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Roma, 05 marzo 2001 OGGETTO: Richiesta di informazioni Master on-line di Esperienze.net Gentile Sig.na Maria Rossi, a seguito della Sua richiesta di informazioni, abbiamo il piacere di trasmetterLe il programma diddattico dettagliato del Master da Lei richiesto sul tema di Web Project- Management. Per ulteriori informazioni, verrà presto contattata da un consulente didattico. In coda troverà il programma dettagliato del Master da lei scelto. Cordiali saluti, La segreteria didattica Programma
Esperienze.net S.p.A.
Internet: nuovo mercato digitale • In Italia, in Europa, in America • Gli utenti di Internet • I segmenti del mercato • Metodologie di analisi del mercato • Dimensione e composizione dell'utenza Internet Reti e connettività globale: • • • • •
TLC e business a larga banda Il modello Host – Network Le reti per il multimediale I protocolli e i domini HW e SW per le reti e per i server
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• Acquisizione e gestione risorse • I formati dei file
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L'ipertesto è un nuovo modo di pensare,
Oltre alla maggior libertà di fruizione, l'ipertesto può superare il testo lineare anche per qualità e quantità d'informazione, perché: arricchisce il messaggio, offrendo al lettore molti più dati lo approfondisce e lo potenzia, se opportuno, con immagini, suoni, filmati lo rende interattivo, svilupando una relazione più stretta con il lettore. Ma un ipertesto non dev'essere la semplice trasposizione di un documento da un supporto a un altro. Che si tratti di un sito web, o semplicemente di un CD-Rom, va concepito come un documento nuovo, con logiche in buona parte diverse. e non solo un modo nuovo di organizzare i contenuti.
Non si tratta solo di scomporre un messaggio in diverse unità d'informazione e ristrutturarlo attraverso dei collegamenti, ma di pensare a uno spazio in cui i contenuti siano fruibili dal navigatore attraverso diversi percorsi associativi. La libertà di fruizione e la ricchezza delle fonti multimediali danno al lettore un protagonismo nuovo. Questo impone allo scrittore una disciplina rigorosa. Non gli basta mettersi davanti al computer e scrivere finché ha qualcos da dire: deve prima porsi molte domande, sul proprio obiettivo e sui bisogni del lettore. Deve fare un progetto. Decalogo minimo di stile
Quando progetti un ipertesto, tieni a mente alcune semplici linee guida: Metti al centro del tuo interesse il lettore, le sue esigenze e aspettative: cerca di conoscerlo, sapere che cosa cerca, come ragiona, in che modo vorrebbe trovare le informazioni e con quali priorità. Offrigli
contenuti
semplici
ed
essenziali:
il
informazioni concrete, ha poco tempo e poca pazienza. /var/www/apps/pdfcoke/pdfcoke/tmp/scratch4/9694884.doc
lettore
cerca
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Dagli la possibilità di saperne di più. Coniuga la sintesi con l'approfondimento, distribuendo le informazioni su livelli diversi: da un primo livello generale, giù giù attraverso i link, per soddisfare ogni sua aspettativa. Scegli la brevità, senza cadere nell'ermetismo. Quando puoi tagliare un paragrafo, un periodo, una parola, taglia. Il lettore te ne sarà grato. Privilegia un linguaggio semplice, fresco e diretto. Liberati dal pregiudizio sul linguaggio parlato come "registro basso": si può parlare semplice e bene! Lo stesso, scrivere. Permetti sempre al lettore di mettersi in contatto con te, e quando lo fa, rispondigli! Rinnova periodicamente i contenuti del sito e offri servizi utili: invoglierai i lettori a tornare. Rendi "autoconsistente" ogni nodo dell'ipertesto: ogni pagina dev'essere autonoma rispetto alle altre, e contenere informazioni utili in se stessa. Organizza le informazioni in modo logico e ordinato, lasciando al lettore la massima libertà di fruizione, ma senza generare in lui smarrimento. Differenzia i link esterni da quelli interni e fornisci brevi indicazoni sul loro contenuto: il lettore non avrà così sorprese (che nel web in genere sono poco gradite), e arriverà solo dove avrà scelto di arrivare. Umanesimo e tecnologia
«Gli umanisti del futuro saranno informatizzati o non saranno; nel senso più alto di questa espressione: il mondo dell'informazione ci appartiene. All'origine del computer c'è la logica, non l'ingegneria». L'affermazione è di Domenico Fiormonte, docente di informatica umanistica all'Università La Sapienza di Roma. /var/www/apps/pdfcoke/pdfcoke/tmp/scratch4/9694884.doc
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All'origine del computer c'è la logica, dunque, la filosofia, l'abilità nel gestire le situazioni complesse. Ecco perché è opportuno, per gli umanisti
affetti
dal
blocco
tecnologico,
ricollegarsi
a
facoltà
intellettuali magari poco sfruttate, ma ben presenti nelle loro strutture cognitive, per integrarsi nelle nuove reti di conoscenze che si vanno formando attraverso le tecnologie. Potranno così svolgere meglio le loro attività professionali. Il termine e il concetto di ipertesto, del resto, furono coniati nel 1965 da un fricchettone californiano laureato in filosofia, Theodor Nelson. E un'altra delle più famose definizioni di ipertesto è del filosofo francese Pierre Levy. Ancora: l'inventore del linguaggio di programmazione Xml (l'erede dell'Html, ossia il futuro del Web), è un filologo americano di nome Michael Sperberg-McQueen. Basterebbero questi semplici fatti per comprendere quale sia stato, e quale sia ancora oggi, il peso degli umanisti nella costruzione teorica e materiale del Web. Questo apre agli umanisti orizzonti nuovi, del tutto imprevisti fino a qualche anno fa. Pensiamo allo sviluppo del Web in Italia. Prima fu l'era dei tecnologi (gli anni 1993/96): tutti a dipendere da ingegneri e programmatori. Poi fu l'era dei designer (1996/99): animazioni in Flash, psicologia dei colori, e i web designer come nuovi dèi. Oggi, finalmente, l'attenzione torna ai presupposti originari del Web:
attualità,
semplicità,
contenuti
ben
selezionati
e
buona
interattività. Un sito che funziona vive delle competenze editoriali di persone che sanno scrivere e organizzare i contenuti.
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