Doc. 0 - Larciano Formazione Collegiale

  • May 2020
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  • Words: 994
  • Pages: 18
VERSO IL CURRICOLO Maria Costanza Bresci

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE • E’ UNA SCELTA PEDAGOGICA. • E’ AFFIDATA ALLE SCUOLE.

IL CURRICOLO (C. Pontecorvo – L. Fusè, Il curricolo: prospettive)

ARGOMENTI DI STUDIO

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

CURRICOLO

MODALITA’ DI VERIFICA

METODI E PROCEDURE DI INSEGNAMENTO

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

COSA E’ IL CURRICOLO Una progettazione  centrata  sulla scelta condivisa dei contenuti, pensati in relazione alle varie età;  sulla scelta condivisa delle metodologie, pensate in relazione alla complessità dei contenuti, all’età degli alunni e all’ambiente di apprendimento;  impostata come ricerca e sperimentazione;  articolata in percorsi didattici: traguardi, contenuti, attività e verifica degli apprendimenti

IN QUALE DIMENSIONE SI COLLOCA  AUTONOMIA come • responsabilità della scuola e di ogni suo singolo operatore; • valorizzazione delle “buone pratiche” esistenti; • ricerca e sperimentazione.  AUTOVALUTAZIONE come autocritica costruttiva.  COLLEGIALITA’ come lavoro condiviso da un gruppo che codifica il quadro di riferimento, progetta, monitorizza, valuta e si autovaluta.  VERTICALITA’: sviluppo coerente e coeso, omogeneità di intenti e di atteggiamenti.

INDICATORI DI IDENTITA’ DI UNA SCUOLA DEL CURRICOLO

• Scuola della centralità della persona • Scuola dell’inclusione. • Scuola della alfabetizzazione culturale di base: discipline, saperi, approcci integrati, competenze. • Scuola della cittadinanza attiva. • Scuola dell’esperienza. • Scuola della didattica non trasmissiva.

In sintesi, scuola che… • pone al centro la persona e l’esperienza;

• contrasta in modo autentico la dispersione; • forma con le discipline alla cittadinanza; • genera competenze culturali; • produce atteggiamenti cognitivi trasversali.

SCUOLA DELLA CENTRALITA’ DELLA PERSONA CONTESTI COOPERATIVI

PROSPETTIVA DI CITTADINANZA ATTIVA

CONCRETEZZA

PERSONA INTEVENTO COMPENSATIVO DELLA SCUOLA

NO AL DETERMINISMO

NO AL NATURALISMO PSICOLOGICO

SCUOLA DELLA ALFABETIZZAZIONE CULTURALE SCUOLA DELLE DISCIPLINE

•strumenti di investigazione della realtà; •dispositivi culturali capaci di fornire gli strumenti per affrontare i problemi; •dispositivi del pensare e del “fare pensato”; •non ridotte a contenitori di informazioni; •diverso da materie, corpi organizzati e sistematici, zoccoli duri delle discipline, quello che troviamo codificato nel libro di testo.

• SCUOLA DELLA ALFABETIZZAZIONE CULTURALE SCUOLA DEGLI APPROCCI INTEGRATI “…nel ventunesimo secolo l’intelligenza più apprezzata sarà quella più capace di operare una sintesi…” Murray Gell-Mann

• Superamento della frammentazione dei saperi • Interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze. • Promozione di competenze ampie e trasversali. • Interazione e collaborazione fra le discipline, ricerca delle loro connessioni e collaborazione fra i docenti.

• NUOVA ALLEANZA FRA FORMAZIONE SCIENTIFICA E FORMAZIONE UMANISTICA. • PROSPETTIVA COMPLESSA DI RICOMPOSIZIONE DEI GRANDI OGGETTI DELLA CONOSCENZA: UNIVERSO, PIANETA, NATURA, VITA, UMANITA’, SOCIETA’, CORPO, MENTE, STORIA.

SCUOLA DELLA ALFABETIZZAZIONE CULTURALE I NUOVI SAPERI

• COGLIERE GLI ASPETTI ESSENZIALI DEI PROBLEMI. • COMPRENDERE LE IMPLICAZIONI DEGLI SVILUPPI DELLE SCIENZE E DELLE TECNOLOGIE. • VALUTARE I LIMITI E LE POSSIBILITA’ DELLE CONOSCENZE. • VIVERE ED AGIRE IN UN MONDO IN CONTINUO CAMBIAMENTO. • ESSERE CONSAPEVOLI DEI GRANDI PROBLEMI DELLA ATTUALE CONDIZIONE UMANA E DELLA NECESSITA’, PER RISOLVERLI DELLA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE FRA LE DISCIPLINE E LE CULTURE.

SCUOLA DELLA DIDATTICA NON TRASMISSIVA “…l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze, piuttosto è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale……Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti …… non sono più adeguate.” “ la valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale quello della frammentazione dei saperi, sul piano didattico quello della impostazione trasmissiva.”

COSA SI DEVE INTENDERE PER LABORATORIO? Un atteggiamento didattico che • si oppone a conoscenze dichiarative, enunciate per rispondere solo a stimoli scolastici, inerti, incapaci di acquistare significato e possibilità di reinvestimento nella stessa disciplina, in altre discipline, in compiti di realtà; • promuove la costruzione di una disposizione mentale; • fonda l’ impianto metodologico sul dialogo e sulla operatività (percettiva e cognitiva) e la metacognizione (riflessione su ciò che si fa).

SCUOLA DELL’ESPERIENZA Territorio di apprendimenti non formali

Punto di partenza del processo di insegnamento /apprendimento

Competenza

ESPERIENZA

Da rivisitare attraverso gli alfabeti culturali

Punto di arrivo del processo di insegnamento /apprendimento

SCUOLA DELLA CITTADINANZA ATTIVA

COSTRUZIONE DEL SENSO DI LEGALITA’ ESERCIZIO CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE RISORSE

SVILUPPO DI UN’ ETICA DELLA REPONSABILITA’

CITTADINANZA ATTIVA CAPACITA’ DI ELABORARE IDEE

CAPACITA’ DI SCELTA CONSAPEVOLE CAPACITA’ DI AZIONE CONSAPEVOLE

COME CI SI ORGANIZZA

GRUPPI DI RICERCA-AZIONE Individuano i nuclei fondanti delle discipline. Individuano le condizioni didattiche (contenuti, metodi, relazioni) che permettono ai nuclei fondanti di generare competenze. Individuano tempi, modalità e criteri di controllo e di valutazione dei processi. Pianificano percorsi didattici, li attuano, si confrontano sui processi, procedono alla verifica, si confrontano sugli esiti,documentano.

ALTRI GRUPPI

Definiscono il quadro di obiettivi e traguardi di competenze. Elaborano prove di verifica di istituto. Procedono alla raccolta e alla sintesi dei materiali della ricerca-azione. Organizzano la autovalutazione di istituto.

COLLEGIO Prende atto, interviene, delibera.

SINGOLI DOCENTI

Pianificano percorsi didattici, li attuano, procedono alla verifica,documentano.

I PERCORSI TRASVERSALI • • •



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Si focalizza un argomento. Si individuano gli obiettivi. Si mettono a fuoco i contenuti, i concetti, gli operatori cognitivi, le abilità, ecc... Si individuano le discipline interessate e si stabiliscono i compiti di ognuna di queste. Si stabiliscono le procedure di insegnamento. Si stabiliscono le modalità di sintesi Si stabiliscono le modalità di documentazione. Si stabiliscono le modalità di verifica e di valutazione. Si procede alla attuazione. In itinere si discutono collegialmente i processi e gli esiti con atteggiamento flessibile e dinamico. A conclusione si valuta l’efficacia

DISCIPLINARI • • •

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Si focalizza un argomento. Si individuano gli obiettivi. Si mettono a fuoco i contenuti, i concetti, gli operatori cognitivi, le abilità, ecc... Si individuano eventuali raccordi con altre discipline. Si stabiliscono le procedure di insegnamento. Si stabiliscono le modalità di sintesi Si stabiliscono le modalità di documentazione. Si stabiliscono le modalità di verifica e di valutazione. Si procede alla attuazione. In itinere si riflette sui processi e sugli esiti con atteggiamento flessibile e dinamico. A conclusione si valuta l’efficacia

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