Escursioni

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http://transiti.splinder.com/ Vi proponiamo alcuni itinerari escursionistici nella provincia di Genova e nelle zone vicine

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da Camogli a Portofino, a picco sul mare si cammina per 4h 30'

segnavia

●●

Camogli si trova sulla linea ferroviaria Genova - La Spezia ed è ben servita, anche da molti treni da e per Milano e Torino, così come Santa Margherita, proposta come stazione ferroviaria di base per il ritorno. Dalla stazione ferroviaria di Camogli, individuato con facilità il segnavia, si scende a sinistra e si imbocca una via secondaria che costeggia un torrente. Dopo qualche decina di metri s'inizia a salire per la mattonata che porta al paese di S.Rocco, in posizione panoramica. Dopo le case della frazione Mortola, comincia l'escursione tutto saliscendi verso l'incantato borgo di S.Fruttuoso, raggiunto superando i bellissimi conglomerati a strapiombo sul mare. In questo tratto sono presenti alcuni passaggi difficili, a strapiombo sul mare, con corrimano metallici Il nostro sentiero sale con ripidi tornanti fino a toccare il versante affacciato sul golfo del Tigullio; la discesa su Portofino passa tra ulivi e terrazzamenti fino al celebre borgo. Da Portofino è agevole raggiungere coi bus ATP la cittadina di Santa Margherita, sulla ferrovia Genova - La Spezia.

i monti di Genova - l'Alpesisa si cammina per 2h segnavia

♦♦

Con gli autobus urbani 13 o 14 si raggiunge il capolinea di Prato. Scesi dal bus si cammina per 50 metri in direzione centro città e di fronte al bar Luca e Roby si gira a destra. Si nota subito un cartello metallico con indicati diversi percorsi curati dalla F.I.E., compreso quello che porta all'Alpesisa . Si sale per crose fino al paese di San Martino, attraversato il quale si percorre un castagneto fino a raggiungere una sella. Da là, una salita costante porta a un pascolo d'altura e in breve alla cima (989 metri), straordinario punto panoramico sull'Appennino e sul golfo di Genova.

2

i monti di Genova - il monte Cordona si cammina per 2h segnavia

▲▲

Si parte da Nervi, dal capolinea del bus urbano 15 (Piazza de Ferrari - Nervi). Proprio dove ferma l'autobus comincia una scalinata, con l'indicazione del percorso. Si cammina per le stradine di Nervi, tra ville dai mirabili parchi, con viste sul golfo e la Riviera. La salita attraversa poi alcuni bei prati e porta alla costa erbosa del Cordona, la cui cima, a 803 metri, offre panorami sul mare e i monti dell'entroterra.

il monte Argentea si cammina per 4h segnavia



Partenza dalla stazione di Arenzano, sulla linea Genova - Savona - Ventimiglia. In stazione si prende il sottopassaggio in direzione nord e all'uscita si notano vari segnavia della F.I.E.; quello che porta all'Argentea è un triangolo rosso pieno. Si cammina nella periferia di Arenzano fino alla frazione di Case Soprane, dove s'inizia il percorso su sentiero, che sale ripidamente in bello scenario. Si tocca il passo del Fo e si sale fino allo spartiacque, dove si incontra il segnale dell'Alta via dei monti liguri. Portatisi alle pendici settentrionali dell'Argentea, in breve si giunge ai 1082 metri della panoramicissima vetta. Variante: alle Case Soprane parte la direttissima all'Argentea, ben segnalata con una stella bianca(2h 30' di cammino); i due sentieri permettono di percorrere un anello

i monti di Genova - il monte Reixa si cammina per 4h segnavia

X

Si parte da Voltri, estremo ponente di Genova, dal capolinea dell'autobus 1. Oltre il piazzale, in direzione Savona, si prende l'evidente scalinata (segnavia). Si toccano i bei borghi di Crevari e Campenave e, superato un boschetto, si sale tra rocce nude fino all'ex casa del Dazio; la panoramicità è eccezionale. Si sale fino al passo tra i due bricchi Tardia e in lieve discesa si arriva al magnifico passo della Gava. Si riprende a salire in un ambiente straordinario, di tipo alpino e con il mare in vista, fino a raggiungere la cima, a 1183 metri.

3

da Montebruno a Barbagelata si cammina per 2h 30'

segnavia

=

Partenza da Montebruno, linea ATP Genova - Torriglia - Ottone. Nel centro del paese, lato Trebbia, si inizia a camminare per un vicolo in discesa; il paletto col segnavia è evidente. Attraversato il bel ponte in pietra si segue un tratto di carrozzabile fino al sentiero che sale in bell'ambiente boschivo. Si toccano i paesini di Pian della Ca e Costafinale e si arriva a Barbagelata, 1115 metri. Seguendo per pochi metri la strada verso il mare si incontra un eccezionale punto panoramico.

i monti di Genova - monte Ratti si cammina per 1h 40' segnavia parziale

Davanti alla stazione Brignole si prende il bus urbano 480 o 482 fino al capolinea di Sant'Eusebio (mezz'oretta di viaggio). Spalle al capolinea, si percorre la piazza e si prende la ripida salita a sinistra; dopo il ristorante si scende a destra e dopo un centinaio di metri l'asfalto diventa sterrato. Si sale dolcemente in un boschetto fino a raggiungere la casa sulla costa (Luamaa). Ora si gira a sinistra e si cammina sulla splendida strada militare (per un po' c'è un segnavia indicato con un rombo rosso, ma a noi non interessa). L'escursione prosegue con bellissime viste su Genova e sul golfo; dopo un ponte in pietra il sentiero piega sul versante sinistro della valle. Raggiunta una curva affacciata sulla città, si imbocca il sentiero che corre a fil di crinale, dominato dall'imponente fortificazione di Forte Ratti. Una breve salita porta alla cima (578 metri), occupata dallo splendido forte, edificato tra sette ed ottocento. Il forte è abbandonato ma in buono stato; si visita liberamente, con un minimo di attenzione.

i monti di Genova - punta Martin si cammina per 2h 45' segnavia ▬●

Partenza dalla stazione di Acquasanta, sulla Genova-Ovada. Si segue il marciapiede ferroviario in direzione Ovada fino ad un passo pedonale a livello. Si prende a destra in lieve salita, e si nota il segnavia; in breve si giunge ad una piana e, superata una casa, si entra nella valle del rio Baiardetta. Il sentiero corre pianeggiante, regalando splendide viste sul torrente: selvaggia bellezza nel comune di Genova. Dopo un facile guado, comincia la salita, lunga e costante. I pendii erbosi accompagnano l'ascesa fino alle rocce spoglie da affrontare nello strappo che porta alla cima (1001 metri), da dove il panorama è mozzafiato. 4

il monte Manico del lume, la terrazza sul Tigullio si cammina per 4h

segnavia ▲

Partenza dalla stazione di Recco, sulla linea Genova - La Spezia - Roma. Il segnavia si trova subito fuori della stazione. Il sentiero comincia a salire con duri strappi tra gli olivi fino a percorrere un castagneto che porta alla costa fra Recco e Rapallo. Con piacevole camminata si costeggiano i monti Caravaggio, Bello e Borgo fino al passo della Serra. Da là comincia l'ascesa al Manico del lume; l'ultimo tratto è un po' impegnativo, ma è fornito di corrimani metallici. La vetta, a 801 metri, ripaga della fatica con una panoramicità meravigliosa

da Camogli a Punta Chiappa si cammina per 1h 30' segnavia parziale Partenza dalla stazione di Camogli, sulla linea Genova - La Spezia - Roma. Usciti dalla stazione si prende la discesa a sinistra fino a un'ampia curva dove s'imbocca la stradina frontale che costeggia un rio. Seguendo il segnavia due pallini rossi si sale per bella gradonata fino a San Rocco; si segue ancora il segnavia fino a un bivio sulla sinistra, con indicazione, che porta in scenografica discesa a Punta Chiappa.

! L'escursione può essere integrata con il percorso in battello da e per Camogli e Recco; vedi gli orari

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il lago del Brugneto si cammina per 4h 30' segnavia sì Il lago del Brugneto è un invaso artificiale situato nell'alta val Trebbia, nell'entroterra genovese. La particolarità naturalistica di questo bacino è di essere immerso in un ambiente selvaggio e solitario; a parte la diga, le sue sponde lambiscono calette e fiordi con pareti a strapiombo. Il periplo del lago è percorribile per intero in circa quattro ore e mezza di cammino. Si può cominciare il sentiero in uno dei due estremi della diga (l'itinerario è anulare); il segnavia è un cerchio barrato di colore giallo. L'escursione qui proposta parte da Costa della Paglia, linea ATP Genova - Torriglia - Rondanina, paese dove si incontra l'itinerario segnato; in altri punti della provinciale servita dalla stessa linea ATP si trovano sentieri con cartelli dell'ente Acquedotto che portano all'itinerario del Brugneto. Caffarena è collegata a questo itinerario da un breve sentiero segnalato con tre pallini gialli.

Il monte Antola si cammina per 2h 30'

segnavia

●●

Si parte da Torriglia, dalla rimessa delle corriere ATP,linea Genova - Torriglia. A fianco della rimessa comincia il sentiero che in circa mezz'ora porta a Donetta; superato questo paese si percorre una mulattiera che sale per tornanti fino al passo dei Colletti. Da là si percorre il crinale, con continui passaggi da un versante all'altro; la vista èora sul mare, ora sul lago del Brugneto. Dopo avere superato l'orribile nuovo rifugio si arriva alla base dell'anticima del monte Antola, la cui vetta, a 1597 metri, offre una panoramicità straordinaria.

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fioritura in alta val Trebbia

il forte Diamante, in montagna sopra Genova si cammina per 2h segnavia parziale

Partenza nel centro di Genova, dalla stazione inferiore della funicolare Largo Zecca – Righi. Al capolinea del Righi comincia l'escursione. Usciti dalla stazione si prende in discesa la frontale via Carso e subito a sinistra la pedonale segnalata. Quando si raggiunge una strada con fondo in cemento la si percorre per pochi metri fino a salire per un sentiero gradonato che passa a fianco del forte Sperone. Sulla costa si trova il segnavia rappresentato da un cerchio rosso vuoto; lo si 7

segue a destra fino alle pendici del monte Diamante, sormontato dall'omonima fortificazione. L'ultimo pezzo di sentiero, tracciato nel pendio erboso, porta ai 637 metri della cima. Ritorno per un altro percorso (1h 30' di cammino): dal forte si scende seguendo tre pallini rossi fino all'osteria Baita Diamante; là si prende il bel sentiero a destra e trascurando i segnavia lo si segue fino al Righi

il monte Lavagnola si cammina per 2h segnavia



Dal capolinea delle corriere di Torriglia si segue la strada carrozzabile in salita; il cartello col segnavia è evidente. Dopo un centinaio di metri si sale a sinistra su una ripida mulattiera che arriva a costeggiare le imponenti rovine del castello. Si segue brevemente in discesa la provinciale del Brugneto fino a una stradina che porta ad una tranquilla frazione abitata; superate le ultime case, comincia la salita verso la faggeta del Lavagnola. Dopo avere incontrato il sentiero dell'Alta via dei monti liguri, in breve si raggiunge la vetta, splendido punto panoramico in una cornice naturale di grande fascino.

tra mare e monti ad Arenzano si cammina per 3h 30' cartografia 1:25 000 “Comunità montana Argentea” Vi proponiamo uno splendido itinerario che in una decina di chilometri porta dal borgo rivierasco di Arenzano agli oltre 700 metri del passo della Gava, in un incredibile scenario montano. Dalla stazione ferroviaria di Arenzano, sulla linea Genova - Ventimiglia, si prende sulla sinistra e si segue l’indicazione per il santuario di Gesù bambino. Si segue la carrozzabile fino alla frazione Terralba; di fronte alla farmacia si prende in ripida salita la via Pecorara. Il primo tratto è asfaltato e sale con ripide curve in mezzo alla macchia, purtroppo ferita dagl’impuniti criminali col fiammifero. Quando l’asfalto lascia spazio allo sterrato (cartelli sentiero natura per passo Gava), siamo del tutto immersi in una quiete straordinaria. Mentre si continua a salire, sulla sinistra le viste sui sottostanti corsi d’acqua lasciano senza fiato; i tornanti ci conducono ad un rettilineo in falsopiano dominato dal passo della Gavetta. Superato un rifugio, un' ultima serie di curve porta alla radura del passo della Gava, dominato dalle due cime del bric Tardia. Le viste sul golfo, col distendersi di Genova, non possono essere descritte: solo chi è stato lassù riesce a capire. Un giro imperdibile. La zona dei monti di Arenzano è percorsa da un’ottima rete di sentieri, tutti ben segnati. 8

Contattate la Comunità montana Argentea: www.cmargentea.it/.

l'acquedotto storico di Genova, u cundütu L'itinerario proposto si percorre in circa 5 ore; l'acquedotto è collegato in numerosi punti alla strada principale della val Bisagno, per cui l'escursione può essere costruita a piacimento; le carte più dettagliate sono quelle del Tuttocittà. L'acquedotto storico di Genova fornisce l'occasione di una straordinaria escursione a piedi o in mountain bike. Il punto di partenza dell'itinerario da noi proposto è la stazione di Genova Brignole. Sulla sinistra si imbocca il sottopasso pedonale di Borgo Incrociati; allo sbocco si percorre sulla sinistra il borgo Incrociati, superato il semaforo si percorre per cento metri la via Canevari. Dal teatro Alcione sulla sinistra si prende vico Ansaldo e poi via Ponterotto, si torna per un brevissimo tratto su via Canevari e mantenendosi a sinistra si percorrono via del Chiappazzo, via del Fossato, via Vecchia e via Caderiva. Da via Caderiva sulla sinistra si imbocca la mattonata di salita della Crosetta (MTB: tratti in cui si spinge) che conduce in via Burlando. Si prosegue a destra e si imbocca in discesa via delle Ginestre fino alla chiesa neoromanica sulla sinistra.Una breve rampa di scale conduce alle lastre in pietra dell'acquedotto; il percorso pianeggiante è ora affiancato da prati, rivi e roverelli. Giunti ad un bivio, si prende il sentiero a sinistra che porta allo splendido ponte-sifone (per l'accesso contattare il Comune di Genova 010 5574858) l'imponente viadotto è articolato in tre strutture: due rampe gradonate e il ponte centrale; qui i ciclisti spingeranno, ma l'esperienza vale la fatica... (In alternativa al ponte, si prosegue a destra, si scende per bella gradonata, si costeggia il cimitero di Staglieno e si risale l'evidente scalinata a sinistra, dopo il capolinea degli autobus).Si raggiunge la strada delle Banchelle che conduce spediti alla chiesa di Staglieno. A fianco dell'edificio tre scalini riportano sull'acquedotto che ora si percorre con vedute sulla val Bisagno in un ambiente di natura incontaminata. Dopo che il percorso si è incassato a seguire il rio Cicala, giunti ad una fontana si prosegue in piano a sinistra fino alla carrozzabile di Trensasco: la si percorre in salita per pochi metri fino a incontrare, sulla destra, un ponte pedonale seguito da una ripida scalinata. Oltre quest'ultima si prosegue sulla destra, senza farsi scoraggiare da un tratto franato, fino alla successiva carrozzabile che si deve percorrere in discesa fino al fondovalle. Si segue momentaneamente la via Molassana (superare la rotonda) e dopo la caserma dei Carabinieri si imbocca la via San Felice seguendo il segnavia indicato da un quadrato rosso, fino a riprendere la sede dell'acquedotto che si segue fino alla splendida abbazia medioevale di San Siro. Lasciata l'abbazia si taglia l'asfalto di una strada provinciale e svoltando a sinistra si ritrova subito la lastricatura. Ora il percorso supera il rio Torbido con un ardito ponte, oltre il quale si segue la via Aicardi fino all'asfalto di via Trossarelli; qui si cammina in lieve salita per circa 100 metri fino ad una curva, dove si prende la strada pianeggiante a destra. Dopo un centinaio di metri si transita sulla destra verso una ripida discesa in cemento che conduce ai filtri dell'acquedotto; si sale a sinistra sulla mulattiera fino ad una cappella. Da lì, a sinistra si prende il sentiero subito sotto l'asfalto che conduce al ponte di Cavassolo dove termina il nostro itinerario.Per tornare al punto di partenza si usano le corriere dell'ATP , linea Genova-Torriglia - o in alternativa si ritorna fino ai filtri dell'acquedotto (15 minuti di cammino) e si percorre in discesa la mulattiera che in breve conduce a Prato dove si trovano i capilinea dei bus urbani 13 e 14 che portano in centro città. 9

un suggestivo punto dell'acquedotto genovese

una greenway genovese Fino agli anni sessanta del '900, il santuario della Guardia in val Polcevera, alle spalle di Genova, era raggiungibile per mezzo di una guidovia. Essa era un particolare mezzo di trasporto, alimentato da combustibile liquido e instradata su un percorso a binario. Il crescente sviluppo dei mezzi privati rese inutile la guidovia, la quale subì il destino di tante - troppe - opere di trasporto pubblico in Italia, cioè l'inevitabile chiusura. Tuttavia, la sede del binario esiste in gran parte ancora oggi, è percorribile a piedi o in mountain bike, e offre l'occasione per una splendida gita. L'itinerario è lungo 10,594 chilometri con un dislivello di 704 metri.

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Il punto di partenza è al Serro, circa 2 km a nord del casello autostradale di Genova Bolzaneto, sulla sp 35 dei Giovi verso Pontedecimo. Prima di un sottovia ferroviario, a fianco di un ponte sul torrente Polcevera c'è l'edificio della vecchia stazione della guidovia, oggi usato come sala d'attesa per i bus. Si percorre il ponte, si attraversa la strada in sponda opposta al torrente e si imbocca una stradina in lieve salita circondata da capannoni. In questi primi chilometri il percorso è asfaltato; la strada serpeggia tra boschetti misti e antiche ville fino a raggiungere il paese di Gaiazza, in superba posizione panoramica. Sul piazzale (capolinea bus) si gira a destra e dopo pochi metri comincia il percorso più bello della guidovia, rimasto integro nella sua sede a binario. Esso, grazie all’impegno di alcuni volenterosi, è stato trasformato in un percorso protetto. Il punto d'ingresso è sormontato da un arco metallico, al cui fianco si ammira la figura di una delle antiche vetture della guidovia. Da qui il percorso sale con pendenza costante fino al santuario, attraverso manufatti come viadotti e brevi gallerie. La cima del monte Figogna (804 m.), su cui sorge la chiesa, è aggirata dal versante settentrionale; il cammino della guidovia confluisce nella nuova strada a pochi metri dal santuario; resta da percorrere il suggestivo pavé che con una ripida ascesa porta al piazzale della Guardia

a piedi alla lanterna di Genova si cammina per 30' escluse soste nei luoghi d'arte

Da piazza De Ferrari, centro di Genova, si scende in piazza Matteotti e si segue via S.Lorenzo; quasi alla fine della discesa si prende a destra via di Canneto. Siamo nei caruggi, i vicoli del centro storico. Si continua a camminare sullo stesso asse viario lungo piazza Banchi e le vie S.Luca, Fossatello e del Campo. Si supera porta dei Vacca e si percorre via Pré fino alla Commenda; si fanno pochi metri di via Gramsci fino ai giardini. Là si sale fino a via Doria, si scende a sinistra fino a un attraversamento, dove a destra si prende la stretta via Fassolo e la si percorre fino a Dinegro. Ci si porta sul lato a mare e si cammina fino all'incrocio, vicino alla Coop. Ci si tiene sulla sinistra e subito si incontra la bella via pedonale che porta alla lanterna. 11

La lanterna è aperta alle visite il sabato e i festivi dalle 10 alle 18; biglietto intero 6 euro, ridotto 4. Tel. 010 910001.

il giro delle quattro valli, in bicicletta fra alessandrino e Oltrepò La partenza è alla stazione di Arquata Scrivia (AL), linee Genova-Milano e GenovaTorino, A7 Genova-Milano uscita Arquata-Vignole. Dal piazzale antistante la stazione si percorre il viale in lieve salita fino al semaforo; a destra per 500 mt. poi si scende a sinistra, direzione val Borbera. Superata Vignole, la strada corre in mezzo ad una campagna lussureggiante fino a Borghetto, bel paese con alcuni pregevoli testimonianze artistiche (7,5km). Poco prima della fine dell'abitato si svolta a sinistra in direzione Garbagna; ora il percorso è affascinante, in una campagna di incantata solitudine. Dopo alcuni chilometri di falsopiano, si prende a salire e in pochi minuti si giunge a una breve galleria che immette alla discesa in picchiata su Garbagna, raggiunta dopo 15,5 km di pedalata. Garbagna è un gioiello della val Grue, con le sue viuzze lastricate dai bei portoni, il castello, i boschi circostanti. In giugno, vi si celebra la sagra della ciliegia (www.vallicuronegrueossona.it/). Lasciata Garbagna, si segue il fondovalle verso Tortona per 2,6 km e quindi si svolta a destra per Polverosa. La strada è stretta e pianeggiante per il primo tratto, poi s’inerpica con duri strappi fino ad un bivio; si prosegue a destra per Brignano. Il percorso corre con saliscendi sulla costa offrendo panorami incredibili. Sulla sinistra si prende la discesa per Brignano Frascata (circa 24 km). Brignano è un elegante borgo della media val Curone, zona dalla notevole vocazione agricola. Attraversato il torrente, s’inizia la salita per Serra del Monte, tra ampi e panoramici tornanti. Da Serra si scende tra dolci colline fino ad incontrare Cecima; il paese, con i suoi edifici romanici e la severa impronta medievale, merita una visita. Raggiungiamo ora il ponte sullo Staffora (31,8 km). Non lo si percorre ma si imbocca a sinistra la stradina asfaltata (segnaletica in legno: cammino del Giubileo) che porta a Salice Terme con leggeri saliscendi, costeggiando il torrente Staffora lungo la sua riva più selvaggia. Giunti a Salice (circa 45 km) si svolta a sinistra in direzione Tortona (58 km) e seguendo la statale 35 dei Giovi si chiude l’anello ad Arquata (84,5 km) .

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vigneti presso Codevilla, alle porte dell'Oltrepo pavese

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il monte Candelozzo si cammina per 2h segnavia parziale

Partenza dal passo della Scoffera, linea ATP Genova - Torriglia. A destra del negozioedicola si svolta in una stradina e si segue il segnale dell'Alta via in direzione Creto. Il primo tratto di salita verso il monte Spina, sorgente del Bisagno, è impegnativo. Raggiunto il crinale si cammina in falsopiano con belle viste sulla val Bisagno. Quando si incontra una sterrata la si attraversa e si prende, a sinistra, il sentiero evidente che risale verso la cima (1036 metri) del Candelozzo, bellissimo punto panoramico.

le anse del Trebbia si cammina per 2h 30'

segnavia parziale

Partenza da Ottone (PC), linea ATP Genova - Torriglia - Ottone; linea TEMPI Piacenza Bobbio - Ottone Dalla piazza di Ottone si segue la carrozzabile per Ottone Soprano fino a incontrare la statale 45 che si percorre per 2 km fino a Valsigiara; il traffico è inesistente... A Valsigiara si mantiene la statale; quando l'asfalto comincia a salire si imbocca l'evidente sentiero a sinistra della strada; il segnavia è un bollo bianco con un fiore; ai bivii si trovano anche cartelli della Via di Genova. Il sentiero attraversa i campi sul Trebbia, poi sale verso Losso; si taglia la statale, si entra nel paese e si torna a seguire l'asfalto; adesso le viste sul fiume sono impressionanti. Si segue la strada fino a un passo nel muretto paracarri (fare attenzione al segnavia); si scende ripidamente fino a raggiungere le straordinarie anse del Trebbia. Da là il sentiero risale alla strada in prossimità di Ponte Organasco, meta dell'escursione. Ritorno a Ottone con corriere TEMPI o ARFEA (linea Varzi - Ottone).

il Montarlone, la Svizzera in Liguria si cammina per 2h 30'

segnavia



Partenza dalla chiesa di Casanova di Rovegno, linea ATP Genova - Torriglia - Casanova. Si segue per pochi metri la provinciale per Fontanigorda e si prende a sinistra una stradina che oltre una casetta diventa sterrato e poi sentiero. Si sale in bell'ambiente ricco di corsi d'acqua, con splendidi fenomeni erosivi; predominano gli arbusti di ginepro. Dopo un 14

guado si entra nella faggeta e si sale fino allo spartiacque, dove si gira a sinistra e, subito dopo, ancora a sinistra, si cammina sul crinale del Montarlone fino a un meraviglioso prato tra le aghifoglie. Uno strappetto conduce ai 1500 metri della cima, con la vista che spazia fino alle alpi Lombarde.

il sentiero azzurro delle Cinque Terre si cammina per 4h 30' segnavia ▌2 ▌

Partenza dalla stazione di Monterosso, linea Genova – La Spezia – Roma. Usciti dalla stazione si segue il lungomare verso levante; a una galleria si segue la pedonale a destra e, ripreso il lungomare, lo si segue fino a incontrare il sentiero che sale ripidamente. Si cammina nella macchia mediterranea, con scorci sul mare; si incontrano anche i trenini delle Cinque Terre, monorotaie per il trasporto dell'uva. Il sentiero, tra saliscendi e tratti piani, raggiunge Vernazza e prosegue con lo stesso andamento fino a Corniglia. Dopo questo paese il cammino si fa più dolce; raggiunta Manarola, si imbocca la celeberrima via dell'amore fino a Riomaggiore, sulla stessa linea ferroviaria di Monterosso. Il sentiero azzurro è a pagamento: 5 euro; il biglietto offre numerosi sconti e agevolazioni nel territorio delle Cinque Terre; altri tipi di biglietto danno integrazioni anche con i treni.

la Roccabruna, nello splendore dell'alta val Trebbia si cammina per 2h 15' segnavia O Si parte da Fontanigorda, nella piazza dove ferma la corriera, linea ATP Genova Torriglia - Fontanigorda - Casanova. Si entra nel centro di Fonta camminando in lieve salita su asfalto; si percorre la via interna con i negozi e, nella piazza della chiesa, si incontra il cartello col segnavia. Si passa per il Bosco delle fate, con i caratteristici massi, e si risalgono i tornanti di una sterrata. Quando il tratturo spiana, si deve fare un po' di attenzione per trovare il sentiero che scende sulla destra. Dopo una breve discesa si guada un torrente e si sale in splendido ambiente fino al passo del Gifarco, dove si incontrano vari segnavia, tra i quali il pallino giallo della traversata Ottone - Barbagelata. Al passo si gira a sinistra e si segue lo spartiacque fino alle pendici della Roccabruna, da dove si è in breve alla cima, a 1418 metri. Poco dopo il passo del Gifarco, seguendo i tre pallini gialli si può fare una breve, divertente deviazione sul monte Gifarco (1381 metri), che si raggiunge arrampicandosi in un canalino.

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la splendida val Gargassa si cammina per 2h segnavia XX Partenza da Rossiglione, ferrovia Genova - Ovada - Acqui, corriera ATP Genova Rossiglione - Vara. Da Rossiglione, camminando in direzione di Ovada, si raggiunge la provinciale per Tiglieto che si segue per 3 km fino a una deviazione sulla sinistra che porta a un campo di calcio (questo tratto di strada si può percorrere con la corriera che porta a Vara). Individuato il segnavia, si cammina seguendo il corso del torrente Gargassa, stupendamente scavato nei conglomerati, tra cristallini laghetti, fino a raggiungere la cascina Veirera. Il segnavia indicato con tre pallini gialli, che si incontra al bivio di cascina Majulla, permette di percorrere un itinerario anulare fino alla Veirera passando per il cosiddetto Balcone della Signora, scenografico taglio nel conglomerato.

Il castello della Pietra si cammina per 2h segnavia + Partenza da Vobbia, linea ATP Busalla stazione - Vobbia - Vallenzona. Si segue brevemente la carrozzabile per Isola del Cantone fino a imboccare la strada per la località Torre. Dopo una trentina di metri si gira a sinistra in una piazzetta a fondo ghiaioso con una rimessa in legno; pochi passi e si raggiunge l'indicazione del percorso. Il sentiero sale fino a raggiungere un poggio panoramico, quindi segue in modo armonico una curva di livello del monte. Si cammina nel bosco in che ammanta la roccia conglomerata, si guadano alcuni rii e si raggiunge il meraviglioso Castello della Pietra. Per un percorso ad anello, seguendo il segnavia • in 10 minuti si scende alla biglietteria e si incontra la provinciale che si prende a sinistra e si segue per 3 km. L'ambiente è solitario e il vicino torrente Vobbia può essere raggiunto in vari punti. Il castello è aperto ai visitatori da Aprile a fine Ottobre, sabato escluso Ottobre e domenica. Vedi orari e tariffe

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sui conglomerati in val Borbera si cammina per 3h 30' segnavia bandierina bianco-rossa CAI Partenza dal monumento di Pertuso, linea VAL BORBERA, Arquata Scrivia - Cabella Ligure, tel. 0143 919561. Si percorre la passerella in legno sul torrente Borbera e si comincia a salire sulla roccia di conglomerato fino a raggiungere il panoramicissimo crinale. Si passa il monte Cravasana, 870 m., e si cammina in un bel bosco fino a raggiungere Roccaforte Ligure, ameno paese a 704 metri d'altitudine.

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