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GIOVEDÌ 30 LUGLIO 2009 ANNO 134 - N. 179
Milano, Via Solferino 28 Tel. 02 6339
Fondato nel 1876 Il calendario di Serie A
Gio dl Luglio
In Italia con "Corriere della Sera Magazine"
Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281
www.corriere.it Ciak in Italia Juliette Binoche nel film di Kiarostami che sarà proibito a Teheran
Milan-Inter derby d’agosto La supersfida alla seconda giornata
Domani in edicola L’Europeo Cronaca nera «Le assassine»
di Giuseppina Manin a pagina 40
di Mario Sconcerti e Luca Valdiserri a pagina 47
6,90 euro più il prezzo del quotidiano
Domani i fondi saranno sbloccati dal Cipe
Dal presidente americano arriva un messaggio di fiducia sullo stato dell’economia
Il piano per il Sud: 4 miliardi alla Sicilia
Obama: fine della crisi più vicina
Berlusconi annuncia interventi e difende Tremonti Via libera al piano del governo per il Sud: subito 4 miliardi di euro per la Sicilia. Il premier Berlusconi: «Priorità all’isola». Poi difende il ministro dell’Economia Tremonti: «Non è un mostro, a
volte è costretto a dire no». E un decreto legge darà una boccata di ossigeno, cioè 60 milioni di euro, al mondo dello spettacolo. ALLE PAGINE 2 E 3
Di Caro, Foschi, Fregonara, Marro
SPARATE E BATTAGLIE GIUSTE
«Disoccupazione e finanza, non siamo più in caduta libera» «La fine della crisi è più vicina». L’ottimismo del presidente Usa Obama sullo stato dell’economia: «Il mercato si è ripreso, il sistema finanziario non è più in caduta libera e molti posti di lavoro sono salvi». Obama ha difeso la scelta del governo di aiutare Chrysler e General Motors: «Il loro fallimento sarebbe stato una catastrofe». Ma ha anche frenato gli entusiasmi: «I tempi difficili non sono terminati».
di GIAN ANTONIO STELLA
Giannelli
I mercati e le regole
AUTORITÀ DI CONCORRENZA DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! di MARIO MONTI
L’
attuale crisi ha dimostrato la necessità di una più efficace regolamentazione dei mercati e, soprattutto, di un’applicazione più rigorosa delle regole esistenti, ad opera di autorità che abbiano la volontà e la capacità di resistere alle pressioni. Sarebbe un paradosso se la forma più consolidata di regolazione del mercato, la politica della concorrenza (antitrust), uscisse dalla crisi indebolita. Ma il rischio esiste. Esso esige un’azione congiunta da parte delle principali autorità antitrust a livello mondiale.
A PAGINA 6 Jacchia
«N
on pubblicare arti- è un peccato che una battaglia giucoli, poesie o titoli sta, quella del recupero anche a in dialetto», diceva scuola delle lingue locali usate da una delle direttive Verga e Pavese, Gadda e Fenoglio ai giornali emanate nel 1931 da Ga- oggi stravolte da un impasto di teetano Polverelli, capo ufficio stam- le-italiano «grandefratellesco», pa di Mussolini: «L’incoraggia- venga svilita in una sparata strumento alla letteratura dialettale è mentale buttata lì dai leghisti, con in contrasto con le direttive spiri- accenti pesantemente anti-unitatuali e politiche del Regime, rigi- ri, per ragioni di bottega. Come è un peccato che un prodamente unitarie. Il regionalismo, e i dialetti che ne costituiscono la blema legittimamente posto nel principale espressione, sono resi- consiglio provinciale di Vicenza, quello delle graduadui dei secoli di divitorie nei concorsi sione e servitù». Un ordine insensaPremier e partito pubblici che al Nord hanno regole più rito. Uno spreco di ricgide e al Sud più elachezze. stiche, venga tradotChe Luigi Meneto in un attacco a tutghello, autore di liti i docenti meridiobri straordinari e nali venato di vecchi stralunate filastrocrigurgiti razzisti che che («potacio basembravano (semtòcio spuacio padi FRANCESCO VERDERAMI bravano) accantonastròcio / balòco ti. sgnaròco sogato La scuola, come pèocio») avrebbe po«Ministri, sa chi raggela davantuto disintegrare sottosegretari, ti a certe classifiche spiegando dall’alto parlamentari, mi sento internazionali che della sua cattedra alpersino chiedere posti vedono il nostro Pael’università di Readi coordinatore se in drammatico riding che non solo provinciale del Pdl»: il tardo (con la lumino«chi è padrone del presidente del sa eccezione di alcuproprio dialetto poi Consiglio si sente ne regioni settentrioimpara meglio l’itaassediato dal suo stesso nali piene zeppe, a liano, l’inglese e pumodello verticistico. sentire il Carroccio, re il tedesco» ma A PAGINA 2 di docenti «terroche «"l’uccellino" itani»), non ha bisoliano, con tutto il suo lustro, ha l’occhietto vitreo di gno di maestri e professori che un aggeggino di smalto mentre l’" sappiano recitare «sic sac de hoc oseléto" veneto che annuncia la sec iè car ac a cà» (sottotitolo per i primavera ha una qualità che all’al- non bergamaschi: cinque sacchi di legna secca costano care ovuntro manca: è vivo». Vale per il dialetto veneto e il si- que) ma di maestri e professori ciliano, il sardo e il piemontese. che conoscano e sappiano inseTutti. Come dice Ferdinando Ca- gnare al meglio la matematica, la mon, lui pure devoto alla lingua fisica, l’inglese, la storia, l’italiadavvero materna, i «putei» e i no... Ha bisogno, insomma, di un sal«picciriddi», i «pizzinnu» e i «cit» to di qualità. non sono solo «bambini». CONTINUA A PAGINA 8 Ma qualcosa di più. Per questo
Focus
Il neointerventismo compie due anni di FEDERICO FUBINI e MASSIMO MUCCHETTI A PAGINA 9
CONTINUA A PAGINA 8
Oro e record nei 200
Sostituirà Massa alla Ferrari
Motori di ricerca
Microsoft e Yahoo alleati contro Google
«Troppe richieste Ora basta»
di MASSIMO GAGGI
Federica nella storia
Il ritorno di Schumi
di ROBERTO PERRONE
di DANIELE DALLERA
Oro e record. Un’altra impresa di Federica Pellegrini ai Mondiali di nuoto a Roma: vince i 200 stile libero e stabilisce un primato da sogno. A PAGINA 43 Stracca
Clamoroso ritorno di Michael Schumacher in Formula 1: guiderà la Ferrari di Felipe Massa fermato dall’infortunio. A PAGINA 42 Ravelli e Vanetti
Tre anni d’estenuante corteggiamento, culminato nel giugno 2008 con un’offerta d’acquisto rifiutata con sdegno. Ieri, l’alleanza tra i colossi del web, Microsoft e Yahoo, si è compiuta. Riguarderà le ricerche e la pubblicità online e avrà durata decennale. L’obiettivo è di contrastare lo strapotere di Google. In base all’intesa, Yahoo potrà avvalersi del nuovo search engine di Microsoft, Bing, da utilizzare sul proprio sito internet. Quanto alla pubblicità generata sul web, sarà Yahoo a gestirne la raccolta. A PAGINA 11 Radice
Dalla moto alla canottiera, un’immagine da cartolina sul lago di Como
Elisabetta, George e l’amor posato di MARIA LAURA RODOTÀ
Il Pg accusa
A
more contrastato, amore negato, amore rubato... no, per carità, roba vecchia. Dannosa. Disfunzionale. In questa estate faticosa abbiamo bisogno d’altro. Di un bell’amore posato; anzi sorpreso ad arte (forse). Le fotografie di Elisabetta Canalis, fiera bellezza nostrana, che scappa (scappa?) in moto con George Clooney (George Clooney!) sul lago di Como ci mettono stranamente di buon umore.
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CONTINUA A PAGINA 23
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Gli arretrati della Forleo: 4.752 fascicoli di GIUSEPPE GUASTELLA In moto George Clooney ed Elisabetta Canalis
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Primo Piano
Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Il Sud Il governo
La convocazione del Cipe è un risultato di cui sono molto soddisfatto. Lo sblocco dei Fas? Un primo passo Gianfranco Miccichè, sottosegretario
Sud, via al piano del governo Subito 4 miliardi alla Sicilia
Silvio Berlusconi ieri tra Sandro Bondi e Mario Resca
Il premier: priorità all’isola. E per lo spettacolo arrivano 60 milioni La responsabile dell’Ambiente
Caso Prestigiacomo «Io non invitata» Poi il chiarimento ROMA — Una sedia, vuota, c’era. E questo consente di dar credito anche alla versione più benevola che circola nel governo sul mancato invito a pranzo per Stefania Prestigiacomo (foto). Ma è anche vero che, se qualcuno dei cinque ministri presenti ieri ha contato i commensali attorno al tavolo di Palazzo Grazioli e ha notato l’assenza (e la sedia), non ha fatto rilevare la dimenticanza al premier e ai suoi collaboratori. Così mentre Giulio Tremonti, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Raffaele Fitto e Angelino Alfano iniziavano a pranzare con Berlusconi e Gianni Letta, Stefania Prestigiacomo dichiarava: «Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha chiesto a un gruppo di ministri di lavorare per un piano per il Sud. Non so se la sede formale sarà il Consiglio dei ministri ma siamo tutti al lavoro». Ma, e il vertice a pranzo? «Non so, nessuno mi ha invitata», replica la Prestigiacomo stupita e improvvisamente imbarazzata, visto che proprio Berlusconi l’aveva inclusa nell’elenco dei presenti annunciando l’incontro qualche giorno fa. Per la ministra è più di un campanello d’allarme: che stia per saltare l’accordo che la fa rientrare in possesso delle competenze sull’impatto ambientale delle centrali? Che sia un segnale politico, visto che a Palazzo Grazioli c’è, a rappresentare la Sicilia, il ministro della Giustizia Alfano, il suo rivale politico negli assetti siciliani? E che ne pensa il sottosegretario Gianfranco MicIl nodo dell’energia cichè, nei giorPer il ministro ni scorsi sull’ordell’Ambiente resta il nodo lo delle dimissioni proprio a dei poteri sull’energia causa degli asOggi vedrà il premier setti e dei ruoli degli uomini della sua corrente siciliana? C’entrerà Tremonti? Il gelo con Palazzo Chigi continua per tutto il pomeriggio, la Prestigiacomo va al Foro Italico per i mondiali di Nuoto, Berlusconi si attarda proprio con Tremonti. Verso sera però il premier annuncia che vedrà oggi la ministra dell’Ambiente e i suoi collaboratori spiegano che è meglio un incontro separato perché la situazione sulla Sicilia è ancora tesa e in più si sa che tra ministri (Scajola, Prestigiacomo e Matteoli, soprattutto) ci sono molte gelosie sulle competenze. Solo più tardi l’invito viene ufficializzato dal premier anche all’invitata, che oggi sarà a Palazzo Grazioli in tarda mattinata. C’è anche un primo chiarimento: Berlusconi le spiega che è meglio un incontro a quattr’occhi perché ci sono molti temi aperti che non riguardano soltanto il Sud ma anche gli assetti della dirigenza siciliana del Pdl. Se l’incidente può dirsi chiuso, resta una forte diffidenza, che rende qualsiasi passaggio molto delicato. È infatti aperta la questione del decreto che deve correggere la manovra anticrisi e inserire i poteri della Prestigiacomo: lei, ma anche i siciliani di Miccichè vedono in questo un segnale di attenzione alle loro richieste e vogliono garanzie precise che l’eventuale rinvio a fine mese non sia altro che una questione tecnica e non un rinvio sine die come spera più di un collega in consiglio dei ministri.
Gianna Fregonara
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ROMA — Arrivano 4 miliardi di euro per la Sicilia. E un decreto legge darà una boccata d’ossigeno, cioè 60 milioni, al mondo dello spettacolo e della cultura, dopo la rivolta bipartisan di attori, registi, intellettuali e artisti contro i tagli decisi dal governo. Sono queste due delle novità annunciate da Silvio Berlusconi, ieri, al termine di un «pranzo di lavoro» a Palazzo Grazioli con il sottosegretario Gianni Letta e i ministri interessati (o più fidati, secondo una più maliziosa lettura): Giulio Tremonti (Tesoro), Claudio Scajola (Sviluppo economico), Angelino Alfano (Giustizia), Altero Matteoli (Infrastrutture) e Raffaele Fitto (Politiche regionali). Le risorse per la Sicilia saranno sbloccate dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, nella riunione di domani. E fanno parte di quel pacchetto di Fondi per l’assistenza allo sviluppo (Fas) congelati dal governo nei giorni scorsi, «per finanziare altre spese nel Nord», secondo la denuncia del cosiddetto partito del sud. Le altre regioni per adesso devono aspettare, «perché la priorità è la Sicilia», ha detto Berlu-
sconi, rispondendo ai ministri che avevano chiesto di sbloccare le risorse anche per altre aree. Il capo del governo però ha anche rivelato che sempre domani il Consiglio dei ministri avvierà l’esame di un più organico Piano per il Sud, «ma le misure nel dettaglio saranno definite dopo le ferie». Vasco Errani, presidente delle Regioni, nel corso della riunione di ieri della Conferenza unificata ha però chiesto «uguale trattamento per
La citazione Miccichè cita Dante e chiede al premier se sia diventato «come il conte Ugolino (in un particolare di Goya) che mangiava i suoi figli»
tutti per i Fas» e, più in generale, ha sollecitato un incontro con il premier per definire i rapporti governo-Regioni «altrimenti si rischia un conflitto istituzionale con una inevitabile pioggia di ricorsi alla Consulta». Il terreno di scontro riguarda non solo i Fas, ma anche la scuola e la sanità. Slitta invece il decreto atteso in un primo momento per domani che avrebbe dovuto correggere il pacchetto anti-crisi nella misure più contestate, e cioè la tassazione delle riserve auree della Banca d’Italia (già criticata dalla Bce), le competenze del ministero dell’Ambiente e la mini-riforma della Corte dei conti (che rende più difficile per i magistrati l’avvio di un’indagine contabile). Il provvedimento, secondo le indiscrezioni, potrebbe addirittura vedere la luce il 28 agosto. Ancora non sono chiari invece i tempi del decreto per salvare il mondo della cultura: «Istituzioni come la Scala non possono morire per mancanza di risorse, contiamo di recuperare una cifra intorno ai 60 milioni per il Fondo per lo spettacolo», ha detto Berlusconi. Sarà varato domani? Qualcuno ci spera. Ma non è affatto detto.
Paolo Foschi
Il retroscena I rischi della gestione verticistica di esecutivo e Pdl. Lo sfogo con i ministri: non sopporto le vostre risse
La leadership solitaria e la sindrome delle troppe richieste «Mi spolpano vivo» ROMA — Silvio Berlusconi sa che l’Italia non si ferma all’Aquila, che ci sono dieci cento mille Abruzzo sparsi per il Paese e terremotati dalla crisi. Certo è importante che il premier ripeta di voler impegnare l’estate a seguire i lavori di ricostruzione, così da consegnare le abitazioni agli sfollati prima dell’inverno. È un impegno che va onorato dopo averlo preso. Ma una leadership non si esercita solo nelle emergenze, richiede un’applicazione quotidiana per evitare quanto è accaduto in questi giorni, per scongiurare cioè che le tensioni tra ministri si acuiscano fino a esplodere, con la necessità di convocare vertici — come quello per il Sud — che inevitabilmente rinviano la soluzione, vista la complessità del problema. Il fatto è che molto spesso la gestione ordinaria si fa emergenza, e per quanto Berlusconi si senta «spolpato vivo» dalle richieste, «ministri, sottosegretari, parlamentari, mi sento persino chiedere posti di coordinatore provinciale del Pdl», la causa del problema sta nel modello verticistico che il Cavaliere ha imposto nel governo e nel suo partito. E se non tutto è sbagliato, molto è da rifare. Perciò ha deciso di sfruttare il mese di agosto, per lavorare a un progetto per il rilancio economi-
21 I voti di scarto con cui ieri è stato approvato il Dpef alla Camera, dove il governo dovrebbe avere una maggioranza ben più ampia
co, a una soluzione per il Mezzogiorno e alla riorganizzazione del Pdl. A settembre si capirà se l’idea della leadership solitaria reggerà alla sfida dei problemi. Intanto Berlusconi si misura con le difficoltà che ieri si sono evidenziate all’incontro interministeriale sul Meridione. Il vertice non ha potuto né poteva produrre risultati. A meno che per il premier il Sud non si fermi alla sola Sicilia, e che lo sblocco di alcuni mi-
Vincino
liardi per l’isola — preannunciato per domani alla riunione del Cipe — venga considerata la soluzione con cui chiudere il cerchio. Se così fosse, il rischio per il Cavaliere sarebbe quello di trovarsi presto accerchiato da altre regioni, indotte a sollevarsi per battere cassa: una prospettiva che Gianni Letta vive con preoccupazione. È la visione organica, è il progetto complessivo di cui si è intuita ieri la mancanza. Se Tremonti deve fare i conti con i debiti e gli spiccioli, sta nell’individuazione delle priorità la soluzione, oltre che nella collegialità delle scelte. Le liti fra ministri che Berlusconi dice di non sopportare più, «non sopporto più le vostre risse, voi non vi rendete conto del danno d’immagine che producono», sono la febbre non la malattia dell’esecutivo. Che non può vivere di emergenze, sebbene finora nelle emergenze — dai rifiuti della Campania al terremoto dell’Abruzzo — si sia mosso bene e senza indugio. È la gestione quotidiana che sta mettendo in difficoltà il centrodestra, se è vero che — a distanza di
Elogi di Tremonti
«La Lega, un contenitore democratico» La Lega? «Un contenitore democratico» secondo Giulio Tremonti. Durante un dibattito il ministro dell’Economia ha affermato che «l’Italia è l’unico Paese che non ha movimenti xenofobi e non è così nel resto d’Europa. La mia idea è che la Lega ha funzionato da contenitore democratico».
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cinque anni — si è tornati a parlare di una «cabina di regia», stavolta per il Sud, che fu foriera di molti guai nella passata esperienza del Cavaliere a Palazzo Chigi. E i guasti oggi sono visibili anche in Parlamento. Alla Camera, dove la coalizione berlusconiana vanta una maggioranza di un centinaio di deputati, due giorni fa il decreto anti-crisi è passato con uno scarto di soli trentacinque voti. Ieri, per l’approvazione del Dpef, la soglia si è abbassata a ventuno, nonostante in entrambi i casi fosse presente mezzo governo. Perciò le modifiche al decreto anti-crisi non verranno introdotte al Senato ma in un nuovo provvedimento: fra una settimana, in caso di una terza lettura a Montecitorio, l’esecutivo avrebbe rischiato di andar sotto per le assenze. Avrà le sue ragioni il premier ad essere furente, a puntare l’indice — come ha fatto ieri — contro i gruppi e in seguito contro il partito. Ma anche le difficoltà per la tenuta dei parlamentari e della dirigenza del Pdl sono l’effetto di una gestione verticistica, se è vero che la scorsa settimana il presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto, ha parlato di un «partito decerebrato, visto che si discute dappertutto tranne dove bisognerebbe farlo». Nessuno discute la leadership del Cavaliere, è evidente che non esiste alcuna alternativa a Berlusconi per Palazzo Chigi in questa legislatura, così come non c’è dubbio che settembre non sarà per il premier il mese dell’esame di riparazione, specie se per il 2010 si intravedono segnali di ripresa economica. Ma siccome sono i momenti prima dell’alba ad essere i più bui, Berlusconi sa che la fase acuta della crisi si manifesterà proprio da settembre, che l’opinione pubblica in quel periodo non farà sconti, e che «di ogni errore del governo sarò io a doverne rendere conto». Il premier sa che l’Italia non si ferma all’Aquila.
Francesco Verderami
Gio dl Luglio
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
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L’aver deliberato i fondi Fas per la Sicilia è il riconoscimento concreto a una battaglia giusta Raffaele Lombardo, governatore Sicilia
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Il governo è costretto a fare promesse per calmare Lombardo, ma sul Sud non investe un euro Anna Finocchiaro, capogruppo senatori Pd
Le mosse Irritazione del capo del governo per la lettera inviatagli lunedì da Miccichè, in cui veniva definito «conte Ugolino»
E Berlusconi: Tremonti deve dire dei no «Lui simpaticissimo, non è un mostro». Il vertice a Palazzo Grazioli
Il Cavaliere
«Unità d’Italia migliorare il programma» «Data la crisi», occorrerà «rivedere il programma, migliorandolo». Così Berlusconi ha affrontato ieri il tema delle celebrazioni per il 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia, dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi. «Immagino un impegno allargato per la tv pubblica», ha detto, «per far conoscere questa storia a tutti gli italiani».
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ROMA — Lo sforzo è titanico, ma Silvio Berlusconi ha tutte le intenzioni di tenere assieme ogni pezzo della sua maggioranza in subbuglio e di passare un’estate, se non serena, almeno senza guerre intestine che rovinerebbero l’immagine di un governo che «in un anno ha fatto tantissimo, come dimostrerò dati alla mano venerdì (domani, ndr) in conferenza stampa». La chiave per tenere assieme una Lega che scalpita — anche se secondo Paolo Bonaiuti «i rapporti sono eccellenti» tanto che oggi Bossi dovrebbe visitare l’Aquila assieme al premier —, un Sud che ribolle, ministri in guerra l’uno contro l’altro e un partito in cui gli scontenti aumentano ogni giorno come le assenze del Pdl in Aula, ruota secondo lui attorno alla soluzione del «caso Sicilia». Di equilibri e soluzioni per l’isola che tante grane gli sta dando, si è infatti parlato molto ieri in un vertice a pranzo a palazzo Grazioli con i ministri Tremonti — che Berlusconi in pubblico ha difeso dagli attacchi perché «non è un mostro, è simpaticissimo, vorrebbe anche lui dire sempre sì alle richieste, se dice dei no lo fa perché è costretto dalla realtà dei conti» —, Alfano, Fitto, Matteoli, Scajola e con Gianni Letta. Un vertice che doveva servire per abbozzare i primi contenuti di quel «piano per il Sud» annunciato dal premier, che come ha spiegato lui stesso, sarà esaminato in Consiglio dei ministri domani, «presentato» nelle sue linee generali ma messo a punto e varato dopo l’estate. Sì perché, a quanto raccontano i partecipanti a un vertice che ha visto l’imprevista assenza del ministro Prestigiacomo (secondo alcuni per un «disguido» organizzativo, secondo altri per evitare che il contatto diretto con i «nemici» Tremonti e Scajola) e l’altrettanto imprevista presenza del Guardasigilli Angelino Alfano nelle vesti di uomo forte del Sud in Sicilia, di contenuti sulle misure da adottare per rilanciare il Sud al momento ci sarebbe «poco, e molta vaghezza». C’è invece, ed è sempre Berlusconi ad assicurarlo, la decisione di convocare domani il Cipe per sbloccare i fondi Fas almeno per la Sicilia. Una decisione che il premier ha voluto fortissimamente: «Prima la Sicilia, poi verranno le
La scheda
Il piano del premier Silvio Berlusconi ha dichiarato che venerdì sarà esaminato dal Cdm un piano per il Sud. Lo stesso giorno il Cipe discuterà dei fondi Fas
Il ponte sullo Stretto «Il ponte sullo Stretto certamente sarà realizzato»: lo ha detto il premier. I lavori dovrebbero durare dal 2010 al 2016: il costo è di 6 miliardi di euro circa
I fondi per il Fus Il premier ha detto che aumenterà i fondi per il Fus (Fondo unico per lo spettacolo): «La richiesta è di 60 milioni, spero di puntare verso quel traguardo»
Un «drizzone» per i musei Il Cavaliere, citando gli esempi di Londra e Parigi, ha auspicato «un drizzone» per i musei italiani: saranno aperti di sera nel weekend per incrementare il numero di visitatori
altre regioni», nonostante i dubbi di più di un ministro, anche del Sud come Fitto e Alfano che vogliono vederci chiaro nei fondi che pure la Sicilia ha ancora da spendere, e che si preoccupano perché così si rischia di far apparire il governo come condizionato dai «ricatti» di questo o quell’altro ras locale e di far insorgere tutte le altre regioni del Sud. Ma dal fronte siculo ieri erano arrivati troppi altolà: il governatore Lombardo aveva detto di non vedere «svolte» nella politica del governo, mentre all’improvviso usciva il testo di una lettera recapitata lunedì scorso al premier da Miccichè nella quale si lamentava per essere stato lasciato solo in Sicilia a vantaggio di uomini che lui aveva «aiutato a crescere» (il riferimento sarebbe ad Alfano) e con un deluso «non vorrei che tu fossi diventato come il conte Ugolino che mangiava i suoi figli...», Miccichè avvertiva che quelle potevano considerarsi le sue «dimissioni». Dopo la lettera c’era già stato un chiarimento, è vero, ma Berlusconi — comunque irritato per certi toni «intollerabili» —, con i suoi ministri ha insistito: «Dobbiamo risolvere il caso Sicilia, o lì esplode tutto». Dunque, ecco lo sblocco dei Fas, l’invito alla Prestigiacomo a vedersi stamattina, e quello allo stesso Miccichè — che come Lombardo ha detto di considerare una sua «vittoria» la convocazione del Cipe — ad incontrarsi stasera a cena, quando si discuterà anche degli assetti nell’isola. Tre le ipotesi in campo: che divenga coordinatore lo stesso Miccichè, che resti ma con un nuovo patto che garantisca tutti quel Castiglione che è uomo vicino ad Alfano e al presidente Schifani (il quale ieri ha bocciato il partito del Sud perché «non è una richiesta che viene dal basso»), oppure che sia scelto un coordinatore «di garanzia» come Misuraca.
Paola Di Caro IL COMMENTO di Giovanni Russo nelle Idee&Opinioni
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Il ministro dell’Economia
«L’Italia non è in declino Serve una Cassa del Mezzogiorno» ROMA — L’Italia non è in declino. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenendo ieri al Senato sul Dpef (Documento di programmazione economia e finanziaria) ha voluto ribadire che «la scelta prudente e razionale di fiducia fatta da questo governo è stata giusta». «Troppe volte — ha aggiunto — c’è stato detto che l’Italia è in declino». Invece, ha continuato Tremonti, la dinamica del deficit italiano, sia pure in crescita, è sotto la media europea e anche le entrate, tenendo conto del calo del 5% del prodotto interno lordo, vanno meglio di altri Paesi. Anche la spesa pubblica, in forte aumento, è però «in linea con le nostre previsioni». «Abbiamo stabilizzato i conti pubblici e abbia-
Bilancio Tremonti: abbiamo stabilizzato i conti pubblici e abbiamo conservato un Paese pacifico. Anche la spesa pubblica è in linea con le previsioni mo conservato un Paese pacifico», ha concluso riferendosi alle risorse stanziate per la cassa integrazione e gli altri ammortizzatori sociali. Ovviamente, secondo l’opposizione, le cose stanno diversamente, visto che nel 2009 il Pil scenderà del 5,2% e il deficit salirà al 5,3% e il debito al 115,7%. Secondo Pierluigi Bersani, responsabile economico del Pd, «non è vero che il governo ha stabilizzato la finanza pubblica». Per Giampiero D’Alia (Udc) «l’esecutivo deve cambiare rotta, specialmente sul Sud» mentre l’Idv con Elio Lannutti parla di «piroette di Tremonti». Il governo comunque ha incassato ieri il voto favorevole sulle risoluzioni di
maggioranza sul Dpef sia al Senato sia alla Camera. Non ha votato l’Mpa di Raffaele Lombardo, che chiede più interventi per il Sud, nonostante la stessa mozione proponga un piano per il Mezzogiorno. Ieri sera Tremonti ha ribadito: «Se dipendesse da me, rifarei la Cassa per il Mezzogiorno». Ieri, sempre al Senato, è intanto iniziato l’esame nelle commissioni del decreto legge anticrisi, già passato alla Camera. Oggi il provvedimento (quasi una Finanziaria, con norme che vanno dallo scudo fiscale alle pensioni) arriverà in aula dove il governo chiederà il voto di fiducia, che si terrà venerdì o al massimo sabato mattina. Su un altro fronte, quello degli studi di settore, cioè gli indici di presunzione del reddito per autonomi e professionisti, ieri sera il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, incontrando le associazioni degli artigiani e dei commercianti, avrebbe dato la sua disponibilità a rivedere gli studi per il 2009 alla luce della crisi economica. Verso una soluzione anche il tavolo tra banche e imprese caldeggiato dal governo, per un avviso comune sulla moratoria dei crediti a sostegno della liquidità delle aziende. La firma ci sarà lunedì a Milano, annuncia Tremonti. Nel testo, messo a punto dall’Abi (associazione bancaria), dalla Confindustria e dalle altre associazioni imprenditoriali, si prevede la possibilità, per i contratti a medio lungo termine, di ricadenzare per un massimo di 12 mesi le rate già definite per mutui e leasing, limitatamente alla quota capitale. Sui prestiti a breve si potrebbe invece spostare (orientativamente di 180 giorni) la scadenza del debito. Infine, ci sarebbero misure per favorire il rafforzamento patrimoniale delle imprese.
Enrico Marro
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Gio dl Luglio Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Primo Piano
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
La scuola Il caso
Alla Camera
I lumbard: «Un esercito del Nord» Il Pd: razzisti
Il ministro: tradizioni locali? Si può ragionare Il Carroccio: esami per iscriversi agli albi regionali
Qui Lina
di LINA SOTIS
L
a Lega: esame di dialetto ai professori. Bella immagine del Belpaese all’estero: tutti parlano dialetto e fanno l’amore.
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non impedisce le critiche dell’opposizione, ma anche di parte della maggioranza. Martedì c’era stato uno scontro tra la presidente della commissione Cultura della Camera Valentina Aprea e la leghista Paola Goisis che aveva presentato un emendamento alla riforma. Emendamento che, recitavano le agenzie, obbliga gli insegnanti a superare un test «dal quale emerga la loro conoscenza della storia, della tradizione e del dialetto». Dizione non contestata dai leghisti l’altro ieri sera e ripresa anche dalla Padania. Ieri mattina il Carroccio ha precisato che non si trattava di quello: «Sarebbe il caso di smetterla di fare polemiche inutili — ha spiegato Roberto Cota —. Il presunto esame di dialetto è una bufala. La proposta è quella di fare dei test preselettivi per consentire l’accesso agli albi regionali degli insegnanti». Test propedeutici al superamento dei concorsi pubblici. L’obiettivo? «Eliminare la sperequazione di titoli scolastici dati da università più generose». Traduce la Goisis:
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Padani Manifestazione a Bergamo (Emblema)
La Lega: test ai prof ma non sul dialetto E la Gelmini apre ROMA — Contrordine, la Lega frena e il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini apre. Dopo una giornata di polemiche, il Carroccio spiega che la proposta di istituire test obbligatori di dialetto per gli insegnanti è «una bufala». Si tratta invece di test, necessari agli insegnanti per iscriversi all’Albo regionale, sulla conoscenza della cultura locale. Parziale retromarcia che
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Accordi e t-shirt Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini mostra la t-shirt della Carta di intenti siglata dal suo ministero e da quello dell’Ambiente
«Non è possibile che la maggior parte dei professori che insegna al Nord sia meridionale». È quello che Bossi diceva già 23 anni fa, nel manifesto ripubblicato ieri dalla Padania: «Scuola coloniale basta!». L’idea del Carroccio non è di-
spiaciuta al ministro Gelmini: «Inserire tradizioni regionali e dialetto nelle scuole è una proposta su cui si può assolutamente ragionare. Allo studio della maggioranza c’è una proposta per legare la docenza al territorio e di questo si è discusso ieri.
Lo studio del dialetto e delle tradizioni locali sarà affrontato in sede di revisione dei programmi». Su questi temi, insomma, «non c’è nessuna conflittualità tra Lega e Pdl», precisa la Gelmini». Dichiarazioni che non piacciono all’opposizione. «Le sue parole sono troppo evasive — dice l’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni —. La Gelmini non faccia come sor tentenna: è in gioco la serietà della scuola». E la capogruppo del Pd in commissione Cultura Manuela Ghizzone rincara: «Stupisce che mentre la Lega cerca di simulare passi indietro per sgonfiare le polemiche sui test, Gelmini faccia passi in avanti che ridicolizzano la scuola pubblica». Critico anche Luciano Ciocchetti dell’Udc: «Il governo non può inseguire la Lega sul suo terreno».
Dentro la maggioranza non mancano i malumori, anche se l’obiettivo è minimizzare una «notizia enfatizzata dalla stampa», come spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. Una notizia che ha il sapore di «una boutade solo propagandistica», per il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino. «Non mi pare che alcune estremizzazioni andranno al di là dei titoli dei giornali», afferma il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. «Una boutade estiva», per il ministro Gianfranco Rotondi, mentre il Pri invita la Lega a «darsi una calmata». Il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, la butta sullo scherzo: «Se il governo parlasse in italiano invece che in dialetto ci sarebbero meno fraintendimenti».
Alessandro Trocino
MILANO — Dopo la proposta dell’esame di dialetto per i professori, la Lega si prepara a un’altra battaglia in Parlamento: creare un esercito del Nord. È quanto prevede una proposta di legge, a prima firma Davide Caparini e sottoscritta da altri 19 deputati leghisti, che, attraverso la modifica alla legge del 23 agosto del 2004, in materia di elevazione del limite di età per il reclutamento dei volontari delle forze armate in ferma prefissata e di soppressione delle riserve di posti ai fini del reclutamento nelle forze di polizia e nel corpo militare della croce rossa, mira a dividere le forze armate e creare l’esercito del Nord. La proposta è stata depositata il 30 aprile 2008, ma il Pd denuncia un «pressing» di queste ore del Carroccio per metterla all’ordine del giorno della commissione Difesa. La capogruppo pd in commissione, Rosa Villecco Calipari, definisce la proposta «un inaccettabile documento razzista».
Scrittori e intellettuali De Luca: un campano doc deve sapere la ricetta del ragù. Zorzi: decisivo conoscere la storia della Serenissima
Navigli e nomi delle statue: prove (d’autore) di «regionalità» MILANO — C’è chi, come il napoletano Erri De Luca, chiederebbe nozioni di cucina, dal ragù («napoletanissimo: le altre sono solo varianti») alla capacità di riconoscere il pesce fresco. E chi, come il milanese Nanni Svampa, porrebbe il discrimine sulle note delle canzoni popolari. Il sardo Marcello Fois sarebbe favorevole anche a prove pratiche: «Mangiare il formaggio con i vermi». Mentre Alvise Zorzi, che con difficoltà parla di un’unica identità veneta, «perché Venezia fa caso a sé» come le altre città della regione, preferisce concentrarsi sul «profondo senso civico e morale». Certo è che, se il «test di cultura e lingua regionale» esistesse davvero, sarebbe difficilissimo. Perché ognuna delle 20 regioni d’Italia ha lingua, cucina, musiche e tradizioni diverse. «Di cui io sono un entusiasta», racconta De Luca, 59 anni (Il giorno prima della felicità la sua ultima opera, Feltrinelli), «sono perché i dialetti vengano conservati e insegnati ai bambini». Anche se, spiega il 71enne Svampa, scrittore, attore e fondatore del gruppo musicale dialettale dei Gufi, «non è credibile che ai docenti venga chiesto anche di insegnare il dialetto o la cultura popolare», per i quali servirebbero «ore di lezione a parte, un po’ come l’ora di religione, con docenti qualificati». L’ipotesi del test non convince neppure Marcello Fois, 49 anni, che la ritiene una «questione sciocca in sé» (dal 15 settembre sarà in libreria con l’ultimo romanzo Stirpe, Einaudi, una saga familiare). Né lo storico Alvise Zorzi, 87 anni, profondo conoscitore di Venezia e dei suoi rapporti con l’amata-disprezzata terra ferma.
Fr. Bas. Da. Ca.
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Lombardia
Veneto
Nanni Svampa Alvise Zorzi 1 1 Poesie e canzoni La prima conoscenza fondamentale è il dialetto: e per impararlo servono poesie e canzoni della tradizione, a partire da quelle molto semplici, come Il muratore e La bela Gigogin
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Le Cinque Giornate La seconda componente fondamentale è la storia della città e della regione: nessuno può dirsi milanese se non conosce, ad esempio, che cosa siano state le Cinque giornate
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I mondeghili La cultura culinaria milanese: si va dai mondeghili (le classiche polpettine) alla cotoletta, dal risotto ai brasati, dal panettone (l’originale è basso: quello alto fu inventato solo per guadagnare spazio nei forni...) alla casoeula
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L’economia La storia economica di Milano, con lo sviluppo da civiltà contadina a quella post-industriale. Cambiamenti che hanno cambiato il paesaggio — anche umano e linguistico — della città
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Leonardo La storia dell’arte della propria regione: per Milano, ad esempio, conoscere i Navigli, che raccontano la storia di Leonardo in città
L’indipendenza Si deve partire dalla storia: un veneto deve ricordare la lunga indipendenza della Serenissima. La Repubblica di Venezia durò più di XI secoli, oltre l’Impero romano
Campania
Sardegna
Erri De Luca 1
Marcello Fois 1
’O surdato ’nnammurato Sono un entusiasta dei dialetti: vanno conservati, insegnati ai bambini. Per dirsi napoletani, bisogna conoscere almeno 10 canzoni in napoletano - da Era de maggio a 'O surdato 'nnammurato
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L’Università Poi viene la cultura. Come non ricordare che l’Università di Padova, con i suoi studi letterari e scientifici, è stato un importante centro culturale a partire dal Medioevo?
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Il pesce a Pozzuoli Un napoletano deve saper riconoscere il pesce fresco, tra quello in vendita in uno dei molti bei mercati della città. Personalmente, consiglio quello di Pozzuoli
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L’ospitalità C’è un grande senso di ospitalità verso le altre etnie, accettate più che altrove, in passato ma anche oggi: se c’è un Gentilini che vuole sparare agli immigrati, è però la Regione con la maggiore integrazione
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Il (vero) ragù Serve anche conoscere gli ingredienti del ragù, che è piatto napoletano: le altre sono varianti. Occorrono molti tipi di carne, come le gallinelle di maiale: e pazienza, molta pazienza. I tempi di cottura del ragù escludono pentole a pressione e forni a microonde
L’egemonia Verona merita una menzione a parte: la civiltà scaligera esercitò la propria egemonia su mezza Italia
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Le statue Fondamentale è anche conoscere i nomi delle statue dei Re che stanno davanti a Palazzo Reale
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Il senso civico C’è poi è la caratteristica di profondo senso civico e morale dei veneti, il rispetto delle regole
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Le sceneggiate Un napoletano non è tale se non riesce a dimostrare di aver assistito ad almeno tre sceneggiate napoletane. I titoli? Troppe quelle significative
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La lingua Un sardo deve sapere almeno uno dei tre ceppi linguistici: logudorese, campidanese, gallurese. Sono tre lingue, i dialetti sono quelli che noi parliamo all’interno in rapporto a questi tre ceppi
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Il cantautore Al secondo viene la musica, anche se può apparire come una provocazione: deve ascoltare il massimo cantautore sardo che è Fabrizio De André
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Internet Un vero sardo deve essere un esperto in una delle tre famose «I», di berlusconiana memoria. Ovvero avere un ottimo curriculum in informatica, visto che il server gratuito lo abbiamo inventato noi ed è la terra di Video On Line e Tiscali
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Il formaggio Anche la cucina è un elemento importante. Un sardo non può non mangiare il formaggio con i vermi
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La letteratura L’ultima mia provocazione è un’autocitazione: leggere tutti i libri di Marcello Fois
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Primo Piano
Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
La recessione Il presidente Usa
Obama: «L’economia non è più in caduta libera» Il presidente: rallenta anche il calo dell’occupazione e i mercati azionari sono in rialzo DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK — «Siamo vicini alla fine della recessione»: Barack Obama mostra per la prima volta un prudente ottimismo sulla congiuntura, ma la Borsa (ieri in leggera flessione) non sembra prenderlo molto sul serio. I mercati — e anche i maggiori media americani — interpretano le parole del presidente più come un tentativo di autodifesa in un momento di calo della sua popolarità e di attacchi dal fronte repubblicano, che come un chiaro segnale di ripresa. E, in effetti, nel discorso fatto ieri in una scuola del North Carolina, Obama, oltre a difendere le sue proposte di riforma sanitaria (sulla quale il Congresso ha finalmente fatto quale importante passo avanti, dopo un lungo stallo), ha soprattutto cercato di dimostrare che il suo piano di stimoli fiscali da quasi 800 miliardi di dollari sta funzionando: le banche ha sottolineato - non rischiano più il tracollo, i mercati finanziari sono in ripresa, qualche segno di vitalità viene anche dal mercato immobiliare. La disoccupazione continua a crescere, è vero, ma a ritmo dimezzato rispetto a
Segnali di ottimismo dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che parlando in North Carolina ha detto che la recessione sta finendo
qualche mese fa. Il leader democratico aggiunge che è stato giusto salvare l'industria dell'auto, anche se il conto per i contribuenti è stato pesante e promette che, con la ripresa, i soldi versati in aiuti ai settori in crisi verranno recuperati. Obama respinge, poi, le accuse dell'opposizione per l'esplosione del debito pubblico, ricordando che il deficit cresciuto fino a 1300
miliardi di dollari è figlio di una crisi deflagrata quando alla Casa Bianca c'era ancora il repubblicano George Bush. Quanto alle speranze di ripresa, non si può certo dire che il presidente abbia usato toni enfatici: Obama si è detto sorpreso dalla copertina di «Newsweek» che dichiara «La recessione è finita» (ma il sottotitolo del settimanale
avverte poi che ci vorrà molta fortuna per sopravvivere a una ripresa che si prospetta debolissima), ha affermato che «non c'è dubbio che le cose stanno andando meglio», ma ha anche ammesso che il quadro è ancora cupo e che chi ha perso il lavoro ha ben poco da rallegrarsi. E tuttavia è innegabile che da qualche giorno si registra
il susseguirsi di segnali, se non proprio positivi, almeno confortanti. Il principale riguarda le compravendite immobiliari e i prezzi delle case: due indici in timida ripresa a giugno in varie regioni degli Usa per la prima volta dopo tre anni in continua picchiata. Con un'economia che rimane estremamente debole, gli economisti avvertono però che questa ripresa, anche
se dovesse essere confermata dai dati dei prossimi mesi, potrebbe rivelarsi illusoria, lasciando spazio, in autunno, a una nuova flessione: è il timore, di cui si parla da tempo, di una crisi a «W», nella quale la ripresa potrebbe essere solo momentanea. Intanto, però, c'è ancora ha chiudere la lunghissima parentesi di una recessione che ormai, negli Stati Uniti, sta per entrare nel suo 21esimo mese. Proprio ieri le speranze di Obama di poter mettere presto la parola fine alla fase di contrazione dell'economia sono state confortate dalla pubblicazione del Beige book, il rapporto mensile della Federal Reserve sulla congiuntura. Secondo l'analisi della Banca centrale, l'economia americana sta finalmente mostrando segni di stabilizzazione — soprattutto nel Nordest e negli Stati del Midwest — anche se, nel complesso, la situazione rimane fragile. Le cose stanno migliorando a New York, in California e in Pennsylvania, mentre da Boston, Chicago, Atlanta e dal Texas vengono segnali meno positivi.
Massimo Gaggi
Effetto crisi Il patrimonio personale del presidente della Fed Ben Bernanke scende da 2,5 a 1,9 milioni di dollari
Ai cittadini Usa
❜❜ Non so se avete visto la copertina dell'ultimo Newsweek. Diceva: la recessione è finita
❜❜ Abbiamo salvato GM e Chrysler ma mi aspetto che restituiscano i fondi ricevuti
E il superbanchiere Usa perde un terzo dei suoi investimenti MILANO — Ha speso gran parte della sua carriera a studiare la Grande Depressione. Ha incassato dalle colonne del New York Times il plauso dell’economista Nouriel Roubini che gli attribuisce il merito di aver evitato che la recessione seguita al crollo dei mercati si trasformasse in «una depressione che sembrava molto verosimile». Eppure nemmeno il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke è riuscito ad attraversare indenne lo tsunami finanziario. Al contrario, nel 2008 ha visto assottigliarsi il proprio patrimonio del 29%. Secondo le comunicazioni
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della Fed gli asset finanziari della famiglia Bernanke che nel 2007 avevano un valore fra 1,2 e 2,5 milioni di dollari, sono scesi nel 2008 tra 852 mila e 1,9 milioni. Anche se è riuscito a fare sempre meglio di Wall Street dove l’indice S&P 500 è crollato di quasi il 39% nel corso del 2008. Il predecessore di Alan Greenspan, dottorato al Massachusetts institute of technology ed ex professore alla Princeton University, ha distribuito i suoi averi tra fondi di investimento, titoli di stato (canadesi e statunitensi) e rendite varie (le cui due principali gestite da Tiaa-Cref che prov-
vede fondi pensione per istituti accademici e organizzazioni non profit). Ma non è riuscito a proteggere i propri «risparmi». Sarà forse anche per questo che durante un tv show (sugli schermi della Pbs) il presidente della Fed ha risposto «mi sono dovuto turare il naso» a chi gli chiedeva di perché «tanti miliardi pubblici» adoperati per salvare «banche private». Ma questa è un’altra storia. Ha fatto meglio Jane Lauder, moglie di uno dei colleghi di Bernanke nel consiglio della Fed, Kevin Warsh, perfetta in quanto a tempismo. La nipote del fondatore della
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A fianco, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Sopra, Jane Lauder, moglie del consigliere della Fed Kevin Warsh
multinazionale dei cosmetici Estee Lauder, ha venduto nel gennaio 2008 azioni per un ammontare tra 880 mila e oltre 2 milioni di dollari, appena in tempo per evitare il crollo di Wall Street. Anche se la signora Warsh non è riuscita a salvaguardare completamente l’intero patrimonio che si è ridotto dai 73 milioni del 2007 ai 64 milioni dello scorso anno. Lo stesso Warsh non ha potuto fare altro che registrare il declino: in un solo anno i suoi asset sono passati da un valore tra i 900 mila e i 2 milioni di dollari a 766 mila-1,67 milioni.
❜❜ Il deficit pubblico? Dovremo stringere la cinghia, ma non ora che l'economia sta uscendo dalla crisi
Antonia Jacchia
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Idee&opinioni
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I MERCATI E LE REGOLE
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Una rivoluzione copernicana sta avendo luogo nel quadrante del Pacifico. Il pianeta Cina, con la sua massa gravitazionale che cresce di giorno in giorno, attira sempre più nella sua orbita i satelliti americani. Siano essi astri di prima grandezza, cone il Giappone o l’Australia, o corpi più piccoli, come Taiwan, tutti risentono della forza di trazione dell’Impero di Mezzo. Il riorientamento più vistoso rischia di essere proprio quello giapponese, con la conseguenza di incrinare il principale pilastro del sistema di sicurezza americano in Asia. Il partito democratico, che uscirà certamente vincitore dalle elezioni di fine agosto a Tokio, promette di rivedere a fondo gli accordi militari con Washington che hanno garantito la stabilità del Pacifico dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi. La Casa Bianca ha già fatto trapelare i suoi timori e a poco sono valse le rassicurazioni fornite dai leader dell’attuale opposizione nipponica: se il biglietto da visita del nuovo governo sarà, come annunciato, il ritiro della missione d’appoggio in Afghanistan, è facile prevedere un progressivo scioglimento dell’abbraccio con l’alleato a stelle e strisce. E il
punto d’approdo dichiarato di questo sommovimento è un più attento rapporto con Pechino, interlocutore ormai inaggirabile in Estremo Oriente. Lo stesso vale per l’Australia, altro bastione occidentale che si trova ormai interamente avviluppato nella rete economica e commerciale cinese. E’ vero, gli attriti non mancano, come dimostra il caso del gigante minerario Rio Tinto: ma il solo fatto che l’attuale premier Kevin Rudd sia laureato in storia e letteratura cinese, parli correntemente il mandarino e abbia lavorato in gioventù all’ambasciata australiana a Pechino dice molto sui suoi interessi di fondo. Anche la piccola Taiwan ha messo la sordina alle velleità indipendentiste e coltiva rapporti sempre più intensi con la madrepatria. Insomma, l’«ascesa pacifica» della Cina, teorizzata dai suoi governanti, si traduce inevitabilmente nella nascita di una sfera d’influenza in tutto il Pacifico. E a farne le spese è la potenza egemone del XX secolo, quella statunitense. Hillary Clinton può anche andare in Asia e proclamare che «America is back». Il rischio è di trovare il posto già occupato.
Luigi Ippolito
CON ETO’O E BALOTELLI IN ATTACCO L’INTER SFIDA LA STUPIDITÀ
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«Mi trattano come una scimmia, e ho celebrato il gol come una scimmia». Il 13 febbraio 2005, allo stadio della Romareda, i tifosi del Real Saragozza stanno tempestando di «buuuuu» il centravanti del Barcellona, Samuel Eto’o. E lui cosa fa? Segna e poi, invece di esultare in modo classico, imita le movenze di una scimmia. Così la vittoria 4-1 in trasferta dei blaugrana finisce per diventare un dettaglio. Anche i cori razzisti dei tifosi della Fiorentina contro Mario Balotelli, il 14 aprile 2008, restano solo un fastidioso dettaglio in una partita che lui stesso chiude, segnando il gol del 2-0. È una scelta di Mario, che detesta parlare di faccende come questa. E infatti, da ragazzo coerente, il 2 marzo di quest’anno segna il rigore del 3-3 sotto la curva degli ultrà romanisti e invece di esultare si mette il dito sulla bocca, invitandoli al silenzio. Si scoprirà così che fino a quel momento da quello spicchio di San Siro si erano uditi simpatici coretti come «Negro di m...» o il più elaborato «Non esistono negri italiani» (il «buuuuu» a ogni tocco di palla lo diamo per scontato, ma non de-
v’essere sembrato sufficiente). Ora: nella stagione calcistica che sta per cominciare, ci sono discrete probabilità che l’attacco dell’Inter sia formato da Samuel Eto’o e Mario Balotelli (con Diego Milito). A memoria, non si ricorda una squadra italiana con un attacco così «africano». La cosa triste è essere qui a rilevarlo non per analizzarne la novità tecnica, ma per ipotizzare quali reazioni orrende possa suscitare sugli spalti di casa nostra. Sarà un caso, ma l’esperimento è opera dell’Internazionale di quello stesso Massimo Moratti che, tra i suoi primi acquisti, volle l’inglese di colore Paul Ince e che, negli anni, ha fatto indossare il nerazzurro a giocatori di oltre 30 nazioni, senza contare la new entry del bielorusso Hleb. Il suo mancato arrivo, però, ha fatto risalire le quotazioni del brasil-portoghese Deco. Che non è solo un pupillo di Mourinho. Era anche in campo il 13 febbraio 2005 a Saragozza, con la maglia del Barcellona. Eto’o lo ringraziò pubblicamente: «Ha fatto la scimmia insieme a me ed è bianco». Fine dei consigli per gli acquisti.
Tommaso Pellizzari
ACCANTONATO IL MERIDIONALISMO ECCO IL «SUDISMO» VETERO-BORBONICO
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Nei momenti di crisi economica ritorna sempre il tema del divario tra Nord e Sud, che questa volta è connesso alle polemiche sulla ricorrenza del 150˚anniversario dell’Unità d’Italia e al diffuso malcontento per la politica del Governo nel Mezzogiorno. Come ha dimostrato il rapporto Svimez, le condizioni del Sud sono ancora peggiorate e il distacco con il Nord si è aggravato. Si parla perciò di un «Partito del Sud» e, chi lo propone, sta proprio nella maggioranza governativa. Se ne fa interprete principale il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, fondatore dell’Mpa, ma anche il sottosegretario Gianfranco Miccichè, che ha promosso un convegno a cui hanno aderito vari deputati della maggioranza. Anche nell’opposizione, nel Pd, c’è chi vorrebbe dar vita ad un movimento analogo, come dimostrano l’idea di una fondazione per il Sud di Antonio Bassolino e le prese di posizione del presidente della Calabria Agazio Loiero. Berlusconi, preoccupato, ha riunito i ministri «dissidenti» e annuncia un piano per il Mezzogiorno che dovrebbe porre fine alle proteste. L’idea
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di un partito per il Sud, in cui sarebbero annullate le differenze tra destra e sinistra, fa perdere la distinzione tra il meridionalismo, che ha dato un grande contributo all’Unità d’Italia, e il «sudismo» che ha sempre avuto un significato antiunitario e viveva di nostalgie borboniche. Il «Partito del Sud» sembra nascere dal mimetismo con la Lega e ripercorre una strada che, in parte, la stessa Lega ha abbandonato quando ha rinunciato all’idea di una secessione e ha cercato di avere un ruolo nazionale. Esso rinnega la tradizione migliore del meridionalismo, sia quello di Salvemini, Dorso, Fortunato e Nitti, sia quello del primo dopoguerra di Saraceno e Compagna, che ha sempre rivendicato il ruolo che il Sud, nonostante i suoi gravi problemi, ha rappresentato nel processo civile e politico dell’Italia guardando alla questione meridionale come a una questione nazionale. Quando l’Italia fu divisa dalla guerra, il Sud rappresentò tutta l’Italia e nel Sud nacquero i movimenti e i partiti che si adoperarono per ricreare e rifondare, dopo la sconfitta, l’unità del Paese.
Giovanni Russo
Autorità della concorrenza di tutto il mondo, unitevi! di MARIO MONTI
SEGUE DALLA PRIMA
Negli Stati Uniti, in Europa e altrove, la risposta dei governi alla crisi ha messo sotto una pressione senza precedenti i principi fondamentali della concorrenza. I massicci aiuti di Stato e le fusioni favorite dai governi, specie nei servizi finanziari e nell’industria automobilistica, così come la sospensione, imposta dai governi, delle normali regole del controllo sulle concentrazioni, ne sono state le manifestazioni più evidenti. Vi sono anche pressioni affinché venga attenuata la normale vigilanza antitrust, come se la concorrenza fosse un lusso che non ci si può permettere in tempi di crisi. Esponenti politici, imprenditoriali e sindacali chiedono una maggiore tolleranza su cartelli ed altre pratiche restrittive, su abusi di posizioni dominanti e su restrizioni commerciali, come modi per alleviare l’impatto della crisi sulle imprese e sui lavoratori. Finora, le autorità non hanno ceduto a queste pressioni. Nell’Unione Europea, in particolare, il commissario alla concorrenza Neelie Kroes ha applicato con coerenza la normativa antitrust e quella sugli aiuti di Stato (solo nell’Ue esiste il controllo sugli aiuti di Stato, che è parte integrante delle competenze comunitarie sulla concorrenza). Pur dando prova di una certa flessibilità per quel che riguarda gli interventi statali in situazioni di emergenza, la signora Kroes ha dimostrato l’intento di esercitare un controllo rigoroso nella fase delle ristrutturazioni, allo scopo di minimizzare le distorsioni inferte alla concorrenza dagli aiuti di Stato. Tuttavia, man mano che si manifestano le conseguenze economiche e sociali della crisi, è probabile che in tutti i paesi si facciano più pressanti gli appelli per sospensioni o attenuazioni nell’applicazione delle norme antitrust. Tali argomenti potranno sembrare nel complesso ragionevoli, agli occhi dell’opinione pubblica, e proprio qui che si nasconde l’insidia. In realtà, si tratterebbe di una politica economica sbagliata, che non solo penalizzerebbe i consumatori, ma che comprometterebbe anche le prospettive di crescita economica e occupazionale a più lungo termine. Il processo di «distruzione creatrice» posto in luce da Joseph Schumpeter, che genera innovazione e sviluppo, si trasformerebbe nel suo opposto, una «conservazione distruttrice». La transizione deve venire facilitata da appropriate politiche sociali, non da una sospensione della concorrenza. Gli insegnamenti della Grande Depressione sono chiari. La sospensione della normativa antitrust contribuì ad aggravare e prolungare la crisi. Il ripristino di una sua rigorosa applicazione nel 1938 rappresentò una pietra miliare del New Deal. I nuovi capi delle autorità antitrust americane nominati dal presidente Barack Obama, Christine Varney al Ministero della Giustizia e Jon Leibowitz alla Federal Trade Commission, hanno sottolineato l’importanza di questo precedente storico e la necessità di evitare il ripetersi di simili errori. La signora Varney ha inoltre sollevato la questione
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CLINTON: L’AMERICA TORNA IN ASIA MA IL POSTO È OCCUPATO (DALLA CINA)
se un’applicazione più rigorosa della normativa antitrust negli anni scorsi non avrebbe potuto impedire a talune società di crescere fino al punto da costituire un rischio per l’intero sistema finanziario. Occorre una campagna intensa di pedgogia e di spiegazione, indirizzata tanto al pubblico quanto ai politici. Nelle loro rispettive giurisdizioni, le autorità della concorrenza hanno dimostrato un serio impegno in tal senso. Ma il loro messaggio non sembra trasmettersi con la forza e la coesione necessarie per incidere in modo
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Nel 1938 il ripristino della normativa antitrust rappresentò una pietra miliare del New Deal significativo sul dibattito internazionale. In un momento in cui vengono studiati nuovi principi, istituzioni e meccanismi di governance globale, è importante che venga udita la voce globale della comunità che tutela la concorrenza. Le principali autorità antitrust del mondo dovrebbero emettere una dichiarazione congiunta, semplice ma inequivocabile, per spiegare perché è cruciale continuare a far rispettare, senza dilazioni né cedimenti, la normativa che regola la concorrenza, anche durante la crisi economica globale. Le autorità dell’Ue e degli Stati Uniti dovrebbero assumere la
leadership, in un’iniziativa aperta, che potrebbe successivamente coinvolgere l’International Competition Network. John Fingleton, capo dell’autorità antitrust britannica e presidente dell’Icn, è un promotore instancabile della concorrenza e senza dubbio coglie l’urgenza di un simile passo nella situazione attuale. L’iniziativa sarebbe certamente facilitata dal processo di convergenza in corso tra le autorità antitrust, che in tal modo diverrebbe anche più visibile. Le posizioni adottate negli ultimi mesi dai nuovi capi delle autorità americane stanno gettando ponti sulle divergenze che si erano create sia tra il Ministero della Giustizia e la Federal Trade Commission, sia tra gli Stati Uniti e l’Europa. Una dichiarazione congiunta per l’attuazione rigorosa della normativa antitrust, emanata dalle principali autorità, sarebbe importante di per sé. Inoltre, se l’Amministrazione americana dovesse sposarla, da Washington giungerebbe il messaggio che il ruolo straordinario oggi svolto dal governo nei vari settori dell’economia è provvisorio; che una normativa più rigorosa dei mercati finanziari non è in contrasto con i principi del mercato; e che il rispetto della normativa sulla concorrenza fa parte degli interventi per uscire dalla crisi. Un segnale di questo genere avrebbe un impatto considerevole. In un momento in cui la fiducia nell’economia di mercato in Europa e altrove è stata scossa dalle impressionanti deviazioni dai principi del mercato introdotte improvvisamente l’autunno scorso dagli Stati Uniti, il Paese da sempre paladino dell’economia di mercato, ci si augura che un simile messaggio arrivi al più presto possibile. traduzione di Rita Baldassarre
LA LEGA E I DIALETTI
Battaglie giuste e sparate SEGUE DALLA PRIMA
Che recuperando un forte e comune sentire intorno all'idea della Patria, dell'Unità, del Risorgimento possa permetterci di ricucire senza derive campanilistiche con le nostre lingue di ieri che per Giacomo Leopardi erano le più vicine «all'espressione diretta del cuore». E chissà che questa nuova scuola, italiana ma rispettosa dei dialetti, consenta ai deputati e ai senatori di domani di
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essere un po' più preparati di quelli di oggi, visto che ai microfoni delle Jene sono arrivati a collocare Guantanamo in Iraq e a definire il Darfur «un sistema di mangiare veloce», i baschi dell'Eta «un movimento irlandese» e Caino «figlio di Isacco». Per non dire della scoperta dell'America (oscillante tra il 1640 e il 1892) e altre amenità che ogni maestra da Sondrio a Crotone, inorridita, avrebbe segnato con la matita blu.
Gian Antonio Stella
Gio dl Luglio
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Focus Economia e governi Aiuti pubblici Gli Usa hanno concesso capitali e garanzie per ben 797 miliardi di dollari, il 5% del Pil
Acciaio e finanza Dopo la grande paura l’industria del credito è diventata, quanto a protezioni pubbliche, la siderurgia del nuovo secolo
Due anni di neointerventismo di Stato D
ue anni fa la Banca centrale europea apriva una linea di credito a breve di 95 miliardi di euro riservata alle banche che non riuscivano più a trovare i soliti prestiti overnight per regolare i pagamenti. Sembrava ordinaria amministrazione ed era, invece, il prologo di un dramma che avrebbe portato le banche centrali e i governi a imbottirsi di titoli tossici e azioni bancarie come mai era accaduto nemmeno nei decenni più statalisti del Novecento. La crisi covava da cinque mesi. Secondo la Bank of England, dal 5 marzo 2007 quando la Hong Kong Shanghai Banking Corporation aveva reso noto che un suo portafoglio di mutui subprime stava subendo più insolvenze di quante fossero previste nel prezzo. Ma è dal 9 agosto, con quel pronto soccorso della Bce, che la mano pubblica comincia a riacquistare la centralità dalla quale era stata allontanata negli anni ruggenti della tecnofinanza e della deregulation. E adesso, dopo 24 mesi, si può tentare un primo, provvisorio bilancio del neointerventismo degli Stati, che non sanno ancora se essere, con i soldi dei contribuenti, Stati banchieri oppure Stati azionisti riformatori o ancora Stati azionisti conservatori e infine succubi dei signori della debt economy. Come accade perfino nelle guerre, qualcuno ci guadagna da subito. Briciole d’oro raccoglie, per esempio, la famiglia svizzera Amon. Da 80 anni possiede la Sicpa di Losanna, piccola multinazionale degli inchiostri che fornisce i preziosi verde e nero alle rotative del Bureau of Engraving and Printing. Le banconote con l’effige di
Il 9 agosto 2007 il primo soccorso della Bce alle banche E Wall Street rischia di nuovo. Con i soldi dei contribuenti
Nuove fortune La Sicpa di Losanna fornisce gli inchiostri verde e nero per stampare i dollari: banconote aumentate del 10% in un anno
Le prediche sui bonus La nuova ondata declassa a grida manzoniane gli appelli del presidente Usa a contenere i compensi dei banchieri
George Washington sono aumentate del 10% in un anno. Così come ben si accontentano di ricevere dal Tesoro Usa 7,2 milioni di dollari per la consulenza legale gli studi Simpson, Hughes e Squire, per la consulenza finanziaria la EnnisKnupp e per quella contabile Pricewaterhouse e Ernst & Young: sono parcelle assai inferiori a quelle pagate dalle investment banks, ma cementano la reputazione, bene raro e redditizio. Sarà interessante vedere le percentuali della Bank of New York Mellon sulla gestione degli aiuti pubblici americani, ma l’essere braccio secolare del Tesoro e della Federal Reserve contribuisce a farle avere il rating tripla A, che molto abbassa il costo della raccolta rispetto alla concorrenza. La quale, peraltro, non se ne lamenta. Le prime sei banche di Wall Street sono Goldman Sachs, JP Morgan Chase, Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e Morgan Stanley. The Washington Post calcola che abbiano stanziato quest’anno 74 miliardi di dollari per salari, bonus e benefit dei dipendenti, 14 miliardi in più rispetto all'esercizio precedente. In media, 128 mila dollari per colletto bianco. Parecchio, e tuttavia poco in confronto ai compensi che corrono nell’investment banking. Proiettando su base annua il primo semestre, Goldman pagherà in media 773 mila dollari a ciascuno dei suoi 29 mila dipendenti nel 2009, record assoluto. La divisione specializzata di JP Morgan, 466 mila. Morgan Stanley, che ha chiuso in rosso il secondo trime-
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stre, ha elargito 3,9 miliardi ai dipendenti, pari al 72% dei ricavi del periodo, e ha premiato principalmente il desk delle obbligazioni istituzionali che, pur migliorando, non ha nemmeno chiuso in nero. Già il colosso assicurativo Aig aveva confermato i bonus, nonostante il Tesoro l’avesse appena salvato dal fallimento. La nuova onda-
ta di Wall Street declassa a grida manzoniane l’appello del presidente Obama a contenere le remunerazioni al top. È una mina sotto la coesione sociale: il conflitto tra regolazione e deregolazione è strettamente legato, come mostra il grafico, agli interessi della ristretta minoranza che tratta il denaro. Ma per l’economia il punto cruciale è
quanto rischio le banche stanno prendendo per riavviare la giostra. Una parte rilevante degli 11,4 miliardi di ricavi di Goldman deriva da trading di titoli. Quanto è fatto in proprio, rischiando molto, e quanto per conto dei clienti, dove, pur rischiando meno, i margini si vanno allargando anche perché, adesso, c’è meno concorrenza di prima? I bilanci non sono chiari. Del resto, in attesa che si adottino le raccomandazioni del Financial Stability Board, negli Usa vigono i principi contabili Us Gaap che compensano le posizioni attive e passive in derivati finendo così con il nascondere il rischio di controparte: quello stesso rischio che era stato trascurato negli anni della bolla globale. È arduo misurarne la portata. Ma il caso della Deutsche Bank, che fa molti derivati e dà rendiconti all’europea e all’americana, è istruttivo: in Deutsche Bank, la leva finanziaria, ovvero il rapporto tra totale degli attivi e mezzi propri, appare quasi tre volte meno spinta se calcolata con gli Us Gaap. Sarà una combinazione, ma il value at risk di Goldman Sachs in pri-
mavera ha toccato il record. Delle sei grandi di Wall Street, tre hanno restituito al Tesoro gli aiuti ricevuti: 10 miliardi Goldman, 10 Morgan Stanley e 25 Jp Morgan. E tanto basta loro per ritenersi con le mani libere. Ma si tratta solo degli aiuti diretti e per le due investment banks resta la copertura della Federal Reserve quale prestatrice di ultima istanza in caso di crisi di liquidità: copertura concessa per evitare altre Lehman pur non essendo queste vere banche commerciali. Di più, le banche tornano al profitto anche perché l’intero settore, da loro contaminato con la tecnofinanza, è stato salvato a spese dello Stato. Secondo Mediobanca, lo Stato Usa ha dato capitali e garanzie «pesanti» a 683 banche e finanziarie per ben 797 miliardi di dollari, il 5% del Pil, più della metà del patrimonio netto aggregato del sistema bancario. Solo il Regno Unito ha fatto peggio obbligando il Tesoro di Sua Maestà a impegnare 656 miliardi di sterline in cinque enormi salvataggi. La contabilità degli aiuti pubblici non è ancora definitiva. La Bank
Il «Bank Disclosure Index»
La trasparenza degli istituti di credito: male il Regno Unito, bene l’Italia L’ultimo Financial Stability Report della Bank of England contiene un’ammissione significativa: il Regno Unito, da molti ritenuto un modello di trasparenza, è arrivato alla crisi bancaria con un grado assai modesto di apertura delle banche all’informazione. L’inaspettata censura viene documentata con il Bank Disclosure Index di Rocco Huang, economista della Banca mondiale, composto nel 2006 analizzando i bilanci di 20 mila banche di 180 Paesi, un universo dal quale, tuttavia, sono escluse le banche d’investimento e le banche immobiliari, gli istituti a lungo termine, le banche centrali e le banche islamiche. Huang assegna un voto da 100, per l’eccellenza, a zero, alle notizie che le banche danno in merito a crediti, azioni e obbligazioni, depositi, altra raccolta, ratios patrimoniali, ri-
serve, partite fuori bilancio, impegni, entrate straordinarie, accantonamenti. Huang colloca il Regno Unito al 47˚ posto, con 71 punti: come Polonia, Filippine e Singapore, appena peggio di Malta e meglio di Lituania, Namibia, Belgio, Ucraina e Irlanda. L’altro faro della trasparenza, gli Usa, è 25˚, dietro la Slovenia e davanti al Libano. Al primo posto è Hong Kong, con voto 91, al secondo la Svezia con 90 e al terzo l’Italia con 89, segue
Terzo posto Roma viene dopo Hong Kong e Svezia: il merito attribuito ai canoni informativi generali e stabili messi in campo negli anni Novanta
l’Olanda con 86. Il merito, per l’Italia, viene attribuito ai canoni informativi generali e stabili messi in campo negli Anni 90 dalla Banca d’Italia dell’altrimenti criticato Antonio Fazio. La Bank of England e la Financial Service Authority, invece, se ne sono tenute lontane. E così, per una Hsbc abbastanza trasparente, molti altri colossi, da Lloyds Tsb ad Abbey, da Royal Bank of Scotland a Bristol & West lasciano a desiderare. Gli Usa, un tempo all’avanguardia, non hanno più migliorato il reporting. Il primato di Hong Kong, invece, è stabilito su una ferrea disciplina che l’ha fatta diventare il cuore finanziario dell’Asia. Ma nemmeno Hong Kong è perfetta: in 10 su 11 delle sua maggiori banche la maggioranza dei consigli è composta da manager o esterni a loro legati.
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Il primato Hong Kong, capitale finanziaria asiatica, è la piazza giudicata al primo posto per l’apertura delle banche all’informazione, grazie a una ferrea disciplina
of England stima in 1.260 miliardi di sterline gli interventi statali del suo Paese per l'acquisto di azioni bancarie, titoli tossici, garanzie, assicurazioni di attività finanziarie, in 10.440 miliardi di dollari gli analoghi interventi fatti dal governo Usa e in 1.640 miliardi di euro quelli fatti dai 16 Paesi dell’Euro. Traducendo tutto in dollari, fa 14.810 miliardi. Ma niente più delle cifre del Fondo monetario, ancorché meno aggiornate sul fronte degli aiuti pubblici, dà l’idea di come l’industria del credito sia diventata, quanto a protezioni pubbliche, la siderurgia del nuovo secolo: a metà 2008, ante Lehman cioè, la raccolta bancaria totale di Eurolandia, Usa e Regno Unito era di quasi 31 mila miliardi di dollari; di questi, circa 9 mila miliardi erano assicurati sotto forma di liquidità extra dalle banche centrali (1.950 miliardi), impegno dei governi a comprare attivi nei bilanci delle banche (2.525) e garanzie pubbliche sul debito em es s o d al l e banc he s tes s e (4.480). Se si aggiungono i pacchetti di sostegno all’economia reale che hanno frenato le insolvenze private, e dunque le sofferenze bancarie, la conclusione è evidente: più di un dollaro ogni tre è in mano al sistema finanziario grazie all’intervento pubblico in barba alle prediche contro gli aiuti di Stato.
Alla droga del debito privato in eccesso è dunque seguito il metadone dei governi, non la disintossicazione. E da quella parte della City che ancora resiste viene ora una particolare visione del futuro. Dice John Varley, amministratore delegato del gruppo britannico Barclays, che ha saputo stare a galla senza il salvagente pubblico: «Il modo migliore di ritirare il sostegno pubblico è che i governi e le banche centrali dicano che, se mai ci saranno altre scosse sul mercato, loro non esiteranno a garantire la liquidità. Più netto è quell’impegno, meno saranno le probabilità che poi lo si reclami davvero». Ma la bolla ha lasciato due drammatici paradossi che non si risolvono con lo Stato che si limita al ruolo di Lord Protettore della liquidità. Le banche centrali dicono che non ci possono più essere istituzioni troppo grandi per non poter essere lasciate fallire e, dopo le fusioni di emergenza, come nota Simon Johnson, economista del Mit, il grado di concentrazione del sistema è aumentato. Le banche devono lavorare con meno debiti e più capitale, aggiungono le autorità di Vigilanza, e adesso, complice la recessione, hanno spesso una leva finanziaria più lunga di prima. Se vorrà davvero ritirarsi, lo Stato banchiere per forza dovrà fare ancora molta strada, mentre gli squali di Wall Street tornano a scommettere sull’economia del debito.
Federico Fubini Massimo Mucchetti
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Gio dl Luglio Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
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Esteri Internet La società fondata da Yang e Filo gestirà la raccolta e utilizzerà la tecnologia di Bing, il nuovo motore del gruppo di Bill Gates
Alleanza Microsoft-Yahoo, sfida a Google Dopo tre anni di trattative accordo decennale per la ricerca online e la pubblicità MILANO — Tre anni d’estenuante corteggiamento, culminato nel giugno 2008 con un’offerta d’acquisto ostile rifiutata con sdegno. Poi la faticosa ripresa delle trattative. E ieri, infine, la lunga marcia d’avvicinamento fra Microsoft e Yahoo è arrivata a compimento. Quella annunciata dai due gruppi è un’alleanza nel campo delle ricerche sul web e della pubblicità online che avrà durata decennale e che punta, ovviamente, a contrastare lo strapotere di Google. In base all’intesa, Yahoo potrà avvalersi del nuovo search engine di Microsoft, Bing, da utilizzare sul proprio sito internet, e potrà decidere di concedere a Microsoft una serie di funzioni
del proprio motore di ricerca da integrare in quello del gruppo di Redmond. Quanto alla pubblicità generata sul web, sarà Yahoo a gestirne la raccolta attraverso il proprio staff specializzato e le proprie tecnologie, utilizzando nel caso anche le tecnologie di Microsoft. «Questo accordo ci permette di disporre delle dimensioni di scala necessarie per affrontare un concorrente formidabile», ha spiegato Carol Bartz, amministratore delegato della società di Sunnyvale, California. Secondo le rilevazioni di comScore per il mese di giugno, l’unione dei due rispettivi motori, Bing e Yahoo Search, può infatti contare su una quota di mercato pari a circa il
28% di tutte le ricerche internet effettuate nel mondo, contro il 65% di Google. Di certo, quella annunciata ieri è una partnership tutta basata sul concetto di revenue sharing: Microsoft verserà a Yahoo nei prossimi cinque anni l’88% degli introiti pubblicitari derivanti dalle ricerche online. Nessun pagamento in denaro è previsto. Non solo sono un ricordo lontano i 47,5 miliardi di dollari messi sul piatto un anno fa da Microsoft per acquisire la società di Sunnyvale (quando i suoi titoli valevano 33 dollari, contro i 15 di oggi), ma non c’è traccia neanche del miliardo, o miliardo e mezzo di dollari che si aspettavano gli analisti del settore.
Tanto che ieri, all’annuncio dell’intesa, il titolo Yahoo è crollato al Nasdaq di oltre il 12%. E pensare che poche settimane fa Carol Bartz aveva ribadito di essere pronta a un’alleanza con Microsoft soltanto in cambio di «un adeguato scambio di tecnologie» e di un «boatload of money». Quella «montagna di denaro» sarà in realtà molto limitata. Yahoo confida di poter realizzare, una volta che l’intesa andrà a regime, maggiori utili operativi per circa 500 milioni di dollari l’anno. E di risparmiare circa 200 milioni di dollari di spese di capitale. Per Microsoft, in base alle dichiarazioni di Ballmer, si tratta invece di investire nel breve termine «molte centina-
ia di milioni di dollari». Ma soprattutto, grazie all’alleanza di Yahoo, il gruppo fondato da Bill Gates conta di tradurre in una consistente crescita delle quote di mercato nel web searching la buona accoglienza che il mondo della pubblicità ha riservato al suo motore Bing, lanciato il mese scorso. Per Microsoft si tratta insomma di accelerare quella rincorsa a Google che non sembra possibile facendo affidamento soltanto sulle proprie forze. Durante la conference call di ieri sia Ballmer sia Bartz hanno indicato l’inizio del 2010 come data per completare il processo di partnership. Il primo ostacolo da superare è
rappresentato dall’Antitrust americano, che pochi mesi fa ha bocciato senza appello i progetti sinergici presentati da Google con Yahoo perché prefiguravano una limitazione della concorrenza. Con Microsoft-Yahoo il problema non dovrebbe porsi, visto che proprio Google resterà comunque dominante nel campo delle ricerche web e della pubblicità da esse attirata. «Non credo che Washington possa avere qualcosa da obiettare — ha sottolineato l’amministratore delegato del colosso di Redmond —. Anziché restringere la competizione sul mercato, il nostro accordo è destinato semmai ad aumentarla».
Giancarlo Radice
L’alleanza anti Google Ricerche web, quote di mercato
8,4%
65%
19,5%
L’intesa Cosa cambia
Un motore «powered by Bing» A prima vista, per gli utenti cambia poco. Sul sito Internet di Yahoo il motore di ricerca della casa manterrà il suo attuale aspetto. Con una lieve differenza: nella parte bassa, comparirà la scritta «powered by Bing», cioè che il motore di ricerca di Yahoo è «alimentato» anche dalle tecnologie di Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft. Dal canto suo, anche la pagina web di Bing manterrà le attuali caratteristiche. L’alleanza Microsoft-Yahoo sta insomma tutta dietro le quinte, senza intaccare l’identità dei rispettivi siti web.
Pubblicità
60,420
Microsoft Yahoo
7,22 ( In miliardi di dollari)
Utili operativi (2008)
22,492
Microsoft Yahoo
Nuovi investitori cercansi
( In miliardi di dollari)
Fatturato (2008)
4,13
Dipendenti
89.800
Microsoft Steve Ballmer
Carol Bartz
Yahoo
13.500
Sergey Brin
Larry Page C.D.S
L’analisi I vantaggi e le incertezze dell’accordo
Una scommessa contro il tempo per la neonata «MicroHoo» DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK — Dopo tre anni di corteggiamenti, liti, rotture, Steve Ballmer, capo indiscusso di Microsoft da quando Bill Gates si è messo a fare il filantropo a tempo pieno, è finalmente riuscito a chiudere l'accordo con Yahoo!: un'intesa sull'area dei motori di ricerca con la quale la sua società cercherà di recuperare il terreno perduto nella sfida con Google. Arriva, insomma, «MicroHoo», anche se quello annunciato ieri non è un vero matrimonio: niente fusione né takeover come quello da 45 miliardi concepito l'anno scorso dal gigante di Redmond. L'accordo è solo industriale, è molto complesso e non è affatto detto che funzioni. Ma per il consumatore è, comunque, una buona notizia: mettendosi insieme, Microsoft e Yahoo! escono dall'angolo nel quale si erano cacciate. E, anche se unendo le forze non arrivano comunque a coprire nemmeno il 30 per cento del mercato delle ricerche on line contro il 65 per cento che è nelle mani di Google, quest'intesa costringe anche l'azienda leader ad accelerare il ritmo della sua innovazione. Pur consapevoli del loro ampio vantaggio, a Mountain View non prendono, infatti, sottogamba questa
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sfida perché, benché indebolita da una lunga crisi, Yahoo! continua ad avere una solida rete commerciale e una forte capacità di raccolta pubblicitaria, mentre Bing, il nuovo motore di ricerca messo a punto da Microsoft, sembra avere caratteristiche tecniche molto promettenti che consentirebbero al gruppo di Redmond di recuperare gran parte dello svantaggio
rispetto agli algoritmi sui quali si basa il sistema Google. Per Microsoft il problema è che, con una quota del mercato "search" ormai ridotta ad appena l'8 per cento, è assai difficile attirare l'interesse di imprese e inserzionisti pubblicitari. Bing rischiava, insomma, di essere il motore di una Formula Uno (sviluppato grazie alle enormi riserve di li-
Microsoft
Yahoo
Bill Gates
Yang e Filo
Bill Gates, fondatore di Microsoft e oggi impegnato insieme con la moglie Melinda soprattutto nella Fondazione che porta il suo nome
Jerry Yang e David Filo, i due fondatori di Yahoo, la compagnia di Sunnyvale da anni il maggiore portale di servizi internet al mondo
quidità della Microsoft) montato su un'utilitaria. L'accordo di ieri risolve almeno in parte questo problema: con la quota di mercato di Yahoo!, Bing non sarà ancora istallato su una vettura da "pole position", ma almeno potrà tornare in pista per gareggiare, senza più l'incubo del doppiaggio. Tutto molto ragionevole, almeno sulla carta, ma allora perché la Borsa ha reagito con freddezza? Nel caso di Yahoo! la forte flessione (meno 12%) si spiega col fatto che nei giorni scorsi i manager della società avevano accreditato l'ipotesi di un accordo nel quale la società avrebbe ricevuto una dote miliardaria. L'intesa, invece, non prevede alcun esborso. «Dov'è la barca di soldi della quale avevi parlato?», hanno chiesto ieri gli analisti a Carol Bartz, la manager che all'inizio del 2009 ha sostituto al vertice dell' azienda Jerry Yang, il cofondatore che si era guadagnato l'ostilità di gran parte degli azionisti rifiutando, prima dell'esplosione della crisi finanziaria, una generosissima offerta di Microsoft per l'acquisizione dell' azienda. In realtà la Bartz avrebbe condotto con perizia una trattativa che, se non riempie le casse di Yahoo!, lascia comunque piena autonomia operativa alla società nelle aree in cui è più forte e le assicura, per i prossimi 5 anni, l'88% dei proventi per le attività di ri-
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cerca generate sul suo sito. Quanto a Microsoft, con l'accordo non solo raggiunge importanti economie di scala, ma definisce anche una chiara ripartizione delle competenze: Yahoo! si occupa delle vendite e della raccolta pubblicitaria, mentre l'azienda di Redmond, conferendo il suo motore di ricerca, assume la piena responsabilità tecnologica dell'impresa. L'impostazione ha una sua logica ma le incertezze del titolo Microsoft (che ieri ha chiuso in lieve rialzo, dopo essere rimasto per molte ore al di sotto dei livelli del giorno precedente) probabilmente riflettono i molti dubbi che restano sullo sfondo: quando un cliente di Yahoo! non sarà soddisfatto della tecnologia Microsoft a chi si rivolgerà, visto che le aziende rimangono separate? E l'autorità Antitrust, che ha già bocciato "Yahoogle", l'alleanza pubblicitaria offerta l'anno scorso da Google al suo rivale per tagliare la strada a Microsoft, come si comporterà con MicroHoo? Le incertezze riguardano alcuni aspetti sostanziali dell'accordo, ma anche i tempi della sua applicazione: l'intesa non diventerà operativa prima del pronunciamento dell'Antitrust, atteso per la primavera del 2010. Da allora, dicono i manager delle due aziende, ci vorranno 24 mesi per ottenere tutti i benefici resi possibili da questa alleanza: due anni e mezzo rischiano di essere un lasso di tempo troppo lungo per aziende indebolite da una lotta che le ha viste fin qui soccombere a Google. Per questo c'è chi ritiene che alla fine, se l'integrazione industriale non dovesse funzionare adeguatamente, potrebbe riemergere il vecchio progetto della fusione.
Il problema di Microsoft nel campo delle ricerche Internet e della pubblicità collegata era molto semplice: Live Search non piaceva ai pubblicitari, sia per le esigue quote di mercato (circa il 6%) sia per l’efficienza tecnologica. Con il lancio di Bing, lo scorso giugno, la percezione è cambiata. Il nuovo motore ha impressionato favorevolmente sia gli esperti di tecnologie sia quelli di advertising. Ma se la sua funzionalità soddisfa, a suo sfavore continua a giocare l’esigua quota di mercato (attualmente l’8,4%), ancora troppo piccola per convincere i grossi investitori pubblicitari. Ed è questo, appunto, uno dei principali motivi alla base dell’accordo con Yahoo.
Mercato
Come rubare quote a Montain View Commenta Bryan Wiener, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria 360i: «Con i loro rispettivi motori di ricerca Microsoft e Yahoo raggiungono circa il 28% del mercato e questa situazione non sembra destinata a cambiare all’indomani dell’accordo di partnership». In altre parole, la loro unione resterà confinata negli stessi spazi di mercato finché non riusciranno a erodere le quote detenute da Google, oggi egemone con il 65%. «Ma per riuscirci — aggiunge Wiener — «dovranno proporre un motore di ricerca e una strategia di marketing migliore di quella Mountain View». E qui la sfida è ancora tutta da costruire.
Massimo Gaggi
Gio dl Luglio
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12 Esteri
Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Sport e nazionalismo basco
Finisce in carcere il campione di surf «Simpatie terroriste» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
Dopo l’attacco Il luogo dell’attentato ieri a Burgos (Reuters/Ricardo Ordonez)
L’attentato Nell’edificio preso di mira si trovavano anche i familiari degli agenti
Spagna, l’Eta cercava la strage Bomba alla caserma: 65 feriti Un furgone con 300 chili di esplosivo salta a Burgos DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID — C’erano 41 bambini addormentati nella caserma-condominio della Guardia Civil di Burgos (Castiglia e Leon) sotto la quale, l’altra notte, l’Eta ha fatto esplodere un’autobomba con trecento chili di esplosivo. Anche se l’attentato non è stato ancora rivendicato e anche se non è arrivata, poco prima dello scoppio, la consueta telefonata anonima che permette di sgomberare le possibili vittime civili, il governo spagnolo non ha dubbi sulla responsabilità dell’attacco terroristico. Il ministro degli Interni, Alfredo Perez Rubalcaba, è convinto che l’Eta questa volta cercasse la strage: «Non sono soltanto assassini e selvaggi, ora sappiamo che sono anche impazziti». In ogni caso, gli attentatori hanno commesso qualche errore, come la scelta del punto in cui abbandonare il furgoncino carico di tritolo, il pomeriggio precedente: un terreno non asfaltato, che ha assorbito buona parte della potenza
della carica. L’automezzo, parcheggiato sul retro della caserma per ben 14 ore prima di esplodere, era stato controllato dagli agenti di sorveglianza, ma la sua targa era identica, così come la marca e il modello, a quelle di un altro furgone di proprietà di un
residente della zona. E il «clone» non ha quindi destato sospetti né è stato rimosso. Alle 4 del mattino, la deflagrazione è stata sentita in quasi tutta la città: parte della facciata del palazzo, alto 14 piani, è crollata, ma soltanto metà dei 90 appartamenti era-
Sondaggio
Madrid e Lisbona: uno su tre vuole l’unione
José Saramago Nobel 1998 per la letteratura
MADRID — Una federazione della penisola iberica avrebbe il favore del 30% degli spagnoli e del 40% dei portoghesi. È quanto emerge a sorpresa da un sondaggio dell'Università di Salamanca, che pare ridimensionare la tradizionale rivalità tra i due Paesi, uniti brevemente nel Cinquecento sotto Filippo II. Solo un 30% degli spagnoli e dei portoghesi è nettamente contrario all'idea di un’unione politica, che il lusitano Josè Saramago, premio Nobel per la Letteratura, due anni fa aveva invece definito «inevitabile».
no abitati dagli agenti e dalle loro famiglie, non ancora partite in vacanza: 121 persone in tutto. Metà delle quali sono risultate ferite, in modo lieve, più che altro dalle schegge dei vetri infranti. In 65 sono stati medicati e dimessi dall’ospedale in giornata, ma non hanno avuto comunque la possibilità di tornarsene a casa, semidistrutta e inagibile. L’Eta ha colpito così otto volte, dall’inizio dell’anno, scegliendo come obiettivi ripetitori televisivi, sedi del Partito socialista, aziende impegnate nella costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità nel Paese Basco, senza fare vittime. Ma il 19 giugno i terroristi hanno alzato il tiro, uccidendo un ispettore dell’antiterrorismo di Arrigorriaga, Eduardo Puelles Garcia, sotto la cui automobile avevano piazzato una bomba adesiva, esplosa non appena la macchina si è avviata. Nel tardo pomeriggio anche il premier Zapatero ha condannato l’attento di Burgos.
Attacchi
Nel 2009 Con quello di ieri sono saliti a otto gli attentati dell’Eta dall’inizio di quest’anno. L’unico in cui si sono avute vittime è avvenuto il 19 giugno alle porte di Bilbao, quando un'auto-bomba ha causato la morte di Eduardo Puelles García, ispettore dell'anti-terrorismo. In tutti è stato usato un grande quantitativo di esplosivo
MADRID — L'onda lunga della giustizia ha colto di sorpresa il campione spagnolo di surf, Iker Acero. Di sorpresa e anche di buon'ora, ieri mattina, quando agenti dell'antiterrorismo gli hanno notificato, nella sua casa di Barrika sulla costa basca, un ordine di arresto e un'ingombrante accusa di connivenza con l'Eta. Niente a che vedere con l'attentato di poco prima a Burgos: pare che Iker fosse sotto osservazione da più di un anno perché sospettato, tra una prodezza e l'altra sopra i flutti, di alimentare online raccolte di fondi che sarebbero servite a finanziare l'organizzazione terroristica basca. L'atleta, molto popolare, assieme al fratello Eneko, sulle spiagge spagnole del nord e ai campionati dei virtuosi della tavola, affianca alle imprese nautiche interessi internautici: è infatti il presidente della società proprietaria di un sito, Gaztesarea.net, tutto in lingua basca (ma il cui server sarebbe in Usa), attraverso il quale era possibile acquistare tagliandi da un euro per partecipare a riffe non proprio benefiche. L'ultima lotteria, per esempio, risulta essere stata promossa da Segi, l'organizzazione giovanile della sinistra indipendentista, fuori legge in Spagna dal 2002 e, da otto anni, classificata nell'inventario europeo dei gruppi terroristici. Sebbene sia ancora legale sul versante francese, Segi è stata condannata un paio d'anni fa per i suoi vincoli con l'Eta da una sentenza del Tribunale Supremo spagnolo. Secondo gli inquirenti, il denaro raccolto era destinato ai detenuti di Askatasuna (che in basco significa «libertà» e forma parte dell'acronimo Eta), la cui lista elettorale era stata annullata dal Tribunale Costituzionale all'inizio della campagna per le amministrative nel Paese Basco in febbraio. Sempre per sospette collusioni con la banda armata. Quando, nella pagina web, è stato pubblicato il numero del biglietto vincitore, gli inquirenti hanno deciso di non attendere oltre e il giudice Fernando Andreu, de la Audiencia Nacional ha inviato agenti in borghese della Guardia Civil a casa di Iker Acero. Oltre al surfista, è stato arrestato il responsabile del sito, Alberto Martinez Gutierrez, ad Artziniega, 55 chilometri da Vittoria, il capoluogo della provincia, mentre il campione assisteva alla perquisizione della sede della società. Il sito è stato bloccato per possibile «uso fraudolento» e i due
titolari compariranno già domani davanti al giudice istruttore per rispondere di «collaborazione con l'Eta». Per il giorno successivo, sabato, gli indipendentisti del «Movimiento Pro-Amnistia» hanno annunciato una mobilitazione in difesa dei detenuti e delle loro famiglie. Iker Acero non è il primo campione basco che si compromette con la causa e le strategie dell'Eta e dei suoi satelliti. Il mondo sportivo è spesso un terreno fertile per gli indipendentisti che riescono a far leva sullo spirito di bandiera (basca) degli atleti locali. Negli anni della Transizione, non esitò a dimostrarlo, dentro e fuori dal
Iker Acero Il campione di surf spagnolo Iker Acero, 34 anni, è stato arrestato ieri sulla costa basca per sospetti contatti con l’Eta. Lo sportivo era sotto osservazione della polizia da oltre un anno
campo, uno storico portiere della nazionale, José Angel Iribar, che indossava alla rovescia i calzettoni per nascondere la bandiera spagnola ricamata all'altezza del polpaccio. A 35 anni, nel 1978, fu tra i fondatori di Herri Batasuna, il partito dichiarato definitivamente illegale dal giudice Baltasar Garzon nel 2003, per i suoi legami con l'Eta di cui era considerato il braccio politico. Negli anni '80 il portiere Iribar si ritirò dal terreno di gioco e dalla formazione politica. Ma altri suoi giovani colleghi e conterranei hanno rifiutato di rispondere alle convocazioni del commissario tecnico della nazionale a Madrid e di intonare l'inno d'inizio partita.
Elisabetta Rosaspina
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Esteri 13
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
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Fuga dall’Est Vero sconfitto l’«amico della Russia» Voronin. Con questa elezione il Paese si avvicina all’Ue
La Moldova toglie lo scettro ai comunisti Ridimensionato il partito di governo. Avanzano le formazioni europeiste Falsa partenza, si ricomincia. A neanche quattro mesi dalle elezioni politiche del 5 aprile e dalle rivolte che hanno sconvolto Chisinau, la Moldova è tornata ieri alle urne per rinnovare il Parlamento. Gli exit poll assegnavano ai quattro principali partiti dell’opposizione liberal-democratica oltre il 50 per cento dei voti, contro il 40,5 dei comunisti al potere da otto anni. I primi risultati parziali nella notte davano il 47 per cento al partito di governo, comunque pesantemente indebolito. Una netta virata a Ovest, la Moldova si aggancia al treno Europa. Il 7 aprile l’opposizione era scesa in piazza chiedendo l’annullamento dei risultati che confermavano partito di governo i comunisti accusati di tenere il Paese ostaggio delle ossessioni del presidente uscente Vladimir Voronin, non rieleggibile dopo due mandati consecutivi ma deciso a restare in partita almeno come presidente del Parlamento. Sessantotto anni, fedele al verbo marxista-leninista e nostalgico dell’Urss, Voronin aveva cercato un difficile equilibrio tra la dipendenza dal grande fratello russo e le ambizioni di avvicinamento all’Ue, suggellate dall’inclusione della Moldova nel programma di cooperazione del Partenariato per l’Est lanciato lo scorso maggio e considera-
54,9% All’opposizione È la percentuale ottenuta dai 4 principali partiti secondo gli exit poll
40,5% Ai comunisti I consensi ottenuti dal partito del presidente uscente Vladimir Voronin, al potere da otto anni
Niente brogli Una giovane attivista davanti alla sede della commissione elettorale nella capitale moldava Chisinau (Ap/John McConnico) Falce e martello Un moldavo guarda i manifesti del partito comunista (Ap)
to dal Cremlino un atto d’ingerenza nel suo «estero vicino». La piccola Moldova si è ritrovata prima linea del confronto tra Mosca e Bruxelles per conquistare la fiducia dei Paesi un tempo parte della «sfera d’influenza» sovietica. Poi le elezioni, le centinaia di arresti e i tre morti negli scontri con la polizia, le immagini del palazzo del Parlamento in fiamme sulle prime pagine di tutto il mondo, avevano convinto Voronin a tornare a cercare la protezione di Mosca. La Russia mantiene un contingente nella regione separatista della Transdnistria, fornisce il 90 per cento dell’energia al Paese più povero d’Europa e aveva promesso al nuovo governo, purché comunista, prestiti per 500 milioni di euro. «Nei giorni difficili — ha detto ieri Voronin — Mosca si è dimostrata il nostro amico più sincero». Giovani e classe media si sono schierati con l’opposizione che prometteva un cambiamento radicale a favore dell’economia di mercato, di un’informazione libera e pluralista e di legami più stretti con l’Europa e la confinante Romania. Voronin aveva accusato il governo romeno di aver manovrato la rivolta di aprile, ribattezzata «Rivoluzione Twitter» per il ruolo, in realtà sovrastimato, dei nuovi social network nell’organizzazione dei raduni. «I giovani — dice al Corriere Vladimir Tismaneanu, analista romeno e
Nuova Europa È stato guardia del corpo del dittatore Zhivkov e dell’ex re Simeone
direttore del Centro per gli Studi delle Società post-comuniste dell’Università del Maryland — rifiutano di continuare a vivere in un sistema che mescola cinismo, mentalità mafiosa e leninismo d’accatto. Questi ventenni hanno conosciuto libertà che i loro genitori ignoravano e non si rassegnano, sono decisi a impedire che la Moldova diventi una seconda Bielorussia, un regime autocratico e isolato». Se i risultati ufficiali confermeranno gli exit poll, Liberali, Liberal-democratici, Democrati-
La scheda
Il Paese Repubblica socialista sovietica dal 1944, la Moldova è diventata indipendente il 27 agosto 1991. Attualmente la sua popolazione stimata è di 4,3 milioni di abitanti e la capitale è Chisinau. L’attuale capo di Stato è Vladimir Voronin (foto), il primo ministro è Zinaida Greceanii
La rivolta Quattro mesi fa l’opposizione aveva chiesto l’annullamento del voto del 5 aprile ci e Nostra Moldova potranno formare una coalizione senza i comunisti e disinnescare l’impasse che ha bloccato l’elezione del nuovo presidente e costretto Voronin a sciogliere le Camere; un negoziato con i comunisti sarà comunque necessario per eleggere il capo di Stato. Un attore chiave per la definizione dei nuovi equilibri potrebbe rivelarsi il leader dei Democratici ed ex comunista Marian Lupu. Il leader dell’opposizione Filat ha detto: «La Moldova torna libera e democratica».
Le elezioni Il 5 aprile il Paese era andato alle urne per rinnovare il Parlamento. Ma dopo due giorni l’opposizione era scesa in piazza chiedendo l’annullamento dei risultati che confermavano partito di governo i comunisti, accusati di tenere il Paese ostaggio del presidente uscente Voronin. Centinaia di arresti, tre morti negli scontri, poi la decisione di tornare alle urne
M. S. Na.
Pena capitale
E in Bulgaria arriva il premier-bodyguard Borisov promette maniere forti per sconfiggere la corruzione Sembra Putin ma s’ispira a Schwarzenegger. Boiko Borisov è il premier d’azione dal quale la Bulgaria aspetta il riscatto, e l’Europa riforme. Lunedì si è insediato a Sofia il nuovo governo di centrodestra uscito dalle elezioni del 5 luglio, un esecutivo di minoranza che può contare su 116 seggi su 240 ed è formato da un solo partito, il Gerb, acronimo che in bulgaro significa «blasone» e sta per «Cittadini per lo Sviluppo europeo della Bulgaria». Dichiarazione d’intenti del fondatore Borisov, che due anni e mezzo dopo l’ingresso dello Stato balcanico nell’Ue promette di usare le maniere forti per riportare all’ovile la pecora nera d’Europa, devastata da corruzione e criminalità organizzata. C’è da aspettarsi che manterrà la parola. A cinquant’anni Boiko ha vissuto molte vite. Cintura nera ed ex allenatore della nazionale bulgara di karate (il russo Vladimir Putin è esperto judoka), si è avvicinato all’agone politico come guardia del corpo prima di Todor Zhivkov, l’ultimo leader comunista della Bulgaria al potere dal 1954 al 1989, poi di re Simeone II tornato dall’esilio e diventato premier nel 2001. Ex poliziotto e vigile del fuoco, nel 2001 è stato nominato segretario generale del Ministero degli Interni, distinguendosi per una serie di operazioni che miravano a decapitare i principali clan malavitosi. Nel 2005 è stato eletto sindaco di Sofia, dopo aver dominato la campagna elettorale con slogano del tipo: «Giudicatemi non per quello che farò, ma per quello che ho fatto». È stato il salto. Fino ad allora Boiko «Batman» Borisov era rimasto a me-
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tà strada tra il politico di professione e il dilettante che suscitava commenti ironici per il passato da picchiatore e la passione per i film di Terminator e Rocky Balboa. Diventando primo cittadino della capitale dimostrava di aver conquistato la stima dei cittadini, e di poter puntare ancora più in alto. Gerb è il suo grande successo. Fondato nel 2006, alle ele-
zioni di luglio il partito ha ottenuto il 39,8 per cento dei voti. Governerà con l’appoggio esterno dei gruppi di destra «Coalizione blu» e «Ordine, legge e giustizia», oltre che con il sostegno degli ultranazionalisti di Ataka. Rifiutando le ipotesi di coalizione con l’estrema destra e scegliendo di governare da solo, ufficialmente perché «vogliamo essere gli unici
Cinema e politica Boiko Borisov (a sinistra) con Sylvester Stallone nel 2008: Borisov era sindaco di Sofia; il 5 luglio 2009 è stato eletto primo ministro bulgaro
Dopo la chiusura dei casinò
Clan in guerra per il gioco d’azzardo Ferito in una sparatoria il padrino di Mosca MOSCA — Primo regolamento di conti dopo la chiusura dei casinò a Mosca: il padrino della mafia russa Vyacheslav Ivankov, 69 anni, è rimasto coinvolto in una sparatoria avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì. Ivankov è stato ricoverato in ospedale con tre ferite all’addome; è in rianimazione e
le sue condizioni restano preoccupanti. La Procura russa ha aperto un’indagine per tentato omicidio. Il boss, meglio noto come «il giapponesino» per la bassa statura e gli occhi a mandorla, sarebbe stato impegnato in una mediazione tra due cosche in guerra per il controllo del gioco d’azzardo.
responsabili» delle prossime mosse, Borisov ha risposto alle preoccupazioni di quanti ricordano le frasi pronunciate in passato sui «turchi che dovrebbero tornare in Turchia» e le donne lesbiche «che evidentemente non hanno ancora incontrato Boiko». Al suo governo tocca risollevare l’economia in ginocchio, rassicurare chi fino alle elezioni temeva che il Paese cedesse al richiamo russo e riconquistare la fiducia dell’Unione europea, che l’anno scorso ha congelato 500 milioni di euro di aiuti accusando la coalizione guidata dai socialisti di tollerare frodi e gravi connivenze tra politica e crimine. Borisov ha voluto con sé nomi pesanti, primo tra tutti il neo ministro delle Finanze Simeon Djankov che porta in dote un’esperienza di 15 anni alla Banca Mondiale ed è sposato con l’economista Caroline Freunde, indicata come possibile consigliera dell’Amministrazione Obama. Nel tentativo di inaugurare il nuovo corso della trasparenza, lunedì Borisov ha riaperto un capitolo doloroso per il Paese dichiarando che nel 2007 Sofia pagò alla Libia 100 milioni di dollari per il rilascio delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese accusati di aver inoculato deliberatamente il virus dell’Hiv a 400 bambini nell’ospedale di Bengasi. Non ha fornito prove. Dice di voler procedere alla modernizzazione delle infrastrutture e al rilancio di settori tradizionali come agricoltura e turismo. «Prenderò personalmente in mano i dossier — ha dichiarato —. La strada che abbiamo davanti non sarà facile, ma non ci perderemo d’animo».
Maria Serena Natale
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Al patibolo Una detenuta cinese portata al luogo dell’esecuzione
La Corte Suprema cinese: «Diminuire le esecuzioni» ROMA — In Cina, il Paese che anche nel 2008 ha fatto registrare il record mondiale di esecuzioni capitali, il vicepresidente della Corte Suprema, Zhang Jun, ha annunciato una piccola svolta: l’organo di giustizia ricorrerà sempre più spesso alla «pena di morte con commutazione» per ridurre in maniera rilevante il numero delle esecuzioni capitali nella Repubblica popolare. La notizia l’ha pubblicata il quotidiano China Daily che, però, ha anche definito i limiti del nuovo corso: «Poiché è impossibile per il Paese abolire la pena di morte vista la situazione attuale e le condizioni di sicurezza». La Cina, infatti, continua ad essere in cima alla lista nera diffusa con il rapporto annuale dell’associazione «Nessuno tocchi Caino»: 5.727 esecuzioni capitali eseguite nel 2008 (5.851 nel 2007) di cui circa 5.000 nella Repubblica popolare, con un dato certamente sottostimato perché la materia è catalogata a Pechino come segreto di Stato. Seguono l’Iran (346) e l’Arabia saudita (102). La Comunità di Sant’Egidio
ha definito un «fatto importante» la svolta parziale annunciata dalla Cina. Invece notizie incoraggianti, sottolinea «Nessuno tocchi Caino», arrivano dallo Stato Usa del Nuovo Messico che ha finalmente abolito la pena di morte e che a Roma ha ricevuto il premio «Abolizionista 2009». La circostanza è stata sottolineata anche dal presidente della Repubblica che ha voluto inviare un suo messaggio a «Nessuno tocchi Caino» in cui si esprime apprezzamento per l’opera dell’associazione «che continua con tenacia ad adoperarsi per l’abolizione della pena di morte». Giorgio Napolitano ha apprezzato la «scelta di conferire il premio "Abolizionista dell’Anno" al governatore del Nuovo Messico, signor Bill Richardson, ed ex equo alla deputata del Nuovo Messico, signora Gail Chasey, perché costituisce il giusto riconoscimento per il loro contributo a questa battaglia di civiltà». Tuttavia, ha commentato Emma Bonino, vice presidente del Senato, «ora non bisogna abbassare la guardia».
Dino Martirano
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Gio dl Luglio Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Esteri 15
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Fine di un’era Opposizione favorita alle elezioni di agosto
Dopo le elezioni
«Via dall’Afghanistan» Tokio e le sirene anti Usa
Berlusconi: «Exit strategy con gli alleati»
La sinistra promette una svolta dopo il voto Yukio Hatoyama, alla fine, ha detto una cosa di sinistra: «Via dall’Afghanistan». Il leader del Partito democratico del Giappone, ora all’opposizione ma dato «sicuro vicente» dai sondaggi alle consultazioni del 30 agosto, soltanto domenica scorsa aveva affermato: «Saremo coerenti: non possiamo immaginare di ordinare alle nostre navi di tornare indietro il giorno dopo aver ottenuto la guida del governo». Criticato perché «appiattito» su posizioni troppo simili a quelle dei rivali liberaldemocratici, Hatoyama ha corretto il tiro ieri: se vincerò le elezioni, ha detto, «metterò fine alla missione di sostegno» di Enduring Freedom alla sua scadenza naturale, nel gennaio 2010. «La nostra linea di fondo è di non prorogarla», ha concluso. Dal punto di vista operativo, la scelta è minima. Il Giappone, dal 2001, all’indomani degli attentati alle Torri Gemelle, mantiene al largo del Pakistan una squadra di due navi — una adibita al rifornimento, una di scorta — il cui compito è di assistere con carburante, acqua e altri materiali i vascelli della coalizione di pattuglia nell’Oceano Indiano. Eppure, da un punto di vista puramente diplomatico, ritirare la piccola task force dal teatro afghano avrebbe un sicuro impatto sulle relazioni con gli
Israele
Usa, che da tempo spingono su Tokio perché superi le limitazioni imposte dalla Costituzione pacifista (peraltro scritta da MacArthur dopo la Seconda guerra mondiale), impegnandosi maggiormente all’estero sul piano militare. Così, il governo liberaldemocratico di Taro Aso ha potuto attaccare il rivale sostenendo che l’opposizione è divisa e non ha una linea chiara in politica internazionale. In effetti, all’indomani dello scioglimento della Dieta, lo scorso 21 luglio, Hatoyama aveva confessato a un suo collega di
partito: «Da questo momento seguiremo una linea politica votata al pragmatismo». L’obiettivo era raccogliere quei voti moderati insoddisfatti per gli scandali e le inefficienze dimostrate da Taro Aso, terzo premier liberaldemocratico in tre anni, in un governo nazionale comunque guidato dal centrodestra (a parte una breve interruzione di 11 mesi nel 1993) sin dal 1955. Nei giorni seguenti, gli esponenti democratici avevano dunque fatto a gara nel «correggere» tutte le uscite più radicali espresse negli an-
ni passati all’opposizione: le basi Usa a Okinawa non più da chiudere; la relazione con Washington come «asse portante» delle alleanze del Sol Levante al posto di un «raffreddamento» e un «distacco» a lungo predicati come necessari; il pacifismo corretto da posizioni più decise nei confronti della Corea del Nord e della Cina. Lo spostamento al centro dei democratici, secondo lo Yomiuri Shinbun, grande quotidiano conservatore, «è avvenuto senza un briciolo di dibattito all’interno del partito», una formazione nata nel
Programma Il leader del Partito democratico del Giappone Yukio Hatoyama, 62 anni, con una copia del «manifesto» della sua formazione politica. Il programma è stato «emendato», limando in senso centrista le posizioni più radicali
1998 «come risultato dell’unione di transfughi liberaldemocratici e esponenti socialisti: un insieme eterogeneo di interessi che potrebbero diventare conflittuali una volta al governo». Hatoyama ha promesso, nel caso dell’Afghanistan, di «aumentare gli aiuti civili» superando i due miliardi di dollari già promessi al governo di Hamid Karzai. In ogni caso, a Kabul rimarrebbero impegnati Ong e funzionari non militari che partecipano alla ricostruzione del Paese.
ROMA — «Solo dopo le elezioni potremo pensare attentamente a una exit strategy». Così Silvio Berlusconi torna sulla missione in Afghanistan, dopo che il ministro delle Riforme Umberto Bossi si era espresso, nei giorni scorsi, per un rientro in patria dei soldati italiani. Il presidente del Consiglio aveva già ribadito che «la linea non si cambia» ma ieri è intervenuto nuovamente sulla questione durante il cocktail di saluto ai senatori del Pdl prima delle vacanze estive. La novità è l’apertura del premier a una strategia di uscita dall’Afghanistan dopo le elezioni che si terranno nel Paese il prossimo 20 agosto. «Solo concordata con gli altri partner», ha precisato però Berlusconi. L’Italia è impegnata in Afghanistan con altri 42 Paesi nell’ambito della missione internazionale Isaf a guida Nato con 2.795 soldati, a cui si stanno aggiungendo proprio in questi giorni altri 500 rinforzi. Della necessità di una «exit strategy» aveva parlato anche Barack
Paolo Salom
L’autore di origine siriana: «Boicottato perché ho usato il termine "catastrofe" per la nascita dello Stato»
Messo all’indice il libro sulla memoria araba Premio ritirato allo scrittore ebreo Hilu. Ma il romanzo è in testa alle classifiche Fronte Un italiano a Herat DAL NOSTRO INVIATO
HERZLIYA — L’idea per il romanzo è venuta ad Alon Hilu seduto in un caffè su piazza Masarik, quando ha cominciato — macchina del tempo e occhi a raggi X — a spogliare la Tel Aviv che aveva davanti, a scavare sotto l’asfalto e i marciapiedi. «Non ho trovato la sabbia, come ancora ci insegnano a scuola. Ma aranceti, con cammelli e muli che avanzano su strade di pietra». La città dissotterrata, più che immaginata, è disegnata sull’ultima pagina di «La maison Dajani». 1895, la rocca di Jaffa e i campi tutt’intorno, il cimitero musulmano sulla collina dove oggi sorge l’hotel Hilton, i fiumi con i loro appellativi arabi: Wadi Musrara per l’Ayalon (lo stesso nome dell’autostrada che corre adesso lungo il torrente), Nahal al-Uja per lo Yarkon. E’ la terra che trova Haim Margaliot Kalvarisky, agronomo e sionista, incaricato di comprarla dai contadini locali. E’ la terra dov’è nato e abita Salah, un ragazzino arabo con il dono e il danno di poter presagire il futuro, come la metropoli a venire e le sue tre torri («una tonda, una quadrata, una triangolare»), che sono i grattacieli Azrieli, costruiti di fronte al Pentagono israeliano. «E’ il tipico incontro tra i colonialisti e i nativi. I primi immigrati dall’Europa avevano una certa predisposizione e pregiudizi, non si può negarlo». I pregiudizi che Hilu, 37 anni, ebreo di origini siriane, ha sentito su di sé e gli altri mizrahim (le comunità arrivate dai Paesi arabi), anche se lui è cresciuto nei sobborghi eleganti di nord Tel Aviv e oggi vive in un appartamento della periferia ricca, ad Herzliya, la città dedicata a Theodor Herzl, il fondatore del sionismo. Kalvarisky è tra i membri di Brit Shalom, un gruppo che aveva cercato fin dall’inizio di trovare soluzioni alla convivenza con gli arabi. Altri padri della patria subiscono nel libro un trattamento meno bene-
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Chi è
volo: personaggi che ricordano David Ben-Gurion e Moshe Dayan vengono descritti, attraverso lo sguardo visionario di Salah, come «guerrafondai che danzano sul sangue». «La maison Dajani» (verrà pubblicato in Italia da Einaudi) è in testa alle classifiche dei libri più venduti e ha vinto — e perso nel giro di qualche giorno — uno dei premi letterari più ricchi del Paese. Il
Forum legale per la terra d’Israele, un gruppo ultranazionalista nato per opporsi al ritiro da Gaza, ha accusato Yossi Sarid, presidente della giuria, di conflitto di interessi perché la editor di Hilu è sua nipote. Mifal Hapayis, il lotto nazionale e sponsor del concorso, ha deciso di fermare la vincita, il caso è diventato politico (o forse lo è sempre stato), è finito su tutti i giornali e ieri pure in parlamento. «I critici hanno so-
La storia «La maison Dajani» racconta l’incontro fra un pioniere sionista e un ragazzino arabo che prevede il futuro nella Tel Aviv di fine 800
La reazione Il libro è stato attaccato da «Maariv» e il ministero degli Esteri ha comunicato al suo autore che non gli pagherà più le trasferte all’estero
Scrittore Alon Hilu è un autore israeliano. L’ultimo libro, «La maison Dajani» — ambientato ai tempi del sionismo a fine ’800, in alto la copertina —, ha vinto uno dei più ricchi premi letterari in Israele (sopra e accanto, Hilu alla cerimonia del ritiro). Il riconoscimento è stato poi revocato
stenuto — spiega lo scrittore — che il contenuto non c’entra. Eppure sono sicuro che la guerra è stata aperta dal mio discorso di accettazione, quando ho detto: "Questo libro parla della nakba, una parola che sembra vietato pronunciare"». Il premier Benyamin Netanyahu considera il termine «catastrofe», usato dai palestinesi per definire la nascita dello Stato ebraico, propaganda contro Israele e il suo governo ha deciso di cancellarlo dai testi scolastici, dov’era stato inserito due anni fa da Yuli Tamir, ministro dell’Educazione laburista. Il ministero degli Esteri ha comunicato a Hilu — in via non ufficiale — di non esser più disposto a pagare, come succede con gli altri scrittori, i suoi viaggi all’estero per rappresentare il Paese. Il quotidiano Maariv ha condotto una campagna contro il romanzo. «L’autocritica è ammessa — dice l’editorialista Ben-Dror Yemini al Washington Post — ma esistono linee rosse da non superare. Quando gli ebrei o i sionisti vengono ritratti in quel modo, diventa delegittimazione e demonizzazione dell’intera idea di Stato ebraico». Il quotidiano ha esortato la casa editrice a mandare al macero le prime cinquemila copie, quelle che in copertina riportano il marchio «Vincitore del premio Sapir 2009». «Se qualcuno chiede di bruciare i libri, la democrazia è a rischio», reagisce Hilu. Che spiega di considerarsi «un buon sionista»: «Ho scritto questo romanzo proprio perché voglio che lo Stato israeliano continui a esistere. I sionisti hanno vinto, sono stati i conquistatori, non li accuso. Ma la società israeliana deve conoscere il passato per salvare se stessa».
Obama. Tutti i Paesi impegnati sul fronte desiderano vedere in atto un’«efficace strategia d’uscita che consenta all’esercito dell’Afghanistan, alla polizia, ai tribunali, al governo afghani di farsi carico di sempre maggiori responsabilità riguardanti la loro sicurezza», aveva detto il presidente americano lo scorso 14 luglio di fronte al crescente numero di perdite nell’esercito dall’inizio del mese e alla ripresa dei talebani. Sull’aggressività dei ribelli in vista del voto si è soffermato anche Berlusconi: «Ci aspettavamo una recrudescenza degli scontri in prossimità delle elezioni e così è stato», ha detto ieri il premier. Che è poi tornato anche sulle frasi pronunciate dal leader della Lega: «Chi di noi non vorrebbe che i nostri soldati tornassero a casa? Ma i giornali devono riempire le pagine e guardate cosa è successo quando Bossi ha fatto una battuta. Ma noi dobbiamo essere là e far crescere una democrazia».
Davide Frattini
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Politica In radio «Vacanze? Nove giorni in un centro benessere dove si dimagrisce»
Il Cavaliere fa il dj «Basta vita spericolata» «Per il futuro mi piacerebbe essere un po’ più tranquillo» La Nota di Massimo Franco
Berlusconi e i vescovi, rapporti in bilico tra sintonia e imbarazzo
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fficialmente, il Vaticano tace. Ma le sei parole con le quali ieri, lasciando la Val d’Aosta, Benedetto XVI ha detto di leggere quotidianamente Avvenire, suonano come un implicito appoggio al giornale della Cei; ed alla linea equilibrata ma critica scelta nei confronti delle vicende personali di Silvio Berlusconi. È una conferma che le lettere filtrate nei giorni scorsi su quelle pagine rivelano un rapporto tormentato fra il premier ed il mondo cattolico ufficiale: almeno in questa fase. E si rafforza la sensazione che nell’associazionismo e nelle parrocchie l’irritazione per alcuni comportamenti berlusconiani sia diffusa: forse perfino superiore a quella delle gerarchie ecclesiastiche, in bilico fra difesa dei valori e realpoliUn avallo tik. La cautela e la misura con le indiretto alla quali è stata affrontata la quelinea di stione da santa Sede e Cei fin dall’inizio possono essere inter«Avvenire» da a fatica solo come appogBenedetto XVI pretate gio al leader del centrodestra. In realtà, la vita privata del premier sembra aver creato un’incrinatura dopo anni di sintonia oggettiva, più forte di qualunque teoria sull’equidistanza della Chiesa italiana dagli schieramenti politici. L’operazione di recupero non si presenta scontata nemmeno dopo il colloquio recente fra Berlusconi ed il cardinale Camillo Ruini, ex capo dei vescovi. L’accusa rivolta l’altro ieri da un sacerdote milanese ad Avvenire di avere tenuto un «silenzio di convenienza» sul premier è significativa. Il quotidiano, infatti, ha preso posizione più di una volta con durezza; e il direttore, Dino Boffo, ha risposto ricordando quella scelta. Più che la sua risposta, però, è la lettera a segnalare un malessere profondo nella base cattolica: anche se probabilmente poco politico, da delusi e non da avversari del capo del governo. D’altronde, si indovina un dosaggio accorto della «voce dei lettori» da parte di Avvenire: come se lo sforzo fosse quello di governare e incanalare la protesta. Il tentativo è di registrare le critiche, accoglierle e farle proprie, senza diventare strumenti dell’antiberlusconismo: tanto più in assenza di alternative all’attuale maggioranza. La novità è che fino a qualche giorno fa lo sforzo di chiarimento sembrava indirizzato soprattutto all’interno del mondo cattolico. L’obiettivo era di far sapere che non c’erano né disattenzione né indifferenza per alcuni comportamenti del presidente del Consiglio. Adesso, invece, si coglie la volontà di parlare anche all’inquilino di palazzo Chigi; di trasmettergli l’insoddisfazione per il modo in cui finora ha dato l’impressione di reagire; e forse di avvertirlo che le critiche arrivategli da un versante non pregiudizialmente ostile sono state in qualche modo obbligate e doverose. Il pontefice che fa sapere di leggere sempre Avvenire offre una copertura alle riserve; e, seppure in modo indiretto, mostra di condividerle. Forse anche per questo l’ipotesi di un’udienza di Berlusconi in Vaticano galleggia come un’eventualità da prendere in considerazione soltanto dopo l’estate. Il Pdl insiste nella descrizione di rapporti ottimi con oltre Tevere e con la Cei. È la sottolineatura di una verità, e insieme una mezza forzatura. Finora, le gerarchie cattoliche hanno evitato di offrire sponde agli avversari del premier: non vogliono l’instabilità, né un vuoto di governo. Ma con palazzo Chigi il rapporto appare, almeno su alcuni aspetti, da chiarire se non da ricostruire. E al di là delle lettere di protesta, sullo sfondo rimane una divergenza culturale sulle leggi che combattono l’immigrazione clandestina, caldeggiate in particolare dalla Lega. Il mondo cattolico le avversa perché finiscono per accentuare divisioni territoriali che si riproducono al suo interno. Ma le perplessità delle gerarchie stanno emergendo anche perché aumentano gli indizi di un possibile logoramento di Berlusconi: una prospettiva evocata nella speranza di scongiurarla.
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ROMA — «Per tutte le ragazze e i ragazzi in ascolto, una canzone cult di Vasco Rossi il cui titolo voi conoscete bene: "Vita spericolata"». Ieri Silvio Berlusconi è stato anche dj. I microfoni sono quelli di Radio Gioventù, l'emittente online del ministero della Gioventù, guidato da Giorgia Meloni. «Presidente, le devo chiedere di lanciare una canzone», dice Pier Luigi Diaco, che conduce insieme al ministro. Berlusconi sulle prime esita: «Non sono molto adeguato ai tempi, sono rimasto un po’ indietro...». Ma Meloni lo rassicura: «Il disco lo abbiamo scelto noi: È "Vita spericolata"». Berlusconi sorride compiaciuto: «Mi sembra che il titolo coincida in effetti con il mio passato e con il mio presente. Per il futuro, mi piacerebbe una vita un po' più tranquilla, ma so che sarà molto difficile». Ogni riferimento alle vicende degli ultimi mesi, dalla festa di Noemi alle rivelazioni delle ragazze di Bari, è voluto. Berlusconi imposta la voce e lancia il brano, che Vasco, giovane e sconosciuto, portò a Sanremo nel 1983, imponendosi all’attenzione. Il testo dice, fra l’altro: «Voglio una vita spericolata, voglio una vita esagerata, voglio una vita che non è mai tardi, di quelle che non dormi mai, voglio
Al piano Silvio Berlusconi suona al pianoforte durante il vertice Russia-Nato a Pratica di mare (2002). Alle sue spalle, Tony Renis
una vita piena di guai. Voglio una vita maleducata, voglio una vita che se ne frega di tutto sì». Si è parlato anche di vacanze. Non andrà in vacanza presidente?, ha chiesto Diaco. E Berlusconi: «Un po’ di spazio per il riposo me lo voglio ritagliare,
anche perché mi devo curare da questa cosa che ho al collo, devo fare delle cure cortisoniche». Poi — ha promesso — andrà tutte le settimane a L’Aquila: «Dobbiamo consegnare entro novembre le case completamente arredate, con le lenzuola al letto e il frigo pieno. Questo
è qualcosa che nessuno ha mai fatto. Anche in Cina e in America chi ha subito la perdita di una casa per terremoti o uragani mai ha avuto una risposta così veloce e tempestiva, con abitazioni così belle: immerse nel verde e con opere d’arte a conforto dei vari giardini. E con tor-
La canzone di Vasco Rossi
❜❜ Voglio una vita spericolata voglio una vita come quelle dei film voglio una vita esagerata voglio una vita come Steve McQueen voglio una vita che non è mai tardi di quelle che non dormi mai voglio una vita, la voglio piena di guai!!!
te gelato nei frigoriferi e lenzuola cifrate per le famiglie». Più tardi, al ministero dei Beni culturali, Berlusconi è tornato a promuovere il suo lavoro: «Le riforme epocali che abbiamo avviato sono straordinarie». La giornata del premier si è conclusa con un cocktail con i senatori del Pdl sulla terrazza Caffarelli. E Berlusconi è tornato sulle vacanze: «Ho questo male che mi affligge da tempo e mi sottopongo a infiltrazioni di cortisone, voi andate in vacanza e tornate belli, io invece andrò 9 giorni da quelli che fanno dimagrire». Al termine politica estera e ancora battute, con un lungo elogio per Obama («colto, preparato e simpatico») e la rivelazione di una telefonata affettuosa con Bush. E sulla Pravda: «Mi elogia, dice che sono bravo anche a letto».
R. R.
Il caso Zangrillo, specialista del San Raffaele, critica un sacerdote per l’omelia: lei fa terrorismo
E il suo medico sgrida il prete anti-premier
Cardiologo Il dottor Alberto Zangrillo, 51 anni, specialista del San Raffaele, da anni segue dal punto di vista medico il premier Silvio Berlusconi
MILANO — Lui, don Giorgio De Capitani, il prete ribelle di Rovagnate, in provincia di Lecco, dice che le parole forse sono state eccessive. Non le sue, quelle delle omelie nella chiesa di Sant’Ambrogio in Monte o delle video-prediche finite su Youtube. Quelle semmai sono «opinioni libere d’un prete di montagna». A lasciarlo «perplesso», sono stati gli attacchi del dottor Alberto Zangrillo, il medico di fiducia del premier Silvio Berlusconi, che domenica scorsa hanno interrotto la messa grande del paese: «Si vergogni, lei sta facendo terrorismo». «Uno sfogo», dice ora il medico del San Raffaele di Milano. Zangrillo, nella chiesa del piccolo paese del Lecchese, era arrivato di buon’ora, e con l’intento preciso di parlare con il prete
che dal web aveva attaccato Berlusconi e la Lega Nord («Mi è antipatica. Ci vorrebbero un milione di saponette per pulire il c... di quelli della Lega»). «Poi, insomma, poi le cose sono andate come sono andate», dice ora il medico. Don Giorgio, 71 anni, racconta così la mattinata: «Stavo distribuendo la comunione. A un certo punto, un uomo s’è fatto avanti. Ha puntato il dito e mi ha detto che faccio del terrorismo». Che il «disturbatore» fosse il medico del premier, don Giorgio lo ha capito solo due giorni dopo: «Ho visto la sua foto su un giornale, l ladri avevano tentato di svaligiargli la casa. Credetemi, non capisco proprio per quale motivo uno così importante si sia scomodato». Il motivo lo spiega lo stesso
Zangrillo, che è consigliere comunale in un paesino vicino (Missaglia) e — ci tiene a chiarirlo — non fa parte della parrocchia di Sant’Ambrogio: «Semplice, il prete fa politica. Da cattolico mi sono sentito in dovere d’intervenire». Quanto ha pesato la sua amicizia con Berlusconi? «Zero. Con Silvio non parliamo di queste cose. È stata una mia iniziativa, sia chiaro». Il viceministro alle Infrastrutture, il leghista Roberto Castelli, ieri ha chiesto l’inter-
Durante la messa L’incontro-scontro è avvenuto domenica. Il religioso: io perplesso dalla reazione
vento dell’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi chiedendo «un segnale ufficiale» contro il sacerdote. Al cardinale, peraltro, Castelli già s’era rivolto a marzo: «Ho scritto una lettera per segnalare questi comportamenti, nessuno ha risposto». Il vicario delle diocesi di Lecco Bruno Molinari, ha invece spiegato che don De Capitani esprime «posizioni autonome: «Io non le approvo. Non parla a nome della Chiesa. Prenderemo i provvedimenti necessari». Quanto al prete anti-lùmbard, quella di domenica non è una questione chiusa: «Zangrillo ha detto che tornerà la prossima settimana? Vedremo. Starò calmo, ma dovrà essere il cardinale Tettamanzi a chiedermelo».
Cesare Giuzzi
La escort
Bari, la D’Addario in Tribunale Esposto contro l’ex amante BARI — Un esposto contro l’ex amante che l’ha accusata di aver tentato di ucciderlo e contro la moglie di quest’ultimo che aveva lanciato accuse pesantissime contro di lei. Patrizia D’Addario, la donna che ha rivelato di aver trascorso una notte con Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli e di essere stata pagata, torna in Procura a Bari (nella foto). Questa volta non c’entra la sua testimonianza sui rapporti con il premier: dopo aver depositato la querela, ha subito
lasciato il palazzo di Giustizia. Vestita con un abito nero e tacchi altissimi, Patrizia ha confermato che domani sera sarà in una discoteca parigina per la sua prima uscita pubblica. In un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno il suo ex amante Giuseppe Barba ha affermato: «Patrizia ha speronato con la sua auto la mia Vespa. Voleva uccidermi». Barba fu denunciato da Patrizia già qualche anno fa per percosse e perché l’avrebbe costretta a
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prostituirsi. E furono proprio le registrazioni portate alla polizia a dimostrare che la donna aveva subito numerose angherie. L’inchiesta sulle prostitute portate dall’imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini alle feste nelle residenze del premier è alle battute finali e dovrebbe essere chiusa a settembre, dopo la pausa estiva. Nei prossimi giorni potrebbero invece concludersi le indagini sulla detenzione di stupefacenti a fini di spaccio: cocaina che Tarantini avrebbe offerto agli amici in varie occasioni e in particolare alle feste che organizzò la scorsa estate nella sua villa di Porto Cervo. In dirittura d’arrivo anche le verifiche sulla presunta corruzione.
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Politica 17
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
La cerimonia del ventaglio La seconda carica dello Stato: abbiamo sprecato un anno
Il giornalista
Schifani: ora riforme costituzionali
Chi è Vittorio Feltri, 66 anni. Esordì all’Eco di Bergamo nel ’62. Dall’89 dirige L’Europeo, poi L’indipendente (’92), Il Giornale (’94) e dal 2000 guida Libero
Il presidente del Senato: il bicameralismo perfetto non va bene per il Paese Val Marecchia
Sette comuni da Pesaro all’Emilia La Lega esulta
I giornalisti invece a Schifani hanno chiesto cosa ne sarà del ddl sulle intercettazioni, auspicando che «tutto ciò che è pubblico resti pubblicabile». Schifani, ricordando di essersi «speso personalmente», al di là delle sollecitazioni del Quirinale, per «dilatare il confronto» spera che si arri-
Col ventaglio Il presidente del Senato Renato Schifani, 59 anni, con il ventaglio regalatogli dalla stampa parlamentare. Il primo a ricevere il dono fu il presidente della Camera Zanardelli, nel 1893
vi a un «punto di equilibrio tra la tutela della privacy e le esigenze delle indagini». Parole ritenute di «indubbio interesse» dai vertici della Fnsi, presenti in sala, assieme alla vicepresidente del Senato, Emma Bonino, l’ex presidente Franco Marini, i capigruppo di Palazzo Madama e molte altre personalità istituzionali. La cerimonia è stata l’occasione per affrontare anche altri temi caldi nel dibattito interno alla maggioranza. Dal federalismo fiscale che Schifani afferma, «da uomo del sud» di «non temere», alla missione in Afghanistan che il leader della lega Umberto Bossi aveva chiesto di ritirare dopo la morte del militare italiano. Schifani è netto: «Sul tema dell'Afghanistan credo che nulla possa cambiare: non possiamo arretrare». «A chiedercelo sono gli stessi soldati» aggiunge, rivelando un colloquio telefonico, avuto nel giorno della morte del ragazzo con il suo generale che avrebbe chiesto di andare avanti con la missione. Per il presidente «esportare democrazia significa combattere il terrorismo» e «il fatto che, per fortuna, il nostro Paese non sia stato sfiorato dal terrorismo internazionale, non giustifica una nostra indecisione o arretramento in relazione ai nostri impegni già assunti».
Feltri verso l’addio a «Libero» Spunta l’ipotesi del «Giornale» MILANO — La notizia circolava da giorni negli ambienti giornalistici. Ma ieri sera è stata diffusa dall’agenzia di stampa AdnKronos: Vittorio Feltri (e con lui anche il direttore responsabile Alessandro Sallusti) sarebbe in procinto di lasciare la direzione di Libero per tornare al Giornale, attualmente diretto da Mario Giordano. Se le indiscrezioni raccolte dall’Adnkronos sull’imminente firma del contratto con i vertici del Giornale verranno confermate, per Feltri si tratterebbe di un ritorno nel quotidiano di via Negri fondato da Indro Montanelli, dopo la sua clamorosa uscita nel dicembre 1997, alla quale seguì la direzione di Maurizio Belpietro. Nel gennaio ’94 Feltri fu contattato da Paolo Berlusconi, editore del Giornale, che gli offrì la direzione del quotidiano, lasciata da Montanelli in polemica con Berlusconi. Feltri lo guidò per 4 anni con successo. Oggi, però, il diretto interessato, interpellato liquida la notizia come «un pettegolezzo che gira vorticosamente nei nostri ambienti». Ma c’è qualcosa di concreto? «Concreto...finché non c’è una firma nulla è concreto. Quindi adesso io rispondo di no». E però, se gli si chiede, laddove la notizia fosse confermata, se ci sarebbero ripercussioni su Libero, giornale da lui fondato nel giugno 2000 a sua immagine e somiglianza, il «Grande Orobico», come lo battezzò Giuliano Ferrara sul Foglio (non solo per le sue origini bergamasche ma anche per la sua puntigliosità), replica: «Tutti i giornali sopravvivono ai loro fondatori. Basta vedere quel che successe con Montanelli. Dunque...». Vittorio Feltri ha iniziato la sua carriera giornalistica a L’Eco di Bergamo nel 1962, come critico cinematografico. E poi: La Notte, il Corriere d'informazione, il Corriere della Sera. Tra le direzioni, anche l’Europeo (’89) e l’Indipendente (’92).
A. F.
Virginia Piccolillo
||| thewashingmachine.it |||||||||||
MILANO — «Alle 15 e 7 di oggi (ieri, ndr) al Senato abbiamo scritto un pezzo di storia, ridando dignità al popolo dell’alta Val Marecchia di ritornare alla sua madre patria.. L’alta Val Marecchia in Romagna ora è legge dello Stato. La soddisfazione è incontenibile, sono commosso». Sono state queste le prime parole con le quali il deputato Gianluca Pini della Lega Nord — presentatore della Legge per il passaggio alla Provincia di Rimini di sette comuni dell’Alta Val Marecchia, in provincia di Pesaro Urbino, che con il referendum del dicembre 2006 scelsero di passare, con quasi l’84% dei voti, dalle Marche all’Emilia Romagna — ha annunciato l’approvazione definitiva del provvedimento. Si tratta dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello. Il loro passaggio all’Emilia Romagna era stato votato alla Camera lo scorso mese di maggio. «Abbiamo mantenuto la promessa fatta meno di un anno fa. Questa è la coerenza della Lega. Ora la pubblicazione in Gazzetta, poi faremo una grande festa l’11 e il 12 agosto, in piazza a Sant’Agata Feltria, da dove è iniziato tutto».
ROMA — «Il sistema del bicameralismo perfetto, delineato dai nostri padri costituenti, non si confà più al Paese del 2009, portatore di istanze che richiedono risposte immediate». E «garantire la velocizzazione del sistema legislativo passa per la sua abolizione». E’ questo l’auspicio del presidente del Senato, Renato Schifani, formulato ieri, a Palazzo Giustiniani, dove è conservata la copia autentica della Carta costituzionale, nel corso della consueta cerimonia di consegna del Ventaglio da parte della stampa parlamentare. Per la seconda carica dello Stato il sistema «della doppia lettura, della navetta, è troppo lento per affrontare rapidamente le emergenze del Paese». Ed è per questo che poi si «interviene con i decreti e la fiducia». Ecco perché, secondo l’ex capogruppo Pdl, occorre fare presto a cambiare la Costituzione. «Abbiamo sprecato un anno», si rammarica. E, caldeggiando, per la ripresa autunnale, l’avvio di una «legislatura costituente», auspica che si rivisiti il sistema «introducendo una Camera che legifera e una Camera delle Regioni». A tutte le forze politiche lancia un appello «affinché si siedano attorno a un tavolo per costruire una nuova Italia: un Paese che cammina più velocemente, che funziona meglio. E’ quello che ci chiedono gli italiani».
IN STRADA, BASTA UNA DISTRAZIONE PER SALTARE AI TITOLI DI CODA. MARIA GRAZIA CUCINOTTA
Ogni anno, sulle strade italiane, si contano più di 300.000 feriti e più di 5.000 morti. Disattenzioni, mancato rispetto della precedenza, velocità elevata e guida sotto effetto di droghe o alcool: tante le cause, troppe le persone coinvolte. Quando guidi, rispetta le regole e non lasciarti distrarre dal cellulare, dall’autoradio o da chi è in auto con te. Resta sulla buona strada: la migliore, per tutti.
sullabuonastrada.it
comunicazione istituzionale
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Cronache 21
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Bologna A pochi giorni dall’anniversario del 2 agosto. Protesta il Pd. Cazzola (Pdl): inopportuno
Roma
Vittime delle stragi, stop alle pensioni
«Boicotta Israele» Scritte fuori dai Cts contro i viaggi low cost
Sospese quelle per i parenti. «Ci hanno umiliati e presi in giro» DAL NOSTRO INVIATO
BOLOGNA — Ritrovare la pace è impossibile per chi ha perso un parente, un amico o un braccio sotto le bombe del terrorismo. Ma anche ottenere uno straccio di pensione è un bel problema in questa Italia. «Umiliati e presi in giro da una stolida burocrazia e da un vergognoso scaricabarile politico». I parenti delle vittime delle stragi terroristiche (stazione di Bologna, piazza Della Loggia, piazza Fontana, Italicus, via dei Georgofili) hanno scoperto in questi giorni (vigilia della mattanza del 2 agosto 1980: bomba nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, 85 morti, più di 200 feriti) che le loro pensioni sono state bloccate, sospese. E che quelle erogate nel 2006, in base alle quali i feriti con invalidità dell’80% hanno diritto ad una somma pari all’ultimo stipendio percepito, «sono state derubricate senz’alcun preavviso da definitive a provvisorie, con la possibilità, cioè, di essere revocate». Di muri e omertà, Paolo Bolognesi, presidente dell’Unione familiari, è diventato un esperto negli anni. Ma questa ancora non l’aveva vista. «E pensare che sono passati 5 anni da quando il Parlamento, all’unanimità, approvò la legge 206 a tutela delle vittime del terrorismo. Ma è rimasta inattuata. È una vergogna». Concetti che
Il caso
Bolognesi, non appena saputo del blocco da parte di Inps e Inpdap, ha ruvidamente comunicato con tanto di lettera anche al premier Berlusconi e al fido Letta: «Il capo del governo
mi ha risposto quasi subito — racconta il presidente dell’Unione —. Mi ha scritto tre righe, non una di più. Il contenuto non lo rivelo: lo farò domenica 2 agosto dal palco della cerimo-
nia per la strage alla stazione di Bologna. L’unica cosa che posso anticipare è che mi sono sentito preso in giro». Un mix di cecità burocratica e indolenza politica, a sentire
La bomba Stazione di Bologna, 2 agosto 1980: l’esplosione provoca 85 morti e 200 feriti
Napoli
«Spie» alla Telecom per il clan: tre arresti NAPOLI — C’è stata una intrusione, protratta nel tempo, nel sistema informatico della Telecom a Napoli. Una sessantina di accessi non autorizzati a dati sensibili relativi a utenze telefoniche messe sotto intercettazione dall’autorità giudiziaria. Ieri la Guardia di Finanza ha messo fine a questa operazione che mirava a raccogliere informazioni da girare poi a chi era ascoltato dagli investigatori, prevalentemente in indagini sulla criminalità organizzata. C’era quindi chi controllava i controllori. E lo faceva dall’interno degli uffici Telecom. A finire in
manette è stata una guardia giurata che lavorava nella sezione della compagnia telefonica denominata Servizio autorità giudiziaria. Doveva vigilare che nessuno si avvicinasse a un’area così delicata e invece utilizzava la sua posizione per raccogliere informazioni. Con lui, Raffaele Veneruso, 24 anni, già coinvolto in altra indagine su una truffa alla Telecom, sono stati arrestati due tecnici della società, Maurizio De Simone e Alfonso Testa. L’ipotesi è che la guardia giurata abbia agito per conto del cartello camorristico dei Casalesi.
Fulvio Bufi
Bolognesi. Il blocco delle pensioni sarebbe stato provocato dalla decisione del governo di chiedere al Consiglio di Stato l’esatta interpretazione di una norma sull’invalidità. «Una mossa — afferma Bolognesi — che nasce dalla precisa volontà dei vertici Inps di fare cassa, di non pagare. E che ha avuto come conseguenza il fatto di spingere l’Inpdap, che fino a quel momento aveva correttamente interpretato la disposizione, a bloccare l’intero iter dei versamenti». Una versione che viene però contestata dall’Inps a colpi di cifre: «Delle 279 domande di pensione presentate — recita una nota dell’istituto —, 204 sono state già definite, altre 69 lo saranno in settembre e quindi quelle in attesa di risoluzione sono solo 6». «Assolutamente falso! — replica Bolognesi —, tutte le domande hanno dei problemi». Dal centrosinistra sono tante le voci che si levano al fianco dei familiari delle vittime. La parlamentare pd Donata Lenzi ricorda di aver presentato ben 6 interrogazioni sulla questione «senza ottenere risposta». Il Pd bolognese si associa «all’indignazione» dei parenti. E la dipietrista Silvana Mura annuncia un’interrogazione al ministro Tremonti. A rompere il silenzio del Pdl ci pensa Giuliano Cazzola: «La mossa dell’Inpdap è inopportuna». Domenica, nel piazzale della stazione di Bologna, in migliaia ricorderanno quel 2 agosto di sangue di 29 anni fa. «Niente bandiere di partito né disturbatori» chiede Bolognesi, sapendo però che, tra teorie revisioniste sui mandanti della strage e ora pure il caso-pensioni, il rischio scintille è dietro l’angolo.
ROMA — «Boicotta Israele, rifiuta l’apartheid», «Solidarietà al popolo palestinese», «Contro il turismo sionista: Free Palestina». Sono le frasi minacciose scritte accanto a quattro sedi romane del Centro turistico studentesco, organizzazione che in collaborazione con l’Ufficio del turismo di Israele e la compagnia aerea El Al ha lanciato una campagna pubblicitaria per promuovere tra i giovani viaggi a prezzi scontati verso il paese della Stella di David. Le «azioni» contro i locali del Cts nelle zone della Cecchignola, Centocelle, Quadraro e Monteverde sono state rivendicate dal «Gruppo antirazzisti e antirazziste» ma già nei giorni scorsi sulla Rete alcune associazioni pro-Palestina avevano invitato a boicottare Israele e lo spot. «Tel Aviv, in ebraico la "Collina della Primavera". Un luogo magico, il profumo del mare e le notti senza tempo, il fascino della grande metropoli e la sensazione di incontrare il mondo intero in una sola città», è lo slogan (accompagnato dalla foto di quattro giovani testimonial sorridenti) dell’iniziativa «Il bello d’Israele» contro cui si sono scagliati gli «antirazzisti», che su Le pubblicità I manifesti del Centro Turistico alcuni manifesti Studentesco che promuovono attaccati accanto alle sedi del Cts prese di viaggi in Israele per i giovani mira hanno riportato la carta geografica di Israele e Palestina e i luoghi del conflitto. «Desidero esprimere solidarietà allo Stato d'Israele e alla comunità ebraica di Roma per gli spregevoli manifesti antisemiti che invitano a boicottare il turismo», è stata la reazione del sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Condanna anche dal presidente della Regione Piero Marrazzo («Trovo paradossale che chi vorrebbe manifestare contro il razzismo faccia ricorso a campagne di boicottaggio e si riservi il diritto di criticare indiscriminatamente un intero Paese e un intero popolo») e dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: «Le scritte e i manifesti sono infami e vergognose: hanno un innegabile sapore antisemita — ha sottolineato Zingaretti — e richiamano alla memoria una delle pagine più buie della nostra storia, quella dell'intimidazione e della discriminazione contro gli ebrei».
Flavio Haver
Francesco Alberti
Il giudice delle scalate bancarie dovrà difendersi per il lavoro che non avrebbe svolto a Milano prima del trasferimento
Arretrato di 4.752 fascicoli Il Pg accusa la Forleo
Forleo, e al giudice Claudio Castelli, che allora svolgeva le funzioni di presidente. Secondo la Pg della Cassazione, «il ritardo nella definizione» di questi procedimenti «risulta grave e ingiustificato, oltre che per il numero, in relazione alla media di produttività dell’ufficio». Anche perché «alla dottoressa Forleo risulta assegnato, nel periodo interessato, un numero di affari nella media e talvolta inferiore rispetto a quello degli altri giudici dello stesso ufficio». Dove, scrive l’incolpazione, «la durata media di esaurimento dei procedimenti» è risultata di 117 giorni, con punte massime di 220 giorni per i rinvii a giudizio, ma ne sono bastati 113 per le archiviazioni, 125 per le definizioni dei riti alternativi e 78 per le altre procedure. Con il
«Ritardo ingiustificato». Aperto un procedimento disciplinare MILANO — Ha lasciato nel suo vecchio ufficio di Milano un arretrato di 4.752 procedimenti pendenti il gip Clementina Forleo, trasferita un anno fa a Cremona dal Csm. Un’eredità pesante che i suoi colleghi meneghini hanno dovuto smaltire dividendosi i fascicoli e che costa al magistrato una nuova azione disciplinare della Procura generale della Cassazione. Un addebito non fondato — è la replica del giudice alla «incolpazione» — che non tiene conto da una lato del grande impegno speso per processi complessi, dall’altro che per molti procedimenti mancava solo la chiusura formale. Come in passato, Forleo ha affidato la sua difesa disciplinare al procuratore di Asti Maurizio Laudi, mentre i dati sono in queste settimane anche al vaglio del Consiglio giudiziario di Milano che deve valutare la sua progressione in carriera. Stavolta, quindi, Clementina Forleo non è sotto osservazione per le sue affermazioni, come quelle nelle quali in tv e sulla stampa parlò di «sottili pressioni» che avrebbe subito da «poteri forti» e di rallentamento delle indagini quando si occupava come giudice del caso Unipol/Bnl. Parole che il 22 luglio del 2008 le costarono il trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale da parte del Csm. Decisione che è stata annullata, su ricorso del giudice, da una sentenza del Tar del Lazio, contro la quale il Csm si è appellato al Consiglio di Stato. Il nuovo procedimento riguarda il lavoro del magistrato e si aggiunge a quello sul ritardo «di oltre tre anni» con cui, dopo un brac-
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Le azioni
Un anno fa Nel 2008 la Forleo fu trasferita a Cremona per incompatibilità (nella foto giovani solidali col pm)
Il ricorso vinto Il pm ricorse al Tar del Lazio vincendo. Il Csm si è appellato al Consiglio di Stato Ora La nuova azione disciplinare per il ritardo «reiterato, grave e ingiustificato» è stata fatta dalla Procura generale
cio di ferro con la Procura, fissò l’udienza preliminare che vedeva imputata Farida Bentiwaa, l’unica donna arrestata in Italia in un’inchiesta sul terrorismo islamico; la sezione disciplinare del Csm, dopo aver archiviato gran parte delle accuse, ha programmato per novembre la prima udienza. Il sostituto Pg Giampaolo Leccisi incolpa ora il giudice Forleo di aver violato i «doveri di diligenza e laboriosità» perché avrebbe «ritardato in modo reiterato, grave e ingiustificato, il compimento di atti e l’adozione di provvedimenti relativi all’esercizio delle proprie funzioni di giudice per le indagini preliminari». L’azione disciplinare nasce dall’ultima ispezione periodica generale negli uffici giudiziari di Milano durante la quale è stato accertato che al 15 settembre 2008, 15 giorni prima che il Gip prendesse servizio a Cremona, negli armadi di Clementina Forleo ristagnavano migliaia di fascicoli. Per la maggior parte dei casi (4.366) si tratta di procedimenti per i quali c’era la richiesta di archiviazione della Procura (1.950 contro indagati noti, 2.416 per ignoti), quasi tutti concentrati nel periodo 2006-2008, ma ci sono anche un fascicolo del 1997 e uno del 1998. L’elenco dell’accusa riporta inoltre 110 procedimenti incompiuti dopo che il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, arenati in compagnia, tra l’altro, di 18 richieste di giudizio abbreviato, cinque di patteggiamento, una di giudizio immediato, 56 per decreti penali di condan-
La difesa Il procuratore di Asti Laudi: non si è tenuto conto della complessità del suo impegno su processi importanti
na, cinque di misure cautelari, cinque di sequestri, due di incidente probatorio, 54 di incidente di esecuzione, 57 di liquidazione di compensi «professionali e ausiliari» e sette di rogatoria. Per smaltire i fascicoli è stato necessario un interpello al quale hanno risposto una ventina dei 35 giudici dell’ufficio, ciascuno dei quali si è occupato di 160 procedimenti (metà contro ignoti, metà contro imputati noti), spesso relativi a questioni bagattellari e di facile soluzione. Il resto è andato al gip Stefania Donadeo, che ha ereditato il ruolo di
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Giudice Il magistrato Clementina Forleo è stata trasferita d’ufficio dal Csm per «incompatibilità ambientale»: da Milano è passata al Tribunale di Cremona
suo comportamento, il giudice Forleo «da una lato — è l’accusa — ha arrecato un ingiusto pregiudizio alle parti, procrastinando la definizione dei procedimenti, dall’altro ha procurato un disservizio nell’ufficio», per «la necessità di una rapida riassegnazione ad altri magistrati degli affari ancora pendenti». Clementina Forleo ha inviato controdeduzioni scritte alla Procura della Cassazione. «L’addebito non tiene alcun conto della straordinaria complessità e della rilevanza dei procedimenti di cui si è occupata, come quelli sul terrorismo internazionale e sulle scalate bancarie, ai quali si è dovuta dedicare con un impegno fuori dalla norma», è l’unico commento del difensore Laudi.
Giuseppe Guastella
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22 Cronache
Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Infanzia Fa discutere la nascita delle trasmissioni dedicate esclusivamente ai più piccoli
Lo psichiatra
❜❜ Sono importanti le
Il caso della tv per bimbi da 0 a 3 anni «Fermate quel canale, è dannoso»
espressioni di mamma e papà: loro le spiano prima di reagire in maniera autonoma ai messaggi della tv
«Avvenire»: evidenti controindicazioni. La rete: programmi selezionati ROMA — Non ha usato mezze parole il quotidiano dei vescovi: «Non c’incanta la baby tv fatta per incantare». E poco importa che Baby tv, il nuovo canale di Sky, debba ancora cominciare le trasmissioni dei suoi programmi. La scomunica di Avvenire arriva — come dire? — a prescindere. Ce l’ha proprio con il concetto di un canale pensato per una fascia di età che si ferma sotto i tre anni, il giornale della Cei. Scrive: «Non occorre avere titoli internazionali per elencare le controindicazioni e i danni che la tv può arrecare a bambini piccolissimi. A cominciare dall’immobilità forzata che si incoraggia, dalla fascinazione del piccolo schermo luminoso che manda letteralmente in trance i bebè...» e giù a raffica strali spalmati per tutto il quotidiano tra editoriali, interviste e fogliettoni. Apriti cielo. O, meglio: spalancati dibattito. Perché se sul rapporto tra televisione e bimbetti si sono spesi fiumi e fiumi d’inchiostro, sono ben pochi gli studi che stabiliscono gli effetti della tv su grandi e piccini. Gli studi attendibili, perlomeno. Ce ne è uno, recente, ma arriva d’Oltreoceano. Lo hanno fatto i ricercatori della Washington university e garantiscono che un rapporto troppo stretto fra piccolo schermo e piccoli uomini (cuccioli proprio tra gli uno e i tre anni di età) genera seri disturbi nel comportamento. Quel ADHD (deficit di attenzione e di personalità) che sta spopolando anche qui da noi. I ricercatori americani garantiscono che per via dell’abuso della televisione questo disturbo colpisce un ragazzo su dieci. Cifre italiane non ce ne sono, ancora. «Però è certo che
la dipendenza da video genera una sorta di passività e di blocchi della capacità espressiva», garantisce Vincenzo Guidetti, ordinario di neuropsichiatria alla Sapienza di Roma. E aggiunge: «Bisogna stare molto attenti a non demonizzare il mezzo televisivo. Ma di certo bisogna stare ancora più attenti alla pericolosità dell’uso che se ne fa del mezzo». Certamente. Ma un dato è certo: i bambini e la tv sono praticamente un tutt’uno. Almeno a giudicare dagli ultimi numeri dell’Istat: ci segnala che il 96% dei bambini in età prescolare guarda la tv. E aggiunge che il 91% la guarda
Il quotidiano Il quotidiano dei vescovi «Avvenire» ha bocciato Baby-tv, il nuovo canale di Sky. Con un editoriale «Non c’incanta la baby tv fatta per incantare» ha aperto un dibattito
ogni giorno, soprattutto quando non ci sono i genitori. «Per questo facciamo fatica a capire queste critiche», commenta Sherin Salvetti che come responsabile dei canali di approfondimento di Fox Channel è la madrina di questa nuova Baby tv che partirà il primo agosto. Spiega, infatti: «Leggiamo da Avvenire che nulla viene contestato ai contenuti dei nostri programmi i quali, ovviamente, sono stati realizzati in collaborazione con pedagoghi, psicologi, neuropsichiatri. Si contesta il canale in sé. Ma se è un dato di fatto che i bimbi sono sempre davanti alla televisio-
ne, non è meglio immaginare che la possano guardare in modo selettivo?». Sherin Salvetti spiega che i programmi di Baby Tv sono tutti brevissimi (qualche minuto appena) e oltre ad essere senza pubblicità, sono pensati anche per intrattenere i più piccoli. «Meglio se con i genitori», dice la responsabile di Fox Channel. E aggiunge: «Per esempio sono previsti spesso intermezzi di canzoncine (come il giro giro tondo) che i piccoli possono cantare con la mamma o con il papà. La televisione non si vuole certo sostituire».
Alessandra Arachi
I consigli
1
Valle d’Aosta
La vicinanza Stare il più possibile vicino ai figli quando guardano la tv per fare assistenza
2
In braccio Tenere in braccio i piccoli e approfittare della tv per creare un contatto
3
Rielaborare Farsi carico di quanto viene trasmesso rielaborando i messaggi nelle espressioni familiari
4
La violenza Spegnere la tv davanti a immagini in cui la violenza è usata come modello positivo
5
Niente pappa Non dare da mangiare ai bimbi: evita la consuetudine che davanti alla tv si sgranocchia
«Teneteli in braccio e non fateli mangiare» ROMA — Gustavo Pietropolli Charmet fa fatica a demonizzare la televisione: «Non è questo il punto, non certo il mezzo. Non credo che abbia senso limitare l’uso della tv, a prescindere», dice lo psichiatra esperto di giovani e giovanissimi. Poi spiega: «La fame di immagini e di stimoli che hanno i bambini è enorme. Dobbiamo tener conto di questo. Come dobbiamo tener conto che la televisione esiste, è presente in mezzo a noi ed è un mezzo funzionale. Ma il punto cruciale è assistere i più piccoli davanti alla televisione». Gustavo Pietropolli Charmet non ha dubbi: «I disastri ai quali assisto quotidianamente sono quelli di bambini che fruiscono della televisione senza filtri, senza assistenza, senza codici». Il primo punto indispensabile quindi è: stare con i figli davanti al piccolo schermo. «È fondamentale per poter rielaborare le informazioni che arrivano dalla televisione nella cultura familiare», spiega lo psicoterapeuta. Poi aggiunge: «Se poi parliamo di bambini molto piccini è evidente che sono importanti le espressioni di mamma e papà: loro le spiano prima di reagire in maniera autonoma ai messaggi che arrivano dalla televisione». Secondo punto: approfittare delle stimolazioni che arrivano dal piccolo schermo per compensare le lunghe separazioni dai bimbi delle mamme che lavorano. Dice Pietropolli Charmet: «Questa può essere un’occasione eccezionale: tenere in braccio i bimbi mentre guardano la tv per creare un contatto fisico, quello che troppo spesso manca nelle lunghe giornate di separazione». Nel terzo punto il nostro psicoterapeuta ce ne ha anche per i Dvd ed è convinto che sia opportuno che i genitori li guardino prima di farli vedere ai bambini, soprattutto se sono piccoli e piccolissimi. Ma anche in questo caso, poi, Pietropolli Charmet ritorna al punto di partenza che è il punto base: «Che le mamme e i papà stiano vicini ai bambini quando sono davanti al piccoli schermo, sia per vedere la tv, sia per vedere i Dvd. Sarebbe fantastico che la fruizione dei Dvd fosse un po’ come un tempo le favole dei libri».
Al.Ar.
Scandalo Guida spirituale dei sei veggenti, è accusato anche di «aver diffuso l’eresia» e «manipolato le coscienze»
Rapporti con una suora, espulso il frate di Medjugorje
Il Papa, la caduta e l’angelo custode Papa Benedetto XVI ha concluso ieri le due settimane di vacanze a Les Combes, in Valle d’Aosta. Tornando sull’incidente al polso ha detto: « Il mio angelo custode non ha impedito l’infortunio». Prima di salire sull’aereo ha accolto doni e disegni dei bimbi di Introd.
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ROMA — Con l’accusa di «aver diffuso l’eresia», «manipolato le coscienze» e di aver avuto rapporti immorali con una suora, fra Tomislav Vlasic, la guida spirituale dei sei veggenti ai quali la Madonna sarebbe apparsa costantemente da ben 28 anni a Medjugorje, nell’Erzegovina occidentale, è stato espulso dall’ordine francescano dal ministro generale dell' Ordine, José Rodrigues Carballo. Ne ha dato notizia il quotidiano di Sarajevo Dnevni avaz che pubblica il testo della lettera di espulsione. È un duro colpo per il più recente santuario mariano europeo che in pochissimi anni ha registrato una spettacolare progressione di affluenza di pellegrini da tutto il mondo, tale da far concorrenza ai più antichi e prestigiosi santuari come Lourdes e Fatima. A differenza di questi ultimi la Chiesa ufficiale non si è mai pronunciata, esprimendo almeno agli inizi delle apparizioni riserve ed inviti alla cautela. Ma poi progressivamente le riserve sono scomparse, tanto che anche Organizzazioni paravaticane come l’Opera Romana Pellegrinaggi ha in-
serito questo appuntamento mariano nei suoi programmi. Fin dagli inizi le tensioni per il controllo del santuario ne hanno segnato la storia. Il braccio di ferro era fra il clero diocesano, sostenuto dai vescovi, ed i francescani che lo avevano preso in carico a partire dalle prime ore delle apparizioni ai sei giovani sulla collina Crnica a Podbrdo di una «dama bianca con un bambino in braccio». Ma ora non è più questione di polemiche fra vescovi e ordine
francescano, perché è proprio il superiore di quest’ultimo ad aver preso la decisione di condannare il religioso per il quale, assicura il giornale, è già pronta la scomunica di Benedetto XVI. Il frate eretico e colpevole di azioni «contra sexum» era stato allontanato da tempo. È dal 1992 che viveva in un convento in Abruzzo, di fatto sospeso a divinis, senza poter esercitare alcuna attività apostolica. Negli anni passati altri frati francescani in Erzegovina era-
Il direttore di Radio Maria
«I suoi adepti parlano con gli alieni» «Tomislav Vlasic era un ottimo sacerdote. Poi però ha cominciato a inseguire il sogno di creare una propria comunità». Il direttore di Radio Maria, Padre Livio Fanzaga, ha studiato a lungo la questione dell’ex padre spirituale dei veggenti di Medjugorje. Basti dire che a maggio è stato il primo a pubblicare sul sito della radio il provvedimento di riduzione allo stato laicale del frate
francescano. «A mio avviso è sbagliato indicarlo come padre spirituale dei ragazzi di Medjugorje». Eppure esistono documenti e foto che lo provano. «Dal 1981 al 1986 è stato uno dei coadiutori del parroco, poi però è stato allontanato». E perché? «Già allora voleva formare una propria comunità. Nel 1988, spedì al Papa e a
tutta la Chiesa una lettera in cui sosteneva tesi stravaganti, negando l’esistenza dell’inferno e altri dogmi. Prese anche a sostenere di aver trovato un’altra veggente, una ragazza tedesca, Agnes Heupel. E dopo qualche anno ne ha incontrato un’altra, poi entrata nella comunità, che giurava di essere in contatto con gli alieni». E oggi? «Si è ritirato, ma pare non abbia troncato del tutto i rapporti con la sua comunità religiosa».
A. Cas.
no stati espulsi dall’Ordine dei frati minori e sospesi a divinis. La notizia dell’espulsione di fra Vlasic, secondo il giornale, è stata accolta a Medjugorje come un nuovo attacco contro i veggenti e le apparizioni, nei confronti delle quali lo stesso vescovo locale è sempre stato molto scettico. Nell’aprile del 1991, l’allora conferenza episcopale jugoslava dichiarò che «in base alle investigazioni finora condotte non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali». Stando ai sei veggenti, la frequenza delle apparizioni fino ad oggi sarebbe la più alta mai registrata nella storia della Chiesa. Ne sarebbero avvenute a decine di migliaia. Otto anni fa la Conferenza episcopale della Bosnia aveva deciso, in accordo con la Santa Sede, di nominare una commissione incaricata di indagare sul fenomeno. La decisione del ministro generale dei francescani potrebbe accelerare una dichiarazione dei vescovi del paese concordata con la Congregazione vaticana per la dottrina della fede.
Bruno Bartoloni
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Cronache 23
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Progetti e polemiche Dopo la rivolta dei 400 contro il degrado
Clooney e Canalis
«Golf e quattro super alberghi La nuova Costa Smeralda»
Elogio dell’amor posato SEGUE DALLA PRIMA
albergo. Noi cerchiamo di fare la nostra parte, ma la Costa Smeralda è cambiata». In peggio, dicono i 400. «Quando sono venuto per la prima volta in Sardegna, negli anni ’60, era un come un club ristretto, poche centinaia di persone. All’aeroporto di Olbia si facevano le carte d’imbarco in una casetta di legno, il Consorzio Costa Smeralda si occupava di tutto. Ora i proprietari sono migliaia, da traghetti e aerei sbarcano 100 mila persone la settimana e si riversano su spiagge e strade, competenza di comuni e province». Colpa loro se... «Non ho detto questo. Ci sono problemi. Ma se qualcosa non funziona si fa presto a dare al Consorzio anche colpe che non ha. Forse è meglio discutere, magari litigare, mettere in campo idee e guardare la Costa Smeralda come è, cercare di migliorarla. Non continuare a sognare come se il tempo si fosse fermato 50 anni fa».
Prima di tutto per Canalis: passata, probabilmente con fatica, dal calciatore umorale Bobo Vieri al regista nervoso Gabriele Muccino all’amichevole Clooney. Partita dal trito cliché italico del fidanzamento velina-pallonaro, entrata di corsa nel mondo delle celebrità internazionali. Certo, le passate fidanzate di Clooney non hanno fatto una gran carriera: non si sa più niente della ex cameriera francese, né della ex spogliarellista del Nevada, con cui si era fatto vedere negli anni passati. Ma stavolta (si dice sempre così, e perché non dirlo) può essere diverso. Nelle foto dei paparazzi Canalis, mai esaltata per le sue capacità di attrice, è fantastica. Si mette una mano in bocca quando viene sorpresa (sorpresa?). Ha una canottierina bianca da semplice fidanzata di motociclista, casualmente perfetta. Fugge via con un sex symbol globale, talmente simpatico che gli si perdona tutto; anche il sospetto che queste fidanzate siano donne dello schermo. E con lui, lei evade dallo squallore del pettegolezzo nazionale, calcistico e televisivo. Per un momento, senza magari volerlo, si evade in massa. Basta poco, alle volte. Anche se (le fans di Clooney lo tengano presente): andare in moto con un uomo amante della velocità è terrorizzante per quasi tutte, lo si fa per amore, per acquiescenza, perché è tutto sommato la posa migliore; essere protagoniste delle foto dell’estate è ansiogeno, è ancora luglio e almeno per tre settimane la prescelta non vivrà più; se ci si fidanza previa fotografi con un divo di Hollywood bisogna cogliere l’attimo, sennò la risonanza mediatica sparisce. Però, scusate, al momento è una sotterranea soddisfazione. La brunona sarda che scappa in Harley-Davidson e si lascia alle spalle il lavoro di badante dei commentatori di partite è una bella immagine. Di questi tempi, in Italia, dà un tono all’ambiente, come il tappeto del Grande Lebowski (un film sicuramente amato da Clooney e ignorato dai nostri soliti femminari; anche questo conta, ora aspettiamo le prossime puntate, grazie).
Alberto Pinna
Maria Laura Rodotà
Carraro: basta con la nostalgia, ma non sarà Las Vegas PORTO CERVO — «La Costa Smeralda non sarà mai come Las Vegas, ma neanche quella che fu ai tempi dell’Aga Khan». Franco Carraro, presidente di Smeralda holding, che ha «ereditato» il regno sardo del principe Karim, non è d’accordo con i 400 proprietari allarmati — «C’è degrado, chi può fermi il declino» — e nostalgici. Navigatore di lunghissimo corso nelle acque agitate della politica (sindaco di Roma, ministro del turismo), dello sport (presidente di Coni e Federcalcio) e del credito (presidente di Mediocredito), Carraro, 72 anni, è al crocevia fra il miliardario californiano Tom Barrack, maggiore azionista di Smeralda holding col fondo Colony Capital, 45%, e gruppo Unicredit, 6% che fa maggioranza assoluta. Porto Cervo modello Las Vegas? «Nessuno vuole importare qui Las Vegas. Barrack ama e rispetta la Sardegna, ha messo sardi a dirigere il Consorzio Costa Smeralda e gli alberghi. Ciò che ha realizzato l’Aga Khan è unico al mondo. Perché stravolgerlo? Natura e mare sono patrimonio irripetibile: se venissero compromessi, addio turismo di alto livello. Il nostro obiettivo è sviluppare il concetto che ha ispirato il principe Karim». Con Barrack, accusano i 400, sono comparsi «ecomostri». «Siamo qui dal 2003, in 6 an-
Il caso
Presidente Franco Carraro è alla guida di Smeralda holding. A destra Cala di Volpe e il campo da golf (Tiziano Canu)
ni non abbiamo costruito un metro quadro. Barrack con gli ecomostri non c’entra; non sono suoi, non li ha voluti, autorizzati. Dicono a Napoli: cornuto e bastonato». Spieghi meglio. «Le ville di Cala Granu e il complesso di Liscia di Vacca hanno avuto parere favorevole dal Comitato di Architettura del Consorzio, presente anche l’architetto Enzo Satta, ora portavoce dei 400 proprietari che protestano. In un caso Satta ha votato a favore, nell’altro si è astenuto». Il borgo di Porto Cervo, i 4 alberghi di lusso, il porto vecchio e il nuovo, il golf, i 2.500 ettari finora vietati al cemento. Cosa volete fare? «La riqualificazione di Porto Cervo, parcheggi, zone verdi e la ricongiunzione del vecchio e
del nuovo porto con una passeggiata. Dopo più di 2 anni la proposta è ancora in un cassetto al comune di Arzachena: quando vorranno tirarla fuori, siamo pronti. Per gli alberghi (più servizi, suite e centri benessere) abbiamo accolto tutte le osservazioni del comune. Attendiamo risposte, con pazienza». L’Aga Khan attese anni. Risposte non ne ebbe e disse ba-
❜❜ Strutture datate, da adeguare. Ogni settimana da traghetti e aerei sbarcano 100 mila persone
sta. Quanta pazienza avrà Barrack? «Ha grande entusiasmo e voglia di rimanere in Sardegna. Spera che decidano presto. Per gli alberghi è importante: sono splendidi, il servizio di prim’ordine. Ma le strutture sono datate, risalgono a quasi 50 anni fa. I clienti pensano che non vogliamo adeguarle e magari che siamo tirchi. C’è pericolo che prima o poi vadano altrove». I 2.500 ettari di terreno poco oltre Cala di Volpe sono ancora miracolosamente intatti: che cosa ci farete? «L’Aga Khan aveva progettato un master plan. Ma oggi non è più il tempo per interventi rilevanti. Vorremmo lasciare come sono le zone vicine al mare; più lontano nell’entroterra pensiamo a un campo da golf, a un certo numero di ville, a qualche
La lettera Quattrocento proprietari di ville e appartamenti hanno scritto una lettera agli amministratori di Arzachena e del Consorzio Costa Smeralda contro l’eccessiva «americanizzazione» della zona I firmatari Tra i 400 ci sono uomini d’affari italiani e stranieri, imprenditori della moda, del settore vinicolo, avvocati, notai, medici. Compreso l’architetto Enzo Satta, fra i collaboratori più stretti dell’Aga Khan
La disfida delle vacanze Dalle tartarughe in Calabria ai balli in riva al mare della Turchia. I luoghi cult di ambientalisti e nottambuli
Animal watching o movida, le spiagge delle emozioni Caretta Caretta e cavallucci marini Sulla sabbia per la schiusa delle uova Ormai manca davvero pochissimo: il battesimo delle onde è previsto nelle notti del 2 e 3 agosto. Grandi quanto un pacchetto di sigarette, le tartarughine sbucheranno da sotto la sabbia e, guidate dalla luce delle stelle e dagli sguardi emozionati dei turisti, sfrecceranno verso il mare per il tuffo più importante della loro vita. Uomini permettendo, torneranno qui quando verrà il loro turno di deporre le uova. Quello che accade nelle spiagge di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (Catanzaro) e di Brancaleone (Reggio) è un miracolo che si ripete ogni anno, ma quest’estate ha un sapore tutto particolare: Regione, Province, Comuni, Università, Legambiente, Wwf, Fai e Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli hanno firmato un accordo per la tutela della Caretta caretta: «Nello Ionio calabrese ci sono 8 nidi di questa specie a rischio, ben l’85 per cento di tutti quelli italiani — spiega Silvio Greco, biologo marino e Assessore all'Ambiente della Regione Calabria —. Grazie al progetto di salvaguardia le aree protette sono salite da 7 a 20, i bagnanti possono assistere alle schiuse in compagnia dei ricercatori e i pescatori non abbandonano più al loro destino gli animali feriti dagli ami ma li portano a riva per farli curare». L’ultima tartaruga salvata, ribattezzata Speranza, è stata restituita al mare un paio di settimane fa. E dopo aver fermato i bulldozer arrivati per spianare le dune e facilitare l’accesso all’arenile con strade e parcheggi, il professor Greco annuncia
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Isole Eolie La stenella, un delfino stanziale
Calabria Un esemplare di tartaruga Caretta Caretta
Sicilia I fenicotteri che vivono in acque salmastre
Via gli ombrelloni, è l’ora del cocktail Il «Times» premia le più divertenti
che la spiaggia di Sant’Andrea sarà presto trasformata in un parco regionale. Un ottimo esempio, quello calabrese, di come ambientalismo e turismo possano convivere perfettamente. «Bisogna sfatare il pregiudizio che la creazione di zone protette renda più complicato l’acceso dei turisti — dice Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente —. È semmai vero il contrario: la difesa della biodiversità è il miglior modo per rilanciare una spiaggia e creare un turismo più maturo e rispettoso». Per fortuna le nostre coste non mancano certo di biodiversità. Tartarughe a parte, molti sono gli incontri ravvicinati possibili. Sempre in provincia di Reggio Calabria, la baia di Soverato è l’unica area del Mediterraneo in cui sono presenti in massa due specie di cavallucci marini. Le Eolie, la spiaggia di Canneto a Lipari e la spiaggia Nera di Vulcano in particolare, sono perfette per la stenella, una specie stanziale di delfino. Per provare l’emozione di avvistare da terra una balena basta percorrere la pista ciclabile di Piani d’Invrea, in Liguria, tra Varazze e Cogoleto. Nella zona lagunare alle spalle della spiaggia di Vendicari, a Noto, in Sicilia, si incontrano branchi di fenicotteri rosa, aironi e cicogne.
Fabio Cutri
Chi l’ha detto che le vacanze devono essere quiete e rilassanti. Ci si può riposare anche con la movida più scatenata, dicono gli psicologi, e guadagnare i lidi più sfrenati può servire a combattere una certa depressione pre e post balneare. Lo sa bene il Times di Londra che, ogni anno, pubblica sul suo sito online la top ten delle spiagge più divertenti d’Europa. Nella classifica 2009 l’Italia non sfigura, anche se manca quell’egemonia balnear-godereccia che in molti si sarebbero aspettati dal «paese delle vacanze». L’autorevole quotidiano inglese, inserisce nella classifica soltanto un lido italico, Rimini, e l’immancabile (e già citato nelle precedenti classifiche) «Turquoise», il più grande Beach club italiano, oltre dodicimila metri quadrati sul lungomare Tintoni. La stazione balneare romagnola rispetta il gusto «double face» tanto amato dai turisti inquieti e vogliosi di continui cambiamenti. Il giorno Turquoise è una grande spiaggia superattrezzata con 350 ombrelloni, duemila lettini dove target diversi di popolazione vacanziera convivono senza problemi. Al calar del tramonto, si trasforma. Sulla risacca inizia la festa con il rito degli aperitivi baciati dalla brezza e si possono scegliere anche i ristoranti con vista sulle onde. Infi-
Ibiza Il Bora Bora alla Playa d’en Bossa
Rimini Nell top ten il «Turquoise», unico italiano
Turchia Turkbuku, ex villaggio di pescatori
ne, a notte inoltrata, il bagno «scompare» e ci si trasferisce nella chiassosa discoteca attrezzata con tre bar per una notte lunga e sfrenata. Se Ibiza, come Rimini, è una delle località indelebili della classifica, non mancano sorprese. Come la nuova stella turca Turkbuku, villaggio di pescatori sulla costa settentrionale della penisola di Bodrum. Tra le divertentissime spopola la Spagna. Oltre alla già citata Ibiza (con Playa d'en Bossa, regno dei vip internazionali), nella top ten anglosassone compaiono Palma di Maiorca con il «Nassau beach club» e la spiaggia della «Malvarrosa» di Valencia famosa per le discoteche all'aperto dove ballando ci si può bagnare i piedi con le onde. Altra meta consigliata dal Times è il «Dick's Sand Bar» a Hossegor in Francia. Un’altra curiosità è rappresentata dai litorali nel «freddo» Nord. Qui fare il bagno, anche d'estate, è un’impresa, ma divertirsi in spiaggia è facilissimo. Come a Tylosand, incantevole borgo marino sulla costa occidentale della Svezia. Falò sulla spiaggia, giochi e movida (tempo permettendo) pure sulla spiaggia di Croyde, contea del Devon, in Inghilterra. I grandi esclusi? In Italia soprattutto il Twiga di Marina di Pietrasanta, di Brosio e Briatore. Spiagge di giorno e discoteca esclusiva di notte.
Marco Gasperetti
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Gio dl Luglio Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Cronache 25
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Q
Passione Un giovanissimo Ermanno Olmi dietro la macchina da presa. Sotto il regista al festival del Cinema di Venezia lo scorso anno (Afp)
uella casa
che mi ha cambiato la vita
di PAOLO DI STEFANO
S
iamo nel 1959. Ermanno Olmi è ad Asiago, sta camminando al fianco di Rigoni Stern. Olmi è lì, da Milano, per lavorare alla sceneggiatura del «Sergente nella neve». A un certo punto, dal basso di una collinetta, sopra un denso strato di nebbia si apre un squarcio di luce, un lucore come d’incanto. Olmi alza gli occhi, poi raccoglie un sasso dal selciato, lo tira verso l’alto e lo lascia cadere poco più in là, dicendo: «Se un giorno mi sposerò e avrò figli, farò la casa lì». Anche Rigoni si china a prendere una pietra, la butta a pochi metri dalla prima e dice: «Vegno anca mì, in piassa massa confusiòn». In piazza, ad Asiago, dove abitava allora lo scrittore, c’era troppa confusione. Promessa mantenuta. Fino all’anno scorso, Ermanno e Mario abitavano a pochi metri di distanza. Rigoni Stern non c’è più da un anno e Olmi è rimasto qui, con sua moglie Loredana, in questa grande casa lungo via Val Giardini, sulla collina, dove il legno — dei pavimenti, dei soffitti, delle librerie, dei mobili antichi e dei soppalchi — prevale su tutto. Certo, a rigore, è stata anche questa una svolta, nella vita del regista, nato a Bergamo da una madre di famiglia contadina e da un padre ferroviere, ben presto trasferitosi alla Bovisa, periferia povera (allora) di Milano. Una vita di grandi e piccole svolte. Quella che oggi gli sta più a cuore è l’incontro con Lucia Mondella e Renzo Tramaglino, e non solo perché il regista dell’«Albero degli zoccoli» riceverà in ottobre il Premio alla carriera Alessandro Manzoni. Ci sono troppe suggestioni che emanano dai «Promessi sposi» per un bergamasco come lui che da ragazzo frequentò le medie dai salesiani a Milano «più ai giardini pubblici che a scuola»: «Fu lì, all’ultimo anno, che mi toccò Manzoni, ma quando la scelta non è dettata dalla curiosità autentica, rischi di rovinare l’approccio». Però. C’è un però: «Certe pagine non le ho mai dimenticate». Si potrebbe persino fermare tutto, cinematograficamente, a una scena: è l’addio di Lucia ai monti del Lago di Como. «È una romanza: più poesia che prosa, come se lì Manzoni avesse covato una metrica e una scansione lirica. Quel brano che eravamo costretti a imparare a memoria mi è sempre rimasto nell’orecchio e nella mente come fosse Verdi. Lucia vede il profilo dei suoi monti come il profilo delle
La scheda Nome Ermanno Cognome Olmi Età 78 anni Luogo di nascita Bergamo Luogo di residenza Asiago Coniuge Loredana. Tre figli: Fabio, Elisabetta e Andrea Ultima mostra visitata Vedova ai Magazzini del sale di Venezia, allestita da Renzo Piano Ultimo viaggio A Gavoi, in Barbagia Il libro che consiglierebbe «Antichi maestri» di Thomas Bernhard Ultima canzone scaricata sull’iPod Non so usare nemmeno il fax Piatto che cucina meglio Il pancotto. Geniale Progetto a cui sta lavorando Un copione per il cinema Il sogno che realizzerà Ogni giorno per me è un sogno. È talmente bello alzarsi al mattino e dire: oggi che cosa farò?
ERMANNO OLMI
«Il sasso lanciato con Rigoni Stern: abiteremo lì» Il regista: Asiago e il mio Manzoni
persone amate. Solo ora mi rendo conto che il luogo della nascita fa parte di noi stessi, un paesaggio che ti porterai dentro per tutto il tempo in cui ne starai lontano. Ecco, Lucia, nella sua dolorosissima partenza, sa che quando tornerà lo ritroverà intatto, parte comunque con una speranza. Oggi è diverso: questa speranza non c’è più, se torni nei luoghi della tua nascita li ritroverai sfigurati, non li riconoscerai». I luoghi dell’infanzia, per Olmi, sono appunto da parte materna la campagna bergamasca e poi, dai cinque anni in poi, quelli della Bovisa: «Io ricordavo la casa, il muro della ferrovia, la strada, i compagni: era quello il mio profilo dei monti. Sono partito nel pieno della guerra, con i bombardamenti su Milano, quando i figli dei dipendenti Edison venivano sfollati dalle città a rischio. Sono tornato nei primi anni ’60 e quel paesaggio
che avevo lasciato era sfigurato non solo dalle macerie della guerra. Semplicemente non c’era più niente: il mio luogo di nascita mi è stato tolto». L’addio di Lucia, sofferto e però pieno di speranza, appartiene a un’epoca perduta: «Oggi non c’è più il conforto di un ritorno. Dunque, quel che mi chiedo, partendo dal passo di Manzoni, è questo: è meglio il dolore di Lucia o la nostra solitudine senza speranza? Ci sono poi elementi che non sono cambiati dal tempo di Renzo e Lucia a oggi: per esempio, la prepotenza dei potenti, i motivi di ingiustizia e di conflitto che si perpetuano anche in un contesto del tutto mutato. La peste è sempre lì. Ho appena finito di leggere il nuovo libro di Corrado Stajano...». Olmi parla della «Città degli
untori» (uscito da Garzanti), un viaggio attraverso il male oscuro che ammorba Milano, dal Seicento ai nostri giorni: «Leggendolo si capisce come la cattiveria sia sempre stata poco nobile, ma oggi è ancora più ignobile che in passato: poi vengono fuori alcuni fra Cristofori, come Ambrosoli, esempi di santa eroicità, anche laica, che spiccano su tutti, ma a volte finiscono per essere le vittime designate». La peste, gli untori di ieri e di oggi... «Un tempo la peste era un’epidemia naturale, oggi abbiamo flagelli e minacce apocalittiche come l’Aids o la Sars, ma bene o male possiamo opporvi le nostre conoscenze scientifiche. Alla pestilenza dell’anima che è la solitudine diffusa, invece, non c’è rimedio. Mentre i personaggi di don Lisander ad ogni passo facevano ricorso alla fiducia in Dio, alla Provvidenza, alla religione come pratica di vita e come utopia di salvezza, oggi la salvezza è in quel che ti propone la televisione: anziché dire il rosario, la sera ci si lascia cullare da un paradiso che è più a portata di mano di quello invocato nelle preghiere, nelle processioni oppure cantato nei cori di Chiesa: il Grande fratello, la lotteria... Più che chiedere una grazia, si compra un biglietto del Superenalotto. Questa è solitudine, un’illusione di speranza». Il capolavoro di Manzoni come rivelazione di un cambiamento antropologico e delle coscienze: «La generazione di quelli che come me hanno vissuto in una fascia sociale molto prossima alla dura povertà ha già dentro la cultura manzoniana, anche senza saperlo. Dunque, leggere "I promessi sposi" è come mettere a fuoco un’immagine che già avevi dentro. In Manzoni c’è una sonorità dello spirito che mi ha aiutato a capire chi ero e cosa siamo diventati». Dopo la scuola media, la seconda lettura del romanzo per Olmi è piuttosto tarda. Siamo nel ’76, nube tossica di Seveso: «Pensai di fare un film su quella pestilenza non più provocata dalla natura, ma dalla manipolazione umana, e così rilessi Manzoni». Ne venne fuori la sensazione di un impianto drammaturgico, quasi cinematografico: «Se dovessi dire un autore che somiglia a Manzoni, direi Simenon: una macchina perfetta di drammaturgia poliziesca. Da buon brianzolo, Manzoni ha una sensibilità anche pratica per il lettore e porta avanti il romanzo con una costruzione che nel cinema si chiama azione parallela: tanto di cappello all’Artigiano. Con la maiuscola, mi raccomando». Basta così, Olmi sta lavorando al montaggio di un documentario sulle rupi del vino in Valtellina. Si esce, si guarda la valle, l’aria è tiepida. Verrebbe voglia di tirare un sasso proprio qui a fianco.
UN’ESTATE
italiana
❜❜ I «Promessi sposi» e l’addio ai monti di Lucia mi hanno insegnato che cos’è la speranza
Colpi di s✹le 1974 John John ladro di scatti
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di Pierluigi Battista
I cani antidroga e la «persecuzione» a Veneziani Marcello Veneziani su Libero protesta con comprensibile passione a causa della «persecuzione razziale» di cui sarebbe vittima. Per colpa della «carnagione scura» e dell’«aspetto vagamente arabo-islamico-orientale», Veneziani subisce infatti ogni genere di angherie sulle strade e negli aeroporti con «controlli speciali e perquisizioni meticolose». «Pregiudizi razziali» che dagli umani allarmati dal suo «aspetto socialmente pericoloso» si trasferiscono, attraverso misteriosi percorsi di contagio etno-razziale, persino nel campo degli animali domestici. «Non vi dico i cani antidroga — racconta Veneziani —: io non ho mai fumato sigarette in vita mia, ma per i cani sono uno spacciatore di droga. Appena mi vedono si eccitano e puntano direttamente lì, nel luogo osceno, convinti che nel pube io abbia una piantagione di coca, marijuana o non so che». Colpisce il particolare dei cani in odor (è il caso di dire) di razzismo, forse per via della cattiva influenza della predicazione leghista anti-immigrati. Colpisce anche il luogo cruciale e simbolicamente delicatissimo delle attenzioni razzistico-canine calamitate dal corpo razzialmente perseguitato di Veneziani. Il quale, infatti, chiosa: «Attirassi le donne come attiro i cani poliziotto batterei perfino Berlusconi». Esagerato.
❋ Dialetti contro
Mentre dialetti, dizioni e accenti diventano armi improprie della lotta politica impazzita, sul Foglio Maurizio Stefanini illustra i momenti più significativi della querelle nazional-linguistica nella storia del cinema italiano. «Noio volevam savuàr» (ma era «volovàn», con felice assonanza gastronomica), scrive Stefanini. Ma nel doppiaggio di «Ombre Rosse» «lo sceriffo diventa maresciallo». Nei «Soliti ignoti» «il sardo Tiberio Murgia faceva il siciliano Ferribotte, mentre il napoletano Carlo Pisacane dava una memorabile caratterizzazione del bolognese Capannelle». Il romanesco lo faceva Tomàs Milian, cubano. In «Poveri ma belli» di Dino Risi (1957) la protagonista Giovanna diceva «essere voluta bene», costrutto popolare, «arivati», alla romana con una erre, ma anche «c’ha una pazienza che si farebbe schiacciare una noce in testa», italiano colto ed elaborato, un po’ farraginoso e aulico. Problemi antichi, quelli della convivenza tra dialetti e lingua italiana. Di difficile applicazione se persino su Wikipedia, in «Emiljàn e Romagnòl», si leggono le versioni di tutte le parole «in bulgnés, in cararés, in ferarés, in mudnés, in piasintéin, in pramzàn e in Rumagnòl». Italiani, per capirsi.
❋ Camilleri giù
di MARIA LUISA AGNESE
La macchina fotografica superaccessoriata da due milioni di dollari l’aveva regalata lo stesso Aristotele Onassis al figliastro 14enne John John (Kennedy), forse nella speranza di farne un nuovo Natchway. Più svelto di un paparazzo, il ragazzo si nasconde fra le rocce di Skorpios, l’isoletta nell’Egeo oasi privata dell’armatore, e riprende mamma Jacqueline stesa nuda al sole (siamo nel ’74), poi sviluppa le foto rubate nella sua camera oscura personale, e tornato a casa rivende i preziosi scatti della mamma in vacanza ai compagni di scuola di New York: «L’ho fatto perché avevo bisogno di soldi, in casa sono tirchi».
Piazza Grande
2009 I pesci (a Genova) ci guardano di ALDO GRASSO
Uomini e pesci. Il cilindrone dell’Acquario di Genova si rinnova con un allestimento dedicato all’ambiente coralligeno mediterraneo con murene e gronchi, specie che hanno caratteristiche comuni: corpo allungato e abitudini notturne. La vasca presenta una
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scenografia che si sviluppa per tre metri d’altezza e che, grazie alle numerose tane riprodotte, ben si presta ad accogliere i nuovi ospiti. Si passano ore a fissarli. Succede però qualcosa di imprevisto: guardi i pesci nell’acquario e dopo un po’ ti accorgi che anche loro guardano te. Proverbio marino: uomo grosso mangia uomo piccolo.
E visto che anche il siciliano commissario Montalbano lo interpreta un attore romano come Luca Zingaretti, spicca la sconsolata autosvalutazione di Andrea Camilleri sull’Unità, nella rubrica realizzata con il coautore Saverio Lodato e già trasfusa in un libro: «Se vivessimo in un paese normale un libro così non avrebbe ragion d’essere». No, Camilleri, non si tiri giù così.
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Gio dl Luglio Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
I Giochi del Corriere CRUCIVERBA
SUDOKU
ORIZZONTALI: 1. A volte fa... novanta - 6. Si pratica per mantenersi in forma - 10. Lo sprint dei ciclisti - 16. Scatta se suona la sirena - 18. Gas per insegne luminose - 20. Un colpo del tennista - 21. Strumenti a pizzico - 23. Il nome di Tyson - 25. Iniziali del regista Lelouch - 26. Provvisorie, temporanee - 31. Animali - 33. Con piena coscienza - 36. Il simbolo chimico del calcio - 38. Romantici - 39. Stella del cinema - 40. Così è detta l’America - 42. Fine di pusillanime - 43. Le code sull’autostrada - 44. Fa parte dell’assemblea di Palazzo Madama (abbr.) 45. Puntolino sulla pelle - 46. Permette al camino di funzionare bene - 47. La Giunone dei Greci - 48. Lattante 50. Tra F e I - 51. Fibra anche extravergine - 53. Superficie - 56. Per i meli e per i peri - 57. Un quinto di X - 58. Si oppone a ovest - 60. Concittadina di san Francesco - 62. La quantificazione del danno - 64. Passaggio smarcante - 65. Un dato anagrafico - 67. Stella dello Scorpione - 68. Il patriarca dell’arca - 69. Fa ridere al circo - 70. Vino nei prefissi. VERTICALI: 1. Iniziali del regista Avati - 2. Il nome del gangster Capone - 3. Le prime in ultimo - 4. Narrazione - 5. La città di Francesco Petrarca (sigla) - 6. In maniera ponderata e responsabile - 7. La metà di two - 8. Mi precede... - 9. L’attore Hanks - 11. Occidente - 12. Coda di... cavallo - 13.
Come si gioca. Inserite i numeri da 1 a 9 in ogni linea, colonna, quadrato.
MINDGYM
Come si gioca. Partendo dal primo riquadro, eseguite le operazioni matematiche per scoprire il numero finale.
MEDIO
DIFFICILE
L’HO LETTO SUL CORRIERE
Avete letto attentamente il Corriere della Sera nei giorni scorsi? Scegliete le risposte giuste, anagrammate le lettere ottenute e scoprite la parola nascosta... cavalloni da spiaggia.
Ruminanti nordici - 14. Si usa per fare riprese tv - 15. Le iniziali di Einstein - 17. Il santo che divise il suo mantello con un povero - 19. I protagonisti di una nota saga tedesca - 22. Perpetui, eterni - 24. Africani di Nairobi - 26. Iniziali di Villaggio - 27. Sulla facciata del duomo di Orvieto - 28. Lista - 29. Le Grandi comprendono Cuba e Haiti - 30. Accorato cordoglio - 32. Tirato o nervoso - 34. Finemente decorati 35. Vi si addestrano i cavalli - 37. Lo
stadio per la corrida - 40. Attorniata - 41. Aggressivo e brutale - 44. Udire - 48. Sostegni - 49. Lo dice chi è stufo - 52. Vendita all’incanto - 54. Frusciante e luccicante tessuto - 55. La lettera tutta curve - 56. Un ente con le centrali elettriche (sigla) - 59. Pura combinazione - 61. Ispettore in breve - 62. Un colosso italiano del petrolio (sigla) - 63. Tenente in breve - 64. La fine di Sandokan - 66. Per mamma e papà - 67. Iniziali di Celentano. www.aleajacta.net
SOLUZIONI
DIABOLICO
1. Cosa è più probabile del “6” al SuperEnalotto? (R) Avere come figlie tre gemelle conigliette di Playboy (P) Essere colpito 7 volte da un fulmine (B) Imparare a levitare
3. Per difendersi dal virus A-H1N1 sono stati organizzati... (V) Ritiri religiosi nel deserto del Gobi (M) I cosiddetti Flu party (P) Corsi informativi sulla prevenzione
2. Quale detto oggigiorno rischia di essere superato? ( I ) Fumare come un turco (M) Furbo come una volpe (D) Testardo come un mulo
4. Alberto di Monaco è risultato essere il capo di Stato... (T) Meno dispendioso (A) Più curioso in campo gastronomico (C) Più portato per la musica
L’HO LETTO SUL CORRIERE Soluzione: RIMASO. Parola nascosta: MAROSI. MINDGYM 39.
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5. Quale espressione è tornata recentemente in auge? (N) Contesto socioculturale (D) Roba da pazzi (S) Immaginario collettivo 6. Chi è soprannominata “la Diving Queen”? (O) La tuffatrice Guo Jingjing (C) L’attrice Nicole Kidman (F) La sofisticata Victoria Beckham
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all’estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d’incarico: Cod. 013/2/BON/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 27 del 23 luglio 2009. Sede di lavoro: Tunisi (TUNISIA). Titolo dell’iniziativa di cooperazione: Programma di aiuto alla bilancia dei pagamenti della Tunisia, n. Aid. 9046. Figura professionale richiesta: Esperto junior in procurement. Durata del contratto: 12 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE INTERNAZIONALI E DIPLOMATICHE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE POLITICHE o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in GIURISPRUDENZA o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA E COMMERCIO o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in SCIENZE DELL'ECONOMIA o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in GIURISPRUDENZA o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in SCIENZE DELLA POLITICA. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua FRANCESE scritta e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa: 5 anni. - Età: non oltre i 65 anni. Requisiti preferenziali: a. Specializzazioni universitarie o master di durata almeno annuale, che abbiano specifica attinenza alle funzioni da svolgere. b. Comprovata esperienza maturata negli ultimi 10 anni in: (i) formulazione/gestione/supervisione di progetti di cooperazione in favore dei Pvs, finanziati dalla Dgcs o da altri organismi internazionali operanti nel settore della cooperazione allo sviluppo; (ii) esperienza nei Pvs di programmi di sostegno al bilancio; (iii) gare per lavori, forniture e servizi, in Tunisia e Italia; (iv) precedenti esperienze di lavoro in Tunisia. c. Buona conoscenza della lingua inglese. A parità di punteggio in fase di valutazione delle candidature, verrà data preferenza ai candidati di età pari o inferiore ai 35 anni. Note: Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico. Presentazione delle domande: termine e modalità 1) Le domande per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri (http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 21-08-2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al momento della scadenza dell’avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la massima precisione nell’indicare le date iniziali e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano una sovrapposizione temporale.
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snam rete gas spa Sede legale in San Donato Milanese (MI) Piazza Santa Barbara n. 7 Cap. soc. Euro 3.570.768.494,00, i.v. Cod. Fisc. e numero di iscrizione al Reg. Imp. di Milano n. 13271390158 P. IVA n. 13271390158 R.E.A. Milano n. 1633443 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Eni S.p.A.
Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009 Il fascicolo “Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009” della Snam Rete Gas S.p.A. contenente la relazione intermedia sulla gestione, il bilancio consolidato semestrale abbreviato, nonché la Relazione sul bilancio semestrale abbreviato rilasciata dalla Società di Revisione è stato depositato presso la sede della Società in San Donato Milanese (MI), Piazza Santa Barbara, 7 e la Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it). Pagamento dell’Acconto relativo al Dividendo 2009 Il Consiglio di Amministrazione della Snam Rete Gas S.p.A. il 29 luglio 2009 ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo relativo all’esercizio 2009 di 0,06 euro per azione, al lordo di eventuali oneri tributari, alle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio a quella data. L’acconto sul dividendo 2009 sarà messo in pagamento a partire dal 22 ottobre 2009 contro stacco della cedola n. 13; la data di stacco è il 19 ottobre 2009. I prospetti contabili della Snam Rete Gas S.p.A. al 30 giugno 2009, la Relazione degli Amministratori e il parere della società di revisione sulla distribuzione dell’acconto sul dividendo, come prescritto dall’art. 2433-bis, codice civile, sono depositati presso la sede della Società in San Donato Milanese (MI), Piazza Santa Barbara, 7; detta documentazione è inserita nel fascicolo a stampa “Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2009”. Tali documenti sono inoltre disponibili sul sito della Snam Rete Gas www.snamretegas.it e della Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it) e potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail
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Uno stile di gestione degli investimenti improntato a qualità e prudenza, che non ricerca successi rapidi ma garantisce la stabilità del capitale e dei rendimenti. Questo è un investimento sicuro. Questa è la sicurezza che sta alla base delle Gestioni separate Sara Vita, oggi più sicure che mai. PROSPETTO TRIMESTRALE DELLE GESTIONI SEPARATE (ai sensi della circolare ISVAP n. 71 del 26/03/87 - 336/S del 17/06/98 e n. 471/D del 12/02/02) CATEGORIA DI ATTIVITA’
Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.)
Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.)
Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all’estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d’incarico: Cod. 016/2/SAN/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 27 del 23 luglio 2009. Sede di lavoro: Gerusalemme e Ramallah (TERRITORI PALESTINESI). Titolo dell’iniziativa di cooperazione: Programma di supporto al settore privato mediante la costituzione di una "Facility Management Unit" a favore delle PMI palestinesi, n. Aid. 6525.05.0. Figura professionale richiesta: Esperto senior in sviluppo e credito per le PMI. Durata del contratto: 12 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in INGEGNERIA INDUSTRIALE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in INGEGNERIA ELETTRICA o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in INGEGNERIA MECCANICA o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in INGEGNERIA GESTIONALE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in INGEGNERIA CHIMICA. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua INGLESE scritta e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa: 5 anni. - Età: non oltre i 65 anni. Requisiti preferenziali: a. Specializzazioni universitarie o master di durata almeno annuale, che abbiano specifica attinenza alle funzioni da svolgere. b. Competenze comprovate attinenti alle attività da svolgersi acquisite negli ultimi 10 anni: (i) in project management in ambiti connessi al programma; (ii) nella formulazione/gestione/realizzazione/supervisione di progetti di cooperazione in favore dei Pvs, finanziati dalla Dgcs o da altri enti finanziatori internazionali nel settore oggetto del programma (Pmi e Credito); (iii) nello sviluppo di piani di investimento "business plan", "project finance"; (iv) esperienza/conoscenza delle problematiche connesse allo sviluppo delle Pmi, dei contratti di fornitura e servizi e del credito di aiuto. c. Buona conoscenza di altre lingue straniere, diffuse o veicolari nel paese in cui ricade l'iniziativa. Note: Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico. Presentazione delle domande: termine e modalità 1) Le domande per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri (http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 21-08-2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al momento della scadenza dell’avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la massima precisione nell’indicare le date iniziali e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano una sovrapposizione temporale.
Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all’estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d’incarico: Cod. 015/6/GUI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 27 del 23 luglio 2009. Sede di lavoro: Niamey (Niger), Ouagadougou (Burkina Faso), Benin. Titolo dell’iniziativa di cooperazione: Realizzazione di un modello di gestione sostenibile della Riserva transfrontaliera del W e supporto alla Politica ambientale comunitaria dell'Uemoa, n. Aid. 9056.03.6. Figura professionale richiesta: Coordinatore regionale di progetto. Durata del contratto: 12 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE BIOLOGICHE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE FORESTALI E SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE AMBIENTALI o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA AMBIENTALE o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in SCIENZE DELLA NATURA o LAUREA SPECIALISTICA - NUOVO ORD. in SCIENZE DELL'ECONOMIA. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua FRANCESE scritta e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa post-Laurea: 5 anni - Eta: non superiore a 65 anni. Requisiti preferenziali: a. Specializzazioni universitarie o master di durata almeno annuale, che abbiano specifica attinenza alle funzioni da svolgere. b. Comprovata esperienza maturata negli ultimi 10 anni in: (i) formulazione/gestione/supervisione di progetti di cooperazione in favore dei Pvs, finanziati dalla Dgcs o da altri organismi internazionali operanti nel settore della cooperazione allo sviluppo; (ii) programmi di sostegno al bilancio nei Pvs; (iii) gare per lavori, forniture e servizi nei paesi della sub-regione Africa occidentale e Italia; (iv) precedenti attività lavorative nei paesi della sub-regione Africa occidentale. c. Buona conoscenza della lingua inglese. Note: Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico. Presentazione delle domande: termine e modalità 1) Le domande per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri (http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 21-08-2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al momento della scadenza dell’avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la massima precisione nell’indicare le date iniziali e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano una sovrapposizione temporale.
FONDO SOCI IMPORTI AL COMPOSIZIONE % 30/06/09 AL 30/06/09 31/03/09 (valori in Euro)
FONDO PIU’ IMPORTI AL COMPOSIZIONE % 30/06/09 AL 30/06/09 31/03/09 (valori in Euro)
TITOLI DI STATO
75.602.726
55,11
50,71
185.572.708
58,87
56,25
OBBLIGAZIONI ORDINARIE
37.611.419
27,42
31,32
75.118.635
23,83
25,02
TITOLI AZIONARI QUOTATI EURO
4.150.313
3,03
4,70
6.727.759
2,13
3,46
IMMOBILI
5.167.360
3,77
3,52
13.435.134
4,26
4,14
11.231.182
8,19
7,71
18.881.081
5,99
5,89
400.147
0,29
-
8.503.322
2,70
-
3.000.000
2,19
2,04
7.000.000
2,22
5,24
137.163.147
100,00
100,00
315.238.639
100,00
100,00
QUOTE DI OICR LIQUIDITA' DEPOSITI BANCARI A TERMINE TOTALE
CATEGORIA DI ATTIVITA’
ORIZZONTI 2000 IMPORTI AL COMPOSIZIONE % 30/06/09 AL 30/06/09 31/03/09 (valori in Euro)
ORIZZONTI 2007 IMPORTI AL COMPOSIZIONE % 30/06/09 AL 30/06/09 31/03/09 (valori in Euro)
TITOLI DI STATO
17.185.193
42,27
43,49
637.705
56,39
29,26
OBBLIGAZIONI ORDINARIE
11.773.623
28,98
24,56
175.650
15,53
29,68
TITOLI AZIONARI QUOTATI EURO
1.065.518
2,62
3,60
27.650
2,44
2,27
QUOTE DI OICR
2.328.132
5,73
6,95
-
-
-
LIQUIDITA'
7.338.316
18,06
15,67
240.008
21,22
28,15
950.000
2,34
5,73
50.000
4,42
10,64
40.640.782
100,00
100,00
1.131.013
100,00
100,00
DEPOSITI BANCARI A TERMINE TOTALE Rendimenti lordi realizzati dalle Gestioni Separate di Sara Vita nel periodo dal 1/1/2004 al 31/12/2008 (relativamente alle Gestioni Separate Orizzonti 2000 e Orizzonti 2007 i dati sono riferiti a Sara Life spa, che è stata incorporata in Sara Vita spa il 31/12/2008). Per l'anno 2008, il periodo di osservazione di Orizzonti 2007 è da intendersi 5/12/07 - 30/09/08. I rendimenti retrocessi ai clienti variano a seconda del prodotto, in base alle Condizioni di Assicurazione. Attenzione: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Sara Vita Spa Capitale sociale Euro 26.000.000 (i.v.). Sede legale: Via Po, 20 - 00198 Roma. Registro Imprese Roma e C.F. 07103240581 REA Roma n 556742 P.IVA 01687941003
2004
2005
2006
2007
2008
FONDO SOCI
4,53%
5,47%
5,73%
5,01%
4,26%
FONDO PIU’
4,42%
5,03%
4,94%
4,62%
4,32%
ORIZZONTI 2000
3,71%
5,76%
5,59%
5,52%
4,76%
ORIZZONTI 2007
-
-
-
-
4,60%
Autorizzazione all’esercizio delle assicurazioni e riassicurazioni vita, infortuni e malattia con DMICA n.16724 del 20/06/86 e provvedimento ISVAP n. 594 del 18/06/97. Iscritta al numero 1.00063 nell’Albo delle imprese assicurative.
Società del Gruppo assicurativo Sara, iscritto all'Albo dei gruppi assicurativi al numero 001. Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento del Socio Unico Sara Assicurazioni Spa.
www.saravita.it
Autorità Portuale di Venezia Via Forte Marghera N. 191 - 30173 Mestre (VE) - Tel. 041/2501102 - 2501060 Fax 041/2501043 AGGIUDICAZIONE SERVIZIO PER ESTRATTO La Provincia di Venezia comunica, ai sensi dell’articolo 65 del D. Lgs. 163/2006 e s.m., il seguente esito di gara: Oggetto: “appalto servizi in global service 2009 - 2014”. Sistema di aggiudicazione: procedura aperta. Importo di aggiudicazione: € 25.925.533,60 I.V.A. esclusa di cui € 220.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Aggiudicatario: A.T.I. Manutencoop Facility Management S.p.A. di Zola Predosa (BO) (mandataria) / R.G. Impianti S.r.l. di Salzano (VE) (mandante). IL DIRIGENTE - Ing. Claudio Carlon
AVVISO DI RETTIFICA Oggetto: BANDO 01/2009 APPALTO PER LA GESTIONE INTEGRATA DI SERVIZI Codice CIG 0327026E60. Si comunica che sono stati modificati i documenti di gara relativi alla procedura in oggetto, pubblicata sulla GUCE del 4/06/09 e sulla GURI 5° serie, n. 68 del 12/06/09. Si invita a prenderne visione sul sito www.museiciviciveneziani.it. Il Responsabile - Mattia Agnetti
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ESTRATTO BANDO DI GARA CON PROCEDURA APERTA Quest'Autorità rende noto che intende espletare una procedura aperta per l’appalto di servizi di progettazione dei lavori di adeguamento funzionale della viabilità e della rete ferroviaria nel tratto Malcontenta - Fusina “Via dell’Elettronica” Porto Marghera. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa in base agli elementi indicati nel disciplinare di gara. Luogo di consegna: Porto Commerciale di Venezia. Sezione di Marghera. Importo complessivo del servizio: 200.000,00 €. Termine ultimo per il ricevimento delle offerte: entro le ore 12.00 del 01.09.2009. Responsabile unico per il procedimento: Dott. Ing. Nicola Torricella. L’avviso di gara viene pubblicato all’Albo dell’Autorità Portuale di Venezia, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie speciale relativa ai contratti pubblici n. 88 del 29.07.2009. Il bando di gara, con allegato il relativo disciplinare, è reperibile sul sito http://www.rveneto.bandi.it e sul sito http://www.port.venice.it. Per eventuali chiarimenti contattare l’Area Gare dell’A.P.V., tel +39 0415334533. Venezia, 20.07.2009 IL PRESIDENTE - Prof. Paolo Costa
COMUNE DI MODENA Estratto Bando di Gara per Procedura Aperta Il Comune di Modena indice per il giorno 17/09/2009 alle ore 9.00 una procedura aperta per i lavori di “Manutenzione straordinaria e riqualificazione strade anno 2008 Circoscrizione n. 3”. Importo a base d’asta: € 630.782,00. I soggetti interessati dovranno far pervenire il plico contenente l’offerta e i documenti richiesti nel bando di gara entro il giorno 11/09/2009 alle ore 12.30 al Protocollo Generale - Comune di Modena, Via Scudari n. 20 - 41100 Modena. Copia integrale del bando di gara contenente i requisiti e le prescrizioni per essere ammessi e per partecipare alla gara, è disponibile sul sito Internet: www.comune.modena.it/bandi. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il: 29/07/2009. Il Responsabile del Procedimento Ing. Nabil El Ahmadiè
FIDIA SGR S.p.A.
ESTRATTO BANDO DI GARA L’Azienda Napoletana Mobilità S.p.A. indice gare, mediante procedure aperte, per le sottoelencate forniture: • ricambi originali BREDAMENARINIBUS o originali di I° Impianto o equivalenti. Importo complessivo massimo di spesa: euro 600.000,00 (±20%) oltre IVA. Durata: 24 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14.00 del giorno 05/10/2009. • ricambi originali VOITH o equivalenti. Importo complessivo massimo di spesa: euro 600.000,00 (±20%) oltre IVA. Durata: 24 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14.00 del giorno 07/10/2009. • ricambi originali MAN o originali di I° Impianto o equivalenti. Importo complessivo massimo di spesa: euro 300.000,00 (±20%) oltre IVA. Durata: 12 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14.00 del giorno 29/09/2009. • ricambi originali BOSCH o equivalenti. Importo complessivo massimo di spesa: euro 240.000,00 (±20%) oltre IVA. Durata: 24 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14.00 del giorno 24/09/2009. • ricambi originali WABCO o equivalenti. Importo complessivo massimo di spesa: euro 300.000,00 (±20%) oltre IVA. Durata: 24 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 14.00 del giorno 22/09/2009. I Bandi integrali e la documentazione per partecipare alle suddette gare sono disponibili sul sito www.anm.it. Per informazioni: Unità Gare e Appalti: tel. 081 7632104 - fax 081 7632105. IL DIRETTORE GENERALE - Dr. Ing. Renato Muratore
AUTORITÀ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE ESTRATTO DI BANDO DI GARA Oggetto: Servizio di consulenza specialistica e dei servizi di sviluppo, manutenzione ed evoluzione dei sistemi di Business Process Management (BPM) e di Business Intelligence (BI) per l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Tipo di procedura: Aperta. Codice identificativo gara (CIG): 03506093B2 Importo a base di gara al netto dell’IVA: E 6.061.800,00 più E 900,00 per il costo della sicurezza derivante dai rischi di natura interferenziale non soggetto a ribasso d’asta. Opzioni: L’Amministrazione si riserva, ai sensi e nei limiti di quanto stabilito dall’art. 57, comma 5, lettera b), del D.lgs.163/2006 s.m.i., di ricorrere entro i tre anni successivi alla stipulazione del contratto iniziale, all’affidamento di attività consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati all’operatore economico aggiudicatario, per un importo complessivo ulteriore pari, al massimo, a quello di aggiudicazione. Durata: 48 mesi. Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. Data di espletamento della gara: 28/09/2009 ore 11,00 Data di scadenza di ricezione delle offerte: 21/09/2009 ore 13,00, da inviare all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture - Direzione Generale Organizzazione - Ufficio Protocollo - Via di Ripetta,246 - 00186 Roma. Data spedizione G.U.C.E.: 23.07.2009. Data pubblicazione G.U.R.I: 29.07.2009. Il Bando di gara, il capitolato tecnico, il capitolato amministrativo, il DUVRI, il disciplinare di gara ed i relativi allegati sono disponibili sul sito internet: www.avcp.it Responsabile del procedimento - Dott. Antonello Colandrea
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AVVISO Ai sensi della Delibera Consob n. 11971/99 e successive modifiche, si rende noto che la Relazione Semestrale al 30 giugno 2009 del Fondo Mobiliare chiuso PRUDENTIA, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 29 luglio 2009, è stata depositata presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S.p.A. FIDIA - Fondo Interbancario D’Investimento Azionario SGR S.p.A.
POLITECNICO DI MILANO AVVISO DI GARA Il Politecnico di Milano, nell’ambito della procedura di cui all’“Avviso Pubblico di Project Financing” spedito alla GUCE in data 2.10.2008, indice una gara a procedura aperta, ai sensi dell’art. 155 c. 1 lett. a) del D. Lgs. 163/06, per l’affidamento della concessione di progettazione, costruzione e gestione di strutture alloggiative per studenti universitari e post universitari in via Baldinucci e via Ovada. Importo dell’investimento: €. 35.824.000,00. Responsabile del procedimento arch. Riccardo Licari. Per ulteriori informazioni contattare Area Tecnico Edilizia e-mail:
[email protected]. Scadenza offerta: ore 16.00 del 30.9.2009. Copia del bando integrale è rilevabile in: www.polimi.it/imprese/partecipa-a-una-gara/. Milano, 24 luglio 2009 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO Dott. Giuseppino Molinari
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ColombiC&E
Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.)
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
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Economia FTSE MIB La settimana
Indici delle Borse
Saipem
Cambi
La settimana
Titoli di Stato Titolo
3,70
Btp 01-01/08/11 5,250% 107,03
1,03
Btp 07-15/09/23 2,600%
99,33
2,08
Btp 07-15/04/12 4,000% 105,09
1,56
Btp 98-01/11/29 5,250% 103,24
4,39
1 euro
0,8611 sterline -0,12%
20.135,50 -2,37%
1 euro
1,5268 fr. sv.
0,28%
Btp 02-01/02/13 4,750% 107,30 Btp 04-15/09/14 2,150% 103,27 Btp 04-01/02/15 4,250% 105,46
1,99 0,76 2,66
Btp 02-01/02/33 5,750% 108,30 Btp 03-01/08/34 5,000% 99,46 Cct 03-01/02/10 0,900% 100,15
4,50 4,45 0,49
0,26%
1 euro
10,5849 cor.sve.
inv.
10.661,60 -0,02%
1 euro
Btp 02-01/08/17 5,250% 110,43 Btp 08-01/08/18 4,500% 103,83 Btp 08-15/09/19 2,350% 100,10
3,12 3,46 1,84
Cct 04-01/05/11 0,700% 100,28 Cct 07-01/12/14 0,660% 98,68 Ctz 08-30/04/10 - 99,47
0,69 1,07 0,23
1 euro
FTSE It.All Share 20.927,65
1,19%
Francoforte
5.270,32
1,85%
1 euro 133,8600 yen
FTSE It.Star
10.205,25
0,44%
Parigi (Cac40)
3.365,62
1,04%
Dow Jones
9.070,72
-0,29%
Hong Kong
Nasdaq
1.967,76
-0,39%
Tokio (Nikkei)
10.113,24
975,15
-0,46%
Madrid
Era stato introdotto alla fine di settembre, dopo il crac Lehman, in forme via via più restrittive, fino ad arrivare, a cavallo del passaggio d’anno, al divieto assoluto. Ieri però la Consob ha annunciato la fine, da venerdì prossimo, del periodo di sospensione delle vendite allo scoperto (con l’eccezione delle società che entro novembre abbiano deliberato aumenti di capitale). Per singolare coincidenza il giorno prima proprio la Sec, l’authority che vigila su Wall Street, ha prorogato il divieto per le vendite «nude», quelle dove non c’è nemmeno il prestito titoli. Misure analoghe restano in vigore in Germania e Francia. La commissione guidata da Lamberto Cardia ha deciso altrimenti. Come si spiega la «via italiana» verso quello che a prima vista appare come il viatico a un lento ritorno alla normalità sui mercati finanziari? Di certo sul mercato era manifesta l’insofferenza degli operatori per la rinuncia forzosa ad uno strumento che se enfatizza in periodi di particolare volatilità la caduta del listino, contribuisce anche a sgonfiare eventuali bolle e garantisce liquidità. La consultazione con il mercato che Consob ha concluso nei giorni scorsi ne deve aver dato ampia testimonianza. Altro discorso è la necessità, cui la stessa Consob fa riferimento, che l’Europa dei mercati trovi, almeno a livello dei regolatori, un passo comune.
Quot. Rend. eff. 29-07 netto %
-0,49%
0,41%
ALLO SCOPERTO E RITORNO ALLA NORMALITÀ
Ced.
Btp 04-01/02/20 4,500% 102,26
4.547,53
VENDITE
Titolo
0,42
Londra
La lente
Quot. Rend. eff. 29-07 netto %
Btp 99-01/11/10 5,500% 105,44
1,35%
S&P 500
Ced.
-0,87%
20.281,97
FTSE MIB
1,4104 dollari
=
1,5335 dol.can. -0,27%
I conti Colaninno: risultati superiori alle attese nonostante la crisi del trasporto aereo. Liquidità per 490 milioni
«Un freno alle perdite, Alitalia migliora» Rosso operativo nel semestre a 273 milioni. Pesa Fiumicino, «insufficiente la puntualità» ROMA — Risultato operativo netto negativo per 273 milioni (di cui 210 nei primi tre mesi), con uno scostamento del 6% sul budget e posizione finanziaria netta pari a 770 milioni, «significativamente migliore rispetto alle previsioni». Con questi numeri ieri il consiglio di amministrazione di Alitalia, la compagnia guidata da Rocco Sabelli, ha approvato all’unanimità la prima semestrale della nuova era, smentendo di fatto le ipotesi circolate di un possibile aumento di capitale. La società, a 200 giorni dal debutto, può contare su liquidità pari a 490 milioni, incluse le linee di credito non utilizzate, e una cassa di 370 milioni. Il debito sulla flotta è pari a 949 milioni. Nel primo semestre Alitalia ha trasportato 10 milioni di passeggeri incassando 1,276 miliardi con un coefficiente medio di riempimento del 59%, media tra il 52,4% del primo trimestre e il 65% del secondo, con una proiezione del
L’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, e il presidente Roberto Colaninno
72% del preconsuntivo di luglio. In questo mese si prevedono 2,2 milioni di passeggeri e, tenuto conto delle prenotazioni di agosto e settembre, la compagnia si spinge a ipotizzare «un ulteriore significativo miglioramento per il terzo trimestre». Nella seconda parte del semestre sarebbe tornato alla normalità l’indice della regolarità: i voli cancellati sarebbero stati inferiori all’1%. Punto dolente resta la puntualità che Alitalia dichiara di poco superiore alla media del 70%, rispetto a un obiettivo dell’80%.
In discussione c’è soprattutto la performance dei voli in partenza da Fiumicino su cui l’azienda sta lavorando in collaborazione con lo scalo. Entro domani sono attese le controdeduzioni del commissario dell’amministrazione straordinaria, Augusto Fantozzi, sulla seconda e terza rata del prezzo d’acquisizione degli asset. Un accordo dovrà essere trovato entro il 14 agosto, in mancanza, si pronuncerebbe un revisore indipendente entro l’11 settembre, senza appello. «I risultati raggiunti - ha commentato il presidente Roberto Colaninno - nonostante di poco inferiori rispetto alle previsioni, sono sicuramente migliori di quelli attesi nel contesto dell’attuale congiuntura negativa che ha investito il settore a livello mondiale». Tra gli azionisti, Maurizio Traglio sottolinea «l’assoluta sintonia di tutto il consiglio». Il pareggio di bilancio è confermato a tre anni dall’inizio dell’attività.
Antonella Baccaro
Il salvataggio
Risanamento, sì al rinvio. Piano definitivo sui debiti a settembre MILANO — Si è conclusa con il rinvio l'udienza convocata dal giudice relatore del Tribunale di Milano Pierluigi Perrotti sulla richiesta di fallimento della Risanamento, presentata dai pubblici ministeri Roberto Pellicano e Laura Pedio, che ieri hanno confermato la loro posizione. Il piano definitivo di ristrutturazione dei debiti dovrà essere depositato entro il primo settembre e un nuovo appuntamento è fissato in Tribunale per il 22. Nel frattempo, in vista del consiglio della società immobiliare di Luigi Zunino, in calendario lunedì prossimo, che affronterà il tema della
governance, si profilerebbe l’ipotesi di un sorta di comitato esecutivo, con una ripartizione delle deleghe. Vi farebbero parte il neopresidente Vincenzo Mariconda (nella foto), il vicepresidente Umberto Tracanella e due nuovi componenti che saranno appunto cooptati nell’occasione: si tratta di Luigi Roth, presidente della Fondazione Fiera Milano e di Terna e Maurizio Dallocchio, docente di Finanza Aziendale all’Università Bocconi e presidente di Citylife. A rappresentare ieri in Tribunale la società immobiliare di Zunino, che martedì scorso ha lasciato cariche e consiglio, è stato Mariconda, in
veste di presidente di garanzia, accompagnato da Tracanella, dai legali e dall’advisor Banca Leonardo. Mariconda, che ha chiesto e ottenuto il rinvio, ha presentato una memoria che illustra a grandi linee il piano di ristrutturazione dei debiti approvato dalle banche creditrici domenica scorsa e lunedì dal board di Risanamento, che prevede interventi complessivi per 500 milioni: 130 milioni attraverso un aumento di capitale, 20 milioni con la conversione di crediti a cui si aggiunge un prestito convertendo da 350 milioni.
Conti e partner
Safilo avvia il «negoziato» con le banche MILANO — È stato un incontro analitico, ma interlocutorio, quello che è avvenuto ieri tra Safilo e le banche creditrici. Terminato a tarda sera con un nuovo appuntamento alla prossima settimana: a dopo martedì 4 agosto, quando il consiglio di amministrazione del gruppo degli occhiali guidato da Vittorio Tabacchi (foto) approverà i conti del semestre. «Si sono analizzati i motivi della rinuncia di Bain a ricapitalizzare Safilo spiega una fonte -. La società e le banche inizieranno a valutare altre opportunità, che siano finanziarie, industriali, o finanziarie e industriali insieme si vedrà. Ma non c'è l'esigenza per cui certe operazioni debbano essere fatte per forza». Tra i motivi emersi sull’inatteso passo indietro del fondo di
S. Bo.
Carlo Cinelli
Dopo l’accordo con Tripoli Utile netto di 242 milioni. Guarguaglini: il miglior semestre da molto tempo a questa parte
Finmeccanica: aperti all’ingresso libico nelle controllate ROMA — «Il miglior semestre da molto tempo a questa parte». Così Pier Francesco Guarguaglini, amministratore delegato di Finmeccanica, ha definito i conti del gruppo, approvati ieri dal consiglio, confermando anche le linee guida del prossimo anno. L'utile netto di 242 milioni di euro è in linea con quello del 2008 al netto delle operazioni straordinarie (243). Tornando sulla firma dell’accordo con i fondi sovrani libici - Libyan Investment Authority (Lia) e la Libya Africa Investment Portfolio - Guarguaglini ha detto di essere disposto a valutare un eventuale ingresso in società del gruppo come Ansaldo Energia o Ansaldo Breda. Quanto a un possibile investi-
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Pierfrancesco Guarguaglini
mento dei libici nel capitale del gruppo, il «numero uno» di piazza Monte Grappa ha risposto che Finmeccanica è quotata in Borsa e che quindi ogni ingresso superiore al 3% dovrebbe essere prima autorizzato dal governo italiano. Intanto quello che interessa al gruppo è entrare nel mercato del Nord Africa che nel 2008 ha dato il 10% degli ordini. Alla tenuta sostanziale dell’elicotteristica, alla crescita dell’elettronica per la difesa (grazie all’acquisizione dell’america Drs) e del settore energia e trasporti (Ansaldo Sts), corrisponde una certa debolezza dell’aeronautica attribuita ai minori ordini civili e agli slittamenti temporali di quelli militari. Intanto, venerdì prossimo, Italia,
Gran Bretagna, Germania e Spagna firmeranno il contratto da circa 8 miliardi di euro per il primo lotto di caccia Eurofighter della terza tranche. Da quest’ultima Finmeccanica si aspetta un giro d’affari di 2,880 miliardi di euro. Quanto ai ritardi del programma del B787 Dreamliner, Guarguaglini ha detto di attendersi «entro l’autunno una risposta definitiva» da Boeing, sulla base della quale fare le
Ceduta Atitech Intesa a Palazzo Chigi per la cessione al gruppo Lettieri, Finmeccanica manterrà il 10%
proprie «valutazioni». Il direttore generale, Giorgio Zappa, ha aggiunto che i ritardi hanno procurato una «criticità sui ricavi e sull’attività dello stabilimento di Grottaglie» ma che «il programma sta tenendo» perché le cancellazioni degli ordini sono state «insignificanti». Intanto Finmeccanica ha incassato un prestito di 500 milioni dalla Banca Europea per gli Investimenti destinato a Alenia Aeronautica per la produzione e lo sviluppo dei componenti aeronautici e in particolare per l’ampliamento dei siti campani e pugliesi. Quanto all'elicottero VH 71, prodotto per il presidente degli Stati Uniti, bisognerà aspettare la fine di settembre quando ci sarà la definitiva approvazione
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del budget e la decisione sul progetto. Ieri Finmeccanica ha partecipato alla chiusura del caso Atitech, azienda di manutenzione campana di Alitalia, sottoscrivendo un’intesa a Palazzo Chigi che prevede la vendita dall’amministrazione straordinaria alla newco Manutenzioni Aeronautiche. Questa nuova società, controllata da IesMed di Giovanni Lettieri, vedrà la partecipazione della nuova Alitalia con una quota del 15% e di Finmeccanica con il 10%. Interrogato sulle voci che lo davano in arrivo alla guida di Alitalia, Guarguaglini ha sorriso: «Nessuno mi ha offerto niente, avrei rifiutato. Non mi divertirei per niente».
private equity si era parlato del rifiuto di Armani di allungare di due anni, fino al 2014, il contratto di licenza come voluto da Bain. «Siamo molto soddisfatti di Safilo - spiegano da Armani - Ma siamo nel 2009 e il nostro accordo scade nel 2012, tre anni sono un periodo abbastanza lungo e questo non è un momento di mercato in cui fare salti in avanti». Intanto, mentre il titolo è rimbalzato del 3%, il sindacato ha chiesto un incontro alla società (5mila addetti in Italia). «Le banche hanno rinviato le scadenze debitorie - ha detto Valeria Fedeli (Filtea Cgil) - Ora tocca ad Armani, Lvmh-Dior, Gucci e alla proprietà fare rapidamente le scelte».
M. S. S.
A. Bac.
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Economia 31
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Editoria Perdita a 65 milioni. Entro l’anno superato l’obiettivo di riduzione delle spese di 130 milioni
Bilanci
Rcs, effetto crisi sui conti semestrali
«Per Mediolanum: sei mesi da record» Sale il fatturato Tod’s
Giù i ricavi pubblicitari. Confermata la leadership di «Corriere» e «Gazzetta» MILANO — Rcs MediaGroup accusa la pesante fase recessiva e i suoi riflessi sul settore editoriale: il gruppo che pubblica il Corriere della Sera chiude il primo semestre dell’anno con ricavi in calo del 18,9% e una perdita di 65,1 milioni, contro un risultato di 12 mesi prima in utile per 36,5 milioni e un «rosso» di 40 milioni dei primi tre mesi 2009. Nel periodo però Rcs ha anche ridotto i costi per 73 milioni, pari al 56% dell’obiettivo programmato per il 2009 (130 milioni) che potrà essere «ragionevolmente superato». Anche la prima parte di quest’anno è stata dunque pesantemente condizionata anzitutto dalla contrazione della pubblicità che, con un calo di raccolta pari al 28,6% a 363,7 milioni, ha contribuito in modo significativo alla frenata dei ricavi, passati da 1,34 a 1,09 miliardi. Anche i
Piergaetano Marchetti presidente di Rcs MediaGroup
Antonello Perricone ad di Rcs MediaGroup
ricavi diffusionali sono scesi del 12,9% a 591 milioni, principalmente però a causa del minor fatturato proveniente dai cosiddetti «collezionabili», a sua volta dovuto in parte anche a una diversa programmazione (i "best seller", per esempio, saranno concentrati nella seconda parte dell’anno). Queste dinamiche, comuni a tutto il settore editoriale, presentano però una diversa consistenza secondo i mercati nei quali è presente il gruppo Rcs Mediagroup. In Italia i ricavi pubblicitari dell’area quotidiani hanno registrato un calo del 21% (in controtendenza l’online legato al sistema Corsera che registra un aumento del 10,1%), mentre il fatturato della diffusione scende del 7,3% (Corriere e Gazzetta dello Sport mantengono le proprie leadership anche se con una riduzione di copie rispettivamente del
9,7%, dovuta in parte a quelle promozionali, poco remunerative, e del 4,9%). I siti online continuano invece a registrare record di accessi. In Spagna l’area quotidiani ha visto una contrazione più marcata dei ricavi, passati da 340 a 261 milioni. La raccolta pubblicitaria è scesa del 35,3% mentre il fatturato editoriale è diminuito del 9,1%. La diffusione di El Mundo, secondo quotidiano del Paese, è calata del 7,6%. Sul risultato operativo, passato da positivo per 67,5 milioni a negativo per 54,7, nonostante una riduzione dei costi complessivi del 14% per
La raccolta La raccolta pubblicitaria è scesa per i quotidiani in Italia del 21% e in Spagna del 35,3%
164 milioni, continuano a pesare gli ammortamenti, stabili per circa 50 milioni, ai quali però si aggiungono svalutazioni delle immobilizzazioni per 8,6 milioni. Il consiglio, presieduto da Piergaetano Marchetti, che ieri ha approvato la semestrale, sottolinea dunque da un lato che «l’incisiva serie di misure strutturali» adottate per «fronteggiare la grave e persistente crisi del settore editoriale», ha portato risultati «positivi, che ragionevolmente consentiranno benefici superiori rispetto a quelli pianificati». Dall’altro però rileva che, nonostante le azioni intraprese, «la scarsa visibilità delle dinamiche della raccolta pubblicitaria e l’indeterminatezza congiunturale di breve periodo, fanno ipotizzare che nel 2009 il gruppo registri risultati significativamente negativi».
Sergio Bocconi
Parazzini nuovo ceo Camfin
Pirelli in rosso per la quota Telecom
MILANO — Pirelli torna in utile nel primo semestre, ma la svalutazione della partecipazione Telecom porta in rosso il consolidato per 12,4 milioni. A giugno il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera ha registrato 2,137 miliardi di ricavi, dai 2,4 del primo semestre 2008, 101 milioni di risultato operativo e un utile di competenza di 6,3 milioni, annullato interamente dall’adeguamento del valore della partecipazione in Telecom per 19,8 milioni. Partecipazione che è stata ulteriormente ridotta allo 0,29%. Migliora la posizione finanziaria netta che scende a 1 miliardo.
Archiviata la semestrale Pirelli, domani alla Bicocca è in programma l’assemblea di Camfin che dovrà nominare tre nuovi consiglieri, tra cui uno espressione dei nuovi soci Malacalza. Per la Gpi, la finanziaria di Tronchetti, nel board entrerà Enrico Parazzini, ex direttore finanziario di Telecom e prima di Pirelli, con il ruolo di amministratore delegato. Prenderebbe quindi le deleghe di Giorgio Bruno che salirà in Gpi per rilanciare le attività industriali nel trading di materie prime e commercializzazione di gas.
F. D. R.
MILANO — Nuova tornata di semestrali per Piazza Affari. Partiamo dal settore finanziario dove spicca il balzo del 53% degli utili di Mediolanum, pari a 108 milioni di euro. A fine giugno il gruppo guidato da Ennio Doris ha aumentato del 77% la raccolta netta, arrivando a 2 miliardi di euro, mentre le masse amministrate si sono attestate a 33 miliardi, in crescita del 12% dall'inizio dell'anno. Bene anche Banca Generali che quintuplica i profitti netti a 23,9 milioni, a fronte di un margine di intermediazione di 128,5 milioni, il 53% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato operativo è stato invece di 53,4% in crescita del 113%. A fine semestre le masse amministrate di Banca Generali ammontavano a 19,5 miliardi. Frena Alleanza, che chiude il bilancio a fine giugno con un utile netto di 147,1 milioni, più che dimezzato rispetto a quello del primo semestre del 2008. Hanno pesato in particolare minori plusvalenze e dividendi inferiori a quelli incassati in passato. La Saipem compagnia assicurativa Giro d’affari in crescita per del gruppo Generali ha Saipem. Mondadori e registrato un valore della produzione di 161,8 Lazard tornano all’utile milioni, in linea con Alleanza: profitti a 147 milioni quello dell’anno scorso. E sempre nel comparto finanziario, ma fuori da Piazza Affari, da segnalare il ritorno all’utile di Lazard. La banca d’affari franco-americana, dopo tre trimestri in rosso, a giugno ha registrato profitti per 28,2 milioni di dollari. Passando al settore industriale da segnalare i risultati di Saipem, che chiude il semestre con un utile netto adjusted di 374 milioni di euro, in aumento del 16,5%. Le acquisizioni di nuovi ordini ammontano a 5 miliardi e il portafoglio ordini residuo è pari a 19 miliardi di euro. Buon semestre anche per Tod’s. Il gruppo di Diego Della Valle ha archiviato il bilancio al 30 giugno con un aumento del fatturato del 3,4% a 358,9 milioni di euro, di cui 260 milioni dalle calzature. Il giro d’affari è aumentato in particolare in Italia, +10,1%, mentre la crisi ha contratto le vendite in Usa, diminuite del 23,6%. Torna in utile Mondadori, dal rosso del primo trimestre. I profitti del gruppo editoriale di Segrate sono ammontati a 7,3 milioni di euro, nonostante un calo del fatturato del 21,4% a 730,7 milioni.
R. Fi.
Regole Entro dicembre le banche dovranno adeguarsi. Vademecum per le principali sigle
Panorama
Bankitalia: via alla nuova trasparenza Costi chiari per conti correnti e servizi
Tassi e mutui Euribor ai minimi a quota 0,903%
MILANO — Stop alle clausole poco chiare e alle condizioni non sufficientemente spiegate contenute nei contratti bancari. La scadenza è quella del 31 dicembre prossimo: entro questa data le banche italiane dovranno adeguarsi alle nuove regole di trasparenza che la Banca d’Italia ha emanato ieri. Nessuna spesa supplementare variamente «camuffata», ma costi indicati con precisione e in dettaglio, in modo che il cliente li possa confrontare con quelli degli altri operatori. Quante volte i correntisti, analizzando gli estratti conto di fine anno, si sono imbattuti in voci poco comprensibili? Le loro proteste spesso sono state inutili, semplicemente perché la banca non ha fatto altro che attenersi al contratto, che il cliente aveva regolarmente firmato. Ma proprio le clausole di
dubbia interpretazione sono entrate nel mirino di via Nazionale, che ha svolto una consultazione approfondita, conclusa il 17 maggio scorso. E non è soltanto la gestione dei conti correnti a ricadere sotto le nuove norme: ci sono anche gli altri tipi di deposito, i finanziamenti, i contratti di leasing, il credito al consumo e «gli altri servizi regolati dalle disposizioni della Banca d’Italia». Insomma, una grossa fetta dell’attività bancaria sarà d’ora in poi più strettamente controllata dall’istituto centrale, allo
Guide pratiche Gli istituti dovranno predisporre guide di facile consultazione sui costi effettivi dei servizi
scopo, spiega una nota, di attenuare «i rischi legali e di reputazione» delle stesse banche e «favorendo in tal modo anche la concorrenza nei mercati bancario e finanziario». Gli strumenti indicati vanno dall’adozione di schemi standard per i prodotti più diffusi, fino alla realizzazione di guide pratiche, di facile consultazione, centrate soprattutto sui costi dei servizi. Un’altra novità è l’obbligo di predisporre il riepilogo di tutte le spese sostenute nell’anno dal correntista, che permetta di «confrontare i costi effetti-
Portabilità I contratti potranno essere trasferiti da una banca all’altra senza oneri per il cliente
vi del conto corrente con quelli di analoghi prodotti presenti sul mercato». La nuova normativa, infine, prevede anche una specie di «carta dei diritti» del cliente, nella quale sono elencate alcune sigle-chiave che occorre necessariamente conoscere, come Taeg (tasso annuo effettivo globale) e Isc (indicatore sintetico di costo). Lo stesso cliente potrà inoltre «recedere senza spese entro 10 giorni dalla conclusione del contratto», mentre la proposta unilaterale della banca di modifica delle condizioni, se prevista, dovrà essere comunicata con un preavviso di 30 giorni e potrà essere respinta entro 60 giorni. Infine, passa il principio della «portabilità»: i contratti potranno essere trasferiti da una banca all’altra senza alcuna penalità.
Nuovo minimo storico per il tasso chiave sui prestiti interbancari, su cui vengono indicizzati i mutui a tasso variabile: l’Euribor a tre mesi è sceso allo 0,903% dallo 0,908%. Cresce la fiducia nell’elettronica e elettrotecnica, secondo l’Osservatorio congiunturale semestrale di Confindustria Anie e Intesa Sanpaolo. A partire dal secondo trimestre 2009 l’indicatore di fiducia delle imprese ha mostrato segnali di ripresa, salendo di otto punti a quota 67,6. Agip e gestori hanno siglato un accordo per modernizzare la rete di distribuzione carburanti a marchio Eni. Dopo 18 mesi di trattative, è arrivata l’intesa tra l’Eni (nella foto l’amministratore delegato Paolo Scaroni), Figisc-Confcommercio e Faib-Confesercenti.
Giacomo Ferrari
Indagine Unioncamere Nel 2009 assunti 300mila addetti in meno rispetto al 2008 nell’industria e nel terziario
Si è dimesso Vittorio Notarpietro, amministratore delegato di Malo (It Holding), come si legge in una nota del gruppo in amministrazione straordinaria.
I mestieri più richiesti? Infermieri e artigiani ROMA — Le imprese prevedono un calo di dipendenti nell’industria e nei servizi di 213 mila unità rispetto allo stock di fine 2008 (-1,9%). È il risultato dell’indagine Excelsior svolta da Unioncamere su un campione di 100 mila aziende. Il saldo negativo è la differenza tra 781 mila assunzioni e 994 uscite previste. In particolare, verranno assunti circa 300 mila lavoratori in meno rispetto al 2008 mentre «il flusso in uscita risul-
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ta sostanzialmente quello del 2008». A ridursi saranno soprattutto le assunzioni a tempo determinato: quasi il 40% in meno dello scorso anno. Dall’indagine emerge tuttavia che nelle previsioni degli imprenditori «tra ottobre e dicembre la situazione economica internazionale potrebbe stabilizzarsi e le perdite occupazionali essere contenute». Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato con soddisfazione i ri-
Indagine Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha annunciato durante la presentazione dell’indagine Unioncamere che il governo intende potenziare questo strumento e renderlo utile per l’orientamento dei giovani rispetto al percorso formativo
sultati dell’indagine, annunciando al presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello che è intenzione del governo di potenziarla per renderla uno strumento utile per l’orientamento dei giovani rispetto al percorso formativo. In proposito, ha aggiunto, è allo studio un piano con il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Dal rapporto Unioncamere emerge comunque una classifica delle 10 figure professionali
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più richieste. In generale tirano i settori della sanità e dei servizi alla persona. Al primo posto gli infermieri, seguiti da: addetti alla logistica, al marketing, responsabili di produzione, fisioterapisti, consulenti fiscali, progettisti elettronici, programmatori informatici, farmacisti, sviluppatori software. Molte le richieste di artigiani (pavimentatori, parrucchieri, tornitori e sarti).
Sono sei le offerte non vincolanti per Eon Rete, la controllata di Eon Italia che gestisce la rete del gas nel nostro Paese. Secondo Radiocor, sul tavolo dell’advisor Deutsche Bank sono arrivate le proposte di Italgas, della cordata F2i-Axa Private Equity (advisor Banca Leonardo), di Gaz de France (che potrebbe correre in partnership con Valiance), di Gas Natural, di Clessidra e di 3i.
Enr. Ma.
Gio dl Luglio
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Nome
Data Valuta
AKROS ABSOLUTE RETURN AKROS DYNAMIC AKROS MARKET NEUTRAL AKROS LONG/SHORT EQUITY
30/06 30/06 30/06 30/06
EUR EUR EUR EUR
Quota/od.
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Quota/pre.
489461,364 474564,180 487518,594 480087,016
Nome
Data Valuta
Quota/od.
Quota/pre.
Nome Eurizon Obiettivo Rendimento Eurizon Rendita Eurizon Soluzione 10 Eurizon Soluzione 40 Eurizon Soluzione 60 Eurizon Team 1 Eurizon Team 2 Eurizon Team 3 Eurizon Team 4 Eurizon Team 5 Intesa Cass Centro Prot Din Passadore Monetario Teodorico Monetario Unibanca Azionario Europa Unibanca Monetario Unibanca Obbligaz Euro
27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07
Strategic Trend
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28/07 22/07 22/07 22/07 22/07 28/01 28/01 28/07 28/07 27/07 27/07 22/07 22/07 22/07 08/01
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
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CAAM Absolute CAAM Azioni QEuro CAAM Breve Termine CAAM Equipe 1 CAAM Equipe 2 CAAM Equipe 3 CAAM Equipe 4 CAAM Eureka Double Call CAAM Eureka Double Win CAAM Eureka Dragon CAAM Europe Equity CAAM For. E. Eq. Op. 2013 CAAM For. E. Eq. Op. Due 2013 CAAM For. Em.MktEq.R.2014 CAAM For. Gar. Hi. Div. 2014 CAAM Form Gar.E.Mk.Eq.R 2013 CAAM Form Gar.Eq.R.DUE 2013 CAAM Form Gar.Eq.Recall 2013 CAAM Form Gar.Mer.Emergenti CAAM Form Garantita 2012 CAAM Form Garantita 2013 CAAM Form Garantita Due 2013 CAAM Form Priv.Div.Opportunity CAAM Global Emerging Equity CAAM Global Equity CAAM Liquidità CAAM Obbligazionario Euro CAAM Pacific Equity CAAM Più CAAM Private Alfa 2007 CAAM QBalanced CAAM QReturn CAAM USA Equity Intesa Premium Power Unibanca Plus
28/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 28/07 28/07 27/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07 28/07 27/07 27/07 27/07 27/07 27/07
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
5,126 11,152 7,403 5,142 5,049 4,932 4,496 5,371 5,626 3,610 4,329 4,366 4,845 4,719 4,869 4,836 4,825 5,587 4,957 4,837 4,818 4,923 3,987 3,590 8,901 5,353 4,099 5,507 4,714 8,123 5,210 3,848 4,991 5,148
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www.albertinisyz.it Tel 02 30306.1 30/06 EUR 610210,033 604955,208 30/06 EUR 597479,589 596658,981 30/06 EUR 615085,425 610927,997
Data Valuta
Quota/od.
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28/07 EUR
104,320
104,400
Albertini Syz Multistrategy Albertini Syz Long Short Equity Albertini Syz Innovation
www.gestiellehedge.it 31/05 EUR 453560,512 G. Hedge Credit Fund 31/05 EUR 568232,014 G. Hedge High Volatility 31/05 EUR 423813,965 G. Hedge Long Short World 31/05 EUR 555493,831 G. Hedge Low Volatility 31/05 EUR 525397,637 G. Hedge Multi- Strategy 31/05 EUR 374378,815 G. Hedge Opportunity 31/05 EUR 528255,704 G. Hedge Concentr Low 1 31/05 EUR 712904,284 G. Hedge Concentr Medium 1
Numero Verde 800 255783 www.fondianima.it -
[email protected] 28/07 EUR 3,481 Anima America 28/07 EUR 5,770 Anima Asia 28/07 EUR 5,747 Anima Convertibile 28/07 EUR 7,925 Anima Emerging Markets 28/07 EUR 3,396 Anima Europa 28/07 EUR 12,609 Anima Fondattivo 28/07 EUR 18,177 Anima Fondimpiego 28/07 EUR 11,069 Anima Fondo Trading 28/07 EUR 6,561 Anima Liquidità 28/07 EUR 6,757 Anima Obbligaz Euro 28/07 EUR 7,548 Fondo Liquidità FONDO PENSIONE APERTO ANIMA ORIZZONTI 10,784 Anima Orizzonte1+Garanzia C (P) 30/06 EUR 30/06 EUR 10,692 Anima Orizzonte1+Garanzia I (P) 30/06 EUR 8,676 Anima Orizzonte 5+ C (P) 30/06 EUR 8,600 Anima Orizzonte 5+ I (P) 30/06 EUR 9,477 Anima Orizzonte 15+ C (P) 30/06 9,410 Anima Orizzonte 15+ I (P) EUR 30/06 EUR 8,460 Anima Orizzonte 25+ C (P) 30/06 EUR 8,380 Anima Orizzonte 25+ I (P)
AZIMUT SGR - tel.02.88981 www.azimut.it -
[email protected] 27/07 EUR 22,599 Azimut Bilanciato 27/07 EUR 5,175 Azimut ContoFondo 27/07 EUR 6,437 Azimut Formula 1 Balanced 27/07 EUR 6,466 Azimut Formula 1 Conserv 27/07 EUR 6,697 Azimut Formula 1 Hi. Risk 27/07 EUR 6,676 Azimut Formula 1 Low Risk 27/07 EUR 6,471 Azimut Formula 1 Risk 27/07 EUR 12,304 Azimut Garanzia 27/07 EUR 9,359 Azimut Prev. Com. Crescita 27/07 EUR 10,671 Azimut Prev. Com. Equilibrato 27/07 9,754 Azimut Prev. Com. Garantito EUR 27/07 EUR 11,645 Azimut Prev. Com. Protetto 27/07 EUR 7,290 Azimut Scudo 27/07 EUR 15,593 Azimut Reddito Euro 27/07 EUR 5,451 Azimut Reddito Usa 27/07 EUR 7,752 Azimut Solidity 27/07 EUR 4,733 Azimut Strategic Trend 27/07 EUR 7,476 Azimut Trend America 27/07 EUR 11,406 Azimut Trend Europa 27/07 EUR 14,735 Azimut Trend Italia 27/07 EUR 5,728 Azimut Trend Pacifico 27/07 EUR 8,945 Azimut Trend Tassi 27/07 EUR 16,918 Azimut Trend AZ FUND MANAGEMENT SA 27/07 EUR 5,000 AZ F. Active Selection 4,542 27/07 EUR AZ F. Alpha Man. Credit 27/07 EUR 3,640 AZ F. Alpha Man. H.Vol 27/07 EUR 2,811 AZ F. Alpha Man. Them. 27/07 EUR 1,869 AZ F. American Trend 27/07 EUR 5,088 AZ F. Asset Plus 27/07 EUR 4,619 AZ F. Asset Power 27/07 EUR 5,447 AZ F. Bond Trend 27/07 EUR 5,157 AZ F. Bot Plus 27/07 EUR 5,374 AZ F. Conservative 27/07 EUR 4,663 AZ F. Emer. Mkt Asia 27/07 EUR 3,052 AZ F. Emer. Mkt Europe 27/07 EUR 4,998 AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. 27/07 EUR 4,467 AZ F. European Dynamic 27/07 EUR 2,823 AZ F. European Trend 30/06 EUR 5,199 AZ F. Formula 1 Alpha Plus 30/06 EUR 5,008 AZ F. Formula 1 Alpha Plus Euro 27/07 EUR 4,650 AZ F. Formula 1 Absolute 27/07 EUR 4,573 AZ F. Formula 1 Balanced 27/07 EUR 4,824 AZ F. Formula 1 Conserv. 27/07 EUR 5,548 AZ F. Formula 1 Dynamic Trading 27/07 EUR 5,568 AZ F. Income 27/07 EUR 5,348 AZ F. US Income 27/07 EUR 3,036 AZ F. Italian Trend 27/07 EUR 3,140 AZ F. Opportunities 27/07 EUR 3,282 AZ F. Pacific Trend 5,171 27/07 EUR AZ F. Qbond 27/07 EUR 4,927 AZ F. QProtection 27/07 EUR 4,896 AZ F. Qtrend 27/07 EUR 6,084 AZ F. Reserve Short Term 27/07 EUR 5,284 AZ F. Solidity 27/07 EUR 4,297 AZ F. Strategic Trend 27/07 EUR 3,673 AZ F. Trend
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28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
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30/06 30/06 30/06 30/06 30/06 30/06 30/06 30/06
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
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Num tel: 178 311 01 00 www.compamfund.com -
[email protected] 28/07 USD 931,929 932,578 Bluesky Global Strategy 28/07 EUR 1081,650 1079,578 Bond Euro A
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www.ersel.it Ersel Hedge Celtis Ersel Hedge Ilex Ersel Hedge Larix Ersel Hedge Robur Ersel Multi-Strategy HIGH Ersel Multi-Strategy LOW Ersel Multi-Strategy MED Hedgersel
29/05 29/05 29/05 29/05 29/05 29/05 29/05 15/07
EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
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Tel. 02/88219.1 -
[email protected] www.gruppoesperia.com Duemme Sicav 28/07 JPY 6166,000 6113,000 Asian Equities C 28/07 EUR 135,810 135,840 Bond Euro Area C 28/07 EUR 114,290 114,300 Corporate Bond Euro C 28/07 EUR 88,880 89,020 Dynamic Allocation 28/07 EUR 103,680 103,730 Equity Opportunity C 28/07 EUR 76,480 76,210 Euro Equities C 28/07 EUR 115,000 115,060 Gov Bond Euro Medium Term C 28/07 EUR 71,770 71,220 Italian Stocks 28/07 EUR 104,460 104,470 Money Market C 28/07 EUR 64,400 64,140 Private Equity Strategies C 28/07 EUR 105,860 105,890 Trading 28/07 USD 85,980 85,570 US Equities C 28/07 USD 112,830 112,840 Usa Short Term C Duemme Hedge Sgr 30/04 EUR 558239,194 568486,382 Aggressive 30/04 EUR 463744,353 463152,842 BPVI Hedge Strategy 30/04 EUR 420839,041 411794,893 CrevalHedge 30/04 EUR 430625,073 422170,569 Diversified 30/04 EUR 411169,894 406619,684 Diversified Advanced 30/04 USD 676145,823 674053,196 CURRENCY 30/04 EUR 472517,139 475147,150 Global Equity 30/04 EUR 473890,885 463734,530 Mediolanum Strategy 30/04 EUR 497228,144 498006,766 Multistrategy I 30/04 EUR 532225,230 530846,680 Multistrategy II 30/04 EUR 531732,263 520253,860 Performance 30/04 EUR 524924,903 524442,080 Protection 30/04 EUR 420029,631 428305,163 Top Selection
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SanPaolo Invest Sim, Banca Fideuram, Banca Generali, Banca Intesa UniCredit Xelion Banca, UniCredit Private Banking Goldman Sachs A. 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Tel: 02 77718.1 www.kairospartners.com KAIROS PARTNERS SGR 31/05 EUR 580507,280 Kairos Asia I A 31/05 EUR Kairos Asia I I 31/05 EUR 486788,019 Kairos Div. + I 31/05 EUR 485514,571 Kairos Div. + P 31/05 EUR 685613,997 Kairos Equity I A 31/05 EUR 512082,563 Kairos Fix. Inc. I A 30/06 EUR 504747,989 Kairos Hedge Italia A 31/05 EUR 696290,613 Kairos Low Vol. I A 31/05 EUR 480849,915 Kairos Low Vol. I B 31/05 EUR 484743,534 Kairos Low Vol. I I 31/05 EUR 514662,525 Kairos Low Vol. II A 31/05 EUR 480349,296 Kairos Low Vol. II B 31/05 EUR 484370,118 Kairos Low Vol. II I 31/05 EUR 490202,291 Kairos Medium Term 31/05 EUR 708699,509 Kairos Multi-Str. II A 31/05 EUR 470583,882 Kairos Multi-Str. II I 31/05 EUR 502885,013 Kairos Multi-Str. IV A 31/05 EUR 506593,676 Kairos Multi-Str. IV B 31/05 EUR 507134,860 Kairos Multi-Str. IV I 28/07 EUR 5,354 Kairos Partners 28/07 EUR 4,237 Kairos Partners Europe 28/07 EUR 6,679 Kairos Partners Income 28/07 EUR 8,712 Kairos Partners Small Cap KAIROS INTERNATIONAL SICAV 17/07 EUR 110,220 KIS - America A 28/07 EUR 105,310 KIS - Credit A 28/07 EUR 105,430 KIS - Credit I 28/07 EUR 109,640 KIS - Dynamic A 28/07 EUR 109,100 KIS - Dynamic D 28/07 EUR 109,690 KIS - Dynamic I 28/07 EUR 109,760 KIS - Dynamic X 28/07 EUR 47,260 KIS - Europe D 28/07 EUR 47,760 KIS - Europe A 28/07 EUR 48,160 KIS - Europe I 28/07 73,530 KIS - Fl. Equity A EUR 28/07 EUR 72,190 KIS - Fl. Equity D 28/07 EUR 73,530 KIS - Fl. Equity I 17/07 EUR 101,820 KIS - Long - Short A 17/07 EUR 101,830 KIS - Long - Short I 28/07 EUR 80,920 KIS - Sm. Cap A 28/07 EUR 81,030 KIS - Sm. Cap I 28/07 EUR 106,110 KIS - Income A 28/07 EUR 105,020 KIS - Income D 28/07 EUR 106,480 KIS - Income I
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28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07
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www.newmillenniumsicav.com Distributore Principale: Banca Finnat Euramerica - Tel: 06/69933475 28/07 EUR 131,510 131,440 NM Euro Bonds Short Term A 28/07 EUR 35,920 36,100 NM Euro Equities A 28/07 EUR 45,400 45,580 NM Global Equities A 28/07 EUR 108,700 108,400 NM Large Europe Corp A 28/07 EUR 118,050 117,900 NM Previra World Cons A 28/07 EUR 130,180 129,810 NM Q7 Corporate Bond A 28/07 EUR 124,720 124,550 NM Q7 High Quality Bond A 28/07 EUR 73,160 73,620 NM Q7 Pan European Eq. A 24/07 EUR 53,860 52,360 NM Q7 Russian Focus A 24/07 EUR 113,040 112,660 NM Total Return Flexible A
Numero verde 800 124811
[email protected] 28/07 EUR 4,302 4,326 Nextam Azionario Europa 28/07 EUR 3,767 3,768 Nextam Azionario Inter.
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EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR
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28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 28/07 -
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Tel: 0041916403780 www.pharusfunds.com
[email protected] 29/07 EUR 89,470 PS - Absolute Return 29/07 EUR 125,240 PS - Bond Opportunities 29/07 EUR 70,750 PS - International Equity 29/07 EUR 116,120 PS - Liquidity 29/07 EUR 91,370 PS - Market Neutral 29/07 EUR 86,240 PS- Market Neutral B 28/07 EUR 94,550 PS - Value
Numero Verde 800-533377 - www.schroders.it Schroder International Selection Fund SICAV 29/07 USD 94,110 Asia Pacific Property Sec. A 29/07 USD 11,200 Asian Bond A 29/07 USD 91,530 Asian Convertible Bd A 29/07 EUR 92,270 Asian Convertible Bd A Hd 29/07 USD 14,260 Asian Equity Yield A 29/07 USD 137,800 Asian Smaller Companies A 29/07 EUR 115,820 BRIC (BR,RU,IN,CH) A 29/07 USD 163,320 BRIC (BR,RU,IN,CH) A 29/07 USD 212,560 China Opportunities A 29/07 EUR 16,860 Em. Eur. Dbt Abs. Ret. A 29/07 EUR 26,690 Em. Mkts Dbt Ab.Ret.EUR Hdg A 29/07 EUR 13,440 Emerging Asia A 29/07 USD 18,960 Emerging Asia A 29/07 EUR 13,400 Emerging Europe A 29/07 EUR 7,120 Emerging Markets A 29/07 USD 10,060 Emerging Markets A 29/07 USD 24,670 Emerging Mkts Dbt Abs Ret A 29/07 EUR 24,370 EURO Active Value A 29/07 EUR 14,030 EURO Bond A 29/07 EUR 14,790 EURO Corporate Bond A 29/07 EUR 2,510 EURO Dynamic Growth A 29/07 EUR 17,440 EURO Equity A 29/07 EUR 8,220 EURO Government Bond A 29/07 EUR 120,720 EURO Liquidity A 6,570 29/07 EUR EURO Short Term Bond A 29/07 EUR 56,750 European Active Value A 29/07 EUR 17,200 European Allocation A 29/07 EUR 85,030 European Defens 6 Monthly A 29/07 EUR 9,990 European Defensive A* 29/07 EUR 88,530 European Defensive Monthly A 29/07 EUR 62,300 European Dividend Max. A 29/07 EUR 54,190 European Dividend Max. A 29/07 EUR 77,260 European Dynamic Growth A 29/07 EUR 31,390 European Equity Alpha A 29/07 EUR 9,320 European Equity Yield A 29/07 EUR 119,710 European Large Cap A 29/07 EUR 14,460 European Smaller Comp A 29/07 EUR 75,080 European Special Sit A 29/07 USD 11,070 Glb Emer Mkt Opps A 29/07 EUR 10,140 Glb Emer Mkt Opps EUR A 29/07 USD 9,670 Global Bond A 29/07 USD 88,670 Global Convertible Bd A 29/07 EUR 88,210 Global Convertible Bd A Hd 29/07 EUR 112,590 Global Corp B Eur Hedge A 29/07 EUR 6,910 Global Clim.ChgeEq.A hdg 29/07 USD 7,450 Global Clim.ChgeEq.A 29/07 USD 7,600 Global Corporate A 29/07 USD 6,190 Global Div.Maximiser A 29/07 USD 5,280 Global Div.Maximiser A 29/07 USD 27,800 Global Energy A 29/07 USD 11,740 Global Equity A 29/07 EUR 72,040 Global Equity Alpha A 29/07 USD 101,700 Global Equity Alpha A 29/07 EUR 62,050 Global Equity Yield A 29/07 USD 87,510 Global Equity Yield A 29/07 USD 24,370 Global High Yield A 29/07 EUR 23,230 Global HYield EUR Hedge A 29/07 USD 23,630 Global Infl L B USD Hed A 29/07 EUR 23,150 Global Infl Linked Bond A 29/07 USD 83,610 Global Prop Securities A 29/07 EUR 80,290 Global Prop. Sec. EUR Hdgd A 29/07 USD 90,610 Global Smal Companies A 29/07 USD 31,040 Greater China A 29/07 USD 100,230 Indian Equity A 29/07 EUR 20,350 Italian Equity A
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Data Valuta
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29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07 29/07
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*I LIVELLI DI PROTEZIONE RELATIVI AI FONDI DEFENSIVE SONO CONSULTABILI SUL SITO INTERNET WWW.SCHRODERS.IT
Bim Az. Small Cap Italia Bim Azionario Europa Bim Azionario Globale Bim Azionario Italia Bim Azionario USA Bim Bilanciato Bim Corporate Mix Bim Flessibile Bim Obblig. Breve Term. Bim Obblig. Globale Bim Obbligazionario Euro Sicav Asia Flessibile Sicav Az. Italia Small Cap Sicav Azionario Euro Sicav Azionario Intern. Sicav Azionario Italia Sicav Bil.Equ. Italia Sicav Bond Flessibile Sicav Fortissimo Sicav Italia Flessibile Sicav Monetario Sicav Obblig. Area Europa Sicav Patrimonio Globale Sicav Patrimonio G. Reddito Synergia Azionario Europa Synergia Azionario Globale Synergia Azionario Italia Synergia Az. Small Cap Italia Synergia Azionario USA Synergia Bilanciato 15 Synergia Bilanciato 30 Synergia Bilanciato 50 Synergia Monetaria Synergia Obbl. Corporate Synergia Obbl. Euro B.T. Synergia Obbl. Euro M.T. Synergia Tesoreria Synergia Total Return Symphonia MS Adagio Symphonia MS America Symphonia MS Asia Symphonia MS Europa Symphonia MS Largo Symphonia MS P. Emer. Symphonia MS Vivace
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Tel. 02 - 430241 www.ubipramerica.it 28/07 EUR UBI Pr. Active Beta 28/07 EUR UBI Pr. Active Duration 28/07 EUR UBI Pr. Alpha Equity 28/07 EUR UBI Pr. Azionario Etico 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Euro 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Europa 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Globali 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Italia 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Mercati Emerg. 28/07 EUR UBI Pr. Azioni Pacifico 28/07 EUR UBI Pr. Azioni USA UBI Pr. Bilanc. Euro Rischio Cont. 28/07 EUR 28/07 EUR UBI Pr. Euro B.T. 28/07 EUR UBI Pr. Euro Cash 28/07 UBI Pr. Euro Corporate EUR 28/07 EUR UBI Pr. Euro Medio/Lungo Ter. 28/07 EUR UBI Pr. Obblig. Dollari 28/07 EUR UBI Pr. Obblig. Glob. Alto Rend. 28/07 EUR UBI Pr. Obblig. Globali 28/07 EUR UBI Pr. Obblig. Globali Corp. 28/07 EUR UBI Pr. Portafoglio Aggressivo 28/07 EUR UBI Pr. Portafoglio Dinamico 28/07 EUR UBI Pr. Portafoglio Moderato 28/07 EUR UBI Pr. Portafoglio Prudente 28/07 EUR UBI Pr. Privilege 1 28/07 EUR UBI Pr. Privilege 2 28/07 EUR UBI Pr. Privilege 3 28/07 EUR UBI Pr. Privilege 4 28/07 EUR UBI Pr. Privilege 5 28/07 EUR UBI Pr. Tot. Ret. Mod. A 28/07 EUR UBI Pr. Tot. Ret. Mod. B 28/07 EUR UBI Pr. Tot.Ret. Dinamico 28/07 EUR UBI Pr. Total Return Prudente
www.vitruviussicav.com 28/07 USD Capital Opportunities 28/07 EUR Capital Opportunities Hdg 28/07 USD Emerg Mkts Equity 28/07 EUR Emerg Mkts Equity Hdg 28/07 EUR European Equity 28/07 USD Growth Opportunities 28/07 EUR Growth Opportunities Hdg 28/07 EUR Italian Equity 28/07 JPY Japanese Equity 28/07 EUR Japanese Equity Hdg 28/07 EUR Reserve Liquidity 28/07 CHF Swiss Equity 28/07 EUR Swiss Equity Hdg 28/07 USD US Equity 28/07 EUR US Equity Hdg
8a+ Eiger 8a+ Gran Paradiso 8a+ Latemar 8a+ Matterhorn 8a+ Monviso
6,745 8,543 3,430 6,501 4,827 20,314 5,304 3,737 6,470 5,516 6,669 5,468 3,519 5,046 5,485 10,258 5,151 4,970 2,302 4,869 7,385 9,072 4,719 6,920 5,579 5,510 5,615 5,476 5,486 5,121 5,219 5,319 5,014 5,196 5,012 5,014 5,027 5,072 5,529 3,366 4,540 4,667 5,093 10,067 4,420
6,799 8,654 3,445 6,575 4,806 20,420 5,294 3,750 6,468 5,499 6,655 5,442 3,548 5,089 5,513 10,388 5,177 4,962 2,312 4,893 7,388 9,048 4,739 6,930 5,617 5,531 5,682 5,526 5,501 5,122 5,226 5,335 5,015 5,182 5,010 5,003 5,027 5,079 5,521 3,361 4,512 4,673 5,083 9,998 4,411
4,713 5,535 4,998 4,370 4,822 4,782 3,698 4,450 8,152 5,394 3,351 5,627 6,635 7,275 7,325 6,661 4,492 7,354 5,339 6,209 4,623 4,971 5,455 5,823 5,251 5,134 4,928 4,649 4,344 5,213 5,226 4,901 10,346
4,711 5,526 5,002 4,413 4,859 4,833 3,703 4,502 8,123 5,319 3,352 5,635 6,630 7,275 7,307 6,643 4,474 7,328 5,317 6,195 4,629 4,969 5,449 5,817 5,248 5,129 4,922 4,646 4,339 5,208 5,220 4,898 10,333
82,910 78,620 381,600 383,310 173,950 42,510 47,580 81,230 96,310 127,940 118,450 96,650 73,030 85,590 96,770
83,250 78,950 380,240 381,930 175,790 42,320 47,360 82,090 95,860 127,320 118,450 97,720 73,830 85,710 96,890
Tel 0332 251411 www.ottoapiu.it 28/07 EUR 3,889 3,942 28/07 EUR 5,012 5,034 28/07 EUR 4,842 4,862 17/07 EUR 406310,905 384076,897 28/07 EUR 5,000 5,000
Legenda: Quota/pre. = Quota precedente;
Quota/od. = Quota odierna
Gio dl Luglio
hombre076
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Gio dl Luglio
Economia/Mercati Finanziari 33
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
I migliori I migliori cinque titoli dello FTSE-MIB di ieri e il loro andamento settimanale
La Giornata in Borsa
I peggiori
di Giacomo Ferrari
Luxottica record, balzo Telecom Pronto rimbalzo per Piazza Affari dopo la pausa della vigilia. L'indice Ftse-Mib (che rileva i 40 titoli principali) ha infatti archiviato un rialzo dell'1,35% e di poco inferiore (+1,19%) è stato il progresso dell'Ftse All Share. Il trend è comune alle altre principali Borse europee, che vede Francoforte guidare la classifica delle performance con il Dax in progresso dell'1,85%. A dare impulso al listino milanese sono stati i risultati semestrali di alcune importanti società,
In rialzo Dopo la pausa di martedì rimbalzano gli indici di Piazza Affari
mentre la flessione del prezzo del greggio ha avuto conseguenze negative sui titoli petroliferi, a cominciare da Saipem (-1,87%). Regina indiscussa della giornata è stata Luxottica, che ha compiuto un balzo del 5,1% toccando, a quota 17,1 euro, il nuovo massimo dell'anno. Oltre ai buoni risultati di bilancio, hanno pesato favorevolmente i report positivi emessi da numerosi broker. Legate ai conti del semestre anche le performance di Mediolanum (+4,78%) e Monda-
Il caso a Francoforte
dori (+4,55%). Nel primo caso si è trattato, per usare le parole del presidente Ennio Doris, del «trimestre record» della storia della società. Quanto alla casa editrice di Segrate, la flessione dei ricavi e quella degli utili è risultata inferiore alle aspettative. Ma nell' ambito delle blue-chips dell'Ftse-Mib si sono registrati altri rialzi significativi. Telecom Italia, per esempio, dopo la flessione di martedì ha recuperato il 3,74% grazie alla riapertura della partita in Argentina. Superiori ai tre punti percentuali, infine, anche i progressi di Prysmian (+3,44%) e Unicredit (+3,08%), mentre StMicroelectronics è rimbalzata del 2,99% e Atlantia del 2,96%.
I peggiori cinque titoli dello FTSE-MIB di ieri e il loro andamento settimanale
Il caso a Milano
Giù Volkswagen su voci di aumento Acea accelera sui conti semestrali
Martin Winterkorn ceo di Volkswagen
Borsa Italiana Nome Titolo
Tel.
A A.S. Roma.................(ASR) A2A..................................(A2A) Acea ................................(ACE) Acegas-Aps .....................(AEG) Acotel Group * .................(ACO) Acque Potabili..................(ACP) Acsm ...............................(ACS) Actelios * .........................(ACT) AdF-Aerop.Firenze.............(AFI) Aedes * ..............................(AE) Aeffe *..............................(AEF) Aicon *..............................(AIC) Alerion.............................(ARN) Alleanza Ass.......................(AL) Amplifon .........................(AMP) Ansaldo Sts * ...................(STS) Antichi Pell.........................(AP) Apulia Pront .....................(APP) Arena...............................(ARE) Arkimedica......................(AKM) Ascopiave * .....................(ASC) Astaldi * ...........................(AST) Atlantia.............................(ATL) Autogrill ...........................(AGL) Autostrada To-Mi ................(AT) Autostrade Mer............(AUTME) Azimut ............................(AZM) B B&C Speakers...........(BEC) Banca Generali ................(BGN) Banca Ifis * .........................(IF) Banca Italease...................(BIL) Banca Pop. Emilia R. ........(BPE) Banca Pop. Sondrio .......(BPSO) Banco Popolare..................(BP) Banco Popolare w10 ...(WBP10) Basicnet ..........................(BAN) Bastogi ................................(B) BB Biotech * ......................(BB) Bca Carige.......................(CRG) Bca Carige r ..................(CRGR) Bca Finnat * .....................(BFE) Bca Intermobiliare ............(BIM) Bca Pop.Etruria e Lazio * ..(PEL) Bca Pop.Milano ................(PMI) Bca Pop.Spoleto...............(SPO) Bca Profilo.......................(PRO) Bco Desio-Brianza ...........(BDB) Bco Desio-Brianza rnc...(BDBR) Bco Santander ...............(SANT) Bco Sardegna rnc ..........(BSRP) Beghelli..............................(BE) Benetton Group................(BEN) Beni Stabili ......................(BNS) Best Union Co. ...............(BEST) Bialetti Industrie * .............(BIA) Biancamano....................(BCM) Biesse * ...........................(BSS) Bioera ...............................(BIE) Boero Bart. ......................(BOE) Bolzoni * ..........................(BLZ) Bon.Ferraresi .....................(BF) Borgosesia.........................(BO) Borgosesia rnc ................(BOR) Bouty Health ....................(BTY) BPM 09-13 w............(WPMI13) Brembo * .........................(BRE) Brioschi ............................(BRI) Bulgari .............................(BUL) Buongiorno * ...................(BNG) Buzzi Unicem ...................(BZU) Buzzi Unicem rnc...........(BZUR) C Cad It * .....................(CAD) Cairo Comm. * ..................(CAI) Caleffi ..............................(CLF) Caltagirone.....................(CALT) Caltagirone Ed. ................(CED) Cam-Fin ..........................(CMF) Campari...........................(CPR) Cape Live...........................(CL) Carraro ..........................(CARR) Cattolica As ...................(CASS) CDC.................................(CDC) Cell Therap .....................(CTIC) Cembre * ........................(CMB) Cementir * ......................(CEM) Cent. Latte Torino * ...........(CLT) Ceram. Ricchetti ...............(RIC) CHL .................................(CHL) CIA....................................(CIA) Ciccolella ...........................(CC) Cir ....................................(CIR) Class Editori .....................(CLE) Cobra *............................(COB) Cofide..............................(COF) Cogeme Set.....................(COG) Conafi Prestito' ................(CNP) Cred. Artigiano .................(CRA)
(g.fer.) — Le voci su un possibile aumento di capitale, necessario per l’acquisizione di Porsche, affossano il titolo Volkswagen alla Borsa di Francoforte, in una giornata complessivamente positiva per il comparto auto in tutta Europa. Con una quotazione finale di 241,68 euro, in calo del 5,33% rispetto alla vigilia,
Marco Staderini ad di Acea
(g.fer.) — Modesto rimbalzo di Acea ieri in Borsa (+0,31%) dopo la diffusione dei dati semestrali. Ma tanto è bastato per riportare la quotazione del titolo sopra la soglia degli 8 euro (8,005 la quotazione di riferimento). L'utile netto di competenza del gruppo nel primo semestre 2009 è stato pari a 55,1 milioni, in calo del
24,2% rispetto a quello del primo semestre dello scorso anno. I ricavi consolidati, 1.474,2 milioni di euro, sono invece sostanzialmente in linea con il 2008 e risentono positivamente, spiega una nota della società, del contributo delle gestioni idriche e negativamente della riduzione dei volumi di energia elettrica venduta.
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Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro) 0,825 1,258 8,005 4,700 61,320 1,439 1,160 3,737 — 0,353 0,526 0,353 0,522 5,215 2,628 14,120 1,020 0,495 0,060 0,925 1,507 5,405 15,280 6,420 7,660 13,740 7,250 2,263 6,500 8,310 2,042 8,950 6,150 5,510 0,148 1,634 2,125 47,000 1,960 2,630 0,535 3,160 4,360 4,048 4,957 0,857 4,550 4,200 9,800 9,935 0,701 5,950 0,543 1,579 0,712 1,260 4,548 1,800 — 1,730 38,950 1,425 1,215 0,710 4,072 4,490 0,196 3,848 0,938 10,220 5,840 4,720 1,984 0,970 2,180 1,815 0,290 5,830 0,362 2,750 23,150 1,695 1,058 3,530 2,725 2,245 0,768 0,237 0,368 1,070 1,295 0,661 1,790 0,551 0,978 0,795 1,889
Volkswagen ha conquistato la maglia nera fra i valori compresi nell’indice Xetra-Dax. Quanto all’integrazione con Porsche, che dovrebbe perfezionarsi a metà 2011, ieri è spuntata la proposta di ribattezzare il nuovo gruppo automobilistico Auto Union, rilanciando un marchio che risale agli Anni ’30.
-6,30+30,95 0,547 1,240 +1,29 -6,05 0,943 1,491 +0,31 -17,26 7,800 10,760 +2,90 -5,81 3,510 5,300 +1,37+46,70 36,040 74,000 -1,51+23,10 0,655 1,740 -2,93+23,40 0,637 1,314 -3,92+22,14 2,620 4,100 — — — — -7,59+141,47 0,098 0,416 -0,75 -23,21 0,440 0,719 -3,56 -9,62 0,158 0,435 +0,10+29,08 0,260 0,535 +0,48 -10,78 3,192 6,150 -0,10+205,52 0,761 2,882 -0,35+42,34 9,000 14,260 +1,69 -63,70 0,846 2,950 -0,40+50,46 0,272 0,535 +1,36+87,74 0,015 0,075 -0,22 -18,14 0,911 1,130 -0,99 +2,52 1,440 1,593 +2,76+37,10 2,605 5,405 +2,96+12,11 9,345 15,430 +2,72+16,52 3,245 6,770 +0,79+38,39 3,848 7,685 +1,63+63,57 8,395 15,400 +2,76+82,97 3,098 7,465 +2,84 -6,51 1,950 2,690 +0,31+128,07 1,981 6,700 —+32,32 5,170 8,500 -1,21 -10,81 1,075 2,760 +0,22 -10,50 6,000 10,690 -0,81 -6,82 5,000 7,080 +1,75+10,20 1,879 7,240 +1,86+105,42 0,062 0,265 -0,91+40,86 1,040 1,707 -1,16+12,43 1,373 3,660 — +1,73 38,800 50,330 -1,01+12,19 1,589 2,810 -0,94+30,52 1,950 3,500 -0,47 +4,59 0,359 0,560 -0,32+11,86 2,185 3,520 +0,40 +7,13 2,840 5,695 -1,16 -3,86 2,770 5,200 +1,48 -1,24 4,028 5,637 +0,35+74,36 0,367 1,167 +2,13 -3,60 3,600 4,950 — -5,14 3,730 4,645 -2,78+44,12 4,210 10,080 +1,79+21,16 7,950 10,570 -0,99+34,03 0,350 0,812 -0,42 -1,73 4,420 7,000 -1,99 +1,59 0,352 0,639 — -12,28 1,410 1,989 -1,11+115,76 0,166 0,920 +0,80 -29,61 1,166 1,969 +1,06+14,12 2,853 5,265 — -50,00 1,750 3,800 — — — — +0,35 -6,28 1,222 1,915 -0,08+35,10 22,500 44,800 +0,35+22,32 1,018 1,488 -0,25 -4,18 1,045 1,348 +0,71 -29,70 0,495 1,080 -0,43 — 2,145 5,778 +1,76+12,25 2,190 4,550 +2,62 -2,97 0,157 0,266 +1,65 -13,93 2,833 4,470 +3,08+52,27 0,495 0,938 +0,20 -11,90 6,790 12,150 +2,28 -12,64 3,732 7,095 +0,21 -3,64 3,720 6,130 +1,33 +0,99 1,400 2,351 — -18,14 0,958 1,278 +0,23 -12,10 1,961 2,837 -0,27 -18,97 1,400 2,320 +0,35 +1,58 0,160 0,400 —+20,70 3,885 5,910 +4,93 -19,56 0,345 0,507 +0,36+11,34 2,297 3,100 -0,43 -2,77 12,867 25,848 +5,94+61,43 0,670 2,050 +7,19+1.050,000,040 1,301 -2,49 +5,37 2,618 3,950 +1,02 +7,92 1,773 2,960 +2,98 +4,42 1,550 2,268 +3,72 -28,94 0,611 1,089 +2,78+24,54 0,076 0,321 +1,94+74,17 0,198 0,368 +0,94+37,44 0,560 1,438 +0,86+74,06 0,664 1,323 -0,83 -3,99 0,595 0,818 -0,89 -24,55 0,893 2,660 +1,01+39,72 0,323 0,561 +6,02 -24,61 0,705 1,358 -0,50 +2,13 0,762 1,040 -0,84 -3,87 1,761 2,305
112,5 3955,3 1712,0 255,1 253,4 52,6 89,0 258,0 — 36,4 57,8 39,4 231,7 4437,3 529,6 1410,9 47,2 116,1 48,0 79,9 353,5 531,5 8758,2 1629,7 673,1 59,8 1025,8 25,3 724,9 284,1 348,2 2260,9 1893,5 3529,3 — 100,3 38,3 — 3186,9 452,0 193,2 493,8 329,5 1688,8 147,4 109,9 531,7 56,3 — 64,5 140,6 1095,7 1062,1 14,7 53,8 43,3 124,2 16,1 — 44,7 216,9 97,0 1,1 19,9 — 296,7 153,1 1153,6 99,2 1700,7 236,7 42,1 154,4 12,1 261,0 229,7 104,8 1689,2 18,0 115,8 1253,5 20,1 — 60,4 431,6 22,2 39,7 33,3 33,9 191,5 1020,1 67,5 38,5 399,7 54,3 37,0 539,1
Nome Titolo
Tel.
Cred. Bergamasco .............(CB) Cred. Emiliano....................(CE) Cred. Valtellinese............(CVAL) Crespi ..............................(CRE) Csp..................................(CSP) D D'Amico * ...................(DIS) Dada * ...............................(DA) Damiani * .......................(DMN) Danieli.............................(DAN) Danieli rnc.....................(DANR) Data Service ....................(BET) Datalogic *.......................(DAL) De'Longhi ........................(DLG) Dea Capital * ...................(DEA) Diasorin *..........................(DIA) Digital Bros * ....................(DIB) Dmail Group * .................(DMA) DMT * .............................(DMT) E Edison .......................(EDN) Edison r.........................(EDNR) EEMS *..........................(EEMS) El.En. *.............................(ELN) Elica * ..............................(ELC) Emak *..............................(EM) Enel ...............................(ENEL) Enervit .............................(ENV) Engineering *...................(ENG) Eni ....................................(ENI) Enia ...................................(EN) Erg ..................................(ERG) Erg Renew .......................(EGR) Ergy Capital .....................(ECA) Ergy Capital w11...........(WECA) Esprinet *.........................(PRT) Eurofly..............................(EEZ)
Eurotech *........................(ETH) Eutelia..............................(EUT) Exor .................................(EXO) Exor prv ...........................(EXP) Exor risp ..........................(EXR) Exprivia * .........................(XPR) F Fastweb....................(FWB) Fiat ......................................(F) Fiat prv ..............................(FP) Fiat rnc ..............................(FR) Fidia *..............................(FDA) Fiera Milano *....................(FM) Fil. Pollone .......................(FDP) Finarte C.Aste ..................(FCD) Finmeccanica ..................(FNC) FMR Art'e'.......................(FMR) FNM................................(FNM) Fondiaria-Sai....................(FSA) Fondiaria-Sai rnc ...........(FSAR) Fullsix ..............................(FUL) G Gabetti Pro.Sol...........(GAB) Gas Plus ..........................(GSP) Gefran * .............................(GE) Gemina ...........................(GEM) Gemina rnc ...................(GEMR) Generali ...............................(G) Geox................................(GEO) Gewiss............................(GEW) Granitifiandre * ................(GRF) Greenvision .......................(VIS) Gruppo Coin ....................(GCN) Gruppo Edit. L'Espresso .....(ES) Gruppo Minerali M. ........(GMM) H Hera ..........................(HER)
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro) 24,100 3,730 6,940 0,270 0,757 1,248 5,980 1,121 13,250 7,120 1,000 4,220 2,143 1,590 19,640 2,175 5,210 8,850 0,995 1,220 0,992 10,420 1,245 3,260 3,670 1,230 19,560 17,250 5,250 10,410 0,843 0,588 0,157 7,000 0,166
3,120 0,597 11,530 6,490 8,835 1,120 17,850 7,655 4,325 4,430 5,000 5,080 0,401 0,175 10,500 4,902 0,561 12,050 7,120 1,450 0,888 7,350 2,172 0,554 1,998 15,880 5,335 2,540 2,638 10,870 3,300 1,260 — 1,709
+2,25 +1,90 18,590 — -4,36 1,761 -0,86 -2,53 4,848 — -28,85 0,175 -1,63 -9,94 0,550 +4,35 -5,45 0,990 +0,67 -13,33 4,263 +0,09+27,03 0,720 +0,53+58,68 5,780 +1,71+51,81 3,700 +1,99 +1,57 0,575 — -15,52 3,703 +5,02+49,30 1,065 +0,32+19,10 0,840 +1,45+34,52 13,300 +4,44 -20,84 1,751 +2,56+43,63 3,290 -1,23 -27,81 2,050 -1,19 +5,91 0,680 +1,16 +4,72 1,070 -3,22 -14,34 0,500 +2,36 -26,10 9,080 -2,58+44,77 0,502 +1,32 -17,47 2,998 +1,59 -10,47 2,913 — -16,61 1,109 -0,41+30,40 12,690 +0,06 -1,15 12,300 +0,48+37,46 2,419 +0,68+17,23 8,510 -0,47+29,49 0,646 —+54,74 0,293 +0,64+96,25 0,055 +1,45+100,00 3,200 +0,67+35,28 0,054
+0,73+21,17 1,501 +0,34+91,65 0,265 +1,68 — 5,400 +2,12+30,85 3,100 +2,49 — 3,800 +1,08+27,64 0,770 -0,06 -16,35 14,700 +1,66+57,19 3,475 +1,29+71,12 1,912 +0,06+42,02 2,465 +2,67+72,41 2,820 +0,59+20,02 3,400 -1,84 -12,83 0,271 +2,28 -1,69 0,130 +0,96 -4,11 8,515 +0,05+21,50 3,460 -1,23+14,49 0,399 +0,08 -9,47 8,150 -0,14 -15,06 5,055 +2,84 -24,16 1,350 +0,91 -6,53 0,663 +0,48 -3,80 5,990 -1,03 -30,14 2,040 -1,07+43,90 0,214 +4,01+247,67 0,297 +0,83 -18,48 9,990 +0,19+17,25 4,145 -0,78 -0,39 2,100 +0,29 -25,07 1,955 -1,00 -52,11 7,720 -1,49+50,00 1,472 +1,12 +8,34 0,581 — — — +0,89 +5,89 1,109
28,150 1475,9 4,400 1060,3 7,550 1445,2 0,408 16,0 1,028 25,1 1,433 185,7 7,385 97,9 1,315 92,2 14,430 544,2 7,720 289,1 1,420 12,9 5,090 244,7 2,620 314,7 1,630 487,0 19,860 1074,6 2,840 30,5 6,125 39,8 13,650 101,7 1,035 5212,2 1,377 133,1 1,784 42,7 15,890 50,0 1,450 80,7 4,110 90,2 4,231 34558,3 1,600 21,5 21,380 247,0 18,350 69382,0 5,626 569,8 12,120 1560,4 1,010 80,8 0,729 43,7 0,236 — 7,070 365,7 0,230 58,7
3,590 111,4 0,706 38,9 13,060 1853,6 7,795 501,0 9,200 80,1 1,249 56,6 22,250 1433,8 8,120 8378,1 4,910 447,2 5,150 358,2 6,045 25,3 5,680 214,4 0,498 4,3 0,200 8,6 12,320 6087,3 5,065 17,9 0,629 141,5 14,170 1510,1 8,554 303,8 1,970 16,2 1,030 50,6 7,650 323,7 3,230 31,6 0,560 814,4 2,850 7,5 19,810 22456,6 6,700 1381,0 3,035 305,7 3,898 96,5 22,700 62,6 3,500 429,0 1,316 515,2 — — 1,740 1775,4
Nome Titolo
Tel.
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)
I I Grandi Viaggi ............(IGV) 0,949 IGD * ................................(IGD) 1,162 Il Sole 24 Ore...................(S24) 2,015 Ima *................................(IMA) 12,680 Immsi...............................(IMS) 0,866 Impregilo ..........................(IPG) 2,518 Impregilo rnc ..................(IPGR) 9,170 Indesit ..............................(IND) 4,418 Indesit rnc ......................(INDR) 6,500 Intek .................................(ITK) 0,280 Intek r ...........................(ITKRP) 0,685 Intek w11.....................(WIT11) 0,049 Interpump *.........................(IP) 3,040 Intesa SanPaolo.................(ISP) 2,490 Intesa SanPaolo rnc ........(ISPR) 1,896 Inv e Sviluppo Med.........(IESM) 0,550 Inv e Sviluppo Med w09(WIES12) 0,014 Inv e Sviluppo Med w11(WIESM) — Invest e Sviluppo...............(IES) 0,084 Ipi Spa................................(IPI) 1,895 Irce * ................................(IRC) 1,744 Iride..................................(IRD) 1,293 Isagro *.............................(ISG) 4,000 It Holding ..........................(ITH) — IT WAY * ...........................(ITW) 3,630 Italcementi ..........................(IT) 8,450 Italcementi rnc ..................(ITR) 4,482 Italmobiliare .....................(ITM) 23,000 Italmobiliare rnc .............(ITMR) 15,770 IW Bank .............................(IW) 1,744 J Juventus FC *...........(JUVE) 0,818 K Kaitech ......................(KRE) 0,185 Kerself .............................(KRS) 8,600 Kinexia ............................(KNX) 2,190 KME Group......................(KME) 0,520
KME Group rnc..............(KMER) KME Group w09 .......(WKME09) L La Doria * ....................(LD) Landi Renzo * ....................(LR) Lazio................................(SSL) Lottomatica ......................(LTO) Luxottica ..........................(LUX) M Maire Tecnimont .........(MT) Management e C.............(MEC) Marcolin..........................(MCL) Mariella Burani FG *......(MBFG) MARR *.........................(MARR) Mediacontech .................(MCH) Mediaset...........................(MS) Mediobanca ......................(MB) Mediolanum....................(MED) Mediterranea Acque ........(MEA) Mid Industry Cap..............(MIC) Mid Industry Cap w10(WMIC10) Milano Ass. ........................(MI) Milano Ass. rnc ................(MIR) Mirato *...........................(MRT) Mittel................................(MIT) MolMed ..........................(MLM) Mondadori ........................(MN) Mondo HE .......................(MHE) Mondo Tv *......................(MTV) Monrif ............................(MON) Monte Paschi Si. ...........(BMPS) Montefibre.........................(MF) Montefibre rnc ..............(MFNC) Monti Ascensori ..............(MSA) Mutuionline * ..................(MOL) N Nice * ........................(NICE)
-1,09+22,77 -1,53 +2,83 -0,62 -11,62 +0,16 -5,09 -0,46+20,61 +0,80+21,91 —+40,22 -0,06 +1,44 —+47,06 -1,75 -2,76 -0,72 +3,26 —+22,61 — -31,69 +0,81 -1,97 -0,63 +1,12 — -43,88 -1,40+76,25 — — -0,36 +1,57 +0,05+29,81 -0,63+12,66 +1,02+40,22 -0,50+55,04 — — -0,14 -27,15 +1,14 -8,05 +0,73 -16,99 +0,66 -24,86 -2,89 -22,70 +0,81 -21,53 +0,93 +4,20 -1,02 -28,94 -0,06 -14,34 —+12,31 +1,27+12,43
0,739 0,797 1,545 11,800 0,502 1,688 5,385 1,620 1,950 0,228 0,493 0,030 1,980 1,400 0,945 0,475 0,006 — 0,046 1,155 1,300 0,627 2,462 — 3,210 6,545 3,460 19,000 12,400 1,344 0,648 0,168 7,400 1,330 0,444
0,801 -3,09+11,94 0,697 0,024 — -37,37 0,019 1,710 -0,58+61,93 0,895 3,250 +0,54 -3,56 2,105 0,341 +0,15 +1,79 0,270 14,860 -0,13 -15,52 11,820 17,100 +5,10+34,22 9,610 2,835 +0,89+89,00 1,004 0,750 —+64,11 0,340 1,520 +0,66+49,46 1,017 1,960 -3,69 -80,82 1,960 5,800 -0,77 +5,45 4,530 2,405 +2,34+16,63 1,750 4,282 +1,24 +5,77 3,061 9,445 +1,12+28,33 4,830 3,945 +4,78+27,57 2,090 2,000 +1,01 -11,89 1,224 13,990 -5,47 -6,73 13,100 0,067 — -76,04 0,065 2,408 -0,93 +4,60 1,116 2,360 +1,29 -0,06 1,233 5,225 +0,29+12,73 3,400 2,800 +0,09 -12,23 2,430 1,599 +2,57+46,83 0,758 2,875 +4,55 -21,23 2,270 0,169 -2,59 -50,00 0,110 8,555 -0,18+153,86 2,763 0,406 -0,25 -9,69 0,396 1,272 +2,17 -18,46 0,790 0,187 -1,32 -12,78 0,123 0,261 -0,76 +7,05 0,135 2,190+34,60+90,43 0,871 4,480 +0,34+62,91 2,750 2,700 -1,82+51,69 1,625
1,083 43,2 1,370 362,7 2,545 87,7 14,000 430,1 0,930 300,3 2,560 1015,1 10,262 14,6 4,970 503,2 9,350 3,3 0,403 98,0 1,052 10,4 0,064 — 4,450 232,5 2,760 29583,0 2,152 1781,0 0,980 27,9 0,018 — — — 0,103 20,3 2,020 135,3 1,900 48,4 1,385 948,1 4,380 69,9 — — 5,225 16,2 9,800 1498,4 6,240 472,1 34,500 510,4 23,590 261,4 2,245 126,7 0,880 163,6 0,300 162,6 10,180 149,6 2,290 41,9 0,729 121,8
1,111 0,052 1,904 3,530 0,430 17,990 17,100 2,940 0,754 1,741 10,220 5,970 3,200 4,591 9,445 4,015 2,390 16,000 0,278 2,828 2,750 5,225 3,190 2,150 3,743 0,375 9,730 0,500 1,570 0,230 0,305 2,190 4,480 2,982
15,3 — 52,8 364,3 23,1 2268,9 7976,6 919,8 350,5 94,7 59,5 383,3 44,6 5049,5 7707,3 2882,5 153,3 53,2 — 1348,8 71,9 89,8 198,6 166,2 733,0 3,5 37,9 60,8 6961,3 24,6 6,8 26,8 177,2 313,8
Nome Titolo
Tel.
Prezzo Var. Var. Min Max Capitaliz Rif. Rif. 02-01-2009 Anno Anno (in milioni (euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)
Noemalife ........................(NOE) Novare...............................(NR) O Olidata ........................(OLI) P Panariagroup * ...........(PAN) Parmalat...........................(PLT) Parmalat w15 ............(WPLT15) Permasteelisa .................(PMS) Piaggio..............................(PIA) Pierrel ..............................(PRL) Pierrel 08/12 w .........(WPRL12) Pininfarina.......................(PINF) Piquadro ............................(PQ) Pirelli & C...........................(PC) Pirelli & C. rnc..................(PCP) Pirelli Real E. ...................(PRS) Poligr. S.Faustino * ...........(PSF) Poligrafici Editoriale .........(POL) Poltrona Frau ...................(PFG) Pramac ............................(PRA) Premafin Finanziaria...........(PF) Premuda ............................(PR) Prima Industrie * ...............(PRI) Prysmian..........................(PRY) R R. De Medici * .............(RM) R. Ginori 1735 ...................(RG) Ratti.................................(RAT) RCF..................................(RCF) RCS Mediagroup..............(RCS) RCS Mediagroup risp .....(RCSR) RDB * ..............................(RDB) Realty Vailog.....................(RLT) Recordati *.......................(REC) Reply *.............................(REY) Retelit................................(LIT) Retelit w08-11 ...........(WLIT11) RGI ...................................(RGI) Risanamento .....................(RN) Rosss ..............................(ROS) S Sabaf S.p.a. *.............(SAB) Sadi ..................................(SSI) Saes *................................(SG) Saes rnc * .......................(SGR) Safilo Group .....................(SFL) Saipem ...........................(SPM) Saipem risp ..................(SPMR) Saras...............................(SRS) Sat ...................................(SAT) Save ..............................(SAVE) Screen Service BT ...........(SSB) Seat PG .............................(PG) Seat PG r .........................(PGR) Servizi Italia *....................(SRI) SIAS..................................(SIS) Snai.................................(SNA) Snam Gas........................(SRG) Snia...................................(SN) Snia w10 ....................(WSN10) Socotherm .......................(SCT) Sogefi * .............................(SO) Sol...................................(SOL) Sopaf ...............................(SPF) Sorin ...............................(SRN) Stefanel * .......................(STEF) Stefanel risp * ..............(STEFR) STMicroelectr. .................(STM) T Tamburi.......................(TIP) Tas...................................(TAS) Telecom IT.........................(TIT) Telecom IT Media ............(TME) Telecom IT Media rnc ....(TMER) Telecom IT rnc ................(TITR) Tenaris.............................(TEN) Terna ...............................(TRN) TerniEnergia .....................(TER) Tiscali ...............................(TIS) Tod's ...............................(TOD) Toscana Fin ........................(TF) Trevi Fin.Ind.......................(TFI) Trevisan Cometal * ...........(TRV) TXT e-solution * ...............(TXT) U UBI Banca ...................(UBI) UBI w 09-11 ...............(WUB11) Uni Land ..........................(UNL) Unicredit..........................(UCG) Unicredit risp.................(UCGR) Unipol ...............................(UNI) Unipol pr.........................(UNIP) V Valsoia .......................(VLS) Viaggi Ventaglio................(VVE) Vianini Industria ................(VIN) Vianini Lavori ...................(VLA) Vittoria Ass. * ...................(VAS) Y Yorkville Bhn ................(BY) Z Zignago Vetro *.............(ZV) Zucchi .............................(ZUC) Zucchi rnc .....................(ZUCR)
5,100 -0,39 -10,13 5,050 0,992 -9,82 -41,65 0,992 0,498 +0,10+50,68 0,210 1,521 +0,26 -33,44 1,170 1,849 +0,49+54,73 1,165 0,886 +5,42+45,16 0,469 12,120 -0,41+22,80 6,520 1,354 -0,37 +4,96 0,902 5,150 +2,39+11,96 3,500 0,241 +9,55+26,18 0,129 3,365 -2,53 -10,84 1,906 0,873 +2,11+12,43 0,612 0,275 +1,48 +3,39 0,147 0,289 +0,35 +7,04 0,182 0,541 -3,74 -24,22 0,287 12,850 +0,08+39,67 9,000 0,362 +0,42 -3,47 0,300 0,830 -0,54 +8,92 0,390 0,900 -0,66 -40,00 0,900 0,976 +0,62 -21,92 0,855 0,980 — -7,37 0,812 9,230 +0,76 -3,65 6,000 12,030 +3,44+13,06 6,095 0,190 +0,53+26,58 0,122 0,100 -1,58 -75,85 0,094 0,380 +1,33+37,68 0,164 0,923 -0,75 -7,33 0,880 0,911 +1,22 -4,36 0,500 0,605 +0,83 -18,30 0,437 2,480 +1,64+13,24 1,947 2,000 +0,40+33,33 1,394 4,570 -1,24+17,94 3,720 14,490 +0,62 -10,56 12,210 0,610 +1,84+75,04 0,195 0,200 +0,76+66,67 0,082 2,018 -0,37+18,68 1,380 0,354 -4,32 -19,55 0,110 1,661 -1,48+231,54 0,363 13,800 -0,72 -15,90 7,405 0,670 +0,07+16,52 0,400 6,860 +0,29+12,28 4,234 5,230 +0,97 -1,23 3,389 0,397 +1,79 -36,02 0,283 18,910 -1,87+55,13 11,130 — — — — 1,990 -1,97 -21,19 1,865 10,000 +1,52+16,28 7,510 4,600 —+16,09 2,775 0,715 +5,30+48,96 0,401 0,180 +1,47 -62,03 0,135 1,450 —+29,82 0,298 4,258 -0,06 +6,70 3,100 5,050 +0,40+16,03 3,210 2,998 +0,33+44,46 1,640 3,067 -0,49 -6,73 2,958 0,183 +1,61+24,49 0,108 0,011 +1,85+25,00 0,006 1,464 +0,55 +8,44 0,652 1,440+14,74 +6,90 0,640 4,050 +2,27+45,16 2,658 0,132 -0,30 -26,89 0,095 1,018 +1,29+113,64 0,370 0,368 +2,37 -8,13 0,230 — — — — 5,345 +2,99+12,11 3,060 1,160 -0,26 -19,61 0,876 14,000 — +3,40 7,940 1,055 +3,74 -10,59 0,781 0,122 +1,25+36,21 0,039 0,119 -1,09+31,67 0,055 0,754 +2,52 -8,27 0,608 10,030 +0,20+28,75 6,005 2,480 +1,43 +4,64 2,225 1,130 +1,80 -30,20 1,030 0,288 +1,05 -60,08 0,150 39,660 +0,94+26,31 25,950 1,247 -0,16+57,75 0,742 8,620 +1,35+14,63 4,425 — — — — 7,340 +1,45+24,51 5,280 9,660 +0,31 -6,62 6,048 0,052 +1,17 — 0,032 0,975 -0,96+41,96 0,380 2,005 +3,08+22,14 0,642 2,915 +0,78+37,25 0,983 0,857 +0,71 -22,16 0,568 0,564 +1,90 -28,61 0,385 3,413 -2,22+47,09 2,000 0,127 +8,00 -44,83 0,104 1,489 -1,39 -2,68 1,398 4,270 +1,07 +7,02 3,538 4,050 +1,00 +4,52 2,993 0,298 -0,50 -60,33 0,298 3,590 +0,84 +3,53 3,200 0,441 +1,03 -31,17 0,393 1,230 — -38,50 1,180
Dati a cura dell’agenzia giornalistica Radiocor. Monete Auree: ConFinvest F.L. Milano
B.O.T. 14.08.09 15.09.09 15.10.09 16.11.09 15.12.09 15.01.10
* Titolo appartenente al segmento Star.
Valuta al 31-07-09
Scadenza Giorni Pr.Netto 14 46 76 108 137 168
Rend.
99,985 99,964 99,947 99,893 99,835 99,739
hombre076
0,04 0,12 0,34
Scadenza Giorni Pr.Netto 15.02.10 15.03.10 15.04.10 14.05.10 15.06.10 15.07.10
199 227 258 287 319 349
99,687 99,586 99,495 99,415 99,317 99,214
5,800 22,1 1,700 13,4 0,516 16,9 2,340 69,0 1,849 3174,8 0,877 — 12,470 333,2 1,546 541,3 5,990 73,7 0,298 — 5,516 31,5 0,960 44,2 0,328 1430,2 0,318 38,7 1,720 23,4 15,200 15,2 0,494 48,3 0,953 115,9 1,500 27,6 1,400 398,5 1,098 136,8 10,630 59,2 12,030 2166,6 0,237 71,7 0,412 28,3 0,450 19,9 1,200 29,7 1,236 668,0 0,772 18,1 2,770 112,6 2,000 49,5 4,920 964,3 16,720 133,0 0,610 98,1 0,211 — 2,025 46,8 0,510 103,4 2,500 19,3 16,650 160,4 0,760 62,7 9,730 105,0 7,545 38,9 0,759 114,6 19,600 8484,0 — — 2,870 1905,2 10,400 97,9 5,140 253,5 0,760 96,6 1,100 347,6 1,450 1,0 4,450 68,3 5,090 1144,1 3,360 347,3 3,377 10995,1 0,228 25,9 0,015 — 1,970 56,6 1,479 157,5 4,720 366,1 0,217 56,2 1,055 483,4 0,490 59,6 — — 5,880 — 1,489 130,0 20,000 24,6 1,190 13984,3 0,126 398,7 0,140 6,5 0,870 4487,0 11,360 — 2,610 4951,0 1,646 28,0 0,763 178,2 41,280 1213,3 1,352 38,2 9,250 554,0 — — 7,800 19,2 11,495 6169,8 0,064 — 1,218 135,9 2,040 33455,7 3,500 70,5 1,220 1269,4 0,899 510,5 3,570 36,0 0,340 18,0 1,660 44,8 4,590 185,7 4,795 264,7 0,750 16,2 4,150 285,5 0,660 10,7 2,000 4,2
Rend. 0,40 0,50 0,55 0,63 0,72
Euribor Periodo 1 sett. 1 mese 2 mesi 3 mesi 4 mesi 5 mesi
Monete auree
Oro
T. 360
T. 365
Periodo
T.360
T.365
29 lug
29 lug
0,366 0,542 0,729 0,903 0,987 1,072
0,371 0,550 0,739 0,916 1,001 1,087
6 mesi 7 mesi 8 mesi 9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi
1,153 1,190 1,233 1,278 1,317 1,343 1,367
1,169 1,207 1,250 1,296 1,335 1,362 1,386
Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Krugerrand Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese
Denaro Lettera 145,12 145,12 145,12 609,42 115,17 114,65 113,62
165,27 165,27 165,27 692,05 135,83 130,66 130,66
Tassi Mattino Sera
Oro Milano (Euro/gr.) 21,73 21,62 Oro Londra (usd/oncia) 935,50 929,95 Oro Zurigo (usd/oncia) — Argento Milano (Euro/kg.) — 331,76 Platino Milano (Euro/gr.) — 28,70 Palladio Milano (Euro/gr.) — 6,22
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Italia Area Euro Canada Danimarca Finlandia
Sconto
Interv
1,00
1,00 1,00 0,00 1,20 1,00
1,00 0,25 1,20 1,00
Francia Giappone G.B. USA Svezia
Sconto
Interv
1,00
1,00 0,10 0,50 0,25 0,25
0,30 0,00 0,00 0,00
Borse Estere A New York valori espressi in dollari, a Londra in pence, a Zurigo in franchi svizzeri indici MERCATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29-07 Amsterdam (Aex) . . . . . . . . . . . . . 277,32 Brent Index . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67,44 Bruxelles-Bel 20 . . . . . . . . . . . . 2120,37 DJ Stoxx Euro . . . . . . . . . . . . . . . 239,66 DJ Stoxx Euro50 . . . . . . . . . . . . 2600,31 DJ Stoxx UE . . . . . . . . . . . . . . . . 220,37 DJ Stoxx UE50. . . . . . . . . . . . . . 2256,21 FTSE Eurotr.100. . . . . . . . . . . . . 1954,18 Hong Kong HS . . . . . . . . . . . . . 20135,50 Johannesburg . . . . . . . . . . . . . 22014,91 Londra(FTSE100) . . . . . . . . . . . . 4547,53 Madrid Ibex35 . . . . . . . . . . . . . 10661,60 Oslo Top 25. . . . . . . . . . . . . . . . . 260,56 Singapore ST. . . . . . . . . . . . . . . 2604,06 Sydney (All Ords) . . . . . . . . . . . . 4148,90 Toronto(300Comp) . . . . . . . . . . 10455,33 Vienna (Atx). . . . . . . . . . . . . . . . 2207,14 Zurigo (SMI) . . . . . . . . . . . . . . . 5787,19
var.% +1,12 -4,34 +0,55 +1,05 +1,06 +0,84 +0,68 +0,82 -2,37 -1,21 +0,41 -0,02 -0,90 -0,76 -0,60 -1,09 +0,78 +0,42
selezione FRANCOFORTE. . . . . . . . . . . . . . . 29-07 Adidas Salomon . . . . . . . . . . . . . . 30,08 Allianz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70,06 Bayer Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42,23 Beiersdorf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34,44 Bmw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31,41 Commerzbank Ag . . . . . . . . . . . . . . 5,45 Deutsche Bank n . . . . . . . . . . . . . . 47,15 Deutsche Post . . . . . . . . . . . . . . . . 10,61 Deutsche Telekom n . . . . . . . . . . . . 8,80 Dt Lufthansa Ag . . . . . . . . . . . . . . . 9,45 Hugo Boss Ag . . . . . . . . . . . . . . . . 16,66 Metro Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40,90 Porsche Vz . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43,99 Siemens n . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57,05 Volkswagen Ag . . . . . . . . . . . . . . 241,68
var.% +4,84 -0,34 +5,44 +1,74 +3,32 -0,64 +2,30 +2,31 +2,45 +0,21 +1,90 +5,11 -0,27 +3,03 -5,33
PARIGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29-07 Air France . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,96 Air Liquide . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72,08 Alstom . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46,83 Axa SA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14,63 Bnp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49,07 Cap Gemini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,84 Carrefour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33,00 Casino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47,23 Ciments Francais. . . . . . . . . . . . . . 63,97 Crédit Agricole. . . . . . . . . . . . . . . . 10,32 Danone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36,77 Elf-Aquitaine . . . . . . . . . . . . . . . . 204,00 France Télécom. . . . . . . . . . . . . . . 17,00 Havas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,90 L'Oréal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57,28 Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45,50 Peugeot S.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . 20,42 Renault. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,52 Saint-Gobain . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,96 Sanofi-Synthelab . . . . . . . . . . . . . . 47,12 Société Générale . . . . . . . . . . . . . . 44,32 Sodexho Alliance . . . . . . . . . . . . . . 35,23 Total . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39,52 Worms & Co ex Som . . . . . . . . . . . . 5,82
var.% +3,64 +1,59 -0,32 +2,16 +0,92 +2,20 +0,64 -0,78 +0,57 +1,57 +0,26 +1,77 +1,76 +2,80 +3,10 +10,92 +5,67 +2,14 +0,30 +1,53 +0,66 +0,43 +2,29
NEW YORK. . . . . . . . . . . . . . . . . . 29-07 Amazon Com. . . . . . . . . . . . . . . . . 84,34 American Express . . . . . . . . . . . . . 27,75 Apple Comp Inc . . . . . . . . . . . . . . 160,03 At&T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25,95 Bank of America . . . . . . . . . . . . . . 13,52 Boeing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43,37 Carnival . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27,29 Caterpillar Inc . . . . . . . . . . . . . . . . 41,83 Cisco Systems. . . . . . . . . . . . . . . . 21,72 Citigroup Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3,22 Coca-Cola Co . . . . . . . . . . . . . . . . 49,28 Colgate Palmolive . . . . . . . . . . . . . 75,85 Dow Chemical. . . . . . . . . . . . . . . . 20,27 DuPont . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,54 Exxon Mobil . . . . . . . . . . . . . . . . . 71,43 Ford Motor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,12 General Electric . . . . . . . . . . . . . . . 12,26 Goldman Sachs . . . . . . . . . . . . . . 159,44 Hewlett-Packard . . . . . . . . . . . . . . 42,19 Honeywell . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34,04 Ibm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117,26 Industrie Natuzzi Sp. . . . . . . . . . . . . 1,77 Intel Corp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19,40 Johnson & Johnson . . . . . . . . . . . . 61,16 Lockheed Martin . . . . . . . . . . . . . . 74,71 Luxottica Grp Spa . . . . . . . . . . . . . 24,10 McDonald's. . . . . . . . . . . . . . . . . . 56,41 Merck & Co. . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,87 Microsoft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23,80 Monsanto Co. . . . . . . . . . . . . . . . . 82,79 Morgan Stanley . . . . . . . . . . . . . . . 27,16 Motorola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6,57 Nike Inc. Cl. B . . . . . . . . . . . . . . . . 54,37 Occidental Pet. . . . . . . . . . . . . . . . 69,48 Pfizer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,75 Procter & Gamble . . . . . . . . . . . . . 56,12 Texas Instruments . . . . . . . . . . . . . 24,14 Unilever NV . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,68 Us Steel Corp. . . . . . . . . . . . . . . . . 37,49 Walt Disney. . . . . . . . . . . . . . . . . . 25,89 Whirlpool . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54,46 Xerox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,21 Yahoo Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15,14
var.% -0,75 +0,25 +0,02 +1,68 +1,35 +0,28 -4,01 -2,49 -0,96 +8,42 -0,22 +0,64 +0,30 -1,86 -0,64 -0,28 -2,08 -0,69 +0,50 -0,32 -0,02 +0,57 +0,15 +0,39 -0,48 -0,21 -0,11 -0,50 +1,41 -0,58 -0,98 -3,67 +2,76 -3,08 -1,75 +0,74 -0,21 +0,64 -7,09 -1,82 -1,18 -0,12 -12,08
LONDRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29-07 3i Group . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257,00 Anglo American . . . . . . . . . . . . . 1826,55 AstraZeneca . . . . . . . . . . . . . . . 2803,94 B Sky B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 522,05 Barclays Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 295,01 BP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 504,24 British Airways . . . . . . . . . . . . . . 130,95 British Telecom . . . . . . . . . . . . . . 113,08 Burberry Group . . . . . . . . . . . . . . 441,75 Cable & Wireless . . . . . . . . . . . . . 143,55 Glaxosmithkline . . . . . . . . . . . . . 1175,03 Marks & Spencer. . . . . . . . . . . . . 335,62 Pearson Plc. . . . . . . . . . . . . . . . . 680,73 Prudential . . . . . . . . . . . . . . . . . . 434,76 Rolls Royce . . . . . . . . . . . . . . . . . 374,99 Royal & Sun All . . . . . . . . . . . . . . 127,07 Royal Bk of Scot . . . . . . . . . . . . . . 43,53 Schroders Plc . . . . . . . . . . . . . . . 956,60 Unilever Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 1567,09 Vodafone Group. . . . . . . . . . . . . . 119,25
var.% +1,58 -0,49 -0,92 +0,78 -1,02 +0,25 +1,99 +0,88 -0,28 +2,17 +0,30 +0,64 +1,60 +1,46 +1,97 +2,98 +3,65 +5,24 +1,69 +0,59
ZURIGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29-07 Nestlé. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43,52 Novartis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47,38 Ubs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14,28
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IN PAGINA
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Se Bentham difende «il vizio» di ARMANDO TORNO Oggi sono ancora 91 gli Stati che considerano l’omosessualità un crimine, anzi 9 di essi la ritengono degna della pena capitale. Fa dunque impressione leggere il pamphlet del 1785 di Jeremy
Bentham in difesa della libertà sessuale, tradotto ora in italiano a cura di Francesco Chiossone e con una introduzione di Carlo Angelino: Difesa dell’omosessualità (Il Melangolo, pp. 96, e 10). Il filosofo e giurista inglese, oltre ad aver elaborato un piano per la riforma del regime carcerario ed essere stato tra i primi a riflettere sui diritti degli animali, ha lasciato in questo libretto una sintesi della sua ideologia totalmente liberale. Anche se
Bentham non risparmia stoccate alla sessuofobia che caratterizza taluni passi delle lettere di San Paolo, le pagine non sono rivolte alle Chiese ma agli Stati, soprattutto a quelli che hanno considerato crimine quanto la Chiesa riteneva peccato. Scritta con humour, l’operina si chiede tra l’altro perché non ci accorgiamo che quasi tutti i sommi dell’antichità, da noi utilizzati come modelli di virtù e sapere, praticarono codesta «inclinazione».
Cultura
Venerdì 31 luglio JUNIORCHESTRA! Orchestra dei ragazzi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Dal 26 giugno al 27 settembre www.ravellofestival.com Box Office 089.858422
Classici Lo scrittore spagnolo raccontò in «San Manuel Bueno Martire» il dramma di un parroco che non credeva nella resurrezione
Unamuno, la lotta tra fede e ragione Cattolico, aveva dubbi sull’immortalità. Tradizionalista, fu contro il franchismo di CLAUDIO MAGRIS
Ritratto
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redere in un’idea significa essere convinti della sua verità oppure della sua forza, ritenerla giusta o vincente? Schumpeter apprezzava ad esempio il capitalismo più del socialismo, ma pensava — almeno per ora, erroneamente — che quest’ultimo avrebbe finito per trionfare; in quale dei due si può dire dunque che egli credesse? Il problema si fa più complesso quando si tratta delle cose ultime, del senso della vita e della morte e delle varie risposte date ad esso dalle filosofie e dalle religioni; talvolta, anzi, più che dalle risposte si è toccati in profondo dalle domande poste dall’una o dall’altra visione del mondo. È soprattutto il cristianesimo a gettare l’animo nella drammatica contraddizione dell’esistenza, forse perché Gesù non è venuto a fondare un sistema religioso, bensì a cambiare la vita, a coinvolgere l’individuo nell’agonia (L’agonia del cristianesimo, dice il titolo di un celebre saggio di Miguel de Unamuno del 1924) ossia nell’incessante lotta spirituale, secondo l’autentico significato della parola agonia, fra l’uomo vecchio che muore e l’uomo nuovo che nasce. In un asciutto, essenziale romanzo del 1933, San Manuel Bueno Martire, Unamuno ha affrontato genialmente il paradosso del cristianesimo e di una fede che trova in esso più vita che verità. Pure il romanzo è pervaso da quel «sentimento tragico della vita» che, come dice l’omonimo saggio del 1913, esprime il pensiero di Unamuno: tragicità quale conflitto perenne e irrisolto fra la ragione e il sentimento, la logica e la passione, la morale e il desiderio, la vitalità e l’angoscia della morte.
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Miguel de Unamuno y Jugo (foto) è stato poeta, filosofo, scrittore e politico (Bilbao, 29 settembre 1864 Salamanca, 31 dicembre 1936). Viene fatto rientrare nel movimento letterario «Generación del ’98», considerato espressione del modernismo letterario spagnolo. Tra le sue opere: «Commento alla vita di Don Chisciotte» (1905), «Poesie» (1907), «L’agonia del cristianesimo» (1925), «San Manuel Bueno Martire» (1933). In Italia sono stati di recente pubblicati: «Abel Sanchez. Una storia di passione» (Amos edizioni); «Nebbia» (Fazi): i due volumi del commento al «Don Chisciotte» (Carabba), «Verrà di notte e altre poesie» (Passigli)
Unamuno è uno dei maestri del primo Novecento, un creatore che ha fuso indissolubilmente narrativa, poesia, filosofia e ricerca religiosa, chiedendo sempre a un libro di essere verbo e vita prima che cultura e vivendo in questa passione, con lucidità e rigore, la propria stessa esistenza. Il suo amore per la vitalità e per il paradosso, il suo rifiuto del razionalismo, il suo esistenzialismo aperto all’irrazionale e il suo spirito anarchico fanno di lui un critico delle ideologie progressiste e della stessa democrazia, disprezzata nelle sue obbligate parole d’ordine, spesso più orecchiate che realmente vissute. Il suo sentimento tragico della vita, se si volesse impropriamente definirlo in termini po-
litici, è certo più di destra che di sinistra. Ma, come il Thomas Mann dopo le Considerazioni di un impolitico e ancora più come lo straordinario Bernanos dei Grandi cimiteri sotto la luna, Unamuno avverte profondamente che proprio quel suo sentimento della vita, nutrito di amore per la tradizione come il cattolicesimo di Bernanos, esigeva per coerenza di respingere il fasci-
Passione Il suo capolavoro è «Commento alla vita di Don Chisciotte» libro che aiuta a sfidare la vita e a sorridere delle sfide perdute
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smo che lo falsificava e dunque, in Spagna, il franchismo. Memorabile sotto questo profilo, come del resto tutta la sua condotta, il suo discorso all’Università di Salamanca agli inizi della guerra civile, degno della radicale onestà religiosa di Bernanos, il quale, arrivato in Spagna con vaghe simpatie franchiste e soprattutto profonda antipatia per le ideologie di sinistra, scrive, dinanzi a ciò che vede, quel formidabile atto di accusa contro il fascismo spagnolo, I grandi cimiteri sotto la luna. Tutti i fermenti e le contraddizioni di Unamuno trovano la loro espressione in quel capolavoro che è il Commento alla vita di Don Chisciotte (1905), libro che aiuta a vivere, a sfidare la vita e a sorride-
Thomas Mann e, sotto, Georges Bernanos
re delle proprie sfide perdute. Il tema centrale di San Manuel Bueno Martire è invece la morte, la sua inaccettabilità e la sua inevitabilità. Don Manuel è parroco di un piccolo paese spagnolo di montagna, un padre e un fratello maggiore per la sua comunità, con la quale ha un rapporto realmente evangelico di vita vera. Ma quando, durante la Messa, canta il Credo con la sua gente, arrivati alla professione di fede «nella resurrezione della carne e la vita eterna», la sua voce si perde nel coro perché egli tace, incapace di credere in quell’immortalità alla cui esigenza è peraltro incapace di rinunciare. La sua vita e la sua azione pastorale s’imperniano sulla necessità di risparmiare i suoi fedeli dalla devastante scoperta che non c’è resurrezione individuale, che il pugnale della morte non si è spuntato, come dice San Paolo, ma continua a trafiggere. Se il cristianesimo ha perduto — o superato? — la serena familiarità degli antichi con la morte, per l’uomo moderno angosciato da quest’ultima il cristianesimo, secondo Don Manuel, è la risposta più valida a questa angoscia. Egli non riesce a farla propria, ma riesce ad inciderla nel cuore dei suoi fedeli con una dedizione che fa di lui un vero, segreto martire. Un martire che fa vivere gli altri in letizia e in armonia, prendendo solo su di sé come Cristo l’orrore della morte, senza alcuna tentazione di ridurre la religiosità a mera moralità né tantomeno a prassi politica (né teo-dem né teo-con, si direbbe oggi), ma aiutando i suoi fratelli a trovare conforto nella Chiesa e nella sua tradizione, cattolica ossia universale, accogliente come l’ombra del grande noce del villaggio. Un albero «matriarcale», si dice, così come pure Don Manuel viene definito «matriarcale» ovvero un uomo in cui l’angoscia non ha disseccato le acque materne della vita. Forse è questa epicità femminile, capace di abbracciare l’esistenza e le sue contraddizioni, la risposta a quel detto dell’Odissea che tanto affascinava e inquietava Unamuno, desideroso ma incapace di smentirlo: «Gli dèi tramano e compiono la distruzione degli uomini, perché i posteri abbiano qualcosa da cantare».
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Elzeviro
Il caso Montecitorio, parere favorevole alla lista predisposta dal Ministero. Il Pd vota contro
Riflessioni tra estetica e memoria
Fondazioni, Craxi batte Pertini
QUESTIONE DI ATTIMI LA VITA IN UN TUFFO di RAFFAELE LA CAPRIA
G
uardando nei giorni scorsi alla televisione e sui giornali le immagini delle nostre belle e valorose tuffatrici, eredi dell’alta scuola dei Cagnotto e dei Dibiasi, ho ricordato che anch’io tanto tempo fa, circa settant’anni fa, appartenevo alla piccola tribù dei tuffatori e forse posso valutare meglio la bravura di Tania Cagnotto e di Francesca Dallapè e la difficoltà dei tuffi da esse eseguiti ai Mondiali di nuoto. Allora, tanto tempo fa, avevo il fisico giusto per un tuffatore, pancia rientrante con muscoli addominali a guscio di tartaruga, una certa armonia atletica ma non troppo sottolineata, insomma il fisico adatto. Fu importante la presenza a Napoli di un tuffatore, Ciccio Ferraris, che aveva partecipato alle Olimpiadi di Los Angeles classificandosi abbastanza bene. Lo avevo visto tuffarsi dalla piattaforma dei dieci metri con uno slancio e un’eleganza che mi colpirono. Mi parve un essere privilegiato capace di segnare
❜❜ Il sogno impossibile di avvitamenti e salti mortali nell’aria col suo corpo figure di bellezza insuperabile. Volevo a tutti i costi rassomigliargli, disegnare anch’io per pochi secondi una figura di bellezza. E volevo anche superare la paura che l’altezza della piattaforma mi ispirava. Visto dalla piattaforma anche il rettangolo della piscina sembrava più piccolo. Sapevo anche che tuffarsi da quell’altezza comportava un impatto con l’acqua che diventava «dura», e se il corpo non entrava in acqua in modo perfettamente perpendicolare potevano esserci conseguenze spiacevoli per il tuffatore. Fu dunque anche per dimostrare a me stesso che ero coraggioso che feci il mio primo tuffo dai 10 metri. Fu una sensazione fino a quel momento mai provata, un vero «volo d’angelo», con nella pancia un formicolio di piacere e di pericolo superato. Dopo quel tuffo vennero altri tuffi più o meno difficili, ma i due tuffi facili che più avrei desiderato fare non fui mai capace di trovare l’istinto giusto per farli. Uno di questi due tuffi era il «volo d’an-
Assegnati i fondi agli istituti culturali. Esclusi anche Di Vittorio e La Malfa di ANTONIO CARIOTI
gelo» rovesciato, volgarmente detto «calcio alla luna», l’altro era un salto mortale e mezzo con l’avvitamento, una specie di guizzo nell’aria quasi impossibile da scomporre con lo sguardo. I tuffi da 10 metri rispetto a quelli dal trampolino duravano di più nell’aria e potevi seguirli meglio durante l’esecuzione, ti davano il tempo di ammirarne lo svolgimento. Quelli dal trampolino di tre metri si svolgevano in un lampo, ma il momento più bello era quello in cui potevi misurare lo slancio in altezza che il tuffatore riusciva a raggiungere sfruttando l’elasticità del trampolino. Più alto si eseguiva il tuffo più riuscito era. Ma l’altezza comportava un pericolo, perché più alto era lo slancio più forte era l’attrazione della tavola e il pericolo di sbatterci contro. Oggi i tuffi hanno raggiunto un grado di complicazione e di difficoltà che ai miei tempi nessun tuffatore poteva immaginare. E inoltre oggi, rispetto a ieri, la novità sono i tuffi sincronizzati che ai miei tempi non si facevano e che aggiungono un notevole grado di bellezza e difficoltà ai tuffi che ero abituato ad ammirare allora. Posso solo immaginare quante ore di allenamento questo tipo di tuffo sincronizzato richiede e quanta abnegazione. E anche se sono pieno di stupore mentre guardo chi li esegue, non posso fare a meno di notare che questa «novità», il «tuffo sincronizzato», dà un tocco circense, un di più di virtuosità e di tempismo da trapezista, a quel che per me era la purezza del tuffo classico, del tuffo dei miei tempi, quello che si eseguiva quando la piccola tribù dei tuffatori era davvero quasi del tutto ignorata e non aveva ancora raggiunto nelle gare l’importanza che ha oggi. Quando parlo della purezza del tuffo classico intendo un tuffo semplice fatto in assoluta «souplesse», senza lo sforzo atletico da ginnasta e l’estrema concentrazione richiesta dai tuffi che oggi vedo eseguire con tanta bravura ai Mondiali, soprattutto quelli bellissimi sincronizzati. Ma ancora più bello era per me il tuffo simile al volo ad ali ferme del gabbiano, un tuffo non troppo difficile ma che però puoi avere il tempo di seguire al «ralenti» con lo sguardo. Come appunto uno di quei due tuffi che ho tanto desiderato e non ho mai saputo eseguire. Un tuffo più sognato che eseguibile.
S
ono 121 i promossi, 148 i bocciati. Parliamo di istituti culturali e la «promozione» consiste nell’essere ammessi ai finanziamenti pubblici previsti da una legge degli anni Settanta. Per il 2009 la cifra stanziata ammonta a 6 milioni e 527 mila euro, mezzo milione in meno rispetto allo scorso anno. L’apposita tabella predisposta dal ministero dei Beni culturali ha ottenuto ieri il via libera dalla commissione Cultura della Camera e vale per il triennio 2009-2011. Il Popolo della libertà ha votato a favore, avanzando alcune osservazioni per bocca della relatrice Fiorella Ceccacci: fra l’altro ha chiesto che si adotti un criterio di pluralismo nella scelta degli enti da finanziare. E il Partito democratico ha reagito votando contro: «È la prima volta — ha detto la capogruppo del Pd Manuela Ghizzoni — che si pone questo problema, si è sempre cercato di avere criteri scientifici, il riparto dei fondi non deve avvenire su motivazioni ideologiche». La polemica nasce dal fatto che i beneficiari di questi fondi hanno un carattere molto vario. Ci sono istituzioni di antica tradizione e di alto prestigio, assolutamente al di sopra delle parti, come l’Accademia della Crusca, l’Istituto italiano di studi storici di Napoli, la Società internazionale per lo studio del Medioevo latino di Firenze. Ma accanto ad esse ne troviamo altre dalla preci-
Promossi
Bocciati
Il fisico e inventore Guglielmo Marconi (1874-1937)
Lo scrittore e poeta Gabriele D’Annunzio (1863-1938)
L’imprenditore Adriano Olivetti (1901-1960)
Il leader del Psi Bettino Craxi (1934-2000)
Il politico e sindacalista Giuseppe Di Vittorio (1892-1957)
Sandro Pertini (1896-1990), capo dello Stato dal 1978 all’85
La tabella
Senza aiuti il Vittoriale e il centro Manzù S ono 19 gli enti ammessi per la prima volta ai finanziamenti pubblici: la Società internazionale di studi francescani (avrà 30.000 euro), l’Accademia delle scienze di Bologna (25.000), la Fondazione Federico Zeri (25.000), la Fondazione Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna (25.000), la Fondazione Guglielmo Marconi (25.000), la Fondazione Adriano Olivetti (25.000), la Fondazione Bettino Craxi (30.000), l’Istituto italiano di numismatica (30.000), la società Dante Alighieri di Roma (25.000), la Fondazione Donat-Cattin (25.000), l’Istituto di scienze sociali Nicolò Rezzara di Vicenza (25.000 ), la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia (25.000), il Centro camuno di studi preistorici (25.000), la Fondazione Giuseppe Di Vagno di Conversano (30.000), la Fondazione Ansaldo
di Genova (25.000), l’associazione culturale «Maestro Rodolfo Lipizer» di Gorizia (25.000), la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (25.000), l’Istituto nazionale tostiano di Ortona (25.000), la Fondazione Archivio diaristico nazionale (25.000). Tra gli istituti esclusi troviamo: le Fondazioni Fratelli Rosselli e Giorgio La Pira di Firenze, la Società dantesca italiana, la Fondazione del Vittoriale degli italiani, la Fondazione Ignazio Silone dell’Aquila, il Centro studi Lucio Colletti, la Fondazione Giacomo Matteotti, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, la Fondazione Ugo La Malfa, la Fondazione Augusto Del Noce, la Fondazione Giambattista Vico, il centro internazionale ricerche Pio Manzù, l’Associazione nazionale Sandro Pertini di Firenze, la Fondazione Verga di Catania.
sa caratterizzazione ideologica (che naturalmente nulla toglie in linea di principio al valore della loro attività scientifica), quali la Fondazione Istituto Gramsci, l’Istituto Luigi Sturzo, la Fondazione Lelio Basso, la Fondazione Luigi Einaudi. Forse l’attuale maggioranza ritiene di essere sottorappresentata. Comunque i criteri di selezione delle domande (ne erano state avanzate 269) non hanno nulla a che vedere con la politica, ma riguardano la consistenza dei patrimoni detenuti dai diversi enti (biblioteche, archivi, musei) e le loro attività in fatto di ricerca e divulgazione. Sulla base di questi parametri, hanno ottenuto per la prima volta l’accesso ai finanziamenti la Fondazione Bettino Craxi, la Fondazione Guglielmo Marconi e la Fondazione Adriano Olivetti. Sono state invece escluse la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, l’Associazione nazionale Sandro Pertini di Firenze, la Fondazione del Vittoriale che gestisce la ex dimora di Gabriele d’Annunzio. Al di là dei requisiti formali, tuttavia, anche alcuni tra i responsabili degli istituti interessati ammettono che il sistema è piuttosto permeabile alle istanze provenienti dalle sedi parlamentari, per cui nell’ambito degli enti finanziati è entrato un po’ di tutto. Vi sono organismi per i quali le sovvenzioni statali sono una parte nettamente minoritaria delle risorse di cui dispongono, mentre altri non potrebbero esistere senza quei fondi, che in alcuni casi costituiscono la loro unica fonte di sostentamento. Ciò tra l’altro rende l’intero meccanismo vulnerabile alle critiche, anche se alcuni ricordano che i fondi stanziati in Italia sono di gran lunga inferiori a quelli di cui possono fruire le istituzioni culturali in altri Paesi. Sta di fatto che non ha cer-
to fatto piacere ai vari enti ricevere una nota, datata 16 giugno 2009, in cui il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, in base a un decreto varato nel dicembre scorso, chiedeva conto di come erano stati spesi i finanziamenti statali messi a loro disposizione, su cui pure avevano già presentato un rendiconto ai Beni culturali. Ovviamente, però, sono soprattutto gli istituti rimasti senza fondi pubblici, così come quelli che se li sono visti decurtare, a mostrarsi insoddisfatti. L’Associazione delle istituzioni culturali italiane (Aici) ha protestato con una
L’opposizione Manuela Ghizzoni: «Il riparto delle risorse non deve avvenire su motivazioni ideologiche» La lettera Il presidente dell’Aici Franco Salvatori chiede più trasparenza alle autorità governative lettera del suo presidente Franco Salvatori indirizzata al ministro Sandro Bondi e ai presidenti delle commissioni Cultura di Camera e Senato. In particolare l’Aici chiede una maggiore trasparenza circa i criteri adottati per decidere esclusioni e tagli. Non protesterà invece l’Istituto Treccani dell’Enciclopedia italiana, che in passato aveva fruito dei fondi, ma stavolta ha scelto di non presentare la domanda. Né protesterà l’Associazione premio Grinzane Cavour, travolta dai guai giudiziari del suo ex responsabile Giuliano Soria ed esclusa per non aver fornito «chiarimenti al riguardo».
Premi C’è il Nobel Coetzee ma neanche un autore asiatico tra i finalisti. Entra la scimmietta Cita
Booker, l’Inghilterra castiga gli scrittori dell’Impero F
inora, ad aver fama di premio poco «ecumenico», cioè poco aperto agli incontri tra culture, era semmai l’americano Premio Pulitzer, tanto che il critico Jack Shafer non esitava a commentare di recente: «Persino l’Oscar è più ecumenico del Pulitzer». Ma forse, almeno guardando l’edizione di quest’anno, la battuta del critico andrà corretta in «Perfino il Pulitzer è più ecumenico del Booker». Scherzi a parte, il più prestigioso riconoscimento letterario britannico, il Man Booker Prize, dedicato ad autori inglesi, dell’Irlanda e dei Paesi del Commonwealth, ha pubblicato l’altroieri la sua «longlist», la prima rosa dei finalisti (la «shortlist» sarà resa nota in settembre), affollata di nomi di grande prestigio, tredici su una scelta di 132 libri, ma senza neppure uno degli autori asiatici che fanno grande la letteratura anglosassone. E pensare che il «Booker dei Booker», per il quarantennale del Man Booker Prize, è andato l’anno scorso proprio all’anglo-in-
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Riconoscimenti
Il «Val di Sole» a De Bac e Onder Margherita De Bac (Corriere della Sera), Livia Azzariti (Raiuno), Michele Mirabella (Raitre), Luciano Onder (Raidue) e Guglielmo Pepe (Repubblica) sono i vincitori della XIV edizione del premio giornalistico Val di Sole-Trentino dedicata a informazione e salute. La premiazione sarà domani alle 21 al Centro congressi di Folgarida (Trento).
diano Salman Rushdie. Ma ecco la «longlist» dei tredici finalisti di quest’anno, indubbiamente di altissimo livello, o come l’ha definita il portavoce della giuria, l’autore James Naughtie, «una delle più forti di recente memoria». Per cominciare, si trovano due ex vincitori, come l’inglese Antonia S. Byatt, che ha già vinto nel 1990 con Possessione ed è selezionata quest’anno per The Children’s Book, e il Premio Nobel sudafricano John Coetzee, che ha vinto due volte, nel 1983 per La vita e il tempo di Michael K. e nel 1999 per Vergogna, ed è selezionato per Summertime. Segue uno scrittore già due volte finalista del Booker come Colm Tòibìn, con il bellissimo Brooklyn, la già finalista Sarah Waters con The little stranger e il tre volte finalista William Trevor con Love and Summer. Inoltre, Adam Foulds, Sarah Hall, Samantha Harvey, Hilary Mantel, Simon Mawer, Ed O’Loughlin e James Scudamore, mentre ad attirare l’attenzione dei media è il libro dell’esor-
diente James Lever, Me Cheeta, curiosa «autobiografia» della famosa scimmia Cita del Tarzan cinematografico, scritta in realtà da uno studente di Oxford. Restano fuori invece gli autori indiani, ai quali la storia del Man Booker è pure strettamente legata: oltre al già citato Rushdie con il suo «Best Booker», basti ricordare che l’edizione del 2008 andò proprio all’indiano Aravind Adiga con il suo La tigre bianca, e quella del 2006 fu vinta dall’indiana Kiran Desai, figlia di Anita Desai. Il portavoce Naughtie spiega che «sarebbe stato brutto giudicare barrando una casella», e che i giurati hanno deciso «sulla base del merito individuale dei libri, non sulla base della reputazione». Per gli appassionati di autori indiani come Amitav Ghosh, finalista l’anno scorso, o nigeriani come Chimamanda Ngozi Adichie, finalista nel 2004, si tratta forse di aspettare un’edizione meno «wasp».
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Ida Bozzi
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Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Lettere al Corriere
LA SCOMUNICA DEI COMUNISTI LA CHIESA E IL CASO STEPINAC
Risponde Sergio Romano Gianni Gennari ricorda su Avvenire del 30 giugno gli episodi che portarono la Santa Sede alla «scomunica dei comunisti»: le persecuzioni contro il cardinale Mindszenty in Ungheria, il cardinale Beran in Cecoslovacchia e il cardinale Stepinac in Jugoslavia. Mentre sui primi due porporati la persecuzione è certa, sul cardinale Stepinac c’è più di un’ombra, perché da una parte fu accusato dai comunisti di essere colluso con il regime nazista di Ante Pavelic e, dall’altra, portato alla gloria degli altari da Giovanni Paolo II, perché considerato martire comunista. Potrebbe dirci il suo pensiero? Andrea Sillioni Bolsena (Vt)
Caro Sillioni, l clima politico in cui venne promulgata la scomunica del 1949 fu quello descritto da Gianni Gennari. Nei Paesi conquistati dall’Armata Rossa e divenuti comunisti in meno di due anni, la Chiesa fu bersaglio di feroci repressioni. Non è quindi difficile per lo storico comprendere quali fossero le preoccupazioni di un papa — Pio XII — che aveva rischiato la vita durante la breve repubblica dei soviet a Monaco di Baviera e per cui l’Urss era la casa madre di una minacciosa strategia antireligiosa. All’Assemblea costituente, quando vennero in discussione i Patti Lateranensi, Togliatti dimostrò di capire il peso delle tradizioni religiose nella società italiana. Ma era pur sempre il leader di un partito che non proferì mai la benché minima critica contro la politica reli-
REGGIO CALABRIA
fatto una legge con la quale si prefigge di diminuire la dipendenza dal petrolio dell’1% all’anno e aumentare dell’1% le energie rinnovabili. Di una legge simile non avrebbe bisogno anche tutta l’Europa?
Svastiche sul soffitto Caro Romano, un paio di settimane fa ho sollevato il caso delle svastiche (in tutto simili a quelle naziste) che figurano sul soffitto della Cattedrale di Reggio Calabria. Chiedevo a lei una spiegazione alla sorprendente scelta della Chiesa reggina. Vana richiesta. Mi chiedo, se io, invece di essere un cittadino reggino fossi un milanese e se il Duomo, invece di quello di Reggio fosse quello di Milano quale sarebbe stata la sua risposta. Anche questo è un «caso Sud». Non crede? Antonio Latella
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La sua lettera precedente non mi era giunta e la risposta, purtroppo, è che non sono in grado di darle una spiegazione. Ma pubblico il suo quesito nella speranza che qualche lettore venga in nostro aiuto.
IN GERMANIA
Una legge per l’energia La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha appena
Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a: «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79
I
Giberto Gnisci
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giosa dei Paesi satelliti e che considerava l’Urss come un modello politico-culturale. Era lecito, quindi, considerarlo una quinta colonna della Russia comunista e trattarlo come un potenziale nemico. Eravamo poi, non bisogna dimenticarlo, agli inizi della Guerra fredda, vale a dire in un momento in cui nessuno poteva prevedere gli esiti del conflitto. Se queste sono le prime necessarie considerazioni di uno storico, l’Avvenire avrebbe potuto interrogarsi tuttavia su altri aspetti della scomunica. Fu ragionevole minacciare di anatema, potenzialmente, alcuni milioni di persone? Fu utile alla Chiesa emana-
Lezioni di italiano
La tua opinione su corriere.it
occupato a portare sdraio o a pulire la spiaggia, ad accorgersi in tempo che un bagnante è in pericolo?
con maggiore frequenza.
MILANO VERSO L’EXPO
Bandiere da cambiare
IN SPIAGGIA
Il vero problema della scuola non sono le poche conoscenze dialettali, per chi non è del luogo, ma la generale mancanza di conoscenza della lingua italiana. Le regole grammaticali oggi sono un optional: apostrofi, pronomi e congiuntivi sono del tutto tramontati, il bagaglio lessicale dei nostri ragazzi,
del piccolo clero fosse complice entusiasta delle milizie di Pavelic. Ma non furono queste le ragioni per cui il regime di Tito, dopo la fine della guerra, inscenò un processo sommario che si concluse con la condanna dell’imputato a 16 anni di carcere. Il maresciallo voleva fare comprendere alla Chiesa cattolica, come del resto a quella ortodossa, che il suo regime non avrebbe tollerato dissensi e che il clero avrebbe vissuto, da quel momento, in condizioni di libertà vigilata. Stepinac fu liberato nel 1951, ma gli fu impedito di riprendere possesso della sua diocesi; e Pio XII, per tutta risposta, fece di lui un cardinale. Non è sorprendente che Giovanni Paolo II abbia tenacemente difeso la sua memoria. Il vescovo polacco era perfettamente in grado di comprendere il dramma e i dilemmi di un vescovo croato.
Michele Notarangelo
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ma anche di noi adulti, è ridotto all’essenziale e gli stessi giovani parlano sempre di più in dialetto anziché in lingua italiana. Elvira Pierri
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A SCUOLA
re un provvedimento che si dimostrò inapplicabile? Non fu indice di grande imbarazzo lasciare che la scomunica scivolasse nell’oblio? Il caso Stepinac è già stato evocato e discusso su questa pagina. Quando Italia e Germania, dopo la spartizione della Jugoslavia, crearono il regno di Croazia, l’arcivescovo di Zagabria ritenne di doversi associare al sentimento di gioia dei suoi concittadini per un evento che li liberava dal «giogo» di Belgrado, e collaborò con il regime di Ante Pavelic. Ma nei mesi seguenti non tardò a denunciare con fermezza le conversioni forzate, i massacri di popolazioni serbe e la continua violazione dei diritti umani di cui il regime fu responsabile sino alla sua scomparsa. Forse la sua maggiore colpa fu quella di non essere riuscito a impedire che una larga parte
Il ruolo dei bagnini Anche nell’ultimo fine settimana alcune persone sono annegate in spiagge che avrebbero dovuto essere controllate da bagnini. Mi è capitato raramente di vedere la classica sedia da bagnino, quella alta un paio di metri, occupata dallo stesso. Come fa quindi un bagnino,
In questi giorni, passeggiando per Milano, ho notato che le bandiere esposte fuori dagli uffici comunali (quella italiana e quella dell’Ue) sono sporche e lacere. Mi domando, vista la vicinanza dell’Expo che porterà nel nostro Paese milioni di visitatori da tutto il mondo, che figura potremmo fare lasciando tali bandiere nelle condizioni attuali. Mi auguro che, essendo simboli del nostro Paese, vengano sostituite
SUL WEB Risposte alle 19 di ieri
Vi piacerebbe che al posto di Felipe Massa tornasse a guidare una Ferrari Michael Schumacher?
R
Sì
79,2
La domanda di oggi
R
No 20,8
Il presidente americano Barack Obama: la fine della crisi economica è più vicina. Siete ottimisti?
Angelo Bajlini
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SULLE AUTOSTRADE
Gallerie senza piazzole Ho notato che in diverse gallerie stradali italiane mancano le indispensabili piazzole per le soste d’emergenza. Se un’auto (o altro mezzo) subisce un’avaria, è assai probabile che una corsia di marcia venga totalmente bloccata. Carlo Radollovich
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SENZA ACQUA
La Fontana del ciclista In uno dei miei giri in bicicletta ho constatato con stupore che dalla Fontana del ciclista di Castelleone di Susa (Ancona) non sgorga più la fresca acqua con cui gli amanti delle due ruote erano soliti riempire le loro borracce. In compenso dinanzi al muretto della vasca sono stati collocati numerosi contenitori della raccolta differenziata... Antonio Labbadia
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Interventi & Repliche Ambiente: le funzioni del Ministero Com’è possibile pensare che nel 2009 si possano realizzare centrali elettriche (di qualsiasi tipo e dimensione) e impianti di trasmissione elettrica (di qualsivoglia potenza ed estensione) senza le necessarie e ineludibili valutazioni ambientali? Eppure così è stato previsto dalle norme approvate dal Parlamento per il rilancio economico. Certo, c’è scritto che la Via (Valutazione d’impatto ambientale) dovrà essere fatta, ma non sarà così. Vediamo perché. Per evitare che il controllato sia anche il controllore si è sempre preferito dare ad un soggetto terzo il potere di controllo. Per questo il Ministero dell’Ambiente ha tra le proprie competenze la Valutazione d’impatto
ambientale su opere che sono prerogative di altri Ministeri. Invece, per le future opere di produzione e trasmissione elettrica, il provvedimento attribuisce questa competenza ad una nuova figura, un Commissario speciale preposto a garantirne la realizzazione. Si ha così il duplice effetto di perdere quella neutralità di giudizio che era a garanzia d’interessi generali e collettivi come la tutela ambientale e di minare gravemente la funzione del Ministero dell’Ambiente che non ha solo compiti d’indirizzo, ma anche di vigilanza. Ma c’è dell’altro. Il Commissario dovrà provvedere a redigere la Via entro 60 giorni. È del tutto irrealistico pensare che gli Enti Locali, i cittadini, le associazioni (dati i problemi di analisi che la procedura comporta) possano
presentare osservazioni ai progetti entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso di apertura della procedura Via (30 giorni se si tratta di opere strategiche). Inoltre con chi il Commissario farà la Via? Presso il Ministero dell’Ambiente c’è un’apposita Commissione di specialisti. Come procederà invece il Commissario all’affidamento di queste valutazioni? Dati i tempi imposti, finirà con l’acquisire le analisi ambientali predisposte dai proponenti l’opera, parziali e (ovviamente) di parte. Infine il tutto passerà al Ministero delle Infrastrutture tagliando fuori, di fatto, oltre a quelli dell’Ambiente e dei Beni culturali anche il Ministero dello Sviluppo economico competente per gli impianti.
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Italians di Beppe Severgnini
Benvenuti nel Paese degli «spennaturisti»
U
na coppia giapponese, in vacanza a Roma, ha cenato dietro piazza Navona e s’è vista presentare un conto da 695 euro (compresa mancia di 115 euro, prelevata senza autorizzazione). Geniale. Vediamo in quale altro modo possiamo spennare i nostri ospiti. Chiuderli nel Colosseo e rilasciarli solo dietro pagamento di un riscatto? Portarli da Malpensa 2 a Malpensa 1 passando da Linate? Buttarli nei canali di Venezia, intimandogli di gridare «Mose!» per aprire le acque? Iscriverli alle ronde notturne di Massa? Invitarli al Palio di Siena e convincerli a fare i cavalli? A pagamento, s’intende. Noi italiani crediamo d’essere aquile, invece spesso siamo talpe: non vediamo oltre il nostro naso. La notizia dei due giapponesi a Roma ha fatto il giro dell’Asia: il ristorante «Passetto» non se ne rende conto, ma ha compiuto un passo da gigante verso la demolizione della reputazione turistica italiana, oggi affidata ai loghi funerari (Magic Italy! in inglese!) di Michela Brambilla. Ci vuol altro. Chi viaggia lo sa: l’offerta è molta, la concorrenza feroce. Oggi nessuno vuol buttare i soldi. O farsi fregare. Scrive Luigi Finocchiaro (
[email protected]): «La notizia dell’"Italia spennaturisti" sta avendo ampio risalto nel Sol Levante: viviamo in un’epoca dove l’informazione corre veloce. Il Giappone non Mostriamo è l’Italia. Non basta mandare una delegazione a Tokyo e faal Giappone re "bella figura". Non basta la nostra che le nostre rappresentanze istituzionali siano professionagentilezza, e un li. Non basta una paginetta po’ di pentimento pubblicitaria del ministero/ente preposto. Il turismo di Giappone, Corea, Taiwan e Singapore è qualificato, e gli asiatici sono per natura informatissimi (ho trovato un sito che traduce in giapponese i nostri commenti su Italians!). Oggi i Paesi dove il turista viene spennato non sono quelli del gruppo cui l’Italia si pregia di far parte. In parole povere: succede solo nei Paesi del Terzo mondo». Domanda: le associazioni di categoria o l’Enit hanno cercato di riparare il danno? Confcommercio, Confesercenti? Il Comune di Roma, al di là dell’indignazione di un assessore? Forse mi è sfuggito, ma non mi sembra. E’ possibile riguadagnare terreno, ma occorre un’iniziativa generosa e clamorosa. L’interesse dell’Asia per l’Italia è noto (dobbiamo presentarci compatti, però: le differenze regionali sfuggono, a Seul e a Taipei). La tolleranza dei turisti giapponesi è proverbiale. Ma guai ad approfittare della generosità altrui. Tradire chi si fida è una colpa odiosa. Non per niente Dante — turista estremo e fantasioso — riservava a questi peccatori le punizioni più sadiche. Forza, quindi. Mostriamo all’Asia la nostra gentilezza, e un po’ di doveroso pentimento. Del resto, si sa: non siamo santi. A proposito. Non l’ho già sentita, questa? www.corriere.it/italians
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Vauro
4 FONDATO NEL 1876
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Il ministro Roberto Calderoli avrebbe dichiarato di stare tranquilli perché questa procedura riguarderebbe solo le opere proposte dai privati. Ma è ancora peggio. Così le procedure di estrema semplificazione non si farebbero per le opere proposte dal pubblico, cioè dalle istituzioni, ma dai privati. Bene ha fatto il Ministro Stefania Prestigiacomo a puntare i piedi, la vicenda va ben oltre la perdita di un suo potere istituzionale. Ora pare che il presidente Berlusconi abbia promesso che su questo argomento vi sarà un nuovo provvedimento correttivo. C’è da sperarlo. Anche perché l’Unione Europea avrebbe certamente qualcosa da dire su tutto ciò. Fulco Pratesi
SEDIT Servizi Editoriali S.r.l. 70026 Modugno (Ba) - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - Tel. 080-58.57.439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. 95030 Catania - Strada 5ª n. 35 Tel. 095-59.13.03 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. 09034 Elmas (Ca) - Via Omodeo - Tel. 070-60.131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13, 2800 Mechelen, Belgium S J.R.J. Printing Corporation - 18 Industrial Park Drive - Port Washington - New York 11050 S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 Coslada (Madrid) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 Buenos Aires S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington N˚1808 - Osasco - São Paulo - Brasile PREZZI: * Non acquistabili separati, il giovedì Corriere della Sera + Corriere Magazine e 1,50 (Corriere e 1,00 + Corriere Magazine e 0,50); il sabato Corriere della Sera + IoDonna e 1,50 (Corriere e 1,00 + IoDonna e 0,50) . A Como e prov., non acquistabili separati: m/m/v/d Corsera + Cor. Como e 0,80 + e 0,20; gio. Corsera + Corriere Magazine + Cor. Como e 0,80 + e 0,50 + e 0,20; sab. Corsera + IoDonna + Cor. Como e 0,80 + e 0,50 + e 0,20. In Campania, Puglia, Matera e prov., non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. e 0,69 + e 0,31; m/m/v/d Corsera + CorMez. e 0,69 + e 0,31; gio. Corsera + Corriere Magazine + CorMez. e 0,69 + e 0,50 + e 0,31; sab. Corsera + IoDon-
na + CorMez. e 0,69 + e 0,50 + e 0,31. In Veneto, non acquistabili separati: m/m/v/d Corsera + CorVen. e 0,67 + e 0,33; gio. Corsera + Corriere Magazine + CorVen. e 0,67 + e 0,50 + e 0,33; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. e 0,67 + e 0,50 + e 0,33. In Trentino Alto Adige, non acquistabili separati: m/m/v/d Corsera + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,75 + e 0,25; gio. Corsera + Corriere Magazine + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,75 + e 0,50 + e 0,25; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,75 + e 0,50 + e 0,25. A Bologna e prov. non acquistabili separati: m/m/v/d Corsera + CorBo e 0,25 + e 0,75; gio. Corsera+Corriere Magazine+CorBo e 0,25 + e 0,50 + e 0,75; sab. Corsera+Io Donna+CorBo e 0,25 + e 0,50 + e 0,75. A Firenze e prov. non acquistabili separati: l/m/m/v/d Corsera + CorFi e 0,20 + e 0,80; gio. Corsera+Corriere Magazine+CorFi e 0,20 + e 0,50 + e 0,80; sab. Corsera+Io Donna+CorFi e 0,20 + e 0,50 + e 0,80.
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Eventi
Il Festival Puccini a Torre del Lago Cinque minuti mai ascoltati in teatro rivelano la creatività tormentata del compositore per l’eroina più seducente della sua produzione
Nei segreti di Manon O
pera, danza, concerti e mostre. Per la sua 55esima edizione il Festival Puccini di Torre del Lago (Viareggio, Lucca) si presenta al pubblico con una proposta artistica più articolata e diversificata. Un programma intenso che ha aperto il sipario al Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini nei primi giorni di luglio e che avrà il suo clou con la rappresentazione di «Manon Lescaut» (la prima il 2 agosto nel nuovo allestimento coprodotto con l’Opera di Nizza). Gli altri titoli pucciniani in cartellone sono «La Bohème», «Tosca» (un altro nuovo allestimento) e «Turandot». «Abbiamo celebrato la tradizione del Festi-
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on è un inedito perché si tratta di musica già pubblicata nel 1983 ed incisa da Riccardo Chailly a capo dell’Orchestra Verdi insieme con molte altre preziose rarità del catalogo pucciniano. Non di meno desta molta curiosità che a Torre del Lago vada in scena una «Manon Lescaut» diversa dal solito, comprensiva cioè di un episodio catalogato come «Preludio Atto 3˚ (prima parte)». Trattasi di circa cinque minuti di musica composti presumibilmente nel 1891, quando Puccini stava lavorando su una primitiva redazione del libretto che, dopo la fuga degli innamorati alla fine del primo atto, prevedeva un secondo atto che avrebbe dovuto mostrare la felice convivenza di Manon e Des Grieux pur in condizioni di povertà. In seguito Puccini decise di eliminare del tutto questo atto, utilizzando però alcuni passaggi della musica già pronta per l’inizio del nuovo secondo atto. Ma la musica già composta per il progettato terzo atto non si adattava più così bene al suo nuovo inizio. Perciò il «Preludio» in questione venne respinto, anche se alcuni dei motivi che contiene furono recuperati nella scena del minuetto dell’originariamente terzo (attuale secondo) atto. Di casi del genere ne esistono a migliaia, invero, nella storia dell’opera: tonnellate di musica scartata non per cattiva qualità ma per inefficacia drammatica o in conseguenza del mutamento della struttura del libretto. Nel caso di «Manon Lescaut» però, l’episodio desta una particolare curiosità. Perché dimostra che accanto a una vena musicale più che florida, tale appunto da permettere al compositore di fare a meno di cinque minuti di musica bellissima, il Puccini di «Manon» era attraversato da cento dubbi relativamente alla materia drammatica. Naturale peraltro che fosse così, dopo i trascorsi. Dopo cioè quell’esordio promettente («Le villi», 1884) e quel fiasco inaspettato («Edgar», 1889), dovuto in buona misura alla scarsa efficacia del soggetto, Puccini, e con lui l’editore Ricordi, sapeva che c’era in gioco il titolo di campione dell’opera italiana dopo l’era Verdi. «Falstaff», che tutti sapevano sarebbe stato il titolo di congedo del grande vecchio, andava in scena alla Scala nel febbraio 1893, lo stesso mese di «Manon». Un’occasione da non lasciarsi scappare per nulla al mondo. Di lì i dubbi e le titubanze sul soggetto («Manon» era perfetta per l’indole puc-
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val ma allo stesso tempo abbiamo innovato il cartellone arricchendolo con concerti, balletti, mostre, dibattiti e lezioni di danza per i bambini — spiega il presidente del festival Massimiliano Simoni —. Tutto questo per coinvolgere di più il territorio e attrarre un pubblico più giovane. Un esempio: di "Tosca", l’opera più amata dagli italiani, c’è anche la versione riscritta e diretta da Lucio Dalla». Alle serate operistiche che si concludono il 23 agosto con il Gala lirico, in cui saranno protagonisti il maestro Alberto Veronesi, il soprano Angela Gheorghiu e il tenore Vlad Mirita, il direttore artistico Car-
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Quelle acque piatte invitavano il maestro alla meditazione
di WANDA LATTES
grido, quello scoppio della Q uel musica. Ecco, quando Tosca, in una sera lontana incontra il dolore senza rimedio, io ero nello stato d’animo adatto per capire Puccini, il suo amore per l’amore, la capacità di dare il massimo potere evocativo alla voce e agli strumenti accordati. Avevo trascorso la giornata nella villetta di Torre del Lago, modesta, piccola, anche minuta, dove Puccini visse buona parte della sua esistenza. Nell’orto, dove c’è un cancellino che stride come quello di Mario Cavaradossi, nel giardinetto dove alla siepe si accostano pochi fiori, uguali a quelli di Mimì vaga fioraia. A lungo avevo cercato l’antico sogno. Non era stata la cappella trasformata in sepolcreto a commuovermi ma le finestre da cui si vede l’acqua, il salottino ricco solo di un modesto pianoforte verticale. Qui avevo pensato al valore della meditazione su un lago tranquillo, poco colorato e appena increspato ogni tanto. Ai giorni nostri c’è il movimento turistico, bancarelle, barche. Ma allora cento anni fa il silenzio era forse assoluto, rotto ogni tanto in autunno dagli spari lontani dei cacciatori ma perfetto per mesi nella sua limpidezza. Era il lago la sua casa. Qui sulle acque che si arricchiscono di continuo dai mille canali che scorrono tra i canneti, aveva visto Butterfly che crede di essere amata per sempre, il tormento di Tosca che uccide invano l’oppressore, la dolcezza di Mimì. È strano, avevo sempre pensato, l’amore per un lago piatto quando a poca distanza il mare ti chiama con le sue onde.
lo Pesta ha affiancato i balletti «Il Lago dei cigni» e «Giselle», rappresentati dalla compagnia del Teatro La Classique di Mosca, e i concerti di Claudio Baglioni e dei Pooh. Grande spazio anche alle mostre con le sculture in bronzo di Franco Adami al Parco della Musica, le tele di Gian Marco Montesano dedicate a Puccini, a Maria Callas, Placido Domingo e Herbert von Karajan, e le locandine di film e di spettacoli disegnate da Silvano Campeggi al Gran Teatro. Inoltre, al Parco della Versiliana si può seguire il percorso poetico-scultoreo di Jean-Michel Folon. Info: 0584.359322 oppure www.puccinifestival.it
ciniana ma bisognava evitare che apparisse un clone dell’opera di Massenet), sul taglio formale e sulla qualità letteraria dei versi. E di lì la gestazione difficile che tutti sanno: l’incarico a Leoncavallo, il coinvolgimento dapprima di Marco Praga (figlio dello «scapigliato» Emilio) e poi di Domenico Oliva, e infine, per felice intuizione di Giulio Ricordi, l’ingresso in scena di Luigi Illica, da lì in poi collaboratore pressoché fisso del musicista lucchese. Un vero e proprio laboratorio di scrittura, che doveva dar vita alla prima — col senno di poi si potrebbe dire anche alla più compiuta — figura di donna dell’inimitabile
galleria drammatica pucciniana. Una donna uguale ma diversa dalla Manon del romanzo di Prévost («la femmina più femmina che sia mai esistita», secondo Maupassant, che come intenditore di donne non era secondo a nessuno) come dalla Manon di Massenet: una donna che riassumesse quel groviglio di bellezza, seduzione, perversione, civetteria, volubilità, avidità, mistero, erotismo e passione che ha ossessionato la parabola, sia umana sia artistica, del compositore toscano. E non è un caso che la sua carriera d’operista maturo abbia preso le mosse proprio da qui.
Enrico Girardi
Appunti di scena I bozzetti di Giovanna Fiorentini per i costumi delle cortigiane di «Manon». In alto a sinistra, un disegno dello scenografo Poppi Ranchetti. I protagonisti dell’opera sono Martina Serafin e Giovanni Guagliardo
Il direttore Il brano inserito è il preludio all’atto secondo. «Sarà molto emozionante»
Veronesi: «Un Puccini giovane che guardava a Wagner e Verdi» «M
i creda, queste battute non interesseranno solo i musicologi, ma anche chi va all’opera semplicemente per trascorrere una serata di grandi emozioni». Trattandosi di Puccini, uno degli autori più popolari ed emozionanti dell’intera storia musicale, saranno molti ad apprezzare la sorpresa preparata da Alberto Veronesi per il nuovo allestimento di «Manon Lescaut», che concerterà domenica al Festival Pucciniano di Torre del Lago. «Puccini, tra gli ultimi mesi del 1891 e l’inizio del ’92, aveva composto un intermezzo strumentale al terzo atto, quello dell’idillio amoroso tra Des Grieux e Manon; con le successive revisioni e l’eliminazione della scena, il brano divenne il preludio all’atto secondo, che però non è mai stato eseguito in epoca moderna». Infatti esiste solo un’edizione discografica incisa da Chailly, ma mai è stato ascoltato in teatro. Maestro Veronesi, la storia musicale è prodiga di inediti, ma si rimane sorpresi quando riguardano non un minore ma un gigante come Puccini. «Nel suo caso sono davvero notevoli la quantità e la qualità di pagi-
«Perché tutta l’opera risulta più coesa, unitaria. Il preludio anticipa, anche se più sviluppato dal punto di vista della strumentazione, i temi delle scene del ballo e della morte di Manon». Che Puccini si riscopre? «Quello giovane dei minuetti, che componeva guardando a Wagner, al sinfonismo tedesco e allo stesso tempo al genio drammatico di Verdi. Puccini fu il primo italiano a recarsi a Bayreuth, mandato da Ricordi a imparare Wagner; l’editore gli commissionò la trascrizione dei Maestri cantori di Norimberga. Non a caso Manon fu un trionfo immediato, a differenza di Bohème e Butterfly in cui Puccini prese strade nuove, allontanandosi da Wagner e non solo». Sul podio Il maestro Alberto Veronesi domenica dirigerà «Manon Lescaut» Che cosa le piace ne dimenticate e ritrovate: ho appe- di Manon? «È perfetta nella delineazione dei na registrato un disco con i Wiener, Domingo e la Gheorghiu intitolato personaggi, è già perfettamente "Puccini ritrovato" con ad esempio pucciniana nel suo soffermarsi, siCosì l’opera è più le prime versioni di una delle arie mile in questo solo a Chopin, sulle coesa, unitaria. Si più celebri di Manon, "Sola, perdu- armonie, sugli accordi. E sintetizza anticipano i temi del ta, abbandonata" e del finale dal pri- tutto: c’è il classicismo, l’esplosione sinfonica e la massima rarefaziomo atto della Butterfly». ballo e della morte Tornando a Manon, perché ha ne, quando Manon muore vengono voluto ripristinare questo prelu- davvero le lacrime». della protagonista Enrico Parola dio?
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Eventi 39
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
La rockstar americana svela la sua passione per il melodramma
Patti Smith: «Un giorno vorrei cantare "Vissi d’arte"» «V
orrei salire su un palco ed essere Tosca», parola di Patti Smith, regina del rock e insospettabile melomane pucciniana. «Tosca ama e prega con tutta se stessa — spiega al Corriere —. E naturalmente, mi piacerebbe cantare Vissi d’arte. Una della arie d’opera più belle e intense». La poetessa punk di New York ha conosciuto la lirica grazie all’autore italiano. «Il mio primo contatto con il melodramma — racconta — è stato un disco in vinile di Eleanor Steber che cantava la Madama Butterfly. Ero
e allo stesso tempo ha costruito con loro delle linee narrative perfette». Il passaggio da Because the night a Che gelida manina, anche solo teorico, non è facile. «Ma alla fine Puccini è un artista accessibile a tutti — conclude l’ex sacerdotessa maledetta —. Ha creduto nella gente che evidentemente conosceva bene. Le storie sono semplici e commoventi. E la Vecchia zimarra, la romanza del cappotto tratta da La Bohème, è un esempio del Puccini umanista».
giovane e mi commossi fino alle lacrime. Così Giacomo Puccini fu il mio portale magico per attraversare il rock ed entrare nell’opera. E gli sono veramente grata per questo». Patti Smith è una studiosa del melodramma. «Di Puccini — dice — amo soprattutto le linee melodiche e il modo di costruire la tensione emotiva. Le sue arie sono di una intensità sorprendente. Sono sempre delle grandi lezioni per una cantante. Puccini ha donato a molte interpreti la possibilità di misurarsi con un ampio raggio di scelte interpretative
Biagio Coscia
Il personaggio L’artista delle locandine cinematografiche raffigura il mondo pucciniano
Il mio Giacomo stile Hollywood Campeggi, il re del manifesto: «Turandot, la più insidiosa»
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ratti indelebili. Come un improbabile Dna del disegno. Memorie artistiche imprigionate da decenni nel pennello di Silvano Campeggi. Che tornano, di volta in volta, affiorano dall’inconscio del più grande disegnatore di manifesti cinematografici. Anche nei volti delle donne di Puccini, le immortali protagoniste delle sue opere, che «Nano», 86 anni per lo più solo anagrafici, ha appena creato in esclusiva per il Festival Pucciniano. Come non scorgere in Tosca il fascino di Esther Williams? E come non leggere negli occhi di Cio-Cio-San della Butterfly l’insostenibile leggerezza di Marilyn Monroe? «Quando disegno il mio vissuto riemerge — sorride Campeggi — e allora anche i personaggi dell’immaginario del grande Puccini possono assumere i caratteri somatici già visti a Hollywood ed entrati nella storia del grande cinema». Sorride Campeggi sul giardino-terrazza della sua casa immersa nel verde della prima collina di Firenze, a Bagno a Ripoli. Da qui si domina il «tutto»: Ponte Vecchio, piazza della Signoria, i Lungarni, piazzale Michelangelo. Da qui i tratti tornano alla luce e prendono nuova ispirazione. Domenica 2 agosto (sino al 31) si inaugura la sua ultima mostra, «Puccini e le sue donne. Il Genio Manifesto» una personale allestita nella Sala Belvedere del Teatro Pucciniano a Torre del Lago. Un evento. Non solo perché Nano Campeggi è l’icona mondiale del manifesto, un demiurgo capace di immortalare un capolavoro,
Protagonisti
Confronti Cio-Cio-San secondo Campeggi (sotto): in mostra dal 2 al 31 agosto. In alto a destra, il manifesto di «Via col vento»
sintetizzarlo e interpretarlo come nelle «locandine» storiche di Via col vento, Ben Hur, Un americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, West Side Story, ma soprattutto per l’ati-
picità del suo interpretare le donne di Puccini. Ci sono tutte, da Mimì a Turandot, da Tosca a Magda della Rondine. E ancora Cio-Cio-San (Butterfly), Lauretta (Gianni
❜❜ Non era come guardare le attrici e poi reinterpretarle: qui bisognava inventare e le note del maestro mi hanno aiutato
Schicchi), Manon e Minnie della Fanciulla del West. Non è stato facile disegnarle. «Non era come guardare le attrici e poi reinterpretarle con il tratto e la macchia di colore — spiega Campeggi —. No, qui bisognava inventare. La fantasia al potere. La musica del grande Giacomo mi ha aiutato. La conosco fin da bambino, ho una piccola orchestra nella mia mente, che dispensa note, quelle melodie immortali. Però ho molto faticato». La più combattuta è stata Turandot. «La volevo fare bella e soave, come la musica di Puccini — racconta —. Mi hanno detto: "Guarda che Turandot è una carogna". E allora io ci ho messo un po’ di cattiveria, senza esagerare però». La più semplice? «Ma Bohème, naturalmente — risponde Nano — per me, pittore, assolutamente affine. La mano si è mossa da sola, guidata da non so che cosa, e mi è apparsa, straordinaria, come l’ho sempre conservata nel mio cuore». L’ha disegnata, il maestro, come una diva. Una Ava Gardner trasfigurata e mitizzata. Rimasta, anch’essa, imprigionata nel magico pennello di Nano.
Marco Gasperetti
Lucio Dalla Stasera alle 21.15 ultima replica della «Tosca» dell’artista bolognese
Claudio Baglioni Il 16 agosto il concerto-opera ispirato a «Questo piccolo grande amore»
Pooh «Ancora una notte insieme», il 5 agosto. È l’ultimo tour con Stefano D’Orazio
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Il balletto Il Lago dei Cigni e Giselle con la compagnia La Classique: la tradizione diventa il miglior export
Tutù e marketing, così danza la Russia S
e in scena dispiega file di cigni evanescenti, rischiarati da un tardo-romantico languore lunare che lo sospende nel riverbero della Russia zarista, dietro le quinte sfodera una concretissima anima imprenditoriale, attenta agli umori del mercato internazionale, ai risultati del box-office e concentrata su incentivi interni studiati per stimolare la competitività del suo organico. Il Balletto di Mosca Teatro La Classique, atteso al Festival Pucciniano con due titoli ultraclassici, «Il Lago dei Cigni» (in programma il 12 agosto) e «Giselle» (il 19 agosto) — entrambi interpretati nei ruoli principali dalle due stelle della compagnia, Nadejda Ivanova e Andrey Lyapin —, si professa
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per vocazione «erede della grande madre Russia» e della più pura tradizione accademica, ma è, per nascita, figlio della perestrojka. La sua costituzione, nel 1990, coincide infatti con il clou della ricostruzio-
Il Lago In scena il 12 agosto
ne economica di Gorbaciov, quando la star del Bolscioi Nadezdha Pavlova e l’imprenditore e uomo di teatro Elik Melikov si associarono nell’intento di creare una nuova compagnia, solida nella tecnica ma agile negli allestimenti scenografici che consentisse fitte tournée internazionali. La Pavlova fu però presto costretta a lasciare il Balletto di Mosca da un aut aut del Bolscioi e Melikov proseguì da solo, assumendo la direzione artistica della compagnia. Disegnatore diplomato presso l’Università delle Arti di Mosca e impegnato, alla fine degli Anni 80, a condurre un’impresa manifatturiera che produceva costumi, scarpette da ballo, scenografie e decorazio-
ni teatrali per il Bolscioi, il Balletto Reale Danese, il Boston Ballet, Melikov conosceva già molto bene i meccanismi dello spettacolo. «Erano anni difficili quelli della perestrojka — ricorda —. Non c’erano soldi, guadagnava solo chi riusciva a lavorare all’estero. Il sindaco di Mosca Yuri Luzhkov ci ha molto sostenuto: tuttora, la compagnia è patrocinata dal Dipartimento della Cultura della capitale e da Goskoncert e, quando è a Mosca, si esibisce nella centralissima Casa della Cultura Zueva, a pochi passi da piazza Tverskaya Zastava. Per convenzione, ingaggiamo solo danzatori provenienti dal Bolscioi, dal Mariinskij-ex Kirov di San Pietroburgo, dai Teatri
di Perm, Tbilisi e Odessa. Il ricambio è continuo, dopo due anni di corpo di ballo i giovani passano ai ruoli solistici. E ricevono un incentivo economico per ogni spettacolo che interpretano: così manteniamo alta la qualità». Melikov, classe ’60, ha puntato sull’estero: «Ormai in Europa abbiamo delle mini-stagioni fisse: ogni anno ci esibiamo in tournée capillari, da settembre a novembre e in marzo-aprile in Gran Bretagna, da dicembre a febbraio in Italia, tra maggio e giugno in Scandinavia e poi voliamo in Corea, Giappone, Nuova Zelanda. Nel mondo c’è una continua richiesta del grande repertorio russo e noi lo garantiamo con i titoli più famosi, dal "Lago dei Cigni" a "Schiaccianoci" alla "Bella Addormentata". Così la Russia fa ancora sognare».
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Valeria Crippa
Il «fuoco» di Angela Gheorghiu
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inale d’eccezione per il Festival Puccini con il Gala lirico del 23 d’agosto. Protagonista il soprano romeno Angela Gheorghiu (foto Reuters), una delle cantanti più glamour del mondo dell’opera che eseguirà, da sola o con il tenore Vlad Mirita, arie tratte da «La traviata», «Madama Butterfly», «Tosca», «La Wally», «La Bohème» e «L’elisir d’amore».
Gio dl Luglio
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Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Spettacoli In provincia
Il baritono-attore
Nella foto grande, Juliette Binoche, protagonista femminile di «Copia Conforme», pellicola che il maestro iraniano Abbas Kiarostami (a sinistra) sta girando a Lucignano, borgo in provincia di Arezzo. L’attrice interpreta una gallerista francese
«Abbas ha cambiato la mia carriera» DAL NOSTRO INVIATO
LUCIGNANO – Un anno fa, a Aix-en-Provence, William Shimell era Don Alfonso nel Così fan tutte di Mozart firmato da Kiarostami al suo esordio lirico. «Abbas ha dato una svolta alla mia carriera», ricorda il celebre baritono di recente applaudito come diavolo tentatore nel Rake’s Progress alla Scala, dove tornerà nel 2011 con I racconti di Hoffmann. «Quando Abbas mi ha proposto di diventare protagonista del suo film non ci ho creduto. Solo quando mi sono ritrovato davanti alla macchina da presa ho capito che era tutto vero». Lo rifarebbe? «Sono e resto un cantante prestato al cinema. Ma chissà. Se qualcuno ci prova potrei di nuovo dire sì». (G.Ma.)
Ciak in Italia La diva: a Teheran la nostra pellicola sarà vietata
«Il mio set di passioni è una sfida all’Iran» Binoche: giro il film proibito di Kiarostami DAL NOSTRO INVIATO
LUCIGNANO (Arezzo) – Il silenzio perfetto della canicola pomeridiana, quando il paese intero, umani e gatti, fanno la siesta, è interrotto da bruschi colpi cadenzati. Un tizio in cima a una scala randella un albero, zittendo per qualche minuto un gruppetto di sconvenienti cicale lì appollaiate. «E con questa le ho davvero viste tutte», mormora ridacchiando uno dei membri della troupe di Copia conforme, il film che Abbas Kiarostami sta girando a Lucignano, incantevole paesino aggrappato a un colle tutto ulivi e cipressi. Lo zittisci-cicale è uomo chiave dell'équipe del maestro del cinema iraniano, che le cicale le ammette sul set, vedi Il gusto della ciliegia, Palma d’oro a Cannes, o Il vento ci porterà via, ma solo se lo stabilisce lui. In questa scena, dove la bella Juliette Binoche e il brizzolato William Shimell, baritono catturato al cinema, stan seduti sugli scalini di una casetta a confidarsi chissà quali segreti, nessun’altra voce deve interferire con la loro, protagonisti di una storia che neanche il regista sa dire se d’amore o no. «Di certo i due vivono una ben strana avventura – assicura Binoche -. Lui, James, è uno scrittore inglese arrivato in Italia per presentare un suo libro sul rapporto tra originale e copia nell’arte. Di lei, una gallerista francese, non sappiamo neanche il nome. Una donna sola che sogna un incontro amoroso. Con James l’intesa è immediata. Nel giro di poche ore gli
L’attrice
Nel mirino Juliette Binoche è stata più volte in Iran ed è stata contestata dai sostenitori di Ahmadinejad, che avevano motivato: «Le star straniere come lei minacciano la nostra cultura»
Shirin Con Abbas Kiarostami l’attrice francese aveva già girato in Iran «Shirin», un film sulla condizione femminile, dove lei era l’unico volto occidentale tra 113 donne persiane.
chiede di diventare suo marito. Per finta, s’intende. Le donne sono iniziatrici e provocatrici del desiderio, ma alla fine sognano sempre il matrimonio. Ci hanno raccontato troppe favole. Ma quel fingersi coppia si rivelerà pericoloso: davanti alle emozioni, estetiche o sentimentali, è difficile discernere il vero dal falso, l’originale dalla copia». Un ambiguo viluppo che Kiarostami ha sperimentato di persona. Tempo fa, e proprio in Italia. Lo confessò a Juliette una sera a Teheran. «Mi aveva invitata per conoscere il suo Paese, mi raccontò questa storia, mi propose di farne un film. Fu così convincente che firmammo il contratto in auto, su un pezzetto di carta, con le nostre impronte digitali». Da allora in Iran Binoche è tornata più volte. Per girare con Kiarostami Shirin, lei unico volto occidentale tra 113 donne persiane, per capire meglio la condizione femminile. «All’inizio ero rimasta colpita dalla grande libertà delle donne, almeno dentro le mura di casa. Giravo anch’io con il velo, non mi pareva un gran sacrificio, era come recitare. Poi ho capito quanto quel pezzo di stoffa possa pesare sul capo di chi non può toglierselo mai. Quanto possa influire sulla vita di tutti, persino di un regista come Abbas. Questo film ad esempio non potrà mai venir proiettato in Iran perché io appaio con i miei capelli liberi. Verrà visto clandestino, in dvd, come tutti gli ultimi titoli di Kiarostami». Perciò, aggiunge, «Fare questo film è per Abbas una forma di resistenza», un dimostrare che «Quando la repressione si fa più forte, più forte si fa anche la creatività». Prodotto dalla MK2 di Marin Karmitz,
❜❜ Le riprese di «Copia conforme» sono una forma di resistenza al regime: quando la repressione si fa più forte, più forte si fa la creatività
Copia conforme vede la partecipazione dell’italiana Bibì Film di Angelo Barbagallo, il sostegno della Film Commission Toscana e ha per direttore della fotografia Luca Bigazzi. Quando, durante le ricognizioni con l’équipe italiana, Kiarostami ha scoperto nel piccolo museo di Lucignano un magico «Albero dell’amore», subito l’ha letto come un segno del destino. «Difatti è la prima volta che giro in un clima di tanta felicità e fuori dall’Iran - ammette
Abbas -. Non mi era mai successo di realizzare un film così vicino a come l’avevo immaginato. Ho voluto parlare di qualcosa in cui tutti si possano riconoscere: l’incontro tra un uomo e una donna in un Eden sconosciuto. In qualche modo la storia di Adamo ed Eva». Gioco o realtà, verità o finzione, poco conta. Come la falsa fontana sorta sulla piazzetta, come la farmacia spuntata da nulla in un angolo. Così vere da venir scambiate dai passanti per originali. Kiarostami, il cinema può cambiare la realtà? «Se rispondessi sì sarei un ingenuo, se no sarei un cinico. Può cambiare la mente e il cuore di chi lo guarda. Il cinema è potente perché richiede buio e silenzio. Condizioni ideali per concentrarsi, aprire la mente. Se nelle scuole si facesse lezione nel buio e in silenzio, avremmo studenti migliori». A proposito di cinema, che ne pensa di quello italiano? «Un mio grande amico è Bertolucci, avrei voluto riprenderlo mentre dava il primo ciak del mio film, ma purtroppo non sta bene. E il caro Olmi, con cui ho girato Tickets... E Moretti. Di recente ho visto Aprile e mi è piaciuto moltissimo». Un film di 10 anni fa su un’Italia ormai lontana. «Cambiata come è cambiato il mio Paese», sospira Abbas. Le ultime settimane di riprese hanno coinciso con i drammatici eventi in Iran. «Una macchia nera su tanta serenità. Davanti a me ho sempre due schemi: il monitor su cui scorre il film e Internet, per seguire quel che succede a casa». Cambierà? «Magari. Ma non so come. La gente però ha preso coscienza. E’ un passo importante».
Giuseppina Manin
L’attacco Stroncatura dell’ «Osservatore romano». Il pianista: tocco il cuore della gente senza passare per i sacerdoti dell’Accademia
Il Vaticano boccia Allevi: «Un prodotto per turisti» ROMA — «Sono lusingato da tanta attenzione! Ma se veramente non sono l’origine di un cambiamento importante, come dicono, non capisco perché perdano tanto del loro prezioso tempo a interessarsi di me». Così, con sarcasmo, Giovanni Allevi risponde all’ultima (l’ennesima), feroce critica che gli viene mossa dai suoi detrattori. Questa volta è il compositore e critico Marcello Filotei che, sull’Osservatore Romano, definisce il quarantenne «collega» marchigiano un personaggio «costruito con cura assoluta», che spaccia la sua musica per «classica contemporanea» ricordando «gli spaghetti alla bolognese serviti nei ristoranti del centro con le fotografie ap-
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Sul palco Il pianista e compositore Giovanni Allevi, 40 anni
pese fuori: in realtà non esistono». L’articolo prende spunto da un’intervista pubblicata lunedì su La Stampa. Secondo il quotidiano del Vaticano, «nessuno si è mai sognato di contestare a Puccini la sua popolarità, semmai di averla messa a rischio nel tentativo di sviluppare un linguaggio più complesso di quello che l’aveva reso famoso». Non è la prima volta che Filotei attacca Allevi: lo scorso ottobre, sempre sull’Osservatore Romano, lo aveva accusato di abbassare il livello della cultura. Ma l’autore di «Joy» agli attacchi è abituato. Il pianista Ramin Bahrami ha detto: «C’è troppo fumo e niente arrosto in lui». A dicembre, subito dopo il concerto natalizio di Alle-
vi al Senato, Uto Ughi bollò le sue composizioni come «musicalmente risibili» e lo definì un «nano in confronto a Horowitz, a Rubinstein. Ma anche rispetto a Modugno e a Mina». A tutti Allevi risponde: «Vado fiero di queste critiche, rappresentano una folgorante consacrazione. La mia colpa? Toccare il cuore della gente senza passare per i sacerdoti della casta accademica. Sono un centro di potere chiuso in una tor-
Replica «Per ora non esiste una figura simile alla mia: massacrata dalla critica e amata dal pubblico»
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re d’avorio che interpreta il cambiamento e l’evoluzione del genere classico come una minaccia. I grandi compositori del passato sono percepiti come monumenti. Per staccarsene è necessario un parricidio. Per vent’anni, quando studiavo, ho vissuto dentro quella torre d’avorio. Ne sono uscito. Ho scoperto che fuori si respira». Si definisce un compositore di «musica classica contemporanea». Si sente all’altezza di Puccini, Verdi e Mozart, che lui stesso cita? «La genialità è un concetto sfuggente. Bisognerà aspettare 200 anni per vedere se Allevi ha davvero interpretato il nostro tempo. Ma per ora non esiste una figura simile alla mia: massacrata dalla critica e amata dal pubblico».
Famoso come una popstar per popolarità, vendite di album e concerti che registrano il tutto esaurito, Allevi ha in vista progetti importanti. Il 9 ottobre suonerà alla Carnegie Hall di New York. Ma per ora pensa al primo settembre quando, all’Arena di Verona, dirigerà l’ensemble «All Stars» composto da novanta virtuosi di orchestre da tutto il mondo, che eseguirà la sua «Evolution». «È un sogno che covavo da tempo. Sono riuscito a realizzarlo grazie all’affetto del pubblico, soprattutto dei giovani. Il merito di quest’impresa va anche alla mia simpatica megalomania: per una notte avrò la sensazione di dirigere il mondo intero».
Sandra Cesarale
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Spettacoli 41
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
La sfida del satellite Annuncio dell’amministratore delegato della pay tv. Oggi le scelte del Cda di Viale Mazzini
Sky: basta Rai, il contratto è scaduto Verso la rottura definitiva, stanotte spariscono cinque canali. «Ma ne offriamo altri dieci» ROMA — Con la Rai finisce qui. Ognuno per conto suo. Ma Sky non piange sul contratto perduto. E per rimpiazzare i 5 di Raisat che se ne vanno, ha già pronti in cambio altri 10 nuovi canali che debutteranno sul satellite stasera a mezzanotte. Lo ha annunciato ieri sera, bruciando i tempi protocollari, l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, che ha riepilogato così la lunga trattativa con viale Mazzini: «Già parecchi mesi prima della scadenza avevamo fatto tutti i passi necessari per raggiungere l’obiettivo di un accordo con la Rai, a cui abbiamo inviato l’offerta il 22 aprile scorso per 350 milioni per 7 anni come minimo garantito». A viale Mazzini evidentemente non è bastato. L’accordo decade domani, ma la disdetta era già nell’aria. Da Sky ne hanno preso atto, senza rancore. Del resto in questi mesi una risposta alla loro proposta non c’è mai stata. «L’offerta di canali per i nostri abbonati non diminuirà», garantisce un sereno Mockridge. «Anzi, confermiamo il nostro impegno ad offrire sempre il meglio dell’intrattenimento con la massima qualità possibile». Insomma, un addio senza drammi. Se poi la trattativa dovesse miracolosamente riaprirsi, nessuna preclusione dalla pay tv. Formalmente spetta alla Rai, oggi, l’ultima parola. Il Cda, che si riunisce
Debutti Dall’alto, in senso orario: una scena de «Il Gattopardo», trasmesso dal nuovo Sky Cinema Italia; un momento del «David Letterman Show» che dopo essere stato il programma di punta di RaiSat Extra, dall’11 agosto trasloca su SkyUno; Don Johnson e Philip Michael Thomas in «Miami Vice» su Fox Retro, nuovo canale dedicato alle serie cult del passato e infine Shakira, tra i protagonisti della nuova rete di musica latina, Onda latina tv
stamattina senza il dg Mauro Masi, assente per motivi di salute, avrebbe dovuto esaminare la relazione del direttore generale e poi prendere una decisione finale. Sky ha indirettamente accelerato i tempi. Dunque Raisat Extra, Premium, Smash, Yoyo, Cinema, lasceranno il satellite (non si muovono invece i canali generalisti) per approdare sul digitale terrestre e su Tivu Sat, neonato consorzio con Mediaset e
Mockridge «Abbiamo fatto tutti i passi necessari per raggiungere un accordo»
Telecom Italia Media. Resta dov’è invece il Gambero Rosso Channel, canale di cucina e lifestyle, ma non più legato alla tv pubblica. Sky si è accordata direttamente con il celebre marchio. E soprattutto la tv di Rupert Murdoch si prende dalla Cbs lo show di punta di Raisat Extra, ovvero il David Letterman Show che dall’11 agosto verrà trasmesso in esclusiva su SkyUno. Gli altri nuovi canali di Sky
sono Cinema Italia, con il meglio del cinema italiano dagli anni ’40 ai ’90: si parte con la versione restaurata del Gattopardo di Visconti. Quattro per i bambini: Baby Tv, Nick Jr, Nickelodeon +1 e Playhouse +1. Poi Fox Retro (con i telefilm classici Starsky & Hutch e Charlie’s Angels), Lady Channel, Comedy Central e Onda Latina, dedicato ai ritmi sudamericani. I consiglieri della Rai avran-
no dunque abbastanza di che discutere stamattina. Non si parlerà invece delle nomine (canali radio e Rai Corporation) rimandate alla seduta straordinaria di lunedì 3 agosto, causa assenza del dg Masi. Oggi alle 14 invece il suo vice Giancarlo Leone e il presidente Paolo Garimberti saranno ascoltati dalla Commissione di Vigilanza proprio sul contratto con Sky.
Brevi A LONDRA
No dal Grande Fratello e si taglia le vene Lo eliminano e si taglia le vene: è accaduto a Sree Desari, concorrente 25enne dell’edizione britannica del Grande Fratello. Buttato fuori a furor di popolo con l’85% dei voti, venerdì scorso, ha riferito ieri il Times, Sree si è inferto tagli e lacerazioni ed è stato ricoverato in ospedale.
LA MOSTRA
Cavani e Ligabue in giuria a Venezia Liliana Cavani e Luciano Ligabue sono tra i cinque nuovi nomi che faranno parte della Giuria internazionale presieduta da Ang Lee alla prossima Mostra del Cinema di Venezia: oltre alla regista e il cantautore, ci saranno anche l’attrice francese Sandrine Bonnaire, il regista americano Joe Dante e il cineasta indiano Anurag Kashyap.
A STOCCOLMA
Moby, in concerto contro i gas serra Il dj e cantante inglese Moby si esibirà a Stoccolma il 20 agosto prossimo nel primo di una serie di concerti, trasmessi da MTV, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico e la riduzione dei gas serra. «Sono questioni di estrema importanza — ha detto l’artista —: rischiamo di non poter fare più nulla».
Giovanna Cavalli
Polemiche La star contestata mentre esce il nuovo singolo
Comunisti contro Madonna: in Russia canti l’Internazionale ✒
«Celebration» Inno ai sensi
di MARIO LUZZATTO FEGIZ
«Io penso che tu ti stai eccitando, sì, me l’ha detto un uccellino, ma che tu sia sobrio o ubriaco, ha poca importanza. E se quella cosa ti fa stare meglio, falla, non so cosa stai aspettando». Così recitano i primi versi di «Celebration» (nelle radio dal 3 agosto), una delle due canzoni inedite che fanno parte della nuova raccolta di Madonna in uscita il 25 settembre. È il disco d’addio alla Warner (per 120 milioni di dollari passa a Live Nation). Il brano, ritmato, ballabile, musicalmente prevedibile, è un inno ai sensi, a un party a due tutto speciale. Lui gode di ottima reputazione come amatore e secondo lei è venuto il momento di dimostrarlo. Il ragazzo però ha qualche esitazione. E lei, spudorata: «Ti devo avere già incontrato da qualche parte, hai qualcosa di familiare... è che con i vestiti addosso non ti riconosco, dai cosa stai aspettando?» Insomma ancora il ruolo dell’attempata mangiatrice di uomini giovani, forse influenzata dall’attuale storia col suo boy-friend brasiliano che, non a caso, si chiama Jesus Luz e ha 22 anni (Madonna ne fa 51 il 16 agosto).
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Sweet Tour»: «Vogliamo la garanzia che non ci sarà blasfeMOSCA — Anche in Russia mia», ha tuonato Mikhail Pioc’è qualcuno che non ama Ma- trovskij. Lo stesso tipo di preocdonna. Il concerto che la cele- cupazione espressa dai cattolici bre popstar dovrebbe tenere a polacchi (compreso Walesa) San Pietroburgo il 2 agosto da- che vogliono spostare il concervanti a 50 mila fan ha suscitato to previsto nel loro paese prole proteste delle autorità e ha prio per il 15 agosto, giorno delmesso in allarme i comunisti l’Ascensione della Madonna. cittadini, che però hanno deci- Ma in Russia c’è anche un altro so di porre solo alcune condizio- problema. L’attuale Hermitage ni alla cantante americana: una non è altro che il Palazzo d’Intenuta «decente», niente «scu- verno, quello dove risiedevano gli zar e che fu preso d’assalto dagli eroici soldati e marinai bolscevichi che iniziarono la Rivoluzione (in realtà fu un semplice colpo di stato contro il governo provvisorio). Ecco allora l’intervento dei comunisti cittadini che dicono alla cantante di ricordarsi dove si troverà. Visti però il seguito di Madonna e il suo lavoro con i bambini africani, il Pc locale è disposto a venire a patti. Copertina «Celebration» di Madonna Che canti e suoni, dunque, ma «senza sculettalettamenti» in palcoscenico e re... e senza blandire le lesbiche». E non basta. Sul palco vointonare l’Internazionale. Già l’invito lanciato da Ma- gliono una bandiera rossa. Madonna ai suoi fan via web è sta- donna poi dovrebbe indossare to visto come una provocazio- la maglietta a righe bianche e ne. «Spero di vedervi tutti il blu con il cappello rotondo dedue agosto. C... che roba!». La gli «eroici» marinai e intonare parola russa adoperata è un inno rivoluzionario. Meglio okhuenno, che deriva da c... ma sarebbe l’Internazionale, ma viene usata normalmente come può andare anche la Marsiglieintercalare colloquiale. Un grup- se. A quel punto i comunisti si po di deputati locali ha subito unirebbero ai fan scatenati. Ma solo se l’equivalente della accusato Madonna di voler danneggiare l’immagine della città quota che si versa annualmente baltica. Poi è intervenuto il di- al partito (pochi euro) sarà acrettore dell’Hermitage, il mu- cettata come pagamento del biseo davanti al quale si svolgerà glietto d’ingresso. Fabrizio Dragosei la tappa russa dello «Sticky and DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
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Quelli che ci hanno riprovato Il commento
Alain Prost Tricampione del mondo, prese un anno sabbatico nel ’92. Tornò e vinse un altro titolo
Muhammad Ali Campione dei massimi, si ritirò nel ’78. Rientrò nell’81, a 39 anni, con una sconfitta
Michael Jordan 6 titoli Nba, 2 olimpici, 2 ritiri: un ritorno vincente coi Bulls, uno mediocre con i Wizards
Meglio al volante che ai box
Pelé Si ritirò nel ’74 a 34 anni, ma sei mesi più tardi riprese in Usa nei Cosmos di New York
di DANIELE DALLERA
Meglio al volante che ai box, il pilota ci sa fare, il consulente ha invece delle lacune. Michael Schumacher, il cannibale, lancia una sfida prima a se stesso e poi al mondo intero. È questo che piace, la voglia di provarci ancora, nonostante una vita familiare serena, i 7 titoli mondiali, quei 500 milioni guadagnati e custoditi nei forzieri svizzeri, le ville con piscine, gli piace il nuoto, con campi da calcio, va matto per il pallone, i capannoni con macchine e moto (ma sì gli piacciono anche le due ruote). Il richiamo della Ferrari è più forte, addirittura irresistibile. Fa niente se la macchina di quest’anno si muove con la velocità di un palombaro, non è vincente, non è la solita Ferrari. Perfettino com’è, si sarà fatto mandare tutti gli ultimi dati conservati nei computer degli ingegneri di Maranello, e li starà analizzando, pensando alle modifiche da suggerire. Ci hanno raccontato che è da lunedì che sta provando al simulatore. Il cuore in pena per l’amico e allievo Felipe Massa che lottava contro un destino maledetto, la testa già rivolta ai guai della Ferrari. E quando Montezemolo gli ha parlato di questa eventualità, ha subito fatto capire al presidente della Ferrari che sarebbe stato pronto. Montezemolo ha voluto prima assicurarsi del futuro di Massa («la priorità sono le condizioni di Felipe») poi insieme al suo braccio destro Stefano Domenicali ha definito la soluzione Schumacher. In una F1 così tormentata, in crisi di personaggi, questa è un’operazione «kolossal». Siano felici e riconoscenti Mosley e Ecclestone. Felice lo è anche Massa, ed è quello che più conta: la sua macchina è finita in buone mani, in quelle del «vecchio» maestro. Lo sarà meno Kimi Raikkonen, al quale Schumi non è molto simpatico. Ma questo è meno importante.
Rieccolo
Schumacher ritorna al posto di Massa «Mi piace la sfida e poi aiuto la Ferrari» MILANO — Non si è tirato indietro. E quando mai? La Ferrari gli ha chiesto una mano e assieme offerto un’opportunità: firmare un’altra incredibile pagina di storia sportiva. Il Ritorno può andare in scena. Michael Schumacher, a 40 anni, di cui gli ultimi tre trascorsi a fare il pensionato, ma gli altri 37 a diventare il più grande di sempre (sette titoli mondiali conquistati), torna a guidare una Rossa. A Valencia, venerdì 21 agosto, sarà lui a prendere il posto di Felipe Massa nelle prove libere. Per lealtà e per amore delle sfide. Ma non gratis, perché il Cannibale non lo fa mai. C’è chi parla di un compenso di un milione a Gran premio, che si aggiungerebbe ai 5 che prende già come superconsulente. Torna, ma senza rinnegare in toto la sua scelta, la voglia di libertà, di gestirsi le giornate come gli pare, di alzarsi dal letto e decidere se vuole nuotare con le balene o provare a farsi male su una moto Superbike, attività in cui si è dilettato in questi anni. Perché il campione eccezionale torna solo per una circostanza eccezionale: l’ex allievo Felipe messo k.o. dal terribile incidente di Budapest. Questo rende il ritorno di Schumi meno triste, meno venato da quella nostalgia che cir-
La ripresa
Felipe in piedi «A Budapest potevo vincere»
MILANO — «Chi ha vinto? Hamilton? Non ci credo, quella poteva essere la mia gara!». Questa frase è il segno di quanto Felipe Massa stia migliorando. Ieri il pilota brasiliano, che ha mosso i primi passi sulle sue gambe, ha lasciato il reparto di terapia intensiva. Nel pomeriggio ha incontrato il presidente Montezemolo che gli ha portato le dediche di tutti i dipendenti della Gestione sportiva.
conda i tanti grandi dello sport che non hanno saputo rassegnarsi a una vita senza adrenalina. Perché Schumi dà una mano alla Ferrari e insieme si rimette in gioco in condizioni per nulla favorevoli. Ma a tempo determinato: si impegna a guidare «fino a quando il pilota brasiliano non potrà tornare a correre», come precisa la Ferrari. Il resto della stagione è suo, anche se non ha mai guidato la F60, anche se la carriera da tappabuchi di stralusso inizia su una pista che non conosce, anche se rischia di essere battuto da gente che, quando c’era lui, non ha mai toccato palla (Button, Webber ed ebbene sì, Barrichello) o frequentava ancora le elementari delle corse (Vettel, Hamilton). «Io l’avevo sconsigliato, da lui tutti si aspettano solo la vittoria», dice il manager Willi Weber. Schumi invece ci proverà. «È vero che il capitolo della Formula 1 per me si è chiuso da tempo e in maniera totale, ma è altrettanto vero che per ragioni di gratitudine e lealtà nei confronti del team non posso ignorare questa sfortunata situazione», spiega il tedesco. E poi la frase più vera: «A me piacciono le sfide e questa è una sfida». Così, ieri mattina, mentre da Budapest arrivavano altre buo-
ne notizie sulle condizioni di Felipe («ringrazio Dio, gli auguro tutto il meglio»), Schumacher è andato a Maranello a parlare con Stefano Domenicali e il presidente Luca di Montezemolo. Un breve colloquio e poi la decisione: «Ok, accetto». È andato subito a prendere accordi con Rob Smedley e gli altri tecnici della squadra di Felipe con cui dovrà lavorare (Chris Dyer, il suo ex ingegnere di pista, ora è il coordinatore del team). E, da oggi, sarà al lavoro: «Si sottoporrà a uno specifico programma di preparazione, al termine del quale sarà possibile confermare la sua partecipazione», rivela il prudente comunicato Ferrari. Dal punto di vista fisico non dovrebbero esserci problemi: nonostante l’incidente in moto, il collo sembra a posto e Schumi dovrebbe essere presto in perfetta forma. Quanto agli aspetti tecnici, c’è poco da prepararsi: i test sono vietati e tutte le attività della fabbrica bloccate dal 3 al 16 agosto. Ma non si diventa i più grandi di sempre per caso. E poi, se anche dovesse andare così e così, Schumi avrà comunque fatto un regalo alla Formula 1 stritolata dalle polemiche e che rischia di presentarsi a Valencia senza Alonso. Fate posto, ci pensa Schumi.
Arianna Ravelli
Valori aggiunti Percezione del limite dell’auto e dialogo con i tecnici: ecco le qualità di Schumi
Esperienza e istinto in dote alla «Rossa» MILANO — Liquidiamo subito la battuta più scontata, visto che circola già a poche ore dall’«Annuncio»: per la Ferrari, il primo vantaggio del ritorno in pista di Michael Schumacher è che Kimi Raikkonen, inseguito da una sospetta serie di inconvenienti ogni volta che il Kaiser appare al muretto in qualità di consulente del team, non dovrà più procurarsi amuleti... Tornando seri e seppellendo le facezie nel «colore» della F1, la domanda è semplice: che cosa può dare, oggi, il quarantenne fuoriclasse alla scuderia che ha moltiplicato la sua gloria? La risposta è «tanto», esaurita una premessa indispensabile: condizione chiave per la riuscita dell’operazione è che Michael accenda il suo fisico prima
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che il motore della Rossa. Conoscendo la meticolosità dell’uomo e la serietà del professionista, immaginiamo che abbia già ripreso a sudare in palestra, dopo che ieri ha avuto un briefing con i tecnici. Ma ci sono i postumi di quella caduta con le superbike e la schiena un po’ così che si ritrova: dovrà convincere che non si tratta di impedimenti. Ipotizzando che tutto fili liscio, eccoci ai valori aggiunti. Il primo, logico, sta nell’esperienza e nel carisma, due qualità che il tempo non può erodere: e se i colleghi avranno voglia di «dargli la paga», Schumi desidererà spiegare loro che l’anziano leone sa ancora graffiare. Mai sottostimare l’orgoglio di un campione, la motivazione
to pazzeschi, che si spera siano adattabili alla F60, macchina che dovrà conoscere e che non potrà collaudare anche perché dal 3 al 16 agosto è previsto il blocco delle attività. È una decisione concordata dalle scuderie con la Fia e pare escluso che la federazione autorizzi una deroga magari per il solo utilizzo
del simulatore, che la Ferrari ha a Torino alla Fiat. Una volta superato questo rodaggio, comunque, Schumacher potrà spendere la sua capacità e la sua voglia di dialogo con i tecnici: di sicuro indirizzerà le decisioni e non accadrà il contrario, essendo forse l’unico pilota di oggi (insieme ad Alonso) ad avere questa prerogativa. Last but not least, da Schumi la Ferrari si attende la perfetta valutazione del limite della vettura e una capacità speciale nello scegliere le gomme più adatte per ogni situazione. Questa è la teoria. Per la pratica, pazienza una ventina di giorni: vi immaginate che cosa vorrebbe dire Michael Schumacher sul podio di Valencia?
Punto di forza Il dialogo con lo staff è un punto di forza di Schumi
Flavio Vanetti
sarà una formidabile base di partenza. Michael è poi un pilota guidato da un istinto senza pari: un ex ingegnere ferrarista raccontava che riusciva a variare la pressione sul pedale dell’acceleratore anche 3-4 volte al secondo, dati raccolti con la telemetria. Una reattività e un fiu-
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Rieccola
Pellegrini, oro e record anche nei 200 sl «Sono la migliore azzurra di sempre» ROMA — Cuore e testa. Sentimento e ragione per mettersi un altro oro al collo, il decimo record in bacheca e, cosa più importante, il Mondiale in tasca. Federica aveva azzardato alla vigilia, provocando (i gufi e non solo) e non nascondendosi. Nelle parole e nelle foto. Una sconfitta o una vittoria mutilata e l’avrebbero travolta. È lei, invece, l’onda inarrestabile di questo Mondiale. Tutti la vogliono, tutti la cercano. Scende dal podio e al telefono ci sono Silvio Berlusconi (invitato per i prossimi giorni) e Gianni Letta che le fanno i complimenti. In Parlamento hanno litigato per lei. Cammina per il Foro Italico e ci manca poco che le facciano benedire i bambini. Nei bar di Roma è riuscita a mettere in secondo piano le chiacchiere calcistiche. E c’è chi dice che questa è l’impresa più incredibile. «L’oro olimpico di Pechino resta la mia vittoria più importante, ma forse questi due ori mondiali mi daranno ancora più popolarità. Ma non me ne rendo ancora conto. Senza presunzione, però, dico che mi sento la miglior atleta azzurra di sempre». Eppure la notte prima dei 200, «la mia gara», non era stata una passeggiata di salute. Stanchezza, poco appetito e a nanna senza mangiare. Poi, un crampo allo stomaco e un nume-
Potenza Federica Pellegrini in gara nei 200 sl (Onorati/Ansa)
ro da chiamare 24 ore su 24. «Mamma mi porti una pizza?». E la signora Cinzia si trasforma nel pony express più dolce del mondo. Ma 15 minuti prima della gara, la solitudine del nuotatore torna a farsi sentire. Prepotente. «Ho pianto. Ero stanca: le gare dei giorni precedenti sono state faticose». Sul blocco la Pellegrini parla e prega. Poi si batte un pugno sul petto e si mette la mano sulla fronte. «Ricordo a me stessa che si vince con il cuore e con la
In lacrime «Quindici minuti prima della gara ho pianto: ero stanca perché i giorni precedenti sono stati faticosi...»
testa». Alberto Castagnetti («certo della vittoria, ma un tempo così...», dirà poi) le aveva dato un foglietto: 1’53’’40, la previsione. Federica, come sempre, ha fatto di testa sua: 1’52’’98, prima donna sotto l’1’53’’, un’altra barriera infranta. E se il tecnico dice che «non ha più lacrime», per Federica non ci sono più aggettivi. «Stavolta sono sorpresa anche io. È incredibile. È un tempo da uomo. In fondo mi alleno con loro. Non li batto, ma non resto tanto indietro. Mi sarei accontentata di migliorare di un centesimo (1’53’’67, fatto l’altroieri, ndr). E invece... È il decimo primato mondiale prima dei 21 anni. Cambiano i costumi? Meglio: così resterà per sempre». Lei, donna sola al comando, con quel tempo avrebbe potuto vincere a braccia alzate come i ci-
clisti in fuga. «I compagni mi dicono: perché non esulti facendo il giro di vasca? Ma non è nel mio carattere». Le viene invece spontaneo abbracciare addetti ai lavori, giornaliste, Elena Piatto, che l’allenava quando aveva 10 anni. Potesse, abbraccerebbe tutti i 14.000 sugli spalti. «Roma mi ha regalato emozioni che non ho mai provato in vita mia». Sembra l’Audrey Hepburn di Vacanze romane. E Giovanni Malagò che, dopo tante polemiche la premia con Paolo Barelli (a Federica riescono davvero i miracoli...), sul podio le sussurra: «Ricordi quattro anni fa quando sei venuta a Roma? Ce l’eravamo immaginato proprio così». Con l’inno che non si interrompe a metà come prassi. E Fede continua? Triplica gli sforzi? «Al mio mondiale assegno un bel dieci e lode, ma le gare individuali sono finite. Darò anima e corpo nella 4x200 (stamani batterie, nel pomeriggio la finale, ndr). Gli 800? Sono una fissazione di Alberto». La versione del tecnico non collima: era lei a volerli fare. Sono fatti così. Chissà che dal tecnico non arrivi un altro cazziatone per quel «migliore atleta italiana di sempre». Fede, intanto, una lezione l’ha imparata. «Gli sponsor? C’è chi è pagato per rispondere per me». Lei ha già detto tutto. In acqua.
Roberto Stracca
Dietro le imprese Dopo il grande ciclo vincente di Rosolino & co. ora è il momento delle donne, fra classe innata e duro lavoro
Uomini e voglia di faticare: i segreti di Alessia e Fede ROMA — Il segreto delle donne sono gli uomini. La seconda medaglia d’oro dei Mondiali (200 sl) e il decimo record del mondo in carriera (1’52’’98) di Federica Pellegrini sono nati nella piscina di Verona dedicata a Giacomo Conti, medaglia d’oro nel bob a due nell’Olimpiade di Cortina ’56, nuotando con/contro i colleghi con cui divideva la vasca. Soprattutto allenandosi allo stesso modo, con gli stessi ritmi, con gli stessi orari (tuffo alle 8 del mattino), lanciando la sua combattiva leggerezza in una non proclamata sfida ai sei ragazzi (Rosolino, Brembilla, Marin, Galenda, Sciocchetti, Natullo), con cui ha percorso i suoi 16/18 chilometri al giorno. «Ama competere con i maschi» osserva Alberto Castagnet-
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ti. Il segreto delle donne, di Federica Pellegrini e di Alessia Filippi, sono gli uomini. Alberto Castagnetti, l’allenatore-mentore che sa commuoversi e citare tenori sconosciuti anche agli esperti, e Cesare Butini, l’avvocato mancato (è laureato in Giurisprudenza) che segue a Roma Alessia Filippi. Il segreto delle donne sono gli uomini. Perché è un momento che gli uomini ne sono privi e le donne lo possiedono. Il talento, nello sport, è come lo spirito, soffia dove vuole. Abbiamo virato
La sfida La Pellegrini si allena con sei ragazzi. Castagnetti: «Ama sfidare i maschi»
nel nuovo millennio con l’avventura di Sydney 2000, l’Olimpiade di Massimiliano Rosolino e Domenico Fioravanti. Dietro di loro e davanti a loro è cresciuta una generazione dorata: Alessio Boggiatto, Luca Marin, Filippo Magnini. Ora la vena è un po’ stanca, ora il talento — che è un po’ come lo spirito — soffia dove vuole. Federica Pellegrini è fuori dal normale, ha una struttura fisica eccezionale e una rara attitudine al nuoto. Prima del 2004, quando conquistò l’argento all’Olimpiade di Atene, solo Novella Calligaris ci aveva fatto provare una vertigine a livello mondiale. Poi è venuta Federica e il desiderio di emulazione ha creato (e crea) un movimento femminile. Su questo la Federnuoto ha investito: la cura per gli atleti di vertice è aumentata e
Gioia Alessia Filippi dopo il trionfo nei 1500 (SeaSee)
coinvolge il 70 per cento del budget, 15/20 milioni. Il segreto delle donne, secondo Novella Calligaris, è che «hanno una capacità di sopportazione al lavoro superiore agli uomini». Federica e Alessia hanno una vita molto simile anche se la prima vive a Verona e la seconda a Roma: cinque ore di allenamento al giorno, quattro volte doppio, due volte alla settimana palestra, domenica riposo. Alessia fa qualche chilometro in meno (14/16) perché struttura e caratteristiche sono diverse. Federica ha un fisico perfetto per sfruttare la sua sensibilità all’acqua, sprigiona potenza nell’immediatezza. Alessia ha un motore con una attiva-
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zione più lunga, si deve scaldare. Federica ha una «passata» molto redditizia, Alessia ha un cuore da fondista che non tradisce, le permette un minor dispendio di energie. Il segreto delle donne sono le caratteristiche in comune: 1) il galleggiamento, per cui, quando i costumi ritorneranno «normali», Federica e Alessia ci guadagneranno; 2) l’attitudine al rischio: non hanno paura di spingere il limite più in là; 3) non sono legate tra loro; non c’è una dichiarata
La forza Novella Calligaris: «Hanno una capacità di sopportazione maggiore»
inimicizia ma solo distanza necessaria a creare un dualismo interessante e stimolante (per loro e le altre); 4) non sono ancora perfette: Federica deve ritoccare partenza e virata (la virata è un difetto italiano, alla virata ci si riposa, ed è lì che gli altri spesso ci fanno a fette); Alessia, secondo Butini, «deve capire che la fatica e il dolore sono compagni indispensabili». Poi ci sono i difetti in acqua. Federica fa fatica a stare in linea con il corpo, quando respira si storce e allora, a Verona, nuota talvolta con il boccaglio. Alessia entra in acqua con il braccio troppo vicino. Questo è il vero segreto delle ragazze italiane. Hanno ancora dei segreti.
Roberto Perrone
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Sport 45
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
L’annuncio Sorprendente decisione della casa bavarese: dopo la Honda è il secondo colosso ad abbandonare
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La Bmw spegne il motore: addio F1
BASKET
Milano tratta Brown Iveco per la nazionale
Il ritiro a fine stagione: «Preferiamo investire sulle auto ecologiche» MILANO — Quando è ormai alla firma il nuovo Patto della Concordia, un atto che metterà fine a mesi e mesi di stucchevoli bisticci e di spaccature annunciate e rientrate, la malandata F1 di questo scorcio di terzo millennio deve incassare l’ultima botta, come un terremoto che dopo aver procurato danni enormi piazza una scossa d’assestamento: la Bmw molla baracca e burattini, saluta e se ne va. «Il gruppo porrà fine al suo impegno in F1 al termine della stagione 2009», recita il comunicato firmato dal presidente del consiglio d’amministrazione, Norbert Reithofer, con un’espressione che ricorda il «porre fine al comando del colonnello Kurz» di Apocalypse Now. In effetti c’è un qualcosa di ineluttabile e di risoluto, nel tono e nella tempistica: tutto è avvenuto in modo rapido, sorprendente e senza vie di ritorno. Alle ammissioni dispiaciute («Scelta difficile») fanno seguito le spiegazioni: c’è da fronteggiare una crisi mondiale, con numeri da paura, e poi la casa di Monaco di Baviera intende «riposizionarsi in modo strategico» nel panorama dell’auto. Pertanto utilizzerà i capitali che risparmierà in questa categoria (in altre competizioni la presenza è per ora garantita) per investimenti in tecnologie rispettose dell’ecologia. «Vogliamo diventare un modello di sostenibilità ambientale» ha aggiunto Reithofer, lasciando intendere che i 60 litri di benzina bruciati ad ogni giro di pista da Kubica e Heidfeld (da ieri iscritti all’ufficio di collocamento delle quattro ruote) erano uno spreco incompatibile con la nuova filosofia aziendale. Qui, però, scatta la prima do-
I risultati Le finali di ieri Uomini 200 farfalla: 1. Phelps (Usa) 1’51’’51 (r.m.); 2. Korzeniowski (Pol) 1’53’’23; 3. Matsuda (Gia) 1’53’’32; 50 rana: 1. Van Der Burgh (Rsa) 26’’67 (r.m.); 2. Franca Silva (Bra) 26’’76; 3. Gangloff (Usa) 26’’86. 800 s.l.: 1. Zhang Lin (Chn) 7’32’’12 (r.m.); 2. Mellouli (Tun) 7’35’’27; 3. Cochrane (Can) 7’41’’92; 4. Colbertaldo (Ita) 7’43’’84 (r.e.) Donne 200 s.l.: 1. Pellegrini (Ita) 1’52’’98 (r.m.); 2. Schmitt (Usa) 1’54’’96; 3. Vollmer (Usa) 1’55’’64. Pallanuoto Finale 9-10 posto: Italia-Germania 12-3 Il medagliere OAB Cina 859 Russia 763 Germania 520 Usa 474 Italia 414 Azzurri in gara oggi 200 dorso U: Lestingi, Ranfagni (batterie ore 9.34, eventuale semifinale ore 19.26) 200 rana D: Scarcella, Boggiatto (batterie ore 10.03, eventuale semifinale ore 18.21) 200m rana U: Facci, Giorgetti (batterie ore 10.29, eventuale semifinale ore 18.58) 4x200 D: Spagnolo, Zoccari, Carpanese, Pellegrini (batterie ore 11.00, eventuale finale ore 19.38) Pallanuoto D: Italia-Cina, (finale 11/o posto, ore 9.00). Tv: ore 9, 14.45 e 17.45 Raitre ed Eurosport
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Addio A fianco, Mario Theissen. Nella foto grande, la Bmw di Kubica (Ap e Latphoto)
manda: lo spreco non c’era pure nei precedenti campionati, vissuti prima da motoristi e poi, dal 2006, con un team proprio nato dal matrimonio con la Sauber? Il secondo quesito deriva dalla necessità di risparmiare: dopo aver lavorato per mesi, con la Fota, al contenimento dei costi, ha senso mollare ora
che il traguardo è lì da tagliare? La risposta è no. Senza pretendere di sostituirci ai manager bavaresi, questa è la «madre» di tutte le scelte errate alle quali, in queste stagioni, la Bmw ci ha abituato. Vogliamo parlare delle mille strategie sbagliate, del non aver apprezzato fino in fondo il talento di Kubica solo per la cocciutaggine di privilegiare un tedesco, dell’aver mollato il colpo nel 2008 (con un’auto vincente) per puntare sulla vettura del 2009 e sul Kers, ipotizzando un vantaggio che è stato poi smentito dalla storia? Sono solo alcune delle mosse che hanno costruito la controfama di Mario Theissen, il team principal finito nella
Il dopo
Tre macchine e l’operazione «Brawn 2» MILANO — L’obiettivo, ora, è di ripetere «l’operazione Brawn». E si riparte dal recente passato, da quel Peter Sauber che in Formula 1 ha già fatto tanto, compreso lanciare gli attuali ferraristi Raikkonen e Massa. Adesso Sauber si metterà a caccia di altri investitori e proverà a salvare il salvabile, contando su una struttura all’avanguardia: a parte il supercomputer Albert 2 (il più potente della F1), nelle sedi di Hinwil e Monaco c’è tutto quello che serve a un top team, oltre a una forza lavoro di 700 persone. «La situazione è molto difficile», ammette il patron svizzero, che però non sarà lasciato solo. Gli altri team Fota faranno di tutto per non perdere un’altra squadra «vera» e l’aggettivo, ripetuto da molti degli addetti ai lavori, non è usato a caso. Perché nessuno si fida della consistenza di due dei tre nuovi ingressi
accolti dalla Fia: Manor e UsF1 devono ancora dimostrare di essere qualcosa più di un nome. E anche per questo la Fota ha ripetuto ieri di voler schierare la terza macchina: «Il nostro obiettivo è aumentare il coinvolgimento dei tifosi e migliorare lo show». E a questo scopo è meglio una terza Ferrari o una terza McLaren che sconosciuti. La firma, prevista per oggi o domani, del Patto della Concordia dovrebbe poi evitare un possibile effetto domino: i team che firmano si impegneranno a restare fino al 2012 (Renault e Toyota comprese). E
Le colpe Se il Patto fosse stato firmato ora la casa tedesca sarebbe vincolata. E mancano i soldi di Ecclestone
qui dallo scenario futuro si torna alle cause che hanno portato la casa tedesca a lasciare. La Fia ha cercato di interpretare l’uscita a suo vantaggio, sostenendo che con il tetto al budget di Mosley questo non sarebbe successo. La Fota non replica ma, a microfoni spenti, molti sostengono che se si è arrivati a questo punto è perché la Fia preferisce trattare con la Manor che con la Bmw. Quel che è vero è che se il Patto della Concordia fosse stato firmato due mesi fa (quando era pronto), la Bmw ora si sarebbe trovata vincolata. Ma Fia, Williams e Manor hanno mosso obiezioni su obiezioni e l’operazione si è trascinata fino a oggi. Infine, avrebbero potuto essere di incentivo anche i soldi che Ecclestone deve alla Bmw per gli ultimi tre anni. E che non sono ancora arrivati...
a. rav.
burrasca e affondato da un nuovo «board» che non è appassionato di F1 quanto quello che l’aveva preceduto e che, per inciso, ha anche notato che Ecclestone deve ancora tanti quattrini. Ma forse sarebbe bastato uno straccio di risultati in più: se la Bmw fosse in buona posizione nel Mondiale, o se solo, banalmente, domenica scorsa fosse stata lei a vincere e non la McLaren (con il Kers e con il motore Mercedes...), avrebbe fatto lo stesso annuncio? È lecito pensare di no. Questo interrogativo dovrebbe porselo pure la Fia, alla quale non è parso vero di tuffarsi in una pelosa morale («Con il budget cap avremmo evitato questo addio») e con assicurazioni che riconducono al suo presunto ruolo di salvatrice della nave: «Il piano di contenimento dei costi che entrerà in vigore non è al livello da noi auspicato, ma eviterà altre uscite di scena». Non passa. A Max Mosley andrebbe ricordato che il Kers, un aggeggio inutile da 15 milioni di euro, l’ha imposto lui. E dall’abbaglio che fosse la chiave di volta di tutto è cominciata la deriva tecnica della Bmw, un aspetto — ribadiamo — non trascurabile del ritiro. Che cosa succederà adesso? Probabilmente Peter Sauber riprenderà ciò che era già stato suo e riavvierà una nuova avventura, con un profilo più basso e magari con uno sponsor, Credit Suisse, fuggito dai tedeschi perché scontento. Heidfeld mette sul mercato la sua regolarità e la sua esperienza, ma anche un personaggio con scarso appeal. Robert Kubica, invece, non avrà difficoltà a ricollocarsi: se Alonso finirà alla Ferrari, si dice che un posto alla Renault sarà suo.
Dopo aver perso Hawkins, andato a Siena, Milano tratta Marcus Brown, 35 anni, già a Treviso nel 2000: non è una scelta «verde», ma Brown ha esperienza. Nazionale: al raduno di Conegliano, forfait di Garri per una lombalgia. Salterà la partita di domani con il Canada e la sfida del 5 a Cagliari con la Francia, primo atto dell’additional round che assegna l’ultimo posto per gli Europei. Intanto l’ Iveco diventa sponsor degli azzurri.
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Howe l’8 agosto in gara «Il tendine sta meglio» «La gara di Montecarlo serviva come test sui problemi fisici di Andrew». René Felton, madre e allenatrice di Andrew Howe fa il punto dopo il Super Grand Prix di martedì: «Il suo tallone non è gonfio, significa che il tendine non è infiammato: se ci sarà l’assenso dei medici Andrew proverà a saltare l’8 agosto a Grosseto. E lì deciderà se fare il Mondiale di Berlino».
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Basso da domenica al Giro di Polonia Sulla strada che dovrà portarlo nelle migliori condizioni alla Vuelta di Spagna (29 agosto-20 settembre), Ivan Basso (Liquigas) sarà da domenica al via del Giro di Polonia, per il ritorno in strada dopo l’abbandono al Giro del Delfinato di metà giugno per problemi di salute. Il trentunenne varesino ha chiuso al quinto posto l’ultimo Giro d’Italia.
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Riscatto L’americano batte il suo primato nei 200 farfalla
Phelps torna super senza «costumone» «Il record? Mi sono detto: facciamolo» ROMA — Una braghetta vi seppellirà. Il respiro del cannibale a farfalla è il segnale della rivincita e della sfida. Michael Phelps torna incontenibile nel suo stile preferito, sulla sua distanza preferita, quella dove non ha rivali, quella che lui e la stampa americana definiscono «l’evento pane e burro di Michael». Facile da preparare, gustoso da divorare. Una gara da vincere in carrozza, dimostrando che la forza sta nei muscoli e non nei super-costumi. Phelps, seguendo la linea del suo tecnico, Bob Bowman, che ha minacciato di non mandarlo in acqua se la questione dei superbody non verrà risolta dalla Fina, ha gareggiato con il bermudone. «Non stavo bene con il costume intero nel riscaldamento, così ho deciso di cambiarlo, del resto in questa gara ho sempre usato questo. Sono andato da Bob e gli ho detto: non ti preoccupare». Niente paura: oro nei 200 farfalla con il nuovo record mondiale, 1’51’’51, annullando quello che deteneva da Pechino (1’52’’03). Una prova di forza, quasi una enunciazione filosofica: il polacco Pawel Korzeniowski (1’53’’23) e il giapponese Takeshi Matsuda (1’53’’32) sono stati staccati di quasi due secondi. «Battere questo record era qualcosa che volevo fare da tanto, quando sono arrivato sta-
sera mi sono detto: facciamolo». Facile? Sembra di sì, come il dito indice puntato verso il tabellone, verso la scritta «world record». Bisognava cancellare la sconfitta nei 200 sl subita da tedesco Paul Biedermann con il suo costume di ultima generazione, ultima in tutti i sensi: questa pioggia di record, dal 2010 non si verificheranno più con questa facilità. «Ci sono state molto più fatica e dolore fisico quando ho perso, sebbene questa gara sia più dispendiosa». Il ritorno di Michelone non è
un ritorno casuale. Ogni sua impresa dà i numeri: è andato via dopo i primi 100 metri con una facilità che ha annichilito avversari e conquistato il pubblico. Questa volta, dopo la vittoria, era impaziente di raggiungere mamma Debbie, la ragione per cui è venuto a mettere in discussione il suo ruolo di vincente, dopo aver raggiunto il picco dei suoi trionfi a Pechino. «La verità è questa: io non volevo fare questi Mondiali, ma mia mamma voleva venire a Roma. Bene, le ho detto, che cosa ce lo impedisce? Ma lei mi ha risposto che
Al naturale Lo scatto di Michael Phelps dai blocchi di partenza della finale dei 200 farfalla, che ha vinto battendo anche il primato del mondo. Per il vincitore di 8 ori a Pechino è la prima vittoria ai Mondiali di Roma, dopo l’argento nei 200 sl (Reuters/Bianchi)
Per la mamma «Io non volevo fare questi Mondiali ma mia mamma voleva venire a Roma. Non potevo non accontentarla» voleva vedere i monumenti, ma anche le mie gare. Non potevo non accontentarla». Si è messo in discussione, ha incassato la sconfitta dei 200 sl e messo su questo spettacolo, superando nuovamente Mark Spitz. Dopo gli otto ori contro sette in una sola Olimpiade, ecco il record del mondo numero 34, uno in più della leggenda col costumino stars and stripes. La risposta giusta dopo la prima sconfitta in una gara individuale dai Mondiali del 2005. Il cannibale è vivo e lotta insieme a noi.
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La delusione Il campione del mondo fuori dalla finale dei 100 sl: «Negli ultimi metri ero morto»
Magnini sull’isola dei battuti: «Ma rifarei tutto»
Deluso Filippo Magnini, fuori dalla finale dei 100 sl (Ap/Tarantino)
ROMA — Le braccia allargate a bordo vasca. Segno di chi ha dato tutto, ma non poteva fare di più. Filippo Magnini è fuori dalla finale dei famosi. Quella dei 100 metri, che con il francese Bernard, il brasiliano Cielo e lo svedese Nystrand è destinata oggi a infiammare il mondiale. L’oro del 2005 e del 2007 ha abdicato. Per poco, per 6 centesimi, ma si è dovuto arrendere. E allora è inevitabile ripensare al dopo-Pechino. Alla scelta televisiva: «Rifarei tutto», taglia corto l’ex re dello sprint, poi inviato a L’isola dei famosi. «La stagione non è andata male: agli Europei in va-
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sca corta di Rijeka ho fatto bene. Certo — aggiunge — partendo più tardi con la preparazione è più difficile. Basta vedere Phelps, che ha perso nei 200 stile libero». Mentre parla il campione di Baltimora vince i 200 farfalla. Per Magnini non era proprio giornata. E non lo era per tutti maschietti di Casa Italia: Colbertaldo, dopo il primato europeo in batteria, ha chiuso al quarto posto nella finale degli 800 stile libero e Boggiatto è rimasto fuori dalla finale dei 200 misti. Ma è la resa di Magnini a far male. Nella batteria della mattina aveva fatto segnare il tredicesimo tempo e si era detto con-
vinto di potercela fare. «Il passaggio ai 50 della semifinale non era male, ma negli ultimi dieci metri ero morto. Non avevo più le gambe. Non mi era mai successo Peccato. In allenamento ho fatto anche 47’40’’». Con 48’’04 è il primo degli esclusi. Come ottavo (47’’98) entra il francese Bousquet, il signor Manaudou. «Se fossi andato in finale? Con i se non si va lontano». Non cavalca nemmeno la battaglia dei costumoni («Sinceramente oggi non me ne frega un c...»). Ma una considerazione amara gli sfugge: «Io sono 187 cm; gli altri tutti 2 metri. Forse conta questo».
r.st.
Gio dl Luglio
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Gio dl Luglio
46 Sport
Giovedì 30 Luglio 2009 Corriere della Sera
Amichevole Quarta sconfitta consecutiva per gli uomini di Leonardo
Contrasto Ronaldinho marcato stretto dall’olandese del Bayern Mark Van Bommel. I tedeschi, guidati dall’ex tecnico dell’Ajax Louis Van Gaal, hanno dominato la partita dall’inizio alla fine (Reuters/Beier)
Ronaldinho è un fantasma La deriva del Milan continua
Bayern Monaco
Il Bayern travolge i rossoneri, lenti e senza gioco DAL NOSTRO INVIATO
MONACO DI BAVIERA — Tra coreografie, colori e preziosismi da fare invidia a una finale di Champions League, il Milan colleziona la sua quarta sconfitta consecutiva e stavolta il Bayern picchia forte nonostante parecchi dei suoi giocatori possiedano i piedi di marmo: 4-1, con il risultato che diventa rovinoso a cavallo del 90’ dopo che Pirlo, con un calcio di punizione chirurgico, sembrava essere riuscito nell’impresa di rendere meno traumatico questo nuovo naufragio. Al di là del lamento di Leonardo che ha parlato di risultato ingiusto, la verità vera è che i rossoneri hanno tirato soltanto due volte in porta, punizione di Pirlo inclusa. Per questo oggi (ore 18.30) affronteranno il Boca Juniors, battuto per 2-1 dal Manchester United nella
gara d’apertura della Audi Cup. Nonostante l’oggettiva disparità delle forze in campo, gli orfani di Kaká, solito vizio, hanno fatto di tutto per complicarsi la vita spalancando la loro porta nel primo quarto d’ora. Così, dopo che Drogba (Chelsea-Milan 2-1 a Baltimora) aveva segnato al 4’ e Milito (Inter-Milan 2-0 a Foxborough) aveva colpito dopo 7’, ieri Thomas Muller ci ha messo un po’ di più, girando corto in rete l’assist di Sosa, dopo 12’. Un gol e un’azione, quella che lo ha generato, che rappresentano un’istantanea piuttosto fedele di che cosa sia in questo momento la squadra che dovrebbe battersi alla parti di Inter e Juve: il rovesciamento offensivo del Bayern è stato infatti favorito da un pallone perduto da Ronaldinho mentre a Nesta non è riuscita la chiusura sulla conclusione a serramani-
co di Muller. Dunque il giocatore che dovrebbe rappresentare il valore aggiunto, quello che nel calcio secondo Berlusconi avrebbe potuto aiutare Ancelotti a soffiare lo scudetto nerazzurro, è anche quello che sovente
Oggi sfida col Boca Finale Manchester-Bayern Nell’altra semifinale il Manchester United batte gli argentini del Boca Juniors 2-1. Finale 3˚ posto: Milan-Boca Juniors (18.30, Canale 5). Finale: Bayern-Manchester (differita ore 23.00 su Premium Calcio). Fiorentina k.o. A Firenze il Paris Saint Germain batte la Fiorentina 3-0 nel secondo Memorial Franchi.
rischia di alterare i precari equilibri della squadra: non è un caso che ieri Leonardo, nel tentativo di pararsi le spalle, abbia schierato una formazione di impronta difensiva caratterizzata dalla contemporanea presenza di Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Favalli, Flamini e Jankulovski (poi surrogato da Gattuso nella ripresa). Impalpabile, più incline al piccolo cabotaggio che a vestire i panni del pifferaio magico, Ronaldinho non ha lasciato tracce all’Allianz Arena, tranne ovviamente che per quell’involontario assist che ha propiziato il vantaggio bavarese: nessuno si è dunque sorpreso più di tanto se nel secondo tempo è stato Borriello a prendere il suo posto. Va detto peraltro che le correzioni apportate da Leonardo hanno mutato soltanto marginalmente gli scenari. Anche
Milan
4 1
Marcatori: T. Muller 12’ p.t.; Schweinsteiger 35’, Pirlo 36’ s.t., Sene 44’, T. Muller 45’ s.t.
quando i cambi in quantità industriale hanno snaturato l’identikit delle due squadre, i milanisti hanno prodotto il loro calcio asfittico che in questo momento non prevede il tiro in porta, illudendosi soltanto con la punizione con cui, un minuto dopo il 2-0 di Schweinsteiger,
Pirlo faceva secco Butt. Ma troppo fragili e troppo velleitarie erano le protezioni davanti a Storari: le reti in fotofinish di Sene e ancora di Muller diventavano così lo sfregio finale a una squadra di cui sembra essere rimasto solo il nome.
Alberto Costa
Inter
BAYERN (4-4-2): Butt; Lahm, Van Buyten (Demichelis 19’ s.t.), Badstuber (Breno 19’ s.t.), Braafheid (Schweinsteiger s.t.); Altintop (Baumjohann 19’ s.t.), Van Bommel (Tymoshchuk 19’ s.t.), Pranjic; Sosa (Ottl 19’ s.t.); Gomez (Sene 36’ s.t.), T. Muller. All.: Van Gaal MILAN (4-4-2): Storari; Zambrotta (Antonini 29’ s.t.), Nesta (Onyewu 19’ s.t.), Thiago Silva (Kaladze 29’ s.t.), Favalli (Oddo 19’ s.t.); Abate (Di Gennaro 29’ s.t.), Flamini, Pirlo, Jankulovski (Gattuso s.t.); Pato, Ronaldinho (Borriello s.t.). All.: Leonardo Arbitro: Perl (Germania) Ammoniti: Van Bommel Recuperi: 0’ più 0’
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MILANO — Prima uscita in maglia nerazzurra per Samuel Eto’o (foto) stasera a Montecarlo dove l’Inter affronta il Monaco nella Pirelli Cup (ore 20.45, diretta su Sky sport 1 e Mediaset Premium calcio). Il camerunense si è allenato ieri per la prima volta con la squadra: una seduta di 90’ ad Appiano Gentile a porte aperte davanti a oltre 300 tifosi e a Massimo Moratti, con i primi numeri e le prime prove d’intesa con Diego Milito, suo probabile partner d’attacco stasera. A Montecarlo, Mourinho ha portato 23 giocatori: mancheranno Lucio, volato in Germania per pratiche burocratiche in vista della trasferta di Supercoppa in Cina, Samuel e Suazo, in ritardo di condizione. Ieri intanto l’a.d. interista Ernesto Paolillo (che su Ibrahimovic ha detto: «Il bacio alla maglia è un problema suo, poteva lasciare un ricordo diverso ai nostri tifosi ma per noi va bene così») ha parlato di mercato: «Potenzialmente è ancora aperto, se ci saranno opportunità cercheremo di coglierle». Il mancato arrivo di Hleb porterà nelle casse altri 5 milioni dal Barcellona e all’Inter, senza fretta, si dedicheranno alla ricerca di un centrocampista offensivo che si alterni con Stankovic. I due nomi caldi sono quelli di Deco e dell’olandese del Real, Sneijder.
ROMA — (l.v.) C’è chi deve già fare sul serio. La Roma sconta le «colpe» di una stagione pessima nel bilancio (30 milioni da trovare con le cessioni, il Liverpool è in forte pressing su Aquilani) e nel primo impegno stagionale che cade il 30 luglio. Stasera, alle 20.45, diretta su Retequattro, i giallorossi sfidano i belgi del Gent nell’andata del primo turno di qualificazione all’Europa League, ex Coppa Uefa. Spalletti è stato chiaro: «Chi snobba questa competizione non ha capito niente. Chi si atteggia nella maniera sbagliata, prima o poi, sbatte sempre i denti». Le buone notizie arrivano da Francesco Totti (foto), in forma e pronto a firmare il prolungamento di contratto, e da Vucinic e Brighi, regolarmente convocati, dopo essersi allenati con il gruppo. I due (ex) acciaccati partiranno comunque dalla panchina, mentre saranno assenti Ménez e Julio Baptista, oltre ai lungodegenti Perrotta, Cicinho, Aquilani, Juan e Doni. C’è poca scelta in attacco e Spalletti deve dare fiducia a Okaka. Debutto all’Olimpico per Guberti, unico acquisto a costo zero di questo mercato smilzo. Probabile formazione (4-4-2): Artur; Motta, Mexès, Riise, Tonetto; Taddei, De Rossi, Pizarro, Guberti; Totti, Okaka.
Gio dl Luglio
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Gio dl Luglio
Sport 47
Corriere della Sera Giovedì 30 Luglio 2009
Inter
Juventus
Per l’Inter due neopromosse in casa nelle prime tre giornate (Bari e Parma) e in mezzo subito il derby con il Milan. Alla quinta giornata c’è il Napoli, alla dodicesima la Roma, alla quattordicesima la Fiorentina: tutte e tre le sfide sono in casa all’andata. Alla quindicesima, sfida a Torino con la Juve. Ultima giornata il 16 maggio su un campo che porta bene: Siena.
Esordio in casa con il Chievo per la Juve, poi subito doppia trasferta nella capitale contro Roma e Lazio. All’ottava giornata arriva la Fiorentina, all’undicesima il Napoli e alla quindicesima l’Inter: tutte sfide casalinghe all’andata. L’ultima giornata di campionato sarà invece in trasferta, a San Siro contro il Milan.
Milan
Fiorentina
Roma Per la Roma debutto difficile sul campo del Genoa e poi in casa con la Juventus. Alla quarta giornata all’Olimpico c’è la Fiorentina, alla settima il Napoli. All’ottava, sfida al Milan a San Siro, alla dodicesima si replica contro l’Inter. Il derby con la Lazio (andata in casa) è alla quindicesima giornata. Gara di chiusura contro il Chievo.
La Fiorentina inizia con una sfida molto sentita sul campo del Bologna e debutta in casa col Palermo. Alla quarta giornata fa visita alla Roma, all’ottava sarà ospite della Juventus e alla nona ospita il Napoli. Quattordicesima giornata a San Siro contro l’Inter e diciassettesima in casa col Milan. Ultima giornata contro il Bari.
Debutto a Siena per il Milan, atteso dal derby contro l’Inter (in casa) alla seconda giornata. All’ottava e alla decima giornata doppia sfida a San Siro contro Roma e Napoli. Finale impegnativo: dopo le due sfide con Samp e Palermo in casa, nelle ultime tre giornate i rossoneri affrontano Fiorentina, Genoa e Juventus.
La nuova stagione Compilati i calendari. Prime due giornate alle 20.45, sosta invernale dal 21 dicembre al 5 gennaio, 4 turni infrasettimanali
Derby d’agosto, il campionato va di fretta Milan-Inter e Roma-Juve alla seconda, chiusura col botto il 16 maggio: Milan-Juve La corsa per lo scudetto 1a giornata
✒
È decisivo partire bene
di MARIO SCONCERTI
A
l di là dei giochi di prestigio, sono ottimi i calendari di Inter e Milan, buono e pericoloso quello della Juventus. La bontà o meno si giudica di solito dalle difficoltà delle prime 7-8 settimane. Dopo, tutto si normalizza è ognuno è quel che vale davvero. Inter e Milan hanno il loro derby di agosto dopo il quale la strada si mette decisamente in pianura. Troveranno avversari di prima fascia solo all’8ª giornata quando l’Inter andrà in casa del Genoa e il Milan avrà la Roma a San Siro. È il calendario corretto per la squadra campione d’Italia ma è l’ideale anche per una squadra che vuole ricostruire come il Milan. Più scivoloso quella della Juventus che avrà fino all’8ª avversari facili in casa e trasferte molto dure, nell’ordine Roma-Lazio-Genoa-Palermo. Soprattutto le due partite romane alla 2ª e 3ª giornata rischiano di pesare. La Juve ha l’esigenza di partire forte, altrimenti il progetto finisce subito in discussione. Questo è il problema della prossima stagione. Sono insolitamente importanti le partenze. Molte squadre stanno crescendo, molte hanno cambiato faccia e acquistato speranze. Se il calendario aiuta la nuova forza qualcuna può trovare il respiro per resistere e fare un campionato davvero diverso. Sotto questo aspetto stanno meglio Genoa e Fiorentina. Hanno in partenza avversari più facili rispetto a Juve-Inter-Milan. Potrebbero perfino prendere vantaggio su qualcuno. Complesso l’avvio della Roma (Genoa-Juve-Fiorentina nelle prime 3 giornate), spaccato in due il calendario del Napoli. Avversarie facili in casa e difficilissime fuori. Questo significa che se il Napoli farà classifica dall’inizio, arriverà fino in fondo. Un lusso per entrambi Juve-Milan all’ultima. Si può giocare un campionato quasi ignorandosi e giocare quando si saprà esattamente cosa serve.
hombre076
ROMA — Senza teste di seIl sottosegretario con delerie, il sorteggio dei calendari di ga allo Sport, Rocco Crimi, ha serie A spara forte all’inizio e al- toccato due temi caldi: diversa la fine: Milan-Inter e Roma-Ju- fiscalità per equiparare Italia e ve alla seconda giornata (30 Spagna e legge bipartisan per agosto, alle 20.45); Juven- avere presto nuovi stadi. Cotus-Milan all’ultima (10 genna- me sempre, a parole, sembra io all’andata e 16 maggio al ri- tutto più semplice di quanto torno). La sfida più attesa, Ju- sia in realtà. ventus-Inter, si giocherà il 6 diL’altro grande problema, la cembre a Torino e 18 aprile a violenza negli stadi, è stato afMilano, in concomitanza con il frontato dal ministro degli Inderby di Roma. Quanto a der- terni, Bobo Maroni, con paroby, quello di Milano entra nella le non di circostanza: «Non storia: è la prima volta che si c’è bisogno di nuove norme, gioca in agosto. ma di applicazioni rigorose». Le istruzioni per l’uso dico- Maroni, però, ha già capito no: le prime due giornate di se- che la «tessera del tifoso» piara, così si evita il caldo, quattro ce poco ai presidenti. Essendo turni infrasettimanali (23 set- un’idea — buona o cattiva è tembre, 28 ottobre, 6 gennaio, da discutere, ma comunque è 24 marzo); sosta invernale dal un’idea — non stupisce 21 dicembre al 5 gennaio; tre l’ostracismo. stop per gli impegni della NaPronte alla scissione le Lezionale (6 settembre: Geor- ghe di serie A e di serie B. Ieri gia-Italia; 11 ottobre: Italia-Bulgaria e Italia-Cipro; 15 novembre: eventuale play-off di qualificazione mondiale). Una buona notizia per gli amanti della Liga: le sfide tra Barcellona e Real Madrid (29 novembre e 11 aprile) cadranno in concomitanza di una giornata di serie A — la quattrodicesima — non memorabile. Chissà in quanti preferiranno la sfida Ibra-Kaká a quella delle loro squadre Computer Il presidente Figc Abete del cuore. Come capita sempre, nelle non è avvenuta ufficialmente, dichiarazioni post-sorteggio, per mancanza di alcuni presic’è stata una divisione: chi ha denti, ma il manager designato detto che prima o poi biso- della futura Lega di A, Maurizio gna affrontarle tutte e chi ha Beretta, non ha dubbi: «È tutto iniziato l’antica pratica del fatto. Abbiamo firmato un documento che è il risultato di chiagni e fotti. Meglio cercare, tra le pieghe, mesi di lavoro, un progetto che qualche segnale sul futuro del amplierà le potenzialità della nostro calcio. Il presidente del- Serie A e della Serie B». La scissione sarebbe operatila Figc, Giancarlo Abete, ha fatto esercizio di ottimismo: «Esi- va da luglio 2010. Il condizionastono delle necessità economi- le nasce dalla figura del presiche, ma non cadiamo in depres- dente-traghettatore che garansione». Il «collega» Gianni Pe- tisca tutti. C’è chi vuole lo stestrucci ha respinto al mittente so Beretta, chi il presidente l’idea di alcuni presidenti di se- Abete come commissario. Si dirie A di pretendere un 3% sulle scute di soldi, in particolare di scommesse sportive legate al un 7,5% dei diritti tv della A da calcio: «Lo sport deve essere girare alla B dal 2010-2011. Chiusura con una novità: Arunito e questo vale anche per le richieste. Non trovo giusto rigo Sacchi sarà consulente del che si chieda una percentuale Coni per la preparazione olimsulle scommesse sportive. Ri- pica. L’intensità degli azzurri è chieste del genere non provoca- garantita. Luca Valdiserri no unità ma divisioni».
3a giornata
A 30/8/09
R 24/1/10
A 13/9/09
- Fiorentina
Atalanta
- Genoa
Atalanta
Catania
- Sampdoria
Bari
- Bologna
Genoa
- Roma
Cagliari
- Siena
Inter
- Bari
Chievo
Juventus
- Chievo
Fiorentina
Lazio
- Atalanta
Livorno
- Cagliari
Palermo
- Napoli
Siena
- Milan
Udinese
- Parma
Bologna
La lepre La festa per lo scudetto dell’Inter, campione per il quarto anno di fila (LaPresse/Lussoso)
2a giornata R 17/1/2010
A 23/8/2009
5a giornata
4a giornata R 31/1/10
A 20/9/09
R 7/2/10
- Sampdoria
Bari
Bologna
- Chievo
Cagliari
- Inter
Fiorentina
- Cagliari
Catania
- Lazio
- Lazio
Genoa
- Napoli
Chievo
- Genoa
- Palermo
Inter
- Parma
Juventus
- Livorno
Milan
- Inter
Lazio
- Juventus
Milan
- Bologna
Napoli
- Livorno
Livorno
- Milan
Napoli
- Udinese
Parma
- Catania
Palermo
- Bari
Parma
- Palermo
Roma
- Juventus
Siena
- Roma
Roma
- Fiorentina
Sampdoria
- Udinese
Udinese
- Catania
Sampdoria
- Siena
6a giornata
7a giornata
8a giornata
A 23/9/09
R 14/2/10
Atalanta
- Catania
Catania
- Roma
Atalanta
- Milan
Catania
- Cagliari
Bari
- Cagliari
Chievo
- Atalanta
Bari
- Catania
Chievo
- Bari
Bologna
- Livorno
Juventus
- Bologna
Bologna
- Genoa
Genoa
- Inter
Fiorentina
- Sampdoria
Lazio
- Palermo
Cagliari
- Chievo
Juventus
- Fiorentina
Genoa
- Juventus
Livorno
- Fiorentina
Fiorentina
- Lazio
Lazio
- Sampdoria
Inter
- Napoli
Milan
- Bari
Inter
- Udinese
Livorno
- Palermo
Lazio
- Parma
Napoli
- Siena
Palermo
- Juventus
Milan
- Roma
Palermo
- Roma
Parma
- Cagliari
Roma
- Napoli
Napoli
- Bologna
Siena
- Chievo
Sampdoria
- Inter
Sampdoria
- Parma
Parma
- Siena
Udinese
- Milan
Udinese
- Genoa
Siena
- Livorno
Udinese
- Atalanta
9a giornata A 25/10/09
A 27/9/09
R 21/2/10
- Atalanta
10a giornata R 14/3/10
A 28/10/09
Atalanta
- Parma
Bologna
Bari
- Lazio
Cagliari
- Genoa
Chievo Fiorentina
A 4/10/09
R 28/2/10
11a giornata R 21/3/10
A 1/11/09
A 18/10/09
R 7/3/10
12a giornata R 24/3/10
A 8/11/09
R 28/3/10
- Atalanta
Atalanta
- Juventus
- Siena
Cagliari
Catania
- Chievo
Chievo
- Udinese
Bari
- Livorno
Genoa
- Fiorentina
Fiorentina
- Catania
Bologna
- Palermo
- Milan
Inter
- Palermo
Juventus
- Napoli
Cagliari
- Sampdoria
- Napoli
Juventus
- Sampdoria
Livorno
- Inter
Catania
- Napoli
Inter
- Catania
Lazio
- Cagliari
Milan
- Parma
Genoa
- Siena
Palermo
- Udinese
Livorno
- Atalanta
Palermo
- Genoa
Inter
- Roma
Roma
- Livorno
Napoli
- Milan
Roma
- Bologna
Lazio
- Milan
Sampdoria
- Bologna
Parma
- Bari
Sampdoria
- Bari
Parma
- Chievo
Siena
- Juventus
Udinese
- Roma
Siena
- Lazio
Udinese
- Fiorentina
13a giornata A 22/11/09
Bologna
14a giornata R 3/4/10
A 29/11/09
15a giornata R 11/4/10
16a giornata
A 6/12/09
R 18/4/10
A 13/12/09
R 25/4/10
- Inter
Atalanta
- Roma
Bologna
- Udinese
Atalanta
Fiorentina
- Parma
Bari
- Siena
Fiorentina
- Atalanta
Bari
- Juventus
Juventus
- Udinese
Cagliari
- Juventus
Genoa
- Parma
Cagliari
- Napoli
Livorno
- Genoa
Catania
- Milan
Juventus
- Inter
Catania
- Livorno
Milan
- Cagliari
Chievo
- Palermo
Livorno
- Chievo
Chievo
- Fiorentina
Napoli
- Lazio
Genoa
- Sampdoria
Milan
- Sampdoria
Lazio
- Genoa
Palermo
- Catania
Inter
- Fiorentina
Napoli
- Bari
Milan
- Palermo
Roma
- Bari
Lazio
- Bologna
Palermo
- Cagliari
Parma
- Bologna
Sampdoria
- Chievo
Parma
- Napoli
Roma
- Lazio
Sampdoria
- Roma
Siena
- Atalanta
Udinese
- Livorno
Siena
- Catania
Siena
- Udinese
17a giornata A 20/12/09
18a giornata R 2/5/10
A 6/1/2010
19a giornata R 9/5/10
A 10/1/10
R 16/5/10
Bologna
- Atalanta
Atalanta
- Napoli
Bologna
- Cagliari
Fiorentina
- Milan
Bari
- Udinese
Fiorentina
- Bari
Genoa
- Bari
Cagliari
- Roma
Genoa
- Catania
Inter
- Lazio
Catania
- Bologna
Inter
- Siena
Juventus
- Catania
Chievo
- Inter
Juventus
- Mlan
Livorno
- Sampdoria
Lazio
- Livorno
Livorno
- Parma
Napoli
- Chievo
Milan
- Genoa
Napoli
- Sampdoria
Palermo
- Siena
Parma
- Juventus
Palermo
- Atalanta
Roma
- Parma
Sampdoria
- Palermo
Roma
- Chievo
Udinese
- Cagliari
Siena
- Fiorentina
Udinese
- Lazio
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- Inter
Serie B 1ª giornata (22 agosto) AlbinoLeffe -Vicenza Ascoli-Gallipoli Brescia-Cittadella Cesena-Reggina Empoli-Piacenza Grosseto-Torino Lecce-Ancona Mantova-Triestina Padova-Modena Salernitana-Frosinone Sassuolo-Crotone
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248 Cronaca Cronaca di di Milano Milano
Giovedì Corriere della della Sera Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio 2009 2009 Corriere
MI
Unioni civili Le coppie che vorranno un «matrimonio gratuito» avranno a disposizione una sala in via Larga
Sanità
Sposarsi a Milano costerà 500 euro
Formigoni a Fazio: Istituto dei Tumori è un’eccellenza Niente tagli alla ricerca
Il Comune mette la «tassa» sulle nozze a Palazzo Dugnani. «Ma solo per chi non è residente» Cinquecento euro per un sì. Per i non milanesi sposarsi a Palazzo Dugnani diventerà scelta da meditare ancora di più. Perché la delibera ormai è pronta e con ogni probabilità sarà approvata già venerdì. Senza certificato di residenza in città, la coppia che sceglierà per i fiori d’arancio gli affreschi del Tiepolo dovrà versare il suo bravo obolo. Milano si adegua ad altre grandi città. Firenze e Venezia le capofila. Qualche giorno fa è spuntata fuori anche Torino, che da parte sua ha deciso di offrire ai suoi «nubendi» la possibilità di una cerimonia extra-lusso sulla Mole Antonelliana. Con tariffa di quattro volte superiore ai 500 euro richiesti per Palazzo Dugnani. Il piccolo salasso, beninteso, si potrà evitare. La possibilità di una cerimonia a zero euro rimane. Scordarsi però il Tiepolo e i Giardini Pubblici come sfondo per le fotografie del dopo-cerimonia. I forestieri innamorati e squattrinati dovranno riparare in via Larga, nel palazzo dell’anagrafe, dove si ritirano certificati e documenti e dove ci sono tanti uffici del Comune. Lì, in una stanza ancora da individuare del primo piano, si allestirà una sala destinata esclusivamente alle cerimonie nuziali. La delibera è pronta, si diceva. L’assessore Stefano Pil-
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sore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory: «A Palazzo Dugnani arriverà la Pinacoteca dell ’800. I lavori dovranno partire in autunno». Si cercano nuove location. Qualche sopralluogo è già stata fatto, ma la decisione è ancora lontana. L’assessore guarda più in là. E si chiede: «Se Verona ha la casa di Giulietta e Romeo e Torino la Mole Antonelliana, Milano non ha forse spazi altrettanto suggestivi?». Il Castello Sforzesco o la Scala, tanto per fare due esempi. Matrimoni a cinque stelle, l’amore che diventa lusso. Pillitteri conferma: «Bisogna far andare la fantasia e lavorare su quest’obiettivo».
Taglio dei fondi per la ricerca all’Istituto dei tumori, il governatore Roberto Formigoni non ci sta. Nel 2008 in via Venezian sono arrivati un milione e 300 mila euro in meno sui 13 milioni ricevuti da Roma l’anno precedente. Adesso Formigoni manda un avvertimento al viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio: «È inammissibile che sull’Istituto dei tumori penda la spada di Damocle dei tagli alla ricerca da parte dello Stato, a fronte di una spesa pubblica devastante segnalata in altre Regioni». L’occasione per inviare il messaggio a Roma è arrivata, ieri, dalla presentazione dei dati sull’attività scientifica dell’Istituto dei tumori: 415 le sue pubblicazioni nel 2008 sotto la guida di Marco Pierotti (contro le 338 dell’anno precedente) e 2.250 i Roberto Formigoni punti di impact factor (l’indice internazionale che misura la qualità della produzione scientifica), oltre 500 in più rispetto al passato. Ma non finisce qui. I riflettori sono puntati anche sul trasferimento dell’Istituto dei tumori in Vialba, dove andrà a formare insieme al neurologico Besta e al Sacco (già in via Giambattista Grassi) la cittadella della salute da 1.405 posti letto: il Pirellone ha approvato la delibera per la costituzione del «Consorzio Città della Salute e della Ricerca» che avrà, tra gli altri compiti, quello di stazione appaltante per la realizzazione dell’opera da 520 milioni di euro.
Andrea Senesi
S. Rav.
Baci e sorrisi Qui sopra il bacio e a sinistra l’abbraccio dei famigliari: le nozze a Palazzo Dugnani
700 Le unioni con entrambi i non residenti a Milano. E adesso, per chi viene da fuori città, sposarsi sarà più caro
litteri aspetta il via libera finale dalla giunta. Sono quasi settecento le coppie che solo nel 2008 sono convolate a nozze a Palazzo Dugnani, pur abitando lontano dalla Madonnina. Motivi di cassa, allora? In parte, ma non solo. Tanto che Pillitteri giura di non aver ancora un prospetto esatto di quanto entrerà nelle casse del Comune. «All’inizio — spiega l'assessore — ci era sembrato anche un ottimo modo per scoraggiare i tanti matrimoni di comodo tra extracomunitari che sceglievano di sposarsi solo per ottenere un permesso di soggiorno». La verità però è un’altra, assicura Pillitteri: «È un fatto di equità nei confronti dei mi-
lanesi. Chi arriva da fuori è giusto che dia un contributo alla nostra città». E il rischio di cerimonie di serie A e cerimonie di serie B? «Noi siamo così equi che garantiamo la gratuità a chiunque, solo in
un luogo un po’ meno prestigioso. Chiedere un introito a chi viene da fuori mi sembra il minimo.» Sullo sfondo rimane l’altra incognita. Risale a qualche mese fa l’annuncio dell’asses-
L’agitazione
Educatrici asili, accordo raggiunto Moioli: garantita la continuità didattica Accordo raggiunto per le educatrici dei nidi. Ieri è stato firmato il documento che impegna a «riassumere il personale delle cooperative attualmente in servizio tenendo conto dell'anzianità». Soddisfatta l’assessore Mariolina Moioli: «Un soluzione che garantisce la tranquillità delle famiglie e la continuità didattica».
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Cronacadi diMilano Milano 49 Cronaca 3
Corriere della della Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio2009 2009 Corriere Sera Giovedì
MI
14%
Il calo degli ingressi nell’area Ecopass
22%
8,6%
La riduzione del Pm10 allo scarico
L’incremento dei passeggeri del metrò
Il rapporto Su 100 macchine che entrano in centro solo 17 sono inquinanti. La Lega: esperimento chiuso, basta ticket
Il Comune: meno auto e smog L’Ecopass funziona, va rilanciato Ingressi nella cerchia diminuiti del 14%. La Moratti: risultati comunque positivi Ecopass respira ancora. I dati relativi ai primi sei mesi del 2009 dicono che l’efficacia del ticket non si è ancora spenta. Gli ingressi nella cerchia dei Bastioni sono diminuiti del 14,4% rispetto ai primi sei mesi del 2007, quando la pollution charge era ancora solo un progetto. Lieve, lievissimo progresso anche rispetto al periodo gennaio-giugno dello scorso anno, a telecamere regolarmente accese, quando la riduzione degli accessi si bloccò a quota meno 13,5%. Il tutto mentre continuano a diminuire le auto «tariffate», quelle cioè che entrano in centro pagando il ticket. Su cento che varcano la Cerchia solo 17 rientrano ormai nelle categorie soggette a pedaggio. Un dato in picchiata rispetto al 23% registrato lo scorso anno e che fa dire a Palazzo Marino che «Ecopass ha avuto un effetto strutturale sulla composizione del parco auto circolante». Conseguenza più diretta è per il momento la decisa discesa degli introiti dei pedaggi, calati sotto quota sei milioni di euro. Dal traffico allo smog. Anche su questo fronte Ecopass «tiene». Le concentrazioni medie di pm10 sono stabili rispetto all’anno scorso, ma decisamente in discesa rispetto al periodo pre-ticket. Meno polveri e meno giorni di sforamento dalla soglia massimo. Erano sessanta nel primo semestre 2008, sono stati cinquantaquattro fino al 30 giugno di quest’anno. «Risultati positivi», esulta Letizia Moratti: «Sia sul fronte del traffico sia su quello della lotta all’inquinamento». «Ecopass — sottolinea il sindaco — è comunque una delle tante misure che il Comune sta adottando sul fronte delle politiche ambientali». L’assessore Edoardo Croci è molto più che soddisfatto. Pensionare il ticket? «Un’ipo-
tesi che credo non sia neanche pensabile razionalmente». Di più. Secondo l’assessore «i primi sei mesi del 2009 dal punto di vista ambientale sono stati i migliori in assoluto nella storia di Milano. È evidentissimo che da quando c'è Ecopass ci sono stati significativi miglioramenti anche se la strada da fare è ancora lunga e non bisogna abbassare la guardia». L’onda lunga arriva anche su metropolitane e tram, dove i
La sperimentazione Enrico Fedrighini (Verdi): «L’esperimento è riuscito nonostante la proroga di deroghe ed esenzioni»
passeggeri continuano, seppur di poco, ad aumentare. Segnale negativo, invece, per il numero di incidenti. In centro nei primi mesi di quest’anno sono aumentati di quasi il 10%, anche se la riduzione rimane marcata nel confronto con due anni fa (-11%). Esulta il verde Enrico Fedrighini, uno dei più convinti sostenitori del ticket: «L’esperimento è riuscito: nonostante la proroga di deroghe ed esenzioni la tariffazione dell'area centrale si conferma un provvedimento efficace per curare una città malata di smog e traffico. Ora, se vogliamo davvero guarire il paziente, occorre prenderne atto, predisponendo l'estensione della cura nelle dosi adeguate». Sul fronte opposto, la Lega. Il capogruppo Mat-
La scheda
L’assessore Edoardo Croci, titolare di Mobilità e Ambiente (foto): «I primi 6 mesi del 2009 dal punto di vista ambientale sono stati i migliori nella storia di Milano»
teo Salvini conferma ostilità e scetticissimo: «Per noi l’esperimento si deve avviare a chiusura. Ecopass è un pannicello caldo che non serve». Perplessità anche tra le fila del Pdl con il capogruppo in Consiglio Giulio Gallera che frena gli entusiasmi dell’assessore: «L’impegno del Comune contro lo smog è fuori discussione, ma non bisogna avere la verità in tasca come sembra di scorgere dalle parole di Croci ». La battaglia è rimandata a settembre, quando scatterà la consultazione popolare promessa dal Comune. Per ora si scaldano i motori. La Moratti è diplomatica: «Come dice il ministro La Russa credo sia giusto fare un’analisi partendo dai risultati».
Andrea Senesi
I divieti Uno dei 43 varchi elettronici anti-traffico nella Cerchia dei Bastioni
Il presidente
Il presidente della Provincia
Podestà: il ticket? Aspettiamo a dare verdetti Un tavolo tecnico sugli effetti di Ecopass, con la partecipazione di Comune, Provincia e Regione. Lo propone per settembre il presidente di Palazzo Isimbardi Guido Podestà, secondo il quale «i primi dati sul ticket sembrano positivi, ma occorre esaminarli meglio prima di esprimere verdetti». «Sicuramente un ragionamento va fatto con gli altri livelli istituzionali — sottolinea Podestà — con l’obiettivo di stilare entro ottobre un rapporto sulle ricadute del provvedimento». Questo documento dovrebbe poi essere diffuso a tutti i cittadini di Milano e provincia: «Noi crediamo — aggiunge il presidente — che le istituzioni debbano mettere i residenti in città e nel Milanese nelle condizioni di pronunciarsi sulla continuazio-
ne o sulla sospensione di Ecopass indipendentemente dalla simpatia per questo o quel partito». Il fatto che solo il 16,4 per cento delle auto che entrano in centro paghi il ticket potrebbe essere positivo se, argomenta Podestà, significasse che la gente prende più spesso i mezzi pubblici e che ha scelto auto meno in-
❜❜ «Una consultazione? Se vengono poste le domande appropriate è giusto che i cittadini possano esprimersi»
quinanti. A questo proposito, il presidente pensa a « incentivi per chi in centro è costretto ad andare per lavoro, come commercianti e artigiani». Podestà si dichiara infine favorevole alla consultazione su Ecopass: «Se le informazioni sono complete e le domande poste correttamente — puntualizza — è giusto che i cittadini si possano esprimere». «Va comunque rimarcato un fatto — tiene a precisare il presidente — e cioè che un più netto calo del Pm10 e di altri micidiali inquinanti si deve ottenere attraverso l’adozione di misure strutturali. Come il prolungamento delle linee di metropolitana verso i comuni della Provincia ancora non coperti dal servizio».
Rossella Verga
Il progetto Una battello elettrico con fermate sul Naviglio Grande. Il Comune: pronto un sondaggio tra i cittadini
Un vaporetto-bus: il Naviglio lancia la sfida al traffico Linea rossa
MM Pagano chiusa in agosto Guasti, rumori assordanti e ritardi. La stazione di Pagano è il nodo critico della linea 1 del metrò, il bivio che smista le corse da Rho e Bisceglie: la tecnologia è degli anni Sessanta, vecchia e inefficiente. Per sostituire gli scambi, Atm chiuderà le fermate di Pagano e Conciliazione dall’8 al 17 agosto: il nuovo sistema sarà ammortizzato, silenziato e con curva di raggio ridotta. Obiettivo: «Garantire efficienza e rendere più confortevole e meno rumoroso il passaggio dei treni».
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Le linee in più per l’Expo sono canali navigabili. Metrò blu o treni d’acqua, a scelta. Ci sono preferenze? «Cari cittadini, utilizzereste un vaporetto elettrico per arrivare a Milano?». Il progetto c’è, finanziato: i Navigli Grande e Pavese solcati da catamarani in lega d’alluminio, barche da 60 posti che si fermano ogni 500 metri, lungo le sponde, alle stazioni di carico. Lo «Studio di fattibilità di due linee di trasporto pubblico sui Navigli» è l’ultimo piano antitraffico per l’Expo. È promosso dall’associazione Amici dei Navigli con Comune e Fondazione Cariplo. L’Università Bicocca lo sta valutando con questionari, focus group e interviste a un campione rappresentativo di cittadini, i residenti nei Comuni a distanza pedonale dei tracciati. Obiettivo: «Misurare la domanda potenziale di mobilità per il trasporto via acqua». Dall’hinterland in battello, sei-otto nodi di velocità di crociera, biglietti e controllori. «Vogliamo restituire ai Navigli una delle sue funzionalità originarie, quella del trasporto» spiega
Viaggio Un battello sul Naviglio Pavese. Nel tondo: il catamarano elettrico
Empio Malara, il presidente degli Amici dei Navigli. Lo studio fissa «la possibilità di creare un servizio di mobilità eco-compatibile» vera, funzionale, tipo autobus di linea interurbano. Al lavoro ci sono già la Zona 6 di Milano e i Comuni di Assago, Buc-
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cinasco, Corsico e Rozzano: stanno definendo le «aree di pertinenza» del metrò blu e misurando la disponibilità dei passeggeri paganti tra quanti «vivono e lavorano sui Navigli a una distanza massima di 500 metri dalla sponda». L’Agenzia Mobilità e Ambiente e il Centro studi traffico hanno già analizzato gl’ipotetici tempi di percorrenza dei catamarani sulle due linee. Più veloce e funzionale il tragitto della metropolitana d’acqua sul Naviglio Grande. Accidentato, a causa delle conche, il percorso sul Pavese. Gli scafi, progettati dagli architetti Malara e Gabriele d’Alì con A2A, hanno due motori elettrici (a prua e a poppa); le batterie sono collegate a pannelli solari posizionati sulla copertura; nel battello è previsto anche un piccolo bar, l’angolo ristoro (il treno d’acqua si concede la pausa caffè).
Catania: la fusione Atm-Gtt è ferma? Colpa della politica «Rispetto la politica, ma ognuno deve fare la sua parte. Lo stallo della fusione con la Gtt di Torino è l’esempio di un’occasione perduta da parte della politica». Così ieri il presidente di Atm Elio Catania, in un’intervista rilasciata ad Affaritaliani.it. «Stiamo recuperando dieci anni di ritardo. Ma qualcuno si è messo di traverso al progetto di innovazione», va all’attacco il manager che ha appena acquisito anche la carica di group chief executive officer, amministratore delegato di gruppo. Catania non accetta critiche riguardo al suo compenso: «Come presidente e ad guadagno 76 mila euro l’anno e per l’incarico di gruppo 290 mila euro l’anno. Stiamo parlando ovviamente di emolumenti lordi e con un contratto vincolato alla scadenza naturale del mandato. Molto meno di qualsiasi manager di aziende pubbliche e private con oltre 8 mila dipendenti. Sono in coda alle classifiche nazionali ma con la responsabilità di milioni di passeggeri e una delle più grandi imprese d’Italia». Per quanto riguarda la lunga catena di deragliamenti e incidenti degli ultimi mesi, Catania vede «una certa tendenza da parte dei media a drammatizzare». «Mi chiedo se serva a vendere più copie — riflette il manager —. La sicurezza per chi viaggia sui nostri mezzi è al massimo livello in Italia ed in continuo miglioramento. Gli incidenti sono in forte diminuzione. La realtà è che stiamo affrontando il momento più intenso di un formidabile progetto di rinnovamento dell’infrastruttura realizzato in corsa. Senza cioè fermare i tram e metropolitane per sostituire scambi, binari e reti elettriche». Per finire, Catania spende parole poco lusinghiere per le precedenti gestioni: «Se devo essere sincero l’Atm che ho trovato soffriva oltremodo i suoi 78 anni e non era adeguata ad affrontare la sfida di una città che deve muoversi di più col mezzo pubblico se vuole dare risposte alla qualità della vita e dell’aria».
A. St.
Gio dl Luglio
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450 Cronaca Cronaca di di Milano Milano
Gio dl Luglio Giovedì Corriere della della Sera Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio 2009 2009 Corriere
MI
La storia
La richiesta
Peter Bayuku Konteh arriva nel nostro Paese nel ’93 con una borsa di studio
De Corato al governo: 150 militari nelle periferie
«Io, emigrante al contrario adesso aiuterò la mia Africa» In Italia la laurea, il lavoro, la moglie. Poi il ritorno, come governatore, in Sierra Leone di ANTONIO MORRA
È cittadino italiano, ha 47 anni, un grande simpatico sorriso e, come dice lui, è «un po' abbronzato», il nuovo governatore della regione di Koinadugu: 300 mila abitanti, a nord dello Stato africano della Sierra Leone. E un gruppo di amici e sostenitori lo ha recentemente candidato con una lettera al sindaco di Milano, Letizia Moratti, all'Ambrogino d'oro. Dietro l'avventura di Peter Bayuku Konteh, c'è un mondo fatto di solidarietà, di voglia di portare la cultura della convivenza, di grande amore per l'Africa, che comincia nel 1993. «Da ragazzo volevo fare il prete racconta Konteh che da qualche giorno è rientrato a Milano per rivedere la moglie, Antonella, i benefattori e per lanciare nuove iniziative ma alla fine degli studi mi consigliarono di proseguire l'impegno con la difesa dei diritti umani. Sì, - ammette - non ero perfetto per fare il prete». Tramite il vescovo di Makeni monsignor Bigazzi, Konteh ottiene una borsa di studio del Coe il Centro orientamento educativo che ha sedi a Milano e Barzio, lascia Yagala (piccolo villaggio non lontano dal capoluogo, Kabala), il padre, sindaco e si trasferisce in Italia. A Barzio impara l'italiano e a settembre del '93 si iscrive alla Gregoriana. In
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quattro anni a Roma si laurea con lode in scienze sociali. Sugli sci, a Santa Caterina Valfurva conosce Antonella. «Per lei - ricorda - mi sono trasferito a Milano e ho preso un diploma in informatica. Ma la Sierra Leone era sempre lì ad aspettarmi. Inaccessibile a causa della guerra civile. Ci sono tornato nel '98, con la speranza di realizzare il mio sogno: ricostruire la scuola distrutta nel '97. Ma la guerra si è inasprita, i ribelli sono entrati a Freetown, mia madre è morta d'infarto durante un assalto. Sono tornato a Milano. A settembre mi sono sposato. E, non senza difficoltà ha preso, nel 2003, la cittadinanza italiana». Konteh trova lavoro prima come assicuratore e poi presso la Transcom, azienda di telefonia e informatica di Segrate. «La guerra finirà, pensavo - racconta Konteh - e allora ho cominciato a raccogliere fondi: prima tra gli amici, poi attraverso il progetto Microcammino e il sito www.microcammino.com. Nel 2001 la guerra è finita e io avevo raccolto in tutto 35 mila euro: i lavori della scuola potevano cominciare. Sono durati tre anni e ogni anno tornavo per verificare i lavori e i conti. Poi mi venne in mente di fondare una radio per comunicare le nostre attività». E dopo la radio un centro sanitario e altre realizzazioni minori: la falegnameria, il mercato, il cimitero e nuovi pozzi. Le iniziative prendono
piede, arrivano medici italiani per la formazione, il comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo) si gemella e contribuisce con macchinari all' ospedale. «A gennaio dello scorso anno rientro in Sierra Leone. Ci sono le elezioni, - racconta Konteh - I miei concittadini mi sorprendono: migliaia di persone mi accolgono, mi accompagnano in paese e poi mi chiedono di candidarmi». Konteh si candida con il partito del presidente l'Apc (All people congress). Può farlo perché il nuovo governo ammette la doppia cittadinanza, prepara il programma, tiene i comizi e ottiene l'80 per cento dei consensi. Ora da Kabala governa la regione.
L’Ambrogino d’oro Rientrato nel suo Paese dopo la guerra civile. Ha raccolto fondi per costruire scuole ed ospedali E gli amici lo candidano per l’Ambrogino d’oro
Ex seminarista «Da ragazzo volevo fare il prete. Ma alla fine degli studi in seminario i superiori mi consigliarono di proseguire l’impegno per i diritti civili»
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Intanto sono arrivati gli aiuti della Banca mondiale e l'ospedale è stato ingrandito, a fine mese partirà la scuola per infermieri e il piano per 22 scuole elementari. Anche per sostenere il lavoro di Konteh, nei giorni scorsi alcuni amici del governatore, l'imprenditore Renato Tullio Ferrari, l'ex assessore Augusto Castagna, con Alda Radaelli, Chiara Baratti, Maurizio Brioschi, Antonella Alerci e Benito Boschetto hanno scritto al sindaco Moratti per segnalare «la persona e l'impegno sociale e culturale di Konteh» per il conferimento dell'Ambrogino. Konteh ora ha un nuovo progetto: costruire la scuola per ciechi e una residenza per una cinquantina di non vedenti. «Ma con tutte queste attività in cantiere - chiediamo non tornerà più in Italia?» «No - risponde - penso che resterò in Africa. Verrò a Milano ogni tanto per vedere mia moglie e i benefattori» E lei cosa ne pensa? Alessandra Pelliccia, la moglie, insegnate di latino in un liceo milanese, sospira e sorride. Come Monna Lisa.
Altri 150 soldati per presidiare le periferie. È la richiesta avanzata dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato al ministro della Difesa Ignazio La Russa. De Corato, in una lunga telefonata con il ministro ha indicato altre dieci aree cittadine che necessiterebbero il presidio da parte delle pattuglie miste con soldati dell’Esercito, agenti di polizia e militari dei carabinieri. «La quota minimale — ha spiegato il vicesindaco — è di 50 soldati, numero che ci permetterebbe di monitorare un'altra decina di aree critiche». I controlli sarebbero estesi così a zone come piazza Prealpi, viale Certosa, la Stazione Fs ex scalo Romana, l'Ortomercato e altre aree. La soluzione ideale secondo il vicesindaco sarebbe tuttavia l'invio di 150 militari, con i quali si potrebbero presidiare anche alcune delle 21 aree monitorare dalle pattuglie miste 24 ore su 24, come già avviene in Stazione Centrale. «Sarebbe una potente iniezione di sicurezza — conclude De Corato — per luoghi come Quarto Oggiaro, viale Monza, via Padova o via Imbonati».
Gio dl Luglio
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Gio dl Luglio
Cronacadi diMilano Milano 51 Cronaca 5
Corriere della della Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio2009 2009 Corriere Sera Giovedì
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Polemiche Sfida aperta con il bar di fianco: «Servono solo piatti surgelati». La replica: «I clienti ci apprezzano»
Monza
Caccia ai turisti, guerra tra cuochi e baristi
Tunnel in viale Lombardia Chiude la carreggiata sud
«Tua madre ti darebbe cibi precotti?». Vignette sfottò fuori da un ristorante in piazza Scala
I lavori per la realizzazione del tunnel di viale Lombardia proseguono con la chiusura della carreggiata sud del cavalcavia di San Fruttuoso. Il traffico sulle tre corsie sarà sospeso a partire dalle 22 di stasera e le auto saranno deviate su due nuove corsie realizzate in corrispondenza della rotonda sottostante il ponte. Per evitare disagi e code, già verificatesi in occasione della chiusura della carreggiata nord, sono stati previsti percorsi alternativi segnalati da cartelli. Nel frattempo Anas ha annunciato che i lavori per la demolizione del cavalcavia proseguiranno fra il 7 e termineranno il 23 agosto. Il progetto del tunnel nasce dall’esigenza di evitare le code in un’area ad alta densità di traffico.
Viale Cà Granda
«Rapina» nella banca senza soldi Armato di pistola era pronto a svaligiare una banca, ma alla richiesta di denaro si è dovuto arrendere: «Non ci sono soldi in questa filiale», la risposta del dipendente. È questo quanto avvenuto, ieri, attorno a mezzogiorno nella filiale della Banca Intesa Sanpaolo in viale Cà Granda. L'uomo, un trentenne italiano, ha atteso il suo turno, poi si è avvicinato allo sportello fingendosi un cliente. In un attimo, però, ha estratto la pistola e ha minacciato il cassiere gli ha spiegato che nelle casse della filiale telematica non c'era neanche un euro. Al rapinatore non è rimasto che fuggire senza bottino. Un’altra rapina all'agenzia di Banca Intesa Sanpaolo in via Bagarotti. Un uomo, di 50 anni circa, pistola in pugno ha minacciato il direttore e un cassiere e li ha costretti a farsi aprire la cassaforte contenente 500 euro.
L’Ok Corral è a un passo dalla Madonnina. Gli sfidanti sono il cuoco e il barista, i fornelli contro il microonde. Invece delle pistole, l’arma usata è una vignetta: una serie di vignette, per la precisione, che hanno aperto una guerra fra due locali del centro di Milano, tra piazza Scala, la Galleria e Palazzo Marino. Il guanto è stato lanciato da Paolo Bonomo, titolare con il padre Augusto dello storico ristorante Papà Francesco, che si è affidato ad un disegnatore per illustrare la differenza fra un ristorante e un bar. Il cartellone è diviso in due parti: sulla sinistra, la successione presenta un cuoco che va a scegliere i pomodori più profumati, prepara un sugo e serve al turista il piatto di spaghetti fumanti. Sulla destra, il barista sceglie al supermercato un precotto in busta, scongela il contenuto in un microonde e serve lo stesso piatto di pasta ad un altro turista. In alto, la domanda: «Tua mamma, ti servirebbe cibo preconfezionato?». Le vignette sono state esposte sabato scorso e sono ben visibili ai clienti dell’uno e dell’altro locale, ma anche ai molti passanti. I proprietari del bar, che si sentono evidentemente chiamati in causa, hanno segnalato il fatto ai vigili, che già sabato scorso si sono presentati al ristorante mettendo a verbale le spiegazioni di Bonomo. Poi hanno verificato che anche il bar avesse le licenze in rego-
Via libera della Camera La sfida
la. Tutto a posto. Non essendoci una denuncia e non essendoci motivi per imporre il ritiro del pannello le vignette sono rimaste lì. L’altro giorno i vigili sono tornati contestando a Bonomo i centimetri di altezza «fuori norma» delle piante messe intorno al dehor. Un pretesto? Intanto, Bonomo difende le sue ragioni: «L’Expo ha per tema l’alimentazione. Forse sa-
rebbe giusto spiegare agli stranieri che cosa mangiano, altrimenti pare che un bar che non ha una cucina e versa nei piatti cibi scongelati, sia identico ad un ristorante storico che ha cuochi e materie prime». Bonomo insiste: «Qualcuno deve spiegare perché un bar può presentare un menù apparentemente identico al mio, se poi però io solo ho la cucina e devo sottostare a decine di sacrosan-
Ristornate contro bar. Chef contro cibi al micronde. Qui sopra il cartello con le vignette contro il pranzo «fast» esposto dal ristorante di via Marino
ti controlli e norme rigidissime su igiene, modalità di congelamento, conservazione, cottura e somministrazione dei cibi». Replica Riccardo Cozzoli, titolare del Bar Marino: «Ho una licenza regolare, non capisco di che cosa mi si possa accusare. La nostra filosofia è quella di offrire a turisti e impiegati un pranzo veloce ma alternativo al solito panino». Conclude Cozzoli: «Mi auguro che un ristorante storico e rinomato come Papà Francesco non tema la concorrenza di un bar..». Ma la questione è solo all’inizio: Bonomo spera di diventare «la bandiera di molti ristoratori». Per questo, si è già rivolto alle associazioni di categoria. Cozzoli, invece, ha 90 giorni di tempo per decidere se fare denuncia. Intanto, spaghetti per tutti.
Cinque Comuni in più per la Provincia di Monza Via libera della Camera all'ingresso di cinque nuovi Comuni nella neo Provincia di Monza e Brianza. L'approvazione è arrivata ieri mattina dalla Prima Commissione. Le cinque amministrazioni che si aggiungeranno alla cinquanta che già compongono il nuovo ente sono Busnago, Roncello, Caponago, Lentate e Cornate. L'iter procedurale sarà completo quando arriverà anche il via libera del Senato. Tuttavia, come commenta l'onorevole della Lega Paolo Grimoldi: «Ormai è fatta, tutti i passaggi sono compiuti. La votazione del Senato è necessaria perché, essendo la Provincia di Monzacostituita ed istituita, si è reso necessario un emendamento. Ma è una formalità». I cinque Comuni, alle ultime elezioni, votarono ancora per Milano.
Elisabetta Soglio
Controlli Scatta la fase 2 dell’ordinanza che introduce i divieti per gli under 16
Da domani via alle multe anti-alcol I commercianti: prima colpire gli abusivi Segnatevi il giorno e l’ora. Domani, mezzanotte. Dalla mezzanotte di domani, dopo la fase iniziale di informazione, non si sgarra più. Via con i controlli (e le multe) per l’ordinanza anti-alcol. Rinfreschiamoci la memoria: con questo provvedimento del sindaco Letizia Moratti, niente birra o vino ai minorenni; prevista una sanzione di 450 euro a chi vende bevande alcoliche di qualunque gradazione ai minori di 16 anni, anche agli stessi teenager sorpresi a bere. Nei piani del sindaco, il provvedimento è più che altro un esperimento: durerà 4 mesi, poi verranno valutati effetti e ri-
sultati. L’ordinanza ha avuto molti consensi ma ha anche diviso. Giacomo Errico è presidente di Apeca, l’associazione ambulanti dell’Unione del Commercio. «Colpire la vendita abusiva di alcolici, soprattutto nelle ore notturne, è un conto — ha detto ieri Errico —. E sì, colpiamo-
li per davvero, gli abusivi. Eccedere, invece, in un assurdo proibizionismo è tutta un’altra cosa». Insomma «stiamo attenti, evitiamo che finiscano nel tritacarne anche i commercianti che fanno il loro onestissimo lavoro». Un’ultima cosa: il provvedimento sarà soprattutto vigilato nei quartieri della movida. Quelli dove si radunano più ragazzi, dove girano più alcolici, dove vengono abbandonate più bottiglie, dunque più rifiuti. A proposito: sono quasi due milioni di euro i costi aggiuntivi sostenuti da Amsa per la pulizia straordinaria dei luoghi appunto della movida. Di ieri l’annuncio.
Il sindaco: situazione fuori controllo
Cinisello, sanzioni ai clienti delle prostitute Multe salate per le lucciole e i loro clienti. Ieri mattina il sindaco di Cinisello Balsamo Daniela Gasparini ha firmato un'ordinanza che vieta la prostituzione su tutto il territorio comunale. In particolare, il testo ordina a chiunque di «non contrattare o concordare prestazioni sessuali a pagamento e di non intrattenersi,anche solo per chiedere informazioni, con chi esercita l'attività di prostituzione su strada». Pena: una sanzione che va da un minimo di 15o euro a un massimo di 450 euro. Dopo l'entrata in vigore di ordinanze simili a Monza e a Milano, il fenomeno ha assunto a Cinisello proporzioni preoccupanti. «In alcune zone della città
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come in viale Fulvio Testi la situazione è fuori controllo - spiega il primo cittadino -. Non si tratta solo di un problema di decoro, ma anche di sicurezza della circolazione stradale e di contrasto alla criminalità». Nel frattempo, il sindaco ha annunciato che a breve anche la sua amministrazione adotterà un'ordinanza che vieta la vendita di alcolici ai minori di sedici anni. «La stiamo mettendo a punto - conclude -, vorremmo coinvolgere anche i locali per una vera campagna di sensibilizzazione». Lo stesso provvedimento annunciato dal Comune di Milano che entrerà in vigore a fine mese.
R.Ro.
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Giovedì Corriere della della Sera Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio 2009 2009 Corriere
Elena ed Elisa annunciano la prematura scomparsa della mamma
Adelaide Acerbi Astori La cerimonia funebre sarà celebrata nella Basilica di San Marco, venerdì 31 luglio.- Per informazioni sull'orario della funzione è possibile contattare il numero 025513027. - Milano, 29 luglio 2009. Partecipano al lutto: Sergio Mazza e Giuliana Gramigna. Camilla e Guido Artom. La famiglia Aguzzi de Villeneuve. Maria Grazia e Sandro Castello. Giuliana Palleni. Paolo e Daniela Giorgetti. Camillo Vitali Mazza. Roberta e Riccardo Ghislanzoni. Paolo e Carla Viola con Ignazio.
Adelaide vive nei nostri pensieri.- La sua luce, il suo amore sono con me.- Enrico Astori. - Milano, 29 luglio 2009. Cara
mamma vorrei essere la tua fata magica che veglia su di te.- Insegnerò a Sofia come si usano i colori e racconterò di te a Santiago.- Elisa. - Milano, 29 luglio 2009.
Nonna Ade è diventata il nostro angelo custode.- Pensiamo a lei, alla sua luce e alla sua forza che tanto ci ha trasmesso.- Elisa, Mauricio, Sofia, Santiago. - Milano, 29 luglio 2009.
I dirigenti, gli impiegati e tutti i collaboratori della Driade SpA partecipano al dolore che ha colpito la famiglia Astori per la scomparsa della signora
Adelaide Acerbi Astori - Piacenza, 29 luglio 2009.
Adelaide Acerbi Astori Tutti noi del da driade di Roma e di AD' Architettura d'Interni, partecipiamo commossi al grande dolore della famiglia per la perdita della signora Adelaide. - Roma, 29 luglio 2009.
Adelaide Cara Adelaide è difficile pensare che non vedremo più il tuo splendido sorriso che ha accompagnato tanti dei bei momenti passati insieme.- Ma resterà sempre dentro di noi.- Ti vogliamo bene e ti stringiamo forte ancora una volta.- Un bacio.Tiziana e Felice. - Roma, 29 luglio 2009. Carissimi Enrico, Elisa ed Elena, vi siamo affettuosamente vicini e partecipiamo all'immenso dolore per la perdita della cara
Adelaide Il ricordo dei bellissimi giorni trascorsi insieme con fraterna amicizia in tutti questi anni, rimarrà sempre nei nostri cuori.- Grazia e Luigi. - Milano, 29 luglio 2009. Partecipano al lutto: Francesca e Roberto Rosmarini. Olivia e Nicola Vitucci. Renato e Mimma Minetto con i loro figli abbracciano Enrico, Elisa ed Elena ricordando con grandissimo dolore
Adelaide
Mia adorata
mamma Adelaide con infinito amore ti ho seguito e dalla tua guida ho tratto insegnamento.- Nella gioia e nel dolore sarai sempre la mia fulgida stella.- Elena. - Milano, 29 luglio 2009. Cara
Adelaide hai vissuto una vita intensa, perseguendo sempre i tuoi ideali.- Non dimenticheremo mai la tua passione e la tua tensione verso la bellezza in ogni sua forma, che trasmetteremo anche ad Alessandro.- Antonio e Elena. - Milano, 29 luglio 2009. Aldo, Odette e la famiglia Marchesi partecipano al dolore di Elena, Enrico ed Elisa per la prematura scomparsa di
Adelaide Acerbi
amica splendida e straordinaria. - Sestri Levante, 29 luglio 2009.
Placide quiescas
Adelaide e chiama noi, che siamo la tua famiglia alla contemplazione delle tue virtù, che non si devono né piangere né compiangere.- Tuo fratello Giuseppe. - Milano, 29 luglio 2009. Ci mancherai
Adelaide Luisa. - Milano, 29 luglio 2009. Carlo ed Irma con Maia, Antonio e Barbara Batà ricordano con tanto affetto la
Adele Cassina e Rodrigo Rodriquez partecipano, addolorati, al dolore di Enrico con Elena ed Elisa e familiari tutti per la morte della cara
- Milano, 30 luglio 2009.
Adelaide Acerbi Astori
Adelaide Donato e Mariangela partecipano con affetto e commozione al dolore di Enrico, Elisa ed Elena per la scomparsa della carissima
Adelaide Alberto Pellini e Spazio Pontaccio partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di
Adelaide Astori
I soci di Luceplan SpA commossi ricordano
Adelaide Acerbi architetto e imprenditrice colta e sensibile del design italiano. - Milano, 29 luglio 2009.
Cara
Adelaide grazie per essere stata un'amica saggia ed affettuosa, per essere stata una donna straordinaria e profonda e per aver dato grande energia e prospettiva alla cultura del progetto.- Grazie per il tuo sguardo e i tuoi colori con cui hai osservato e interpretato il mondo.- Ti saremo sempre vicini.- Un forte e tenero abbraccio ad Enrico, Elisa ed Elena.- Ernesto e Carlotta. - Milano, 29 luglio 2009. Ampelio e Vanda prendono parte al grande dolore per la scomparsa di
Adelaide Astori
Con affetto, vicine a Enrico, Elisa, Elena. - Sestri Levante, 29 luglio 2009.
Vi abbraccio Enrico, Elisa, Elena
Adelaide cara quanti giorni passati insieme, sereni, lucidi, pieni della tua creatività.- Marirosa. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide Acerbi
Adelaide Davide Chiesa partecipa al dolore di Enrico Astori e delle figlie Elisa ed Elena per la prematura scomparsa di
Adelaide Acerbi - Milano, 29 luglio 2009. Maria e Claudio con Lorenza e Federico sono vicini con grande affetto ad Enrico, Elisa ed Elena nel dolore per l'improvvisa scomparsa della cara di cui ricordano con rimpianto la grande intelligenza, forza e raffinata eleganza. - Noviglio, 29 luglio 2009.
Adelaide Astori - Noviglio, 29 luglio 2009. Alba Cappellieri e Marco Asti sono vicini con affetto a Enrico e Elisa ricordando - Milano, 29 luglio 2009.
Alba, Fabio e Vittoria, Paolo e Monica Lisca abbracciano forte Enrico, Elisa e Elena. - Milano, 29 luglio 2009.
Antonella e Marco Romanelli e Marta Laudani abbracciano Enrico, Elisa, Elena ricordando - Milano, 29 luglio 2009.
La zia Rina, molto commossa, partecipa con profondo dolore alla scomparsa di
Isabella e Francesco con Maria Vittoria e Alberto si stringono commossi a Enrico, Elisa ed Elena nell'immenso dolore per la scomparsa dell'indimenticabile
Adelaide
Adelaide
zia Adelaide - Milano, 29 luglio 2009.
ed è vicina alle famiglie Acerbi-Astori. - Milano, 29 luglio 2009. Angela Fossati Stanga, con Enrico, Alberto e Giuseppe, ricorda con tanto affetto la cara cugina ed amica
Adelaide Acerbi Astori e condivide l'immenso dolore di Enrico, Elisa ed Elena. - Melzo, 29 luglio 2009. I cugini Fossati Gigina, Peppino e Franco, con le rispettive famiglie, partecipano al grande dolore della famiglia Astori per la perdita di
Adelaide Acerbi Astori - Melzo, 29 luglio 2009. Marcello con Elena e Carlino piange la prematura scomparsa della carissima cugina
Adelaide Acerbi ricordando le estati passate insieme da ragazzi. - Gallarate, 29 luglio 2009. I nipoti Elisabetta e Francesco, insieme a Giorgio, Stefania e alla piccola Bianca si uniscono al dolore dello zio Enrico, delle cugine Elisa ed Elena e dei fratelli Acerbi per la dolorosissima perdita della molto amata
zia Adelaide
- Milano, 29 luglio 2009. Gigi e Marialuisa con Michi, Paolo, Paola ed Enea sono vicini con affetto al dolore di Enrico, Elisa ed Elena per la perdita della cara
Adelaide
Maria Grazia e Giovanna Mazzocchi prendono viva parte all'immenso dolore di Enrico, Elisa ed Elena, e di tutta la famiglia, per la perdita della loro tanto amata
Adelaide amica davvero speciale sia per la sua profonda sensibilità culturale ed artistica, che per la sua generosità nell'accogliere e amare gli altri, illuminandoli con la sua presenza ricca di bellezza e di grazia. - Milano, 29 luglio 2009. Giulia con Camillo, Paola con Marco, Nicoletta con Mario e Monica sono vicini ad Enrico, Elisa ed Elena per la scomparsa della cara amica
Adelaide
Adelaide
Isa saluta la sua carissima
Adelaide ed è vicina con Franco ad Enrico e ai familiari tutti. - Milano, 29 luglio 2009. Partecipano al lutto: Matteo con Chung e Luca Vercelloni. Carla, insieme con Vincenzo, piange con dolore e tristezza la sua amica
- Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide
Sempre viva nel mio cuore.- Cara, indimenticabile
e abbraccia Enrico, Elisa, Elena e tutta la famiglia. - Milano, 29 luglio 2009.
zia Adelaide
Antonia Jannone ricorda con grande affetto
Adelaide
Francesca. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide i tuoi meravigliosi progetti, la tua gioia di vivere, la tua forza, i tuoi inconfondibili colori rimarranno con noi.- Antonia e Carlo con Francesca e Gaetano, Matteo e Laura, Nicola e Lalla uniti nel dolore sono vicini con tanto affetto a Enrico, Elisa, Elena, Luisa, Giuseppe, Marcello e ai familiari tutti. - Milano, 29 luglio 2009. Ada e Piergaetano Marchetti sono vicini con profondo affetto agli amici Acerbi e Astori, ricordando l'intelligenza e la simpatia di
Adelaide
Una bella persona non c'è più.- Cara
Adelaide ti ricorderò sempre con i tuoi abiti di colori improbabili, la tua passione per la perfezione e la tua meravigliosa intelligenza.- Mi mancherai molto.- Enrico ed Elisa, vi abbraccio forte con affetto e vi sono molto vicina.- Andreina con Mario, Andrea e Beatrice. - Milano, 30 luglio 2009. Andreina Longhi con tutto il team di Attila è vicina alla grande famiglia Astori per la prematura e tristissima perdita di
Adelaide
- Milano, 29 luglio 2009. L'Editrice Abitare Segesta con le Redazioni di Abitare, Case da Abitare e Costruire partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di
Adelaide Acerbi Astori straordinaria figura del design italiano. - Milano, 29 luglio 2009. Nanni Odoni, assieme alla Redazione di Casamica, ricorda con affetto e gratitudine
Adelaide Acerbi Astori ed è vicino a Enrico, Elisa, Elena e alla famiglia tutta in questo momento di grande tristezza. - Milano, 29 luglio 2009. Giuseppe e Stefano abbracciano Enrico, Elisa, Elena e le famiglie Astori e Acerbi nel dolore per la scomparsa di
Adelaide amica speciale di tanti momenti bellissimi. - Milano, 29 luglio 2009. Partecipa al lutto: Lorenza de' Medici Stucchi.
Una persona speciale da cui abbiamo imparato molto. - Milano, 30 luglio 2009. Cara
Adelaide mancherai a tutti noi che ti abbiamo conosciuta e amata.- Il tuo ricordo ci accompagnerà sempre.- Fabio e Candela Novembre. - Milano, 30 luglio 2009. Cari Enrico, Elisa ed Elena, vi siamo molto vicini in questo triste giorno.- Ricorderemo sempre
Adelaide
Per
Armando e Giusi Branchini sono vicini al dolore di Enrico, Elisa ed Elena per l'improvvisa scomparsa di
Adelaide Acerbi Astori che ricorderanno sempre per la sua sensibilità, la sua intelligenza ed il suo gusto. - Milano, 30 luglio 2009. Fiorella Gussoni partecipa commossa al dolore di Enrico Astori e dei famigliari per la perdita della cara
Adelaide Acerbi
Adelaide la sua gioia, le sue passioni. - Milano - Grosseto, 29 luglio 2009. Giuliana e Andrea Grisotti con Roberta e Stefano partecipano il gravissimo lutto di Enrico per la perdita di
Adelaide - Milano, 29 luglio 2009. Stefano Boeri partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di
Adelaide Acerbi Astori - Milano, 29 luglio 2009. Un pensiero affettuoso per
Adelaide Rita Airaghi. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide La ricorderà sempre.- E abbraccia forte Enrico, Elisa e Elena. - Milano, 30 luglio 2009. Gianni e Stefania, Simone, Susanna e la sua famiglia sono affettuosamente vicini a Enrico, Elisa, Elena e a tutti i loro familiari per l'improvvisa e prematura scomparsa di
Adelaide
Cara
Adelaide Ci mancheranno il suo entusiasmo solare e la sua cultura raffinata.- Roberto. - Milano, 29 luglio 2009. Il presidente di Cosmit Carlo Guglielmi e l'amministratore delegato Manlio Armellini, anche a nome del consiglio di amministrazione, partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa della cara indiscussa protagonista del mondo del design che con la sua grande creatività e intuizione ha reso il bello e l'originale uno strumento di vita. - Milano, 29 luglio 2009. Lo studio Albanese tutto si unisce al dolore della famiglia Astori per la perdita della cara
Adelaide - Vicenza, 29 luglio 2009. La famiglia Oberholzer partecipa al dolore dei familiari per la scomparsa del caro
arch. Giancarlo Pozzi - Milano, 29 luglio 2009.
Giancarlo Pozzi e sono vicini ai figli. - Milano, 29 luglio 2009. Gianni Riotta è affettuosamente vicino a Marco Dal Fior e a tutti i familiari per la prematura scomparsa del figlio
Paolo Ciao
Adelaide sarai sempre con noi, nel nostro cuore.- Con tutto il nostro affetto ti abbracciamo.- Maria Mulas, Alberto Zappa con Patti e Caterina. - Milano, 29 luglio 2009. Massimo e Cristina Morozzi sono vicini ad Enrico, Elisa ed Elena e ricordano momenti felici trascorsi assieme ad
Adelaide
Paolo ti ricorderemo sempre per la tua semplicità e simpatia.- I tuoi compagni di classe Jacopo, Nadia, Marta, Annalisa, Niccolò, Martina, Lorenzo. - Milano, 29 luglio 2009.
Anna Campaniello, Emanuele Caso, Paolo Moretti. - Como, 29 luglio 2009. Caro Marco ti abbracciamo forte per la perdita del tuo
Paolo Claudia, Fabrizio, Vittoria. - Roma, 29 luglio 2009.
Paolo Dal Fior - Como, 29 luglio 2009. Rinaldo e Isabella Gianola si stringono a Marco e ai suoi cari nel dolore per la tragica scomparsa del figlio
Paolo - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009. Alida Kelly Manfredi Catella partecipano al dolore di Enrico e Elisa per la perdita della cara
Giovanni Negri, Paolo Chiarelli e Rosi Brandi sono vicini a Marco Dal Fior per la perdita del figlio
Paolo
Adelaide
- Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide Astori
La redazione di Golf & Turismo, unitamente alla direzione e ai dipendenti tutti della Go.tu e della Publimaster, si unisce con profonda commozione a Marco e Eugenia Dal Fior nel dolore per la tragica e immatura scomparsa del loro figlio
Paolo - Milano, 29 luglio 2009.
Lo Studio Pirola Pennuto Zei & Associati partecipa al lutto di Elisa, Elena e Enrico Astori per la perdita dell'
I figli Piero, Stefano e Maria Cristina annunciano, con grande dolore, la scomparsa di
donna
arch. Adelaide Acerbi
Tatiana Colonna di Paliano
- Milano, 29 luglio 2009. Partecipano al lutto: Massimo Di Terlizzi. Mara Palacino. Andrea Savino. Daria Ferrario. L'editore, il direttore e la redazione di Domus ricordano l'entusiasmo e la simpatia di
Adelaide Acerbi Astori indimenticabile signora del design italiano. - Rozzano, 29 luglio 2009.
È stata per noi maestra di vita.- La ricorderemo sempre con stima, gratitudine e affetto.- Stefania, Francesca, Eleonora, Benedetta, Francesco. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide
Adelaide
hombre076
Anita Daviddi Anzini
zia Mao i nipoti Daddi con la moglie Letizia, Claudia, Paolo, Federica e Azzurra, Maria con il marito Nicolò, Francesco con la moglie Valeria. - Genova, 29 luglio 2009. Carissimi Elena, Carla, Federica ed Emanuele, vi abbraccio con immenso ed immutato affetto, insieme al papà, a Tea e a tutta la famiglia.- Il ricordo della vostra grande mamma
Mao rimarrà sempre con me.- Isa. - Milano, 29 luglio 2009. Andrea con Cristina e tutti i figli, incredulo e profondamente commosso per la morte di
Mao Manzitti Scerni abbraccia forte il fratello Beppe e i nipoti Elena, Carla, Federica ed Emanuele. - Milano, 29 luglio 2009. Maria e Nicolò, Francesco e Valeria insieme a Isa si stringono con commozione e tanto affetto allo zio Beppe e ai cugini Elena, Carla, Federica ed Emanuele nel ricordo della cara zia
Mao Manzitti Scerni - Milano, 29 luglio 2009. Alvise e Giulia, con tanto, tanto affetto e vecchia amicizia sono vicini a Beppe e ai suoi figli nel dolore per la scomparsa della carissima
Mao - Milano, 29 luglio 2009. Massimo e Louise sono vicini con affetto e profonda commozione all'amico Beppe e ai suoi figli Elena, Carla, Federica ed Emanuele per la prematura perdita della loro cara moglie e mamma
Mao - Milano, 29 luglio 2009. I dipendenti di Guy Carpenter Milano si uniscono partecipi al dolore del proprio presidente Andrea Manzitti per la prematura perdita della cognata
Maria Luisa Manzitti Scerni - Milano, 29 luglio 2009. Annaclara Palau, Emanuele, Roberta e Nick, Marzia, sono vicini con grande affetto al caro Beppe e ai figli per la dolorosa scomparsa di
Mao Manzitti Scerni - Genova, 29 luglio 2009. Matteo e Elena Bruzzo, Alessandro e Laura Marazzi, Benedetto e Chiara Bruzzo prendono parte al grande dolore per la perdita di
Mao Manzitti Scerni e si stringono a Beppe, Elena, Carla, Federica ed Emanuele con grande affetto. - Genova, 29 luglio 2009. Jody Brugola, Luca Boalo e Jessica Romagnoli partecipano al dolore della famiglia per la perdita del loro caro amico
Alessandro - Milano, 30 luglio 2009.
Partecipano al lutto: Francesca, Norberto Cimaz.
Antonietta Lalatta Sola profondamente addolorata per la scomparsa della cara amica
Giovanna del Bono Meli Lupi di Soragna la ricorda con affetto e partecipa al dolore dei figli Gian Filippo, Anna Maria ed Elisabetta. - Milano, 30 luglio 2009. I suoi "Navigli" salutano caramente
Carissimi Turi, Paolo e Daniela vi abbraccio con tanto affetto e commozione, sono serena pensando che
Nita resterà con voi per sempre come nel cuore dei suoi amici più cari.- Costi. - Santa Margherita Ligure, 29 luglio 2009.
Abbiamo passato insieme tanti bellissimi giorni.I ricordi rimangono per sempre.- Grazie per esserci stata amica.- Ciao Nita.- Abbracciamo forte Turi, Paolo e Daniela.- Costanza, Luisa, Chiara, Luigi, Dream, Ilka, Faried, Giorgia, Caterina, Barbara e Luca. - Soncino - New York, 29 luglio 2009. Massimo Paolo Gentili e Alessandra si stringono a Paolo in un abbraccio colmo di affetto per la perdita della sua cara mamma
Anita Daviddi
Carlo Fusi Lo ricordano con affetto la moglie Teresa, i figli Roberto con Tiziana, Serenella con Lidamo e i nipoti Jacopo, Francesca e Federica.- Si ringraziano di cuore Emma, Maria, Anna, Isabel, Kady. - Varese, 29 luglio 2009. Il consiglio di amministrazione ed i dipendenti di Johnson & Johnson SpA partecipano commossi al lutto che ha colpito il direttore vendite dottoressa Barbara Vecchietti, per la scomparsa di suo padre
Ermanno Vecchietti - Roma, 30 luglio 2009. Il dolore per la perdita della nostra mamma si rinnova oggi per la scomparsa di
Leone Ravenna Paolo e Francesco Del Forno con Rossana e Chiara sono vicini con affetto a Jolanda e ai suoi figli. - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
I figli ricordano a chi le ha voluto bene
Marina, Giorgio, Roberto, Carla, Franco, Stella, Silvia, Eddie e figli sono vicini con affetto a Paolo, Daniela e alla famiglia tutta nel dolore per la scomparsa dell'amata
Anita Daviddi
Nora Airaldi d'Albenga La cerimonia funebre si terrà giovedì 30 alle 10,30 in via Monsignor Romero, presso la casa funeraria San Siro. - Milano, 29 luglio 2009. Ci uniamo al dolore di Beatrice, Marisa e Raffaele per la perdita della cara
- Milano, 29 luglio 2009. Francesco e Silvana Zei partecipano al lutto della famiglia Daviddi, per la scomparsa della carissima signora
Anita - Milano, 29 luglio 2009. Con l'affetto e l'amicizia di sempre Giuliano e Marta, Massimo e Federica, Paolo e Federica con Angelo si stringono commossi a Paolo per la scomparsa della cara mamma
Anita
zia Rosetta della Valle Gigi, Donatella e Jacopo. - Milano Due, 29 luglio 2009. La sorella Bianca con il marito Umberto, i loro figli e le famiglie ricorderà sempre con infinito affetto il caro
Enrico Midali - Milano, 27 luglio 2009. Cinzia, Laura e Simona con le rispettive famiglie ricordano con affetto la zia
- Milano, 29 luglio 2009. Grazia e Giulio Castelli, Michele, Orsola e Paolo, con Giulia Maria e Alessandro stringono in un affettuoso abbraccio Maurizio nel ricordo della cara mamma
Bruna Valle - Milano, 29 luglio 2009. 1959 - 2009 Cinquanta anni attraversati dal ricordo di
Elia Maria Tremolada e sono vicini con profonda commozione a Carla, a Maurizio ed a tutta la famiglia. - Milano, 29 luglio 2009. È mancato
Gabriele Centi Ne danno il triste annuncio la figlia Giovanna con Massimo e la sorella Laura.- La cerimonia funebre avrà luogo nella chiesa parrocchiale di Pandino oggi 30 luglio alle ore 16. - Pandino, 30 luglio 2009.
Dionigi Camera e
Leda Greter Camera il figlio Eugenio. - Milano, 30 luglio 2009. 30 luglio 1990 - 30 luglio 2009
Paolo Intravaia con immutato rimpianto.- I tuoi cari. - Milano, 30 luglio 2009.
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Genevieve e Gabrio, commossi e addolorati, rinnovando i sensi della profonda amicizia e stima, vi sono vicini per la tragica scomparsa di
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Lunedì-Venerdì
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Alessandro - Milano, 29 luglio 2009. Gianfranco Maccarrone e Cristiana Corradi, partecipano al dolore della famiglia Bruni Bossio per la perdita di
Alessandro - Milano, 29 luglio 2009. Dean e Dan Caten e la Dsquared2 tutta, partecipano al dolore dei famigliari nel ricordo di
Alessandro Bruni Bossio - Milano, 29 luglio 2009. Françoise Izaute, Alessandra Borella e tutti i collaboratori delle PGI Italia si uniscono con profonda commozione al dolore dei carissimi Pasquale, Maria, Eugenia, Christian e Daniele per la tragica perdita di
Alessandro Partecipano al lutto: James Courage (PGI Londra). Natalie Hacker (PGI Londra). Wilma Viganò. Il presidente, il direttore generale, il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale e il personale tutto del gruppo bancario Credito Valtellinese, partecipano al lutto che ha colpito il segretario del consiglio, avvocato Diego Muffatti, per la dipartita del fratello
Albino - Sondrio, 29 luglio 2009. Graziella e Giovanni De Censi sono vicini all'amico Diego e ricordano con affetto e stima il
dott. Albino Muffatti grande professionista dotato di umanità e altruismo. - Sondrio, 29 luglio 2009. Con la serenità con cui è sempre vissuta è tornata alla casa del Padre
Teresa Spiller Magrin Addolorati lo annunciano i figli Cristina con Attilio, Francesco con Mariella, Alberto con Gabriella, i nipoti e l'affezionatissima Vanna; nel ricordo della sua bontà d'animo e generosità l'avranno per sempre nei loro cuori. - Arona, 29 luglio 2009. Partecipano al lutto: Carlo e Bianchina Castagnini. Roberto, Guia e Paola Pessina. Bona Castagnini con i figli. Claudio e Luisa con Francesca e Silvia. Pia, Massimo e Valeria, Sandro, Paola e Francesco abbracciano Francesco nel ricordo di mamma
Teresa Spiller ved. Magrin donna di grande generosità e bontà che sarà sempre nei loro cuori. - Milano, 29 luglio 2009. Vittorio e Carla con Ornella e Luciano partecipano al dolore di Francesco per la scomparsa della cara mamma
Teresa che ricorderanno con affetto e simpatia. - Milano, 29 luglio 2009. Vanna e Lucio profondamente colpiti piangono la cara
Le famiglie Taglioretti partecipano commosse al dolore di Ambrogio e Pierluigi per la perdita della cara mamma
Tatiana Colonna di Paliano - Milano, 29 luglio 2009. Adonella abbraccia Piero, Stefano e Maria Cristina e si unisce al loro dolore per la scomparsa di
zia Tatiana
- Seregno, 29 luglio 2009. Dirigenti, impiegati e maestranze della Flou S.p.A. partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa della signora
Toja con Guendalina e Daniela ricorda con tanto affetto la cara amica
Adelaide Astori
Tatiana
- Meda, 29 luglio 2009.
Con grande affetto e tenerezza infinita ricordano la
Giancarlo e Viviana con i rispettivi figli sono vicini a Piero, Stefano e Maria Cristina, ricordando con immenso affetto
Angelo e Giovanna Zanaria addolorati per la perdita di
Adelaide
Ad esequie avvenute ne dà triste annuncio il marito Salvatore, insieme ai figli Roberto, Marisa e Paolo. - Santa Teresina d'Arzachena, 29 luglio 2009.
e si stringono a Gege, Ambrogio, Pier Luigi, Maurizia, Marco e alla famiglia tutta in un dolente abbraccio. - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
sono vicini ad Enrico e alle figlie. - Milano, 29 luglio 2009.
e la sua anima bella raggiungerà nella pace eterna gli adorati genitori Gino ed Elena, i fratelli Federico e Paolo e la nipote Entrica.- La piangono il marito Beppe con le figlie, Elena con il marito Emanuele di Gresy e le figlie Carlotta e Tea, Carla con il marito Alberto Clavarino e i figli Edoardo, Mary e Federico, Federica con il marito Cuki Pallestrini e i figli Eugenio, Luigi, Giuseppe e Gregorio, il figlio Emanuele, il fratello Gianni con la moglie Savina, la sorella Tea Pescetto e la suocera Cici.- Chi ha avuto la fortuna di conoscerla la rimpiangerà e ricorderà per sempre.- In sua memoria sono gradite offerte all'Associazione Gigi Ghirotti Onlus di Genova.- Un rosario verrà recitato giovedì 30 luglio alle ore 18,30 nella chiesa di Santa Teresa in via Guerrazzi ove verrà celebrato il funerale alle ore 10 di venerdì 31 luglio. - Genova, 29 luglio 2009.
insieme con Andreè, Laurence Detroyat, Patrice de Vogué ed i suoi quattro nipoti e sette bisnipoti.- Si ringraziano di cuore tutti coloro che l'hanno assistita in questi anni, gli amici, i parenti, i medici, ed in particolare Elena, per la sua opera fedele e paziente.- I funerali si terranno presso la chiesa Russo Ortodossa in Milano, via Giulini 19, angolo via Porlezza, sabato 1 agosto alle ore 14,45. - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide Acerbi Astori
Anita Anzini Daviddi
Enrica
Partecipano al lutto: Alki e Roberto Truffi.
donna
Federica ed Anna Fantoni Modena con mamma e papà si stringono affettuosamente ad Enrico nel ricordo di
Il 27 luglio è mancata all'affetto dei suoi cari
Mao Manzitti Scerni
- Milano, 29 luglio 2009.
La direzione e la redazione del "Corriere di Como" si uniscono all'immenso dolore del collega Marco per la tragica scomparsa del figlio
Profondamente rattristati, Rosario e Cettina Messina, con i figli Cristiana, Massimiliano e Manuela, partecipano commossi al dolore del carissimo amico Enrico e delle figlie Elena ed Elisa per la prematura scomparsa di
- Milano, 29 luglio 2009.
- Lentate sul Seveso, 29 luglio 2009.
Paolo
Adelaide amica cara.- I tuoi amici Gabriele Basilico con Giovanna Calvenzi, Antonio Citterio con Terry Dwan, Natalia Corbetta, Paolo Deganello con Roberta Bartolini, Kitty Bolognesi con Klaus Bachschimid, ti abbracciano con tutto il bene e la stima di sempre.- A Enrico, Elisa e Elena e ai famigliari tutto il nostro affetto. - Milano, 29 luglio 2009.
Un sorriso delicato e intelligente che ci mancherà sempre tanto. - Milano, 29 luglio 2009.
Paolo Rinaldi piange l'amica
Adelaide Acerbi Astori
Partecipiamo sgomenti al dolore di Marco per la scomparsa del figlio
- Cremona, 30 luglio 2009.
Carlo Guglielmi profondamente commosso partecipa al grande dolore di Enrico, Elisa e della loro grande famiglia ricordando la generosità e la simpatia che hanno sempre contraddistinto l'impegno imprenditoriale, umano e personale di
Partecipa al lutto: Grazia Innocenti.
Paolo Boffi, Roberto Gavazzi e i collaboratori di Boffi sono vicini alla famiglia Astori per la triste scomparsa di
- Milano, 29 luglio 2009.
Manlio e Armida Armellini, vicini a Enrico, Elisa ed Elena, piangono affranti la scomparsa della cara amica
- Corsico, 29 luglio 2009. Giuseppe Chigiotti ricorda
Adelaide Acerbi coraggiosa e intraprendente imprenditrice del design italiano. - Milano, 29 luglio 2009.
La famiglia di Achille Castiglioni con Pinuccia Castiglioni ricordano con affetto
Adelaide amica cara, soldatino curioso e pensoso che sembrava infrangibile.- Italo, Marialuisa, Michele e Roberta Lupi abbracciano Enrico, Elisa, Elena. - Milano, 29 luglio 2009.
con grandissimo affetto e profonda amicizia.Giovanna Bonomi, Michele e Nicola Premoli Silva con Simona ed Emiliana. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide
Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano, Arturo Dell'Acqua Bellavitis, presidente della fondazione Museo del Design, Andrea Cancellato, direttore generale della Triennale di Milano, Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum, partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di
Partecipano al lutto: Lea ed Enzo Mari. Antonella Gornati dello Studio di Achille Castiglioni.
- Milano, 29 luglio 2009.
ed è vicina ad Enrico e alla famiglia tutta. - Milano, 29 luglio 2009.
Cara
Adelaide - Bovezzo, 29 luglio 2009.
Adelaide Astori
Partecipo con profondo cordoglio alla perdita della cara amica
Partecipano al lutto: Teresa Ancona. Pierfrancesco Cravel.
Adelaide
Adelaide Acerbi Astori
- Milano, 29 luglio 2009.
e mi stringo con affetto a Enrico, Elisa, Elena Astori e Luisa Acerbi.- Eberardo. - Milano, 29 luglio 2009.
Piero e Paola Gandini con le figlie Giulia, Elena e Chiara sono vicini agli amici Enrico, Elisa ed Elena per la perdita della carissima
Un affettuoso abbraccio ad Enrico ed Elisa per la dolorosa perdita di
Adelaide Acerbi Astori Adelaide
Adelaide Astori Acerbi
Adelaide
Marina Danieli addoloratissima per non avere più la sua amica
Ricordando
Il presidente e il consiglio di amministrazione di Flos S.p.A. partecipano al lutto che ha colpito la famiglia Astori per la perdita della signora
Piera Pezzolo Gandini con la figlia Elena e il marito Alessandro Fanfani sono vicini all'architetto Enrico Astori e figli per la scomparsa di
Il presidente Claudio Luti, l'amministratore delegato Demetrio Apolloni, il consiglio di amministrazione, tutti i dirigenti e i dipendenti della Kartell S.p.A. partecipano al lutto di Enrico Astori e di tutta la famiglia per l'improvvisa scomparsa della moglie
abbraccia con affetto Enrico e tutta la sua famiglia. - Milano, 28 luglio 2009.
Adelaide Astori Acerbi - Bovezzo, 29 luglio 2009.
- Bovezzo, 29 luglio 2009.
Sei stata e sarai una persona molto importante della mia vita, un incontro bello, positivo, stimolante ed affettuoso.- Mi mancherai tanto, tantissimo.- Un abbraccio ad Enrico ed Elisa, un pensiero speciale per Elena.- Nicoletta Prinetti. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide
Flos S.p.A. e il consiglio di amministrazione desiderano esprimere le più sentite condoglianze a Driade S.p.A. e all'amministratore Enrico Astori per la dipartita della signora
- Bovezzo, 29 luglio 2009.
amica generosa e magnifica. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide
Adelaide
Si è fermato il cuore generoso di
un'amica preziosa. - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
Bico e Luisa abbracciano forte Enrico, Elisa ed Elena ricordando
ti porterò sempre nel mio cuore con tutta la stima e l'affetto che ho sempre avuto per te, grazie per tutto quello che mi hai insegnato.- Abbraccio il marito Enrico, le figlie Elisa, Elena e tutti i familiari.- Silvia Mancini. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide - Milano, 29 luglio 2009. Gilda Bojardi è vicina ad Enrico, Elisa, Elena e a tutta la famiglia partecipando con dolore alla perdita improvvisa di
- Valledoria, 29 luglio 2009.
Adelaide Ciao
Adelaide Acerbi Astori La rivista Interni, con tutti i redattori, è vicina con affetto alla famiglia Astori in questo triste momento, rimpiangendo l'effervescenza creativa di
- Carimate, 29 luglio 2009.
e sono vicini con tutto il loro affetto a Enrico, Elisa e Elena. - Milano, 29 luglio 2009.
Adelaide La sintonia e l'amore profondo che ci hanno legati tutta la vita mi lascerà un vuoto incolmabile.Il tuo gemello. - Milano, 29 luglio 2009.
- Milano, 29 luglio 2009.
Leonardo Ferragamo, presidente della Fondazione Altagamma, il presidente fondatore Santo Versace, i vice presidenti, i consiglieri, il segretario generale, i soci tutti ed i collaboratori partecipano al lutto della famiglia Astori e dell'azienda Driade per l'improvvisa scomparsa della signora
Cristina Brigidini e Barbara Vitti piangono l'amica speciale, creativa, brillante.- Addio carissima
- Milano, 29 luglio 2009. Marcello con Gloria, Andrea e Ludovica con Carlo piangono la scomparsa di
Giulio e Silvia Cappellini, sono vicini con affetto ad Enrico e familiari, nel ricordo di
- Cortina d'Ampezzo, 29 luglio 2009.
Enrica Camisasca - Milano, 29 luglio 2009. La famiglia Chiesa tutta partecipa al lutto dei carissimi amici per la perdita della mamma
Maria Enrica Camisasca - Milano, 29 luglio 2009. Paolo Paola Camilla e Tomaso si stringono con affetto a Marco e ai suoi cari nella tristezza per la perdita di
Maria Enrica Migliavacca Camisasca - Milano, 29 luglio 2009.
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Corriere della della Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio2009 2009 Corriere Sera Giovedì
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IL SOLE
OGGI
Sorge alle Tramonta alle
Bari
Palermo
Bologna
Firenze
Torino
Napoli
Roma
5.47 20.12
6.08 20.18
6.00 20.42
6.02 20.40
6.13 20.59
5.58 20.20
20.30
Milano
6.03
6.05 20.53
Genova 6.11 20.52
Venezia
LA LUNA
5.53 20.41
Nuova
Primo quarto
Piena
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20 Agosto
27 Agosto
6 Agosto
13 Agosto
LE PREVISIONI a cura del Col. Giuliacci Trento Trieste Aosta
<-10
IN EUROPA
LEGENDA
Venezia
Milano
Sole
Nuvoloso
Coperto
Torino Pioggia
Bologna
Genova
Debole
Firenze
Rovesci Temporali
Moderato
Neve
Forte
Nebbia
Molto forte
Ancona Calmo
Mosso
Ancora bel tempo sull’Europa al di sotto di 50° di latitudine, per la decisa espansione dell’anticlone nordafricano verso più alte latitudini. Piogge invece su Britannia, Benelux, Danimarca, Nord Polonia e Sud di NorvegiaSvezia. Rovesci su Russia Centrale, Est Ucraina. Caldo in Spagna, Italia, Paesi Balcanici, Turchia e Ungheria.
Edimburgo
18
Campobasso
Bari
Potenza Napoli
Catanzaro
Bello e soleggiato su tutta l’Italia, a parte qualche temporale pomeridiano e serale sulla cerchia alpina. Temperatura: in ulteriore lieve rialzo al Centronord. Venti: deboli; brezze lungo le coste. Mari: poco mossi.
LE TEMPERATURE DI OGGI Genova
35 Roma
33
Torino
36
Bologna
32 Campobasso
35
Milano
37
Firenze
34
Trento
36
Perugia
32 Napoli 31 Bari
32
Venezia
33
Ancona
32
Trieste
32
L’Aquila
Palermo
30 Potenza
36
Alghero
31 Catanzaro
29 Palermo
31
Cagliari
DOMANI
SABATO
DOMENICA
LUNEDÌ
Domani: al mattino un po’ di nubi sul Nord Italia posto a nord del Po, qualche temporale su Verbano, Alpi centrorientali, Prealpi lombardo-piemontesi. Nella sera ancora qualche temporale su Alpi centrorientali. Venti deboli a regime di brezza. Sabato: poche nubi pomeridiane sulle Alpi, con qualche temporale su Alpi lombarde e Alto Adige; soleggiato sul resto d’Italia. Venti deboli a regime di brezza. Domenica: un po’ di nubi su Alpi, Piemonte, Lombardia; qualche temporale pomeridiano sulle Alpi; sole sul resto d’Italia. Lunedì: soleggiato su tutta l’Italia, senza fenomeni di rilievo.
30
ASIA AUSTRALIA
27
Pechino
Seul Tokyo
28 Shanghai 34 Delhi 27 Bangkok
32
Giacarta
30 18 Sydney
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Molte piogge, portate dai monsoni, su India, Bangladesh, Sri Lanka e versante occidentale dell’Indocina. Rovesci e temporali, soprattutto al pomeriggio, anche su Nord Filippine e Cina Orientale. In Australia piogge diffuse su regioni sudorientali e Tasmania.
34
NORD AMERICA Due diverse vaste perturbazioni, in movimento da Ovest verso Est, porteranno rovesci e temVancouver 27 porali sparsi, localmente anche Chicago intensi, su Québec, New EnSan Francisco 18 New York gland e Sudest degli Usa. Molto Los Angeles 26 caldo, con temperature anche 25 26 oltre 35 °C, in Texas, California, Città del Messico Arizona e Nord del Messico.
24
Caracas
Bogotà
30
19 Lima
21
24 18
Santiago
13
Rio de Janeiro
Buenos Aires
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20-25
Bucarest
Fronte Freddo
34
35
Ankara 25-30
30
Atene
Tunisi
Algeri
30
30-35
37
30
Fronte Occluso
>35
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Bolzano Brescia Cagliari Campobasso Catania Crotone Cuneo
min
max
+17 +20 +17 +20 +20 +21 +20 +19 +21 +20 +24 +21
+35 +28 +31 +31 +33 +33 +32 +31 +29 +35 +33 +30
S S S S S S S S S S S
Firenze Genova
N
Perugia
Imperia L’Aquila Lecce Messina Milano Napoli Olbia Palermo Parma
min
max
+18 +22 +21 +13 +17 +27 +23 +22 +17 +23 +19 +18
+37 +27 +29 +33 +32 +31 +32 +32 +29 +30 +32 +35
S S S S S S S S S S S
Pescara Pisa
S
Verona
Potenza R. Calabria Rimini Roma Torino Trento Trieste Udine Venezia
min
max
+18 +16 +21 +25 +21 +20 +21 +19 +24 +17 +22 +20
+30 S +34 S +31 S +34 S +29 S +35 S +30 N +31 S +33 S +31 S +30 S +32 S
LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO Europa min
34 R. Calabria 33 Catania
34
Tirana
30
37
Lisbona
15-20
Belgrado
Milano
IL TEMPO OGGI
Cagliari
30
24 35
27
Fronte Caldo
Vienna
31
Roma
5-10
10-15
26 Berna
Parigi
Kiev
29
Praga
19 Londra 24
Varsavia
30
24
Amsterdam
Madrid
Aosta
Berlino
20
18
Tempo soleggiato sull’Italia per altri 7-10 giorni - a parte temporanei rapidi passaggi nuvolosi a Nord delle Alpi, con qualche temporale sulla cerchia alpina - per la decisa espansione dell’anticiclone nordafricano fino alla Germania e ai Balcani. Però seguiterà a fare caldo fino alla prima settimana di agosto. Il caldo sarà più avvertito su Emilia, Romagna e al Centrosud e, almeno nei prossimi 7 giorni, sarà moderato, con massime per lo più tra 32 e 35 gradi e qualche punta di 36-38 gradi.
Bassa Pressione
0-5
20
Dublino
SITUAZIONE
-5-0
21
Copenaghen
Barcellona
ROMA
24 Stoccolma
Perugia
33
Helsinki
21
Agitato
LAquila
Alta Pressione
-10-5
Oslo
+15 +25 +22 +16 +12 +14 +17 +16 +12 +11 +11 +12 +12 +17 +14 +17 +15 +14 +16 +15 +24 +10 Parigi +15 Praga +11 S. Pietroburgo +14 Amsterdam Atene Barcellona Belgrado Berlino Bruxelles Bucarest Budapest Copenhagen Dublino Edimburgo Francoforte Ginevra Helsinki Kiev Lisbona Londra Lubiana Madrid Mosca Nicosia Oslo
S = Sereno
max
+25 +31 +27 +31 +26 +25 +30 +31 +23 +19 +19 +28 +32 +23 +27 +27 +21 +27 +34 +24 +37 +18 +27 +25 +24
P = Pioggia
SUD AMERICA Isolati acquazzoni lungo le coste meridionali brasiliane, per venti umidi dall’Oceano Atlantico. Improvvisi rovesci e temporali, soprattutto fra pomeriggio e sera, su Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana Francese. Molto caldo nell’interno del Brasile.
P S S S S S S N N P N N S R S S R N S R S R S S C
Sofia Stoccolma Tirana La Valletta Varsavia Vienna Zagabria Zurigo
Africa Casablanca Il Cairo Johannesburg Nairobi Tunisi Americhe Buenos Aires Caracas Chicago Città del Messico Honolulu Houston L’Avana Lima Los Angeles Miami New York
N = Nuvoloso
Casablanca
min
max
+15 +14 +16 +23 +16 +17 +16 +11
+31 +22 +31 +31 +24 +27 +30 +29
N N S S N N S S
+22 +27 +7 +12 +24
+34 +36 +16 +26 +37
C S S N S
+8 +26 +19 +16 +24 +27 +23 +16 +17 +27 +22
+11 +33 +28 +25 +31 +36 +33 +18 +23 +32 +28
N C T P N R P C P
T = Temporale
N
C = Coperto
Toronto
min
max
+20 +13 +17 +1 +20 +21
+25 P +19 B +23 T +18 S +27 R +32 N
+26 +26 +31 +26 +28 +22 +22 +28 +26 +9 +28 +23 +21 +23 +27 +8 +27 +26 +25
+32 +31 +39 +33 +33 +31 +28 +45 +31 +16 +34 +29 +30 +27 +32 +19 +33 +39 +30
Washington Asia/Oceania Bangkok Beirut Dubai Gerusalemme Hong Kong Kuala Lumpur Istanbul La Mecca Manila Melbourne New Delhi Pechino Seul Shanghai Singapore Sydney Taipei Teheran Tokyo V = Neve
R = Rovesci
N N S N T N N S N R C C N R N S R S R
B = Nebbia
AFRICA
Il Cairo
31
S
Rio de Janeiro S. Francisco S.Paolo Santiago
38 29 Lagos
Nairobi
Luanda
28 23 Città del Capo
25
Molte nuvole e piogge sparse su gran parte del Sud Africa per il passaggio di una vasta perturbazione. Improvvisi acquazzoni e temporali, soprattutto nella seconda parte del giorno, sulla fascia di Continente compresa fra Equatore e 15 gradi di latitudine Nord.
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Giovedì Corriere della della Sera Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio 2009 2009 Corriere
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Audrey Hepburn Muti e «Le vie e il cupo Bogey dell’amicizia»
Un film di Billy Wilder, uscito nel ’54, che pur basato su una versione yankee della fiaba di Cenerentola, si segnala per la freschezza sempreverde. Protagonista Audrey Hepburn (foto), racconta la storia di Sabrina, figlia di un’autista della famiglia di miliardari Larrabee. Innamorata dello scapestrato David (William Holden), viene mandata dal padre a Parigi a imparare il bon ton e dimenticare la cotta. Torna cambiata, una vera dame chic e, dopo aver abbagliato l’ex amore, finisce tra le braccia del burbero fratello di lui, Larry, un gessatissimo Humphrey Bogart che non voleva interpretare il film (e si vede) che invece fu e resta un cult.
«Le vie dell’amicizia», una sorta di alta missione musicale all’insegna della pace e dell’amicizia tra i popoli, torna a Sarajevo dove era stata nel ’97. Ideata dal maestro Riccardo Muti (foto) è legata da anni al prestigioso Ravenna Festival che nell’edizione di quest’anno ha tra l’altro ospitato «Rumi», poema sufi con regia di Bob Wilson e musiche di Kudsi Erguner. Stanotte viene trasmessa la registrazione del concerto che Muti ha diretto a Sarajevo con i complessi del Maggio Fiorentino e 103 bambini della Bosnia Erzegovina, interpreti del «Va’ pensiero» dal Nabucco di Verdi. Poi, vengono eseguiti Brahms e la Sinfonia «Eroica» di Beethoven.
Sabrina Raitre, ore 21.10
Le vie dell’amicizia Raiuno, ore 23.35
WHITNEY HOUSTON
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6.00 EURONEWS. Attualità 6.05 ANIMA GOOD NEWS. Attualità 6.10 INCANTESIMO 10. Soap 6.30 TG 1. Nel programma: Previsioni sulla viabilità - Cciss Viaggiare informati 6.45 UNOMATTINA ESTATE. Attualità 10.40 14° DISTRETTO. Telefilm 11.25 APPUNTAMENTO AL CINEMA. Attualità 11.30 TG 1. CHE TEMPO FA. 11.40 LA SIGNORA IN GIALLO. Telefilm 13.30 TELEGIORNALE. 14.00 TG 1 ECONOMIA. Attualità 14.10 VERDETTO FINALE. Attualità 15.00 UN MEDICO IN FAMIGLIA 5. Serie 16.50 TG PARLAMENTO. Attualità 17.00 TG 1. 17.10 CHE TEMPO FA. 17.15 LE SORELLE MCLEOD. Telefilm 18.00 IL COMMISSARIO REX. Telefilm 18.50 REAZIONE A CATENA. Varietà. Con Pupo SERA 20.00 TELEGIORNALE. 20.30 SUPERVARIETÀ. Videoframmenti 21.20 SUPERQUARK. Att. Con Piero Angela 23.30 TG 1. 23.35 LE VIE DELL’AMICIZIA. DA SARAJEVO A SARAJEVO 1997-2009. Musicale
6.25 TG 2 MEDICINA 33. Rubrica 6.30 INDONESIA, VIAGGIO A SUMATRA E JAKARTA. Doc. 6.45 TG 2 SÌ, VIAGGIARE. Attualità 6.55 QUASI LE SETTE. Att. 7.00 CARTOON FLAKES. Ragazzi 10.25 TRACY & POLPETTA. Serie 10.40 TG2 ESTATE. TG 2 E...STATE CON COSTUME. Attualità 11.25 ORGOGLIO. Serie 13.00 TG 2 GIORNO. 13.30 TG 2 E...STATE CON COSTUME. Attualità 13.45 TG 2 SÌ, VIAGGIARE. Attualità 13.50 MEDICINA 33. Rubrica 14.00 7 VITE. Serie 14.25 NUMB3RS. Telefilm 16.00 ALIAS. Telefilm 16.40 LAS VEGAS. Telefilm 17.25 DUE UOMINI E MEZZO. Serie 17.50 SHAUN VITA DA PECORA. Cartoni 18.05 TG 2 FLASH L.I.S. 18.10 RAI TG SPORT. 18.30 TG 2. 18.55 CAMPIONATI MONDIALI: Semifinale e finali. Nuoto
6.00 RAI NEWS 24. Attualità 6.30 IL CAFFÈ DI CORRADINO MINEO. Attualità 8.05 CULT BOOK. Attualità 8.20 OFF HOLLYWOOD 2009. Attualità 8.55 CAMPIONATI MONDIALI 2009. Pallanuoto maschile. Semifinali Nuoto; Tg 3; Rai Sport Notizie; Meteo 3; Batterie Nuoto 14.00 TGR TGR METEO. 14.20 TG3. METEO. 14.45 LA MIA FATTORIA. Documentario 15.00 TG3 FLASH L.I.S. 15.05 TREBISONDA. Ragazzi. JANE E IL DRAGO. Cartoni 17.45 CAMPIONATI MONDIALI 2009. Pallanuoto maschile. Semifinali Nuoto; Finali e Semifinali Nuoto 18.55 METEO 3. 19.00 TG 3.TGR METEO. 20.00 BLOB PRESENTA MOON WALK 1969/1999. Attualità
6.00 LA GRANDE VALLATA. Telefilm 7.30 T.J. HOOKER. Telefilm 8.30 MIAMI VICE. Telefilm 9.20 VIVERE. Soap 10.20 FEBBRE D’AMORE. Soap 10.35 GIUDICE AMY. Telefilm. Con Amy Brenneman, Richard T. Jones, Jessica Tuck 11.30 TG 4. Nel programma: Vie d’Italia 11.40 DOC. Telefilm 12.25 DISTRETTO DI POLIZIA. Telefilm 13.25 ANTEPRIMA TG 4. 13.30 TG 4. METEO. 14.05 IL TRIBUNALE DI FORUM. Attualità 15.10 BALKO. Telefilm 16.10 SENTIERI. Soap 16.35 FILM DUE PER UN DELITTO. (Commedia, Francia, 2005). Di Pascal Thomas. Con Catherine Frot, André Dussollier 18.45 ANTEPRIMA TG 4. 18.55 TG 4. METEO. 19.35 IERI E OGGI IN TV. Varietà 19.55 TEMPESTA D’AMORE. Soap
6.00 TG 5 PRIMA PAGINA. Attualità 8.00 TG 5 MATTINA. 8.30 FINALMENTE SOLI. Serie 9.00 FILM CINQUE BAMBINI ALLA RISCOSSA. (Commedia, Danimarca, 2001). Di Tomas Villum Jensen. Con Peter Gantzler, Wencke Barfoed, Niels Olsen 11.00 FORUM. Attualità 13.00 TG 5. METEO 5. 13.40 BEAUTIFUL. Soap 14.10 CENTOVETRINE. Soap 14.45 FILM ROSAMUNDE PILCHER - SOPRA LE NUVOLE. (Dramm., Austria/Germania). Di Thomas Hezel. Con Christina Beyerhaus, Kristian Kiehling, Charles Brauer 16.35 CARABINIERI. Serie. Nel programma: Tg 5 minuti 18.50 SARABANDA. Quiz. Con Teo Mammuccari. Nel programma: Anticipazione Tg 5
6.10 TRE NIPOTI E UN MAGGIORDOMO. Serie 7.00 HERCULES. Telefilm 8.00 BENTORNATO TOPO GIGIO. Cartoni 8.15 LE AVVENTURE DELLA DOLCE KATY. Cartoni 8.40 LOVELY SARA. Cartoni 9.10 I FLINSTONES. Cartoni 9.40 VITA ALLO ZOO. Cartoni 9.50 YOUNG HERCULES. Telefilm 10.20 XENA, PRINCIPESSA GUERRIERA. Telefilm 11.20 BAYWATCH. Telefilm 12.25 STUDIO APERTO. METEO. 13.00 STUDIO SPORT. 13.40 CARTONI ANIMATI. 15.00 DAWSON’S CREEK. Serie 15.55 IL MONDO DI PATTY. Telenovela 16.50 SLEEPOVER CLUB. Telefilm 17.25 CARTONI ANIMATI. STUDIO APERTO ANTICIPAZIONI. 18.30 STUDIO APERTO. METEO. 19.00 STUDIO SPORT. 19.25 LOVE BUGS 3. Serie 19.40 BUONA LA PRIMA! Serie
6.00 TG LA7. Nel programma: Meteo; Oroscopo; Traffico 7.00 OMNIBUS ESTATE. Attualità 9.15 OMNIBUS - LIFE ESTATE. Attualità 10.10 PUNTO TG. 10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Attualità 10.20 MOVIE FLASH. Att. 10.25 CUORE E BATTICUORE. Telefilm 11.25 MOVIE FLASH. Att. 11.30 MIKE HAMMER. Telefilm 12.30 TG LA7. 12.55 SPORT 7. 13.00 L’ISPETTORE TIBBS. Telefilm 14.00 FILM UN UOMO, UNA DONNA E UNA BANCA. (Commedia, Canada, 1979). Di N. Black. Con D. Sutherland, B. Adams. 16.00 MOVIE FLASH. Att. 16.05 STAR TREK CLASSICS. Telefilm 17.10 LA7 DOC. Documentario 18.05 DUE SOUTH - DUE POLIZIOTTI A CHICAGO. Telefilm 19.00 MURDER CALL. Telefilm
20.25 ESTRAZIONI DEL LOTTO. Varietà 20.30 TG 2 20.30. 21.05 CRIMINAL MINDS. Telefilm. Con Shemar Moore, Matthew Gray Gubler, Thomas Gibson 22.40 LIFE ON MARS.Telefilm 23.35 TG 2.
20.15 WIND AT MY BACK. Telefilm 20.35 UN POSTO AL SOLE D’ESTATE. Soap 21.05 TG 3. 21.10 FILM SABRINA. (Commedia, Usa, 1954). Di B. Wilder. Con H. Bogart, A. Hepburn, W. Holden.
20.35 EUROPA LEAGUE: Roma - AA Gent. Calcio 22.35 FILM L’ALLENATORE NEL PALLONE. (Comico, Italia, 1984). Di S. Martino. Con L. Banfi, A. Roncato 0.55 TG 4 RASSEGNA STAMPA. Attualità
20.00 TG 5. METEO 5. 20.30 PAPERISSIMA SPRINT. Varietà 21.10 FILM PALERMO MILANO SOLO ANDATA. (Dramm., Italia, 1995). Di C. Fragasso. Con G. Giannini, R. Bova, R. Memphis
20.15 MERCANTE IN FIERA. Quiz. Con P. Insegno 21.10 LIFE. Telefilm. Con Damian Lewis, Sarah Shahi, Adam Arkin 23.00 PRISON BREAK. Telefilm 0.55 TALENT 1 PLAYER. Musicale
20.00 TG LA7. 20.30 GRAZIE AL CIELO SEI QUI - SKETCHES. Varietà 21.10 FILM IN NOME DEL PAPA RE. (Dramm., Italia,1977).Di L.Magni. Con N. Manfredi, C. Scarpitta, D. Mattei. 23.30 COLD SQUAD. Telefilm
23.50 PRIMEVAL. Telefilm 1.30 TG PARLAMENTO. Attualità 1.40 SWINGTOWN. Telefilm 2.20 METEO 2.
23.10 23.15 23.50 0.45
1.20 STUDIO 60 ON THE SUNSET STRIP. Telefilm 2.30 HUFF. Telefilm 3.20 TRU CALLING. Telefilm
0.15 TG LA7. 0.35 MOVIE FLASH. Att. 0.40 FILM RASPUTIN. (Drammatico, Fr./italia, 1954).
1.25 TG 1 - NOTTE. 1.55 CHE TEMPO FA. 2.00 ESTRAZIONI DEL LOTTO. Varietà 2.10 SOTTOVOCE.
TG REGIONE. TG3 LINEA NOTTE. DOC 3. Documentario OFF HOLLYWOOD 2009. Attualità
1.10 STASERA A TEATRO. Varietà 1.15 FILM L’ANTICRISTO. (Horror, Italia, 1974). Di A. De Martino
23.30 TERRA! ESTATE. Reportage 0.40 TG 5 NOTTE. METEO 5. 1.10 PAPERISSIMA SPRINT. Varietà
mtv.it 14.00 14.30 15.00 16.05 16.30 18.05 19.05 20.05 21.00 22.00 23.05 24.00
RUN’S HOUSE. Serie GINTAMA. Cartoni LOVETEST. Varietà COCA COLA LIVE @ MTV: SUMMER SONG. Musicale SUMMER HITS. Musicale MTV 10 OF THE BEST. Musicale TRL TOUR. Musicale CLUELESS. Serie LESS THAN PERFECT. Serie BROOKE KNOWS BEST. Varietà A SHOT AT LOVE WITH TILA TEQUILA. Varietà LAZARUS. Musicale
AllMusic allmusic.tv 6.30 IN THE MORNING. Musicale 9.30 THE CLUB. Musicale 10.00 ROTAZIONE MUSICALE. Musicale 12.00 INBOX. Musicale 13.30 THE CLUB. Musicale 14.00 ALL NEWS. 14.05 ALL MUSIC LOVES INDIE. Musicale 15.00 INBOX. Musicale 16.00 ALL NEWS. 16.05 ROTAZIONE MUSICALE. Musicale 19.00 ALL NEWS. 19.05 THE CLUB. Musicale 19.30 INBOX. Musicale 21.00 MONO. Attualità 22.00 ALL MUSIC LOVES INDIE. Musicale 23.00 NIGHT RMX. Musicale 24.00 THE CLUB. Musicale 1.00 ALL NIGHT. Musicale
Film e programmi Nino Manfredi fa il monsignore
Raoul Bova aiuta Giannini al processo
Radio RADIO 1
Tre rivoluzionari, a Roma nel 1867, sono arrestati per aver fatto saltare una caserma. La madre di uno di loro, contessa, si rivolge a monsignor Colombo (Nino Manfredi, foto). In nome del papa re La7, ore 21.10
Accusato da un pentito, Turi Leofonte (Giancarlo Giannini) viene tradotto da Palermo a Milano per il processo contro un boss. Lo scorta un abile ufficiale (Raoul Bova, foto). Palermo Milano solo andata Canale 5, ore 21.10
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40 GRADI . IL CAMMELLO DI RADIO2 - XXL. CONDOR. 610 (SEI UNO ZERO). UN GIORNO DA PECORA. ALLE 8 DELLA SERA. MEGLIO STASERA. IL CAMMELLO DI RADIO2 - PER FORTUNA CHE C’È LA RADIO. 24.00 LA MEZZANOTTE DI RADIO2.
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13.00 IL TERZO ANELLO - ALADINO. 14.00 DALLE 2 ALLE 3 TEMI E VARIAZIONI. 15.00 FAHRENHEIT - I LIBRI E LE IDEE. 16.00 GLI INCONTRI DI FAHRENHEIT. 18.00 IL TERZO ANELLO - DAMASCO. 19.00 HOLLYWOOD PARTY. 19.53 RADIO3 SUITE. 20.00 IL CARTELLONE. 24.00 BATTITI.
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Banfi torna in serie A Diana, pilota aerea disubbidisce al nonno con la Longobarda
La Longobarda, squadra guidata da Oronzo Canà (Lino Banfi, foto), riesce a tornare in serie A. L’allenatore deve però affrontare tutti i problemi del calcio moderno. L’allenatore nel pallone Retequattro, ore 22.35
Scritto da Rosamunde Pilcher (foto), il film tv è la storia di Diana, giovane pilota aerea, che torna in Cornovaglia dal nonno. Lui vorrebbe sposarla al ricco Robert, lei ama Robert. Rosamunde Pilcher-Sopra le nuvole; Canale 5, ore 14.45
Tra i bisonti giganti con Piero Angela
Vacanze: Mykonos o anche la Romagna
Puntata in gran parte negli Stati Uniti: Piero Angela (foto) «incontra» i bisonti giganti nel parco di Yellowstone, poi ci porta al centro studi terremoti a Parkfield, in California. Superquark Raiuno, ore 21.20
Mykonos, Formentera, ma anche la riviera romagnola e la Sardegna: sono le mete delle vacanze estive dei giovani. Toni Capuozzo (foto) e Sandro Provvisionato le raccontano. Terra! Estate Canale 5, ore 23.30
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Corriere della della Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio2009 2009 Corriere Sera Giovedì
Dal Satellite La sgangherata truppa di Vittorio Gassman
Nel Medioevo il cavaliere Brancaleone da Norcia (Vittorio Gassman, nella foto) parte con uno sgangherato manipolo di uomini per conquistare un nuovo feudo. Sulla loro strada incontreranno diversi personaggi. Un film del ’66, regia di Mario Monicelli. L’armata Brancaleone Raisat Cinema, ore 21
Hilary Swank, la prof tra gli emarginati
Dopo gli scontri razziali del 1992 a Los Angeles, un'insegnante (Hilary Swank, foto) cerca di educare una classe di emarginati alla tolleranza e al dialogo, invitandoli a tenere dei diari, che diventeranno un libro emozionante e illuminante. Da una storia vera. Freedom Writers Sky Cinema Hits, ore 21.15
Così Toni Servillo «recita» Andreotti
Paolo Sorrentino fa un ritratto grottesco di Giulio Andreotti, tra i leader della Democrazia Cristiana, protagonista nel bene e nel male della storia italiana del dopoguerra. Nella foto, Toni Servillo. Nel cast anche Anna Bonaiuto e Piera Degli Esposti. Il divo Sky Cinema 1, ore 22.45
Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv
Cinema 18.45 NÉ ONORE NÉ GLORIA Attori di grosso calibro e di diverse nazionalità (tra cui C. Cardinale) riuniti in una produzione dal budget imponente ambientata in Indocina e in Algeria. Sky Cinema Classics 19.00 TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO Remake de “L’invasione degli ultracorpi” di Don Siegel, con D. Sutherland e J. Goldblum. MGM 19.10 CATTIVE COMPAGNIE Thriller con R. Lowe e J. Spader, ispirato alla pellicola di A. Hitchcock “L’altro uomo”. Primo premio al Mystfest di Cattolica. Sky Cinema Hits HD 19.15 PUNTO DI ROTTURA - BREAK UP Jimmy (B. Fonda) è sposata con Frankie, un uomo violento. Quando viene ucciso, è lei la prima indiziata, ma il detective Box (K. Sutherland) vuole vederci chiaro. Sky Cinema Max HD 19.25 LEONI PER AGNELLI R. Redford dirige ed interpreta una pellicola sulla guerra degli Usa in Afghanistan. Con un’ottima M. Streep nel ruolo di una giornalista. Sky Cinema Mania 21.00 14 ANNI VERGINE Sam Leonard è un adolescente poco attraente: è basso, ha gli occhiali e dei genitori apprensivi. Come reazione inizia a mentire... Sky Cinema 1 HD IL MIO RAGAZZO È UN BASTARDO Commedia rosa del 2006, interpretata da J. Metcalfe, il popolare giardiniere del telefilm “Desperate Housewives”. Sky Cinema Family BE KIND REWIND - GLI ACCHIAPPAFILM M. Gondry dirige J. Black e M. Def in una divertente commedia dove si realizzano i remake dei film andati smagnetizzati. Sky Cinema Mania
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STREGATA DALLA LUNA Tre Oscar (alle interpreti Cher e O. Dukakis e alla sceneggiatura), per questa commedia brillante diretta con mestiere da N. Jewison. MGM QUESTO MONDO È MERAVIGLIOSO Per il detective privato Johnson (J. Stewart), la ricerca di una mezza moneta diventa il modo per scoprire un assassino. Sky Cinema Classics NEL CENTRO DEL MIRINO Una seconda opportunità per Frank Horrigan (C. Eastwood), guardia del corpo del Presidente. Sky Cinema Max HD L’ARMATA BRANCALEONE Il condottiero Brancaleone da Norcia (V. Gassman) raccoglie una compagnia di ventura, per conquistare un feudo pugliese. Capolavoro di M. Monicelli, realizzato nel 1966. Raisat Cinema FREEDOM WRITERS Erin (H. Swank) arriva alla Woodrow Wilson High School di Long Beach con grandi ideali. La realtà è peggiore dell’immaginabile. Sky Cinema Hits HD GLI AMMUTINATI DEL BOUNTY Il kolossal interpretato da M. Brando ha ricevuto 7 Nominations agli Oscar. L’ammutinamento di alcuni marinai a Tahiti. Sky Cinema Classics UNA MOGLIE BELLISSIMA Mariano (L. Pieraccioni) e Miranda (L. Torrisi) hanno un banco di frutta e verdura. Quando propongono a Miranda di posare per un calendario... Sky Cinema Family IL DIVO Meritato premio della giuria 2008 al Festival di Cannes per la biografia di P. Sorrentino su G. Andreotti, interpretato da un perfetto T. Servillo. Sky Cinema 1 HD LA BRIGATA DEL DIAVOLO Nel 1942 un gruppo di valorosi soldati viene
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addestrato per una missione in Italia. Con W. Holden e C. Robertson. Film del 1968. MGM LA PATATA BOLLENTE Il film racconta l’esistenza di un operaio (R. Pozzetto) che salva la vita ad un omosessuale. Dirige Steno. Sky Cinema Mania QUALCUNO STA PER MORIRE Le tragiche imprese di una banda malviventi capeggiata da una donna. Dirige C. Franklin nel 1992. Sky Cinema Max HD TRANSFORMERS Due razze aliene nemiche, gli Autobots e i Decepticons, giungono sulla Terra in cerca di forme di energia. Con S. LaBeouf. Sky Cinema Hits HD GANGSTER N.1 Malcolm McDowell, indimenticabile protagonista di “Arancia Meccanica” è il Gangster N.55. Sky Cinema Mania JUMPER David (H. Christensen) ha la capacità di teletrasportarsi ovunque voglia. Dopo anni vissuti svaligiando banche, si trova davanti i Paladini... Sky Cinema 1 HD INGANNO FATALE Charlie Thorpe (B. Zane), un rapinatore esperto in sistemi di sicurezza, uscito di prigione accetta di lavorare per una banca... MGM YOUNG GUNS 2 New Mexico, 1878. Sei ragazzi vengono reclutati da un ricco inglese: devono proteggere il suo ranch. Con E. Estevez e K. Sutherland. Sky Cinema Max HD TOM HORN Penultimo film interpretato da Steve McQueen. Perfetta ambientazione western. Sky Cinema Classics NARC - ANALISI DI UN DELITTO Un agente della narcotici (J. Patric) viene richiamato in servizio, nonostante la sospensione. Dirige J. Carnahan nel 2002. Sky Cinema Hits HD
14.00 BEACH VOLLEY: BIBIONE Chiquita Cup 4 x 4 femminile. Replica Sky Sport 2 14.45 BASEBALL: GIRONE DI SEMIFINALE Campionato Italiano. Replica RaiSport più 15.30 CALCIO: FRANCIA - INGHILTERRA Campionato Europeo U19. Diretta Eurosport 16.00 SURF: QUICKSILVER PRO, GOLD COAST 2009 Men’s World Championship 2009 Yacht & Sail RUGBY: SUD AFRICA - NUOVA ZELANDA Tre Nazioni. Sintesi Sky Sport 2 17.15 13º CAMPIONATO MONDIALE DI NUOTO Diretta RaiSport più 17.30 NUOTO: GIORNO 5 Campionato del Mondo. Diretta Eurosport 18.00 BASKET: LA FORTEZZA BOLOGNA FORTITUDO BOLOGNA Campionato Italiano - Serie A. Sintesi Sky Sport 2 19.00 BEACH SOCCER: 6ª TAPPA: LIGNANO SABBIADORO, 1ª PARTE Tour 2009 Sky Sport 1 20.30 TIRO A VOLO: CAMPIONATO EUROPEO Differita RaiSport più 20.40 CALCIO: AS MONACO - INTER Trofeo Pirelli 2009. Diretta Sky Sport 1 21.00 13º CAMPIONATO MONDIALE DI NUOTO Diretta RaiSport più 23.00 VELA: FRANCIA iShares Cup 2009 Yacht & Sail 24.00 POKER: POKER WORLD SERIES 2005 Replica Sky Sport 2 0.05 CALCIO: WOLFSBURG - SCHALKE 04 Il Partitone - Bundesliga. Replica Sky Sport 1 0.15 CALCIO: BRASILE - BOLIVIA Qualificazioni Mondiali Sport Italia 0.45 WRESTLING: WWE 24/7 PREVIEW Replica Sky Sport 2
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13.20 L’ARTE DELLA GUERRA History Channel 14.05 MARCHIO DI FABBRICA Discovery Science 14.30 THE AQUANAUTS Yacht & Sail 15.00 WILD TRIBE - REEF GYPSIES Yacht & Sail 16.05 NEL CENTRO DEL MIRINO History Channel 17.00 I MISTERI DEGLI ABISSI History Channel 18.05 MARCHIO DI FABBRICA Discovery Science 18.15 VENUS EXPRESS: UN SATELLITE ALL’INFERNO National Geographic 19.10 IN BATTAGLIA History Channel 20.05 ANTICHE INVENZIONI History Channel 21.00 LA STORIA DELL’UNIVERSO 3 History Channel 21.10 NATGEO LINK National Geographic 21.30 DREAMWRECKS Yacht & Sail 22.00 MEDITERRANEO.SUB II Yacht & Sail 22.05 MARCHIO DI FABBRICA Discovery Science
LAW AND ORDER Fox Crime HD DESPERATE HOUSEWIVES Fox Life DR. HOUSE Fox HD SISTERS LEI BEVERLY HILLS, 90210 Sky Uno MATLOCK Fox Crime HD THE O.C. Fox HD CRIMINI DI FAMIGLIA Jimmy CROSSING JORDAN Sky Uno KYLE XY Fox HD CRIMINI DI FAMIGLIA Jimmy FLOR Cartoon Network SEINFELD Jimmy PROFILER. INTUIZIONI MORTALI LEI SCRUBS Fox HD L’ATELIER DI VERONICA LEI LA NUOVA FAMIGLIA ADDAMS Jetix NIP/TUCK Jimmy MISSING Fox Life MENTAL Fox HD QUEER AS FOLK Jimmy REAPER Fox HD DESPERATE HOUSEWIVES Fox Life DONNE ASSASSINE Sky Uno BROTHERS & SISTERS Fox Life
PROTAGONISTE LEI RADIO SEX Sky Uno ICARLY Nickelodeon CRAZY WORLD Sky Uno CAMP ORANGE Nickelodeon KENDRA E! CORSA AI VERTICI E! ROCKY MARCIANO MGM STREETS OF HOLLYWOOD E! ZOEY 101 Nickelodeon VEDIAMO SE ABBOCCANO Jimmy MAXIM HOT 100 2009 E! LEI SUL DIVANO LEI DRAKE & JOSH Nickelodeon DHARMA & GREG Fox Life LA TATA Fox Life MOMMA’S BOYS E! HIP HOP GIRLS E! LE RAGAZZE DI PLAYBOY E! REPARTO MATERNITÀ Fox Life NAKED WILD ON E! STRAORDINARIA MRS PRITCHARD LEI 0.20 MOONLIGHT & VALENTINO Sky Cinema Family
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MR BEAN Jetix I SIMPSON Fox HD BEN 10 Cartoon Network TOOT & PUDDLE Boomerang SECRET SATURDAYS Cartoon Network MONSTER ALLERGY Jetix ANNA DAI CAPELLI ROSSI DeAkids BLUE DRAGON Cartoon Network ZIGBY RaiSat YoYo PEPPA PIG 2 RaiSat YoYo AMICI AMICI RaiSat YoYo AMERICAN DAD Fox HD TEEN TITANS Cartoon Network I PUFFI Boomerang I SIMPSON Fox HD L’ALBERO AZZURRO RaiSat YoYo INCANTEVOLE CREAMY DeAkids SPONGEBOB Nickelodeon PICCOLI BRIVIDI Jetix TOM & JERRY Boomerang DUE FANTAGENITORI Nickelodeon HEIDI DeAkids DREAM TEAM Cartoon Network
A fil di rete di Aldo Grasso
De Andrè ritratto in stile rotocalco
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er un attimo ho temuto che la signora in biondo che si intravedeva nello studio di Bruno Vespa fosse Dori Ghezzi. La serata estiva di Porta a porta era infatti dedicata ad amori celebri nel mondo della canzone: Rita Pavone e Teddy Reno, Gino Paoli e le sue molte donne, Claudia Mori e Adriano Celentano e, appunto, Dori Ghezzi e Fabrizio De Andrè. Per fortuna la signora in biondo era Silvana Giacobini, al cui fianco sedevano Paolo Limiti, il tintissimo Dario Salvadori e Giorgio Merk, Vincitori e vinti figlio di Rita e Teddy (Raiuno, martedì, ore 23.25). Sia chiaro, nulla contro chi frequenta il saLuca lotto di Vespa, anzi. Ma uno imZingaretti Montalbano, magina che la vita sia fatta ananche in che di distinzioni, differenze, replica, batte diversità: una personalità si afle fiction estive. Raiuno ferma prendendo distanza daripropone in piena gli altri. Insomma, per farla estate «Par condicio», breve, uno che è cresciuto che vede il ritorno di amando De Andrè non può Montalbano/Zingaretti: amare la Giacobini, il suo mola seguono in prime do di raccontarsi il mondo. time 4.691.000 In passato, ascoltando De spettatori, il 25,5% di Andrè si scopriva intanto che share accanto a lui c’era una persona formidabile, Dori Ghezzi. Dopo i giorni del rapimento in Patrick Sardegna Fabrizio dichiarava: Bauchau «Dori è stata un indispensabile Il Mystère sostegno per me durante quei d’Oltralpe 117 giorni. Mi sono reso conto superato anche in questa circostanza, se dalla Sicilia di ci fosse stato bisogno di una Montalbano. Record conferma, che è la compagna d’ascolti in Francia, che mi ci voleva, la donna che la serie «Mystère» con avevo cercato in questi anni; Patrick Bauchau non nei momenti di disperazione entusiasma gli italiani: mi dicevo: coraggio, dignità, 3.079.000 spettatori, volontà; guarda Dori, prendi 16,2% di share esempio da lei». In segno d’amore, sigilla in una canzone la riconoscenza: "E se vai all’Hotel Supramonte e guardi il cielo/ tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo...". Nulla contro il salotto di Vespa, ma il ritratto dei due emerso dalla discussione in studio è qualcosa che appartiene all’ideologia del rotocalco, non certo al sentimento. Al banale, non all’amore. Il paradiso geme al fondo della coscienza, mentre il talk si nutre di sotterfugi consolatori. Ancorché estivi.
Digitale Terrestre Elio Germano e Riccardo Scamarcio due fratelli divisi dalla fede politica Luchetti dipinge il ritratto di una famiglia e di un’epoca: quella a cavallo tra gli anni 60 e 70. Due fratelli (Elio Germano e Riccardo Scamarcio, foto) si scontrano di continuo per le posizioni politiche opposte. Mio fratello è figlio unico Premium Gallery Mya, ore 21 PREMIUM GALLERY JOI
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15.02 PRIMA O POI DIVORZIO! VI. Serie 15.50 L&O: CRIMINAL INTENT VI. Telefilm 16.36 EVERWOOD II.Telefilm 17.20 JUNGLE JAIL. Corto. 17.30 ER - MEDICI IN PRIMA LINEA XIV. Telefilm 19.03 PRIMA O POI DIVORZIO! VI. Serie 19.28 F.B.I. PROTEZIONE FAMIGLIA. Telefilm 20.12 THE GUARDIAN II. Telefilm 21.00 JUSTICE - NEL NOME DELLA LEGGE. Telefilm 22.31 L’ALTRO LATO DEL PARADISO. Film 0.23 L&O: CRIMINAL INTENT VI. Telefilm
15.05 STAR TREK. Telefilm 16.00 BIONIC WOMAN. Telefilm 16.45 TERMINATOR. Telefilm 17.30 WEST WING 3. Telefilm 18.20 SPECIAL UNIT 2. Telefilm 20.15 TERMINATOR. Telefilm 21.00 VAN HELSING. Film 23.10 HEROES UNMASKED 3. Documentario 23.30 HEROES 3. Telefilm 0.15 HEROES 3. Telefilm 1.00 BIONIC WOMAN. Telefilm
14.30 GOSSIP GIRL 2. Telefilm 15.13 SIDE ORDER OF LIFE. Telefilm 15.58 APPUNTAMENTO A TRE. Film 17.38 IN RICCHEZZA E IN POVERTÀ. Film 19.34 SUMMER DREAMS. Telefilm 20.33 LE COSE CHE AMO DI TE 4. Serie 21.00 MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO. Film 22.45 GREY’S ANATOMY 2. Telefilm 0.16 CLOSER 4. Telefilm 1.02 BOSTON LEGAL 4. Telefilm
RAI 4 17.00 CODICE MATRIX. Telefilm 17.45 VERITAS: THE QUEST. Telefilm 18.35 BEVERLY HILLS 90210. Telefilm 19.30 MELROSE PLACE 3ª STAGIONE. Serie 20.20 STREGHE 4. Serie 21.10 ANGEL. Serie 22.00 ANGEL. Serie 22.50 VERITAS: THE QUEST. Telefilm 23.35 TAKEN. SERIE 1.10 VENERDÌ 13 PARTE IV CAPITOLO FINALE. Film
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DAHLIA TV 15.00 UDINESE - MILAN. Calcio DAHLIA SPORT 15.00 PROBULL RODEO. Rodeo XTREME 16.45 BOLOGNA - LECCE. Calcio DAHLIA SPORT 17.30 CHILLI FACTOR. Basket XTREME 19.30 INDYCAR. Rubrica sportiva DAHLIA SPORT 20.00 TRILOGY. Sport XTREME 21.15 ASCOLI - LIVORNO. Calcio DAHLIA SPORT 23.00 BODOG. Poker XTREME 24.00 NWE DESTINY. Wrestling XTREME
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Giovedì Corriere della della Sera Sera Giovedì 30 30 Luglio Luglio 2009 2009 Corriere
Notizie in 2 minuti Primo piano Risorse per il Sud e la cultura Arrivano 4 miliardi di euro per la Sicilia. E un decreto legge darà una boccata d’ossigeno, cioè 60 milioni, al mondo dello spettacolo e della cultura dopo le proteste contro i tagli del governo. Sono le due novità annunciate da Silvio Berlusconi al termine di un pranzo di lavoro a Palazzo Grazioli con i ministri interessati.
Focus La Banca europea e la crisi Due anni fa la Banca centrale europea apriva una linea di credito a breve di 95 miliardi di euro riservata alle banche in difficoltà. Sembrava ordinaria amministrazione ed era, invece, il prologo di un dramma che avrebbe portato le banche centrali e i governi a imbottirsi di titoli tossici e azioni bancarie come mai era accaduto nei decenni più statalisti del Novecento.
Cronache Gravidanze interrotte in calo E’ il calo più sensibile degli ultimi undici anni. Il 4,1 in meno di gravidanze interrotte ogni mille donne rispetto al 2007. Il 48,3 rispetto al 1982. Significa che in 5.150 in Italia hanno deciso di non rinunciare a diventare madri. « E’ il segno che la legge 194 funziona e non va modificata» commenta Eugenia Roccella sottosegretario al Welfare.
Esteri Attentato in Spagna: 55 feriti L’Eta cercava la strage. Cinquantacinque persone sono rimaste ferite, nessuna in modo grave, per l’esplosione di un’autobomba presso una caserma della Guardia civil della città di Burgos, nel nord della Spagna. La polizia attribuisce l’attentato ai separatisti baschi. Parte della facciata è andata distrutta e la caserma è stata evacuata.
Economia Alitalia, pareggio in tre anni «Alitalia migliora, il pareggio sarà raggiunto in tre anni». Roberto Colaninno ha presentato i risultati di periodo giudicati inferiori alle previsioni. Sulle cifre pesa la congiuntura negativa del trasporto aereo. La perdita operativa è di 273 milioni nel semestre.
Cultura Unamuno, tra fede e ragione Il pensiero di Miguel de Unamuno y Jugo, poeta, filosofo, scrittore e grande maestro spagnolo del primo Novecento: una continua lotta tra fede e ragione. Cattolico, aveva dubbi sull’immortalità e racconta di un parroco che non credeva nella resurrezione. Tradizionalista, fu contro il franchismo.
Spettacoli Binoche: «Un set di passioni» «Il mio set di passioni è una sfida all’Iran. Giro il film proibito di Kiarostami» dice Juliette Binoche protagonista assieme a William Shimmel di «Copia conforme». Il regista iraniano sta girando la pellicola a Lucignano, in provincia di Arezzo. L’attrice interpreta una gallerista francese.
Sport Pellegrini, nuovo record Nuovo record del mondo per la campionessa veneta di nuoto Federica Pellegrini. Dopo i 400 nello stile libero ha vinto anche i 200 con 1 minuto 52 secondi e 98. «Ho pianto anche mezz’ora prima della partenza - ha ricordato Federica dopo la gara - mi sentivo un po’ di debolezza addosso».
Schumacher torna in pista Michael Schumacher, sette volte campione del mondo in F1, torna alla guida della Ferrari. Prenderà il posto del pilota brasiliano Felipe Massa in ospedale dopo l’incidente nel Gp d’Ungheria. Nei prossimi giorni seguirà un programma per prepararsi al Gran Premio d’Europa del 23 agosto.
Oggi su www.corriere.it La coppia dell’estate
Eli e George in fuga Clooney e la Canalis in moto, immortalati dai paparazzi a Laglio, sul Lago di Como, nei pressi della villa dell’attore. Online tutte le foto della soubrette e della stella di Hollywood.
Scoperta nel Borneo
Mete alternative
Il vascello del tesoro
Ferie a Forcella beach
Un imprenditore tedesco trova una fortuna su una nave pirata, la Forbes, naufragata nel 1806.
Tra i palazzi spuntano due piscine, un gazebo con tavolo, sedie e persino il barbecue. Guarda le foto.
Ferie Vip
Le immagini
Le vacanze dei leader
L’Arno soffoca
Obama nella East Coast, la Merkel sulle Dolomiti e Sarkozy in Costa Azzurra, dalla moglie. Le foto.
Temperature elevate e scarso ricambio delle acque. Invasione di alghe nel fiume. Guarda le foto.
Il video/1
Il video/2
Arbitro rischia il linciaggio
Dinosauri animati
Espelle tre giocatori, giudice di gara cinese inseguito dai calciatori.
Lo show in Giappone: all’Expo di Makuhari un piccolo Jurassic Park.
Da domani 31 luglio Mina Collection 10ª uscita
e 12,90
Con il «Corriere della Sera» da domani in edicola la decima uscita della raccolta Mina Collection: questa volta viene proposto il doppio cd dal titolo «Catene»
* Con "Io Donna" e 3,00; con "Style Magazine" e 3,50; con "Corriere Enigmistica" e 2,80; con "Il grande cinema di Totò" e 11,49; con "Economia e Famiglia" e 8,40; con "Le Fiabe sonore" e 8,49; con "L’Europeo" e 9,40; con "I Mitici Disney" e 10,49; con "Supereroi. Le grandi saghe" e 11,49; con "Le inchieste del commissario Maigret" e 8,49; con "Bianco e nero all’italiana" e 14,40; con "Mina Collection" e 14,40; con "L’Europeo. Cronaca nera" e 8,40; con "Domande e risposte" e 7,40; con "Guide Weekend" e 7,49; con "Enciclopedia della battuta" e 9,40; con "Rock Legends" e 14,40; Con "Il Mondo" e 3,50.
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