Le Terme Rinascimentali Dei Medici Sono State Riscoperte A Firenze

  • October 2019
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Le Terme Rinascimentali dei Medici sono state riscoperte a Firenze di Ann Pizzorusso Finalmente, dopo 400 anni, nel cuore di una delle più belle città del mondo, in Italia a Firenze, sono state riscoperte e restaurate meticolosamente, le terme dei Medici. Ci voleva l’intuito di un imprenditore immobiliare Fiorentino, Gianni Ristori, a far rivivere un edificio usato come garage dalla Seconda Guerra Mondiale ed a far ricordare quindi una delle più note terme in Europa. Il Sig. Ristori si rese conto che le dimensioni e la collocazione dell’edificio potevano diventare un posto notevole; il suo errore fu quello che fanno tante persone, cioè comprare la proprietà basandosi sulle emozioni. I suoi istinti erano corretti, perché dopo che ebbe comprato l’edificio, l’ufficio dei beni culturali confermò che quelle erano le terme smarrite dei Medici. Sebbene l’immobile fu suddiviso e le suddivisioni furono vendute nei secoli successivi, le terme originali avevano giardini con fontane elaborate e grotte che erano note in tutta l’Europa. Un invito alle terme era una cosa che non veniva mai rifiutato dai personaggi di quel tempo. Infatti il complesso intero con i giardini, le terme e gli edifici che appartenevano al complesso originale si chiamava Orti Oricellari; risaliva al 1200 come si può vedere dalla torre medioevale che esiste ancora oggi. Nel 1400 Orti Oricellari fu proprietà di Bernardo Rucellai, un Fiorentino notevole, marito di Nannina dé Medici e cognato di Lorenzo dé Medici. Questo luogo agì come una calamita sugli intellettuali e potenti d’Europa. Un habitué fu Machiavelli, che fu profondamente influenzato da coloro che li frequentavano, personaggi come Guicciardini, Nardi, Vettori, Soderini e il futuro Papa Leone X. Machiavelli dedicò il suo Arte della Guerra ed I Discorsi ad alcuni dei frequentatori e lì, li ambientò. Tutte le biografie di Machiavelli dicono che le conversazioni in Orti Oricellari lo influenzarono e dettero raffinatezza ai suoi pensieri politici. Le conversazioni non furono limitate soltanto alla politica, ma furono molto importanti anche per lo sviluppo filosofico e letterario degli umanisti, l’Accademia Platonica di Ficino e lo sviluppo della lingua Italiana. Tante opere che formarono i punti di riferimento nella storia della letteratura Italiana, dovevano ringraziare queste riunioni per l’effetto stimolante che avevano dato. Fu all’Orti Oricellari dove venne presentata la prima moderna tragedia Italiana, Rosamunda di Giovanni Rucellai e dove Machiavelli lesse il capitolo sulle cospirazioni nei suoi Discorsi. Le riunioni furono frequentate da Trissino che parlava dello sviluppo della lingua Italiana, Francesco da Diacceto che parlava del suo amore, il poeta Luigi Alemanni, lo scrittore Antonio Brucioli e da altri giovani ragazzi che programmarono negli Orti Oricellari l’ultima e fallita cospirazione repubblicana contro i Medici, nel 1522. Dopo la sfortuna economica e politica della famiglia Rucellai e dopo la fallita cospirazione contro i Medici, nel 1573 la proprietà fu venduta a Bianca Cappello che restaurò i giardini riportandoli allo splendore di una volta. Dopo una dura battaglia sull’eredità, la proprietà tornò alla famiglia Medici, dove nel 1640 fu assegnata al Principe Giovan Carlo dé Medici da suo fratello, il Granduca Ferdinando II. Il Principe Giovan Carlo dé Medici la trasformò nelle terme più lussuose di Firenze, e poiché aveva notato che l’Alberti nel suo Tratto sull’Architettura aveva indicato in Dedalo l’ideatore di una grotta, decise di creare un posto di ottima raffinatezza e, seguendo il consiglio di Alberti, decise di fare affreschi che riguardavano miti Greci. Diede l’incarico a due artisti di Bologna, Angelo Michele Colonna e Agostino Vitelli di decorare la parete con archi, colonne e

nicchie, per questo potettero ricevere l’acqua che usciva dalle bocche dei delfini scolpiti. Sul soffitto, Icaro e suo padre Dedalo volando verso il sole. La scena con le nuvole, la luce del sole e le caratteristiche mitologiche che curvano sopra la testa mimetizzano il cielo mediterraneo. Quando il Sig. Ristori comprò l’edificio quattro anni fa, era molto rovinato, le mura stavano per crollare, i sali minerali e l’acqua avevano rovinato gli affreschi. Comunque, con la famosa restauratrice di affreschi, Gioia Germani, che fra tanti altri progetti aveva restaurato anche l’affresco dell’ultimo Giudizio di Vasari nel Duomo di Firenze, fu capace di restaurare l’affresco di Icaro riportandolo alla bellezza di una volta. Per il restauro ci volevano tanti anni, con ogni metro quadrato pulito con l’acqua deionizzata e poi stabilizzata per evitare ai sali minerali di penetrare dentro le volte, rovinando l’opera nuova. Il Sig. Ristori, insieme all’Archietto Riccardo Dalla Negra, usarono la stessa misura di eccellenza quando riconfigurarono lo spazio abitabile. Tutti i dettagli sono perfetti in questo rifugio di multi-livelli. Il mezzanino è raggiunto da una scala a chiocciola del 1200. La scala, nella torre medioevale, assomiglia a una conchiglia di nàutilo, curvando su una simmetria perfetta, sbarcando nel mezzanino dove si rimane senza fiato dalla bellezza. Lì con Icaro e Dedalo che volano nel cielo affrescato ed i delfini che sorridono negli angoli, c’è un pavimento di pietra con letto e una vasca da bagno tedesca incassata. Tutte e due hanno la prospettiva ideale per vedere l’affresco nel soffitto. Questo livello dove c’è la camera da letto è di una bellezza senza paragone, diventando più affascinante di un tramonto, quando gli affreschi prendano un altro colore, più morbidi e sottili. Il piano terra ha un salotto con due tv al plasma, situati in angoli comodi. Il bagno è una conglomerazione straordinaria con marmo, cromo e vetro. La cucina è un tributo al disegno Italiano con mobile pensile d’acciaio e i piani di lavoro di granito non lavorato. Dando rispetto alla dimora, i lavelli, i rubinetti e gli spogliatoi, sono stati lasciati come all’epoca del 1600 e integrati nel disegno intero. Il risultato è proprio Italiano; una casa privata con un senso delle terme dove il disegno moderno si fonde con la bellezza lussuosa e rinascimentale. Nella restaurazione il Sig. Ristori ha pensato sempre all’invito dato agli ospiti dai proprietari originali di venire “in un posto dove il corpo e l’anima possano restare ed essere ricaricati in un atmosfera di pace e bellezza”. Per alteriore informazione: [email protected]

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