Il passeggero
di Arnaldo Ancarani
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Illustrazione di copertina: "In Viaggio"
“Il Passeggero” di Arnaldo Ancarani
Prefazione
Nelle pagine che seguono trovate le parole di un uomo che
ha scelto di comunicare da poco, da poche frazioni di secondo sembrerebbe.
Poche frazioni di secondo è l’unità di misura con cui mi
piace calcolare il momento in cui si schiudono per la prima
volta le palpebre di un essere umano. E’ quanto dura la prima meraviglia, prima di essere contaminati dal tempo.
Poche frazioni di secondo del comunicare creano la stessa
prima meraviglia: è stupore.
Da Shakespeare in poi mi ha sempre un poco imbarazzata at-
traversare le nudità intellettuali altrui, perché in alcuni casi
è proprio questa la poesia.
Ma se la si guarda come un eterno primo affacciare se stessi
al mondo, si può superare l’imbarazzo e ritrovarsi corpi nudi finalmente nel non tempo.
Con questo libro mi sono affacciata sul terrazzo del tempo
di mio fratello. B.A.
2
m Fram enti
di
20 01 -2
Transito
003
4
Kaleidoscope Joker
6
Frammenti sulle donne
Desìo
"... maledizione, ho detto io, voi donne arrivate sempre troppo tardi..." ( C. Bukowski -L'amore è un cane che viene dall' inferno-)
8
Musa Salentina Lascia Scivolare il Tempo dentro Te e Lascia che Io faccia lo stesso per un Giorno una Sera una Notte senza Tempo e sarà per sempre Mia Mujer
Tienes, necesita de las Palabras? El Tiempo no hai mismo ritmo de las Palabras. te quiero comir.
M.
Mi guarda forse distratta seduta un libro fra le mani Legge corruga la fronte sorride s’inchina posa il libro uno sguardo si insinua nella scollatura che si dischiude un segno prezioso si intravede un neo una cicatrice un riflesso all’ interno del seno destro Si risiede composta Le gambe unite la carnagione candida depilata due ciocche di capelli ai lati del volto due parentesi che lo distaccano dal collo gli occhi grandi il volto il sorriso ispiratore di sogno ed attrazione poter assaggiare labbra carnose inserire una lingua accolta in compiacenza nel tattile rifugio umido di un’altra con guizzi umidi di umori lascivi gustativi le mani sui fianchi che li stringono e li avvicinano lasciamo che altre labbra suggeriscano di seguitare la conoscenza dei nostri fluidi nei nostri fluidi conditi dall’umore fantasioso della curiosità Fa caldo sempre di più i vestiti non servono. Il tempo è sospeso.
Francesca dell’ Acqua (richiesta da lei)
Ancora una volta scrivere per narrare un rapimento dello sguardo incanto di forme efebiche dal sorriso delicato dolce e asciutto nell’armonia del movimento leggere linee tenui sinuose dettagli la sigaretta vibra tra le dita sbuffi di fumo volto avvolto di nebbia leggero come una visione il desiderio di raggiungere una vetta l’aspirazione si miscela a fantasie e percezioni gli apprezzamenti per le forme le curve perfezioni armoniche danzano nella retina nella pupilla dell’animo permangono una scia nello spazio.
Scorpio Girl
Mi hai concesso di intravedere il Lato oscuro della tua Luna Nera, poco importa si fà sera e la notte non è oscura la mia alburnea luna sarà sincera Ti donerà la sua luce di Astro nascente del cielo sarà una Luminosa chimera Luce persuasiva diffusiva l’oscurità si attenua nell’attesa rosa arancio bianco abbacinante Sole che non tarderà a giungere con il mattino il fiume nero tornerà alla primeva trasparenza continuando a scorrere impetuoso cambiando la forma alterando la cadenza
Comunicazioni
Sei così Bella di Sensualità intrigante mani forti con grazia disegnano nell'aria mimica ed espressioni spumeggianti effervescenti danno corpo alla mente preziosa dolce precisa a volte netta e decisa come una lama affilata o corroborante come una preziosa risata occhi caldi luminosi dai riflessi scandinavi un'ondata di sensazioni viaggiano in un torrente di fluide parole Fiume di vita scorre accogliente sinuoso e suadente, un attimo ancora ed un'altra ora è già distante, emozioni che danzano insieme a fiamme di camino curiosamente freneticamente mi avvolgono ed ancora non ne ho a sufficienza di aneddoti e racconti, cristallizzando frammenti della nostra essenza;
altre notti ancora ci saranno, di ore sempre più brevi, desideri speranze, vite nelle vicinanze.
Blue mood Ladies
Di fronte a te sono senza occhi senza membra, abbandonate smarrite, all’improvviso dimenticate. Di fronte a te come un guscio, un'ameba informe, senza occhi, senza condotti auditivi un bozzolo nero, una forma confusa di dolore basta saper guardare e il colore di trasparenza traslucida il chiarore della forma che s’intuisce, si delinea, nascosta si difende solo da chi non sà osservare, da chi è poco allenato nel guardare, chi è troppo distratto, chi non riesce a percepire il Blue intenso, profondo, assoluto, avvolgente; my dear dark Lady; have a nice Day, a wondering Night, hello, go-bye and fly away.
Si fa sera
in quest’ora che volge all’imbrunire proprio del tuo ricordo mi voglio deliziare delle gambe di velata carnosità tornite il petto dalla curva sinuosa con movimento armonioso crea due morbide colline di realtà ambita, il mio sguardo rincorre a perdifiato la linea aggraziata dei fianchi, seguendo le morbide anse di un rivo montano, il decolletè regale mi invita ad osservarti in viso irradia gioia inconsapevole mutevole nel buonumore dalle labbra rosee consistenti polpose come un fiore di mimosa si dischiudono oppure sorridono in linee perfette di attrazioni magnetiche occhi con colori profondi e brillanti dei mari tropicali trasparenti illuminati di riflessi abbaglianti. Attendo ancora di rincontrare il tuo corpo accarezzarti la mente parlando e ascoltando parole agili. Per questa notte avrò solo un immagine che i miei sogni potranno dotare delle sembianze, dell’aspetto e le movenze del mio desiderare. Questo mondo solo per te.
SE i tuoi occhi fossero luminosi bachi orientali Vorrei esserne Avvolto dagli sguardi per rendere la mia pelle candido e sottile velo di seta. Sospinto dal Sole dalla brezza dal calore accarezzato, guidato sino al confine che s’innalza. sorvolato. ne rimarrò a lungo deliziato.
Di più
Ancora Ancora una volta fammi rivivere fammi riascoltare Lasciami ancora assaporare
Una Volta una Volta ancora prima che sia già domani ed aspetto nel presente che comporrà il mio domani frammenti di caffeina vapori di nicotina sudore sublimato del prato già tagliato Ancora una Volta una Volta ancora i miei occhi dentro i tuoi un treno giunto in stazione ricolmo di passeggeri storie emozioni. Musicalmente
Todos estos besos que yo sueno y necesito, danzan leves dentro de y a tavès de las notas. te miro y es como un recuerdo. Quiero entrarte dentro. Sòlo la mùsica lo hace còmo polla penetrando a 60 veces per minuto, como la cerveza en mi cerebro, esperma corrosivo nihilismo efervescente.
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Frammenti di abbandoni
Rapace Notturno
"...tutte andate mormorò parlando a sé stessa e passò una mano,carezzando, sui fiori..." ( D. Buzzati - Eppure battono alla porta - )
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A Fabrizio Nel mezzo del Nulla
Un Senso di Privazione
il Ragno a cui viene Strappato un frammento di Tela perde il Senso della Trama e rimane a pencolarsi nel Vuoto
Punto interrogativo sospeso etereo nell' Aria ignorante la domanda trascurante la risposta Addio Amico Mio
Goccia
Una lacrima è sortita, dall'occhio di parola preziosa che mai fù udita, verso il Suolo sospesa nell'Aria, frettolosamente si è allontanata come una languida confessione;
la Farfalla che ha incontrato, colpito abbracciato umidificato di un nuovo colore sapore, ha continuato in una complessa direzione, ricercando colori odori sapori chissà...
Lacrima sublimata, goccia di parola prosegue più sottile e trasparente, portando in sè un memento, distillata come una sottile preghiera precipiterà si adagerà rifiorirà sul suolo dentro un fiore su di un germoglio chissà... Oppure in una fiamma vermiglia penetrerà, Vapore Velato torpore, sull'Occhio. Nello Sguardo. Nel Cervello ritornerà l'Anima curerà.
Ciao, a presto
Ora mi manchi prima mi mancavi, come sabbia tra le mani fra le dita, granelli di tempo scivolano svaniscono... il vapore del ricordo rimane, lo inalo lo assorbo diventa me. Affondo le mani nella sabbia, altro tempo altri ricordi, stringo i pugni la catturo e divento trasparente come l'aria... La luce il sole mi attraversano e divengo ricordo... immagine tenue splendore docile riflettono un Amico.
Ricerca
Cerco i suoni delle parole che mi hai detto Cerco i colori degli occhi in cui ho guardato Cerco i sapori di altre labbra e di quelle che ho già assaggiato Cerco un sole che mi possa abbronzare Cerco un arpa che mi fermi e sappia incantare Cerco il mondo diverso e i mondi che ho già trovato di cui mi sono ricordato. Andiamo? Io vado.
A presto.
Peccato! ci siamo arresi ed il nostro sonno abbiamo separato il trepido abbraccio di commiato non abbiamo prolungato né sotto delle calde coltri trasportato fino al giungere del mattino inoltrato; nell' abbandono del riposo solingo i gesti le forme che osservammo le parole le musiche che ascoltammo formano la trama di un sogno delicato addio, buon riposo.
Lontananze
Cerco di capire quanto possa bruciare la lingua di una donna sul cuore di un uomo poi cerco di comprendere quanto possano ferire le passioni di un uomo il cuore di una donna... Le anime osservano vagano indiscrete. Sgocciolano scivolano vagano ancora, si allontanano danzando. Commiato
Un tenero congedo, labbra carezzano la pelle, mani scrutano le schiene gli occhi si abbracciano, due anime si carezzano, una brezza, un sussurro le avvolgono... Ciao, Anima Mia.
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Transiti nelle visioni
Specchiamondo
“...ne ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi...” (P.K. Dick - Blade Runner-)
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TRA TERRA, CIELO E L’INFINITO Ho incontrato delle farfalle ed ho chiesto loro le Ali leggiadre che mi hanno prestato;
Ad alcuni bachi ho fatto produrre tenui e resistenti fili di Seta pregiata; Ho pregato un Orso di concedermi la sua quieta Forza;
le Farfalle i Bachi l’Orso mi han donato i materiali per costruire il Ponte
che son riuscito a stendere lanciandolo con ardimento al di sopra della terra verso gli Astri più lontani che mi incantano con il loro fulgore
l’Usignolo il Chiurlo e l’Allodola allegramente mi han ceduto i loro vocalizzi per usarli lontano nel cosmo in cui andavo
Su quel Ponte ho viaggiato camminando, correndo a volte volando a volte strisciando con lo sguardo incedevo all’Estasi
E l’Anima si fa leggera negli istanti fluenti scivola incostante fra stelle consacrate ed oscuri soli immersi tra nebulose
Ardenti fornaci planetarie riscaldano il Ponte infervorano i suoi sottili fili infiammano il corpo ardore bramoso di ricerca
Oscuri soli neri attraggono corollati di flessa abbagliante luminescenza il Ponte si flette e resiste etereo si tramuta in danza
Tutto intorno è buio e luce da un ponte leggiadro percorso attraversato da uno sparuto emissario che porta con sè la sua essenza animale Anima la si può chiamare segui con lo sguardo da Madre Terra quel percorso forte sottile resistente che nel cielo si staglia impercettibile quando la Notte allarga le tue pupille si allargano sulla luce del cosmo...
song
Sometimes i felt so bad this place, it’s so hard to keep, i’m not romantic too and then, i give my mind a trip, and it’s romantic too PSICONAUTA Muoviti piano verso l'Alto con l'attenzione della ragione
Verso l'Alto e fai piano con cautela e circospezione Ritmo ed Energia L'invisibile crepa è lì verso l'Alto la lama di luce e poi una pozza e poi l'inondazione
quando non ti è più sufficiente ruota l'asse di centottanta gradi e Vai. Verso l' Alto.
LUPO
Annusare i profumi distogliere lo sguardo risollevare il pensiero distoglierlo cercando una sillogia con la simmetria della percezione Abusare del tempo ingannato che si lascia scorrere scivola fra il sapore e l’analogia Logica preconcetta Demolita Bisogna stare attenti al sospiro della Memoria al tracciato del percorso nella Foresta molti Sentieri con cui proseguire e continuare ad Annusare finché si riesce a Mordere e Mangiare, con un sapore logicamente simmetrico.
Trance
E’ il momento.
Il Drago sta uscendo dalla Nebbia, un Fantasma lo accompagna. Sono fuggiti dalle Torri confortevoli, a guardia del solido Castello, fortilizio occultato da un impervio Bosco, accogliente, spazioso, mai desolato e ben frequentato. Ma il Drago fugge. Cerca nuovi Orizzonti su cui Volare; nuove Forme da osservare per lasciarsi accarezzare, e con il suo alito scaldare, o con le sue ali rinfrescare.
Il Fantasma compagno nella fuga, anche lui ricerca nuovi Spazi su cui Transitare; compiere Percorsi diversi, lasciarsi sedurre da nuove possibilità, eteree, con cui scambiare effluvi di Vita Saporita. La visione stà svanendo, con nuovi occhi, lentamente, inizio a percepire Attimi Composti dei nuovi luoghi in cui sto giungendo, il Viaggio stà iniziando.
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frammenti sulle amicizie
Dialogo fra Sole e Luna, la Terra stà a guardare
" ...Mettici dentro tutto, mettilo a frutto." (R. Carver - Sunday Night-)
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Serata danzante
Osservo con vista stereoscopica m’insinuo tra fra le note carpisco sguardi movenze sinuosi atteggiamenti sorrisi e divertimenti sensuali ancheggiamenti di chi sulle note danza s’invola, gioiosa farfalla su di un'armonia trasparente un battito d’ali la mente evapora... passi. ritmi. immagini. pensierini. Leggiadri... Puerpera
E' l'oggi che non è il domani. E' il presente che nasconde il futuro, l'emozione del nascituro sentimento di cui mi consolo. Felicitazioni, amicamamma.
Di notte Fumo e bevo una birra... no, meglio del vino bianco e una bella mangiata da stomaco gonfio; mi guardo quel gran pezzo di fica bionda con le zampette fine il culetto a mandolino le labbra carnose, mi sculetta davanti sui tacchi, si sa muovere, in India potrebbe incantare un Cobra. mi sorride ed immagino che ricca scopata ci faremo... ma vaffanculo tanto ebeto, rido con gli amici, e sto sazio lo stesso.
Guarigioni
Ad un’Amica malata una Poesia che vuole essere delicata una carezza illibata. Le ragioni e la forza del dolore cambieranno in dolce tiepido torpore con l’affetto dei tuoi amici con l’amore del tuo compagno, le ciglia si dischiudono una lacrima indietreggia, è un breve tempo nella vita, qualche battito del cuore e sarai guarita, di nuovo arriva il buonumore. Riflessioni
Ho un lavoro non ho una carriera, di arte mi dileggio, parole che produco e forme di Affetto per Voi Amici traduco...
Dopo la festa Frammenti di Alcool un fumo denso
annebbia il giorno
addolcisce ed ottunde il veloce profondo
distacco dal sonno. La sera altri amici
le Donne che inseguivamo oramai non ci sono
il ricordo al risveglio opaco e confuso.
Dove tieni il caffè? Hai una sigaretta? Buon compleanno Amico mio
sul tuo divano
ho dormito come un dio...
To Di sera
su di un vetro appannato ho disegnato ben marcato
con la punta di un dito
un sorriso ed un saluto.
Al mattino era tutto sparito. Sono uscito ho girovagato.
Mi sono anche un poco perduto. Ho rischiato ho goduto
mi sono ferito e sono guarito. Sono tornato quando il sole se ne era già andato.
Il vetro mi ha salutato e sorrideva. Un amico ritrovato.
Albe e tramonti
Eravamo giovani, con lo sguardo avvolto nel Sole luminoso dell’avvenire, poi nel nostro divenire, con tutta quella distanza che ci circondava, e lo Spazio che ci confondeva, il Sole si spegneva. Una luna si accendeva una candela brillava, e noi, Viaggiatori Eterei, continuavamo a vagare... distanti un cielo, un borgo, un mare... un Confine di Luce, di Aria, di Parole.
Ad una Amicizia ferita Dopo la Pioggia il Vapore e di nuovo il Sole. Descrivere Giorni Come fossero Istanti. Descrivere Notti come fossero Attimi. E ciò che rimane è Domani di Attimi Istanti e Luce di Amici.
LIMITE
Un sogno di un istante un immagine rimembrante di trepidi sapori e vividi colori
il Tempo è distante lo Spazio è fluttuante incerte visioni pregne di valori veloci passaggi di pensieri astratti
Dormi su sereni allori occhi chiusi si muovono al di fuori il corpo è costante nel suo abbandono assente Ed io qui vigile a guardare l’Amicizia che riposa.
In Spiaggia
Sono al mare dal Sole mi lascio Scaldare dai colori mi lascio inondare, immerso in allegre Amicizie ciarliere. Ci abbandoniamo, i nostri corpi ad intorpidire, ci arricchiamo di nuovi sapori; un ruscello al nostro fianco, con due dolci anse nel mare confluisce, e l’orizzonte azzurro, distante ci osserva sorridente.
48
transiti nel tempo
C R O N O S
"... il tempo incominciò a scorrere sempre più pigramente, avvicinandosi a un momento..." ( A. C. Clarke - 2001 odissea nello spazio-)
50
Tachicardia
Tempo di ciò che inizia ciò che rimane quello che se ne và. Tempo nel percorrere una strada, abbandonarla e distenderne un'altra.
Tempo di granelli che scorrono nella clessidra. Tempo acquoso mare, lago, vento, fiumi, piogge; granelli di sabbia solare e lunare, notturna e giornaliera, il Tempo si è confuso.
Residuo
Il Tempo lascia un sedimento Trasparente Cristallizzato.
Gocce, stimmi luminosi nei Tuoi Occhi, nei miei. Effervescenza di Parole volatilizzata, riempita, congelata. Una parte di Oceano ricopre il Cielo. Frammenti di respiro, uniti. La pallida Luna si agita, si colora, rimane immobile.
Un'emozione cristallizzata.
Riflessione in Do maggiore
...indifesi, indelicati ricordi. Rimbalzano sulle Parole, si gonfiano nel vuoto, si poggiano sui sogni e si colorano dei desideri. E sospendono il Tempo, lo affinano lo espandono, un'ombra un'immagine nello specchio. E sono più vecchio, più vitale. LUNA
Luna di Settembre mostraci il cammino per ritrovare la gioia con l'amore la forza la rabbia e la passione il rapido accordo del Violino Do Ut Des il trillo del Demonio un battito del cuore nelle orecchie un fruscio battito d'ali il frullo di un Angelo la gioia dell'Anima s'invola la Notte comincia giorno che passa in un'alba e diviene il domani.
Emozione
Riesci a Trovarla? Riesci a Sentirla? A Volte Mormora A Volte Urla A tratti Silente in un continuo sussurro, La Poesia un raggio di Luce una camera oscura la Notte si tramuta in giorno e così via che il tempo sia...
Indolenza
Ho lasciato il Tempo scivolarmi Indosso Sopra Sotto Dentro Ho ancora del Tempo che non ha luce, buio opalescente. Continuo a cercare un bosco una vetta una forma un sogno. In the middle of nowhere. Nel centro di nessun luogo. Completamente a mio agio.
Per un istante
Si chiude. Poi si apre. Aspetta. Poi ha fretta. Intenso e rarefatto di scriverne non ha senso è solo un Attimo un Momento. Ha vibrato si è staticizzato un ricordo cristallizzato, granello di sale nella sabbia del Mare. Continuo a nuotare. Il Sole non placa il suo Ardore. E’ Tempo di Tornare.
E’ passato Osservo, Ricordo in qualche punto la memoria rimuovo in qualche tratto la rinnovo. Un Ronzio, un Rumore, talvolta un frastuono. Era un colore di occhi, lo sguardo del cielo. Forse un bagliore, riflesso di sole su acciaio. Mi muovo, mi muovevo Coloro, ruggisco, inseguivo un fuggiasco affondo le mani, mi tendo, scavavo nel pietrisco, torpore, calore, Urlo e non mi intimidisco; carezzavo un impasto la forma la consistenza il sapore non ho certezza di ciò che ho fatto, in quale preciso momento, ma è stato, me lo sono ricordato.
Sottili Giorni esti vi
U na Impalpabile Gior nata, soffocata nel caldo a f fogata nell’acqua bevuta essudata dai pori c o ibentati di polv er e e smog, a r r i v a la sera con la ste ssa calura; Mangiare mangiare mentre la Notte i nizia; gua rdare G uardare per un poco di Notte; Pa rlar e, Parla re, ed è ancora Notte; Gu idare, guidare, con la Notte into rno; Dormire, Dormire, p e r q uello che del la Notte rimane ; d i n uovo mi trovo ad incontrare un Impalpabile Domani.
Pausa
Il tempo scorre, una brezza un tornado, liquido mi osserva indifferente; alzo una mano, aprendola, fluido mi scorre fra le dita, mi scivola sul palmo in lente spirali intorno al braccio, mi attraversa; stringo il pugno, passato presente futuro si compattano ed evaporano attraverso i pori. IL Tempo ora mi guarda.
60
frammenti emotivi
Gigante curioso
"... rimpiansi l'osso della Durlindana rimasta appesa a un albero..." (I. Calvino -Il castello dei destini incrociati-)
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Ritmo
Batte violento un ritmo come un'inculata forsennata sul muro davanti alla finestra rimbalza sessantabattutealminutoprimo il secondo rintrona nella testa si distruggono ricordi se ne creano altri una battona negra fottuta per trentadenari un amore comprato con quindici anni di vita amori e desideri ardenti consumano passioni settevirgolacinquegradialcolici racchiusi in tanti vetri ambrati un lavoro a sputare sangue tecnologie perverse case infiammate abbattute fondate su cadaveri antichi voglia di quiete e nuove emozioni sbronze ritmiche al mattino tagli sul viso lametta fumosa alcoolica malferma sangue pulsa ritmico violento sessantabattutealminutoprimo e ristiamo daccapo come ti chiamavi? di chi è quella canzone? Cazzo sto facendo tardi. fottuti minutiprimiesecondi perduti.
Lavorando
A volte sono solo un'entità di produzione cervello e manualità in automatismo senza cuore o emozione il sole risplende anche oggi carica energia pulsione di una unità di produzione. Bella la vita breve la morte allegro percorso. Só che ci sará una bella situazione e ricorderó l'emozione dimenticata dall'unità di produzione. Esperimenti
Prendi le tue dita Leccale bagnale Prova ad inumidire il cielo azzurro Con la lingua lecca il sole cocente Non riesci? Fallo con le prime labbra che incontri E digli che è colpa del cielo azzurro e del sole bruciante.
Fantasma
Sono l'uomo invisibile un' acqua trasparente che scorre, ne ascolti il rumore, non la vedi un profumo di rosa già seppellita un passo di danza appena accennata che invece prosegue l'ombra di un sogno che ti segue che al risveglio si discioglie in essenza; Sono l'uomo invisibile Pensi che sappia volare ed invece cammino fantasma imprevedibile sulla tua stessa strada Vuoi vedermi catalogarmi ma non ti è possibile. Sono l'uomo invisibile. Notturno musicale
Scagionato, isolato, rappreso nell’osservazione di un grumo di foresta, oscura nella falce di luna, agitata da sonorità acustiche. Le luci di città e paesi brillano distanti, come anime scostanti, disegnano nel cielo d’orizzonte un alone di soffice arancione, tremolante del suo umore differente. And the radio plays, over the valley, along the road.
Il Minuetto, una danza, un gioco Ascolto devianze di armonie Fluide mi riescono a prendere mi conducono in lente spirali trasportano l’anima lontano distante
senza dovermi spostare una destinazione forse lontana o vicina non sò chiudo gli occhi ne apro altri su delle prospettive nuove o rinnovate non sò il ritmo è liquido mi ritrovo a nuotare su di un fiume o un mare o un lago non capisco non importa la Bellezza a volte è incomprensibile
Percorsi
Viaggiamo con la mente Voliamo con la fantasia i Ricordi balbuzienti con i piedi dolenti ci informano di continue direzioni, ricerche di nuove emozioni. Rincorse verso gli orizzonti ricercando tramonti, fluendo nelle Albe. Il mare sussurra il vento mormora il legno scricchiola. Questa Notte, in fondo è così piccola... So close
Fammi restare più vicino voglio annusare il tuo odore respirare il tuo profumo carezzarti negli occhi con lo sguardo, ho camminato molto e sono stanco ma resto qui in piedi vicino a te. Come un gatto fa le fusa, lo farò con le parole Accarezzami, anche solo con un respiro. Busso alle porte del tuo paradiso per dischiuderlo ci basta il sorriso.
Divagazioni
Scrivere di Viaggi, narrare le amicizie, la ricerca nella sostanza, il solletico della devianza; di parole non ne avrò mai abbastanza... mi rifugio nella dolcezza di un pasto, di uno sguardo, di un profumo... mi lascio trasportare nel mondo del nulla, pieno di colori, di una fantasia, e mi riempie per piccina che essa sia. Dubbi
Che cosa sia La Bellezza non sò Cosa sia la Vita il Sesso oppure le Emozioni non sono certo di sapere La certezza è che ho molto da scoprire. E' una questione di Stile.
Confessione
Vostro Onore, cerchi di capire, è un mondo Selvaggio Violento. Al principio non lo avevo capito poi, d’un tratto ho reagito, con tutta la Violenza di cui disponevo ho Colpito finché avevo Forza e poi non c’è rimasto più nulla. Chi era o Cosa era non lo so. Me lo dica lei. Per me era il dettaglio di un Istante che non tornerà. La ringrazio.
70
transiti di viaggio
faro
“Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi” (Marcel Proust)
72
In Viaggio I Voli
I Treni
Le Navi
I Continenti
Questo Viaggio è veramente lungo Sono destinato ad un'altra Terra
ed ho percorso l’Aria le Montagne il Mare.
Qua nto è Gr ande e Vasto questo Mondo.
Sempre lucente il Sol e e bril lante la Lu na; osservo, aspetto l' arrivo pro nto a riparti re.
Napul’é
il risveglio in una città aliena. il vento caldo, il sole gioioso, velato di azzurro; intorno il dialetto l'architettura le sonorità le geometrie. un altro piccolo mondo latino, partenopeo, che riscalda. Madrid
La Piazza calda di sole spagnolo la luna é già alta gli affreschi del Palazzo danzano vivaci il suono delle chitarre ci rende sognanti e anche noi con le sopracciglia con il corpo con la mente seguiamo il tempo riscaldati dalle note e di nuovo ancora una volta mi sento a casa in terra straniera
CEUTA
-racconto in forma di poesia-
Ricorda, ricorda prima che il ricordo svanisca la sera prima le formiche sul pavimento della stanza nel bagno la doccia che perdeva una calle rumorosa che al riposo non concedeva tregua al mattino la discesa verso il porto l'imbarco la nave che sobbalza al centro dello stretto mare sul confine Nord e Sud del mondo il porto le guardie i militari gli africani e poi e poi la spiaggia il sole nella baia l'acqua di cristallo azzurro in distanza le città lontane un passaporto la salita quella strada verso l'alto Forte dominante a torso nudo senza sudore armato dei suoi muscoli nuovo esploratore di ciò che si conosce messaggero di disegni sulla pelle le macchine gli autobus le moto i motorini sgocciolano rumori passando sulla strada alla mia sinistra sfrecciano urlando arrancano rombando mi sento osservato una passeggera color del caffellatte su una vecchia macchina tedesca passeggera posteriore destra cerca di passare attraverso il finestrino con quegli occhi grandi immensi come due laghi di calda cioccolata
mi leggono la pelle e leggono nei miei azzurri come l'acqua si uniscono si trasformano un abbraccio un bacio un amplesso e la carezza di un addio mentre si allontana sulla macchina carica e fumosa in direzione del confine e ancora e ancora ancora salendo e la strada è più leggera alla mia destra il mare le rocce la spazzatura sulla scarpata la vegetazione furiosa abbarbicata sulle rocce in basso dove si frangono le onde un Uomo ha steso un filo con i suoi vestiti ad asciugare in fuga per mare dal Sud del mondo continuo a salire oltrepasso l'ospedale la fortezza è meno dominante ancora lontana fra il verde più intenso e il sole senza tregua sull'azimuth più cocente evapora l'asfalto evapora il mare ridiscendo sulla destra periferia di confine case basse bianche riflettono il calore Africa Europea scivolo verso il centro del paese tra gli sguardi incuriositi o indifferenti di pelle colorata fra di loro si salutano si baciano e si battono sul cuore la mano destra tanti palazzi si stanno ricostruendo e anche qualche strada le urla le transenne la polvere e il sudore del lavoro sono uguali in tutto il mondo continuo per la via girando attraversando sempre in discesa verso il centro
a poco a poco a fianco delle strade qualche bottega qualche bar gli alimentari macchine parcheggiate e più popolazione variegata in movimento un apprezzamento urlato gesticolato per i miei disegni della pelle da un colorato dall'altra parte della strada stà salendo verso dove io provengo ci salutiamo dalla distanza sincronicamente ci battiamo la mano sul cuore e continuiamo a camminare in pace e con fierezza mi ricopro il busto addentrandomi sempre più nel centro del paese vetrine luminose di merci scintillanti mi attraggono e ripugnano turisti ed abitanti tutti di passaggio alla fine della strada un capannello di persone i vestiti del deserto e il capo ricoperto li sorpasso li intravedo con la coda dell'occhio mi giro incuriosito con l'aria un pò distratta ed osservo volti ancestrali scuriti e solcati dal sole del deserto due uomini due donne ed al centro una ragazza circondata a protezione in un semicerchio la sua veste che lascia intravedere il suo volto il fiore più prezioso nato in un arida distesa la cui vista non teme eguali di bellezza una rosa un'orchidea nel pieno del loro splendore al suo fianco sono misere erbe infestanti cerco di assorbirla con lo sguardo in ogni minimo dettaglio e la sua perfezione la delizia mi abbagliano mi rendono cieco sordo intorpidito vago in balia fra le onde della gente
approdo in un alimentari una lattina di acquatonica pago il suo riscatto e arrivederci esco in cerca di ombra fresca in quella piazza con le palme alle spalle del negozio c'è la posta ed il museo bimbi che giocano e bevono le mamme li controllano tutta l'ombra di panchine e marciapiedi è già impegnata c'è anche un tossico capelli di stoppa vestiti volto e mani lerci mi aggancia con lo sguardo mi lancia delle parole non le raccolgo mi rendo sordo ed insensibile mi volto verso le scale le discendo e mi allontano son seguito ed ancora lancia cappi di parole nervosi mi scivolano accanto mi passano attraverso vetrine spente gente distratta compatta si apre ci passa accanto e si richiude insensibile all'uomo come la marea mediterranea in cui siamo nati per cui transitiamo mi dirigo ancora in discesa verso la spiaggia dove sò esserci la stazione di polizia sempre in fermento guardo con fare distratto il nostro riflesso sulle vetrine dietro un uomo bianco l'uomo nero cammina rapido con il maglione rosso sbrindellato il pantalone macchiato e scucito si avvicina con parole più rabbiose e concitate aumento il passo con il ritmo di flamenco a quattro quarti la distanza si trasforma in una sottile trasparente corda tesa e le sue parole ci si aggrappano e ci si avvinghiano giungo al marciapiede opposto alla cuccia dei reali e democratici cani da guardia mi fermo sulle strisce che conducono all'ingresso incorniciato di targhe con stemmi ossidati bandiere stanche insegne opache sporgenti in plastica l'uomo nero mi oltrepassa e silenzioso si allontana alle mie spalle un supermercato ci entro dentro sono sferzato dall'aria condizionata e la musica diffusa
succo di arancia cozze in scatola grissini formaggini ed acqua minerale saldo il conto infilo l'uscita le porte scorrevoli mi salutano con un fruscio un sussurro che mi riporta verso il caldo mi dirigo alla piazza qui vicino dal contorno quadrato circondata da una chiesa un albergo una caserma un bar con ristorante mangio e bevo tutto al centro della piazza una panchina in pietra rovente sotto il sole africano del 40° parallelo le gocce del guazzetto oleoso rosso cadono dalle cozze si spandono sulla pietra della panchina della pavimentazione ancora sole Sole SOLE lento si sposta dall'azimut verso ovest mi alzo barcollo troppa luce troppo calore cerco con uno sguardo a centottanta gradi frescura al bordo elevato sul lato della strada trafficata una panchina si sta ombreggiando lentamente dello spicchio della foglia di una palma mi ci trasferisco il sangue si rinfresca l'iride si riposa anche il cervello lentamente si decomprime immobile sotto lo spicchio di foglia mi concedo il movimento di aprire il marsupio estrarre un sigarillo accenderlo e fumarlo lo finisco con gusto rinnovato mi godo la leggera brezza anche se ancora calda piacevole da respirare nel pomeriggio che si và ad iniziare sotto l'ombra di una palma distante un mare di passaggio è il momento di tornare. A Nord del Mondo. Di là.
Near sky limit
I began this travel from the land of Nowhere to the border land I see beauty I see danger I see friendship
I already knew there is no border
I got this alcoholic haze laying on the grass beside this tallest mountain
all those shining empty beer cans watching me with this empty full moon shining higher than the stars laughing. And that’s all Folks!
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post fazione critica -1 a cura del lettore
post fazione critica - 2 a cura del lettore
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Enjoy it!
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