IN COLLABORAZIONE CON FIMP
Educazione Nutrizionale G R A N A
P A D A N O
Educazione M A R ZNutrizionale O 2008 G R A N A
P A D A N O
INDAGINE SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA
GRANA PADANO NUTRE LA SALUTE
Educazione Nutrizionale
Garanzie di produzione, salubrità e provenienza Quello che rende il Grana Padano DOP un alimento che favorisce il benessere e la salute delle persone, sia nella primissima infanzia che in tutte le età, è il suo ottimo rapporto tra valore energetico, qualità e quantità di nutrienti contenuti. Essendo il Grana Padano DOP un formaggio semigrasso, il suo valore energetico è inferiore a quello di altri formaggi grassi e di molti alimenti comunemente consumati, che apportano molti meno nutrienti. • Per fare un chilogrammo di Grana Padano DOP occorrono circa 15 litri di buon latte fresco di giornata, ogni giorno, tutti i giorni dell’anno. • Dal punto di vista nutritivo questo formaggio è da considerarsi un concentrato di latte, ma con molti meno grassi. In 100 gr di Grana Padano DOP ci sono 28 gr di grassi contro i 54 gr presenti in 1,5 lt di latte vaccino intero. • Il latte con cui si fa il Grana Padano DOP proviene solo dalle stalle della Pianura Padana a nord del fiume Po, da vacche rigorosamente sane, sottoposte a controlli veterinari costanti e scrupolosi. Le vacche delle stalle sono alimentate con foraggi verdi e conservati di esclusiva origine vegetale. • Per fare il Grana Padano DOP il latte viene prima fatto riposare per poi essere decremato per affioramento. La pasta cotta, derivata dalla cagliata, viene raccolta nella caratteristica forma e avviata a lenta maturazione per un minimo di 9 mesi e mediamente per 16; il Riserva è garantito con una stagionatura oltre i 20 mesi. • Il Grana Padano DOP viene fatto dai casari artigianalmente seguendo una tradizione millenaria. Il marchio D.O.P. (Denominazione Origine Protetta) è conferito dalle leggi dell’Unione Europea e Italiane, e Valori medi contenuti in 50 gr di Grana Padano DOP Vitamina A µg 112 Calcio mg 600 Proteine totali g 16,5 garantisce che il Grana Padano DOP venVitamina B1 µg 8,5 Fosforo mg 346 Fosfopeptidi solubili g 0,75 ga fatto secondo un rigoroso disciplinare Rapporto calcio/fosforo 1,7 Vitamina B2 µg 180 Aminoacidi liberi totali g 3 che controlla la qualità e la provenienza Vitamina B6 µg 60 Cloruro di sodio g 0,8 Grassi g 14 delle materie prime, il metodo e la zona Vitamina B12 µg 1,5 Acidi linoleici coniugati mg 85 Potassio mg 60 di produzione e ogni fase della lavorazioVitamina D3 µg 0,25 Magnesio mg 31,5 ne. Il disciplinare garantisce una costante Vitamina PP µg 1,5 Zinco mg 5,5 quantità e qualità di nutrienti oltre a caVitamina E µg 103 Ferro µg 70 Acido pantotenico µg 123 Rame µg 250 ratteristiche di assoluta salubrità. Le sue Colina mg 10 Selenio µg 6 caratteristiche sono tutelate dal D.P.R. Biotina µg 3 Iodio µg 18 1269/1955. Grana Padano: macro e micro nutrienti • Contiene un’elevata percentuale di proteine ad alto valore biologico. • Apporta la maggior fonte di calcio biodisponibile tra tutti gli alimenti, oltre a contenere alte percentuali di importanti minerali come lo zinco. • È una delle maggiori fonti di vitamine del gruppo B e contiene un’elevata quantità di vitamina A. • Contiene meno colesterolo di tanti altri alimenti: consumando 50 grammi di Grana Padano DOP, si assume colesterolo pari a poco più del 18% dell’assunzione media giornaliera ammessa (circa 300 mg). • Gli acidi grassi saturi sono circa il 60% e gli insaturi circa il 40%.
G R A N A
P A D A N O
Comitato Scientifico Osservatorio Grana Padano Sergio Coccheri
Comitato Scientifico “Educazione Nutrizionale”
Educazione Nutrizionale Marco Atteritano
G R A N A
Ordinario di Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna
Davide Festi
Ordinario di Gastroenterologia, Università di Bologna
Claudio Maffeis
Docente di Pediatria, Università di Verona
P A D A N O
Medico Internista, ricercatore sull’osteoporosi
Marina Cammisa Pediatra
Educazione Nutrizionale Claudio Cricelli
G R A N A
Maria Letizia Petroni
Educazione Responsabile Nutrizione Clinica, G R A N A Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (VB) Stefano Stanzani
Docente di Statistica Applicata, Università di Bologna
Medici Ricercatori L’indagine è stata realizzata dai Medici ricercatori i cui nominativi sono pubblicati a pagina 27.
Presidente SIMG Davide Festi
P A D A N O
Nutrizionale Ordinario di Gastroenterologia, Università di Bologna P A D A N O
Claudio Maffeis
Docente di Pediatria, Università di Verona
Giuseppe Mele
Presidente FIMP
Maria Letizia Petroni
Responsabile Nutrizione Clinica, Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (VB)
Redazione dei contenuti A cura di: Claudio Maffeis, Comitato Scientifico Maria Letizia Petroni, Coordinatore Comitato Scientifico In collaborazione con
Ogni dato o informazione assunti da questa ricerca potranno essere pubblicati solo a livello giornalistico e avranno l’obbligo di riportare la fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008.
Promosso da
EDITORE: OSC Media Scientific Publishing DIRETTORE EDITORIALE: Pier Danio Forni REDAZIONE: OSC Healthcare S.r.l. via S. Stefano, 6 - 40125 Bologna - Tel.+39 051 224232 ART DIRECTION: Simone Sabatini STAMPA: Industrie Grafiche Compositori, Bologna - Marzo 2008
PREMESSA
03
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
05
06
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA
08
OBESITÀ VISCERALE CONFRONTO CON BMI
10
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
12
SEDENTARIETÀ, BMI E OBESITÀ VISCERALE
16
19
TEMPO IMPEGNATO IN ATTIVITÀ MOTORIA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
20
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
21
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
22
CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
23
CONSUMO DI CARNE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
25
CONSUMO DI PESCE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
26
MEDICI RICERCATORI
27
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ
FREQUENZA DI ATTIVITÀ FISICA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
2
Osservatorio Grana Padano
PREMESSA L’indagine dell’Osservatorio Grana Padano: i nostri bambini hanno lo stile di vita migliore per farli crescere sani e longevi? Durante lo scorso secolo, le aspettative di vita e di buona salute sono progressivamente migliorate sino a livelli impensabili solo 100 anni fa. Questo processo sta però rallentando e vi sono allarmanti proiezioni di inversione della tendenza. Malattie cardiovascolari e diabete stanno aumentando in tutti i paesi industrializzati, principalmente quale conseguenza delle modificazioni dello stile di vita e, soprattutto, dell’aumento del peso. L’unica strategia realisticamente perseguibile per bloccare questo processo è la prevenzione. Questa è tanto più efficace quanto prima viene applicata. L’evidenza disponibile suggerisce che già le esperienze metaboliche vissute durante la vita intrauterina sono importanti se non determinanti per la programmazione metabolica dell’individuo. Lo stato metabolico materno nel corso della gravidanza influenza in modo assai rilevante i processi di maturazione degli effettori endocrino-metabolici che regolaranno peso, massa adiposa, metabolismo dei nutrienti per tutta la vita(1). Il peso alla nascita è la risultante dell’azione dei vari fattori intrauterini e costituisce già un importante predittore per potenziali rischi per la salute dell’individuo nelle età successive. Così le prime esperienze con il cibo, il tipo e le modalità di allattamento, la composizione della dieta, le abitudini nutrizionali e motorie dei genitori, etc. contribuiscono a definire ulteriormente la “personalità” metabolica di ciascuno di noi. Pertanto, per poter promuovere una crescita ed uno sviluppo corretti, che sono un ottimo investimento per la salute di domani, è indispensabile disporre di strumenti operativi semplici ed efficaci che agevolino la trasmissione da parte del pediatra, ai genitori ed ai bambini stessi, di obiettivi e strategie comportamentali e nutrizionali adeguati. Al fine di analizzare le abitudini nutrizionali e motorie oltre che la prevalenza dell’eccesso ponderale nei bambini e nei ragazzi, il Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano ha deciso per il 2008 di dedicare particolare attenzione a questo tema. I risultati della presente indagine, svolta da medici per i medici, sono stati analizzati con particolare attenzione alle variabili negativamente associate a quanto oggi è consigliato per la prevenzione delle patologie metaboliche: • grado di sovrappeso (BMI) • accumulo di grasso in area addominale (circonferenza vita) • indici di sedentarietà • attività motoria • inadeguato introito di alcuni alimenti associati ad effetto preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari
Osservatorio Grana Padano
3
Il progetto Osservatorio Grana Padano ed il nuovo software (aggiornamento 2007) Vi è scarsità di dati sulle abitudini alimentari della popolazione generale italiana su base nazionale. Inoltre, vi è una forte richiesta da parte dei pazienti ai loro medici che non riesce sovente ad essere accolta dai medici di famiglia a causa di tempo limitato a disposizione e della mancanza di strumenti educazionali adeguati. Lo scopo del progetto Osservatorio Grana Padano è stato lo sviluppo di un software applicativo che rendesse possibile ai Medici di Medicina Generale ed ai Pediatri di Libera Scelta da una parte di raccogliere dai loro pazienti in modo semplice e rapido informazioni sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita, dall’altro di fornire un counseling nutrizionale individualizzato e “su misura”. È pertanto stato sviluppato un software utilizzabile da parte del Medico per intervistare il paziente sulla frequenza (su base giornaliera o settimanale) di assunzione delle varie classi di alimenti. Nell’aggiornamento del software effettuato nel 2007 sono state aggiunte domande sullo svolgimento di attività fisica, sul tempo trascorso in attività sedentarie (guardare la TV, utilizzare il PC, fare giochi elettronici) e sulla abitudine al fumo; vengono inoltre rilevati oltre a peso, altezza anche la circonferenza addominale del paziente. Durante l’intervista, sotto ciascuna categoria di alimenti compare immediatamente un breve messaggio nutrizionale alimento-specifico come fonte di informazione per il medico. I dati sulle abitudini alimentari vengono trasformati al termine dell’intervista in dati di introito dei singoli nutrienti utilizzando una tabella di composizione degli alimenti che attinge da banche dati sia nazionali(2, 3) che internazionali(4). I dati sull’introito dei singoli nutrienti sono confrontati con i livelli raccomandati per la popolazione italiana(5) ove disponibili, ovvero con altre raccomandazioni(6) o livelli di riferimento derivati dalla letteratura scientifica internazionale ed eventuali scostamenti segnalati al medico. Dai risultati dell’intervista vengono quindi automaticamente generati suggerimenti pratici individualizzati per il paziente su come migliorare il proprio stile alimentare e di vita, che possono eventualmente essere modificati dal Medico sulla base del quadro clinico complessivo, stampati e consegnati al paziente. Come risultato finale, il paziente “familiarizza” con i nutrienti ed il loro significato, sul contenuto nutrizionale degli alimenti, ed impara come correggere le abitudini alimentari errate. I dati delle interviste vengono regolarmente scaricati in forma anonima in un server centrale dove possono essere analizzati, e viene dato un regolare feed-back alla comunità scientifica, incluse le Società Scientifiche di medici e pediatri di famiglia SIMP e FIMP. Inoltre, gli elementi di maggiore interesse per il pubblico vengono diffusi ai mass media a scopo educazionale in modo da permettere il trasferimento di corrette conoscenze su nutrizione e stile di vita al maggior numero di famiglie. Il progetto “Osservatorio Grana Padano” è stato lanciato nel 2005 ed ha rapidamente guadagnato popolarità tra i Medici di famiglia ed i Pediatri di libera scelta sul territorio nazionale. A Dicembre 2007, l’indagine epidemiologica aveva riguardato 14105 soggetti (dei quali 4857 bambini e 9248 adulti) arruolati e studiati da 328 Medici di famiglia (107 Nord, 63 Centro, 158 Sud Italia ed Isole) e 179 Pediatri (62 Nord, 46 Centro e 71 Sud Italia).
4
Osservatorio Grana Padano
IL CAMPIONE OGGETTO DI QUESTA INDAGINE Nel periodo 1 Settembre-15 Dicembre 2007 sono stati studiati con la versione aggiornata del software 873 bambini (F = 406, M = 467) di età compresa tra i 3 ed i 16 anni e 718 adulti (F = 404, M = 314 ) di età compresa tra i 20 e gli 89 anni. I soggetti arruolati nel campione pediatrico provenivano per il 27,5% dal Nord, per il 12,5% dal Centro, per il 60% da Sud ed Isole. Il presente campione, sul quale è stata svolta l’indagine completa che include anche le abitudini motorie, è pertanto da considerarsi ancora preliminare in quanto a rappresentatività sull’intero territorio nazionale.
Bibliografia essenziale 1) Maffeis C. Childhood obesity: potential mechanisms for the development of an epidemic. Nestle Nutr Workshop Ser Pediatr Program. 2006;(57):31-43; discussion 43-50. 2) Carnovale E, Marletta L (2000). Tabelle di composizione degli alimenti. INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Roma. 3) Salvin S, Parpinel M, Gnagnarella P, Maisonneuve P, Turrini A (1998). Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia. Istituto Europeo di Oncologia. 4) Nutrient Data Laboratory (2006). USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 19 Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Linee (INRAN). Linee guida per una sana alimentazione italiana. Revisione 2003.(www.inran.it) 5) SINU - Società di Nutrizione Umana (1996). LARN - Livelli di Assunzione Giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la Popolazione Italiana. 6) National Academy of Sciences. Institute of Medicine. Food and Nutrition Board (2002). Dietary Reference Intake (DRI) 7) Società Italiana di Pediatria. Obesità del bambino e dell’adolescente: consensus su prevenzione, diagnosi e terapia. Istituto Scotti-Bassani, Milano 2006. 8) Maffeis C, Consolaro A, Cavarzere P, Chini L, Banzato C, Grezzani A, Silvagni D, Salzano G, De Luca F, Tato L. Prevalence of overweight and obesity in 2- to 6-year-old Italian children. Obesity (Silver Spring). 2006;14:765-9. 9) Valerio G, Scalfi L, De Martino C, Franzese A, Tenore A, Contaldo F.Comparison between different methods to assess the prevalence of obesity in a sample of Italian children.J Pediatr Endocrinol Metab. 2003;16:211-6 10) Maffeis C, Banzato C, Talamini G; Obesity Study Group of the Italian Society of Pediatric Endocrinology and Diabetology. Waist-to-height ratio, a useful index to identify high metabolic risk in overweight children.J Pediatr. 2008;152: 207-13. 11) Saelens BE, Seeley RJ, van Schaick K, Donnelly LF, O’Brien KJ. Visceral abdominal fat is correlated with whole-body fat and physical activity among 8-y-old children at risk of obesity. Am J Clin Nutr. 2007 ;85:46-53. 12) Barbeau P, Johnson MH, Howe CA, Allison J, Davis CL, Gutin B, Lemmon CR. Ten months of exercise improves general and visceral adiposity, bone, and fitness in black girls. Obesity (Silver Spring). 2007;15:2077-85 13) Maffeis C, Castellani M. Physical activity: an effective way to control weight in children? Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2007;17:394-408. 14) Maffeis C, Talamini G, Tatò L. Influence of diet, physical activity and parent’s obesity on children’s adiposity: a four-years longitudinal study. Int J Obes 1998;22:758-64 15) Caroli M, Argentieri L, Cardone M, Masi A. Role of television in childhood obesity prevention.Int J Obes Relat Metab Disord. 2004;28 Suppl 3:S104-8. 16) Dixon LB, Pellizzon MA, Jawad AF, Tershakovec AM. Calcium and dairy intake and measures of obesity in hyper- and normocholesterolemic children. Obes Res. 2005;13:1727-38 17) Papandreou D, Stamou M, Malindretos P, Rousso I, Mavromichalis I. Prevalence of hypertension and association of dietary mineral intake with blood pressure in healthy schoolchildren from northern Greece aged 7-15 years. Ann Nutr Metab. 2007;51:471-6. 18) DeJongh ED, Binkley TL, Specker BL. Fat mass gain is lower in calcium-supplemented than in unsupplemented preschool children with low dietary calcium intakes. Am J Clin Nutr. 2006;84:1123-7 Osservatorio Grana Padano
5
28,0
20,5
10,3
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ 0 3-6 anni
%
7-10 anni
Maschi
100 71 60
75
58
50 16
25 0
%
15
13
3-6 anni
31
24
11
7-10 anni
11-16 anni
Femmine
100 75
BMI: DISTRIBUZIONE PER CLUSTER DI ETÀ
11-16 anni
66
Totale %
100 68,8 75 50 13,6
25 0
25
10,3
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
25
71
16 6 7-10 anni
60
75
16
25 100 75
sovrappeso
71,0
63,2
63,6
62,9
obeso
0,45 Osservatorio Grana Padano 0,30
0,47
0,46
0,50
0,47
0,45
0,48
0
15
13
3-6 anni
31
24
11
7-10 anni
11-16 anni
71,5
55,5 La prevalenza di54,0 sovrappeso ed obesità in età pediatrica è stata calcolata utilizzando l’indice di Cole (cut-off di in52,4 dice di massa corporea specifici per sesso ed età) come raccomandato dalla Consensus Conference per l’Obesità 50 Pediatrica della Società Italiana di Pediatria(7). 25 campione, il grado di eccesso ponderale, dato dalla somma dei soggetti in sovrappeso e quelli obesi, In questo è importante ed aumenta con l’età. Il rapporto tra bambini sovrappeso-obesi e bambini normopeso passa da 0 3/10 tra i 3 ed i 6 anni, tutti a 4/10 tra i 7 ed i 16 anni. La prevalenza del sovrappeso-obesità femmine fino ai 10 anni è in linea maschi con i dati più recenti al riguardo riscontrati in Italia da indagini perloppiù a distribuzione regionale e non mostra differenze tra i due sessi.
0,49
58
50
11-16 anni
normopeso 71,2
obeso
100
30
3-6 anni
sovrappeso
normopeso
12
0
28,0
20,5
54 22
6
22,1
17,5
66
50
0,60
61,6
57,4
Analisi dei dati
25
22,1
17,5
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
13,6
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
50
Più elevata invece la prevalenza dell’eccesso ponderale tra gli adolescenti, che però risultano più frequentemente 100 in sovrappeso (30%) che obesi (10%), in entrambe i sessi. Il rapido accrescimento staturale che accompagna lo 66 e, soprattutto nelle femmine, la maggiore attenzione all’aspetto fisico 66 contribuiscono a spiegare sviluppo puberale 75 54 questa interessante variazione di distribuzione del rapporto sovrappeso/obesità rispetto ai ragazzi più giovani ed 50 30 ai bambini. 25 22 Un dato comunque quello relativo ai bambini tra16i 3 ed i 6 anni. Il fatto che uno su tre sia so25 interessante è12 6 vrappeso o obeso, confermando dati recenti eseguiti con indagini epidemiologiche territoriali eseguiti pochi anni 0(8, 9) or sono , è impressionante. 3-6 anni 7-10 anni 11-16 anni 100
0,47
0,46
71,2
75
63,2 54,0
50
0,15 25
71,0 55,5
63,6
62,9 52,4
71,5 Osservatorio Grana Padano
7
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA 50
66
INDICE CIRCONFERENZA ADDOMINALE/ALTEZZA
54
30
22 25
25 16
12
0
6
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
100 71,2
75
63,2
71,0 55,5
54,0
63,6
62,9
71,5
52,4
50 25 0 tutti
maschi
femmine
circ. addominale/altezza
3-6 anni
0,60
0,49
0,47
0,46
0,50
0,47
0,45
7-10 anni
0,48
11-16 anni
0,47
0,46
0,45 0,30 0,15
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO La deposizione di grasso nell’area addominale, soprattutto in sede peri-viscerale, è fattore di rischio importante per lo sviluppo di alterazioni metaboliche. La misura della circonferenza addominale è correlata al grasso intra-addominale. Pertanto la misura della circonferenza addominale è un ottimo strumento per avere una stima sufficientemente realistica del grado di deposizione lipidica in area addominale anche nel bambino e nell’adolescente. All’aumentare della circonferenza addominale aumenta il rischio di avere fattori di rischio cardiovascolare. Tuttavia, la circonferenza della vita varia in funzione di età, sesso ed etnia del soggetto. Al fine di ovviare a questa limitazione, è stato recentemente proposto di utilizzare il rapporto tra circonferenza della vita e altezza, entrambe espresse in cm, fissando il valore limite di normalità a 0.5. Cioè tutti i bambini con un rapporto tra circonferenza della vita e altezza superiore a 0.5 sono stati considerati avere un grasso addominale eccessivo. Questo accorgimento consente di confrontare maschi e femmine di qualsiasi età e di etnie differenti, limitando il possibile errore. L’utilità del rapporto vita/altezza è massima nei soggetti con grado di sovrappeso moderato e non ancora obesi. Infatti per gli obesi il rischio cardiovascolare è già elevato in base alla presenza di obesità per sè. Un recente studio policentrico condotto in Italia ha dimostrato che i bambini classificati quali sovrappeso in base al loro BMI ma che presentavano un rapporto vita/altezza superiore a 0.5 avevano un rischio 8 volte superiore di presentare fattori di rischio cardiovascolare rispetto ai normopeso(10).
0 tutti
maschi
femmine
3-6 anni
8
Analisi dei dati
66
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
75
cm circ. addominale
Analisi dei dati
100
Osservatorio Grana Padano
7-10 anni
11-16 anni
Osservatorio Grana Padano
9
prevalenza (%) di “obesità viscerale” (rapporto circ. addome/altezza >0,5)
Tutti 78
71 75 50
53
75
55
30
25 6
4
0 normopeso
sovrappeso
obeso
Maschi 100
81
76 75 50
80 70
56
25 7 0
3
normopeso
sovrappeso
obeso
Femmine
88
100 68
65
75
76 67
52 50 24 25 6 normopeso
sovrappeso
obeso
7-10 anni
11-16 anni
2,2
2,50 1,8 Osservatorio Grana Padano
1,25
MESSAGGI CHIAVE • È consigliabile adottare nei bambini come prassi la misurazione della circonferenza addominale ed il calcolo del rapporto circonferenza addominale:altezza. Un rapporto circonferenza addominale: altezza superiore a 0.5 si associa ad un aumento della probabilità di presentare un profilo metabolico sfavorevole in termini di rischio cardiovascolare. • Questo deve essere fatto anche nei bambini normopeso, in particolare nella fascia di età 3-6 anni, per identificare precocemente i bambini ad elevato rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità.
6
3-6 anni
1,88
Sia nei maschi che nella femmine, il rapporto vita/altezza è superiore a 0.5 nella maggior parte dei soggetti in sovrappeso o obesi, come prevedibile. Al contrario, una quota non irrilevante (35% nei maschi e 24% nelle femmine) dei bambini di 3-6 anni e definiti normopeso in base al BMI hanno valori elevati di circonferenza addominale. È probabile che buona parte di questi bambini abbia già avuto l’ “adiposity rebound”, abbia cioè anticipato l’inizio della deposizione di massa adiposa che usualmente comincia intorno ai 6 anni per proseguire sino al termine della pubertà. In questo caso, pur risultando ancora normopeso in base al loro BMI, presentano un elevato rischio di sviluppare presto sovrappeso o obesità. SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Parecchi dei bambini che vanno alla scuola materna, sia maschi che femmine, hanno già una discreta pancetta rispetto alla loro altezza, anche se non sono ancora obesi. Avere un addome già dotato di abbondanti depositi lipidici in queste prime età non è un buon inizio per l’avvenire “metabolico” di questi bambini. Al contrario costituisce un invito pressante a considerare questa età della vita quale un importante periodo per operare un’azione preventiva.
48
35
0
10
76
Analisi dei dati
100
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
OBESITÀ VISCERALE CONFRONTO CON BMI
1,8
1,7
1,7
1,8
1,8
1,8
2,0 Osservatorio Grana Padano
11
68
65
75
1,8
67
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, 52PC E GIOCHI ELETTRONICI 50
Analisi dei dati
2,2
2,50
76
1,8
1,7
1,88
1,7
1,8
1,8
2,0
1,8
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI 1,25
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
6
normopeso
sovrappeso
obeso
2,2
2,50 1,8
1,8
1,7
1,88
1,7
1,8
1,8
2,0
1,8
1,25 0,63 0 maschi
femmine
totale
0,63 0 maschi
femmine
totale
67
70
% soggetti sedentari
6 0
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
25
64 61
60 49
50
45
45
43
42
39
40
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
24
Analisi dei dati
88
100
30 3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
67
70
64
3-6 anni
61
7-10 anni
11-16 anni
maschi
femmine
tutti
60 49
50 40
45
42
43
45
39
I genitori intervistati hanno riportato il numero di ore al giorno dedicate dal/dalla loro figlio/a a: TV, PC, e giochi elettronici. 30 Lo stile di vita dei bambini/ragazzi è definito “sedentario” quando non viene praticato sport in orario 3-6 annidue ore la settimana e gioco 7-10 anni anni extrascolastico per almeno movimentato (che fa “sudare”)11-16 per almeno 30 minuti al giorno e “non sedentario” quando viene praticato sport per almeno due ore la settimana e gioco movimentato per almeno un’ora al giorno. Nel caso di stile di vita non sedentario, veniva chiesto di specificare il numero di volte alla settimana in cui veniva svolta attività fisica e la durata media in minuti di ogni seduta. Il tempo di “video-esposizione” dei bambini-adolescenti è elevato e risulta in linea con quanto precedentemente segnalato da altre inchieste(12). Nelle femmine non sono evidenti differenze nelle diverse classi di età mentre nei maschi il tempo trascorso davanti al video aumenta tra gli 11 ed i 16 anni.
12
Osservatorio Grana Padano
Il numero di bambini e ragazzi sedentari è molto elevato: 2 su 3 nell’età dell’asilo e quasi uno 1 su 2 nei ragazzi più grandi, sia nei maschi che nelle femmine. Anzi, negli adolescenti il numero tende a salire ancora leggermente rispetto ai pre-adolescenti, SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Colpisce molto l’elevato numero di bambini sedentari, in età in cui non vi dovrebbero essere impedimenti al libero sfogo delle potenzialità fisiche, con tutte le rilevanti conseguenze sull’acquisizione di competenze motorie, sulla conoscenza di sè, sull’autostima, sulla capacità di socializzare. Solamente un bambino su tre tra i 3 ed i 6 anni può essere definito “non sedentario”. Il bambino impara lo stile di vita dei genitori, per imitazione. Questo sottolinea l’importanza determinante dei genitori perchè venga promosso anche con l’esempio diretto uno stile motorio più attivo sin dall’infanzia. Osservatorio Grana Padano
13
Tutti 2,50 1,71
1,88
2,06
2,03
1,89
1,82
1,68
1,25
media ore/die di TV, PC, giochi elettronici
0,63 0
sedentario
Maschi
non sedentario
2,23
2,50
1,96
2,13
1,92
1,69
1,66
1,88 1,25 0,63 0
sedentario
non sedentario
Femmine 2,50 1,75
1,83
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ ED UTILIZZO DI TV, PC E GIOCHI ELETTRONICI
Essere sedentari è associato alla video-esposizione soprattutto per le femmine fino ai 10 anni. Nei maschi non sembra esservi un’associazione tra video-esposizione e sedentarietà. O meglio anche i non-sedentari trascorrono molto tempo davanti al video. Esigenze sociali e moda impongono ai giovani l’accesso elettronico quotidiano. È una questione di costume irrinunciabile e progressivamente evolvente che promuove importanti e rapide modifiche nello stile di vita delle nuove generazioni. SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Idee per ridurre la sedentarietà e promuovere l’attività motoria in tutta la famiglia • TV spenta durante i pasti e telecomando posizionato lontano in modo da doversi alzare • incrementare l’abitudine a camminare insieme per raggiungere scuola, palestra, chiesa, ecc. invece di utilizzare l’auto • condividere con i figli attività sportive piacevoli e gradite (es. calcio, bicicletta) • lavare settimanalmente l’auto a mano assieme ai figli anziché utilizzare l’autolavaggio • fare giochi “attivi” con i bambini es. salto con la corda, gioco del “mondo”, “rubabandiera” ecc. • la famiglia si concede un piccolo premio collettivo se quella settimana tutti i membri della famiglia hanno raggiunto gli obiettivi di attività fisica e hanno contenuto i comportamenti sedentari entro limiti prefissati
1,94
1,80
1,69
1,88
1,67
1,25 0,63 0
sedentario
non sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
100 14
75
69
65
57
Osservatorio Grana Padano
50
35
38
69
75 65
63
53
49 33
36
44
50
Osservatorio Grana Padano
15
1,25 100
0
Analisi dei dati
SEDENTARIETÀ,sedentario BMI E OBESITÀ VISCERALE
70
67
45 45 50 SEDENTARIETÀ, BMI E33 OBESITÀ VISCERALE
non sedentario
63
52
47
42
51
49
48
69
65
50
57 35
38
69
75 65
63
53
49 36
33
44
50
25 0
% stile di vita sedentario
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Maschi 100 75
81 70
64
58
80 67 57
56
47
50 27
33
33
31
51
40
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Femmine 73 61
75 45
50
45
68
67
70
63
52
47
42
51
49
48
33
2,5
2,1
1,9
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni 2,1
1,9
2,1
2,3
1,5
1,3
1,5
cfr addome elevata
7-10 anni
2,3 2,2
11-16 anni 2,3 2,3
2,1 1,8
1,5
1,6
1,7
1,0
2,0
1,5
2,1
2,3
2,3 2,2
cfr addome elevata
2,3 2,3
2,1
1,5
1,3
1,5
1,7
1,6
1,0 0,5 0
normopeso
sovrappeso
2,5 1,8
2,0 2,1
1,8 1,5
obeso
1,5
cfr addome normale
3-6 anni
2,1
1,5
1,4
2,2 anni 11-16
7-10 anni 1,9
1,8
1,7
cfr addome elevata
1,7
1,9
0,5
Come prevedibile, i più sedentari sono gli obesi, sia maschi che femmine, a tutte le età. Inoltre, i soggetti con un 0 rapporto vita/altezza sedentari di quelli con un rapportocfr<0,5, soprattutto normopeso>0,5 sono più sovrappeso obeso addome normale tracfri maschi. addome elevata Il minor livello di attività motoria è quindi associato alla deposizione addominale di grasso, confermando i dati di studi clinici condotti con metodiche radiologiche per la quantificazione del grasso addominale anche nel bambino e valutati in rapporto al livello di fitness(11). 2,2
1,9
Osservatorio Grana Padano
64
0,5
60 normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
1,9
1,7 2,0DI INTERESSE CLINICO 1,6 1,6 SPUNTI 1,5 1,5 1,3 L’attività metabolici (colesterolo, 1,5 motoria abituale nel bambino si associa ad un miglioramento di tutti i parametri trigliceridi, 1,0 insulinemia, pressione arteriosa) oltre che a un miglioramento della composizione e della distribuzione del grasso corporeo, dello stato dell’umore e dell’autostima(12). Il bambino che fa sport migliora la sua fitness ma 0,5 anche la capacità di socializzare e l’equilibrio emotivo. 0 La riduzione della sedentarietà e l’aumento dell’attività motoria, sia programmata chefemmine non programmata, si è tutti maschi dimostrato presidio efficace sia nella prevenzione che nel trattamento del sovrappeso del bambino(13). I risultati di questa indagine costituiscono un ulteriore stimolo all’intervento. 80
Osservatorio Grana Padano
0
cfr addome normale
1,8
2,5
25
2,0
obeso
1,0 normopeso
2,5
sovrappeso
1,5
0
0
normopeso
Maschi
2,0
25
100
0
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Tutti
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
100
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
25
75
16
68
61
75
Analisi dei dati
73
0,63
42
45
17
1,8
2,0
1,8 1,5
2,3
2,3
1,5
1,3
0
1,0 0,5 normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
Femmine 2,5 2,0
1,8
2,0 2,1
1,8 1,5
2,2
2,1 1,8
1,7
1,5
1,9
1,7
1,5
1,4
1,5
1,9
1,0 0,5 normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni
2,2
2,5
1,9
2,0
1,5
11-16 anni
1,9
1,7
1,6
1,6
1,5
1,3
1,5 1,0 0,5
I maschi trascorrono un numero medio di ore davanti a TV, PC, giochi elettronici maggiore rispetto alle femmine. Ragazzi0 e ragazze daitutti 10 anni in su sono più video-esposti più dei normomaschi dei piccoli. Gli obesi ed i sovrappeso femmine peso. Sia i maschi che le femmine con rapporto vita/altezza >0,5 trascorrono più tempo con TV, PC o giochi elettronici dei coetanei con rapporto vita/altezza <0,5. La video esposizione è un attendibile indice di sedentarietà. Entrambe si associano ad un rischio di obesità(14,15). 80
64
MESSAGGI CHIAVE 60 42 45utile ricordiamoci di chiedere il tempo in media trascorso davanti ad uno schermo (televisio• Ad ogni occasione ne,40 PC, videogiochi) e di raccomandare 26 28a genitori e bambino che esso non superi le 2 ore al giorno, fornendo 19 18 consigli su attività alternative 13 12 20 6
0 18
0
Osservatorio Grana Padano
1o2
2 3o4
7
5o6
10
6
2
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
2,2 1,9
2,0
1,5
1,5 2,5
1,6
1,6
1,5
1,5
1,3
2,2 1,9
1,0 2,0
1,9
1,7
1,9
1,7
1,6
1,6
1,5
1,3
1,5 0,5 1,00 tutti
0,5
maschi
femmine
3-6 anni
0 tutti
cfr addome elevata
7-10 anni
sovrappeso
2,5
0 80
% numero sedute settimanali attività fisica
ore/die di TV, PC, giochi elettronici
0
normopeso
60 80 40 60 20 40 0 20 0
7-10 anni
maschi
11-16 anni
femmine
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
1,5
0,5
frequenza sedute settimanali attività fisica
1,5
1,00 FREQUENZA FISICA, BMI VISCERALE normopeso DI ATTIVITÀ sovrappeso obesoE OBESITÀ cfr addome normale cfr addome elevata
1,7
1,6
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
2,0
2,3 2,3
2,1
1,9
1,7
1,5
1,4
1,5 0,5 2,2 2,1 2,5 SEDENTARIETÀ, BMI 2,1 E OBESITÀ VISCERALE 1,9 1,8
1,9
1,8
1,7
1,5
Analisi dei dati
2,0 1,0
64
64
42
45 26
42 0
45
28
18 6 26 28 18 1 o 2 6
0
1o2
12
19 7
2 312o 4 19 2 3o4
5o6 7
10
10
713 o più
2
5o6
3-6 anni
13
2
6
6
7 o più
7-10 anni
11-16 anni
Due i risultati salienti: a) circa il 50% dei bambini e ragazzi non pratica alcuna attività motoria; b) un ulteriore 25% non supera le 2 ore la settimana di attività. Sono risultati assai sconfortanti che confermano quanto riportato anche in altri paesi industrializzati. Le ricadute in salute sia a breve che soprattutto a lungo termine potranno essere assai rilevanti per questi bambini se queste informazioni non dovessero indurre risposte operative adeguate. Famiglie, sanità, sociale, scuola dovranno collaborare affinchè questo stile di vita si modifichi al più presto.
7 o più Osservatorio Grana Padano
19
150
100
77 59
52 50
37
37
38 15
0
normopeso
72
sovrappeso
23
14
obeso
cfr addome normale
33
38
cfr addome elevata
normopeso
15 12,9 13,0 12,3
12,7 12,5 10,3
10,1
11,0 11,7
7-10 anni
12,7 13,2 12,2
sovrappeso
15 12,9 13,0 12,3
obeso
12,7 12,5 10,3
10,1
cfr addome normale
11,0 11,7
cfr addome elevata
12,7 13,2 12,2
11,3 11,0 11,5
10 5 0 normopeso
3-6 anni
72
sovrappeso
obeso
cfr add. normale
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
98
88
0
porzioni settimanali
104
77
59E VERDURA, BMI, CONSUMO MEDIO SETTIMANALE 52 DI FRUTTA 38 37 37 50 33 38 23 OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ 15 14 Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
150
98
88
Analisi dei dati
TEMPO IMPEGNATO IN ATTIVITÀ MOTORIA, BMI E OBESITÀ VISCERALE
media settimanale di minuti di attività fisica
Analisi dei dati
104 100
cfr add.elevata
11-16 ani 11,3 11,0 11,5
20
15,4
3-6 anni 14,4
15
10
7-10 anni
12,9 10,2
9,9
11-16 anni 11,6
10 5
Moltiplicando il numero di sedute settimanali di attività motoria per la durata dichiarata delle stesse si ottiene una stima del numero di minuti settimanali di attività fisica. 0 Il numero medio di minuti alla settimana trascorsi in attività bassi soggetti obesi, normopeso sovrappeso obesomotoria sono cfr estremamente add. normale cfr nei add.elevata soprattutto dopo i 7 anni di età. Anche i sovrappeso si muovono pochissimo. Anche nel bambino lo scarso movimento è associato ad una maggiore deposizione di grasso in addome, con tutte le conseguenze metaboliche 20 note. 15,4 14,4 12,9
15
11,6
10,2 9,9 MESSAGGI CHIAVE 10 • Nel bambino sovrappeso o con rapporto circonferenza addominale: altezza superiore a 0,5 è fondamentale 5 nel modo più accurato possibile, mediante anamnesi o questionari, lo stile di vita e l’attività stimare fisica0 abituale praticata: • il numero di ore al giorno di TV non sedentario sedentario • il numero di ore al giorno di computer, videogame • il numero di ore al giorno di studio post-scolastico • la frequenza settimanale di attività fisica programmata (sport, attività ricreative) a scuola e doposcuola. 8
20
6
6,2 6,0
Osservatorio Grana Padano
4
5,5
5,2 5,6 5,1
4,8
6,0 6,0
5,5 4,5
5,4
5,5 5,3 5,0
5 0 non sedentario
sedentario
Le porzioni settimanali di vegetali consumate da bambini e ragazzi sono inferiori a quelle degli adulti, confermando nei più giovani la minore preferenza per i vegetali. Gli obesi consumano meno vegetali dei soggetti più magri8a tutte le età. I soggetti con rapporto circonferenza vita/altezza >0,5 mangiano meno vegetali dei soggetti 6,2 6,0 6,0 6,0 con rapporto <0,5. 5,5 5,5 5,5 5,3 5,4 5,2 5,6 5,1 6
4,8
5,0
4,5
La frequenza di assunzione settimanale di porzioni di frutta e verdura nella popolazione studiata è molto lontana 4 dall’obiettivo raccomandato (5 porzioni al giorno, pari a 35 porzioni settimanali); in genere non è superiore alle 2 2-3 porzioni al giorno. 0
7 6 5 4
normopeso
6,37
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
cfr addome elevata
6,44 5,31
5,45
4,89
5,20 Osservatorio Grana Padano 21
12,9
15
10,2
14,4
15
12,9 10,2
9,9
11,6
10 5 0 non sedentario
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
8 Il consumo di6,2vegetali 6,0 è assai minore nei bambini e ragazzi sedentari rispetto 6,0 ai 6,0non sedentari, a tutte le età. 6
5,5
5,2 5,6 5,1
5,5
5,4
5,5 5,3 5,0
4,8 4,5 SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Alcuni suggerimenti da fornire ai genitori per facilitare l’assunzione di frutta e verdura nei bambini “difficili”: 4 • ricordare che i bambini hanno in genere un’aumentata sensibilità al gusto amaro, quindi iniziare con il proporre 2 verdure con retrogusto amaro minore od assente (es. carota, zucca, finocchio) 0 la frutta in forma di frullati (senza aggiunta di altri ingredienti se il bambino tende al sovrappeso) da offrire • proporre normopeso sovrappeso obeso cfr addome normale cfr addome elevata a temperatura ambiente o collocati in piccoli stampini e fatti congelare • non proporre abitualmente succhi di frutta come alternativa al frutto fresco, non solo per il ridotto tenore in fibra ed il maggiore tenore calorico, ma anche perché l’elevato tenore in zuccheri semplici abitua il bambino a gusti 6,44 difficile apprezzare il gusto naturale della frutta 6,37e gli renderà eccessivamente dolci 7 5,31di zuccheri) come dessert5,45 • proporre 5,20 6 frutta cotta al forno (senza aggiunta 4,89 • condire5la pasta con sughi di verdura (anche passati al frullatore, se il bambino non mangia i pezzi grossi) 4 la verdura in forma di passati, vellutate, flan multicolori cotti al forno, polpettine miste a carne o pesce • proporre 3 • cuocere le verdure a retrogusto amaro con qualche chicco di uvetta od un cucchiaio di Grana Padano DOP grat2 tuggiato1 • dare nomi 0 fantasiosi e spiritosi ai piatti contenenti verdura non sedentario sedentario • se un alimento non viene assunto, ripetere più volte la sua offerta senza scoraggiarsi, fino a 10 tentativi.
MESSAGGIO CHIAVE Dal momento che gli stili di vita scarsamente salutistici, come la sedentarietà e lo scarso consumo di frutta e verdura, tendono ad associarsi, l’intervento di counseling del pediatra è opportuno che sia globale, affrontando sia l’ambito nutrizionale che quello motorio. 22
Osservatorio Grana Padano
8 6
6,2 6,0
5,5
5,2 5,6 5,1
4,8
6,0 6,0
5,5
5,5 5,3 5,0
5,4
4,5
4 2 0
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr addome normale
3-6 anni 7 6 5 4 3 2 1 0
6,37
cfr addome elevata
7-10 anni
Analisi dei dati
5 CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE 0 E SEDENTARIETÀ non sedentario sedentario
porzioni settimanali
15,4
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
porzioni settimanali
Analisi dei dati
CONSUMO MEDIO SETTIMANALE DI FRUTTA E VERDURA, BMI, 0 normopeso sovrappeso obeso cfr add. normale cfr add.elevata OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
10
5
20
11,6
9,9
11-16 anni
6,44 5,31
5,45
non sedentario
4,89
5,20
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
La frequenza di assunzione di formaggi e latticini si associa inversamente con la presenza di sovrappeso ed adiposità viscerale, in tutte le classi di età. Questo dato contrasta con l’opinione diffusa ma non confermata da dati scientifici che i latticini facciano ingrassare. Al contrario, questi risultati si allineano ad altri studi che confermano un ruolo nutrizionale centrale di questa classe di alimenti nella dieta di bambini ed adolescenti, anche nei confronti del sovrappeso(16,17). La minore frequenza di consumo di latticini e formaggi nei bambini sedentari è conforme all’atteggiamento complessivo di scarsa attenzione nel perseguire uno stile di vita che favorisca una crescita ed uno sviluppo corretti, e promuova la salute in età adulta. Osservatorio Grana Padano
23
6
4,9 5,1 5,1
5,0
6,0 5,9
5,4 5,3
5,3 5,3 4,8
4,7
5,5
5,0
5,1
5 4 3
MESSAGI CHIAVE • Un adeguato consumo di latticini consente l’apporto di quantità di calcio altamente biodisponibile adeguato alla crescita fisiologica dello scheletro e dei denti. • Il Grana Padano DOP apporta grandi quantità di calcio altamente biodisponibile con il rapporto più favorevole tra contenuto di calcio e contenuto di energia e grassi saturi, nonche ottime quantità di vitamine del gruppo B, antiossidanti come la vitamina A e minerali come lo zinco.
24
Osservatorio Grana Padano
2
porzioni settimanali
SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Purtroppo esiste ancora un pregiudizio comune, molto diffuso tra i genitori, secondo il quale “i latticini fanno ingrassare”. Niente di più falso. Il ruolo nutrizionale di questa classe di alimenti nella dieta di bambini ed adolescenti è essenziale. Vi è una rilevante letteratura a sostegno del ruolo del calcio e dei prodotti lattiero-caseari nella prevenzione e terapia dell’obesità. Le diete ad elevato tenore in calcio attenuano l’accumulo di grasso e l’incremento ponderale conseguente ad alimentazioni ipercaloriche, aumentano la lipolisi e preservano il metabolismo energetico durante la perdita di peso in corso di diete ipocaloriche. Quest’effetto è principalmente mediato dal calcitriolo, che regola il calcio intracellulare dell’epatocita. I prodotti lattiero-caseari sono più efficaci rispetto alla semplice supplementazione di calcio a causa della presenza di composti bioattivi, quali inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) e gli amminoacidi a catena ramificata che agiscono in modo sinergico con il calcio per attenuare l’adiposità. Se si aggiunge che un adeguato consumo di latte e latticini consente l’apporto delle quantità di calcio necessarie al raggiungimento del picco di massa ossea, ne consegue che è opportuno rassicurare che il consumo di latte, yogurt e formaggi, - particolarmente quelli con il rapporto più favorevole tra contenuto di calcio e contenuto di energia e grassi saturi, quali il Grana Padano DOP - all’interno di una dieta equilibrata non comporta un rischio di aumento di peso.
1 0
normopeso
sovrappeso
obeso
cfr add normale
3-6 anni
7 6 5 4 3 2 1 0
6,37
7-10 anni
cfr addelevata
11-16 anni
6,44 5,45
5,31
non sedentario
4,89
Analisi dei dati
CONSUMO DI CARNE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
CONSUMO DI LATTICINI E FORMAGGI, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
5,20
sedentario
3-6 anni
7-10 anni
11-16 anni
2,2
2,50 La frequenza media del consumo di carne appare complessivamente in linea con le raccomandazioni (da 3 a 5 1,9 1,8 1,8 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 volte1,88 la settimana), tranne nei soggetti tendenza ad un1,6 eccessivo consumo di carne. 1,6 1,6 obesi ove vi è la 1,6 1,5 1,6 1,25 DI INTERESSE CLINICO SPUNTI La carne fornisce proteine di elevata qualità, oligoelementi quali ferro altamente biodisponibile, zinco e vitamine 0,63 del gruppo B, in particolare la vitamina B12. Tutti questi rappresentano nutrienti importanti per la crescita. Tutta0 via, occorre fare attenzione al fatto che nell’alimentazione abituale entrino con adeguata frequenza anche altre normopeso sovrappeso obeso cfr add normale cfr add elevata fonti proteiche da alimenti che possiedono proprietà salutistiche (pesce, legumi, latticini, uova). Occorre scoraggiare le diete cosiddette “dissociate”, ossia con il consumo del secondo piatto una sola volta al giorno, particolarmente nelle adolescenti mestruate, ove tali regimi espongono ad un elevato rischio di anemia sideropenica2,0 e ad una insufficiente copertura del fabbisogno proteico. Il “piatto1,9 unico” è nutrizionalmente accettabile solo 1,8 1,8 1,7 1,6 se presenta una adeguata combinazione aminoacidica che fornisca tutti gli aminoacidi essenziali. 1,5 1,5 1,0
Osservatorio Grana Padano
25
1 0 non sedentario
sedentario
MEDICI RICERCATORI
2,2
2,50 1,88
1,6 1,7 1,7
1,7 1,6 1,7
1,6
normopeso
sovrappeso
obeso
1,8
1,8 1,6 1,7
1,9
cfr add normale
cfr add elevata
1,5 1,6
1,25 0,63
porzioni settimanali
0
3-6 anni 1,8
2,0
1,8
7-10 anni
11-16 anni
1,9 1,7
1,6
1,5
Fonte: Osservatorio Grana Padano, marzo 2008
Analisi dei dati
CONSUMO DI PESCE, BMI, OBESITÀ VISCERALE E SEDENTARIETÀ
1,5 1,0 0,5 0 non sedentario
sedentario
3-6 anni
11-16 anni
7-10 anni
Il consumo di pesce è nettamente inferiore rispetto alle raccomandazioni (3 volte alla settimana) in tutte le fasce di età e di indice di massa corporea, senza relazione con la presenza di obesità viscerale. In base al bassissimo consumo di pesce complessivo, non è possibile evidenziare differenze tra soggetti sedentari e non sedentari. SPUNTI DI INTERESSE CLINICO Nei bambini, gli omega-3 promuovono la corretta maturazione della retina, del sistema nervoso centrale e del sistema immunitario. Un deficit di omega-3 è stato anche ipotizzato essere associato a ridotta attenzione ed iperattività. L’introito ottimale raccomandato, pari ad 1 grammo al giorno, è di difficile copertura con la dieta, tenendo conto che 100 grammi di pesce coprono non oltre un terzo del fabbisogno giornaliero di omega-3. Tuttavia l’assunzione di almeno tre porzioni di pesce alla settimana appare indispensabile per garantire almeno il livello minimo di copertura dei fabbisogni. 26
Osservatorio Grana Padano
Luigia Adamoli, Venegono Superiore (VA) Emilia Aleandri, Brugherio (MI) Gilberto Andrighetto, Vicenza (VI) Rosalba Argento, Milano (MI) Pietro Aurnia, Modica Alta (RG) Antonella Avisani, Senago (MI) Donatella Bacchiocchi, Lesmo (MI) Antonio Baldino, Cerreto Sannita (BN) Emanuela Balzano, Novara (NO) Ferruccio Barsotti, Lucca (LU) Giuliana Bartolucci, L’Aquila (AQ) Margherita Benocci, Firenze (FI) Roberto Boccellari, Piacenza (PC) Gaetano Bottaro, Gravina Di Catania (CT) Ross Brondolo, Casorzo (AT) Vittoria Buccigrossi, Caserta (CE) Domenica Caggiano, Altamura (BA) Anna Maria Calella, Martina Franca (TA) Massimo Caramello, Torino (TO) Bruna Maria Caria, Nuoro (NU) Gaetano Carrassi, Bari (BA) Vincenzo Caruso, Benevento (BN) Antonella Casani, Benevento (BN) Ileana Castellotti, Roncadelle (BS) Antonella Cerutti, Torino (TO) Giovanni Chiaravalloti, Rocca Di Neto (KR) Antonina Chiccoli, Firenze (FI) Elisabetta Chiocca, Bergantino (RO) Graziella Chiriaco’, Veglie (LE) Roberto Cionini, Sassuolo (MO) Cristoforo Cocchiara, Gela (CL) Vincenzo Colacino, Cividale Del Friuli (UD) Giovanni Colli, Casciago (VA) Maria Pasqua Colucci, Crispiano (TA) Fabrizio Comaita, Domodossola (VB) Mariangela Conto, Romano Canavese (TO) Giuseppe Coppola, Sant’Anastasia (NA) Luisa Maria Corrini, Casalbuttano (CR) Claudio Cravidi, Stradella (PV) Giambattista D’Andrea, Potenza (PZ) Maria De Giovanni, Napoli (NA) Antonino De Martino, Varese (VA) Francesco De Ritis, Orsogna (CH) Mauro Elio Destino, Mesagne (BR) Rosa D’Ettoris, Perugia (PG) M. Elena Di Carlo, Borgo Valsugana (TN) Enzo Di Blasio, Campobasso (CB) Maria Luisa Di Corpo, Santa Maria Delle Mole (RM) Salvatore Di Naro, Caltanissetta (CL) Salvatore Di Peri, Misilmeri (PA) Mario Di Pietro, Bellante (TE) Sergio Erre, Sassari (SS)
Leontina Felicani, Bologna (BO) Mariarosaria Ferilli, Rionero In Vulture (PZ) Maria Luisa Ferrari, Bondeno (FE) Domenico Filardo, Polistena (RC) Michele Fiore, San Remo (IM) Margherita Fiorentino, Roma (RM) Giuseppe Foria, Portici (NA) Rosario Franchino, Mazara Del Vallo (TP) Francesco Franco, Canosa Di Puglia (BA) Pietro Frigiola, Taranto (TA) Ferruccio Gaggio, Arezzo (AR) Francesco Gaipa, Barcellona (ME) Maria Fatima Galante, Palermo (PA) Maria Fatima Galante, Palermo (PA) Andrea Galvagno, Treia (MC) Francesco Gambuzza, Ispica (RG) Antonino Gennaro, Palermo (PA) Andrea Ghelardini, Livorno (LI) Paolo Ghislanzoni, Lecco (LC) Pietro Giannotta, Montescaglioso (MT) Anna Maria Giusti, Bari (BA) Riccardo Godi, Quarrata (PT) Silvana Grasso, Siracusa (SR) Carlo Greco, Marineo (PA) Giada Guidi, Follonica (GR) Silvana Icardi, Rivarolo Canavese (TO) Simone Ippazio, Tiggiano (LE) Franca Italiano, Nichelino (TO) Sergio La Rosa, San Mauro A Signa (FI) Maurizio Lanci, Pineto (TE) Maria Anna Libranti, Catania (CT) Antonio Limongelli, Atripalda (AV) Giuseppina Limongelli, Bari (BA) Maria Lo Presti, Siracusa (SR) Giuseppe Lonero, Valenzano (BA) Giuseppe Lorusso, Cividale Del Friuli (UD) Sandra Lovato, Leverano (LE) Paolo Lubrano, Codroipo (UD) Leandro Mallamaci, Paola (CS) Rossana Manfredi, Ancona (AN) Carlo Mannori, Firenze (FI) Nicola Marando, Marina D’Ardore (RC) Ermenegildo Marciante, Cornaredo (MI) Francesca Marine, Nuoro (NU) Francesco Marinelli, Bitonto (BA) Roberto Marinello, Milano (MI) Maria Carla Martinuzzi, Grosseto (GR) Rosa Mazzola, Palermo (PA) Donato Meffe, Campobasso (CB) Domenico Meleleo, Canosa Di Puglia (BA) Romeo Metrangolo, Squinzano (LE) Gaetano Maria Micciche’, Formello (RM) Sergio Moretti, Lucera (FG) Maria Muccioli, Trapani (TP) Vitalia Murgia, Mogliano Veneto (TV)
Ettore Napoleone, Campobasso (CB) Carlo Napolitano, Assago (MI) Francesca Noli, Appiano Gentile (CO) Orietta Novara, Spinetta Marengo (AL) Laura Maria Olimpi, Ascoli Piceno (AP) Donato Orrù, Beinasco (TO) Susanna Orzalesi, Firenze (FI) Alessandra Pagliaro, Ponzano (TV) Marilena Pavoni, Fiume Veneto (PN) Danilo Perri, S.Lucia Del Mela (ME) Enrico Piffer, Lavis (TN) Giorgio Pitzalis, Roma (RM) Adolfo Francesco Porto, Messina (ME) Ermanno Praitano, Mola Di Bari (BA) Enrico Prisco, Torre Annunziata (NA) Luciano Proietti, Torre Pellice (TO) Roberto Provera, Milano (MI) Angela Pugliese, Rende (CS) Claudio Giuseppe Quaglia, Potenza (PZ) Graziella Ranieri, San Giorgio Del Sannio (BN) Luigi Ranieri, Catanzaro (CZ) Luciana Rea, Sant’Anastasia (NA) Margherita Reale, Cento (FE) Adele Riotta, Santa Maria Del Giudice (LU) Anna Laura Rocchi, Porto S.Elpidio (AP) Valeria Rossi, Badia Polesine (RO) Filippo Russo, Catania (CT) Silvia Salvatore, Varese (VA) Giorgio Sanna, Selargius (CA) Laura Santi, Prato (PO) Isora Saponara, Roma (RM) Roberto Sassi, Massa Di Somma (NA) Antonio Senes, Sassari (SS) Antonino Sinatra, Paterno’ (CT) Nunziatina Sorice, Benevento (BN) Michele Spadavecchia, Molfetta (BA) Matteo Spensieri, Chiavari (GE) Bruno Spinelli, Lecco (LC) Prospero Stramondo, Paterno’ (CT) Gianni Tamassia, Peschiera Del Garda (VR) Rita Tanas, Ferrara (FE) Daniele Taro’, Mondovi’ (CN) Chiara Ticozzi, Brescia (BS) Giovanni Tomassini, Roma (RM) Giuseppe Tortorella, Grumo Appula (BA) Antonella Ulliana, Pagnacco (UD) Giuseppe Vacca, Villacidro (CA) Andrea Valpreda, Collegno (TO) Cristoforo Vania, Trani (BA) Andrea Vannocci, Firenze (FI) Leonello Venturelli, Bergamo (BG) Maria Chiara Villa, Dorno (PV) Giuseppe Zampogna, Polistena (RC) Vincenzo Zappia, Marina D’Ardore (RC) Cinzia Zucchi, Sestri Levante (GE)
L’IMPEGNO SOCIALE DEL CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
Grana Padano: un alimento con molti nutrienti…
Il Medico di Medicina Generale, il Pediatra di Libera Scelta, i Dietisti, i Medici Pratici e la classe medica in generale, hanno tra gli obiettivi prioritari, la diffusione dei temi legati alla prevenzione primaria, tra i quali l’alimentazione riveste un’importanza strategica. INDAGINE l’obiettivo SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA pratici che consentano, dato il poco tempo a disposizione, di Per raggiungere il medico necessita di strumenti svolgere questa attività in modo corretto e utile alla pratica clinica.
Il primo software per realizzare anamnesi alimentari nasce per contribuire alla diffusione della corretta alimentazione sia presso la classe medica, sia presso le famiglie. Il software consente al medico d’intervistare i suoi assistiti per conoscere non solo il loro stile di vita alimentare, ma soprattutto i nutrienti che ricava dai cibi che assume, inoltre permette INDAGINE di raccogliere informazioni su BMI, circonferenza vita, abitudine al SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA fumo e attività fisica. Le anamnesi realizzate possono aiutare il medico a monitorare l’alimentazione dei pazienti nel tempo e a suggerire riduzioni o implementazioni di nutrienti oltre che implementare il counseling per modificare stili di vita errati. Il programma consente inoltre al medico di partecipare all’indagine nazionale i cui risultati vengono diffusi ogni anno nei maggiori congressi nazionali e sui media stampa, radio e TV. L’attività dell’Osservatorio Grana Padano è tutelata da un autorevole Comitato Scientifico che garantisce la qualità delle informazioni sempre aggiornate con indagini e studi tratti dalla letteratura scientifica internazionale, ed è realizzato in collaborazione con la FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).
Se non hai ancora il software e non fai parte dei ricercatori e divulgatori del programma, puoi riceverlo gratuitamente richiedendolo a: www.osservatorio.granapadano.it
Il Grana Padano viene prodotto secondo un metodo che risale all’undicesimo secolo. E fa bene alla salute anche nel ventunesimo. Se Il Grana Padano DOP lo si fa da 1000 anni una ragione ci sarà. I monaci Cistercensi e Benedettini che iniziarono a fare questo formaggio non avevano le conoscenze di scienza dell’alimentazione di cui disponiamo oggi, ma ne avevano intuito le naturali proprietà nutritive. Il Grana Padano DOP oggi è il formaggio a Denominazione di Origine Protetta più venduto al mondo, il formaggio a pasta dura più diffuso in Italia, consumato da oltre 19 milioni di famiglie, e servito in migliaia di ristoranti e bar. Il Grana Padano DOP è un alimento dal sapore gustoso, inconfondibile anche nelle preparazioni gastronomiche. • 50/60 gr (20/40 per i bambini) sono un’ottima pietanza che sostituisce la carne o le uova. • Un cucchiaio di formaggio grattugiato (circa 10 gr) è un saporito condimento per pasta, riso, polenta e passati di verdura, viene utilizzato dallo svezzamento in poi, perché permette di ridurre l’uso del sale e aggiunge alla dieta nutrienti preziosi. • È un ottimo snack per la merenda dei bambini, o da accompagnare ad un aperitivo.
Grana Padano: il nome del gusto per la tua salute.
INDAGINE SUGLI ERRORI NUTRIZIONALI E LO STILE DI VITA
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