Facoltà di Medicina
Diagnostica per Immagini Prof. Marco Salvatore Prof. Leonardo Pace
Terapia con Radionuclidi
Corso di Laurea: Codice insegnamento: Email docente A nno accademico
Medicina e Chirurgia Medicina e Chirurgia 18656 18656
[email protected] [email protected] 2007 2007/2008- 2008
Lezione numero: 26 Parole chiave: Terapia con Radionuclidi; Ipertirodismo; Carcinoma differenziato Tiroideo; metastasi O ssee; Tumori Neuroendocrini; Lingoma non Hodgkin
27-11-2007
2
Facoltà di Medicina
La Terapia con Radionuclidi
Principi della Terapia con Radionuclidi • • • •
Radioterapia e terapia con radionuclidi Obiettivi e metodo Scelta del radiofarmaco e del radionuclide Principali applicazioni: • • • •
Terapia delle Patologie Tiroidee La Terapia con Radionuclidi delle Metastasi Ossee La Terapia con Analoghi Marcati della Somatostatina La Terapia con Anticorpi Monoclonali Radiomarcati
27-11-2007
3
Facoltà di Medicina
27-11-2007
4
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI Obiettivi Dose al tumore sufficiente per uccidere le cellule tumorali Dose minima o nulla ai tessuti sani
5
27-11-2007
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI Metodo Uso di un radiofarmaco non sigillato Veicolo
+
Radionuclide = Radiofarmaco
(sostanza non radioattiva )
27-11-2007
6
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI Scelta del radiofarmaco Veicolo appropriato (caratteristiche biologiche) Radionuclide appropriato (caratteristiche fisiche)
Facoltà di Medicina
7
27-11-2007
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI Scelta del Radionuclide Radiazione
Energia
Range
Corrisponde a
α
< 7.5 MeV
<0.07 mm
Cellula
e- Auger
< 10 keV
<0.01 mm
Nucleo
e- conversione
< 100 keV
< 0.14 mm
Poche Cellule
< 1 Mev
< 4.4 mm
Molte Cellule
β
27-11-2007
8
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI DELLE PATOLOGIE TIROIDEE
27-11-2007
9
Facoltà di Medicina
Premessa • ‘40: 131I impiegato a scopo terapeutico in pazienti affetti da ipertiroidismo •
131I
caratteristiche ottimali: attivamente captato dalle cellule follicolari particelle β con percorso medio di 0.8 mm fotoni γ per imaging emivita di 8 giorni
• efficacia e sicurezza: validate
10
27-11-2007
131I
Farmacodinamica
Fasi precoci Necrosi cellulare Reazione infiammatoria Distruzione dei follicoli Dismissione in circolo di ormoni tiroidei Fibrosi
Facoltà di Medicina
11
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Radiobiologia Iodio-131 1. Danno al DNA 2. Disfunzione cellulare 3. Morte cellulare Le particelle β non penetrano profondamente nei tessuti e non fuoriescono dalle sedi di captazione Dosi elevate di
131I
possono essere somministrate senza danno per i tessuti circostanti
27-11-2007
Il Trattamento con
12
Facoltà di Medicina
131I
Dell’ Ipertiroidismo: Obiettivo terapeutico
riportare il paziente ad uno stato di eutiroidismo con o senza terapia sostitutiva • remissione permanente dall’ipertiroidismo • rimuovere l’autonomia funzionale della ghiandola tiroidea • ridurre il volume della ghiandola tiroidea
13
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Indicazioni • Morbo di Basedow • Gozzo tossico multinodulare • Adenoma tossico • Gozzo non tossico multinodulare/diffuso rhTSH (0.1 mg)
80% - 90% risponde ad una singola dose di 131I
27-11-2007
14
Facoltà di Medicina
Morbo di Basedow Valida opzione terapeutica spesso è il trattamento di prima scelta (anche in età pediatrica, Krassas GE Eur J Endocrinol 2004) • Indicata nei pazienti: Con ipertiroidismo recidivante, non più “responders” ai farmaci antitiroidei Scarsa compliance al trattamento farmacologico e/o chirurgico Elevati TRAb e concomitante oftalmopatia
27-11-2007
15
Facoltà di Medicina
Morbo di Basedow e Oftalmopatia • indicazione caratteristica, peculiare • rimozione degli antigeni comuni tra tessuto tiroideo e tessuto retro-orbitario (patogenesi della oftalmopatia basedowiana) • possibile peggioramento dell’oftalmopatia (particolarmente nei casi di grave ipertiroidismo e con TRAb e/o TSI elevati) • prevenzione con concomitante terapia steroidea (prednisone 0.5 mg/kg con posologia “decrementale” in 2 mesi) e con rimozione di fattori di rischio (fumo)
27-11-2007
16
Facoltà di Medicina
GMNT ed Adenoma Tossico
• Opzione terapeutica di elezione, come la tiroidectomia • Opzione terapeutica nei casi di ipertiroidismo “refrattario” alla tiroidectomia parziale • Nei pazienti con adenoma tossico è opportuno effettuare il trattamento nella fase di inibizione del restante parenchima
17
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Controindicazioni Assolute • fondato sospetto di malignità • gravidanza in atto: 1 31I distrugge la ghiandola tiroidea dosi superiorri al limite di dose efficace di 1 mSv (ERCP 100) • allattamento: il lattante riceverebbe dosi efficaci superiori ad 1 mSv (Mountford, 1997) Relative: • incontinenza urinaria non gestibile • “ipertiroidismo incontrollabile” • orbitopatia in fase attiva
27-11-2007
18
Facoltà di Medicina
Preparazione del paziente • visita preliminare: storia clinica ed esame fisico • Diagnostica di laboratorio e Imaging (Scintigrafia e US) • Curva di captazione del radioiodio • Consenso Informato • modulistica al paziente su come ridurre l’esposizione all’irradiazione ed eventuale contaminazione dei familiari e del pubblico in genere • sospensione dell’assunzione per un congruo periodo, prima della terapia, di alcuni prodotti contenenti iodio
27-11-2007
19
Facoltà di Medicina
Procedure di Somministrazione • Il trattamento può essere eseguito in regime ambulatoriale Attività somministrata < 600 MBq • La somministrazione di radioiodio deve essere effettuata sotto la responsabilità del medico nucleare • Per os (capsule o soluzione liquida) • Per via endovenosa (nei pazienti con vomito o non collaboranti)
27-11-2007
20
Facoltà di Medicina
Effetti indesiderati Precoci e tardivi • Lieve e transitoria tumefazione del collo • Lieve scialoadenite • Lieve o severa recrudescenza delle aritmie ipercinetiche • Ipotiroidismo (maggiore incidenza nelle forme diffuse) • Incidenza di ipotiroidismo inferiore nel gozzo nodulare tossico • Graves’-like disease nei pazienti trattati per GNT (Custro N. J Endocrinol Invest 2003) • Effetto carcinogeno modesto • Trascurabile rischio genetico
21
27-11-2007
Follow-Up a 3 anni
87%
Tarantini et al, J Endocrinol Invest 29: 594, 2006
94%
81%
Facoltà di Medicina
22
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Incidenza di Graves dopo 131-I 2100 pazienti Nodulo Singolo
0.3% - 1.4%
Multinodulare
0.5% - 0.9%
Diffuso
1.0% - 3.0% Fattore di rischio: TPO
Meller J et al, Exp Clin Endocrinol Diabetes 114: 235, 2006 Schmidt M et al, Thyroid 16: 281, 2006
23
27-11-2007
Facoltà di Medicina
800 Pts trattati Follow-up a 6 mesi
15%
85%
No risposta
Risposta
67%
II dose
“Restitutio ad integrum” integrum” (TSH medio 1.35 µU/ml)
Follow-up ulteriori 6 mesi
19%
No risposta (23 pts, pts, 3%)
33%
L-tiroxina (25-100 γ)
81%
“Restitutio ad integrum” integrum” (TSH medio 4.15 µU/ml) A.F. Terapia con Radionuclidi A.O.U. Federico II
24
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-up • Eventuale trattamento tireostatico di supporto nell’ipertiroidismo resistente prima di eventuale II dose • Controllo del profilo ematico tiroideo già a 45 giorni post RTM • Monitoraggio stretto del paziente • Controllo clinico-laboratoristico a 3 mesi post RTM • Successivi controlli seriati nel tempo (ogni 6 mesi)
25
27-11-2007
592 MBq di
Pre Terapia TSH:0.007 Nodulo Autonomo
Facoltà di Medicina
131I
Post Terapia TSH: 0.93 Tiroide Normofunzionante
26
27-11-2007
592 MBq di
Facoltà di Medicina
131I
L’utilizzo dello 131I nella cura dell’ipertiroidismo rappresenta una valida, sicura e consolidata opzione terapeutica
27-11-2007
27
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI NEI Carcinomi Tiroidei Differenziati (CDT)
27-11-2007
28
Facoltà di Medicina
Carcinomi Tiroidei Differenziati (CDT)
• 1% dei tumori maligni umani • incidenza 0.5 - 10 per 100.000 per anno • CTD è la più frequente neoplasia endocrina • impatto socio-sanitario significativo • prevalenza ≥ a quella del mieloma, del LH e dei Ca dell’esofago o della laringe
27-11-2007
29
Facoltà di Medicina
Carcinoma Differenziato della Tiroide 50% incremento di incidenza negli ultimi 30 anni Sopravvivenza a 10 anni: 93 % papillare 85 % follicolare Rate di recidive: 35 %
27-11-2007
30
Stadiazione basata su TNM Mortalità a 10 anni
Facoltà di Medicina
Facoltà di Medicina
31
27-11-2007
1948 Primo trattamento con 131-I del CDT (JCEM 8: 423, 1948)
Da allora le maggiori conoscenza sulle proprietà biofisiche dello
131I
e sulla
biocinetica intracellulare tiroidea dello iodio hanno in parte modificato le modalità di trattamento e le applicazioni
32
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Dosimetria Nessuna sequela per l’irradiazione del midollo osseo (la dose al sangue ed al midollo è << 2 Gy dopo singolo trattamento) Non vi è evidenza di fibrosi polmonare in pazienti con metastasi parenchimali diffuse che presentino 2.95 GBq (80 mCi) di attività totale corporea a 48 h dopo la somministrazione È possibile una stima della “lesion dosimetry”
33
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Effetti indesiderati della Terapia con
131I
Effetti Precoci: minimi e transitori Dolorabilità alla loggia tiroidea (residuo: prednisone 25 mg/die x 7) Anomalie o perdite temporanee del gusto (25 -50%) Nausea e vomito (< 1%) Scialoadenite (stimolo salivazione a 1-2 ore da Altri rari (xeroftalmia, crisi tireotossica,…)
131I)
34
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Effetti indesiderati della Terapia con Effetti Tardivi Rischio di secondo carcinoma o leucemia molto limitato (rischio relativo stimato: 1.2 con CI:1.0-1.4) intervallo tra somministrazioni 1 anno dose totale < 30 GBq (800 mCi) Nessun incremento di malformazioni nella progenie concepimento > 6 mesi La fertilità femminile non è compromessa Riduzione della funzione testicolare < 10% dei pazienti idratazione
131I
27-11-2007
35
Facoltà di Medicina
Effetti indesiderati della Terapia con
131I
se una donna in gravidanza è stata comunque sottoposta a terapia con 131I o se il concepimento avviene dopo la terapia ma prima del termine di 6 mesi, il fisico ed il medico specialista dovranno valutare la dose < 100 mSv l’aborto non è da prendere in considerazione
36
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Indicazioni ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico terapia delle recidive loco-regionali terapia delle metastasi a distanza terapia palliativa di metastasi Tg elevata e WBS con Iodio negativo
37
27-11-2007
Ablazione del residuo tiroideo Rationale Misura Tg nel Follow-Up Stadiazione Multifocalità o microresidui neoplastici Riduzione delle recidive loco-regionali
Facoltà di Medicina
27-11-2007
38
Facoltà di Medicina
Mazzaferri, Mazzaferri, JCEM 86:1447, 2001
27-11-2007
39
Facoltà di Medicina
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico Indicazioni (SIE-AIMN-AIFM ) NO: soggetti a basso rischio: Carcinomi papillari monofocali senza metastasi linfonodali o a distanza (pT1aN0M0)
SI: soggetti a medio-alto rischio: tutti i CTD con stadiazione superiore al pT1aN0M0, i carcinomi follicolari, le varianti aggressive del carcinoma papillare e le neoplasie scarsamente differenziate in tutti gli stadi.
40
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico Scelta della Dose Dipende sostanzialmente dall’entità del residuo attività elevate (≥ 3.7 GBq [≥ 100 mCi] ) aumentano la probabilità di successo del trattamento - in particolare nei casi con residui tiroidei di volume relativamente elevato - e potrebbe consentire una maggiore efficacia della terapia a livello di micrometastasi occulte. attività basse (1.1 – 2.2 GBq [30-60 mCi]) sono efficaci nella maggior parte dei pazienti e presenta il vantaggio di ridurre l’incidenza degli effetti indesiderati e di limitare la durata del ricovero.
41
27-11-2007
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico Successo
Facoltà di Medicina
42
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico Preparazione del Paziente TIROIDECTOMIA TOTALE NESSUNA TERAPIA SOSTITUTIVA 3 - 4 settimane Dieta a basso contenuto di I TSH > 30 mU/L Studio: captazione tiroidea 131-I TERAPIA ABLATIVA CON IODIO-131 NON VIENE PIU’ ESEGUITO UN WBS 131I PRE-TERAPIA (Stunning e Sensibilità ridotta) SI ESEGUE SEMPRE UNA WBS 131I POST-TERAPIA
43
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico rhTSH
L’uso del TSH ricombinante umano (rhTSH) a scopo diagnostico ha indotto a considerarne l’utilizzo anche per l’ablazione
Ci sono evidenze di una efficacia “ablativa” simile tra rhTSH e sospensione della L-Tiroxina
0.9 mg rhTSH
Facoltà di Medicina
44
27-11-2007
0.9 mg rhTSH
W.B.S. Post terapia
131-Iodio
0
1
2
3
4
5
6
TBS post-rhTSH
TSH 140 Tg 1
27-11-2007
Facoltà di Medicina
45
VERIFICA DELL’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO ABLATIVO A 6 - 12 mesi dalla terapia con TSH stimolato
131I
Ablazione completa del tessuto tiroideo: valore indosabile Tg negatività di WBS 131I Minime aree di captazione cervicale residua (tessuto tiroideo normale) non hanno rilevanza clinica
27-11-2007
46
Facoltà di Medicina
47
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Ablazione del residuo tiroideo post-chirurgico Impatto Clinico
Mazzaferri, JCEM 86:1447, 2001
48
27-11-2007
Rates di recidive
Mazzaferri, JCEM 86:1447, 2001
Facoltà di Medicina
49
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up SCOPO: a) mantenere terapia sostitutiva/soppressiva adeguata alle caratteristiche del paziente b) identificare precocemente la comparsa di recidive e/o metastasi della malattia c) rilevare gli eventuali effetti indesiderati tardivi della terapia radiometabolica
50
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up Scintigrafia “total body” con
131I
(WBS)
U.S. del collo Dosaggio della tireoglobulina sierica (AbTg)
TSH STIMOLATO
51
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up Tg > cut-off istituzionale (comunque > 2 ng/ml) potenzialmente non guarito iter diagnostico completo Tg indosabile (AbTg) e nessuna evidenza di malattia residua in remissione
52
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up Pazienti con Tg < 1 ng/ml Rischio di recidiva < 2% Annualmente: Tg e US collo Dose di L-T4 da soppressiva a semi-soppressiva (livelli di TSH mantenuti a 0.2 – 0.5 mU/l) e poi sostitutiva Una seconda valutazione della Tg dopo test di stimolo con rhTSH può essere programmata dopo 2-3 anni per maggior sicurezza
53
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up Pazienti a medio/alto rischio di recidiva Tg ogni 6 mesi US collo, dosaggio della Tg sierica e WBS (TSH stimolato) 2 volte nei primi 5 anni del follow-up
54
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Follow-Up Pazienti con Tg dosabile (di base o con TSH stimolato) Imaging e WBS Terapia con
131I
senza un WBS preliminare
Pazienti con Tg-Ab sierici devono essere seguiti con metodiche di imaging incluso il WBS
55
27-11-2007
Follow-Up Un Dilemma Clinico: Tg + e WBS -
Tg 180 ng/ml
Facoltà di Medicina
27-11-2007
56
Facoltà di Medicina
57
27-11-2007
131I
Facoltà di Medicina
nella terapia delle recidive loco-regionali (15%-20% dei casi) LA TERAPIA DI SCELTA È LA CHIRURGIA seguita da 131I (3.7 GBq)
NEI CASI CHIRURGICAMENTE NON TRATTABILI 131I
(3.7 - 5.5 GBq)
27-11-2007
131I
58
Facoltà di Medicina
nella terapia delle metastasi a distanza
Siti più comuni di metastasi a distanza Polmoni Colonna vertebrale Scheletro appendicolare Attività :3.7 - 11.1 GBq (100 - 300 mCi) studi dosimetrici
27-11-2007
59
Facoltà di Medicina
60
27-11-2007
131I
Facoltà di Medicina
nella terapia delle metastasi a distanza Risultati
Risposta completa nel 46% Fattori predittivi : giovane età e volume piccolo ( Schlumberger et al. J Nucl Med 37: 598, 1996)
Risposta ad 1 anno Metastasi polmonari: 35% Metastasi ossee: 7% ( Robbins et al. J Thyroid 13: 702, 2003)
Mortalità a 10 anni del 75% Fattori predittivi: età avanzata e sedi multiple (Ruegemer et al. JCEM 67: 501, 1988)
27-11-2007
131I
61
Facoltà di Medicina
sulla base della sola Tg elevata
Tg elevata nel corso del Follow-Up TSH stimolato: Tg + STB 131I 131I Stunning 131I Falsi Negativi (fino a 50%): Perdita della capacità iodocaptante Bassa attività di 131I
Terapia con 3700 MBq 131I
62
27-11-2007
131I
Facoltà di Medicina
sulla base della sola Tg elevata
1. Localizzazione metastasi: WBS post-terapia 2. Possibile trattamento 3. Possibile normalizzazione di Tg a 1 anno
Pace et al. Eur J Nucl Med 33: 179, 2006
Andamento Tg Valore Tg (5 ng/ml per rhTSH e 10 ng/ml in sospensione) Imaging Mazzaferri et al. J Nucl Med 46: 1079, 2005
27-11-2007
63
Facoltà di Medicina
FDG-PET nel CDT
Alternativo o complementare all’ Imaging Convenzionale ?
64
27-11-2007
PET Stadiazione Ristadiazione Prognosi Follow-up
18FDG
Facoltà di Medicina
65
27-11-2007
Facoltà di Medicina
CONCLUSIONI La terapia con131I ha grande impatto nei CDT L’ablazione con 131I riduce il rate di recidive Utile nel trattamento di metastasi iodocaptanti Dubbia utilità in pazienti anziani con “grosse” metastasi Futuri sviluppi Selezione dei pazienti con CDT metastatici da trattare Dosimetria Captazione e ritenzione dello Nuovi Radiofarmaci ?
131I
66
27-11-2007
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA DEL CDT RICHIEDE UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE CHIRURGO ENDOCRINOLOGO MEDICO-NUCLEARE ONCOLOGO ?
27-11-2007
67
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON RADIONUCLIDI (del Dolore) DELLE METASTASI OSSEE
27-11-2007
68
Facoltà di Medicina
Metastasi Ossee • Quasi tutte le neoplasie primitive possono dare luogo a metastasi osse • Le metastasi ossee sono comuni in pazienti con carcinoma della prostata, mammella e polmone • Circa 55 nuovi pazienti con cancro prostatico e 114 con cancro della mammella su 100000 soggetti sono individuati nel mondo per anno • Nell’ 80% di questi pazienti vengono rinvenute metastasi ossee all’autopsia • L’osso può essere l’unica sede di metastasi • Abitualmente multiple e diffuse • Più del 50% sono rinvenute nello scheletro assile • Il più importante sintomo è il dolore • NOTA: Molti di questi pazienti vivono per molti anni anche dopo la scoperta delle metastasi ossee
27-11-2007
69
Facoltà di Medicina
Effetti locali delle metastasi ossee • Aumentata distruzione ossea (Osteolitica) • Aumentata formazione ossea (Osteosclerotica) • Microscopicamente non ci sono differenze qualitative • Nella grande parte dei casi la formazione di osso avviene sul versante della distruzione • L’evidenza radiologica/scintigrafica riflette meramente il processo che predomina
27-11-2007
70
Facoltà di Medicina
Cause di dolore osseo • 50-60% dei pazienti con tumore osseo • Infiltrazione tumorale • Espansione delle membrane periostali (riccamente innervate con nocicettori) • Stimolo delle terminazioni nervose endoteliali da parte di prostaglandine, Tumor Necrotizing Factors (TNF) e bradichine rilasciate dal processo osteolitico • Instabilità meccanica (rimaneggiamento osseo) • Invasione del tumore dall’osso nelle strutture neurologiche
27-11-2007
71
Facoltà di Medicina
Management del dolore osseo • Gli obiettivi chiave sono: – Alleviare o rimuovere il dolore – Migliorare la qualità di vita • La totalità dei trattamenti adottati per ciascun tipo di neoplasia primitiva è sempre il primo passo nel management del dolore da metastasi ossee
27-11-2007
72
Facoltà di Medicina
Cure Palliative
• • • • •
CHIRURGIA CHEMIOTERAPIA ANALGESICI RADIOTERAPIA ESTERNA TERAPIA SISTEMICA CON RADIONUCLIDI
27-11-2007
73
Facoltà di Medicina
“Tutte queste modalità sono rivolte a…”
• Riduzione della massa tumorale • Rimozione del “carico” tumorale • Sollievo del dolore • Migliore qualità della vita • Migliore performance status
27-11-2007
74
Facoltà di Medicina
……..molteplici strategie…. • • • • • • •
Terapia antiblastica Analgesici narcotici e non-narcotici Farmaci infiammatori non steroidei Terapia ormonale Bifosfonati Radioterapia esterna Uso sistemico di radiofarmaci “osteotropi”
Semplice ed Efficace
Facoltà di Medicina
Radionuclidi Radionuclide
Forma chimica
t 1/2
Eβ(MeV)
range
dose
(gg)
med/max
(mm)*max
(mCi)
32-P
ortofos.
14.2
0.69 / 1.7
8.0
3-12
89-Sr
cloruro
50.5
0.58 / 1.46
6.8
4
131-I
difosfon.
8.0
0.19 / 0.61
2.4
6-48
186-Re
HEDP
3.7
0.36 / 1.07
4.7
25-35
188-Re
difosfon.
0.7
0.73 / 2.12
10.2
35-50
153-Sm
EDTMP
1.9
0.35 / 0.80
3.3
0.2-1/kg
117m-Sn
DTPA
13.6
0.12
0.15
9
Facoltà di Medicina
Caratteristiche ideali di un radiofarmaco “osteotropo” per la terapia palliativa delle metastasi ossee
• produzione e trasporto semplici • stabilità in vitro e in vivo • emissione β con E max > 0.8 MeV e < 2.0 MeV • captazione elettiva di tutte le metastasi ossee rispetto al tessuto osseo normale • biodistribuzione prevedibile dalla sc. ossea • rapida eliminazione della quota non fissata
Facoltà di Medicina
Caratteristiche ideali di un radiofarmaco “osteotropo” per la terapia palliativa delle metastasi ossee
• t 1/2 fisico > t 1/2 biologico • t 1/2 adeguato, per erogare una dose utile al bersaglio, limitando la mielotossicità • alta percentuale di risposte efficaci • inizio precoce degli effetti terapeutici e prolungata risposta • somministrazione semplice (non invasiva) • trattamento ripetibile • assenza di limitazioni radioprotezionistiche
Facoltà di Medicina
Gli effetti radianti si traducono in:
•
riduzione dell’edema
•
riduzione delle reazioni infiammatorie
•
decremento della pressione interstiziale
•
riduzione nella produzione di sostanze algogene
Facoltà di Medicina
Indicazioni alla Terapia •
dolore polistazionale o dolore monostazionale sc. ossea pluripositiva -
•
in terapia con analgesici maggiori
•
aspettativa di vita di almeno 6 mesi
•
condizioni ematologiche e renali permissive
•
terapie pregresse potenzialmente mielotossiche non costituiscono fattore di esclusione, purché sufficientemente distanziate e con crasi ematica reintegrata
Facoltà di Medicina
CRITERI DI ESCLUSIONE
piastrine < 100.000 / ml (escl. relativa); < 60.000 / ml (escl. assoluta )
leucociti < 2.500 / ml
crasi ematica in rapido deterioramento
funzionalità renale compromessa
rischio di frattura patologica o di compressione midollare
aspettativa di vita < 3 mesi
indice di Karnofsky < 50 (esc.relativa)
Facoltà di Medicina
Effetti collaterali precoci “Pain-flair phenomenon”: in circa 5-15% dei casi aumento transitorio del dolore 24-48 ore dopo l’ iniezione Tale sintomo è temporaneo, rappresenterebbe una reazione “infiammatoria” causata dall’ irradiazione, ed è considerato un’ indicatore di risposta “positiva” al trattamento
Facoltà di Medicina
Effetti tardivi – Mielotossicità •Modesta mielotossicità transitoria, a carico delle piastrine e poi dei leucociti •I tempi d’inizio, durata e ritorno alla normalità della crasi ematica sono correlati alle condizioni dell’individuo ed all’attività radiobiologica del radiofarmaco • La depressione midollare ha inizio dopo 2 settimane, nadir a 4-6 settimane, con lento recupero a 3-6 mesi • La soppressione midollare è dose-dipendente e risulta cumulativa per ripetute somministrazioni o combinazioni con altri trattamenti mielotossici • La depressione midollare radioindotta può essere aggravata dalla “sostituzione midollare”, per progressione della malattia
Facoltà di Medicina
Effetti sul Dolore Radiofarmaco
% rid. + scomp. dolore
% scomp. durata dolore (mesi)
inizio mielotossicità
89-Sr cloruro
70 - 75 %
20 -25 %
3- 6
<2s
m
186-Re-HEDP
65 - 75 % 18 -20 %
2- 3
1- 2 s
l
2- 3
1- 2 s
l
153-Sm-EDTMP 65 - 75 % 117m-Sn-DTPA
75 %
30 % 12 %
?
>1s
min
S=settimane m= moderata, l= lieve, min=minima
Facoltà di Medicina
Le metastasi ossee radiologicamente litiche hanno dimostrato una risposta peggiore rispetto a quelle osteoblastiche o miste:
risposta buona/ottima osteolitiche:
42.86%
osteoaddensanti:
62.50%
miste:
61.64% Studio osservazionale multicentrico italiano 1996-1998
27-11-2007
85
Facoltà di Medicina
IL TRATTAMENTO CON RADIONUCLIDI DELLE METASTASI OSSEE : 89Sr
Eur J Nucl Med 29:494, 2002
27-11-2007
86
Facoltà di Medicina
IL TRATTAMENTO CON RADIONUCLIDI DELLE METASTASI OSSEE : 89Sr Costo-efficacia • Costo di una Dose: euro 2000 • Risparmio (vs placebo): euro 5000
87
27-11-2007
Facoltà di Medicina
IL TRATTAMENTO CON RADIONUCLIDI DELLE METASTASI OSSEE : 89Sr Linee Guida • Valutazione ematologica (settimanale) • Evitare effetti cumulativi con altre terapie (>12 settimane) • Captazione ridotta in radioterapia esterna • Discontinuare difosfonati 24-48 ore prima (riducono captazione) • e.v. lenta (>30 sec) 1.5-2 MBq/kg (150 MBq)
Facoltà di Medicina
La terapia per la palliazione del dolore da metastasi ossee si puo’ effettuare ambulatorialmente? SI salvo nei casi in cui i pazienti siano non autonomi o incontinenti e purché seguano delle prescrizioni precise
27-11-2007
89
Facoltà di Medicina
IL TRATTAMENTO CON RADIONUCLIDI DELLE METASTASI OSSEE FUTURE DIREZIONI • Dose Escalation • Diffusione Metastatica • Enhancement della captazione • Chemosensibilizzazione • Metastasi subcliniche • Somministrazioni Ripetute • Altri Radionuclidi
90
27-11-2007
Facoltà di Medicina
IL TRATTAMENTO DELLE METASTASI OSSEE FUTURE DIREZIONI Chemosensibilizzazione (+ chemio) Chemio+89Sr Risposta
91%
p< 0.01
89Sr
63%
Sciuto et al J Nucl Med 43: 79, 2002
Sopravvivenza Tu et al Lancet 357: 336, 2001
Chemio+89Sr 27.7 p< 0.001
Chemio 16.8
27-11-2007
91
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON ANALOGHI RADIOMARCATI DELLA SOMATOSTATINA
27-11-2007
92
Facoltà di Medicina
La Somatostatina • Ormone
peptidico di 14 amino acidi presente nel SNC, nel
tratto GE e in molte cellule di origine neuroendorcrina ma anche in altre cellule (linfociti) • La somatostatina ha effetti inibitori sulla secrezione di diversi ormoni (ormone della crescita, insulina, glucagone e gastrina) • I recettori della somatostatina (5 tipi) sono glicoproteine di membrana
27-11-2007
93
Facoltà di Medicina
La Somatostatina • Alte concentrazioni di sst2 sono espresse in vari tumori: neuroendocrini, SNC, mammella, linfomi • Presenti anche nei vasi peritumorali possibile risposta anti-angiogenica
27-11-2007
94
Facoltà di Medicina
La Somatostatina e i suoi Analoghi Emivita plasmatica circa 3 min. dopo e.v. Veloce degradazione enzimatica Gli Analoghi sono più resistenti agli enzimi Octreotide (Sandostatin or SMS 201-995 ) Lanreotide (BIM23014) Vapreotide (RC-160) Effetti benefici sulle caratteristiche sintomatiche dei tumori neuroendocrini
95
27-11-2007
Terapia In-111 Octreotide Y-90 Octreotide (DOTATOC) Y-90 Octreotate (DOTATATE) Lu-177 Octreotide Lu-177 Octreotate
Facoltà di Medicina
96
27-11-2007
Facoltà di Medicina
INDICAZIONI Masse primitive e metastatiche con alta concentrazione di SSTR2 localizzate alla scintigrafia con 111In-octretide scintigraphy (non candidati alla chirurgia – non responders alla chemioterapia) Trials Clinici Tumori Neuroendocrini Carcinoma Mammario Carcinoma Polmonare a Piccole Cellule Tumori SNC (brachitherapia) Timoma Prospettive Tiroide (non iodio captanti) Fegato Melanoma
27-11-2007
97
Facoltà di Medicina
TOSSICITA’ EMATOLOGICA E RENALE
Arginine Lysin
Protezione Renale
98
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Metastasi Cerebrale da Ca Mammella
Pre
Pre
Paganelli et al, Eur J Nucl Med (2001) 28:426– 28:426–434
2 mesi
10 mesi
In-111 TIDE
Facoltà di Medicina
99
27-11-2007
In-111 TATE
In-111 TATE
(Y-90)
ANT
POST
Carcinoide Polmonare ACTH-secernente
ANT
POST
ANT
POST
Facoltà di Medicina
100
27-11-2007
Risposta in pazienti trattati con vari Analoghi Radiomarcati della Somatostatina Risposta (% pazienti) Center
Ligand
N of Pts
CR
PR
MR
SD
PD
CR+PR%
Rotterdam
[111In-DTPA]octreotide
26
0
0
19
43
38
0
New Orleans
[111In-DTPA]octreotide
26
0
7
NA
81
12
7
M ilan
[90Y-DOTA]octreotide
21
0
29
NA
52
19
29
Basel
[90Y-DOTA]octreotide
74
4
20
NA
65
11
24
Basel
[90Y-DOTA]octreotide
33
6
27
NA
58
9
33
Rotterdam
[90Y-DOTA]octreotide
54
0
7
13
61
19
7
Rotterdam
[177Lu-DOTA]octreotate
74
1
29
12
40
18
30
CR: Risposta Completa; PR: Risposta Parziale; MR: Risposta Minima; SD: Malattia Stabile; PR: Malattia in Progressione
Kwekkeboom et al. 2005
101
27-11-2007
(177Lu-DOTA0-Tyr3)
-octreotate:
Facoltà di Medicina
Futuro
• particelle β : Emax 0.49 MeV); • range: Rmax 2 mm; • γ emission: imaging and dosimetry Trials Fase I/II 35 PD pts con Tumori Gastro-EnetroPancreatici Attività Somministrata 600-800 mCi 38% Risposta Obiettiva (CR+PR) 41% stabilità 21% progressione Kwekkeboom DJ, Eur J Nucl Med 2002
27-11-2007
102
Facoltà di Medicina
PROTOCOLLO TERAPEUTICO Pazienti con malattia diffusa o localizzata con scintigrafia positiva e senza altre opzioni terapeutiche Scintigrafia con Terapia con
111Indio-DTPA-Octretide
90Y-DOTA-Octreotate
Controllo della tossicità renale ed ematologica Consenso Informato
103
27-11-2007
Facoltà di Medicina
Criteri di Inclusione Malattia metastatica o primitiva non suscettibile di chirurgia Non più responders alla Chemio convenzionale Compenso insufficiente delle sindormi dolorose e/o metaboliche Performance status: grado 0-2 (WHO) Aspettativa di vita > 3 mesi Età >18 anni β-HCG negativa nelle donne funzione renale preservata : creatinine < 1.3*limiti normali funzione epatica preservata : Senza metastasi epatiche; valori < 2* limiti normali alti Con metastasi epatiche; valori < 5* limiti normali alti Nessuna malattia allergica
27-11-2007
104
Facoltà di Medicina
LA TERAPIA CON ANTICORPI MONOCLONALI RADIOMARCATI O RADIOIMMUNOTERAPIA (RIT) L’Esempio dei Linfomi non Hodgkin
27-11-2007
105
Facoltà di Medicina
27-11-2007
106
Facoltà di Medicina
27-11-2007
107
Facoltà di Medicina
27-11-2007
108
Facoltà di Medicina
27-11-2007
109
Facoltà di Medicina
27-11-2007
110
Facoltà di Medicina
27-11-2007
111
Facoltà di Medicina
27-11-2007
112
Facoltà di Medicina
27-11-2007
113
Facoltà di Medicina
27-11-2007
114
Facoltà di Medicina
27-11-2007
115
Facoltà di Medicina
27-11-2007
116
Facoltà di Medicina
27-11-2007
117
Facoltà di Medicina
27-11-2007
118
Facoltà di Medicina
27-11-2007
119
Facoltà di Medicina
27-11-2007
120
Facoltà di Medicina
27-11-2007
121
Facoltà di Medicina
27-11-2007
122
Facoltà di Medicina
27-11-2007
123
Facoltà di Medicina
27-11-2007
124
Facoltà di Medicina
27-11-2007
125
Facoltà di Medicina
27-11-2007
126
Facoltà di Medicina
27-11-2007
127
Facoltà di Medicina
27-11-2007
128
Facoltà di Medicina
27-11-2007
129
Facoltà di Medicina
27-11-2007
130
Facoltà di Medicina
27-11-2007
131
Facoltà di Medicina
Conclusioni Elementi basilari del ragionamento e questioni su cui riflettere:
A - differenze sostanziali tra radioterapia con fasci esterni e terapia con radionuclidi B - radiofarmaco e radionuclide ideale C - principali applicazioni
132
27-11-2007
Nella preparazione di tutte le lezioni… Hanno contribuito con il loro materiale didattico Prof. Alberto Cuocolo Prof. Silvana Del Vecchio Dott. Pier Paolo Mainenti Dott. M. Romano Si ringrazia in modo particolare Dott. Ernesto Soscia
Facoltà di Medicina