l Giorgio De Vecchi l Giorgio Giovannetti
La nostra avventura L’età dell’industria e degli stati nazionali
Studiare con le mappe e con le immagini a cura di Elena De Marchi
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
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l Giorgio De Vecchi l Giorgio Giovannetti
La nostra avventura L’età dell’industria e degli stati nazionali
Studiare con le mappe e con le immagini a cura di Elena De Marchi
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
2
Studiare con le mappe e con le immagini Studiare con le mappe e con le immagini rappresenta un’importante novità metodologica nell’ambito dell’insegnamento-apprendimento della disciplina storica. Nasce dall’esperienza sul campo di docenti esperti che utilizzano nella pratica didattica quotidiana strumenti visivi e semplificati a integrazione della lezione di storia, al fine di agevolarne l’apprendimento, suscitare l’interesse dei ragazzi e sostenerne in questo modo la motivazione allo studio. Si presenta anche come un completo strumento per il ripasso e il recupero dei principali argomenti affrontati nel corso dell’anno. Per ogni capitolo del manuale, il fascicolo propone due elementi: Mappe dei contenuti fondamentali: due-tre mappe concettuali a tutta pagina, con funzione riepilogativa dei principali argomenti e nessi, esplicitati nei connettivi, con esercizi per l’esposizione orale. Tre concetti nelle immagini: tre immagini commentate per agevolare la comprensione dei principali concetti trattati, attraverso la concretezza visiva di una miniatura medievale, un quadro, una fotografia.
2
UNITÀ 1
L’età dell’Illuminismo
CAPITOLO 1
MAPPA 1
MAPPA 2
Società ed economia nell’Europa del Settecento
Società ed economia nel Settecento
Antico regime
CAPITOLO 2 MAPPA 1 MAPPA 2
l
l
Lavoro a domicilio
CAPITOLO 3
MAPPA 1 MAPPA 2
l
l
MAPPA 1
10 l
MAPPA 2
l
29
Capitalismo
l
Proletariato
L’Europa tra il 1848 e il 1870
Il Quarantotto in Europa L’Europa dopo il 1848
30 31 32
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
Quarantotto
CAPITOLO 11 MAPPA 1
12
MAPPA 2
13 14
l
28
l
Identità nazionale
l
Questione d’Oriente
Abolizione
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Fabbrica
L’industrializzazione europea e le sue conseguenze
Industrializzazione
MAPPA 1
9
La rivoluzione industriale in Inghilterra Il lavoro in fabbrica e la società industriale l
L’industrializzazione europea
CAPITOLO 10
La prima rivoluzione industriale
Rivoluzione industriale
Società segrete
l
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
11
Eserciti regolari l Dispotismo illuminato della pena di morte
l
7
Le guerre del Settecento e il dispotismo illuminato
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
MAPPA 2
Nazione
l
La società industriale e il Risorgimento italiano
CAPITOLO 9
Opinione pubblica
l
MAPPA 1
UNITÀ 3
6
8
Progresso
Le guerre del Settecento Il dispotismo illuminato e le riforme
CAPITOLO 4
Restaurazione
Il movimento culturale dell’Illuminismo
L’Illuminismo: caratteri generali L’Illuminismo: dibattito politico e pensiero economico
Illuminismo
27
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
5
Rivoluzione agricola
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
26
4
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
I moti insurrezionali in Europa negli anni venti e trenta
MAPPA 3
Ferrovia
Il Risorgimento e l’Unità d’Italia
L’Italia nell’età della Restaurazione Il Quarantotto in Italia e la Prima guerra d’indipendenza Dalla Seconda guerra d’indipendenza all’Unità d’Italia
UNITÀ 2
MAPPA 2
l
Dalle colonie inglesi alla nascita degli Stati Uniti d’America La costituzione degli Stati Uniti e l’espansione verso ovest
15
MAPPA 1
MAPPA 2
MAPPA 3
l
16
l
18 19
l
Accentramento
l
Brigantaggio
l
MAPPA 1
39
Presa di Roma
20
CAPITOLO 13
La seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale
l
41 42
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Seconda rivoluzione industriale l Emigrazione transoceanica l Catena di montaggio CAPITOLO 14 MAPPA 1 MAPPA 2
22
L’imperialismo
L’imperialismo: caratteri generali Europa, Stati Uniti e Giappone alla conquista del mondo
l
Imperialismo
l
Razzismo
43 44 45
l
Abolizionismo
23 24
Bonapartismo
La civiltà di massa
Codice civile
CAPITOLO 15 MAPPA 1
La società di massa e la Belle époque
La società di massa
46 47
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
CAPITOLO 8
37 38 40
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
L’ascesa di Napoleone Bonaparte Dall’Impero all’esilio a Sant’Elena l
L’Italia unita
l
L’età napoleonica
Impero napoleonico
MAPPA 3
MAPPA 1
21
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
Unità nazionale
La Destra storica e il completamento dell’Unità La Sinistra storica: riforme e politica coloniale Economia e società nell’Italia postunitaria
UNITÀ 4
La rivoluzione francese
La Francia del Settecento e l’inizio della rivoluzione La rivoluzione: dalla presa della Bastiglia (1789) alla morte del re (1793) Dalla dittatura giacobina alla Costituzione del 1795
CAPITOLO 7
MAPPA 2
l
Stato federale
Terzo stato l Libertà, uguaglianza, fraternità Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
MAPPA 1
Spedizione dei Mille
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
MAPPA 1 MAPPA 2
17
Dichiarazione di indipendenza Conquista del West
CAPITOLO 6
CAPITOLO 12
La rivoluzione americana
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
l
35
L’età delle rivoluzioni
CAPITOLO 5 MAPPA 1
Risorgimento
34
36
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI l
33
Restaurazione e insurrezioni
Il congresso di Vienna e le sue conseguenze
Tempo libero alle donne
l
25
l
Industria culturale
l
Diritto di voto 3
CAPITOLO
Società ed economia nell’Europa del Settecento
1
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. Società ed economia nel Settecento
società tradizionale di Antico regime caratterizzata da in Francia e in altri paesi
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI In quali ordini era suddivisa la società di Antico regime?
con
modello politico dell’assolutismo
identificazione tra lo stato e il sovrano, che ha poteri illimitati
sudditi divisi in tre ordini o stati sociali in particolare
inizio XVIII secolo
nobiltà
caratterizzato da
Terzo stato
clero
composto da
che godono di
borghesia ricca e colta (giudici, avvocati, commercianti ecc.)
privilegi, leggi proprie e rendite economiche
artigiani, contadini, lavoratori salariati
tolleranza religiosa
dinamismo di Inghilterra (monarchia parlamentare) e Olanda (repubblica)
caratterizzate da libertà di iniziativa individuale
che favorisce
in particolare rivoluzione agricola
grazie a agricoltura intensiva (migliore sfruttamento del suolo) e nuovi macchinari
nascita del lavoro a domicilio nelle campagne
consistente in
che porta a
lavoro manifatturiero affidato a famiglie contadine
aumento della produzione e diminuzione dei costi dei prodotti
borghesia desiderosa di affermarsi
gestito da recinzione dei campi pubblici (enclosures) e nascita della proprietà privata 4
mercanteimprenditore che fornisce macchinari e materie prime
in particolare
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Antico regime Questo dipinto del Settecento mostra una famiglia appartenente alla nobiltà: gli abiti sontuosi, la parrucca alla moda e l’atteggiamento rilassato restituiscono l’immagine di una classe sociale che, insieme al clero, era abituata a vivere tra agi e privilegi, a differenza del Terzo stato, composto da borghesi, artigiani e contadini. Questo tipo di società, presente in Europa tra il XVII e il XVIII secolo, è definito di Antico regime. La società di Antico regime era caratterizzata da forti disuguaglianze: il potere del sovrano era assoluto e i cittadini erano sudditi, divisi in tre ordini che non godevano degli stessi diritti.
Rivoluzione agricola Il dipinto mostra il paesaggio della campagna inglese modificato per effetto della rivoluzione agricola del XVIII secolo. Come puoi vedere, sulla collina a destra, i campi sono ben delimitati dalle recinzioni (enclosures). La pri-
vatizzazione dei campi e l’introduzione della rotazione pluriennale delle colture e di nuovi macchinari agricoli resero il terreno più produttivo e le carestie meno frequenti, favorendo la crescita della popolazione.
Lavoro a domicilio Le donne ritratte nella stampa sono impegnate nella filatura del lino all’interno di una casa contadina. Questa attività, molto diffusa nelle campagne inglesi nel Settecento, era chiamata lavoro a domicilio. Un mercante-imprenditore affidava alle famiglie contadine lavori di filatura e tessitura da svolgere durante i periodi di riposo dal lavoro nei campi, mettendo a disposizione le materie prime e gli attrezzi. Successivamente ritirava i manufatti per venderli, pagando alla famiglia un salario.
5
CAPITOLO
2
Il movimento culturale dell’Illuminismo
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. L’Illuminismo: caratteri generali
idea della ragione come facoltà fondamentale dell’uomo
che porta a
con dibattito culturale in diversi ambiti (politica, economia, giustizia, religione ecc.)
in particolare
discussione sulla tolleranza religiosa (Voltaire)
elaborazione di princìpi contro la tortura e la pena di morte (Beccaria) dibattito politico sull’organizzazione dello stato (Voltaire, Montesquieu, Rousseau)
6
Che cosa fu l’Illuminismo? Quali novità portò nella cultura del XVIII secolo?
affermazione del pensiero laico contro i dogmi religiosi e la superstizione
XVIII secolo movimento culturale dell’Illuminismo
basato su
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI
idea di uguaglianza tra gli uomini e diritto alla libertà
nuova concezione della storia
libera circolazione delle idee e del sapere
consistente in
attraverso
fiducia nel progresso
progetto dell’Enciclopedia consistente di Diderot in e d’Alembert 1751-72
opera che raccoglie il sapere universale, sia teorico che pratico
istruzione pubblica e lotta all’analfabetismo
sviluppo dell’editoria e diffusione della stampa periodica
abolizione della censura in Inghilterra
che porta a
formazione dell’opinione pubblica
2. L’Illuminismo: dibattito politico e pensiero economico
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali teorie economiche e politiche furono elaborate dai pensatori illuministi nel XVIII secolo?
basato dibattito su sull’assolutismo in particolare
che porta a
pensiero del filosofo inglese John Locke XVII secolo
consistente in
idea dello stato come patto fra gli uomini per garantire alcuni diritti fondamentali (stato liberale)
riflessione dei filosofi illuministi sulla migliore forma di governo in particolare
dibattito tra i pensatori illuministi sull’organizzazione politica ed economica dello stato
Montesquieu: teoria della divisione dei poteri
Voltaire: idea del dispotismo illuminato
Rousseau: pensiero democratico e repubblicano
consistenti in
basata su
con
• potere legislativo (fare le leggi) • potere esecutivo (governare) • potere giudiziario (amministrare la giustizia)
obbligo per il sovrano di governare secondo i princìpi della ragione
idea della sovranità popolare: governo e leggi basate sulla volontà del popolo
idea del contratto sociale: stato fondato su un patto fra i cittadini
che garantiscono equilibrio fra i poteri su modello inglese (monarchia parlamentare) in particolare nuove teorie economiche consistenti in fisiocrazia: teoria di François Quesnay
liberismo: teoria di Adam Smith
basata su
consistente in
idea della ricchezza proveniente dalla natura (agricoltura, allevamento, industria mineraria)
idea del libero mercato: libera impresa e libera circolazione delle merci
nessun intervento dello stato nell’economia
divisione del lavoro per aumentare la produttività
portano a idea della ricchezza basata sul lavoro 7
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Illuminismo Nell’incisione puoi vedere alcuni intellettuali francesi intenti a discutere nel salotto del filosofo Denis Diderot, uno dei principali esponenti dell’Illuminismo, una corrente filosofica e culturale che si diffuse in Europa – in particolar modo in Francia – nella seconda metà del Settecento. Gli illuministi credevano che l’uomo dovesse usare la ragione per migliorare la società. Al centro del dibattito illuminista vi erano diversi temi, fra cui l’uguaglianza tra gli uomini, i diritti dell’individuo, la laicità dello stato, il progresso, l’importanza dell’istruzione e la diffusione dei saperi.
Progresso La stampa a fianco mostra una fantasiosa applicazione della macchina a vapore ideata da James Watt nella seconda metà del Settecento. Durante il periodo dell’Illuminismo si diffuse un clima di fiducia verso la scienza e le sue applicazioni pratiche, e un atteggiamento ottimista nei confronti del futuro: gli uomini del Settecento erano infatti convinti che la storia dell’umanità fosse un cammino verso il progresso.
Opinione pubblica Le persone ritratte nel dipinto stanno leggendo una tragedia del filosofo francese Voltaire in un salotto parigino. Nel Settecento, i salotti dei nobili e i caffè erano luoghi di discussione in cui si formava l’opinione pubblica, ovvero 8
dove nasceva un modo di pensare libero e autonomo dalle influenze del potere. Alla nascita dell’opinione pubblica contribuirono anche la diffusione della stampa periodica, l’abolizione della censura e la promozione dell’istruzione.
CAPITOLO
Le guerre del Settecento e il dispotismo illuminato
3
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. Le guerre del Settecento
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali furono i più importanti risultati delle guerre combattute nella prima metà del Settecento?
XVIII secolo guerre per l’egemonia in Europa in particolare
guerra di successione spagnola 1701-14
guerra di successione polacca 1733-38
guerra di successione austriaca 1740-48
guerra dei Sette anni 1756-63
causata da
causata da
causata da
causata da
estinzione della dinastia degli Asburgo in Spagna
rivalità tra i Borbone e gli Asburgo nell’elezione del re polacco
elezione al trono imperiale di una donna, Maria Teresa d’Austria
rivalità fra Austria e Prussia e contrasti tra Francia e Gran Bretagna nelle colonie americane
che porta a
che porta a
che si conclude con
con conseguente
conflitto tra i Borbone di Francia e gli Asburgo d’Austria per la successione al trono
alleanza tra i Borbone di Spagna e di Francia contro gli Asburgo d’Austria e lo zar di Russia
vittoria di Maria Teresa e pace di Aquisgrana 1748
alleanza fra Austria e Francia contro Gran Bretagna e Prussia
che si conclude con
che si conclude con
ma
che si conclude con
paci di Utrecht e di Rastadt
indebolimento degli Asburgo e rafforzamento della Russia
equilibrio precario tra le potenze europee
rafforzamento della Prussia e della Gran Bretagna
che stabiliscono
passaggio della corona spagnola ai Borbone, senza unione tra Francia e Spagna
passaggio dei territori spagnoli in Italia agli Asburgo d’Austria
9
2. Il dispotismo illuminato e le riforme
XVIII secolo nuova forma di governo: dispotismo o assolutismo illuminato
che significa
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali furono le caratteristiche del dispotismo illuminato? In quali paesi, in particolare, si realizzò?
dispotismo: potere assoluto nelle mani dei sovrani
• crescita economica • riforme fiscali
portano a
illuminato: influenza dei pensatori illuministi sui sovrani
• modernizzazione dello stato • riforma della giustizia • laicizzazione dello stato • riduzione del potere della chiesa
in particolare ma riforme di Maria Teresa e di Giuseppe II nei territori dell’Impero asburgico (Austria e Ducato di Milano)
riforme di Federico II di Prussia
riforme di Pietro Leopoldo in Toscana
in alcuni paesi assolutismo senza riforme
introducono
in particolare
in particolare
in particolare
riforma fiscale e istituzione del catasto
• istruzione elementare obbligatoria • diffusione della cultura • tolleranza religiosa
nuovo codice penale con l’abolizione della tortura e della pena di morte
Francia di Luigi XV e di Luigi XVI
con conseguente
consistente in registro di case e terreni per organizzare il prelievo delle tasse
Regno di Napoli sotto i Borbone
con conseguente
decadenza e arretratezza
che porta a tassazione più equa e riduzione dei privilegi di nobili e clero
crisi economica per sprechi e mancate riforme
malcontento diffuso per le ingiustizie sociali
che porta a
scoppio della rivoluzione francese 1789
10
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Eserciti regolari Nel dipinto a fianco puoi vedere l’esercito prussiano impegnato in una battaglia contro le truppe francesi durante la guerra dei Sette anni (1756-63). Quello prussiano è uno dei primi esempi di esercito regolare: si trattava cioè di un esercito permanente, composto da soldati di professione, con un’uniforme riconoscibile, che dovevano sottostare a una ferrea disciplina e rispondere a ufficiali stipendiati dallo stato.
Dispotismo illuminato Nel dipinto si può osservare l’imperatore Giuseppe II d’Austria mentre ara un campo insieme a un contadino. Il suo gesto è pieno di significato e simboleggia il tentativo del sovrano di contrastare i privilegi della nobiltà, mostrandosi vicino al popolo. Il suo metodo di governo, come quello di altre monarchie del Settecento, si può definire “dispotismo illuminato”: il sovrano detiene poteri assoluti, con i quali intende però modernizzare lo stato attraverso una serie di riforme ispirate ai princìpi dell’Illuminismo.
Abolizione della pena di morte Nell’immagine puoi vedere il frontespizio del trattato Dei delitti e delle pene, scritto da Cesare Beccaria, un pensatore illuminista italiano. L’opera di Beccaria, pubblicata nel 1764, è considerata ancora oggi uno dei maggiori contributi contro la tortura e per l’abolizione della pena di morte. L’autore dimostra infatti l’inutilità della pena di morte, molto diffusa nel Settecento, affermando che la punizione deve essere proporzionata al crimine commesso e avere come fine il recupero del colpevole. 11
CAPITOLO
La prima rivoluzione industriale
4
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. La rivoluzione industriale in Inghilterra
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Che cosa fu la rivoluzione industriale? Quali condizioni la resero possibile?
Inghilterra nel XVIII secolo caratterizzata da condizioni favorevoli alla nascita dell’industria consistenti in
disponibilità di materie prime nelle colonie (cotone) e in patria (carbone, ferro)
presenza di corsi d’acqua e vie di comunicazione efficienti
disponibilità di capitali (uomini d’affari) e di manodopera (operai)
libertà politica e di iniziativa individuale
portano a nuovo modo di produrre i beni attraverso l’industria e crescita della produzione nazionale con conseguente avvio della prima rivoluzione industriale
che significa
basata su
innovazioni tecniche e nuovi macchinari
apertura del mercato nazionale e internazionale e aumento della domanda
applicati a
industria tessile
industria siderurgica e meccanica
con
con
lavorazione industriale del cotone (filatura e tessitura)
12
ideazione di nuovi macchinari per la fusione dei metalli (altiforni)
nuove fonti di energia (carbone coke)
invenzione della macchina a vapore da parte di James Watt 1769
grazie a
applicata a
meccanizzazione del telaio e del filatoio
nuovi mezzi di trasporto: treno e battello a vapore
passaggio da un’economia basata sull’agricoltura a un’economia industriale nascita di una nuova società, con nuovi consumi e stili di vita
2. Il lavoro in fabbrica e la società industriale
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali trasformazioni determinò la rivoluzione industriale nella società e nel lavoro?
rivoluzione industriale in Inghilterra caratterizzata da passaggio dal lavoro a domicilio al lavoro in fabbrica
con conseguente
abbandono delle campagne e concentrazione della manodopera in città
con conseguente
che porta a
nuovo modo di lavorare e di organizzare la produzione
aumento della popolazione urbana (urbanizzazione)
basato su
con conseguenti
teoria della divisione del lavoro in operazioni semplici e ripetitive (Adam Smith)
residenza degli operai in quartieri degradati
aumento del malessere nelle città industriali
al fine di
causato da
velocizzare la produzione e abbassare i costi
scarsa igiene, mancanza di servizi e diffusione delle malattie
con conseguenti
semplificazione e ripetitività dei compiti svolti da ciascun operaio
stretto legame fra l’operaio e la macchina
basso reddito degli operai e dure condizioni di lavoro
portano a
ma
frustrazione degli operai ridotti ad automi
grandi profitti dei proprietari delle fabbriche
portano a
disuguaglianze sociali
13
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Rivoluzione industriale Nella stampa puoi vedere una ciminiera e una pompa utilizzate per l’estrazione di materie prime dal sottosuolo nei pressi di una miniera inglese. Nella seconda metà del Settecento, in Inghilterra, prese avvio la rivoluzione industriale. Attraverso l’impiego di macchinari avanzati e di nuove fonti di energia, come il carbone e il vapore, si impose un nuovo modo di produrre che favorì lo sviluppo di alcuni settori industriali e trasformò l’economia e la società.
Fabbrica Nella stampa puoi vedere alcuni telai meccanici all’interno di una fabbrica tessile nel XVIII secolo. Il sistema di fabbrica si diffuse durante la rivoluzione industriale nelle aree urbane, e sostituì poco alla volta il lavoro a domicilio nelle campagne. Qui lavoravano assieme decine di operai e operaie, svolgendo mansioni coordinate fra di loro e seguendo i ritmi imposti dalle macchine per realizzare prodotti finiti.
Ferrovia Il dipinto mostra una ferrovia in costruzione agli inizi della rivoluzione industriale. Proprio la costruzione della ferrovia fu un fattore determinante per il decollo industriale di diversi paesi: lo sviluppo della rete ferroviaria coinvolse infatti molti settori, in primo luogo l’industria siderurgica che forniva le materie prime (ferro, ghisa ecc.) per costruire i binari, le locomotive e i vagoni. Il treno divenne da subito un importante mezzo per il trasporto di persone e di merci. 14
CAPITOLO
5
La rivoluzione americana
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. Dalle colonie inglesi alla nascita degli Stati Uniti d’America
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Per quali ragioni le colonie inglesi in Nord America giunsero a firmare congiuntamente la Dichiarazione di indipendenza?
XVI-XVIII secolo popolamento del Nord America grazie a presenza dei nativi americani (pellerossa) sul continente
arrivo dei coloni inglesi (Padri pellegrini) e migrazione dall’Europa
colonie del Nord: • religione puritana • piccole comunità agricole • porti e industrie sulla costa
deportazione degli schiavi neri dall’Africa (tratta degli schiavi)
che porta a formazione di tredici colonie inglesi soggette alla Gran Bretagna
caratterizzate da
differenze in economiche, particolare sociali, religiose
colonie del Centro: • popolazione eterogenea (inglesi, olandesi, tedeschi) • grandi proprietà terriere
assemblee elettive, mobilità sociale, economia prospera
colonie del Sud: • grandi piantagioni lavorate da schiavi • pochi proprietari terrieri appartenenti all’aristocrazia
che rivendicano autonomia economica dalla Gran Bretagna in particolare rifiuto di pagare le tasse senza avere una propria rappresentanza nel parlamento inglese con conseguente ribellione dei coloni contro il commercio inglese: Boston tea party 1773 a cui seguono formazione di un esercito unitario delle colonie guidato da George Washington
rivendicazione dei princìpi di libertà e uguaglianza di ascendenza illuminista
con conseguente
che porta a
guerra di indipendenza delle colonie contro la Gran Bretagna: rivoluzione americana 1776-83
con conseguente
Dichiarazione di indipendenza 4 luglio 1776
che si conclude con vittoria delle colonie, riconoscimento dell’indipendenza e nascita degli Stati Uniti d’America 1783 15
2. La costituzione degli Stati Uniti e l’espansione verso ovest
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali fattori favorirono l’espansione territoriale degli Stati Uniti verso ovest?
rivoluzione americana termina con 1783 trattato di Parigi: • riconoscimento dell’indipendenza delle colonie inglesi • diritto a espandersi territorialmente verso ovest, fino al Mississippi
con conseguente
formazione degli Stati Uniti d’America
che diventano
George Washington primo presidente degli Stati Uniti 1789
a cui segue
repubblica federale con autonomie dei singoli stati
espansione: conquista del West
con
che porta a
Costituzione degli Stati Uniti d’America 1788
a cui segue
Dichiarazione dei diritti (primi 10 emendamenti) con ampliamento dei diritti dei cittadini 1791
che contiene
princìpi fondanti dello stato
grazie a
guerre vittoriose contro il Messico e il Canada
in particolare
governo del presidente eletto ogni quattro anni
16
centralità del governo federale (decisioni valide per tutti gli stati)
autonomie dei singoli stati membri
spostamento della frontiera a ovest e nascita di nuovi stati federali
controllo dei territori abitati dai nativi americani con conseguenti
divisione dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario
stragi delle popolazioni indigene e loro confinamento nelle riserve
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Dichiarazione di indipendenza Nel dipinto puoi vedere Thomas Jefferson mentre presenta al Congresso delle colonie inglesi dell’America settentrionale la prima bozza della Dichiarazione di indipendenza nel giugno 1776. Il documento definitivo, firmato una settimana più tardi, il 4 luglio 1776, proclamava l’indipendenza delle colonie dalla Gran Bretagna e affermava alcuni princìpi universali di ispirazione illuminista, come il diritto alla libertà, all’uguaglianza e alla felicità.
Stato federale In questo dipinto puoi vedere George Washington mentre osserva la prima bandiera americana, opera della filatrice Betsy Ross (1777). Sulla bandiera appaiono tredici stelle e altrettante strisce. Tredici era infatti il numero delle colonie inglesi che si resero indipendenti dalla Gran Bretagna e che diedero vita agli Stati Uniti d’America, uno stato federale in cui le singole colonie mantenevano alcune autonomie, affidandosi invece a un parlamento e a un governo unitari per decisioni d’interesse generale, come quelle riguardanti la politica estera.
Conquista del West La fotografia d’epoca mostra la capitale del Montana, Helena, nell’Ottocento. A quei tempi Helena era una città di frontiera, da cui i pionieri partivano verso la conquista del West, cioè delle terre a ovest. L’espansione fu incoraggiata dall’aumento della popolazione e dal desiderio di conquista delle terre non ancora colonizzate. In pochi decenni i pionieri arrivarono all’oceano Pacifico, provocando lo sterminio dei nativi americani che si opponevano all’avanzata dei bianchi sui territori da loro abitati.
17
CAPITOLO
La rivoluzione francese
6
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. La Francia del Settecento e l’inizio della rivoluzione
XVIII secolo disuguaglianze e ingiustizie nella società francese
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali caratteristiche presentava la società francese alla metà del XVIII secolo? Che cosa rivendicava il Terzo stato?
nobiltà e clero
piccola parte della popolazione con grandi privilegi (esenzione dalle tasse)
Terzo stato: borghesia, lavoratori delle città, contadini
98% della popolazione francese senza diritti
in particolare
acuite da
crisi economica e cattivi raccolti 1780-89
rischio di bancarotta per le spese di guerra e il mantenimento della corte a Versailles
debito pubblico altissimo
portano a tentativi di riforma del re Luigi XVI per il risanamento del bilancio ma fallimento delle riforme per l’opposizione dei ceti privilegiati porta a protesta della popolazione attraverso i Cahiers de doléances (“quaderni di lagnanze”)
convocazione degli Stati generali 5 maggio 1789
consistenti in
assemblea dei rappresentanti dei tre ordini sociali: nobiltà, clero, Terzo stato
ma contestazione da parte del Terzo stato che chiede votazione per “testa” e non per “ordine” ma rifiuto del re e dei nobili
infatti
voto per “ordine”: un voto per ogni ceto sociale voto per “testa”: un voto con per ogni rappresentante conseguente dell’assemblea
porta a abbandono degli Stati generali da con parte del Terzo stato che si proclama conseguente Assemblea nazionale 18
inizio della rivoluzione francese luglio 1789
maggioranza del Terzo stato
2. La rivoluzione: dalla presa della Bastiglia (1789) alla morte del re (1793)
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Indica quelli che ritieni gli eventi fondamentali (almeno due) della rivoluzione francese tra il 1789 e il 1793, e motiva la tua scelta.
luglio 1789 inizio della rivoluzione in Francia causata da autoproclamazione del Terzo stato in Assemblea nazionale con l’obiettivo di scrivere una costituzione
assalto al carcere della Bastiglia di Parigi 14 luglio 1789
estensione dell’insurrezione popolare e rivolte contadine contro la crisi economica
che porta a
portano a
abolizione di tutti i privilegi feudali di nobili e clero 4 agosto 1789
approvazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino 26 agosto 1789
approvazione della nuova costituzione 1791
basata su
che stabilisce
a cui seguono
principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge: uguaglianza giuridica
limitazione dei poteri del re e nascita di una monarchia costituzionale
riforme votate dall’Assemblea nazionale
riforma amministrativa
abolizione di dazi e dogane in particolare
vendita dei beni della chiesa
ma obbligo per i vescovi e i parroci di giurare fedeltà alla costituzione
rottura fra Luigi XVI e la rivoluzione con tentativo di fuga a Varennes 1791 a cui segue convocazione dell’Assemblea legislativa in cui emerge
che decide
gruppo dei deputati giacobini favorevoli alla repubblica
che sostengono
che decidono
dichiarazione di guerra all’Austria, ostile alla rivoluzione 1792 a cui seguono
istituzione di un nuovo governo e arresto del re
che provocano
sconfitte della Francia, crisi economica e minaccia di invasione
a cui seguono
che causano
elezioni a suffragio universale maschile e formazione della Convenzione 1792
insurrezione dei sanculotti a Parigi
che decide abolizione della monarchia e proclamazione della repubblica
condanna a morte del re sulla ghigliottina 21 gennaio 1793
nuova costituzione repubblicana 1793 19
3. Dalla dittatura giacobina alla Costituzione del 1795
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Da che cosa fu caratterizzata la fase storica della rivoluzione francese cosiddetta del Terrore?
1793 grandi cambiamenti e crisi in Francia dovuti a
pericolo della guerra civile: rivolta della Vandea contro la rivoluzione
pericolo della disfatta militare (coalizione antifrancese)
nuova costituzione repubblicana 1793
portano a
caratterizzata da
istituzione del Comitato di salute pubblica guidato dal capo giacobino Robespierre
orientamento democratico con la rivendicazione della sovranità popolare
allo scopo di
che esercita
fermare le proteste e istituire un governo forte
dittatura con pieni poteri in campo militare, economico e giudiziario
blocco dei salari e dei prezzi contro la crisi economica che attua
sospensione dei diritti civili e processi sommari contro gli oppositori
con conseguente periodo del Terrore 1793-94 a cui seguono malcontento popolare, uccisione di Robespierre e fine del governo giacobino 1794 a cui segue governo del Termidoro appoggiato dalla borghesia che decide
ripristino dei diritti civili e abolizione dei controlli sull’economia
20
nuova costituzione con diritto di voto censitario e potere esecutivo in mano al Direttorio 1795
repressione della ribellione in Vandea
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Terzo stato Nell’immagine puoi vedere i rappresentanti del Terzo stato riuniti in Assemblea nazionale, dopo aver abbandonato gli Stati generali per rivendicare il proprio diritto a rappresentare la maggior parte del popolo francese. Nella società di Antico regime, il Terzo stato era un ordine composto da borghesi, artigiani e contadini. Pur rappresentando la maggioranza dei sudditi (circa il 98% della popolazione), il Terzo stato aveva pochissimi diritti e nessun privilegio, a differenza della nobiltà e del clero.
Libertà, uguaglianza, fraternità
Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
La statua in alto, collocata sulla facciata di Palazzo Borbone, sede di una delle camere del parlamento francese a Parigi, rappresenta una donna con in mano una stele che riporta il motto “libertà, uguaglianza, fraternità”. Si tratta dei princìpi della rivoluzione francese, inseriti nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. I rivoluzionari pensavano infatti che tutti gli uomini nascessero con uguali diritti e che dovessero essere liberi di agire e di pensare, senza dimenticare la reciproca solidarietà.
Il 26 agosto 1789 i deputati dell’Assemblea nazionale approvarono il documento che puoi vedere qui in alto: la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Si tratta di un documento di straordinaria importanza perché segna una rottura con le idee e le regole del passato, e introduce princìpi fondamentali ancora oggi: i sudditi sono cittadini, liberi e uguali di fronte alla legge; la finalità dello stato è la difesa dei diritti dei cittadini; la sovranità appartiene al popolo, che elegge i propri rappresentanti. 21
CAPITOLO
L’età napoleonica
7
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. L’ascesa di Napoleone Bonaparte
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Che cosa s’intende con l’espressione “campagna d’Italia”? A quali esiti portò?
1795 Francia in guerra contro l’Austria in particolare 1796 campagna d’Italia con vittorie dell’esercito francese guidato dal generale Napoleone Bonaparte a cui seguono
fine della guerra in Italia con il trattato di Campoformio 17 ottobre 1797
nuove vittorie militari di Napoleone nella campagna d’Egitto 1798
che determina
fino a
cessione della Lombardia alla Francia e del Veneto all’Austria
sconfitta francese ad Abukir a opera della flotta inglese
con conseguente
con conseguente
creazione delle “repubbliche sorelle”: Cisalpina, Ligure, Romana, Partenopea
fino a
formazione di una nuova coalizione antifrancese e riconquista dell’Italia da parte degli austriaci
consistenti in
ma
stati regionali organizzati su modello francese
ritorno di Napoleone in Francia e colpo di stato del 18 Brumaio 1799
con
assunzione del titolo di primo console da parte di Napoleone
porta a nuova campagna militare in Italia contro l’Austria e vittoria a Marengo 1800 che porta a
riconquista dell’Italia settentrionale e formazione della Repubblica italiana
rafforzamento del potere personale di Napoleone, nominato primo console a vita 1802 a cui seguono elezione di Napoleone a imperatore dei francesi 1804
22
ripresa della guerra in Europa e nuova coalizione antifrancese
2. Dall’Impero all’esilio a Sant’Elena
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Da che cosa fu caratterizzato il dominio napoleonico in Europa?
1804 elezione di Napoleone a imperatore dei francesi porta a
nuova coalizione antifrancese e guerra
programma di riforme: • rinnovamento della burocrazia • istruzione superiore • concordato con la chiesa
con conseguenti
in particolare
sconfitta francese a Trafalgar da parte degli inglesi 1805
vittorie francesi su austriaci, prussiani e russi
Codice civile: insieme di leggi che regolano i rapporti fra i cittadini
con conseguente
esteso a
affermazione della supremazia francese in Europa
tutti i territori conquistati da Napoleone
consistente in a eccezione di conquista dell’Italia e riorganizzazione del suo territorio in particolare creazione del Regno d’Italia nelle regioni del Centro-nord 1805
conquista di Spagna e Portogallo 1808
Russia e Gran Bretagna indipendenti
controllo su Austria e Prussia
ma
con conseguente violenta opposizione e guerriglia degli spagnoli
tentativo di bloccare i commerci inglesi: blocco continentale
tentativo di conquistare la Russia: campagna di Russia 1812 che si conclude con
controllo francese sul Regno di Napoli 1806
ritirata francese per il freddo e la mancanza di viveri a cui seguono nuova coalizione antifrancese e sconfitta di Napoleone a Lipsia 1813 con conseguente fine del dominio napoleonico in Europa ed esilio di Napoleone sull’isola d’Elba 1814 a cui seguono ritorno in Francia di Napoleone (governo dei “cento giorni”) e nuova sconfitta militare a Waterloo giugno 1815 che si conclude con esilio sull’isola di Sant’Elena e morte di Napoleone 5 maggio 1821 23
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Impero napoleonico Nel dipinto puoi vedere Napoleone mentre entra trionfante a Berlino dopo aver sconfitto l’esercito prussiano a Jena (1806). In seguito alla proclamazione dell’Impero nel 1804, Napoleone intraprese una serie di campagne militari con l’obiettivo di estendere il proprio dominio su tutta Europa. L’Impero napoleonico arrivò a comprendere, oltre alla Francia, i regni d’Italia, Spagna, Portogallo e la Confederazione del Reno, costituita da sedici stati tedeschi.
Bonapartismo Nel dipinto è raffigurato Napoleone Bonaparte mentre conferisce ad alcuni soldati il titolo onorifico di un ordine cavalleresco da lui istituito, la Legion d’onore. Si tratta di un provvedimento che rientra nella politica che gli storici hanno definito “bonapartismo”. Il bonapartismo è una forma di potere che vuole legittimare il governo autoritario attraverso il consenso del popolo e, in questo caso, dell’esercito.
Codice civile Nel dipinto puoi vedere una famiglia borghese a passeggio per le strade di Parigi all’inizio del XIX secolo. Nel 1804, in Francia, venne emanato il Codice civile napoleonico, un insieme di leggi che sancivano le idee di libertà e uguaglianza proclamate dalla rivoluzione francese e regolavano i rapporti all’interno della famiglia. In tale ambito il Codice manteneva alcune conquiste della rivoluzione, come il divorzio, ma affermava l’autorità assoluta del padre nei confronti di moglie e figli, riportando le donne a una condizione di subalternità.
24
CAPITOLO
8
Restaurazione e insurrezioni
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. Il congresso di Vienna e le sue conseguenze
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Perché fu convocato il congresso di Vienna? Che cosa stabilì?
1814-15 avvio dell’età della Restaurazione in Europa consistente in tentativo di “restaurare” l’ordine politico e sociale precedente alla rivoluzione francese e alle conquiste napoleoniche attraverso ripristino dei vecchi sovrani Asburgo e Borbone
congresso di Vienna tra le potenze vincitrici, più la Francia al fine di trovare un accordo fra le potenze europee
che porta a
patto della Santa alleanza fra Austria, Prussia e Russia per reciproca assistenza
contenimento della Francia attraverso stati cuscinetto
principio di equilibrio: ridefinizione dei confini fra gli stati senza il prevalere di nessuno
nascita del Regno dei Paesi Bassi
che stabiliscono
princìpi fondamentali alla base del nuovo assetto politico europeo ma
in particolare
principio di legittimità: ritorno sui troni europei delle vecchie dinastie “legittime”
impossibilità di ritornare all’ordine precedente
ricostituzione del Regno di Polonia, assegnato alla Russia insieme alla Finlandia nascita della Confederazione germanica al posto del Sacro romano impero
grazie a
idea di “nazione” e nascita di ideologie politiche contrarie alla Restaurazione
portano a
cambiamenti sociali e politici determinati dalla rivoluzione francese e dal dominio napoleonico
in Italia, ritorno agli stati regionali ed egemonia austriaca
che portano a moti insurrezionali e rivendicazioni nazionali contro la Restaurazione 25
2. I moti insurrezionali in Europa negli anni venti e trenta
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Con quali obiettivi scoppiarono i moti degli anni venti e trenta dell’Ottocento?
imposizione delle vecchie dinastie durante la Restaurazione ha come conseguenza 1820-21 società malcontento segrete nate organizzati che popolare clandestinamente da rivendicano e moti (es. Carboneria insurrezionali in Italia)
concessione di una costituzione e indipendenza nazionale
in particolare si moti in Spagna concludono contro l’assolutismo con dei Borbone moti nel Napoletano
rivolta in Piemonte (stato sabaudo)
si concludono con
si conclude con
ripristino della costituzione del 1812 concessione della costituzione abdicazione di Vittorio Emanuele I e reggenza di Carlo Alberto che concede la costituzione ma intervento della Santa alleanza e repressione dei moti del 1820-21
a cui segue
guerra per l’indipendenza in Grecia 1821-29
ribellione in 1830-31 Francia contro in che porta nuova fase la politica particolare a di moti reazionaria insurrezionali di Carlo X
abdicazione del re e offerta con della corona conseguente a Luigi Filippo d’Orléans
si conclude con
proclamazione del Regno di Grecia 1829
obbligo per il con sovrano di firmare una costituzione
limitazione dei poteri del re ed estensione del diritto di voto
a cui seguono rivolte su modello francese in altri paesi europei con l’eccezione di
26
Gran Bretagna, unico stato senza rivolte
in particolare
grazie a
rivolte in Belgio, Polonia e Italia per ottenere l’indipendenza
che si concludono con
riforme politiche e sociali: estensione del diritto di voto, assistenza ai poveri, riduzione dell’orario di lavoro
repressione delle rivolte tranne in Belgio, che ottiene l’indipendenza dall’Olanda
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Restaurazione Nell’incisione puoi vedere un momento di discussione politica durante il congresso di Vienna, che si tenne tra il 1814 e il 1815, e a cui parteciparono i governanti delle principali potenze europee. Lo scopo era quello di ripristinare in Europa l’ordine precedente alla rivoluzione francese e al dominio napoleonico. Con il congresso di Vienna si aprì quindi l’età della Restaurazione, periodo in cui le vecchie dinastie spodestate tornarono sui legittimi troni e i confini degli stati furono ridefiniti in base a un principio di equilibrio tra le potenze europee.
Nazione Nel dipinto puoi vedere il popolo parigino che acclama Luigi Filippo d’Orléans, divenuto re in seguito all’insurrezione del 1830 e all’abdicazione di Carlo X. Il popolo in piazza sventola il tricolore, simbolo della nazione francese. All’inizio dell’Ottocento il sentimento di appartenere a una nazione, ossia a una comunità con una lingua e una cultura comuni, alimentò le rivendicazioni di indipendenza di molti popoli contro l’ordine imposto dal congresso di Vienna.
Società segrete Gli uomini rappresentati nella litografia parlano attorno a un tavolo, in una stanza illuminata dalla luce delle candele, mentre maneggiano documenti riservati. Sono alcuni esponenti della Carboneria, una società segreta nata in Italia all’indomani della Restaurazione. Le società segrete erano associazioni clandestine, con una rigida gerarchia interna e complessi rituali di affiliazione, che avevano come obiettivi la concessione da parte dei sovrani di una costituzione o – come in Italia e in Grecia – l’indipendenza nazionale. Vi aderirono borghesi, studenti e ufficiali militari. 27
CAPITOLO
L’industrializzazione europea
9
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. L’industrializzazione europea e le sue conseguenze
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali furono le conseguenze sociali dell’industrializzazione europea?
inizio XIX secolo nascita dell’industria in Belgio, Francia, Germania
XIX secolo diffusione in Europa della rivoluzione industriale nata in Inghilterra ma decollo industriale con tempi differenti nei diversi paesi
infatti
fine XIX secolo nascita dell’industria in Italia e Russia
dovuto a
che porta a
a cui segue
ruolo decisivo della rete ferroviaria
adozione di politiche protezionistiche per proteggere e sostenere le industrie nazionali
diffusione del proletariato industriale, nuova classe sociale composta da
con conseguente sviluppo dell’industria siderurgica, metallurgica ed estrattiva
operai impiegati nelle fabbriche, pagati con un salario
sviluppo delle ferrovie in tutta Europa
ma • • • •
dure condizioni di lavoro ambienti malsani salari bassi sfruttamento di donne e bambini hanno come conseguenze
scioperi e altre forme di protesta
nascita di società di mutuo soccorso
creazione di sindacati di mestiere
in particolare
consistenti in
consistenti in
movimento luddista in Inghilterra contro l’uso delle macchine
associazioni di operai con fondi per pensioni, malattia, istruzione
associazioni per rivendicazioni operaie (diritto di sciopero, riduzione degli orari di lavoro ecc.) che si ispirano a pensiero socialista e dottrina marxista basati su
critica nei confronti della società capitalistica 28
lotta di classe: conflitto tra borghesia e proletariato
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Industrializzazione L’incisione a colori mostra alcune fabbriche per la fusione dell’acciaio a Essen, in Germania. Alla fine del XIX secolo, in molti paesi europei, si verificò la crescita del settore industriale, l’industrializzazione. Come ricorderai, la rivoluzione industriale aveva preso avvio in Inghilterra nel Settecento, e aveva coinvolto i settori siderurgico e ferroviario. Anche nel resto d’Europa, con tempi diversi nei vari paesi, tali settori furono i motori del decollo industriale.
Capitalismo Nella stampa a lato alcuni uomini d’affari stanno facendo delle operazioni finanziarie alla Borsa di Parigi. Nella seconda metà dell’Ottocento nacque il sistema economico che ancora oggi è alla base della nostra società, il capitalismo. Il capitalismo è basato sull’investimento di capitali in attività economiche da parte di uomini d’affari e imprenditori che cercano di guadagnare così ingenti somme di denaro, da reinvestire poi nel settore industriale.
Proletariato Nel dipinto puoi osservare alcuni operai addetti all’altoforno di un’acciaieria. Nell’Ottocento, il lavoro degli operai era faticoso, l’ambiente malsano, i turni estenuanti (fino a quindici ore al giorno) e i salari bassi. Gli operai che accettavano di lavorare anche a queste condizioni erano chiamati proletari, e la classe operaia era detta proletariato. Con questo termine si indicavano infatti quegli uomini e quelle donne la cui unica risorsa per sopravvivere era appunto la capacità di lavorare. 29
CAPITOLO
L’Europa tra il 1848 e il 1870
10
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. Il Quarantotto in Europa causa provocata immediata: da crisi economica 1845-47
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI
carestie e chiusura delle fabbriche
aspirazione dei popoli all’indipendenza acuite da nazionale e insofferenza per l’assolutismo
1848 rivoluzione generale in Europa: “primavera dei popoli”
Perché le rivoluzioni scoppiate nel 1848 furono dette “primavera dei popoli”? A che cosa si riferisce questa espressione?
cause profonde: trasformazioni sociali ed economiche in seguite alla particolare rivoluzione industriale e ai peso crescente dovuta moti degli anni della borghesia a ’20 e ’30 e della classe porta a operaia, prive di rappresentanza politica
movimento artistico e diffusione letterario che consistente degli ideali del dà voce alla in Romanticismo rivendicazione di libertà dei popoli
elezione di Pio IX, papa riformatore tensioni politiche e sociali
sostenute da
in particolare barricate a Parigi contro il re Luigi Filippo d’Orléans
insurrezione con popolare per il suffragio conseguente universale
con
abdicazione di Luigi Filippo d’Orléans e nascita della Seconda repubblica ma
rivolte nella Confederazione germanica con esito fallimentare
licenziamento del primo ministro Metternich e abdicazione di Ferdinando I
rivolte con nell’Impero asburgico e nei conseguenti territori italiani
30
vittoria di Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone, alle elezioni 1848 porta a
repressione delle rivolte in Italia con l’intervento del generale Radetzky
riduzione delle libertà conquistate e nuovo governo autoritario
con
pubblicazione del Manifesto del partito comunista di Marx ed Engels
introduzione del suffragio universale maschile riduzione della giornata lavorativa a dieci ore
2. L’Europa dopo il 1848
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Qual era il quadro geopolitico dell’Europa all’indomani dei moti insurrezionali del 1848?
esito fallimentare dei moti del Quarantotto porta a
Prussia promotrice dell’unificazione tedesca
potere autoritario di Luigi Napoleone Bonaparte in Francia
rafforzamento della Gran Bretagna, unico paese senza rivolte interne
crisi dell’Impero asburgico e rivendicazioni nazionali in Ungheria
crisi degli imperi russo e ottomano
attraverso
che porta a
con
che portano a
acuita da
rafforzamento ed espansione dello stato con il cancelliere Otto von Bismarck
nascita del Secondo impero con Luigi Napoleone imperatore, Napoleone III 1852-70
lungo regno della regina Vittoria: età vittoriana 1837-1901
compromesso del 1867 e divisione dell’Impero in due parti: Impero austro-ungarico
guerra di Crimea tra Russia e Impero ottomano per i possedimenti territoriali 1853-56
con conseguenti
che attua
guerre contro Austria, Danimarca e Francia
politica estera aggressiva
caratterizzata da nascita dell’impero coloniale inglese con l’annessione dell’India e dei territori in Asia e Africa
a cui segue indebolimento dell’Impero ottomano nei Balcani
in particolare crescita economica e consolidamento dell’industria inglese
guerra tra Francia e Prussia e sconfitta francese a Sedan 1870 che porta a
nascita dell’Impero tedesco: Secondo Reich con imperatore Guglielmo I e cancelliere Bismarck 1871
riforme liberali ed estensione del diritto di voto
abdicazione di Napoleone III e creazione della Comune di Parigi marzo 1871
movimenti indipendentisti in Irlanda: questione irlandese
consistente in governo con democrazia diretta e suffragio universale, ispirato a ideali comunisti ma repressione della Comune di Parigi maggio 1871 31
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Quarantotto Nel dipinto puoi vedere una barricata innalzata dagli abitanti di Parigi nel 1848. In quell’anno, scoppiarono in tutta Europa moti rivoluzionari: da Parigi, dove la borghesia e il proletariato costrinsero il re ad abdicare, le proteste si spostarono in Germania e nei territori dell’Impero asburgico dove le popolazioni insorte rivendicavano l’indipendenza nazionale o la concessione di costituzioni. Le rivolte del Quarantotto incendiarono a tal punto l’Europa che, ancora oggi, per indicare una situazione di grande disordine, si dice “fare un quarantotto”.
Identità nazionale In questo dipinto del 1848 puoi vedere un corteo che sfila sventolando le bandiere di alcuni paesi europei, in particolare il tricolore tedesco e quello italiano. Le bandiere sono un simbolo dell’identità nazionale, rivendicata, sia in Germania che in Italia, durante i moti del Quarantotto. Nell’Ottocento, il sentimento di identità nazionale si diffuse tra quei popoli che si identificavano in una cultura, una lingua, una storia e delle tradizioni comuni.
Questione d’Oriente La fotografia ritrae il sultano Abdul Hamid II. Egli fu alla guida dell’Impero ottomano dal 1876 al 1909, in una fase di profonda decadenza del dominio turco. Nella seconda metà dell’Ottocento, si aprì quella che gli storici chiamano “questione d’Oriente”: l’arretratezza economica e politica dell’Impero ottomano favorì le rivendicazioni nazionali delle diverse etnie presenti nell’area dei Balcani, attirando le mire espansionistiche degli stati europei (Gran Bretagna, Russia, Austria) che speravano di poter trarre vantaggio dalla crisi dell’Impero. 32
CAPITOLO
Il Risorgimento e l’Unità d’Italia
11
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. L’Italia nell’età della Restaurazione inizio XIX secolo diffusione in Italia degli ideali del Risorgimento
consistenti in
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Qual era la situazione dell’Italia nell’età della Restaurazione?
idea di indipendenza dal dominio straniero (Austria)
ma divisione dell’Italia ribadita dal congresso di Vienna 1814-15
progetto di unificazione politica del territorio italiano
con conseguente ritorno degli Asburgo e dei Borbone con politica assolutistica
princìpi liberali e democratici (partecipazione popolare, suffragio universale ecc.)
che provoca
ritardo nello sviluppo industriale e mancata crescita economica
progetto moderato di Vincenzo Gioberti
insurrezioni negli stati italiani e successiva repressione anni ’20 e ’30
consistente in
Italia come federazione di stati sotto la presidenza del papa
consistente in
Italia come repubblica unitaria con suffragio universale
diffuso attraverso
Giovine Italia: associazione patriottica con programma pubblico
consistente in
Italia come federazione di stati autonomi su modello degli Stati Uniti
a cui seguono
elezione di papa Pio IX, di idee liberali, e biennio di riforme 1846-47
dibattito politico sul futuro dell’Italia e sull’unificazione politica
in particolare
progetto democratico di Giuseppe Mazzini
che alimentano speranze dei patrioti nella diffusione delle riforme e nell’unificazione italiana ma
progetto federalista e democratico di Carlo Cattaneo
opposizione dei sovrani Asburgo e Borbone ha come conseguenza nuovi moti rivoluzionari 1848-49 33
2. Il Quarantotto in Italia e la Prima guerra d’indipendenza
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Come si arrivò in Italia alla Prima guerra d’indipendenza? Quale esito ebbe?
1848-49 insurrezioni negli stati italiani iniziate con insurrezioni nel Regno delle Due Sicilie contro la politica assolutistica di Ferdinando II di Borbone 1848 in particolare concessione della costituzione da parte di papa Pio IX
• a Palermo rivolta per l’autonomia • a Napoli insurrezione per la costituzione
a cui segue
rovesciamento di Pio IX e nascita della Repubblica romana 1849
a cui seguono rivolte per la costituzione in diversi territori
in particolare
concessione della costituzione in Toscana da parte di Leopoldo II
che si conclude con
concessione della costituzione in Piemonte da parte di Carlo Alberto: Statuto albertino
restaurazione del papato per l’intervento di Napoleone III (Francia)
in particolare moti nel Lombardo-Veneto (Austria) marzo 1848 in particolare 17 marzo 1848 a Venezia cacciata degli austriaci e proclamazione della Repubblica di San Marco
18-22 marzo 1848 a Milano barricate contro le truppe austriache: Cinque giornate di Milano
che si conclude con
con conseguenti
repressione austriaca 1849
ritirata degli austriaci al comando del generale Radetzky
istituzione di un governo provvisorio
a cui segue
che chiede
intervento di Carlo Alberto di Savoia contro gli austriaci che porta a Prima guerra d’indipendenza 1848-49 con vittorie dei piemontesi a Goito e Peschiera, ma sconfitte a Custoza e Novara che portano a vittoria degli austriaci e abdicazione di Carlo Alberto 34
causate da
ritiro dell’appoggio militare di Stato pontificio, Toscana, Regno delle Due Sicilie e isolamento del Piemonte
3. Dalla Seconda guerra d’indipendenza all’Unità d’Italia
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Attraverso quali tappe si arrivò all’Unità d’Italia? Indica almeno due eventi fondamentali e motiva da tua risposta.
dopo il 1848 riforme liberali in Piemonte grazie a
consistenti in
nuovo re Vittorio Emanuele II e Cavour primo ministro dal 1852
• • • •
politica liberista e sviluppo dell’economia costruzione di strade e ferrovie abolizione dei privilegi di nobili e clero ammodernamento dell’esercito di conseguenza Piemonte stato-guida dell’Unità d’Italia
2a tappa verso l’Unità: spedizione dei Mille guidata da Garibaldi maggio 1860
che porta a
ruolo internazionale dello stato piemontese
patto segreto con la Francia: che accordi prevedono di Plombières 1858
intervento francese in caso di attacco dell’Austria
che mira a
Seconda guerra d’indipendenza contro l’Austria aprile-luglio 1859
conquista del Sud Italia partendo dalla Sicilia
con
a cui segue
mobilitazione popolare in tutta Italia
che porta a
grazie a
a cui seguono
1a tappa verso l’Unità: decisione di Cavour di provocare l’Austria
alleanza con Francia e Gran Bretagna nella guerra di Crimea 1853-56
intervento della Francia
avanzata garibaldina lungo la penisola e sconfitta dei Borbone
che porta a vittorie franco-piemontesi a Magenta, Solferino e San Martino
armistizio di Villafranca: passaggio della Lombardia al Regno di Sardegna luglio 1859
a cui seguono
a cui seguono
plebisciti di annessione al Regno di Sardegna di Toscana, Parma, Modena e Romagna marzo 1860
plebisciti di annessione al Regno di Sardegna di Marche, Umbria e Mezzogiorno ottobre-novembre 1860
incontro di Teano: Garibaldi consegna il Sud Italia a Vittorio Emanuele II ottobre 1860
portano a 17 marzo 1861 proclamazione del Regno d’Italia
con l’esclusione di
Roma, sotto lo Stato pontificio, e Venezia sotto il dominio austriaco 35
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Risorgimento Il dipinto raffigura due donne che sventolano il tricolore italiano, mentre festeggiano la sconfitta degli austriaci durante le Cinque giornate di Milano del 1848. La cacciata degli austriaci dalla città è uno degli episodi più significativi del Risorgimento, il movimento per la liberazione dell’Italia dal dominio straniero che portò all’unità nazionale. Il termine “Risorgimento” deriva dal verbo “risorgere” perché nell’intento dei patrioti l’Italia doveva risollevarsi dalla decadenza presente e rinascere in nome della grandezza della sua storia passata.
Spedizione dei Mille La litografia che vedi mostra uno degli episodi chiave del Risorgimento italiano: lo sbarco di Giuseppe Garibaldi a Marsala l’11 maggio del 1860. Garibaldi era partito il 5 maggio da Quarto, nei pressi di Genova, con un gruppo di circa mille uomini, con l’obiettivo di sottrarre la Sicilia e il Meridione ai Borbone. L’impresa di Garibaldi e dei suoi garibaldini, chiamata “spedizione dei Mille”, si concluse vittoriosamente rendendo possibile l’Unità d’Italia.
Unità nazionale Nel dipinto puoi vedere l’incontro tra Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II avvenuto a Teano, il 26 ottobre del 1860. Garibaldi, che aveva appena concluso la spedizione dei Mille, “consegnò” il Sud Italia, liberato dai Borbone, nelle mani del re, che a sua volta era giunto a Teano dopo aver sconfitto l’esercito pontificio nelle Marche. Si tratta di un episodio cruciale nel percorso che portò all’unità nazionale. Il Regno d’Italia, che non comprendeva ancora il Veneto e Roma, fu proclamato il 17 marzo 1861. 36
CAPITOLO
L’Italia unita
12
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. La Destra storica e il completamento dell’Unità
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali furono le azioni principali dei governi della Destra storica? A quali risultati portarono?
17 marzo 1861 proclamazione del Regno d’Italia con legge elettorale a suffragio maschile limitato che porta a 1861-76 governi della Destra storica che affrontano
che attuano
che attuano
problema dell’organizzazione del nuovo stato italiano
unificazione economica del paese e costruzione di infrastrutture (strade, ferrovie ecc.)
completamento territoriale con l’annessione del Veneto e di Roma
attraverso
al fine di
attraverso
scelta dell’accentramento: unica amministrazione e forte governo centrale
creare uno stato economicamente forte e aperto al mercato europeo
Terza guerra d’indipendenza con la conquista del Veneto 1866
al fine di
attraverso
a cui segue
garantire la coesione del nuovo stato
politica economica liberista
conquista di Roma 20 settembre 1870
attraverso
attraverso
estensione dello Statuto albertino e delle leggi dello stato piemontese a tutta Italia
prefetti nominati dal governo, a capo delle province del Regno
portano a
breccia di Porta Pia: ingresso dei bersaglieri a Roma
plebiscito di annessione del Lazio e di Roma al Regno d’Italia
“piemontesizzazione” dell’Italia portano a con conseguente pesante prelievo fiscale
acuito da
malcontento popolare
acuito da
leva obbligatoria
Roma capitale dello stato italiano 1871
che porta a brigantaggio nelle regioni meridionali
consistente in
azioni di guerriglia contro lo stato italiano
che si conclude con
repressione da parte dell’esercito 1865 37
2. La Sinistra storica: riforme e politica coloniale
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali furono le azioni principali dei governi della Sinistra storica? A quali risultati portarono?
1876-96 governi della Sinistra storica
1877 legge Coppino: obbligo scolastico portato a tre anni
con
1876-87 governo guidato da Agostino Depretis
che attua
1882 legge elettorale: allargamento del diritto di voto
trovano
favore presso l’opinione pubblica
ma
• repressione degli scioperi e delle rivendicazioni operaie • politica del trasformismo (scambio di favori con l’opposizione)
1884 abolizione della tassa sul macinato
nuova politica estera aggressiva
consistente in
firma di un patto difensivo con Germania e Austria: Triplice alleanza 1882 inizio della politica coloniale con l’occupazione di Somalia ed Eritrea
repressione delle proteste dei Fasci siciliani e degli scioperi operai
a cui segue che attua
leggi autoritarie e rafforzamento del potere esecutivo
che portano a
riforma del diritto penale con l’abolizione della pena di morte 1889 politica economica protezionista a vantaggio dell’industria
1887-96 governo guidato da Francesco Crispi
che prosegue
politica coloniale in Africa con protettorato sull’Etiopia 1889
fino a
sconfitta italiana ad Adua da parte dell’esercito etiope 1896 con conseguenti dimissioni di Crispi e crisi di fine secolo consistente in
moti popolari repressi con violenza a Milano dal generale Bava Beccaris 1898 38
assassinio del re Umberto I 1900
3. Economia e società nell’Italia postunitaria
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali erano le principali caratteristiche della società e dell’economia italiane negli ultimi decenni dell’Ottocento?
dopo l’Unità: necessità di “cucire lo stivale” e di rafforzare l’economia portano a
creazione di infrastrutture (strade, ferrovie) per collegare il Nord e il Sud
che favorisce
sviluppo industriale
grazie a protezionismo: tariffe doganali sulle merci straniere con conseguente successo dell’industria italiana
in particolare
sviluppo dell’industria pesante: siderurgica, meccanica, automobilistica
ma
crisi economica internazionale: Grande depressione 1873-96
divario sociale ed economico tra il Nord e il Sud Italia: questione meridionale
differenze sociali tra ricchi e poveri e dure condizioni di vita di contadini e operai: questione sociale
porta a
dovuta a
in particolare
rallentamento dello sviluppo industriale
presenza di industrie al Nord e di agricoltura arretrata al Sud
lavoro precario e salari bassi per i braccianti del Nord
con conseguente
emigrazione italiana verso il Nord e il Sud America
mancata riforma agraria al Sud
bassi salari e orari di lavoro pesanti per il proletariato di fabbrica
portano a
proteste di contadini e operai e nascita dei sindacati
partecipazione dei cattolici alla vita politica
fondazione del Partito socialista italiano 1892
in seguito a
che sostiene
enciclica di papa Leone XIII per la giustizia sociale 1891
necessità di attuare riforme sociali e politiche 39
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Accentramento Nella fotografia puoi vedere dei bambini che stanno seguendo una lezione in una scuola di campagna alla fine dell’Ottocento. Dopo l’Unità d’Italia emerse la necessità di organizzare e rendere coeso il nuovo stato. Per farlo si adottò una politica di accentramento, si impose cioè a tutto il paese un unico sistema amministrativo e di governo, estendendo le leggi piemontesi, nominando prefetti, riformando la scuola pubblica e creando infrastrutture (strade, ferrovie, servizi postali), al fine di favorire lo sviluppo economico del nuovo stato.
Brigantaggio Nella litografia puoi vedere alcuni briganti catturati dall’esercito nei pressi di Frosinone. Negli anni successivi all’Unità d’Italia, alcuni provvedimenti dello stato, tra cui l’estensione della leva obbligatoria a tutti i maschi maggiorenni, generarono malcontento nella popolazione del Sud Italia, che sfociò nel fenomeno del brigantaggio: banditi comuni, ex ufficiali rimasti fedeli ai Borbone e contadini senza terra si organizzarono in bande per colpire i funzionari dello stato con azioni di guerriglia.
Presa di Roma ll dipinto raffigura dei bersaglieri alle porte di Roma. Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri entrarono a Roma dopo aver aperto un passaggio nella cinta muraria nei pressi di Porta Pia, conquistando la città, fino ad allora dominio del papa. Questo episodio, noto come la “breccia di Porta Pia”, decretò la presa di Roma; la città, annessa al Regno d’Italia, fu poi proclamata capitale.
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CAPITOLO
13
La seconda rivoluzione industriale
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. La seconda rivoluzione industriale
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Perché si parla di “seconda rivoluzione industriale” negli ultimi decenni dell’Ottocento?
1873-96 crisi di sovrapproduzione in Europa: Grande depressione a cui segue seconda rivoluzione industriale caratterizzata da grandi industrie e monopoli capaci di controllare interi settori
intervento dello stato nell’economia
innovazioni tecnologiche e nuove fonti d’energia
grazie a
attraverso
in particolare
richiesta di grandi capitali alle banche e investimenti in Borsa
investimenti nell’industria pesante per la costruzione di infrastrutture
con conseguente
che favoriscono
crescita dell’importanza delle banche e della Borsa nell’economia
sviluppo industriale in Europa e in America
introduzione del motore a scoppio e del motore elettrico
impiego del petrolio come fonte d’energia
costruzione di impianti e centrali idroelettriche
nascita dell’industria chimica con nuovi materiali
con conseguente nascita dell’industria automobilistica caratterizzata da divisione del lavoro (taylorismo) applicata da industriale Ford negli Stati Uniti con catena di montaggio con conseguente produzione in serie e riduzione di tempi e costi
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TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Seconda rivoluzione industriale La fotografia mostra alcune locomotive in costruzione all’Ansaldo di Genova, una delle più grandi fabbriche siderurgiche nate in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. Verso la fine del secolo, lo sviluppo industriale in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone assunse caratteri nuovi. Questa seconda rivoluzione industriale fu caratterizzata dalla nascita di grandi gruppi industriali, dall’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche nel campo della comunicazione e dei trasporti, dall’impiego di nuove fonti d’energia e dalla nascita di nuovi settori, come quello chimico.
Emigrazione transoceanica Nella fotografia, che risale ai primi anni del XX secolo, puoi vedere alcuni migranti italiani su una nave in arrivo a New York. Tra il 1870 e il 1910 il continente americano divenne la meta principale dell’emigrazione transoceanica di intere famiglie che lasciavano l’Europa per raggiungere una terra ricca di opportunità al di là dell’oceano. La fuga dalla fame e dalla miseria e la speranza in un futuro più prospero erano le motivazioni alla base dei lunghi e rischiosi viaggi che i migranti dovevano affrontare.
Catena di montaggio Gli operai che vedi nella fotografia lavorano in una fabbrica automobilistica Ford, negli Stati Uniti. A inizio Novecento, Henry Ford introdusse nelle proprie fabbriche nastri trasportatori su cui scorrevano i pezzi da montare mentre gli operai rimanevano fermi, compiendo gesti semplici, relativi a una singola fase della produzione. Questo sistema, chiamato catena di montaggio, permetteva di realizzare prodotti in serie, cioè tutti uguali, riducendo così i costi e i tempi di produzione.
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CAPITOLO
L’imperialismo
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MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. L’imperialismo: caratteri generali
fine XIX secolo nuova fase di sviluppo coloniale: imperialismo
dovuto a
ricerca di nuovi mercati nei paesi extraeuropei
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali fattori resero possibile la creazione di grandi imperi coloniali da parte delle potenze europee?
consistente in
dominio diretto su vasti territori in Africa e Asia esercitato da
ricerca di risorse da sfruttare in luoghi inesplorati
potenze coloniali europee, Stati Uniti e Giappone che costituiscono
competizione economica fra le maggiori potenze industriali
imperi coloniali (es. Impero britannico) supportato da
caratterizzato da
superiorità tecnica e scientifica dei paesi occidentali
aspetti ideologici
in particolare in particolare
idea della superiorità della civiltà occidentale
che giustifica
conquista come “missione civilizzatrice” dell’Occidente verso i popoli extraeuropei
nuovi mezzi di trasporto (ferrovia, navi moderne) e superiorità militare
progressi della medicina per difendersi dalle malattie diffuse nelle colonie (es. malaria)
hanno come conseguenza idea della superiorità della razza bianca
con conseguente
esaltazione che porta del valore a della nazione (nazionalismo)
diffusione del razzismo su base biologica
successo dei paesi industrializzati e spartizione del mondo
giustificazione dell’imperialismo come espansione della nazione
entusiasmo verso politiche militariste di conquista 43
2. Europa, Stati Uniti e Giappone alla conquista del mondo
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Che cosa significa l’espressione “spartizione dell’Africa”?
fine XIX-inizio XX secolo Europa, Stati Uniti e Giappone maggiori potenze coloniali con conseguente
colonizzazione europea dell’Africa
con
in seguito a
repressione delle rivolte e genocidio di interi popoli
costruzione del canale di Suez 1869 e controllo europeo dell’Egitto
controllo dell’Asia da parte di europei, russi e giapponesi
espansione degli Stati Uniti sul continente americano
in particolare
grazie a
Indocina alla Francia
che provoca
interrotta da Impero britannico in India
conflitti tra le potenze imperialiste (Gran Bretagna, Francia, Germania) che terminano con
conquista russa della Siberia
conferenza di Berlino 1884-85
espansione del Giappone in Corea e Manciuria
che stabilisce spartizione dell’Africa tra le potenze europee
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Egitto, Sudan, Uganda e Kenya alla Gran Bretagna
guerra di Secessione tra gli stati del Nord e gli stati del Sud 1861-65 che si conclude con vittoria del Nord, abolizione della schiavitù e ripresa economica che porta a sviluppo economico, industrializzazione ed espansione coloniale
in particolare
Algeria, Africa nord-occidentale e Madagascar alla Francia
dottrina Monroe contro l’ingerenza delle potenze europee sul continente americano
inizio dell’espansione coloniale di Germania e Italia
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI
Imperialismo Nella fotografia puoi vedere la regina Vittoria assistita dal suo segretario indiano, Abdul Karim. L’immagine risale alla fine dell’Ottocento, quando la Gran Bretagna, dopo la conquista dell’India, divenne il più grande impero coloniale del mondo. In quegli anni, oltre alla Gran Bretagna, anche altri paesi europei, come la Francia, finanziarono spedizioni in Africa e Asia con l’obiettivo di controllarne direttamente il territorio e sfruttarne le ricchezze: questo tipo di politica prende il nome di imperialismo.
Razzismo L’incisione mostra quattro servi africani che trasportano un ufficiale bianco su un’amaca. La scena rivela la mentalità razzista dell’epoca, che considerava la razza bianca “superiore” per natura, investita di una “missione civilizzatrice” nei confronti delle popolazioni asiatiche e africane conquistate e sottomesse.
Abolizionismo Nella fotografia puoi vedere alcuni schiavi neri al lavoro nelle piantagioni della Carolina del Sud. A metà dell’Ottocento, nel Sud degli Stati Uniti, la schiavitù era molto diffusa. Negli stati del Nord, invece, si era formato un movimento politico a favore dell’abolizione della schiavitù, l’abolizionismo. Con la guerra di Secessione (1861-65) e la vittoria degli stati del Nord, l’idea abolizionista si affermò e la schiavitù negli Stati Uniti venne abolita.
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CAPITOLO
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La società di massa e la Belle époque
MAPPE DEI CONTENUTI FONDAMENTALI
1. La società di massa
seconda rivoluzione industriale
porta a
LEGGI LA MAPPA E RISPONDI Quali sono le caratteristiche della società di massa?
aumento dei prodotti alimentari, abbassamento dei prezzi e crescita dei consumi
grazie a
migliori tecniche di conservazione (frigorifero)
fertilizzanti chimici
scoperte mediche e vaccini
diffusione di nuovi beni di consumo e mezzi di comunicazione
telegrafo (Marconi) e telefono (Meucci, Bell) tra cui automobile
ha come conseguenza
società di massa
invenzione del cinematografo 1895
caratterizzata da
nascita dell’industria culturale
in particolare
industrializzazione dell’editoria diffusione del turismo borghese diffusione di sport di massa
consistente in
società con largo accesso ai saperi e ai beni di consumo
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caratterizzata da
diffusione dell’istruzione e diminuzione dell’analfabetismo maggiore partecipazione politica e sociale
in particolare
nascita dei partiti di massa: partito socialista e partito cattolico movimento femminista delle “suffragette” per il diritto di voto
TRE CONCETTI NELLE IMMAGINI Tempo libero Nella fotografia puoi vedere un gruppo di persone al mare all’inizio del Novecento, durante il periodo della Belle époque. La fine del XIX e l’inizio del XX secolo furono infatti contraddistinti da un clima di grande ottimismo e dalla “nascita” del tempo libero: con lo sviluppo della società industriale fu introdotta la distinzione tra il tempo lavorativo e quello extralavorativo, destinato allo svago. Operai e impiegati iniziarono così ad andare al cinema, a praticare sport, a leggere romanzi e riviste, ad andare in vacanza.
Industria culturale Questa fotografia risale al 1913 e raffigura una delle prime sale cinematografiche durante la proiezione di un film muto; a destra puoi vedere un pianista, a cui era affidato il commento sonoro. La diffusione del cinema, all’inizio del Novecento, contribuì alla nascita dell’industria culturale. Il cinema, i romanzi, le riviste, la musica cominciarono a essere considerati beni che potevano essere riprodotti e venduti, diventando fonti di guadagno, grazie a un pubblico di consumatori di massa.
Diritto di voto alle donne In questa fotografia dei primi del Novecento, due donne inglesi reggono uno striscione che rivendica il diritto di voto alle donne. In Gran Bretagna, coloro che si mobilitarono per questo diritto vennero chiamate con disprezzo “suffragette”, poiché si riteneva comunemente che il voto spettasse solo agli uomini. Nonostante ciò, in tutta Europa, si moltiplicarono le associazioni e i partiti a favore del suffragio universale, cioè del diritto di voto per tutti i maggiorenni, senza distinzione di censo e di genere.
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Il presente fascicolo è a cura della professoressa Elena De Marchi, che ringraziamo per la preziosa consulenza e collaborazione.
Cristina Rolfini, Elena De Marchi Progetto editoriale Marina Bardini Progetto grafico e copertina Rossana Infantino Redazione Marinella Carzaniga Impaginazione Cecilia Lazzeri Ricerca iconografica Matteo Zaghi Controllo qualità Tutti i diritti riservati © 2016, Pearson Italia, Milano-Torino www.pearson.it 9788869101601B Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, email
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Referenze iconografiche p. 8 (in alto) Tarker/Corbis. p. 17 (in alto) Bettmann/Corbis; (in basso) AS400 DB/Corbis. p. 21 (in basso, a sinistra) Fred de Noyelle/Photononstop/Corbis; (in basso, a destra) Leemage/Corbis. p. 24 (in basso) Leemage/Corbis. p. 27 (al centro) Leemage/Corbis; (in basso) Bridgeman Art Library/Archivi Alinari. p. 29 (in basso) Corbis. p. 42 (al centro) Archive Photos/Getty. p. 45 (in alto) Derek Bates/Lebrecht Music&Arts/Corbis; (al centro) Tarker/Corbis; (in basso) adoc-photos/Corbis.
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