Manpower Speciale Premio Sul Lavoro

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STASERA VA IN ONDA IL LAVORO di Mauro Mazza*

La terza edizione del Premio per il Lavoro approda su RAI Uno, in seconda serata, il prossimo 29 dicembre. E non è certo un caso. L’evento, nato nel 2007 per volere di Manpower Italia che ha ideato e realizzato l’intero format, in sole due edizioni è riuscito ad ottenere gli ampi consensi del mondo del lavoro e dell’opinione pubblica in generale, registrando una sempre più interessata e numerosa partecipazione da parte delle aziende che oggi vedono il Premio per il Lavoro come un autorevole momento di riferimento, credibile e prestigioso, per riconoscere il giusto valore alle persone che operano nella propria struttura. “Riconosciamo l’eccellenza” recita infatti il claim della manifestazione, e il preciso obiettivo è la valorizzazione delle risorse umane: premiare la loro professionalità e il loro talento, la loro capacità di saper essere ogni giorno protagonisti del successo dell’impresa, sancire finalmente l’importanza del loro imprescindibile contributo, troppo spesso non debitamente riconosciuto. La decisione di trasmettere la cerimonia di premiazione dell’evento sulla prima rete nazionale è frutto e ulteriore testimonianza di una popolarità ormai raggiunta e consolidata, del suo forte impatto sulla società e sulle persone comuni, quelle stesse persone che ogni giorno scelgono RAI Uno affidandosi alla sua credibilità e autorevolezza, da sempre la rete televisiva che entra nelle case degli italiani, li intrattiene e li informa. E saranno proprio le persone comuni ad essere protagoniste della serata finale del Premio per il Lavoro, così come lo sono nello svolgere il proprio lavoro quotidiano. Sul palco - accolti da noti personaggi del mondo dello spettacolo, insie-

Mauro Mazza, Direttore RAI Uno

me a esponenti del mondo politico, economico e istituzionale del Paese - si alterneranno i vincitori delle otto categorie premiate, i “lavoratori”: dall’operaio al manager, dall’impiegato al dirigente, per una sera sotto i riflettori, gli otto talenti nazionali e stranieri che sono stati giudicati tali tra le centinaia di candidature pervenute. Si premiano le loro “storie di eccellenza”, il loro valore e il loro im-

pegno di ogni giorno, si conferisce il meritato riconoscimento al loro personale contributo alla crescita e all’innovazione dell’azienda, in un evento unico nel suo genere per impatto etico-sociale in cui RAI Uno ha deciso di credere e che ha scelto di sostenere. * Direttore RAI Uno



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Spazio a cura di Fps. Fps “Fuori per Servizio” è una cooperativa di servizi e contenuti giornalistici nata da un gruppo di giovani ex allievi del XVI biennio dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo “Carlo De Martino” di Milano, la storica scuola dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. FpS offre prodotti a 360 gradi: Web, radio, carta stampata, video, inchieste e uffici stampa. I giornalisti di FpS hanno in media 28 anni e vantano esperienze e collaborazioni presso le più importanti testate nazionali. Per info: [email protected]



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ANTONIO SCAGLIONE Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Operaio di Antonio Vanuzzo Gli arabi la chiamavano “la porta del vento”. Bagheria, città delle ville, di Guttuso e Tornatore, che l’ha recentemente celebrata nell’omonimo film. E’ qui che vive e lavora Antonino Scaglione, operaio della Acque Potabili Siciliane, azienda che gestisce il sistema idrico di tutta la provincia palermitana. Antonino è un operaio, orgoglioso di «essere sempre in giro con il sole o la pioggia» ad occuparsi della manutenzione di una rete «piuttosto malconcia». In Sicilia l’acqua più che altrove è risorsa e business. I primi a capirlo furono sempre gli arabi, che avviarono la prima opera di canalizzazione dell’Isola. «Oggi», spiega Antonino, anche se «il sistema è stato razionalizzato, grazie a interventi di modifica degli impianti e della distribuzione», il suo equilibrio rimane delicatissimo. Per questo, in caso di emergenza, è necessaria una capacità di reazione fulminea. Qualità, quest’ultima, che ha portato il signor Scaglione a vincere la scorsa edizione del Premio per il Lavoro nella categoria “Operaio”. Racconta: «c’era stata un’infiltrazione di un agente inquinante in una cisterna dove l’acqua veniva immagazzinata per uso domestico. Siamo stati chiamati d’urgenza, in un quartiere della provincia di Palermo. Io ho coordinato i lavori di pulizia della condotta e di disinfezione della cisterna». Un intervento che ha salvaguardato la salute di molte persone. E gli è valso la promozione a caposquadra. Un onore, ma anche qualche soldino in più in tasca. «La crisi», ammette Antonino, «quest’anno non l’ho proprio sentita».



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MARIA MONTANARI Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Impiegato di Lara Gusatto La gavetta se l’è fatta tutta. Da allestitrice del magazzino a responsabile dello scalo merci: 37 anni di lavoro e l’energia del primo giorno. Maria Montanari, 54enne bolognese e un figlio di 33 anni, impiegata della Unico, distributore farmaceutico italiano, è entusiasta del suo impiego anche grazie all’atmosfera aziendale: «Premiano la meritocrazia e sono sempre pronti a gratificarti quando fai un buon lavoro: anche una pacca sulla spalla è importante». E l’anno scorso Maria ha ottenuto ben più di una pacca sulla spalla: si è guadagnata la segnalazione come miglior impiegata che poi l’ha portata a vincere il premio della Manpower: «Sono stata scelta tra i vari responsabili del magazzino, una donna contro cinque uomini, per la mia capacità di gestire migliaia di colli al giorno con puntualità e precisione».  Controllare l’integrità e la scadenza dei prodotti farmaceutici è un lavoro delicato che però non le pesa: «Ragiono come se l’azienda fosse la mia e sono contenta di andare a lavorare tutte le mattine». E a tre anni dalla pensione l’arrivo del premio è stato il coronamento di un iter lavorativo ricco di soddisfazioni «una spinta a fare ancora meglio». Uno sprint necessario tenuto conto delle nuove sfide che l’attendono: viste le sue capacità ora si occupa anche della formazione del personale. «Abbiamo aperto l’anno scorso un magazzino a Treviso e uno a Udine e quest’anno abbiamo inaugurato quello di Verona, nel nostro settore la crisi non si sente proprio».  



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GIORGIO LORENZON Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Quadro di Natascia Gargano «Innanzitutto la persona. Possiamo impostare metodi fin che vogliamo, ma poi devono essere comunicati, spiegati e condivisi. Senza questo passaggio fondamentale non si va da nessuna parte». Non poteva esordire diversamente chi è stato premiato per aver realizzato un sistema pensato proprio per migliorare la vita del lavoratore. Giorgio Lorenzon, 30 anni di azienda e oggi responsabile dei servizi prevenzione e protezione ambientale dello stabilimento friulano di Electrolux, ha ricevuto il Premio per il Lavoro 2008 – Categoria Quadro. La multinazionale svedese è il più grande produttore al mondo di elettrodomestici per la casa e per un uso professionale, che a Porcia, nel Pordenonese, è una vera e propria azienda-paese, il maggiore stabilimento europeo del gruppo con un’estensione di 67 ettari. Il metodo in questione, ottimizzato e personalizzato da Lorenzon e il suo team, si chiama OCRA e, in sostanza, permette di valutare i rischi per la salute dei lavoratori sottoposti a mansioni ripetitive. Il funzionamento è semplice: «Il sistema permette di analizzare l’ergonomia delle postazioni di lavoro e dunque di individuare gli interventi necessari a prevenire i disturbi da cattiva postura». «Le azioni correttive – spiega ancora Lorenzon –  vanno dal cambio delle fasi di lavoro, all’aumento del numero di pause, fino alla rotazione delle persone». Obiettivo, «uscire quanto prima dalla zona di rischio». E, bel successo anche italiano, da inizio anno il metodo OCRA è diventato norma internazionale ISO. 



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GRAZIANO RINALDINI Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Dirigente di Zelia Federica Pastore «La gente pensa che per pulire bastino una scopa e uno straccio, ma non è così». Parola di Graziano Rinaldini, direttore generale della società cooperativa “Formula Servizi”, leader nel settore della logistica industriale e delle pulizie civili e sanitarie, che per rendere più efficiente ed ecofriendly la sua impresa ha puntato sulla microfibra: «Utilizzare questo tipo di panni ci fa risparmiare 30 milioni di litri d’acqua e 200mila kg di detergente all’anno, che non si riversano nelle fogne inquinando» continua Rinaldini. E da più di 10 anni, i camion dell’azienda vanno tutti a biodiesel o a metano. Un occhio di riguardo per l’ambiente quindi, ma anche per le quote rosa: il presidente è una donna di 34 anni e dei 9 componenti del CdA, 5 sono donne.  La bravura del direttore consiste proprio in questo, nel saper motivare i suoi dipendenti, migliorando la qualità della vita con il part time (dei 1800 contratti della cooperativa, 950 sono di mezza giornata) e il job sharing, che permette ai lavoratori di organizzarsi tra di loro i turni. Tutto questo è valso a Rinaldni il Premio per il Lavoro 2008 nella categoria dirigente. E la crisi? «Anche noi ne abbiamo risentito, soprattutto nel settore della logistica industriale». Ma il vulcanico dirigente ha trovato una soluzione per uscirne: «la chiave  è puntare sulla diversificazione. Noi abbiamo introdotto i servizi alla persona come l’assistenza a domicilio agli anziani, e gli introiti di questo settore hanno compensato le perdite della logistica industriale».

ALESSANDRO CITTERIO Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Dirigente di Mauro Munafò Costruire la ripresa oggi e senza perdere tempo, realizzando subito le opere indispensabili per l’Italia e per gli altri Paesi Europei. E’ questa la ricetta anti-crisi di Alessandro Citterio, della Todini Costruzioni Generali Spa, che nel 2008 ha conquistato il Premio per il Lavoro nella categoria dirigente dopo essere riuscito a completare non una ma ben tre opere, quali la Variante di Menaggio, il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Lecco e quattro stazioni della metropolitana leggera di Bari. Tutto questo rispettando i tempi e il budget previsti, caso eccezionale nel paese dove alle grandi costruzioni si accostano quasi sempre grandi ritardi, e preoccupandosi anche di promuovere corsi di formazione e aggiornamento per il personale. Nell’ultimo anno Alessandro si è focalizzato su nuovi progetti lavorando molto in Albania. Nel paese balcanico Citterio sta seguendo la realizzazione di un tratto stradale di 37 chilometri: «Parliamo di una regione in cui manca la corrente elettrica almeno due ore al giorno, con enormi lacune sul fronte della raccolta dei rifiuti e quasi senza rete ferroviaria». Ma anche di fronte a questi impedimenti, i lavori sono già a uno stato avanzato. La situazione non è tuttavia delle migliori neppure in Italia, dove Citterio continua a lavorare su diversi progetti, confrontandosi con le difficoltà di accesso al credito che ne rallentano lo sviluppo. «La Todini è stata colpita marginalmente dalla crisi, ma tante ditte che lavoravano con noi hanno dovuto chiudere, innescando una catena di eventi negativi per tutta la filiera delle costruzioni».



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CHARLES FEI SEKYERE Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Lavoratore Straniero in Italia di Antonio Vanuzzo «Il lavoro non si deve fermare». Nemmeno di notte, quando Charles Fei Sekyere comincia il suo turno negli stabilimenti della Electrolux Italia, a Porcia. Dal Ghana, Charles arriva in provincia di Pordenone nel 1997, un periodo in cui, ricordano i suoi superiori, venivano assunti anche 600 operai l’anno. Forza lavoro spesso proveniente soprattutto dal paese africano: 250 lavoratori su 2900 dipendenti, un esempio di integrazione riuscita nella città friulana, che conta la comunità ghanese più estesa d’Italia. Come dimostra la storia di Sekyere. «Per due anni ho lavorato alle linee di assemblaggio», racconta, «fino a diventare operatore di macchina delle presse che danno forma alle parti in plastica delle lavastoviglie». Un ruolo di monitoraggio che implica una notevole responsabilità. «Perché se gli impianti si fermano», dice, «è estremamente difficoltoso farli ripartire». E, di conseguenza, mantenere inalterato il ciclo produttivo. Così, nel momento in cui si è ritrovato a dover riparare una pressa, Charles ha suggerito ad alcuni manutentori l’apporto di alcune modifiche, per ripristinare i livelli di produzione richiesti dall’azienda. Consigli grazie ai quali i progettisti sono riusciti ad abbassare i tempi di set up dei codici dei macchinari, migliorandone le prestazioni. Una vittoria. «Mi sento molto bene anche se la crisi si sente», chiosa Sekyere, forse pensando alla recente riorganizzazione degli stabilimenti di Porcia, «perché posso continuare a fare il mio lavoro».



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ANTONIO CARLO FIORESE Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Lavoratore Italiano all’Estero di Benedetta Dalla Rovere La Cina è vicina, vicinissima. E parla veneto. Da sei anni a Shanghai, Antonio Carlo Fiorese è alla guida di una joint venture tra Climaveneta – società del gruppo DeLonghi - e una partner di Hong Kong. Sbarcato in Cina  l’11 novembre del 2003, dopo poche ore era già al lavoro. «Siamo partiti da zero. Non c’era niente»,  ricorda Fiorese.  «Per cominciare abbiamo dovuto affittare uno stabilimento, comprare i macchinari, istruire le persone. La nostra fabbrica è stata pronta solo nel 2005»,  prosegue. «Ora abbiamo 23 agenzie in tutto il paese e siamo organizzati come la Climaveneta Italia». L’azienda guidata da Fiorese produce solo per il mercato cinese, dove «la crisi si è sentita in piccola parte nei primi sei mesi dell’anno, non come in Italia e in Europa», racconta il manager. «A luglio non arrivavano ordini», anche se poi la situazione è migliorata. E proprio per aver vinto dopo quasi 40 anni di attività «la sfida di costruire una fabbrica a 10.000 chilometri dall’Italia».  Fiorese ha vinto il Premio per la categoria “lavoratore italiano all’estero”.  Capire costumi, mentalità cinesi  e riuscire ad integrarsi non è stato facile, anche se poi  riuscire a lavorare insieme «è stata una soddisfazione indescrivibile». «Fino all’anno scorso ero l’unico italiano in azienda», dice Fiorese. «Parlo solo poche parole di cinese, non ho mai avuto il tempo di impararlo bene. Per farmi capire è fondamentale il mio interprete, che è sempre con me.  E gli ho anche insegnato a parlare veneto».



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GIANLUCA MARRA Vincitore Premio per il Lavoro 2008 Categoria Lavoratore Pubblico di Marco Lignana Che si può fare in tempo di crisi? Aprire il portafoglio. L’equazione sembra paradossale, ma è tutt’altro che nuova: l’aveva già pensata Keynes 73 anni fa. Qui però non si tratta di grandi investimenti per risollevare economie mondiali, ma di prestiti piccoli piccoli. Attraverso uno strumento che mai era entrato nel bilancio di un ente pubblico italiano: il microcredito. La misura  nata nei paesi in via di sviluppo è stata usata dalla Regione Lazio per aiutare i propri cittadini. Con prestiti da poche migliaia di euro, al tasso d’interesse dell’1%. «Un’esperienza bellissima, una soddisfazione enorme». Parole di un uomo tutt’altro che “fannullone”: Gianluca Marra, dell’azienda Sviluppo Lazio (creatura della Regione), ideatore del progetto e per questo premiato da Manpower nella categoria “lavoratore pubblico”. Grazie a lui qualcuno è riuscito a riparare la macchina, qualcun’altro a pagare l’apparecchio dentistico al figlio, altri ancora a trovare una casa dignitosa. Mentre le banche faticano a concedere credito, la Regione ha dato una mano pure alle aziende: «Nel 2007-2008 abbiamo messo a disposizione 6,5 milioni di euro, il 40% è andato alle piccole imprese e il 60% alle persone». Ora il microcredito nel Lazio è decollato, e i fondi aumentano: «Nei primi due mesi abbiamo ricevuto 12000 richieste, stavamo in ufficio la notte, mi ricordo lo stupore della gente quando telefonavamo alle nove di sera. Ma se fai un lavoro così ci metti tanta passione». E la fatica non si sente.



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Manageritalia partner del Premio per il Lavoro

Rappresentiamo – prima come Fendac e dal 2003 come Manageritalia (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) – dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associamo anche quadri e professional. Offriamo ai manager rappresentanza istituzionale e contrattuale, valorizzazione e tutela verso la politica, le istituzioni e la società, servizi per la professione e la famiglia, network professionale e culturale. Promuoviamo e valorizziamo il ruolo e il contributo del management allo sviluppo economico e sociale e proprio per questo fin dal 2000 abbiamo dato vita al Premio Eccellenza, che riconosce l’eccellenza di quei manager che si sono distinti in

diversi ambiti: professionale, sociale, culturale, associativo, ma anche attraverso atti e gesti di grande rilevanza umana. Così fin dalla prima edizione del Premio per il Lavoro, nel 2007, abbiamo accolto l’invito di Manpower a sponsorizzare i premi per le categorie da noi rappresentate (dirigenti, HR manager e quadri), offrendo ai vincitori del 2007 e del 2008 innovativi e prestigiosi percorsi formativi e di sviluppo professionale. Ma il ruolo del manager e del management nell’economia attuale ci ha spinto a fare di più. Perché al manager oggi in azienda si chiede, tra le tante cose, soprattutto di mobilitare le risorse umane per raggiungere gli obiettivi, di costruire una squadra e farla diventare grande. Di prendersi la responsabilità del lavoro degli al-

tri, di giudicarli, di criticarli, ma soprattutto di farli crescere e portarli al successo. Allora, se tale è il ruolo del manager oggi, e lo è ancor più in un questo difficile momento, abbiamo deciso di impegnarci ancora di più e, proprio per rappresentare al meglio i nostri iscritti, siamo diventati nell’edizione del 2009 partner ufficiali del Premio per il Lavoro. Per valorizzare e riconoscere il contributo dei manager, ma anche di tutte quelle persone che in azienda li affiancano e contribuiscono, con la loro eccellenza e indipendentemente dalla loro posizione, a creare il valore aggiunto che solo una grande squadra sa e può offrire. Per far sì che anche e soprattutto i manager e la loro organizzazione diventino i propulsori di un forte cambiamento che deve investire la nostra società e il nostro sistema economico per rendere il mondo del lavoro più meritocratico, più etico, più produttivo, più vivibile e capace di conciliare al meglio esigenze professionali e personali delle persone. Se vogliamo che il mondo del lavoro cambi dobbiamo fare la nostra parte e Manageritalia e i suoi 35mila manager associati saranno un’importante forza propulsiva verso un vero cambiamento che si basi su questi presupposti. Ma soprattutto lo sono iniziative come il Premio per il lavoro che Manpower ha il merito di avere ideato per aiutare a riconoscere l’eccellenza delle persone, valorizzare il talento e far emergere i valori portanti del lavoro di oggi. Questo per un lavoro che sia un diritto, un dovere e un piacere, che crei valore per le persone e la società e ci garantisca verso una crescita sostenibile e duratura.



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Motivàti a motivare Accor Services sponsor del Premio per il Lavoro 2009

La valorizzazione dei talenti in azienda è da sempre una delle priorità di Accor Services, da oltre trent’anni azienda leader in Italia nell’offerta di soluzioni per semplificare la vita di dipendenti, collaboratori e manager: “La nostra filosofia, spiega Graziella Gavezotti, amministratore delegato di Accor Services, consiste nel mettere a disposizione strumenti semplici ma allo stesso tempo efficaci per migliorare il clima aziendale e offrire benefit mirati per premiare la produttività. Obiettivo primario: motivare i talenti dell’azienda”. Per tale motivo, prosegue Gavezotti, abbiamo accettato con entusiasmo di sponsorizzare questa edizione del “Premio per il lavoro” promosso da Manpower. La valorizzazione delle eccellenze, come strumento per far crescere l’intera azienda, è senza dubbio uno dei valori che ci sentiamo di condividere e promuovere. Siamo fermamente convinti che iniziative come questa possano dare un segnale importante per sottolineare un aspetto che non deve essere assolutamente dimenticato: concentrare la propria attenzione sulle risorse umane e sui talenti, investendo su di essi per dare slancio alla crescita dell’intera azienda”. Insomma, incentivazione e motivazione mirati sono strumenti essenziali per contribuire al superamento dell’attuale crisi economica. Non è un caso che Accor Services abbia riscontrato, nel primo semestre del 2009, un aumento dei volumi pari al 20%, mentre sono sempre di più le aziende che ricorrono alle varie tipologie di benefit per i propri dipendenti, consapevoli dell’importanza che questi mezzi rivestono per motivare i lavoratori. Oggi, il “tradizionale” Ticket Restaurant è ormai considerato un vero e proprio dirit-

to acquisito, mentre altri strumenti stanno riscuotendo un grande interesse da parte delle aziende; il Ticket Compliments, il voucher “regalo” spendibile in oltre 5000 negozi convenzionati, nel giro di pochi anni ha visto una crescita esponenziale e varie “declinazioni” di utilizzo in grado di soddisfare ogni categoria lavorativa; il settore delle card prepagate, un segmento in continua espansione per il quale Accor Services sta sviluppando diverse soluzioni con varie funzionalità di servizio, ha mostrato una crescita del 43% nel primo semestre 2009; il Maggiordomo aziendale, una persona a disposizione dei dipendenti in grado di aiutarli nelle piccole e grandi incombenze quotidiane, è ormai presente nelle più importanti aziende in tutta Italia.

“Naturalmente la valorizzazione dei talenti è un valore che promuoviamo non solo per i nostri clienti, ma anche e soprattutto all’interno della nostra azienda, spiega Gavezotti: da sempre portiamo avanti attività di formazione, aggiornamento e motivazione rivolte ai nostri dipendenti, con iniziative mirate in relazione alle esigenze e alle attese del singolo collaboratore. Da parte nostra, riteniamo la personalizzazione dell’offerta o del benefit proposto un valore aggiunto, in grado di motivare e valorizzare i collaboratori più talentuosi, che così percepiscono in modo concreto e proporzionale come le proprie capacità e peculiarità vengono messe in evidenza e premiate con una soluzione pensata appositamente per loro”.



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Al Lavoro per il Premio

Come si allestisce un evento se il corriere con la scenografia alle due del pomeriggio non è ancora arrivato?

di Francesco Maria Gallo

Ci siamo realmente trovati di fronte a questo problema il 5 dicembre 2007, quando all’Auditorium di Roma stavamo preparando la cerimonia finale della prima edizione del Premio per il Lavoro. Non vi racconterò tutti gli imprevisti e le tragi-comiche urgenze che abbiamo affrontato quel giorno, perché il vero ricordo che portiamo con noi è il risultato ottenuto. Splendido. All’inizio è stata un’idea, poi un progetto, infine una realtà. Si è materializzato davanti ai nostri occhi, riunione dopo riunione, mail dopo mail, giorno dopo giorno. Abbiamo cominciato ragionando su come doveva essere e cosa sarebbe dovuto succedere, e un passo alla volta abbiamo definito cosa avremmo dovuto fare per renderlo possibile. L’esperienza e l’entusiasmo non mancavano a nessuno, ma la sensazione di gestire qualcosa di più grande di ciò che avevamo fatto in precedenza non ci ha mai abbandonato. Ed è stata così la prima edizione del Premio, una roboante corsa verso un risultato grande e un po’ inaspettato. Al successo hanno contribuito l’impegno, la creatività e la forza di un gruppo di persone che hanno capito dall’inizio il valore di ciò che stavamo costruendo e ci hanno creduto. Come esperti nella selezione e nella gestione delle risorse umane, collaboriamo con le aziende e lavoriamo per le persone. Questi sono i nostri clienti, il nostro impegno quotidiano, e per loro abbiamo voluto costruire il Premio per il Lavoro. Il Premio ha iniziato a giugno 2007 la sua corsa e da allora non ha smesso di crescere e incontrare la partecipazione e il sostegno di sempre più imprese, che si sono rispecchiate nella voglia e nell’importanza di dare un riconosci-

mento a tutte le persone che muovono e sostengono il sistema aziendale, che ne decretano il successo. Seguendo questo obiettivo, da quasi tre anni ci dedichiamo con passione, creatività ed energia a rinnovare ogni ingranaggio del motore che muove il Premio per il Lavoro, ottimizzando servizi e risultati. L’edizione 2008 è stata una conferma dello sforzo fatto e dell’importanza che a questa iniziativa viene ormai riconosciuta non solo da imprese e istituzioni, ma dall’intera opinione pubblica italiana. Il primo anno, grazie alla guida di un giornalista d’eccezione come Mauro Mazza e al carisma di Simona Izzo, abbiamo guidato il pubblico che riempiva Sala Petrassi1 lungo 100 anni di storia del lavoro italiano, dal primo Novecento ad oggi, attraverso un racconto un po’ onirico, un po’ di costume, un po’ di cronaca. Nella seconda edizione abbiamo scelto di ripercorrere insieme alla platea di Sala Sinopoli2 alcuni dei principali cambiamenti e delle grandi

innovazioni che, negli ultimi decenni, sono stati il motore dello sviluppo economico e sociale, e che hanno contribuito a ridefinire l’assetto dell’impresa e del lavoro stesso. Milo Infante e Monica Leofreddi ci hanno accompagnato in questo viaggio. Per il 2009…stiamo organizzando un grande spettacolo insieme a Fabrizio Frizzi e Georgia Luzi, una serata che porti il valore dei lavoratori nelle case e negli occhi di tutti gli italiani. La premiazione andrà in onda su Rai Uno in seconda serata, martedì 29 dicembre. Parleremo di crescita, di impegno, di trasformazione. Vi aspettiamo. 1 Anche chiamata “Sala 700” dagli addetti ai lavori in riferimento alla capienza della platea, Sala Petrassi è uno degli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, costruito da Renzo Piano, che nel 2007 è stata sede della prima edizione del Premio per il Lavoro. 2 Ospita fino a 1.100 persone ed è una delle più belle sale dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

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