LETTERA APERTA A TUTTI I GIORNALI
LE MISERIE DEI BIG Patrizia Stella E’ con grande amarezza e delusione che noi cittadini italiani, - in questo caso proclamiamoci pure cattolici credenti e praticanti, pur con le nostre debolezze - stiamo assistendo a dei fatti o misfatti poco edificanti tra le persone più autorevoli della nostra Nazione, vuoi per la loro veste politica, o sociale, o ecclesiastica in genere. Dopo aver percorso ripetutamente ma inutilmente le vie legali più incredibili per colpire e destituire il Presidente del Consiglio non certo gradito alla sinistra, in primis a quell’ala cattolica cosiddetta “progressista” che si sta rivelando più scatenata, ideologizzata e peggiore di tutta l’ala comunista in genere, non restava altro che tentare di raggiungere questo scopo per le vie… morali, frugando appunto nella vita privata del Premier e soffiando su eventuali ceneri di qualche probabile, ma non provata sua caduta che talvolta accomuna molti di noi, poveri mortali! Al di là dei suoi più stretti collaboratori, chi mai ha fatto sentire la sua voce, soprattutto nell’ambito delle autorità ecclesiastiche? Noi lo speravamo, non tanto per difendere una persona da un esasperante “tiro al bersaglio”, quanto piuttosto per invitare i delatori a far tacere questo vergognoso polverone, prendendo l’occasione per invitare alla serietà e onestà professionale tutti quei politici, giornalisti, magistrati, ecc. che da anni, anziché interessarsi del vero Bene Comune della Nazione, stanno riducendo la loro missione a tornaconto personale sulla pelle altrui, o a giustizialismo iniquo, oppure, quando va bene, a misero e spregevole pettegolezzo. Ebbene, questa autorevole Voce di qualche rappresentante della Chiesa gerarchica si è fatta finalmente sentire solo quando è stato “pizzicato” un suo esponente laico, benedetto dalle sfere ufficiali della Cei e promosso a direttore di un quotidiano cattolico. Ma ciò che più rattrista è che questa “Voce ecclesiastica” si sia scomodata per difendere inopportunamente questo “suo pupillo” da accuse che sembrano veramente fondate, anzi assai gravi per la verità, perché qui si unisce non solo il peccato di debolezza della carne, ma soprattutto l’inganno e la minaccia a danno di una persona innocente, cose assai gravi delle quali sarebbe stato molto più prudente che tutti, accusato e difensori, avessero fatto pubblica ammenda, anziché stracciarsi le vesti con assurda indignazione e rispondere con arroganza come se l’accusato fosse una povera vittima delle solite calunnie! Perché allora, due pesi e due misure? Non sono entrambi due figli della Chiesa, battezzati, cresimati, credenti, sia pure con i loro difetti e debolezze? Solo perché uno è di destra, e l’altro, pur dichiarandosi “cattolico-doc”, alla fine si schiera sempre con quell’ala di catto-comunisti subdoli, sempre difesi e sostenuti da certe autorità della Chiesa “progressista”? La stessa ala della Chiesa che sta difendendo irresponsabilmente anche l’avanzata della cosiddetta “invasione silenziosa” (vedi Islam), altro grande pericolo che sta avanzando all’orizzonte della nostra Patria, perché sotto falsa indigenza si nasconde vera violenza, contro noi italiani, la nostra cultura, la nostra fede, la nostra Patria e famiglia, valori per noi ben più importanti di qualunque ostentato buonismo. Allora, Eminenze Reverendissime, non sarebbe stato meglio far tuonare la Vostra Voce in maniera più opportuna, edificante, “super-partes” ad esempio invocando quella commovente frase di Cristo: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra?” e metter fine a quello scandalo senza schieramenti di parte sempre deleteri, sia per i diretti interessati che per la stessa fede dei credenti? La gente, purtroppo, non sa più distinguere fra la “chiesa” costituita da noi poveri battezzati, Laici o Sacerdoti o Vescovi, con le nostre personali miserie, debolezze, peccati, soggetti a errori, a eresie, a falsità…, da quella vera Chiesa di Cristo, Una, Santa, Cattolica, formata dal Magistero infallibile del Papa con tutti i Vescovi riuniti con Lui, quella Chiesa in cui tutti noi vogliamo credere perché l’ha voluta Gesù Cristo proprio per ciascuno di noi, per venire incontro alle nostre miserie con il perdono e l’assoluzione, al nostro orgoglio con la consapevolezza della precarietà
della vita umana sulla terra, e al nostro desiderio di felicità e di immortalità con la certezza che ci aspetta la Vita Eterna e la Beatitudine con tutti i Santi.
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