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A che serve il cuore, secondo Paolo Il termine kardía, normalmente tradotto con "cuore", è utilizzato 52 volte, soprattutto (ben 5 volte) solo nel capitolo 10 di Romani. In tutta questa lettera, il sostantivo, femminile in greco, si concentra più che altrove. Seguono, in ordine di frequenza decrescente, la 2Corinti ed Efesini. In due delle 13 lettere che hanno come mittente canonico Palolo, kardía non ricorre: in Tito e, stranamente, in Filemone, scritto breve ma intensamente affettuoso.
I testi della kardía Nota bene. Il termine kardía non sempre è tradotto con "cuore". Le seguenti concordanze, utilizzando la vecchia traduzione della CEI, non sono sempre coerenti nel tradurre con una stessa parola, il greco kardía. Romani 1:21 essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. - 1:24 Perciò Dio li ha abbandonati all' impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, - 2:5 Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell' ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, - 2:15 essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. - 2:29 ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nello scritto; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. - 5:5 La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. - 6:17 Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso - 8:27 e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. - 9:2 ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. 10:1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera sale a Dio per la loro salvezza. 10:6 Invece la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? Questo significa farne discendere Cristo; - 10:8 Che dice dunque? Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. 10:9 Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10:10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 16:18 Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici. 1Corinti 2:9 Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. 4:5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. 7:37 Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. 14:25 sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e così prostrandosi a terra adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è fra voi. 2Corinti 1:22 ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori. - 2:4 Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l' affetto immenso che ho per voi. 3:2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3:3 E' noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole
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di carne dei vostri cuori. 3:15 Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 4:6 E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. - 5:12 Non ricominciamo a raccomandarci a voi, ma è solo per darvi occasione di vanto a nostro riguardo, perché abbiate di che rispondere a coloro il cui vanto è esteriore e non nel cuore. 6:11 La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. - 7:3 Non dico questo per condannare qualcuno; infatti vi ho già detto sopra che siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere. 8:16 Siano pertanto rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito! 9:7 Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. Galati 4:6 E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Efesini 1:18 Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi 3:17 Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, - 4:18 accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell' ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore. 5:19 intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, - 6:5 Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito (= tês kardías), come a Cristo, - 6:22 Ve lo mando proprio allo scopo di farvi conoscere mie notizie e per confortare i vostri cuori. Filippesi 1:7 E' giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. - 4:7 e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Colossesi 2:2 perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell' amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, 3:15 E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! - 3:16 La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. 3:22 Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 4:8 che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. 1Tessalonicesi 2:4 ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. - 2:17 Quanto a noi, fratelli, dopo poco tempo che eravamo separati da voi, di persona ma non col cuore, eravamo nell' impazienza di rivedere il vostro volto, tanto il nostro desiderio era vivo. 3:13 per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. 2Tessalonicesi 2:17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene. - 3:5 Il Signore diriga i vostri cuori nell' amore di Dio e nella pazienza di Cristo. 1Timoteo 1:5 Il fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
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2Timoteo 2:22 Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.
Commenti in epoche diverse Baldovino di Ford (?-circa 1190), abate cistercense, nei Discorsi (10; PL 204, 513s) si concentra su una riflessione sul cuore in rapporto a Dio. «Mettimi come sigillo sul tuo cuore... perché forte come la morte è l'amore» (Ct 8,6). «Forte come la morte è l'amore» perché l'amore du Cristo è la fine della morte... L'amore che portiamo a Cristo anch'esso è forte come la morte, perché deve essere una specie di morte, in quanto è distruzione della vecchia vita, abolizione dei vizi e abbandono delle opere morte. Sia questo una specia di contraccambio a Cristo, anche se dobbiamo ammettere che sarà sempre impari al suo amore per noi e come una sua sbiadita immagine. «Egli infatti, ci ha amato per primo» (1 Gv 4,19) e con l'esempio del suo amore è diventato per noi come un richiamo per renderci conformi alla sua immagine... Per questo dice: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore» Come se dicesse: «Amami come io ti amo. Abbimi nella tua mente, nei tuoi ricordi, nei tuoi desideri, nei tuoi sospiri, nei tuoi lamenti, nei tuoi gemiti. Non dimenticare, o uomo, che da me viene tutto quello che sei. Ricorda come ti ho preferito a tutte le altre creature, a quale dignità ti ho innalzato, come ti ho coronato di gloria e di onore, come ti ho fatto poco meno degli angeli, e tutto ho posto sotto i tuoi piedi (Sal 8,6-7). Ricordati non solo di quanto ti ho donato, ma quante cose terribili e immeritate ho sofferto per te. Solo allora potrai capire quanto sei ingiusto verso di me privandomi del tuo amore. Chi infatti ti ama come ti amo io? Chi ti ha creato, se non io? Chi ti ha redento, se non io? Togli via da me, o Signore, questo cuore di pietra. Strappami questo cuore raggrumato. Distruggi questo cuore incirconciso. Dammi un cuore nuovo, un cuore di carne, un cuore puro (Ez 36,26). Tu, purificatore dei cuori, prendivi dimora. Abbraccialo e contentalo. Sii tu più alto di ogni mia sommità, più interiore della mia stessa intimità. Tu, esemplare di ogni bellezza e modello di ogni santità, scolpisci il mio cuore secondo la tua immagine; scolpiscilo col martello della tua misericordia, Dio del mio cuore e mia eredità, o Dio, mia eterna felicità» (Sal 72,26). Anche Teresa d'Avila (1515-1582), carmelitana, dottore della Chiesa, in Esclamazioni, 16 si riferisce al cuore di Cristo. O vero Dio e mio Signore! Per l'anima afflitta dalla solitudine in cui vivo in tua assenza, è una grande consolazione sapere che sei ovunque. Ma a che pro, Signore, quando la forza dell'amore e l'impeto di questa pena crescono e il cuore si turba, sicché non possiamo più capire né conoscere questa verità? L'anima non sa nulla se non che è separata da te, e non accetta nessun rimedio. Infatti il cuore che ama molto non sopporta consigli né consolazioni all'infuori di Colui che l'ha ferita; da lui solo attende la guarigione. Quando lo vuoi, Signore, guarisci sull'istante la ferita che hai inferto. O Diletto veritiero, con quale compassione, quale mitezza, quali bontà e tenerezza, con quali manifestazioni di amore guarisci le piaghe delle freccie del tuo amore! O mio Dio, sei il riposo di ogni pena. Che follia cercare dei rimedi umani per guarire coloro che sono feriti dal fuoco divino? Chi può sapere fino a che profondità va questa ferita, da dove viene, e come placare tale tormento? ... Quanto ha ragione la Sposa del Cantico dei cantici quando dice: «Il mio diletto è per me e io per lui» (Ct 2,16). Infatti l'amore che provo non può avere la sua origine nella bassezza del mio amore. Eppure, o mio Sposo, per quanto basso sia il mio amore, come mai esso supera ogni cosa creata per giungere al suo creatore? Padre Pio di Pietrelcina (1887-1968), cappuccino (T, 74; CE, 39-40) descrive in poche parole cosa significhi il cuore nella preghiera.
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La preghiera, è un cuore a cuore con Dio... L'orazione fatta bene tocca il cuore di Dio e lo incita ad esaudirci; quando preghiamo, si rivolga verso Dio tutto il nostro essere: i nostri pensieri, il nostro cuore... Il Signore si lascerà persuadere e verrà in nostro aiuto. Prega e spera. Non agitarti; l'agitazioe non giova a nulla. Dio è misercordioso e ascolterà la tua preghiera. La preghiera è la nostra migliore arma: è la chiave che apre il cuore di Dio. Devi rivolgerti a Gesù non tanto con le labbra quanto con il cuore.
Sintesi varie, tutte possibili Per i pagani, il cuore corrisponde spesso ad una mente ottusa, perché ottenebrata da ragionamenti vani o da desideri impuri di persone liberamente appiattite sulla ricerca del proprio piacere o tornaconto ad ogni costo. Pagani sono quelli che si accontentano di un cuore di carne abbandonato a se stesso. Ma anche i più religiosi e osservanti giudei, custodi esteriori della legge di Dio, possono coltivare un cuore velato (o cieco), impentente e questa loro durezza produce effetti devastanti nel rapporto con Dio e con il mondo. Il cuore d'ogni uomo, non importa se giudeo o greco, è sede naturale della coscienza morale, perché lo è della legge di Dio, unico Creatore e Signore di tutti: di quelli che lo riconoscono dalla contemplazione ed osservazione (scientifica) delle creature e di quelli che lo conoscono come il Padre di Gesù Cristo, avendo creduto nel Vangelo. Il cuore del credente è la sede dello Spirito; è l'interiorità umana e non soltanto psiche (o cervello): è con il cuore infatti che si decide volontariamente, con una speranza che va solitamente oltre ogni speranza a passo ridotto, di amare cioè con desideri spirituali e perciò di somigliare a Dio, il Creatore e Padre, e a Gesù Cristo suo Figlio amato. È lo Spirito Santo di Dio che scruta i cuori umani e li ricolma di sé, di quella capacità di amare come Dio, gratuitamente, non solo affettivamente o "secondo la carne". Con la kardía si obbedisce al Vangelo, assimilandosi al Cristo crocifisso per i peccatori e si diventa operatori spirituali di koinonía, o nuova comunità umana. Il cuore è la parte umana che ospita i desideri e i gemiti dello Spirito, la grazia come gratuità da condividere nell'ekklesía. Il cuore è l'organo della Chiesa che conosce Gesù Cristo e ne diventa suo corpo e suo sangue, donati in un'offerta di sé. Dunque, con il cuore s'intende, si crede, si prega l'Abba, il Padre; con il cuore si vuole intensamente, si spera, si decide liberamente e con generosità divina; nel cuore ci si illumina d'immenso e si gioisce illimitatamente con chi gioisce e si soffre con chi soffre. Anche Paolo mostra infatti di avere un cuore di carne, capace di soffrire, di affetto; in grado di dilatarsi all'infinito alla Chiesa intera per portarla dentro di sé tutta intera, con compassione, e di vivere insieme e morire tutti insieme, ovunque ci si trovi. Paolo mostra di avere un cuore capace di angosciarsi e di desiderare indomitamente il bene degli altri. Nemici del cuore sono la durezza od ottusità della mente; l'incredulità dinanzi a Cristo. Senza essere inabitato dallo Spirito del Figlio, il cuore umano diventa arido e sterile come pietra. Ma il conforto spirituale
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insito nella proclamazione del Vangelo, e la pace, lo rianimano e ingrandiscono nella dimensione del cuore di Cristo. Paolo desidera, e si batte con ogni fibra del suo provato e santificato cuore di carne, che nel cuore (e testa) della vergine Chiesa ci sia il Cristo stesso, nato da donna, mosso ovunque, morto e risorto per opera della Spirito del Padre nostro. (Per suggerimenti e critiche scientifiche:
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