Arg Npia 01

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Argomenti di neuropsichiatra dell'età evolutiva e discipline affini, dicembre 2008

Argomenti di Neuropsichiatria dell'Età Evolutiva e Discipline Affini

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Argomenti di neuropsichiatra dell'età evolutiva e discipline affini, dicembre 2008

Indice

Pag 2 Indice Pag 3 Introduzione Pag 4 The woman who thinks like a cow, part 1 Pag 7 The woman who thinks like a cow, part 2 Pag 10 The woman who thinks like a cow, part 3 Pag 13 The woman who thinks like a cow, part 4 Pag 16 The woman who thinks like a cow, part 5

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Argomenti di neuropsichiatra dell'età evolutiva e discipline affini, dicembre 2008

Introduzione qualcuno dovesse trovare imprecisioni o arrivare a capire dove io non sono arrivato, è senz’altro invitato ad inviarmi la sua traduzione, e la includerò volentieri in una successiva edizione. Sono interessato anche ad eventuali commenti sul contenuto del programma. Vi presento il tutto in un formato gradevole, come in una rivista, anche per una eventuale stampa. Per raggiungere il sito web, andate su youtube e digitate “Temple Grandin” nella casella di ricerca.

Molti di voi avranno letto i libri di Temple Grandin, professore associato presso l’Università del Colorado, esperta di scienze animali, di autismo e persona con autismo ella stessa. La vita di Temple è trascorsa in parallelo con l’evoluzione delle conoscenze nel campo dell’autismo e la BBC ha descritto questo andamento in un programma molto interessante, intitolato “La donna che pensa come una mucca”. Io stesso, pur avendo già letto diversi scritti della Grandin, ho seguito con molta attenzione il video, che potete trovare su “youtube” in cinque puntate intitolate appunto “The woman who thinks like a cow”. L’interesse in me suscitato è stato tale, che ho ritenuto utile tradurvelo per iscritto, pensando particolarmente a coloro che non conoscono l’inglese. Non sono stato in grado di esplicitare tutti i dialoghi, alcune sequenze dei quali un po’ troppo veloci o poco nitide per me. Diciamo che il testo che leggerete riporta almeno il 95 per cento del programma. Mi sono attenuto fedelmente al contenuto, credo proprio che possiate fidarvi e che avrete un idea chiara alla fine della lettura e della visione. Se

Silvio Loddo NPIA - Oristano [email protected]

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Commentatrice. È conosciuta oggi per le sue introspezioni sulla mente animale, ma di fatto furono le sue introspezioni sulla sua mente che la resero famosa. Venti anni fa, Temple destò scalpore quando pubblicò il suo primo libro, un’autobiografia. Nancy Minshew. La maggior parte delle persone erano scioccate per il fatto che una persona con autismo fosse in grado di scrivere un’autobiografia. Bernard Rimland. Era la prima volta che una persona con autismo metteva per iscritto, o anche raccontava verbalmente, cosa significa essere autistica. Commentatrice. Nel settore dell’autismo, Temple è una celebrità internazionale. La sua vita consiste ora in buona parte nel partecipare a conferenze e scrivere autografi sui suoi libri. Temple. Quando ero bambina, presentavo tutti i sintomi dell’autismo. Commentatrice. Questa è la storia sorprendente di Temple, una storia che racconta il suo combattere contro l’autismo, una condizione che rende le altre persone, ed il settore delle relazioni umane, come un luogo misterioso e talvolta spaventoso. A casa sua, con la Commentatrice. Questo viene dalla Danimarca, questo da Chicago. La pecora viene dall’Australia. Questo qua dall’Inghilterra. Di alcuni non mi ricordo. Commentatrice. Hai un tuo animale preferito? Temple. Le mucche sono le mie preferite. Vieni, sediamoci qua, e mettiti a tuo agio.

The woman who thinks like a cow, part 1

Temple. Ci sono due sensazioni: paura e curiosità. È come se avessero curiosamente paura. Se uno sta coricato e non si muove, si avvicinano. Commentatrice. La dott.ssa Temple Grandin è una leggenda nel reame del comportamento animale. È conosciuta per la sua straordinaria conoscenza della mente animale. Suo interesse speciale sono le mucche. Temple. Se comincia a pensare di saltare, la farò andare laggiù con i suoi amici! Commentatrice. I suoi seguaci ritengono che Temple abbia un legame magico con gli animali, ma lei ha una diversa spiegazione. Lei ritiene che questo suo legame derivi dall’essere gravemente autistica dalla nascita. Temple. La mia teoria è che ci siano somiglianze tra la mia mente autistica e il modo di pensare degli animali. La paura è l’emozione prevalente nell’autismo, e la paura è l’emozione principale in un animale come questo. Continuamente alla ricerca di cose molto piccole. Prima di assumere farmaci io mi trovavo in uno stato costante di attacco di panico, e stavo continuamente verificando se c’erano dei pericoli, qualcosa che poteva essere minaccioso.

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Commentatrice. Cosa fai di solito nel pomeriggio? Temple. Telefonate, scrivo lettere, lavoro ai capitoli del mio libro, queste sono le cose che normalmente faccio. La maggior parte del tempo lavoro. E poi magari vedo un film. Commentatrice Che tipo di film? Temple. Vario tipo, (qui c’è qualcosa che non ho capito) film che mi piacciono. Commentatrice. E che tipo di film non ti piacciono Temple. Film che parlano di relazioni tra le persone, li trovo molto noiosi. Commentatrice. Temple nacque nel 1947, sua madre sentì ben presto che sua figlia era diversa. Quando Temple compì due anni, fu chiaro a tutti che c’era qualcosa di grave in lei. I medici non avevano un nome per quel tipo di problema. Eustacia Cutler, madre di Temple. “Ancora non parlava, non sorrideva, non rideva, e quando finalmente cominciò a ridere, il riso veniva fuori da lei in spasmi selvaggi, e sputava. Suo padre si infuriava. Diceva “è ritardata”. Le cose peggioravano, perché Temple strappava la tappezzeria, defecava e spargeva tutto sulla tappezzeria. Alla fine, credo che suo padre volesse metterla in un istituto. Non mi disse questo ad alta voce, ma lo si deduceva dalle sue azioni. Chloe Silverman. Negli anni quaranta una bambina che mostrava i sintomi di Temple, vale a dire ritiro emozionale e linguaggio espressivo molto ridotto o assente, veniva di solito allontanata dalla sua famiglia ed internata in un istituto.

Madre. Isolarla in un istituzione sembrava una forma di follia. No, proprio non intendevo farlo. Bambino. Dice qualcosa come “voglio che rimanga con me” Commentatrice. Ma la vita stava per cambiare per bambini come Temple, grazie al lavoro di due medici, Leo Kanner in America, ed Hans Asperger in Austria. Ciascuno di loro era inconsapevole delle ricerche dell’altro, ma la loro descrizione dei bambini che stavano seguendo era incredibilmente simile. Kanner. Sin dall’inizio c’è un’estrema solitudine, il bambino trascura, ignora, blocca qualsiasi cosa che giunge dall’esterno. Asperger. Hanno scarsa capacità di fare amicizia, il loro modo di dialogare è a senso unico, e rivelano un intenso assorbimento verso un interesse speciale. Commentatrice. In modo indipendente l'uno all'altro, Kanner e Asperger avevano identificato lo stesso, nuovo disturbo psicologico, e cosa interessante, scelsero indipendentemente lo stesso nome per descriverlo: Autismo. Chloe. Il termine “autismo” deriva da “auto”, che si riferisce al sé, nel senso di rivolgersi all’interno di se stesso, ed i due autori avevano scelto questo nome per descrivere la mancanza di interesse nelle relazioni sociali che sembra caratterizzare questo tipo di bambino. Temple (legge dal suo libro). Nel mio mondo interno, le scene della mia vita sono vivide. I ricordi sono come un film proiettato in un grande schermo nella mia mente. Potevo stare seduta

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in spiaggia per ore, facendo scorrere la sabbia tra le mie dita, e producendo piccoli mucchietti. Ogni granello di sabbia mi intrigava, come se io fossi uno scienziato che lo guardava attraverso un microscopio. Commentatrice. Quando aveva quasi cinque anni, e dopo due anni di terapia del linguaggio, alla fine Temple apprese a parlare, ma ancora preferiva stare da sola. Temple. Intensamente preoccupata, non vedevo nulla e non sentivo nulla, le persone intorno a me erano trasparenti, e non c’era un suono che potesse interferire con le mie fissazioni. Commentatrice. Oggi gli psicologi fanno diagnosi di autismo sulla base del comportamento del bambino. Lo stesso tipo di comportamento che Kanner ed Asperger avevano descritto 60 anni fa. Francesca Happé. Ciò che è cambiato è che si riconosce che l’autismo abbraccia uno spettro di disturbi, dal bambino molto grave, muto ed irraggiungibile, all’adulto magari molto intelligente, estremamente articolato verbalmente, ma che ancora ha problemi sociali e comunicativi importanti.

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Temple. (Dice qualcosa che non capisco e poi che non le interessa sapere di questo o quel matrimonio che è andato male). Francesca Happé. La mia esperienza con l’autismo mi ha portato a ritenere che ci sono due cose che non dobbiamo sovrastimare: la prima riguarda quanto duramente le persone con autismo si sforzano per vivere nel nostro mondo ed affrontarlo e la seconda quanto le persone con autismo vivano in una condizione di ansia; le due cose vanno assieme. Di nuovo a casa di Temple, suona il campanello. Temple. Aspetta un attimo, vado ad aprire e mi occupo di questi bambini. Oh, come va? Vado a prendere un po’ di soldi, qui c’è un gruppo di persone della BBC, in Inghilterra, e ci sono alcune monete dall’Inghilterra. Ecco qua. (i bambini ringraziano). Okay, di niente. Nessun altro regala monete straniere dall’Inghilterra. É meglio che dare dolci, dare monete straniere dall'Inghilterra. Commentatrice. Stanotte è la festa di Halloween? Temple. Si, stanotte è Halloween. Commentatrice. Ti piaceva Halloween quando eri bambina? Temple. Si, era la mia festa preferita. Commentatrice. Come mai? Temple. Mi piaceva traverstirmi. Vedi, quando ero piccola, ad esempio nella scuola elementare, ai bambini piaceva fare progetti, ad esempio costruire modellini di barche per poi farli navigare. Ma quando poi arrivammo alle superiori tutto era basato sulle relazioni. Non potevo immaginarmi come una di quelle ragazze che si

The woman who thinks like a cow, part 2

Temple. Il mio nome è Grandin: G R A NDIN Francesca Happé. Le persone con autismo hanno difficoltà a capire ciò che sta accadendo nell’interazione con altri esseri umani. Non leggono le espressioni del viso, non capiscono il tono della voce, e non capiscono che dietro queste due manifestazioni, le persone possono avere pensieri e sentimenti che possono essere diversi dai propri. E questo fa sì che le persone siano un enigma per gli individui con autismo e talvolta anche spaventevoli. È comprensibile come una persona con autismo possa preferire lo studio di orari di treni, astronomia o comunque fatti che descrivono in modo ordinato parte della realtà e non il caos che caratterizza il mondo interpersonale. Commentatrice. Che tipo di libri ti piace leggere? Temple. Riviste che parlano di finanza, o scientifiche, che parlano di scoperte, queste sono le riviste di mio gusto. Commentatrice. Cosa pensi delle riviste femminili? Temple. (Dice qualcosa che fa capire che non le interessano). Commentatrice. E cosa trovi particolarmente noioso nelle riviste femminili?

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mettevano a gridare quando un insegnante particolarmente prestante passava, lo trovavo assolutamente ridicolo (alcune cose non tradotte). In quel periodo i ragazzi cominciarono a prendermi in giro. (altre cose non tradotte) Le mie emozioni sono più o meno come quelle di un bambino di dieci anni, posso essere contenta, triste, adirata, spaventata. La paura è la mia emozione principale. C’è tutta una serie di cose che devo fare per affrontare questi problemi. Mi sembra che ci siano altri bambini in arrivo. Salute! Ho qui del denaro europeo per voi. Mettetelo la dentro. Commentatrice. Tormentata dall’ansia e da attacchi di panico, la maggior parte dell’infanzia di Temple fu profondamente infelice. Ma si presentava in prospettiva una cura per l’autismo. Una cura nata dall’incontro di un uomo con uno dei luoghi peggiori. Lo psicologo Bruno Bettelheim trascorse quasi un anno in un campo di concentramento tedesco prima di arrivare in America. Nel corso del tempo, le sue esperienze avrebbero rivoluzionato i trattamenti dell’autismo. Bruno Bettelheim. Non credo che uno diventi completamente libero. Dopo la liberazione gli incubi si presentavano quasi tutte le notti. Ancora oggi, talvolta sogno, e si tratta di sogni ansiosi che hanno a che fare con i campi di concentramento. Commentatrice. Una volta stabilitosi a Chicago, Bettelheim diventò direttore di una scuola per bambini con disturbi emotivi, molti dei quali avevano ricevuto una diagnosi di autismo.

Chloe Silverman. Cominciò a pensare al comportamento dei detenuti dei campi di concentramento ed al tipo di ritiro sociale che essi avevano sviluppato dopo un lungo periodo di ciò che lui chiamò “ambiente estremo”. Concluse che i bambini con autismo, come i prigionieri dei campi di concentramento, fossero stati esposti ad un ambiente estremo per poi arrivare a sviluppare i sintomi che aveva osservato in loro. Commentatrice. Osservando i bambini nella scuola, Bettelheim si convinse del fatto che essi si fossero rivolti all’interno di loro stessi per sfuggire qualcosa, o qualcuno, di veramente spaventoso nella loro vita. Questa teoria lo portò ad una conclusione inquietante. Chloe Silverman. Bettelheim derivò da Freud l’idea che la maggior parte delle madri avessero desiderato inconsciamente che i loro bambini non fossero mai nati e decise che i bambini con autismo potessero avere sperimentato ciò in una forma molto grave. Pensò che essi avessero paura per la loro vita, una paura mortale in risposta ai loro genitori. Bruno Bettelheim. L’autismo infantile è il più grave disturbo psicotico dell’infanzia e credo che nel caso di questi bambini estremamente disturbati non solo sia mancato l’interesse nei loro confronti, ma che ci sia stato il desiderio che non fossero mai vissuti. Commentatrice. Secondo Bettelheim, i bambini con autismo si sentivano completamente non voluti e non amati. Le loro madri furono definite madri distanti e “frigorifero”, e furono

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ritenute responsabili dell’autismo dei loro bambini. Eustacia Cutler. Fummo inviati da uno psichiatra e per prima cosa chiese di conoscere (noi) genitori di Temple. Penso che credesse in Bettelheim. Volli vedere che cosa ci avrebbe detto. “Brutte notizie, queste madri portano i loro figli alla pazzia”. Quando lo psichiatra mi accusò di essere un’isterica, non sapevo cosa volesse dire, e chiesi ad un altro psichiatra cosa questo volesse dire e questo secondo psichiatra rispose “In termini freudiani, questo significa che la donna vuole un pene”. Pensai: “ci sono molte cose che vorrei dalla vita, ma questa non è una di quelle”. Commentatrice. I medici insistevano sul fatto che Temple poteva essere curata con la psicoterapia. Temple. Stavano cercando qualche motivazione psichica, stiamo parlando di quando avevo circa sette anni, devi considerare che in quel periodo le cose venivano viste attraverso la psicoanalisi, erano gli anni cinquanta. Commentatrice. La psicoanalisi era molto forte allora. Temple. Era molto forte. Commentatrice. Andasti a delle sedute di psicoterapia? Temple. Si, fu una perdita di tempo. Commentatrice. Temple continuò a ricevere sedute di psicoterapia durante la sua infanzia e la sua adolescenza. Temple. Credo che nelle intenzioni del psicoterapeuta se io avessi tirato fuori i miei profondi ed oscuri segreti psicologici non sarei stata più ansiosa. Ma non servì a nulla. Psicoanalizzare i miei attacchi di ansia non serve.

Commentatrice. All’età di sedici anni, Temple trovò finalmente la sua maniera di affrontare il suo autismo, in un posto imprevedibile. Sua madre le consigliò di trascorrere l’estate con sua zia in un ranch dell’Arizona. Cominciò allora un’affinità con gli animali, che sarebbe durata tutta la vita. Temple. Avevo solo paura di andarci, perché soffrivo continuamente di attacchi di panico e le cose nuove mi spaventavano. Mia madre mi costrinse ad andare e la cosa si rivelò assolutamente giusta.

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Temple. Vedi, entro così, mi sistemo e comincio a farmi comprimere. È possibile esercitare un controllo sulla compressione. Commentatrice. Quanto spesso usi questo macchinario? Temple. Più o meno una volta alla settimana. Commentatrice. Quando ti senti particolarmente stressata? Temple. Di solito non aspetto molto, la uso a piacimento. Commentatrice. Quanto tempo ci rimani dentro? Temple. Circa 20 minuti. È una sensazione rilassante, quella di essere contenuta, aiuta ad avere pensieri più piacevoli. Commentatrice. Vuoi dire che spesso ti aiuta ad avere più sentimenti di affetto nei tuoi stessi confronti? Temple. Si è così. Quando ero piccola desideravo provare la sensazione di essere contenuta, ma la sovrastimolazione era eccessiva. Commentatrice. Era come... Temple. Come un controllore (dell'ansia, n. d. r.) Commentatrice. Oggi, una versione della apparecchiatura di Temple per contenere è utilizzata in cliniche in tutto il mondo. Douglas Hare. Sebbene l’apparecchio per contenere possa sembrare una strana idea, si basa di fatto su teorie scientifiche solide. Sappiamo che una sensazione tattile leggera, come un accarezzamento, causa un eccitamento del sistema simpatico, che fa aumentare le frequenze cardiaca e respiratoria, mentre una pressione profonda applicata alla cute diminuisce le stesse frequenze. Ciò

The woman who thinks like a cow, part 3

Commentatrice. Nel ranch, Temple trascorreva ore osservando come gli uomini trattavano gli animali. Era ossessionata da un particolare strumento, chiamato lo “scivolo che comprime”. Temple. Mi interessava questo strumento, che era utilizzato per vaccinare gli animali, nulla di doloroso, al massimo una puntura. Facevano entrare le mucche dentro e le bloccavano comprimendole, lasciando la testa fuori. Le comprimevano, le tenevano, alcune si agitavano, ma altre semplicemente sembravano rilassarsi. Non tutte facevano così, solo alcune. Pensai: “bisogna che lo provi”. Commentatrice. E quindi hai collegato il fatto di essere compresse con il fatto di rilassarsi. Temple. Esatto, questo le faceva rilassare. Cosicché il giorno dopo chiesi a mia zia di farmi entrare nello “scivolo che comprime”. Commentatrice. Quindi ci sei entrata dentro, e per quanto tempo? Temple. Ci rimasi per circa mezz’ora per vedere che cosa ne veniva fuori. Commentatrice. Tornata a casa dal ranch, Temple capì che non poteva fare a meno degli effetti terapeutici dello “scivolo che comprime”. Se ne costruì uno per se stessa.

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che fa l’apparecchio per contenere è produrre una pressione profonda controllata, ciò che ha un significativo effetto di rilassamento. Commentatrice. Cosa è questo? Temple. Questo è il mio ufficio, lì ci sono trent’anni di distintivi di congressi, lassù. Commentatrice. Hai un’idea di dove si trovi ogni cosa? Temple. Quasi tutto, non proprio tutto, ma vado un po’ per categorie. Ad esempio, ho tutte le mie carte di affari appese lì al muro, altrimenti non saprei dove sono. Questo riguarda gli animali da allevamento, il trasporto, la ricerca. Commentatrice. Finalmente capace di controllare la sua ansia, Temple cominciò ad ottenere successi scolastici ed accademici in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato. Prese il diploma della scuola superiore e del college, e traendo ispirazione dalla sua esperienza nel ranch, intraprese un master in scienze animali. E mentre Temple stava studiando, così faceva un giovane e sconosciuto psicologo. L’interesse di Bernard Rimland nell’autismo cominciò quando proprio suo figlio ricevette la diagnosi di autismo. Bernard Rimland. All’età di due anni, lo portammo da uno psichiatra infantile, e fui stravolto dal costatare che questo rispettato psichiatra era totalmente convinto dal ridicolo concetto psicoanalitico che fosse l’attitudine materna a causare i problemi del bambino. Commentatrice. Infuriato dal responso del medico, Rimland decise di

impegnarsi per confutare la teoria che affermava che i genitori dei bambini con autismo sono responsabili del disturbo. Bernard Rimland. Presi a leggere qualsiasi articolo, in qualsiasi lingua potessi trovare nel settore, cosicché dopo alcuni anni fui a conoscenza di tutto ciò che era stato pubblicato circa l’autismo. Commentatrice. Sepolte negli archivi, si trovavano diverse descrizioni di bambini gemelli con autismo, che catturarono l’attenzione di Rimland. Bernard Rimland. Mi venne in mente che se gli psichiatri che avevo consultato avessero avuto ragione, riguardo al fatto che era il comportamento della madre che causava l’autismo, allora nel caso dei gemelli una madre si sarebbe comportata nello stesso modo con i due gemelli, che vivevano nello stesso ambiente, e che ambedue sarebbero stati quindi colpiti dal disturbo. Commentatrice. Ma non era così. C’erano molti casi in cui soltanto un bambino era colpito. Soltanto i gemelli omozigoti avevano ambedue tendenza ad ammalarsi di autismo. Ciò che Rimland aveva trovato contraddiceva la teoria secondo cui l’autismo è dovuto al comportamento dei genitori. Bernard Rimland. Non c’era uno straccio di evidenza a favore del fatto che l’autismo fosse un disturbo emotivo, causato da fattori psicodinamici, mentre era evidente che fosse un disturbo biologico, da studiare dal punto di vista biologico e non psicologico. Commentatrice. La ricerca di Rimland implicava che l’autismo avesse

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un’origine genetica e biologica. La pubblicazione del suo lavoro determinò la fine delle vecchie concezioni e l’inizio di una nuova era nel capire l’autismo. Ora tecniche moderne di scanning hanno cominciato a rivelare quale possa essere la causa biologica dell’autismo. Un tecnico fMRI. Allora, sei pronta? Persona dentro allo scanner. Si! Tecnico. Stiamo iniziando! Nancy Minshew. Abbiamo trascorso gli ultimi dieci anni a studiare il cervello nell’autismo con la diagnostica per immagini ed è chiaro che si tratta di un disturbo neurologico, un disturbo che risiede in anormalità del cervello. Commentatrice. Il team della professoressa Minshew ha esplorato il cervello nell’autismo utilizzando una serie di semplici compiti, difficili per le persone con autismo. Un tecnico fMRI. Quest’ultima sarà più breve della precedente! Nancy Minshew. Questa è la risposta delle persone con autismo, questa invece del gruppo di controllo. Qui è più piccolo. Commentatrice. Sebbene non abbastanza definite per consentire una diagnosi, queste scansioni rivelano che il cervello delle persone con autismo appare strutturato diversamente. Nancy Minshew. La nostra teoria riguardo a ciò che è diverso nel cervello delle persone con autismo è che le diverse regioni del cervello non sono ben connesse. E questo significa che sotto specifiche richieste, le varie regioni non possono parlare tra di loro, come sarebbe necessario. Temple. Immagina come se il cervello

fosse un edificio in cui sono ospitati gli uffici di un’azienda. All’ultimo piano del palazzo si trova l’ufficio del direttore generale. Questa è la corteccia frontale. Da questa partono le connessioni verso tutti gli altri dipartimenti del palazzo. C’è il dipartimento sociale, quello delle vendite, il bilancio, quello delle finanze, grafica e disegno, pubblicità. La sostanza bianca costituisce i cavi che mettono in comunicazione i vari dipartimenti, che sono tutti interconnessi. Si tratta di connessioni come la posta elettronica, come i messaggi istantanei, sempre tra i vari dipartimenti del cervello. Quello che succede nell’autismo è che tutte queste connessioni non si connettono. Ti sembra che questa spiegazione funzioni?

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costituire una barriera imponente per le persone con autismo che vogliono lavorare o frequentare il college è l’ipersensibilità. Non è possibile socializzare e vi trovate in una situazione ingestibile, se non siete in grado di tollerare un normale ambiente di lavoro. Questa cosa non si ferma, vado a vedere, cos’è che fa questo rumore. Dio, cosa sta facendo questo rumore terribile? Mi farà impazzire! Credo che lo debba staccare! Grazie moltissime! (applauso del pubblico). Sapete cos’era? Un frigorifero per coca cola mezzo morto e l’unica cosa da fare è stata chiedere ad un tipo che ho trovato di staccare la spina. Ridicolo, faceva un suono come un mazzo di (non capisco). Bene questo è appunto il tipo di cosa che può rappresentare un problema. Commentatrice. I problemi sensoriali di Temple la seguono in ogni settore della sua vita. Hai problemi con ciò che indossi? Temple. Ci sono molte cose che causano fastidio alla mia pelle, specialmente i pantaloni. Posso indossare delle magliette sotto le camicie, ma per i pantaloni è un problema. Danno una sensazione alla cute molto fastidiosa. Commentatrice. Cosa vuoi dire, che sensazione è? Temple. Prurito, prurito, prurito, prurito. Commentatrice. E questo sin da quando eri piccola? Temple. È stato sempre così. Commentatrice. E questo perché hai l’autismo. Temple. Eh, si, fa parte dei problemi

The woman who thinks like a cow, part 4

Commentatrice. Come effetto di questo difetto di connessione, il modo attraverso cui le persone con autismo sperimentano il loro mondo è radicalmente modificata. Douglas Hare. Quello che riesce molto bene a Temple Grandin è di descrivere la realtà alternativa vissuta dalle persone con autismo. Sebbene vivano in un mondo come il nostro, lo sperimentano in modo molto diverso. Sentono i suoni diversamente, vedono la luce diversamente. Quello che Temple fa è darci un punto di vista dall’interno di come sia essere persona con autismo e come questo va ad influenzare la vita di tutti i giorni. Temple. Persino oggi certi rumori molto forti, come uno scoppio proveniente dalla marmitta di un auto, mi fa sussultare, ed un sentimento di panico mi travolge. Suoni acuti come quelli di un motorino mi causano ancora oggi una sensazione di dolore. Douglas Hare. Molti comportamenti delle persone con autismo sono di fatto dei tentativi di sfuggire a situazioni che trovano disturbanti. Cercano di evitare suoni, luci, che li fanno arrabbiare, li rendono ansiosi, li mettono a disagio. Temple. Una delle cose che possono

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di ipersensibilità, ha a che fare con l’autismo. Commentatrice. Indossi vestiti sempre simili. Temple. Non mi piacciono certi vestiti perché non gradisco la sensazione della pelle che tocca la pelle, mi fa diventare matta. Commentatrice. E quindi che fai quando acquisti nuovi indumenti? Temple. Devo lavare più volte tutta la biancheria intima prima di indossarla. Ora posso evitare di lavare le calze, ma tutto il resto lo devo per forza lavare. Commentatrice. E se non lo fai? Temple. Arrossamenti, prurito. (poi qualcosa che non capisco, forse dice che qualche madre le ha consigliato di acquistare certi capi in un certo tipo di negozio, perché meno rigidi) Commentatrice. E pensi che questa questione dei problemi di ipersensibilità possa spiegare perché talvolta i genitori pensino che i loro figli siano cattivi? Temple. Si, se porti un bambino al supermercato e comincia a comportarsi male, può essere dovuto ad un sovraccarico sensoriale, legato ad eccesso di suoni, luce ed odori. I suoni possono essere tali da sommergere il bambino. Commentatrice. Cosa potresti consigliare ai genitori di questo tipo di bambino. Temple. Possono provare a ridurre… poi, richiamata dal suono forse del telefono, si allontana. Commentatrice. Dopo i vent’anni, Temple apprese a convivere con il suo autismo e tutti i relativi effetti collaterali. Più tempo trascorreva nel

ranch di sua zia, più apprendeva ad interagire con gli animali. Temple. Se comincia a pensare di saltare, la farò andare laggiù con le sue amiche. Potrebbe saltare e scappare. Commentatrice. Scappare? Temple. Si. È una mucca grande, è capace di saltare e scappare. Commentatrice. Mano mano che il tempo passava, Temple cominciò a capire che poteva relazionarsi con gli animali in un modo che altri non erano in grado di fare. Cominciò ad accorgersi che lei poteva sperimentare il mondo in modo molto simile a come lo sperimenta un animale. Temple. La mia teoria è che si siano somiglianze tra la mia mente autistica, o almeno tra il mio modo di essere autistica ed il modo di pensare degli animali. Il pensiero basato sulla sensorialità è pensare in suoni, in sensazioni tattili, pensare in immagini. Le emozioni sono più semplici, meno complesse, felice, triste, impaurito, adirato. La paura è l’emozione principale dell’autismo, la paura è anche l’emozione principale in un animale come questo. Commentatrice. Temple era convinta che sarebbe trascorso molto tempo prima che qualsiasi altro prendesse seriamente le sue idee. All’età di 25 anni, Temple lasciò il college, con la determinazione di lavorare nel settore dell’allevamento. Una delle sue prime occupazioni consisteva nel progettare recinti per mucche. Questo la condusse alla sua destinazione finale: il macello. Non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe avuto l’industria miliardaria della carne ai

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suoi piedi. Inizialmente, ebbe molte difficoltà ad essere accettata. Questa volta non c’entrava il suo autismo. Temple. I comportamenti tipo “macho”, le cose che oggi fanno decidere le persone di intentare una causa, come ad esempio le molestie sessuali, non sono nulla in confronto con ciò che io ho dovuto affrontare. Ad esempio, in Arizona una volta alcune persone dopo avere castrato i tori avevano cosparso la mia auto di testicoli, e io li avevo dovuti buttare via. Ebbi da affrontare questo tipo di problema, e lo affrontai, se questo è quello che volevano. Mike Chabot. Non solo si trattava di una persona dell’altro sesso, ma anche stava spingendo le cose verso una direzione che noi non avevamo mai considerato in passato. Parlava del benessere degli animali, del comportamento degli animali. Commentatrice. Temple inorridì per quello che vedeva nei macelli. Temple. Non facevano altro che cadere per tutto il percorso, altri animali che passavano sopra quelli che erano caduti. Una cosa tremenda! Commentatrice. Gli addetti ai macelli avevano sempre pensato che gli animali fossero disturbati dal rendersi conto istintivamente che li stavano portando alla morte. Ma Temple non era così sicura di questo. Temple. Cominciai ad osservare il bestiame che veniva portato al macello e quello che veniva invece condotto alla vaccinazione ed entrambi i gruppi si comportavano nello stesso modo. Se gli animali fossero stati consapevoli dell’essere portati al macello, si sarebbero dovuti

comportare in un modo molto più selvaggio. Commentatrice. Temple si convinse che ci dovesse essere qualcosa di diverso che disturbava il bestiame.

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percepire. Sono capaci di rilevare piccoli dettagli visivi o uditivi che noialtri perdiamo. La capacità di Temple di accorgersi con precisione di piccoli dettagli ben si accorda con ciò che noi conosciamo dell’autismo. Molte abilità speciali che sono comuni nell’autismo hanno a che fare con il notare dettagli ed essere consapevoli di caratteristiche dell’ambiente che noialtri consideriamo scontate o che non notiamo più. Commentatrice. Alla fine, Temple ebbe l’occasione di mettere in pratica le sue idee. Temple. In Kansas, in un impianto moderno, il bestiame non accettava un certo percorso interno ad un edificio e mi resi conto che questo dipendeva non dal percorso ma dalla scarsa illuminazione. Così feci aprire una porta in un lato dell’edificio, per fare entrare più luce, ed il bestiame accettò il passaggio. Semplicemente le mucche avevano paura di entrare in un posto buio. Commentatrice. E quanto facesti risparmiare al proprietario di quell’impianto? Temple. Penso che se avesse dovuto costruire un altro impianto con ogni probabilità avrebbe speso alcune centinaia di migliaia di dollari. Temple. Vorrei parlare oggi di animali negli impianti di produzione della carne. Commentatrice. Incoraggiata dal suo successo, Temple iniziò la sua attività diretta a risolvere i problemi nel settore, e fu sommersa dalle richieste. Temple. Vedete, queste sono collocazioni veramente inadeguate per gli impianti idraulici. Sono troppo

The woman who thinks like a cow, part 5

Temple. Avevo notato che in certe occasioni il bestiame si spostava nei percorsi in modo tranquillo, e che altre volte invece era molto riluttante. Cominciai a muovermi lungo i percorsi, per verificare cosa in effetti le bestie vedevano. Negli anni settanta la maggior parte delle persone pensavano che fosse una follia andare a vedere cosa gli animali potevano vedere nei percorsi. Pensavano fosse una sciocchezza. Commentatrice. Ciò che lei scoprì, colse di sorpresa tutta l’industria. Temple. Vedete quel fuscello nel percorso? È esattamente ciò che può fare sì che una mucca si fermi. Basta una piccola cosa, per farle fermare. Se quel pezzetto di roba si trovasse all’ingresso di un percorso, la mucca si volterebbe e non andrebbe avanti. Commentatrice. Per Temple, era ovvio che questi dettagli insignificanti fossero cruciali, ma i suoi colleghi non erano convinti. Non capivano come nessun altro li avesse notati prima. Francesca Happé. Credo che le persone con autismo abbiano la capacità di vedere dettagli dove altri non riescono. E così alcuni genitori possono riferire che il loro bambino è in grado di individuare su di un tappeto lavorato un pezzetto di filo, che loro non sarebbero in grado di

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Argomenti di neuropsichiatra dell'età evolutiva e discipline affini, dicembre 2008

vicine al sistema che convoglia gli animali. Il rumore prodotto “Hiiiiiiiiiiiiiiii” è un tipo di suono che suona come un allarme per richiesta di aiuto. Commentatrice. Oggi, in più di metà dei macelli degli Stati Uniti gli animali seguono percorsi disegnati da Temple. Temple. Vengono qui, vanno in cerchio, e poi entrano nella stanza dove vengono ammazzate senza che muggiscano. Prima si sentivano moltissimi muggiti. Vanno dentro e basta. Commentatrice. I disegni di Temple hanno trasformato le condizioni degli animali, e le hanno procurato il rispetto dell’intera industria. Mike Chabot. Temple ha la capacità di annullare le percezioni normali della vita di tutti i giorni e riuscire a pensare ad un livello come quello di un animale in una determinata situazione. Commentatrice. È una abilità unica, che l’ha resa famosa. Nell’industria della carne attuale, Temple Grandin ha uno status di diva del rock. Alcune persone. Hey, Temple! Temple. Salve, salve. Mi fa piacere vedervi. Commentatrice. In un mondo di uomini, lei è il re. Temple. (discute con altri operatori) Commentatrice. Oggi, il governo degli Stati Uniti si affida a Temple per stabilire e verificare gli standard che regolano le condizioni del bestiame. Ma non si tratta solo di mucche. Temple riceve richieste da persone riguardo ad ogni tipo di problemi di varie specie animali. Temple. L’altro giorno una persona mi

ha detto: “il mio cavallo si innervosisce, non so cosa significa”. Bisogna vedere dove, quando succede. I dettagli sono importanti. Commentatrice. Oggi i suoi clienti vanno da proprietari di zoo, ad addestratori di cani. Temple. Senti, non dare colpetti all'animale, accarezzalo. Commentatrice. Il suo libro sul comportamento animale è rimasto settimane tra i più venduti. Seguono alcune interviste televisive. In una l’intervistatore dice “ha scritto un libro fantastico, usare i misteri dell’autismo per decodificare il comportamento animale”. Commentatrice. Per Temple ci sono voluti quasi sessant’anni, ma la bambina che non poteva parlare è diventata per molti la voce della saggezza. Le sue introspezioni hanno inspirato tutte le nuove aree di ricerca nel campo dell’autismo. Ma per Temple, è il lavoro quotidiano nel settore della condizione animale che resta il suo principale successo. Temple. Questo è per la “scalinata per il paradiso”. Commentatrice. Cosa è di fatto la “scalinata per il paradiso”? Temple. Si tratta di rampe sulle quali sale il bestiame. È un sistema che funziona meglio per gli animali, rispetto ad altri, si tratta di una questione di misure. Ci salgono su meglio. Commentatrice. L’hai chiamata “scalinata per il paradiso”. Temple. Quando ammazzi degli animali non si tratta solo di “affari”, abbiamo la responsabilità di trattarli bene affinché non soffrano. È

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Argomenti di neuropsichiatra dell'età evolutiva e discipline affini, dicembre 2008

veramente, molto importante. Ho cercato di lavorarci su per rendere il tutto migliore per le mucche in un modo pratico, lasciando perdere le ideologie: vediamo cosa si può fare per ottenere miglioramenti “sul campo”. Questo è quello che conta per me. Commentatrice. Oggi, nessuno dubita che Temple ottiene risultati, anche se i suoi metodi sono un tantino inusuali. Che é successo? Temple. Oh, un po’ di paura da parte di un piccolo, ma niente di particolare. Mi hanno dato un bacio proprio in bocca. Adesso tocca a te andare. Commentatrice. Davvero? Vieni anche tu con me? Temple. Il mio cappello!

Commentatrice. Perché piace loro il tuo cappello? Temple. È qualcosa di strano. Metti il microfono e si mangeranno la parte morbida. Bene, stendiamoci tutti e tre ora (intende lei, la commentatrice ed il cameramen, suppongo). Commentatrice. Cosa ti piace delle mucche? Temple. Sono animali molto pacifici. Le mucche possono spaventarsi, possono agitarsi, ma se le lasci avvicinare sono molto pacifiche.

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