Giornalino dei Lavoratori della ferrari – coordinato dalla RSU Fiom-Cgil ferrari
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Sciopero Generale L’assemblea dei lavoratori del 27 Ottobre ha deliberato un percorso unitario di fim-Fiom-uilm per lo svolgimento di due incontri con l’azienda. Nel primo incontro (2810-09) sono state presentate all’azienda proposte migliorative per lo svolgimento della Cassa Integrazione. Le proposte sono: 1) rotazione degli addetti in cassa integrazione 2) anticipo cassa integrazione 3) integrazione salariale alla cassa integrazione 4) applicazione ammortizzatori sociali in deroga per precari 5) abbattimento straordinari. Nel secondo incontro si doveva discutere sui piani industriali. fim e uilm, però, superano il mandato dei lavoratori in assemblea e rifiutano di svolgere l’incontro con la Fiom. A seguito di questo incomprensibile incidente la Rappresentanza della Fiom in ferrari denuncia ai lavoratori l’accaduto. Le rsu di fim e uilm tornano al mandato dei lavoratori e in modo unitario la RSU. I lavoratori sono in difficoltà alla ferrari e lo sono in altre aziende. Oltre alla crisi che morde e ogni giorno ci consegna un paese assolutamente
non in ripresa, si matura nei lavoratori l’idea che la crisi sia diventato un metodo per ridisegnare i rapporti di forza. Le aziende organizzano piani di ristrutturazione che stabiliscono licenziamenti di massa, flessibilità di orari e prestazioni. Se questa regola del deregolare il lavoro viene occultata da buona parte dell’informazione e sostenuta da sindacati paraministeriali come cisl e uil, non c’è altro da fare che unire le forze e le ragioni della base in difficoltà attorno alla Cgil, che ora più che mai ha il dovere di proclamare lo sciopero generale per denunciare il silenzio dell’informazione, far retrocedere fim e uilm nella loro corsa alla demolizione democratica della contrattazione nazionale, per dare voce ai problemi dei lavoratori delle aziende più ricche come ferrari e quelle più in difficoltà. Denunciare la politica impegnata in riforme ad-personam. Sciopero Generale perché la Cgil indichi un modello di società fondato sulla stabilità del lavoro, distribuzione del reddito verso il basso, solidarietà e non sottomissione!
Anno II – N.11
- NOVEMBRE 09-
Pubblichiamo un appello alle impiegate e alle operaie della ferrari. Con questo appello si apre un nuovo spazio di collaborazione e confronto in azienda. Ora che non esiste più, o quasi, un reparto di sole donne in produzione, ora che la tappezzeria sta diventando ormai un reparto di poche elette, ora che la ferrari si va riorganizzando, c’è bisogno che le donne si facciano sentire. Collaborare per un posto di lavoro in cui le donne siano protagoniste rappresentate sindacalmente da donne.
Appello Care colleghe, dal momento che il numero di donne in ferrari negli ultimi anni è notevolmente aumentato, sarebbe bello che facessimo sentire di più la nostra voce, soprattutto ora, che siamo alle prese con trasferimenti discriminatori e pratiche di mobbing sempre più evidenti. Mettiamo in evidenza le problematiche del lavoro femminile, qualsiasi esse siano, portiamole a conoscenza di tutti i colleghi. Scriviamo sul giornalino “Su la Testa” e facciamo in modo di creare una rappresentanza femminile per iniziare a cambiare le cose che non vanno, scambiarci informazioni e diffondere a livello aziendale le problematiche di ogni singolo reparto, per evitare di avere tante piccole realtà separate, ed unire le nostre forze. -Colleghe della ferrari-
Discutere di Qualità... Ricordiamo ancora una volta all'azienda che non esiste nessun accordo siglato tra ferrari ed RSU sull'auto-cerificazione relativa al qualità della lavorazione effettuata. Ricordiamo ancora una volta all'azienda che punzonare una lavorazioni per certificare la qualità non implica per noi l'utilizzo di un punzone individuale per ogni addetto. I lavoratori della meccanica e della ferrari fanno sempre e comunque qualità, così come la Fiom e RSU della ferrari continuano a chiede incontri per discutere di qualità (richiesta di incontro per il miglioramento dello sviluppo F142, richiesta di incontro qualità prodotto di linea F149, qualità fusioni in fonderia, qualità del ciclo di lavoro al montaggio motori ecc...) È l'azienda che spesso non da risposta alle nostre preoccupazioni e alle nostre proposte di incontro per il miglioramento della qualità. Pertanto, riteniamo assolutamente assurde e fuori luogo le pressioni dell'azienda su alcuni lavoratori della meccanica perchè utilizzino un punzone individuale. Riteniamo improponibile la condotta di alcuni preposti che arrivano alle minacce perchè si punzoni, per forza, la lavorazione effettuata. Se ci sono dei problemi relativi alla qualità, o se ci sono dei metodi di lavoro che l'azienda vuole utilizzare per migliorare la qualità, sia interpellata la RSU e si discuta in modo civile. Qualità è innanzi tutto confronto sul metodo di lavoro, non imposizione. Pertanto siamo pronti ad incontrare l'azienda in ogni momento. Ma basta con le provocazioni ai lavoratori e ai dirigenti sindacali!
Ricordiamo all’azienda che qualche mese fa ha condiviso con la RSU un percorso di verifica congiunta dei problemi qualitativi relativi allo sviluppo della F142. Ricordiamo all’azienda che restiamo a disposizione per questo e per fare un monitoraggio della qualità al montaggio motori e in fonderia. Ricordiamo, infine all’azienda la nostra disponibilità ad affrontare in modo congiunto verifiche sull’andamento della qualità della california, sia in linea che in finizione e revisione. La qualità non si può raggiungere minacciando gli addetti o applicando metodi di gestione senza un confronto.
immagini rubate della nuova ferrari F.U.A. Col nuovo contratto nazionale separato nasce il progetto della nuova ferrari FUA. Stile asciutto. Sguardo rivolto alla tradizione ma con tecnologia ava nzata. Parola d’ordine: qualità, ma non solo! Nasce la prima vettura concepita in ferrari da un ente bilaterale! FUA sta per fim-uilm-autority. Un omaggio della ferrari ai sindacati aziendalisti con un tocco di decisionismo nostalgico. Dopo la 458 Italica, la FUA si prepara ad aggredire il mercato. Sarà prodotta a Maranello con una nuova logica di orari di lavoro: una settimana di 12 ore al giorno, l’altra in cassa integrazione. fim e uilm stanno già preparando un referendum su questo aspetto innovativo. Ammessi alla consultazione democratica i segretari provinciali e la direzione aziendale.
RAPPRESENTANZA SINDACALE FIOM-FERRARI
Fonderia: non facciamo un altro kaizen! In fonderia è incominciata la sperimentazioni di un sistema gestionale della qualità. Lo chiamano Mess. È lo stesso sistema che viene usato in fiat. Come funziona questo sistema? Se lo applichiamo alle conchiglie, bisogna pensare ad un metodo che permette di controllare tutte le anomalie tecniche attraverso la segnalazione dell’addetto di un fermo pausa. Quando si verifica un fermo produzione, l’addetto, che ha inserito il suo badge nel sistema, indica l’anomalia che ha generato il fermo. Naturalmente il sistema genera degli effetti collaterali: tra le anomalie sul computer vengono elencati anche lo sciopero, l’assemblea sindacale e la pausa fisiologica! Attualmente, crediamo che ci sono tre questioni da affrontare per la qualità in fonderia 1) al di là dei metodi di lavoro, qual è la situazione qualitativa della fonderia? Lo svolgimento del 3° turno è collegato a problemi di qualità? Sul turno di notte
l’azienda non fornisce spiegazioni, per cui sarebbe opportuno che i dirigenti sindacali (uilm) ritirino la propria disponibilità al 3° turno 2) poichè non esiste nessun accordo sull’autocertificazione, non sarebbe il caso di non imporre ai lavoratori questo metodo di lavoro? 3) siamo sicuri che senza il coinvolgimento della rsu, non verrà effettuato dall’azienda un nuovo fallimento gestionale come fu col kaizen? All’epoca si imponeva ai lavoratori un metodo di lavoro che ha generato confusione e infortuni. La Fiom lo aveva previsto. L’applicazione del Mess ad alcune postazioni (isola controllo finale) potrebbe generare seri problemi. Non possiamo risolvere il problema della qualità con accordi individuali o solo con un computer. Perché la qualità sia un presupposto imprescindibile, è necessario il confronto, e la crescita professionale ed economica dei lavoratori. Quindi si apra un confronto sulla qualità e si abbandonino metodi repressivi, tra l’altro fuori luogo e squalificanti.
Finizione: Dall’era dei braccianti agricoli a quella dei Cyborg… Ormai è risaputo che l’adesione agli scioperi in ferrari potremo definirla quasi fittizia, anzi qualcuno afferma che tale iniziativa sia una perdita di tempo e salario per i lavoratori. Così in azienda si è sviluppato un clima quasi dell’accondiscendenza a tutto compresi gli avanzamenti applicati sulle linee di lavoro…estremamente flessibili…nonostante qualcosa ogni tanto non giri per il verso giusto, così nella famigerata terra perduta (Finizione) capita sovente che una linea molto sovversiva scioperi…decida di fermarsi senza nessun comunicato..senza nessun incontro con l’azienda, ella è stanca, lavora dal 1978 senza alcuna opera di restyling, allora suonavano assieme ancora i Led Zeppelin e lei è quasi un mito in finizione come gli Zeppelin nel rock… Ogni suo stop causa in media 3 ore di fermo alla produzione…e l’ultimo taglio al suo riposo compensativo non lo digerisce proprio…ma nessuno se ne accorge (o fa finta?) lei non parla si ferma…poichè rappresenta l’emblema di un reparto obsoleto, ma i tempi sono cambiati non ci sono più le masse operaie in lotta, adesso lottano i cyborg! “ Le richieste senza risposta dei RLS Il 28 luglio 2009, i Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori della ferrari (RLS), nell’ambito di un incontro sulla sicurezza, hanno presentato all’azienda una serie di richieste (per iscritto) per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Le richieste fatte dai rappresentanti della Sicurezza dei Lavoratori rappresentano uno strumento importante per migliorare tanti aspetti quotidiani e strategici per garantire la salute e la Sicurezza in azienda. Nonostante la figure del RLS sia riconosciuta, promossa e tutelata dalla legge, la ferrari, così come tante aziende italiane, non discute con i RLS. Invece di promuovere un miglioramento della sicurezza che coinvolga i lavoratori dell’azienda per accrescere la coscienza della sicurezza, la ferrari assume in modo unilaterale provvedimenti che non sono, o non appaiono, utili per la sicurezza. In questa ottica, secondo noi, è venuto alla luce il provvedimento aziendale sull’utilizzo dei telefoni cellulari. Il provvedimento ancora oggi è indirizzato solo agli operai. Nessun preposto, nessun dirigente rispetta il divieto di utilizzo del telefono cellulare per garantire la sicurezza. Dello stesso stampo è il provvedimento aziendale concepito quest’estate sul divieto di utilizzo di pantaloni corti oltre i cancelli dell’azienda. Cosa c’entrano questi provvedimenti con la sicurezza? Nulla, assolutamente nulla. La gestione della sicurezza in ferrari è diventata una procedura che tiene troppo spesso più al risultato formale che a quello sostanziale, fatto, di solito, di crescita della coscienza dei pericoli nei luoghi di lavoro. Spesso, le procedure per la sicurezza diventano un mezzo burocratico per tutelare
Le nostre libertà valgono anche in azienda
Oggi, è giunta in redazione, una nuova storia di repressione da parte dell’azienda. Vittima un lavoratore della galleria del vento. Un ragazzo che conosce bene il suo lavoro, con una buona istruzione. Da un po’ di giorni l’azienda gli gira attorno con provocazioni e minacce di trasferimento. I motivi sono sempre i soliti. Nonostante la disponibilità che dimostra, quando c’è uno sciopero lui partecipa perché lo ritiene un suo diritto. Un semplice, importantissimo diritto da esercitare in un paese libero. In ferrari, probabilmente non si può. Non interessa la professionalità e la qualità del lavoro. C’è bisogno di disciplina. Il lavoratore viene chiamato a colloquio dal Turco Tarantolato. Il lavoratore chiede di essere accompagnato da un delegato sindacale perché lo ritiene un suo diritto. L’azienda fa pressioni sul lavoratore e gli impone di recarsi dal Tarantolato per un colloquio, altrimenti l’azienda avrebbe proceduto con un trasferimento e un provvedimento disciplinare. Il lavoratore non molla. Ritiene che sia un suo diritto farsi assistere da un sindacalista per il colloquio. Risultato: trasferimento dalla galleria del vento alla linea dell’8 cilindri. In pieno stile fiat, i ribelli non si mandano più in fonderia ma in catena di montaggio, a espiare la colpa di essere persone libere, che richiedono di essere assistiti dal sindacato. A suo posto si cercherà un lavoratore che non faccia come il suo collega. Questa è l’azienda paradiso che vieta la libertà più elementare in nome di una disciplina che ormai soffoca davvero troppo e che non si tollera più. l’azienda o i capi area che per evitare responsabilità, colpiscono i lavoratori con provvedimenti disciplinari! La qualità del lavoro in azienda si misura anche dal livello di dibattito tra azienda e RLS sulla qualità di vita dei lavoratori. Alla ferrari, il dibattito ed il confronto sono interrotti. È talmente veritiero ciò che affermiamo che l’azienda oltre a disinteressarsi degli obblighi di legge sulla formazione annuale dei RLS, ancora non da risposte alle seguenti richieste ufficiali: Le richieste Proposta di miglioramento del vestiario estivo attraverso la sostituzione delle Polo con T-shirt. Verniciatura: sostituzione delle tute di lavoro attuali con tute in materiale innovativo che permettano la traspirazione della pelle Incidente in verniciatura: chiediamo all’azienda spiegazioni sulla presenza di una dipendente precaria sulle linee di lavoro con un dito ingessato Fonderia: rispetto dell’impegno aziendale sulla rotazione per gli addetti alle conchiglie (20 ore settimanali) Inoltre i RLS chiedono la consultazione delle disposizione fatte firmare ai lavoratori addetti ai forni fusori a seguito di un incidente avvenuto il 13-7-09 Richiesta scheda sicurezza olio motore utilizzato in una postazione del montaggio motori Cogliamo l’occasione per ribadire all’azienda la richiesta dei RLS di consultare il DVR della nuova carrozzeria. LA richiesta e stata inoltrata nel Marzo 2009 (oltre queste ci sono molte altre richieste che ancora non trovano risposta)
Lettera degli operai a BABBO NATALE Caro Babbo Natale, visti i tempi di crisi, ti chiediamo poche cose, economiche ed essenziali – Per il nostro Presidente Pollicino Verde un nuovo dizionario della lingua italiana... perchè? Se è vero che siamo una grande famiglia... beh, bisogna che vada a rileggerSi il significato di questa sacra parola... a noi non pare che ci stia trattando da famigliari... ma qua abbiamo la netta sensazione di essere figli e figliastri...... va in giro a dichiarare risultati ed utili eccezionali dell'azienda e lascia noi in cassa integrazione... e neanche uguale per tutti!!! Noi operai siamo il fulcro di questa azienda... ma solo finchè non abbiamo problemi di salute o legati ai ritmi, agli orari ed alle condizioni di lavoro... poi siamo elementi di disturbo da scaricare... come dei cani da abbandonare in autostrada... - Per il nostro capo area un po' di umanità e buon senMontaggio Motori. Proponiamo ai lettori la seconda e ed ultima parte della lettera di un lavoratore La prima parte ha suscitato molte polemiche in reparto da parte di alcuni preposti. Continuate a scrivere e denunciare.
3) IL FARE CARRIERA Seguendo il discorso precedente mi piacerebbe sapere in base a quale dati i responsabili dei vari reparti spostano il personale?? cioè il "fare carriera" a chi viene concesso?? mi ricordo che nell'anno 2007 mese di maggio, tutto l'area della meccanica venne chiamata in sala riunioni (vicino alla vecchia infermeria) per comunicarci l'andamento della produzione e successivamente,finito il discorso sull'andamento della produzione, venne esposto un diagramma con la struttura "per il fare carriera" e mi ricordo perfettamente che era così: dopo avere fatto esperienza all'interno dei vari reparti di produzione (verniciatura-motori-nuova meccanica-fonderia-finizione ecc) si viene spostati nei vari reparti di esperienza e dopo si poteva passare ai reparti GES oppure ai collaudi al SAT alle classiche..invece tutti noi del montaggio motori abbiamo visto che il nostro responsabile sposta chi gli pare e piace nella maniera che preferisce!!!! ci chiediamo perchè c'è della gente che lavora in linea da 10 anni e non hanno mai ricevuto niente ha differenza dei lecca C*** che hanno fatto carriera. Pensate alcune persone dopo 2 anni possiedono già il 4° livello e altre che dopo 6-8-10 anni hanno ancora il 3° livello nonostante non abbiano fatto niente ai danni di nessuno o nei confronti dell'azienda e fatto sempre onestamente il proprio lavoro...mah..perchè succede questo??? siamo alle solite bisogna essere ruffiani per fare carriera!!questo è personalmente quello che penso. Come si fa a meritarsi un livello superiore???
so... perchè? A dispetto della crisi dichiarata qui si continua a produrre in eccedenza, addirittura facendo l'aggiuntivo turno di notte (neanche concordato con RSU). Poi però facciamo settimane di cassa integrazione rimettendoci parte dello stipendio. Scorte per l'azienda... ma a noi chi paga le bollette? … magari tu, Babbo Natale !!! – Per tutte le famiglie degli operai che hanno contribuito a far crescere e a far conoscere questa azienda nel mondo, un po' di sicurezza per il futuro e stipendi che permettano loro di vivere dignitosamente. – Ai nostro cari Turco Tarantolato e Monaco Polacco un po' di tempo in più da dedicare ai colloqui con i dipendenti che ne hanno bisogno. Quindi, caro Babbo Natale, visto che anche tu sei vestito di rosso come noi... che ne dici di usare una ferrari al posto delle Renne? Così anche tu potrai contribuire a risollevare le sorti di noi dipendenti. Alcuni lavoratori che vi augurano Buon Natale
UNA T-SHIRT PER TE...LA REDAZIONE DI “SU LA TESTA” LO HA FATTO. UNA TSHIRT PER DIMOSTRARE CHE CON IL CONTRIBUTO DEI LAVORATORI SI PUO’ INNESCARE UN CIRCUITO VIRTUOSO. PART ENDO DAL SOSTEGNO PER IL GIORNALINO ABBIAMO PENSATO DI SOSTENERE AZIENDE A CONDUZIONE FAMILIARE. MAGLIETTE LAVORATE IN ZONA, CREATIVITA’ DEI LAVORATORI CHE NON SI RASSEGNANO ALLA LOGICA DEL MADE IN ITALY TAROCCATO! BASTA PRODOTTI FABBRICATI IN CINA COL TRICOLORE SULLA SPALLA, BASTA SPECULAZIONI! SOSTENIAMO IL TERRITORIO, TANTI LAVORATORI, NE HANNO BISOGNO. PRENOTA ANCHE TU LA T-SHIRT “SU LA TESTA”
VI PROPONGO UN TERNO! 18, 11, 9. Una data. Giocatevi questa data. Ho inviato questo messaggio al giornalino per invitare tutti i lavoratori a giocare questo terno. La particolarità di questa data? È stata la prima volta alla ferrari che le rsu di fim e uilm hanno fatto un comunicato rivolto all’azienda e non alla Fiom! È la prima volta da quando lavoro alla ferrari che succede una cosa del genere. Perché lo hanno fatto? Forse perché dopo la figuraccia per non aver rispettato il mandato dei lavoratori in assemblea, dovevano fare qualcosa per non sprofondare. Grazie alla Fiom che è riuscita nel miracolo! 18,11, 9 sulla ruota di Maranello… giocateli!