questo i primi investimenti devono: creare dei progetti di formazione e ricerca come supporto per il miglioramento dei servizi bibliotecari; permettere alla Biblioteca di specializzarsi nelle tematiche e nella letteratura per l’infanzia (0-10 anni), al fine di poter costruire un rapporto dinamico con la scuola ed offrire un sostegno agli educatori. Il nuovo Centro ospiterà l’Archivio Storico di Barberino, la Biblioteca comunale con sala di lettura interna ed esterna, una Mediateca con documenti di interesse locale e con postazioni audio/video, una sala dedicata all’informatica con postazioni wireless gratuite. E’ importante che la nuova sede diventi un polo attrattivo per tutte le età, un centro promotore di 12

nuovi progetti, un punto di raccordo che sia in grado di accogliere e ridistribuire memoria e cultura. La sfida sarà quindi far entrare nella nuova biblioteca coloro che oggi ancora non la frequentano. Le associazioni. La presenza sul territorio di un gran numero di associazioni costituisce un’importante risorsa per il nostro Comune. Questa stessa risorsa, proprio perché vive e trasmette il valore del legame solidale, se messa in rete, può diventare una delle colonne portanti nello sviluppo della comunità e del senso dell’appartenenza. Un importante contributo che l’Amministrazione può dare alle associazioni è sostenerle e di assumere un ruolo di coordinatore per favorire il loro sviluppo anche in funzione della nuova legislazione in materia. I beni culturali. Continueremo a far emergere e a rendere fruibile a tutti il prezioso patrimonio storico archeologico ed artistico. L’archivio storico ormai selezionato e riordinato e prossimo ad essere finalmente collocato in una sede consona alla sua importanza è la prova più evidente della nostra volontà e del nostro impegno nel lavoro di valorizzazione, di recupero, di riappropriazione di tutto quanto rappresenti la storia, la cultura, l’arte, i costumi, le tradizioni di Barberino. Lavoreremo assieme a tutti i soggetti, Soprintendenza, Provincia, Regione affinché siano avviati percorsi e progetti e reperiti cofinanziamenti per: riportare a Barberino le opere d'arte da anni archiviate nei depositi del Museo Archeologico di Firenze; restaurare e destinare al pubblico la Fonte di Santa Caterina a Petrognano, facente parte dell'itinerario sacro e storico del sito di Semifonte ideato nel XVI sec.; catalogare e studiare l'archivio storico comunale.

6. LE POLITICHE SOCIO-SANITARIE: azione di contrasto al disagio sociale A - Il tratto di strada già percorso In netta controtendenza con il governo nazionale, l’Amministrazione Comunale ha continuato ad investire nel settore sociale e scolastico in misura assai più onerosa rispetto alla media dei Comuni analoghi, impegnando attualmente nel solo settore sociale ben il 15% delle risorse in bilancio; crediamo che la conferma di tale impegno sia di per sé una risposta forte alla crisi ed alle esigenze della popolazione, tanto più in un momento in cui troppo spesso si segue la direzione opposta, togliendo risorse all’istruzione ed alla sanità, e precludendo così al paese non soltanto reali possibilità di crescita e di sviluppo, ma determinando addirittura il vacillare di quei servizi inerenti al livello essenziale delle prestazioni che secondo la Costituzione devono essere garantite su tutto il territorio nazionale. Un impulso notevole all’incremento della qualità del servizio offerto ai cittadini è giunto dalla gestione associata dei servizi sociali avviata con il comune di Tavarnelle che senza aumento di spesa ha consentito di passare da due a tre assistenti sociali consentendo loro di operare ciascuno in uno specifico ambito di intervento ( anziani, portatori di handicap, minori).

B - …e quello che percorreremo L’assistenza sociale. La politica e le azioni che intendiamo mettere in atto in un settore delicato, come quello dei servizi alla persona, proseguirà sulla falsariga di quella che negli ultimi cinque anni è stata portata avanti e che ha elevato la qualità dei servizi erogati. L’attenzione nei confronti delle famiglie in difficoltà, degli anziani, dei diversamente abili, dei minori dovrà essere, in questo particolare momento di crisi economica, ancora più forte che in 13

passato. L’avvio della gestione associata dei servizi sociali, da parte del consorzio della Società della Salute, sarà un passaggio fondamentale per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati sul territorio. Gli obiettivi di programma possono così riassumersi: favorire la permanenza in famiglia di anziani e persone non autosufficienti; mantenere e sviluppare le reti di collaborazione già esistenti tra tutti i soggetti operanti nel settore sociale presenti sul territorio; promuovere politiche di sostegno in un’ottica non semplicemente assistenzialistica, ma di attivo supporto al diritto alla crescita individuale e sociale della popolazione; promuovere politiche dell’inclusione e dell’integrazione affinché le fasce deboli della popolazione (anziani, disabili, persone socialmente svantaggiate, migranti) siano percepite come una risorsa per il territorio, e non come un problema sociale,. avviare un’attività di tutoraggio delle nuove forme di povertà; rafforzare gli interventi di assistenza domiciliare; mantenere interventi di sostegno finanziario ai soggetti fragili; promuovere e diffondere, specie nei giovani, l’educazione verso sani e corretti stili di vita; attuare azioni volte a prevenire il disagio giovanile; proseguire il sostegno e la valorizzazione dell’Orto Botanico di Vico d’Elsa promuovendo l’attivazione dei progetti rivolti a disabili e persone svantaggiate, valorizzare l’attività dello sportello informativo Punto Insieme; proseguire il sostegno alle famiglie in affitto incrementando con risorse proprie quelle della L.R. 431; attuare puntuali forme di comunicazione sui servizi esistenti e di nuova istituzione. Al fine di sostenere le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica mondiale sarà attivato per il 2009 un fondo regolamentato per fare fronte alle richieste che ci potranno pervenire. Tale provvedimento rientra nell’accordo sottoscritto fra i comuni del Chianti e le organizzazioni sindacali di zona. La società della salute. La fase sperimentazione attuata negli ultimi anni si è conclusa e dal 2008 la SdS è diventata Legge della Regione. I 13 comuni dell’area Sud-Est hanno avviato nel luglio scorso il processo per il passaggio della SdS ad un ruolo operativo attraverso l’attribuzione della gestione diretta dei servizi sociali. L’obiettivo è quello di garantire ai nostri cittadini servizi efficienti ed efficaci con minore spesa. La qualità della vita dipende dai determinanti di salute, che sono le azioni, le scelte e gli stili di vita messi in atto da ogni individuo e dalla comunità in cui vive. Il ruolo del Comune sarà quello di monitorare il grado di efficienza ed efficacia delle azioni volte a migliorare la qualità della vita e a tutelare la salute dei cittadini e di promuovere tutte quelle azioni che possono incidere positivamente sui determinanti di salute. Associazionismo e volontariato sociale. Il ruolo dell’associazionismo e del volontariato sociale è indispensabile per la costituzione di una rete di solidarietà che sia in grado di fornire il sostegno e l’aiuto alle diverse forme di disagio presenti anche sul nostro territorio. E’ innegabile che le amministrazioni comunali con le sole proprie forze non sarebbero in grado di fare fronte alle domanda di sostegno che pervengono dal tessuto sociale senza il concorso dell’associazionismo e del volontariato sociale. Il nostro impegno sarà quello di continuare a lavorare accanto all’Auser, al Calcit, alla Misericordia, e agli altri soggetti partecipi di questa rete di solidarietà affinché possano essere fornite risposte adeguate alle domande che ci perverranno. Cooperazione internazionale non è carità. Con un impegno di 2 euro all’anno per ogni cittadino 14

non abbiamo fatto soltanto la carità, ma abbiamo costruito scuole, aiutato bambini poveri, finanziato lo sviluppo delle popolazioni, prestato attenzione verso le povertà estreme del mondo. In questi anni l’Amministrazione Comunale si è resa protagonista di progetti di cooperazione internazionale accanto alle tante straordinarie Associazioni, Parrocchie e Gruppi di cittadini che si occupavano già di solidarietà internazionale. La scuola di recente inaugurata in Zambia, la firma del Patto di Cooperazione con la Parrocchia di Padre Pepe in Messico, le visite di ogni anno dei bambini Saharawi ci dicono che siamo sulla strada giusta ma che c’è tanto ancora da fare. In particolare: per lo Zambia la priorità sarà concorrere al funzionamento della scuola che abbiamo contribuito a costruire e al sostegno delle attività per i bambini orfani; per il Messico continuerà il sostegno ai progetti di sviluppo attraverso il microcredito dei piccoli contadini e del turismo sostenibile; per il Saharawi proseguirà le iniziative di solidarietà con quel popolo e le iniziative di ospitalità per i bambini.

7. SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ ECONOMICHE: Necessità di sostenere tutti i settori, pariteticamente importanti per lo sviluppo_________ Il periodo particolare che stiamo attraversando impone la necessità di una attenta riflessione circa le strategie legate alle attività produttive. Il perdurare di una crisi economica, figlia di una crisi finanziaria che ha contagiato in modo grave i comparti produttivi, ha avuto pesanti conseguenze anche nel nostro Comune. Mentre in passato la crisi economica, essendo di carattere settoriale, era stata superata con una mobilità intersettoriale, oggi la difficoltà maggiore è data dal fatto che la crisi è di carattere globale in un contesto internazionale. In questo contesto i margini di manovra consentiti ad una Amministrazione Comunale sono limitati e strettamente interconnessi a politiche di ambito Regionale e Nazionale. Comunque è a tutti evidente che se i comuni mantengono alto il tono degli investimenti svolgono un importantissimo ruolo propulsivo su tutta l’economia. Si ravvisa pertanto la necessità che le Amministrazioni Comunali siano messe in grado di fare investimenti sul territorio che possano incidere sostanzialmente in ambito occupazionale. Al contrario vediamo ogni giorno diminuire le possibilità di investimento. Al posto delle grandi opere faraoniche, che implicano ritardi burocratici ed inutili lievitazioni di spesa, senza alcun beneficio nel breve periodo per le economie locali, sarebbe meglio favorire le tante opere diffuse sul territorio. La proposta di Uniti per Barberino è quella di dare continuità all'importante azione già intrapresa dall'attuale Amministrazione, che ha prodotto una mole di investimenti superiore ai 13 milioni di Euro perché questo, oltre a tornare utile ai cittadini, è anche il miglior modo di spingere avanti l’economia nazionale. Un’Amministrazione Comunale deve poi fare quanto le compete per assicurare le migliori infrastrutture ed in proposito rinviamo a quanto già scritto in precedenza. Industria e l’artigianato. Alla luce di quanto già anticipato, pur in presenza delle criticità attuali, per l'industria e l'artigianato daremo continuità alla importante azione di governo del territorio già intrapresa in questi primi 5 anni. La nostra volontà sarà quella di completare ed implementare le opere pubbliche, previste nel nostro programma, ricercando un dialogo sempre più costruttivo con le forze produttive, per recepirne le esigenze e, nel contempo per essere di stimolo alla riqualificazione dell'industria locale. A tale scopo il nostro Comune ha sottoscritto il Protocollo d’intesa sulla Camperistica che prevede 15

tra l’altro l’approvazione di una variante di piano per la localizzazione in località Zambra di un binario ferroviario dedicato al settore del Camper. Lavoreremo anche per dotare la zona industriale di servizi essenziali per snellire gli appesantimenti burocratici ricercando con gli altri soggetti interessati (Poste, Banche, Asl., ecc.) le possibili soluzioni. Il turismo. La presenza turistica ha segnato una significativa e costante ascesa in tutti gli anni recenti. Ancora una volta si tratta di dare maggiore sviluppo a buone premesse. Il progetto che abbiamo in mente per il settore turistico trova la sua ragione di essere in una integrazione con l'ambiente, il territorio e la sua cultura. La nostra convinzione è che il turista vive il nostro territorio non solo per la collocazione strategica di Barberino, vicino alle grandi città d'arte, ma anche per il suo paesaggio ed il suo stile di vita. Vogliamo perciò un turismo che non si limiti ad un soggiorno passivo ma che vuole conoscere la nostra cultura. e la nostra realtà. I focus su cui vorremmo concentrare la nostra azione sono: Sentieri, strade ciclopedonali (vedi gli importanti progetti sulla Via Sanese e la Via Francigena) pubblicizzate attraverso adeguati strumenti informativi; Eventi culturali e folcloristici permanenti nel tempo, coordinati con le altre realtà territoriali; Car Sharing – Trasporti e Servizi per il Turismo in generale in collaborazione con i gestori; Realizzazione di attrezzature sportive fruibili dai residenti e dai turisti (es. tennis, minigolf, percorsi vita ecc.). Concertazione con le attività commerciali di orari di apertura più ampi possibile per una migliore offerta di servizi; Partecipazione all’associazione Bandiere Arancioni e valorizzazione del relativo marchio riconosciutoci dal Touring Club; Segnaletica multilingue. Il commercio. I nostri centri storici necessitano di un profonda iniezione di vitalità, che dovrebbe essere favorita dalle liberalizzazioni delle licenze dei pubblici esercizi previste dalla Legge Bersani. E' fondamentale una offerta diversificata ed unica che possa essere di stimolo per la creazione di un mercato di nicchia. E’ importante riscoprire anche la funzione di carattere sociale della bottega, con le sue peculiarità e la sua accoglienza. La struttura del nostro paese, che non ruota intorno ad una piazza, crea grosse difficoltà ai pochi negozi esistenti. Sentiamo quindi l'esigenza di valorizzare maggiormente il nostro centro promuovendo e ricercando insieme agli artigiani la possibilità di realizzare delle vere botteghe dell'arte. L'attuale mercato settimanale risulta essere scarsamente partecipato, causa anche l'infelice posizione nella quale è collocato. Individuando una nuova e più funzionale ubicazione del mercato vogliamo aumentare la presenza di esercenti e quindi ampliare l’offerta e la possibilità di scelta a disposizione dei cittadini. L’agricoltura. Crediamo fermamente nel ruolo multifunzionale della nostra agricoltura, come elemento imprescindibile del nostro territorio e come attore insostituibile nella cura e tutela dell’ambiente e del paesaggio . Per questo proseguiremo la strada della valorizzazione delle nostre produzioni tipiche: promuovendo le cosiddette filiere corte per favorire l’utilizzo di prodotti tipici del nostro territorio; favorendo la creazione di mercatini periodici con offerta di produzioni locali; confermando la partecipazione a manifestazioni di qualità quali Vinitaly.

Di concerto con i soggetti lavoreremo per limitare l'utilizzo di presidi fitosanitari nella duplice ottica di abbattere i costi e garantire prodotti sempre più naturali. 16

Una rete nella rete. Consapevoli della presenza sul nostro territorio di piccole e medie aziende agricole che hanno difficoltà ad affacciarsi sul mercato individualmente, saremo di stimolo per favorire processi di aggregazione che permettano di offrire e promuovere il territorio, i suoi saperi e i suoi sapori. Naturalmente possiamo mettere in atto una efficace azione di valorizzare del territorio, dei suoi prodotti tipici e delle sue offerte agrituristiche solo stando all’interno di una più vasta area come il Chianti. Importanti contributi in questo senso potranno venire dalla partecipazione all’Associazione delle strade del Vino e dell'Olio Chianti Classico della quale il comune fa parte e dalle opportunità offerte dei nuovo GAL del Chianti Fiorentino, pur con le difficoltà che le dinamiche consortili sempre comportano.

8 . LE POLITICHE DI AREA: Barberino ha il cuore nel Chianti L’esperienza della legislatura che sta finendo ha confermato la validità e la necessità di continuare uno stretto rapporto fra le amministrazioni del Chianti per concertare azioni volte a pianificare e programmare interventi di pubblica utilità sul territorio (viabilità, ciclo integrato delle acque, smaltimento rifiuti, scuola e formazione). Occorrono poi strategie e politiche comuni o condivise sulle scelte strategiche di fondo come quelle urbanistiche, di promozione del territorio, di valorizzazione dei prodotti locali. Viabilità e trasporti. Quella dell’ammodernamento della rete viaria e dei servizi di collegamento del territorio, primi fra tutti l’ingresso a Firenze e lo snodo alla Certosa, ma anche il collegamento con la costruenda tramvia verso Scandicci è una questione di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio che dovrà essere affrontata seriamente. Occorrerà inoltre affrontare il problema della superstrada FI-SI che necessita di una complessiva ristrutturazione. La necessità di un parcheggio scambiatore per i veicoli privati alle porte della città ed una efficace programmazione delle linee pubbliche in direzione del centro di Firenze e verso la parte nord della città è sempre più urgente, così come necessita di essere potenziata la rete dei trasporti locali specie per quei servizi di collegamento trasversale fra i comuni della zona. Il servizio idropotabile. Il POT triennale per il Chianti, deliberato dall’ATO 3, prevede investimenti infrastrutturali consistenti che dovranno essere effettuati nel prossimo quinquennio e che porteranno un sicuro beneficio nel breve-medio periodo. Intanto, come già detto in precedenza, si dovrà continuare nel lavoro di ricerca già avviato con gli altri comuni ed il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale per l’individuazione di alcuni siti idonei per la realizzazione di invasi capaci di fornire risposte a lungo termine per affrontare in sicurezza i periodo di siccità. Scuola e formazione. I comuni del Chianti dovranno operare affinché la decisione di spostare nella parte a nord della città di Firenze le attività amministrative e universitarie non costituisca una penalizzazione per i cittadini e gli studenti del nostro territorio. Infine, dovremo esaminare insieme a tutti gli attori presenti sul territorio quali profili di formazione professionale occorrono per rispondere alle domande provenienti dalle attività economiche e offrire nel contempo, opportunità di lavoro al tessuto sociale .

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Il distretto rurale. Il Chianti è universalmente riconosciuto come un territorio da cui provengono produzioni agroalimentari di eccellenza, ricco di emergenze storiche ed artistiche di grande valore. Un territorio di incomparabile bellezza, che la cura e la sapienza dei suoi abitanti hanno saputo mantenere intatta nel tempo la cui valorizzazione deve essere promossa e sostenuta. Riteniamo che uno strumento efficace per questo obiettivo sia il Distretto Rurale la cui istituzione dovrà essere rilanciata e perseguita con forza e determinazione da tutti i soggetti pubblici e privati del territorio. Questi obiettivi potranno essere più facilmente raggiungibili se il Chianti sarà capace di far pesare la propria forza politica e territoriale sui livelli politico-istituzionali superiori. **********************

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SOMMARIO Premessa: abbiamo un’ispirazione politica che non nascondiamo

........ pag. 2

Previsione sulle risorse finanziarie che saranno disponibili – Il nostro programma è realizzabile …… pag. 3 Le risorse umane di cui disporremo La macchina comunale e le gestioni associate

…… pag. 4

1 . LA PARTECIPAZIONE COME METODO: decidere insieme ai cittadini

…… pag. 5

2 . L’URBANISTICA: al primo posto l’interesse pubblico

…… pag. 5

3 . LA POLITICA AMBIENTALE: acqua e rifiuti

…… pag. 6

4 . LE INFRASTRUTTURE: al primo posto la scuola

…… pag. 9

5. LE POLITICHE EDUCATIVE E CULTURALI: Per il futuro dei nostri giovani

…… pag. 11

6. LE POLITICHE SOCIO-SANITARIE: azione di contrasto al disagio sociale

…… pag. 13

7. SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ ECONOMICHE: Necessità di sostenere tutti i settori, pariteticamente importanti per lo sviluppo

…… pag. 15

8 . LE POLITICHE DI AREA: Barberino ha il cuore nel Chianti

……pag. 17

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