Eccitabilità cellulare Le proprietà viste finora sono proprie di tutte le cellule tutte le cellule presentano un potenziale di membrana con negatività interna.
cellule eccitabili: nervose e muscolari Due proprietà inscindibil i
eccitabilità conduttività
potenziali graduati: modulabili in ampiezza potenziali d’azione: messaggio nervoso
capacità di generare / propagare segnali elettrici in risposta a stimoli
modificazioni ambientali esterne e/o interne al nostro corpo
A cosa servono i tessuti eccitabili?
I tessuti eccitabili realizzano il sistema di comunicazione ed attuazione del nostro organismo permettendo il pensiero e il movimento. Gli organismi più semplici non hanno bisogno del sistema nervoso: quando un apparato deve comunicare qualcosa immette nel liquido interstiziale una molecola, che per diffusione giunge all'apparato-bersaglio dotato di recettori adatti. Un secondo passo nella scala evolutiva è costituito dall'immissione delle molecole-messaggero nel sistema circolatorio che raggiungeranno gli organi bersaglio in tempi relativamente brevi (il sistema endocrino agisce in questo modo). L' "ultimo ritrovato" in fatto di comunicazione tra diverse parti di un organismo è rappresentato dal sistema nervoso, che è ben più veloce dei precedenti. Per mezzo del sistema nervoso l'organo che trasmette e l'organo che riceve le informazioni sono collegati tra loro dalle fibre nervose, percorse da impulsi elettrici che raggiungono velocità anche superiori a 400 Km/h! Inoltre attraverso la sinapsi è possibile l’integrazione di più messaggi.
Eccitabilità cellulare: movimento di ioni attraverso canali
potenziale di membrana meno negativo:
depolarizzazione ingresso di ioni Na+
potenziale di membrana torna al valore di riposo
ripolarizzazione (uscita di ioni K+)
movimento degli ioni porta il potenziale di membrana a valori più negativi: iperpolarizzazione (ingresso Cl-)
Il tessuto nervoso Le cellule del sistema nervoso:
cellule gliali (sostegno)
neuroni: messaggio nervoso
le parti fondamentali del neurone: i dendriti Siete qui
Dal greco déndron = 'albero' dendriti Più corti e ramificati nei pressi del soma
nucleo
L’assone Tutti i neuroni posseggono un numero variabile di dendriti ma un solo assone Origina da una protrusione del soma detta cono di emergenza presenta un citoplasma (assoplasma) contenente strutture citoscheletriche altamente specializzate
Siete qui
Camillo Golgi e Santiago Ramon y Cajal (premi Nobel 1906) al microscopio ottico con il metodo dell’impregnazione argentica, dimostrarono che anche il sistema nervoso è composto da singole unità confermando la natura cellulare dell’organismo
Classificazione dei neuroni in base al numero di prolungamenti bipolari
retina ganglio vestibolare mucosa olfattiva
unipolari
multipolari
molto rari
i più comuni
Cellule Purkinjie
Elementi funzionali del neurone: dendriti Soma: neurone unità trofica Zona trigger assone mielina
Bottone sinaptico
Distinguiamo 4 elementi con diversi ruoli funzionali: Dendriti
porzione di ingresso
Cono di emergenza
elemento decisionale o trigger
Assone
conduzione del messaggio all’interno della cellula
Sinapsi
elemento di uscita e di comunicazione con altre cellule
Depolarizzazione, ripolarizzazione iperpolarizzazione
Potenziali graduati si propagano con decremento secondo la legge di Ohm: elettrotono. Potenziale d’azione: Codice binario
Variazioni del potenziale graduato a diverse distanze dal punto di stimolazione
y = e (- t /τ )
per t = τ
sarà
y = 1/e = 37% del valore massimo
Segnale utilizzato dal sistema nervoso per ricevere, analizzare e trasmettere informazioni. Nasce quando uno stimolo depolarizzante porta il potenziale intracellulare dalla condizione di riposo al valore soglia
mV
Il potenziale d’azione
+20
soglia
-55 -70
tempo (ms)
I canali per il Na+ regolano il movimento ionico mediante l’apertura e la chiusura di due cancelli: di attivazione (verso il liquido extracellulare) e inattivazione (verso il citoplasma). attivazione
Attivazione chiuso Inattivazione aperto
Ingresso Na+
STOP
Attivazione aperto Inattivazione aperto
Ingresso Na+
ok
inattivazione
Il potenziale d’azione fasi
Il potenziale d’azione: feedback positivo
mV
Potenziale d’azione: fasi +20
overshoot
0
Na+ -55 -70
K+ soglia tempo (ms)
Fase di riposo: la permeabilità di membrana agli ioni K+ è alta, i canali sono quasi tutti aperti in modo che gli ioni K+ possano diffondere fuori dalla cellula. La permeabilità di membrana al Na+ è bassa: il cancello di attivazione è chiuso e quello di inattivazione aperto e il Na+ non entra nella cellula.
1) Depolarizzazione: ingresso di Na+ Lo stimolo a soglia apre il cancello di attivazione dei canali per il Na+. Mentre la cellula si depolarizza, un numero sempre maggiore di canali per il Na+ si aprono: la polarità della cellula si inverte (overshoot) fino a +20 mV. 2) Ripolarizzazione: uscita di K+ Il cancello di attivazione si chiude e l’ingresso di Na+ cessa, mentre i più lenti canali del K+ raggiungono il picco di permeabilità.
Potenziale d’azione proprietà: 1) tutto o nulla causa
se lo stimolo è in grado di depolarizzare la cellula fino a questo valore, il potenziale d’azione nasce e nasce ‘tutto’, altrimenti il potenziale d’azione non nasce per nulla. Classificazione degli stimoli Sottoliminari Liminari Sopraliminari (adattamento)
Conseguenza:
soglia
può verificarsi ‘tutto’ cioè sempre nello stesso modo o non verificarsi per nulla
codice del SNC NON in ampiezza, MA in frequenza: stimoli più intensi fanno raggiungere la soglia in un tempo più breve, dando luogo ad un numero maggiore di potenziali d’azione nell’unità di tempo.
Potenziale d’azione: Conduttanze e periodi refrattari
conseguenze
mV
Potenziale d’azione proprietà: 2) refrattarietà Refrattarietà assoluta +20
-55 -70
assoluta
barriere di attivazione canali Na+ chiuse:
relativa
No potenziale d’azione per qualsiasi stimolo. relativa
ms
Le barriere dei canali del Na+, sono ritornate nella posizione di partenza, ma poichè i canali del K+ si chiudono più lentamente, la corrente di Na+ in ingresso è bilanciata da quella in uscita di K+:
Conseguenza:
Quando i canali del K+ si chiudono, il potenziale di membrana ritorna al valore di riposo e uno stimolo, di intensità uguale al precedente, può far nascere un nuovo potenziale d’azione
Limita la frequenza di scarica della cellula!
Effetti della stimolazione Elettrodi interni alla fibra
Elettrodi esterni alla fibra ATTIVAZIONE
+
BLOCCO
Catodo
Anodo
+++++++------------
++++++++++++++
MEMBRANA CITOPLASMA
Correnti locali elettrotoniche
IPERPOLARIZZAZIONE
ESTERNO
-
+
DEPOLARIZZAZIONE
graduabili in ampiezza si propagano con decremento
Raggiunto il valore soglia nasce il potenziale d’azione risposta in frequenza si propaga senza decremento (fenomeno rigenerativo attivo a spese di energia della cellula)
Risposta locale STIMOLAZIONE
0 tempo (msec)
depolarizzazione
RISPOSTA
-90mV
iperpolarizzazione
Costante di spazio punto di stimolazione
profilo di decremento del fenomeno elettronico
costante di spazio
mm
Distanza dal punto di stimolazione (mm) alla quale il segnale elettrotonico ha un’ampiezza pari al 37% della sua ampiezza massima.
Il potenziale d’azione viene condotto elettrotonicamente fino alla zona trigger
La conduzione del potenziale d’azione Il p d’az, che origina dalla zona trigger del neurone, si propaga lungo l’assone, elemento di conduzione del messaggio della cellula nervosa. Il meccanismo generale è comune alla fibra muscolare striata e alla fibra nervosa amielinica.
--------------------
+++++++++++
++++++++++++
------------------
ANTIDROMICO
ripetersi del processo sequenziale di depolarizzazione e ripolarizzazione
ORTODROMICO
ciò che si propaga è la modificazione della permeabilità della membrana, che porta la cellula a soglia
nascita in rapida successione di tanti potenziali d’azione, identici tra loro
Conduzione del potenziale d’azione
Conduzione puntuale del potenziale d’azione
Analogo elettrico della fibra nervosa: la volocità di conduzione dipende dalla resistenza elettrica del citoplasma (Rin) e da quella di membrana. L’analogo elettrico della membrana è un condensatore
La velocità di conduzione dipende da due parametri: resistenza e capacità di membrana
Parametri fisici che determinano la velocità di conduzione diametro assone presenza mielina
C=Q/V
C = Qt / RQ
V = RI = RQ / t
RC = τ
membrana cellulare: condensatore (superficie isolante che separa due mezzi conduttori) la cui CAPACITA’ carica e scarica richiede un certo tempo τ = RESISTENZA RC parametri che determinano la velocità di conduzione C = Q /V :numero di cariche che devono muoversi per depolarizzare la membrana Q
C
τ
Velocità di propagazione
Resistenza: determina la rapidità con cui si verifica il flusso Rin Rm
Rm * Rin
Rm • Rin • Cm = τ Maggiore τ più lenta è la conduzione elettrotonica
Velocità propagazione elettrotonica
Costante di spazio e costante di tempo determinano le proprietà della conduzione elettrotonica o conduzione a cavo
Effetto del calibro della fibra sulla velocità di conduzione velocità di conduzione aumenta se: costante di tempo τ minore costante di spazio λ maggiore
Aα
Aβ
Aδ
C
Fibra
12-22
5-13
1-5
0.2-1.2
Diametro (µ m)
70-120
30-70
12-30
0.2-2
Velocità (m/s)
motorie
tatto
dolore
Dolore SNA
Funzioni
non sufficiente a ridurre drasticamente la capacità di membrana
MIE LIN A
fibre mielinizzate
cellula di Schwann
Nodo di Ranvier Nucleo cellula di Schwann assone
La Mielina riduce la capacità di membrana
v (m/s) Fibre mieliniche
velocità di conduzione compatibili con i tempi di riflesso
Fibre amieliniche
Diametro (µ m)
La conduzione saltatoria A t =t1
B t = t2
C t = t3
A
t = t1
Per la presenza della guaina mielinica il potenziale d’azione nasce solo in corrispondenza dei nodi di Ranvier
La mielina:
☺Riduce la capacità di membrana ossia la quantità di carica da spostare
☺Aumenta molto la resistenza di membrana per cui l B
t = t2
aumenta cioè l’ampiezza del segnale si riduce più lentamente con la distanza ossia grazie all’isolamento elettrico della guaina viene persa una quantità minore di segnale.
C
t = t3
☺Le fibre mieliniche sono metabolicamente più efficienti
perché il lavoro di pompa è confinato ai nodi di Ranvier dove sono concentrati i canali del Na+ voltaggio dipendenti.
Conduzione saltatoria e localizzazione dei canali