Esposto Del 2008 Wwf Porto Francavilla

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WWF Italia Onlus ONG Sezione Regionale Abruzzo Viale D’Annunzio, 68 65127 Pescara

Tel: 085.4510236 Fax: 085.4549518 e-mail: [email protected] sito: www.wwf.it/abruzzo

Pescara, 25/11/2008

NIPAF del Corpo Forestale dello Stato di Chieti Via Asinio Herio 75 Chieti c.a. Dr. Consorti e p.c. Comune di Francavilla al Mare Amministrazione Provinciale di Pescara Regione Abruzzo Direzione Ecologia Ufficio Bonifiche Ministero dell'Ambiente Direzione Bonifiche

Prot.N. 235/2008 OGGETTO: esposto su SIN Saline – Alento; porto di Francavilla al Mare - Addendum L'associazione scrivente, in aggiunta a quanto già segnalato con nota n.134/2008 del 18/07/2008, espone quanto segue. Il Decreto 471/99 (e il successivo Decreto 152/2006) relativo alle bonifiche dei siti inquinati prescrive che eventuali lavori di movimento di terra e sedimenti all'interno di un sito di bonifiche nazionale devono essere preceduti dalla caratterizzazione ambientale del sito interessato dai lavori, a seguito dell'approvazione di un apposito Piano di caratterizzazione. Ciò al fine di scongiurare un peggioramento della situazione di inquinamento attraverso la mobilizzazione incontrollata degli inquinanti eventualmente presenti. A seguito di accesso agli atti relativi al progetto per la realizzazione dell'approdo turistico in comune di Francavilla al Mare, in corso di realizzazione all'interno del perimetro del sito di bonifiche nazionale all'altezza della Foce del Fiume Alento, l'associazione scrivente ha

Registrato come: Associazione Italiana per il World Wide Fund For Nature Via Po, 25/c – 00198 Roma C.F. 80078430586 P.I. IT02121111005

Ente morale riconosciuto con D.P.R. n.493 del 4.4.74. Schedario Anagrafe Naz.le Ricerche N. H 1890AD2. O.N.G. idoneità riconosciuta con D.M. 2005/337/000950/5 del 9.2.2005 – ONLUS di diritto

potuto constatare che lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) allegato al progetto e redatto il 10/11/2005 cita il fatto che l'opera è interna al Sito di Bonifiche Nazionale Saline-Alento. Lo Studio dedica poche righe all'argomento, sostenendo a pag.13 che: “2.1.6. Piano di Caratterizzazione dei fiumi Saline ed Alento In base alle risultanze del Piano di caratterizzazione delle aree pubbliche ricadenti nel sito d’interesse nazionale dei fiumi Saline ed Alento (riportato nel CD allegato), redatto dall’APAT nel mese di novembre 2004, non risultano siti contaminati nell’ambito dell’area d’intervento”. Ebbene, si segnala che: a)il Piano di caratterizzazione delle aree pubbliche del Sito è stato approvato con Conferenza Decisoria presso il Ministero dell'Ambiente il 12/04/2005 e non nel novembre 2004; b)il Piano di caratterizzazione è stato realizzato solo in parte e solo a partire dal 2007. Infatti l'ARTA ha presentato la relazione preliminare contenente i primi risultati della caratterizzazione solo a giugno 2008. Peraltro in questa relazione si può leggere (pag.75) che le analisi sui sedimenti marini sono ancora in corso. In ogni caso i primi risultati sulle diossine hanno sollevato un grande allarme. Infatti, nelle conclusioni della relazione a pag.134 si può leggere (il neretto è dello scrivente): “Inoltre, le analisi chimiche eseguite hanno permesso di rilevare la diffusione di PCB e Diossine nei terreni, nei sedimenti fluviali e marini, ed il rinvenimento in concentrazione superiore ai limiti tabellari, in aree ristrette di: piombo, zinco, idrocarburi e solventi. .... In conclusione il quadro ambientale che emerge dalle indagini sul SIN Fiumi Saline e Alento, se da un lato consente alle Amministrazioni locali di porre in atto, le opportune attività di competenza ai fini della bonifica, quali rimozione dei rifiuti e del terreno contaminato o il loro trattamento “in situ”, dall’altro lascia ancora aperti numerosi aspetti problematici per i quali si ritiene necessario procedere ad ulteriori approfondimenti, da attuare contestualmente alle operazioni di bonifica. In particolare si ritiene indispensabile procedere alla seconda fase di monitoraggio (prevista dal PdC e dal Progetto speciale) delle acque superficiali e sotterranee per ulteriori due anni integrandola con un ulteriore controllo dei sedimenti fluviali e di quelli marini risultati contaminati, per meglio circoscrivere e caratterizzare le aree contaminate.”

E' evidente la completa discrasia tra quanto emerge dai documenti ufficiali degli enti competenti e le considerazioni tranquillizzanti contenute nello Studio di Impatto Ambientale allegato al progetto. Tra l'altro, durante assemblee pubbliche, ci sono giunte segnalazioni circa l'utilizzo di parte del materiale escavato nell'ambito del cantiere dell'approdo per operazioni di ripascimento lungo il litorale sud di Francavilla al Mare, all'esterno del SIN. Sarebbe interessante conoscere se tali sedimenti siano stati sottoposti agli stessi test (diossine, PCB ecc.) ai quali sono stati sottoposti quelli all'interno del SIN. Si chiede, quindi, di verificare se la procedura seguita nell'iter di approvazione dell'approdo turistico di Francavilla al Mare e le successive operazioni di cantiere abbiano rispettato quanto dettato dai decreti 471/1999 e 152/2006. Cordiali saluti Augusto De Sanctis Referente Acque WWF Abruzzo

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