LEGNO SERVIZI s.c.
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Società cooperativa nata nel 1995 Costituita da 43 soci: industriali, imprese di utilizzazione, imprese di prima e seconda trasformazione. Scopi della LegnoServizi: favorire la crescita tecnica, professionale e gestionale degli associati attraverso l’informazione; valorizzare la produzione degli associati; favorire la commercializzazione consorziata del legname; coordinare e gestire gli interventi sulla filiera del legno.
Legno Servizi
Gestione ed elaborazione dati Progettare e gestire eventi promozionali e formativi
Promozione e gestione del sistema di certificazione PEFC
Organizzazione delle diverse fasi del mercato del legno
Gestione dati Raccolta ed elaborazione dei dati delle fasi di utilizzazione, misurazione, assortimentazione e commercializzazione (Costi, ricavi, volumi, assortimenti, ecc.) -trasparenza (rapporto fiduciario con il cliente) -predisposizione dati per analisi di mercato -predisposizione dati per analisi dei processi di filiera
Promozione e formazione Utilizzare l’esperienza e i dati acquisiti per far conoscere l’attività di LegnoServizi. Promozione dell’attività delle aziende friulane della filiera del legno in ambito regionale e nazionale (partecipazione al SAIE di Bologna)
PEFC PEFC = Programme for Endorsement of Forest Certification schemes
certificazione
attestazione che dimostra che i boschi sono gestiti in modo sostenibile (GFS)
Gestione Forestale Sostenibile
GFS
gestione ed uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tasso di utilizzo tali che consentano di mantenere la loro biodiversità, la produttività, la capacità di rinnovazione, la vitalità ed una potenzialità in grado di garantire ora e nel futuro le importanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale.
Criteri ed indicatori di sostenibilità (Conferenze Ministeriali per la protezione delle foreste in Europa – Helsinki 1993, Lisbona 1998)
La catena di custodia E’ un modo per provare che un’impresa ha un sistema per tracciare il legno in tutti i passaggi del processo produttivo. Vantaggi 1) Migliorare l’accesso ai mercati (richieste consumatore) 2) Dimostrare responsabilità e impegno a favore di uno sviluppo sostenibile 3) Creare un sistema di contabilità del flusso di legname che incrementa l’efficienza interna all’azienda 4) Promuovere l’uso del legno (competizione con gli altri materiali)
Cosa vuole dire certificarsi? Proprietario boschivo
Organismo certificatore (Pefc)
Verifica tramite procedura riconosciuta e collaudata
Emissione certificato che attesta la “sostenibilità” della gestione Verifiche periodiche
Cosa significa certificarsi?
• Dimostrare la correttezza nell’utilizzo dei boschi e nel rispetto dell’ambiente in tutte le sue componenti • Pianificare l’attività di utilizzazione con la redazione di progetti di taglio approvati dai servizi competenti • Dimostrare di rispettare le normative di carattere locale, regionale, nazionale ed europeo in materia di pianificazione forestale e salvaguardia dell’ambiente
Perché certificarsi? • Per garantire all’acquirente che il prodotto offerto proviene da boschi gestiti in modo corretto e non distruttivo • Per esigenze di mercato: quello dei prodotti certificati è un mercato destinato a crescere, non ci si può far cogliere impreparati! • Per dimostrare all’utenza tutta che la gestione dei boschi non danneggia l’ambiente, ma consente di sfruttarne al meglio le diverse funzioni (produttiva, turistico-ricreativa, protettiva)
COMMERCIALIZZAZIONE LEGNAME TONDO Il proprietario affida il legname da commercializzare tramite MANDATO ALLA VENDITA: partecipazione attiva proprietario (utilizzazioni), affida a LS la vendita del legname assortito posto sul piazzale di carico. MANDATO ALLA GESTIONE: il proprietario affida a LS l’intero processo produttivo.
ASSORTIMENTAZIONE • Suddivisione del materiale legnoso in categorie dimensionali • Importante per soddisfare le esigenze dei clienti
ASSORTIMENTI LUNGHI • Lunghezze superiori ai 4 m (5-6-7-8) • Diametri superiori ai 30 cm • Oneri di esbosco superiori • Travatura
BOTTOLI • Lunghezza 2.30-3.30 m • Diametri superiori a 23 cm • Ricavati dalla base del tronco • Tavolame e travetti (falegnameria)
MISURE NORMALI • Lunghezza 4.00 m • Diametri maggiori o uguali a 23 cm • Assortimento che determina il maggior volume di contrattazioni
SOTTOMISURE • Diametri inferiori ai 23 cm • Lunghezze 4 m e superiori • Generalmente industria cartaria
TRITURAZIONE • Ricavato dagli assortimenti precedenti • Qualità scadente • Industria cartaria e dei pannelli • Biomasse?
Tagliole • Faggio • Buona conformazione tronco e diametro medio (35 – 50) • Materiale uso falegnameria
LEGNA DA ARDERE
• Generalmente faggio, abete rosso da triturazione • Varie dimensioni, apprezzati diametri medi per la lavorazione
Qualificazione legname tondo Necessaria data la scarsa omogeneità e la grande variabilità del materiale legnoso Segue normative UNI-EN in vigore in Europa Indicata sul tronco con spray di diversi colori o con lettere
Qualificazione legname tondo • Ogni classe di qualità è contraddistinta da una lettera: A, B, C, D, T in ordine decrescente di qualità • Per determinati assortimenti (assortimenti normali generalmente) si fa uso di classi intermedie, contrassegnate con un + (es. C+) • Ad ogni classe qualitativa è associato un colore: A verde, B giallo, C blu, D nero.
Nodi • Pregiudicano la qualità tecnologica ed estetica del segato e dei prodotti da esso ricavabili • Si considerano le dimensioni, il numero e la qualità del nodo (es. nodi cadenti)
Nodi
Tasche di resina • Si formano conseguentemente ad interruzioni del flusso linfatico a causa di stress ambientali (gelate tardive-esposizioni sud, vento) • La resina pregiudica la qualità estetica dei segati e successive lavorazioni (applicazione colore, impregnanti, ecc.). Si ricavano materiali inadatti ad applicazioni per gli interni • Problema importante nell’Abete rosso e nel Larice, assente nell’Abete bianco
Tasche di resina
Inclusioni di corteccia
• Dovute a ferite o concrescimento dei fusti • Determinano scadimento tecnologico ed estetico del segato • Difetto spesso impossibile da individuare
Inclusioni di corteccia
Legno di reazione (canastro) • • • •
Dovuto a sollecitazioni esterne (vento, gravità) Tessuto con cellule con parete più spessa Si forma nella zona sollecitata da compressione Elevato ritiro assiale rispetto alla norma (ca. 10% in più) • Associato spesso ad asimmetria del fusto • Minore efficienza strutturale del materiale
Legno di reazione
Alterazioni cromatiche • Dovute all’azione di funghi o muffe • Possono portare o meno ad un deterioramento del legno • Comunque grave difetto estetico, non eliminabile nemmeno con verniciature
Alterazioni cromatiche
Alterazioni cromatiche
Marciume • Guasto dovuto all’attacco di funghi che arreca pregiudizio alle resistenze del legno • Porta ad una qualifica T (marcio tenero), D (rosato “sano”) • Spesso presente nei toppi basali
Marciume
Marciume
Fibratura deviata • Anomalia nella direzione delle fibre che comportano diminuzione delle resistenze meccaniche e anisotropia nei ritiri con conseguenti problemi di essicazione • Visibile grazie alla corteccia che segue l’andamento delle fibre
Grazie per l’attenzione Buon lavoro!