Billy Numero 10 29 Giugno

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all’interno

arena romagna

CINEMA SOTTO LE STELLE 29 GIUGNO-12 LUGLIO

Billy rivista cinematografica romagnola 29 giugno 2009 - Numero 10

Soffocare I Love Radio Rock Coraline recensioni Il dinamico duo Coen’s/Mc Carthy cineLetteratura

L’estate cinematografica in tv cineAscolti Elvis vive/Bubba Ho-tep cinerdmatografo

Firenze Palazzo Pitti Pavia Scuderie del Castello Visconteo Firenze Museo del Bargello speciale mostre

Scipione e Magni al Festival del Mondo Antico réportage Rénaissance britannica cineOltremanica

Come abbiamo vinto il premio Ilaria Alpi Il riconoscimento a Matteo Lolletti e Lisa Tormena

29 giugno 2009 - Numero 10

sommario Bussola....................................... Strane coincidenze Ilario Gradassi Billy Réportage............................. Come abbiamo vinto il premio Ilaria Alpi Matteo Lolletti Billy Réportage............................. Magni Scipionii Ilario Gradassi In Sala........................................ soffocare Alessandro Merci coraline Francesco Garoia i love radio rock Chiara Tartagni

ARENA ROMAGNA............ CINEMA SOTTO LE STELlE 29 GIUGNO - 12 luglio 2009

Strane coincidenze 2

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Altre immagini.............................. Speciale mostre Memorie dell’antico nell’arte del Novecento Il bacio tra Romanticismo e Novecento I marmi vivi. Gian Lorenzo Bernini e la nascita del ritratto barocco

Alessandro Merci Cinerdmatografo#1........................ Elvis: Re del Rock’n’roll e cacciatore di mostri Matteo Lelli CineLetteratura#1................................ La frontiera di Mc Carthy e dei Coen Matteo Bacchi CineAscolti 8-14 giugno.................. Grazie Rénaissance! Ilario Gradassi CineAscolti 15-21 giugno................ Ilario Gradassi CineOltremanica............................ Matteo Berardi

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Buongiorno a tutti. Continuiamo ad inoltrarci nell’estate segnalando la chiusura di altre sale e l’apertura di altre arene e l’abbassamento ulteriore del livello dei film in uscita, ormai, solo nelle multisale. Confessiamo di vergognarci un po’ del consiglio per la prima settimana di luglio ma se dobbiamo puntare a qualcosa abbiamo deciso di suggerirvi il massimo del trucido possibile. Il numero che avete sul computer o tra le mani, se avete usato la stampante, ha come servizio principale il racconto dall’interno della vittoria del premio Ilaria Alpi da parte di uno dei nostri collaboratori, Matteo Lolletti, nella categoria produzioni indipendenti con il documentario sulla Casa del Giornalismo di Parigi che è stato selezionato anche per la rassegna documentaria regionale già passata nei nostri cinema. Per gli appuntamenti in arena segnaliamo le aperture di Massa Lombarda, Meldola, Rimini, Lido di Classe e soprattutto Si gira a Imola, interessante esperimento di rassegna itinerante gratuita in spazi dove il cinema è stato in parte cacciato, ma può certamente ritrovare casa. C’è una strana coincidenza domenica 5 luglio: delle sette arene segnalate quattro propongono The Millionaire e due Gli amici del Bar Margherita con Pupi Avati che intratterrà il pubblico prima della proiezione a Cesena e dopo la proiezione a Rimini, da vero globetrotter. Le arene che elenchiamo sono perlopiù quelle il cui programma è reperibile on line. Per quelle che optano la diffusione dei loro programmi solo cartacei è più difficile il reperimento e abbiamo sollecitato perché ci venga spedito il programma on line. Per ora abbiamo anche escluso, per motivi di spazio le rassegne delle Arene Italia di Cervia e Mare di Milano Marittima dove domina il blockbuster. Come appuntamenti segnaliamo la serata all’Arena del Sole di Lido di Classe del 30 col doppio spettacolo a 6 euro complessivi col topino Desperaux e la nuova Star Trek e il ritorno del Mysfest a Cattolica l’11 luglio con una nuova versione light. Buon cinema a tutti. Ilario Gradassi

Billy

29 giugno 2009 - Numero 10

Billy réportage

Come abbiamo vinto il premio Ilaria Alpi

Diario di un premio  di Matteo Lolletti Quando arriviamo a Riccione è ancora giorno. Rimini ci ha inghiottito in un dedalo di strade, per sputarci fuori dopo quaranta minuti di clacson, insulti e un misto afoso di pioggia e polvere. Il Palazzo dei Congressi è come sempre affascinante, in vetro e acciaio, quasi accanitosi nel tentativo di somiglianze illustri. Quando varchiamo l’ingresso del terzo piano, quello dedicato al Premio, individuiamo la ragazza che ci ha chiamato poco prima descrivendosi. È una giornalista, vuole farci un’intervista. Ci sediamo un poco appartati, spostando a cerchio alcune sedie

disposte a platea per uno schermo spento, a fianco di uno dei numerosi stand che affollano il piano, di fronte alle sale dedicate alle conferenze e le proiezioni. E già arriva lo smarrimento: non siamo abituati alle interviste. Solitamente siamo noi a porre le domande (Lisa in particolare), siamo noi a rielaborare le risposte per una nuova domanda, a scavare nelle parole, e nei visi, per trovare il senso. Così parliamo troppo, o troppo poco, ma diciamo tutto, del documentario, del premio, di chi siamo. E poi ci fanno anche una foto, e di nuovo siamo in difficoltà, soMatteo Lolletti e Lisa Tormena

Billy

È morto Michael Jackson, 50 anni, il cantante pop che ha cambiato il mondo della musica globale. Al cinema lo ricordiamo come lo spaventapasseri in I’m magic (1978) di Sidney Lumet, versione black de Il mago di Oz, l’autocelebrativo Moonwalker (1988), e, in un cameo, in Man in Black II. La sua ultima apparizione, nel parodistico Miss Cast Away (2004) è ancora inedita in Italia. Ah, si è fatto dirigere il video Bad da Martin Scorsese. Hollywood lavora già al biopic.

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Billy réportage Come abbiamo vinto il premio Ilaria Alpi prattutto io, abituato come sono, anche per ragioni di decenza fotogenica, a stare dietro a un obiettivo, e mai davanti. Quando finiamo l’intervista la conferenza su Anna Politkovskaya è nel pieno del suo svolgimento. Sono presenti Paolo Serbandini e Giovanna Massimetti, autori del documentario 211: Anna dedicato alla vicenda della giornalista russa, e Andrea Riscassi, giornalista e autore del libro Anna è viva: storia di Anna Politkovskaja, una giornalista non rieducabile. È emozionante e rabbioso, anche perché la figura della Politkovskaja, come quella della Alpi e di Hrovatin, sono un punto di riferimento, per noi. Per tutti. Di là, nella Sala Proiezioni, c’è Genova che urla ancora per le ferite, mai rimarginate, del 2001. Poco dopo inizia la presentazione del libro di Leonardo Brogioni, Angelo Miotto e Matteo Scanni sui casi di contaminazione da uranio impoverito che hanno coinvolto i soldati italiani in Bosnia, Kosovo e Iraq. Ma per noi è tempo di cena, e di un attimo di distrazione. Quando arriviamo nell’agghiacciante viale Ceccarini, di fianco al Palazzo dei Congressi, per una pizza al taglio, con noi ci sono famigliari e alcuni degli amici che dal giugno 2008, quando abbiamo finito di girare il documentario, ad oggi non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto, i loro consigli, la loro presenza, guardandosi decine di volte, in situazioni pubbliche e private, il nostro lavoro, incoraggiandoci e sostenendoci. La notizia della vittoria, rimbalzata sulle agenzie di stampa e sui giornali online, si è sparsa, riceviamo messaggi e telefonate di stima e apprezzamento da tantissimi luoghi e da tantissime persone, gioiose ed entusiaste. È vertiginoso. Quando torniamo al Palacongressi la sala della premiazione è aperta, il palco allestito, le telecamere pronte, i posti riservati. Cominciano le premiazioni e l’attesa, invero un po’ angosciosa, del nostro turno. L’atmosfera è piacevole e seria, si percepisce, giustamente, una preoccupazione condivisa per lo stato della libertà di stampa in Italia, e il premio ad uno speciale di Retequattro è significativo. Quindi la Sciarelli ci chiama sul palco, vediamo brani rimontati del documentario, e poi la valletta consegna il premio a Lisa. Il tempo di una veloce battuta a testa e la Sciarelli ci congeda, tra gli applausi, incoraggiamenti e una commozione diffusa

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Ci ha lasciato, portata via dal cancro, la 62enne Farah Fawcett, sex symbol degli anni ’70. Diventata famosa per la serie tv Charlie’s Angels, al cinema è stata diretta da Lelouche e ha interpretato i cult di fantascienza La fuga di Logan e Saturn 3.

ma non invadente. Avremmo voluto dire di più. Quando finisce la premiazione siamo frastornati, emozionati. Riceviamo tantissimi complimenti, ricambiandoli, anche dopo, onorati e imbarazzati, al buffet organizzato all’ultimo piano del Palazzo, che di sera cambia colore, sfumando dal blu al rosso al verde. Poi è tempo di tornare a casa, ancora scossi ad occhi lucidi, emozionati. Quando arriviamo a Forlì sono le 2 del mattino. È festa. Ma avremmo voluto dire di più. Avremmo voluto dire che la decisione della giuria di premiare due illustri giovani sconosciuti per un documentario realizzato con mezzi poverissimi (e linguisticamente decisamente lontano dal modello televisivo) è importante, forte e coraggiosa, soprattutto in un periodo come questo, in cui non si investe non solo sul documentario sociale, e in un paese come questo, di recente declassato a paese

Matteo Lolletti e Lisa Tormena

parzialmente libero. E avremmo voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di MdJ. Libertà in esilio, amici, familiari, colleghi e professionisti del settore che hanno prestato la loro opera gratuitamente, credendo nel progetto. E aggiungere che questo premio è una speranza, è un atto di fede e di resistenza, e per noi una responsabilità inaudita, di cui vogliamo essere all’altezza. E avremmo voluto dedicarlo, questo premio, agli ospiti della MdJ, al loro coraggio, alla loro dignità, e a tutto quello che ci hanno insegnato. Lo facciamo ora. À nous la liberté.

È morto Mario Verdone, 92 anni, critico storico del cinema e padre di Carlo. Ha diretto il centro sperimentale di cinematografia. È stato il primo, nel 1965, ad ottenere la docenza in Storia e critica del film. Votava per gli Oscar.

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Billy réportage

MAGNI SCIPIONII di Ilario Gradassi glia di parlare. A parte questo, può capitare che una ciambella non riesca perfettamente, il film è assolutamente straordinario e merita il recupero nella recentissima uscita in DVD all’interno dell’operazione Titanus. Vent’anni dopo la decisiva vittoria di Zama il senato romano, istigato da Catone (un perfetto Vittorio Gassman), accusa Scipione l’Africano (Marcello Mastroianni sardonico al suo meglio) e il fratello Scipione l’Asiatico (Ruggero Mastroianni, il fratello montatore qui nell’unica, peraltro eccezionale interpretazione cinematografica) della sparizione di Una scena da Scipione detto anche l’Africano un certo numero di talenti dati come tributo a Roma dal re di Siria. Una crisi della Roma I manicaretti che il Festival del Mondo An- La loro strategia principale è stata quella di antica diventa la metafora della crisi eterna tico aveva approntato per gli appassionati spiegare il pensiero di Magni, che era pre- della politica (quello Scipione stempiato ascinefili della Romagna hanno raggiunto il sente, ma per i suoi attuali problemi di salute somiglia a Craxi, assomiglia a Berlusconi, punto più significativo con la presenza di non era stato ritenuto in grado di poter par- assomiglia a Mussolini, diavolo di un Magni!) Luigi Magni per la presentazione di una lare fluentemente col pubblico. Per fortuna quando diventa pura tattica e non è più sodelle sue opere meno note, Scipione detto Magni invece ha interrotto più volte i due stenuta da principi. L’apologo è accentuato anche l’Africano. E una delle emozioni più relatori per specificare e sottolineare alcu- dal far parlare tutti i protagonisti in romanealte della serata è stato indubbiamente ni passaggi. Così facendo non è stata fatto sco e nel girare tra le rovine di Pompei. Non l’applauso spontaneo che si è manifestato nessun approfondimento sugli altri due film c’è nessun effetto speciale, ma non sembra in sala alla proditoria apparizione dell’ot- che hanno avuto Scipione tra i protagonisti, il che si sia mai vista una Roma così vera. tantunenne maestro romano. Moreno Neri, biopic omonimo di Carmine Gallone del 1937 Condiscono ulteriormente il piatto Silvana il maggior scipionologo italiano, e Giusep- e lo storico Cabiria di Giuseppe Pastrone del Mangano nel ruolo di Emilia, la moglie di pe Pucci, ordinario di Archeologia e storia 1914, e nulla si è saputo sul vero Scipione se Scipione che lo abbandona perché troppo dell’antica Grecia a Siena, hanno avuto il non che nel film ci sono pochissimi errori sto- virtuoso, Woody Stroode, già in Spartacus e compito di introdurre la proiezione portan- rici; ma probabilmente si dava per acquisita ora Massinissa, amico-confidente di Scipiodo a termine l’operazione con risultati non la storia per un pubblico pervenuto in tale ne e un delizioso Turi Ferro, Giove discinto, pienamente soddisfacenti. luogo. E finito il film Magni non aveva più vo- cinico osservatore di un mondo impazzito. Annunciata la decisione della Academy Awards di portare da cinque a dieci le nomination per la categoria di Miglior film, come avveniva fino al 1944, quando vinse Casablanca. Le case di produzione spenderanno di più.

Il festival del cinema di Locarno (5-15 agosto) avrà come film inaugurale 500 days of summer, commedia di Mark Webb. Il pardo d’onore sarà consegnato a William Friedkin, il regista de L’esorcista e Il braccio violento della legge.

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In Sala SOFFOCARE (2008) 89’ Clark Gregg

Sessuomane incallito figlio di madre demente e padre ignoto si barcamena come può tra lavori degradanti, avventure discutibili, amici impresentabili, terapie di gruppo per malati di sesso e tragiche scoperte sulla propria infanzia. Dal romanzo di Chuck Palaniuk l’esordiente Clark Gregg trae un film irriverente e divertente, indubbiamente originale e dissacrante, ricco di spunti e di momenti a dir poco esilaranti, che riunisce tutti i pregi della commedia indipendente americana, come dimostra il suo successo al Sundance Film Festival. Manca pur sempre qualcosa per essere davvero un grande film: forse un po’ di spessore e di unitarietà, forse qualche audacia registica, forse qualche momento drammatico convincente. Comunque sia, da vedere per passare due orette piacevolissime. Alessandro Merci

i love radio rock (2009) 185’ Richard Curtis

Il regista di Love actually, nonché sceneggiatore di Quattro matrimoni e un funerale, non smentisce la sua vocazione alla commedia intelligente, ingaggiando il fior fiore della classe attoriale britannica (Rhys Ifans, Bill Nighy, Kenneth Branagh) per catapultarci nell’Inghilterra del 1966: la smania di libertà dell’epoca è racchiusa nelle trasgressive canzoni rock trasmesse dalle radio pirata come Radio Rock, sulla cui nave vivono straordinari personaggi ansiosi di cogliere l’attimo fuggente. Un’ode alla libertà irriverente ed a tratti commovente, che tiene sulle spine fino all’ultimo con una serie di colpi di scena. La sceneggiatura non è molto articolata, ma il film è retto dall’ottima recitazione (da citare il Conte di Philip Seymour Hoffman) e dalla strepitosa colonna sonora. Chiara Tartagni

coraline

(2009) 100’ Henry Selick

Coraline si trasferisce con i genitori in un nuovo tetro appartamento all’interno di uno stabile abitato da strani vicini e un gatto molto particolare. Ma la bambina non è felice: si annoia, sente nostalgia dei suoi amici, ritiene che i genitori non le diano abbastanza attenzione. Il ritrovamento di una porta nascosta dietro una credenza le cambierà la vita: questa dà infatti accesso a un mondo parallelo, una seconda magica vita dove tutto è come lei vorrebbe. O no? Film horror per i più piccoli realizzato con la vecchia tecnica della stop-motion dal regista Henry Selick (già autore del ben più bello The Nightmare Before Christmas), dove eccellono la grafica raffinata e l’atmosfera suggestiva e psichedelica, lasciando in secondo piano la trama (frettolosa e poco approfondita). Francesco Garoia

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Nelle sale dal 3 luglio vi suggeriamo di provare Miss marzo di Zach Cregger e Trevor Moore, commedia leggera ma non leggerissima. I registi sono anche sceneggiatori e attori. 89 minuti di road movie dentro se stessi e il mondo delle modelle USA.

Nelle sale dal 10 luglio non vi pentirete di chiudervi in una sala per St. Trinians, commedia inglese del 2007 tratta da un fumetto di Ronald Searle, con Rupert Everett en travesti, Colin Firth, Lena Headey, Stephen Fry e la nostra Caterina Murino.

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Arena Romagna cinema sotto le stelle 29 giugno - 12 luglio 2009

lunedì 29 giugno martedì 30 giugno mercoledì 1 luglio Billy

ARENA BORGHESI PANE E CIOCCOLATA Franco Brusati Commedia agrodolce sull’emigrazione. Un italiano emigra in Svizzera, perseguitato dalla sfortuna, cerca di farsi passare per svizzero ma è scoperto ed espulso. Continuerà a lottare per conciliare lavoro e dignità. (mymovies.it)

Agostiniani L’ospite inatteso Arena Bagnacavallo Vincere Arena del Sole Vincere Arena Eliseo Giulia non esce la sera Arena Massa State of play Arena San Biagio Ex Cinemadivino Torre di Oriolo, Oriolo dei Fichi di Faenza Mamma mia! Rocca Cinema Frozen River Si gira Centro Sociale Tarozzi Sesto Imolese (BO) Baby love

ARENA SAN BIAGIO COME DIO COMANDA Gabriele Salvadores In una landa desolata del Nord-Est Italia, tra cave di pietra, case sparse e anonimi centri commerciali, vivono un padre e un figlio. Rino Zena, disoccupato e ostinato, educa Cristiano, un adolescente timido e irrequieto. (mymovies.it) AGOSTINIANI INSULO DE LA ROZOJ – LA LIBERTÀ FA PAURA Stefano Bisulli e Roberto Naccari Il primo maggio del 1968 un ingegnere bolognese proclama uno stato indipendente su una piattaforma in ferro da lui stesso costruita sei miglia al largo di Rimini, in acque internazionali (newsrimini.it)

Agostiniani Sacro e profano Arena Bagnacavallo Un matrimonio all’inglese Arena Borghesi L’ospite inatteso Arena del Sole Le avventure del topino Desperaux – Star trek. Il futuro ha inizio Arena Eliseo Come Dio comanda Cinemadivino Casa Vinicola Poletti, via Bergullo 27 Imola Gran Torino Rocca Cinema La classe – Entre les murs Arena Bagnacavallo Un matrimonio all’inglese Arena Borghesi Gli amici del bar Margherita Arena Eliseo La verità è che non gli piaci abbastanza Arena San Biagio Australia Cinemadivino Campodelsole via Cellaimo 850 Bertinoro Lo strano caso di Benjamin Button Rocca Cinema Il giardino di limoni

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giovedì 2 luglio venerdì 3 luglio sabato 4 luglio domenica 5 luglio 8

ARENA BAGNACAVALLO LA Arena Borghesi Terra madre Slow Food) CLASSE – ENTRE LES MURS (serata Arena del Sole Milk Laurent

Chantet Arena Eliseo Si può fare

François Bégaudeau è insegnante in una scuola superiore parigina. Non tutti apprezzano la sua franchezza e il professor Bégaudeau si troverà dinanzi a un caso che lo metterà in una posizione difficile.(mymovies.it)

Arena San Biagio Verso l’Eden Cinemadivino Az. Agr. Castelluccio via Tramonto 15 Modigliana Ex Rocca Cinema Due partite Si gira Parco Europa Imola Walle (in caso di pioggia Sala polivalente parrocchia di Zolino) Zona Cesarini La cena per farli conoscere

ARENA BORGHESI REVOLUTIONARY ROAD SAM MENDES Il sogno della felicità borghese. Riposa tra le mura dell’elegante villetta unifamiliare dei coniugi Wheeler, ucciso lentamente da un lavoro ben retribuito, dagli amabili vicini, dalla paura, forse solo dalla vita.

Arena Bagnacavallo Gli amici del Bar Margherita Arena Borghesi Ti amerò sempre Arena del Sole Mostri contro alieni - Twilight Arena Eliseo Uomini che odiano le donne Cinemadivino Az. Agr. Valle delle Lepri via Cà Righetti 17 Coriano RN Louise Michel Rocca Cinema Gran Torino Si gira Centro Sociale La Sozzona Imola Be kind rewind – Gli acchiappafilm

ARENA SAN BIAGIO IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON David Fincher Blando Brad Pitt, mai in sintonia con la poco graffiante Cate Blanchett. Nessun caso strano: solo la banale fuga di un padre dinnanzi alle proprie responsabilità. 166 minuti interminabili, e sensazioni di deja vu. ARENA DEL SOLE MAMMA MIA! Phyllida Lloyd Grecia, 1999. La giovane Sophie ha un sogno: conoscere suo padre e farsi condurre all’altare nell’incantevole isola di Kalokairi. Manda un invito ai tre che amarono la madre quando era ragazza. (mymovies.it)

Arena Bagnacavallo Gli amici del Bar Margherita Arena Borghesi The Millionaire Arena del Sole Two Lovers Arena Eliseo Uomini che odiano le donne Rocca Cinema The Millionaire Si gira Area Feste Campo Sportivo Zello (BO) Bolt, un eroe a quattro zampe

Agostiniani Gli amici del bar Margherita Arena Bagnacavallo The Millionaire Arena Borghesi The Millionaire Arena Eliseo The Millionaire Arena San Biagio Gli amici del bar Margherita Rocca Cinema The Millionaire

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lunedì 6 luglio

ARENA BORGHESI PROFUMO DI DONNA Dino Risi Il capitano Fausto G., cieco in seguito a una esplosione, parte da Torino diretto a Napoli, con tappe a Genova e a Roma, in compagnia di un soldatino-studente. Dietro la ricerca della donna c’è quella della morte. (mymovies.it)

Agostiniani La classe – Entre les murs Arena Bagnacavallo The Millionaire Arena Eliseo The Millionaire Arena Massa Milk (introduce Luigi Bertaccini) Arena San Biagio Changeling Cinemadivino Az. Agr. Campiume via Campiume 6 Fognano di Brisighella La felicità porta fortuna Rocca Cinema Io giuro

martedì 7 luglio

ARENA BORGHESI FUORI MENU Nacho Garcia Velilla In trepidante attesa di ottenere una stella Michelin, il cuoco Maxi vede improvvisamente approdare nella sua vita i due figli avuti da un matrimonio precedente al suo outing, e un nuovo vicino di casa molto piacente. (mymovies.it)

Agostiniani Twilight Arena Bagnacavallo The Reader Arena Borghesi Fuori menu Arena Eliseo La classe – Entres les murs Arena Hesperia Gli amici del Bar Margherita Arena Massa Changeling Arena San Biagio Generazione mille euro

mercoledì 8 luglio

ARENA ELISEO FOCACCIA BLUE Nico Cirasola Una docufiction da gustare: oltre ad alimentare il desiderio di addentare dopo i titoli di coda una focaccia, quella che in Puglia avrebbe sconfitto i panini del McDonald, ma anche per la genuinità della gente del luogo.

Agostiniani Stella Arena Bagnacavallo The Reader Arena Borghesi Earth – La nostra terra Arena San Biagio Mamma mia! Cinemadivino Az. Agr. Tenuta Pennita via Pianello 34 Terra del Sole (FC) Terra madre

giovedì 9 luglio

ARENA SAN BIAGIO SI PUÒ FARE Giulio Manfredonia Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate per il suo tempo. Quando viene “retrocesso” al ruolo di direttore di un’associazione di malati di mente, decide di umanizzarli coinvolgendoli in un lavoro di squadra. (mymovies.it)

Agostiniani Vicky Cristina Barcelona Arena Bagnacavallo Si può fare Arena Borghesi Il matrimonio di Lorna Arena Eliseo Fuori menu Cinemadivino La Sabbiona via di Oriolo Fichi 10 Faenza Diverso da chi Zona Cesarini Little Miss Sunshine

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venerdì 10 luglio

ARENA SAN BIAGIO Agostiniani Si può fare Arena Bagnacavallo Gran Torino STATE OF PLAY Kevin Arena Borghesi Io e Marley MacDonald La fred- Arena Eliseo Two lovers dezza compatta della foto- Cinemadivino Az. Agr. Podere grafia e l’ottima scelta degli Vecciano via Vecciano Vecciano interpreti (vedi Russel Crowe) di Coriano (RN) L’ospite inatteso assecondano una trama ad Rocca Cinema Questioni di cuore alta tensione, in cui si confron- Si gira Parcheggio del Conad tano il giornalismo cartaceo e del quartiere Pedagna Imola Machan, la vera storia di una quello dei bloggers. falsa squadra

sabato 11 luglio

ROCCA CINEMA THE WRESTLER Darren Aronofsky Un Mickey Rourke ispiratissimo (meritava l’Oscar) e una miserabile quotidianità. Randy l’Ariete è tanto un vincente sul ring quanto un perdente nella vita di tutti i giorni. Un giorno si troverà a dover scegliere tra le due.

Agostiniani The Millionaire Arena Bagnacavallo Gran Torino Arena Borghesi Uomini che odiano le donne Arena Eliseo Two lovers Arena San Biagio Giulia non esce la sera Si gira Piazza del Centro Sociale San Prospero (BO) Pa-ra-da

domenica 12 luglio

ARENA SAN BIAGIO FROST/NIXON Ron Howard Il più famoso duello politico televisivo della storia: quello fra il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, colpito dallo scandalo Watergate, e David Frost, cronista sottovalutato dagli uffici del Presidente. (mymovies.it)

Agostiniani Revolutionary road Arena Bagnacavallo Ex Arena Borghesi Uomini che odiano le donne Arena Eliseo Ex Arena Massa Come Dio comanda (Maurizio Totti) Rocca Cinema The Reader Si gira Parco Manusardi, Casalfiumanese (BO) Inkheart, la leggenda di cuore d’inchiostro (in caso di pioggia Teatro comunale)

arene e biglietti

AGOSTINIANI ore 21.30 €5 ridotto €4,50 Corte degli Agostiniani via Cairoli 42 Rimini ARENA BAGNACAVALLO ore 21.30 €4,50 ridotto €3,50 via Berti 6 Bagnacavallo ARENA BORGHESI apertura ore 21.00 inizio proiezione ore 21.30 €5 ridotto €4,50, socio cineclub €3, ingresso gratuito il lunedì viale Stradone 2 Faenza (in caso di maltempo Cinema Sarti via Scaletta 23) ARENA DEL SOLE ore 21.30 €6, ridotto €4 via Marignolli 26 Lido di Classe ARENA ELISEO apertura ore 21.00 inizio proiezione ore 21.30 €5, ridotto €4 corso della Repubblica 79 Forlì ARENA HESPERIA ore 21.15 €4,50, ridotto €3,50 Meldola ARENA MASSA ore 21.30 €4,50, ridotto €3,50 via Amendola 40 Massa Lombarda ARENA SAN BIAGIO ore 21.45 €5, ridotto €4 via Serraglio 20 Cesena CINEMADIVINO apertura cantine ore 19.30 inizio proiezione ore 21.30 €8 compreso calice di vino sedi varie ROCCA CINEMA apertura ore 20.45 inizio proiezione ore 21.30 €5, ridotto €4 via Rocca Brancaleone Ravenna SI GIRA ore 21.15 ingresso gratuito sedi varie ZONA CESARINI ore 21.45 ingresso libero (si consiglia di portare un telo) viale Carducci (Traversa Galileo Galilei) spiaggia ex colonia Santa Monica Villa Marina di Cesenatico

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Altre Immagini

speciale mostre

Memorie dell’antico nell’arte del Novecento Firenze Palazzo Pitti fino al 12 luglio

«È classico ciò che tende a relegare l’attualità al rango di rumore di fondo, ma nello stesso tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno» scriveva Calvino, ricordandoci come il classico sia sempre contemporaneo anche quando appare più slegato dalla storia e dai problemi contingenti dell’oggi. Lo ribadisce la bella mostra allestita nelle sale del Museo degli Argenti, in cui opere di Dalì (la straordinaria Nascita del desideri liquidi della Collezione Guggenheim), Picasso (Le repas frugal), Modigliani, Severini, De Chirico, Sironi, Marino Marini e Arturo Martini nonché tantissimi altri protagonisti di quel “ritorno all’ordine” che caratterizzò l’arte italiana tra gli anni ’20 e ’40, dialogano con reperti e sculture del mondo classico, in un confronto ricco di sorprese e inaspettate analogie. Alessandro Merci

Il bacio. Tra Romanticismo e Novecento Pavia Scuderie del Castello Visconteo fino al 2 giugno

Baci di amante, travolgenti e lussuriosi; baci materni, dolci ed avvolgenti; baci di omaggio, di saluto, di cortesia, di addio; baci come promesse, come lusinghe, come peccati, come spettri della morte: alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia va in scena la complessa fenomenologia di uno dei gesti più antichi e ambigui del mondo, attraverso una selezione di oltre sessanta opere di artisti italiani tra Ottocento e Novecento, dalla scapigliatura di Tranquillo Cremona all’intimismo di Silvestro Lega, dal travolgente simbolismo di Gaetano Previati all’immancabile Francesco Hayez, con due versioni del suo capolavoro. Da non perdere poi la sezione dedicata al bacio nel cinema italiano, curata da Gianni Canova: un breve video con i baci più famosi della storia del cinema nostrano, da Senso alla Dolce Vita all’Ultimo bacio. Alessandro Merci

I marmi vivi. Gian Lorenzo Bernini e la nascita del ritratto barocco Firenze Museo del Bargello fino al 27 settembre

Ritratti parlanti. Palpitanti. Come il seno di Costanza Bonarelli, prorompente dalla camicetta sbottonata, immortalato per l’eternità dall’amante-scultore. Ritratti privati, più spontanei e vivaci di quei busti da parata ufficiale che lo hanno reso famoso in tutt’Europa: è il Bernini più intimo e moderno quello che va in scena nella piccola ma preziosa mostra del Bargello, dove accanto all’immortale Costanza, si possono ammirare capolavori quali i busti di Scipione Borghese, Thomas Baker, Urbano VIII. insieme a una ventina di ritratti di personaggi più o meno famosi sempre di mano del Bernini, a confronto con gli esiti più alti della ritrattistica pittorica dell’epoca, da Simon Vouet a Van Dyck, da Rubens a Velazquez, per chiudere con il celebre autoritratto dipinto dallo stesso Bernini, posto simbolicamente di fronte allo splendido busto della donna amata. Alessandro Merci

Billy

Consegnati a Taormina i Nastri d’argento del Sindacato giornalisti. A Il divo i premi per il regista e la sceneggiatura, per il miglior attore e per la produzione. A Vincere per l’attrice protagonista, la fotografia, la sceneggiatura e il montaggio. Francesca Neri e Ezio Greggio (ebbene sì) migliori attori non protagonisti. Miglior esordiente Gianni Di Gregorio. Miglior commedia Ex di Fausto Brizzi. Finisce così la stagione, a volte scalcinata, dei premi italiani.

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cinerdmatografo#1 di Matteo Lelli

Elvis: re del rock‘n’roll e cacciatore di mostri

E

lvis non è morto. A quasi 70 anni di età, vive in una casa di riposo con altri anziani svitati, e nessuno gli crede quando afferma di essere “The King”. La sua è una vecchiaia amara, ogni giorno ugualmente vuoto passato a rimpiangere una gioventù sperperata nel vizio e ad analizzare la tristezza del suo presente. La monotonia lo consuma poco a poco, inesorabilmente... fino a quando una mummia affamata di anime comincia a mietere vittime all’interno dell’ospizio: per Elvis è l’occasione tanto attesa di riscattarsi. Un vecchio di colore che sostiene di essere John Kennedy come compagno d’armi, qualche antica magia egizia a portata di mano e la caccia ha inizio: nessuno può mettersi contro il Re! Bubba Ho-Tep, diretto con l’usuale bravura da Don Coscarelli (lo stesso che ci ha regalato la splendida saga di Fantasmi), così come l’omonimo racconto scritto da quel geniaccio di Joe R. Lansdale, diverte e commuove ininterrottamente, facendoci provare uno smisurato affetto per quest’Elvis così burbero e allo stesso tempo fragile. A dare vita ad un Re così sfaccettato troviamo un Bruce Campbell (l’Ash de L’Armata delle Tenebre) veramente

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sopra le righe, che pur non rinunciando alla sua parlata strafottente riesce ad uscire dal personaggio fumettistico che gli è più consono e regala al suo Elvis una profondità senza pari. Ugualmente magistrale Ossie Davis nell’interpretare l’anziano che si crede JFK (e chissà che non lo sia davvero...). La pellicola, realizzata con un budget limitato, è dominata non tanto dai toni horror (che comunque non mancano: stiamo pur sempre parlando di una mummia succhia-anime, accompagnata da insetti delle dimensioni di un pugno!), ma dal dramma della vecchiaia tinto di nero humour, e funziona benissimo: a riprova del fatto che per fare un buon film non servono solo i soldi, ma principalmente tanta passione e idee solide. È un vero peccato che i distributori italiani abbiano ignorato un gioiello così bizzarro, perché avrebbe potuto fare la gioia di più di un appassionato di cinema horror, e la sua doppia anima l’avrebbe reso accessibile ed appetibile anche ad un pubblico più vasto. Ma un barlume di speranza brilla ancora, dacché è al momento in cantiere il prequel: intitolato Bubba Nosferatu: Curse of the She-Vampires e previsto per il 2011, sarà diretto come il

Esordirà al festival di Locarno il film-documento Quelli che hanno fatto la dolce vita diretto da Gianfranco Mingozzi e tratto dal libro omonimo scritto dal testimone d’eccezione Tullio Kezich. Ennesimo omaggio per i 50 anni del film di Federico Fellini.

precedente da Don Coscarelli. Bruce Campbell, non tornerà a vestire i panni del Re, che passano nelle mani dell’istrionico Ron Perlman (Alien: La Clonazione, Hellboy). La ragione è probabilmente da ricercarsi nel fatto che l’Elvis della nuova pellicola sarà più giovane, ed avrà sfaccettature molto diverse: sarà insomma un altro personaggio. Ad ogni modo, benché l’assenza del bravissimo Bruce rattristerà più di un fan, la scelta di Ron Perlman fa ben sperare che il regista porterà sullo schermo un altro grandissimo, indimenticabile Elvis... e che magari questa volta la distribuzione italiana non lo snobberà!

Locandina di Bubba Ho-Tep

La diciassettesima edizione del MystFest si svolgerà nella piazza Mercato di Cattolica l’11 luglio 2009. I corti in gara per Corto Giallo sono Chronos, Ellissi, Gas station – El Coyote, J, La pistola, La strada chiusa, Vadata.

Billy

29 giugno 2009 - Numero 10

cineLetteratura#1 di Matteo Bacchi

La frontiera di Mc Carthy e dei Coen

Una scena da Non è un paese per vecchi

Con l’uscita di Non è un paese per vecchi , i fratelli Coen ritornano, dopo alcuni film davvero deludenti, da dove erano par titi. Il romanzo da cui è stata tratta la sceneggiatura è di Cormac McCar thy, autore americano, classe 1933. Autore non nuovo al mondo del cinema: nel 2000,infatti, Billy Bob Thornton, utilizzò il suo Cavalli selvaggi , primo capitolo della trilogia della frontiera, per la sceneggiatura del film, da lui diretto, Passione ribelle il quale non ebbe (giustamente) il successo di critica e pubblico

Billy

tributato al film dei Coen ma in cui, come nel libro da cui è tratto, compaiono già le tematiche sociali e le metafore culturali tanto care allo scrittore: anche qui un west, traslazione geografica di una società che cambia, non sempre in meglio, a cui i protagonisti si arrendono e, in questo caso, fuggono verso il Messico; gli stessi temi ripresi anche nei suoi lavori successivi e anche in Non è un paese per vecchi , in cui esistono già molti dei caratteri connotativi del cinema coeniano di primo stampo come ad esempio le ambientazioni

e la violenza, entrambe non prive di significati metaforici, con cui i registi si affacciarono al pubblico con pellicole come Sangue facile e soprattutto Fargo . L’adattamento cinematografico ricalca, quindi, con fedeltà pressoché assoluta, l’intero romanzo, in molti casi mantenendo addirittura gli stessi dialoghi; fatta eccezione per le lunghe e frequenti riflessioni dello sceriffo che lasciano il campo a dialoghi con la moglie e l’assistente. Il duo Coen’s- McCar thy ci accompagna nella scoper ta della società attuale, arido deser to in cui la violenza ha il sopravvento su tutto e l’uomo non può fare altro che constatarne l’irrimediabile potenza; in cui il bene e il male si intrecciano, innescando fra di loro una fuga-caccia, ma non incontrandosi mai; in cui il sangue macchia ogni scena e pagina e spazza via ogni possibilità di riscatto, ricordando un tempo, ormai andato, in cui il buono e il cattivo erano ben distinti mentre ora sono due par ti della stessa medaglia che viene lanciata in aria per rivelarci il nostro destino.

Fino al 4 luglio in corso a Bologna il festival del Cinema Ritrovato. Tra gli appuntamenti le visioni delle copie restaurate di Cupo tramonto e Giù la testa; i film del 1909; la rassegna di gran parte dei film di Frank Capra della stagione del muto; una serie di film muti su Maciste dei primi del secolo; una personale sul regista italiano Vittorio Cottafavi; la presentazione di interessanti ricerche sul Napoleone di Charlie Chaplin e le nuove immagini di Metropolis trovate a Buenos Aires.

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29 giugno 2009 - Numero 10

CineAscolti 8-14 giugno

di Ilario Gradassi Via dall’incubo

(2002, 101’, Michael Apted)

Canale 5

Saturno contro

(2006, 110’, Ferzan Ozpetek)

Canale 5 Mercoledì 10 giugno

Tre donne al verde

Martedì 9 giugno

21.30 23.48

21.18 23.32

Giovedì 11 giugno

21.23 23.05

Vizi di famiglia

Rai 1 Canale 5

Venerdì 12 giugno

21.32 23.26

L’ultimo sogno

(2001, 105’, Irwin Winkler)

Rai 1

Sabato 13 giugno

21.25 23.29

Trappola in alto mare (1992, 103’, Andrew Davis)

Rai 3

Lunedì 8 giugno

21.14 23.50 76

Baby birba un giorno in libertà (1994, 88’, Patrick Read Johnson)

Italia 1

Mercoledì 10 giugno

21.17 23.07

Sorvegliato speciale (1989, 106’, John Flynn)

Rete 4

Domenica 14 giugno

21.13 23.25

Anche gli angeli mangiano fagioli Rete 4 (1973, 104’, E.B. Clucher) Un allenatore in palla Italia 1

Mercoledì 10 giugno

21.14 23.49

Sabato 13 giugno

21.10 22.50

(2008, 104’, Callie Khouri) (2005, 96’, Rob Reiner)

(2005, 103’, Steve Carr)

4294 3964 3660 3530 3188 2975 2853 2179 1998 1982

20,00 17,88 16,50 18,06 20,76 12,07 12,22 12,16 9,60 12,13

La classifica considera gli ascolti dei film andati in onda sui canali televisivi in chiaro integralmente tra le 7 del mattino e le 2 di notte. La tabella illustra i dieci film della settimana con l’ascolto più alto indicando nell’ordine il titolo italiano, la rete che lo ha trasmesso, il giorno della messa in onda, l’orario di inizio e quello di conclusione, l’ascolto medio in migliaia di telespettatori, lo share medio, regista, anno di produzione e durata al cinema. I dati Auditel sono elaborati dal sito tvblog.it.

La seconda settimana del periodo fuori garanzia vede Canale 5 dominare con tre film nei primi quattro posti: un thriller con Jennifer Lopez vince la settimana rimanendo di poco sopra i quattro milioni, a seguire la prima in chiaro di Saturno contro del regista turco di scuola italiana Fernan Ozpetek, che ha lanciato nel cinema Ambra Angiolini e le cucine transatlantiche. Poi al quarto posto la commedia finto sequel di Il laureato con Jennifer Aniston e Kevin Costner. Rai 1 piazza due colpi con una commedia con Diane Keaton a fine corsa e un ruvido dramma esistenziale con Kevin Kline, che vince anche il premio qualità della settimana. Il resto sono due premi per Italia 1, settimo con una commedia demenziale su un bebè e decimo con una commedia black molto demenziale su un allenatore di basket (Martin Lawrence). Rai 3 tradisce i suoi principi piazzando sesto uno Steven Seagle-movie. Rete 4 porta a casa la pagnotta con un film con Stallone all’ottavo posto e un vecchio western con Bud Spencer al nono posto, che è anche il film più vecchio della classifica dei primi dieci. I film della settimana in classifica sono 62, Rai 2 grazie a problemi di palinsesto torna in classifica con il Julia Robertsmovie Mona Lisa smile vaga copia di L’attimo fuggente, all’undicesimo posto. Premio per il film storico a La cambiale che ha superato il 16% di share su Rai 3 la domenica pomeriggio.

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Riprende in Francia la Festa del Cinema, per una settimana si potrà andare al cinema a tre euro. In Italia la copia della iniziativa transalpina è stata abortita a livello nazionale e sopravvive solo parzialmente come quella dell’EmiliaRomagna per gli under 30 nei cinema d’essai.

Dal 3 all’11 luglio si svolge il Festival del Cinema di Karlovy Vary (Repubblica Ceca), il più importante festival dell’Europa dell’Est. Tra i film in concorso Tutta colpa di Giuda di Giuseppe Piccioni e il danese Applause di Martin Pietre Zandvliet.

29 giugno 2009 - Numero 10

CineAscolti 15-21 giugno di Ilario Gradassi

L’altra sporca ultima meta

Mercoledì 17 giugno

21.13 23.21

Due settimane per innamorarsi Canale 5 (Marc Lawrence, 2002, 100’) The perfect man Canale 5 (2005, 96’, Mark Rosman) Sei giorni sette notti Rai 1

Venerdì 19 giugno

21.22 23.17

Giovedì 18 giugno

21.10 23.05

Sabato 20 giugno

21.22 23.04

(1995, 127’, Sidney Pollack)

Canale 5

Lunedì 15 giugno

21.20 23.41

Una ragazza e il suo sogno (2003, 105’, Dennie Gordon)

Italia 1

Sabato 20 giugno

20.45 23.01

Il principe cerca moglie (John Landis, 1988, 116’)

Italia 1

Domenica 21 giugno

21.14 23.35

(2001, 121’, Lina Wertmuller)

Rete 4

Martedì 16 giugno

20.39 23.04

Francesca e Nunziata (2001, 121’, Lina Wertmuller)

Canale 5

Domenica 21 giugno

21.14 23.18

Matrimonio all’italiana (1964, 104’, Vittorio De Sica)

Rai 3

Giovedì 18 giugno

21.12 22.59

(2005, 113’, Peter Segal)

Italia 1

(Ivan Reitman, 1998, 101’)

Sabrina

L’urlo dell’odio

4295 4035 4008 3797 3733 2954 2678 2364 2267 2188

23,21 21,16 18,13 20,68 16,90 16,13 11,84 11,12 10,11 9,74

Colpo a sopresa nella terza settimana del periodo fuori garanzia. Il film più visto della settimana sulle reti in chiaro secondo i dati auditel è L’altra sporca ultima meta di Peter Segal con Adam Sandler. Un film che ripercorre l’opera quasi omonima con Bart Reynolds ottiene un risultato clamoroso per la rete (Italia 1) e per l’attore. È peraltro forse la miglior interpretazione di Sandler che esce dai suoi soliti ruoli da commedia quasi demenziale corrompendo di vero umorismo una storia in gran parte tragica su uno sport, il football americano, che non ha mai attecchito profondamente nel nostro paese ma che è riuscito, in una sera di fine primavera a raccogliere più spettatori di una partita di Confederation Cup. Vedremo se questo farà cambiare le uscite cinematografiche dei film con Adam Sandler. Il resto della classifica vede altre due presenze di Italia 1 con il classico Eddie Murphy-movie Il principe cerca moglie e Una ragazza e il suo sogno, remake di un film di Minnelli con abbondanti dose di commedia sentimentale in cui una ragazza cerca il padre inglese che non ha mai conosciuto. Canale 5 si aggiudica gli altri due gradini del podio con una commedia sentimentale con Hilary Duff che cerca l’uomo giusto per la madre (The perfect man) e un’altra commedia con Hugh Grant e Sandra Bullock. Rai 1, impegnata con calcio ed elezioni, piazza solo un altro evergreen, Sei giorni sette notti, commedia con Harrison Ford e Anna Heche. Il remake di Sabrina occupa la quinta posizione e precede l’ottimo film drammatico L’urlo dell’odio di Lee Tamahori andato su Rete 4. Il cinema italiano si accontenta delle ultime due posizioni. Uno degli ultimi film della Wertmuller dal titolo inusualmente corto, che ha sfidato su Canale 5 ItaliaBrasile con risultati migliori della difesa di Lippi, al nono posto, e al decimo, da Rai 3, il classico Matrimonio all’Italiana di Vittorio De Sica con Mastroianni e la Loren che si aggiudica i premi di qualità e di anzianità della settimana. I film scendono di nuovo a 59 e Rai2 resta ai limiti della classifica con l’undicesimo posto di Amarsi con Meg Ryan ed Andy Garcia, che inaugura lo spazio estivo semifisso per il cinema della prima serara del giovedì. In libreria è uscito il “castoro” sul regista inglese Stephen Frears, scritto da Mariolina Diana e Michele Raga e I migranti nel cinema italiano di Sonia Cincinelli, edito dalla Kappa, che si concentra su come il cinema italiano degli ultimi anni ha trattato l’argomento.

Novità da oltreoceano. Michael Bay ha firmato il contratto con la Dreamworks per dirigere I am number four tratto dal romanzo ancora inedito di James Frey. Frank Darabont lavora a Fahrenheit 451. Uscirà nei cinema americani in quattro città la versione director’s cut di Watchmen.

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cinemaOltremanica#1 di Marco Berardi

Grazie, Rénaissance!

N

ell’epoca in cui l’uomo inglese non poteva ammettere l’importanza di una dimensione sociale, ha luogo il più grande atto di forza del cinema britannico. L’utilitarismo antiumanistico e la riduzione della persona a mero homo oeconomicus, così cari al tatcherismo (1979-1990), hanno generato una corrente cinematografica di grande spessore che fa del rifiuto di questi valori la propria parola d’ordine. È infatti lo strapotere dei conservatori, la patetica emulazione dell’edonismo reaganiano, la distruzione del welfare state così meticolosamente progettato dal dopoguerra, il fertile concime per quella che è stata definita “Renaissance britannica”. La nascita del quarto canale televisivo britannico Channel 4, inaugura la tendenza ad affidare buona parte del palinsesto a film indipendenti; è questo l’habitat naturale per artisti come Ken Loach, Mike Leigh, i Monty Python e via discorrendo. Ereditando la grandezza  del “free cinema” di Lindsay Anderson (basti pensare all’inizio di Full Monty, omaggio alla iniziale vocazione documentaristica di questa corrente), questi autori hanno dato vita ad una fruttuosa serie di pellicole. Trentacinque di queste hanno ricevuto riconoscimenti internazionali, e vengono ad oggi considerate come una sorta di manifesto della Reinassance. Parliamo di film come Momenti di gloria (1981) di Hugh Hudson o Riff Raff (1991) di Ken Loach; di successivi capolavori come Grazie signora Thatcher (1996) di Mark Herman,

Billy

rivista cinematografica romagnola

Full Monty (1997) di Peter Cattaneo o Billy Elliot (2000) di Stephen Daldry. La qualità espressiva dei cineasti si ricollega alle opere letterarie di grandi scrittori, tra i quali Ian McEwan e Irvine Welsh. Nondimeno è stato il trampolino di lancio per attori come Ewan McGregor o Robert Carlyle. Nell’ultimo ventennio del XX° secolo il cinema britannico ha dunque deciso di affrancarsi dai canoni dei kolossal alla David Lean o del “cinema dei Sir” come Peter Sellers e Alec Guinness (non vuole assolutamente essere una critica), facendo della congiuntura politicoeconomica nefasta il proprio stimolo. Un film simbolo, che rappresenta magistralmente l’avvenuta maturazione della Reinassance, il punto d’approdo di questa parabola, e dopo il quale la corrente ha proseguito contaminando (nel senso etimologico del termine) diversi generi, è il già citato Grazie signora Thatcher, grido rabbioso contro il governo conservatore che, protrattosi fino al 1997, aveva messo in ginocchio migliaia di famiglie di minatori. È la volontà di scuotere il pendulum della politica britannica, è la speranza del cambiamento (che con i neolabouristi di Blair non si può dire essere avvenuto completamente). Riesce nonostante tutto, sotto la patina di inedia e rassegnazione, a sprigionare una forza di volontà e di riscatto che solo la magnifica umiltà dei lavoratori può avere. Il «grazie» del titolo non è solo ironia sassone, è un grazie sincero per aver creato i presupposti di una delle più affascinanti correnti cinematografiche di sempre.

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29 giugno 2009 Numero 10

dirige Ilario Gradassi, editano Cecilia Benzoni e Ilario Gradassi, grafica Stefania Montalti, articolano Marco Bacchi, Marco Berardi, Francesco Garoia, Fabio Giambi, Matteo Lelli, Matteo Lolletti, Alessandro Merci, Chiara Tartagni, Ilario Gradassi.

Questa rivista non rappresenta un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 e non persegue alcuna finalità di lucro. Le immagini pubblicate sono tutte tratte dalla rete internet e sono considerate di dominio pubblico. Qualora il loro uso violasse diritti d’autore scrivete al nostro indirizzo di posta e le rimuoveremo prontamente. La rivista è rilasciata con licenza Creative Commons - Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia. Ogni volta che usi o distribuisci quest’opera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. In ogni caso, puoi concordare col titolare dei diritti utilizzi di quest’opera non consentiti da questa licenza. Questa licenza lascia impregiudicati i diritti morali. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it

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