Consiglio Comunale Del 27 Maggio 2009 Tarsu

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LA FENICE PER MEDIGLIA Consiglio Comunale del 27 maggio 2009 Intervento del Capogruppo VARIAZIONE TARSU Questa è l’ennesima dimostrazione dell’ arroganza e della totale inaffidabilità dimostrate da parte di una Azienda, che ospite di un comune da oltre un decennio col proprio impianto, esercita nei confronti dei suoi cittadini. Quei cittadini che hanno sopportano in tutti questi anni disagi e i rischi cagionati dalle pesanti emissioni di odori e dai vari incendi divampati nell’impianto medesimo. Malgrado tutto, gli stessi devono anche prendere atto delle persistenti inottemperanze alle disposizioni normative e contrattuali da parte della medesima Azienda, che pur non essendo nuova a tali defezioni si è ritrovata in mano, nel corso degli anni, concessioni che un pezzo alla volta autorizzavano l’ampliamento dell’impianto dei rifiuti di Bustighera. Oltretutto, come più volte fatto rilevare dalle opposizioni, si prende atto della totale inesistenza di adeguate garanzie fidejussorie per fermo attività mai richieste in sede contrattuale da parte dell’A.C. Oggi stiamo a dire ai nostri concittadini, che causa l’ennesima insolvenza dell’Azienda MESECO, a loro compete accollarsi l’onere di coprire il buco di bilancio venutosi a creare. Il Gruppo Consiliare della “Fenice per Mediglia” sostiene che sia giunto definitivamente il momento per dire basta a questa pantomima amministrativa. “l’ultima goccia ha fatto traboccare il vaso”, e chi intende a vario titolo di occuparsi di pianificazione della gestione dei rifiuti lo faccia, ma lo faccia in maniera seria e sensata, con raziocinio e cognizione di causa. Questa esperienza ci ha dimostrato che oltre agli aspetti amministrativi bisogna tener conto anche della credibilità e della professionalità paventata da coloro che si propongono come fautori o esecutori di faraonici progetti, panacea di tutti i mali e portatori di benessere gratuito. Fatta questa premessa, la domanda nasce d’obbligo, perché la società MESECO non vuole ottemperare agli impegni contrattuali assunti con l’A.C.? E se la Giunta Comunale, che allo stesso tempo, convinta delle proprie ragioni, è in procinto di avviare un procedimento per esigere quanto dovuto dalla stessa MESECO (Circa 480.000 €)

- per quale ragione non ha pensato di utilizzare i fondi di riserva di bilancio? - nel momento in cui si risolverà questo contenzioso, cosa ne farà dei soldi rastrellati nelle tasche dei cittadini in questa operazione? Si andrà forse ad arricchire ulteriormente il disavanzo di amministrazione per finanziare spese folli ed insensate? Comunque, al fine di elaborare una valutazione politica in merito, corre l’obbligo di partire almeno da un punto fermo: a Mediglia la TARSU, i cittadini l’ hanno sempre pagata al pari dei cittadini di altri comuni limitrofi, che non ospitano e mai hanno ospitato sul loro territorio impianti di trattamento dei rifiuti. Eppure il Comune di Mediglia, per convenzione conferiva presso l’impianto di Bustighera i propri rifiuti a prezzi di favore rispetto agli altri comuni e la questione è curiosa allorquando il medesimo ne ricavava anche degli aggi e un po meno nel momento in cui parte dei ricavati derivanti dalla MESECO venivano investiti dall’A.C. in servizi diversi dal capitolo dei rifiuti. Ricapitolando a noi i conti non tornano: - il Comune conferiva i propri rifiuti a un prezzo vantaggioso rispetto ad altri comuni; - ne ricavava degli aggi che solo in parte erano reinvestiti sul servizio diretto di gestione dei rifiuti; RISULTATO – I CITTADINI DI MEDIGLIA PAGAVANO COME GLI ALTRI, ANZI OGGI PAGANO IL 35 % IN PIU’ Ciò premesso e considerando che la copertura totale del servizio è un fatto acclarato, corre l’obbligo spiegare ai cittadini per quale motivo costoro si devono accollare un aumento del 35% dell’imposta, o meglio, quali sono i servizi che sono rimasti scoperti da tale ammanco di entrata. E soprattutto, prima di far gravare un’ulteriore peso economico sulle spalle dei cittadini si chiede se è stata fatta da parte della Giunta un’analisi della indispensabilità o essenzialità dei medesimi? Quali sono questi servizi? Noi, a costo di far peccato, vogliamo pensar male al punto tale di affermare che questa operazione sembra un maldestro tentativo di esercitare una pressione psicologica nei confronti della cittadinanza che stanca di essere presa in giro sulla faccenda degli aggi faraonici derivanti da questo e quell’impianto dei rifiuti che oggi si stanno legittimamente opponendo alla realizzazione del Gassificatore.

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