Con il patroCinio:
Provincia di Pordenone
Provincia di Udine
Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale Ente riconosciuto e Onlus
www.acquaint.it
t r a l i a M lvaguardia del Tagliamento
le a sa Manifestazione internaziona
presentazione
L’Associazione, attraverso questo libretto che illustra le 130 opere pervenute, desidera esprimere tutta la gratitudine agli artisti italiani, europei e del mondo che hanno sviluppato e concepito le loro opere appositamente per la tutela del fiume. Di sicuro il successo di Mail-Art è dovuto anche per il sostegno dell’A.I.A.P. UNESCO/Comitato Nazionale di Portogruaro (VE), Quadreria Museo CRAS Spilimbergo (PN), Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi, Spazio/Arte L’Aquila. Nuova proposta atta a divulgare il caso TAGLIAMENTO alla sensibilità di maestri grandi e minori con la quale hanno manifestato il loro dissenso sulle, opere progettate, ritenute inutili e dannose, laddove è stato ampiamente dimostrato che la salvaguardia dell’ambiente contribuisce a proteggere le popolazioni più dei manufatti costruiti dall’Uomo. Questa ennesima manifestazione promossa dal sodalizio, la cui considerazione è stata recentemente apprezzata anche dall’Architetto Vanni Lenna, Assessore Regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, che ha ci ha scritto... “soggetti, come l’Associazione “Acqua”, che contribuiscono ad operare scelte strategiche per la nostra Regione”... Un’attestazione gratificante che elogia lo sforzo di volontariato per il benessere della comunità. Il nostro ringraziamento va ancora agli Enti, Istituzioni e Privati che ci hanno appoggiato e creduto nel nostro impegno e non sono rimasti delusi. Il Presidente A.C.Q.U.A. Renzo Bortolussi
Illustrazione artistica della manifestazione o Jacovissi t . r f e o b r o P R l e d
Il 2 settembre 1965 ed il 4 novembre del 1966 a Latisana, proprio alla foce del fiume Tagliamento, si verificarono due disastrose alluvioni che distrussero paesi e crearono vittime, in entrambe le alluvioni, sia tra le persone che tra gli animali. Fu un vero disastro, questo, che trasformò, a causa dello straripamento delle acque di quel fiume simbolo, i dolci paesaggi della Bassa Friulana in visioni spettrali. Anche molti paesi vicini ne furono toccati, anche se in maniera minore, come avvenne a Cordovado, il paese del poeta Giacomo Vit, che su quegli avvenimenti ha scritto un intenso poemetto, La piena (poemet di peraulis e aga), dove racconta come l’ansia di “morire per acqua” si impadronì del pensiero di molti friulani. Un’ansia che si fa palpabile nella prima delle poesie di questo poemetto, Driu il vuòlt, dietro la curva: I spetàvin la piena/driu il vuòlt, chi sintàt tal òur di ‘na braga/chi tal sercli scuri da l’ombrena, chi alsant il frut/cuintra li’ niulis, chi smirant/tai vui undistin sbos che/nuia al capiva, chi preant/un sant che tal vuòit al/taseva... I spètavin la piena,/driu il vuòit/e ‘na musica di arcassis/plòmbis a ni sturniva/ radìs ch’a s’in-ruziniva... (“Attendavamo fa piena; dietro la curva,/chi seduto sull’orlo di un/ramo, chi sul cerchio opaco/dell’ombra, chi alzando il figlioletto/contro le nubi, chi puntando/ gli occhi su un destino cavo che/nulla capiva, chi pregando/un santo che nel vuota/taceva... Attendevamo la piena,/dietro la curva/e una musica di acacie/fradice ci assordava/radice che arruginiva... ) L’ansia per quell’evento è resa dal poeta con grande maestria: prima dai versi spezzati che sembrano accavallarsi l’uno sull’altro come avviene per le onde di
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Mailpiena; poi dall’aspettare il suo arrivo da dietro la curva, da dove non la si vede arrivare se non nell’attimo fatale. Eppure, il Tagliamento, Tiliaventum Tilavento, Taliamentus come già nelle fonti classiche, da un toponimo di origine celtica la cui base potrebbe provenire dal celtico tilia - tiglio, è un fiume solitamente tranquillo, perfino pacifico quando nel suo largo letto scorrono sottili vene di acqua azzurrina, che sembrano scomparire nei magredi abbacinati dal sole di agosto. Il Tagliamento, definito il re dei fiumi alpini perché esemplare di fiume seminaturale a carattere torrentizio ormai unico in Europa e forse nel mondo, non ha mai chiesto vendette, come qualcuno scrisse allora ed ancora si scrive, perché lui è lì da sempre, perché quel territorio gli appartiene e se ogni tanto si allarga a cercare nuovi spazi lo fa per quell’ansia dinamica che è propria dei fenomeni della natura. Fenomeni ai quali un tempo l’uomo badava rispettandoli senza cercare forzature ma che oggi un insano desiderio di possesso e di sfruttamento non intende di considerare per il verso giusto, al massimo cercando il modo di farvi fronte innalzando argini e muri, di modo da poter far posto alle sue attività e a nuove costruzioni, fino a lambire l’acqua del fiume. Non solo alla rapina del minimo vitale, di quell’acqua necessaria ad un corso affinché non muoia, ma anche alla rapina del suo territorio ha dovuto assistere il Tagliamento, fiume libero fino agli inizi del 1700, quando l’uomo prese ad edificare le prime arginature in terra, che lo costrinsero a sfociare direttamente a mare. E poi via via sempre pezzi maggiori di quel suo terreno vitale gli furono sottratti, tanto che si costruì fino a ridosso degli argini, divenuti sempre più stretti, cosicché il letto del fiume non ce la fa sempre a sostenere le sue piene improvvise e disastrose. Fatto il danno, bisogna pur porvi rimedio, e come spesso succede a cau-
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l-Art sa della imprevidenza dell’uomo, il rimedio è peggiore del danno. Per limitare i danni, e per far fronte alla giusta paura degli uomini che vivono sui territori delle possibili piene, si è pensato di porre rimedio al problema devastando una parte significativa dell’asta del fiume, con la costruzione di imponenti casse di espansione, che non solo non impedirebbero, ad avviso di molti esperti, le piene eccezionali del fiume, ma causerebbero esse stesse ancora più danni, perché il Tagliamento, ristretto nelle casse in area golenale, aumenterebbe la sua velocità e potenza, trasformandosi in una ulteriore forza devastatrice. Questo progetto non è andato ancora in porto per la ferma opposizione di esperti, istituzioni e semplici cittadini per la tutela del territorio e dell’ambiente. La Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale che nel suo acronimo, A.C.Q.U.A, indica chiaramente scopi ed obiettivi della battaglia che da anni combatte, è la più vivace tra queste. Il suo presidente, Renzo Bortolussi, che vive vicino al grande fiume e al quale ha dedicato diverse opere d’artista, ne ha pensata un’altra delle sue per dare un colpo d’ala alla battaglia condotta dalla sua Associazione. Alla fine dell’anno scorso ha inviato a numerosi artisti italiani e stranieri un appello affinché contribuiscano, con le loro opere, alla campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia del Tagliamento, e parecchi di loro hanno risposto all’invito. I veri artisti, si sa, quelli che fanno della loro arte un impegno per la libertà, son sempre pronti a combattere per una giusta causa con gli strumenti dell’arte loro, che valgono più di millanta parole, e senza pensare a cosa ne potrebbe venir loro in tasca. E se la dimensione necessaria dell’arte, al di là di tecniche e tendenze, è quella della bellezza, del disvelamento dei sentimenti, dell’armonia e della misura, cosa di più bello, di più armonioso, di più misurato di un paesaggio naturale che il tempo e le cose hanno plasmato lentamente, secolo dopo secolo?
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MailE tanti artisti, si diceva, hanno risposto all’appello dell’associazione: oltre 130 di loro hanno inviato le loro opere, e alcuni di questi – ma non facciamo nomi, perché qui non si tratta di fare graduatorie di merito, ma di sensibilità – sono nomi famosi nel panorama nazionale ed internazionale. Il fiume, si sa, è capace di grandi suggestioni ed emozioni, e le opere presentate – le tecniche utilizzate sono le più diverse: si va dall’acquerello al pastello, dalla grafica al collage, dalla grafica alla fotografia – ne rendono le mille sfaccettature e le altrettante sensibilità degli artisti. Impossibile dire qualcosa di tutti, ma almeno rileviamo che tra le opere presentate troviamo dei veri e propri brani poetici, resi con lirismo e partecipazione, assieme a gridate espressioni contro lo scempio, che spesso trovano nelle parole che accompagnano tali tele le espressioni di uno sdegno che viene dal profondo dell’animo dell’artista. E tutte, ma proprio tutte queste opere, parlano di un fiume da salvare perché lo si ama (non si salva ciò che non si ama), con il cuore e con la mente. La loro è una denuncia ora appena accennata ora financo gridata ad alta voce, con le parole della loro arte. E queste opere avranno ancora più voce, manifesteranno ancora più amore e impegno per la salvaguardia del fiume, grazie a una collettiva itinerante organizzata, nell’ambito della manifestazione Abstract VIII edizione - 1ª manifestazione internazionale MAIL-ART, dalla Associazione A.C.Q.U.A con il patrocinio deIl’AI.AP. Unesco/comitato di Portogruaro, della Quadreria Museo CRAS di Spilimbergo, del Gruppo Giovani Pittori Spilimberghesi e di Spazio/ Arte L’Aquila. Le opere della collettiva – riprodotte commentate nell’opuscolo assieme agli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa – saranno esposte al pubblico, nei primi mesi del 2009, nelle austere sale del Consiglio Regionale e in sette centri urbani del Friuli.
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E R E P O E L 5
Alberto Beson
cm 21x30
Alberto Beson
Alberto ISSEI
cm 30x21
AlDA ANTONI
6
cm 21x30
alexander glushchenko
cm 21x30
ALFA PIETTA
cm 27x21
cm 28x20
ALFIO FIORENTINO
cm 20x29
ANASTASIA FINSKAJA
ANDREA CONCINI
cm 21x28
aNGEL PEREZ DIMAS
ANGELO CELSI
cm 10x20
cm 37x32
cm 19x26
7
antonio di michele
cm 21x30
archives fulgor c. silvi
bona cardinali
cm 21x3
bona cardinali
8
autore anonimo
cm 130x25
cm 21x30
cm 22x31
bortuzzo bernardino
cm 22x30
camilla concini
camilla concini
cm 21x29
cm 27x14
carlo desirò candice bonaparte
cm 21x30
cm 11x21
9
cesare serafino
cm 45x29
cicchine benito cm 28x21
cieol fausto
cm 30x20
cieol fausto
10
cieol fausto
cm 30x20
cm 30x20
dimitry avaliany
cm 20x28
elena goreva
cieol fausto
cm 30x20
elio jodice
cieol fausto
cm 21x28
cm 30x20
cm 18x25
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emidio di carlo
cm 22x31
emilio morandi
emanuele sartini
cm 21x30
cm 30x21
evrika junglle
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ezio campese
cm 30x21
cm 20x29
Emozioni fiorenzo barindelli
franca battain
cm 21x30
cm 21x30
cm 21x30
franca battain
cm 21x30
13
francesco ghio cm 30x21
fred maes
cm 21x30
F. Rossi De Gasperis cm 30x20
francesco sartini cm 30x21
14
francesco olivieri cm 30x21
fulvio ioan 1 cm 36x29
fred maes
cm 21x30
fulvio ioan 2 cm 36x29
giancarlo pucci
cm 15x11
gabriel carnana
cm 26x20
15
giorgio celiberti
cm 25x34
giovanni canton
giorgio cappella
cm 21x30
cm 30x21
giovanni canton
16
giovanni strada
cm 15x21
cm 21x30
giovanni strada
cm 21x30
giuliano cotellessa
giovanni strada
cm 30x21
giulio candussio
giulia biagini
cm 21x30
cm 30x21
cm 34x34
17
giuseppina lesa
cm 17x22
giuseppe vittorio scapigliati cm 19x28
graziella zavagno
18
grazia zattarin
cm 21x30
cm 26x31
ilmar kruusamae
ilmar kruusamae
cm 21x29
J. Cariglia
ichi hideaki
cm 21x29
cm 30x20
cm 30x42
J. Cariglia
cm 30x20
19
Istvan Laszlo Holicska
cm 31x23
jaromir svozilik
laura brunetta
cm 14x18
cm 30x21
jo anne echevarria myers
20
lennef
cm 15x21
cm 17x24
linda ghiglione
cm 30x21
madina bekovich cherkasskaja cm 21x29
lora junglle
cm 19x21
marcello diotallevi
cm 15x10
mara ruzzo
cm 14x29
21
maria todisco
cm 21x30
maria pia fanna rocoroni
maria todisco
cm 21x30
marina buratti
22
mario concina
cm 33x48
cm 21x30
cm 20x27
mario di giulio
massimo concini
cm 60x20
cm 30x21
massimo concini
marta barbieri
cm 21x30
cm 30x21
milena bellomo
cm 30x22
23
mirella bettella
cm 22x30
nadia percon
nane zavagno
cm 32x23
museum of musums Belgium cm 21x30
24
nello caruso
cm 34x25
cm 16x21
nadia percon
cm 16x21
pasquale cassandro
pier giorgio boccardo
cm 21x30
cm 30x21
pasquale cassandtro
pietro bisio
cm 30x21
cm 21x30
25
pietro ronzat
cm 30x40
piero viti
pietro ronzat
cm 22x30
cm 30x40
pietro ronzat
26
pietro ronzat
cm 30x40
cm 30x40
rd
cm 21x18
rea mauro
ria pacquee
cm 32x45
cm 27x20
renzo bortolussi
riri negri
cm 41x30
cm 28x36
27
roberto scala 1
cm 33x24
roberto scala 2
rosati camilla
cm 33x24
cm 30x20
rota doriano
28
rosanna la spesa
cm 30x21
cm 12x20
S. Giacometti
cm 30x21
ruggero maggi
sasha schwartz
cm 21x29
sasha schwartz scheyes
cm 21x30
cm 21x29
cm 21x30
29
simone succu
cm 23x33
sfondo grigio
stefano ferrarin
30
cm 30x21
teresa barbieri cm 30x21
valerio reis
cm 30x21
tolstov v.l.
vittorio sopracase
cm 20x28
cm 30x21
willi melnikov
vittorio sopracase
cm 30x21
cm 21x29
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La mostra verrà ospitata da vari comuni: 4-7 giugno Ragogna 11-14 giugno San Vito 25-27 giugno San Daniele del Friuli 1-7 luglio Dignano 8-16 agosto Spilimbergo 28-30 agosto Sequals Il programma delle mostre potrà subire delle variazioni che saranno comunicate per tempo a mezzo stampa e dal nostro sito internet.
Al termine della mostra le opere potranno essere acquistate durante l’asta che verrà organizzata presso la sede dell’ultima esposizione alla Villa Savorgnan di Lestans.
Associazione Controllo Qualità Urbanistico Ambientale Ente riconosciuto e Onlus
www.acquaint.it via Ciani 4 - 33090 Lestans di Sequals (Pn)
[email protected] C.F. 90008420938 - P. Iva 1585080938 Inviateci le vostre osservazioni 32
Scuola primaria “Jacopo pirona” di dignano MaEStra Santina UrBano ClaSSE 5
2009 / Impaginazione: Interattiva - Spilimbergo (Pn) / Fotografie: Foto ottica Mezzolo - Dignano (Ud)