Libretto Mail Art - Manifestazione Internazionale A Salvaguardia Del Tagliamento

  • May 2020
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  • Words: 2,159
  • Pages: 36
Con il patroCinio:

Provincia di Pordenone

Provincia di Udine

Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale Ente riconosciuto e Onlus

www.acquaint.it

t r a l i a M lvaguardia del Tagliamento

le a sa Manifestazione internaziona

presentazione

L’Associazione, attraverso questo libretto che illustra le 130 opere pervenute, desidera esprimere tutta la gratitudine agli artisti italiani, europei e del mondo che hanno sviluppato e concepito le loro opere appositamente per la tutela del fiume. Di sicuro il successo di Mail-Art è dovuto anche per il sostegno dell’A.I.A.P. UNESCO/Comitato Nazionale di Portogruaro (VE), Quadreria Museo CRAS Spilimbergo (PN), Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi, Spazio/Arte L’Aquila. Nuova proposta atta a divulgare il caso TAGLIAMENTO alla sensibilità di maestri grandi e minori con la quale hanno manifestato il loro dissenso sulle, opere progettate, ritenute inutili e dannose, laddove è stato ampiamente dimostrato che la salvaguardia dell’ambiente contribuisce a proteggere le popolazioni più dei manufatti costruiti dall’Uomo. Questa ennesima manifestazione promossa dal sodalizio, la cui considerazione è stata recentemente apprezzata anche dall’Architetto Vanni Lenna, Assessore Regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, che ha ci ha scritto... “soggetti, come l’Associazione “Acqua”, che contribuiscono ad operare scelte strategiche per la nostra Regione”... Un’attestazione gratificante che elogia lo sforzo di volontariato per il benessere della comunità. Il nostro ringraziamento va ancora agli Enti, Istituzioni e Privati che ci hanno appoggiato e creduto nel nostro impegno e non sono rimasti delusi. Il Presidente A.C.Q.U.A. Renzo Bortolussi

Illustrazione artistica della manifestazione o Jacovissi t . r f e o b r o P R l e d

Il 2 settembre 1965 ed il 4 novembre del 1966 a Latisana, proprio alla foce del fiume Tagliamento, si verificarono due disastrose alluvioni che distrussero paesi e crearono vittime, in entrambe le alluvioni, sia tra le persone che tra gli animali. Fu un vero disastro, questo, che trasformò, a causa dello straripamento delle acque di quel fiume simbolo, i dolci paesaggi della Bassa Friulana in visioni spettrali. Anche molti paesi vicini ne furono toccati, anche se in maniera minore, come avvenne a Cordovado, il paese del poeta Giacomo Vit, che su quegli avvenimenti ha scritto un intenso poemetto, La piena (poemet di peraulis e aga), dove racconta come l’ansia di “morire per acqua” si impadronì del pensiero di molti friulani. Un’ansia che si fa palpabile nella prima delle poesie di questo poemetto, Driu il vuòlt, dietro la curva: I spetàvin la piena/driu il vuòlt, chi sintàt tal òur di ‘na braga/chi tal sercli scuri da l’ombrena, chi alsant il frut/cuintra li’ niulis, chi smirant/tai vui undistin sbos che/nuia al capiva, chi preant/un sant che tal vuòit al/taseva... I spètavin la piena,/driu il vuòit/e ‘na musica di arcassis/plòmbis a ni sturniva/ radìs ch’a s’in-ruziniva... (“Attendavamo fa piena; dietro la curva,/chi seduto sull’orlo di un/ramo, chi sul cerchio opaco/dell’ombra, chi alzando il figlioletto/contro le nubi, chi puntando/ gli occhi su un destino cavo che/nulla capiva, chi pregando/un santo che nel vuota/taceva... Attendevamo la piena,/dietro la curva/e una musica di acacie/fradice ci assordava/radice che arruginiva... ) L’ansia per quell’evento è resa dal poeta con grande maestria: prima dai versi spezzati che sembrano accavallarsi l’uno sull’altro come avviene per le onde di

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Mailpiena; poi dall’aspettare il suo arrivo da dietro la curva, da dove non la si vede arrivare se non nell’attimo fatale. Eppure, il Tagliamento, Tiliaventum Tilavento, Taliamentus come già nelle fonti classiche, da un toponimo di origine celtica la cui base potrebbe provenire dal celtico tilia - tiglio, è un fiume solitamente tranquillo, perfino pacifico quando nel suo largo letto scorrono sottili vene di acqua azzurrina, che sembrano scomparire nei magredi abbacinati dal sole di agosto. Il Tagliamento, definito il re dei fiumi alpini perché esemplare di fiume seminaturale a carattere torrentizio ormai unico in Europa e forse nel mondo, non ha mai chiesto vendette, come qualcuno scrisse allora ed ancora si scrive, perché lui è lì da sempre, perché quel territorio gli appartiene e se ogni tanto si allarga a cercare nuovi spazi lo fa per quell’ansia dinamica che è propria dei fenomeni della natura. Fenomeni ai quali un tempo l’uomo badava rispettandoli senza cercare forzature ma che oggi un insano desiderio di possesso e di sfruttamento non intende di considerare per il verso giusto, al massimo cercando il modo di farvi fronte innalzando argini e muri, di modo da poter far posto alle sue attività e a nuove costruzioni, fino a lambire l’acqua del fiume. Non solo alla rapina del minimo vitale, di quell’acqua necessaria ad un corso affinché non muoia, ma anche alla rapina del suo territorio ha dovuto assistere il Tagliamento, fiume libero fino agli inizi del 1700, quando l’uomo prese ad edificare le prime arginature in terra, che lo costrinsero a sfociare direttamente a mare. E poi via via sempre pezzi maggiori di quel suo terreno vitale gli furono sottratti, tanto che si costruì fino a ridosso degli argini, divenuti sempre più stretti, cosicché il letto del fiume non ce la fa sempre a sostenere le sue piene improvvise e disastrose. Fatto il danno, bisogna pur porvi rimedio, e come spesso succede a cau-

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l-Art sa della imprevidenza dell’uomo, il rimedio è peggiore del danno. Per limitare i danni, e per far fronte alla giusta paura degli uomini che vivono sui territori delle possibili piene, si è pensato di porre rimedio al problema devastando una parte significativa dell’asta del fiume, con la costruzione di imponenti casse di espansione, che non solo non impedirebbero, ad avviso di molti esperti, le piene eccezionali del fiume, ma causerebbero esse stesse ancora più danni, perché il Tagliamento, ristretto nelle casse in area golenale, aumenterebbe la sua velocità e potenza, trasformandosi in una ulteriore forza devastatrice. Questo progetto non è andato ancora in porto per la ferma opposizione di esperti, istituzioni e semplici cittadini per la tutela del territorio e dell’ambiente. La Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale che nel suo acronimo, A.C.Q.U.A, indica chiaramente scopi ed obiettivi della battaglia che da anni combatte, è la più vivace tra queste. Il suo presidente, Renzo Bortolussi, che vive vicino al grande fiume e al quale ha dedicato diverse opere d’artista, ne ha pensata un’altra delle sue per dare un colpo d’ala alla battaglia condotta dalla sua Associazione. Alla fine dell’anno scorso ha inviato a numerosi artisti italiani e stranieri un appello affinché contribuiscano, con le loro opere, alla campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia del Tagliamento, e parecchi di loro hanno risposto all’invito. I veri artisti, si sa, quelli che fanno della loro arte un impegno per la libertà, son sempre pronti a combattere per una giusta causa con gli strumenti dell’arte loro, che valgono più di millanta parole, e senza pensare a cosa ne potrebbe venir loro in tasca. E se la dimensione necessaria dell’arte, al di là di tecniche e tendenze, è quella della bellezza, del disvelamento dei sentimenti, dell’armonia e della misura, cosa di più bello, di più armonioso, di più misurato di un paesaggio naturale che il tempo e le cose hanno plasmato lentamente, secolo dopo secolo?

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MailE tanti artisti, si diceva, hanno risposto all’appello dell’associazione: oltre 130 di loro hanno inviato le loro opere, e alcuni di questi – ma non facciamo nomi, perché qui non si tratta di fare graduatorie di merito, ma di sensibilità – sono nomi famosi nel panorama nazionale ed internazionale. Il fiume, si sa, è capace di grandi suggestioni ed emozioni, e le opere presentate – le tecniche utilizzate sono le più diverse: si va dall’acquerello al pastello, dalla grafica al collage, dalla grafica alla fotografia – ne rendono le mille sfaccettature e le altrettante sensibilità degli artisti. Impossibile dire qualcosa di tutti, ma almeno rileviamo che tra le opere presentate troviamo dei veri e propri brani poetici, resi con lirismo e partecipazione, assieme a gridate espressioni contro lo scempio, che spesso trovano nelle parole che accompagnano tali tele le espressioni di uno sdegno che viene dal profondo dell’animo dell’artista. E tutte, ma proprio tutte queste opere, parlano di un fiume da salvare perché lo si ama (non si salva ciò che non si ama), con il cuore e con la mente. La loro è una denuncia ora appena accennata ora financo gridata ad alta voce, con le parole della loro arte. E queste opere avranno ancora più voce, manifesteranno ancora più amore e impegno per la salvaguardia del fiume, grazie a una collettiva itinerante organizzata, nell’ambito della manifestazione Abstract VIII edizione - 1ª manifestazione internazionale MAIL-ART, dalla Associazione A.C.Q.U.A con il patrocinio deIl’AI.AP. Unesco/comitato di Portogruaro, della Quadreria Museo CRAS di Spilimbergo, del Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi e di Spazio/ Arte L’Aquila. Le opere della collettiva – riprodotte commentate nell’opuscolo assieme agli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa – saranno esposte al pubblico, nei primi mesi del 2009, nelle austere sale del Consiglio Regionale e in sette centri urbani del Friuli.

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E R E P O E L 5

Alberto Beson

cm 21x30

Alberto Beson

Alberto ISSEI

cm 30x21

AlDA ANTONI

6

cm 21x30

alexander glushchenko

cm 21x30

ALFA PIETTA

cm 27x21

cm 28x20

ALFIO FIORENTINO

cm 20x29

ANASTASIA FINSKAJA

ANDREA CONCINI

cm 21x28

aNGEL PEREZ DIMAS

ANGELO CELSI

cm 10x20

cm 37x32

cm 19x26

7

antonio di michele

cm 21x30

archives fulgor c. silvi

bona cardinali

cm 21x3

bona cardinali

8

autore anonimo

cm 130x25

cm 21x30

cm 22x31

bortuzzo bernardino

cm 22x30

camilla concini

camilla concini

cm 21x29

cm 27x14

carlo desirò candice bonaparte

cm 21x30

cm 11x21

9

cesare serafino

cm 45x29

cicchine benito cm 28x21

cieol fausto

cm 30x20

cieol fausto

10

cieol fausto

cm 30x20

cm 30x20

dimitry avaliany

cm 20x28

elena goreva

cieol fausto

cm 30x20

elio jodice

cieol fausto

cm 21x28

cm 30x20

cm 18x25

11

emidio di carlo

cm 22x31

emilio morandi

emanuele sartini

cm 21x30

cm 30x21

evrika junglle

12

ezio campese

cm 30x21

cm 20x29

Emozioni fiorenzo barindelli

franca battain

cm 21x30

cm 21x30

cm 21x30

franca battain

cm 21x30

13

francesco ghio cm 30x21

fred maes

cm 21x30

F. Rossi De Gasperis cm 30x20

francesco sartini cm 30x21

14

francesco olivieri cm 30x21

fulvio ioan 1 cm 36x29

fred maes

cm 21x30

fulvio ioan 2 cm 36x29

giancarlo pucci

cm 15x11

gabriel carnana

cm 26x20

15

giorgio celiberti

cm 25x34

giovanni canton

giorgio cappella

cm 21x30

cm 30x21

giovanni canton

16

giovanni strada

cm 15x21

cm 21x30

giovanni strada

cm 21x30

giuliano cotellessa

giovanni strada

cm 30x21

giulio candussio

giulia biagini

cm 21x30

cm 30x21

cm 34x34

17

giuseppina lesa

cm 17x22

giuseppe vittorio scapigliati cm 19x28

graziella zavagno

18

grazia zattarin

cm 21x30

cm 26x31

ilmar kruusamae

ilmar kruusamae

cm 21x29

J. Cariglia

ichi hideaki

cm 21x29

cm 30x20

cm 30x42

J. Cariglia

cm 30x20

19

Istvan Laszlo Holicska

cm 31x23

jaromir svozilik

laura brunetta

cm 14x18

cm 30x21

jo anne echevarria myers

20

lennef

cm 15x21

cm 17x24

linda ghiglione

cm 30x21

madina bekovich cherkasskaja cm 21x29

lora junglle

cm 19x21

marcello diotallevi

cm 15x10

mara ruzzo

cm 14x29

21

maria todisco

cm 21x30

maria pia fanna rocoroni

maria todisco

cm 21x30

marina buratti

22

mario concina

cm 33x48

cm 21x30

cm 20x27

mario di giulio

massimo concini

cm 60x20

cm 30x21

massimo concini

marta barbieri

cm 21x30

cm 30x21

milena bellomo

cm 30x22

23

mirella bettella

cm 22x30

nadia percon

nane zavagno

cm 32x23

museum of musums Belgium cm 21x30

24

nello caruso

cm 34x25

cm 16x21

nadia percon

cm 16x21

pasquale cassandro

pier giorgio boccardo

cm 21x30

cm 30x21

pasquale cassandtro

pietro bisio

cm 30x21

cm 21x30

25

pietro ronzat

cm 30x40

piero viti

pietro ronzat

cm 22x30

cm 30x40

pietro ronzat

26

pietro ronzat

cm 30x40

cm 30x40

rd

cm 21x18

rea mauro

ria pacquee

cm 32x45

cm 27x20

renzo bortolussi

riri negri

cm 41x30

cm 28x36

27

roberto scala 1

cm 33x24

roberto scala 2

rosati camilla

cm 33x24

cm 30x20

rota doriano

28

rosanna la spesa

cm 30x21

cm 12x20

S. Giacometti

cm 30x21

ruggero maggi

sasha schwartz

cm 21x29

sasha schwartz scheyes

cm 21x30

cm 21x29

cm 21x30

29

simone succu

cm 23x33

sfondo grigio

stefano ferrarin

30

cm 30x21

teresa barbieri cm 30x21

valerio reis

cm 30x21

tolstov v.l.

vittorio sopracase

cm 20x28

cm 30x21

willi melnikov

vittorio sopracase

cm 30x21

cm 21x29

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La mostra verrà ospitata da vari comuni: 4-7 giugno Ragogna 11-14 giugno San Vito 25-27 giugno San Daniele del Friuli 1-7 luglio Dignano 8-16 agosto Spilimbergo 28-30 agosto Sequals Il programma delle mostre potrà subire delle variazioni che saranno comunicate per tempo a mezzo stampa e dal nostro sito internet.

Al termine della mostra le opere potranno essere acquistate durante l’asta che verrà organizzata presso la sede dell’ultima esposizione alla Villa Savorgnan di Lestans.

Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale Ente riconosciuto e Onlus

www.acquaint.it via Ciani 4 - 33090 Lestans di Sequals (Pn) [email protected] C.F. 90008420938 - P. Iva 1585080938 Inviateci le vostre osservazioni 32

Scuola primaria “Jacopo pirona” di dignano MaEStra Santina UrBano ClaSSE 5

2009 / Impaginazione: Interattiva - Spilimbergo (Pn) / Fotografie: Foto ottica Mezzolo - Dignano (Ud)

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