Impatto Ambientale Inceneritore

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LINEA 3 IMPIANTO DI INCENERIMENTO RIFIUTI CON RECUPERO ENERGETICO

CHIARIMENTI A QUESTITI POSTI NELL'INCONTRO PUBBLICO IN DATA 21 GIUGNO 2007 SOMMARIO:

PREMESSA

pag

1) PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

3

2) CENTRALINE MONITORAGGIO ARIA AMBIENTE

4

3) CAMPIONAMENTO DIOSSINA NELL'ARIA AMBIENTE

10

4) MONITORAGGIO INQUINANTI AL CAMINO LINEE ESISTENTI E LINEA 3

13

5) INCENTIVI PER PRODUZIONE ENERGETICA

15

6) RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO, COMPOSTAGGIO, SMALTIMENTO

16

7) PUBBLICAZIONE DATI E INFORMAZIONI; DATI SU WEB

18

8) CHIARIMENTI VARI SU SERVIZI

19

9) FERMATA IMPIANTO 16 APRILE 2007

20

R incontro 21-06-07 R02.doc

-1 -

Premessa

In data 21 giugno 2007 ha avuto luogo un incontro pubblico sul progetto della linea 3 dell'impianto di incenerimento rifiuti di Padova, presenti l'Assessore all'Ambiente del Comune di Padova Francesco Bicciato, il Presidente del Consiglio di Quartiere 3 est Andrea Micalizzi, il consulente per l'Impatto Ambientale architetto Pierluigi Matteraglia, il capo settore ambiente del Comune di Padova dr. Patrizio Mazzetto. Per l'Azienda era presente il Responsabile del procedimento ing. Trapanotto. Nel corso dell'incontro sono stati raccolti dei quesiti a cui Acegas-APS risponde per iscritto con le successive schede informative. Come programmato, il presente documento viene messo a disposizione del Comune, Assessorato all'Ambiente, e del Consiglio di Quartiere 3 Est.

R incontro 21-06-07 R02.doc

-2 -

1. Procedura di Valutazione dell'Impatto Ambientale A chiarimento dei diversi quesiti fatti sulla procedura che ha portato alla approvazione del progetto e all'avviamento della procedura di verifica, si specifica quanto segue: •









• • •

nel dicembre 1998 AMNIUP e Ente di Bacino hanno presentato il progetto di ampliamento dell'impianto mediante la terza linea; al progetto è stato allegato uno Studio di Impatto Ambientale; la Regione Veneto con DGR 18/01/2000 n. 119 (parere CTRA 16/12/99 n. 2918) ha approvato la variante al Piano Regionale includendovi la suddetta terza linea della capacità di 300 t/g e ha autorizzato l'Azienda a esperire apposito appalto-concorso; il progetto è stato inserito nel progetto di piano regionale di gestione dei rifiuti dell’anno 2000, prima adottato dalla Giunta Regionale e successivamente approvato con Deliberazione di Consiglio Regionale 22/11/2004 n. 59; il progetto definitivo (corredato di relazione di compatibilità ambientale) è stato approvato dalla Regione Veneto con DGR 18/01/2003 n. 3361 (parere CTRA 16/10/03 n. 3170 allegato alla DGR) che a pag. 3 del citato parere, a proposito della procedura VIA, ha concluso testualmente che “ritiene che l’impianto sia già stato formalmente approvato dalla Regione Veneto con la DGR 119 del 18/01/2000 e che quindi non sia assoggettato a quanto previsto dalle poc’anzi citate leggi regionali” (NdR: norme VIA di cui a Legge Regionale 26/03/1999 n. 10); a seguito dei ricorsi avvenuti dopo l'aggiudicazione provvisoria, si è dovuto attendere gli esiti dei contenzioni davanti al TAR prima e al Consiglio di Stato poi, prima di poter procedere nella definizione del contratto firmato in data 10 aprile 2006; il progetto esecutivo, con è stato presentato dalla ditta nell'agosto 2006 ed è stato validato dall'Azienda nel dicembre 2006, con alcune prescrizioni migliorative; la consegna dei lavori è avvenuta in data 21/12/2006; successivamente, su specifica indicazione del Comune di Padova, sul cui territorio insiste l'opera in questione, questa Azienda si è attivata per quanto necessario all'avviamento del procedimento di Valutazione dell'Impatto Ambientale, con il coordinamento di un soggetto indipendente specializzato in materia di VIA e designato dal Comune (studio ATES, architetto Pierluigi Matteraglia).

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-3 -

2. Centraline di monitoraggio aria ambiente •

l'Azienda ha installato e messo in esercizio nel 2001 due centraline collocate in posizioni prefissate dalla Provincia: centralina "Internato Ignoto" e centralina "Giotto";



viene inoltre utilizzato per la rilevazione dei dati dell'aria ambiente, anche un mezzo mobile appositamente attrezzato (v. doc. fotografica);



altre centraline di monitoraggio potrebbero essere prescritte dagli Enti di controllo in relazione alla nuova linea 3;



le centraline sono gestite da ARPAV;



i costi sono sostenuti da AcegasAps;



i dati sono raccolti direttamente da ARPAV via modem;



ARPAV elabora i dati, li classifica e li rende disponibili all'Azienda che li scarica via modem dalla banca dati ARPAV;



i dati sono reperibili presso ARPAV e presso l'Azienda;



si allegano a titolo esemplificativo le tabelle dei dati delle centraline del 2006 e del 2007, come richiesto nell'incontro del 21/06;



non sono emersi dati e variazioni degli stessi correlabili ai periodi di attività e di fermata delle due esistenti linee dell'impianto di incenerimento;



i dati sono invece fortemente dipendenti dai fattori climatici stagionali, come si vede dall'andamento degli ossidi di azoto e dell'ossido di carbonio, che hanno valori invernali da tre a sei volte superiori rispetto ai minimi estivi;



inoltre è evidente anche l'influenza delle condizioni meteorologiche: infatti i livelli di ozono toccano in luglio valori cinque volte superiori rispetto ai minimi di febbraio.

-

Allegati: mappa posizione centraline; foto aeree posizione centraline; foto centralina mobile; tabella dati centraline, richiesta nel corso dell'assemblea pubblica del 21 giugno 2007.

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-4 -

MAPPA POSIZIONE CENTRALINE ARIA AMBIENTE

1

3

2

Sono indicate dalle frecce: 1. la centralina "Giotto" 2. la centralina "Internato Ignoto" 3. la posizione dell'impianto aziendale

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-5 -

CENTRALINA "GIOTTO" (alle spalle del centro Giotto)

CENTRALINA "INTERNATO IGNOTO" (sul piazzale del tempio)

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-6 -

CENTRALINA SU MEZZO MOBILE

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-7 -

Dati mensili stazione parametro norma valore limite

a

INTERNATO IGNOTO

SO2 (ug/m3) NOx (ug/m3) NO (ug/m3) NO2 (ug/m3) CO (mg/m3) DM n.60/2002

---

---

350

---

---

DM n.60/2002 DM n.60/2002

O3 (ug/m3)

V.V. (m/s)

Dir 2002/03/CE

-----

200

10

180

gen-2006

5

158

69

52

1,3

16

1,0

feb-2006

7

138

56

52

1,1

17

0,9

mar-2006

6

84

21

52

0,7

40

1,0

apr-2006

4

59

12

41

0,5

57

1,1

mag-2006

4

45

9

32

0,4

77

1,1

giu-2006

4

44

8

32

0,4

89

1,1

lug-2006

4

45

7

33

0,4

108

1,0

ago-2006

3

36

7

24

0,5

72

1,0

set-2006

5

67

16

41

0,6

58

1,0

ott-2006

4

104

40

42

0,8

33

0,7

nov-2006

4

177

81

53

1,3

20

0,6

dic-2006

4

179

82

52

1,2

18

0,7

gen-2007

4

171

78

50

1,3

17

0,7

feb-2007

5

160

68

55

1,2

24

0,7

mar-2007

4

90

28

46

0,6

50

1,2

apr-2007

4

63

13

42

0,5

74

0,9

mag-2007

3

44

8

30

0,3

83

1,1

giu-2007

2

45

9

30

0,3

90

1,1

SO2 (anidride solforosa), NOx (ossidi di azoto), NO (monossido di azoto) e O3 (ozono) ESPRESSI IN: ug/m3 = microgrammi al metro cubo CO (ossido di carbonio) ESPRESSO IN: mg/m3 = milligrammi al metro cubo V:V: = velocità del vento espressa in metri al secondo

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-8 -

OSSIDI DI AZOTO Nox (microgrammi/mc)

OSSIDO DI CARBONIO CO (milligrammi/mc)

200

1,4

180

1,2

160 140

1,0

120

0,8

100 80

0,6

60 40

0,4 0,2

20 -

06

120 100 80 60 40 20

v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

06

t-0 6

no

se

glu

-0 6

6

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m ag

ar -0

m

ge n-

06

-

-9 -

m

ge n-

OZONO O3 (microgrammi/mc)

ar -0 6 m ag -0 6 lu g06 se t-0 6 no v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

ge n06 m ar -0 6 m ag -0 6 lu g06 se t-0 6 no v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

-

Dati mensili stazione parametro norma valore limite

GIOTTO

SO2 (ug/m3) NOx (ug/m3) DM n.60/2002

---

350

---

NO (ug/m3) NO2 (ug/m3) CO (mg/m3) ---

DM n.60/2002 DM n.60/2002

---

O3 (ug/m3)

V.V. (m/s)

Dir 2002/03/CE

-----

200

10

180

gen-2006

4

170

74

56

1,3

16

0,7

feb-2006

5

142

56

57

1,1

21

0,8

mar-2006

6

79

21

48

0,7

36

0,9

apr-2006

4

53

10

38

0,5

55

0,8

mag-2006

4

38

6

30

0,3

74

0,7

giu-2006

5

36

3

33

0,3

87

0,8

lug-2006

5

35

3

30

0,3

97

0,7

ago-2006

3

29

5

22

0,2

59

0,7

set-2006

5

59

14

38

0,4

52

0,5

ott-2006

4

101

37

43

0,6

25

0,5

nov-2006

4

189

85

59

1,2

13

0,5

dic-2006

3

174

79

53

1,2

13

0,6

gen-2007

3

178

81

54

1,3

11

0,6

feb-2007

4

157

64

59

1,2

14

0,7

mar-2007

5

89

28

47

0,7

36

1,0

apr-2007

5

60

13

41

0,4

62

0,7

mag-2007

3

44

8

31

0,3

65

0,8

giu-2007

3

44

10

29

0,2

70

0,8

SO2 (anidride solforosa), NOx (ossidi di azoto), NO (monossido di azoto) e O3 (ozono) ESPRESSI IN: ug/m3 = microgrammi al metro cubo CO (ossido di carbonio) ESPRESSO IN: mg/m3 = milligrammi al metro cubo V:V: = velocità del vento espressa in metri al secondo

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10

OSSIDI DI AZOTO Nox (microgrammi/mc)

OSSIDO DI CARBONIO CO (milligrammi/mc)

200

1,4

180

1,2

160 140

1,0

120

0,8

100 80

0,6

60 40

0,4 0,2

20 -

06

120 100 80 60 40 20

v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

06

t-0 6

no

se

glu

-0 6

6

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m ag

ar -0

m

ge n-

06

-

11

m

ge n-

OZONO O3 (microgrammi/mc)

ar -0 6 m ag -0 6 lu g06 se t-0 6 no v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

ge n06 m ar -0 6 m ag -0 6 lu g06 se t-0 6 no v06 ge n07 m ar -0 7 m ag -0 7

-

3. Campionamento diossina Al camino dell’inceneritore: •

i dati relativi alla diossina sono sempre risultati nei limiti (bassissimi) imposti dalla norma e cioè inferiori a 0,1 nanogrammi al metro cubo, cioè 0,1 miliardesimi di grammo al metro cubo;



i dati rilevati e certificati per il primo trimestre 2007 è pari a 0,035 nanogrammi al metro cubo, quindi circa un terzo del limite di emissione;



nella allegata lettera del maggio 2007, la Provincia dà atto che, a seguito dei controlli effettuati dall'ARPAV, sono rispettati i limiti per PCDD e PCDF (cioè Poli-Cloro-Dibenzo-Diossine e Poli-Cloro-Dibenzo-Furani)



la originaria prescrizione autorizzativa prevedeva due campagne analisi annuali;



il successivo Decreto Legislativo 11 maggio 2005 n. 133 (norma tecnica sugli impianti di incenerimento) prevede tre campagne di analisi all'anno;



l'Azienda ha invece adottato a partire dal 2007 un programma che prevede molte più campagne di analisi (dodici campagne all'anno);



le analisi vengono eseguite da soggetti esterni: Istituto Mario Negri di Milano (primario e qualificatissimo istituto specializzato in materia), R&C Scientific di Vicenza e ECORESEARCH di Bolzano (laboratori accreditati SINAL: SIstema Nazionale Accreditamento Laboratori: www.sinal.it); con l'occasione si precisa che anche il laboratorio Acegas-Aps è accreditato SINAL;



i dati vengono riportati sulla relazione trimestrale prevista dal Programma di Controllo approvato dalla Provincia di Padova con Provvedimento 19/11/2004 n. 4931;



la suddetta relazione trimestrale, contenente anche tutti i dati di esercizio dell'impianto e delle altre emissioni, viene inviata formalmente alla Provincia e all'ARPAV;



viene anche predisposta una relazione annuale che viene inviata anche alla Regione;



si precisa che, come previsto dalla Legge Regionale n. 3/2000 (art. 26 commi 7 e 8), il Programma di Controllo viene pianificato ed eseguito da un soggetto esterno indipendente, che ne definisce anche i contenuti (attualmente il prof. Antonio MANTOVANI del Dipartimento di Processi Chimici dell'Ingegneria dell'Università di Padova);



i dati relativi alle emissioni sono contenuti anche nella dichiarazione ambientale annuale scaricabile dal sito internet aziendale (v. successivo paragrafo 8).

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Rilevazione diossina nell'aria dell’ambiente circostante all’inceneritore: •

La diossina nell’aria è presente in quantità spesso non rilevabili perché infinitesimali;



non essendo prescritto dalla normativa l'obbligo e le modalità di effettuazione di tali campagne di monitoraggio, questo tipo di indagine è stato eseguita in Italia a scopo di ricerca solo in alcuni casi specifici;



anche AcegasAps ha interesse a sviluppare una propria attività di ricerca e a tale scopo ha per attivato dei contatti con il laboratorio di Bolzano Ecoresearch, che ha eseguito appositi studi e ricerche in materia;



nell'ambito di questa attività di ricerca AcegasAps ha in corso alcuni monitoraggi sistematici, pur non obbligatori, presso le esistenti centraline Internato Ignoto e Giotto;



si tratta di un metodo che è in corso di messa a punto da parte dei tecnici aziendali a puro titolo sperimentale; infatti dato che le quantità sono infinitesimali, bisogna testare l'idoneità delle apparecchiature e dei metodi e verificarne la validità prima di poter avere dei risultati certificabili;



i risultati validati saranno resi pubblici tempestivamente e messi a disposizione dei cittadini, in particolare dei cittadini del Quartiere Padova 3.

SI RICORDA CHE TUTTI I DATI SONO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI INTERESSATI E CHE LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE CON LA RACCOLTA DEI DATI ANNUALI E' DISPONIBILE SU INTERNET (v. successivo paragrafo 8).

Allegati: recente comunicazione della Provincia 17 maggio 2007 n. 66158

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4. Monitoraggio inquinanti al camino per le linee esistenti e per la linea 3 Acegas-APS esegue il monitoraggio in continuo dei parametri di emissione fumi in conformità ai seguenti documenti: •

Piano di Controllo ottobre 2000 (attualmente già integrato con procedure aggiuntive: v. ad es. frequenza campagna analisi diossina;



autorizzazione all'esercizio (provvedimento della Provincia n. 4931/2004) che dà le prescrizioni operative e di controllo dell'impianto;



Decreto Legislativo 11 maggio 2005 n. 133 (norma tecnica sugli impianti di incenerimento) che ha introdotto delle modifiche sulla valutazione dei parametri (si è passati da media oraria a media semioraria) e alcune riduzioni sui limiti.



I dati di monitoraggio vengono registrati automaticamente in continuo in un data-base non modificabile dall'Azienda e devono essere resi disponibili a qualsiasi Ente di Controllo li richiedesse.

Come già descritto al punto precedente per le misure di diossina al camino, i dati del monitoraggio inquinanti vengono riportati sulla relazione trimestrale prevista dal Programma di Controllo che viene inviata alla Provincia e all'ARPAV. Viene anche predisposta una relazione annuale che viene inviata anche alla Regione Analogo sistema di monitoraggio in continuo è previsto per la nuova linea 3.

SI RICORDA CHE TUTTI I DATI SONO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI INTERESSATI E CHE LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE CON LA RACCOLTA DEI DATI ANNUALI E' DISPONIBILE SU INTERNET (v. successivo paragrafo 8).

Allegati: tabelle con elenco dei parametri fumi soggetti a monitoraggio in continuo e in discontinuo

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TABELLA PARAMETRI FUMI CON MONITORAGGIO IN CONTINUO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

SIGLA CO CO2 COT H2O HCl HF NH3 NO NO2 NOx O2 Polveri Portata Fumi SO2 Temperatura

DESCRIZIONE ossido di carbonio anidride carbonica carbonio organico totale vapore d'acqua acido cloridrico acido fluoridrico ammoniaca ossido di azoto biossido di azoto ossidi di azoto ossigeno

biossido di zolfo

TABELLA PARAMETRI FUMI CON CONTROLLI IN DISCONTINUO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

SIGLA Portata Fumi Temperatura O2 Hg NH3 NOx SO2 HCl HF HBr Polveri PCDD, PCDF IPA Cd + Tl Sb,As,Pb,Cr,Co,Cu,Mn,Ni,V,Sn

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DESCRIZIONE

ossigeno mercurio ammoniaca ossidi di azoto biossido di zolfo acido cloridrico acido fluoridrico acido bromidrico policlorodibenzodiossine/furani idrocarburi policiclici aromatici cadmio + tallio (polveri e condensato) metalli vari (polveri e condensato)

16

5. Incentivi per produzione energetica •

La produzione di energia dalla combustione di rifiuti, e quindi da fonti rinnovabili, rappresenta sicuramente un’alternativa alla produzione di energia tramite fonti NON rinnovabili quali combustibili fossili;



le norme in vigore prevedono che, per gli impianti con progetto approvato, la cui iniziativa di realizzazione sia stata attivata entro il 2006, sia possibile ottenere la qualifica di impianto a fonti rinnovabili;



i Certificati Verdi sono un titoli che vengono riconosciuti da un Ente Nazionale (GSE = Gestore Servizi Elettrici) in proporzione alla energia elettrica effettivamente prodotta da impianti qualificati a fonti rinnovabili;



i possessori di certificati verdi possono poi venderli alle società di produzione di energia elettrica da fonti non rinnovabili a prezzi che sono fissati dal GSE; queste società sono obbligate all'acquisto dalla Legge;



se la linea 3 di Padova otterrà la qualifica necessaria a ottenere l'accredito di certificati verdi, si dovrà inserire nel calcolo della tariffa di smaltimento questa entrata;



per il calcolo della tariffa bisogna seguire un metodo prefissato da norme vigenti;



è infatti obbligatorio: - calcolare tutti i costi (ammortamento, personale, manutenzione, smaltimento scorie, ecc), - sottrarre le entrate (vendita energia elettrica, vendita certificati verdi, eventuali contributi, ecc) - e sulla differenza calcolare la tariffa di smaltimento;



la tariffa di smaltimento viene sottoposta all'approvazione dell'Ente di Bacino (di cui fa parte il Comune di Padova) e della Regione;



la tariffa di smaltimento ha effetti diretti sul calcolo della tariffa di igiene ambientale (TIA) che ogni anno viene approvata dal Comune di Padova con il Piano Economico Finanziario del Servizio;



in conclusione se per la linea 3 si otterranno certificati verdi sarà obbligatorio sottrarne il valore nel calcolo della tariffa di smaltimento e gli Enti (Regione, Ente di Bacino e Comune di Padova) avranno di anno in anno evidenza di questo calcolo;



si precisa infine che il costo economico degli incentivi (certificati verdi) grava di fatto sulla bolletta energetica di tutto il territorio nazionale, mentre, come si è spiegato, i benefici (nel caso degli inceneritori con recupero energetico) ricadono solo sui territori serviti da questi impianti, dato che va a scomputo della tariffa di smaltimento.

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6. Raccolta differenziata, riciclo, compostaggio, smaltimento, pianificazione. •

Su indicazione e pressione del Comune le linee guida della Politica Ambientale che l’Azienda valuta e segue si possono riassumere nei seguenti 3 punti fondamentali : 1. ridurre la produzione dei rifiuti attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione ambientale rivolti ai cittadini di tutte le età; 2. incrementare ulteriormente la Raccolta Differenziata, ricordando comunque che Padova, con una percentuale di RD superiore al 40%, risulta già essere al primo posto tra le città Italiane con oltre 150.000 abitanti; 3. investire in nuovi impianti principalmente per il riciclaggio della plastica ed il recupero della frazione organica tramite compostaggio, in modo da diminuire il quantitativo di rifiuto da smaltire in discarica e/o inceneritore.



anche la richiesta di Valutazione d’Impatto Ambientale della 3° linea è stata un’iniziativa del Comune di Padova, che inoltre ha successivamente proposto di incaricare un istituto di ricerca indipendente per effettuare ulteriori e complementari analisi sugli effetti sanitari, derivanti dalle emissioni prodotte dal termovalorizzatore, da affiancare allo studio della VIA; l’Azienda si è dimostrata sempre favorevole e propositiva rispetto a tali iniziative.



l'Azienda esegue la raccolta differenziata di frazione umida, materiali vari riciclabili (carta, cartone, vetro, lattine alluminio, lattine acciaio, plastica), rifiuti pericolosi (pile, farmaci, e frazione secca cartone, sul territorio di tutti i comuni serviti (Abano, Noventa, Saonara, Ponte S. Nicolò e Padova);



l'Azienda, oltre a porre in atto le direttive che riceve dai comuni clienti (Padova compreso), ha sempre suggerito e proposto servizi integrativi per aumentare costantemente le percentuali di raccolta differenziata (per esempio raccolta differenziata dei rifiuti commerciali-industriali, raccolta differenziata dei rifiuti biologici dell'agrimercato ZIP e del mercato piazze centro, ecc);



per esempio, allo scopo di ottimizzare la raccolta differenziata, l'Azienda eliminerà la raccolta "multimateriale" (plastica-vetro-lattine eseguita con le "campane" blu), prevedendo in sostituzione contenitori separati per vetro-lattine (campane) e plastica (cassonetti dedicati); con questo sistema miglioreranno i risultati soprattutto qualitativi della raccolta differenziata di plastica, vetro e lattine;



per il trattamento delle varie frazioni di rifiuti da raccolta differenziata, l'Azienda si avvale di altri soggetti autorizzati, che sono attualmente in grado di soddisfare la domanda di trattamento e riciclo delle frazioni;



l'Azienda sta tuttavia valutando la possibilità di realizzare un impianto di trattamento della frazione umida e delle biomasse, sempre che sia possibile individuare un'area idonea e sia verificata la convenienza economica rispetto all'attuale affidamento a terzi; finora tale ipotesi era stata scartata sia per le quantità che non giustificavano un impianto, sia per i prezzi di trattamento convenienti finora praticati;



si evidenzia che la frazione residua di rifiuti della Provincia di Padova destinata a smaltimento va attualmente per il 65% in discarica (S. Urbano, Campodarsego, Este) e solo per il 35% a smaltimento con recupero energetico (impianto S. Lazzaro);



anche in caso di ulteriori ottimizzazioni della raccolta differenziata e soprattutto del riciclo, resta comunque una carenza di capacità di smaltimento;

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considerato quindi che le discariche non sono impianti, ma luoghi di stoccaggio definitivo che "consumano" territorio anno dopo anno, gli Enti di pianificazione hanno tenuto conto di questo fortissimo deficit di capacità di trattamento e hanno previsto l'ampliamento di impianti come quello di Padova;



attualmente l'impianto di Padova riceve i rifiuti urbani del bacino Padova 2;



il piano regionale di gestione dei rifiuti (BUR 18/01/05 n. 6) approvato con deliberazione di Consiglio Regionale 22 novembre 2004 n. 59 prevede per la Provincia di Padova un unico ATO (Ambito Territoriale Ottimale); l'impianto di Padova, nella sua configurazione finale, è quindi previsto che abbia un bacino provinciale d'utenza.

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7. Pubblicazione dati e informazioni; dati su web •

Acegas-APS pubblica annualmente sul suo sito internet informazioni e dati riguardanti l'impianto di Padova;



sul sito vengono altresì resi disponibili le "dichiarazioni ambientali annuali" complete dei dati di esercizio e dei dati sulle emissioni;



per scaricare i suddetti documenti seguire le istruzioni sotto riportate;



Acegas-APS è disponibile ad attivare un sito specifico internet relativo all'impianto di Padova, a cui fare riferimento per i dati dell'impianto in esercizio, per l'impianto in progetto e per seguire la procedura di verifica ambientale;



le modalità di attivazione di questo sito internet saranno concordate con il Comune di Padova;



Acegas-APS è disponibile ad organizzare visite guidate all’impianto per tutti i cittadini interessati, in particolare i cittadini del quartiere Padova 3, come accordato durante l’incontro pubblico del 21/06/2007;



il Comune ha attivato un apposito Ufficio Informazioni relativo al progetto linea 3 presso il Settore Ambiente, palazzo Sarpi, tel. 049 820 48 21;



eventuali segnalazioni potranno essere rivolte allo sportello INFORMAMBIENTE al numero 049 802 24 88.

Istruzioni per scaricare la DICHIARAZIONE AMBIENTALE con i dati 2005 (prossimamente verrà pubblicata la versione con i dati 2006): a)

indirizzo principale: www.acegas-aps.it

b) cliccare sul menu a sinistra la scelta c)

cliccare sul menu a sinistra la scelta <- Padova>

d) cliccare sul menu a sinistra la scelta e) cliccare sul menu a destra in basso la scelta

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8. Chiarimenti vari su servizi. Ricicleria Corso Stati Uniti Su pressione dell’Assessore all’Ambiente e indicazioni del Comune di Padova, la Ricicleria di corso Stati Uniti, il cui destino non era ancora stato definito, è oggi in fase di ristrutturazione per favorire il conferimento dei rifiuti. La sua riapertura al pubblico è prevista per gennaio 2008. Si riporta in allegato l'estratto del progetto.

ESTRATTO PROGETTO AREA ECOLOGICA CORSO STATI UNITI

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9. Fermata impianto di aprile 2007

Si forniscono le informazioni richieste su quanto in oggetto: •

16/04/07 - verbale ARPAV (v. allegato): come risulta dal documento "i VVFF non evidenziavano inquinanti rilevabili dai loro strumenti"; inoltre gli ispettori ARPAV verbalizzavano che "le misurazioni di HCl, NH3, NO2, aldeidi, benzene eseguite .... non hanno evidenziato concentrazioni di inquinanti rilevabili"



26/04/07 - relazione tecnica Acegas-APS (v. allegato): la relazione descrive dettagliatamente le cause dell'anomalia;



26/04/2007 - lettera all'ARPAV (v. allegato) con cui viene trasmessa la relazione di cui sopra;

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08/05/07 - lettera alla Polizia Municipale, squadra edilizia e inquinamento (v. allegato) con cui viene trasmessa la relazione di cui sopra;



25/05/07 - lettera alla Provincia (v. allegato) con cui viene trasmessa la relazione di cui sopra;

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