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D. G. GRIMA»
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o
ftlle PÒ .
di
Gerasalemme Catechismo
Apologetico Popolare
O
VICENZA
SOCIETÀ ANONIMA TIPOGRAFICA Ira Cattolici Vicentini .
v
1921.
J
INTRODUZI
7s
Operaio! questo libro è tutto per te. popolare, apologetico di religione. B' un catechismo. Per domande e risposte, B' un catechismo
,
come in piccole conversazioni ti 'sminuzza il cibo, te lo rende saporito lo puoi digerire e cambiare in sangue senza fatica. B' popolare. Si parla tanto e si scrive anche troppo al popolo; ma il popolo poco capisce. Quando si tratta di religione, anche con persone istruite nel resto, bisogna essere popolari : col popolo non s'è mai popolari abbastanza. Non il pane degli adulti, ma il latte dei bambini. Quanto più sublime è la materia, tanto piti chiaro e semplice deve essere il pensiero. B' apologetico. Vivi in mezzo a nemici, hai bisogno di armi per difenderti. Non lo sciids e la lancia del gigante Golia ma la fionda e le poche pietre del pastorello Davide. Vivi nel secolo della luce; eppure perchè ,
'
si chiude l occhio alla vera luce si va branci-
cando nelle tenebre; hai bisogno di una lucerna.
-
4 -
-
Dirai: Una volta non c'era bisogno di tanto studio, di tanti armi, di tanti rimedi.
Rispondo: Una volta non si dava il ver-. ,
derame alle viti; adesso senza il verderame i
Lo studio del gran problema
bacilli della pronospora e della crittogama abbruciano tutto. Quanti bacilli del liberalismo, del socialismo intaccano l'anima tua! Guai se
non la difendi se non la fortifichi collo stu dio della religione. In essa la fede e con la fede la morale rimarrà abbruciata, scomparirà
MAESTRO - All'opera dunque! Prima d'in-
il cristiano, l'uomo ragionevole, e non resterà
di conoscere e praticare la vera religione (I racchiusa nel Catechismo ? Tanto più si a-
-
'
che l uomo animale.
cominciare però, buon operaio
persuaso della somma e assoluta necessità ma. si desidera si ad un arte quanto portanza.
Vieni e seguimi. Lascia la via di Babilonia; fi condurrò fino alle porte di Gerusalemme, risiane di pace, tranquillità dell ordine, riposo dell'omma. Dio è principio dell'ordine, la Re'
,
'
'
attende ad una scienza, più se ne conosce l'im-
Opkraio - Ne sono persuaso ; ma a chi mi
dicesse il contrario non saprei cosa rispondere. C'è per esempio chi dice: Io sono medico, sono avvocato sono artigiano an-
Igione Cristiana Cattolica la città della quale l
lascia ch'io
,
ti faccia una domanda : Sei tu veramente
intelletto sull'ali della Fede contempla Dio,
,
che senza conoscere il Catechismo. .
la volontà ama Dio.
Io sto
bene lo stesso; mangioi bevo, guadagno, ,
La Gerusalemme terrena è imaginc, capar'
ra, preludio della Gerusalemme celeste. Dall i maginc passerai alle realtà, della caparra al possesso, dal preludio alla musica eterna. -
sono ricco.
Maestro - Non è il solo interesse materiale lò scopo dello studio L'astronomo che .
,
consuma la sua vita net contemplare le stelle il loro moto, le loro leggi, ci mostra chiaramente che l uòmo è fatto per lo studio ,
,
'
.
e la ricerca . della verità
.
Ma lasciando da
parte questo, io ti rispondo : Ah, caro mio.
tu mangi e bevi? ma il mangiare e bere è proprio dell'animale Tu sei ricco; ma .
che valgono le tue ricchezze se non possiedi Dio? Tu guadagni? ma a che ti vale guadagnare il moneto se perdi l'anima? Sicuro:
.
tu puoi essere medico avvocato, artista anche senza sapere il catechismo ma però ,
,
il catechismo non serve unicamente alla'
vita presente ma alla futura
,
/
non ci fa fc-
-
6 -
la cosa è necessaria : la medicina Così, ca-
liei nel tempo ma nell'eternità. Senti : Ti-
.
ro operaio bella cosa apprendere un'arte, disegno, meccanica ecc., ma per essere cristiano anzi per essere veramente uomo e conseguire il tuo ultimo fine e con esso la
zio e Caio sono due giovanetti che si dan-
,
no allo studio della medicina. Tizio è intel-
,
ligente ; non manca mai alla scuola, è sempre sui libri ; Caio è un buontempone e spensierato, e, dice a Tizio: Guarda, io vengo rare volte alla scuola, non studio; eppure mangio e bevo e sono allegro lo stesso, anzi più di te. Risponde allora Tizio: Io studio non per star bene adesso,
,
,
tua felicità, dica il mondo ciò che vuole, una* sola scienza una sola dottrina è necessaria : la scienza la dottrina della reli,
,
gione.
ma un altro momento, quando avrò conseguito il fine del mio studio, cioè la laurea in medicina. Così noi, caro operaio, siamo
creati per ottenere il nostro ultimo fing; ed il nostro ultimo fine, come ti verrà in segnato, è conoscere e amare Dio; la vera religione c insegna a conoscere e amare Dio; dunque la vera religione è tanto necessaria quanto è necessario salvarsi l a nima ed essere eternamente felici. Fermati bene in mente questa grande verità, pensaci bene e avrai guadagnato molto. Operaio - Ora capisco quanto è necessaria -
11 primo mofore Operaio - Noi siamo fatti per conoscere, amare e possedere Dio : questo è il nostro
iìi)e. Pure alcuni dicono che non c'è D p;
'
altri credono che c'è Dio ma non credono ,
'
ch
Egli sia il nostro ultimo fine. Avrei ca" ro che lei mi insegnasse a rispondere agli uni e agli altri. Alcuni dicono: Dov'è questo Dio ? Io. non lo vedo ; dunque non
'
-
e importante a tutti la religione. Maestro :- E quale danno gravissimo è il
.
.
c
,
non sarebbe immenso
,
si mette in pratica questa Dottrina, per-
unica che ci fa conoscere e amare Dio, e p erciò ci fa acquistare il nostro ultimo chè l
'
fine. Tizio si è prefisso di diventare medico. Per ottenere questo fine, cioè per diven-
venir medico, non servono a nulla; una so-
'
'
.
.
Certo. Belle cose, caro Tizio, la storia, l'a- -
infinito, non sareb-
be un purissimo spirito. Perchè l'anima non cade sotto alla punta del coltello un chirurgo dice : Io non sono ancora arrivat a tagliare l anima ; dunque l anima non c è Se arrivassi a tagliare l'anima, gli si può rispondere, quella non sarebbe più anima perchè l anima è tale da non poter essere tagliata. Noi che siamo soliti a vedere ecidi occhi e toccare colle mani i corpi, stentiamo a capire che cosa sia spirito, e come operi uno spirito, tanto più poi quando si tratta di Dio ch è purissimo spirito. Pe ,
'
gricoltura, la musica; ma a te che vuoi di-
.
..
non lo vedi ; se lo vedessi Dio ora cogli occhi del corpo non sarebbe Dio, perchè
non si conosce, è intendiamoci bene, se non
Non si può dire a ragione ch'egli è pazzo?
è
Maestro - Ma bravo! anzi Dio c'è perchè
non conoscerla. Tanto grave danno che a. nulla importa conoscere tutto il resto se
tare medico, gli è assolutamente necessaria la scienza della mèdicina. Che fa egli invece? vStudia storia, agricoltura, musica.
'
,
'
.
'
rò, se Dio ora non lo vediamo in sè stesso,
-
9 -
possiamo conoscere che c è e anche un po' '
,
quello ch Egli è dalle sue opere. '
dunque di concludere in poche parole
.
'
Maestro - Nelle cose tutto si muove ; dunque ci dev essere ch i le muove senza essere mosso. K questi è Dio Nelle cose tutto na.
Operaio .- Mi spieghi meglio come dalle opere si conosce chiaramente Dio?
MAÈSTRO - Dante Alighieri il sommo poeta, «io non lo vedo, ma lo vedo nella Di-
vina Commedia» ; Raf f aello il grande pittore io non lo vedo, ma lo vedo nei suoi
dipinti: il Canova, grande scultore io non
lo vedo, ma lo vedo nelle opere del suo scalpello.
Operaio - Ma questi grandi uomini io non li vedo perchè sono morti : Dio invece è
'
'
.
sce. cresce, muore : dunque ci deve essere uno che non è nato non cresce e non morrà mai. E questi è Dio Nelle cose si ve,
.
dono diversi gradi di bontà diversi gradi di perfezione. Dunque ci deve essere uno ,
'
ch è
somma bellezza
,
somma bontà, som-
'
ma perfezione. P questi è Dio.
'
vivo, anzi tutto vive in Lui; com è dunque
che non si vede?
0 pazzo o malvagio
Maestro - E dagliela! te l'ho detto prima: «perchè Dio è un purissimo spirito. Un-gior,
no lo vedremo in sè stesso, ora contentìa'
moci di vederlo nelle opere del creato, nella terra, nel sole, nelle stelle, in noi stessi.
Operaio - Questo è chiaro; dalle cose crea.
non mi pare che si deva dire: Sono opetc
le si capisce che ci deve essere uno che le ha create, e che non è stato creato mi par (juindi impossibile che ci sia un ateo cioè
di Dio, dunque c'è Dio.
uno che non crede in Dio.
Operaio - Ma dal vedere queste meraviglie
MAESTRO - Quando tu vedi un orologio de-
vi dire: Qualcuno l ha fatto. Forse che si è fatto da sè? forse ch'è stato fatto dal ca'
so? dal caso, ch è contrario all'ordine, una '
cosa dove tutto è ordine? Così, caro mio,
contemplando il sole, le stelle che sono migliaia di volte più grandi del sole devi di-
re : Qualcuno le ha fatte. Questo che le ha .
fatte o non è stato fatto da alcuno, ed ecco Dio; o anche lui è stato fatto da un al-
tro. Quest'altro o non è stato fatto da al-
cuno, ed ecco Dio; o è stato fatto da un
altro ancora. Insomma in questa grande
catena bisogna venire a un primo anello, e questo è Dio.
Operaio - Il ragionamento è giusto; biso-
gna esser malti per non capirlo. Favorisca
,
,
Maestro - Hai ragione; chi è di sana mente non può essere ateo Tutti gli uomini, tutti i popoli civili e barbari sono stati sempre persuasi che ci sia Dio, quantunque questo Dio se l abbiano immaginato in diverse .
'
maniere. Del resto tanti si dicono atei non
perchè siano veramente persuasi che Dio non c è ma perchè vivono e vogliono vivere come se Dio non ci fosse e perchè tor'
.
,
nerebbe loro conto che non ci fosse Così quelli che rubano o ammazzano, non lo .
fanno già perchè credono che non ci sia il comandamento : Nqn rubare e non ammazzare ; ma perchè vivono e vogliono vivere coinè se non ci fosse Cosi i socialisti dicono .
che la proprietà è un furto non perchè cre,
dano che è un furto, ma perchè torna loro
conto a credere che la proprietà sia un furto per aver parte con quelli che possedono.
Operaio - Ma io sento i socialisti a dire:
col nulltt dovrebbe contentarsi di un tran'
quillo e nobile disprezzo. L umanità dunque è concentrica, il suo centro è Dio.
Dio è una invenzione dei preti per gabbare
il popolo. K' stata la legge, è stato il terrore, è stata l ignoranza che ha imposta la '
Idea di Dìo
credenza in Dio.
Maestro - Dio un'invenzione dei preti? Ma | come e quando, se la idea di Dio è nata
col primo uomo? Dio effetto del timore? Ma che tutti siano stali paurosi da credere
in Dio per timore? E-poi questo Dio è so-
OpiCraio - Dio c'è. Ma che cosa è questo Dio? Se lo potessi vedere se lo potessi ca,
pire.
Maestro - Vedere Iddio cogli occhi del cor-
lo terribile, e non anzi un Dio buono, bene-
po è una contraddizione. Dio non ha corpo
fico, misericordioso? Dio imposto dalla legge? Ma come se l idea di- Dio fu prima di
è un purissimo spirito. Se avesse corpo non
'
ogni legge? Dio effetto d ignoranza? Anzi '
la negazione di Dio è causa di ignoranza,
sarebbe più Dio.
Operaio - Perchè se avesse corpo non sarebbe più Dio?
Per chi crede in Dio tutto è chiaro, tutto
Maestro - Perchè il corpo non vive in quan-
è spiegato ; per chi non crede tutto è miste-
to corpo ma per qualche cosa altro. Ora ,
ro, tutto è buio. Chi ci ha creali ? perchè siamo a questo mondo, qual è il nostro fi-
ciò per cui il corpo vive è più nobile del corpo. Se Dio dunque fosse corpo ciò per
ne? Chi non crede non sa rispondere. 1 più grandi sapienti hanno creduto ih Dio. La civiltà dei popoli cammina coll idea di Dio. Con quanta forza e purezza i popoli credettero in Dio tanto più furono capaci di progresso artistico e morale. Perduta o cor-
cui questo corpo vive sarebbe più nobile di Dio ciò ch'è- impossibile perchè Dio e
'
'
'
rotta l idea di Dio caddero nella barbarie e nella corruzione. L ateo dunque o è un '
'
pazzo o è un malvagio. Operaio - Pazzo certamente anche per u'
n
altra ragione. Se, egli fosse veramente '
convinto che Dio non p è perchè tanto odiarlo e bestemmiarlo, perchè tanto il in,
sogno di negarlo e sopprimerlo? Maestro - Hai detto una grande verità. L'a'
teo stessa- mostra che c è Dio. Gli sforzi ch
'
tro
egli fa per gettarsi fuori da questo cendimostrano la
forza concentrica
alla
quale si ribella. Se non avesse a lottare che
,
,
l'Essere
primo. ( )pEraio - Si può almeno comprendere che cosa è Dio?
Maestro - Comprendere Dio in se stesso è impossibile. Dio è infinito altrimenti non sarebbe più Dio Può l'infinito essere com,
.
preso da un essere finito come noi? L'acqua dell oceano può esser contenuta da un piccolo vaso? '
( )PERAio - Dunque di Dio non si può sapere che una cosa cola: Dio c'è e basta
.
Maestro- No. Le cose che dimostrano che Dio c'è
ci dicono un poco anche ciò che è Dio. Se tu senti un pezzo di musica non solo pensi al musico che l'ha composta ma ,
,
,
ti fai un'idea del suo genio musicale
.
Se tu
leggi la Divina Commedia di Dante Ali-
12 -
13 '
ghieri capisci subito che qualcuno l ha composta non vSolo, ma che l ha composta un poeta, non solo ma che deve essere stato un grande poeta. Così se osservi una pit-
ce agli animali e alle piante ; si può dire che gli animali e le piante sieno il sole? Farebbe da ridere. Il sole è distinto dagli animali e dalle piante sebbene ad essi dia vita. Tre dunque sono i gradini della scala sublime che l intelligenza deve salire per av-
'
tura. uno scoltura, un palazzo devi dire non
solo che qualcuno ha fatto quella pittura. quella statua, quel palazzo, non solo che fu un pittore, uno scultore, un architetto, ma dalla perfezione del lavoro devi dire ch è stato un grande pittore, un grande scultore, un grande architetto. Opì'.rmo - Se dalle opere di Dio si conosce. Dio come le opere sono finite e imperfette, così i f nito e imperfetto sarebbe anche '
,
Dio.
'
.
vicinarsi a Dio e farsene un concetto.
Principio di causalità principio di esclusione, principio di eminenza. Operaio - In che modo con questi tre gra,
dini la mente sale a farsi un'idea meno im-
perfetta di Dio? M aestro -Col principio di causalità io conchiudo. V è un primo essere. Colla esclusione io nego a questo essere primo tutto ciò che gli toglierebbe d essere il primo. Col principio di eminenza io affermo dell essere primo tutte le perfezioni che si trovano nelle sue opere più nobili. '
,
Makstro - No. Da un opera, e anche da molte opere non si può comprendere tutta la bravura dell'artei f ce. Bisognerebbe che Dio
nofl avesse potuto far di più di quello che
'
'
ha fatto. Dio è perfettissimo, ma le cose create non ci possono dare che un idea imperfetta di Dio. '
Tre gradini per conoscere Dio
Voglio io farmi un'idea dell'infinito? Pen'
so che la terra in confronto dell universo è '
un granello di sabbia. Se la luce del sole che dista da noi centocinquanta milioni di Km. impiega otto minuti per venire a noi, quanto sarà lontana la stella più vicina se la sua luce impiega tre anni? Ecco io non abbraccio l infinito, però me ne faccio un'i-
Operaio - M'insegni a salire questa scala. Mi spieghi come dal principio di causalità si conclude : V'è un essere primo. \ \ vESTRO - Nell'universo non vedo che ef-
'
dea.
Oit raio - Se Dio è creatore di tutte le co-
se, non si può dire che tutte le cose sono Dio?
Maestro - Dio fece tutte le cose; però tutte le cose sono distinte da Dio, fuori di Dio,
Dio è a loro ini f nitamente superiore. Un pittore, uno scultore hanno fatto un lavoro ;
si può dire che il pittore sia quella tela, lo scultore quella statua? Il sole dà vita e lu-
.
Tetti ; dunque vi è una causa suprema, un ; j un essere infinito, di cui partecipa ogni es'
motore d onde partono tutti i movimenti una forza d onde partono tutte le forze '
'
sere finito; un ordinatore dell ordine, di tutte le creature verso il loro i f ne stabi-
lito. Dunque
vi è un essere primo.
Operaio - Fatto il primo gradino m'insegni come si passa al secondo. Trovato che vi è un essere primo, come si applica il principio di esclusione?
-
14-
-
Makstro - Negando a quest'essere tutto ciò che gli toglierebbe d essere primo. Dunque via ogni possibilità di non essere o di morire : l essere primo è necessario. Via ogni unione di parti, unione di materia e di spirito, di atto e di potenza, di sostanza e di accidente; l essere primo è semplice: egli è l essere suo, la sua essen'
'
'
'
za, la sua esistenza, la sua divinità, la sua Vita.
15-
modo più perfetto tutte le perfezioni che si trovano nelle creature le più perfette
.
Guardiamo l'anima nostra ; in essa la verità, la scienza' il'amore la vita. Queste ,
qualità Esistono
nell'anima
in
uri modo
molto imperfetto ; ebbene aumentale più che puoi, fin là dove non sia possibile concepire nulla di più grande e avrai un'idea di ,
Dio. In lui l'intelligenza senza confini ; egli è la verità sussistente che fa essere vero tut-
.
Via ogni idea di mutabilità, l'essere primo è immutabile.
to ciò che è vero. Egli è l'amore
,
,
Opp:raio - Perchè allora si dice che Dio si
pente, si gode, si rattrista, si adira, si placa? Maestro - Perchè si suole parlare impropriamente di Dio con un linguaggio uma-
no. Così per farcelo meglio conoscere si rappresenta Iddio con forma sensibile, mentre è un purissimo spirito. Del resto Dio è un atto solo ; dunque via ogni idea di successione.
Operaio - Eppure si dice che Dio Creò le cose in sei giorni, in sei epoche. Maestro - Perchè sebbene Dio con un atto solo ha creato tutto, le cose si andarono for'
mando un po alla volta. Via dell'essere
ti-
mo ogni idea di limite nel tempo ; egli è l eterno. Via ogni limite di spazio; egli è l'immenso. Via ogni imperfezione, egli è perfetto. Via ogni idea di moltiplicità ; egli è una unità, alla quale non si possono aggiungere, come si possono aggiungere nei numeri,
è la vita
stessa. Intelligenza verità, amore vita, giu,
stizia, santità propriamente parlafldo non sono in lui, ma sono kù stesso il suo essere, il suo riposo la sua immutabile beati,
,
tudine.
Operaio - Che bellezza! Eppure Dio non si conosce ancora; tutto ciò che si può pensare di lui, è sempre meno di lui Quale sarebbe il nome la frase che più ci fa co.
,
noscere Iddio ?
Maestro - Egli è colui che è Dio è tutto l essere dunque nulla gli può mancare della perfezione dell'essere; dunque è superio.
'
,
re a tutti gli altri essèri limitati che non possono avere tutte la ragione dell'essere,
'
altre unità che la facciano crescere.
Operaio - E' una scala un po' nostra povera mente. Passiamo dino. Nel conoscere Dio per cose create, come si applica il eminenza? Maestro -
faticosa alla al terzo gramezzo delle principio di
Bisogna affermare di Dio nel
.
Coli'occhio e co! cannocchiale Operaio - Dio si cososce dalle sue opere per .
Uiezzo del lume della nostra ragione. Per altro Dio è luce, e a me pare di essere an'
cora all oscuro.
Maestro - Hai ragione: parlare di Dio ora è come parlare del sole in un luogo sotterraneo dove arriva appena, uh barlume di luce. Noi abbiamo gli occhi ; per altro la loro virtù è piuttosto scarsa. E poi per vedere
,
,
#
non basta avere gli occhi, ci vuole anche la
della nostra ragione è la fede. Ella fq che uomo veda più chiaro quello che la sola ragione può conoscere, e inoltre le fa vedere tante cose che la ragione non potrebbe
luce. Siamo di notte ; se la notte è burrascosa, non vediamo niente del tutto e c a
'
l
'
-
diamo in precipizio ; se la notte è serena, vediamo qualche cosa, così all ingrosso almeno conosciamo la via. Spunta il sole : quale bellezza! La vita presente è pari alla notte. Per l operaio vizioso, incredulo, superbo, è notte burrascosa, priva d ogni luce celeste ; per l operaio invece religioso, onesto, umile, è notte chiara e tranquilla. Alla morte, cioè al principio del giorno che non '
conoscere mai.
,
Operàio - Mi spieghi più chiaro la differenza che c è tra ragione e fede. Non sono l ome due cose contràrie ignòti si ripete con'
'
'
'
tinuamente che la
'
Makstro - La vera scienza non è, non .può esere contraria alla Fede, perchè tanto la scienza che la Fede vengono da Dio, e Dio
'
morrà mai, ecco un nuovo lume che rischiarerà il nostro occhio; ecco il sole; allora '
non può essere contrario- a sè stesso. La
conosceremo Dio, lo vedremo faccia a fac-
cia, e lo godremo per sempre e questo sa-
Fede è contraria alla-
Scienza ?
Fede non è altro che il compimento, che 0
,
rà il nostro Paradiso.
la perfezione della scienza. Eccoti un esempio. Tu coll occhio nudo vedi molte stelle : '
le vedi tutte? No. Prendi un cannocchiale.
OpKraio - Però solo col lume della ragione, e coll osservare le sue opere si coi>QSce Dio ? Come si conosce per esempio che Dio
Quanto più chiare, più vicine non vedi al-
'
lora le stelle che prima vedevi, e quante
.
.
stelle ora tu vedi che prima non vedevi !
è uno, in tre Persone distinte?
Ecco, quel ch'è il cannocchiale per l'occhio
MAESTRO - La tua domanda viene molto a
nel conoscene le stelle, è la Fede per la ragione, per la scienza nel conoscere Dio.
proposito. Noi colla sola ragione, colla sola nostra testa siamo come tanti scolari che ,
vogliono conoscere un
Oggetto, imparare un arte da sé soli. .Arriveremo a imparare .
'
poche cose e con gran fatica, e tante altre '
non saremo capaci d impararle. Se invece
abbianlo un bravo maestro quante cose non s imparano di più e con quanta minor fatica ! Così noi ; colla nostra sola ragione arriviamo a conoscere di Dio poche cose e con gran fatica, e con pericolo di cadere '
,
in molti errori non essendo mai sicuri del,
la verità : e tante cose poi non arriviamo a conoscerle.
Operaio - Meglio dunque avere un buon maestro per conoscere Dio. C'è questo maestro ? chi sarebbe mai ? venga pure. Makstro - S v ì che c'è; la maestra la guidg, ,
Nuova luce
> Operaio'-
La similitudine di quel che fa il cannocchiale per il nostro occhio, spie ga bene quello che fa la Fede per la nostra corta intelligenza. Il cannocchiale ci fa vedere più chiare e precise le'cose che vedia,
'
'
mo coll occhio, e ce ne fa vedere tante altre che il nostro occhio non arriverebbe a ve-
dere. Così per mezzo della Fede noi vediamo più chiare, più sicure e precise tante verità naturali che riguardano Dio, ed al tre se ne scoprono che la nostra mente mai arriverebbe a conoscere perchè superiori al-
18
-
le nostre forze. Per noi poveri operai e credo anche per tutti le similitudini giovano molto. Però se ella con qualche similitudine mi spiegasse un po' meglio che cosa è questa Fede io l'ascolterei volentieri. ,
,
,
Maestro
Prima bisogna che ti -dica che
cosa si può intendere per questa Fede
Per cioè le ve-
Fede si può intendere l'oggetto rità che appartengono alla Fede; qui però ,
per Fede s intende la virtù la forza, la potenza per la quale noi conosciamo queste '
,
verità. Perciò la Fede è una luce
,
una vir-
tù o potenza o /orsa infusa da Dio nell'a,
nima nostra per la quale noi appoggiati al'
l autorità di Dio
,
crediamo fermissimamen-
te ciò che Dio ha rivelato Quello che è la .
ragione per le verità naturali è la Fede per le verità soprannaturali cioè superiori alla natura. Come le cognizioni che ricerchiamo ,
,
per mezzo dei sensi sono regolate dalla ra-
gione, cosi le cognizioni che riceviamo per mezzo della ragione sono regolate, compiute, perfezionate dalla Eede Operaio - Non capisco bene che cosa sia questa luce, questa virtù, o potenza q fcyza. ,
"
.
Maestro - Non capisci che cosa sia questa luce? Hai mai sentito parlare della fotografìa dell'invisibile? Pochi anni or sono è stata trovata per caso una luce di color vio-
letto, chiamata raggi Ròntghen dal suo inventore, la quale passa attraverso certi corpi opachi alla luce del sole, ma. non tanto densi coinè il legno il cuoio, e non passa attraverso i corpi più densi Se io dinanzi a questa luce metto il mio braccio il mio corpo, nell opposta parete vedo solamente ,
.
,
'
'
l ombra delle ossa del mio braccio e del mio ,
'
19 -
-
scheletro, come se non ci fossero le carni ' e le altre parti molli Tale è la luce della .
Fede. Per questa luce diventano chiare tan-
te verità che pur ci sono, ma sono nascer ste al lume della ragione. Operaio - Va bene. Ma lei m'ha detto an-
che che la Fede è. una virtù, forza, potenza infusa nell'anima. Mi spieghi meglio che cosa sia questa virtù, questa forza, questa '
potenza della Fede infusa nell anima
nostra.
Maestro - Senti; tu deponi in un campo un seme : questo seme non si confonde ma rimane distinto dal campo : però per questo seme il campo acquista una virtù, una forza a produrre così che senza il seme pri-
ma non avrebbe potuto produrre. Tu innesti un albero ; innestando questo albero tu
gli hai comunicato una forza nuova che prima non avea, tu lo hai reso capace a prò durre frutti che prima non sarebbe stato
-
capace di produrre. Ebbene, fa conto che la Fede sia questo seme e questo innesto che il buon Dio ha posto nell'anima tua.
Operaio - Dunque questa virtù non è come le altre .virtù naturali, la prudenza, la giustizia, la umiltà, la obbedienza che noi possiamo acquistarle da noi.
Maestro - Per l'appunto. La Fede è un pur ro dono di Dio ch Egli senza alcun merito concede a quelli che con la sua grazia si dispongono a riceverlo. Operaio - Non possiamo noi dunque con le nostre opere meritare la Fede? Maestro - Non lo possiamo. Come Iddio '
senza alcun tuo merito ti ha dato occhi per
vedere e mente per conoscere, e prima di esistere non potevi meritare la vita, perchè non potevi meritarla prima di vivere, così
senza alcun tuo merito Iddio ti ha data la
Fede la quale è il principio e la raefice della vita spirituale. Operaio - Ma io non sento di avere questa luce,
di posseder questa virtù.
.
20 -
-
MaKstro - Eh ! sicuro. Vuoi pretendere di
conservarla. Basta gettare per terra un gra-
sentirla come le cose sensibili ? Tu hai la
nello di frumento perchè diventi spiga ? No ; bisogna aiutarlo questo granello., coll'apparecchiargli bene la terra, ci vuole il concime, ci vuole la pioggia, ci vuole il sole. Basta gettare il fondamento per avere una casa ? No ; il fondamento è il principio ; poi su quel fondamento si innalzano le mura, su quelle mura si pone il coperto allora
ragione, eppure non la senti. OpivRaio - Quando ci vien donata la Fede?
Maestro -r-Wel santo Battesimo, cioè quando comincia per noi la vita spirituale .
Seme e fpu o
si ha la casa. Basta avere la ragione per essere uomo ? No ; ma bisogna vivere par-
Operaio - La fede dunque è una luce è una virtù una potènza, è un dono che ci ,
,
fa Dio. Ma perchè ce la dà nel Battesimo ? allora che siamo bambini come possiamo ricevere la luce della Fede se non abbiamo
ancora il lume della ragione?
Maestro - Guarda e confronta la vita del corpo con quella dell'anima Quando nasce un bambino si può dire che quel bambino sia uomo? Certo Ma uomo perfetto? No. E' un uomo in gernic, un uomo in cui la vita è imperfetta in cui la ragione è nasco.
.
,
.
sta : questa vita un po' alla volta si sviluppa, cresce, si perfeziona ; la ragione prima nascosta si manifesta poi colle parole col ragionamento, colle opere. L uomo appena ,
'
nato è come il seme di frumento ; in quel nascosta la spiga ? Si. Ma prima che si veda questa spiga ci vuol del tempo. seme c'è
,
lare, operare secondo quello che la ragione ci insegna e comanda. Così non basta aver la Fede; bisogna coltivarla; la Fede senza le opere è morta ; le opere buone sono la vita della Fede; bisogna parlare e operare secondo quello che la Fede ci insegna e ci comanda.
.
Qpi'RAio - Sicché questa Fede che non possiamo acquistarcela da noi, possiamo perderla da noi ? .Maestro - Certamente
come possiamo perdere qualunque dono che ci viene fatto: come la vita che è un dono e non possiamo acquistarcela da noi, possiamo perderla da ,
'
noi quando nulla facciamo per conservarla, o facciamo ciò che serve a distruggerla ; come facendo cose contrarie alla ragione, cioè dandoci al vino o al vizio si perde la ragione o si diventa pazzi.
Così noi riceviamo la Fede nel santo Battesimo e allora incomincia la vita cristia-
Operavo - Me se la Fede è una virtù su-
ma imperfetta, finché poi si sviluppa e si perfeziona col crescere dell età, e coll opera nostra. . . OpKraio - Ho capito. Ma basta la Fede per
facciamo noi a conservarla ed accrescerla? MAESTrtb - Iddio che ci ha dato la vita ci
na,
ma nascosta,
'
'
,
essere
cristiani ?
Maestro - Ti rispondo subito. Basta nascere per vivere? No, dopq che abbiamo ricevuto la vita, ci vogliono anche i mezzi per ,
pcriore alle forze della nostra natura, come
dà i mezzi proporzionati alla vita per man'
tenerla ; Iddio che ci ha data la Fede ch e
sopra le forze della nostra natura, ci dà anche mezzi superiori alle nostre forze per mantenere ed esercitare la Fede. E. come
i nostri sensi, e le nostre facoltà si perfe-
-
22-
-
23 -
gannato alcuno con questi noi vediamo la
zionano coll esercizio continuo, così la Fe'
verità dellle cose che non vediamo. '
.
de si perfeziona coll'esercizio di. questi mezzi, e di questi atti proporzionati alla Fede. Opkraio - Perduta una volta la Fede, si può riacquistarla di nuovo? Maestro - La perdita della Fede dopo averla ricevuta 'è la più grande delle sventure, è il più grave insulto e disprezzo che si fa a Dio è una rovina quasi irreparabile. Per riacquistare la Fede perduta ci vuole una grazia speciale e straordinaria di
Operaio - Ma insomma io non credo che quel che vedo. _
Maestro - Hai detto una gran balordaggine.
Prima di tutto io ti domando : Ed è vero tut-
to quello che vedi? Tu vedi il sole grande
,
come una palla da gioco, e le stelle come tan-
te perle che brillano : è vero che il sole e le stelle sieno così piccole quali appariscono,
,
più piccole della luna? All occhio il: sole '
le sventura mi dica quali sono le cause principali per cui tanti perdono la Fede. Prima però permetta, che le esponga alcune difficoltà. Si sente ripetere : La fede è o-
cip
'
percorre i cielo da mattina a sera. E
Dio. Operaio - Afinchè non accada a me simi-
vero ? Nel deserto l occhio vede lontano tan'
te cose che poi sfumano; è il miraggio. Se fosse vero quello che io apprendo coi sensi, allora i colori sarebbero nei corpi, i suoni
'
delle campane, gli odori negli oggetti ester-
.
ni mentre non sono che diverse sensazioni
£cura.
dell'anima, lo non credo che. quello che ve-
do? Con questo principio, degno degli ani-
lo non credo che quel che vedo
mali, sarebbe distrutta tutta la storia, e tut
-
to il" mondo si ridurrebbe al piccolo circo-
Makstro - E' oscura rispetto a noi ma non in sè stessa o meglio è .la nostra mente ch'è oscura rispetto alla fede. Così il nostro occhio talvolta non vede un oggetto non perchè manchi la luce ma perchè la luce è
lo che comprende le cose ch'io vedo adesso, perchè anche le cose viste prima, non
,
'
,
vedendole ora, non posso credere che si
"
'
,
troppa e rie rimane abbagliato. ;
non si vedono è necessaria anche negli af
Io non posso capire come Dio si sia incarnato, però ch'Egli si sia incarnato è una verità sicura perchè Dio c'è l'ha rivelata,
fari di questo mondo, è il fondamento della società? Se si toglie dal mondo questa fe-
-
,
e Dio è infallibile. .
.
I ciechi piuttosto siamo noi ; cieca è la scienza umana che non può vedere fin dove
arriva la Fede, che non può conoscere i misteri che la Fede ci pronone. La Fede ha occhi ma occhi grandi,. occhi possenti occhi forti ; ne questi occhi hanno mai itr ,
. de
,
-
Operaio - Si sente ripetere: La Fede è cieca Maestro - Basterebbe la risposta di prima .
sie-
no. Io non credo che quello che vedo? Cieco! e non t accorgi che la fede alle-cose che
,
ne
,
tutto va a finire in un sommo disordie in una orribile confusione. Se non de-
vo credere ciò che non veggo, chi si potrà amare con amore vicendevole, poiché questo amore non lo si può vedere? Operaio - E' vero che il sole all'occhio è una palla, e le stelle tanti punti, ma. la ra'
gione aiutata dalla scienza mi dice che
il
sole e le stelle sono milioni di volte, più grandi della luna.
'
sicura che c è vivo a morto.
Makstro - Hai ragione. Ma allora dove va il Ino principio : l o non credo che a quello che vedo? Vedi dunque che non bastano i sensi, ci vuol|j anche la ragione. E come la' ragione corregge gli sbagli dei sensi così la Fede corregge la ragione che altrimenti o dovrebbe fermarsi o cadere in precipizio. . * OpKraio - Vada pure avanti ; le sue osser-
il mutamento di un corpo da
Maestro» - Ah ! qui ti voglio. Dunque non devi più dire; Non credo che quel che vedo, ma credo alla ragione, e a quél che m inse'
,
'
gna l autorità e la testimonianza ; non so-
lo credo quel che vedo coi miei occhi, ma anche quel che vedo cogli occhi degli altri e se devo credere tutto quello che vedo cogli occhi degli altri, tanto più devo credere quello che vedo per mezzo della Fede, cioè cogli occhi di Dio. ,
vazioni mi sono utili come a un cieco la luce.
Maestro - Non credi se non ciò che vedi ? Tu mentisci ; in pratica fai il contrario Tu .
'
credi all anima
; eppure non la vedi. Credi alla vita, eppure non la vedi. La febbre non si vede, eppure vi credi. Il tuo cuoroi il tuo stomaco non lo vedi eppure credi che ci sia. Il dolore non lo vedi eppure vi credi. C'è la forza d'attrazione ; vi credi eppure non la vedi. L America non la vedi, eppure vi credi. Credi che c'è a Roma il re; credi che ci .sia stato Dante Colombo, e più in là
lo non credo quello cfye non capisco
,
,
,
. Oi'KRAio Non credere se non a quello che si vede pare anche a me una bestialità. Ma
.
'
vi sono altri che dicono ; Io non credo quel"
lo che non arrivo a capire. E costoro mi pare abbiano un po di ragione. .Che le pare?
,
'
ancora Cesare Augusto Platone ; eppure né ora vedi il re nè hai veduti questi grandi uomini. Tuo padre ti scrive da lontano una lettera: lo vedi tu? eppure vi credi. ,
M Ai' STRO .
,
Tuo fratello è morto in Germania l'hai vi,
'
ra? Te lo dicono essi, te lo dicono altri; ma tu non hai visto niente. OpKraio - Io non vedo l'America, ma me
lo dicono e assicurano quelli che ci sono stati, lo non vedo Dante Alighieri nè Colombo né Napoleone, ma me ne assicura la ,
,
storia. Io non ho visto mio fratello morto
in Germania; ma una dichiarazione spedita da quel luogo al Municipio m'assicura che è morto. Io non vedo l'anima, ma mi si as-
.
uno di essi, tu non vuoi credere quello che non capisci? Eppure quante cose non capisci, eppure le credi ! quante cose non si capiscono da nessuno eppure si credono da lutti ! Non si capisce ancora come avvenga il terremoto, 'eppure si crede al terremoto. Non si capisce come il cibo si cambi in sangue, eppure si erode che il cibo si cambi in sangue. Non si capisce come jiav un seme così piccino si sviluppi una pianta così grande, eppure si crede che dal seme si
sto? eppure vi credi. Tu sei nato il tal giorno, il tal anno : l hai visto? eppure ci credi. Tu chiami tuo padre a quell'uomo, e madre a quella donna ; ma chi te. ne. assicu'
Hanno torto. Ah ! tu, direi ad
sviluppa la pianta. Non si capisce come si svolga la vita, eppure si crede alla vita. Non si capisce come l anima operi nel corpo e col corpo, eppure si crede che l anima è unita col corpo, e lo informa in tutte le sue operazioni. Non si capisce coinè il pensiero '
.
'
-
26 -
si fornii nella niente si nasconda sotto il segno o il suono delle parole e senza di-
vole devo fidarmi di quello che dicono. Maestro - R tu se vuoi essere ragionevole,
,
,
vidersi si comunichi a migliaia di persone; eppure si crede che il pensiero esce dalla mente si esprime a parole, e si moltiplica comunicandosi a tulle le persone che ascoltano. Non si capisce che cosa sia questa
come credi quello che non capisci solamen
s
quelli che ne sanno più di te, devi credere
,
-
-
te fidandoti dell'autorità e testimonianza dt all autorità e testimonianza di Dio che ne '
sa più di tutti.
forza elettrica non se ne conosce la natura, ,
eppure si crede a questa forza e senza badare che cosa sia se ne fanno tante appli,
Ragione e Fede
'
plicazioni nell industria e nel commercio.
Vedi dunque quanti misteri ci sono anche nel regno della natura quanti fenomeni avvengono che non si sanno spiegare eppure si credono. Perchè dunque solo quando si ,
,
parla di Dio, e delle verità che lo riguarda-
no e che Egli ci ha rivelate non si vorrà credere perchè non si capisce? Opkraio - Ma almeno se nei diversi feno-
meni che avvengono in natura non si conosce, la causa
,
se ne conosce e si vede lo
effetto ; sebbene non si conosce come- avvie'
ne
si vede però che avviene
una cosa,
.
Se
per esempio non si conosce la causa del ter-
1
Operaio - Dunque nella verità della Fede non deve aver luogo la ragione: ma il credere senza ragione mi par contrario alla ragione. Maestro - Nelle verità della Fede c'è la par te oscura riguardo a noi, e la parte supe-
riore alla ragione cioè capire il come del mistero ; la parte chiara e secondo ragione è il credere alla verità del mistero. Guar-
diamo per esempio l'Unità e Trinità di Dio.
Che vi sia un Dio solo in tre Persone di-
se' ne vede e se ne sente l'effetto.
stinte Padre, Figliuolo e Spirito Santo, que-
Makstro - R che perciò? Devi capire quan-
devo credere : è chiara e devo crederla per-
remoto,
lo sia falso e irragionevole il dire : Io non credo quello che non capisco
.
Per altro dim-
mi : Credi tu che il s ole sia lontano 150 milioni di chilometri dalla terrà? che la .
luce del sole impiega otto minuti e 13 secondi a venire à noi ? che la luce della stel-
la più vicina a noi impiega tre anni? credi a laute altre leggi .dell'astronomia ? Opkraio - Rh ! si che ci credo.
.
MAESTRO - Ala perchè ci creeji? qui non conosci la causa
,
nè vedi l'effetlo !
Opkraio - Ci credo perchè lo dicono gli astronomi che hanno studiato ; essi ne sanno
più di me, ed io se voglio essere ragione-
sta è la parte chiara del mistero e che io chè Dio l'ha rivelato. Come invece vi sie-
no tre Persone distinte in Dio, e ciascuna
Dio eppure sia un Dio solo ecco la parte
oscura per noi, che si farà chiara nel Paradiso. Tutte le nostre cognizioni si acqui'
stano o coi sensi, o colla ragione, o coll autorità altrui sia umana che divina. Attento dunque:
Tutto quello che Dio ha rivelato e vero. Ma Iddio ha rivelato questa verità. Dunque essa è vera.
Ti par questo ragionamento contrario alla ragione? Che tutto quello che Dio ha rivelato sia vero lo si capisce. Che Dio» abbia
28 -
-
-
giornali, romanzi contrari alla Fede: e in
rivelato questo o quel mistero lo si prova con argomenti che dimostrano la rivelazio-
'
gere buoni giornali e buoni libri. Dimmi chi
mo credere.
pratichi e ti dirò chi sei. Operaio,- Mi spieghi un po' uno per uno
Operaio - Ma il credere a cose superiori alla ragione è sempre umiliante Maustro - E' sempre umiliante per i super.
questi mezzi ai f nchè convinto della loro utilità, me li possa imprimere nella mente. E prima : Perchè devo fuggire la superbia ed
bi. E' sempre umiliante com'è umiliante per un i f glio obbedire al padre il suddito al principe, il soldato al generale. Il i f glio, il suddito, il soldato conoscono il padre il principe, il generale e sanno che non co,
esser umile?
Maestro - Molte sono le vie che conducono alla verità, diceva quell ingegno d'aqui-
,
'
mandano cosa ingiusta e irragionevole e tanto basta perchè la loro obbedienza anli
la ch'era S. Agostino: la prima è l'umiltà, la seconda è l'umiltà, la terza è l'umiltà.
nobilita
Quando si tratta di Dio bisogna esser li-
.
OpKraio - Ma non si potrebbe fare a me-
mili. La Fede è la salute della mente la qua le non è sana se non sta sottomessa. Che diresti di uno che non volesse credere che -
no di misteri? .Mi sembrano inutili Maestro - Non sono inutili Essi . rivelano .
.
l'ini f nita
grandezza di Dio ; fanno toccar con mano la debolezza della nostra ragione ; sono la più bella prova e lo splendore della nostra religione ; religione senza misteri ,
re tutta l'acqua E' un pazzo.
Sì, il superbo incredulo è un pazzo. Questa sua pazzia, la chiama col nome di scienza, e invece è superbia. Vuoi vederlo? Per
perchè cre-
dendo ai misteri col fatto diciamo : Signore
non credere ai misteri rivelati da Dio, e-
non comprendo ciò che mi dite di credere ;
ma lo dite Voi che non potete ingannare'
nè ingannarvi e ciò mi basta. Io credo ,
è il mare, perchè non è capace a far stadel mare, nella sua botte?
'
c
non è divina ma umana ; sono il più grande onore che- facciamo a Dio
-
vece fare il contrario, esser umile, essere casto, prender parte a buone sociè tà, leg-
ne divina. Dunque ragione vuole che dobbia-
ziché umiliai li
29 -
gli ne crea tanti altri dei più strani e as- , -
' surdi.
Per negare Dio creatore che cosa dice?
.
Il mondo è fatto dal caso. La materia è c-
Perchè si perde la Fede ? I
.
Superbia
terna. L'uomo deriva dalle piante e dalla bestia,
Egli non vuol saperne dei dogmi della Fede ; ma per suo tornaconto ne inventa sempre di nuovi ; e guai a chi glieli con.
OpKraio- Ora che lei m'ha sciolto vari dubbi contro la Fede
,
e m'ha mostrato quan-
to essa sia ragionevole mi dica : Che cosa devo fare per non perderla? Maestro - Fuggire la superbia i f gliol mio, fuggire le impurità fuggire le compagnie ,
,
,
ed associazioni cattive
v
,
fuggire la stampa,
trasta: bisogno crederli come verità sacro-
sante senza discutere. Dogma la libertà di pensiero, dogma lo Stato laico, dogma il
non credere se non ciò che si vede o si co-
nosce, dogma libera Chiesa in libero Stato una volta, ed ora libera Chiesa in Stato so-
vrano ; dogma la sovranità- del popolo
do-
,
gma la libertà di culto. Il diavolo è proprio la scimmia di Dio
.
OpKraio - E' proprio vero ; son dogmi che risuonano continuamente alle orecchie e che non bisogna discutere Si dicono i portati ,
.
della scienza e del progresso moderno
e
,
non sono che le debolezze della mente ne mica di Dio
-
.
Maestro - E' la superbia dell'uomo che si rende ridicolo.
Egli grida contro la tirannia della Chiesa, nemica della libertà e in nome della li,
bertà egli cerca di diventare tiranno Grida contro l'autorità di Dio ed egli come un altro dio vorrebbe imporre la sua .
,
autorità a tutti contro Dio stesso
.
Grida contro l'ignoranza ma per non credere a Dio abbraccia tutti i sistemi che van ,
-
no a finire nella ignoranza e nel dubbio
.
la impurità è quella nube che ci impedisce
di vedere il sole che è Dio, Dio è spirito perfettissimo : ma l uomo animale non conosce ed intende ciò che è spirito. Ora qua'
le altra passione rende l'uomo animale come la passione della concupiscenza?
Voi siete increduli-, dicea un grande oratore dinanzi alla aristocrazia francese: man-
tenetevi puri un solo anno e vedrete risplendere di nuovo la luce della Fede.
Operaio - Ma che tutti quelli che non vo-
gliono credere sieno impuri ?
Maestro - Ammetto che certi sieno incre-
duli per altre cause : ma la principale, crc-
dimi, è l'attaccamento alla passione. Non credono, perchè non vogliono vivere secon-
,
do quello che credono, perchè certe verità come l inferno,, '
la giustizia di Dio, turbano
troppo i loro sonni. Del resto si fa più fa'
tica a non credere che a credere.
per
Quelli che sono più buoni e virtuosi sono anche i più credenti. La. .mente spesso è
contro la libertà e la ragione stessa E' la febbre della superbia umana Vuoi dunque conservare la Fede? Fuggi la superbia e a
la mente lo segue : se il cuore si seppellisce
Non è dunque lotta per la libertà e
la ragione ma lotta contro Dio e perciò ,
.
.
-
ma l'umiltà
.
nella materia, nella carne, dai vapori e dalle esalazioni della materia e della carne resta oscurata anche la mente. Tanti prima
credevano, ora non credono più.
Perchè si perde la Fede ?
Perchè?
Togli la vernice ; entra nella loro coscienza, troverai fango. Tante persone illustri che prima non credevano, finalmente acquistano
2- Immoralità
Operaio - Nemica della Fede è la su bia; ne sono persuaso: bisogna dun perque fug-
gire la superbia ed esser umili. Ma perchè mi ha detto che bisogna fuggire la impurità' ed esser casti?
Maestro - Beati quelli che hanno il cuor mondo e puro disse Gesù Cristo perchè ,
schiava del cuore; se il cuore sale a Dio,
,
vedranno Iddio Le passioni sono il fumo e.
,
il lume della Fede; perchè? Perchè erano puri. L impurità fa perdere la Fede a chi '
la possiede, la purità la fa brillare a chi ne era privo.
Opiìraio - Ma vi son tanti disgraziati che non credono, specialmente persone istruite ed educate, persone signorili, eppure nes
-
vita.
suno può dir nulla della loro Maestro - Della loro vita pubblica sarà ve-
- 32-
anche tu finirai col divenir simile a loro,
ro ; per la vita pubblica basta anche la morale laica
,
la morale in maschera. Certi si
contentano di aver la faccia pulita quando vanno in piazza magari si danno la cipria e il belletto ma bisognerebbe penetrare nella loro vita privata levare certi veli. Quan-
'
tràrio, che io essendo buono e virtuoso, un alla volta facessi divenir buoni e vir-
,
'
po
,
'
tuosi anche gli altri?
,
te volte la seta copre il letame Qualche ra-
MaiCsTro - Può essere, ma una volta su cen-
ra eccezione ci sarà ; ?na la eccezione con-
to. Sai che virtù, che coraggio, che Fede
.
"
ferma questa regolj : Dove manca la Fede
incrollabile ci vuole? Noi siamo per natura
manca il btion costume e dove manca il buon costume manca la Fede Il vizioso e il virtuoso, caro jnio, nelle azioni pubbliche talvolta si assomigliano e allora il cuoi-
e per il peccato di Adamo inclinati al liliale ; la esperienza lo dimostra. Quanti gio*
,
.
vani che erano buoni, praticando i cattivi, non sono più quelli !
,
solo è quello che li distingue; il vizioso fa il bene per .timore degli uomini il virtuóso invece lo fa per amore della virtù
'
Ée fra un mucchio di pere sane ne metto
una di guasta, si guasteranno. tutte. Se l'aria che respiri è infetta, sebbene
,
1
.
Operato - Non ha torto; l'ho provato anch io; una volta quand'era più giovane qualche volta si sa..-.. ; e allora credeva po-
forte e robu'sto perderai la salute. Se vivi tra tisici e appestati, sarai tu pure vittima
e praticava meno la religione; adesso
Oi'KRAio - R allora è buona cosa star sem-
'
..,
.
co,
invece che conduco vita migliore
,
della tisi- e della peste.
che sto
lontano dall'osteria- e da certe compagnie
pre da soli.
,
M M'STro - Piuttosto di essere male a'ccom-
che penso alla mia famiglia e vivo da uomo, non solo sento il bisogno di credere ma credo con piacere
pagnati, sì. Ma quanto è meglio esser bene accompagnati che esser soli ! Siamo fatti per vivere insieme; e se lo star da soli e
.
,
.
dificile, è ancora più difi f cile ai nostri tempi ili cui per facilità di comunicazione, e per lo spirito e bisogno di associazione tut-
Perchè si perde la Fede? 3.
Compagnie e associazioni cattive
lo il mondo è diventato un paese, e gli in-
dividui non possono più star da se; ma diventano tante menìbra del corpo sociale.
Maestro - Altra causa che ci fa perdere la Fede sono le compagnie e associazioni cattive. Chi va col lupo impara a urlare
Guai a colui cli'è solo, perché se cade, non trova chi lo aiuti a rialzarsi.
.
Chi ha trovato un buon compagno ha
Dimmi chi pratichi e ti dirò chi sei Pra.
tichi buoni compagni, che vivono da cri*
m
perderai la Fede. - E non potrebbe avvenire il con-
O iM'RAio
stiani cattolici ? e allora se anche non lo fossi, diverrai cristiano cattolico anche tu.
Pratichi compagni che hanno il sogghigno e il disprezzo e la calunnia per la religione i sacerdoti, la Chiesa? e allora ,
-
trovato un
tesoro.
Fuggi dunque le cattive compagnie, ma pratica le buone.
Operaio - E in quaùK) alle cattive società che avrebbe a dire?
M austro - Quello che ti ho detto delle caf Mlc Porte di Gerusalemme
2
-
34 -
tive compagnie, coll'aggiunta poi che le società sono compagnie organizzate, che cioè hanno uno scopo, un fine uno statuto' che impongono obblighi speciali. Se sono "buo,
ne società, cioè se hanno un fine buono, c
uno statuto
cristiano
cattolico, approvato
dalla Chiesa, faranno del gran bene ; se non hanno uno scopo buono, se le leggi sono contrarie o non si curano della reli-
,
gione, se sono contrarie alla Chiesa, o non approvate da essa, sono cattive, e perciò da fuggirsi. OpKraio - Vorrei che mi mostrasse meglio perchè mai appartenendo a certe società si fa tanto male, e si corre pericolo di perdere la Fede. E' questo argomento importante sul quale ho bisogno d'esserne istruito. Maestro - La società è come una pianta. i soci sono i rami. I rami ricevono l'umo-
re che parte dalle radici e sale su per il tronco. Così i saci vivono della vita della
società alla quale appaftengono. La società è un corpo, i soci ne sono le membra e i vari organi. Le membra vivono della vita dell intero corpo, e si muovono secondo la direzione del capo. Così i soci partecipano allo spirito del corpo sociale, e si muovono come vuole chi presie'
de alla* società.
OpKraio - Mi pare che il confronto non sia proprio giusto 1 Non bisogna mica credere .
che i soci sieno fantocci, sieno semplici schiavi ; sono sempre uomini e perciò liberi.
MaKstro - Ma dal momento che fanno parte di una società devono osservare le leggi, portarne il colore, indossare la veste, e perciò non sono più 'liberi a fare il contrario. Ciò è giusto e ragionevole. Un servo non
è più libero a far ciò che vuole c|uando s'è
r
mésso al servizio d'un padrone; un soldato non può far più ciò che vuole quando è '
arruolato all esercito,
OpKraio - Io però posso appartenere ad lina società senza curarmi che sia buona o
cattiva, senza vivere del suo spirito, mantenendomi buono. Posso essere inscritto ad una società cattolica o socialista, poco im-
porta, col solo scopo del mutuo soccorso, e del maggior interesse. ATakstro - Sono queste distinzioni e divisioni che si fanno colla mente ma poi in pra,
tica l'uomo non si divide, ma resta un tut'
uho. Il rispetto umano, il cattivo esempio, sono venti gagliardi che fanno piegare le piante più forti. L esperienza parla t
l'insulto,
'
chiaro.
QpTvRAio - Si dovranno dunque fuggire le
società che sono apertamente cattive. Ma quelle neutre e che non hanno alcun colore?'
Maestro '-- Supposto clje fossero veramente
neutre e senza colore, meno male, non sa-
rebbero cosi pericolose Ma perchè preferire le neutre a quelle che- sono veramente .
buone e cattoliche? Non dobbiamo contentarci di non fare il male dobbiamo fare anche il bene, anzi il non fare il bene tante volte è un male. Non dobbiamo contentarci di essere cristiani cattolici in chiesa, ma ,
dappertutto, non isolo come individui, ma come cittadini. Il Vangelo sempre e ovunque deve e.ssere la regola di tutta la nostra vita. Ma, c'è un ma. Certe società che si dicono neutre e senza colore sono veramente tali? La parola neutra è un inganno una trappola, una maschera del diavolo. Chi vuol vivere alla luce del sole, o presto o tardi deve prendere un colore; sarà ,
,
,
3iancO 0 giallo cioè buono ; ma più speàso è
dei veleni che addormentano, e che operanò lentamente senza che chi li ha presi se ne f nisce col morire accorga, in modo ch egli i senza accorgersi. Va a dire a -Un bevitore che il vino è un veleno! Eppure quanti, sgno ammalati; e quanti muoiono avvelenati dal
verde o rosso, cioè cattivo. OpivRAro - Eh! ma ci sono certi soci di so-
'
cietà liberali che sono migliori di certi so'
'
ci di società cattoliche. MaKstro - Sono casi rari. 11 bene e il male
degli individui talvolta è indipendente dalla società, tanto più quando si è soci e non si è soci. Ciò non toglie però che certi soci liberali. migliori di certi soci cattolici sarebbero certo migliori e farebbero più bene ad ,
esser
soci cattolici ; e certi
soci
cattolici
"
vino !
Operaio - Ma io distinguo il bene dal male, il vero dal falso.
Maicstro - Lascia che lo dica un santo dot-
.
tore della Chiesa, una persona che unisce
a un grande sapere una grande virtù cri
-
,
peggiori di certi soci liberali, sarebbero peggiori e farebbero più male ad sessere soci liberali.
stiana. Ma tu, povero operaio, e tanti altri che si pretendono sapienti, ed hanno appena imparato il Catechismo, e in parte dimenticato, cosa valete esser capaci a distinguere il vero dal falso? Il diavolo è furbo, e
Perchè si perde la Fede ? 4.
così quelli che lo seguono; sanno vestirsi da angeli, sanno coprire l'errore col manto delle verità, e venderti per oro buono quel-
Stampa
MaKstro - Altra causa per cui si perde la Fede è la stampa cattiva, la lettura cioè di giornali e libri cattivi che sono ancora peggiori delle compagnie cattive, che sono la scuola il focolare e la propaganda dell'er,
lo che non è che oro matto. Operaio - E' vero : ma è buona cosa, come '
si dice, sentir una campana e anche l altra, e perciò leggere giornali e libri buoni e cattivi. E dalla lotta che risplende la ve'
rità.
Maicstro - Sì, se si tratta di questioni li-
rore.
Operaio - Ma a me i giornali per quanto cattivi non faranno alcun male ; non saran-
no capaci a scuotere la jnia Fede ! MaKstro - Tu godi ottima salute, sei di complessione robusta ; credi tu per questo, che se avessi ad assorbire qualche veleno non ,
ti farebbe alcun male? Contro certi veleni '
non c è i f bra che possa resistere. Operaio - Ma io leggo così per curiosità qualche giornale cattivo e non mi accorgo '
che m abbia fatto alcun male.
Maestro - Io dubito che ciò sia vero ; ma
,
se anche fosse vero, peggio per te. Ci sono
mane, di questioni dubbie nelle quali fosse lecito seguire un'opinione qualunque. Ma quando si tratta della Fede, no; non si deve dubitare, non si deve questionare. Chi è contro alla Fede è nell errore. . E' nella lotta che risplende '
la verità ? Oggi va in chiesa, domani irr un luogo di scandalo e vedrai come ne guadagnerà la morale !
Prendi un cibo sano, e prendi insieme il veleno, e dalla lotta di questi due cibi vedrai come ne guadagnerà la tua salute ! Se hai i f gli, oggi mandali in chiesa, do-
3H
non solo dei liberali, ma anche di tanti cat-
ftiahl in un luogo di disonore e dalla lot-
*
,
tolici che.lo negano al giornale cattolico e sono causa per cui stenta a vivere; Separia-
ta e dal contrasto vedrai che razza di figli
verranno fuori
.
moci una buona volta ; teniamo per noi il
Nella lotta tra la verità e l'errore tra il bene e il male trionfa più spesso il male e rerrore perchè non si combatte colla ragione ma col pregiudizio, colla calunnia, ,
nostro sangue, facciamolo scorrere nelle
,
,
,
cogli insulti
.
Fuggi dunque la stampa perversa
,
sto il trionfo della verità sull errore.
Operaio"
Chiesa.
Operaio - Eh ! ma io non mi curo di litica, io quando leggo un giornale non ce por
L'unica è non leggere- e non im-
pacciarsi in nessun giornale e vivere a sè
,
più quieti e tranquilli. Makstro - E più ignoranti, e più deboli o trasportati dalla corrente dell opinione pub'
blica fatta dalla cattiva stampa.
Vogliamo esser cattolici ? Ebbene, il gior-
-
'
nale cattolico, il nostro re di carta. E ma-
co altro che le notizie per sapere quello che
le seguire l'errore, ma è male anche il non
.
Maestro - R le notizie saranno scelte terpretate con
.
'
la
stampa che ha l'insulto per la religione, la. calunnia pel sacerdozio lo scherno per le cose sacre; che professa e difende una politica contraria a Gesù Cristo e alla Sua
avviene nel mondo
no-
Sire vene, e allora il nostro corpo diverrà forte, robusto ; e il corpo nemico incomincierà ad intristire e indebolirsi, e sarà que-
,
curarsi della verità.
e incriterio buono o cattivo se-
K' passata l ora di fabbricare solo chiese e ornare altari : una cosa assai preme, co '
condo che il giornale è buono o cattivo. Non il giornale che serve alla verità ma tante volte la menzogna che deve servire ai capricci e al fine tristo del giornale E poi
-
"
prire. il paese di giornali, i quali insegne
è
-
,
ranno di bel nuovo la verità.
L'inchiostro dei buoni giornali è seme di cristiani, come una volta il sangue dei
.
quel denaro, che dai al giornale cattivo non è prezzo di sangue non serve ad aiutarlo ,
martiri.
,
'
La stampa è una artiglieria che tira più
nella propaganda del male? OpKrato - E come si fa a distinguere la
lontano, tuona più a lungo e conquassa più forte del cannone.
stampa buona dalla perversa?
Maestro - Non sempre è facile giudicar da sè e allora si domanda consiglio a chi ne sa ,
di più a chi ha il diritto e il dovere di es-
Dio
,
sere la nostra guida
Creatore
.
Operaio - Ma che vuole! i giornali
cattoli-
ci non son sempre migliori dei giornali li- .
berali, a più buon prezzo e con maggiori notizie
.
Maestro - Non sempre Però supposto che .
ciò sia vero perchè i giornali liberali sono ,
migliori ? Perchè dispongono del denaro
Makstro - Voglio vedere se mi hai capito
.
bene fin'ora. Di che cosa ho parlato nelle
mie lezioni? Bisogna tenere a mente il filo per non andare avanti a casaccio.
Operaio - Tutte le sue lezioni me le sono
che, tutto quello che fa, lo fa adoperando qualche cosa, adopera il legno per fare lo armadio, e accendere il fuoco, Egli non dà
scritte in brève, e me le conservo, perchè possono sempre essermi utili. . Mi ha parlato dell'importanza della Dottrina cristiana. - Dio c'è. :- Questo Dio
'
l essere ma una nuova forma, un nuovo mo-
do di essere : prende un pezzoj di marmo e
è ininito. - Lo si conosce colla ragionecontemplando le cose create. - Meglio
'
ne fa una statua.
lo
Operato - Ma si dice spesso: L'artista crea. 11 tale è stato creato Papa. La Divina Commedia è creazione di Dante Alighieri.
si conosce colla Fede. - La Fede è ra-
gionevole. - Devo fuggire le occasioni eli perderla. MAESTRO - Benissimo. La mia parola è ca-
Makstro - E' un modo di dire che non è
duta in buon terreno. Ciò mi conforta a
proprio, come quando si dice : I fiori rido
continuare con regola il mio lavoro Dagli effetti con rapido volo siamo saliti alla cau* sa prima ; dalle creature abbiamo contem-
no, le stelle piangono, il sole tramonta. Si dice che l'artista crea, perchè il lavoro del genio dell artista è il più sublime, quello che più lo avvicina e lo fa simile a Dio, di cui solo è proprio il creare.
.
'
-
'
,
plato il Creatore. Ora facciamo più adagio la stradf! inversa. Dalla prima causa contempliamo la lunga esposizione degli efK tetti; dal Creatore scendiamo come gli angeli per la scala vista in sogno da Giacob' he, alle più importanti creature ,
Perchè Dio ha volufo creare
.
Oi'Kkaio - Va bene. E prima mi spieghi che
Operato - Non poteva Dio far di meno di
cosa vuol dire creare-
.
creare? non era egli perfettamente beato
Maestro - In senso stretto creare vuol dire
in sé stesso"?
trarre una cosa dal nulla cioè fare che sia ,
Maestro - Questa domanda è un po' curiosa. Certo poteva far di meno di. creare.
ciò che non era senza -adoperare cosa che ,
prima esistesse. .
( H'KRAlo - lo non ci capisco bene la non si può avere che il nulla
Ma dal momento che ha creato, bisogna
Dal nul-
.
dire ch'è meglio così. Per altro voglio, ac-
.
contentarti.
Maestro - Dal nulla non si può avere che il
nulla
se
si tratta
,
persona finita, questo è vero. Una creatura può essere e non essere e perciò non può comunicare ad altri l'essere che non le è proprio una
Quanto più una persona è perfetta, tanto più cerca comunicare meglio che può la propria perfezione ad altri: così l artista
di una creatura di
.
'
,
.
.
fa sentire ad altri le delizie del suo genio. lo scienziato comunica le sue scoperte, il
A chi si dice uomo grande? A chi fa molto con poco È Dio si chiama infinito
maestro il proprio sapere, e ciò per rendere altri simili, e se fosse possibile, eguali a sè .,
perchè fa tutto con niente.
stesso.
.
Operaio - L'uomo dunque non può mica creare ?
Dio è ini f nitamente perfetto, dunque per
necessità deve comunicarsi in modo infini to. Ecco un Dio in tre Persone distinte ed -
MAESTRO - No Tuomo non può creare per,
'
- 42 -
-
uguali, ecco la cotnunicazfone infinita della sostanza divina. Infatti due sono i modi
di questa comunicazione, la natura e la volontà. Colla natura si genera, colla volontà si ama. Dunque Dio eternamente dovè comunicare tutto sè stesso per generazione ed
43 -
Maestro - 11 creare è proprio di Dio, dunque Lui solo lo può intendere. Però come
noi con un atto della volontà muoviamo le
membra del nostro corpo, e sianjo causa di quello che fanno le membra, così Dio volle e tutto fu fatto.
amore. Ed ecco Dio Padre che genera Dio Figliuolo che è generato Dio Spi,
,
rito Santo, che è la risultante il. bacio del-
Gli spirifi
,
'
l amore del Padre
,
e del Figliuolo.
r
Opkrato - E' un pane molto duro per i miei denti ; ma non fa meraviglia si tratta del mistero più profondo MaKstro - La più bella compagnia è fra eguali ; ecco perciò Dio in tre Persone perfettamente uguali e distinte! Ma oltre degli uguali si ama la compagnia dei simili ,
.
,
sebbene inferiori ; ed ecco prima gli angeli
puri spiriti che formano .la corte di Dio. ch è purissimo spirito e poi l'uomo e poi giù per questa lunga scala degli esseri che '
,
Dio ha creato
,
e nei quali più e meno ri-
splende l'immagine di Dio Opkraio - Qualche cosa capisco .
.
Dio essendo infinitamente buono volle che vi fossero creature senza numero diverse fra loro che partecipassero della sua bontà e nel.
,
,
,
'
l amar
Lui trovassero la loro perfezione
.
In una parola Dio è come un re che oltre
Operaio - Quali sono le creature più belle create da Dio?
Maestro - Sono gli angeli, e questi angeli sono puri spiriti perchè esistono senza es sere uniti a corpo alcuno, come esiste l a nima nostra quando muore il nostro corpo, -
'
-
'
colla differenza che l anima nostra, come
dirò più tardi, è creata da Dìo per essere
unita al corpo, e perciò è più perfetta uni
-
ta al corpo, mentre gli angeli sono, spiriti perfetti in sè stessi. Operaio - Ma esistono veramente gli angeli? come farebbe a mostrarmelo?
Maestro - Non posso mostrartelo col sen'
so, ma colla ragione. Tutte le creature
u
-
scite dalle mani di Dio formano come una
catena. Questa catena ha diversi anelli Primo anello.
.
!. minerali, cioè il sasso,
le cose necessarie ne fa tante di utili che
il ferro, l'oro e tutte le cose che sono, ma
servono di ornamento
non vivono.
.
Maestro - Ogni uomo ha intelletto e volon-
Secondo' anello. I vegetali, cioè i fiori, le
tà, e perciò necessariamente pensa ed ama Ma pensando ed amando può pensare ed
piante, le erbe, tutte cose che sono, nascono, crescono e muoiono e perciò. vivono,
amare tante cose sì
ma
.
,
e tante no. Così Dio
Padre necessariamente genera Dio Figliuolo, e con esso spira l'amore : ma» è libero a creare e non creare tante cose
.
Opf;raio - E come Dio |ia creato l'universo?
non sentono.
Terzo anello. Gli animali, -il bue, la gal-
lina, il serpente, la formica, cioè tutte le cosè che sono, vivono, mk anche sentono, cioè tutte le cose che
sono composte da un
'
_
44-
-
'
jo materiale e da un anima semplice sì, che vive solamente col corpo, e muore col corpo.
Quarto anello. L'uomo composto di corpo materiale e anima spirituale che può vi-
45 -
le a Maria. Raffaele a Tobia, Michele al
popolo ebreo e al popolo cristiano. Operaio - Ma che sia stato vero corpo quello degli angeli apparsi, oppure una fantasia di chi dice di averli veduti?
'
vere anche senza il .corpo. Ma tra Dio ch è '
un purissimo spirito e l uomo composto di corpo e di anima ci vuole un quinto anelilo di esseri superiori all uomo perchè senza corpo, e inferiori a Dio perchè semplici spiriti. E questi sono gli angeli. OpKkaio - E' chiaro, questo anello ci vuole, altrimenti nella natura che procede per gra-
MAESTRO - Non era fantasia, ma vero corpo. Ciò ch è fantasia è nella mente di lino '
c
solo, e non si vede ugualmente da tutti come da tutti fu visto j arcangelo Raffaele e
'
'
gli angeli àpparsi ad Abramo. E ciò avviene perchè gli angeli assumono per virtù di"
.
s
vina un corpo atto a rappresentare ed e-
sprimere ai sensi ciò che è loro proprio.
di, non ci sarebbe ordine. Ci vuole questa ruota per mettere in moto con perfezione questa gran macchina dell Universo. . Ma se gli angeli sono spiriti, perchè han'
I ppimi ministri di Dio
no le ali e le vesti?
Maestro - Non è vero che gli angeli abbiano le ali e le vesti e i capelli d'oro. Siamo _
noi che ce li i f guria mo così, perchè non possiamo arrivare a conoscere ciò che è spirituale se non ci serviamo di imagini sensibili. che vediamo cogli occhi ,
( H'i-RAio Ma perchè Dio ha creati gli angeli? _ Maestro - Lo dice il loro nome di angeli
.
Ciò avviene anche nelle scienze umane
.
Quando si vuole insegnare una regola di grammatica g aritmetica:, o morale, sempre si comincia dall esempio. Quando si vuol '
far capire una legge i f sica per esempio che il caldo allarga i corpi si ricorre all'esperienza ai fatti. Per questo il Padre Eterno ,
,
,
lo si rappresenta come un vecchio con tanto di baYba che con una mano sostiene il mondo
.
OrivKAio - Si dice che gli angeli sono ap-
parsi sotto forma umana. Può esser ciò" vero ?"
Maestro - E' verissimo e ciò per accondi,
scendere alla nostra natura
,
e mettersi in
comunicazione con noi, Così appare Gabrie-
,
che vuol, dire ministri, ambasciatori ; li 1 creati perchè Lo lodino, e sieno suoi mini-
stri e ambasciatori nel governo del mondo. ÒpKRAio - Gli angeli ministri e ambascia: tori di Dio nel governo del móndo? Si spie'
ghi un P0 meglio.
Maestro - Eccomi pronto. Il re è il cape>
del governo di una nazione ; Iddio è il capo nel governo di tutto il mondo. Il re ha delle persone intime che egli sce-
'
glie ; queste persone si chiamano ministri:
a ciascuno di questi ministri il re afida una '
parte del governo ; a uno afi f da l esercito a un altro la pubblica istruzione ecc. ; tutti i
ministri fanno una sola persona col re. Così -
fa Dio cogli Angeli, i quali sono divisi in
diversi ordini secondo le diverse missioni
-
46 -
loro affidate, e si rappresentano colle ali per significare con quanta prontezza obbedisco-
Così un maestro dà un lavoro o un com-
pito da fare al suo scolaro, non perchè il maestro abbia bisogno dello scolaro per fare questo lavoro o compito ma perchè lo scolaro diventi più perfetto più bravo, più
no a Dio.
OpEKAÌÒ - Ho capito molto bene come gli
,
Angeli sono ministri di Dio. Ma perchè
,
sono anche ambasciatori?
simile al maestro.
MakstrO - Sai che i re hanno i propri ambasciatori, cioè eccellenti personaggi che
rappresentano il re e la nazione presso le '
altre nazioni del mondo, e sono come l a
.
-
I primi ribelli
ncllo di comunicazione.
Cosi Dio per mezzo degli Angeli comunica coi popoli, colle città, cogli uomini. Per (jucsto vi sonoArcangeli Principati, ed An geli custodi che sono dati a ciascuno di noi per nostra guidaj difesa e perfezione. DpKraio - Il confronto è chiaro, ma non mi par giusto. I re hanno i ministri e gli ambasciatori perchè non possono fare tutto da sè. Ma Dio ch'è infinito può fare tutto . "
-
da sè. Gli si fa torto a dire ch'Bgli ha bisogno degli Angeli. MaKstro - Dio si serve degli Angeli, non perchè abbia bisogno di loro, ma per l ordine e la perfezione delle creature. Vuole l ordine che le creature superiori governino le inferiori, le più perfette governino le meno perfette. Come l uomo che è superiore governa gli animali che sono inferiori, come anche fra gli uomini quelli che sono superiori governano gli inferiori, così gli Angeli governano gli uomini sebbene quegli che tutto governa è Dio. Ciò lo richiede anche la perfezione delle creature stesse. Ognuno si perfeziona col lavoro e coll'esercizio. Così un buon padre, anche se può far tutto da sè, se desidera che i suoi figli diventino più bravi si f?. '
'
'
,
,
da loro aiutare non''per bisogno ch'egli ne abbia, ma per vantaggio dei figli.
OptvRaio - Iddio- creò gli Angeli per farli partecipi della sua gloria eterna. Ma che merito hanno avuto essi? che cosa hanno
fatto per meritarsela ? Mi pare che si possano chiamare beati senza alcuna fatica.
MakstrO - Essendo essi creati liberi per la gloria, capisfl anche tu che era giusto se la meritassero Perciò appena furono creati, essi furono messi alla prova e solo dopo .
,
questa prova quelli che rimasero fedeli fu-
rono confermati nella grazia e nell'amore di Dio, e quelli che furono infedeli furono confermati nella colpa e nell'odio contro Dio.
Anche noi nella vita presente siamo messi in prova ; dopo la morte se morremo ,
in grazia di Dio saremo confermati nel,
'
l amore verso Dio; se morremo nemici di Dio saremo confermati nell'odio contro Dio." ,
Opi-raio - Dunque tutti gli Angeli non si mantennero fedeli a Dio?
Maestro - No
,
ma vollero divenire simili
a Dio, commisero il peccato di superbia
.
Maledetta superbia principio di ogni ma,
le !
Questo peccato lo trommisero in un solo
istante, fu come un lampo Gli Angeli, es.
sendo puri spiriti dotati di grande scienza. non stanno lì còme noi che prima pensiamo e poi decidiamo. Ma come noi intendiamo ir. un attimo che due e due fan quattro, che una parte è più piccola del tutto, così essi ,
,
sto si severamente puniti? D onde si conosce questa verità? Maestro - Questa verità non la si conosce colla ragione, ma per rivelazione, perchè I )jo ce l'ha rivelato per mezzo della San'
in un istante afferrano la verità, si decidono
ta Scrittura. Lasciando da parte la caduta
per il .bene o per il male, e in esso rimangono immobili.
e il castigo degli Angeli, procedendo per ora col solo lume della ragione, veniamo al la più bella creatura corporea uscita dalle
Operaio - Deve
essere un mondo curioso
quello degli Angeli! Ma come mai alcuni Angeli con tanta scienza hanno voluto essere simili a Dio? Non lo sapevano che ciò era impossibile?
-
mani di Dio.
La reggia e il suo re
Maestro - La scienza tante volte conduce
alla colpa e allontana da Dio, quando è accompagnata dalla superbia. Quante volte ciò avviene anche fra gli .
uomini che credono bastare a sè stessi
,
e
non vogliono alcun superiore a loro ! Opt;r.mo - E Dio allora che fece? Mai' stro
- Condannò gli Angeli ribelli alinferno. K questi Angeli ribelli si chiama.
l
'
no Demoni,
'
Iddio: Facciamo l'uomo a nostra imagine e somiglianza. Operato - E' vero che U mondo fu creato
da Dio? Supponga ch'io non voglia credere, come farebbe a dimostrarlo?
Operaio - Ma non poteva Dio perdonare il loro peccato? Mi pare sìa stato troppo severo
Dopo ch'ebbe apparecchiata la reggia
Dio creò il re ; dopo ch'ebbe creato il mondo, cioè l'erbe, gli animali, le piante, disse
cogli Angeli ribelli.
Makstro - Non è vero. Pensa che il peccato degli Angeli è tanto più enorme e pieno di malizia quanto più perfetta era la lo,
Maestro - In poche parole. O il mondo si è fatto da sè, o è eterno, o fu creato.
Non ha potuto farsi da sè,. perchè doveva non esistere per poter essere fatto, e insieme esistere per potere operare.
Non può essere eterno, perche si muta,
ro scienza e la loro natura.
si cambia continuamente, nasce, cresce, muo-
Impara che chi ha più scienza e pecca per superbia, tanto più severamente sarà punito da Dio, perchè con maggior colpa
sforma non può essere eterno. Dunque e la fede e la ragione-ci dicono che il mondò
si allontana da Lui. ;
fu creato da Dio,
Chi invece pecca per ignoranza che non sia colpevole otterrà più facilmente mise,
ricordia.
Operaio - Ne sono persuaso. Ora mi dica: E' vero che il inondo fu creato da Dio in
sei giorni?
OpÉRAjo - Ma è proprio vero che alcuni Angeli si sono ribellati
re, si trasforma : e ciò che muore e si tra-
Dio e furono to-
Maestro - La sostanza di tutte le cose Dio l ha '
creata con un semplice afto perchè in
50-
-
- 51 -
Dio non vi è il prima e il poi
,
na sua compagna e parte di sè stesso, e
cioè la suc-
cessione di tempo: ma la formazione e lo sviluppo di questa sostanza avvenne col tempo. Questli sei giorni poi secondo la
stio capo,
OpKraio - Se tutti gli uomini derivano dal primo uomo, perchè tanta differenza di co-
,
scienza
,
si devono intendere sei epoche
'
o
,
la
donna amasse l'uomo" e lo servisse come
sei periodi, di cui non si può precisare la
lore, di facce, di costumi, di razze?
lunghezza Si dice che Dio opera gradatamente perchè lascia agire le cause seconde
Maestro - Ciò dipende dalla differenza del
man mano ch'esse si sviluppano secondo
le quali l'uomo sempre restando uomo,v SÌ
.
clima, dei cibi, delle occupazioni, secondo
'
l ordine
naturale Come l'artista ha tutto il lavoro in mente e lo eseguisce un po' alla
muta nella forma.
.
QpERAio - E perchè il primo uomo si chia-
,
volta secondo che permettono gli istrumen
mò Adamo, e la prima donna Eva?
-
li che adopera
Maestro - Si chiamò Adamo che vuol dire fatto di terra ; e si chiamò Eva che vuol
.
Operaio - Iddio in principio creò la luce
,
e poi dopo quattro giorni il solò Di ique la luce prima del sole ? Maèstro - Anche ' secondo la scienza la lu
dire madre dei viventi.
.
-
ce è una cosa ben diversa dal sole Il sole .
è un astro che ha la luce ma che non è la
L' uomo è da Dio
,
luce
.
Oi'i'RAio - Ora venendo all'uomo qual'è la sua origine da chi è nato, come ha comin,
,
Opivkaio - 11 primo uomo fu creato da Die;
ciato ad essere?
è verità di fede, si capisce anche colla sola ragione ; e ne sono intimamente persuaso.
Makstro - L'uomo fu creato da Dio ; Egli
formò il suo corpo di creta e poi gli spirò
Non tutti però. Anzi quelli che si dicono
in faccia la vita Si può anche credere che .
il corpo l'abbia formato per mezzo degli angeli e poi abbia creato Egli stesso l'anima ; come fa un grande scultore che af
,
,
-
fida ai garzoni il lavoro più grosso di u
na
statua riservando a sè i tocchi maestri l'espressione e la vita ,
.
,
Opkraio - Ed è proprio vero che dà
una
costa del primo uomo Dio abbia formala la prima donna?
Makstro - Io non veggo niente in contrario ; anzi mi pare conveniente che dal primo uomo Dio abbia tratta la prima donna per serbare l'unità dell'origine del genere
umano, perchè l'uomo riconoscesse la doir
.
scienziati dicono che l'uomo deriva dalla
scimmia, che tutte le cose creaté hanno a-
vuto principio dalla materia prima, da lina prima cellula, da un primo seme, il qua-
le lungo il corso dei secoli andò sviluppandosi per una continua evoluzione, e cam-
biandosi in creature, sempre più perfette, i sassi sono cambiati in piante, le piante in '
animali, l animale nell uomo. '
MaKSTro - Bell'origine! i nostri nonni han-
no imparato che l uomo è divino ; ora che siamo nel progresso s insegna che l'uomo '
'
è animale.
Guarda un po',, pur di non ammettere \
Dio e la creazione che cosa si adatta a cre,
dere la stolta superbia dell'uomo E questo è progresso e questa è scienza!. In nome della scienza quanti errori ! In nome della libertà quanti delitti! In nome del progresso quanto abbassamento! In nome della civiltà quanta barbarie! L animale uomo deriva dall'uomo ani.
'
male.
'
corpo ai vede. subito ch è
il re
Ma supponiamo che nel corpo fosse per-
fettamente simile alla scimmia. Che perciò? L uomo non è composto di solo corpo, ma di un'anima ragionevole. Quest anima ragionevole non c è nella scimmia perchè la scimmia ha la lingua ma non ha la parola, '
'
'
non ha la parola perchè non ha il pensiero,
( )pKRAIO - Slitto quel che vuole Questa o.
pinione è un delirio. Ma lant'è. La si insegna perlìno nelle Università. Con quali .
ragioni si può dimostrare che è assurda ? MAÈSTRO - Perchè contraria al buon senso
.
possibile che da un sasso venga fuori una pianta? che l'effetto superi la sua cau sa? E' contraria all'esperienza. Questi scien-
ziati non arriveranno a provare questa lo-
ro opinione
.
tràrio.
Anzi l'esperienza prova il con-
Sono migliaia di anni ch'è fatto il móndo
,
e
si è sempre visto che i simili generano i simili dai gatti nascono gatti da cani na,
,
scono cani
,
da scimi r iic nascono scimmie
non ha il pensiero perchè non ha la ragione. '
Sarà un animale più perfetto degli altri, ma sarà sempre animale. L uomo '
va facendo continui progressi.
I/animale è sempre uguale è stazionario.
E'
.
. Anche dal del creato.
OpKRAIO - Un'ultima domanda. Il primo uomo è stato creato da Dio: ma gli altri uomini sono anch essi creati da Dio? Non na'
scono dai loro genitori?
9
Maestro - Rispondo brevemente. I genitori non sono che strumenti nella mano di
Dio per la formazione del corpo. Ma l'anima nostra non si propaga come il corpo per generazione. Ella è creata immediatamente da Dio. E' i f glia di Dio.
.
Si è sempre visto che piante d'una spe-
cie generano sempre piante della medesima specie
,
che animali d'una famiglia ge-
L'imagine
nerano sempre animaji della stessa famiglia.
dì Dio
La medesima leg e'costante si osser
va
studiando gli animali fossili vissuti prima dell'uomo. A che cosa si riduce dunque la .
evoluzione? A una sciocca menzogna.
( )piiRAiO - Eppure è un fatto che il
corpo
della scimmia assomiglia molto a quello
dell'uomo
.
QpivrAiò - Dio ha creato l'uomo. Questo
me lo ha spiegalo. Mi mostri adesso che sa è l uomo,
'
co- . '
cioè come Dio ha creato l uomo a sua imagine e somiglianza, come per'
ciò nell uomo si trovi l imagine '
'
e la somi-
.
,
Makstro - Somiglia in parte Ma quanta .
differenza nell'occhio dell'uòmo nella sua fronte aperta e sollevata al cielo nel por,
,
tamento dell'intera sua persona !
glianza di Dio.
Maiìstro - Era proprio quello che avea stabilito di dirti; è proprio questo il passo che tocca fare questa volta nel cammino del nostro studio. Ci tfoviamo col pensiero.
- 55 -
Uno sguardo a Dio, uno all'anima nostra '
vedrai come l anima è simile a Dio.
'
Opjìraio - Dùnque noi siamo composti di
può fare e non fare una cosa; non c è forza. che la costringa a fare ciò che non vuole.
corpo e di anima? / Mai'STko - Certo. 11 corpo non è anima l'a-
L
,
'
nima non è corpo. Il corpo senz anima muore perchè per vivere ha bisogno del,
l .
le e come vuole. L'anima nostra è libera;
'
anima.
;
OfiìIlvio - Ma anche le piante vivono. Aiir ché gli animali vivono. Dunque anche le piante hanno un anima ; anche gli animali '
hanno un'anima. Maestro - Tutte le cose che vivono hanno un anima ma secondo la loro vita. Perciò , ,
'
le piante hanno un'anima vegetale. Gli a- J nimali hanno un'anima sensitiva. Ofkraio - E l'uomo che anima ha?
Dio non è contento se non in sè stesso.
anima nostra ha una tale capacità che solo ciò ch'è infinito, cioè Dio, la può saziare '
e rendere contenta. Nessuna altra cosa; che
sia fuori di essa, cioè che non sia spirituale, la può render beata. Dio è sommo padrone di tutte le cose, e
tutte le bellezze e le perfezioni, e 1 |virtù che si trovano nelle creature si trovano
in Lui in un modo infinitamente perfetto. I anima nostra è superiore a tutte le crea'
,
ture che vivono nel mondo ; contiene in sè
stessa in un modo molto più perfetto le bellezze, le virtù, che in esse si trovano.
Maks'Sro - Ha un'anima fatta a somigliali- ; za di Dio. Dio è un purissimo spirito invisibile indivisibile, cioè tutto in ogni cpsa, che dà ad ogni cosa l essere e la vita. ,
Tutte le creature sono fatte per l'uomo.
Solo l'uomo è fatto per Iddio, perchè creato ad imagine e somiglianza di Dio.
,
'
Anche l'anima nostra è spirituale invisibile indivisibile, cioè tutta in tutto il cor-
'
L uomo è libero
,
,
po e in ogni parte di esso, in ogn senso e ili ogni membro. Dio è immortale; sta nel mondo, ma vive senza del mondo. L anima nostra è immor'
tale ; sta nel corpo ma vive ed opera anche. senza il corpo, mentre il corpo invece non vive e non opera senza dell anima. '
Dio è uno nella natura, e Trino- nelle
Il Padre è tìio, il Figliuolo è Dio, lo .Spirito Santo è Dio. Però non sono tre Persone
.
Dei, ma un solo Dio. ' L anima nostra è una nella natura
ma ,
.
'
,
"
,
rituale ; quest anima è immortale. Ma siccome ben differente è il ritratto che si fa '
dell'uomo da certa scienza moderna, sento
il bisogno di esaminare e ragionare meglio intorno a questo ritratto.
Makstro - Mi piace. La ragione è propria dell'uomo. Un uomo che non ragiona non inerita di
,
distinta in tre facoltà o potenze; memoria intelletto e volontà La memoria è anima, l intelletto è apima la volontà è anima. Però non sono tre anime ma una sola. Dio è libero, fa ciò che vuole perchè
OpKRAIO - L'uomo è imagine di Dio. Egli è libero perchè ragionevole ; ha un'anima spi-
vuo- '
essere chiamato uomo. '
La
ra-
'
gione è per l uomo un arma, un dono, una guida : un arma che lo rende soldato di Dio '
ch è verità, un dono che lo rende ricono'
'
scente a J)ro ch è bene, una guida che lo conducè a Dio che è nostro fine e. nòstra felicità.
)rT'RAio - L'uomo è veramente libero? Go-
de di una vera e perfetta libertà?
Makstro - Certo. L'uomo ha la ragione ; colla ragione conosce e giudica ciò che é bene. e ciò che è male, e perciò è libero a fare il bene e fuggire il male. Io sento di poter volere ciò che voglio ; sento che nessuno
può farmi volere ciò che non voglio, uè impedirmi di volere ciò che voglio. OpKRAio - Vorrei che me lo spiegasse in modo più pratico
La libertà è una facoltà
naturale. Ma ci-
gni virtù deve avere i suoi giusti confini : fuori di questi confini si cade nel vizio opposto. La libertà è una macchina che deve cor'
rere sopsa le rotaie ; guai se n esce
fuori. La
libertà è un i f ume che deve scorrere dentro
gli argini ; guai se straripa.
Non c'è legge senza libertà, ma non c'è
libertà senza legge.
.
Makstro - Ammetti che nell'uomo ci sia il vizio e la virtù e perciò la colpa e il merito e perciò ch egli sia degna di premio e di castigo? Ma se l uomo non fosse libero padrone e responsabile di ciò che fa che merito avrebbe a fare il bene e che colpa avrebbe ,
Inclinazione al male
,
'
'
,
,
,
a fare il male? e perciò come mai facendo il bene sarebbe degno di premio, e facendo male sarebbe degno di castigo? Se l'uomo non fosse libero bisognerebbe chiudere in _
questa vita le prigioni, e l'inferno nell'altra : chiudere tutte le scuole bruciare tutte ,
le leggi. Allora sarebbe simile agli animali che non hanno ragione e perciò non sono liberi ma: ,
,
,
quel che fanno lo fanno per istinto, cioè per una forza cieca senza sapere il perchè. Così la pecora fugge il lupo l'ape fabbrica il iniele, la rondine il nido il ragno la tela Opkraio- Si ma tante volte bisogna fare la ,
,
,
.
,
volontà degli altri, bisogna obbedire alle leg
-
gi. Come dunque possiamo dirci liberi ?
Operaio - E' un proverbio provato dall'esperienza :
L uomo conosce il bene, e lo ap'
prova ; eppure si sente spinto tante volte a fare il male.
Il ladro conosce che è male il rubare ; l'assassino conosce che è male l uccidere ; l ubbriaco conosce i danni del vino ; il disonesto '
'
conosce che è male ravvolgersi, come un '
porco, nel fango. Eppure il ladro, l assassino, il disonesto, l ubbriaco sente tante volte '
una forza che lo spinge a rubare, a uccide-
re. a ubbriacarsi, a offendere l onestà. Co'
me dunque si fa a dire che l
'
uomo è vera-
mente libero ?
Maestro - Le tue osservazioni sono giuste. L uomo per sè, per sua natura è libero ; ma tante volte nell'uomo questa libertà è legata, non è perfetta. '
f nché vive da uomo, tfrr L uomo è libero i che sta sul trono in cui Dio l ha collocato. '
Makstro - Siamo liberi perchè alle leggi obbediamo ma liberamente e facciamo libera,
mente la volontà degli altri La libertà è un dono prezioso ma è anche un dopo perico.
,
loso. L'uomo è libero perchè ha la ragione
,
ma questa libertà deve essere secondo ragione.
'
Ma sempre più va perdendo la sua libertà quanto qiiù cessa di essere uomo, e quanto più diventa animale. Opkraio - Dunque tante volte l'uomo non è libero, e perciò non è responsabile delle sue azioni.
4
-
58 -
Maiùstko - L'uomo quale fu creato da Bio,
scòltare, è una guida sicura eli ciò cke si
,
era perfetto, e perciò perfettamente Ubero. Questa libertà però fu scossa e ferita nel primo uomo, e perciò la natura dcH uomo
deve fare. I dieci comandamenti della leg-
ge di Dio, che è legge di natura; sono la falsariga che ci guida a scrivere le nostre
'
perdette la sua perfetta libertà.
'
azioni.
(>eirmc»inazione al male, quella lotta
Tantì delinquenti dinanzi ai tribunaJi sono aichiarati non responsabili, e . :.. k* perciò schivano o in tutto o in parte la pe-
tra ,1 corpo e 1 anima, tra il senso e la ra-
giòuc che noin sentiamo sentiamo '
si,
'
dentro a noi stes-
-
sono effetto di questa scossa, di questa
M,v; :sTRO
_
libero, perche , ,uc seguendo u.uuu la la
.
e? uesto io non oasi
vog1io discllte
licolari8
-
pevò tante
'
.
:
delitto.
c rtò non è ])iù Uberò, ma doveva'far di L anima '
.
..
tono il delitto, sono responsabili quando col-' tivano la passione, e si lasciano condurre al
per esempio, gli ubbriachi?
Màisstró - Questi no che non sono liberi Ma di chi la colpa? Quando uno è legato,
?
f>
se nwn domare, almeno vincere questa cat,
?
,f simili . ,- (M:uimpuì . ro.unu. volte dc]inquenti\ se nnn non sono rcSp0n. ' sabili nelpatt0( sono responsabili in causa ; se non sono responsabili nell atto che commet-
tiva tendenza al male.
OpivRAio - Ma come si possono dire liberi
_
nè entrare
aiutato dalla divina grazia può
,
.???
,
veramcnte v . ucute ..uc.u.
retta ragione
'
-
.
jia Q e le
ferita origiiiale. Però l'uomo sebbene ora non sia perfettamente libero, non eessa di cssere ov.v
i
?,.
'
meno di lasciarsi legare. L ubbriaco, quando è ubbriaco non è più libero ; ma perchè ub-
dell
'
uomo è spirituale
,
briacarsi ? ,Se la libertà diminuita nel Primo
-
la si continua a ferire e legare
uomo,
OpKrato - L'anima non si vede, non si toc'
per mezzo delle passioni e dèi vizi, so anch'io che un po' alla volta la si perde del
ca ; è semplice, cioè non composta di parti come i corpi Io là sento tutta l anima in tutto il corpo. Io che vedo, che gusto, che odo'
ro, che mi muovo, capisco di essere sem-
tutto.
Operaio - Tanti poveri giovani socialisti ed anarchici cresciuti in certe scuole sono es,
si liberi e perciò responsabili ?
pre il medesimo che gusta, che vede,, che odora, che si muove.
Ma l'anima delle bestie non è semplice
Mai-stro - In costoro più che mancanza di I anch essa ? libertà c è pervertimento di ragione e di vo- | Makstro - Si è semplice. Ma quanta differen'
'
,
-
lontà: più che non essere liberi a fare il bene o il male non hanno il giusto crite,
rio di ciò ch è bene e di ciò ch'è male ; e '
tante volte fanno il male credt ido di far cene. L'uomo dipende in gran parte dal'
l ambiente
che riceve
in cui cresce
,
,
'
L anima
>
delle bestie è semplice ma sen-
sitiva; l'anima dell'uomo è semplice ma spirituale.
e dalla educazione Operaio - Vorrei che mi spiegasse meglio
, . Pero la coscienza quando la si voglia a.
_
za tra l'anima delle bestie e l'anima del-
l'uomo !
,
questa differenza. Maestro - E una cosa per te, che non sei '
"
60 -
la sita perfezione. Se sente il desiderio di
ilosofo, difficile a capirsi, e per me dlfti'
cile
ciò che è spirituale, segno che è spirituale. La pietra non ha mai desiderato di essere
a trattare. Ma per appagare il tuo desi-
derio dirò poche parole. I/anima della bestia è sensitiva perchè è fatta solo per i sensi, opera e agisce solamente nel senso, e per mezzo dei sensi, in maniera puramente sensibile e materiale. Perciò non potendo agire e operare senza del corpo, non può stare senza il corpo, e perciò muore col corpo. L anima dell uomo invece è spirituale. K' uno spirito simile agli angeli, fuorché l angelo ha una vita puramente spirituale, e perciò non è unito a corpo alcuno ; mentre l'anima nostra non ha solo una vita puramente spirituale cioè superiore agli ani'
'
'
mali, ma anche una vita sensitiva comune
cogli animali, e perciò unita al corpo: Operaio - D'onde si capisce che l'anima nostra è spirituale? Mai-stro - L'anima nostra è spirituale perchè ha operazioni spirituali, indipendenti dal senso. Ella vuole, conosce, ha idee di '
giustizia, di virtù, di dovere, d infinito, eterno, di immutabile :
di
scorre liberamente
oltre ogni coni f ne di tempo e di spazio, I L'anima nostra è spirituale perchè apprende anche le cose sensibili e corporali in modo spirituale, cioè universale e immutabile. Il cane vedendo un oggetto, non vede più in là del colore, del volume di quell oggetto. Noi invece partiamo dal concreto .
'
'
animale, nè l animale di essere uomo.
Se l'anima desidera le cose spirituali perchè ili esse trova la sua perfezione, segno che è spirituale. L asino non desidera la virtù e la scienza, perchè essendo superiori alla propria natura non è fatto per la virtù e la scienza, ed è incapace di trovare nella virtù e nella scienza la propria perfe'
,
' .
zione. L anima nostra tende ce dell infinito. '
,
all'infinito, è capa-
'
Opkraio - Ho capito. Però se l'anima è spirituale perchè quando si indebolisce e offende il corpo anche l'anima si indebolisce, soffre e perde la ragione? ,
,
,
Maèstro - Non devi dimenticare che l'ani-
ma è unita al corpo. Essa risente ciò che avviene nel corpo, come il navigante sente le scosse della nave, come l occhio ha bisogno di luce, e vede più o meno secondo che lo strumento che adopera è più perfetto. Eppure la nave non è il navigante nè la luce o il cannocchiale '
,
'
sono l occhio. L anima quantunque
spirituate si serve del
'
-e più perfetto è lo strumento e più perfetta è l anima nelle sue operazioni. Per altro quanti ingegni grandi iti corni corpi ammalati ammalati e deformi! corpo come strumento
,
'
.
'
,
'
'
e saliamo all astratto, dal particolare all u
-
niversale, dagli accidenti alla sostanza. Il cane vede una pittura, una scoltura, sente la musica. Ma quanta differenza da noi ! II. L'anima nostra è spirituale perchè na turalmente sente il desiderio delle cose spirituali, e le desidera perchè in esse trova
L'anima
nostra è immortale
Operaio - Mi ha mostrato che l'anima no-
stra è libera e ragionevole che è spiritua,
le. Mi mostri ora come l'anima nostra è
immortale, come cioè, a differenza degli a-
6
'
-63.
himall In cui l'anima si distrugge e muore
pensarc, ragionare, vedere, sentire, ma
,,
morendo il corpo l'anima nostra non muore, ma vive anche quando il nostro corpo sarà morto.
.
in
modo affatto nuovo, e diffìcile a compren
,
-
dersi, senza seryirsi dei sensi del corpo.
,
Questa grande verità si annuncia dicendo;
Makstro - L'anima dell'animale deve morire col cor o perchè non può agire e operare senza il corpo Ma l'anima nostra agi-
L'anima dell uomo è immortale. '
.
Vita fufupa
sce e opera senza il corpo Dunque vive senza il corpo dunque è immortale. .
,
Ofi'Raio - Si spieghi in modo più facile e
Operaio - L'anima nostra è spirituale, dun-
pratico.
Makstro - L'anima della pianta è vegetaiii vk ; l'anima dell'animale non solo è vegetaT
que c immortale. Ne avrebbe altre ragioni
solo è vegetativa e sensitiva, ma ragione-
Maestro - Ma cerio! anche la sola ragio-
,
altre prove che mostranq il bisogno di una
tiva ma sensitiva; l'anima dell'uomo non
vita futura?
,
vole e intelligente e perciò spirituale
.
. Taglio una pianta,, uccido un animale, vedo morire un uomo La pianta diventa secca l'animale e l'uomo diventano cadaveri. Dell anima umana che avviene? Una sospensione/e una conservazione
-
.
,
'
.
Operaio - Una sospensione e una conser
-
.
Maestro - Fu sospesa la facoltà vegeta
-
,
intellettuale
fu conservata
la facoltà
Perciò fu distrutta l'anima x
.
della pianta perchè non aveva che la facoltà vegetativa e quella dell'animale perchè non aveva che la facoltà vegetativa e ,
,
,
sensitiva
Vi è un'altra vita. Ce lo dicono tutti gli uomini.
.
Vi è un'altra vita. Ce lo dice il buon senso e il cuore. stesse.
Vi è un'altra vita. Ce lo dicono le anime dei morti.
Vi è un'altra vita. Ce lo dice la giustizia. Ori-RAio - Adagio, adagio; una ragion'e per
volta. Incominci a spiegarmi meglio la prima ragione. Vi è un altra vita. Ce lo dicono gli uomini. Maestro - Sì, tutti i popoli hanno creduto '
.
Opi-raio, - E dell'anima dell'uomo che av
-
venne ?
Maicstko - Nell'uomo rimase in potenza la facoltà vegetativa e sensitiva ; ma non cessò
di agire la facoltà essenziale cioè l'intel
-
lettiva. Perciò anche dopo morto il corpo, '
l anima
nostra continua ad esistere colla sola differenza che prima stando nel tar
-
po la faceva crescere,
dare : Credo nella vita eterna.
Vi è un'altra vita. Ce lo dicono le bestie
vazione? Mi pare impossibile tiva e sensitiva
ne, lasciando da parte le ragioni di Fede, ha tante altre prove, che ci costringono a gri-
muovere e senti-
re. Ora vive fuori del corpo e continua a
che colla morte non tutto finisce, ma vi è
altra vita. Lo hanno creduto i popoli selvaggi e civili, gli ebrei e i pagani prima e dopo la venuta di Gesù Cristo. Hanno sempre creduto che vi è un premio e un castigo eterno ; hanno sempre rispettate le tombe e offerti sacrifici per le anime dei trapassati. '
un
'
-
64 -
-
Operaio - Però non potrebbero essere stati ingannati? Non potrebbero aver fatto e creduto più per-costume clje per una convinzione?
Maestro - Ma ti pare? E' possibile un inganno così universale? che tutti gli uomini in tutti tempi sieno caduti in errore e sie110 sempre rimasti cogli occhi chiusi ?
Buon senso ed il cuore Operaio - Oltre che il testimonio universa-
le dei popoli lei mi ha detto che anche il buon senso e le aspirazioni del cuore ci provano chiaramente che vi è una vita futura.
Si spieghi meglio, e prima cominci dal buon
,
Oj'Uraio - Ma tanti non hanno credulo c non credono nella vita futura
65 -
senso.
Maestro - Ho qui dinanzi a me duecento
persone. Una metà sono persone disoneste, viziose, incredule, ladre, simili agli animali. L altra metà sono persone giuste, laboriose. pazienti, caritatevoli, mortificate e tempe'
.
AIaivSTko - Sì ma quanti sono costoro? che ,
razza di uomini-sono? perchè non credono?
Sono pochi alcuni sapienti, 0 meglio insipienti antichi e i moderni materialisti die non vedono più in là del fango. Che razza
'
ranti.
,
Di queste due classi quale è da preferirsi? quale da lodarsi? La indovinano i bricconi o i galantuomini?
,
di uomini sono? Gente per lo più coperti dì fango. Perchè non ci credono? Perchè vo-
Operaio - Chi ne dubita? certamente sono '
gliono restare nel fango.
da* lodarsi, e la indovinano i galantuomini.
A chi dobbiamo credere? A cento persone o a due? A cento buone e serie, o a due spensierate e libertine? Se non crediamo alle prime, perchè credere alle seconde? O credere dunque alle prime 0 restare nel dubbio e .
'
nell
ignoranza. Oi'Kraio - Quante maniere però diverse e stravaganti presso i popoli nell immaginarsi
Maestro - Hai detto benissimo. Chi afferma
il contrario sarebbe privo di buon senso. Ma dove si fonda questo buon senso se.
non nella persuasione di una vita futura? Senza questa vita futura sarebbero più furbi e fortunati i buoni o i cattivi ? i buoni
che soffrono 0 i cattivi che godono? i bup" ni
che
lavorano o i
cattivi
che
si
danno
'
\
e farsi un concetto di questa vita futura ! Quanti modi nell'assegnare il premio della virtù o il castigo della colpa ! MaKstro - E' vero. Ciò dipende dalla civiltà, dalla coltura, dalla religione di un popolo.
buon tempo? i buoni che rispettano la roba altrui, o i cattivi che rubano? i buoni tan-
te volte oppressi, o i cattivi onorati e rispettati ?
Operaio - La risposta è chiara. Però mi pare si possa esser galantuomini senza bisogno dì credere a una vita futura. Basta un '
Come sono differenti i popoli nel professare la religione ma concordi nell'ammettere una religióne così differenti nel ,
,
concepire la vita futura, ma concordi nel credere a una vita futura.
pò di dignità, di sentimento del dovere
,
un
'
po di coscienza.
Maestro - Parole vane,
mio caro, sostegni
campati in aria. Che cosa è questa dignità, questo dovere che mi abbia da imporre dei Alle Porte di Gerusalemme
A
-
66 -
sacrifici? Che cosa è questa coscienza da sola se non una cosa elastica che si stringo e s allarga a piacimento? Quando sorge il contrasto tra il dovere e il piacere, se il dovere jion ha altra forza che lo aiuti, quello che vince è sempre il piacere. Operaio - Ne sono persuaso. il nostro
Maestro - Chi non crede alle altre prove
,
non crederebbe neppure a questa Chi non ascolta la ragione nega anche il fatto. Del resto i morti sono apparsi più volte a dar-
'
.
,
'
ci notizie dell altro mondo e queste appa,
rizioni sono confermate da testimoni degni
di fede che non furono ingannati
cuore ci prova che vi è una vita futura? Maestro - Non si ribella e non s'agghiaccia il cuore al pensiero che morti noi tutto è finito? Noi siamo fatti per amare. E questo amore dovrà spegnersi del tutto colla morto ? Noi ci sentiamo legati per natura a certe persone. E questo legame dovrà rompersi colla morte, e queste persone non le vedremo mai più? Noi siamo fatti per vivere sempre. E la morte dovrà segnare la nostra totale distru-
6? -
nè vol-
,
lero ingananre
.
Opkraio - Ma che sia vero? Ci sono pochi che ci credono. Io stesso son persuaso che ciò sia una superstizione Maestro - Già te l'ho detto prima ; chi non a.
scólta la ragione nega anche il fatto Che tante apparizioni non sieno vere, questo è vero; sono fantasie sono superstizioni po.
,
polari. Ma tante son vere, ed è vero che
sono possibili. Dunque non bisogna credere tutto ; ma non bisogna neppure negare
zione ?
Noi siamo fatti per la felicità. E quésto
tutto..
desiderio che Dio ci ha dato, e che non si potrà mai soddisfare nella vita presente per-
Operaio - Ma come si fa a riconoscere che
chè sparsa di dolori e passeggera, avrà per
Maestro - Sono fatti narrati dalla storia e
risposta il vuoto del nulla? Noi aneliamo al progresso, alla zione. E dopo il progresso di pochi vi passi nella vita presente, cadremo tuti per via, senza mai raggiungere la
i fatti non si negano Operaio - Ed io non vorrò negarli
certe apparizioni dei morti sono vere? ,
.
perfee breabbatmeta?
.lei mi dimostri ch'essi
sono possibili. Come è possibile che le anime dei morti separate dal corpo appariscano a noi e comunichino con noi che trovandoci ora uniti al corpo
Morti noi finito tutto ? Che orrore ! che desolazione ! che avvilimento ! Se ciò fosse ve-
non possiamo vedere e sentire che cose corporali,?
ro, noi saremmo più infelici delle bestie.
Nan è venufo nessuno dall' alfro
nè sa-
,
pere quali siano questi fatti. Mi basta che
Maèstro >- Non bisogna discorrere dell'altro mondo come si discorre in questo. L'apparizione delle anime dei morti non è secondo natura, ma sopra natura per una disposizione della provvidenza di Dio al quale nulla è impossibile. E perciò Dio ci fa apparire queste anime in forma sensibile facendole assumere una forma corporea. ,
mondo Operaio - C'è un'altra vita. Ma perchè non è mai venuto nessuno dall'altro mondo a
dircelo? Questa sì che sarebbe una delle prove più convincenti.
,
,
"
Operato - Se le anime appariscono
,
allora
-
7
68 -
'
.
escono o dal paradiso o dall inferno. Ala co-
Senza vita futura non v'e giustizia
ferno non ne possono più uscire ?
Opkraio - Anche le bestie stesse ci parlano
'
me può questo essere possibile
se si dice che le anime che sono al paradiso e all'in-
Maestro - L'anime dei morti si trovano nel paradiso e nell inferno non come in un luo'
go, ma come in uno stato e in una condizione di perfetta gioia o perfetto dolore. Perciò quando si dice che l'anima non può uscire dal paradiso o dall inferno non si '
deve intendere che non possa uscire come
da un luogo, ma come da una condizione. Si dice, per esempio, che .un ammalato che deve morire, non può uscire dall ospitale, non '
perchè non possa uscire dal luogo dell'ospitale, ma dalla condizione, cioè dalla ma -
lattia, per cui si trova all'ospitale.
di una vita futura? In che modo? Makstro - Se fosse vero che morti noi tutto è finito noi che siamo tanto superiori ,
alle bestie saremmo più infelici più sven,
turati delle bestie stesse
dei cani, dei gatti, delle galline e dei colombi ,
.
Opkraio - Noi più infelici degli animali? Lei scherza.
Makstro - Tu sei operaio Alla mattina sci il riposo, ma con sacrii f cio Le bestie vece han sempre riposato abbastanza .
.
lain-
.
Tu lavori da mane a sera La pecora, la capra, il maiale il cane, il gatto vanno qua .
,
Le anime dei moti apparendo in questo mondo non escono dal paradiso, dal purgatorio, o dall inferno, perchè il paradiso, il purgatorio, l inferno lo portano sempre con '
'
'
sè.
,
OpKraiò - Ma perchè possono apparire le anime dei beati ?
e là, unico loro lavoro è il mangiare
.
Opkraio - Ma ci sono delle bestie che lavorano : lavora il bue il cavallo, l'asino. ,
Makstro - Ma è un lavoro ben diverso; esse lavorano ma non sanno di dover lavorare, tu sai che potresti far di meno eppure ci sei costretto e costretto a questo la,
,
Makstro - Per far certi altri della loro fe-
licità; per comunicare la volontà di Dio; per
voro, mentre ne desidereresti un altro mi-'
gliore.
'1
nostro
Tu soffri mali fisici cioè dolori nel cor-
Oi'Kraio - E pèrche appariscono le anime del
Opkraio - Anche le bestie soffrono dolori e
esortare alla virtù, per venire in
"
aiuto.
Purgatorio ?
Makstko - O per nostra istruzione, o per chiederci buone opere in loro suf f ragio. Opkraio - K perchè appariscono le anime dei dannati?
,
po e vai incontro a lunghe e penose malattie. ,
malattie
.
Makstro - E' vero ma quello delle bestie ,
è un dolore puramente fisico : ma nell'uomo invece coi dolori i f sici cioè del corpo, ,
quanti dolori morali ! Tu soffri le privazio-
ni di cose necessarie; soffri l'abbandono de-
Makstro - Per nostra istruzione e nostro salutare spavento.
gli amici. Quanti dolori prodotti dall'odio,
Sempre in' queste apparizioni ci deve essere uir giusto motivo, o il vantaggio delle anime che appariscono, o il vantaggio di coloro ai quali appariscono.
gna, il disonore, la calunnia, il tradimento, il timore di perdere ciò che hai o di non
u
da rovesci di fortuna! Tu soffri la vergo,
ottenere ciò che desideri
.
?0~
Le bestie Invece sono senza pensieri : vi-
vono per mangiare, e nel cibo trovano
la
loro felicità.
Tu soffri, e quanto! la morte di persone care. Le bestie invece non provano questo
che è il maggiore dei dolori. Tu muori ; ma il pensiero di dover morire, di dover forse stare lunghi anni in un
ha il suo castigo
,
la virtù non ha il suo
premio.
Se non ha la virtù il suo premio
e il se non vi è giustizia non vi è Dio Ma Dio c'è'. ,
vizio il suo castigo non vi è giustizia
,
.
dunque vi è giustizia dunque vi è un giir ,
sto premio e castigo ; dunque vi è una vita tutura.
letto, di dover lasciar tutto e tutti, non ti
amareggia la vita, e te la fa Parer una con-
Giustìzia
tinua morte? Le bestie invece muoiono, ma
umffna
non sanno di morire, nè prevedono la mor
-
te ; sentono quel male nel solo punto di morire, e nulla più. E non solo, tienlo bene in mente, se non vi fosse una vita futura l operaio povero sarebbe vera giustizia. Dov è la giustizia '
'
e forse di più il ricco il quale moralmente soffre delle volte più del povero. La sventura è come il vento, che scuote
e atterra gli alberi più alti, e fa tremolare l umile erbetta. '
Non capisco proprio il bisogno di
una vita futura per il trionfo della giusti'
zia. Non c è la giustizia umana non c è il cocft:e penale non ci sono i tribunali non '
,
,
,
ci sono le carceri anche a questo mondo?
Makstro - Non sempre la legge umana giudica del bene e del male secondo la legge divina. Non sempre il codice degli uomini
è uguale al codice di Dio Spesso come il Vangelo è contrario al mondo così la legge .
Operaio - Capisco, capisco. Come si giudi-
cano diversamente le cose se invece di guar-
darle nella superficie, si penetra un po' più addentro. Senza la vita futura noi sarem-
mo più infelici delle bestie.
,
degli uomini è contraria alla legge di Dio Che cura si prende la legge degli uomini dei dicci coniandamenti della legge di Dio? For.
se di due; Non ammazzale e non rubare Xcl rubare? Piano; e i furti e i ladro.
Maestro - K senza la vita futura, non ci sarebbe vera giustizia. Doov è la giustizia '
chi
nella vita presente? Vi è chi lavora e vive alle spalle altrui. Chi ruba, chi dà
a
ciascuno il suo. Chi benefica il prossimo, chi lo rovina. Chi loda Iddio, chi lo bestemmia. Chi è innocente e soffre, chi è colpevole e
gode. Il vizioso è fortunato, il virtuoso è disgraziato. Chi ha danaro ha ragione, chi vjion
OpKRAÌO
ha danaro ha torto, il povero oppres-
so e calpestato. Chi scialacqua, e chi manca del necessario.
Se non vi è la vita futura, il vizio non
neggi contro le società religiose che la legge approva, e le donazioni e i diritti delle
società religiose che la legge condanna? Oi'Kraio - E' vero; la giustizia umana non
è sempre -vera giustizia ; dunque ci vuole
la giustizia divina Makstro - Ma non basta La giustizia umana giudica solo dei delitti esterni perchè .
.
,
questi soli sono contrari alla legge umana.
Ma cf sono i peccati interni di cui la giustizia umana nè può nè deve" giudicare. Dunque li deve giudicare Iddio perchè E,
.
,
- 12-
-
gli li vede e li conosce, e deve punirli per-
chè sono un offesa alla sua legge che non solo vuole ordine nelle opere, ma anche nei '
pensieri e negli affetti.
73-
stizia richiede che non solo si dia il casti-
go al male, ma anche il premio al bene. Maestro - Conchiudiamo adunque. Un Dio, anima immortale Due verità sono queste ,
un
'
.
Operaio - E vero ; tutto l uomo, deve essere sottoposto alla giustizia. Ma la giustizia umana non si cura che dell'esterno, dunque deve essere completata, dalla giustizia '
intimamente unite
.
Non c'è Dio senza giustizia '
un
'
esterne cadono sotto il codice umano, e
dell'anima.
Ce Dio : dunque l'anima è' immortale
dal-
la giustizia umana sono punite. Quante u-
li grande " perchè
sure, quante frodi nel commercio, quanti
inganni nei contratti, quanta ingiustizia tra padroni ed operai, tra capitale e lavoro! .
quante disonestà segrete.
Non basta. Tanti delitti che son contem-
son plati dal codice chi li punisce? Le leggi Non
ma chi pon mano ad esse? Non basta. sempre la giustizia umana giudica e
con-
danna secondo giustizia. C'è l interesse, c'è il danaro, c'è la protezione, c è il partito. Opiìkaio - Eh ! ma questi sono casi rari. Non dobbiamo lamentarcli,. Saranno ingiuste le '
'
leggi, ma ne è giusta l'applicazione. Maestro -. Ma io suppongo che non solo
sieno rari questi casi ma che non sì ve-
rii f chino mai. Però la giustizia e la sentenza dei tribunali da chi dipende ? Dipende dal-»
le prove esteriori, dipende dai testimonii.
Ora i testimoni ci sono sempre? e sono sempre sinceri ?
Quanti innocenti condannati come rei, e quanti irei assolti come innocenti ! Operaio - Queste sue osservazioni sono giustissime. La giustizia umana, anche quando non diventa ingiustizia, si riduce a minimi termini e perciò non è vera e completa giustizia, tanto più che la vera e completa giu-
altra vita.
Non vi è un'altra vita senza immortalità
divina.
Maestro - Non basta. C è un'altra ragiono ancora. Notr tutti i delitti e le ingiustizie
.
Non ri è giusto premio o castigo senza
Maestro - La
.
»»
prima domanda che ognuno
.
deve rivolgere a sè stesso è questa : Per,
chè io sono al mondo?
Un perchè ci deve essere
.
Questo perchè è importantissimo, perchè
da esso dipendono e secondo lui si devono indirizzare tutte le azioni «come il viandan,
te drizza i passi del suo cammino secondo
il luogo a cui vuol giungere
.
Perchè io sono al mondo? La risposta a
queste domande è facile e anche dificile: difi f cile a chi non crede in Dio e non vuol se
-
guire la ragione ; facile a chi crede e vuol seguire la ragione C'è Dio : questo Dio ha creato l'uomo ; questo uomo ha un'anima spirituale e im.
.
.
mortale. Dunque la somiglianza con Dio
.
'
unione con Dio ecco l'ultimo fine dell'uomo Oi'i'RAio - Mi spieghi un po' meglio e mi l
,
.
dimostri questo ultimo i f ne dell'uomo cioè il perchè siamo stati creati la ragione del,
,
la vita presente Maestro - Non farò che ripeterti ciò che .
hai imparato sulle ginocchia della tua mam
-
ma. «Noi siamo stati creati da Dio per co-
-
74-
Maestro - Si capisce ; dal momento che
noscerlo, per amarlo, per servirlo in questa
sta vita è apparecchio ad un'altra
vita e poi goderlo per sempre nell'altra».
Lrn fino ci deve essere. Chi è ragionevole,
parecchio per ottenere l'ultimò fine nell'altra.
più Iddio.
Operaio - Dunque quale è questo ultimo
Uno studia legge. Perchè? Per diventare
fine?
avvocato. Uno studia medicina. Perchè? Per K'
quel'ultimo
fine l'uomo non lo può ottenefe in questa vita, ma' questa vita deve essere come ap-
*
tutto quanto fa. lo fa per un line. Tanto diventare medico.
,
Maestro - Daremo uno sguardo a Dio e al
-
'
questo il line tuo
uomo, al Creatore e alla creatura e dovrai conchiudere : L'uomo è stato creato da Di® l
ultimo? No; è un fi-
,
ne che ha ragione di mezzo.
per conoscerlo, amarlo servirlo in questa vi-
Operaio - Che cosa s'intende dunque per ul-
ta, e poi goderlo nell'altra
timo fine dell uomo? '
.
Maestro - Ciò a cui può e deve tendere tutto l uomo, '
'
ciò che rende l uomo veramen-
Perchè Dio ha creafo 1' uomo
te perfetto, e perfettamente felice, in modo che al suo intelletto altro non resti da
conoscere, alla sua volontà altro non resti da ,
Operaio - Benissimo Fine dell'uomo è co-
desiderare, e da amare.
.
OPERAIO - Dunque i piaceri del corpo, le ricchezze possono essere l ultimo fine dell uo'
'
uno sguardo a Dio si deve capire che
Maestro - Tutte le creature sono state create da Dio per la propria gloria La gloria
MaKsTro - No] le ricchezze, i piaceri sono
di pochi. Sebbene fossero di tutti, non ba-
.
e
dolori. Sebbene non vi fossero disgrazie e dolori, non bastano perchè sono beni pas-
seggeri : la morte ce li toglie ; noi
siamo im-
mortali.
sono beni materiali, non possono essere
'
l ul-
timo ine dell uomo. Potrà esserlo la gloria, l onore, l amore, la scienza ? f
'
'
Makstro - Che questi sieno beni superiori e più convenienti all uomo, è vero. Te lo '
'
dicono l'artista, il filosofo, il naturalista, l a- i stronomo. Neppur questi però possono es sere l ultimo fine per le ragioni dette prima. -
'
L uomo tende all infinito, all'eterno. '
esterna di Dio ecco il fine della creatura
.
La natura è un gran teatro in cui risplen-
dono le meraviglie di Dio e da cui partono ,
mille e mille voci diverse di lode a Dio Ma chi presiede a questa musica deve essere .
'
OpKraio - Capisco. Ricchezze e piaceri, che '
que-
'
sto è l ultimo fine?
nio ?
stano perchè accompagnati da disgrazie
amare, servire Dio. Perchè dando
noscere,
'
OpivR.mo - Dunque il fine ultimo non si può ottenere in questa vita?
l
uomo. Tutte le creature obbedendo a Dio formano l'ordine ammirabile dell'universo.
Ma chi presiede a quest'ordine deve essere '
l uomo
la più bella delle creature corporali
,
.
Operaio -- Ma che bisogno ha Dio della gloria dell uomo? Non è Egli infinitamente fe'
lice in sè stesso?
Makstro - Non è -Dio che ha bisogno di ricever gloria dall'uomo ; ma è l'uomo che ha bisogno e il dovere di dar gloria a Dio perchè nel dar gloria a Dio consiste la felicità ,
dell'uomo
.
Dio è come il sole : anche se non
77 -
- 76 -
-
ci fosse la terra il sole sarebbe tale lo
ro fine ; Dio nel suo fine non mancherà giam-
1
mai. Tutti gli uomini renderanno gloria a Dio. I buoni renderanno gloria alla sua mi-*
stesso; pure, rimanendo sempre tale e immutabile in sè stesso produce tante meravi-
seri grdia ; i cattivi alla sua giustizia.
glie e ricchezze nel mondo. Operaio - Mi spieghi meglio come l'uomo è
creato per dar gloria a Dio.
'
Maicstro - Un'artista compie i suoi lavori per la gloria sua perchè tornino a sua lode e onore, perchè servano a lui. Uno scultore compie una bellissima statua. Supponiamo che questa statua potesse ricevere dallo scultore la vita, la parola, la mente, il cuore ; non potrebbe dire lo scul-
L
uomo ci dice perchè fu creafo
'
tore a (lucila statua : Sei tutta mia ? E la statua non dovrebbe rispondere allo scultore : Sono tua e non altro occuparsi che della sua gloria? Operaio - Il suo paragone mi piace. Così ha fatto Dio coll'uomo, e così deve fare l'uo-
mo con Dio. Pero se tutte le creature sono
create per Iddio, saranno creati per Lui tanto gli animali come l'uomo. MaKstro - Tutte le creature danno gloria a Dio con ordine e modo diverso. Gli strumenti musicali danno diverso suono secon-, do la natura dello strumento.
Così le creature danno gloria a Dio con ordine diverso, servendo le inferiori e me-
no perfette--alle superiori e più perfette. Danno gloria in modo diverso secondo la loro diversa natura. Le altre creature danno '
gloria a Dio ciecamente senza saperlo : l uomo dà gloria a Dio liberamente conoscendolo, amandolo.
Tutte le creature per l'uomo, l'uomo solo immediatamente e unicamente per Iddio. Operaio - Tanti uomini però non vivono per
Iddio ; dunque non danno gloria a Dio ; dun-
que in questi Dio manca nel suo fine.
Maestro - Mancheranno gli uomini nel lo-
Maestro - Ultimo i f ne dell'uomo è couoste.
re, amare, servire Dio ; ce lo dice Dio che
ha creato l'uomo per la sua gloria.
"
Ce lo dice l'uomo che fu creato da Dio
per la sua felicità . Operaio - Perchè non' solo guardando Dio, ma anche guardando l uomo si capisce ch e gli fu creato per conoscere, amare, servire e godere Dio ? '
'
-
Maestro - Dalla natura e dalla forma di una cosa si conosce la sua destinazione, il suo fine. La forma del vaso ti dice che e-
gli è fatto per contenere, la forma del coltello ti dice ch'esso è fatto per tagliare, la forma del martello ch'è fatto per percuote.
re. La forma e natura del cavallo ti dice '
è fatto per correre, la forma dell'uccello ti dice che è fatto per volare. ch
Ora quale è la forma e la natura del'
'
uomo? perchè l uomo è uomo? Operaio - Ciò che fa l'uomo è l'intelligenza l
e la volontà.
Maestro - Bene. Ogni senso ha il suo oggetto proprio: oggetto proprio della vista è il colore
,
dell'udito è il suono, dell'odora-
to è l'odore, del gusto è il sapore Come i sensi del corpo così anche le facoltà dell anima hanno il loro oggetto. Operaio - Qual'è l'oggetto dell'intelligenza .
,
'
'
e della volontà dell uomo?
Maestro - L'intelligenza è fatta per conoscere il vero; la volontà è fatta per amare
-
78 -
il bene. Il bene in quanto è vero è oggetto dell'intelligenza, il vero in quanto è bene è '
oggetto della volontà. Operaio - Vada pure avanti che le tengo dietro volentieri.
Maestro - Tutte le cose vanno perfezionandosi secondo la loro natura. Il seme si canir bia in fiore, il fiore in frutto ; dall'uovo na-
sce il filugello, il verme, dal verme la farfalla. Così deve essere anche dell'uomo.
79 -
conoscendolo, amandolo, servendolo in questa vita per poi goderlo nell altra. Ma tutte le altre creature perchè ci sono? '
Maestro -
Le altre cose
create, Dio le
ha poste in mano e ai piedi dell'uomo perchè lo aiutino ad attenere più facilmente il suo ultimo fine. '
L uomo deve andare in alto ; ci vuole una
scala ; le creature sono per lui questa scala. L uomo deve combattere ; ha bisogno di armi; le creature sono per lui queste armi. L uomo ha bisogno di vivere e perciò ha '
OpKraio -1 E in che cosa consiste la perfe'
zione dell uomo?
.
'
Maestro - L'uomo che è fatto per conosce re il vero, e amare il bene tanto è più per-
fetto quanto è più perfetto il vero che conosce e il bene che ama. Come nella scala delle cose create biso' gna salire alla causa prima, così nell ordi-
ne delle verità, bisogna venire al primo vero e sommo bene. Dunque l uomo ch è fatto per il vero e per il bene sarà tanto più perfetto quanto più secondo la sua natura, conosce il primo Vero, e ama il sommo Bene cioè quanto più conosce ed ama Dio. Da ciò si capisce che fra le diverse scienze che ci fanno conoscere la verità quella è più nobile che più s'accosta alla verità prima. Perciò più nobile della fisica che studia i fenomeni particolari e concreti è la filosofia che studia il perchè delle cose cioè la '
'
,
,
,
'
,
,
verità universale e astratta.
Più nobile poi d'ogni altra scienza è la teologia che fissa il- suo sguardo studia e ,
contempla Iddio.
,
bisogno di mezzi di sostentamento ; le crea-
ture sono per lui questi mezzi. Operaio - Come fa l'uomo a servirsi delle
cose create per ottenere il suo ultimo fine ? Maestro - Si serve delle cose create colla '
contemplazione, coll uso, colla pazienza, col'
l astinenza.
Operaio - Come si serve delle cose create
colla contemplazione ?
Maestro - Egli mira la bellezza l'àrmonia, ,
la verità dell'universo ; mira le innumerevoli stelle, il sorriso del sole, la bellezza dei fiori, là vastità del mare la sublimità dei ,
monti, ne prova diletto e impara meglio a conoscere Dio.
Operato ;- Come l'uomo usando delle creature trova in esse un aiuto al suo ultimo fine?
1
Maestro - Se molte cose create sono oggetto della contemplazione perchè meravigliose. molte sono fatte per uso dell'uomo, perchè necessarie. Tali sono l aria, l acqua, '
i minerali
,
'
le piante, e gli animali.
Le cose create
Operaio - Come si serve l'uomo delle crea-
Opiìraio - L'uomo dunque fu creato da Dio per il nobile fine di dar gloria a Lui solo
Maestro - Soffrendo certi animali molesti
ture colla pazienza? .
_
le bufere, le tempeste il caldo, il freddo e tutte le cose contrarie per rendersi così ,
"
coll esercizio '
mo i f ne, tutti devono essere persuasi che que-
delle virtù, più capace di ser-
sta è l unica
vire Dio e di .unirsi a Lui. OpKrato - E come coll'astinenza delle crea-
'
'
e vera regola dell uomo.
Operaio - E in quelle cose che, non ci conducono a Dio nè ce lo tolgono?
ture l'uomo raggiunge il suo ultimo i f ne?
Maestro - In queste l'uomo puù essere li-
Maestro - Privandosi di certe cose che sono
bero e indif f erente.
proibite, e se usandone, prova un piacere fisico, non usandone prova un piacere e lina perfezione morale. Così si astiene tal volta da certi cibi o per mortii f care il corpo, o per conservare ed acquistare la salute. Le creature per l'uomo ma l'uomo per
Operaio - Mi dimostri più praticamente perchè t uomo deve st uso? '
,
fare.delle creature que-
'
Maestro - Tu vuoi comperare un libro
che_
tratti di agricoltura; ti vengono messi innanzi due libri, uno povero, slegato che tratta di agricoltura, un altro in tutta pelle con fregi d'oro che tratta di storia. Quale sceglierai ? Certamente il primo.
,
Iddio. Dunque le creature per l'uomo in
Dio.
Tu devi recarti a Genova. Sceglierai, tro-
Lecreakire nelle bilancre dell'uomo
vandoti alla stazione, il treno messo con più lusso senza badare dove vada? No. Sceglierai prima di tutto quello che parte per "
Opf.raio - Dunque con qual criterio e in qua-
Genova.
le misura deve l'uomo usare delle creature?
Maestro - L'uomo, come ti ho detto deve ::
Tu sei fabbro o falegname. Nell'adoperare gli strumenti baderai a quelli che sono
,
servirsi delle creature come di un mezzo per
ntft belli, e più preziosi? No: ma sceglie-
raggiungere il suo fine per cui Dio l'ha creaPerciò quelle cose egli deve preferire e
to
"
.
amare che lo conducono a Dio, e in tanto
le deve amare in quanto lo conducono a Dio :
quelle invece deve rigettare e odiare che gli tolgono o gli impediscono l'amore di Dio
,
e
in tanto le deve rigettare e odiare in quanto gli tolgono o gli impediscono l'amore di Dio.
Questa è la regola secondo la ragione e
la natura dell'uomo. Così deve regolarsi l'uomo se vuol essere veramente uomo
.
Operaio - Eh! ma di questi uomini se ne trovano pochi bisogna cercarli col lanter,
nino.
Maestro - Saranno pochi quelli che vivono secondo questa regola. Ma dal momen-
to che Dio ha creato l'uomo per il suo ulti-
,
a r i quelli che servono per il tuo lavoro. Tu sei ammalato. Nel prendere la medicina baderai a quella che è più dolce o più
amara ? No ; sia dolce sia amara tu sceglierai
quella che ti dà la salute.
Operato - Non possiamo dunque nell'usar delle cose create seguire il piacere, il capriccio ?
Maestro - No, Questo sarebbe un disordine, e questo disordine è causa di tutti i di-
sordini e di tutti i vizi, e di tutte le passioni funeste che travagliano l uomo e la so'
cietà.
Operato - Dunque se una cosa mi piace non posso mai usarla, e se mi dispiace rigettarla?
Maestro - Può essere che questa cosa, che
-
-
82 -
83 -
salute, la vita si possono dir beni? la poverti piace ti aiuti ad ottenere il tuo ultimo fine e quella che ti dispiace t impedisca questo fine. E allora puoi servirti della cosa che ti piace, non perchè ti piaccia, e non servirti della cosa che ti dispiace non perchè ti dispiaccia ; ma puoi servirti della cosa che ti piace perchè ti aiuta ad ottenere il fine e non servirti della cosa che non ti piace perchè t impedisce di ottenere il fine. Così può darsi che la medicina che ti dà la salute sia per di più dolce, e quella che è contraria alla salute sia amara. Allora potrai prendere la medicina dolce non perchè dolce, ma perchè utile e rifiutare l amara non perchè amara ma nociva.
tà, la malattia, la cecità, la morte si pos-
,
'
,
,
sono dir mali?
Maestro - Questi sono mezzi. Un mezzo sì giudica buono o cattivo non in sè stesso, ma in ordine al fine a cui è destinato, ed
.
buono se al fine. ,
'
delle ricchezzé ci serviamo ad appagare i vizi e l avarizia, quando dell ingegno ci serviamo per favorire l errore e combattere la '
'
'
verità, quando della salute e della vita ci serviamo per offendere Dio o il prossimo.
'
La povertà invece, la malattia, la cecità, la morte potrebbero essere un bene, se ci '
conducono all ultimo fine.
Ciò che è bene e ciò che è male OpivRaio - Come si fa a distinguere e giudi-
Operaio - Dunque le scoperte, e le meravigliose invenzioni moderne sono un bene o un male?
care ciò che è bene e ciò che è male?
Maestro - Ciò che è bene e ciò che è male
lo si giudica da quello che si è detto intor-
Maestro - Per sè sono un bene, perchè sono doni di Dio, che permette che i segre'
ti della natura si manifestino all
'
,
giova al fine, cattivo se contrario
Perciò le ricchezze, l'ingegno, la salute, la vita potrebbero essere un male, quando
.
no all uso delle creature. E' bene ciò che conduce a Dio
è
uomo.
Bada "bene però. Il vino che è un bene diventa un male per chi si immerge nel vino
cioè quel-
lo che è secondo la legge di Dio impressa nella nostra coscienza. E' male ciò che ci "
e s ubbriaca. Il veleno che è un male, ado-
allontana e ci toglie Dio cioè tutto quello ch è contrario alla sua legge Ciò poi, ebe
perato nelle giuste misure diventa medicina. Così riguardo all'uomo, che è libero, le invenzioni e scoperte moderne sono un bene se per esse impara a conoscere meglio Dio e a crescere nella gratitudine e ammirazione per i suoi benefici e le sue grandez-
'
,
'
.
non ci avvicina nè allontana da Dio è indifferente. ,
Operaio - Ordinariamente dagli uomini si giudica sempre bene quello che è bene, e
'
ze. Ma sono invece un male se per esse l uomo s immerge nella materia, monta in su-
male quello che è male?
Maestro - Non sempre : e ciò talvolta perchè l uomo è ignorante più spesso perchè
'
perbia e pone sè stesso in luogo di Dio.
'
,
'
l uomo
non giudica secondo la retta ragione e coscienza; e giudica bene ciò che piace al senso e alla corrotta natura e male ciò ,
che dispiace al senso e alla corrotta natura
.
Operaio - Dunque le ricchezze l'ingegno, la ,
Operaio - Come dobbiamo comportarci in
quelli che noi diciamo mali e disgrazie?
Maestro - Se sono mali e disgrazie volon-
*
tarie dobbiamo dire : Mea culpa, e soppor,
tarle come un castigo.
84 -
-
Se non sono volontarie dobbiamo mostrarci indifferenti perchè rene non c impediscono il ,
'
le disgrazie ter-
nostro ultimo fi-
ne. Anzi dobbiamo sopportarle con santa ras
-
0PÉRAÌ0- Mi spieghi meglio questo ordine della divina provvidenza.
Maestro - Guarda il nostro corpo. Quanti '
lavoratori!
! denti servono a masticare i ci-
segnazione e riceverle dalle mani di Dio. pensando che tante disgrazie, che al senso sembrano un male sono ordinate dalla di-
bi ; l'esofago a introdurli nello stomaco ;
vina provvidenza a procurarci un bene mag-
lo, e in sangue ; il cuore a spingere questo
,
giore.
Il medico quando ci taglia ci fa male eppure lo si ringrazia e lo si paga, perchè con ,
questo piccolo male ci apporta un bene mag-
giore cioè la salute.
OPERAIO - Qual'è dunque l'unico e vero male ? Maestro - L'unico vero male è ciò che .
85-
ci
priva dell'unico e vero bene che è Dio: perchè la perdita di questo bene non può essere un bene
non potendo ordinarsi all'ac--
,
quisto di un bene maggiore, perchè Dio è
sommo Bene
bo in chimo ; l'intestimo a cambiarlo in chisangue per le vene; i polmoni per dare al sangue l ossigeno, e così via. Tutti questi organi hanno un if ne particolare, ma il if '
ne particolare in ciascun organo serve al i f ne universale, cioè a mantenere la vita. Così in una fabbrica di panni, quante va-
rie classi di uomini che lavorano ! Tutte hanno un lavoro particolare, ma «il lavoro par-
ticolare di ciascuna serve a completare
che è
,
Dio, è il peccato Dunque l'unico e vero male è il peccato .
.
il
lavoro ultimo, cioè la formazione del panno.
Operaio - Ma vuole che Dio si prenda cura di tutte le cose create?
.
Ciò che ci priva del sommo bene
lo
stoniaco e i succhi gastrici a convertire il ci-
Maestro - Certo. Dio è padrone : qual padrone non si prende cura de suoi servi? Dio è artefice ; qual arteif ce non si prende cura dell opera delle sue mani, del suo in'
'
gegno ?
Provvidenza divina
Dio è architetto ; qual architetto non si pone a dirigere la esecuzione del suo dise-
gno?
Opj'KAio - Sento parlare tanto della provvidenza di Dio Ma c'è questa provvidenza?
Il mondo è una gran nave nello spazio ; è nave senza il pilota che la guidi.
.
Maestro - Certo Dio ha create tutte le cose ma se non le conservasse, cesserebbero
'
non c
.
Dio è padre ; qual padre non sì prende cu-
,
di esistere ; come un orologio che
messo in moto cesserebbe di muoversi se una for-
ra dei figli ?
,
,
.
za continua non lo tenesse in moto Dunque Dio ha create tutte le cose per
i
un fine particolare ; perciò deve anche
alla sua gloria
,
.
ca-
dell'erbe? mi
pisco, ma anche degli insett pare che Dio si aggravi e si abbassi un po'
.
di-
rigerle e aiutarle a ottenere questo i f ne pa ticolare ordinandolo al i f ne universale cioè
'
Operaio - Che Dio abbia cura dell uomo, troppo.
,
Maestro - Non bispgna parlare di Dio come si è soliti a parlare degli uomini. Dio è inif nito ; tutte le creature sono ugualmente un .
nulla dinanzi a Lui tutte hanno ugualmen,
te bisogno di Lui
.
Tante cose create poi quantunque vili e ,
meschine in sè stesse sono pure importanti ,
perchè servono a compiere l'ordine universale. Così l'architetto si prende cura nel suo disegno anche delle parti più piccole di un e dificio, perchè senza di esse sebbene picco-
-
,
le, l'edificio non sarebbe completo Operaio - Che cosa è dunque la Provviden
non vogliono, non lavorano. Le ma
sono dirette necessariamente, perchè operano necessariamente : così il fuoco, accéso che sia. riscalda necessariamente l acqua; l acqua necessariamente bolle; bollendo produce vapore ; il vapore dilatandosi imprime necessariamente una forza, e questa forza met'
'
te in moto le ruote.
.
-
za di Dio?
Maestro - E' il governo di Dio nelle creature perchè tutte raggiungano il loro particolare in ordine al fine universale
heramente, perchè, se vogliono, lavorano, se cchine
fine
.
Operaio - Tutte le cose create raggiungono
ccifljamentel il fine, stabilito dalla Provvi-
denza ?
Maestro - Vi sono cose create che agiscono necessariamente, cioè quelle che formano il mondo materiale, che servono all uomo, che '
giovano a sviluppare le forze, e a conserva re la vita. Queste, prese nel loro complesso, raggiungono certamente il loro fine e -
Come opera la divina Provvidenza
obbediscono alla Provvidenza.
.
Operaio - La Provvidenza di Dio opera for-
se in modo uguale sopra tutte le creature, cioè conduce in modo uguale tutte le creature al conseguimento del loro fine?
.
Makstko - Il modo con cui opera la Provvidenza dipende dal modo con cui opera U
creatura
,
e il modo con cui opera la creatu-
ra dipende dalla natura sua propria. Quindi altro modo adopera la Provvidenza colle piante che per natura agiscono necessariamente altro modo cogli animali che operano per istinto ed altro modo cogli uomini che sono liberi nel loro operare ,
,
.
Operaio - Dalla teoria veniamo alla pratica ;
si spieghi con un esempio
.
Maestro - Guardiamo un opificio
.
Vi è un
direttore; altro modo egli adopera nel governare le macchine
ed altro modo nel dirigere gli operai Gli operai sono diretti li.
,
Vi sono creature libere, cioè gl-i uomini.
uomini non sempre la Provvidenza raggiungere il suo fine particolare, e ciò non per difetto della Provvidenza, ma per abu-ò NTegli
so dell uomo '
nella sua libertà, abuso per
che Dio suole rivolgere a bene stesso, essendo certo che, come gli uomini cattivi si
servono male dei beni del Creatore, così il Creatore buono si serve a bene delle crea-
ture coltive. K perciò, sebbene gli uomini manchino talvolta al fine particolare della
divina Provvidenza, non mancano mai al fine universale.
( h'i'.RAio - Se Dio è immutabile e ha stabi'
lito ciò che l'uomo deve fare, allora l uomo non può fare diversamente da quello ohe Dio ha stabilito : e allora non è più li-
bero, e quindi Dio sarebbe causa del male '
che fa l
uomo.
M aestro - È' vero che Dio non si muta, ma
è anche vero che Dio prevede tutte le cose
-
- 89 -
88 -
che ciascun uomo farà come se fossero già fatte e tutte le cose che dovranno avvenire ,
,
come se fossero già avvenute Dio ha stabilito quel che l'uomo deve fare prevedendo quello che avrebbe fatto Per-
preghiera dunque non muta, ma compie
la
provvidenza divina.
.
.
ciò avverranno certamente le cose che Dio prevede che dovranno avvenire, ma non dovranno avvenire perchè Dio le prevede Così io vedo certamente una cosa che mi è davanti agli occhi ma non mi è davanti agli .occhi perchè la vedo. .
.
,
Dunque la Provvidenza non toglie all'uo
-
mo la libertà : perciò se Dio dà una cosa per uso dell'uomo non è Dio causa dell'abuso ,
che l uomo '
farà di quella cosa Operaio - Evviva la Provvidenza ! domani .
farò di meno di lavorare Dio provvederà. ,
Domani metterò sul focolare il paiuolo pieno di acqua; Dio ci metterà la farina per fare la polenta
.
Maestro - Quello che possiamo far noi
dobbiamo farlo noi Chi s'aiuta il ciel l'aiuta ,
.
.
Dio opera con ordine; Egli ha stabilito l'or
-
dine della sua Provvidenza ma nell'esecu,
zione di questo ordine si serve delle crea
-
ture come di tanti anelli e di tante ruote
per la macchina dell'universo. Tu dunque
fa quel che puoi la Provvidenza penserà a fare il resto che tu non puoi fare ,
.
Operaio - A che serve dunque pregare Id
Operaio - Sento parlare spesso del destino.
11 destino e la provvidenza sono due cose
uguali ?
MAESTRO - Propriamente il destino non è lo stesso che provvidenza. Il destino è cieco
od esclude un ordine prestabilito perchè si ferma alle cause seconde, e non arriva alla
causa prima ciré Dio ; e perciò il destino
è una parola senza senso.
Operaio - Nel mondo ci sono tanti beni,, ma anche tanti mali. Dio. che è sommo Bene,
e perciò principio del bene, si potrà
dire an-
che principio del male?
Maestro - Dio è principio del bene, e anche del male, non del male in sè stesso, ma del
bene che deriva dal ijale.
Operaio - Mi spieghi meglio. Come si pos-
sono conciliare colla divina provvidenza tanti mali che avvengono nel mondo? Maèstro - Ciò che è bene Dio lo vuole; il
male non lo vuole ma lo permette per un bene maggiore. Operaio - Favorisca di scendere un po piq alla pratica. '
-
dio perchè ci conceda qualche favore? Ci pensi Lui. La sua provvidenza non si muta,
Il male e la Provvidenza
ciò che ha stabilito di fare lo fa sen,
za le nostre preghiere
Maestro - Il taglio di una gamba è un mate? Certamente. Ma quando tagliando la
gamba si salva la vita, il taglio della gam
-
.
Maèstro - Noi non preghiamo per muta-
re la volontà di Dio ma per ottenere ciò che .
Dio ha disposto di concederci mediante le nostre preghiere ; preghiamo per meritare di ricevere colla preghiera ciò che Dio ha
stabilito di concederci essendo pregato
.
La
ba diventa un bene, e noi permettendo que-
sto taglio vogliamo un bene e non un male.
La morte in sè stessa è un male? Certo. Ma chi desidera, o si dà la morte da sè stes-
so, la desidera o se la dà perchè la credè un bene.
-
Tutti i mali che avvengono o sono fisici, o sono morali ; sono fisici, se provengono dalla natura senza che l'uomo ne sia la causa come i terremoti, le innóndazioni ; sono ,
morali ijuando provengono dalla colpa delper i suoi vizi, per l abuso della sua
l'uomo.
'
libertà.
Dei mali morali l'uomo non può lamentarsi della provvidenza .
Chi è causa del suo mal pianga Sè stesso
-
SI
i'ordine della Provvidenza quale è còtìée-
pita da Dio, e perciò di tutto non possiamo farci ragione, Operato - E come certi mali fisici ci apportano beni morali ?
Maestro - Coll'esercitarsi nella virtù, nella
pazienza1, nella mortificazione, nejla peni-
tenza delle colpe, collo staccarci dalla vanità della terra.
La sventura è la calamita che ci attira
.
ÓpKraio - E' vero. Ma Dio che è onnipoten-
a Dio.
te non potrebbe impedire anche i mali morali ?
Maestro - Non lo fa per più ragioni; prima perchè toglierebbe la libertà all'uomo, e perciò il merito e andrebbe contro la natura; IX)i perchè il male di uno può essere causa di bene per molti servendo o ai cattivi di pu-
Operaio - Perchè tanfi che sono buoni so-
no bersagliati dalle sventure, e tanti che so
,
nizione o ai buoni di esercizio nella virtù
Maestro - Nessuno che si dice buono è buono del tutto: nessuno che si dice cattivo è cattivo del tutto. Anche il buono avrà qual
,
"
. ttoria di Davidde, la calunnia contro l'e-
-
breo Giuseppe apportò il suo innalzamento a viceré di Egitto Dio giudica cosa migliore tirar bene dal male anziché non permettere il male.
che difetto, anche il cattivo avrà qualche virtù.
.
Il buono è punito e purgato dalle disgrazie in questo mondo per essere premiato
,
altro. 11 cattivo è premiato di qualche sua opera buona coll esser fortunato in questo mondo, per essere poi punito eterna-
Operaio - Ma se Dio non crede bene impe-
nell
,
,
'
mente nell altro.
Il bue qhe ingrassa, mangia e fa niente;
Makstro - Dio permette questi mali o per
ma è destinato al macello.
procurarci beni fisici maggiori, o perchè da .
Opiìraio - Come certi mali fisici possono prof
curarci bene isici maggiori?
Maestro - Il vento e le burrasche purificano '
l
.
'
aria e l acqua ; il caldo e il freddo sono necessari per la vita del regno vegetale E poi .
noi non possiamo conoscere perfettamente
'
'
dire i mali morali perchè non impedire tanti mali fisici tante tempeste, malattie terremòti, inondazioni?
i|uesti mali fisici ne derivino beni morali
-
no cattivi sono sempre fortunati?,
.
Così il peccato di Adamo ci apportò la Redenzione la supèrbia di Golia apportò la
,
LamenH contro la Provvidenza
.
Operaio - Se c'è la Provvidenza di Dio, perchè tanti esseri inutili ? tanti animali nocivi ? Maestro - Tu li chiami esseri inutili perchè
non ne conosci il perchè. Bisognerebbe che tu fossi nella mente di Dio e allora capi-
resti quanto sono utili gli esseri che tu chiami inutili.
In una oficina da'meccanico, per te che
1
.
sei Ignorante quante cose sembrano inutili 1
Ricchi e poveri
,
ma non sono inutili a chi è pratico dell arte e conosce l'uso di tutti gli strumenti. Operaio - Avevo un i f glio, l'unico figlio. Perchè Dio me l ha tolto? poteva succedermi '
Operaio - Giustizia e provvidenza devono
'
andare d accordo. '
disgrazia maggiore?
Makstro - Compatisco al tuo dolore il gri,
do della natura abbandonata a sè stessa Noi siamo servi, Dio è padrone. Qual servo ha .
il diritto di domandare al padrone il perchè di quello che fa? Il i f glio che Dio ti ha dato era suo ; non aveva dunque ragione di toglierselo? e se Egli se lo è tolto i f nché era buono non ha fatto bene a toglierselo ? se Egli se l'è tolto per dargli una vita migliore, non devi chiamare fortunato tuo i f glio?'
Operaio - Ma, come si fa? Ci soiTtanti anche huoni che si lamentano di Dio alla mor-
te di persone care. Maestro - Male. O essi credono in Dio o ,
non credono
.
Se non credono, perchè lamen-
tarsi con chi non si crede che esista ? Se credono perchè lamentarsi con chi è im-
possibile che non sia giusto? Operaio - La vita o è un bene o è un male
.
Se è un male perchè Dio ce la dà? se è un bene perchè Dio ce la toglie?
Maestro
Allora anch'io potrei dire: Il so-
le o è un bene o è un male Se è un male .
perchè spunta? se è un bene perchè tra-
Ora come si può credere
ci sia la provvidenza divina se fra gli
.
uo-
mini ci sono tante ingiustizie?
Maestro - Delle ingiustizie degli uomini si devono incolpare gli uomini, non Dio che ha creato l'uomo libero e giusto. Nè si deve dire che manchi la provviden-
Dio, perchè ci sono tante ingiustizie, le quali serviranno a rendere più completa
za di
.
la giustizia divina, come le tinte oscure dì un quadro servono a rendere più bella la figura principale, come i veleni servono a un bravo medico a dare agli ammalati la salute.
Operaio - Ma quanti al mondo si vedono
nuotare nell abbondanza, e altri invece es'
sere oppressi dalla miseria! Maestro - E di chi la colpa? Quanti le ricchezze se le sono acquistate con fatica, e
quanti che erano ricchi sono caduti nella miseria, perchè si sono dati ai piaceri, all'ozio, ai vizi?
Operaio - Ma quanti sono poveri senza loro colpa, e sebbene fatichino continuamen te, rimangono sempre poveri ! Maestro - E' vero anche questo. Ma se Dio -
monta ?
nell ordinare
La vita è un bene ed è anche un male. E' un bene perchè piuttosto di non essere è sempre meglio essere; è un male se questa
ti fossero poveri e miserabili, certamente avrebbe potuto fare questa legge senza commettere ingiustizia. Ora se ad alcuni ha im-
'
,
vita la mettiamo in confronto di un altra
migliore.
La yita dunque è un bene e perciò Dio ce la dà: è un male
,
Dio ce la toglie.
ma relativo, e perciò
il mondo avesse voluto che tut-
posto questa legge, si può dire che manchi
alla provvidenza? Non può un padrone che dà la paga stabilita, a chi ha lavorato la giornata intera,
dare la medesima paga anche a chi lavora
mejjza gio||iSta?
-
95 -
04-
OpERaiò - Ma non sarebbe meglio che tutti fossero uguali?
Mastro - Sarebbe la cosa più brutta che si possa immaginare. La società è come un organo. Nell'organo ci sono canne piccole e canne grandi alcune ,
danno un suono altre ne danno un altro tutto differente e da questa varietà vien fuori un armonia che piace. Ma che sarebbe se ,
chè ammettendo fra gli uomini una differenza d ingegno, di forza, di virtù, di ca'
pacità, bisogna ammettere una differenza
di
ricchezze. Supposto che oggi tutti gli uomini abbiano ricchezze uguali, domani
co-
mincierà subito uno ad averne di più, un
altro di meno e fra breve si avranno ancora
i ricchi e i poveri.
,
'
Dirigo di ppopn'eta
si facessero tutte le canne uguali ? La società è come il nostro corpo. Nel '
corpo c è il capo, ci sono le
ambe i piedi, le mani. Nel capo c'è l'occhio il naso l orecchio. Da questa varietà risulta la ,
Ifr braccia
,
,
'
bellezza del corpo, e il compimento della vita.
Or che sarebbe se tutto fosse testa o tutto fosse braccia o tutto fosse piedi? Che sa,
,
rebbe se la testa fosse tutta occhio o tutta orecchio
,
o tutta naso? Lascio a te la ri-
sposta.
OpKraio - Ma io pure ammettendo una diversità nel resto vorrei che ci fosse uguaglianza nel possedimento dei beni, che cioè non ci fossero nè ricchi nè poveri ma tutti ,
,
in una via di mezzo
.
Maestro - Vorresti una cosa dannosa e una cosa impossibile.
Una cosa dannosa perchè ci vogliono nel-
la società di quelli che comandano e di quelli che obbediscono
,
di quelli che studiano e
di quelli che attendono ai lavori più bassi e servili come lavorare la terra nelle fabbri,
che, nelle oficine. E perciò ci vogliono i
ricchi che non hannc bisogno di lavorare por vivere e quindi hanno tempo e comodità per attendere allo studio. Ci vogliono i poveri perchè sieno spinti dal bisogno, a fare quello che non fanno i ricchi.
Vorresti inoltre una cosa impossibile pe*-,
Operaio - Un mezzo per sciogliere le differenze sociali sarebbe, mi pare, abolire la pro prietà. Tutti lavorino ; nessuno sia padrone. l unico padrone sia lo Stato, ed egli pensi a provvedere ai bisogni di tutti. -
'
'
Maestro - Una vera babele ! Ma questo pa-
drone, che è lo Stato, da quali persone sa-
rebbe composto? E quelli che non
hanno
volontà di far nulla ? e quelli che non posso
-
no lavorare? E poi come assegnare i diversi lavori, e le diverse professioni? a chi as-
segnare i lavori più faticosi, a chi le professioni più nobili e più comode ? Altro che anarclìta ! Eh ! no, no ; benedetta la proprietà individuale!
Operaio - Sì, ma quanti disordini anche colla proprietà privata !
Maestro - Al mondo nessuna cosa è perfetta. Dei disordini ce ne sono sempre stati
e sempre ce, ne saranno. Ma la colpa dei disordini è l ingordigia degli uomini, non il '
diritto di proprietà. Mentre invece dalla proprietà quanti vantaggi! Operaio - È quali sarebbero questi vantaggi? Maestro - Più stimolo al lavoro. Più liber-
tà e perfezione nel lavoro. Più cont.entezz£ del proprio lavoro.
-
96 -
Operaio - Tn che modo il diritto di proprie- j
na parte, e le donne, separate dagli uomini
là è per l'uomo uno stimolo al lavoro ? Maestro - Perchè ciascuno è più sollecito a procacciarsi una cosa, quando sa che que-
dall'altra. Ma questo è impossibile.
sta cosa è sua, che quando sa che deve ap-
La chiave della Provvidenza
partenere anche ad, altro, perchè allora cer-
ca che lavorino gli altri ed egli fugge il
( )pErAió - Compendiamo ciò che ha detto fi n'ora intorno alla divina Provvidenza ; mi '
,
lavoro.
97
.
Certo che tu lavori con più amore sul
dia in mano una- chiave colla quale io possa
'
campo tuo che non sull altrui ; e lavorando
facilmente sciogliere tutte le dificolttà che
sul campo degli altri lavori con più lena E come il diritto dì
contro la Provvidenza possono muoversi. MaKsTro - Volentieri. Era quello che aveva
proprietà fa l'uomo più libero e più per-
cause, o meglio tre sono gli errori per cui
a contratto,
che a giornata.
Operaio - E' chiaro
.
intenzione di dirti io stesso. Tre sono le
fetto nel suo lavoro?
tanti si lamentano a torto della divina Prov-
Maestro - Perchè l'uomo è libero ad ap-
videnza.
plicarsi a quel genere di lavoro che egli vuo-
Alcuni considerano la vita presente come
le, a cui si sente dalla natura-inclinato ; e invece di attendere a tanti lavori o di cambiare lavoro attende meglio ad uno solo e
termine, e non come apparecchio alla vita
in esso si rende più bravo e perfetto con
della Provvidenza. Alcuni accusano la divina Provvidenza di tanti mali di cui essi-
,
futura, ch'è la vera vita. Alcuni credono di '
conoscere il disegno completo dell ordine1
,
vanteggio suo e degli altri
.
Operaio - In che modo il diritto di proprie-
tà rende l'uomo più contento del suo lavoro ? Maestro - Quando si è in molti e si vive
stessi sono la colpa. OrRRAio - Che cosa dovrò io rispondere a costoro ?
e si possiede insieme è diffìcile andar d'ac,
cordo. Chi si lamenta di lavorare troppo
e ha invidia dell altro che lavora meno. Chi si lamenta di ricevere meno e ha invidia '
,
dell'altro che riceve di più Quando sono molti uniti non sono mai contenti quando sono divisi e ciascuno pensa per sè sono .
,
.
tutti contenti
,
.
Operaio - Ma io vedo che i frati e le mo-
nache non possiedono niente come individui, e vivono insieme eppure sono contenti. ,
Maestro - Bisognerebbe che tutti gli uomini avessero la virtù e la vocazione dei frati e le donne la virtù e la vocazione delle mo,
nache
,
e gli uomini vivessero insieme da u-
.
Maestro - Ai primi rispondi : Pensate che noi qui in terra siam pellegrini. Ai secondi rispondi : Pensate che noi sia-
mo poveri ignoranti e non possiamo vedere nella mente di Dio in cui è ordine anche
quello che o noi sembra disordine. Ai terzi rispondi : Pensate che noi siamo i veri colpevoli. Operaio - Come mai pensando che siamo pel-
legrini qui in terra non si ha più coraggio a lamentarsi della Provvidenza?
Maestro - Il pellegrino pensa alla patria ; pensando alle delizie e alle ricchezze della patria non si cura della fatica e della povertà del viaggio. Alle Porte di Gerusalemme
4
;
4 9Ma quali sono i mezzi per arrivare a que-
Noi siamo pellegrini ; la nostra patria è
sta meta ? in una parola ? quali sono i doveri
il cielo. Ma ci vuol fede, s'intende ; bisogna essere uomini, non animali. UpiìRÀÌO - Come mai pensando che siamo
che noi abbiamo verso Dio, e che dobbiamo
compiere per arrivare a Lui ?
Makstro - La tua domanda è logica e mi dà occasione di trattare un argomento importante: La Religione, colla quale noi adempiamo i doveri che abbiamo con Dio ,
ignoranti non avremo più ardire di sputar
giudizi sulla Provvidenza divina?
Makstro -i Chi vuol giudicare di una cosa
.
che non conosce, è uno sciocco ; così è uno
Operaio - Che cosa s'intende proprio per
_
sciocco chi vuol giudicare della divina Provvidenza. Il disegno della divina Provviden-
Religione ?
Makstro t- Per Religione s'intende un le-
za, questo grande edificio non è compiuto.
game tra l'uomo e Dio, tra la creatura e il
Lo vedremo un altro momento quando sarà
Creatore, tra l'uomo servo e Dio padrone
,
completo: allora potremo giudicarlo.
tra l'uomo suddito e Dio sovrano tra l'uo-
Io voglio fabbricare un bel palazzo. Ta-
,
mo figlio e Dio padre
glio gli alberi di un campo, vi meno un
mucchio di sassi, scavo profonde fondamenta. Uno mi dice: Sei pazzo a rovinare quel
campo con tanti sassi
l
e con tante fosse.
per arrivare con sicurezza al suo ultimo fine.
gione ? . *r Makstro - E' necessaria come l'aria come
vedrai che così va bene. "
OpivRAio - E perchè pensando che noi siamo colpevoli ci lamentiamo a torto della divina
,
il cibo per il corpo E' il primo dovere, il supremo interesse, ,
>
.il fondamento di tutto l
Makstro - Quanta . povertà, quanti dolori. (mante disgrazie, quante miserie perchè '
uomo invece di vivere da cristiano,
,
Operaio - E' proprio necessaria una reli-
io ho in niente di fare sia finito, e allora
l
uomo a porre certe azioni la pratica delle
quali sarebbe la strada tracciatagli da Dio,
Aspetta, io gli rispondo, che il lavoro che
Provvidenza?
'
.
La Religione è un obbligo che costringe
'
uomo.
Operato - Perchè la Religione è il supremo nostro interesse?
invece
di vivere da uomo, vive da" bestia! E allo-
Mai'stro - Se primo interesse dell'uomo è conseguire il suo fine primo interesse del l uomo è la Religione che sola lo può condurre all'acquisto di questo fine
ra? Chi è colpa del suo mal, pianga se
,
'
stesso.
,
.
Che ci giova possedere tutto il monck
Religione
se non si possiede Dio? che ci giova una apparente felicità per breve tempo, se poi saremo veramente infelici e per sempre?
Opi-raio - Mi ha mostrato che l'uomo deve
essere stato crerfto per un fine, che questo
Ora se tanto interesse si mette negli af-
fine ultimo in cui consiste la sua 'felicità,
non si può ottenere in questa vita, ma nella vita eterna, e che consiste nel vedere e pos- . sedere Iddio.
fari, sia pure importanti di questo mondo. quanto maggiore sarà l'interesse per il sommo affare per l'unico affare il godere Dio ,
.
,
,
100
OpEkaio - E perchè la Religione è il primo nostro dovere?
Operaio - Lei m'ha detto- delle belle verità ma non riesco ad applicarle al caso nostro.
,
Maestro - Quand'è che uno ha dei doveri verso un altro? Quando in qualche modo
Maestro - Veniamo dunque alla applicazione. Uno sceglie di divenire" un bravo agri-
il dovere. Ne
tare un bravo medico E' naturale che dif-
( ÌpEraio - Persuaso, persuasissimo, continui
ferente deve essere la vita dell'Uno dalla vita dell altro, e i mezzi che adopera l uno
dipende da lui e quanto maggiore è la dipendenza, tanto maggiore sarà
sei persuaso ?
.
pure.
Maestro - Fra il decere di un servo verso i padroni e quello di un figlio verso i geni-
tori,
qual'è il primo?
Operaio - Certo quello del figlio verso i genitori.
coltore, un altro invece stabilisce di diven.
'
'
differenti dai mezzi che adopera l'altro. L'agricoltore studierà agricoltura, l'uso dei concimi il modo di coltivare con maggior ,
frutto la terra. Il medico invece studierà medicina, attenderà alle malattie farà ope,
razioni sul corpo umano Così la vita di chi crede e pratica la religione è differente dalla vita di chi-non crede .
Maestro- Ora sopra ogni altro dovere sta il dovere che noi abbiamo con Dio, perchè da Lui abbiamo tutto, da Lui dipendiamo in tutto; e senza di Lui siamo nulla. In Dio viviamo.- ci muoviamo e siamo.
Operaio - Ma adesso si parla "tanto di liber-
tà, di indipendenza, di diritti. ' MAESTRO - Riguardo ad altri uomini potremo essere liberi e indipendenti; riguardo ad altri uomini potremo avere dei diritti. Dinan'
zi a Dio non ci sono diritti, non c è libertà,
non c è
indipendenza ; tutti siamo servi, e dipendenti, tutti abbiamo dei doveri verso Dio, e perciò a tutti è necessaria la religio'
ne.
,
La religione è tutto 1' uomo Opkraio - Perchè la Religione è il fonda'
mento di tutto l uomo?
Maestro - Dal i f ne dipendono i mezzi. Dalla meta dipende la strada che si deve percorrere. Dall ultimo scopo della vita, la moralità delle azioni. Dalla soluzione del proble'
ma religioso, anche la soluzione di tutte le altre questioni morali ed economiche.
in Dio, o vive come se non ci fosse Altra .
morale, altre leggi altra bilancia. Operaio - Mi pare che tra l'uno e l'altro ,
non ci sia tanta differenza: tolta via la re-
ligione nel resto possono essere uguali
.
Maestro - Vedi molto corto Se togli la re.
ligione non possono essere uguali neppure ,
nel resto.
La religione è una cosa essenziale per la è come la ragione Se to'
vita dell uomo;
.
gli la ragione è tolto tutto l'uomo capisci? Operaio - Capisco sì ma non tanto. Desidererei di vederci più addentro perchè è un punto di grande importanza. . Maestro - Il vero il giusto, la virtù, il vizio, i diritti e i doveri per chi crede in Dio e pratica la religione sono differenti dai di,
,
ritti e doveri di chi non crede in Dio e non ,
pratica la religione. Se oltre la giustizia umana vi è un'altra
giustizia nell'altra vita, gli uomini si regole-
ranno in un modo; »e no in un altro.
,
si regoleranno
Ecco perchè differente c la legge del Van-
-
102-
gelo, dalla legge e dalle massime del mondo. L una '
insegna agli uomini a soffrire per '
godere nell altra vita, l altro '
a cercare la
propria felicità in questa vita anche contro le leggi procurando di essere furbi e farla
Maestro - Se non saranno animali saranno ,
pazzi, se non saranno pazzi, saranno empi. Operaio - Piano, piano ! Perchè chi non ha religione o è animale o è pazzo, o è un em.
,
pio ?
franca.
Operaio - Capisco benissimo. Ecco perchè la morale dei socialisti che non vogliono re-
ligione, è opposta alla morale cristiana, alla vera morale che nella religione ha il suo fondamento.
Ecco perchè, come lei mi diceva, dall'am-
mettere o non ammettere la religione di-
pende il modo diverso con cui sr vogliono sciogliere le altre questioni anche economiche. Così la gran questione operaia noi la vogliamo sciogliere in un modo i socialisti la vogliono sciogliere in un modo contrario. perchè noi ammettiamo una religione, i so~
cialisti invece non vogliono saperne.
Makstko - E' un animale
,
perchè non ha
la ragione e come gli animali non apprende che quello che vede cogli occhi tocca colle mani, gusta colla bocca. E' un pazzo perchè chi crede che ci sia ,
,
Dio, e non ammette una religione
è come
,
se non avesse la ragione non potendosi am,
mettere un Dio senza ammettere una reli,
gione. E' un empio perchè se crede che c'è Dio
,
e che ha dei doveri verso Lui ma non li os-
serva, è un superbo ribelle contro Dio
.
Operaio - Eppure fra coloro che non praticano la Religione io conosco alcuni che ,
sono buoni e onesti
.
MAESTRO - Pur troppo non si fa alcun con-
Indifferenza in religione
to della religione
.
La si crede una cosa superflua
un orna-
,
mento e non una cosa necessaria
,
'
Operato - Se una religione è il primo nostro dovere, il primo mostro interesse, il .
fondamento di tutto l'uomo, come mai tanti uomini non si curano di religione, e non
ne professano alcuna?
.
Maestro - Pur troppo! non in teoria, perchè quasi tutti sono convinti della necessità della religione, ma in pratica molti si mostrano indifferenti. Altra c(isa è conoscere il do'
vere, e altra è compierlo. L uomo
animale
non capisce le cose spirituali. Tanti non praticano la religione, perchè vogliono vivere da animali.
.
Operaio - Vuole proprio che sieno animali costoro?
s
e perciò
è smarrita la giusta bilancia nel giudicare
della bontà degli uomini Io suppongo che questi uomini senza religione sieno pure buoni e onesti Dirò: .
.
Suppongo, perchè la morale senzu religione è una morale pòco sincera incerta ed èlastica
,
una morale
.
Ma come può chiamarsi buona e onesta una persona senza religione? L'uomo non si divide
,
mio caro.
La mancanza di religione non è per se
sola un delitto anzi E' un delinquente
il più grande delitto? un ladro perchè ruba e non sarà delinquente chi non professando la religione, ruba a Dio l'onore dovuto? ,
.
,
E' delinquente un figlio che non onora il
-
padre, e si chiamerà persona onesta onora Dio? E'
un delinquente un servo che
chi non
zione è un arma che fa del bene ma anche '
del male secondo l'uso che se ne fa
non ob-
.
L'istruzione
bedisce al padrone, un suddito che non ub-
è come l'acqua ; l'acqua è
fangosa o limpida secondo la fonte da cui
bidisce al sovranp, e sarà una persona otaesta chi non obbedisce a Dio, padrone e
'
s
attinge
,
L'istruzione
è come il frutto; il frutto' è buono o cattivo secondo che sono buone
sovrano sommo?.
E poi, credilo, tanti non professano e-
o guaste le radici dell'albero
slernamente alcuna religione, ma in pratica non fanno che attuare i principi della re-
.
Le persone più istruite sono senza religione ?
ligione. Il vecchio catechismo senza che se n ac-
Mostrano di esserlo esternamente
'
corgano, è la norma delle
105 -
,
forse
per rispetto umano, ma non lo sono ; spes-
loro azioni.
so il cuore e la mente non credono quello
che dice il labbro o scrive la penna Le persone istruite sono senza religione? Suppongo che sieno veramente istruite .
Rccuse
le persone che si credono e sembrano i
confro la religione in genere
-
struite. Ma istruite nel resto sono affatto ,
ignoranti in religione o peggio, perchè male istruite conoscono quello che non è la reli ,
Opj.kaio - Le persone più istruite sono per
-
lo più senza religione; pare che la religione tanto più vada calando quanto più va cre'
jeendo l istruzione.
Maestro - Niente affatto. Dà uno sgaardo al passato; esamina la storia e vedrai che gli uomini più illustri, i più illustri letterati, '
poeti, pittori, scultori, architetti, astronomi guerrieri- furono profondamente religiosi, e la religione irrcarnarono nelle loro opere. Non fa bisogno che io ti dica il nome di ognuno, perchè i loro nomi li ha scritti ,
la storia. .
OpKraio - Sarà vero nei tempi andati, ma non è -vero purtroppo nei tempi presenti. Si vede che la religione, come le cose umane viene acciettlata o rii f utata secondo il
mutarsi dei tempi e i diversi bisogni
sociali.
Maestro - Ed io voglio esser buono; ti concedo che ciò sia vero. E che perciò? L'istru-
gione. non quello che è veramente
.
Uno sarà un buon medico un bravo av,
vocato. uno scienziato
Ma di religione ne saprà meno di qualche vecchierella e di qual.
che fanciullo
.
Perciò l'esempio di costoro
che autorità può avere contro la religione? Che autorità può avere un bravo avvocato quando si parla di medicina? o un bravo
medico quando si tratta di legge? o un bra vi pittore quando si parla di agricoltura?
-
Ne sa più il pazzo in casa propria che il
savio in casa altrui
.
Quando sei ammalato ricorri a un avvo cato? quando hai una lite ricorri a un chi
-
-
rurgo? E perchè in religione vorrai credere
di più all'avvocato al medico che non al ,
teologo
cioè al maestro di religione?
-
105 ~
-
107 -
Maestro - E chi lo nega? segno che la don
-
La religione è buona per le donne ?
na è una creatura più delicata che ha più cuore e sentimento dell'uomo ; perciò fa ,
-
rebbe più orrore una donna senza religio-
Operaio - Avrei caro mi rispondesse ad al
-
ia- accuse che si fanno contro la religione in genere.
Maestro - Volentieri. Saper rispondere è sempre buona cosa e per te e per gli al-
tri, quantunque anche non sapendo
rispon-
dere, si capisce che certe accuse sono scjoc
-
chezze che non meritano risposta.
Opkraio - A che parlare a me di religione?
dice taluno. La religione è buona per le donne, è buona per il popolo.
Makstro - La religione è buona per le donne?
Se è buona, perchè dovrà esserlo solo per le donne e non per gli uomini? Se non
è buona, perchè non sarà buona per gli uo-
mini, e dowà esserlo per le donne? Non ha creato Dio tanto gli uomini quanto le donne? Non.è Egli l ultimo fine tanto degli uo'
mini quanto delle donne?
Non è Dio asso-
luto padrone tanto degli uomini quanto del-
ne che un uomo
blighi l'uomo che la donna
.
Non hanno un'anima' da salvare tanto
gli uomini che le donne? La legge che Dio ha data, non è uguale tanto per gli uomini che per le donne? Dunque i medesimi diritti che ha Dio sopra le donne non li ha anche sopra gli uomini ? e i medesimi doveri che
sentimentale
,
ma è una legge
,
è un dovere
imposto da Dio secondo la stessa ragione. Ora perchè uno obbedisce a una legge, com-
pie uh dovere con più facilità, con più gu-
sto, vuol dire ch'egli solo è obbligato a obbedire a quella legge a compiere quel do,
vere?
Operaio - Sarà vero quando si tratta di re-
ligione in genere che la religione è buona ,
tanto per gli uomini che per le donne.
"
Ma
(|uando si tratta di certe pratiche Teligìose,
si va dicendo!: Devozioni da donne Maestro - Le pratiche religiose o sono ne.
cessarie
,
o sono utili. Quelle che sono ne-
cessarie tanto lo sono per gli uomini che
per le donne. E' così quelle che sono utili ; tanto lo sono per gli uomini che per le
donne.
Di certe devozioni poi che non
sono ne-
cessarie, nè utili non si deve tener conto anzi si devono condannare perchè non for,
mano, ma pervertono la religione.
La religione è buona per il popolo? è un'invenzione dei potenti?
hanno verso
Dio le donne non li hanno ajiche gli uomini i
Operaio - E' vero però che la donna senti
.
La religione non è soltanto un bisogno
le donne?
Non devono essere servi di Dio tanto gli uomini quanto le donne?
.
Ciò non toglie che la religione tanto ob-
Vi sono 10 7* ;,UI1U molti '"uiu che cne dicono cnconc : La re
y popolo. maggior inclinazione alla religione, e perciò tit £Ione e buona per *il Dio »on vi è distinzioun bisogno maggiore. nf w ni d?. di uomini ,
-
*
.
Poveri e ricchi ignoranti e sa,
-
108 -
-
pienti, re e sudditi, forti e deboli, tutti sia-l mo uguali, perchè tutti abbiamo un egua
principio e un fine eguale. Perciò la religione obbliga tutti senza distinzione alcuna. Anzi obbliga più i re che i sudditi, più i ricchi che i poveri, più gli scienziati che gli ignoranti. Sono superiori, e perciò hanno un
dovere di essere di buon esempio agli inferiori. Hanno ricevuto da Dio doni mag-
giori, e perciò hanno maggior dovere fli
mo-
109 -
La religione una invenzione dei potenti "
per tener soggetti i popoli ? Ma e come mai lutti accettarono questi giogo questa leg,
ge, e i primi ad accettarla furono gli stessi potenti ?
Oi'KRAio - Ma è un fatto che certi padroni si servono della ireligione per comandare meglio al popolo e tenerlo più quieto. Maestro - Da qui capisci quanto è grande la forza della religione .
strarsi a Dio riconoscenti per i doni rice-
Però dall'uso che uno fa di una cosa, non _
vuti.
Sono più sapienti e perciò più colpevoli
se non compiono il loro dovere. Minore è gnoranza, maggiore è la colpa ; maggiore è l'ignoranza minore è la colpa. OpEkaio - Eppure quanti ricchi vivono senza religione, e talvolta la insultano nel pol'i
si deve mica concludere che questa sia stata fatta a questo uso.
Cosi se certi padroni si servono della religione per tener più docile il popolo non si deve mica concludere che la religione sia stata introdotta per tener più docile il po,
polo.
(
'
polo, nell operaio.
MAÈSTRO - Non badare. Compiangili. Sono stolti. Dio non si muta. Parola di Dio non
PraHca della religione
si cancella.
Beato il popolo che ha la religione! Infelice il ricco che n'è privo! La sventura
visita tutti gli uomini. Nella sventura, la religione è l unico conforto. '
OpKkaio - Alcuni dicono che la religione l'hanno inventata gli uomini come mezzo
di dominio, o per dare nuovo ordine a nuovi assetti sociali.
- La religione cominciò col primo uomo, e inirà coll ultimo. Non vi fu po-
M M'STRO .
'
polo senza religione. Vi saranno stati po poli senza città, senza leggi, senza mura,
-
non mai senza religione. Come si spiega questo fatto così universale, fra popoli tanto
barbari, quanto civili, così costante attra-
verso i secoli, e attraverso le varie rivoluzioni e i nuovi assetti sociali? ,
Operaio
Mi ha detto che- la religione con-
siste ncU adempimento dei nostri doveri ver'
so Dio. Quali sono questi doveri? Maestro - Conoscere Dio perchè ciò che non si conosce non si ama Amare Dio perchè ,
-
.
non si può conoscerlo senza amarlo Servire .
Dio perchè non si può amarlo
,
senza ser-
virlo-. Ciò- facendo onoreremo veramente Dio e consacreremo a Lui il nostro intelletto, il nostro cuore le nostre opere.' ,
Operaio -- Sento parlare spesso di culto
Che
.
'
cosa s intende per questa parola? Maestro - Per ciilto s intende il '
-
,
complesso
di tutti quegli atti che noi facciamo per e-
scrcitare la fede la speranza, e l'amore tre virtù che ci ordinano direttamente Dio e ,
,
,
ci uniscono a Lui
.
-
-
Operaio - Quante specie di culto vi sono? Sento spesso parlare di culto interno e culto
Ili -
110
esterno.
Maestro - Fra l'anima e il corpo qual'è mi gliore e più necessaria? L anima. '
Così- fra il culto interno e il culto ester-
no, il migliore e più necessario, si capisce,
Maestro - 11 culto è di due specie. Culto in-
è il culto interno.
terno e culto esterno.
Òfìvraio - Che differenza c'è tra culto inter-
Basta fare il bene
no e culto esterno?
AIai'STro - Culto interno è il complesso degli atti interni spirituali che noi facciamo
colla mente e col cuore per onorare Dio.
Operaio - Ma che c'è bisogno di religione? L unica religione, la più necessaria è fai
Perciò quando dico fra me: Mio Dio credo che voi siete Infinito, Creatore d'ogni cosa, e perciò vi amo e vi riconosco per mio Signore faccio atto di culto interno.
Maestro - Nè io voglio negarlo. Ma in che cosa consiste questo fare iF- bene e viver
,
Operaio - E per culto esterno che cosa s'intende ?
Maestro - Per culto esterno s'intende . il
complesso di quegli atti, esterni e sensibili che noi facciamo per onorare Dio e che servono per manifestare e ravvivare il culto ,
interno.
Però quando io m'inginocchio, prego, canto, faccio atti di culto estèrno, e manifèsto esternamente la mia fede, il mio amore in Dio.
Operaio - Queste due specie di culto si possono prestare separatamente, o si devono prestare assieme?
Maèstro - Il culto interno è come l'anima, e il culto esterno è come il corpo, che formano ima sola cosà, come l anima e il corpo formano una «ola persona. Ora come il nostro corpo opera perchè '
ravvivato dall anima, e gl'anima opera per mezzo del corpo, così il culto esterno è animato dal culto interno, e il culto interno o'
,
pera per mezzo del culto esterno. * Operaio - Di questi due culti qual'è il migliore e il più necessario ?
'
bene. Chi vive bene e fa il bene non è ob-
bligato a far di più; ha
fatto tutto.
.
'
"
bene ?
Operato - Il far bene consiste nell'amare gli altri, e beneficarli come si può e rpeglio che. si può, senza farydanno ad alcuno. Il viver bene consiste nel viver con temperanza, pra-
ticando la virtù e fuggendo il vizio. Maestro - Suppongo che tu faccia questo, Può bastare?' Chi adempie questi doveri può dire di fare il bene e viver bene? Di tre specie sono t doveri che noi abbiamo.Doveri verso Dio. Doveri verso noi stes-
si. Doveri verso il prossimo.
Si può dire che faccia il bene e viva be- ;
ne chi lascia da parte i doveri verso Dio che
ono i più importanti, si contenta di adem-
piere i doveri verso sè stesso, e verso il prossimo? « Pensa inoltre che difficilmente chi non a'
dempie i doveri verso Dio, può adempiere i doveri verso se stesso e verso il prossimo. Io conosco una sola morale ; la mora-
le religiosa. La morale laica è una apparenza di morale.
Operaio - 'Me lo mostri con qualche ragione.
-
112 v
Makstro - Te l'ho mostrato altre volte an?
essere suoi servi : perchè abbiamo da amare,
cora. Ciò che si fa. lo si fa o per amore o
onorare, servire Lui
per timore. Stabile sarà la nostra" azione, se stabile e costante sarà l oggetto del nostro
solo come vero pa-
drone.
'
amore. Oggetto stabile e costante del nostro l
amore è Dio ; qualunque altro oggetto è in-
Il cuUo esterno è un dovere
stabile.
Dunque sarà sempre stabile e costante
nel ben operare chi opera per amore o per timore di Dio
Operaio - Che il culto interno sia necessa-
OpKrato - Ma supponendo avviene
,
.
.
rio, lo capisco, ma non si capisce come sia
ciò che talvolta
,
che ' qualche persona naturalmente 1
buona adempia i suoi doveri verso sè stes7 j so e verso il prossimo adempiendo questi ,
doveri noi? compie anche i suoi doveri ver- [ so Dio ? Insisto ancora su questo punto .
Makstro
- No
Abbiamo dei doveri speciali verso Dio Egli è nostro principio e nostro ultimo i f ne Egli è nostro padrone noi -
.
t
.
.
.
E poi non abbiamo ricevuto da Dio tan-
.
to l'anima che il corpo? Dunque è giusto che facciamo servire all onore di Dio tan'
altri, non fa male a nessuno Ma non si cu.
to l'anima che il corpo. Il culto esterno è
ra del padrone Il padrone gli comanda egli fa il sordo o fa quel che vuole .
,
,
Potrà aver diritto al salario?
Operaio - Eh ! no ; anzi meriterebbe di essere cacciato via da quel padrone .
E si che quel servo è il più buon
uomo
OpKraio - Ma tra quel servo e il suo padro e'Dio
-
'
c
è differenza. Quel padrone ha bisogno del servo : Dio invece non lìa bi-
sogno di noi
un dovere.
.
Si potrà chiamare quello un buon servo?
"
to esterno.
Maestro - Certo che l'aniiffi sciolta dal corè intimamente legata al corpo.
.
ne, noi
-
sercitare il culto interno anche senza il cul-
'
,
Un servo si trova presso un padrone Questo servo è un buon uomo: fa del bene agli
Makstro
Come l'anima nostra può anche vivere
senza il corpo, così mi nare che si possa e
po può operare anche senza il corpo; ma i f nché è unita al corpo forma un tutt uno ed
,
.
siamo suoi servi
necessario il culto esterno.
.
Makstro - Se Dio non ha bisogno di noi
.
siamo noi che abbiamo bisogno di' Dio E poi bisogno o non bisogno, quel padrone ha .
preso quel servo perchè sia servo.
Così Dio ci ha creati perchè abbiamo da
.
Opkraio - Ma che bisogno ha Dio di tante
%
genuflessioni, segni di croci ,canti, rosari.
preghiere, e ceremonie esterne? Dio è spi rito ; dunque dobbiamo onorarlo collo spi
rito
,
»
-
col cuore.
Maestro - Se Dio è un purissimo spirito, noi non siamo puri spiriti, ma per natura siamo composti di anima e di corpo. Ogni operazione segue la natura di colui che opera.
Dio non ha bisogno delle nostre pratiche esteriori di religione. Ma siamo noi che ne abbiamo bisogno, e) insieme il dovere di
compierle, perchè abbiamo il dovere di onorare Dio, non perchè Dio abbia bisogno, ma
perchè ha diritto d essere da noi onorato. '
-
115 -
Quanti apparecchi, quanti onori si fanno
a un re quando viene in un paese. Ne ha J no il sangue per accrescere il proprio lusforse bisógno il re?
so e i propri piaceri.
Opkr.mo 1- Perchè tante chiese, tanti altari
»
tante illuminazioni e addobbi? Non si potrebbe quel denaro darlo ai poveri o impegnarlo in opere di beneficenza ?
l
,
,
MaKstro -- E' il lamento di Giuda Iscariote
che per coprire la sua avarizia diceva alla Maddalena che ungeva i piedi di Gesù Cri-
sto: Non si poteva vendere questo unguento e darlo ai poveri ? Si potrebbe dire: Perchè tanti milioni In
Il culto esferno è un bisogno Oi'Kraio - Ma che bisogno ha Dio di tanto eulto esterno? quale vantaggio ne può Egli ricavare ?
Maestro - Dio non ha bisogno certo del no-
stro culto esterno ; siamo noi che abbiamo
monumenti? non si potrebbe darli ai poveri? Ciò che si vede in tanti palazzi pubblici non si potrebbe darlo ai poveri ? Ciò che si spende in tante feste in tanti teatri, in tanti balli, non si potrebbe dare ai
bisogno di Dio, che abbiamo bisogno di ma-
poveri ? tutti quei milioni rubati alla Chiesa
dal sole?
,
nifestargli per mezzo del culto esterno,
il
nostro rispetto, la nostra dipendenza.
Ha bisogno il sole della luna? No, certo. Ma per questo cessa la luna di dipendere
agli Ordine Religiosi non si potevano dare
Ha bisogno Dio del nostro culto esterno? No, certo. Ma per questo cessa in noi
ai poveri? Operato - Però tanto lusso di marmi di sta-
Gi'i-raio - E' vero; ma non possiamo mo-
,
,
tue, di pietre preziose in certe basiliche mi pare sia una cosa superflua. Dio si conten- ' ,
ta anche di meno Maestro - Sì se non .
possiamo fare di più Però per quanto facciamo per onorare Dio non facciamo mai trpppo E non è tutto di Dio quanto vi è di bello di grande di pre,
.
,
.
,
,
zioso? E non sarebbe un dovere di giusti-
zia
,
tolto ciò che è necessario per i nostri
bisogni offrire tutto a Dio? Del resto chi è largo nel fare elemosina per onore di Dio è largo di fare elemosina anche ai poveri. Quelli che si lamentano di tanto consu,
mo di danaro per onorare Dio mentre' fingono amore verso i poveri, spesso non dan-1 no ai poveri un quattrino anzi ne succhia-' ,
,
l
obbligo di prestargli questo culto?
'
strare la nostra dipendenza da Dio anche senza il culto esterno? Non basta onorare Dio col solo cuore?
Maestro - No; il culto esterno non solo, come ti ho mostrato è un dovere, ma è anche
un bisogno, una necessità. L uomo è composto di anima e di corpo. L anima non agisce se non per mezzo '
'
de) corpo e .dei sensi. L'anima non arriva '
alla conoscenza, e non manifesta l amore
verso le cose spirituali se non per mezzo di
rose sensibili. Ogni nostra cognizione ha principio dal senso: l anima riceve questa cosa sensibile ; e come il pane dopo la digestione si cambia in sangue, così questa cosa sensibile, vien digerita dall anima e diventa spirituale. Operaio,- Me lo spieghi con un esempio. '
'
116 -
-
-
quando si tratta di religione, costoro si
Maestro - Perchè mi chiedi un esempio? '
Perchè coll'esempio che è concreto arrivi meglio a conoscere la verità astratta; dalla pratica si conosce meglio la teoria ; dal latto particolare si arriva meglio a conoscere
la legge universale ; dall'applicazione li una regola si conosce meglio la regola stessa. Perchè ti piacciono tanto le arti belle le "
pitture, le sculture, la musica, la poesia?
,
117 -
fin-
gono tanto spirituali e astratti.
La religione è un affare privato? Operaio - L'anima è unita al corpo. Ogni nostra operazione partecipa del composto, cioè dell anima e del corpo. Dunque il .culto '
Perchè esse sono l'espressione sensibile del bello e sono i mezzi con cui l'artista e-
esterno è richiesto dalla natura stessa déi '
l uomo.
sprime e incarna l'ideale dell'anima sua il suo genio. Ora veniamo al caso nostro Come noi non possiamo arrivare alla conoscenza di
Maestro - Non basta. 11 culto esterno non
Dio se non per mezzo di cose sensibili così non possiamo, se non per mezzo di cose sen-
mini uniti insieme non possono professare la
sibili manifestare e alimentare la religione
necessario il culto esterno.
,
è solo necessario all'uomo individuo, ma
anche all uomo sociale. Anche l uomo socia-
le deve professare la religione ;. ma gli uo-
,
per Iddio.
le persone istruite. Maestro - Non ci deve essere distinzione
La natura umana è uguale in tutti gli uo-
mini.
Quanta poesia nel suono dell'organo, nel
canto dell'uomo nel profumo dei fiori che adornano l'altare nel suono delle campane ! Che larga corrente di fede ! Come ci ,
,
.
sentiamo trasportare in Dio! Come si ma-' nifesta e manifestandosi si nutre il nostro amore per Lui ! La religione del cuore? E' la maschera .
dell'ateo
è la religione di chi non vuole aver religione alcuna Se tu potessi leggere ,
.
nel cuore di chi va predicando la religione del cuore vi troveresti ogni altro af f etto ,
,
ogni altro incenso fuorché l'affetto l'incenso per Iddio. ,
Pare
impossibile!
Materiali
nel resto
religione senza il culto esterno. Dunque è
Operaio - Piano, piano. La religione si sen;
le dire continuamente, è un affare privato,
è un affare individuale.
.
.
'
'
.
Operaio - Questo sarà vero per il popolo che è molto materiale e rozzo : ma non per
I
Maestro - E' ciò che si va sentenziando dai nemici della religione. La società dicono ,
essi, deve essere laica. Ora questa è una stoltezza, è una empietà. Operaio - Perchè la società laica è una empietà? Maestro - Perchè la società laica è contraria alla sovranità di Dio, alla quale non sì
può mettere alcun limite, alcuna restrizione. Non è Dio padrone tanto dell'individuo come della società, della nazione? '
Se la religione è un dovere per l uomo
perchè non sarà un dovere per
la società
che è composta di uomini ?
Se l'uomo privato deve onorare e rispettare Dio, perchè non dovrà onorare e rispettare Dio l uomo pubblico, un sindaco, un prefetto, un re? '
Operaio - Le sue ragioni sono giuste. La so
-
118 -
-
Opi-rato - Le sue ragioni s.ono chiare ; non
cietà laica è una empietà. Ma perchè è anche una stolezza?
saprei che cosa dire in contrario.
Mastro - Aggiungi poi che escludendo
la egnenuomo sociale, la si va sp religione dall do anche nell uomo privato. Se laica è la
Maestro - E' una stoltezza perchè è contraria alla natura al carattere dell'uomo che
'
,
non può regolarsi con due pesi con due
misure
'
,
e cambiar veste secondo che è in
,
pubblici o in privato. La religione deve i formare
n
società, anche l'indivìduo che è costretto a crescere, a vivere, affermarsi nella società
-
laica, facilmente finisce col diventare
y ominare, dirigere tutto Tuomo deve essere come il lievito che penetra ,
Dio
.
.
egli pure, cioè ateo.
,
'
.
'
., .
de mica una società contraria alla relig
Altro è società laica ed altro società atea.
Makstro - R come dire: Altro è zuppa, e
altro è pan bagnato. Una società che non
si cura di religione, non diventa per ciò contraria alla religione stessa?
Religione sociale
Un servo che non si cura del padrone,
OpKraio - Mi pare che una persona si possa dire veramente religiosa senza che sìa obbligata a professare la sua religione ili società
laico
OpKRAIO - Ma per società laica non s intenione.
in tutta la massa sociale e la fa fermenta-
re. Dio deve essere come l aria che si respira ad ogni momento. Dio deve essere come la luce che rischiara ogni luogo
119 -
.
Makstro - Che cosa è il Comune la Provincia. lo vStato? R' la riunione di più individui. Perciò il Comune e lo Stato deve rappresentare il carattere degli individui aiu,
non è contrario al padrone? Un debitore che non si cura del creditore,
non è contrario al creditore? Un medico
che non si cura degli ammalati, non è con-
trario agli ammalati? Opt-rato - Ha ragione. Ma non deve essere li-
distinta l'autorità civile dalla autorità re
giosa?
Makstro - Distinta sì, separata q contraria'
tarli nei loro bisogni, facilitare Tatfempimento dei lorp doveri E primi fra questi bisogni e doveri i bisogni e doveri religiosi. Se un «figlio è obbligato ad amare i geni,
no.
'
Così l'auttorità religiosa è l
è il corpo e devono promuovere d accordo
tori,
perchè-rion saranno obbligati i figli uniti insieme?
'
la perfezione dell individuo. '
Se ogni scolaro deve rispettare il maestro,
la scolaresca intera?
Ogni religione è buona ?
Un figlio non deve rispettare i genitori
anche fuori di famiglia?
Rd ora che ti ho .mostrato che la reli
Un servo non deve rispettare e obbedire il padrone anche in pubblico fuori di casa? In qualunque luogo ci troviamo non siamo
noi sempre in casa di Dio?
.
insieme. parati ? No. Tutte e due agiscono anima, la1 civile
.
non dovrà rispettarlo
<
Il corpo e l'anima sono distinti ? Si.. Se-
.
-
gione è una necessità, è un dovere" dell'uomo, anzi il primo dei doveri, ne sei per-
,
suaso?
-
120 -
-
dall'uomo, allora tutte dovrebbero essere si-
Operaio - E come no ? Sarei matto se non fossi persuaso \Dal momento che credo che c è un Dio devo credere che ho dei doveri
mili fra loro, avere uguali principi, verità, precetti. Ma invece noi vediamo, che sono
.
'
non solo differenti,, ma contrarie. Chi dice
,
da compiere verso di Dio e che perciò è necessaria la religione ; come dal momento che uno è mio padrone ho il dovere di mo-
che basta una religione naturale, altri che
,
la vera religione deve essere soprannaturale.
,
strarmi suo servor
Maestro - Ora facciamo un altro passo avanti. Noi vediamo fra i popoli diverse religioni. Quale sarà la vera?
Operaio - Io per me credo che ogni religio-
ne sia vera e che perciò sia buona. Maestro - Che dici mai ? Ti compatisco perchè non rifletti a quello che dici ,
,
.
Tu domandi ad uno che t'insegni la strada; egli ti risponde: ogni strada è buona che diresti? è un matto
.
.
Tu sei ammalato e domandi al medico la
mediciità ; egli ti risponde : ogni medicina
è buona. Che diresti? E' un matto
.
Tu domandi ad uno se una moneta è buo-
na o falsa ; egli ti risponde : tutte le monete sono buone. Che diresti? E" un matto Uno per vivere lavora un altro ruba. Ve .
.
,
chi dice : ogni mezzo per vivere è buono
.
Che diresti? E' un matto Uno vende cibi sani un .
altro cibi guasti.
,
Questi dice : ogni commercio è libero Che .
diresti? E' un matto
.
.E vorrai dire dunque : ogni religione è
buona ?
Dio è verità ; perciò la religione è verità ; ma la verità è una sola Se io tu dici il contrario possiamo tutti e due? .
,
dicp una cosa avere ragione ,
Operaio - Lei parla chiaro e non posso far ,
altro che approvar
.
VTaesTro - Se tutte le religioni fossero buo ne cioè degne dell'uomo che deve onorar e degne di Dio che deve essere onorato
Dio
,
121 -
I
Operaio - Che vuol dire religione naturale e sopranaturàle ? Maestro - Per religione naturale si intende la religione che ha per base la sola e pura natura, quella che dicono la religione della scienza, la religione che ha per regola e per guida la sola ragione, la religione insomma di cui l'uomo stesso è fondatore e
padrone.
.
Operaio - E non sarebbe questa una religione buona? Maestro - Sarebbe un disordine, una con-
fusione. La sola ragione è incapace di fondare una religione, di sciogliere il problema religioso. La ragione è spesso schiava del"
la passione ; colla religione naturale, l'uomo invece di onorar Dio finirebbe coll'onorare se stesso come un dio.
La religione che è fatta per Iddio, deve essere fatta e istituita da Dio e perciò deve .essere soprannaturale.
Operaio - Se non i'può dare religione naturale, allora deve essere soprannaturale cioè deve essere opera di Dio, deve essere rivelata da Dio
.
Maestro Appunto. Dunque il primo carattere che deve avere la religione è che deve essere rivelata da Dio.
Operaio - Ma le religioni che si dicono rivelate da Dio ve ne sono tante nel mondo. Maestro - Tante, ma contrarie fra loro e
perciò non possono essere vere tutte.
La religione dei pagani ammette l'idola-
-
122 -
-
tria. onora molte divinità delle queli alcune sono la consacrazione del vizio.
Invece la religione dei cristiani dei turchi, degli ebrei, ammette e onora uiì solo ,
"
Dio.
Operaio - Si capisce chiaro che queste religioni devono esser vere perchè la religione ,
vera lieve onorare un solo Dio
Questo io
.
lo dice la ragione stessa
123 -
Una sola religione è buona AIarstro - Tu dunque ammetti come vera
la religione cristiana. Vedi dunque che non ogni religione è .buona.
Ma piano. La religione cristiana si diviV de in altre religioni che pur si dicono cristiane perchè credono in Gesù Cristo, e han -
.
Maestro - Vedi però in quanti errori sono caduti i pagani ! E si che anch'essi aveano la ragione naturale Ma andiamo innanzi Anche le religioni che onorano un sólo Dio sono diverse Potranno essere" tutte buone? .
.
.
Ofkraio - Se sono differenti anzi contrarie ,
fra loro no ertamente. MAESTRO - E sono contrarie dunque non ,
,
possono essere tutte vere.
La religione dei turchi ha per base il Corano e per profeta Maometto ; la religione cristiana ha per base il Vangelo che Gesù Cristo il Figliuolo di Dio è venuto ad inse-
no per base il Vangelo. C è la religione cri'
stiana Cattolica Apostolica Romana : poi la evangelica, l anglicana la greco scismatica. Ora tutte quante queste religioni che si '
dicono cristiane sono tutte religioni vere?
Operaio - La risposta è sempre la medesima. Se lei mi dimostra che credono e
inseà
gnano cose contrarie, allora una sola sar la vera religione, e le altre sono false.
Maestro - Ch'esse credano e insegnino cose contrarie, lo si vede chiaramente. Tutte credono in Gesù Cristo, ma se lo stampano
gnare nel mondo.
in modo diverso. Tutti credono in un codice
La religione cristiana crede in Gesù Cristo vero Messia già venuto ; la religione ebraica benché in qualche punto uguale alla cristiana non crede che il Messia sia ve-
chi non crede. Ch insegna
,
nuto, e lo sta aspettando ancora Opi-raio - E le toccherà aspettare fino alla .
line del mondo
.
MAESTRO - La religione cristiana la religio,
ne maomettana e la religione ebraica
posso-
no essere tutte vere e perciò tutte buone?
P?ERAÌo - No certo. Io ammetto come vera la religione cristiana
.
divino il Vangelo ; ma noi come ce lo insegna la Chiesa, gli altri invece come loro piace e talenta. Chi crede nell Eucaristia, e '
'
che l'Eucaristia
contiene Gesù Cristo sotto le specie del pane; ch insegna che l'Eucaristia è un simbo'
lo, una imagine di Gesù Cristo. Chi insegna che la sostanza del pane si cambia nel Cor
-
po di Gesù Cristo, e chi insegna che dura la sostanza del pane insieme col Corpo di Gesù Cristo.
Operaio - Per carità, che confusione. Tan-
te sono le religioni quante sono le teste. Maestro - Sicuro, quando ogni testa si cre-
de libera di fabbricarsi una religione a ca-
priccio, quando si vuol ammettere che ogni religione sia buona.
Ì24-
)i>KRaio - Eh! no capisco che ciò sarebbe assurdo, come è assurdo che ci sia Dio, e
che questo Dio sia indifferente tra. il bene '
'
e il male, tra la verità e l errore, tra l umil-
tà e la superbia, tra la virtù e il vizio; come è assurdo che dopo-che un padrone ha dati i suoi comandi, possa il servo fare quel che vuole.
Ogni arte, ogni scienza ha i suoi principi, le sue regole, le sue leggi. ha. legge del credere e dell'operare non è meno rigorosa ed esatta delle leggi di fisica, di chiinica. di meccanica. Si potrebbe dire che qualunque formula chimica o meccanica è buona?
dire : Ogni
religione
è buona.
sto un punto di grande importanza, ho bisogno di essere molto istruito per non re-
stare colla bocca aperta quando fossi invitato a parlarne.
Maestro - Volentieri. E quantunque libertà di coscienza e libertà di culto sieno due
errori simili te ne parlerò separatamente.
Operaio - Va bene. Ma parlare di libertà di coscienza se non si capisce è inutile; mi sta libertà di coscienza?
Maestro - S'intende che in quello che ri- , guarda Dio e la religione ciascuno è libero di pènsare e agire secondo la propria co-
Libertà di coscienza
Operaio - Il dire che ogni religione è buona è contrario a Dio, contrario alla verità.
Ma perchè si sente parlare così spesso di ,
e libertà di coscienza co-
me delle migliori conquiste dei tempi moderni ?
Maestro - Pur troppo ! Non conquista ma delirio dei tempi moderni è la tanto vantata libertà di coscienza. Chi sa mai che cosa
diranno di noi quelli che nasceranno più tardi !
Però dà quello che t'ho detto puoi capire quanto sia falsa e ingiuriosa a Dio la li-
.
'
dica dunque : Che cosa si intende per que-
Così non si può
libertà di culti
religione, non sono più libero di professarne altre, peggio di negarle tutte. Operaio - Però avrei caro che me ne parlasf usamente, perchè essendo quese un po dif
scienza, cioè come gli pare e gli piace. OPERAIO - Mi basta questo per capire, quanto sia grave male questa libertà. In una parola è il servo che vuol fare ciò che vuo-
le è il servo che vuol comandare al padrone'. Maestro - Ea libertà di coscienza, è la libertà dell'uomo contro Dio, è la ribellione a Dio. E il liberalismo, è l'anarchia religiosa. '
Operaio - Ma e perchè la libertà di .coscienza che tanto si proclama contro Dio e la religione non la si vuol proclamare e mettere in pratica anche contro le leggi umane, contro l autorità '
degli uomini?
Maestro - Oh ! qui è un'altro paio di maniche. I fautori della libertà dì coscienza di-
bertà di coscienza. Come io non sono libero di dir bianco al nero, nero al bianco, o
ventano tiranni quando questa libertà non fa
af f ermare che due e due fanno cinque, così dopo che ho conosciuto quale sia questa
Maestro - Quando si tratta di libertà di coscienza contro le leggi e l'autorità umana
bene per loro. .
-
126 -
allora gli anarchici contro Dio si spaventa,
no e diventano conservatori.
.
OpivRaio - Ma perchè? che bisogno c'è di spa-
Dio. perchè non deve esser libero di far
quello che vuole verso gli
altri uomini ?
Senza Dio non v'è autorità. Violata la
ventarsi tanto?
legge di Dio, crolla la legge deiruomo. liMai'stro - Veniamo alla pratica TI ladro ( )pi:raio - Ma l uomo non è veramente forte della sua libertà potrebbe gridare ai cabero ? rabinieri che tentano di mettergli le manet- Certo, e perciò può fare il bene te: Fermi! Io ho agito secondo la mia-co- MaKstro e può fare il male perchè nessuno può frescienza. '
.
'
L assassino
nare la sua volontà.
potrebbe dire al giudice : Se-
Ma altro è potere fare una cosa, e altro
condo la mia coscienza ho creduto bene di uccidere il tale
che sia lecito e permesso di farla. Se tu vuoi, puoi rubare e bestemmiare ; ma non
perchè la vendetta per me
,
è un diritto. Perchè vuole condannarmi? Ri-
spetti la libertà di coscienza Caro mio, potrebbe dire un altro tu hai
potrai dire che ciò sia lecito, e perciò ben fatto. La libertà è per il bene ; la libertà per
.
,
.
tante cartelle da mille io neppur una ; tu; tanti cavalli io neppur uno. Ciò ripugna alla mia coscienza Anche per me almeno una carta da mille una casa, un cavallo. Non ,
,
.
,
vuoi? Ma non sei tu che predichi la libertà di coscienza?
OfI'Raio - Forse s'intenderà per libertà di coscienza la libertà di pensare come si vuole, ma non fare quel che si vuole Maestro - No no: pensare e fare. Come si può pensare in un modo e fare in un altro ? .
,
'
L uomo
opera come pensa. La libertà di pensiero produce la libertà' d'azione .
Opkraio - Libertà di azione' è vero ma sen,
za offendere i diritti degli altri però Maestro - Quanti freni alla libertà di coscienza per salvare i diritti degli uomini ! E nessun freno per salvare i diritti di Dio? Operaio - Ma questi freni sono necessari .
.
Senza questi freni dove finirebbero le leg-
gi umane e l'ordine sociale?
Maestro - Sarebbe una completa anarchia
.
Vedi bene però come la religione sia la base della società Dal momento che l'uomo è .
libero di far quello che vuole riguardo a
il male è l'abuso della libertà, è licenza. La
verità non si può imporre colla
forza, e co-
si non si può imporre la religione perchè il credere è della volontà. Però è sempre una colpa respingere la verità conosciuta, o tra
-
scurare di conoscerla per non accettarla. Vedi dunque quanto empia, tiranna e assurda sia la libertà di coscienza.
Operato - Perchè empia, tiranna ed assurda? Maestro - Empia perchè è una ribellione a Dio vorrebbe costringerlo ad accettare ciuci,
lo che vogliamo noi. '
l
Tiranna perchè in pratica è la libertà deldella verità. Assurda perchè mentre questa libertà la
errore. e l oppressione '
si afferma contro Dio, nelle cose religiose
e nelle leggi divine, la si nega poi quando si tratta di morale, e di leggi degli uomini. Operaio - Ho capito: in questo punto sono istruito abbastanza. Veniamo ora alla libertà di culto.
MAESTRO - La libertà di culto è un effetto del, la libertà di coscienza. Perciò dimostrata falsa la causa, è dimostrato falso l'effetto,
la conseguenza.
Operaio - La religione dello 'Stato è la cat-
-
tolica; per altro sono tollerati gli altri culti Lo Statuto dunque approverebbe la libertà .
di culto.
M akstro - Lasciando stare che lo Statuto specialmente nell articolo che tu dici è let-
,
129 -
scienze, peggio ancora in religione, per man
-
tur-
canza di lume è un povero cieco, e per
bamento di passioni sebbene «veda il bene, appiglia al male.
'
s
'
,
k ra morta, bisogna ricordare che lo Statuto
non è regola di religione Bada bene però che altro è tollerare e altro è approvare una cosa Operaio - Approvare, permettere tollerare mi pare che presso a poco voglia dire lo
Rivelazione Divina
.
.
,
stesso.
'
Maestro - No. Si approva il bene
,
si tolle-
ia il male per ragione di bene, e ciò o per evitare un male maggiore o per cavare un bene dal male.
Ciò che fa Iddio nel governo universale del mondo, può farlo uno Stato nel gover'
no d una nazione.
Operaio - Dunque tollerare la libertà di to si ; ma approvarla no.
cul-
,
Maestro - Precisamente Uno stato che in.
segna e difende la libertà di culto insegna
e difende un errore una empietà, e impedisce l uomo dal conseguire l'ultimo suo fine ,
'
.
Operaio - Perchè la libertà di culto è una empietà ?
-
vir Dio non come Dio vuole e ha comandato
ma come vuole l'uomo stesso
,
.
Operaio - Perchè la libertà di culto sarebbe un errore?
M CESTRO - Perchè avrebbe ragione chi af
-
ferma una cosa e chi afferma il contrario ,
,
il che impossibile Se un culto è contrario .
.
essere che una sola; qual è? come si fa a conoscerla ? Qui sta il difif cile. Maestro - Non temere. Dio, eh è d'inif nita '
"
bontà, in un punto di tanta importanza è impossibile abbia lasciato l uomo in abbandono.. Sappi dunque che la religione vera è '
quella sola che è stata da Dio rivelata.
Operaio - Ma che cosa vuol dire religione rivelata da Dio?
MaEsTro - Un padrone lontano manifesta la di ti-
sua volontà per mezzo di una lettera,
no scritto.
Così Iddio si è degnato di manifestare all
uomo ciò che deve credere, e ciò che
'
de-
fine, quale sia
ve operare per ottenere il suo ultimo cioè si è degnato di manifestargli
la vera religione. Operaio - Ma come è possibile questa comunicazione di Dio coll uomo? che Dio manifesti all uomo la sua volontà? '
Maestro - Perchè fa l'uomo padrone di ser
a un
Operaio - Ma se la vera religione non può
altro, non possono esser veri e perciò
liberi tutti e due
.
Operato - E perchè la libertà di culto impe-' disce all'uomo dal conseguire l'ultimo i f ne .
Maestro - Perchè l'uomo come in tante
'
Maestro - Io la veggo la cosa più facile e naturale.
*
. '
Dal momento che Dio ha creato l uomo
per un fine soprannaturale, deve fornirlo
di
mezzi sicuri per raggiungere questo fine.
Dal momento che gli ha assegnato la meta
deve insegnargli la strada certa e sicura che
ad essa conduce, e deve anche aiutarlo a percorrerla. Che ci vedi difficile?
OpEratq - Difficile no, ma questa rivelazione '
mi sembra una cosa strana. Alle Porte di Gerusalemme
5
-
-
130
Maestro - Strano ti sembra che Dio comu-
nichi agli uomini la sua volontà, c mostri la vera religione? Io non capisco. Se colla
parola, col gesto e con tanti altri mezzi può l uomo far conoscere la sua volontà agli al'
tri, non sarà.questo possibile e conveniente a
Dio? Vedi con quanta facilità noi col tele-
fono, col telegrafo possiamo far capire a persone lontane la nostra volontà.
Perchè Dio ch'è onnipotente servendosi di mezzi pur straordinari non può fare al,
trettanto?
Opkraio - Si, può fare altrettanto ma l'ha ,
fatto veramente? e quali prove e quali segni ce ne. assicurano?
Maestro - Alla tua domanda risponderò Resta intanto persuaso che la divina rivelazione è possibile e necessaria .
.
La divina rivelazione è necessaria Operaio - Ma è proprio necessaria questa rivelazione divina?
Maestro - Quanto è necessario il conseguire l
'
ultimo fine, quanto è necessario ad ti-
no scolaro il maestro.
Operaio - Ma uno scolaro non può fare 'anche utenza del maestro? "
Maestro - Qualche scolaro sì, ma tutti no. Qualche scolaro può fare senza del maestro
131 -
Maestro - La rivelazione contiene la verità -
del gran maestro che è Dio. Di queste verità alcune sono soprannaturali, altre sono naturali.
Nelle verità soprannaturali questo mae
stro è necessario ; nelle verità naturali è grandemente utile.
.
Operaio - Perchè dice che la rivelazione ab-
braccia, verità soprannaturali e naturali? non basterebbero le sole verità naturali? Maestro - Se bastassero le sole verità natu-
rali, cioè le verità che si possono conoscere lume della natura, colla sola ragione allora non sarebbe necessario che Dio
col so lo .
_
le avesse rivelate.
Dio ha rivelato verità soprannaturali ch( non possiamo capire come sieno vere, m< che giarpmai potremo mostrare che siano false. E tanto basta.
Però è anche giusto e ragionevole ch'Egli abbia rivelato verità superiori alla ragione Tutto deve essere proporzionato al fine. Fine soprannaturale? dunque verità soprannaturali, opere soprannaturali, mezzi soprannaturali, religione soprannaturale, e per ciò religione rivelata. Operaio - Ma perchè la divina rivelazione abbraccia tante verità naturali? Non potevamo queste conoscerle da noi? MAESTRO - Non è assolutamente necessario, ma sommamente utile che Dio abbia rive-
lato anchel queste verità naturali, perchè
in certe cose ma non in tutte. Però sebbene
altrimenti non tutti le avrebbero potuto co
tante cose le apprende senz , il maestro,
mescolanze di molti errori.
,
quanto meglio, con quanta più facilità e sicurezza le impara col maestro! Perciò il maestro in certe cose è necessario, in tutte utile.
Operaio - Ciò lo capisco. E dunque? veniamo airapplicazione. .
noscere,
ma pochi e con gran fatica, e co
Che cosa sapevano di Dio i filòsofi antichi colla sola ragione? Molto meho di una povera vecchierella che ha imparato il catechismo;
hai finito il tuo lavoro; hai trovata la vérà religione, e non c è bisogno di andare a ri-
La vera religione rivelata
'
cercare di più, ma devi conchiudere: Que-
Opkraio - La religione vera è quella che è
sta è la vera religione rivelata, dunque tutte
'
stata rivelata da Dio all uomo. Ma ci sono
molte religioni sulla faccia della terra che
le altre sono false.
Operaio - Perchè tutte le altre sono false?
#si dicono rivelate; vi sono parecchi che si
Non ci potrebbe essere anche in quelle qual-
dicono mandati da Dio ad annunziare agli
uomini la volontà divina.
che cosa di vero?
Maestro - L'esserci in una religione qualche
Maestro - Hai ragione Mostri di sapere più
cosa di vero non toglie che essa sia falsa. Dio non può contraddire a se stesso. Cose contrarie non possono esser vere. Se que
.
di quel ch'io credeva.- Gli indiani hanno il Bramahisnio
di cui
,
Brama è il Dio su-
-
.
sta è virtù il contrario è vizio. Se questo
premo.
è bianco il suo contrario è nero. Se male,,
La religione della Cina e del Giappone
è il Buddismo di cui Budda, che vuol.dire l'illuminato è il profeta. V'è il Confucia-
il suo contrario è bene.
,
,
nismo la religione oficiale della fondatore è Confucio V'è il Maomettismo, la religione ,
Cina: il
Caratteri della Religione rivelata
.
dei mussulmani : Maometto è il profeta ; il Corano è il libro sacro.
Operaio - Come si fa dunque a riconoscere la vera rivelazione?
Maestro - Ci sono tanti oggetti che si di-
OPERAIO - E quali sono'-questi segni o carat1 teri che accompagnano la divina rivelazione, e ce la fanno distinguere dalle religioni che .
falsamente si dicono rivelate.
cono di òro e non son oro. Ci sona tante carte monetate che si dice abbiano un valore e non lo hanno Ci sono tante persone che sembrano buone-e non lo sono Vedi però
Maestro - Prima di risponderti, mi servo di un esempio.
che vi è un mezzo con cui si distingue l'oro dall'orpello ; vi sono alcuni segni con cui si
amico di commercio ti scrive una lettera. Chi ti. assicura che sia lui che te la scrive?
,
.
.
distinguono le carte monetate vere dalle 'fal-
se; vi sono le opere con cui si distiguono le persone . veramente buone, dalle persone buone in apparenza. ,
gni chiari con cui si distingue la religione rivelata vera
,
come fai a conoscerlo?
Operaio - Prima di tutto osservi se contiene cose convenienti a lui che mi scrìve, e
convenienti a me a cui egli scrive.
Or i
Ti ho detto che la rivelazione è la gran
lettera scritta da Dio agli uomini. Un tuo
da quella falsa.
Maestro - Benissimo E certo quando tu .
avrai capito che questi segni chiari si trovano in una di queste religioni rivelate tu ,
Maestro - Dalla maniera di scrivere, dalle cose che scrive e dalla relazione che queste cose hanno con te che ricevi la lettera ca-
pisci che è veramente lui che te la manda.
Operaio - Però questo non è tutto. Può essere che qualcuno sappia i f ngere d essere '
-
134 -
-
la persona ch'io credo sia tale véramente
Operaio - Qual'è il sigillo, il Cimbro della
gran lettera della divina rivelazione, il tim
e invece non è. _
questa firma, questo timbro, questo sigillo, posso dire: Questi sono segni sicuri; certamente è lui che mi scrive questa lettera .
Operaio - Questo è chiaro. Ora venga all
'
lettera viene da Dio?
MAESTRO - ye ne sono due:. La profezia e il miracolo. Questi si dicono caratteri esterni. Quando un personaggio si dice mandato da Dio ad insegnar la sua dottrina p lo conferma colla profezia e col miracolo si deve di-
applicazione del caso nostro.
re: Qui c è il dito di Dio ;questa e vera'
Maestro - Vuoi conoscere se una religione rivelata sia da Dio? Guarda se insegna verità che convengono a Dio ; se la sua morale è pura e santa e degna di Dio. Se ella in.
segna'che Dio è corpo è materia; che è la che il mondo ,
causa del male, che è ingiusto ; non è stato creato da Dio che
Egli non è il principio d ogni cosa, ch Egli può peccare, che non v è un Dio solo, allora questa rivelazione sarebbe fSlsa perchè non conveniente , '
'
'
a Dìo.
Operaio - E sarebbe falsa se insegnasse cose contrarie alla natura e alla ragione dell'uomo
-
bro, il sigillò che solo Dio può metterete che perciò con sicurezza mostra che questa
Maestro - Hai ragione. Allora guardo la
firma, guardo il timbro, guardo il sigillo. Se la firma, il timbro, il sigillo sono tali che non si possano fare da altri, quando io vedo
135 -
che l'uomo non è libero, che l'anima non è immortale che permettesse lo spergiuro, il furto, la vendetta, il suicidio. ,
,
mente la dottrina e la volontà di Dio. '
Operaio - - Ma che* cosa vuol dire profezia .
e miracolo?
Maestro - Incominciamo dalla profezia. La
profezia è là predizione certa di una cosjT futura che non si può provedere nelle sue cause.
Operaio - Io dico: Lei da qui a cinquanta
questa una profezia? E' profeta il medico che prediccela morte o la guarigione di un ammalato? E profeta ii anni è morto. E
'
'
marinaio che predice la burrasca? E' profeta l'astronomo che predice l'eclissi, o la comparsa di una cometa ? E profeta un ou"
'
mo politicò che predice un mutamento dj
governo ? Maestro - No, mio caro
queste sono sem-
plici predizioni, ma non profezie. 11 medico,
Capaperi esferoj della religione rivelata Maestro - Se la religione rivelata è degna di Dio, e dell'uomo si può avere che Dio ne è l autore, Questi due
una prova segni o caratteri si dicono caratteri interni Però que,
'
.
sti non bastano.
il marinaio, l'astronomo,
l'uomo politico
predicono il futuro, ma perchè conoscono le cause dalle quali certamente segue l effetto. '
conoscono le leggi secondo le quali deve avvenire quel fatto. La profezia invece è la conoscenza certa del futuro senza conoscerne le cause.
Operaio - Mi dia l'esempio di una profezia. Maestro - Tu ora sei sano. Sarebbe una profezia se io dicessi : Devi morire il tal anno,
-
136 -
il tal giorno nel tal modo. E poi avvenisse' a pùntine quel che dico. Operato ~ Perchè la profezia è un segno cer,
.
to della rivelazione divina?
MaKstro - Perchè Dio solo può conoscere | il futuro in se stesso ; Egli solo ha tutto presente, e colla sua sapienza abbraccia di
un solo sguardo tutti i tempi.
un morto è superiore alle forze e alle leggi della natura. Un cieco, che riprende la yista è miracolo La natura può causare la vita, ma non nel morto; può dare la vista
.
,
ma non nel cieco
.
Un corpo sta sospeso per aria
.
Ciò è un
miracolo contro le forze della natura per,
chè per legge di natura un corpo tende sem,
Che cos' è il miracolo
pre al basso. Così miracolo contro le leggi della natura è che uno gettato nel fuoco non abbrucia. Un moribondo c|he improvvisamente guarisce una piaga che si rimargina una gamba spezzata che in un istante si con,
Operaio - Mi ha detto che oltre la profezia,
altra prova esterna della rivelazione divi-
'
un
na è il miracolo. Che cosa è il miracolo?
Maestro - Il miracolo è un fatto sensibile, esterno e certo, che avviene o sopra o contro le solite leggi della natura. Operaio - Mi spieghi punto per punto que-
giunge. sono miracoli contro le leggi naturali.
Operaio - Piano! Un moribondo che guarisce, una piaga che si cicatrizza una gamba spezzata che s'unisce non sono fatti natu,
.
,
rali ?
poi io le esporrò i miei
Maestro - No : sono miracoli non per il fat-
dubbi. Se ne sentono tante contro i miracoli,, Maestro - Il miracolo è un fatto esterno
sopranaturale con cui il fatto avviene Che
sta definizione, e
.
sensibile che si vede cogli occhi, si tocca colle mani, che è sottoposto a tutte le prove
0 della ragione e della scienza.
Operaio - Preso in questo senso l'Eucaristia
.
.
to che può essere naturale ma per il modo ,
.
una piaga si cicatrizzi col tempo
,
che col
tempo un osso spezzato s'unisca è un fatto
naturale. Ma che ciò avvenga in un istante senza rimedi
,
,
è un miracolo.
sarebbe un vero miracolo? .
Maestro - Sebbene l'Eucarestia in se stessa
sia un vero miracolo anzi il di questo senso non sarebbe un chè è un grande mistero. Il
maggiore dei Dìo, preso ir) miracolo permiracolo non si crede, ma deve essere la prova, il moti-
miracoli déll'Ofmipotenza
vo della nostra fede. OpEraoio - E cosa vuol dire che il miraco-
lo deve essere un fatto superiore o contrario alle leggi della natura ? Maestro - Un morto che risuscita è un mi-
racolo, perchè il fatto della risurrezione di
Dio solo può fare miracoli Operato - Spiegato ciò che s'intende per miracolo domando: il miracolo è possibile? ,
Maestro - Perchè no? Dio che ha fatto le
leggi della natura non può in qualche istante per qualche motivo sospenderle o mutarle? Se l'uomo con mezzi che gli dà la natu,
.
rel="nofollow">a può vincere o mutare le leggi della natura, Dio che è onnipotente non lo potrà fare anche senza- questi mezzi? Egli è causa
- 139 -
prima ; dunque può produrre effetti superiori alle cause seconde o contrari ad esse.
'
l uomo sembrano miracoli
,
come per tanti
sembrano miracoli i giuochi del prestigiatore.
Operaio - Ma all'ora Dio si muta perchè
prima fa le leggi di natura e poi le sospen
-
V
Miracoli veri e apparenfi
de. Ora ciò non è possibile .perchè Dio è immutabile.
Maestro - Dio operando miracoli non si muta. perchè in Lui non c è successione di '
atti. Col medesimo ed unico atto con cui ha
stabilite le leggi di natura, ha stabilito che in qualche caso queste leggi sieiip soppresse. Optcuaio - E perchè il miracolo è un segno certo dell intervènto di Dio è una prova '
,
,
della rivelazione divina?
coli ?
Maestro - Per virttù propria rio; per virtù di Dio, come strumento, ambasciatore divino, sì. Dio suole concedere all uomo talvol'
ta la potenza di far miracoli per scopo buono per confermare ciò che è vem o farci '
amare ciò che è bene, essendo Dio verità e bontà somma.
Operaio - Eppure si vedono in certi convegni, in certe adunanze degli uomini tristi operare miracoli. Si parla tanto di spiritismo.
Maestro - Molti fatti attribuiti allo spiritismo non sono
,
miracoli ? Quando è che un fatto esterno sensibile, meraviglioso lo si può battezzare per miracolo? ,
,
Maestroo - Quando questo fatto è superiore '
alle forze d ogni natura creata.
Operaio - Siamo ancora da capo. Come si può capire che un fatto è superiore alle forze d ogni creatura? Le leggi della natura noi non le conosciamo tutte: quindi si va a ri'
Maestro - Perchè Dio solo può far veri miracoli, essendo Egli solo autore della natura. OpitRATO - L'uomo non può mica far mira-
,
Operaio - Come si fa a distinguere i veri
veri, ma ciurmerie ed in-
ganno.
schio di chiamar miracolo ciò che più tardi col progresso si conoscerà essere una cosa ,
puramente naturale. Maestro - Noi non conosciamo tutte le forze della natura ma conosciamo abbastan,
za ciò che avviene contro le forze e le leggi conosciute.
Non sappiamo tutto quello che natura può, ma sappiamo quello che non può. La natura non è contraria a se stessa Le forze .
nuove ignote non distruggeranno nè faranno guerra- alle antiche ma si porranno in ar'
,
monia con loro. E'
La pietra non vive e non produce la vita. quesla una legge;, è impossibile che av-
venga per natura il contrario
.
.
Se alcuni sono veri non si possono dire miracoli perchè non superiori alla forza di tutte le creature, ma prodotti da un essere superiore alla sola natura dell uomo. col quale l uomo si mette in comunicazione. Certo il demonio .per la sua natura superiore all umana, può fare tante cose pur vere, che l uomo non può fare, e che per '
'
'
Un corpo pesante tende al basso ; è questa una legge. Se sta per aria senza forza lo sostenga è miracolo.
che altra
,
,
Operaio - Non sono ancora convinto Se io .
dò uno sguardo alle scoperte moderne resto meravigliato Un tempo parevano im,
.
possibili, si sarebbero dette miracoli ; ora sono fenomeni comuni e continui Sembra.
-
140 -
Deve contenere verità convenienti all'uo-
va un miracolo trasmettere in un batter di ' occhio il nostro pensiero da un capò all altro del mondo ; ora è un fenomeno naturale.
.
mo.
Deve essere accompagnata da profezie. Deve essere comprovata da miracoli.
Makstko - Mi piacciono le tue difficoltà perchè mi danno occasione di sviscerare la materia che stiamo trattando. Tu vedi uno stor-
Maestro - Hai detto bene. Vedo che stai attento e cammini dritto. Ed ora?
pio, un morto, un cieco dalla nascita. Nota bene, al solo comando di un uomo, improvvisamente lo storpio cammina, il morto risorge, il cieco vede. Non posso dire : Miracolo? Supponiamo che in natura ci sieno forze virtù per far camminare uno storpio, vedere un cieco, risorgere un morto. Bisogna però far uso di queste forze per otte-. nere l effetto, e ora col dire una parola non si applicano queste forze. Dunque non a queste forze, ma a Dio si deve attribuire lo
Operaio - Ed ora bisogna che dalla teoria veniamo alla pratica, che dall astratto veniamo al concreto che 'dalla regola veniamo all applicazione. Questi quattro segni della divina rivelazione, in quale rivelazione si tro'
,
'
,
vano' ?
,
Maestro - La tua domanda è logica. Rispondo subito : Si trovano chiari e sicuri nella
'
effetto. L uomo
"
rivelazione giudaico-cristiana. Operato - Ho sentito anch'io parlare di queste rivelazioni. Sono dunque due; e quale differenza vi è tra l'uno e l'altra?
'
trasmette senza i f li ri suo pensiero da un capo all altro del mondò ? E vero ; ma si serve di certi apparecchi materiali. '
'
L'uomo vola per aria? E' vero; Ma non gli basta una sola parola, un solo comando. Si serve dell'aereoplano. cioè di un'altra forza della natura che lo trasporta in alto, e vince l altra che lo farebbe precipitare in
Maestro - Non sono proprio due, ma una
sola per sè. La rivelazione giudaica è quella che Dio ha fatto a un popolo singolare da .
.
'
lui prescelto, il popolo ebreo per mezzo di uomini straordinari i quali hanno parlato '
e operato sotto l impulso divino.
Operaio - Non potea Dio farla a ciascun uomo questa rivelazione?
basso.
Operaio - Ora sono persuaso. Il mir polo è possibile : solo Dio può fare i'I miracolo : Dunque dove c'è il miracolo ivi è Dio.
Maestro - Sarebbe stoltezza pretendere che il re comunichi la sua volontà direttamente
ai sudditi. Egli la comunica ai suoi sudditi per mezzo dei suoi ministri. Operato - E cosa s'ntende per rivelazione cristiana?
La vera religione rivelate
Maestro - La più grande e stupenda rivelazione fatta da Dio agli uomini per mezzo
dello stesso suo Divino' Figliuolo fatto Uomo, e questa, a dififerenza della legge giudaica che si chiama legge antica o testamento vecchio, si chiama legge nuova o
Operaio - Dunque i segni per conoscere che una religione è rivelata da Dio,. e perciò '
l unica
vera religione, sono quattro :
Deve contenere verità convenienti a Dio.
'
nuovo testamento.
-
-
142-
143 -
OpUraio - C'è dunque nessuna differenza tra
secoli, il Messia promesso ed aspettato dalle
Maestro - Si. La differenza che c'è tra l ombra e la. figura tra la speranza e la ve-
randolo, prostriamoci ai suoi piedi,
genti.
l'una e l'altra?'
Fermiamoci dinanzi a Gesù Cristo ; ado-
'
rità, tra il segno e la cosa significata
,
tra
la promessa e l'adempimento tra l'aurora
Egli è il Redentore, il Maestro, il Duce,
,
e il sole.
fissiamo
con umiltà e con amore lo sguardo nella sua figura divina.
,
il Sacerdote, il Re, il Profeta perchè Figlio
La rivelazione giudaica è cometa aurora che viene prima che spunti il sole La rivelazione cristiana è il sole Però questo sole -
di Dio, e Dio lui stesso.
.
Redentore perchè ha riscattato il genere umano schiavo, pagandone la libertà col suo
.
è
.
coperto da un velo perchè altrimenti sarebbe troppo forte al nostro sguardo. La rivelazione più perfetta avrà1 luogo nel Paradiso. Dio allora si svelerà completamente al nostro occhio reso capace di fissarsi nel-
Sangue, colla sua morte.
Maestro perchè ha insegnato una dottri-
na veramente celeste, e che non muta col mutare dei secoli.
,
'
l eterno
sole
'
Duce perchè questa dottrina Egli l ha
.
con
fermata coll'esempio, dicendo a tutti: Ascoltatemi e seguitemi.
Sacerdote perchè compiendo i sacrifici an-
Il vero Messia
Operaio - I quattro carateri dunque della
divina rivelazione si trovano chiari e sicuri nella Rivelazione Giudaica e Cristiana All opera dunque! Me lo mostri Maestro - E' dovere mostrare ciò che si af.
'
.
ferma
.
a Dio se stesso, per unire gli uomini à Dio. Re perchè tutti dobbiamo essere suoi sudtichi ha offerto
Pe non dilungarmi troppo
,
ti parle-
rò della rivelazione Cristiana solamente sia ,
perchè la Cristiana è la più importante e perfetta, sia. perchè pa/rlandoti deljla Cri-
stiana sarò costretto a parlarti di
passag-
gio anche della Giudaica. Operaio - Pare anche a me che così sia me-
glio. Poche cose, ma importanti e chiare Maestro - Autore della Rivelazione Cristiana è Gesù Cristo Nella leg'gcL antici Dio ha .
'
,
.
diti non solo per la sua potenza, ma per il
suo amore essendo noi popolo della) sua .
conquista.
Profeta perchè Egli compì le profezie, i
simboli, le i f gure dell Antica Legge c il futuro non è che il compimento delle sue pro'
fezie.
Operaio -.Mi piace il ritratto che le; mi fa di Gesù Cristo. Avrebbe qualche cosa. ancora di aggiungere?
AIakstro - Per quanto si dica, si dice ben poco. Gesù Cristo è il centro, è il sole, è la pietra, è la leva, è il pernio dei popoli.
E' il centro a cui come tanti fili convergo'
parlato per mezzo dei patriarchi e profeti ;
no il passato e l avvenire. E' il sole che sempre ugualè colla sua
per
virtù illumina e riscalda la mente e il cuore
.
.
.
nella legge nuova Dio ha voluto parlare
mezzo dello stesso suo Figlio erede dei ,
144 -
-
il sole che colla sua attrazione fa girare intorno a sè come tanti pianeti i secoli E' la pietra senza la quale ogni edificio rovina, e sulla quale non crolla per urto .
nemico.
E' la
leva che sipnge la società per la
via della civiltà e del progresso ; senza que-
sta leva la civiltà si cambia in una rafi f nata barbarie.
E' il pernio ; egli è immobile e intorno a
lui tutto si muove con ordine ; immobile nei
principi, e mobile nell'applicazione dei prin-
cipi.
sù Cristo, sommo maestro divino, conveni va insegnare, ai discepoli, scrivere, non tut
-
-
ta, perchè era impossibile, ma in parte la sublime dottrina (lei maestro.
Operaio - In che modo i suoi apostoli e di-
scepoli ci tramandarono la vita di Gesù Cristo?
Maestro - In che modo tu puoi conoscere
la vita di tuo povero nonno?
Operaio - Da quello che mi racconta mio padre, da quello che posso trovar scritto, e dai costumi e regole di vivere che si con
-
servano in famiglia. Maestro - Precisamente. Così la vita di Gesù Cristo ci venne tramandata colla predica
-
Il Vangelo
Testa-
Operaio - Mi pare che vi sia della poesia
in ciò che che mi ha detto di Gesù Cristo Io preferisco la prosa il ragionamento Maestro - Nella vita di Gesù Cristo in quello che ha insegnato in quello che ha operato noi vedremo chiari i quattro caratteri
.
,
.
,
,
della vera rivelazione è il vero Messia anzi ,
,
vedremo che Egli
il Figlio di Dio in-
carnato.
Operaio - E' questo che io desidero vedere
.
Come si fa a conoscere la vita la dottrina ,
zione orale, cogli scritti del Nuovo mento, cioè coi quattro Vangeli, cogli scritti degli Apostoli, o storia della Chiesa nascente, e colle Lettere degli Apostoli e coll'Apocalisse, e i f nalmente la vita e dottrina di' Gesù Cris.to ci viene tramandata colle re-
gole pratiche della Chiesa Cristiana. Perciò tre sono le fonti : ciò che fu inse-
gnato a voce, a scritto, e colla pratica. Ab
-
biamo dunque il. Vangelo predicato, il Vangelo scritto, il Vangelo vivente. Operaio - Dunque nel Vangelo scritto non
le opere di Gesù Cristo? da quale fonte le si devono attingere ? e questa fonte è pro-
si contiene tutta la Rivelazione cristiana? non è il Vangelo scritto l unica regola della nostra fede e delle nostre opere?
Maestro - Hai ragione di farmi queste do-
Maestro - E ciò che insegnano gli Evange-
,
prio pura e sincera?
'
mande. La fonte a cui dobbiamo attingere la vita, la dottrina e le opere di Gesù Cristo sono i suoi apostoli e discepoli
lici ; ma non è velo. Gesù Cristo stesso nel-
nulla?
osservare quanto v ho insegnato.
.
Operaio - Ma Gesù Cristo non ha scritto
afidare agli Apostoli la divina niissione disse : Andate e predicate il Vangelo ; andate e istruite le genti, imponendo a loro di '
l
'
.
Maestro - No Egli insegnò la sua dottrina solamente colla voce e coll'esempio A Ge-
L'Evangelista
,
.
S. Giovanni dice : Molte
altre cose ha fatto Gesù, che se tutte si do
-
.
'
- 146 -
vesserò scrivere ci vorrebbero tanti libri da
increduli di quei tempi ; mentre avrebbero
riempire il mondo.
avuto tutto l interesse '
Quindi il Vangelo scritlo non è altro che
a negare i Vangeli., '
Ne vuoi una-prova? Se uno ti toglie l nore. e ti copre di vergogna colla calunnia, potendolo non avresti tutto l'interesse e il o
-
uri episodio della predifcazione apostolica una piccola1 parte di questa predica/ione
*
,
messa in carta
147 -
.
dovere di confondere il calunniatore?
Io ti parlerò di Gesù Cristo quale ci vievi ne presentato dal Vangelo scritto
OrKRAio - Oh ! certamente ; e se io potendo parlare tacessi, confermerei la calunnia, e
.
sarei accusatore di me stesso.
Il Vangelo è verace
Maestro - Così avvenne dei giudei e dei loro capi. I Vangeli mettono in pubblico le loro
Opkraio - Ma questa fonte dei Vangeli che
sconfitte. I capi dei giudei sonò l'autorità,
ci dipingono Iji vita di Gesù Cristo è pura
sono la forza. Eppure tacciono. Dunque
e sincera?
confermano la verità dei Vangeli. .
MAESTRO - Certo il Nuovo Testamento è Operaio - Ma gli Apostoli furono puniti, uri libro storico come gli altri anzi più de- 1 imprigionati, anche uccisi. ,
,
gli altri. Se tu credi alla storia greca storia romana
Magno
,
alla
,
Maestro - Come fu punito, flagellato, ucciso.
all'imprese di Alessandro
il Santo, l'Innocente.
di Giulio Cesare, di Napoleone per-
,
Da ciò anzi si capisce la verità della dottrina degli Evangelisti. Per mentire ci vuo
chè non vorrai credere alla vita di Gesù Cristo narrata da testimoni oculari e nar-
-
le qualche interesse, qualche vantaggio. Ora
,
rata in tempi storici con precisione di luoghi, di persone? ,
Opkraio - Avrebbe altre prove che dimostra-(| no che gli autori dei Vangeli sono veramente tali e che sono veri -i fatti che essi raccontano ? Che vuole ! con certa gente che ,
nega tutto di tutto
,
bisogna più che si può sapere
Pensa poi la semplicità e lo stile dei san-
ti Vangeli, l eccellenza della dottrina, la su '
e in ogni rigettar tanti
mentre furono pronti a vangeli apocrifi e sospetti senza alcun dub,
bio hanno ritenuti veri i nostri Vangeli. Molti scrittori di quell'epoca parlano dei
.Vangeli senza loro verità
,
muover dubbio intorno alle
.
Per tali li ebbero tutti gli eretici e gli .
Nes-
falso.
prove che i Van-
Tutti i cristiani di ogni tempo ,
Tutto l'interesse da parte dei nemici di
sun interesse da parte degli apostoli di far credere e sostenere come vero ciò che era
geli sono autentici, e veritieri.
luogo
avrebbe lor procùrato persecuzione e morte ? mostrar falso ciò che si credeva vero.
.
Maestro - Sì che vi spno le
quale interesse potevano avere gli Evangelisti, se prevedevano che la loro dottrina
'
.
-
blimità dei precetti, il tipo nobilissimo che gli Evangelisti ci danno d Gesù Cristo im-
possibile ad inventarsi umanamente. Tutto
ci dice che il Vangelo è la pura verità.
148 -
-
-
149 -
ricostruendo cioè tutto il Vangelo colle ci
tazioni degli autori ecclesiastici dei secoli
Il Angelo è incoppoffo
posteriori.
Dunque come noi studiamo i fatti stori-
Operaio - Dunque- il Vangelo è la pura ve-
ci narrati da autori antichi credendoli tali
rità? Adagio un poco Il vino che prima e-
quali uscirono dalle loro penne, così dob
-
.
ra sincero vino. L oro ,
mescolato coU acqua non è più
biamo credere che i fatti veri narrati dagli
'
Evangelisti si sieno conservati tali nel cor-
che prima era puro mescolato con altri metalli non è più oro Sarà verissimo che gli Evangelisti avranno scritte le ,
so dei secoli.
.
Operaio - Non mi pare ; il conf ronto non è giusto. Gli autori storici narrano di uomini
pure verità. Ma chi mi accerta che queste
verità si siano conservate pure ? che non siano state alterate ? che non si sieno aggiun-
ti miracoli e data a fatti naturali?
illustri, fatti puramente naturali ; gli Evangelisti invece narrano di Gesù Cristo fatti
l'apparenza di miracoli
,
Maestro - Impossibile che ciò sia avvenuto Per mutare i Vangeli bisognava nfutare
.
,
.
tutti i manoscritti, tutte le-versioni fatte in
diverse lingue Ora da chi furono fatte que.
ste mutazioni ? e come mai tutti ciecamente le hanno accettate tutte senza alcuna dif,
ferenza? che tutti si sieno messi d'accordo nel medesimo errore testato ?
,
che nessuno abbia prò-
Opiìraio - Potrebbe essere
.
tempi di grande ignoranza
Erano' quelli i
.
Maestro - Sia stata pur grande l'ignoranza, ma più grande era la fede I cristiani morivano piuttosto di cedere i libri sacri o permettere che fosse cambiafa una li.
,
nea.
Operato - Capisco anch'io che è impossibile
che i Vangeli sieno stati mutati Se ciò fos.
se bisognerebbe che nelle citazioni dei diversi
passi del Vangelo, fatte da scrittori di diversi tempi ci fosse qualche dififerenza ,
-
.
Maestro - Bravo mentre invece non c'è alcuna differenza almeno sostanziale Tanto ,
.
è vero che un autore francese ha pubbli-
cato un libro «La Bibbia senza la Bibbia»
.
meravigliosi, sorprendenti, miracoli. MaUstro - E perchè questi fatti sono meravigliosi, sorprendenti, sono miraa/li, si de
-
ve credere che non sieno veri? Ma allora dove va a finire la forza dei testimoni ?
OpKraio - Eppure io ho sentito dire da certi :
I soli fatti naturali sono veri ; i fatti miracolosi non sono che menzogna.
Maestro - Oh! fanno presto a dir così, e fanno il loro comodo.
Ti par questo un ragionare da saggio ? Un
testimonio oculare che è veritiero quando narra fatti comuni, diventerà menzognero
quando narra fatti superiori alle leggi della natura ?
Bisognerebbe ch'essi dimostrassero che il. impossibile. Ai fatti bisogina credere, sieno essi naturali, o sieno soprana*
miracolo
'
turali.
Come credo a chi mi dice : Ho veduto un uomo da vivo divenir morto: così devo
credere al medesimo quando nel modo più risoluto afferma: Ho veduto un uomo da morto diventar vivo.
150
-
-
151
-
che abbiamo contemplate colla sola lucerna della ragione naturale, e tante altre ne vedremo d'ordine superiore che ci dimostrano
Avviso impopfanfe Makstro - Prima di andare avanti
,
bisogna
che ti dia un avviso importante. Ori'RAio - Lo sentirò volentieri: anzi lei mi stuzzica la curiosità.
Maestro - Fin qui noi abbiamo nelle nostre conversazioni percorso il cammino colla so-
la lucerna della ragione. Dio esiste ; ' è infinito creatore di tutte le cose. Le creature ,
più belle e simili a sè, sono gli Angeli. Dio ha creato l'uomo
composto di corpo e di anima. Quest anima è spirituale e immor,
'
tale. Ha creato l'uomo per un fine degno di sè e dell'uomo. L'uomo è creato per Iddio
,
f
per possedere Dio in una eterna vita. Per ottenere questo ine l'uomo deve amare e servire Dio. L uomo ama e serve Dio mettendone in pratica la religione La religione '
.
è un dovere per tutti. Deve essere professata anche esternamente La vera reiligione è una sola. E rivelata da Dio. Ha caratteri .
'
c segni chiari per cui si distingue dalle false. Quella che presenta questi criteri in mo-
come la vera religione rivelata è la Religione Cristiana.
Operaio - Va bene. Prima eravamo noi soli col nostro intelletto che ci aprivamo la via, adesso è Dio stesso, colla sua autorità.
colla sua luce che ce k rischiara perchè t:on
più facilità e sicurezza arriviamo a Lui
che
del nostrò viaggio è il porto.
Maestro - Proprio così. Poiché il Vangelo
è un libro veramente storico che contiene la vita, la dottrina di Gesù Cristo, noi dobbiamo servirci della sua autorità. Operaio - Dunque la ragione bisogna met- . terla da parte come d una serva che non serve più nulla ? '
Maestro - Tu corri troppo. Come il cristia-
no non cessa di esser uomo, ma diventa uo-
mo più perfetto, così la rivelazione
non e-
'
sclude ma perfeziona la ragione.
Prima la ragione era sola; ora è più sicura perchè accompagnata dall'autorità, dal testimonio del Vangelo.
do eminente è la religione di Gesù Cristo, contenuta in parte nei santi Vangeli Però in tutti questi ragionamenti io non ho mai citata la autorità della Sacra Scrit-
Primo capacene
tura ma sono venuto innanzi a fil di logica
della Rivelazione cristiana
.
.
.
col solo raziocinio come si fa nei teoremi di geometria.
Operaio - E' vero ; e così s'è dovuto fare per procedere con ordine, e non mettere il carro davanti ai buoi Ed ora... .
Maestro - Ed ora facciamo come la nave
che ha scoperto il faro. Anzi prepdiamo
questo faro della rivelazione: al suo lume noi vedremo più chiare perchè confermate dal Vangelo il sacro libro storico, le verità ,
,
Maestro - Vista la fonte sincera a cui si
deve attingere la vita e la dottrina' di Gesù Cristo, cioè la rivelazione cristiana si passa a provare come questa rivelazione è l u nica vera rivelazione divina perchè essa so,
'
-
,
la ci presenta i uattrcT caratteri della vera rivelazione.
I
-
153 -
.
immagine di Dio ce la possiamo fare colla sola ragione. Basta avere i f or di senno. MaKstro - Lo dici tu perchè hai avuto la fortuna di essere istruito dal Vangelo. In quanti errori caddero gli antichi e anche certi mo-, derni sapienti parlando di Dio colla sola ragione!... Operaio - Ci dice altro il Vangelo di Dio?
Operaio - Incominciamo dunque. Primo carattere della vera rivelazione è la convenien-
za delle sue verità con Dio. Vediamo dunque se ciò che Gesù Cristo insegna nel Vangelo intorno a Dio, ci offra la vera immagine di Dio.
Maestro - Che cosa ci dice il Vangelo di
Maestro - Il Vangelo ci completa l'idea dì
Dio?
Dio mostrancloci alcune verità che per noi
Dio è purissimo spirito che deve essere adorato in spirito e verità. '
Tutto dinanzi a Dio è nudo ed aderto
sono misteri, superiori ma non contrari alla nostra ragione. I principali sono tre :
Da
.
Dio è uno nella essenza, ma distinto in tre
Lui procede ogni cosa creata ; in Lui tutti
Persone. Il Padre che genera il Verbo ; il Verbo che è generato dal Padre ; lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figliuo-
viviamo ci muoviamo e siamo. ,
Dio -sa tutto. Conta ai suoi servi i capelli del capo; penetra i pensieri gli affetti, le
lo. Il Verbo si è fatto uomo, unendo neìlla
intenzioni.
unica persona divina, le due nature divina
,
Dio è provvido. Guardate gli uccelli del'
e
non mietono, nè eppure il Padre ce,
raccolgono nei granai;
cambiano riè] Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo, Dio e Uomo.
,
leste li pasce. Non siete voi da più di loro? Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e il resto vi sarà dato in aggiunta Dio è giusto. Dà a ciascuno il premio e
umana.
11 pane e il vino per la Consecrazione sì
l aria come non seminano
,
.
la pena che avrà meritato ; non lascierà s en- I za ricompensa anche un bicchier d acqua da-
Secondo cara ere della Rivelazione
.
'
to in suo nome ; e giudicherà ogni piccola colpa ogni oziosa parola. ,
Dio è buono. Vuole essere chiamato col
nome di Padre : promette il soccorso a chi lo prega come si deve fa spuntare il sole ,
sopra i buoni. (
Dio è misericordioso. Egli va in cérca dei peccatori per muoverli a penitenza e ristorarli dal peso delle loro colpe e dei loro rimorsi.
Operàio - E' la cosa più naturale. Questa
OpKraio - Mi mostri ora come il secondo carattre della rivelazione, cioè come la dottrina di Gesù Cristo è conveniente alla natura dell'uomo. ,
Maèstro - Son pronto, e per procedere con ordine dividiamo la Dottrina di Cristo in due '
parti. Ciò ch essa insegna a credere, e ciò che comanda di fare. Verità di fede, e pre cettt morali.
Operaio - Quali sono le principali verità di fede convenienti alla natura dell'uomo?
-
154 -
-
155-
'
un ijo più di questa grande verità : La condizione del primo uomo non era eguale al
Maestro - La prima verità di fede è la ca-
duta del primo uomo per il peccato origi-
,
la nostra?
nale.
Maestro - No certamente, Iddio creò Ada-
Opi-raio - Perchè questa è prima verità di
,
mo nella giustizia nella perfezione e lo po-
fede ?
,
Makstro -; Per due ragioni. Senza la ca-
duta del primo uomo non si spiega la grand opera della Redenzione.
.
'
stre. In 'lui non le passioni ; il corpo era soggetto allo spirito, il senso alla ragione e la ragione a Dio In lui non dolori, non fati.
Senza la caduta lel primo uomo non si
che, non caldo nè freddo non la morte. ,,
spiega il dolore. (V'kraio - Perchè senza la caduta del primo uorno, cioè senza il peccato originale non si
Operaio - Mi dica : Questa condizione in cui fu creato Adamo era naturale cioè propria ,
alla sua natura mo?
spiega la Redenzione?
,
dovuta a lui in quanto uo-
Maestro - Perchè Dio avea creato l'uomo perfetto ; l avea sollevato ad uno stato so-
Maestro - Mi hai fatta una bella domanda Questa condizione non era naturale ad A-«
di prima. La Redenzione fu la ri parazione abbondante dj un primo fallo, di una prima caduta. Senza questo fallo, que
natura. Dio diede altri beni superiori alla sua natura vestendo Adamo della sua grazia e facendolo suo figliuolo adottivo destinato
.
'
damo. Oltre il corpo e l'anima colla ragione e volontà libera che sono beni propri della
'
prannaturale. Per la Redenzione l uomo fu daf profondo in cui era cadutto, risollevato
all'onore
-
,
-
,
alla visione beatifica di Dio medesimo
sta caduta non avrebbe avuto luogo, non
Operaio -
sarlibe stata necessaria la Redenzione, per
-
.
tutti questi beni furono asse-
gnati ad Adamo solo?
ciò la nascita, passione e morte del Figlio di
Maestro - No sarebbero stati comunicati a tutti i suoi discendenti perchè Dio li con-
Dio.
,
Operaio - Perchè senza la caduta del pri-
,
giunse alla natura per modo che Adamo in-
mo uomo non si spiega il dolore? Makstro - Per un solo uomo entrò nel mon-
sieme coi doni della natura avrebbe fatti
passare nei suoi figli anche i doni della gra-
do il peccato, è per il peccato la morte c tutti gli altri mali. Il dolore dunque deve essere una pena, e perciò suppone una colpa.
zia.
Operaio - Questi doni di natura e questi doni di grazia non li capisco bene
Operaio - Perchè il dolore deve essere una pena ? Maestro - L'uomo non lo vuole il dolore; '
Dio non lo può volere. Egli ch è
,
non ca-
pisco bene la loro dififerenza.
Maestro - Ti basterà un esempio Un re ha un figlio. Mettendo al mondo questo figlio il re gli comunica beni naturali, .
bontà in-
finita come può volere che le sue creature soffrano? O il dolore lo si concepisce come
il corpo unito all'anima e la vita come fan,
no tutti gli altri genitori ; ma inoltre gli co-
una espiazione, una pena ordinata a un be-
munica beni che non sono strettamente con-
ne, o il dolore diventa un mistero.
giunti alla natura, cioè tutti i- diritti e i ti-
Operaio -' Ho capito: ragioniamo dunque
II
,
se felice re dd creato nel paradiso terre-
I
-
156-
-
tolì regali che egli possiede, il che .hpii sogliono e non possono fare gli altri genitori. Così Dio ha fatto col primo uomo e il primo uomo avrebbe fatto coi suoi discen,
denti se non avesse peccato.
L' uomo
dendo la gloria e la grazia dell'angelo, ha '
conservato ciò ch è proprio della natura dell angelo, natura molto superiore a quella '
dell'uomo, e perciò il demonio può fare tante cose che all'uomo sono impossibili, e sembrano quasi miracoli. Pensa poi che il demonio è l'incarnazione, l essenza dell odio contro Dio, e perciò tentò di travolgere l'uomo, figlio di Dio, nella '
ribelle
157 -
'
ruina in cui era egli caduto, e pur troppo
Operaio - Il primo uomo godette a lungo della felicità in cui Dio l'avea creato?
ci riuscì.
Operaio - E perchè il demonio tentò prima
Eva? \ Maestro - Dio lo mise in uno stato di-prova come in uno stato di prova aveva messo gli Maestro - Perchè la donna essendo più de ,
angeli. L o pose nel paradiso terrestre ma gli bole l'avrebbe indotta più facilmente a comproibì di mangiare il frutto di un albero. mettere la colpa. L uomo invece disobbedì a questo comando Operaio - E perchè si servì di Eva per tene perciò commise un grave peccato tare Adamo? .
,
'
,
_
.
OiM'RAio - Come mai se l'uomo era perfetto si ribellò al comando di Dio ?
Maestro - Perchè fu tentato dal demonio .
dell'uomo. Le più grandi cadute dell'uomo ,
che sotto forma di serpente gli disse: Se tu mangerai del frutto di quest'albero diverrai come un Dio, conoscitore del bene e del male.
La superbia causa della rovina degli an geli, fu causa della rovina del genere umano. Operaio - Ma perchè Dio permise che l'uomo fosse tentato dal demonio e cadesse nel ,
peccato ?
Maestro - Iddio lo permise per i suoi giusti i f ni, che a noi non è lecito investigare Égli .
'
creò l'uomo perfetto e perciò libero : l'uomo piegò al male perchè volle ; suo danno.
Operaio - Come mai il serpente può parlare ? Mi pare una favola.
Maestro - Non si capisce come un serpente possa parlare, ma si capisce come il demo-
nio possa parlare sotto forma di serpente
Il demo:.:o,
.
che prima era un angelo pcr,
Maestro - Perchè la donna è la debolezza furono causate dalla donna.
Operaio - Mangiare un frutto non mi pare che sia questa sì grave colpa. Maestro - La colpa consiste non nel mangiare il frutto, ma nel disobbedire al comando di Dio mangiando il frutto da Lui proibito. Chi mangia di grasso al venerdì commette peccato non perchè mangia di grasso, ma perchè mangiando di grasso disobbedisce a un precetto della Chiesa. Operaio - Ma perchè fu così grave il peccato di Adamo?
Maestro - Il peccato di Adamo fu gravissimo, perchè Dio gli impose un comando facilissimo ; glielo impose dopò averlo ricolmato di beni; glielo impose minacciandogli le più gravi pene se lo avesse trasgredito. Adamo dunque peccò di ingratitudine, peccò i infedeltà, peccò di superbia, peccò di
-
159 -
gola peccò di suicidio. Quanto più perfetti OpHraio - E che cosa divenne l'uomo spoera il suo stato, tanto più grave fu il su.
peccato.
gliato grdzia? Mahstko - L'uomo si ribellò a Dio c le creature si ribellarono all'uomo, ed ora egli a gran fatica arriva a tenerle in parte soggel-
L' uomo punito
te a sè stesso.
Per questo i dolori circondano l'uomo dalla culla, e finiscono colla morte.
OoivRAio - Ma non poteva Dio perdonare ad Adamo il primo peccato? Makstro - No, perchè non sarebbe stato al lora più Dio. Poteva non dare ad Adamo
Nel piccolo mondo dell'uomo poi avvenne un
'
altro disordine, un altra
ribellione:
la
concupiscenza. '
'
L anima s è ribellata a Dio. e il senso e la
quel comando; ma poiché l ebbe dato mi carne allo spirito. Perciò la vita dell uomo nacciando il castigo giustizia volle che dopc è una continua milizia. la colpa seguisse la pena. Operaio - Ma questa lotta, questi dolori soOperaio - Ma non è Dio infinitamente mise no propri della natura dell uomo? '
'
,
'
ricordioso ? Maestro - Sì
ma di una misericordia tale che non distrugge la giustizia : di una mi sencordia tale che è perfezione non de,
,
bolezza o difetto ; di una misericordia tale
che promuova il bene, non che acconsenta
o faciliti il male.
'
'
Operaio - Sicché questi mali che sonò naturali all'uomo sono anche catigo del peccato dell'uomo
.
.
Maestro - Appunto e l'uomo sarebbe stato privo per sempre della grazia di Dio, ,
Misericordia a chi teme la giustizia ; giu-
stizia a chi abusa della misericordia.
Operaio - E come Dio punì il peccato di Adamo ? .
Maestro - Appunto. Dio per sua bontà creò l uomo libero da questi mali, e l uomo vi cadde prigioniero per la sua malizia.
Maestro - Il castigo fu quale lo richiedeva la gravità della colpa. Spogliò Adamo dei doni della grazia e lo lasciò coi soli doni di
e condannato dalla sua giustizia, se la divina misericordia non avesse compiuta la grande opera d'amore, la Redenzione. Operaio - Perchè il peccato di Adamo si chiama originale?
Maestro - Perché passa come una triste ere: dita in tutti i figli di Adamo, e tutti na-
natura.
Adamo fu come un ministro, che dal re
scono colla macchia df questo peccato. i
offesq viene spogliato della sua dignità, e da ministro reso semplice cittadino. Fu come un capitano che ribelle alla disciplina viene dal suo generale degradato, e ridotto a semi
Peccato originale
,
plice soldato. Fu come un figlio adottivo che
Operaio - Che colpa bbiamo noi se Aclamo damo e le sue conseguenze passano in tutti -
- 160 -
-
gli uomini? perche ciascun uomo nasce ne-; mico di Dio ? Questa mi pare un ingiustizia. Maestro,- Supponi che il genere umano sia simile a un grande albero. Adamo ne è la ra-
161 -
re, il re gli toglie il titolo eli conte, e la pa-
'
dronanza della provincia.
Spogliato il padre restano spogliati anche i figli. Si potrà per questo chiamare ingiusto quel re? Se i figli sono spogliati anch es-
dice, noi siamo i rami. Se infetta è la radi-
"
'
ce, infetti sono anche i rami. Colpevole A- I si di chi è la colpa? del padre o del re? damo colpevoli anche i suoi discendenti. ! OpKRATo - Ho capito, Dio in sostanza ha fatto ciò che comunemente si fa nplle leggi umane. Ma perchè per le colpe di Adamo sottoporre tutti gli uomini ai dolori, alle pas-
Opj-raio - Ciò si capisce quando si parla di uri albero, dove vi è unione i f sica. Ma quando si parla della colpa di Adamo, l'è un altro paio di maniche. Imputare ai i f gli le colpe del padre; è una cosa contraria alla ra-
,
sioni, alla morte?
Makstro - Questi mali ti ripeto, sono una ,
condizione dell
gione.
Makstro - Non è vero,, basta che tu ragioni
'
umana natura. Se per giusta punizione di un padre ribelle al re i figli nascono e soffrono la povertà, si può chiamare ingiusto quel re? Opp;raio - Ho capito, per il peccato originale la natura rimase intatta ; ma fu spogliata della grazia che Dio per sua bontà avea aggiunta alla vita di natura. ,
un poco.
Dio diede ad Adamo ed Eva due vite vi-* ,
ta della natura in quanto uomini e vita della grazia in quanto suoi i f gli ; e perciò diede
.
,
doni naturali e doni sopranaturali. Queste due vite, e i loro doni, se Adamo non avesse
peccato sarebbero passati ai discendenti. Invece Adamò peccò. Peccando fu privato della vita di grazia e rimase colla sola
Macchia del peccafo
natura. Rimanendo colla sola vita di natu-
ra, può dare ai figli la sola vita di natura, e non la vita della grazia. Non potendo dare ai suoi i f gli la vita della grazia, essi non
( Ji'KKAio - Se' il peccato originale non è altro eh privazione della vita della grazia e dei doni soprannaturali perchè questo pec-
possono essere if gli adottivi di Dio. Ecco
il peccato originale. Operaio - Ma Dio doveva spogliare della vita della grazia Adamo solo che era colpevole non gli altri che sono innocenti. Spo-
,
cato li si chiama macchia? La macchia è
qualche cosa. Maestro - Il silenzio è la mancanza del suo-
,
gliare gli innocenti non è una ingiustizia?
Makstro - Non è ingiustizia spogliare uno di ciò che avrebbe avuto per grazia. 1! re crea un padre conte e lo fa padro,
ne di una provincia dichiarando, che se ri,
marrà a lui fedele, e titolo e proprietà passeranno ai i f gli .suoi. Quel padre si ribella al
"
no,
il male è la privazione del bene, il ne-
ro è la negazione del bianco. Il silenzo dun-
que, il male, il nero noli sono qualche cosa, ma sono la privazione del suono del bene, del bianco. Cesi per macchia del peccato originale non s intende già qualche cosa, ma solo la privazione dello splendore e della luce delia grazia, in eni per li peccato s e al,
'
Alle Porte di Gerusalcnnic
6
-
163 -
162 -
-
lontanato dal lume della ragione e della legge divina. Finché l anima è lontana e priva di questo lume dura la macchia, cessa in lei invece quando ritorna questo lume per mezzo della grazia. Operaio - Perchè l'uomo peccando perde questo lume? MAESTRO -; Hai mai visto l'eclissi? Quando fra la terra e il sole passa in linea retta un corpo opaco, la luna, allora la terra non riceve più la luce del sole, ma si oscura. Il sole è Dio, l anima supponi che sia la terra. '
'
la luna la creatura che facciamo fine di noi stessi e alla quale aderendo pecchiamo, essendo il peccato l attaccamento alla creatura ,
'
Gontrò la legge di Dio. Ecco l eclissi '
dell
'
a-»
mina nòstra; ecco la macchia del peccato. ; Operaio - Mi spieghi un po' meglio che cosa sia questo lume e come mai rischiari l'a-
Maestro - Da quanto ti ho detto mi pare ,
che debba esserti abbastanza chiara e ìz
cile, e più facile ti sembrerà quando pensi alla grandiosa opera della redenzione compiuta dal Figliuolo di Dio fatto uomo, dal novello Adamo. Gesù Cristo.
QpEràIó - vSì ; ma quanti non godono di questa redenzione! Pazienza quelli che non la godono perchè peccano : ma tanti bambini che muoiono col peccato originale ! Maestro - I bambini se non godono e vedono Dio al lume della gloria perchè non sono morti in grazia, pure vedono e godono Dio al lume della natura e perciò vivono in una felicità naturale e sono contenti perchè non possano conoscere e desiderare - di più. r
,
,
Operato - Tutte le creature nascono prive della grazia di Dio per il peccato originale?
.
nima nostra, e senza di esso l anima nostra cada nelle tenebre.
Maestro - Tutte, fuorché una. Maria Ve
Makstro - Non è lume corporale, si capisce, ma spirituale ; e lo si dice lume per somiglianza. Come non basta l'occhio per vedere gli oggetti, e i loro colori, ma ci vuole la luce, come la mente per capire la verità, deve
Operaio ~ Basti così del peccato originai
'
essere rischiarata dal lume naturale della
ragione, così l anima nostra per essere fi-j glia di Dio, deve essere rischiarata dal lume soprannaturale della fede e della grazia. Che cosca divenga l anima nostra sen'
'
'
za il lume della grazia, si capisce un po '
pensando che cosa diviene l uomo a cui manca il lume della ragione. Comg chi è privo
di ragione non può operare più da uomoj| così chi manca della grazia non può operai
re come figlio di Dio. Operaio - Bene; è ora che finiamo questa discussione così dificile ed oscura.
*
ghie perchè doveva essere Madre di Di' Quali altre verità convenienti alla natui dell'uomo c'insegna il Vangelo ? Maestro - TI Verbo di Dio si è incarnato, fatto Uomo, e rimane con noi iiell'Kucarestia. L anima nostra è destinata ad una eternità felice o infelice secondo il bene o il male che avrà fatto. L uomo peccatore può ottenere la remissione delle sue colpe Gli uomini che sono '
'
.
a questo mondo sono uniti colle anime che sono nella gloria celeste, o nel fuoco del Purgatorio : sono tré diversi stati in una sola famiglia. Tutti gli uomini alla .fine del mondo risorgeranno nei loro corpi e verranno gii dienti da Dio nel niudizio Ùniversale.
-
M'KkAio
165 -
Manifestò la sua giustizia, pagando la nostra colpa col sacrii f carsi a Dio vittima di
- Presso a poco sono queste le verità che si contengono nel Simbolo degli A-
inerito infinito, come ini f nito era il debito della colpa.
postoli, cioè nel Credo. Ora prendiamo per
mano ad una ad una queste verità e mi dimostri come esse sono convenienti alla na
Dio apparisce più grande nelle cose più
-
tura dell'uomo.
umili.
Maestro - Per rispondere alla tua domanda quante istruzioni ci vorrebbero! Ma io ti risponderò in breve
'
,
Oi'ivRAio - Ma non poteva Dio salvare l uomo, e cancellare il peccato anche senza incarnarsi ?
.
'
Maestro - Sì che lo poteva. Ma scelse l incarnazione perchè modo migliore.
OpKraio - Perchè l'incarnazione è il modo
Perchè l'incarnazione ?
migliore ?
Maiìstro - E' il modo migliore perchè Dio Oi'Kkaio - Incominciamo dalla Incarnazione Fu conveniente all'uomo che Dio si faces-
.
se uomo?
. incarnandosi fa crescere l'uomo nel bene,
lo allontana dal male, compendia e ristaura in se stesso ogni cosa.
Makstro - Fu conveniente Dio è amore
Operaio - Perchè Dio incarnandosi fa cre-
sommo. E' proprio dell'amore il comunica re se stesso Dunque era proprio di Dio il comunicare se stesso l'uomo in modo som-
Maestro - rFa crescere nell'uomo la Fede,
.
-
#
mo
.
l'i
.
Ciò non lo poteva fare meglio che per
ncarnazione per la quale la natura
umana
e divina si unirono in una sola persona divina. *
Pensa poi che il Figlio di Dio incapace di
peccalo, si fece uomo, perchè l'uomo che avea peccato diventasse figlio di Dio. Qua-
l'uomo !
le elevazione e quale gloria per Operaio - Ma insieme quale umiliazione Iddio! per Makstro-Ma in questa somma umiliazione quanta 'manifestazione della gloria di Dio! ,
Manifestò l'infinito col
la sua potenza con
i f nito il cielo collagiungendo terra il ,
,
creatore colla creatura Manifestò la sua sa.
pienza trovando il modo che un uomo ren
; da a Dio l'onore infinito che gli è dovuto.
Manifestò hi up' borita donando all'uomo -
.
se stesso
.
'
scere l
uomc nel bene?
perchè Dio che prima era maestro interno col lume della religione e della fede, diventa maestro esterno non solo colia parola ma
colla pratica di virtù difif cili e tutte nuove. Fa crescere nell'uomo la speranza, perché
quanto più una persona ci ama, tanto più si spera. '
l
Fa crescere nell'uomo la carità, cioè amore, là riconoscenza perchè amore ri -
chiede e accende amore.
Fa crescere nell'uomo la forza a bene o-
perare ; perchè più che un libro scritto
di
un maestro, ci muove e ci spinge la sua pa
-
rola, e più ancora che la sua parola ci spinge il suo esempio. ( M'Kraio -- Perchè Dio incarnandosi allontana più facilmente l uomo dal male?» '
'
Makstro - Perchè per l'Incarnazione l uomo
si sente superiore al demonio principio
ogni male.
di
r- 167 -
Perchè quanto maggiore è là digni
a cui l'uomo è sollevato tanto maggiore in lui l odio a ciò che le è contrario o| al peccato ,
'
,
.
'
l
Perchè dalla somma umiliazione di Di
uomo impara ad esser umile e detestai ,
la superbia causa di ogni disordine ogni disordine
richiesto dalla giustizia tante volte calpe-
stata a questo mondo? Non è questo il pensiero che conforta i buoni in. mezzo al -
la sventura e agli insulti dei tristi, e che atterrisce invece i malvagi nei piaceri e nei .
trionfi di un giorno?
| OpKRAIò - Certi però vanno dicendo: La mi in-
.
. .
'
1 S-J?- . "marnandosi con sericordia di Dio .è infinita. Dunque l ferno non c'è: il Paradiso è di tutti \l s iV rTUr m ?™ 10' iMWale al Padr Maestro - Se la misericordia di Dio è im i T e allo Spirito Santo n.
.
'
1
ÌG
.
v
Nell'anima umana che ha preso facendosi uomo risponde al .
l
,
'
angelo. Nel corpo risponde all'universo mj
teHale
,
perciò tutte le nature si raggruppali
e si compendiano in Dio ,
so, e scende per la lunga scala delle crej
ture. dal serafino fino all'uomo Dio si ii .
'
è
infinita
la
sua
giustizia,
anzi
non sarebbe Dio misericordioso se non fosse giusto.
Dio perchè buono d vuole buoni; e perchè sa che a spingerci ad esser buoni il so lo amore non basta, ci spinge col timore. Operaio - Sì ; ma sopra il timore deve trion -
.
Dio crea e creando esce fuori di se stes
carna,
nita.
e. incarnandosi piglia la materia, p
glia l anima e le fa proprie e risalendo 1 ,
lunga scala degli esseri li riconduce tutti li presenta in se stesso a Dio Padre .
-
fare l'amore ; un Dio terribile e insieme a-
moroso come possono stare assieme?
M aicstro - Sarebbe buono un padre che non
castiga un figlio perverso? sarebbe buono un maestro che concede il passaggio del
-
la classe a tutti gli allievi diligenti e negli-
Inferno
genti ?
Operato - Se è conveniente alla natura (Ìe '
l
uomo il mistero della Incarnazione pereci, .
,
è conveniente anche il mistero della Kuc restia ?
Makstro - 11 mistero della Eucarestia corti
pie e perfeziona rincarnazione. Nell'incar nazione Dio si unì alla natura umana
,
nellj
Kucarèstia si unisce a ciascun uomo L'Eu < arestia è una incarnazione continua attra .
verso i secoli.
Oi'Kraio - Gesù Cristo c'insegna che dopi * la morte ciascuno otterrà un premio eterni nel Paradiso o un castigo eterno néTT'infer ,
no.-F/ ciò conveniente all'uomo?
Makstro - Chi non lo vede? non è questa
OBERATO - Un buon padre perdona volentie-
' ri al figlio. Makstro - Certo, ma se il figlio si ravvede.
e si corregge. Così fa anche Dio. Guai a noi altrimenti. Ma se il peccatore rimane
nato nella colpa, è impossibile che
osti-
Dio gli
perdoni. Ma dopo morte la volontà di chi
muore in peccato rimane immobile nella colpa. Dunque non può ottenere il perdono,
e perciò rimane nemico di Dio. OPERÀIO1- Eh! ma che Dio ci mandi all inferno. ci getti in quelle fiamme mentre po'
trebbe far di meno, è una cosa che non posso inghiottire.
Maestro - No. non è Dio eh ci manda all'inferno.
Se ci andiamo, ci andiamo perchè
-
vogliamo andarci noi, non perchè ci manda Dio.
Come il sole attrae tutti i corpi così Dio .attrae tutti gli spiriti. Gli spiriti buoni che (ino liberi corrono senza impedimento ver,
che si compie in un momento, è giusto un castigo eterno?MAESTRO - Come nfòi per un atto di amor
di Dio che si compie in un momento è gin- ' sto premio il paradiso che è eterno?
.
so Dio ; gli spiriti cattivi che sono legati a un altro oggetto colle funi di un amore colpevole sentono anch'essi questa forza di at-
trazione
,
ma non si muovono e perciò si
sentono strappare orribilmente
.
Che colpa ha il pane se chi ha lo stomaco guasto muore di fame?
Che colpa ha l'acqua se l'idrofobo freme
a vederla?
Che colpa ha la luce se l'occhio ammalato vedendola spasima di dolore?
Che colpa ha il giudice se il ladro viene
condannato al carcere?
,
.
Perchè le leggi condannano al carcere di trent anni un omicidio che si compie in un '
momento?
Dunque la durata della pena non "deve misurarsi dalla durata della colpa. Se per uno che uccide il re è giusta pena
il carcere per tutta la vita presente, perchè per punire una grave offesa fatta a Dio non sarà giusta pena il carcere per tutta la vita futura ?
OPERAIO - Avrei caro penetrare più addentro, e armarmi di giuste ragioni che ci mo'
strino l eternità dell inferno. '
Uguale è la luce che spande il sole ; ma di quésta luce il giglio prende il bianco ; il
carbone il nero
169 -
.
Uguale è il nettare che sugge dal fiore
Tape e il ragno Ma l'ape lo cangia in miele il ragno in veleno .
.
.
Così uguale è Dio : ma i buoni trovano in Lui il paradiso perchè simili a Lui; ì cattivi trovano in Lui l'infermo perchè d -vono iug gìre continuamente da Lui, eh - con'.inna> -
mente li attira.
Le leggi umane per un delitto temporale impongono sempre una pena temporale. O-
ra perchè Dio per una colpa temporale imporrà una pena eterna ? MAESTRO - Tieni a mente queste tre ragioni che mostrano la eternità dell inferno. L'inferno deve essere eterno perchè de'
ve essere pena che dura quanto dura la volontà nella colpa. L'inferno deve essere eterno, perchè de
-
ve essere rena preservativa dalla colpa. L'inferno
deve essere eterno, perchè de-
ve essere pena espiatoria della colpa. ( Operaio - Saranno belle ragioni ; ma bisogna
Eternità dell' Inferno
che me le spieghi. Perchè rinferno deve esOpKraio - Io credo che ci si?'; l'inferno Co.
mo si crede che ci sia un pmniio per i buo ni, così bisogna credere elv ci sia un ca stigo per i cattivi M? chi; questo castigo deva essere eterno mi pare troppo nè Io saprei spiegare Come mai per un peccato -
-
.
,
.
,
sere eterno, dovendo la pena dur to la volontà dura nella colpa ?'
e quan-
-
MAESTRO - Sta attento e forse capirai. Nel tempo, nella vita presente la volontà si muta. e dallo stato di peccato e di odio per
Dio, può passare allo stato di grazia e di
amore. Nella vita futura in cui al tempo
\
Ì7(
-
succede l etérnità,
la volontà rimane i(nmo-l bile. Se alla morte la volontà si trova nella-
171
-
II peccato mortale è una offesa in certo modo infinita perchè fatta a Dio che è infinito Infinita la offesa infinita la pena
'
colpa, rimane per sempre, se si trova nella
.
,
se non nell intensità almeno nella durata. grazia e_ nell amore di Dio vi rimane per sempre. Perciò deve essere pena eterna. Un che di simile avviene in questa vita Opkraio - Verità terribile è la eternità dell inferno; ma la ragione deve piegarsi a per l uomo preso da qualche vizio o pàssione. Egli vede la sua rovina, quella della questa verità. Ora mi dica in che propriasua famiglia, della sua saluto: vede che mente consiste l inferno '
'
,
'
'
.
'
.
.
.
quella passione è il suo-inferno. Eppure a- Makstro - L'inferno nel Vangelo vien chiama ii suo inferno, amando la sua passione
mato luogo dei tormenti cioè il luogo di o,
e restando immobile in essa. Kterno l'odio contro Dio, eterno il peccai to. eterno l'inferno.-
gin male senza akun bene. Però tutte queste Peiie. questi tormenti si possono ridurre. a flue : La privazione della vista di Dio,
Oprràio -. Sentiamo ora la seconda ragione: . e 'JLauoc?. prima si nferno deve essere eterno perchè devei
L'i
,
?
,
. v;
essere pena preservativa dalla colpa cioè
sto liel Vangelo: Andate lontani da me. o
un freno terribile per non cadere nella colV0-'
.
,
"
tt
chiama pena del danno la
seconda pena del senso. Lo dice Gesù Cri-
maledetti nel fuoco eterno ,
.
Operaio - Perchè l'inferno consiste in que-
\l.mastro - L'uomo è immortale. Una pena ste due pene? che durasse anche lunghissimo tempo che Maestro - L'uomo è composto di anima l
pena sàrebbe per un immortale mentre tan- corpo ; perciò deve avere la sua pena Fate volte la pena che dura tutta là vita non
nima e la sua pena il corpo
è capace a ritrarre l'uomo dal delitto? Per una .passione, qualunque sacrificio è leggej ro, ariette il sacrificio della' vita stessa.
.
Se 1*inferno eterno non-basta a farci te;
81 P stra alla creatura come a sua fine
mere la colpa, che cosa sarebbe se non fossi ? . .n . T ,. Oprraio - Passiamo alla terza ragione : L in '
~
fla colpa.
.
yuesto doppio disordine deve essere punito di doppia pena. Ha voltate le spalle a Dio? Dunque sia prjvo della vista £ Dio
eterno?
Maicstro -- L inferno deve essere eterno per
.
Ha cercato il piacere nella creatura? Dunque trovi nel|a creatllra y suo tormento.
Opkraio - Il fuoco dell'inferno è maginario?
vero o im-
Chè solo una pena eterna deve espiare, età Maestro - E' fuoco reale non immaginario:
-
pagare il debito dell'offesa fatta a Die è fuoco corporeo. Ce lo insegna spesso Gedeve pagare
col peccato mortale.
.
è il tormento del fuoco Pena Che cosa fa l'uomo quando commette un peccato mortale? Volge le spalile a Dio, e
'
ferno deve essere eterno perche e una pen; espiatoria della colpa, cioè proporzionata al
.
Pena de ll'anima è la privazione di Dio
.
sù Cristo nel Vangelo.
- 172 -
-
Ti spiegherò la prima unione con un esempio. Tutti i fedeli qui 'in terra sono co-
Operaio - E come fa a tormentare gli spiriti ?
Maestro - Questo non si sa. O sarà un fuo-" co differente dal nostro, o sarà da Dio re-
so capace di agire anche sugli spiriti.
173 -
me tanti rami che formano una
pianta, tante membra che compongono un corpo Come ciascun ramo partecipa dell'intera vita della pianta come ciascun membro partecipa dell'intera vita del corpo così ciascun uomo che si trova in grazia partecipa della vita spirituale di tutti gli altri Operaio -: E perchè questa unione abbrac.
.
,
,
l f lfpe veri fa
.
cia non solo i fedeli qui in- terra ma anche le anime
ÒpÈRÀIO - Altra verità insegnala (Ui Gesù Cristo è la remissione dei peccati. Questa verità è conveniente alla natura dell'uòmo? Makstro - E' per l'uomo un bisogno un conforto. L uomo è una creatura fragile. Che ,
i\l Ai-STRO - Perchè tutte insieme formano lina sola società una sola famiglia. Solo la ,
loro condizione è differente ; ma tutte aspi-
'
rano alla medesima meta.
sarebbe di lui se dopo di essere caduto di nuovo nella colpa, non potesse essere sicu-
Mi spiego con un esempio. C'è un ricco padre che abita nel suo palazzo. Nel suo
ro del perdono? Quale disperazione l aver '
"
palazzò ha con sè dei figli. Altri si trovano lontani nella mió t zia. Altri hanno compiuta la milizia, ma devono subire il'castigo per alcune mancanze commesse.
peccato contro Dio, e non avere un mezzo per riacquistare la grazia, cioè l amicizia, dì '
Dio!
Qual conforto invece l'esser certi, purché facciamo ciò che è possibile da parte nostra, che per i meriti di Gesù Cristo possiamo ritornare figliuoli prodighi nella casa "
paterna ! Operaio - Altra verità è la Comunione dei
Santi. Che cosa è questa Comunione?
'
Maestro - Comunione vuol dire unione vi-
va. Doppia è questa unione : unióne dei fedeli qui in terra fra loro, e unione dei fe-
che sono al Purgatorio, e quelle
,
che si trovano nella patria celeste?
.
.
'
Non formano tutti questi figli una sola
famiglia ?
Ebbene ; quel padre è Dio, il palazzo il regno dei cieli, i i f gli presso il padre sono i beati i soldati in campo siamo noi, quelli che sono in purgatorio sono i i f gli che devono espiare co?pc leggere, commesse in ,
vita.
deli che sono in terra, colle anime dei de-
funti che si trovano al Purgatorio, e colle anime che sonò giunte alla patria del cielo. .
Oi Kraio mone? '
Risurrezione della carne
- In che cosa consiste quésta, li-
MAESTRO - Tutti partecipiamo .del bene spirituale di ciascuno e ciascuno del1 bene spirituale di tutti.
Ophk.mo-- Altra verità contenuta nella rivelazione cristiana è la resurrezione della "
carne. Che cosa vuol dire?
- 174 -
Maestro - Tutti gii uomini alla line del mondo risorgeranno cioè ciascuna anima separata tornerà ad unirsi al proprio corpo ,
.
}PJ5RAI0 - E' ciò conveniente alla natura del' '
l uomo?
Maestro - Non solo conveniente ma neces-
l'ero se hai delle dificoltà dimmele pure.
QpERAio - 11 mio corpo morto si marcisce e diventa cenere. Come mai può accogliersi ancora e tornare alla vita? Maestro - Guarda ciò che avviene intorno a
noi. e vedrai la vita rinnovarsi dopo la meste anzi dalla morte uscire la seconda vita.
'
|jtirio. E una verità consolante cpTesta. Vedi quante cure noi abbiamo elei nostro cor-
po, quanto ci duole separarci da lui, quan-
to si rifugge dall'idea del suo annientamento, e quanto vivo si sente il bisogno di ria'
verlo in un altra vita ! K' questa una idea nalunilc aU uomo, non '
solo presso i giudei e i cristiani, ma presso ai popoli pagani ,
.
Operaio - Ma il nostro corpo non è così vile e spregevole? l anima- nostra non sta meglio senza il corpo? '
Maestro - L'anima nostra non erutto l'uomo, ma una parte ; perciò se il. corpo si riu'
nisse all anima, l uomo non sarebbe vero uomo e l anima non sarebbe perfetta perchè '
'
Quel che tu semini non è vivificato se prima non muore. Tu non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, a cui Dio dà il corpo che è proprio. ( h'KRAio - Ma come fanno a ricomporsi i corpi che furono distnutti dal fuoco, che ,
furono divorati da altri animali ? Maestro - ,La materia si trasforma ma non
si distrugge. Ora come da un seme esce lentamente secondo le leggi naturali una pianta, esce un animale, perchè Dio non potrà in un istante da una minima parte del nostre corpo come da un seme, fare uscire il no,
stro corpo stesso?
'
è fatta per informare il corpo
e fare con
,
lui una sola persona L* resurrezione dei corpi inoltre è voluta dalla giustizia OpKraeo - Che cosa c'entra la giustizia colla risurrezione dei corpi? Non è l'anima che riceve il premio e la pena?
Morale CrisHana
.
.
Maestro - L'anima riceve il premio e la pena ; ma siccome il corpo è compagno del'
l anima
nel fare il bene e nel fare il male
,
così è giusto che insieme coll ani a rice'
va il premio e la pena; e perciò è giusto che abbia a risorgere e riunirsi all'anima ( )PERÀlo - Ma come è possibile che i corpi ,
.
morti e distrutti risorgano? Maestro La risposta è facile Ciò avviene per virtù di Dio, al quale nessuna cosa è impossibile. .
Operaio - Le verità di -fede che la rivelazio-
ne cristiana ci propone di credere sono, quan-
tunque superióri' alla ragione, convenienti alla natura dell'uomo. Ora vediamo se si può dire altrettanto anche della legge morale che essa insegna e se perciò anche la inorale cristiana sia un segno per riconoscere che _
la rivelazione è veramente divina.
MAESTRO - E' questo il gradino a cui ora ; ci tocca salire. La morale cristiana alcune
cose proibisce, alcune cose comanda, alcune cose consiglia. Alcune cose proibisce perchè cattive, alcune comanda perchè buone e necessarie, alcune consiglia perchè buone ma -solamente utili.
-
176 -
-
Oi'iìkaio - Dunque da ciò che la morale cri-
e punire i cattivi pensieri ed af f etti ma non i devono giudicare e punire ; mentre" Iddio non solo può ma deve farlo. OpjvRaio - E' perchè questa differenza? Makstro - Perchè il governo colle sue leggi ,
stiana proibisce, comanda e consiglia si capisce che essa viene da Dio e conduce a
"
-
,
Dio. Incominciamo eia ciò che ella proibì- \ sce. .
MajvSTko - Ti dirò tutto in una parola Es- i
umane basta che assicuri l'ordine e la tran-
.
.
sa proibisce ogni sorta di male non sola- j
quillità temporale ed esteriore, cioè l'ordine degli uomini fra loro il quale non può essere turbato dai pensieri ed affetti che sono interni. La legge divina invece tendo ad
irìenté di opere ma di parole, e anche di pensieri. Insegna che sono degni di morte '
,
non solo gli avari i ladri, i fornicatori ,
,
anche coloro che vi prendono parte
,
.
ma j
Proi-
.
'
assicurare l ordine dell uomo con Dio: e sic-
bisce non solo le cose cattive veramente, ; ,
,
,
'
,
mano, e il piede ; è meglio entrare in cielo con un sol occhio
,
ti, l'uomo non sarà in ordine con Dio, se i
suoi pensieri ed af f etti non saranno ordinati.
o
il tuo piede strappati l occhio, tagliati la
'
come Dio vede anche i pensieri e gli affet-
ma anche le cose'in apparenza cattive e che possono essere oggetto di scandalo. Se il tuo occhio ti scandalizza, o la tua mano
177 -
,
Precedi morali
una sola mano, un sol '
piede, che cadere all inferno con due
.
Opi'KAio - Mi pare che proibisca un po' troppo. La legge umana è molto più larga. Aìakstko - La legge umana non è la legge divina. Le "leggi umane che pur troppo so-
( )j>QRAip - Da ciò che la morale cristiana proibisce, si vede la sua origine divina. Ora sentiamo in compendio ciò che ella comanda. Maestro - Anche da ciò che ella comanda di fare vedrai chiara la sua divinità. Ella
no spesso senza Dio più che al rispetto d: Dio servono a comodità dell'uomo che fa ,
le leggi La legge umana, specialmente se si viene alla sua applicazione è larga quanto dovrebbe essere stretta e stretta quanto dovrebbe esser larga. " Opivraio - Sarà anche vero Ma questo di
,
.
,
,
*
ci impone veri sono poi verso Opkraio Dio?
.
proibire anche gli stessi pensieri cattivi, e
dichiararli peccati mi pare un po' troppo
.
Nèssun tribunale ha mai condannato' uno
per soli pensieri od affetti cattivi per quanto
.
severo fosse il Governo.
Maestro - E il perchè si capisce chiaramen-
te. Gli uomini non vedono i pensieri e gli
affetti, e perciò non li possono giudicare Ma li può giudicare Iddio perchè li vede Gli uomini poi non solo non possono giudicare .
dei doveri. I primi di questi doverso Dio, poi verso noi stessi, gli altri. Perchè i primi doveri sono verso
Maustro - Perchè questi sono il fondamento di ogni altro dovere. Senza i doveri verso Dio non si possono concepire, e non si possono imporre doveri verso gli altri ; o sup post che si possano imporre non avrebbero forza e perciò si dovrebbero imporre colla forza. Che forza o autorità può avere l uomo di comandare una cosa, se egli hon ,
'
.
.
la comanda in nome di una autorità a tut-
ti'superiore, cioè in nome di Dio?
i78
-
-
i
"
senza l'autorità di Dio come si farà a
' ,
giudicare quali sono i doveri verso gli altri ? e come si potrà dire : Questo è bene
questo è male? Si cadrebbe nella confusione
.
,
.
obbligatoria, ed efficace.
,
Che cosa ci comanda rispetto a Dio
Maestro - Ci comanda la Fede Senza Fede .
,
a Dio
.
\lai-stro - Hai visto dunque quanto sia sublime e conveniente all'uomo ciò che comanda la morale cristiana, e come questa
morale sia veramente divina. K non solo la
morale cristiana ?
ella dice è impossibile piacere non creile è condannato
Consigli Evangelici
,
Operaio - Si avrebbe la morale cosi detta laica cioè la negazione della morale che d e ve essere salda
179
,
Chi
.
Ci comanda la speranza Spera nel Signore, fa il bene, e ti pascerai delle sue ric.
chezze;
lo si capisce da ciò che essa vieta di fare, ma anche da ciò che consiglia di fare. Operaio - Ho sentito parlare spesso-di consigli evangelici. Che cosa sono questi con
-
sigli ? Maestro - Se tu hai da fare un viaggio,
puoi servirti di molti mezzi per arrivare al la meta. Prima di tutto puoi andare a piediT Se puoi andare in carrozza, meglio ancora. Se puoi andare in ferrovia meglio ancora, e meglio ancora se puoi andare in diretto. -
Ci comanda la carità Ama il Signore tuo .
.
con tutta la mente con tutto il cuore con " ,
,
tutte le forze; pregalo continuamente e os serva la sua parola Operaio - Che cosa ci comanda la morale -
.
cristiana rispetto a noi stessi ?
Maestro - Siate perfetti come è perfetto il
vostro Padre Celeste Chi è giusto si faccia ancor più giusto ; chi è santo si faccia ancor più santo Io vi ho dato l'esempio .
,
.
.
dice Gesù Cristo
,
affinchè facciate altret-
Così noi siamo a questo mondo per fare un viaggio verso al nostro ultimo fine, cioè a Dio. Quarè il mezzo comune indispensabile a tutti?
Osservare i comandamenti
della legge di Dio. Ma per chi vuol viaggia-
re in treno diretto, e conseguire il suo fine con più facilità, con più sicurezza vi sono ij così detti consigli evangelici. vivevi VV/L1»J*£** o" .
tanto. ?.
Operaio - Che cosa ci raccomanda la mora- * Operaio - Quali sono questi consigli evan le cristiana rispetto al nostro prossimo? gelici ? Maestro - Amatevi a vicenda
-
,
come io vi
ho amato : amatevi non solo a parole '
coll opera,
,
ma
amategli altri come voi stessi
.
Così mostrerete d'essere miei discepoli Amate anche quilli che vi odiano Siate miseri.
.
cordiosi
.
e otterrete misericordia. Date a
tutti ciò che si deve Beati i miti perchè .
,
possederanno la terra. Beati quelli che han* / no il cuor mondo e puro perchè vedranno Iddio
.
Operaio - Quanto semplici e insieme* quanto sublimi non sono questi precetti ! .
Makstro - Sono tre : Povertà volontaria ; Ca-
stità perpetua ; Obbedienza in ogni cosa che non sia peccato.
Operaio - Me li spieghi un po' meglia
Macstko - Segue il consiglio della povertà
volontaria chi rinuncia a ciò che possiede.
e si .spoglia di ogni cosa che non sia asso
-
lutamente nere 5 a ria alla vita.
Segue il consig io di castità perpetua chi rinuncia al matrimonio, ai piaceri della car
-
ne. per -vivere in perpetua continenza.
"
-
- 181 -
180 -
Segue il ccm.siglio dell'obbedienza chi si
spoglia persino della propria volontà per fare (jiiella dei superiori che lo guidano al bene.
Già lei mi ha insegnato che cosa sia pro-
fezia, e quale sia il suo valore. Ora mi dica le principali profezie. '
Operaio - R questi tre consigli evangelici
sono conveniefiti alla natura dell'uomo? A me sembrano anzi contrari perchè distruggono l uomo. Maestro - Così la pensa il mondo, che non '
pensa che l'uomo non è fatto per la vita presente, ma per la futura, non per sè ma ,
per Iddio, non per vivere da animale ma della vita da angelo E non sono tante volte le ricchezze che annientano Tuómo & lo rendono schiavo ,
.
Maestro - Tutta la Sacra Scrittura dett An-
tico Testamento è una profezia che riguar
-
da Gesù Cristo, è cóme la cornice, è come lo sfondo, il chiaro oscuro del gran quadro
in cui grandeggia la figura di Gesù Cristo. Per questo ti metterò sott'occhio le pro-
fezie che tanti secoli prima -descrivono il
grande Messia ; e poi ti metterò sott occhio le profezie che pronunciò Gesù Cristo stes'
so e che si avverarono con precisione.
Operaio - Va bene ; dunque incominciamo
non sono le soddisfazioni della carne, non
,
dalle profezie che parlano di Gesù tanti secoli prim della sua venuta.
Operaio - Ma se tutti praticano i consigli
Maestro - Dalle profezie contenute nell An-
sono la superbia e l'ambizione?
evangelici allora addio mondo addio com,
mercio
,
addio famiglia. Maestro - La perfezione è di pochi, non di tutti, sicché è moralmente impossibile che ,
tatti pratichino i consigli evangelici. Operato - Ma in che modo questi consigli
evangelici conducono alla perfezione l'uomo?
.
Maestro - Tre sono le radici del ricchezze
,
peccato: Ma
piaceri della carne, superbia
.
i tre consigli evangelici distruggono queste tre radici ; dunque distruggono il peccato, e perciò conducono più facilmente l'uomo alla perfezione
.
tico Testamentoo alcune riguardano la ve-
nuta di Gesù Cristo ; altre i suoi caratteri le sue
e le sue opere meravigliose ; altre Passione, Morte e Risurrezione.
Operaio - Quali ono le profezie che riguardano la venuta di Gesù Cristo?
Maestro - Profezia di Giacobbe. Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, ne il duce del-
la sua stirpe, finché non venga colui
"
che de-
ve essere mandato e che é l aspettazione delle genti. '
Operaio - E come si compì quésta profezia;? Maestro - Il regno d'Israele quantunque più numeroso e più forte di quello di Giuda.
andò distrutto ; invece quello di Giuda durò fino alla venuta di Gesù Cristo. Profezia di Daniele. Da quando uscirà
Le profezie
l
Operaio - 111 terzo carattere che móstra di
-
vina la Kivelazione Cristiana e mostra
'
in-
sieme che Gsù Cristo è vero rappresentante di Dio e Dio Egli stesso sono le profezie ,
.
'
editto per la riedificazione di
me, fino al Cristo principe vi
Gerusalemsaranno set-
te settimane e sessantaduc settimane, e sa
-
rai! di nuovo edificate le piazze e le mura-
glie in tempi di angustia.
- 182 -
H dopo le sessantadue settimane il Cristo
sarà ucciso e non sarà più suo il che lo rinnegherà popolo Operaio - Questa profezia mi pare molto oscura ; c ,
cepirà e partorirà un figliuolo che sarà chiamato Emanuele cioè Dio con noi. ,
.
*
'
storia
è bisogno di conoscere un po' di
Me la spieghi dlinque M aestro - Sappi che l'editto di Artaserse Longimano di riedifi .
.
nell'anno
care il tempio fu dato
3550 cioè nell'anno 453 avanti Cri-
sto. Sappi chq per sette settimane e ses tadue che fanno sess sanantanove settimane si intende settimane di anni Queste settima di anni sono uguali a ne arriva all'anno 30 d 483 anni coi quali si opo Cristo in cui incomincia la sua vita pubblica .
.
,
,
.
Dicendo poi il profeta che alla metà della slie e i sacrifici si accenna alla morte di Gesù Cristo che fu crocefisso e trentatre anni settantesima settimana verranno meno le o-
e mezzo
.
Eraio - Mi a
ccenni alcune riguardane i caratteri profezie che e le opere meravi-
gliose di Criiitò
.
Makstro - II profeta Michea predice che dovea nascere a Betl emme dicendo : Ma tu
Betlem non sei la minima fra le terre di Giuda : da te verrammi colui che deve essere dominatore in Israele e la generazione di lui è da principio, dai giorni dell'e,
ternità
.
Nel salmo 72 di D sta scrìtto Egli riceverà i doni avidde dei Re dell'Orientechee che con Lui incomincierà un'era nuova. Il profeta Isaia predice la strage degl'in-
nocenti : Una voce
s
'
udita in Rama te strida e pianto E'è Rachele che pianmolsuoi fi Ii e non ammette conforto ge i ;
.
" essi più non
sono
.
perchè
TI profeta Isaia predice che Cristo dovrà
nascere da una Vergine: Una Vergine con-
.
183 -
11 medesimo profeta dice altrove : Ci è nato un pairgoletto e il figlio è dato a noi ed ha sopra gli omeri suoi il principato ed ei si chiamerà per. nome l'A mm ir abile, il Consigliere, Dio il Forte, il Padre del se,
.
,
calo futuro, il Principe di pace. Opkraio - Ed ora mi dica le profezie che riguardano la Passione Morte e Risurre,
zione di Gesù Cristo.
M aestro - Davidde predice il tradimento di Giuda : Un uomo che era in pace con me a cui io mi confidava e che mangiava il mio pane, mi ha ordito un gran tradimento. Artche Zaccaria : Ed ei mi pesarono per ,
,
'
mia mercede trenta monete d argento.
Isaia predice : E' stato ucciso perchè ha
voluto, e non ha aperto la sua bocca. Come pecorella è stato condotto per essere immo-
lato. Disprezzato e l'infimo degli uomini. uomo di dolori e che conosce il patire ; ed era quasi piaga il suo volto, onde noi non ne , facemmo alcun conto.
Veramente i nostri languori egli ha preso sopra di sè, ed ha portati i nostri dolori, e noi lo abbiamo giudicato come un lebbroso, e come flagellato da Dio e umiliato. Ma egli è stato magato a motivo delle nostre iniquità, è stato spezzato per le nostre scelleratezze; il castigo cagione di nostra pace cade sopra di lui. e per le lividure di lui noi
siamo risanaci. Per questo egli acquisi eia le spoglie dei forti.
Il medesinio Isaia parla della resurrezione di Cristo : In quel giorno, il germe della radice di lesse, il quale è posto qual segno alle nazioni, lui le nazioni invocheranno, e
il sepoltro di lui sarà glorioso.
Parla e annunzia pure la propagazióne
della Chiesa di Cristo: Alzerò un segno,
,
,
su le genti
e di quei che saranno salvati ne
spedirò alle genti pel inare nell'Africa Gre,
cia alle remote isole a genti nella Udia e ,
,
'
per l me,
Italia che non- han sentito parlar di e non han veduta la mia gloria .
Operaio - Chi mi assicura che le profezie
che lei mi cita riguardino Gesù Cristo? kTaIvSTRO - Le profezie non sono da osservarsi separate ma tutte unite. Osservandole tutte unite si danno luce a vicenda e ,
'
s
accordano nella persona di Gesù Cristo
.
Opkraio - Permetta che le esponga un dubbio. Queste profezie furono proprio scritte tanti secoli prima? o furono scritte dopo e fatte passare come profezie?
[akstro - Il tuo dubbio fa da ridere. Gli ,
ebrei che sono come i nostri pedagoghi, che
sono i vigili custodi della Sacra Scrittura dell'Antico Testamento! e che conservano ,
vuol vedere, nò peggior sordo di chi non vuol sentire.
Alcuni degli Ebrei credettero perchè erano ben disposti, perchè virtuosi e sempli
-
ci. Vi credette il popolo in gerieraje, mera vigliato dei miracoli di Gesù Cristo, e me
-
-
no perfido degli Scribi, dei Farisei di al
-
lora. Vi credettero anche alcuni principi e grandi, che'per rispetto umarto stavano na * -
scosti.
OpKrato - Tanti altri però non vollero credere. perchè? I Makstro - Non vollero credere perchè aspettavano il Messia come un conquistatore, fon-
datore di un regno terreno, perchè non aspettavano da lui a.Hro che beni materiali. Altri non vollero credere perchè viziosi. Beati quelli che hanno il cuor mondo e puro perchè vedranno Iddio. Sono le stesse ragioni per cui tanti anche adesso non vogliono credere a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
ti assi-
Venne al mondo la luce, dice Gesù Cri-
curano che esse furono scritte tanti secoli prima. Lo stesso Gesù Cristo lo confermò piv
sto. e gli uomini amarono meglio le tenebre che la luce ; perchè Je loro opere erano mal-
con religiosa cura queste profezie
,
va ge.
.
volte. Investigate Egli disse, le Scritture ;
Imperocché chi
fa
male odia la luce, e
.
sono esse che danno testimonianza di me
.
O stolti e tardi di cuore a credere tutte
le cose dette dai profeti disse ai discepoli ,
di Rmmaus E cominciando da Mosè e da .
tutti i profeti spiegava loro in tutte le Scritture quello che lui riguardava .
Se credete a Mosè a me ancora dovete
non si accosta alla luce ai f nchè non vangano riprese le opere sue. Per questo non potevano cedere. Il perchè disse parimenti Isaia : Accecherò i loro occhi, e indurirò il loro cuore, afi f nchè co-
gli occhi non veggano e col cuore non intendano. e si convergano, e io li risani.
,
credere
perchè egli di me ha parlato. )|'iì:raio - Come mai gli Ebrei così gelosi cu stodi delle profezie che riguardano il Mes,
-
sia, non vogliono riconoscere Gesù Cristo per vero Messia?
Maestro - Non v'è peggior cieco di chi non
Le profezie di Gesù Cristo Operaio - Avrei caro sentire le profezie fatte da Gesù Cristo stesso, e che poi ebbero i! loro compimento.
186-
-
IS7 -
Makstsro - Appunto; e per dividerle con
Ecco che andianio a Gerusalemme, e il Figliuolo dell'uomo sarà dato nelle mani dei principi e dei sacerdoti e degli Scribi,
ordine ti accennerò colla autorità del Van,
gelo, ciò che Gesù Cristo predisse di se
stesso,
stoli nemici.
ciò che predisse intorno ai suoi Apo- "
e lo condancranno a morte. e_lo daranno in
e ciò che predisse riguardo ai suoi
,
balìa ai Gentili per essere schermito, e flagellato e crocifisso, ed egli risorgerà il terzo giorno (Matteo, c. 20).
Operaio - Mi piace e perciò mi dica quali ,
profezie Gesù Cristo ha fatto intorno a se
stesso
Predisse la sua risurrezione.
Distruggete questo tempio e in tre giorni
.
Maestro - Predisse la durata e la fine della sua missione
Ib riedificherò.
Alcuni dei Farisei gli dis-
.
Come Giona stette tre giorni e tre notti
sero: Partiti e va via di qua perchè Erode li vuole ammazzare E (iesù disse loro : An-
nel ventre della balena, così starà il Figliuo-
,
lo dell'uomo per tre giorni e tre notti nel
.
date e dite
.
quella volpe : Ecco che io scac-
seno della terra (Matteo, e. 12).
cio i demoni e opero guarigioni per oggi e per domani e per il di seguente bisogna " che io faccia mia strada perchè non si dà il caso che un profeta perisca fuori di Ge,
Le profezie sulla Chiesa
,
rusalemme (S Luca, c. 18). Predisse la sua passione e
OpKraio. - Viste le principah profezie che Gesti Cristo ha fatto riguardo a sè tesso,
.
morte,
po e le circostanze.
il tem-
mi accenni o ra sua Chiesa. .
Da indi in poi Gesù cominciò a indicare .
,
messo dal Padre mio; e voi trattenetevi in città finche sarete rivestiti della virtù dall alto (Luca, c. 24).
,
,
.
'
Predisse che la sua Chiesa si propagherà
.
'
notte
.
.
per tutta la terra.
'
E sarà predicato questo Vangelo del regno per tutta la terra, per testimonianza
Imperoccjiè sta scritto : Percuoterò
tutte le nazioni (-Matteo, c. 24).
il pastore e saran disperse le pecorelle del
l'redisse
gregge. Ma Pietro gli rispose e disse: Per quanto tutti fossero per soffrire scandalo per te, non sarà mai ch'io sia scandalizzato ,
sta notte prima che il gallo canti mi negherai tre volte (S Matteo, c. 26). .
,
.
Predisse la sua crocifissione
.
rin-
che la. §ua Chiesa subirà molte
persecuzioni.
Vi caccieranno dalla sinagoga, anzi ve
.
E Gesù gli disse: in verità ti dico che que-
la
MaKstro. - Predisse che la Chiesa riceverà lo Spirito Santo coi suoi doni. Ecco che io mando sopra di voi il pro-
ai suoi discepoli come bisognava che egli
andasse a Gerusalemme e ivi molte cose soffrisse dai seniori e dagli .Scribi e dai principii dei sacerdoti e fosse ucciso e risuscitasse il terzo giorno Predisse l'abbandono dei suoi discepoli e la negazione di Pietro Allora disse Gesù ai suoi Apostoli : ' utli. voi patirete scandalo per me in questa
alcune che riguardano
;
rà tempo che chi vi ucciderà
crederà di ren
dere onore a Dio. Vi ho dette queste cose affinchè, venuto quel tempo, vi ricordiate
che ve le ho dette (Giovanni c. 16). Predisse che la sua Chiesa crescerà come ,
-
188 -
Predisse ai suoi Apostoli grandi persecu-
il grano di senapa, e che non sarà mai distrutta.
zioni.
E' simile if regno dei cieli a un grano di seoàpa che un uomo prese e seminò nel suo campo. Questo grano sebbene la più picco-
Ecco che io vi maado come agnelli in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perchè vi citeranno nelle loro adunanze, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. E sarete condotti per causa mia dinanzi ai presidi, e ai re. Ma quando sarete posti nelle loro mani, ir bn vi mettete in pena. Non siete voi che parlate ; ma lo Spirito del Padre vostro.
,
la di tutte le semenze, cresciuta che sia è
maggiore di tutti i legumi e diventa un àlbero si grande che gli uccelli dell'aria vanno a riposare sui suoi rami (Matteo c. 13).' ,
,
Tu sei Pietro e.sopra questa pietra fab-
bricherò la mia Chiesa
,
e le porte dell'in-
ferno non avran forza contro di lei (Matteo, c. 16). Predisse la conversione Vangelo.
Le profezìe sui nemici
dei Gentili al
io vi dico che molti verranno dall'oriente'" e dall occidente e sederanno con Àbramo '
,
,
Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli : ma i i f gliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori (Matteo c. 8). ,
Operàio. - E quali profezie di Gesù Cristo riguardano gli Apostoli?
Maestro. - Predisse a Pietro il suo apo-
Opiìraio. - Quali profezie fece Gesù Cristo ai suoi nemici? Maestro. - Predisse a Giuda il suo tradit
mento.
In verità vi dico, che uno di voi mi tradi-
rà. Colui che mette meco la mano nel piat-
to, sarà il traditore. Ma Giuda rispose : Son io forse o Maestro? Disse Gesù: Tu l'hai
detto. E rivolto agli Apostoli : Tutti voi pa» tirete scandalo per me in questa notte; poi-
stolato, il primato la caduta, la conversione Gesù disse a Simone : Non temere ; d'ora innanzi sarai pescatore d'uomini Io da-
ché sta scritto : Percuoterò il pastore e sa-
rò a te le chiavi del regno dei cieli ; qualunque cosa avrai legata sulla terra sarà legata anche ne' cieli ; e qualunque cosa a-
(Matteo e. 26).
,
.
.
vrai sciolta sulla terra sarà sciolta anche
nei cieli.
In verità ti dico che questa notte prima
che il gaillo canti mi negherai tre volte Predisse ai discepoli quello che loro sa,
.
rebbe accaduto andando a Betfage
. '
Andate nel castello che vi sta di fronte / ,
e subito troverete legata un'asina e con essa l asinelio; scioglietela e conducetemela ,
'
.
E se alcuno vi dirà qualche cosa
,
dite che
il Signore ne ha bisogno : e subito ve la cederà. E così avvenne (Matteo c. 21). ,
ran disperse le pecotelle dal gregge. Ma risorto che io sia, vi precederò nella Galilea. Predisse ai Giudei la punizione delle loro colpe. 1 Gerusalemme, Gerusalemme che uccidi i
profeti, e lapidi coloro che ti, soh mandati, quante volte ho voluto io radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini
sotto le ali, e non hai voluto. Ecco che la
-
vostra casa sarà lasciata deserta (Matteo c 23). Predisse ciò1 che avrebbe pteceduta la .
distruzione di Gerusalemme.
Badate che alcuno non'vi inganni. Molti
-
190 .
verranno nel nome mio dicendo: lo sono il Cristo; e sedurranno molta gente Quando vedrete l'abbominazione e la de.
*
solazione
Quarto carattere delia Rivelazione I miracoli di Gesù Cristo
del luogo santo, predetta dal prò-.
feta Daniele, quelli che si troveranno nella Giudèa fuggano ai monti, e chi si troverà
sopra il solaio, non scenda a prendere qualche cosa di casa sua,, e chi sarà nel campo
non ritorni a pigliar la sua veste Allora se alcuno vi dirà : Ecco questo è il Cristo ; non date retta. Imperocché usci? .
'
ranno fuori dei falsi profeti, e faranno co; se prodigiose, per trarre nell'inganno anche gli eletti. ,
Ecco che io ve l'ho predetto (Matt. c. 24)
.
OpKraio - La distruzione di Gerusalemme
fatta dai Romani 70 anni dopo la nascita di Gesù Cristo, si può chiamare vera profezia ? non c'erano le cause che produssero questo terribile fatto?
MaKSTRO - No. Gli stessi storici profani attestano che allora non c'era alcun segno di ciò che poi sarebbe avvenuto. Gerusalem-
me era nel suo fiore, e nella pace perfetta Opkraio - E si avverarono completamente .
le predizioni di Cristo? MaKstro - Completamente 1 Giudei, ripudiato il vero Messia, e pure ricordando le loro profezie credettero giunto il momen.
to della riscossa, e sedotti da impostori e falsi profeti, inaspriti dalla durezza del governatore romano, si ribellarono. E prima l'imperatore Vespasianoi, e poi suo figlio
Tito cinsero d'assedio la città che fu com,
pletamente distrutta col suo tempio. I. Giudei perirono in gran numero per fame e peste; molti furono crocifissi molti fatti prigionieri. D allora in poi il popolo ebreo fu sparso sulla faccia della terra senza tempio. senza legge, senza trono, senza altare. ,
'
Opi-raio - [fi quanto alle-profezie pronuu aiate da Gesù Cristo basta cosi. Continuiamo il nostro cammino.
Mai-s'ì'ro - Passiamo dunque al quarto carattere della
Rivelazione
e
avrai
'
un altra
prova che la Rivelazione cristiana è veramente divina.
Diamo un occhiata ai mira'
coli operati eia (ìesù Cristo. OpKRAIÒ - Ciò che s'intende per miracolo, che il miracolo è possibile, e che Iddio solo lo può fare, perchè Egli solo come padrone assoluto, può mutare le leggi della natura. lei me l'ha mostrato. Ma è proprio véro che Gesù Cristo abbia fatti questi miracoli? MaKstro - Anche questo te l'ho mostrato. Non tutti ma in gran parte sono narrati dai
Vangeli. I Vangeli hanno una autorità molto superiore ad ogni altro libro storico. Dunque i miracoli descritte dai Vangeli sono veri. Opi'RAio - Ma questi miracoli Gesù Cristo li ha fatti per provare che Egli era mandato
da Dio, e che da Dio era la sua dottrina?
M austro - - Certamente. Mai più Dio conferma col miracolo ciò che è falso.
Lo. stesso Gesù Cristo l'ha dichiarato più volte.
«Le opere che io faccio mi rendono testimonianza che il Padre mi ha mandato.. >
«Le opere che io fo in nome del Padre mio, queste attestano di me. Se io non fo le opere del Padre mio, non mi credete; ma se le fo, credete alle opere. Sé non volete credere a me».
Interrogato dai discepoli di Giovanni Battista se egli fosse il Messia, disse : Andate da Giovanni, e riferite quello che vedeste e udiste: i ciechi vedono, gli zoppi cam-
*
192 -
-
-
minano i sordi odono, i lebbrosi sono mon,
dati, i morti risorgono e si annunzia ai poveri il Vangelo. ,
Opkraio - Ho inteso
Mi parli allora dei prin-
.
Gipali miracoli compiuti da Gesù Cristo.
MaKSTRO - Per procedere con ordine li dividerò in varie classi Miracoli sui demoni sulle malattie sulla natura, sulla morte sui .
,
,
pensieri occulti.
«Chi non è meco è contro di me ; e chi
Liberò dal demonio alcuni infelici di Gè-
Operato - Quali miracoli Gesù Cristo ha compiuto sui demoni ?
Maestro - Liberò dal demonio l'ossesso di Cafarnao.
«Ed eravi nella Sinagoga un uomo posseduto dallo spirito immondo il quale e-
sclam ò : Che abbiano noi a fare con te Ge'
,
sù Nazareno? sei tu venuto per mandarmi in perdizione? Io so chi sei Santo di Dio. ,
« E Gesù Io sgridò dicendo : Taci e par-
titi da costui
.
«E lo spirito immondo dopo averlo stra,
ziato uscì urlando forte da lui. E tutti re,
starono meravigliati tanto che si domanda,
rono gli uni agli altri : Che è mai ciò e qual nuova dottrina è questa? Poiché egli comanda con autorità anche agli spiriti immondi e lo obbediscono» (S. Marco *c. i). Liberò dal 4emorn"o il cieco muto. «Allora gli fu presentato un indemoniato cicco e muto e lo guarì in guisa che par.
> .
«K tutte le turbe stupefatte dicevano : E' forse questo il figliuolo di David? «Ma i farisei udito questo dissero : Co-
stui non caccia i demoni se non per opera di Beelzebub principe dei demoni. ,
"
«Gesù però conosciuti i loro pensieri disse loro : Qualunque regno diviso in contrari partiti sarà devastato. Ma se Satana discaccia Satana, egli è in discordia con sè medesimo : come dunque può stare in piedi il regno di lui? Che se per mezzo dello Spirito di Dio io caccio i demoni, è dunque certo, che è giunto a voi -il regno di Dio. meco non raccoglie disperde». (S. Matteo cap. T2).
I miracoli sui demoni
lava e vedeva
193-
rasa.
«Ed essendo egli sbarcato al di là del lago nel paese dei Geraseni gli vennero incontro due indemoniati che uscivano da una
sepoltura, ed erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. «E gridarono tosto: Che cosa abbiamo noi da fare con te, o Gesù figliuolo di Dio ? Sei tu venuto qui prima del tempo a tor:
mentarci ? '
« Non lontano da essi v era un gregge di porci che pascolava. E i demoni lo prega vano dicendo : Se ci cacci di qui mandaci in quel gregge di porci. Ed egli disse loro: Andate. E quelli essendo usciti entrarono nei porci, i quali tosto con grande impeto si gettarono nel mare, e vi perirono». (S. Matteo cap. 8). Liberò dal demonio la figlia della Cananei.
«E partitosi Gesù da quel luogo si ritirò dalla parte di Tiro'e di Sidone. «Ed ecco una donna Cananea uscita da
quei dintorni, alzò la voce, dicendogli : Abbi pietà di me, o Signore figliolo di Davidde : la mia figlia è malamente tormentata dal demonio. Mie Porte di Gerusalemme
7
.
Hip
-
- 194 -
Ubero dal demone la donila curvatà.
Ma egli non le disse parola. E accostatosi a lui i discepoli lo pregavano : Spediscila, perchè ci grida dietro. «Ma egli rispose: Non sono stato mandato se noii alle pecorelle perdute della casa
«Ed ecco una donna la quale da diciotto ,
anni aveva uno spirito che la teneva amma-
lata, ed era curva e non poteva in nessun
modo guardare in alto «E Gesù vedutala la chiamò a sè e le disse : Donna tu sei sciolta dalla tua infermità .
d'Israello.
«Ma quella se gli avvicinò e lo adorò dicendo: Aiutami. Ed egli le rispose: Non si deve prendere il pane dei figliuoli per dar-
.
E le impose le mani e immediatamente fu ,
x
raddrizzata
ca, 13).
lo ai cani.
«Ella però disse : Benissimo o Signore ;
,
e glorificava Iddio». (S. Lu-
'
I miracoli sulla natura
anche i cagnolini mangiano le bricciole che cadono dalla tavola dei loro padroni. «Allora Gesù rispose: O donna, grande è la tua fede ; ti sia fatto secondo il tuo
desiderio. E da quel punto fu risanata la sua figlia». (S. Matteo, cap. 15). Liberò dal demonio il lunatico.
«Essendo egli giunto dove erano le turbe, se gli accostò un uomo, e si gettò ai suoi piedi dicendo : O Signore, abbi pietà di mìo figlio, perchè è lunatico e soffre molto ; cade spesso nel fuoco e nell'acqua. L'ho presentato ai tuoi discepoli e non hanno potuto sanarlo.
«Ma Gesù rispose : O generazione incredula e perversa ! sijio a quando sarò con voi? sino a quando vi sopporterò? Menatelo qui da me. «E Gesù sgridò il demonio ; questo uscì dal fanciullo, il quale fu risanato. «Allora i discepoli presero in disparte Ge-
sù e gli chiesero : Per qual motivo noi non abbiamo potuto cacciarlo? Rispose loro Gesù : Per la .vostra, incredulità. In verità vi
dico: Se avrete fede quanto un granello di
senapa, potete dire a questo monte: cambia posto, e Io cambierà ; e nsesuna cosa sarà a voi impossibile. Ma questa sorte di demoni non si può cacciare se non coll orazìone e col digiuno». (S. Matteo, cap. 17). '
193 -
Operaio - Mi preme sapere quali miracoli Gesù Cristo ha operato sulla natura .
Maestro - Il miracolo della conversione dell acqua in vino. '
«Tre giorni dopo vi fu uno sposalizio in
Cana di Galilea ; ed ivi era la Madre di Gesù. E fu invitato anche Gesù coi suoi discepoli alle nozze Ed essendo venuto a mancare il vino disse la Madre a Gesù: Non .
hanno più vinp. Gesù disse ai servi: Empite d acqua quei vasi di pietra Ed essi li riem'
.
pirono. E Gesù disse loro: Distribuitene ai convitati.
«Appena il maestro di casa assaggiò l'acqua cambiata in vino squisito, non sapendo -il miracolo chiama lo sposo e gli dice: ,
Come mai hai serbato il vino migliore per
,
la fine del pranzo?
«Così Gesù in Cana di Galilea cominciò a far miracoli
manifestò la sua gloria e in lui credettero i suoi discepoli» (S. Gio,
.
vanni
,
cap. 2).
I . Altro miracolo fu la* pesca straordinaria che per comando di Gesù fecero gli a-
postoli.
«Finito ch'ebbe di parlare disse a Simone : Avanzate in alto e gettate le vostre reti per la pesca.
- 196 -
«E Simone gli rispose: Maestro, ci slamo affaticati tutta la notte e non abbiamo
preso nulla ; tuttavia sulla tua parola getterò le reti.
«E presero tale quantità di pesci che le
Cesu Cristo camminò sulle acque/ Alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso ai suoi discepoli camminando siili "
,
mare.
«I discepoli vedufploi camminare sull'on-
reti si rompevano. Ed empirono tutte e due le barchette, tanto che quasi si affondavano». (S. Luca, cap. 5). Gesù Cristo acquetò d'improvviso una
da, si turbarono e dicevano: Questo è un fantasma. E per lo spavento si misero a
burrasca nel mare. «Ed essendo montato nella barca lo seguirono i suoi discepoli. Quand ecco una
no io, non temete.
'
gran tempesta si levò nel mare tanto che la barca era coperta dalle onde. Ed egli dormiva.
gridare.
V
i
«Ma subito Gesù parlò loro e disse: So-
«E Pietro gli rispose: Signore se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua «Ed egli rispose; Vieni Pietro sceso dalla barca camminava sopra le acque per an,
.
.
,
«Ed accostatisi a lui i suoi discepoli, lo
svegliarono dicendo.: Signore, salvateci siamo perduti. «E Gesù disse fbro : Perchè temete, uo-
mini di poca fede? E comandò ai venti e al mare ; e si fece gran calma. Onde la gen-
te meravigliata diceva: Chi è costui al quale obbediscono i venti ecl il mare?». (S. Matteo, c. 8). La moneta nella bocca del pesce.
«Ed essendo andato in Cafarnao, si ac-
costarono a Pietro quelli che riscuotevano le tasse, e gli dissero : Il vostro Maestro non paga la tassa?
«E Pietro rispose: Certamente. Ed entrò in casa. Ma Gesù Cristo lo prevenne, e gli disse: Che te ne pare, o Simone? Da chi ricevono il tributo i re della terra? dai pro-
pri figliuoli o dagli stranieri? Dagli stranieri, rispose Pietro. E Gesù soggiunse: Dunque i figliuoli sono dispensati. Però per non recare ad essi scandalo va al mare getta
l'amo
,
e prendi il primo pesce: aprigli la
bocca e vi troverai una moneta. Pigliala e
paga per me e per te». (S. Matteo, c. 17).
dare a Gesù.
«Ma osservando che il vento era gagliardo, s'impaurì e incominciando a sommergersi, gridò: Signore, salvami. «Gesù stese tosto la mano lo prese e gli disse: O di poca fede perchè hai dubitato?» '(S. Matteo 14). ,
,
,
,
Gesù moltiplicò i pani.. .«Gesù chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Ho pietà di questo popolo perchè ,
,
sono tre giorni che non si distacca da me,
e non ha niente da mangiare e non voglio mandarlo, a casa digiuno perchè non venga meno per via. ,
«E gli dissero i discepoli : Ma dove caveremo noi in un deserto tanto pane da saziare turba sì grande? «E Gesù disse loro : Quanti pani avete
voi ? Ed essi risposero : Sette ed alcuni pe-
sciolini.
«Ed egli ordinò alla turba che sedesse per terra. E presi i sette pani ed i pesci, e rese grazie, li spezzò e li diede a suoi discepoli e per essi al popolo.
.
«E tutti niangiarono e si saziaróno e tie avanzairono sette sporte piene. Quelli che avevan mangiato erano quattromila persone, non contando i ragazzi e le donne». (S Matteo, 15).
'
'
«Quand ecco un lebbroso acoostatos i a lui lo
adorava dicendo : Signore, se vuo;
.
puoi mondarmi.
.
Gesù Cristo fece in un attimoi inaridire un fico.
,
,
«Nel ritornare da Betania in Gerusalem- ! me, Gesù ebbe fame. E vedendo lungo la strada una pianta di fico, s accostò ad essa, ì e non vi trovò altro che foglie e le disse: Non nasca mai più da te frutto in eterno. '
E subito il fico si seccò.
«Avendo ciò veduto i discepoli, meravigliati dicevano: Come si è seccato in un attimo ?
Gesù Cristo guarì dieci lebbrosi «K stando per entrare in un certo villaggio gli andarono incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono in lontananza e al.
,
,
zarono la voce dicendo : Maestro Gesù ab.
bi pietà di noi
rità vi dico che se avrete fede e non vacillerete, farete non solo ciò che avvenne di '
questo fico, ma quand anche diceste a questo monte: Levati e gettati in mare, sarà
fatto». (S. Matteo, c. 21).
,
tevi ai sacerdoti. E mentre andavano resta-
rono sani». (S. Luca c. 17). Gesù Cristft guarì un paralitico. . «Quand ecco gli presentarono un parali tico giacente nel letto E veduta Gesù 1; loro fede, disse al paralitico: Figliuolo confida; ti sono perdonati i tuoi peccati. '
.
«E "subito alcuni Scribi dissero dentro d sè: Costui bestemmia. "
Altro mitracolo di Gesù Cristo fu la tra-
sfigurazione. / «Gesù prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li menò separatamente sopra un alto monte. E fu dinanzi ad essi trasfigurato. E il suo volto era luminoso come il sole, e le 'sue vesti bianche
come la neve». (S. Matteo, c. 17).
«E avendo Gesù veduti i loro pensieri disse: Perchè pensate male in cuor vostro ' che è più facile dire: Ti son rimessi ì tuoi peccati, o dire: Sorgi e cammina? «Ora afinchè voi sappiate che il Figlio!' < dell'Uomo ha la podestà sopra la terra di rimettere i peccati, disse al paralitico: Sor 1 prendi il tuo letto, e vattene a casa tua. Ed egli si rizzò e tornò a casa sua».-fS Matteo, e 9). Guarì un altro paralitico. .
"
,
Miracoli di G. Cristo sulle malafh'e Operaio - Mi ha detto che Gesù Cristo ha
cpmpiuto diversi miracoli
sulle malattie.
Quali sairebbero? Maestro - Se ne contano quindici. Gesù Cristo guarì miracolosamente un -
,
lebbroso.
.
«Gesù mirateli disse: Andate e mostra,
«Ma Gesù rispose e disse loro: In ve-
"
«Gesù stese la mano lo toccò dicendo:
Lo voglio, sei mondalo. E subito fu mondato /lalla sua lebbra). (S. Matteo c. 8).
.
,
«Essendo la festa dei Giudei. Gesù se n ; andò a Gerusalemme. Ve-a Gerusalemm >
la probatica piscina con citìque portici, nt: quali giaceva gran turba di ammalati, di ciechi, di zoppi, di paralitici, i quali aspel tavano il movimento dell'acqua per gettai ,
visi dentro e guarire;
è
- 200 -
«Ed éravi ufi u.vino Infermo da trentotto annk E Gesù mirai dolo, e conosciuto ch e
«Ed essendo andato Ges'i a casa di Pietro, vide la suocera di lui ili letto colla feb-
'
-
ra di età avanzata g.;
disse: Vuoi tu essere
bre.
risanato ? «E l'infermo
gli fri, pose : Signore, non ho un uomo che mi getti nella piscina quan- I do l'acqua è agitata ; pen. iò sempre un altro ; vi scende prima di me. «Dissegli Gesù: Alazti, prendi il tuo letticciuolo e cammina.
«E in quell istante colui diventò '
,
.
Matteo,
c. 8). Gesù Cristo'guarì il cieco nato
"
Giovanni, c. 5).
Gesù Cristo guarì l'uomo d. Ila mano inaridita.
.
«Passando vide Gesù un v omo cieco dal-
la nascita. E i suoi discepoli gli domandarono: Se costui è nato cieco
sano,
prese il suo letticciuolo, e camminava». (S.
«E toccò la snano e la : ebbre scomparve; ed ella si alzò e servha ad essi» (S.
,
dei suoi genitori?
è colpa sua o
«Rispose Gesù : Nè egli nè i suoi genitori han peccato; ma perchè in lui si manifestino le op re di Dio «Ciò detto sputò in terra e fece con lo sputo del fang;o e ne fece un'i npiastro sopra gii occhi del cieco e disseg i : Va e lavati nella piscina di Silom (pa ola che si.
«Ed ecco un uomo che aveva la mann
arida. 1 Farisei interlrogaronc Get t dicendo : E' lecito rendere la sanità in gi "«rno di sabato ? Ma egli rispose loro : Chi t. a voi avendo una pecora, se questa venga
ca-
dere nella fossa in giorno di sabato, .Moè di festa, non la piglia e tira fuori?
«Ma quanto è più un uomo di una p ,cora. Dunque è lecito far benefici anche ir
giorno di sabato. ? «AJlora disse a quell uomo : Stendi la tua a mano. Ed egli la stese, e divenne sana come l altro». (S. Matteo, c. 12). Gesù Cristo guaì r l'emoroissa. «Quand ecco una donna, che da dodici '
'
'
'
anni potiva una perdita di sangue s aoco sto a Gesù per di dietro e toccò il lembo della - sua veste. Imperocché diceva flra sè Soltanto che io tocchi la sua veste sarò guarita.
«Ma Gesù rivoltosi
,
,
gnifica Messo). Andò, si lavò e tornò che vedeva.
«Non credettero però i Giude che eg i fosse stato cieco e avesse rici perata la "
,
vista, if nché non ebbero chiamati 3 suoi genitori. Risposero loro i genitori: lappiamo che questi é nostro figliuolo e cht nacqu* cieco. Come ora vegga non sappia io : domandatene a lui ; ha i suoi anni pan 1 da sè. ,
«Così parlarono i genitori di lui perchè avevano paura dei Giudei i quali a ,'evano ,
,
stabilito che
se alcuno avesse ricoi; osciu-
,
to Gesù per il Cristo fosse cacciato fuori dalla Sinagoga. ,
«Chiamarono il cieco lo interroga, ono ripetutamente e restando s ldo nel con is,
,
e miratala, disse:
sare la verità, lo cacciarono dalla Sinago ga
Sta di buon animo, o figlia, la tua fede ti
«Sentito dire Gesù che lo avevano a c*
.
ha salvata. E 3a quel punto là donna fu
ciato fuori
libera. (S. Matteo, c. 9). Gesù Cristo guarì la suocera di Pietro.
se: Credi tu nel Figliuolo di Dio? Rispose quegli : Chi é egli o Signore, affinchè in
,
e avendolo incontrato,
gli di ;-
,
\
4
-
lui creda ? Disse Gesù : Lo hai veduto ; egli
ora ti parla. .. «Allora quegli disse : Signore, io credo. K prostratosi lo adorò. E Gesù disse : Sono venuto a questo mondo. per far giudizio ; onde quei che non vedono, veggano, e quei che vedono diventino ciechi». (S. Giovanni, c. 9). Gesù Cristo guarì il cieco di Betsaida.
203 -
ciechi che stavano a sedere lungo la strada
.
avendo sentito dire che passava Gesù alzarono la voce dicendo: Signore Figliuolo di-Davide abbi pietà di noi «Ma il popolo li sgridava perchè stesse,
,
,
.
ro quieti. E quelli gridavano più forte : Si-
gnore. Figliuolo di Davide." abbi pietà di
noi.
«E giunsero a Be saida e gii fu presen-l
«E Gesù si fermò e chiamatili disse lo-
tato un cieco, e lo supplicarono che lo toc-
ro : Che volete ch'io vi faccia ? - Signore
casse.
risposero che si aprano i nostri occhi
~~
,
«K preso il cieco per mano lo menò fuori del borgo : e avendogli sputato negli occhi e impostogli le manft gli .domandò se ,
vedeva nulla.
«Ed egli alzati gli occhi, disse: Vedo uo-|
mini camminare simili ad alberi.
«Indi Gesù impose di nuovo le mani so-j
pra di lui, e cominciò a vedere e fu sanato
in modo che vedeva tutte le cose distinta-
mente». (S. Marco, c. 8).
/
Guarì altri due ciechi.
hi pietà di noi. Quando giunse a casa i eia chi gli si presentarono. E Gesù disse loro:
Credete voi che- io vi possa far questo ? GÌ
risposero: Sì, Signore. «Allora toccò loro gli occhi dicendo : Siavi fatto secondo la vostra fede. E s aprirò' '
no i loro occhi e Gesù li minacciò dicendo;
Badate che nessuno lo sappia. «Ma coloro, essendosene andati, ne spar
serò la fama per tutto il paese:».-(S. Matteo ,
.
.
.
1
Gesù Cristo guarì due ciechi presso Ge; .
.
.
«E Gesù mosso a compassione di loro e subito videro e lo seguirono». (S Matteo, 20). Gesù. Cristo guarì il sordo muto ,
toccò i loro occhi
,
.
.
.
«Gli fu presentato un uomo sordo e mu-
to, e lo supplicarono a imporgli la mano «E Gesù trattolo in disparte dalla folla .
,
,
gli mise le sue dite nelle orecchie, e collo
solito toccò la sua lingua : e alzati gli occhi verso il cielo sospirò e disse: Apriti E tosto s'aprirono le orecchie si sciolse ì) nodo della sua lingua e parlava rettamente .
«Quindi partendo Gesù, due ciechi lo seguirono gridando: Figliuolo di Davide, am
e 9)-
,
rico.
«Neiruscir da Gerico andò dietro a lufl dua '
una gran turba di popolo. Quand ecco
,,
.
«Ed egli ordinò loro di non dir nulla a nessuno. Ma per quanto lo raccomandasse tanto più lo esaltavano dicendo: Ha fatto
bene tutte le cose ; ha fatto cj e odano i sordi e parlino i muti» (S. Marco c. f). .
Gesù Cristo guarì l'idropico
,
.
«Ed avvènne che essendo Gesù entrato in
giorno di sabato nella casa di uno dei capi dei Farisei oer ristorarsi questi gli tenevano eli occhi addosso ,
.
«Ed ecco che un certo uomo idropico se
gli pose davanti. E Gesù nrese a dire ai dottori della lefifge e ai Farisei : E' lecito risanare in giorno di sabato? «Ma quelli tacquero Ed etrli toccatolo .
lo risanò, e lo lasciò andare» CS. Luca, 14). .
-
204 -
205 -
In verità vi dico che io non ho trovata fede così grande in Israele Molti verranno dal-
Gesù Cristo guarì il i f glio del principe di Cafarnao.
.
l'occidente
«Andò Gesù di nuovo in Cana di Galilea dove aveva cambiata l'aicqua in vino Ed
Abramo
e dall'oriente e sederanno con ,
Isacco e Giacobbe nel regno de' cieli : .ma i figlioli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori; ivi sarà pianto e
.
eravi in Cafarnao un cortigiano del re che aveva un i f gliuolo ammalato. «E avendo questo sentito dire che Gesù ,
,
stridore di denti
.
«Allora Gesù disse al Centurione: Va e
dalla Giudea era venuto nella Galilea andò
,
ti sia fatto come hai creduto
,
da lui e lo pregò che volesse recarsi a guarire il suo i f gliuolo moribondo.
.
«E nello stesso momento il servo fu guarito». (S. Matteo c. 8).
«Gli disse Gesù : Voi se non vedete mi-
,
racoli non fcredete. Il regolo gli rispose : Vieni, ó Signore prima che lì mio figlio muoia. Gesù gli disse : Va il tuo i f glio vive. ,
MopH risuscifaH da Gesù Cristo
Egli prestò fede alle parole dette da Gesù e partì.
Operaio - Il maggiore dei miracoli è il far risorgere uno che è morto Gesù Cristo Ri-
«E quando era già verso casa gli corsero incontro i
servi
.
dandogli la lieta nuova che il suo i f gliolo stava bene. Domandò ad
suscitò anche i morti? ?
,
Maestro - Il Vangelo ne parla chiaro Egli risuscitò la i f glia di Giairo. Uno dei principali s'accostò a Gesù e Io adorava dicendo : Signore or ora la mia i f gliola è morta ma vieni, poni sopra di lei la tua mano e vìvrà. E Gesù alzatosi gli andò dietro coi suoi discepoli. «Ed essendo arrivato alla casa di quel principe, e avendo veduto i musicanti e lina turba di gente che faceva molto strepito, disse: Ritiratevi perchè la fanciulla non .
essi in che ora avesse incominciato a star meglio. E quelli risposero : Ieri all ora set-
,
'
tima lasciollo la febbre.
"
,
«Riconobbe perciò il padre-che quella era la stessa ora in cui Gesù gli aveva detto : Il tuo figliuolo vive. E credette egli e tutta la sua casa». (S. Giovanni, c. 4).
Gesù Cristo guarì il servo del Centurione. Entrato che fu in Cafarnao andò a trovarlo un centurione, raccomandandosi a luì "
e dicendo : Signore, il mio servo giace in letto ammalato di paralisi nella mia casa
,
ed è malamente tormentato.
,
.
è morta, ma dorme. Ed essi si burlavano di lui.
I '
«Quando poi uscì tutta la gente, egli en-
«E Gesù gli disse : Io verrò e lo guarirò.
trò, prese la fanciulla per mano, ed ella si
«Ma il centurione rispose: Signore, ì® non son degno che tu entri sotto il mio tetto : ma di' solamente una parola, e il mìo
«E se ne sparse la fama per tutto il pacse». (Matt. c 9). -
servo sarà guarito.
«Gesù udite queste parole ne restò ammirato, e disse a coloro che lo seguivano :
alzò.
Gesù Cristo risuscitò il i f glio della vedo-
va di Naim.
«Egli andaya a una città detta Naim. ed
4
-
-
206 -
«Gesù pianse. «Arrivò al sepolcro : era una caverna c
erano con lui i suoi discepoli e una gran turba di popolo. «E quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori per essere sepolto il figlio di una madre vedova, e gran numero di persone della città; l accompa-.
sopra una pietra. Fu levata la pietra. Gesù fatta una preghiera, gridò: Lazzaro, vieni fuori. .
.
'
/
,
,
«E subito il morto uscì, coi piedi e- le mani
gnavano.
"
legate, e 'coperto il volto con un su-
dario.
mosso: a com-
«E vedutala il Signore passione di lei, le disse: Non piangere. E ,
207 -
:
- * ?
«E Gesù disse loro: Scioglietelo e lasciatelo andare». (S. Giov., c. il).
awicinossi alla bara e la toccò, e disse: O
giovanetto, sorgi. «E il morto si alzò a sedere, e cominciò
Gesù Cristo vero Dio
a parlare. Ed egli lo rendette a sua madre». (S. Luca, c. 7).
.
Operaio - Gesù Cristo è il vero Messia, cioè il messo di Di'o, la dottrina che ha insegnato
_
Gesù Cristo risuscitò Lazzaro. «Allora disse Gesù chiaramente ai suoi
è la dottrina divina perchè presenta i carat-
discepoli : Lazzaro è morto ; e ho piacere per ciascuno di voi di non essergli stato vi-
teri della rivelazione: .
.
3
tro giorni.*
4
«Marta subito che ebbe sentito che veni-
'
suoi miracoli, l'ha mostrato in tutta la sua
morirà in eterno. Credi tu questo? «E Marta : Sì. o Sieriore. io credo che tu sei il Cristo, il EiVlio di Dio vivo che sei venuto ìn questo mondo. . «Gesù allora vedendo Marta e Maria niancrenti fyér la morte del fratello, e pian"
9
vita.
ultimo giorno.
«E Gesù : To sono la risurrezione e la vita : chi in me crede sébben sia morto vivrà. e chiunque vive e crede in me, non
enti
Giudei che erano con loro, fremè
internamente e si turbò, e'disse: Dóve l'a-
vefr3 oosto? Gli risposero: Sigrioré; vieni e vedi,
Fu confermata dai miracoli.
.
Maestro. - E' vero Figlio di Dio. Egli stesso l ha detto più volte, l'ha confermato coi
.
l
Ha la prova esteriore della profezia.
.
Però Gesù Cristo è anche Figliolo di Dio ?
va Gesù gli . andò incontro e gli disse : Signore. s.e eri qui non moriva mio fratello. «Disse Gesù : Tuo fratello risorgerà. «Gli rispose Marta: Si che risorgerà nel'
E' conveniente alla natura dell'uomo.
2
«Arrivato Gesù, lo trovò sepolto da quat.
E' conveniente alla grandezza di Dio.
r
cino, afinchè crediate. Andiamo da lui.
Perciò o si deve ammettere che Gesù è
stato un ingannatore, ciò che sarebbe as 1
-
surdità e bestemmia, o credere ch'egli è vero Figlio di Dio fatto uomo. Operaio. - Oltre che dalle sue parole e dai ,
suoi miracoli come si mostra anche da altre circostanze della sua vita che Gesù Cristo e l'Uomo Dio?
Maestro. - Questi due opposti Uomo e Dio si vedono dagli opposti che accompagna
-
rono la sua vita. '
Nella capanna di Betlemme l uomo il più meschino, negli Angeli sopra la capàn
-
- 208 '
na e nella Stella d Oriente il Dio. Nella
essendo gli uomini un puro spirito. Perchè era conveniente che prendesse l umana natura, la quale era stata viziata per il pec-
fuga d'Egitto l'uomo nella protezione del
'
,
cielo è il Dio. Nella nascita da una donna l uomo; nella nascita da una donna Ini'
'
'
macolata e Vergine
cato di Adamo.
il Dio.
,
Incarnazione di Dio
Nella puriiicazione della madre e n lla
sua presentazione al tempio l'uòmo; nella gioia e nella profezia di Simeone il Dio Nella visita al tempio di Pasqua l'uo,
Operaio - Delle tre Persone Divine quale
.
,
'
s è incarnata? Maestro - La seconda Persona cioè il Fi-
,
mo ; nella meraviglia dei Dottpn per' la
sua sapienza il Dio
Nell'orto
l'
del
,
gliolo, il Verbo di Dio. OpEr*:o - Perchè s'incarnò il Figliolo e non il Padre e lo Spirito Santo?
.
Getsemani l'agonia del-
uomo; nei nemici atterrati alla sua pa-
rola la potenza di un Dio
.
Nella Cena pasquale cui suoi apostoli l uomo ; nel dire al panes Questo è il mio Corpo e al vino : Questo è il mio Sangue
.
Maestro - Per mezzo
,
rate.
,
il vero Dio Nella sua
Passione, nelle sue piaghe
,
in
,
ti il Dio.
'
Nella sua morte obbrobriosa e crudele l uomo ; .
,
nelle sue ultime parole di perdo-
Il Verbo "è la Sapienza di Dio. Era dun-
no, e nella commozione della natura il Dio
'
que conveniente che l uomo caduto per a-
.
.
Nella .sepoltura, l'uomo ; nella Risurre-
zione il Dio
,
Padre, Era dunque conveniente che a rifare nell'uomo l'imagine di Dio, guasta dal peccato, venisse in terra l imagine consustanziale, causa esemplare di ogni cosa.
ciò che patì l'uomo; nel modo con cui pa'
furono
Il Verbo è l'immagine consustanziale del
.
«
del Verbo
create tutte le cose. Era dunque conveniente che per mezzo del Verbo fossero restau-
,
'
more di una falsa scienza, fosse dalla vera
.
OpKraio. - Ma perchè Iddio s'è incarnato e fatto uomo? MÀKSTRO - Per liberare l uomo dal demo'
.
nio, e renderlo ancora simile a Dio
.
Operaio. - Ma era necessario che perciò Iddio si facesse uomo?
Maestro - Non era assolutamente necessaria. Come con un fiat ha creato il mondo con un fiat poteva anche redimerlo Ciò fu ,
.
solamente conveniente.
Operaio - Perchè era conveniente che Iddio sì farésse uomo?
-
Maestro - Perchè era conveniente che questo Redentore dovesse essere visibile non 4
*
Sapienza rialzato. Il Verbo è l'Unigenito del Padre, è la sua Parola. Era dunque conveniente che .
il Verbo portasse agli uomini la parola del Padre.
Il Verbo è Figlio di Dio. Era dunque, conveniente che il Figlio di Dio i facesse Figlio dell'uomo, perchè l'uomo diventasse i f glio adottivo di Dio. Operaio - Come avvenne rincarnazione di Dio?
Maestro - E' questo un mistero, che noi non possiamo capire, ma solamente cono scere. La natura umana si unì alla natur
divina nella persona del Verbo.
-
2 11 .
Come in noi il corpo è unito all'anima in una sola persona e questa umana così in Gesù Cristo la natura umana si' unì alla
Sulle circostanze
,
dell' incarnazione del Verbo
natura divina in una sola persona e questa divina.
OpKraio - Sicché in Gesù essendo Uomo e
anche Dio ora operava l'uomo e ora operava il Dio?
Makstro - No
era sempre Dio che opera-
,
ma ora operava in quanto Dio cioè secondo la natura divina ora in quanto uomo secondo la natura umana E eia perche va,
,
,
.
la persona in Gesù Cristo era yna sola e l'operazione è propria del,
cioè la divina
,
la persona
.
Sebbene io faccio
colla mano
,
elemosina o dipingo
vedo coll'occhio, cammino coi
piedi, non dico la mia mano fa l'elemosina. la mia mano dipinge il mio occhio vede il mio piede cammina ma io faccio elemosina, io dipingo io vedo, io camminò ,
,
,
,
.
Operaio - Si può dire dunque che Dio è morto, che Dio é nato?
'
per l uomo?
Che cosa è l uomo in confron'
to della terra, e che cosa è la terra in confronto dell'universo? e l'universo in confronto di Dio?
MAESTRO - L'eccellenza di una creatura non
si misura dàlia sua Igrandezza materiale, ma dalla sua natura. Ora dopo gli angeli l uomo è la creatura più eccellente perchè '
in sé racchiude e abbraccia l'universo. Iddio facendosi uomo ha voluto in sè stesso
compendiare ogni cosa, e congiungere le cose somme colle cose infime.:L uomo volle colla sua supèrbia
farsi Dio, e Dio per rimediare a questa super'
bia. volle con somma umiltà farsi uomo.
Operaio - Non poteva Dio incarnarsi al principio del mondo?.perchè aspettare quattromila anni ?
Maestro -Anzi si deve dire che è morto
Dio benché sia morto in quanto uomo che è nato Dio benché sia nato in quanto uomo Perciò si deve dire che Maria Vergine ,
é Ma;dre di Dio sebbene sia Madre di Dio
in quanto uomo
.
Anche le madri comuni infatti non dan-
no ai loro figli la natura più nobile
,
l'anima,
OKraio - Come mai Iddio si è fatto uomo
cioè
la quale è creata da Dio, ma solo
la natura umana meno nobile, cioè il cor'
po ; eppure si dicono madri dell
uomo.
Maestro - Iddio non s'incarnò subito dopo il peccato di Adamo perchè il genere umano sentisse di più il bisogno d un Reden,
.
'
tore e lo aspettasse con grande desiderio. Iddio poi non -volle aspettare ad incarnarsi alla fine del mondo, perchè allora il genere umano, perduta .la cognizione di Dio, non sarebbe stato capace di comprendere il gran beneficio della Redenzione, né Gesù Cristo sarebbe stato modello degli uomini e causa della loro perfezione.
Operaio - Perchè Gesù Cristo volle nascere a Betlemme in una stalla? '
Maiìstro - Per insegnarci prima coll esem* pio che colla parola ad amare la povertà, a soffrire la miseria,
- 212 -
-
Volle nascere fuori della sua casa per
primo
,
.
insegnarci che qui non abbiamo dimora stabile ma siamo come pellegrini. Volle nascere povero nella picfcola città
"
213 -
del popolo .pagano che si convertì, imagine del popolo ebreo che rimase
e l'altro
accecato.
,
di Betlemme
,
e scelse poi per apostoli po-
veri pescatori, perchè si attribuisse- alla so la potenza divina e non alla potenza umana il grande cambiamento e la grnde re-
Morte e Resurrezione di G. Cristo
-
,
,
staurazione ch'Egli avrebbe apportata nel
Operaio - Dalla sua nascita, dalla sua vita, dalla sua dottrina si véHe chiaramente che Gesù Cristo è vero Dio e vero Uomo.
mondo.
Operaio - Come mai Gesù Cristo passò tren
-
t'annr della sua vita nel silenzio nell'obbe-
Maestro - Meglio ancora lo si vede nella sua passione e nella sua morte. r
,
dienza e nel lavoro e tre anni soli nella vita pubblica? ,
Makstro-- Perchè dovendo restaurare la
Nella sua passione soffrTtutlì i dolori e e nel corpo, e dagli amici e, dai
I
so-
nell anima '
ci età), volle prima resflaurare la famiglia \ .
che è la base della soe t ietà
nemici, dai sacerdoti e dal popolo,\dai giudei e dai pagani.
.
Perchè volle conservare e nobilitare il lavoro
,
esercitandosi come povero "operaio
Tutti questi dolori li sofferse nel modo quanto era capace di soffrire
più intenso,
.
Optvraio - Perchè Gesù Cristo morì a Ge-
un Dio, quanto era capace di soffrire corpo delicatissimo e perfettissimo.
rusalemme ?
Maestro - Perchè Gerusalemme era la cit-
tà sacra, depositaria delle pirofezie la città del. tempio e dei sacrifici che figuravano
.
preghiera fu per i suoi crocei f ssorì : Padre, perdona a loro perchè non sanno quel che
,
Gesù Cristo.N
Opt'rato - Perchè moì r all'aperto e in mez-
si fanno. Non altri che un I)k>-poteva sof-
zo a tanta folla di popolo?
frire e morire in questo modo. Vero Dio,
Maestro - Perchè la sua morte fosse contutti.
,
perchè doveva morire per x
Operato - Perchè morì sull'albero della Croce. colle braccia aperte in mezzo a due la,
dri?
Makstro - Morì sulla Croce perchè ai piedi di un altro albero era stato commesso nel
paradiso terrestre il primo peccato. Morì a braccia aperte perche doveva strìngere al seno tutte le nazioni della terra
.
Morì in mezzo a due ladri, l'uno penti-
to l'altro ostinato nella colpa, ìmagine, il
il suo
Li sofferse questi dolori con somma pazienza, con somma carifà. La sua ultima
,
templata da tutti
'
lo mostrano la natura che si commuove alla sua morte, il sole che si oscura, i sepqlcri che si aprono, i morti che risorgono. Il Centuriore stesso esclamò: Veramente co-
stui era il Figlio di Dio.
Operaio - Perchè Gesù Cristo dopo che fu
morto volle essere sopito in uri sepolcro nuovo e non risuscitò subito?
Maestro - Non risuscitò subito, ma volle aspettare il terzo giorno per far vedere che era veramente morto, e
perciò i suoi ne-
mici non dubitassero della sua risurrezione.
Volle essere sepolto in un sepolcro nuovo
-
È
per far vedere che il risorto era lui veramente e non si confondesse con altri
Opkraio - Qual'è la prova più chiara e cer-
215 -
p i s o r fo
.
ta della divinità di Gesù Consto? Maestro - La sua risurrezione che aveva tante volte predetta Operaio - Perchè la sua risurrezione mostra veramente Gesù Cristo Figliolo di Dio? .
Maestro - Perchè era la prova di avea insegnato e il compimento di
avea promesso
quanto quanto
.
Opkraio - Risuscitò veramente Gesù C Io ne sono persuaso risto?
fede
,
perchè è una verità di avere dell
ma vorrei
e ragioni delle ,
prove.
Maestro - La prima prova ce l'offrono i suoi nemici
Chiusero il sepolcro con un
.
a
grossa pietra. 1 posero i sigilli, vi misero a custodia molti soldati artoati) impedire Volendo la risurrezione di Gesù Cristo la resero più chiara più trionfale Opi-raio - Ma i soldati hanno detto che il .
,
.
corpo di Gesù Cristo era stato rubato da
gli Apostoli mentre essi dormivano. Maestro - Bella testimonianza! E' una ferma
con-
della verità O le guardie dormiva .
no o vegliavano
-
-
.
Se dormivano ed era impossibile che dor missero tutte come potevano sapere che ,
-
,
gli Ap(Rtoli avevano portato via il corpo di Gesù Cristo? che non si fossero svegliate at rumore? Se vegliavano come mai l'hanno-loro pormesso? dopo gli ordini severissimi ricevuti
col timore di essere puniti? Ma ammettiamo pure che gli Apostoli abbiano portato via dal sepolcro il corpo del Maestro Di.
vino; come hanno potuto farlo risorgere? Resta sempre che Gesù è veramente ristìrto .
Operaio - Quali altre prove potrebbe citar Cristo.
mi della Risurrezione di Gesù
AIakstro - La testimonianza delle pie donne
che lo videro risorto. Gesù apparve a S.
Pietro solo. Apparve ai due discepoli di Kmmaus in sembianze di pellegrino. Apparve in sembianza di ortolano alla Madhiu-
dalena. Apparve nel Cenacolo a porte c
se agli Apostoli, assente Tomaso. Apparve un altra volta nel Cenacolo presente Tomaso. Apparve come dice S. Paolo, a cin '
,
Ti quecento persone. Apparve sul lago di beriade a S. Pietro con sei discepoli. Ap parve a tutti i suoi discepoli prima della sua Ascensione.
Operaio - Ma gli Apostoli non potevano gannarsi ?
i
Maestro - Impossibile. Molte volte app ve Gesù Cristo,
ar-
in diversi luoghi, in modo
le sue mani e i suoi piedi. Che si sieno dunque in-
diversò ; parlò con loro, fece toccare
zegannati ? Come si spiega in loroistotanto risorto
lo e coraggio nel predicare Cr sfidando le ire e la persecuzione dei nemi-
ci ? Se gli Apostoli si sono ingannati, come si può essere sicuri di ciò che pur vediamo
cogli occhi é tocchiamo colle mani? Operaio, -r- Gli Apostoli non si sono ingannati, è vero. Ma chi mi assicura che non
abbiano voluto ingannare? e sostenere i)er vera una cosa ch'essi sapevano falsa ?
Maestro - Impossibile anche questo. Biso Apostoli fossero state per gnerebbe che glilerate, empie, perchè si po
-
-
sone tristi, scel
tesse dire che avessero voluto ingannare. Ma f>e pure avessero voluto ingannare, c
-
' me.
l'avrebbero potuto? Essi predicare con tanta forza la risurrezione di Cristo mentre tanto timidi e paurosi s'erano mostrati alla sua passione e morte? Ci voleva grande ,
astuzia, . vece erano semplici,
grande potenza ; gli Apostoli inignoranti, povera gen-
te. E poi*a quale prò tentare una
simile im-
presa, contro nemici potenti? Se il loro
Maestro finì sulla Croce che cosa potevano essi aspettare di meglio? E poi come §i spiega che a provare la Risurrezione di Ge,
sù Cristo essi operarono miracoli? !l miracolo è prova soprannaturale della verità .
Opkraio - Basta così Gesù Cristo è risorto. La ragione stessa n'è pienamente persuasa. Che dif f erenza c'è tra la Risurrezio.
ne di Cristo e quella di altri morti risorti ? Maestro - Gesù Cristo - risuscitò per virtù
propria, gli altri per virtù di Dio ; gli al-
tri risuscitarono ma tornarono Gesù risorse immortale con un ,
,
gero e impassibile, e glorioso.
a morire ; corpo leg-
Operaio - Il corpo di Gesù Cristo risorto era veramente corpo?
E se era veramente corpo come ha potuto entrare nel Cenacolo a porte chiuse?
Maestro - Il corpo di Gesù Cristo risorto non era un corpo fantasticò ma veramente
217 -
terra, c poi ascese ai cielo a sedere alla destra del Padre.
Operaio - E perchè non ascese appena fu risorto?
Maestro - Perchè volle che non rimanesse alcun dubbio intorno alla sua risurrezione. Se alcuni suoi nemici ostinati non vollero
credere che Egli era veramente risorto dopo quaranta giorni di prova, che cosa sa
-
rebbe stato se fosse asceso al cielo appe
-
na risorto?
Operaio - K perchè premeva molto a Gesù
far credere ch'era veramente risorto? Maestro - Perchè la sua risurrezione era
la prova di (juanto aveva insegnato; e il compimento di quanto aveva promesso.
Egli s'era dichiarato mandato da Dio,
anzi Figlio di Dio. Avea promesso tante '
volle a
suoi Apostoli e ai suoi nemici che
sarebbe risorto. Se perciò non fosse risor-
to. chi gli avrebbe più creduto? Premeva molto a Gesù provare la sua risurrezione per ravvivare la nostra fede, eccitare la nostra speranza, accendere la nostra carità. J La gloria
e il trionfo di Gesù Cristo
po, è un pegno sicuro della gloria
cae del
trionfo di noi che ne siamo le membra.
però trasformato, impassibile, colle doti di un corpo glorioso Egli entrò nel
Operaio - Da che luogo ha voluto Gesù Cri-
lità propria del corpo ma per virtù della
Maestro - Dalla cima del monte Oliveto óresso Gerusalemme. Ai piedi di quel monte Gesù avea cominciata la sua passione.
corpo
,
.
Cenacolo a porte chiuse,- non per una qua,
divinità che al corpo Va unita
.
sto ascendere al cielo?
sulin vetta di quel monte dovea cominciare
Ascensione di G. C al Cielo Operaio - Che cosa fece Gesù Cristo dopo la sua Risurrezione
.
Maestro - Stette quaranta giorni sopra la
la sua gloria. La gloria comincia là dove si
è cominciato il patire..
Operaioo - Gesù Cristo salì al cielo. Che cosa è questo cielo?
1
Maestro - Il cielo, il paradiso propriamen-
te parlando è dappertutto perchè chi forma,
-
cielo
,
218 -
-
il-paradiso è Dio, e Dio è dappertutt Se il cielo è d
)pKkaio
appertutto
figliolo e dello Spirito Santo, e insegnan-
o
.
do a loro ad osservare tutto ciò che vi ho
perchè
,
non lo godiamo ora perchè non vediamo
insegnato.
,
Dio?
aKstko - Perchè Dio è nascosto ai nostri
occhi, cioè gli occhi del corpo non possono
vedere Dio che è un purissimo Spirito
Operaio - Che cosa è dunque quésta Chiesa ? Maestro - E- una società perfetta e supre-
ma, il corpo mistico di Gesù
po materiale, e saremo trasformati allora potremo vedere Dio e vedendo Iddio dere quello che diciamo paradiso go: Oj'Kraio - Io aveva sempre creduto che il
mezzi a lei conferiti da Gesù Cristo colla sua Passione e morte e necessari per con'
,
durre le anime alla vita stessa.
,
.
Operaio - Appartengono tutti gli uomini a questa grande società.
cielo fosse uri luogo particolare dove Dio
Maestro - Per appartenere ad una società bisogna prima entrarvy, esservi ammesso. Poi bisogna osservare gli articoli del suo
si manifesta a phi ne è meritevole - Certo per gli angeli per noi che siamo esseri finiti ci vuole un luogo parti
Maestro
,
,
Cristo, custo-
de di quelle verità, di quella legge e di quei
Ma
(|uando per la morte saremo liberi dal cor.
219
,
statuto, obbedire alla autorità del presi-
-
colare dove si contempla Iddio. Ma qualunque luosfo è cielo perchè Dio si contem-
dente, e partecipare alla vita della società, Così per appartenere alla Chiesa di Ge -
pla in qualunque luogo
sù Cristo bisogna prima entrarvi per mez-
.
zo del Santo Battesimo. Poi bisogna essere uniti a .Cristo coH intelletto credendo al'
La Chiesa di Gesù Crisfo
la sua dottrina, colla volontà osservando
La
sua legge e obbedendo a chi lo rappresen-
ta)- Finalmente bisogna vivere della vita di
OpKraio - Gesù lasciò la terra e salì al cielo. Dunque tutto è finito ; finita l'opera sua,
compiuta la sua missione
MAESTRO - No ; Egli ha
.
.
promesso che sarà
presso di noi. quantunque invisibile if no alla consumazione dei secoli colla sua grazia colle sue virtù, colla sua notenza A ,
,
,
.
continuare l opera sua la sua Redenzione egli ha stabilita la Chiesa cioè la società dei redenti Ha detto agli Apostoli: A me è stato dato ogni potere Come il Padre ha mandato me così io mando voi Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura Chi crederà in voi e sarà" '
,
,
,
.
.
,
*
Gesù
.
.
battezzato sarà salvo; che non crederà sarà condannato Andate e istruite tutte le genti battezzandole nel nome del Padre del .
,
Cristo, vita sopranaturale per mezzo
dei Sacramenti che sono còme le vene e le
arterie per cui scorre in noi il sangue che parte dal cuore che è Gesù Cristo. OpKraio - E come si f a sapere ciò che si deve credere, ciò che si deve fare? Chi ci comunica questi mezzi sopranaturali, cioè
i Sacramenti? Forse che ciascuno può fare da sè, bastare a sé stesso?
MaKSTro - In una società ogni socio può fare da sè, può bastare a sè stesso ? No cer tamente.
o Ogni società deve avere un i f ne, uno sc un po: derve avere uno statuto, deve averedeve dato numero di soci, ma sopra tutto avere un capo, una o più persone che diri-
<
-
-
220 -
-
gono la società, che spiegano e fanno os' servare lo statuto
,
posta di uomini, perchè fornita di mezzi sensibili
coè i Sacramenti Anch'essa ha un fine cioè guidare gli uomini alla vita eterna Anch'essa ha uno .
,
.
cioè il Vangelo Anch'essa deve avere una autorità un capo che diriga i cristiani che maestro infàllibil|e spieghi interpreti lo stjatuto del Vangelo e dica: Così si deve credere così si deve operare Questo è verità, questo è errore ; questo è bene e questo è male ,
.
,
,
,
,
.
,
.
'
Nessuna società ha un i f ne che sia asso-
.
,
,
cietà suprema.
uniti
La Chiesa è società visibile perchè com-
statuto
Il stio
e costì guidano i soci
ad ottenere il fine per cui si sono
221 -
lui a mente necessario da ottenere, perchè si .
tratta di un bene temporale: perciò non è necessario che il suo capo sia infallibile.
Ma
il line della Chiesa, cioè la vita eterna è un
bene supremo assolutamente necessario, che
si deve ottenere senza fallo. Dunque il ca-
po della Chiesa deve essere infallibile. Operaio - Che Dio, e perciò Gesù Cristo
vero Dio e vero Uomo sia infallibile è chiaro. Ma che sia infallibile il capo della Chiesa, un uomo, mi par troppo.
Maestro - Il capo della Chiesa è infallibile
non come uomo, ma come capo della Chiesa, non come uomo privato, ma come au
torità suprema. Come uomo può sbagliare
Auo t rità della Chiesa
'
anch
OpKraio - Ha detto che la Chiesa è una società suprema Sarebbe fórse superiore a tutte le altre anche alla società civile al.
,
lo Stato?
'
, '
,
Maestro - Una società è superiore a un'altra se il suo fine
il suo scopo è superiore
,
!
Ma il fine della Chiesa è supremo, cioè il conseguimento della vita eterna Dunque la Chiesa è una società superio.
re a tutte le altre
,
anche allo Stato il cui
fine è un bene temporale Operaio - Che la Chiesa abbia un Capo si .
capisce. Ogni società ha un capo, ogni famiglia un padre ogni gregge un pastore ,
ogni scuola un maestro
,
,
-
ogni esercito un
generale. Ma non capisco, perchè il Capo
della Chiesa deva essere infallibile Nes-sim altra società pretende che il suo ca po .
'
sia infallibile
.
Maestro - Nessun'altra società pretende che
egli; può sbagliare a fare un calcolo;
può sbagliare discorrendo d'astronomia, di scienze naturali, di storia. Ma quando par-
li e insegna come capo della Chiesa, insegna ciò che è verità od errore, bene o ma-
le in ordine al nostro ultimo fine, allora ò infallibile, come è infallibile Gesù Cristo di cui allora solamente fa le veci.
Operaio - Ma è proprio vero che Gesù Cri
-
sto ha stabilito un capo della sua Chiesa, e l ha dichiarato infallibile? '
Maestro - Apri il Vangelo e lo vedrai chia
-
ramente. Gesù Cristo ha stabilito l'apostolo
Pietro capo di tutti gii altri apostoli.
«Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fab-
bricherò la mia Chiesa, e le porte dell inferno non avran forza contro di lei. E a te darò le chiavi del regno dei cieli. Qua-à '
lunque cosa avrai legata sulla terra sar
legata anche in cielo, e sarà qualunque cosa a sciolta anche vrai sciolta sulla terra ili cielo.
-
-
222 -
«Pasci ì miei agnelli, cioè 1 semplici fedeli ; pasci le mie pecorelle, cioè gli apostoli e loro successori».
demonio per la risurrczioitè di Gesù Cristo, per ricordare la legge di grazia e di amore scolpita dallo Spirito Santo nei cuo ; : V% H
-
'
«lo ho pregato per te, o Pietro perchè
.ri
*
:
.
la tua fede non venga meno, cioè non cada Operaio - Come avvenne la discesa dello in errore. K tu conferma in essa i tuoi Spirito Santo nel cenacolo? negli Atti defratelli». Maestro - Lo narra S. Luca E' chiaro dunque che Gesù Cristo ha gli Apostoli. Alla mattina del decimo giorno si udì scelto Pietro capo infallibile della sua Chiesa. . . come un rumore di vento gagliardo che riem delle pì tutta la casa, e insieme apparvero di lingue bipartite di fuoco sopra il capo P e rU e c o"s f e cominciarono tutti parlare diciascuno, e di persone verse lingue, e un gran numero ,
_
~
.
.
.
,
-
OpKraio - Dopo che Gesù salì al cielo gli Apostoli e i discepoli che cosa fecero? ,
Maestro - Gli Apostoli e i discepoli che allora rappresentavano come in germe la Chiesa, si raccolsero in luogo appartato a Geper apparecchiarsi colla preghiera e nel perfetto raccoglimento a ricevere lo Spirito Santo spirito rusalemme nel Cenacolo,
,
V ,
di fortezza e di verità che Gesù Cristo a-
meravigliate si convertirono. effetti mera-
Operaio - E quali furono gli
vigliosi dello Spirito Santo? Maestro - Gli apostoli prima erano ignoranti e poi divennero sapienti, prima timidi e e poi per poi intrepidi, prima imperfetti re. Parlavano fetti nella virtù e nelle ope diverse lingue, parlando in una lingua vear-
nivano intesi da diversi popoli come se p
lassero nel loro linguaggio ; operarono strepitosi miracoli Spirito Santo discese
veva promesso.
Il Cenacolo era come il paradiso terrestre ; ivi il nuovo Adamo, la Chiesa cristiana era ,
formato nel corpo. Era necessario a quel corpo il soffio della vita.
OpKraio - È quando discese lo Spirito San-
.
Opkraio - Perchè lo
in forma di lingue di fuoco? Maestro - Lo Spirito Santo prese quella
a signiforma sensibile che più cora eniva Dìprodurre. ffi i rare eli e f f etti che dovev care gli eneui tue . la lìnscese sotto forma di lingua, perchè
to?
Maestro - Nel giorno di Pentecoste cioè cinquanta giorni dopo la risurrezione, e dieci dopo l ascesa di Gesù Cristo al cielo. La Pentecoste degli ebrei era imagine ,
dell'anima. gua è interprete e l espressione lato l'errore, co'
'
Come le lingue aveano par sì le lingue
della Pentecoste cristiana. Gli ebrei la cele-
brarono cinquanta giorni dopo l'uscita dalla schiavitù dell'Egitto, quando Dio promulgò a Mosè sul Sinai la .legge di natura. I cristiani la celebrano cinquanta gior-
ni dopo la liberazione dalla schiavitù del
.
dovevano unirsi a parlare la
di fuoverità. Discese sotto forma di lingua if i ca e riil fuoco illumina, pur co, perchè scalda.
Gesù Cristo proOperaio - Ma non poteva li Apostoli prima che
durre questi effetti neg ascendesse al cielo?
-
225 -
no creduto ! disse Gesù all Apostolo Tomaso. '
Maestro - Per opera dello Spirito Santo si
Gririe eduli e i cattivi sarebbero conver-
compì il mistero della Incarnazione per opera dello Spirito Santo dovea fondarsi làv
titi e avrebbero creduto?
Chiesa che è la perpetua incarnazione di
vollero credere ai miracoli e alla risurre-
3
( U:sù Cristo Così tutte e tre le Divine Per.
'
sone concorsero a compiere l uomo. Il Padre nella creazione, il Figliuolo nella redenzione, lo Spirito Santo nella santificazione.
~
-
I
Perchè la Chiesa ?
T'inganni.
Come i farisei di allora
zione di Gesù Cristo che vedevano cogli oc-
chi e toccavano colle mani, così gli incredu-
li 'di oggi non crederebbero anche se Gesù
Cristo fosse rimasto visibile su questa terra. Non c
è peggior cieco di chi chiude gli
'
occhi per non vedere.
Operaio - Ma anche non restando Gesù su questa terra non poteva Egli stesso contitii f nuare l opera '
Operaio - Perchè Gesù Cristo ha voluto fondare una Chiesa? e lasciare la sua autorità ad uomini?
Maestro - Ha istituita la Chiesa perchè '
continuasse l opera sua e perpetuasse la sua Incarnazione fino alla consumazione dei se-
cóli. Infatti dopo la sua Ascensione era necessario che vi fosse sulla terra chi conti-
nuasse ad ammaestrare gli uomini colla parola e li santificasse coi Sacramenti.
Operato - Ma non sarebbe stato meglio che Gesù Cristo avesse continuato a rimanere sulla terra?
Quanti allora avrebbero creduto in Cui.
non
sua ammaestrando e san
cando direttamente gli uomini senza bisogno di altri uomini, e perciò senza bisogno di stabilire una Chiesa?
Maestro - Si che poteva. Ma ha scelto que
-
sto modo perchè più conveniente e più conforme all'umana natura.
Dio come nell'ordine naturale, così nel
l ordine '
-
della Grazia, opera sempre per me/.-
'
zo d altre creature.
Egli ti dà la vita, ma te la dà per
'
mezzo -
di altri uomini, cioè per mezzo dei genitori. Egli ti dà la salute, ma te la dà per mez
-
zo del medico e delle medicine.
Ti dà il pane, ma questo pane vuole che
mentre adesso, perchè non lo vedono, -non gli vogliono credere!
sia guadagnato e procurato per mezzo di
Maestro - Si che avrebbe potuto rimanere
Ti dà la ragione, ma questa, ragione vuo
sulla terra. Ma non è rimasto; dunque si vede ch è meglio così. Coinè per salvare l'uomo Dio si fece uomo, così per mezzo di altri uomini ha voluto continuare ad applicare i frutti della Redenzione a tutti gli altri uomini. '
S'Egli
fosse rimasto visibile su questa
terra che merito avrebbe la nostra fede? Credere ciò che si vede, è cosa facile. Bea-
ti quelli che non hanno veduto, eppure han-
"
altri uomini.
-
le che sia nerfezion.nta per mezzo di altri uomini, cioè i maestri .
Se dunque nell'ordine naturale, nell'or
dine fisico e morale Dio adopera
la causa
seconda e si serve della creatura come strumenti. nerchè non doveva fare altrettanto nell ordine soprannaturale cioè ammaestra'
re e santii f care gli
,
uomini per mezzo di al tri uomini da Lui stabiliti? 8 Mie Porte di Gerusalemme
-
.
-
226 -
un deputato uel popolo nelle cose religiose
Il Sacerdote
e spirtuali
OpKkaio - E chi sono questi uomini dei qua-
la- teoria protestante I protestanti pochi
.
.
li .si serve Gesù Cristo come mezzi per com-
eccettuati
piere e continuare l opera sua attraverso i secoli ?
riti sacri
*
perchè vengono consacrate, per mezzo del
sacerdote?
Maestro - Non v'è popolo senza religio'
ne non v è religione senza altare senza sacerdote. ,
altare
,
non v'è
,
.
polo- può togliere o concedere. Operaio - Che differenza c'è tra il sacerdo-
te secondo la teoria protestante e secondo ,
la dottrina cattolica?
Makstko - Noi cattolici crediamo che il po.
tere
sacro discenda dall'alto, .
discenda da
Dio ; per i protestanti invece viene dal basso, deriva dagli uomini Per noi è un vero potere, per i protestanti è una deputazione. Per noi è un potere di pochi, per i protestanti è un potere di tutti. Per noi è un potere immutabile, e sopra tutte le umane dispotizioni ; per i protestanti è soggetto alla volontà degli uomini e perciò mutabile. .
Operaio - E' molto grande la dignità e l'eccellenza del sacerdote? Maestro - TI sacerdote è un altro Cristo ; e
il sole della terra, la luce del mondo1. Qual'è la più grande autorità umana? ÓpEraiò - E' l'autorità del re, dal cui cenila dipendono i popoli. Maestro - La dignità del sacerdote supera tanto i re della terra, ciuanto alla terra è su-
periore il cielo. La dignità del re è umana. quella del sacerdote è divina. Dopo la morie il re depone lo scettro il sacerdote rimane tale in eterno. Al re i popoli posso-
no strappare la corona, non al sacerdote. Il re comanda agli uomini; il sacerdote, per modo di dire, comanda a Dio stesso. Il re vince i nemici colle armi e coi cannoni; il
sacerdote vince il mondo colla parola e col-
la Croce. Il re può mettere in prigione il nostro corpo ; il sacerdote può legare o scio_
.
,
,
tra gli uomini e Dio.
OpiCraio - E' proprio necessario dunque il
,
Ma essi ne eleggono alcuni a compiere i e predicare la divina parola. E' dunque un ufficio uri mandato che il po-
Maestro - Sonò i sacerdoti, persole sacre
Gesù Cristo, come Cristo è l'intermediario
,
ammettono che tutti i cristiani per ciò the sono cristiani, sono sacerdoti.
'
Sacraménto dell'Ordine, al servizio di Dio ; essi sono gli intermediari tra gli uomini e
.
Maestro - Propriamente no; sarebbe questa
gliere l'anima nostra. Il re possiede i tesori della terra ; il sacerdote i tesori di Dio.
Operaio - Dunque il sacerdote sarebbe come
Operaio - Ma se tanta è l'autorità del sa-
sacerdote perchè tanto odio contro di lui ? Maestro -r Qual meraviglia? Se hanno odiato me
che sono il maestro, disse Gesù
,
Cristo, tanto più odieranho voi che siete miei discepoli : il discepolo non è superiore al maestro.
E poi chi sono quelli che odiano il sacerdote? Fatte rare eccezioni la vera causa dell'odiosa si trova nella loro anima disonorata. E il ladro che odia il carabiniere ; ' lè il reo che odia il giudice; è l empio che '
odia la divinità ; è 1 animale alla cui vita
il sacerdote è un contìnuo rimprovero e Spavento. 1 , _
2S9
smo. Quelli pero che noii posso tollerare
I suoi nemici
sono i preti che si danno alla politica per,
dendo la loro dignità. Pensino alle cose spirituali pensino alla Chiesa, e non si curino di politica.
Opi'RAio - Eppure non si può negare che anche i sacerdoti hanno le loro colpe e danno dei cattivi esempi. MAESTRO - Sarà vero quel che tu dici. Se alcuni preti sono cattivi, non sono cattivi i perchè preti, ma perchè non sono veri preti. Quante volte però s'inventa, si generalizza attribuendo a tutti ciò ch è colpa di po-
,
,
Maestro - Bisogna distinguere tra politica e politica. Altro è far politica per la politii
.
'
chi, e sì sfrutta la colpa del sacerdote a dansacerdote
e
uomo,
tra
l individuo
e
ca e altro è far politica per bene e difesa della religione .
La politica per la politica la potrebbe fare anche il sacerdote perchè cittadino an,
ch egli come, e meglio la fa ed è meglio che '
no della religione ! Bisogna distinguere tra'
'
che gli altri ; ma non
non la faccia pgrchè chi è destinato a ufi f ci superiori non deve ,
la
dignità, come c'è distinzione tra medico e
immischiarsi in cose inferiori e meno im-
arte e rartefiee.' Bisogna distinguere nel sacerdote la colpa dell uomo '
medicine, tra l
portanti.
'
e la grandezza del carattere. Un diamante è sempre diamante sia incastonato in oro, sia coperto di fango. Operaio - Ma se non sono tanti i preti cat-
tivi, una gran parte sono mestieranti. ComeJ dunque si può creder loro ? Makstro - Fare prete per mestiere ? adesso .! sarebbe una pazzia. Stare tanti anni rinchiuso in Seminario applicato allo studio e alla ,
disciplina, e poi aver bisogno d'andare aliai cerca per vivere, ti pare una bella cuccagna? ; Ma supponiamo che faccia il prete per mestiere. perchè non si dovrà credergli ? Il farmaxrista non vende le medicine perj mestiere? il medico non cura gli ammalati. .
'
per mestiere? il maestro non fa scuola per mestiere? Eppure, credi al farmacista, al medico, al maestro ; perchè non credere al prete?
Operaio - Non saranno mestieranti, come certi dicono, i sacerdoti ; chè anzi la loroi
vita, è vita
di sacrii f cio, di abnegazione,;.
di martirio segreto, e tante volte di eroi-1
La politica per il bene e la difesa della religione il sacerdote ha il dovere di farla. Egli è il custode e il difensore della Chiesa. Come i nemici si servono della politica per combattere la Chiesa e distruggerla, if sacerdote ha il dovere di servirsi della po-
litica per sostenere la Chiesa e difenderla. Vi sono due candidati politici ; l'uno in favore, l'altro contrario agli Ordini Relgiosi, al matrimonio cristiano, all educazione religiosa; Come può un sacerdote rima'
nere indif f erente? Dovrà il sacerdote star-
sene in chiesa a guardare 1 panchi? dovrà il soldato starsene in caserma, mentre fuori i nemici lo circondano?
di
Operaio - Un'altra cosa. Perchè ,i sacerdoti
cattolici sono obbligati al celibato? non è questa una tirannia? Maestro - Ci pensino prima. Prima essi sono completamente liberi di abbracciare questo stato e sottoporsi a questa legge;
poi hanno il dovere di' mantenersi fedeli colla grazia di Dio.
OpKRaiq - Ma quanti disordini si cvitereb-
230 -
bero nel clero se non ci fosse il celibato!
viglioso concedendo loro la sapienza e il dono delle lingue.
Makstro - Si eviterebbero? anzi si molti-
.
plicherebbero. I laici sono liberi di contrarre matrimonio, e molti prendono moglie; forse tra loro non vi hanno più scandali ? Il matrimonio non vale a impedire gli scandali quando gli uomini sono immorali.
'
tro,
Saùlo di Tarso fu convertito là sulla via di Damasco.
Essendo cresciuto in Damasco il 'numero dei
cristiani il Sinedrio, temendo per la legge mósaica vi spedì Saulo di Tarso, uomo dotto della legge coll'incarico di condurre legati a Gerusalemme tutti i cristia-
Che cosa sarebbe il sacerdote tolto il celibato? Un angelo senza ali, un. soldato in
catene e senza forza,
,
,
.
,
un re senza lo scet-
ni. Percosso da uno splendore cadde da cavallo, si convertì e da persecutore divenne
un fiore senza profumo.
'
l
(Atti degli Apoist. 9, 22, 26). Altro miracolo la guarigione dello storpio alla porta del tempio. Pietro e Giovanni salivano al tempio allora nona per fare orazione Un povero storpio seduto alla porta si rivolse a loro
Operaio - Come si prova che Gesù Cristo ha dato il suo potere ad alcuni uomini che si chiamavano suoi Apostoli ? "
.
Maestro - Come t'ho detto, lo prova il Van-
gelo. Lo provano gli Apostoli stessi coi mi-
Apostolo per eccellenza di Gesù Cristo-
.
Pràva della missione degli Apostoli
.
231
,
per avere elemosina. Pietro miratolo gli disse: Volgiti a noi
.
racoli da essi operati, e specialmente col mi-
.
Io non ho argento e oro ; ma quello che ho
racolo maggiore di lutti, cioè la conversio-
ne del paganesimo alla religione cristiana. Si legge in S. Marco, cap. s6: Questi so-
te lo dò. Nel nome di.Gesù Nazzareno al-
no i miracoli che accompagneranno coloro
E quegli si alzò dun salto, e camminava ed entrò con essi nel tempio. E tutto il popolo lo vide e lodava il Signore.
zati e cammina.
che han creduto : nel nome mio scacceranno
i demoni; parleranno lingue nuove, manege se avranno bevuto I gieranno i sè rpen '
qualche cosà di mortifero non farà loro male. Imporranno la mano ai malati e gua Ed essi andarono e predicarono dovun-
que, cooperando il Signore, il quale confermava la sua parola coi miracoli. : ' Operaio - Avrei caro sapere alcuni di questi miracoli.
Maestro - Essi sono registrati negli Atti
degli Apostoli scritti da San Luca.
Lo Spirito Santo discese sugli Apostol
nel Cenacolo e li trasformò in modo mera
-
,
"
ia una !discepola di Pietro Morta a loppe appena si seppe che Pietro era vicino. lo si pregò a recarsi colà. l
-
riranno-.
Altro miracolo la risurrezione di Tabita. '
.
Pietro venne; entrò nel cenacolo dov'era
la morta. Pregò e disse : Tabita, sorgi. Ed ella aprì gli occhi; si pose a sedere. E si seppe ciò per tutta la città," e molti credet-
tero nel Signore. Altro miracolo la risurrezione di un fan-
ciullo a Troade, operata da S. Paolo.
Si trovava egli a Troade e dovendo partire il giorno dopo, "ai cristiani raccolti in*
-
232 -
un cenacolo prolungò il discorso fino a mez-
233 -
gli Apostoli è un comando, una forza, un
zanotte.
dovere.
Un giovanetto per nome Eutico, seduto sopra una finestra preso dal sonno cadde
O gli Apostoli erano pazzi o si sentivano onnipotenti dell'onnipotenza di Dio ,
.
dal terzo piano, e fu levato da terra morto. Ma Paolo disceso e .abbracciatolo disse agli
Operaio - Perchè il miracolo appare ancora pjù grande se si pensa ai mezzi che gli Aposloli hanno adoperaci per compiere la
'
astanti : Non vi affannate : l àiii'nia sua è in lui.
loro missione?
E rinienarono vivo il giovanetto, e -furono consolati non poco.
Maestro - Quanti erano gli Apostoli? un esercito? No. Dodici uomini Dodici pescatori. Dodici ignoranti Dodici poveri. Senza oro che può talvolta far miracoli senza scienza che supplisce all'oro ; senza astuzia, senza forza armata; senza protezione dei potenti, senza favore delle moltitudini .
.
Il più grande miracolo
,
OpERIA - M'ha detto che il. più grande miracolo operato dagli Apostoli e perciò la
'
accecate dall errore e marcite nel vizio.
Quale la loro arma ? La parola che annuncia la divinità di uh povero galileo crocifisso negli estremi confini dell'impero ro-
_
prova più bella della verità della religione .
cristiana fu la conversione. del paganesimo !
"
alla religione di Gesù Cristo. Me lo spieghi. |i
Maestro - Gesù Cristo avea comandato a-
"
mano.
Quale la loro dottrina? Una'dottrina che non accarezza ma' combatte le passioni ; che impone l'umiltà ai superbi la carità agli àvari, la temperanza ai crapuloni, la castità
gli Apostoli : Andate predicate il mio Van gelo per tutto il mondo, insegnate a fare -
quanto io ho insegnato a voi. Io sarò con voi i f no alla cnsumazione dei secoli.
Ora abbraccia la grandezza della missione a cui con tanta prontezza e sicurezza si .accinsero gli Apostoli. Pensa ai mezzi adoperati per compiere questa grande impresa.
Misura le dii f coltà, gli ostacoli che si son ].
dovuti vincere, e furono vinti e capirai che
la conversione del paganesimo a Cristo fu il più grande miracolo.
Operaio - Come l'essersi gli Apostoli accin- |
,
.
ai lussuriosi
Una dottrina che dichiara lo.
.
'
schiavo uguale al padrone, il suddito all imperatore, tutti gli uomini uguali perchè i f gli di Dio. Una dottrina che esige il perdono delle offese l'amore dei nemici, la stima ,
della povertà, la fede cieca ai misteri più profondi. Operaio - Quali furono le difi f coltà che gli Apostoli dovettero -vincere e che rendono più miracoloso il compimento della loro mis-
ti a questa missione non si poteva attri-
sione. Maestro-' Hanno dovuto rovesciare da ca-
Maestro - Ti par niente conquistare il mondo intero ? Eppure quel disegno che umana-
po a fondo l assetto religioso, morale, politico, civile, sociale che era tutto pagano per sostituirvi il Vangelo di Gesù Cristo.'
buire che a un miracolo? *
mente parlando sarebbe stata una follia, per
'
Hanno dovuto combattere la scienza dei
-
234 -
- 235
filosofi, le passioni dei popoli, Tegoismo dei
-
'
Maestro - Non esageriamo troppo Costantino non distrusse il paganesimo Questi
potenti, la forza degli imperatori, tutto un passato glorioso del paganesimo. E ciò sen
.
.
-
continuò indisturbato e abbandonato a se x
za ricorrere una sola volta alla forza delle
stesso. Esso era potente nel senato nell'esercito e negli uffici pubblici. Cadde un po' alla volta non abbattuto dalla persecuzione
armi, senza ricorrere alla rivoluzione o mez-
,
'
zi violenti, senza scendere ai patti coll errore.
Eppure hanno vinto- Dopo due secoli e? ra into il mondo greco e -romano, atterra15 to per sempre il paganesimo, e sul trono di Nerone saliva il primo imperatore cristiano.
ma per vizio interno mentre per la sua interna virtù, per la sua forza soprannaturale ,
-
"
trionfò la Chiesa
.
Costantino non pose in trono la religiope cristiana im la rese libera semplicemente fece cessare le persecuzioni feroci durate .
Costantino il Grande Opi-rato - M'ha
fin allora e concesse a Cristo quella libertà ój. culto che prima era-concessa al pagane,
detto che la propagazione
i
della religione cristiana e la sua vittoria sul mondo pagano è il più grande miracolo e per la grandiosità dell impresa, e per man'
canza di-mezzi umani, e per gli ostacoli
e difficoltà che si dovévano vincere. Ma non fu Costantino il Grande che vinse il paga-
nesimo, e fece trionfare la religione di Cri sto colle armi, e colle leggi?
-
Maestro - La religione cristiana era assai diffusa nell'impero e specialmente in Roma
dove cominciò a spiegare di nascosto le sue] tende sotto l imperatore '
Nerone, e chi lei
spiegò ìli S. Pietro il primo Pontefice ro
-
mano.
Il triotifo di Costantino contro il tiranno
Massenzio non fu vero trionfo della, relil gione cristiana contro la pagana: fu un trionfo politico, che agevolò, affrettò il trionfo rdigioso. La Chiesa cristiana avrebbe .
vinto lo stesso.
Operaio - Però sarà sempre vero che Col stantino distrusse la religione pagana e pose] in trono la cristiana/
,
simo.
Costantino non .perseguitò i pagani nè versò ffoccia di sangue pagano per puro motivo di religione. Egli inaugurò la vera 'li,
bertà di culto tanto decantata e tanto cal-
pestata ai nostri giorni : egli dichiarò li-
bera la Chiesa in libero paganesimo Operato - Ma non si può negare che Costantino abbia favorito molto la religione cri.
stiana. che l'abbia anricchita che le abbia ,
dato il manto regale
.
Maestro - E' vero quello che tu dici ma non è giusta la consegueuza che tu credi ri,
cavarne.
E
'
vero che Costantino ha favorito la
Chiesa, ma non è vero che per questo la Chiesa abbia vinto e convertito il paganesimo. Non fu Costantino che fece trionfare
Cristo e la 'sua Croce, ma fu Cristo e la sua Croce che fece trionfar Costantino.
Ne vuoi una prova? L'imperatore Giuliano dopo Costantino s'ingegnò di rialzare il paganesimo anche con una crudelissima ed astuta persecuzione contro i cristiani ; ma non ne fu nulla;
morì bestemmiando
contro Cristo: Galileo hai vinto
.
a
-
236 --
237 -
-
Perciò disse assai bene al popolo di Ge-
I maomettani invece adorano un Dio so-
rnsalemme quel Gamabele parlando degli
lo, -ma secondo la legge e la dottrina del falso profeta Il Córaho che è il libro sacro approva i vizi fra i quali la poligamia,
Apostoli a cui si voleva attraversare il pas- I so: Non toccate questi uomini e lasciateli
faro; giacché se questo consiglio o quest'opera viene dagli uomini sarà dissipata ; ma se poi ella è da Dio, è inutile far guerra a
..
,
'
eccita all odio e alla uccisione cki nemici. Come si è diffuso il maomettismo?
Colla ignoranza, colle armi, col terrore. Co-
Dio.
me vinsero i nemici? Colle armi e col ter*
La diffusione della Chiesa è un
rore. Che cosa portò di bene? Ha reso barbari i popoli . civili Leggi la storia, e ' dà un'occhiata ai tempi presenti osserva i diversi. episodi della guerra che contro la Turchia ha combattuto l'Italia e te ne per-
miracolo
.
,
,
Operaio - La diffusione della religione cri-
stiana non è però questo gran miracolo. La religione pagana non si diffuse anch essa su '
tutta la terra? Maestro - Caro mio, dall'alto cadere in bas-
so si fa presto nè ci vogliono tanti mezzi. Ma dal basso salire in alto si fa molta fa- , tica e ci vuol gran forza. L uomo era caduto in Adamo dallo stato '
suaderai.
Operaio - Ma anche la religione protestante si è diffusa rapidamente e ha occupato una parte d Europa. Maestro - Anche qui è sempre l'uomo che va in giù e non in su Che cosa è la religio'
.
'
ne protestante? K la libertà di credere ciò che si vuole e di fare quello che si vuole ,
,
ciascuno scolaro è maestro
,
-
ciascun reo è
di grazia, allo stato, di colpa. Che cosa ha fatto il paganesimo? Ha fatto cadere l uomo più in basso ancora ; da uomo l ha reso nelle sue passioni, nei suoi vizi, ani-
giudice, ciascun servo è. padrone. Che pia-
male.
secuzioni ; si diffuse perchè protetto dai principi a cui i beni della Chiesa facevano gran voglia, e per i quali la religione da padrona diventava serva. E con tutto questo, quali sono i progres-, si che fa il protestantesimo con tanti mezzi con tanto denaro? I protestanti' danno
'
'
Che cosa iw. fatto il cristianesimo? Ha
tirato su l'uomo dal fondo e per mezzo delle virtù, della mortificazione, della purezza l ha sollevato fino a Dio. '
Il paganesimo per trionfare non ha do-
vuto vincere difficoltà, anzi tutto gli era favorevole.
Operaio/- Così è anche dell'Islamismo ora religione di Maometto, non è vero? Maestro -.Per l'appunto. I pagani adoravano tanti dei, si può dire, tanti quanl erano i vizi e le passioni.
cere ! che comodità !
E poi il protestantesimo si diffuse ma colla forza, coll'astuzia colle armi, colle per,
,
a noi il i f ore, ed essi i r cevono da noi Ta scoria.
I protestanti si st:i''ilirono in alcuni regni. e in alcuni luoghi in nome di Gesù Cristo e degli Apostoli, non mai in- nome '
di Lutero, di Calvino. I loro successo dun-
-
239 -
238,-
pnma di tutto essere in
qùe.li devono all'inganno in quanto che es-
grandissimo nu-
mero.
Maestro - I nemici della Chiesa per toglie-
si si atteggiano a veri cristiani mentre non ,
re l importanza
tentano di diminuire il numero dei martiri. Il numero preciso non si
lo sono.
'
sa; si calcolano diciotto milioni circa. Lo
I mapfipi
provano le dieci feroci persecuzioni degli
imperatori romani, cominciando da Nerone
fino a Diocleziano, contro la religione cri-
OpUraig - Dal catechismo e dalle perdiche ho sentito più volte dire che una delle prove che la Chiesa di Gesù Cristo è la ver» sono i
stiana. ho provano scrittori sacri e profa ni, lo provano i martirologi, le catacombe.
-
e i monumenti che ancora rimangono nelle
.
martiri.
'
Maestro - Era proprio questo l'argomento proposto. Senti. Quando si vuol provare la verità di un fatto storico a che cosa si ri,
corre? Quando dinanzi a un tribunale si vMol provare che uno è innocente o reo di chi si serve il giudice?
principali Chiese di Orieiìte e d Occidente.
Operaio - Ma è proprio vero che tutti i cristiani che si dicono martiri sono stati ucci
-
si per la loro fede? Non potrebbero essere stati uccisi per qualche delitto? Maestro - I persecutori dei cristiani di allora, come i persecutori di adesso, per co-
OpKraio - Quando si vuol provare la veri'
prire e giustificare il loro odio sitibondo di sangue cercarono di far apparile i cristiani
tà di un fatto storico si ritprre ai testimoni
''
che scrissero di quel fattcr e nel tempo in
come colpevoli. Erano calunnie.
cui è avvenuto Quando si vuol stabilire la
Erano i carnefici che cercavano un pre-
.
innocenza o la colpa di qualcuno si ricorre ai testimoni presenti
testo per colpire le vittime senza apparire
carnefici. Ma non furono mai capaci di prò vare in un solo cristiano una delle colpe
.
MaKSTRO - Benissimo Gesù Cristo disse agli Apostoli : Voi riceverete la virtù dello' .
Spirito Santo il quale verrà sopra di voi
che andavano spacciando. Le accuse dei giudei contro Gesù Cristo erano le accuse dei
.
e sarete per me i testimoni in Gerusalem-
/
.
pagarti contro i cristiani. I cristiani non fe cero mai parte a guerre civili, a rivoluzioni ; benché oppressi erano sudditi fedeli dell'impero, come erano sudditi fedeli di Cristo. -
me. nella Giudea, nella Samaria e in tutta '
l estremità
del mondo.
Il dar la vita per la verità è la più bella
e la più sicura testimonianza della verità stossa
.
Non sarebbero stati uccisi, anzi sarebbero rimasti liberi, e ricolmi di onori se aves
Martire vuol dire testimonio Si di-
-
.
cono martiri gli Apostoli e quei cristiani che diedero la vita per la
.
,
duto o insegnato colla parola Opi-'raio - Perchè i martiri sieno una bella .
li
-
fede che confer-
marono col sangue «quello che avevano cre-
prova delle divinità della Chiesa, devono
sero ifinnegata la loro fede. Dunque se mo rirono, morirono per la loro fede. Erano
,
cristiani; ecco l'unica
loro colpa.
-
24Ò-
241-
tiantjì onori che ivenivahoi lloro' promessi?
I veri marHri
. Che poteva l ambizione in tanta povera geib'
te, in donne
Operaio - Ho sentito dire da alcuni : I mar- I tiri .
furono poveri pazzi. Krano presi dal fa'
natismo. Che ne dite ?
Maestro - I martiri paveri pazzi
ed esalta-
.
ti? Ài nemici ostinati della ireligione tulio anche le supposizioni più assurde e ridicole pur di negare la verità che loro scotta. Pur di negare che l'uomo fu creato da Dio lo si fa derivare dalla scimmia pur serve
,
in fanciulli? Che l'ambizione
possa molto in cervelli squilibrati, in delinquenti è vero. Ma i martiri non erano pazzi, non erano delinquenti. Secondo la legge cristiana è un delitto dar la vita per la semplice, gloria del mondo. Operaio - Un'altra domanda su questo argomento. Tutte le religioni hanno avuto i loro martiri. Se dunque i martiri sono prova della vera religione tutte le religioni so-
,
.
,
no vere.
di negare che il mondo fu creato da Dio
,
lo si fa derivare dal caso.
'ai
.
-
I martiri poveri pazzi ed esaltati? Nel
Maestro -. Sia pure vero che tutte le religioni hanno avuto i loro martiri. Ma quan-
humero dei martiri quanti non vi furono
ti furono ? Pochissimi. Che razza di marti-
illustri per ingegno, per lettere per iilosoha ! In nessuno di loro quegli esaltamenti di fantasia, quelle agitazioni quei deliri, quegli eccessi che sono segno di fanatismo. In loro la calma più soave, in loro la risposta più sapiente che confondeva i tiranni. In
ri furono ? Quanta dif f erenza se li poniamo
,
a confronto coi martiri cristiani. I martiri cristiani erano d una vita illibata, appar'
,
,
tenevano ad ogni classe -della società, sof-
frivano lunghi tormenti, potevano sottrarsi alla morte ; eranoi calmi, tranquilli dinanzi ai tiranni. Nei pretesi martiri delle altre
loro la preghiera, e il perdono più eroico ||
religioni nulla di simile.
tra i più fieri supplizi. Bisogna essere fanatici davvero per dire
che i martiri non erano che fanatici Il fanatismo non può essere sì universale da e-
I martiri cristiani erano veramente testimoni ; la loro convinzione forte e incrollabile non veniva dal conoscimento naturale
.
,
>
stendersi in tutte le parti del vasto impero romano. Non può èssere si contagioso da abbracciare tanta varietà di persone. Non ; può resistere sì a lungo da durare tre seco- .> li, anzi da durare in tutti i tempi. OpKraio - I martiri se non erano mossi da
fanatismo, potevano esseri mossi da ambi- 1 zione. Il pensiero che un giorno sarebbero stati venerati sugli altari che nel mondo si continuerebbe a parlare di loro... Maestro - Per ambizione perdere la vita, le sostanze? Sof f rire tanti dolori? rinunciare ia é{
,
delle verità della loro religioniQ. ma da fatti esterni cioè dai miracoli operati da Gesù Cristo, dagli Apostoli. Invece i martiri pagani, mussulmani, erctici non sono veramente martiri, cioè te*
stimòni perchè non attestano che una con-
vinzione puramente interna e loiro propria, non la prova esterna, visibile che giustifica la convinzione interna. Essi sono testimoni di sè stessi. .
Non è il martirio che fa il mat r ire, ma la causa del martirio.
-
242 -
elle chiese crisHane una sola è vera stato creato da Dio
sa unica e visibile; visibile perchè composta di uomini ; perchè Gesù Cristo suo capo ch era Dio ha voluto farsi uomo per ren'
Maestro - L'uomo è slato crealo da Dio. ; J-/
243 -
per Iddio cioè pei
conoscerlo, amarlo servirlo ili questa vita, per goderlo nell altra. Dunque e necessaria ,
'
per i uomo una religione, yuesta religione deve essere rivelata da Dio. Da vera reli-
gione rivelata da Dio deve essere una soia.
Da vera religione rivelatale la cristiana, per-
ché rivelata da Dio jifcr mezzo del suo f igliuolo tatto Uomo, Gesù Cristo.
dersi visibile; perchè visibili sono i suoi apostoli,, visibili i suoi sacramenti1. Gesù Cristo l ha rassomigliata a una città posta sul '
monte, a una lucerna sul candelabro, a un
regno, a un ovile. Opkraio - Che sia visibile è chiaro, ma che ,
sia unica non capisco .proprio bene. Mai-stro - Lo si capisce colla ragione. Tutte le religioni cristiane credono e non credono in Gesù Cristo, perchè non l'accettano intiero com è ma in parte e se lo formano a loro capriccio. '
Gesù Cristo ha tondato una Chiesa; dun-
que la vera religione è nella Chiesa cristiana, nostra madre, nostra maestra, nostra re-
gina.
Opivraio - Benissimo ; è questa la strada che abbiamo fhi ora percorsa ; è questa la scala per la, quale gradino pea) gradino siamo saliti; è questa la catena della quale abbia'
mo uniti tanti anelli. Prima di continuare
bisogna che mi spieghi una difficoltà che mi sorge spontanea. ) '
L unica
Chiesa vera è la cristiana. Ma vi sono tante Chiese che si flicono cristia-
ne, la greca sismatica la luterana, la calvila evangelica, la anglicana, e tante altre. Sono tutte vere Chiese anche queste ? ,
nista
,
Maestro - La tua difficoltà è giusta
,
anzi
mi dà occasione di continuare nel nostro cammino. Vi sono molte chiese che si dicono cristia-
ne. F/ impossibile che tutte sieno vere, per-
,
Gesù Cristo non si può falrlo in pezzi, o stamparlo secondo pare e piace. Ma bisogna riceverlo intiero, e per riceverlo intiero bisogna riceverlo dall autorità che Egli stes'
so ha stabilito. Gesù Cristo stesso ce lo conferma con
la sua autorità. Egli ha detto che la Chiesa deve essere un solo ovile, con un solo pa.
store. Egli l ha chiamata in singolare : Chiesa mia, e chi non è meco in questa mia Chiesa è contro di me e chi non raccoglie meco., disperde (S. Luca, cap. n). '
,
Nell'ultima cena prega il Padre: Io ti prego che tutti sieno. una sola cosa, come noi siamo un solo Dio. Però la vera Chiesa di Gesù Cristo non
può essere che una sola.
Come si può conoscerla
'
chè ciò che ammette una, non l ammette e non lo crede un altra, e una cnede ed ammette il contrario dell altra. Gesù Cristo è venuto a fondare una Chie'
'
"
Opiìraio - Ma se la Chiesa di Gesù Cristo
è una sola, è necessario che si possa e. si deva riconoscere quale è. Per riconoscerla ci vogliono dei segni certi e chiari.
-
244 -
-
Maijstro - Appunto. Ammessa la provvi'
245 -
-
desimo', e dagli Apostoli che formarono la
denza di Dio, la vera Chiesa di Gesù Cri-
Chiesa.
sto deve essere foimita di tali segni, per i quali da- un intelletto ben disposto si possa
risponde a tutte queste note;
facilmente senza tanto studio e fatica e con '
sicurezza riconoscere. Se Dio governa l uomo anche nelle cose di minore importanza, perchè dunque non lo guiderà nella vera religione,, la cosa unica necessaria e della massima importanza? OpivRaio - Quali sono questi segni, queste note caratteristiche che ci fanno facilmente e certamente conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo fra le altre chiese che si dicono cristiane?
.
Maestro - I segni per distinguere una per'
sona dall altra non si devono inventare nè '
scegliere a capriccio ma si devono prendere dalla persona stessa, e perciò devono es,
sere esterni e visibili. Così si dica dei se-
gni per distinguere una carta monetata vera, da quelle che sono false. Stabiliti da chi può averli. questi segni è facile fra tante ,
persone riconoscere quella che si cerca e fra
tante monete false riconoscere quale sia la
Dunque sarà la vera Chiesa quella che ,
Operaio - Quali sono dunque questi segni che porta in fronte come tanti raggi la vera Chiesa di Gesù Cristo?
Maestro - Essa è una, santa, cattolica, apo/ stolica. Operaio - Che cosa vuol dire una? Maestro - Vuol dire che la Chiesa di Gesù
Cristo deve avere una sola dottrina dì Fe'
de,
Ci vogliono tutti questi segni, non ne deve mancare neppure uno perchè i segni so,
no note caratteristiche ed essenziali.
Operaio - Tutto va bene. Ma come si fa a
stabilire quali sieno questi segni per distinguere la vera Chiesa di Ci r sto? Chi ci assicura che a questi segni e non altri la si possa e deva riconoscere? Maestro -' La tua domanda è giusta Que.
'
ste note caratteristich e che
formano la i f sonomia della vera Chiesa di Gesù Cristo
le abbiamo dalle parole di Gesù Cristo me-
un solo capo istituito da Gesù Cristo.
una unione dei membri fra loro e col capo
nella partecipazione dei Sacramenti e nella professione esterna della stessa Fede.
Operaio - Che vuol dire che la Chiesa di Gesù Cristo è Santa?
Maestro - Ef santa per la santità del suo Capo, per la santità della sua dottrina, per
la santità dei suoi mezzi, e per la santità di molti dei suoi membri, provata e confermata dai miracoli.
Operaio - K che la Chiesa è Cattolica che '
s
vera.
le altre
chiese per conseguenza saranno false.
intende?
Maestro - S'intende che deve essere universale perchè deve estendersi a tutti i tempi. e un po alla volta estendersi a tutti i luo-
'
ghi. 1 OpErAìo - Finalmente che vuol dire che la vera Chiesa di Gesù Cristo deve essere A-
postolica ? Maestro - Vuol dire che per la successione continua e formale, per la ordinazione e per
la giurisdizione de' suoi ministri deve mostrarsi discendente dagli Apostoli.
'
-
247 -
246
-
stolica, perchè queste sono le quattro
note
caratteristiche colle quali Gesù Cristo ha
Il sillogismo
voluto far conoscere e distinguere dalle fal-
OpKraio - Ho capito Come vi sono i segni infallibili per distinguere Toro dall'orpello, le monete buone dalle false, così per di.
se la sua vera Chiesa.
OpBRAIÒ - -Incominciamo dunque dalla prima: Gesù Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia una. In che cosa consiste questa u-
stinguere la vera Chiesa di Gesù Cristo devo vedere se è una santa, cattolica e apostolica
Maestro - Te l'ho già spiegato. Unità di
MaKstro - Ma bene Per procedere con chia rezza e ordine nella ricerca della vera Chiesa di Gesù Cristo ti sia come una bussola
di carità nel professare e obbedire alla medesima legge, e perciò unità di autorità nella direzione e nel magistero di un medesi-
,
.
.
nità?
fede nel credere la medesima verità unità ,
-
,
infallibile
come la chiave il seguente ragionamento : Gesù Cristo ha voluto che la ,
:
mo capo.
Gesù Cristo ha due nature, l ima visibile
sua Chiesa sia una santa, cattolica e apo.
v
Ma la sola Chiesa Romana è nessuna altra Chiesa che si dice cristiana è una santa. cattolica e apostolica Dunque la sola Chiesa Romana e nessuna altra Chiesa che ,
sibile. la interna, cioè l unità della Fede, '
della Grazia ; e la visibile o esterna, cioè l unita della professione della Fede, l'unità '
si dice cristiana è la vera Chiesa di Gesù
degli stessi mezzi della Grazia, cioè i Sacra-
Cristo.
menti, e l unità dei medesimi precetti da os servare. L unità interna è causa della ester '
- T/argomento è di-una
vincibile. Chiunque ha un
1
po
forza indi sale in
interna.
.
.
,
.
,
,
Mostrate le due premesse del sillogismo, è chiara la conseguenza cioè è chiaro che la ,
sola Chiesa Romana è la vera Chiesa di Gesù Cristo
.
Maicstro - Precisata la via giusta da percor-
mettiamoci in cammino Ti proverò .
per primo che la vera Chiesa di Gesù Cristo deve essere una santa, cattolica e apo,
-
na, e la esterna mantiene e rinforza
,
ficile è il provarlo Bisogna provare che Gesù Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia una. santa cattolica e apostolica Poi bisogna provare che la sola Chiesa Romana è una santa, cattolica apostolica.
-
'
testa deve ammetterlo Ma il belìo e il dif-
rere,
'
Così doppia è la unità della Chiesa : la invi-
,
.
ÒpKRAIO
'
e l altra invisibile, l una umana e l altra divina. ed è un solo e medesimo Gesù Cristo. '
'
,
stolica
'
'
r
Questa unità
l'unità
ha bisogno di un capo, di
un fulcro, di una autorità esteriore. Ed ecco l unità di governo per cui tutti obbedi'
scono e si manttengono uniti ad
capo.
un solo,
x
Questo capo è quello che nel corpo im-
prime il moto e dirige le membra, e al qua-
le convergono tutti gli organi della vita, e dal quale si "diffonde la vita. E nell'ordine '
intellettuale e morale, cioè nella fede e nei ordine 'fisico è il_ costumi quello che nell '
centro di attrazione intorno a cui girano con
armonia e ordine gli altri corpi
.
-
-
248 -
La Chiesa Romana è una OpKraio - Gesù Cristo ha voluto che la sua
Xhiesa sia una? una ptìn la fe.clQ, per .la cafltà, per un capo che la governa?
-
MaKstro - Precisamente.
Neirultima cena
egli ha detto : Ti prego, o Padre, che tutti costoro siano una sola e medesima cosa co-
me io ej;u siamo mia sola cosa.
cercarono di rompere questa unità ; ma furono tosto scomunicati.
Pe ' questo tutti combattono unicamente questa Chiesa, le gridano la Croce : la gridano intollerante e intransig'ente. K' questa la pili bella prova della sua unità e della sua verità. Nella Chiesa Romana si trova
operare. Come una è la fede così una è la morale, perchè la morale non è al'
l unità nell
'
ìt rio che la fede in pratica. Nella Chiesa Romana v'è l'unità di-ge-
Parlando del regno dei cieli, cioè della ha raffigurata a un ovile a un gregge, a un grano di senapa, a unacittà, tutte similitudini che- pnovano la sua unità. Così negli Atti degli Apostoli parlando
Operaio - Lei dice che nella Chiesa Roma-
della vita de' primi cristiani si dice che e-
na si credono quelle verità che, sì credeva-
'
sua Chiesa l
,
'
. rano un cuor solo e un anima sola.
Una sola è la fede, dice S. Paolo, com uno è Dio, uno il battesimo e tutti devono assentire alla medesime cose, ed avere una medesima carità.
Gesù Cristo ha voluto che la sua Chiesa
sia una non solo nella fede, e nella carità,
.
249 -
ma anche nel governo esteriore, dandole la orma monarchica più perfetta. Egli ha stabilito Pietro Capo, e a lui ha ai f dato il supremo potere e sui fedeli cioè sugli agnelli e sulle pecore, sugli Apostoli e successori. Opiìraio - Mi mostri ora come nella sola
Chiesa Romana si trova questa unità, e non in altre Chiese. Maestro - Nella Chiesa Romana si trova l unità di fede. Le medesime verità che si '
credevano ai tempi degli Apostoli si credono anche ora si credono da tutti quelli che appartengono a questa Chiesa, sebbene diversi di costumi, di lingua, di territorio. E sì che vi furono eretici in ogni tempo che ,
'
rarchia, cioè di governo. "Il Papa è il capo, nella diocesi è il Vesicovo, nella parrocchia è il Parroco;, ma il Parroco unito al" Vescovo, il Vescovo unito al Papa.
'
no al tempo degli Apostoli ; chè la medesima fede d oggi è la fede del passato. Ep'
pure ìn questi ultimi tempi furono aggiunte '
almeno due nuove verità di fede, cioè l Im-
macolata Concezione di Maria Vergine, e rinfallìbilità del Papa. Maestro - Queste non sono verità nuove, ma verità vecchie credute sempre nella Chiesa e contenute nella Rivelazione Cristiana.
Verità vecchie a cui s'è aggiunta nuova importanza e nuovo lustro per nuovi bisogni di tempi nuovi e peri nuove ragioni riconosciute dal magistero infallibile del Romano Pontefice.
Chi però prima che queste verità fossero definite come dogma non le voleva credere, era solamente temerario; chi non le crede ora è un eretico oerchè ribelle all autorità '
della Chiesa che Gesù Cristo ci ha dato per madre e maestra.; .
'
- 251 -
,
250 -
-
chiesa russa, la anglicana
anche la stessa
,
La sola Chiesa Romana
chiesa priotéstante. Maestro - Molti figliuoli formano tante famiglie ciascuno è capo di ciascuna fami-
è una
,
Operaio - Voi dite che nella Chiesa Romana vi è la vdra unità voluta da Gesù Cristo. Pure vi sono tanti
glia. Sé tutti questi figliuoli dipendono an-
fedeli dotti, filosofi e
teologi e perfino vescovi che in punti importantissimi della dottrina cristiana non van-
,
,
'
no d accordo.
la greca hanno i loro capi che: sonò o il re o qualche patriarca ; possono avere l'u,
Maestro - E' vero. Nondimeno finché il pa-
dre non parla e non dice la sua, non si può
nità maiteiniale
dire che manchi «la unità perchè i figli contrastano fra di loro, quando questi figli so-
male perchè non comunicano col centro del-
no pronti a cessare da ogni contrasto appena il padre pronuncia la sua parola è sen
prima chi dopo si sono, staccate. Sono esse che si sono separate dalla Chie-
-
tenza definitiva.
Così non si può dire che manchi l'unità nella Chiesa, perchè alcuni anche Vescovi '
non vanno d accordo in certi punti non ancorà definiti dal Romano Pontefice, dal mo-
mento che sono disposti di stare alla si\a sentenza appena l abbia pronunciata come regola di credere e di operare. '
'
cora dal loro padre comune di tante famiglie si può dire che sono una sola famiglia; se no è rotta l'unità. Così anche la chiesa anglicana la rusSa,
Operaio - Ma nella Chiesa Romana vi sono tanti Ordini *Religiosi uno differente dall
'
altro, e dipendenti dal loro Superiore.
Maestro - Vi sono molti Ol-dini Religiosi
differenti per abito, per modo di vivere, per
regole esteriori ma tutti uguali nella fede e nella professione della fede. Essi dipèndono dal loro Superiore, ma il loro Superiore dipende dal Romano Pontefice. L unità non esclude la varietà. Gli uomi ni avranno di versi calratteri e fisonomie ; '
-
'
ma finché hanno un corpo, e un anima spirituale ragionevole sono sempre uomini. Operaio - Sarà vero ; ma questa uità come
si può dire che sia propria della Chiesa Ro-
mana? non vantano la loro'unità anche la
'
l
.
Ma non hanno l'unità for-
unità, il Romano Pontefice ma da lui chi ,
sa Romana non la Chiesa Romana che s'è staccata da una di loro ,
.
Perciò i loro capi sono illegittimi e usurpatori perchè non approvati dal successore
di Pietro. A PietJro solo fu concesso il primato, dice S Cipriano, onde si vegga che .
la Chiesa è una ed una altresì la cattedra d'insegnamento. ,
Dunque anche supposto che queste Chiese cristiane credano e professino quello che ,
crede e professa la Chiesa Romana
,
man-
'
cano dell unità
di f«de e carità perchè non credono e non dipendono dal Romano Pontefice.
Operaio - E della chiesa protestante che ne dice ?
Maestro - In essa si può dire "èlle tante siano le chiese
quante son le teste. In forza del libero esame, i protestanti son libjeri di credere ciò che loro piace. Sono senza un vero capo. Sono senza autorità. Hanno ,
.
'
anch essi la Sacra Scrittura, ma ciascuno la
intende a proprio capriccio.
-
252
263 -
Noti hanno Ttinità formale, e neppure
Operaio - E perchè la Chiesa sia santa bisogna che tutti i suor membri sieno santi ?
materiale.
Maestro - Questo poi no. Basta che alcuni suoi membri sieno santi. Perchè una scuo-
La vera Chiesa di G. C è santa
la o una famiglia sia buona basta che alcuni figli o alcuni scolari sieno buoni ma non però tutti E perchè? Perchè come sono buoni alcuni cosi potrebbero essere buoni ,
Operaio - Passiamo alla seconda nota della vera Chiesa di Gesù Cristo. Ella è santa. Che cosa vuoi dire che deve essere santa ?
.
,
liitLi. vSe non lo sono la colpa non è del mae-
'
stro o del padre della scuola o della fami-
Maestro - La Chiesa si può considerare come una persona. Una persona umana è com-
,
glia, ma dei singoli individui. Gesù Cristo stesso confermò questa verità con alcune Psirabole ; colla parabola delle vergini stolte e delle vergini prudenti del buon frumento
della Chiesa è Gesù Gnisto che è la stessa santità, la
posta di anima e corpo. Anima
*
perfezione di ogni virtù. Anima la sua dottrina tanto quella che riguarda ciò che si
,
e della zizania.
deve credere, come ciò che si deve fare ; e '
Operaio - Come si mostra che Gesù Cristo ha voluto che la sua Chiesa sìa santa
questa dottrina è santa, santi i suoi coman-
)
anche "liei cefrpo cioè nei fedeli ? Maestro - Lo prova l'autorità di S Paolo
damenti, e i suoi consigli evangelici di povertà volontaria, di castità perpetua, e di
,
.
obbedienza assoJlutia. Anima i Sacramenti
che dice : Gesù Cristo amo tanto la -Chiesa
che sono come gli sìt rtimenti, i mezzi, i canali per cui scorre la grazia divina ad apportare la virtù. Operaio - Ma queste cose non bastano a
da sacrificare la sua vita per santificarla afi f nchè avesse a comparire dinanzi a lui rivestita di gloria senza macchia e senza
,
cioè la società di coloro che vi appartengono, ,
,
render santa la Chiesa. Non basta che un-
ruga, santa ed immacolata E altrove : Ge-
maestro o un padre insegnino cose buone. Per poter dire che quella famiglia, quella scuola sia buona,, bisogna che i figliuoli e
sù Cristo ci elesse a membri di questa Chiesa perchè avessimo ad essere santi è immacolati.
Ce lo dice la ragione stessa. La Chiesa di Gesù Cristo forma, un sol corpo di cui Gesù Cristo è il capo Se santo, anzi la stessa . santità è il capo santi devono essere i
gli scolari siano buoni. Così perchè la Chie
-
sa sia santa non basta che in essa si trovino le cause e i mezzi della santità, ma bi-
.
,
sogna che i suoi membri sieno veramente
,
membri.
santi.
VUi'STRO - E perciò non basta che sia santa l anima, bisogna che sia santo anche il cor-
La Chiesa Romana è santa
'
po; non basta che sìa santo il capo, la sua dottrina, bisogna che sieno santi i fedeli che
Operaio - La Chiesa Rimana si può dire
'
a questa Chiesa appartengano. Siamo d acconlo.
1
.
veramente santa?
i
Maestro -. E' santa perchè il Suo Capo è
254
-
25) -
-
.
iesù Cristo che è la santità stessa, pen-chè
Maestro - Se le virtù e la santità è
santi sono la sua dottrina e suoi insegna
-
menti, e perchè possiede mezzi soprannatu
Dai frutti si conosce la pianta
esteriori si conosce l'anima intcriore
OPKRAio - Ma non sempre fu santo il suo capo visibilef, il Romano Pontefice. Anzi ci furono dei Pontefici che non diedero di
vissero nascosti e non fecero cose straor
-
dinarie per cui si possono chiamar santi Maestro - Santo è chi ha esercitato le viitù cristiane in grado eroico Ora l'eroismo .
sè troppo buon esempio. Maestro - E' vero. Sono ben pochi però.
.
Pensiamo poi ai tempi in cui vissero.
si può trovare anche nell'esercizio di virtù
Sopra tutto nel Pontefice distinguiamo lo
-
debolez-
ze, e H Vicario di Gesù Cristo; distinguia-
nascoste. Non dobbiamo giudicare grande solo ciò che il mondo predita grande Anzi tante volte ciò che appare spregievole agli .
mo la dottrina che insegna come_ maestro
occhi del mondo è grande agli occhi di Dio giudicare ,
universale, e i costumi della sua vita parti-
.
Operaio - Ma allora come si può
colare.
di questa santità che rimane nascosta e non
Operaio - E molti membri della Chiesa Romana furono veramente saAti? Maestro - Ce n'è un esercito in tutti i tem-
si manifesta con opere grandi ? MaKstro - Prima di proclamare "2he uno è santo
dopo tante prove che si possono a-
,
le classi e le che hanno fatto
pi, in tutti i luoghi, in tutte
vere con mezzi umani
,
ci vuole la prova
che rivela l intervento divinOj il sigillo di '
meravigliare di sè per le loro virtù, per le loro opere che rivelano il braccio di Dio, per le loro istituzioni religiose a bene dell'intera
.
Operaio - Eppure ci sono cefti santi che
,
condizioni di persona. Santi
dalle azioni
,
rali che conducono alla santità.
uomo1, colie sue passioni, colle sue
nasco-
sta si manifesta chiaramente nelle opere.
-
,
Dio. Questa prova e questo sigillo è il mi-
racolo.
umanità. Essi hanno fondati Ordi-
ni che dopo tanti secoli sono cresciuti da
La sola Chiesa Romana é santa
granelli di senape in piante giganti. Se tan-
ti figli sono santi, santa bisogna che sia
la
Operaio - E' vero che la Chiesa Romana è
loro madre, la Chiesa Romana.
stata sempre feconda di santi Ma le altre
Operaio - Quand è che uno si può dire vera-
.
chiese cristiane non vantano anche esse i
mente santo?
loro santi?
Makstro - Quando ha esercitato in grado e-
MaESTrO - Non li vantano, nè li possono vantare. Guarda i loro capi Superbia, am-
roico le .virtù cristiane.
,
Operato - Ma la virtù e la santità sono cose affatto interne che noi non possiamo nè potremo riconoscere con certezza. Dunque la santità non potrà mai essere un segno si-
.
bizione
disonestà li hanno condotti alla ribellione. Guarda la Chiesa Greca ; ne fu ,
autore Fozio ; suscitò lo scisma cioè si ri,
bellò al Romano Pontefice non avendo po-
curo della vera Chiesa di Gesù Cristo, per-
tuto farsi approvare come legittimo Patriar ca di Costantinopoli
chè il segno è una cosa esteriore.
.
I
-
.
-
256 -
-
legittimi perchè non sono congiunti col capo
Guarda la chiesa anglicana: ne fu autore. il re Arrigo Vili, marito di sei mogli e uccisore di tre mogli. Guarda la chiesa protestante ; ne fu autore Lutero che gettò la veste di frate per una che avea gettata la veste di monaca.
,
tesimo
ma s'è incerti se sia valido, e perciò se nn protestante si fa cattolico lo si ,
*
battezza di nuovo sotto condizione < b'i-RAio - Eppure anche fra i protestanti .
ci sono delle persone virtuose : mentre in-
vece fra i cattolici quante canaglie!
è stato qualche Papa, qualche Vescovo po» co esemplare. '
c
Maestro - E- vero; fra i cattolici vi sono dèlie canaglie, come fra il buon frumento
Maestro --Sono rare eccezioni. Anche il so-
'
le ha le sue macchie. Non erano i capi, i fondatori. Ma come si possono dire sante
c
furono i capi, ì fondàtgirì? Operaio - Ma se non furono santi i fonda-
.
.
E' colpa del maestro buono se qualche scolaro è cattivo? è mei r to del maestro cat"
tori, possono essere santi alcuni fra i mem-
tivo se-qualche scolaro è buono? Se una ve-
bri.
ste bianca ha qualche macchia nera forse perchè è bianca?
'
Maestro - No : dopo che queste chiese sì
sono staccate dal grande tronco hanno ces-
radici salendo per il tronco si diffondeva
.
lurale. la rettitudine più o meno propri dell'uomo, un certp galaptomismo ma non.
sacrifìcio di tan.te vergini. '
missionari, l austerità e l;i mortificazione di tanti monaci ed eremiti. lo zelo e la pazienza di tanti confessori?
.
hanno la virtù sublime, la virtù eroica in '
una parola la santità suggellata d ai
,
mira*
coli.
Dopo la separazione i greci scismatici non
Operaio - Epjnire ci sono tanti che hanno compiuti atti eroici che hanno fatto sacri-
fanno i>iù menzione di alcun santo. T Pro'
l'ha
dire che sono sante Avranno l'onestà na-
pei rami. Dove si trova la fortezza dei mar-
testanti non ne hanno, anzi li disprezzano perchè non ne possono avere, lì disprezzano come chi non potendo afferrare l uva la dì-
,
Tu dici : Fra ì protestanti ci sono molte persone virtuose. K' vero. Ma non potrai
sato di succhiare il buon umore che dalle
'
è della zizzania
Ma di chi la colpa? della Chiesa Cattolica ? sono canaglie perchè sono cattolici ? se lossero veri cattolici non sarebbero canaglie
(incile chiese cristiane, se così viziosi ne
,
.
I protestanti poi non hanno che il Bat-
Oi'Kraio - Ma ahche nella Chiesa Romana
tiri lo sipmto di l eroismo di tanti
257 -
,
dei per la pati r a e per l'umanità che hanno dato dell'esempio di virtù civili Si posso,
'
sprezza chiamandola acerba.
.
no chiamar santi anch'essi?
Sono chiese morte perchè mancano i fonti della vita e della santità, i Sacramenti.
Maestro - Li potresti chiamare santi laici 11 diavolo è la scimmia di Dio Però qual
QpEràio - Ma non hanno anch'esse i Sacra-
differenza tra' i santi del mondo e ì"santi di
menti come noi? Maestro - Li hanno, ma senza valore, perchè li ricevono da ministri, che non sono
sti superiore alle iox'ze della natura Quelli escono dalla terra ed alla terra
legittimi, che non hanno potere, e non sono
.
.
Dio
.
Quelli hanno una virtù naturale, que.
ritornano, questi sollevane al cielo Alle Porte (li Qériimleinme
.
f
-
258 -
MaKSTro - Si lo ha detto chiaramente ,
sù Cristo.
Quelli hanno per scopo l'interesse o l'ambizione : questi l'unico amore di Dio. Quelli si servono del largo aiuto di mezzi umani; questi sprovvisti di mezzi umani,
,
,
anzi con mezzi umani contrari.
Quelli hanno fondate istituzioni che presto sparirono; questi hanno lasciate famiglie di ordini religiosi che si moltiplicano e vivono attraverso i1 secoli.
La Chiesa di G. Crisfo catfolica Operaio - La vera Chiesa di Gesù Cristo è una, santa. L abbiamo visto. Ma è essa anche cattolica. Che cosa s intende per Chiesa Cattolica ? Maestro - Chiesa cattolica vuol dire uni'
'
versale :. universale per la sua dottrina per tutti i tempi, per tutti i luoghi. ,
Quella si pùò chiamare Chiesa. cattolica che in oeni tempo, e in ogni narte della
Egli ha detto che la- sua Chiesa deve essere cattolicaj cioè «universale per la sua dottrina, per tutti i tempi per tutti i luoghi. Universale per la sua dottrina, ordinando agli Apostoli di ammaestrare gli uomini ad ossefvare non una parte ma tutto quello che egli avea loro insegnato. Universale per tutti i tempi, dicendo agli Apostoli : Ecco che io sarò con voi tutti i giorni lino alla consumazione dei secoli. Universale per tutti i luoghi, dicendo agli Apostoli : Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti, incominciando da Gerusalemme lino agli ultimi confini della terra. E altrove : Sarà predicato questo Vangelo del regno per tutta la terra per testimo-
.
,
,
nianza a tutte le nazioni. Operaio - E lo ha mostrato anche C
-
Grsù
risto stesso che. questa parola cattoiica,
cioè universale si deve intendere in senso '
largo, cioè come lei me l'ha spiegato prima (
J:erra professa in tutto la medesima dottri-
MaKstro - Lo ha mostrato colla parabola
Operato - Se è «così, nessuna Chiesa può
del seme sparso, colla parabola della ziz-
dì'rsi ( tto1i<". perchè nessuna chiesa abbraccia lutti i luoi'hi. Di fatti anche adesso sul-
predicendo le contraddizioni e gli sforzi che
na,, la medesima verità, la medesima legge. ,
la terra vi «óno molte rclipiorii differenti
fra loro, mentre che per abbracciare ttttti i luoghi ci dovrebbero essere una religione sola.
Maestro - Ou' si deve yìrendere la parola universale non rigorosamente, ma solo mo-
zania e del buon frumento. Lo ha mostrato .
'
umana malizia avrebbe opposto all univer.sale propagazione del Vangelo. l
'
L'ha
mostrato predicendo le eresie e gli
scandali che sarebbero sorti a rapire alcune parti del gregge cristiano. L'ha
mostrato predicendo l avversione '
di
ralmente. Perchè la Chiesa sia universale
alcuni uomini contro la dottrina degli A-
non è necessario che comprenda tutti gli uomin'ii, ma basta qhe essa fruttifichi,, ie conti seguaci per tutti i popoli conosciuti, fra tutte le classi e condizioni di persone
tire dai loro confini e scuotere la polvere dai loro piedi.
Opp:raio - E la Chiesa di Gesù Cristo deve essere cattolica ?
S
postoli, esortando perciò gli Apostoli a par-
2(i()
_
-
-
20\
Opekaio - Si può dire altrettanto delle altre chiese cristiane
La sola Chiesa Romana é cattolica
'
'
.
Maestro - Ho' la storia non si può cam ,
biare; e la storia ci dice l'anno in cui
Opkkaio - Visto che la Chiesa fondata da Gesù Cristo è cattolica, mi mostri come f ra le di verse chiese cristiane la sola Chiesa Romana sia cattolica e perciò fia la vera Chiesa di Gesù Cristo
perchè universale la sua dottrina, perché
abbraccia tutti i tempi, e si estende a tutti
i luoghi.
O PKRÀIO - Perchè la Chiesa Ronuna è uni versale nelVi sna dottrina?
-
MAÈSTRO Pereliè i'membri di questa Chiesa hanno sempre creduta e professata non
in parte ma tutta la medesima dottrina.
Chiunque ha negata/ o rifiutata qualche di nuo-
ve e contrarie, subito fu condannato e ri
-
'
o scismatico. Lo mo-
stra la storia anche dei nostri giorni.
Operaio - Si può dire altrettanto delle alt rechiese cristiane?
Maestro - No. Anzi esse furono rigettate
e separate dalla Chiesa Romana perchè ri
-
ti utarono qualche verità di fede, o perchè
/ ruppero l unione col Capo, il Romano Pon'
tefice.
Rotta l'unione col Capo, non possono ottenere che tutti i loro membri professino
per intero la stessa dottrina.
'
Viadre
.
c hiesa komana si estende a
lutti i luoghi? Maestro - M tu la vedi sparsa' dovunque in mezzo agii eretici e scismatici non solo ma fra i maomettani ai pagani, ai barbari; nelle cinque parti del mondo Vi sono paesi nei quali picroHssimo e il numero dei caitolici eppur vi sono. Anche in mezzo alla ,
,
.
mincia con Cristo e i suoi Apostoli, e sem
persecuzione suscitata dai governi
la Chic-
,
sa Romana va facendo progressi e basta * che le si conceda la giusta nbertà perche spanda i suoi (ratìtt come florida pianta. Jl numero poi dei suoi seguaci é supe,
,
riore a quello di tutte le altre chiese cri-
stiane unite insieme e sostenute dall'oro c dai governi Le altre chiese si possono paragonàYe ai tralci recisi di una vite i quali dove cadonoi rimangono, mentre invece la .
,
Chiesa Romana sparge ovunque i suoi tral-
ci salutiferi
.
Operaio - Mi pare che lei faccia dipendere la verità della Chiesa dal numero dei suoi
seguaci. Ora questo non è giusto
Maèstro
.
- Non la faccio dipendere dal nu
-
ma dal coinpimento di quello che Gesù Cristo ha predetto che cioè la sua mero
.
,
Chiesa deve essere universale < )i'i;raio - I pagani hanno un numero mag.
JpÉRAlo - J(a Chiesa Romana abbraccia tutti i tempi? Makstko - Sì, essa è come un fiume che co-
pre più grande scende if no a noi senza aver cessato un istante,
.
esse
staccandosi
,
.
gettato come cretic o
dalla loro Upiìkaio -
,
,
Maèstro ~- La Chiesa Romana c cattolica
verità, oppure ha voluto insegnarne
hanno cominciato ad esistere
giore di seguaci che non la Chiesa Romana.
Anche la religione pagana per questo ri-
spetto sarebbe vera
.
Maestro - Il paganesimo quantunque abbia ,
un nunpero di seguaci supei r orve alla Chiesa
262
-
Romana, ptlfe non è sparso per tutto il mondo. Esso poi non appartiene alla Chiesa
263
gli ultimi anelli di una lunga catena, d! cui gli Apostoli furono i primi anelli .
di Gesù Cristo, e lo si mostra falso per tante altre ragioni.
Operaio - £ come si fa a conoscere se la
La vera Chiesa di G. C. Apostolica
no insegnato e professato gli Apostoli? E'
dottrina che professa ora la Chiesa Cattolica Romana è la medesima dottrina che hanuno studio dificile.
Maestro - Sì è vero
è uno studio superiore alla capacità dj non pochi Ma quello
Opt-raio - Che cosa s'intende per Chiesa Apostolica ? MÀKSTRO - Una Chiesa che ha la sua origine
.
che è dificile a conoscere direttamente è facile a conoscere indirettamente Se io poi.
dagli Apostoli, e che insegna e professa le
*
,
Perchè una Chiesa sia apostolica due co-
resta provato che c'è nche la dottrina apo-
se dunque sono necessarie: Successione a postolica e dottrina ai)ostolica.
stolica
-
( IpUrato - Perchè la Cliiesa di Gesìi Cristo deve essere apostolica? Mai-stro - Gesù Cristo ha eletto gli Apo-
*
stoli,. e a loro ha conferito il governo dell:»
Chiesa, e specialmente a Pietro come a pie tra angolare, fondamento stabile, pastore su-
premo. Agli Apostoli ha detto : Come il Pa-
die ha mandato me. così io mando voi. An-
date per tutto il mondo, e predicate a tutti il mio Vangelo. Agli Apostoli ha dato il po-
tere di amministrare i Sacramenti: Battezzate nel nome del Padre, del Figliuolo e
dello Spirito Santo. Saranno rimessi i pec-
cati a chi li rimetterete, e saranno ritenuti a chi li i r terrete. Prendete e mangiate, que-
sto è il mio Corpo ; prendete e bevete, que %
-
sto è il Sangue. E questo farete voi pure iri memoria di me.
Operaio - Fra le chiese che si vantano cristiane, qual è la vera Chiesa Apostolica? '
Maestro - La sola Chiesa Romana Cattoli"
ca perchè essa
gli Apostoli e
o provare che nella Chiesa Romana Catto-
lica c'è rorigine e successione apostolica
dottrine degli Apostoli.
'
,
sola professa la dottrina de i suoi pastori presenti sono-
.
Operaio - Perchè dove c'è l'origine e sue? cessiione apostolica et deve essere anche la dottrina apostolica? ,
Maestro - Perchè non sarebbero stati pa-
stori legittimi quelli che non avessero insegnata nella sua piena e vera sostanza la dottrina degli Apostoli O ammettere che .
tutti i pastori si sono messi d'accortlo per
cambiare dottrina o ammettere che qualcuno abbia mutata onesta dottrina Non sì ,
.
può ammettere il primo perchè è un fatto
che non è avvenuto nè poteva avvenire per-
chè allora Gesù Cristo avrebbe abbandonata nell'errore la sua Chiesa e avrebbe mancato alla sua promessa ,
.
Che se vi fu qualcuno che mutò la dottrina degli Apostoli questi fu subito condannato e separato dal corpo della vera Chiesa. Così avvenne di tutti gli eretici ,
,
.
Chi è successore legittimo di un defunto ha diritto alla sua eredità Chi è successore .
legittimo degli Apostoli possiede con dirit-
to la loro eredità cioè la loro dottrina
.
265 -
-
'
e l augiicana
La sola Chiesa Romana èRpostolica
cessione
QpKraio - Ma come si fa a verificare se tulli i pastori preééuti nella Chiesa Romana Cattolica sono legittimi successori degli A-
postoli ? Por schivare una difficoltà
,
\ia.
.
a cmesa greca fu apostolica tino
.
,
,
chele Cerulano
.
Lo scisma della chiesa greca si allargo
anche 111 Russia nel 15Ó01,
Ciò non è necessario. A noi bas
e vi loiulò in Moda quelìp di
sca un patriarcato dipenaentc
Costantinopoli l'oi voile rendersi indipenAllora lo Czar aella Kussia l'ietru il nande non volle più saperne ne ai Patriarca di Costantinopoli, né di Mosca; il ,
la strina dorsale r rel="nofollow">er «mi tutti
dente
.
,
? n r;-? romtinirnno rol cervello. K l'iiesta nina dorsale è la sede dell'Anostolo Pietro rhè orn \ive in Pio XT Khhene Pio XT è
,
patriarca volle essere lui dicendo: lo non conosco altro patriarca che il Vescovo di
IctrittitMO successore di Pietro. Come ano-
ètolica è la successione dei Romnni Ponteif ci if no a Pio XI. così abòstòliclie >;ono
Roma che possa essere legittimo ; ma poiché
voi non volete obbedirgli obbedite a ine. Ecco il vostro Patriarca
"
nelle chiese ch6 comunicano con Pio XT :
"
.
Operaio - Cosi per non
-
obbedire al vero
Papa; obbediscono ad un usurpatore
ffittimé.
Oim'raio - Dunnue la chiesa irreca; la russa.
.
Per
non obbedire a Dio si ì t nisce per diventare schiavi del demonio Maestro - E cosi avvenne anche della chiesa anglicana Staccatasi nel 1534 dalla Chiesa Romana iter opera del lussurioso re Enrico Villi ,
la an""lir;ina che haimo i loro vescovi sue
.
cessori de li anostoli. non possono dirsi
chiese apostoliche?
.
Makstro - Non possono dirsi apostoliche. Lasciando da parte ch'esse hanno mutato nualche verità di fede, (inantuncme abbiano
la successione apostolica materiale, manca
cadde sotto il suo gioco E così ora il re e la regina d'Inghilterra divennero il papa e .
-
no della successione formale, perchè non u i'i(e al centro supremo
stro - i
.
stacco del tutto nel 1043 per opera ai Ali-
MaivSTro - Sarebhe Lrrave se si dovesse ve rificare la successione legittima di tutti i successori detrli Apostoli.
le nltre cessano di essere apostoliche e le
ra sue
'
.
a staccarsi dal Komanft l'ontencc per opera ui 1*0210 patriarca ai Costantinopoli e si
siamo -
.
tonnaie
e cessa
cessando
an anno 850 aopo Oesu Cristo: incomincio
caduti in una di più grave.
si ribellarono a l'ietto
rono u essere apostoucue
ch'c il successole di
Pietro. Dal momento che si ribellarono al Pontefice Romano- esse cessarono di essere apostoliche. Dov è Pietro, ivi è la Chiesa.
la papessa della chiesa anglicana Che te ne .
pare di queste chiese se si guarda salo 'ai
loro capii?
'
'
Dimorato - Non sarà fuor di luogo un po di storia. Quando la chiesa greca, la ntssa
1
_
206 -
-
267 -
a Cesare quello che è di Cesare e a Dio
Intransigenza
,
OlM-RÀiO - Ui Chiesa di Gesù Cristo
quello che è di Dio. Ai tiranni: Bisogna che noi obbediamo prima a Dio che agli uomini.
è una,
Essa s'è mantenuta superiore e indipen-
santa, cattolica, apbstolicà. Queste sono le
dente dall'autorità civile nè ha mai accetta-
sue note essenziali. i\La la solo Chiesa Roman.r è una, santa.
,
to rome ancella il giogo o la catena
Stato.
Chiesa cattolica, apostolica. Dunque la sola Cristo. Koinana è la vera Chiesa di Gesù L'ercio tinte le altre non sonò che devia
Operaio - E' questa un'accusa
dallo
che si muove
continuamente contro la Chiesa Cattolica:
giusto, ed io te l ho già mostrato. Per coni
Intransigente E lei la fa apparire come un vanto, come un onore della medesima? Maestro - Chi è sicuro di una cosa non cede La intransigenza è il carattere e la prova della verità la transiffenza. o la tolleranza è
ben ragiona, mostrano ancor meglio che es
Operaio - Tn teoria ciò è vero Incanisco: ina in pratica un no' di tolleranza è un bisogno è un dovere è la legge cristiana che è tutta
zioni ;della Chiesa di, Gesù troncati dall albero '
risto, rami .
membra staccate
dai
corpo.
.
Maestro - Benissimo. 11 nugionamentio è '
,
pierc la dimostrazione, aggiungo altre due note di cig i nemici si servono per combattere la Chiesa Cattolica- e che invece, a chi, -
carattere e prova dell'errore.. .
,
carità ed amore
sa è la vera Chiesa di Gesù Cristo.
.
OPERÀIO - Le sentirò ben volentieri. Quali sono queste due noter
Maestro - Quelli che predicano la libertà e la tolleranza (mando torna loro conto sono ,
i nìù intolleranti e liberticidi
Maestro - La Chiesa cattolica è Tunica in-
transigente; la Chiesa cattolica e
l
.
unica per-
'
seguitata.
La carità è una bella virtù ma la virtù deve avere -i suoi limiti i suoi confini al d' là dei quali la virtù diventa vizio. Altro è tollerare e albto è approvare. Altro è tollerare il peccatore, e altro è tollerare il peccato cioè altro è tollerare chi fa male altro è tollerare il malé ste so. Vi è tolleranza teologica o religiosa, e ci ,
,
Opi-raio - Che coba vuol dire che la Chie
-
sa cattolica è l unica intransigente? '
Makstko - Essa ha sempre approvata la fe-
rità e la virtù, non ha mai ammesso o lolle: rato il vizio e l errore. '
Ciò l'ha proclamato e comandato ai piccoli e ai grandi , agli individui e alle nazioni,
agli ignoranti e ai dott ai poveri, ai ricchi, ai sudditi e ai re. Avrebbe subito danni ma teriali e incontrate persecuzioni ? Non impori
,
1
.
,
,
.
è tolleranza jwlitica o sociale. Quella è sempre illecita questa può esser ,
lecita e necessaria
.
ta. Sarebbe, stata spogliata, ed intere nazio-
Tolleranza peligiosa e civile
importa. Essa ha sempre detto ai sozzi mo-
Operaio - Che cosa è dunque la tolleranza teologica religiosa e perchè è sempre illecita?
ni si sarebbero staccate dal suo seno? Non
narchici : Non è lecito. Agli usurpatori : Bat?
.
268
269
lica
Makstku - Jha tolleranza religiosa è il credere die tutte le religioni sieno uguali, che tutte
.
specialmente nella Spagna, e non inor-
ridisce allo spettacolo di tanle vittime sacri
-
'
freate dairintolleranza religiosa? Maestro - Tanto orrore per rinquisizione di
sfeiio buone;, che in tutte l uomo i>ossa sal-
varsi, e perciò che l uomo sia libero di professarc'quella che più gli piace o magari nessuna, se nessuna gli piace. OpKkaio - Si capisce chiaro ; il creder questo '
Spagna e nessun orrore per l'inquisizione ili
nroteslanle in Germania iy Inghilterra, Francia nella Svezia e Norvegia? ,
,
Nessun orrore per Enrico VTIT che face va scannare 70 mila cattolici nel suo regno;
sarebbe un errore ed una empietà madorna-
-
le. A che allora la dipendenza dell'uomo da Dio? a che Gesù Cristo? a che la sita dottrina la sua leeee. i suoi sacramenti?
nessun orrore per KHsabetta che condannò alla morte pòrche cattolici, principi; parenti ,
.
,
che riempì le carceri che tece salire al pati-
Mai'stijo - Vedi chiaro dunque che la tolle-
,
bolo sacerdoti e vescovi? Nessun orrore per Calvino che a Ginevra accendeva i roghi e
ranza religiosa è seniore cmnia ed illecita '
perchè tacita approvazione dell errore.
ne gettava i cattolici fra le ì f annne? Nessun
Operaio - Che cosa è invece la tolleranza ci-
ori-ore per Lutero che provocò ed eccitò la
vile o politica ?
guerra civile che costò centomila vittime? K parlando di (mesti ultimi tempi nessun
MAÈSTRO - Supponi che in una famiglia ci sia un fratello besfeminiiatorc e ubbriacone. T suoi fratelli anche per amore del padre,
orrore per la .carneficina della povera Polo
,
nia
ucr mantenére la nace colla speranza che il traviato si converta, non lo perseguitano, ma
.
-
Hi esigli, le prigionie, le spogliazioni dei
cattolici in Germania la fucilazione della Co,
mune di Parigi ? Si vede la nagliuzza nell'occhio del fra tello e non si vede la trave nell'occhio proprio. - .
lo correggono, lo sopportano, lo tollerano ; tollerano non il peccatoi. ma il peccatore, e
-
ciò per bene del peccatore medesimo e per il bene della famiglia. . Cosà si fa nello stato, in una nazione. Per evitare lotte c dissidi, e perchè il credere
Inquisizione
è proprio della volontà, e non si può imporre colla forza ma colla sola ragione- si tolle-
rano quelli che non appartengono alla Religione cattolica, segnendo così la legge deHa provvidenza di Dio che non sempre punisce i cattivi, e permette e tollera un male o per evitare un male maggiore, o per cavarne un bene. Così ha sempre'fatto e insegnato-la
#
Chiesa cattolica.
Operaio - Lo farà adesso perchè i tempi sono cambiati; ma non in passato. Chi non sente parlare della inquisizione della Chiesa catto--
\
Operaio - Sari- vero quello che lei mi detto deirinquisizione protestante Kssa .
.
fatto pur male fu crudele, inguista ,
.
h.1 ha tiran-
nica : ma non si può dire altrettanto del rinquisizione della Chiesa Cattolica? e allora dove va tutta questa tolleranza civile? Maestro - La verità e la storia non si im-
para dai teatri, dai romanzi. La si impara dai fatti e giudicati secondo i (empi in mi ,
I
- 271 270 -
-
non le vuole eseguire?
Up ajo - Questo è chiaro. Ogni società ha il sacro diritto della propria conservazione, e perciò della sua difesa.
sono avvenuti. Si parla da tanti dell'inquisizione : ma pochi sanno che cosa sia immaginandola come una di quelle ombre vi,
ste di notte che sembrano mostri orribili
Maestro - Va bene. Ma xa Chiesa Cattolica
e viste da vicino non sono che cespugli Op].R.\io - Che cosa è questa Inquisizione Me ne dia una idea chiara e precisa Maestro - L'inquisizione era un tribunale
tà civile. Dunque tanto pm avrà anch essa il diritto di adoperare i mezzi giusti e necessari per respingere o reprimere quelli che
è società perfetta, anzi superiore alla socie'
.
.
.
tentano alla sua esistenza, o ne turbano la
stabilito in molte-nazioni cristiane dall'au-
pace.
torità civle e religiosa per scoprire giudicare e reprimere gli atti che tendevano a
Ora un mezzo, richiesto dal bisogno di certi tempi di cui si servì la Chiesa per la propria conservazione, e per la conserva-
,
rovesciare la fede cattolica.
,
,
Operaio - Dunque questo tribunale voleva
zione e la difesa dell ordine sociale, fu '
costringere gli eretici o infedeli ed abbrac-
ciare la religione cattolica e condannava a morte chi non ubbidiva
Operaio - Capisco che il suo ragionare è giusto. Ma certo che adesso non si ragiona
.
Maestro - T'inganni La fede deve essere
così. Ai nostri tempi di civiltà -e di progresso la sola parola di inquisizione mette
.
opera della grazia e 'della persuasione non della forza. La Chiesa col tribunale della ,
ribrezzo.
inquisizione preservava e frenava : preser-
Maestro - Compatisco questo tuo orrore
'
vava i figli dall errore, e frenava le traco--
per rinquisizioaie; non concedio però che questo orrore sia segno di civiltà e di progresso. Certo ora viviamo in tempi differenti da quelli. Allora la religione era tutto ; ora pur troppo dai più non le si dà
. tanze degli eretici che colle insidie e sedu-
zioni tentavano di diffondeire l'errore e pervert'ire i popoli È questo è un pieno diritto
I
.
della Chiesa
.
.
y
Operaio - Mi pare che la Chiesa dovrebbe lasciare libertà per tutti Pensi ciascuno a seguire chi gli paijé e piace
quella imiportanza che merita. Allora la Chie'
sa e lo Stato andavano d acco-rdo; ora si
.
predica che lo Stato deve essere separato dalla Chiesa, e si va proclamando libera
.
Maestro - Nel fare il male non ci deve essere libertà
,
'
e sarebbe colpa 'pretenderlo.
Se uno dicesse : Sia libero ciascuno di non rubare o di rubare di rispettare le persone oppure di percuotere o ingiuriare pensi cia,
il
tribunale della inquisizone.
Chiesa in Stato sovrano.
Operaio - E chi avrebbe più ragione? Maestro - A quei tempi aiveano ragione
scuno a difendersi da se che cosa diresti?
essi ; ora abbiamo ragione noi. Operaio - Come noi ci facciamo meraviglia
R' un pazzo Ciò facendo la società andrebbe in un fascio Ci sieno dunque carabinie-
di quei tempi, così quei tempi si farebbero meraviglia di noi.
,
,
.
.
ri
,
ci sieno i tribunali, ci sieno le carceri
.
Se no, a che gioverebbero le leggi se non si facessero eseguire, se non si punisse chi ,
'
.
Maestro - Veramente ìa ragione sarebbe una sola, come una sola è la verità che n«n
-
273 -
'
sì muta per cambiar di tempo. Ma passi pure. Però sei persuaso anche tu che per giudicare di un fatto storico d:)isogna. riportarsi ai tempi in cui avvenne. Oin'.R.uo - Certo. Dante Alighieri ha scritta la
naie dell inquisizione
? IUakstro - Ordinava in primo luogo ai Cede» li di denunciale gli eretici. A questi eretici era concesso un tempo di prova. Compito il tempo venivano condotti dinanzi al tribunale. Convinti del delitto d'eresia, se si
Divina Commedia nel 1300 quando la
pentivano erano messi in libertà, se no, venivano consegnati al giudice civile, il quale secondo il codice infliggeva la pena.
lingua italiana cominciava appena, e perciò ha un merito molto maggiore che se fosse nato in questi ultimi tempi. Cosi si può dire di (ìalil'eo Galilei nelle scoperte scientifiche Makstro - Pensa dunque in quali tempi la Chiesa si servi del tribunale deirinquisizione. e capirai quanto non solo in teoria ma in pratica era giusto quel tribunale. Pensa come allora si governavano le due autorità
ÒpivRAio - BT'quali pene! venivano presi ? torturati, e sottoposti a crudeli tormenti.
.
Maestro - Non è vero. Anzi il tribunale di
inquisizoiie nei suoi processi per il primo abolì la tortura che era in uso presso tui li i tribunali d Europa. '
Ma supponiamo veri questi tormenti. A chi si deve dare la colpa ? Non all autorità
la ecclesiastica e la civile
'
.
OrKRAio - Come si governavano allora que-
della Chiesa, la quale anzi sèmpre cercò di
ste due autorità?
mitigare le pene inflitte agli eretici ; ma al-
Makstro - Te l'ho già detto Andavano pie-
la autorità dello Stato che infliggeva que-
.
'
namente d accordo.
'
I, autorità civile consi-
ste pene. La Chiesa non faceva altro che giudicare se uno era pertinace nella eresia;
derava come delitto meritevole di pena tutto giò che violava la Chiesa e le sue leggi
.
e
'
L eresia era considerata nei codici cristiani
di tutta Europa come un delitto gravissimo
,
e punita come delitto di ribellione o tradi-
' ,
.
mento.
OpKrato - Oh ! ciò mi par troppo : quella era una legislazione tiranna
' .
Makstro - Perchè? Se è un delitto offendere e insultare il re. non è delitto bestemmiare Dio ?
.
'
Se si punisce chi ruba il danaro chi ci toglie Tonore, chi ci tenta la vita quanto più chi attenta alla religione, chi ci ruba ,
,
'
.
.
lo Slato, che con-si derava l'eresia come un
delitto, lo puniva.
Opkraio - Ma perchè lo Stato si prendeva pensiero degli eretici? A lui conviene pumre i tlelitti
'
contro l ordine
sociale non i
delitti conilo la religione. Makstro - Quel che tu dici è falso in teo ria, più falso poi se dalla regola generale scendiamo al caso particolare di quei tempi. OpKraio - Perchè ciò elle dico è falso par
-
landò in teoria?
Makstro - E' falso perchè la Chiesa e lo
l anima?
Stato,
Se si mettono kr carcere quelli che fabbricano monete false, quanto pni coloro che
possono esser divise}, devono armonizzare insieme, e lo StatQ servire 1 Chiesa per condurre l uomo a'1 conseguimento del suo
falsificano la religione?
OpKraio - Come funzionava questo tribuna-
sebbene
due
autorità
distinte,
non
,
'
ultimo fine, la vita eterna*
1
-
274 -
275 -
Operaio - E se poi dalla legge generale scen- v Maestro - Nemica della scienza? Ella norf diamo al caso particolare? Makstro - Se lo Stato ha il dovere di aiucondannò il famoso Galileo perchè diceva tare la Chiesa nel punire anche i delitti che che il sole, cenino del sistema planetario. sono puramente religiosi, tanto più aveva . sta fermo, e che la terra si mucwe intorno a lui. Tutt altro. Il sistema di Galileo non il dovere di punire certi eretici, quando que'
'
'
sti eretici eccitavano non solo alla ribellione
era i uovo.
contro la Chiesa, ma anche allo Stato, scon-
Nicolò Copernico : e la Chiesa accettò la
'
vojgevano l ordine religioso e insieme conducevanot all'anarchia sociale.
Prima di lui l avea sostenuto
sua idea,; anzi lo lodò e onorò altamente. .
A Roma molti religiosi e laici stavano
per il sistema copernicano, riè alcuno di Tali erano a quei tempi gli albigesi in loro fu perciò condannato Francia, i protestanti in, Germania, i»mori e i giudei nella Spagna. ppììR.MO *- Eppure Galileo fu condannato Tali sarebbero ai nostri tempi i massoOlia!?, fu dunque il motivo della sua conni,, i socialisti gli anarchici. danna? .
,
Opicrato - L'inquisizione sarà giusta per la Maestro - Galileo fu condaimat|o perchè Chiesa, non lo nego; ma in pratica quanti abusi si sono commessi ! Basta pensare alla inquisizione di Spagna.
do il senso,di vari passi scritturali. Fu con-
M austro - Degli abusi ce ne sono sempre
dannato dunque perchè trasportò la que-
nelle cose umane : e così ce ne saranno sta-
stion ; dal campo scientifico, nel campo teologico Fa condanr.ato perchè non contento di
'
ti e di gravi nell Inquisizione di Spagna specialmente nel 1550 sotto l imperatore Ricorda però che questo Filippo TI tribunale di inquisizione era dipendente unicamente dal re di Spagna, e che non era un tribunale ecclesiastico, ma civile, anzi ostile alla Chiesa stessa la quale in tutti i modi cercò di mitigarne il rigore. Il quale rigore, sebbene appare soverchio, era "richiesto dai bisogni e costumi dei tempi. '
.
Galileo Galilei
volle difendere il suo sistema solare servendosi della Sacra Scrittura e contorcen-
.
essere scienziato com era, volle essere teo '
logo che non era. Giova di più ricordare due cose. Allora era vivissima la lotta tra i cattolici e protestanti; i
cattolici
.
dicevano che la Bibbia '
si deve interpretare secondo c insegna la
Chiosa : i protestanti invece che si può interpretare come si vuole.
La condanna di Galileo, anche se ingiusta. non offeude la Chiesa, perchè fu opera di una Congregazione, che, per quanto
Operato - i/inquisizione è uh diritto della autorevole non è la Chiesa. Chiesa : ma nell'esercizio di questo diritto in certi casi particolari la Chiesa ha .passa- Opi-kato - Ammetto pure che la condanna ta
la misura. Sono scorsi tre secoli, e si
.
di Galileo sia stata giusta
.
Ma che dire de)
parla j icora di Gahljeo vittima della incarcere duro, della tortura... quisizione romana. In questo fatto la Chie- VIaestrq - Tutte menzogne. Lo dice chiaro sa si mostr nemica della scienza. Galileo stesso in una sua lettera. L'avvocato Alberi, pochi anni or sono, scoperse ?.
27d
-
Firen/ o alcuni docùhieliti che provano itila volta di più ghe Galileo non fu mai sot.
.
lopo.slo alla
tortura e chi- più die come ,
prigioniero fu trattato come ospite
277 -
Mi. le f>orle deirir.fenvo giammai pre varranno.
()F't;i<,\io - K tutte queste profezie si avVc rarono?
.
( )i'1Craio - Ma è un fatto che Galileo mori cieco.
MaKSTRO - A puntino, che sillaba di Dio iion si cancella.
MaI'STKo - K quàlklp uno muore
cieco vuol
dire che gli furono cavati gli occhi? Sarà
morto cieco per il continuo studio sugli a-
stri, e per il continuo fissarsi nel sole
.
Leggi la storia. Vedrai come la Chiesa
ebbe a combattere nemici esterni, e, più terribili àncora contro nemici interni.
OpHRato - Quali furono i nemici esterni conr tro i (piali eblKi a lottare la Chiesa?
MaKstko - Prima i Gilideiì Dopo i Giudei
Persegui fa fa
i Pagani, gli imperatori di Roma che eccitarono pe* tre secoli continui dieci perse
-
M \KSTi<(> - Abliiamo visto che un carattere
della Gliicsa di Gesn Cristo è la inlransi-
gen/.a, perchè rintransigen/.a è propria della verità
Abbiamo visto però come la si deve intendere quésta intransigen/a e come l'ha
.
applicata la Chiesa Ora osserviamo in .
'
essa nn ahra nota. ,
"
.
I essere p-M seguitata scmpri- e ila tutti
.
Makstm» - K poi c'è un altro segno: Klla
Vera immagine di Go-
fil .'mpr,' bei-efica su Cristo i( grande persegititalo e il de benefattore. .
'
'
Cl
'
~
erstiam. tinchè Costantino il. grande, concesse a loioda libertà.
Dopo i Pagani vennero i Barbari che si
rovesciarono sulla nostra Italia.
Dopo i Barbari nel secolo VII le orde dei
.Maomettani
'
OpKRAic - Altra nota altro segno per di stmguere la vera Chiesa di Ovsn Cristo c
l
cuzioni dove a njilioni caddero i martiri
hwprio
gran
seniori' persegitìtala
AlAKsrKo - Sempre; nè ciò fa meraviglia, ( .esn Cnsto I avea predetto piò volte: Beali quehi che soflrono persectizi(mi perchè di costoro e il regno (lei > idi Beati sarete M'iano,, vi malediranno, vi perseguiteranno
.
Operaio - Ce ne quanto basta per distrng?erc quafunque potenza umana. .
MaKSTRO - Ma la Chiesa di Gesù Cristo Ju sempre vittoriosa perchè divina. T nemici
esterni però sono un nulla in confronto dei nemici interni che tentarono rompere la sua missione, e corrompere e cambiare la sua fede.
Oi'KRAio - K quali furono questi nemici in
-
terni?
MAESTRO - Furono gli eretici, gli scisnintir, e i razionalisti.
.
Nemici della Chiesa
fkjgiatevi )'A '« nnd Ogni grande male perè eansa mia - merralperchè la vostra '
cede rei resino de cieli
.
on è il discepolo da più del maestrose hanno persegiiitato me tanto piò persc.
ginteianno voi.
( )i,''k.\io - Che cosa vnol dire eretico, e quali
furono i principali eretici, le principali ere sie?
Maestro - Si dice eretico uno che professi
-
. -
e schiene ostirtatamente una proposizione
contraria alla Fede
si : Contf o Dio contro Gesù Cristo contro ,
la Chiesa
,
.
Erésié'i contro Dio. Il Manicheismo che pom? due? principi eterni, uno buono e l'al-
tro ;catti\|o
.
Dio. v
.
Arian; che negano la divinità di Gesù Cridei Nestoriani che ammettevano in Gesù Cristo due persone e negavano perciò che Mnifia Vergine sia stata Madre di '
.
,
'
'
di-g 1
Kutichiani che confondevano in Ckvsù Cristo le due nature divina
protestantesimo che pure ammettendo la Sa-
,
cra Scrittura, rifiuta ogwii autorità, e fa interprete della Sacra Scrittura la sola ra
.
Gesù Cristo
tà.
'
Monoteliti che negavano irt distinzione delle due volon
eresia deg
ti-
-
-
gione I massoni, i liberali, i socialisti, i moder-
Jc noclasti che negavano il
culto alle imag ini óì Gesù Cristo e dei
nisti, sono seguaci d|él razionalismo : sono
San-
razionalisti.
'
"
'
.
Grande fu come il fondatore,
'
-
'
Scisma greco in Russia di cui Pietro il
de verità della feedé. Il razionalismo è il complesso di tutte li ì eresie ; è la ribellione totale dell uomo a Dio, a Gesù Cristo, alla sua Chiesa. .Il razionalismo è iUna conseguenza del
'
L
Scisma d'InghiUterra sotto Arrigo Vili, Elisabetta Edoardo VI.
turale, che negano non una sola ma tutte
,
L eresia
'
Principali scismi. Scisma Greco diviso in tre fasi. Grande scisma d'Occidente.
ammettono per unica regola la ragione na-
sto ? là si> a Uifuagflianza col Padre
ed umana L eresia d ei
anche la fede.
Opkraio - E i razionalisti chi sono? Makstho - I raziG'nalisti sono coloro che
Ere sie c 'ontro Gesù Cristo L'eresia de lì
'
'
,
Il Sah< 'llianismo che ne a la Trinità dì
Dio. L eresìa
scisma,, e che ogni scisma va a terminare nell eresia. Quando manca l unione, manca '
.,
Le erc-sie si dividono in tre grandi clas\
.
279 -
k
Eresie contro' la Chiesa : L'eresia degli
Albigesi. l'eresia
-
.
di Vicléfo
.
e specialmente
la più vasta l'er festa di Lutero di Calvino di Zuìnglio e A .rrigo Vili fondatori del ,
,
Protestantesimo ( :h
-
tro la Chiesa.
OpKrato - Che cosai s'intende per scismatici e quali furono gli scismi principali? Maestro - E' scifirrtatico chi vuol far da sè che si separa, dati corpo della Chiesa che rifiuta d'.o.bbv0(lire aè suo Capo. E' chiaro -ehe
.
,
,
Vera perchè perseguila fa
.
.
MaKSTro - La persecj'izione fatta in tutti i tempi e da tutte le religioni coll aiuto dei poteri civili è la gioventù della Chiesa cattolica stessa, e una 'prova chiara della sua '
verità.
Operaio - Perchè la persecuzione è la gio: ventù della Chiesa Cattolica?
Maestro - La perseci izione è come il fuoco che purga i metalli d alle scorie. E il vento '
-
280 -
che purifica l'aria
28 {
K' il -vaglio che separa
.
la larina dalla crusca
.
ìoni che tutte vanno d accordo a combat tcre la Chiesa cattolica sono tutte vere Chie'
Jv la battaglia che"
prova il soldato forte e sincero dall'ipocrita vile
.
se di Ge ù Cristo, e la Chiesa cattolica c
.
la sola falsa. O le altre religioni sono tutte false e la Chiesa cattolica è la sola Chiesa
.
Se tu conlenipli io storia della Chiesa vedrai che ella tu tanto più grande e torte madre d eroi quanto più fu icombattura ;
vedrai invece che quando fu protetta e qua-
si adulata dalla società civile si inhacchi e divenne più terrena in menu ricca di santi e più corrotta dal vizio Oi'Kkaic - be è così perche inveire contro i suoi persecutori? Non fanno essi bene a
,
di Gesù Cristo'.
M i è impossibile che tutte le altre religioni che combattono la Chiesa cattolica
.
sìeno vere. Dunque sono false, e hi Chiesa cattolica è la sola vera Chiesa.
,
.
.
Operaio - Perckè è. impossibile che tutte le ctt t re religioni siano vere?
Mai'stko -. Perchè sono differenti fra di lo-
combatterla ?
ro. c la verità è una sola. Tutte le religioni
Maestro - Tu sei ricco. Io ti rubo le ric-
sono false fuorché una.
chezze. Divenuto povero tu diventi più buono e virtuoso. Ho fatto io bene a spogliarti
Ma tutte le religioni combattono contro
la Chiesa cattolica. Dunque essa sola è la
dei tuoi averi ? Tu anziché chiamarmi* la-
vera.
dro mPchiamerai benefattore? Alerà anche giuda ha fatto bene a tradire Gesù Cristo perchè Gesù Cristo tra
Se la Chiesa cattolica fosse falsai non «arebbe sola, ma anche le altre religioni, fuorché una, sarebbero false.
,
dito e crocefisso ha redento il mondo
Se si combatte dunque contro la Chiesa cattolica perché falsa, perche si combatte
.
I persecutori fanno male a perseguitare
a spogliare la Chiesa perchè essi lo fanno gerla. Se questo male si cambia in bene non sono e&si che lo vogliono ma Dio che colla
La grande benefaftpicc
,
no il male per cavarne il bene
-
.
Operato - Si sente spesso ripetere: L'Italia ha fatto bene a spogliare la Chiesa del dominio temporale. Finché i Papi non furono sovrani temporali furono quasi tutti santi ,
.
Maestro - Non c'è bisogno che io ti insegni
a rispondere. La rispósta dopo quello che t'ho detto la puoi dare tu stesso .
Operaio - E perchè le continue persecuzioni contro la Chiesa cattolica sono una prova della sua verità?
Maestro - - Una delle due O le altre rHi.
"
contro essa sola e non contro alle altre?
per rovinarla e se fosse possibile distrugsua onnipotenza si serve dei cattivi che fan
-
OpÉraiò - Immagine di Gesù Cristo perse
Ma Gesù Cristo fu il Redentore del genere umano.
guitalo e croceif sso è la Chiesa.
.
Si può dire anche della Chiesa che fu la
grande benefattrice dell umanità? Mai-stro - Leggi la storia e lo vedrai chia'
ramente. Gesù Cristo è venuto al mondo non solo a salvare le anime, ma anche a "
sanare gli infermi, a guarire i lebbrosi, a dar vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la parola a muti, a far i r sorgere i morti.
Co§9 'a Chiesa sua iiglia, destinata a per-
Oi'KRAio
Sacramenti salva le anime e le guida alla felicità eterÉa, ma per mezzo del suo Van-,
Maks wo - Togliendo dute gravi disordini : la poligamia e il divorzio. J a poligamia che
gelo mete'so in pratica ella è la vita della sodetà, preserva i popoli dalla corruzione,
permetteva aj marito di av?re insieme pa-
così promuon'e fra i popoli la felicità temporale. . .
sarne un'altra secondo il suo capriccio. l,a donna da schiava divenne regina.. Operaio - Come riformò-i legami tra genitori c figli? Maestro - Presso il mon(?o pagano i genitori potevano vendere; i figli, abbandonarli, perfino ucciderli periino sacrificarli sull'altare degli dei falsi e bugiardi. Uà Chiesa» non colla rivoluzione ma colla carità come f anche adesso in Cina si prese cura di questi poveri figli; inspirò nei genitori larrtore per essi; elevando il matrimonio alla «dignità (li sacramento, in-
recchie mogli ; il divorzio che permetteva al marito di scacciare una moglie, per spo-
favorisce i buoni costumi, e la civiltà, e
OpKkaio - Aivrei cdto avere dinanzi come in
un quadro i benefici procurati ai jx>poli dal-
'
Còiiìei riformò' i legami tra mari-
to e nvoglie?
'
uetuare l opera sua. Non solo per mezzo dei
la Chiesa cattolica. Si sente spesso ripetert che ella è nemica della libertà, del progres1so, della scienza.
,,
Maèstro - Non sono che sfacciate calunnie. Ella è nemica della libertà che si chiama
licenza, nemica del progresso che rende l'uomo schiavo della materia nemica della scienza sotto cui si nasconde l errore. ,
.
'
La Chiesa, appena lasciata lìbera riformò
la famiglia, riformò la società. .
,
,
,
,
segnò che i fiali sono di Dio e che a Lui' bisogna restituirli come un sacro deposito. .
"
.
Ridusse a civiltà i barbari, salvando l'Italia dal loro furore. Favorì le scienze, le lettere, le arti, mo-
strandosi così non solo il sole della terfa, ma la luce del mondo.
Operaio - Come riformò i rapporti tra pa droni e servi?
Maestro - Presso il mondo pagano vi erane i ricchi padroni e v'era una sterminata moltitudine di schiavi i Venivano dai padroni :
,
Promosse l'agricoltura, l'industria e il commercio.
Per mezzo dei molteplici Ordini Religiosi
.
considerati oonne
esserli vili e spregevoli trattati come le bel stie condannati a gmuli fatiche
,
.
,
,
venivano ti arturati ed uccisi per ca-
la Chiesa Cattolica fu maestra educatrice
priccio.
ella non abbia apportato medicina e soccorso. Il suo programma è il programma della
ti, colle sue scuole
carità.
che tutti ricchi e p overi siamo uguali, perche figli di Dio dea tinati a possedere il suo
dei popoli : nè ci fir miseria o bisogno a cui
_
La Chiesa colle sue leggi
coi suoi istitu-
,
colle sue opere di carità un pò alla volta i nutò i costumi insegnò ,
,
Operato - Queste sono le linee generali del
gran quadro. Me le spieghi.
Come riformò la Chiesa, la famiglia?
MaésTiìq - Riformando i rapporti e i legami tra il marito e la moglie, tra i genitori e i figli tra i padroni e i servi.
regno
.
La Chiesa ce )ndannò e abolì la schia-
vitù e apportò agli
uomini la vera libertà
,
uguaglianza e frat dlanza In Cristo tutti .
siamo liberi
,
uguali , fratelli
,
\
ì
.
2H4 -
le guancie che non viene dal sangue ma è-
Maestra di civiltà
procurao t dal belletto è falso indizio di sa-
PKKAIO - La Chiesa fu la granck benefattrice perchè ridusse a civiltà i popoli barbari e salvft l'Italia dal loro furore. Deve ,
essere Questa una bella pagina. MAESTRO - Prima però bisogna che tu sappia quali popoli si dicono barbari, e quali civili. . La Si dicono barbari quei popoli che mancano di principi religiosi e morali, e mancano di coltura, cioè di quel lustro esteriore che rende più bello l ordine e il vivere sociale e compie l accidentale felicità ter'
'
nità.
Gii antichi Greci e Romani si potevano chiamare popoli più colti che civili come più colti che civili si possono chiamare tanti popoli presenti ,
.
OPERAIO - Tanti confondono civiltà con col.
tura
io slesso non faceva difteienza alcuna ' rodo che lei me ne abbia dato un concetto assai chiaro Ouali furono i popoli barbari a cui là Chiesa recò la vera civiltà? .
.
IVÌaESTEò - Furono i Vàndali gli Unni, gli Ostrogoti che piombarono sulla nostra Ita,
lia come torrente devastatore e l'avrebbero ,
rena.
Perciò si dicomo civili quei popoJi che pensano € operano e come individui e come .cittadini sui cardini dei principi religiosi e morali, e godono quel progresso esteriore e quella coltura che è lo splendore della religione e della morale. Operaio -: La civiltà dunque non consiste nel progresso dei.beni materiali, delle arti, delle industrie?
Maestro - No, i f gliol mio. La civiltà non consiste nel moltiplicare le stare ferrate, nel
gettar ponti, nelle scoperte della natura, nella
luce elettrica, negli aeroplani. Non consiste
nella perfezione delle arti, nel lusso del ve stire, nella eleganza dei palazzi. C è una grande differenza tra civiltà e coltura, co '
-
me tra l anima '
e il corpo, tra un oggetto
e la sua vernice, tra un frutto c la corteccia, tra la virtù di un uomo e la bellezza del suo volto.
devastata se i Pontefici non si fossero opposti non avessero bandonati. ,
sostenuti gli italiani ab-
Furono i Longobardi i Greci, che si stay t ilirono per tanto tempo nella nostra Italia ,
deponendo man man i fieri costumi facendosi cristiani e trasformandosi al lume e ,
alla virtù civile della Chiesa cattolica I barbari vinsero e rovesciarono le autrw rità civili ma furono vinti e si fermarono davanti alla forza divina della Chiesa .
,
.
Opkrau. - Quali vantaggi riportò la Chiesa da questa vittoria? Mat:svko - Klki allargò il suo dominio mostrò la sua potènza e strinse a sè con grande forza i popoli acquistando su di loro ,
,
grande autorità, perchè i popoli vedevano nella Chiesa non solo un centro di religione e di morale, non solo un centro di coltura ma una sicura protezione contro le continue .
,
invasioni dei nemici.
La coltura senza cognizione del vero amore del bene, senza l unione e la concor'
dia della volontà negli individui, non riesce
che un vano apparato, falso indizio di civiltà e di progresso, come il porporino del-
Di qui ebbe principio il dominio tempo- . rate della Chiesa, ch'è la sola garanzia della sua libertà e indipendenza.
-
286 -
Uà (Chiesa e le scienze
287
E le grandi Università, prime quelle di Bologna e di Parigi non furon ) fondate di,
Operaio f-e Ha detto che la Chiesa cattolica
ha scn tpré promosso e coltivate le scienze Vorrei
che
.me lo dimostrasse.
Maestro. _ pr ima però bisogna che tu sappi che cosà è sQ;enza. Scienz oe r le sue cause. di un;* cosa cosa pe
rette dai Pontefici? non vi spesero immensi tesori?
Operaio - Eppure mi tocca udire spesso che ,a Cf:iesa cattolica è nemica della scienza ,
.
! è la cogmzion M a a ,n c! della iza. . Maestro - Si, e nemica dell'istruzione che si
più sublime è una scienz
Pei.H;iò tanto
i
quanto più s'av vicina alla causa prima eh è Dio,
può chiamare distruzione : è nemica della scienza contfo Dio ,
Ma è amica della vera scienza che mena .
JUa teologia e ' la filosofia sono prime fr tutte le scienze
U più grandi teologi e l i lo
.
sofi ;sono i f gli della Chiesa cattolica; son quelli che si chiamano Padri: nell Orienj '
i un Grisostomo, un Gregori Nazianzeno e Nìsseno; nell'Occidente u Ambrogio un Agostino, un Girolamo, u Leone Magno. un Atanasio
,
,
Gli Ordini n ìiigiosi della Chiesa, i I5en( dettim, i Cister censì, i Domenicani diedei .
*
.
s
.
grandi filosofi e i teologi. Bastino i nomi I f>. Anselmo di
;S. Bernardo di Chiarava
,
le, di S. Toma m d'Aquino, di S. Bonave tura dell'Drdin e (di S. Francesco. Opkraio - Che Ita Chiesa abbia dato gran
teologi e filos tM è naturale. Bisognerei fco uomini insigni anche nel
che avesse da
.
a Dìo, e che sublima e perfeziona l'uomo di quella scienza che oggi si vuol far passare per itmoranza ed oscurantismo.
,
Gesù Cristo è la vera scienza ; perchè è il Verbo di Dio è la sapienza di Dio. Tra "
,
Gesù Cristo-e i suoi riemici vi è l'opposizione che c è tra la scienza e l'ignoranza op'
,
pure tra la vera scienza e una scienza sunerficiale. una scienza monca una scienza
animale
,
.
La Chiesa cattolica - he è figlia di Cristo. '
contiruatrice dell opera
-sua attraverso i se-
coli deve necessariamente essere come Cristo il sale della terra, la luce del mondo. l'amica e la direttrice della scienza.
La Chiesa e le lecere
scienze uman- t
.
Maestro - E
li diede e molti. Ne diede nel
astronomia, nella fisic rido tte?a Y rtiScó berto, »? Sci Beda Alciin TTomn MaESTro - Se la Chiesa Ju maestra e cult rice delle scienze e perciò del vero religioso. matematiche
.
,
. nell
'
fra tutti il f irancescano Ruggero Bacone ci
aprì la via te le scopei
fin dal secolo XIII, a quasi ti
,
Cito il bc
te moderne.
.
pHetthio Graziano.
o
intellettuale
e
morale e fisico, ella per mezzo di grandi suoi fieli seppe circondare questo ,
vero di una splendida veste umana e perciò
espressione del vero
.
289 -
28S
Maestro - Certamente. La storia per il cor-
Operaio -.. Mi dica in breve che cosa ha fatto la Chiesa in favore delle belle lettere. MaKSTko - Ella salvò dallo sterminio dei
'
barbari i capolavori della letteratura greca e
so di molti secoli ci mancherebbe affatto se uomini di Chiesa non ce l avessero tramandata. 1 missionari diedero alla storia uh grande servigio colle-esatte loro relazioni in-
.
romana.
torno al carattere, ai costumi di tanti popoli dispersi nel mondo.
Per mezzo dei suoi vescovi e degli Ordi-
ni religiosi fece sorgere scuole di lingue classiche, y Gli uomini che Carlo Magno ha più onorato nell'epoca
La Chiesa, le arH e l'indusfpia
sua perchè distinti per lette-
raria coltura, erano ecclesiastici. Prima del
mille, e dopo ancora per molto tempo i preti e i monaci furono i soli letterati. TI servizio che i chiostri resero al mondo
Operaio - Quello che ha detto delle belle lettere si può dire anche delle belle, arti? Maestro - E' una conseguenza. E le une e ,
col copiar libri, non può essere abbastanza apprezzato. Senza di essi tutte le opere degli
le altre sono lo spìendore del vero ; le belle lettere si servono della parola, le arti invece
antichi e con essa tutto il sapere umano
sarebbe andato perduto, e l umanità ricaduta nell estrema ignoranza. '
defila melodia, delle immagini, dei monumenti, degli edifici. L architettura, la pittura, la scoltura e la musica hanno 'raggiunto il massimo loro sviluppo per opera della Chiesa cattolica.
sarebbe
'
'
T/eloouenza, la poesia, la storia trovarono
nella Chiesa inspirazione, protezione. Operaio - Come la Chiesa fu benemerita
Operaio - Che cosa ha fatto la Chiesa cat-
dell'eloquenza ?
tolica per l'architettura? Maestro - Ella salvò le moli superbe del paganesimo che alla caduta dell'impera romano sarebbero sparite. Le magnifiche cattedrali, le stupende basiliche che sorgono in tutte le nazioni di ; Europa, e incarnalo i diversi stili e la dìversa età storica sono capolavori di archi-1
Maestro - Mediante il continuo esercizio
deìla predicazione.
'
Principi di eloquenza furono i Padri specialmente nel TV. e V. secolo.
Opt'kaio
- Come la Chiesa inspirò e protes-
se la poesia?
M ai'stko - Tanto nella lincrua latina che nellii 1imrn;i italiana i più arrangi poeti o fu,
,
tettUre e sono merito della Chiesa.
,
.
rono Persóne sacre
,
ò trassero inspirazione
Operaio - Che cosa deve la pittura alla
dall'» religione » tmttafonò arfomenti sacri. Tnci>minciando (burli inni di San Francesco. ;if1 mverso ai canti immortnli di Danle Mip-bieri. del Petrarca, (lei Tasso fino
Chiesa cattolica? Maestro - La pittura
deve in gran parte alla Chiesa il suo risorgimento T capolavori di Cimabue di Giotto, dell'Orgagna, del (Ghirlandaio di Pietro Perugino, di, Leo,
.
,
ayli inni sneri del Manzoni, la poesia è nn
,
inno continuo e universale alla Chiesa ca(tolica.
nardo da Vinci di Raf f aello Sanzio, di Michelangelo Buonarroti sono in gran parte di ,
.
.
,
Operaio - T à Chiesa fu benemerita di opere
soggetto religioso. La Chiesa nei suoi Pon-
e scrìtti che trattano di storia?
Allc Porte di Gerusalemme
,
:
10
-
290 -
tefici fu di questi artisti vera mecenate :
in monumenti e mostre quanti capolavori raccol-
convertì le chiese d arte cristiana : e se non solo nei templi, ma anche nei musei e pinacoteche ! '
2di -
-
Roma e Firenze sono ricche delle più bel-
le pitture, dove il genio del Beato Angeli-
co da Fiesole ritrasse dal Paradiso fisono-
mie di Angeli e di Santi
Operaio - Ma com'è che ora le nazioni
industriali
e ricche non sono cattolichepiù& ,
che le cattoliche sono più povere?
Maèstro - Ciò non dipende dalla religione,
ma da altre cause Dipende dalla natura dei luoghi stessi dall'ordinamento sociale e po.
,
litico. E poi ci sono tanti modi di arricchire o con mezzi giusti e onesti o più facilmente con mezzi ingiusti e disonesti ,
.
.
OpRRAro - E l arte della musica che cosa deve alla Chiesa cattolica? Maicstro - Un monaco. Guido d Arezzo, hi'. '
Il buon Samaritano
'
.
.
ventò le note musicali. Un cantore della cb" pella papale, Luigi. Palestrina. per le sue composizioni fu chiamato principe della mu-
sica. Anche i musici moderni toccarono
il
sommo dell arte musicale quando trattarono '
soggetti sacri. OpKraio - E fu la Chiesa benemerita anche del commercio e dell'industria? Maestro - Benché compito della Chiesa sin procurare ai popoli il bene spirituale e la
felicità eterna, pure ella procurò ai popoli il bene corporale e la temporale felicità.
MAKSTRÒ - La Chiesa cattolica è la
benefattrice
grande perchè regina e maestra dei popoli, ma più ancora perchè è madre tutta carità per i tìgli ; erede della carità di Cristo
i
che con© mezzi temporali consola le
lagrime agli afflitti e dà la salute agli in,
fermi
.
La Chiesa è il buon Samaritano che lun
go la via dei secoli, incontra feriti
,
lati
'
amma-
oppressi, siventurali ; scende e coll'olio
,
agricoltura progredì per l opera dei mo-
unge le loro piaghe porge loro il vino, li fascia e li porta negli osperali perchè sieno
la coltiiva biade. Fecero in zione delle piante e delle
Operaio - Mi mostri che la Chiesa si può
L
'
'
naci. Essi dissodarono terreni inselvatichiti.
asciugarono pabuli, promossero
Germania pompeggiare di viti le rive del
Reno' resero florido il terreno inglese, riempirono di bestiame le campagne della Spagna e dell Olanda. I monaci introdussero in Europa la col'
tivazione dei bachi da seta.
I frati Cistercensi trovarono la tessitura
dei drappi a varie tinte. Gli stessi monaci 'iti' Londra, trattando
le spole e i pettini del lanifìcio, resero fiorente il commercio della
lana.
La stampa a mano era in \\
,
curati».
paragonare al buon Samaritano
.
Maestro - Ella specialmente pe mezzo degli Ordini Religiosi, per mezzo dei frati e delle monache esercita continuamente tutte
le opere di misericordia corporali. Quanti ospedali ha fondato quante case di ricove,
io,
quanti asili di infanzia, quanti orfano- 1 trofi quanti istituti per i ciechi per i sor,
,
domuti !
Parecchi di questi vivono e prosperano senza possedere dapitiali mantenuti dalla
divina Provvidenza
,
.
Operaio - Piano; ma ci sono anche molti
-
292 -
ospedali, e istituti di beneficenza non fon-
dati dalla Chiesa.
sa, sono fondati dalla carità cristiana.
-
la carità laica.
Maestro - Dirai invece che la carità laica ha fatto ben poco o nulla da sè, ha invaso gli istituti e le opere fondate daJla carità I cristiana, ne ha tolta l impronta '
religiosa, I
beni, facendoli servire a
scopi contrari alla volontà dei fondatori. Ecco i vanti della carità laica! Farsi bella coi denari degli altri.
Operaio - Non si può però negare che si può far del bene anche in nome della carità laica.
. .
Maestro - Non sarà mai un bene soprannaturale perchè è un bene puramente umano. È una carità che nasce dalla terra e '
alla terra ritorna; che benefica senza incomodi e sacrifici, anzi che benefica col piace-
re proprio i dolori
veri eroi della carì-
tà non ha avuto la Chiesa ! Un S
Vincenzo
,,
.
de' Paoli un S. Pietro Nolasco un S. Lo,
,
renzo da Brindisi un S. Carlo Borromeo un 3. Camillo de Lellis un S. Girolamo Emiliani un S. Lorenzo Giustiniani e per ,
Oprraio - Ma ve ne sono tanti, specialmente ai nostri tempi, fondati e mantenuti dal
altrui.
,
,
,
,
parlare di due ultimi un beato Giuseppe
Cottclengo e un ven Giovanni Bosco Ne può vantare uno di costoro la carità laica? OpERajo - Ma perchè tanto odio contro gli Ordini Religiosi perchè tanta spogliazione .
.
,
e sperpero dei loro beni?
M aestro - E' la carità laica che vuol distrug gere la carità cristiana, che vuol togliere alla Chiesa il titolo di benefattrice La carità laica che riempie se stessa e ingoia quei beni che per rubare più facilmente alla Chiesa avea promesso di dare al popolo,
-
il quale resta a mani vuote Operaio - Altri beneif ci della Chiesa per i .
popoli ?
Maestro - Essa rappresentante di Cristo. ,
'
ch è
venuto a portare la vera libertà
,
ha sem-
pre combattuta e condannata la schiavitù
.
Non sono i paladini della carità laica che 1
si sacrificano negli ospedali e mettono in pericolo la propria vita per la vita altrui. ,
Sono le monache, angioli ed eroine di cari- I tà, e lo fanno e solo lo possono fare perchè sastenute da una forza e da un ideale celeste.
Oh infermieri e le infermiere laiche mèssi al confronto colle Suore, sono pigmei presso a giganti, e mostrano la differenza tra la carità laica e la carità cristiana. OpRkato - E* un fatto; dove c è il solo scopo dell'interesse non si può trovare il sacrii f cio. Poveri quegli istituti dove in luogo del'
le Suore di carità, si mette il laico prezzo-
Iato.
,
.
Maestro - Se non sono fondati dalla Chie-
ne ha usurpati i
Maesìtko - Quanti if gli
Ha fondato Ordini religiosi destinati
berare gli schiavi; Manda
a licontinuamente i
suoi Missionari per dif f ondere la libertà
Cristo.
di
Gii eretici e scismatici si salvano? ( h'KRAio - La Chiesa cattolica è la vera U ,
sola vera Chiesa di Gesù Cristo perchè lina, santa cattolica, apostolica. W la Chiesa intransigente perchè sicura della verità; la perseguitata, la grande benefattrice Dun,
'
.
que tutti quelli che non appartengono a questa Chiesa non possono conseguire l'eterna
salute Dunque quanti milioni andranno dan nati senza loro colpa! .
-
-
294 -
Maestro - Non temere; senza colpa non va
loro religione ed entrare nella Chiesa
perduto nessuno.
OpEbaio - Ma come? ,si salvano anche quelli che sono fuori della Chiesa cattolica sì,
Maestro - E' chiaro Perchè la Chiesa cab .
tolica ha il dovere d'insegnare la
verità, e
confutare e
abbattere l'errore in genere senza badare al caso particolare degli individui che talvolta si trovano in buon'a fede Perchè non -tutti si trovano in buona fede anzi molti non vi sono "in buona fede spècialmete i più istruiti e quelli ohe vivo-
Maestro - Rispondo subito. Si dannano queir
li che sono fuori per colpa loro, cioè peichè non vogilicno entrarci. Quelli invece che
,
,
.
sono fuori senza. loro colpa, e sarebbero d
cat-
tolica ?
o no?
pronti ad entrare, ippena conoscessero
295 -
'
es-
,
ser fuori, non si dannano.
,
Operaio - Mi ha sciolto un gran dubbio ; m ha levato da una grande ansietà. Si sente ripetere: Tutti quelli che non sono catto-
no mescolati ai cattolici
Maestro - Però bisogna che spieghi mèglic i la risposta. Per far ciò prendiamo in rasse-
cato e praticare in modo più perfetto le virtù cnistiane e conseguire così più facil-
.
Sebbene poi sono in buona fede restando fuori dalla vera Chiesa'col corpo, sono privati di tanti mezzi per astenersi dal pec-
'
,
lici perchè condannarli alirinfernc ?
,
,
mente il'etcrna salute E un fatto che la
gna le diverse classi di persone che non appartengono alla Chiesa cattolica. Osser-
'
dannano ?
sia vera fa si che l'ammalato abbia a conseguire il vantaggio come se la medicina .
tesimo, se l hanno ricevuto validamente e muoiono bambini, certo si salvano e vanno '
in Paradiso come i cattolici. Operaio - Ma se muoiono quando sono adulti?
Maestro - Se credono in buona fede o per mancanza di ingegno, o per mancanza di
nella vera Chiesa di Cristo e som senza colpa grave, si salvano. studio, d essere '
Se, commesse gravi colpe, ,si pentono col-
aiuto della grazia che mai non manca a nessuno che-sia ben disposto, sii isalvano '
l
pure.
Operaio - Allora è meglio lasciare gli ere-
tici e gli scismatici come si trovano. Perchè tanto studio per ridurli ad abiurare la
così detta suggestione
cioè la ferma persuasione che una medicina
viamo prima gli eretici e gli scismatici. Operaio - Va bene. So quali sono eretici, e quali .scismàtici. Questi si salvano o si Maestro - Costoro hanno ricevuto il bat-
.
fòsse vera. Però per assicurare questo van-
taggio anzi accrescerlo, non e meglio dare all amnialato la medicina vera? .
'
Gli infedeli si salvano? Operaio - Lasciamo ora da parte quelli che hanno ricevuto il Battesimo Ma che dire degli ebrei dei pagani, dei mussulmani che .
,
muoiono senza battesimo ? Sono tutti con-
dannati all'inferno?
Maestro - Adagio anche qui; Cominciami
dai bambini che muoiono senza battesimo Due sono le vite dell'uomo ; naturale e .
soprannaturale; vita rfi natura e, vita di .
grazia. A queste due vite rispondono due
modi di vedere e godere Dio ; visione natu-
-
296 -
rale e visione beatitìca. Chi non ha la vita
ha il certii f cato richiesto non potrà occupare quel posto non sarà maestro medico,
della grazia ron può godere e vedere Id-
,
dio colla visio le beatifica, come chi non ha il cannocchiali- non può vedere che colla
,
ma rimarrà sempre 'libero ci tadino OpKraio - Questo è chiaro Chi muore a.
.
sola forza dell occhio.
.
'
. l'or il peccato originale l uomo perde la '
dulto senza Battesimo non può andare i Paradiso. Dove andrà dunquiA? Makstro - Se'egli è in buona fede se vive n
'
vita della grada, vita soprannaturale,
ma * e la gli rimane la vita naturale del visione naturale di Dio. Perciò il bambino che muore senia Battesimo cioè in peccato originale non l a la vita della grazia, e non può essere ammesso alla visione beatiif ci '
l anima
,
tranquillo nella sua religioiu senza il
nimo dubbio che sia vera
mi-
se non commet-
Iddio ha impressa in tutti gli uomini, o a>
Vendola commessa se ne pente meglio ch
e
può. morendo rimane nello stato di felici-
tà naturale in cui si trovano i bambini mor ti senza Battesimo
-
.
OpKraio - R se non è in buona fede o muore con qualche colpa contraila alla legge naturale, contraria alla sua (oscienza?
sto che' sieno condannati all'inferno perchè colla loro volontà non hanno potuto com-
,
mettere alcuna colpa, dove andranno? Makstro - Si tioveranno in uno stato di
Makstro - Allora come col px-cato all
soffriranno, saranno
inferno quelli che hanno ricevuto il Bat-
facilmente ci andrà chi
,
'
desiderio di uno stato migliore perchè non
vanno
'
tesimo tanto più non l ha ricevuto
impassibili e contenti del loro stato senza
ne sono capaci,. F una felicità relativa,
,
te alcuna colpa contro la leggo naturale che
di Dio; però gli rimane la visione naturale. Operaio - E al'ora se non possono andare in Paradiso quosti bambini, se . non è giu-
naturale felicità. Non
297 -
-
.
'
Operato - Fin qui andiamo, bene. Ma che
1
-
Riforma protestanfe
sarà di quelli che muoiono senza Battesi-
adulti?
mo quando sono Maestro .- Anche costoro, come i bambini,
Operàio - Mi ha mostrato come fla sol Chiesa Cattolica è la vera Chiìsa di Gesù Cristo alla quale, almeno col d jsiderio eia scuno deve appartenere per avere l'eterna ;:
senza il Battesimo di acqua, o di sangue. o di desiderio, non avendo la vita della grazia divina non possono godere la visione.
,
salute.
soprannaturale beatifica di no però condannan
Dio. Si dovran-, all'inferno? No.
Prciò tutte le altre chiese cho pur si di-
Mi spiego con un esempia. Per occupare un posto, un ufficio ci vuole un certificato J
legale. Chi lo ha qu-chi ìstonon certiloficato può ocha. si dovrà
cuparc quel posta ; condannarlo alla pri ijone? No. Alla pri-
gione si condanna d i ha violata
chi ha commesso qualche delitto.
la legge. Chi non
,
'
cono cristiane sono false
.
Siccome però noi come oper li. per tro.
care il 'lavoro deco spesiso lasc'are l'Italia
var lavoro
,
siamo costretti a trovarci al con-
tatto con protestanti
,
vorrei mi mosiraase
direttamente e più chiaramente la falsità della religione protestante. Makstpo - Lo farò volentieri tanto più ,
299
-
die la graucla eresia moderna, clamata
guire la sola Sacra Scrittura la sola parola di Dio scritta Però questa parola di Dio scritta vogliamo intenderla giudicarla, ap-
liberalismo, e tutte le sue conseguenze fino
,
all anarchia, hanno origine dal protestantesimo, sono i rami di questa mala pianta. '
.
,
plicarla come vogliamo noi e che ciascu-
Opkraio - Chi sono dunque i protestanti? Makstro - »Supponi una numerosa famiglia. C'è il padre e la madre che comandano ; i figli ne riconoscono l autorità e perciò ob it'
-
.
no r.ia libero di intenderla e praticarla se-
condo gli pare e piace Opkrato - Tali sono ì protestanti ? Alla au.
-
bediscono. Il padre e la madre hanno scr
torità della Chiesa non vogliono ubbidire
che i tigli devono fare per il buon andamento della famiglia. I figli obbedisoono
storo?
te alcune leggi generali che prescrivono alla voce dei
la
ciò
.
Sacra Scrittura la maltrattano a loro
capriccio
,
che ira zza di cristiani sono co-
MaKstro - T protestanti sono i ribelli alla '
genitori e alle leggi da loro
.
Autorità ; in religione sono
scritte. Un giorno però alcuni si iribellano
glio gli anarchici.
e dicono ai genitori : Noi rimarremo vostri
i liberali o me-
figliuoli. Però in nome della libertà noi non
ascolteremo i vostri comandi a voce, obbe diremo solo alle vostre leggi scritte, ma -
.
Rifpatfo del ppofesfanfesimo
non come le intendete voi, ma come pare e piace .a noi.
OpRraio - Ho visto una Bibbia dei protestanti
Così avvenne anche nella Chiesa Catto-
lica. Gesù Cristo ha fondata
'
questa gran-
.
'
-
guale. Non capivo perciò quale fosse la dif
perare ciò che loro comandano i successori degli Apostoli e in modo speciale il Pa
pa, il padre spirituale. Ce un codice scritto, la Sacra Scrittura del Vecchio e Nuovo Testamento. Questo
codice però che contiene le leggi generali
di ciò che dobbiamo credere ed operare.
Gesù Cristo l'ha afidato alla Chiesa dandocela per maestra. Essa ce lo spiega e come ce lo spiega noi dobbiamo intenderlo e praticarlo.
Che cosa avvenne invece? Nel 1500 cir-
ca, molti i f gli della Chiesa cattolica si ri-
bellarono e dissero : Noi vogliamo essere cristiani. Però non vogliamo obbedire a ciò che la Chiesa insegna a voce ; non voglia-
mo saperne anzi di Chiesa. Vogliamo se-
l'ho confrontata colla Sacra Scrit-
tura della Chiesa Cattolica, l ho trovata u-
de famiglia. I figliuoli devono credere e o
-
ferenza tra religione cattolica e protestali- '
te. Adesso invece ca
ferenza
'
pisco che c'è una difprofonda I protestantli non vogliono accettare e obbedire a ciò che la Chiesa insegna e comanda. 1 protestanti pure avendo la Sacra .
,
Scrittura quasi simile alla nostra, non l accèttanò dalle mani della Chiesa, ma «lai '
proprio giudizio, sicché. ciascuno è papa se stesso
0
.
MaKstro - Questo è -appunto il doppio falso principio della religione protestante. Vuoi sapere le tristi conseguenze che da questo doppio orrore derivano non solo nell ordine religioso cioè verso Dio ma anche '
'
,
nell ordine sociale
,
.
cioè verso gir uomini?
Operaio - Devono essere conseguenze
ter-
-
300 -
-
301
-
chimera mille volte più mostruosa del Gio-
libili : devono condurre alla completa a
ve dei pagani
l ordine, così la mancanza dell'autorità deve condurre al completo disordine.
Il protestantesimo ha la pretesa singolare di voler conservare le leggi di un impe-
-
narchia.- Come l autorità è il principio deì'
.
.
ro ,
Makstro - Senti un guadro che ne Ta un
rovesciando il potere che le fa esegui-
re.
celebre scrittore, il Platone cristiano.
Il protestantesimo è la iribellione della ragione individuale contro la ragione unf-
Gli aufori del ppofesfanfesimo
versale, onde nul'la si può immaginare di più malvagio. E' il iglio dell orgoglio, il padre dell a '
'
-
Oi'i-kAio - Lei mi ha fatto un (piadro'trop-
narchia. l universale dissolvente. '
po fosco dei protestanti. Non sono le bestie come lei 'li dipinge Bisogna vedere come
Non solo è una eresia religiosa ma anche tivile. perchè affrancando il jxmolo dal giogo dell obbedienza e accordandogli la sovranità religiosa, scatena tutto forgogl'o
.
'
.
sono buoni e devoti, osservanti della loro religione.
Makstuo - La protestante è una religione
'
contro l autorità.
che ha due figure una al di fuori una al di dentro Quella di fuori ò una maschera
Il protestantesimo è nato ribelle, e la ri-
,
voluzione è il suo stato abituale. TI suo nome è un delitto, perchè esso protesta con tro tutti : non crede a nulla c se ha le sem
.
.
quella di dentro è un coltello. Quella, di fuo-
-
ri è una maschera che inganna ; quella di
-
dentro è un coltello, è un veleno che uccì-
bianze di credere a un libro, è perchè quel
de. Di fuori i protestanti fingono
libro non mette alcun impaccio.
grande
amore alla parola di Dio al suo onore Di dentro nascondono la ribellione a Dio alla Chiesa, un disprezzo del culto una indifferenza della religione una sorgente di Vibertinaggio e mal costume
Il protestantesimo nacque colle armi alla mano : dovunque i suoi apostoli predicaro-
,
.
,
no la resistenza ai re.
,
La ragione /Umana non fece mai uno sforzo sì grande e non fu giammai- sì assurda come quando essa collocò la discus-
,
.
Guardati dai falsi profeti che vengono
della autorità, e il giudizio
colle vesti di agnello e dentro poi son lupi
fallibile dell'individuo in luogo della infal-
Operaio - Quali furono i fondatori della
sione in luoe o -
,
rapaci. Li conoscerai dai loro frutti
Ibiità dei capi. Nessun sistema offende il buon senso co-
me il protestantesimo, nemmeno
religione protestante? M akstko
'
l ateismo
'
noi dobbiamo essere giudici di questo libro ; se tutti gli uomini sono giudici
Operaio - Che uomini furono costoro? Saranno stati santi certamente
s
eli questo libro, il l io dei cristiani
.
.
Se una religione è fondata sopra un li,
Furono Lutero in Germania ,
'
bro
-
Zuinglioj in 'Svizzera Calvino in Francia. il re Enrico VIII in Inghilterra
K più assurdo supporre un Dio assurdo, che 1
negarne l esistenza.
.
è una
.
.
Maestro - Eh ! certamente avrebbero do-
vuto essere santi se la loro religione fosse
,
-
302 -
vera. Ma invece senti che raz?a di santi '
.
_
Lutero era un frate: preso dall invidia contro i domenicani cominciò a negare le
indulgenze, il pungatorio. poi la Chiesa, i cinque sacrkmentji,. poi la Inecessità delle buone opere per salvarsi, poi, Ila libertà.
Bestemmiatore di Dio. del Papa, degli uomini: disonesto, disonorò una religiosa e
poi la condusse, in isposa: bevit®re, passa va il giorno crapulando alla. taverna dell'Aquila Nera in Vittemberga, sua patria. -
Prima di morire confessa di avere errato.
ingannato, mentito ; dice alla moglie che il cielo non è per luC e che il carro è troppo immerso nel fango per potere tornare in-
Maestro - Fu prima buon cattolico; difese coll autorità e colla penna la Chiesa Romana contro Lutero Si invaghì di una donna per sposare la quale voleva che il Papa lo sciogliesse della prima moglie che aveva. '
.
Il Papa non potendo ciò fare, rifiutò. I! ,
re montò in furore si cattolica, e colle stragi
separò dalla Chiesa trasse con sè il 'suo regno Ebbe sei mogli ; ne uccise alcune. altre scacciò Per la sua crudeltà si può chiamare il Nerone di Inghilterra .l a pianta si conosce d ai suoi frutti. Il ,
.
.
.
'
,
protestantesimo si riconosce falso dai suoi fondatori.
dietro.
OpÈRAIó - Per un capo e fondatore della religione,, non ce; male ; i protestanti di
Germania possono andar contenti. E ZùiriM \Kstko - Curato di Zurigo in Svizzera apostatò, e dopo esser vissuto scandalosamente prese moglie. Vanno tutti, a finire nella moglie i pretesi riformatori della Chiesa. Fu uomo superbo, falsario, furibondo. cadde jn molte contraddizioni, e confessò d aver avuto per maestro il demonio. '
Operaio - Anche i protestanti della Svizzera possono andare superbi dell loro santo patriarca. E Calvino? Maestro - Abbandonò la Chiesa Cattolica
perchè privato di uh grasso beneficio. Scandalosa ora la sua vita privata: nomo capare di odio e di vendetta, fece trascinare a)
patibolo i suoi avversari, vile e crudele da voler vedere coi proprio1 occhi le loro agonie.
OpKrajo - Un buon riformatore della Chiesa anehe Calvino. Ed il re Enrico Vili di
Inghilterra?
,
Principir del protestantesimo Operaio -. Con quali mezzi il protestanti propagarono la loro religione? Maestro - Il protestantesimo cominciò
,
si
stabilì e si diffuse nel centro e nel nord
dell'Europa coll'inganno, colla minaccia colla rapina dei beni ecclesiastici, col pre-
,
dicare l'immoralità, colle armi, colle ribellioni, coi tradimenti colle carceri, cogli e ,
sigli, cogli -incendi coi patiboli, coi macel,
li.
«
Dai mezzi coi quali i protestanti diffuseno la loro religione o meglio la loro ribellione si può capire che essi erano uomini malvagi e crudeli non mai apostoli di Gesù ,
,
Cristo.
Maestro - Ffo'ora non
t'ho detto nulla
,
non sono entrato nella vera questione nof\ ,
ho toccato la piaga. Esaminare i principi su cui si fonda la riforma protestante mostrar,
li falsi e assurdi ecco tutto. ,
Operaio.- Quali sono dunque i principi su cui si fonda la religione dei protestanti ?
-
- 305 -
304 -
dovrebbero abolire i pastori Ma si vede che quando le pecore hanno buona lana i pastori sono pronti a coprirsene.
Maestro - Sono due. Il primo : La Sacra Scrittura è Tunica regola di fede e di nur irale
.
.
Il secondo: Questa Sacra Scrittura sia letta da ciascuno e interpretata come gli pa-
Il primo princìpio ..
re.
T protestanti ammettono che nella Sacra
è contrario alla Sacra Scrittura
Scrittura sia tutto e. nulla manchi di ciò che
si deve credere e operare: rigettano qua
-
lunque insegnamento a parole, le decisioni
Ori'RA/y - Primo fondamento dei protestanti : La sola Sacra Scrittura è l'unica regola
dei Concili, tutto quello che si è insegnato e tramandato a viva voce dagli Apostoli ai
regola di fede Matìstro - Ed io ti mostro colla Saara Scrit.
loro succèssoti i f no a noi. Della Chiesa del Papa, del Vescovo, jJel Sacerdozio, di qualunque autorità religiosa non vogliono saperne. La sola Sacra Scrit tura giudicata e intesa da ciascuno. 11 giudizio privato, ecco il Papa, l'autorità, la -
,
tura che la sola Sacra Scrittura non è l'uni-
.
ca regola di fede
'
.
Dunque sulla Sacra Scrittura non c'è tutto anzi assai poco Nel Vangelo di San Matteo anche nella Bibbia protestante, si leg-
Opkraio - Com'è allora che i protestanti accusano i cattolici come nemici della reli
.
-
,
'
gione cristiana? perchè anch essi hanno i loro pastori, i loro ministri, le loro adunanze, dove spiegano e commentano la Bibbia ? perchè si combattono accanitamente gli v
ge die Gesù prima di lasciar questa terra, disse agli Apostoli : Andate e ammaestrate
tutte le genti battezzandole nel nome del ,
Padre,
-
'
di contraddizioni.
Se i protestanti vogliono esser liberi a giudicane la Bibbia come a loro piace, do-
rrebbero lasciar liberi i cattolici a fare altrettanto e non condannarli perchè non la .
.
pensano a modo loro. I protestanti sono come i liberali e i liberi pensatori che predicano la libertà per tutti e poi non la concedono che a se stes,
coli.
j i È ,
Ammesso il libero esame i protestanti
,
.
Chiesa. '
ni contro gli altri? Makstro - L'iniquità mentisce a se stessa. L errore è sempre in contraddizione con se stesso, li sistema protestante è una catena
.
Dice S. Giovanni: «Molte altre cose fece Gesù che se si dovessero scrivere il mondo non basterebbe a contenerne i volumi»
-
del Figliuolo, dello Spirito Santo,
insegnàndo loro ad osservare tutte queste i
cose che vi ho insegnato. Ed ecco che io sono con voi fino alla consumazione dei secoli, à
Nel c. io del Vangelo di S. Luca si legge: Chi ascolta voi, ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. Opiìraio - xNon disse dunque Gesù agli A,
postoli : Prendete la Bibbia e distribuitela,
ma: Andate e insegnate. Maicstrc .- E' noto che i Vangeli, e i libri del Nuovo Testamento furono scritti l'un
dopo l'altro ultimo quello di S. Giovanni ,
alla fine del primo secolo. Opkraio - Se la Sacra Scrittura fosse la so-
-
306 -
la regola di fede bisognerebbe dire che nel primo secolo mancava la fede; il che è as -
307 -
Maèstro - Ed ora te lo mostro anche colla
ragione Supponiamo per \xn poco che la
surdo.
.
Sacra Scrittura sia l'unica regola di fede Ma domando io: Quali libri compongono la
Maestro - Certo. Ora senti che cosa dice 6 Paolo, a cui tanto ci tengono i protestai!-
.
.
Scrive a Timoteo: Comanda e insegna. Tieni la somma delle sane parole che hai
Sacra Scrittura? sono essi autentici? chi mi assicura che non sieno stati cambiati o mutilati? chi mi assicura che tutti sono di-
udite da me colla fede e carità in Gesù Cristo ; le cose che hai udite da me con, molti testimoni confidale ad uomini fedeli
quali sieno i libri santi, se autentici, anali
ti.
-
.
,
vinamente inspirati? La Bibbia no certamente ; essa non dice "
i quali saranno capaci di insegnarle anche
sieno ispirati. Se anche la Bibbia lo dices-
ad altri.
se, chi mi assicura che la Bibbia che lo dice è la Bibbia vera ? Dunque oer assicurarmi che questa sia la vera Bibbia è necessaria un'autoirità un nrincipio un fondamento ch'è fuori della
Scrivendo ai cristiani di Efeso diceva lo-
ro: «Iddio stesso stabilì nella Chiesa pastori e dottori affinchè veniamo formati al-
1
.
l unità
della fede, e non siamo più fanciulli vacillanti, e portati (come i protestanti) qua e là da ogni vento di dottrina per raggiri degli uomini, e per le astuzie con cui , inganna l eresia». '
'
E ai cristiani di Tessalonica: «State dun.
*
que costanti, e fratelli, e ritenete le tradizioni che avete apprese o per la nostra parola o per la nostra lettera». Da ciò è chiaro che gli Apostoli non ci affidarono tutta la loro dottrina per iscritto; ma molte cose anche senza scrittura
.
È contrarlo alla ragione
,
Bibbia.
OpKraio - Ecco dunque che. la sola Bibbia non può essere l unica regola di fede. '
Maèstro - Perchè la Sacra Scrittura fosso
la sola regola d5 fede bisognereihbe che quando insorgono questioni e dubbi, potesse pronunciar
una sentenza definitiva tale
da sciogliere il dubbio e la questione. Mri
questo la Sacra Scrittura non lo può fare; prova ne sia che i protestanti stessi colla
Sacra Scfrittura alla mano sostengono proposizioni contrarie. Dunque? Operaio - Vorrei che mi chiarisse con un
esempio. Maestro - Volentieri. C'è nella Bibbia che
Operaio - Colla Sacra Scrittura alla mano mi ha mostrato che la Sacra Scrittura sola come dicono i protestanti, non può essere l unica regola di fede ; ma che alla Sa,
.
'
cra Scrittura bisogna aggiungere la tradi. zione cioè l insegnamento vivo degli Apo'
stoli e dei loro successori.
Gesù Cristo disse : Mangiate e bevete di questo (cioè del mio Corpo e del mio San'
gue) tutti. Dopo ch ebbe lavati i piedi degli Apostoli disse : E voi dovete l'un coll'altro lavarvi i piedi. Domando io : Donde sappiamo che le prime parole contengono. il precetto di riceve'
re l Eucarestia, e che le seconde non con-
-
tengono il precetto di lavarsi i piedi? Cer-
'
tamente non dalle parole della Scrittura, ma dalla sentenza e dalla consuetudine del* la Chiesa. . '
.
,
( IpEraig - Ho capito. Avrebbe altre ragioni? Makstro - Nel governo civile c'è il Codice, libro che contiene tutte le leggi. Ma non basta. Nascono spesso delle questioni tra cittadini e cittadini. Che si fa allora? Si
ricorre al giudice, al tribunale. A luì spetta applicare, chiarire la legge, e scogliere la questione). Anzi tante altre sentenze pronunziate da altri tribunali
socialmente dal supremo cioè dalla Cassazione, hanno forza dalla legge. Ebbene. La Sacra Scrittura ,
è il Codice. Ma il codice solo non basta ci vuole il magistero infallibile della Chie-
sa per spiegare e sciogliere tante questioni
.
ra contenga tutta ia rivelazione divina. Co me si fa a conoscere e capire senza timore
di fallare tutte le vei r tà?
Operaio ,- La Sacra Scrittura, dicono i protestanti, è chiara. Perciò tutti la possono
capire senza bisogno di un magistero, col proprio giudizio. Infatti sta scritto nei Salmi : «Lucerna ai miei piedi è la tua parola, o Signore; e lume alle mie vie. Il comandamento del Signore è lucido» e illumina gli occhi». MaivsTro - Sicuro. Conosciuta e intesa che
sia, la parola del Signore è lucerna ai nostri occhi. Ma prima bisogna conoscerla e intenderla. E non sempre è facile. Dice S.
Pietro : «Le quali, (cioè le lettere di San Paolo) gli, ignoranti e i poco stabili Stravolgono, come anche tutte le altre scritture, a
loro perdizione. Ponete mente principalmente .a questo che nessuna profezia è di privata interpretazione». (Lettera 2.a di San Pietro).
l f ssupdifà del libero esame OpKbtio - Il primo principio su cui si fonda la religione protestante è falso Ce Io .
dice la Sacra Scrittura. Ce la dice la ra'
. gione. Dunque la Sacra Scrittura non contiene tutta la rivelazione, non può quindi essere la sola regola di fede e di morale. Veniamo ora al secondo principio : la Sacra
Scrittura deve interpretarsi da ciascuno come gli pare e piace.
Makstro - Mostrando falso il primo prins cipio perchè contrario alla ragione
avrei mostrato che è falso anche il secondo E* necessario una autorità che dichiari quale ,
.
Sacra Scrittura- è la vera. Però voglio completare l opera. Supponiamo pure che la Sacra Scrittu'
309 -
OpKkato -Ma la Sacra Scrittura sarà dif-
ficile agli ignoranti e pon ai sapienti.
Maestro - E chi sono gli ignoranti e chi sono i sapienti ? E poi chi guiderà e istruirà questi io-noranti ? E dove se ne va per
costoro il libero esame, il privato giudizio tanto decantato dai protestanti, se alounì
sono obbligati a credere colla testa degli altri, e perciò ad accettare la loro autorità?
E poi chi più sapiente di S. Agostino c di "tanti altri Padri e Dottori della Chiesa?
Eppure quanto non hanno studiato e stillato nell interpretare le Sacre Scritture! '
Operaio - Avrei caro che mi dese un esem-
pio di qualche punto dii f cile, che sembra dire' il contrario di altri punti. Maestro - Domanda ad un protestante come si combinfno i versi seguenti : «E rriì'
.
-
310 -
un fatto, un abuso
'
,
ma non un principio. I protestanti di que-
-
fa del bene» (Ecclesiastico 44) «Ho visto Dio faccia a faccia» (Genesi c. 5), e l'altro: «Non mi vedrà l'uomo e vivrà» (Esodo 33) «Non risorgeranno gli empi nel giudizio»
sto abuso di quefto errore ne, hanno fatte un diritto, un principio.
.
,
Gli eretici sbagliarono ; i protestanti han-
,
no trovato modo di giustificare i loro er-
.
rori.
c «Tutti risorgeremo»
'
Operaio - Pii\ci penso e più capisco l assurdità e la mostruosità del principo pro-
.
,
Quanti studi ci vogliono per combinare e a penetrr
certe apparenti contraddizioni, re tanti sensi nascosti
La Sacra Scrittura è spesso difficile
1
a
intendersi: dificile
per la materia, c p ' la espressione Operato - Perchè è difficile la Sacra Scrit.
ca ogni errore ogni scisma, ogni eresia che ,
MaKstro -- Perchè contiene misteri sopra la natura e lontani dai sensi degli uomini
'
sbocciar possa per l avvenire
.
Il principio protestante divide e> suddivide le intelligenze non meno che le volontà
)p)"«ato - Perchè l'espressione ronde difi-
cile la Sacra Scrittura? MaKstro - Perchè essa ha un linguaggio
lino a isolar l'individuo dall'individuo e can-
cellare ogni idea di società religiosa. Mentre il cattolicismo è la religione del potere e della società, il protestantesinuo e la dottrina della ribellione e dell egoismo. La religione protestante è il razionalismo
molto figurato perchè contiene. dei modi ,
di dire propri di altri tempi e'altri luoghi
'
perchè tratta di c»se future e nascoste sot-
to il velo della profezia dove tutto è sim \ ,
in maschera.
.
1
peggiore d'ogni epefico
contro la dot-
trina di Gesù Cristo.
.
II profesfanfe
'
Makstro - Il principio protestante giustifi-
tura per la materia?
«1 giudizi di Dio sono un grande abisso»
testante, e più mi fanno ribrezzo le conseguenze che dall applicazione di questo priticiipio ne derivano. Come è vero che i protestanti sotto' la pelle d'agnello sono lupi rapaci ! '
.
bolicò
,
'
"
'
un orrore particolare.
,
gliore l iniquità dell'uomo che la donna eh'
Operaio - Tutti i protestanti sono dunque razionalisti? Ve ne sono di religiosi e pii. Maestro - Non dico che tutti h protestanti sieno razionalisti, perchè non tutti i protestanti sono del tutto protestanti. Dico solo che la religione proestante è la maschera .
Operaio - In questo modo i
protestanti sono
simili agli eretici antichi Maestro - Ma molto peggiori. Uno che ru-
del razionalismo.
Per i protestanti la Sacra Scrittura da li-
.
ba e ammazza fa male ma peggio ancora se egli sostiene che ha il diritto di farlo ,
.
L/interpretare la Sacra Scrittura a pro-
prio capriccio, come hanno fatto gli eretici
antichi, contro l'autorità 'della Chiesa era
bro divino diventa libro umano, da libro di
lede diventa libro della ragione dalia parola di Dio diventa giudizio dell'uomo. Non è l uomo che si piega e adatta a Dio, ma è Dio che deve piegar.,! e adattarsi all'uomo. ,
'
- 313-
.
se della fede in modo-umano, cioè come si
11 protestantesilmo è una serie di zeri senza cifra signii f cativa. Perciò non v'è via éi mezzo Il protestantesimio è destinato a perire e benché sostenuto dai governi per interesse va sparendo sempre più. .
,
,
La religione cattolica da una parte ; il ra'
zionalismo e l incredulità dall'altra Ecco i .
due campi.
giudica, con documenti storici sempre fallibili, di un fatto storico. Ora ciò è assur-
do perchè non si può esser certi di una verità di fede se non per mezzo di un argomento e una autorità infallibile.
Operaio - Lei ha ragione. E allora come
devo fare? di quali armi mi devo servire per rispondere con un colpo a tutti gli at'
tacchi?
Maestro - Devi fare come un capitano che,
provocato ad uscire dalla sua fortezza inespugnabile. non si muove, ma dalla fortez-
Armi per combattere
za colpisce a yiorte il nemico. Operaio - Ho un'idea chiara del principio protestante, e ne capisco le assurdità. Capisco che una tale religione si riduce a un bel nulla. Ora continui' la sua trattazione
che io»ascolto con piacere benché sarà cer,
to ancora lunga, Maestro - No, sarà corta anzi è finita. Mo,
strato che il protesitantesimo si appoggia a due principali falsi non , mi resta altro ,
da dire. T'ho messo in mano le armi
,
ora
puoi combattere da solo. Op raic - Ma e della Santa Messa, e dell'Eucarestia e del Purgatorio, e del culto della Vergine e dei Santi e della Confessione tutte cose che noi cattolici ammettiamo c crediamo e che i protestanti negano ,
,
,
,
.
noii mi dice niente? Come potrò io rispondere alle.loro negazioni? Makstro - Se tu dovessi trattare e rispondere a una a una a tutte le questioni o meglio a tutte le negazioni dei protestanti, ti,
Devi fare come un combattente che to-
glie le armi al nemico e lo combatte con esse. ,
.
Operalo -- Usciamo da metafoa r . Qual'è
questa fortezza? Quali queste armi? MAESTRO - Per un protestante la .Sacra Scrittura è la sola regola di fede. Dunque,
quando egli afferma qualche errore, o nega
qualche verità, deve confermarlo ooj cita re un passo della Sacra Scrittura, e mostrare poi ugualmente "«jer mezzo della Sa -
'
-
cra Scrittura che in quel passo sì afferma
o si nega la cosa di cui si questiona. Qua-
lunque altro testimonio o autorità non vale. Vedi dunque quanto è facile combattere
coi protestanti anche senza tanta erudizio-
ne, e come essi ci danno le armi per vincerli.
L'arma della Bibbia
metteresti in un imbarazzo Chi non é mol.
to istruito, chi non è un teologo non può
Operaio - Dalla teoi r a scendiamo alla prati-
uscirne vittorioso, e non lasciare al nemico
ca. Val più la pratica che la grammatica.
qualche scappatoia. In secendo luogo giudicheresti delle co-
un protestante e vincerlo senza combattere?
-
Come si fa dunque a vincere facilmente
315 -
-
314 -
aEstrg - T indicherò alcuni metodi. Ecco'
ne
uno,
Prima di tutto devi interrogare il protestante con quale regola infallibile egli vuole riformare in qualche punto la tua fede, o dichiararla erronea.
Ma quando Io avrà portato fuori questo punto, gli si può rispondere : Questo punto tu lo intendi in un modo i cattolici invece ,
lloi intendono in un altro;. Chi a ragione? Operaio- Risponderà: I lamio ragione i protestanti.
Opivraio - Certamente risponderà : Per mezzo delle parole rivelate da Dio e solo con,
tenute nella Sacra Scrittura. Maestro - E allora diirai: Se vuoi riforma-
re la mia fede e mostrare il mio errore per la parola ivelata da Dio mostrami quale ,
r
fuori qualche punto della Sacra Scrittura.
edizione della Sacra Scirttura contiene ve'
ramente la parola di Dìo : l edizione prote'
stante, o l edizione che è ammessa e approvata dalla Chiesa Cattolica Romana? "
Operaio - Egli risponderà senza dubbio: T,a vera Bibbia è la Bibbia protestante. Maestro - Ma qual passo della Bibbia ti assicura che la Bibbia protestante è la vera
e che la cattolica è falsa? Operaio - Ciò fu dichiarato dalla Chiesa K
Maestro - Perchè abbiano ragione essi e abbia torto io a crederò alla Chiesa Cattolica tanto universale e antica bisogna che ,
. mi mostri colla Sacra Scrittura che-tu hai
ragione
.
Prendiamo un esempio : «Questo è il mio Corpo». Tu dici: Questo pane è figura di Cesù
Cristo Io dico; Questo è li vero Corpo di Gesù Cristo Perchè io sia obbli gate a credere a te, bisognerebbe che mi persuadessi con altri punti della "Sacra Scrittura Ma non troverai alcun punto della Sacra Scrittura che confermi la tua opinione, .
.
.
Maestro- - Ma con quale autorità la Chiesa
Le conseguenze non sono verifà di fede
; evangelica l'ha dichiarato? Se l'ha dichiarato coll'autorità della Sacra Scrittura porli
Operaio - Se il protestante non può mostra-
vangelica.
,
fuori il passo che dimostra essere vera Bibbia quella dichiarata tale dalla Chiesa evangelica. Se non l ha, e non lo può aver di'
'
chiarato coll autorità della Sacra Scrittura,
allora casca il palco, e il protestante contra dice a se stesso.
re con testimonio della- Sacra Scrittura la
yerità di ciò che asserisice, può dimostrarne la verità come una
,
conseguenza di altre ve-
rità confermate dalla Sacra Scrittura
.
Maestro - E' questa una scappatoia che tentano gli avversari. In Giovanni per esempio, essi dicono sta scritto : Se non man"
Operaio - Davvero che con questo metodo '
non c è via d'uscita, c si vince senza combattere. Basta così. Maestro - Potrebbe bastare. Ma siamo in-
dulgenti. Concediamo pure, al protestante
clic la sua Bibbia sia la vera. Egli dirà: Tu sbagli a credere alia Eucarestia alla Coir fessione, al Purglorii). E qui dovrà portar ,
,
,
giente la carne del Figliolo dell'Uomo e non berrete il suo Sangue non avrete in
voi la vita. Dunque per conseguenza la Comunione è necessaria e sotto la specie del pane e sotto la specie del vino.
Ma quante conseguenze false si possono
tratte da diversi passi della Sacra Scrittu-
verità espresse chiaramente nella Sacrà
ra. Sta scritto: Il Padre è maggiore di me. Quale la conseguenza? Che il Verbo è minore del Padre. Ora questa conseguenza è l eresia di ÀVio. Anzi tutte le eresie non sono che false conseguenze ricavate dalla Sa-
Scrittura non sono contrari a se stessi, co-
me lo sono i protestanti : perchè i cattolici ammettono come regola di fede non la so-
'
'
la Sacra Scrittura, ma anche la tradizione
e le delinrzioni della Chiesa; i protestanti invece non ammettono altre regole di fede
cra Scrittura.
Opkrajo - Allora bisognerebbe che colla Scrittura alla mano ii protestante mostrasse che è infallibile e ver i ogni conseguenza ch egli fa derivare dalla Sacra Scrittu-
fuori della Sacra Scrittura.
'
ra.
Davide confro Golia
.
Maestro - Ma ciò non ìm potrà provare giammai, imperocché a nessun Uomo privato nella Sacra Scrittura fu promesso che le conseguenze che egli ricava sono infallibili. Dunque crolla tutta la fede la quale poggia non già sopra un motivo umano, e perciò fallibile, ma sopra un fondamento infallibile.
Operaio - Col metodo ch'ella mi ha insegnato posso senza tanta fatica chiudere la bocca ad ogni protestante. Maestro - Sicuro. Quando Davide si offerse a combattere contro il superbo gigante Golia,, non volle saperne di spada, di el-
I
mo e corazza con cui il re Sanile voleva armarlo. Prese invece una fionda, e una bis-
_
Opkraio - Tante volte però certe conseguen ze sono giuste, sebbene non espresse nella
saccia di pietre; mosse contro il gigante, lo colpì in fronte e l atterrò. Così io a rendere più sicura e più completa la tua vittoria voglio darti alcune pietre da scagliare cotnro il Golia protestante. Operaio - Niente di meglio. K quali sono queste pietre? Maestro - Domanda al protestante se la sua '
Sacra Scrittura. Maestro - Sarà verò; ma è vero che tante
conseguenze sono incerte, e non giuste. Anche quelle però che sono certe e giuste non si posono chiamare Parola di Dio. - Io sono un uomo
- è questa una verità
certa; si potrà dire per questo che. e una verità . di fede ?
Chiesa è antica o nuova.
Operaio - Però anche presso noi cattolici vi
Operaio - Risponderà che è antica
sono molte verità di fede, che sono una con-
seguenza di alcuni punti della Sacra Scrit-
Non cominciò essa con Lutero? Operaio - Risponderà che è nuova.
originale.
Maestro - Ma questa conseguenza però non è dell'uomo privato, ma del magistero delI cattolici nell'ammettere come verità dì
fede alcune consegulenze derivate da altre
,
ne parlò per 1500 anni dopo Gesù Cristo?
tura. Per esempio: Io nasco col peccato
la Chiesa.
.
Maestro - Ma chi mai la conobbe chi mai
.
>
Maestro - Ma allora come può essere la vera Chiesa se la Chiesa vera cominciò con
.
Gesù Cristo e perciò è antica ? La perfida regina d'Inghilterra Elisabetta s incontrò un giorno con un buon vecchio '
,
318
-
e voleva convincerlo a farsi protestante. Ma egli, lisciandosi la sua lunga barba bianca, rispose : Come posso io abbracciare una re-
ligione che è nata dopo la mia barba? Operaio - La risposta è giustissima. La pietra ha colpito nel segno. Maestro - Ecco la seconda. E' infallibile la vera Chiesa di Gesù Cristo, sì, o no?
319 -
sù Cristo che deve essere visible
E poi col medesimo diritto potrebbero dire anche i turchi che la loro religione era prima di Maometto perchè invisible Di più, se la chiesa protestante fu prima .
.
di Lutero; o fu santa o non fu santa. .
Fu santa? Fuori allora i suoi santi: non
se ne trova neppur uno
.
Operaio - Risponderà che è infallibile. Maestro - Dunque perchè chiama falsa la Chiesa Romana che almeno da principio fu la vera Chiesa di Cristo?
( h'ERAio - E se il protestante rispondessi Maestro - Ma allegra come potrà credere che la Chiesa protestante non sia falsa, scia Chiesa vera può èssere fallibile? Operaio - Anche questa è una pietra abbastanza dura.
Maestro - - Si possono salvare gli uòmini; nella Chiesa Romana Cattolica sì, o no ?
Operaio - Supponiamo che il protestante risponda di no. Maestro - Ma allora tutti gli uomini vissu-
ti prima di Lutero si sono dannati perche . prima di Lutero non vi fu altra Chiesa di Gesù Cristo che la Chiesa Romana.
Se nella Chiesa Romana si possono gli
uomini salvare, perchè allora i protestanti hanno abbandonata ?
'
Operaio - Ma il protestante potrebbe ri-
spondere che la chiesa protestante fu pn
.
ppÈBAiq - Renissimo. Questi argomenti mi piacciono perchè sono semplici c forti. M'STRo - II dono dei miracoli è un segno
che la Chiesa di Cristo è fallibile ?
l
Non fu santa? Allora non è la Chiesa di Gesù Cristo che deve esser santa
-
ma di Lutero.
Maestro - Supponiamola per un momento. Fu visible. o fu invisibile?
Operato - Fu visibile.
Maestro - Ma chi la vide prima di Lutero? chi ne parlò, chi la ricordò? chi ne scrisse? Operaio - Fu invisibile. Maestro - Allora non fu la Chiesa di Ge-
certo per distinguerè la vera Chiesa di Qt sù Cristo si o no?
Operaio - Sì
,
è un segno certo.
Maestro - Ma allora la Chiesa Romana Cat-
tolica è la vera Chiesa perchè in essa in nessun tempo venne meno la fecondità e if ,
dono dei miracoli Lo si vede chiaro anche, .
ai nostri giorni Operaio - E se il protestante risponde che il dono dei miracoli non è un segno certo .
della vera Chiesa di Cristo?
,
Maestro - Allora accusa di frode e di irti-
postura Gesù Cristo il quale mostrò essere' il vero Messia dicendo : I ciechi vedono gli /oppi camminano i morti risorgono, i povori vengono evangelizzati E altrove mandando gli Apostoli per tutto il mondo a predicare il Vangelo soggiunse: La fede di ,
,
.
coloro che credono sarà accompagnata da
questi miracoli. Nel mio nome scacceranno i demoni giocheranno coi serpenti, parierami lingue nuove \e se avranno bevuto qualche cosa di mortifero non farà loro nul,
,
le. Imporranno le mani ai malati e guariranno.
320 -
-
321 -
Cristo neirEucarestìa. Ma tosto fu dìchi»-
Alfre pietre
rato eretico e, come membro guasto, staccato dal corpo. Prima di lui nessuno mai
Operaio - Non tutti che vissero prima dì Lutero si sono dannati. I protestanti stessi ammettono che la Chiesa Romana sia stata
negò questa verità di fede ; perciò è chiaro che la Chiesa primitiva sempre credette, nè da questa fede un poco alla volta mai
'
da prima t5 vera Chiesa di Gesù Cristo ma che cessò di esserli al prjjndpo del
,
'
quinto secolo.
Makstro - Ammettiamo per uri poco che ciò sia vero. O la Chiesa Romana cessò di cs ger la vera Chiesa di Gesù Cristo tutta in '
un colpo solo: o un po' alla volta. E possibile che 'fibbia cessato d'essere la véra Chiesa di Cristo tutte insieme in sol mo.
mento ?
Operato - No : lo vedo anch'io ; è una cosa che ripugna Un cambiamento tale noti s'è inai sentito dacché mondo è mondo Possibile che tanti milioni sieno andati a lette .
.
oepi cattolici, e domani sieno levati su prò testanti? Anche il mondo pagano diventò cristiano ; ma ce ne volle del tempo Dun .
venne
meno.
Operaio - Dunque è chiaro ; la Chiesa Romana non cessò mai d'essere la vera Chie-
sa. mentre! invece, cessò di iesserlo ogni chiesa protestante. Maestro - Vuoi un'altra pietra da scagllìare contro il gigante Golia? Eccola. Sì può domandare al protestante: Credi tu che Ai r o sia stato veramente un eretico e perciò giustamente condannato?
Risponderà di no. Ma così condanni la Chiesa Romana che. secondo te, allora almeno era la vera Chiesa. Risponderà di sì. Ma allora dovrai ammettere che come Ario1, sìa un eretico anche Lutero ambedue furono condannati dalla Chiesa. .
,
Come Lutero dice che la Chiesa Romana
que bisogna ammettere che la Chiesa Romana cessò di essere la vera Chiesa di Cristo un po alla volta.
è nell'errore, così lo diceva anche Ario, stimato in fatti eretico.
Maestro - Ma anche questo è impossibile. E' vero che qualche membro del corpo delia Chiesa Romana cessò di appartenere al-
sìa, cita la Sacra Scrittura, così la citava anche Ario.
'
la Chiesa di Cristo; ma fu tosto Separato
dal corpo della Chiesa.' Così avvenne di tutti gli eretici. Ma che il vero corpo della Chiesa Romana abbia cessato dì appartenere un po alia volta alla vera Chiesa, questo è .impossibile; è impossibile che abbia negato e rigettato quello che prima affermava e professava Circa il mille un certo Berengario fu il primo che negò la reale presenza dì Gesù '
Come Lutero, per difendere la sua ere-
Tutto quello che per sè pretende Lutero, lo poteva pretendere anche Ario. Dunque, protestante, o devi negare che Ario sìa stato un eretico, o dichiarare d'essere eretico anche tu,
Operaio - Mi pare che basti ; il protestante è bell'è lapidato. Avrebbe forse un'altra pietra?
Maestro - Un'altra; è l'ultima
La Sacra
.
Scrittura non è nata con Lutero ma Lute,
Alle Porte di Gerusalemme
11
- 323 -
- 322
State attenti, dice Gesù Cristo dai falsi ,
-
profeti che verranno a voi colla veste d'a-
gnello, e internamente sono lupi rapaci. Operato - Si sente parlare ai giorni nostri di Liberalismo Anzi lei mi ha detto in principio che mi parlava volentieri del prote-
ro stesso l'ha ricevuta dalla Chiesa Romana.
.
Quando Lutero ha ricevuto la Sacra Scrit-
tura dalla Chiesa Romana, o la Chiesa Ro-
stantesimo perchè avrebbe avuto occasione di parlanmi e farmi conoiscere il liberalismo Mi pare che sia venuto il momento
mana era vera o falsa. Operaio - Sarà stata vera.
.
.
Maestro - E perchè allora abbandonare la
Poche cose ma chiare. ,
Chiesa Romana se era vera? Operaio - Allora sarà stata falsa.
Maestro - Appagherò volentieri il tuo e mio desiderio.
Maestro - Ma allora chi assicura il protestante di non avere una Scrittura falsificata avendola ricevuta da una chiesa falsa.
Liberalismo
la quale avrebbe potuto più facilmente corrompere di nascosto la Sacra Scrittura, che corrompere pubblicamente la fede?
Operaio - Che cosa s'intende dunque per liberalismo ?
Operaio - Basta così; sono contento e per-
Maestro - Non* c'è cosa più lodata e non c è cosa più detestabile del liberalismo. Chi
suaso. Mi ha dipinto in principio il protestantesimo con certe tinte che mi parevano un po fosche ed esagerate. Adesso capisco
'
lo piglia in un modo che in un altro. Pochi sanno che cosa sia veramente. Liberali-
'
,
quale mostro è il protestantesimo. Ma come mai vi sono protestanti in sì gran numero? Come mai questo mostro può trovare tan-
smo deriva da libertà.
Operaio - Bella dote la libertà, e perciò suppongo che il liberalismo sia un sistema da approvarsi.
ti seguaci?
Maestro - Non è la prima volta che una cosa per sè bella e buona, guastandosi fini-
Maestro - Tanti sono protestanti e non sanno nemmeno di esserlo.
sce col divenire brutta e cattiva, e tanto più cattiva quanto prima era buona.
Tanti sono protestanti per inganno: non
conoscono il protestantesimo nella sua mo
-
Anche nella virtù
struosità vera, ma sotto false apparenze come viene loro presentato. Tanti che si dicono protestanti non sono che increduli, razionalisti, indifferenti.
Tanti sono protestanti per essere più liberi a credere cio che vogliono e a fare co'
me vogliono. Nel protestantesimo c è letto comodo per tutti.
un
E poi, chi più orribile e brutto del demonio? Eppure egli sa camuffarsi da ange lo, nasconde le unghie e le corna, e così trova numerosi seguaci. e
ci sono certi
confini
fuori dei quali si cade nei vizi opposti. E' una virtù l economia ; ma da una parte c'è il vizio dell avarizia, dall altra quello della prodigalità. '
'
i
'
Bella dote la libertà; ma da una parte '
sta la tirannia, dall altra la licenza. C'è libertà; non libertà di fare il male, ma di fare il bene.
324 -
-
La legge suppone la libertà; ma la libertà ha bisogno di legge, come il cavallo ha bisogno di freno, come la locomotiva ha bisogno delle rotaie, come il i f ume ha bisogno di argini. Il liberalismo in generale è l'esagerazióne della libertà. E' quel sistema che guasta la libertà alllargardone i coni f ni a danno del'
l autorità.
libero il i f glio, ma dentro ai limiti segnati dall autorità del padre. E libero lo scolaro e il servo ma dentro i limiti segnati '
E
'
'
dal maestro e dal padrone, E' libero il cittadino, ma dentro i limiti segnati dall autorità della legge. '
Operaio - E' giusto; altrimenti la troppa libertà per gli uni, si cambia in tirannia e schiavità per gli altri. Maestro - Hai detto benissimo'. In pratica
quelli che vanno predicando la libertà per
sè e si chiamano liberali, diventano per gli
altri più i f eri tiranni. Operaio - M'immagino che siccfome sono diverse le relazioni tra gli uomini, e perciò diversi abusi ed esagerazioni di libertà, così il liberalismo si divide in molte specie. Maestro - Il liberalismo pur troppo abbraccia tutto l uomo, l '
sociale, l uomo '
'
uomo
,
individuo, l'uomo '
cittadino e specialmente l uo-
mo religioso.
Io non ti parlerò che del liberalismo religioso. Operaio - Conosciuto il liberalismo in genere, ho un idea del liberalismoi religioso. '
Però me la rischiari.
Maestro - E' l'esagerazione della libertà contro l autorità religiosa, la indipendenza dalia legge di Dio e della Chiesa. Vedi come protestante e liberale siano sia padre fratelli, o meglio il protestante proteste e il liberale i f gliolo. '
326 -
-
Liberalismo
assoluto e moderato Operaio - Ho capito che cosa s'intende per
liberalismo religioso Passiamo alla óua di.
visione.
Maestro - L'indipendenza del a legge di
Dio e dalla sua Chiesa può avere diversi gradi secondo l'estensione, e può essere di varie specie secondo la persona in cui si tnova.
Operaio - Secondo l'estensione di quanti: gradi può essere il liberalismo ?
Maestro - Può essere assoluto quando non crede o pratica nulla di ciò che Dio impone, quandoi è una ribellione perfetta e una negazione completa di Dio Può essere moderato quando ammette le ,
,
.
verità puramente di fede ma non le verità che sono connesse con la fede in Italia il liberalismo di alcuni non am,
.
mette la dottrina del Papa su materie poiitiche le quali toccano la Religione e la Chiesa.
(
Operaio - Questi liberali mi pare che sienó giusti. Obbligati a obbedire al Papa nelle cose di fede e morale questo si. Ma oboe,
dire al Papa in politica questo non è neces,
sario.
Maestro - Adagio C'è politica pura e po.
litica religiosa Politica che non ha a che fare colla religione colla libertà e indipen.
,
denza della Chiesa
,
colla salvezza delle a-
nime; e qui non c'è obbligo di obbedire Ma c'è la politica che riguarda la religione, la libertà e indipendenza della Chiesa .
,
anzi la vita stessa delle anime e qui c'è obbligo di obbedire.
,
Chi non obbedisce non sarà un eretico
perchè non si tratta di verità pecca ed è un ribelle perchè
di fede, ma
si tratta di
disciplina.
Opkraio - Ma qui il Papa può fallare. Dunque...
Makstko - Il padre può fallare : dunque il
figlio non è tenuto ad obbedire? Il solda-
to non è tenuto ad obbedire al capitano, il cittadino al legislatore, lo scolaro al maestro, sebbene il capitano, il legislatore e il maestro posono sbagliare? Dove se ne va allora l autorità, l ordine? '
327 -
-
'
Liberalismo priuato e ài Stato Opkraio - Il liberalismo se si guarda alla sua estensione è assoluto o moderato Quanto poi alla persona in cui si trova co,
,
.
,
me si divide?
Makstro - Si divide in liberalismo privato,
cioè dell'uomo nella sua vita privata ;
in li-
beralismo pubblico cioè dell'uomo nella sua ,
Quando il Papa dichiara che deve essere pienamente libero e indipendente come Capo della Chiesa da ogni potere civile, e che questa libertà e indipendenza, stando le cose come sono ora, non la può avere a nes-
sun patto, non siamo noi obbligati
ad ob-;
vita pubblica
.
Opkrato - In che cosa consiste propriamente il liberalismo privato? Maestro - Consiste nella libertà di pensiero e di coscienza Credere e fare ciò che si .
vuole
,
come si vuole, e perchè si vuole
.
bedire, e reclamare ciò che Egli giustamente reclama non per sè come individuo, ma co-
Operato - E '\ liberalismo pubblico in che
me Capo per il bene della sua Chiesa?
Maestro - Consiste nella libertà del governo di fare ciò che gli pare e piace senza tet-
Facendo il contrario non siamo noi sol-
dati ribelli al capitano, sudditi ribelli al re figli ribelli al padre?
Operaio.- Però sarebbe questo Iberalismo moderato un male e un disordine di poca '
importanza, perchè lascia intatta l obbedien-
za alla Chiesa nella fede e nella morale. Maestro - E' infezione, che un po alla volta si trasmuta a tutto il corpo. E una tisi, al primo stadio, ma sempre tisi che lasciata '
'
libera un po' alla volta conduce alla morte,
Un liberalismo di tal fatta, ai tempi nostri, difficilmente si trova. Sarà una mai schcra. In tanto svolgersi di cose chi noti
è col Papa in materia politica ma strettamente congiunta alla fede e morale, non (
col Papa neppure in materia di fede.
di morale (
cosa consiste?
ner conto della Chiesa dei suoi diritti del,
,
le sue leggi assorbendo tutto in se stesso Il liberalismo pubblico ch'è più diffuso si può chiamare anche liberalismo di Stato. ,
.
,
,
Operaio - Perchè queste specie di liberalismo è più diffusa?
Maestro - Perchè v'è mancanza di caratteiri, perchè vi sono uomini di due pesi e di
due misure credenti e cristiani in famiglia che poi come cittadini e persone pubbliche ,
,
si mostrano apertamente laici cioè senza al,
cuna religione e ostili alla religione pubbli-
ca e sociale
.
Operaio - Il liberalismo dunque dipende dalla forma di governo? Maestro - Non dipende dalla forma del governo ma dalle persone che governano Il ,
.
liberalismo può trovarsi tanto nella
chia assoluta
,
,
monar-
come nella repubblica quando
- 328 -
e la monarchia e la repubblica invadono
i
coni f ni della Chiesa.
ubbidisce. L'autorità paterna rimane ucci'
sa tanto dall uno che dall'altro.
Operaio - Anche il liberalismo di Stato può essere assoluto e moderato?
Operaio - Non mi pare perchè uno è ribelle in tutto,
Maestro - Sì, può essere assoluto e mode-
l'altro obbedisce in parte.
Maestro '- Ma obbedendo in parte
obbedi-
,
'
sce non per l autorità del padre poiché al-
rato.
,
'
assoluto quando nega tutto l ordine soprannaturale, quando1 non riconosce alcu E'
-
na autorità fuori che quella dello Stato, < che fa dello Stato il padrone, la regola e il giudice dì tutti i diritti. *
E'
329 -
-
moderato quando non accetta nè ri-
fiuta 'l'ordine soprannaturale, ma suppoine
che non esista, separa i diritti dello Stato da quelli della Chiesa, facendone due societi indipendenti l'una dall'altra. Il liberalismo assoluto dice: Serva Chiesa in Stato sovrano.
lora dovrebbe obbedire in tutto ; ma obbe-
disce perchè così piace a lui Non è dunque .
ribelle anche obbedendo?
Operaio - Vorrei che mi facesse un confron-
to afinchè mi apparisse più chiaro come in pratica iil liberalismo moderato equivale il liberalismo assoluto
.
Maestro - Il liberalismo assoluto non rico-
nosce altra autorità che quella dello Stato Egli nega da divina istituzione della Chie.
sa, e perciò è anticattolico
.
Nega tutta l'opera di Gesù Cristo e per,
Il liberalismoi moderato dice : Libera Chiesa in libero Stato.
ciò è razionalista
.
Nega la superiorità dello spirito sulla materia, e perciò è pagano.
Anzi nega ogni religione e ogni culto come se Dio non esistesse e perciò è ateo
Uno uale V altro
.
Concepisce lo Stato come la potenza su-
prema del genere umano e si fa dello Stato
il suo dio.
Operaio - C'è dunque grande differenza tra
liberalismo assoluto e liberalismo moderato. Il 'liberalismo assoluto di Stato è da ri-
gettarsi, ma il liberalismo moderato si può accettare.
Maestro - La differenza è più apparente che desimi
sostanziale. Ambedue partóno dai me f no al principi. Ma l uno dai principi va i '
fondo, l'altro, per suo tornaconto, vuole fer-
marsi a mezza via. L uno, dati i principi, '
'
ne accetta tutte le conseguenze, l altro
so-
lamente ne accetta una parte.
Vi sono due fratelli. Uno è ribelle in tut'
to ai voleri del padre, l altro
in certe cose
Operaio - Dalle tinte fosche del liberalismo assoluto, passiamo alle tinte meno cariche del liberalismo moderato
.
Maestro - E' un liberalismo meno selvag gio ma è sempre liberalismo. Non ,si oppone direttamente all'ordine soprannaturale, ma prescinde da esso e lo esclude dalla vita politica Non schiaccia la .
Chiesa ma ne rifiuta gli insegnamenti e non si cura dei suoi diritti.
Esso non tiene in nessun conto il Cristia-
nesimo, e questo è apostasia
.
Tratta l'uomo come se Iddio non lo a-
330 -
vesse innalzato alla grazia e destinato alla gloria; e questo è naturalismo. Non pro fessa alcuna religione, e questo è ateismo
-
331 --
-
Nell'America essendovi diverse religioni, lo Stato le rispetta tutte senza offenderne ,
pratico. Attribuisce al potere politico la re gola della moralità e della giustizia, e que-
,
alcuna.
sto è lo Stato onorato come un dio. Che ti
pare di questo confronto?
_
La separazione è apostasia, la tolleranza
civile è prudenza Quella è sempre un male, questa può essere anche un bene o per i mali maggiori che si schivano o per i beni maggiori che si ottengono. .
Libera Chiesa in libero Stato
Operaio - Che cosa dovrebbero fare la Chie-
Operaio - Dunque che ne dice della formu
sa
la del liberalismo moderato: Libera Chiesa in libero Stato?
Maestro - Può esser vera, ma in pratica è
e lo Stato perchè siao nrispettati i mu-
tui diritti e ci sia concordia fra tloro? ,
Maestro - O si tratta di cose puramente spirituali e religiose O s tratta di cose pu.
falsa.
Operaio - Quando può esser vera e perciò si potrebbe accettare? Maestro - Può essere vera quando fra Chie-
sa e Stato siano rispettati i mutui diritti Senza il rispetto ai diritti della Chiesa, è
ramente temporali e civili O si tratta di .
cose miste
.
Se si tratta di cose puramente spirituali
e religiose come sarebbe la fede la morale, il culto la disciplina ecclesiastica la Chiesa è indipendente dallo Stato e lo Stato dipende dalla Chiesa ,
,
,
,
,
falsa.
La Chiesa e lo Stato sono due poteri che
non possono essere completamente estranei "
e indipendenti l uno dall altro. Ci vuole un comune accordo affinchè la libertà dell uno '
'
'
'
non distrugga la libertà dell altro. Senza questo comune accordd, senza questo ri-
spetto ai mutui diritti è inevitabile la lotta e la persecuzione.
.
Se si tratta di cose puramente temporali e civili, come leggi di contratti leggi che formano in gran parte il codice civile lo '
,
,
Stato è penamente libero nella sua sfera dì
azione.
perchè è società perfetta : e le per-
sone di Chiesa devono obbedire
.
Se si tratta di cose miste di spirituale
Operaio - Dunque si può ammettere la se-
e temporale quali sarebbero il matrimonio quanto agli effetti civili, fabbriche di chie-
Maestro - Distinzione sì. separazione no.
se, delitti di persone ecclesiastiche interessi temporali di persone di Chiesa allora lo
parazione della Chiesa dallo Stato?
La separazione diventa persecuzione dello Stato contro la Chiesa.
Operaio - Eppure in America c'è questa se-
parazione senza che la Chiesa cattolica ab
-
bia motivo a lamento.
Maestro - Altro è separazione, e altro è tolleranza politica.
,
,
,
Stato e la Chiesa devono mettersi d'accordo e intendersi fra lóro
.
Operaio - E se per caso succedesse un contrasto tra i diritti della Chiesa e quelli dello "
tato
.
sarebbe'il giudice, e quale dei
due diritti dovi v
'
.
essere superiore ?
Maestro - Sarebbe giudice 1 C1'; " perchè società superiore allo Stato e perciò il di ,
I
-
332 -
-
ritto dello Stato dovrebbe oedere al dii r tto della Chiesa.
333 -
ppERAio - Dunque lo Stato di una nazione cattolica colle sue ileggi dovrebbe riconoscere e difendere la religione cattolica?
Sconuolgìmento òBlI'oròme Operato - Il liberalismo è dunque peccato grave ? Maestro - Sai che i'I peccato è la violazione volontaria della legge di Dio in materia prave. Da ciò che ti ho detto devi adunque rapire come il liberalismo sia anzi il pecca-
to per essenza, la ribellione alla 'letrere di Dio, lo sconvolgimento dell'ordine. Ciò che dico del liberalismo privato, lo si deve tan-
to più intendere del liberalismo sociale o di Stato.
Maestro - Certamente. Il medesimo individuo è ci r stiano cattolico, ed è cittadino. I/ordine richiede che armonizzino, e non contrastino insieme. I cittadini hanno diritto che lo Stato difenda la loro propi r età il loro onore, la lo,
Non avranno dunque anche diritto che lo Stato difenda la loro religione ro
oersona
.
.
la loro Chiesa
,
vita,
più cara della roba, della
dell onore? '
Giacché, notalo bene, la religione non è un affare di coscienza come si va spacciando. Non è un affare orivato. ma oubblico ' ,
Operaio - Una cosa non si capisce mai abbastanza. Mi mostri un po' meglio come il liberalismo sia loi sconvolgimento dell'or-
dine, e l'errore caratteristico del tempo moderno.
e in un organismo gerarchico necessario ad ogni società di uomini sia mire spii r tua,
le.
Operato - Dunque il liberalismo toglie Dio
,
e invece vi pone lo Stato E' un errore. Maestro - Sì è lo Stato che determina il bene e il male che crea la virtù e il vizio E come muta lo Stato oo'sì mutano le virtù .
Maestro - Il liberalismo pone a base della '
vita sociiale l uomo invece di Dio, la liber-
tà invece della verità, la forza del numero
invece della forza del giusto diritto/ il suddito invecie del
sovrano, ila volontà dello
Stato come principio e base della morale, che perciò si chiama laica. Operaio - Saranno conseguenze giuste. Me le mostri però una per una. Perchè il liberalismo mette a base della vita sociale l'uomo invece di Dio?
Maestro - Perchè non vuoile saperne di alcuna religione ; per esso non vi è culto, non vi è credenza, non vi è Chiesa. Nelle leggi, nelle istituzioni sociali o è l uomo che nega Dio, e fa dio se stesso, oppure non se ne
,
,
.
,
e
il vìzio, il bene e il male, il giusto e l'in-
giusto.
I giudei gridarono contro Gesù Cristo: Non abbiamo altro re che Cesare
.
I liberali moderni gridano contro la Chiesa. e perciò contro Cristo e perciò contro Dio: Non abbiamo altro dio fuor che lo Stato.
La forza òel numero
'
cura.
.
la religione deve manifestarsi ali di fuoi r e attuarsi nel culto nelle pratiche esteriori.
Operato - Il liberalismo distrugge od esclude Dio dalla società, ponendo l'uomo in sua
-
- 334
-
335 -
Quando poi un'altro partito, per vie legali, sia pure per piccola differenza di voto riesce a rovesciare il primo il partito vin,
vece. Come farebbe a mostrarmi che pone
la libertà invece della verità?
,
citore prenderà il posto del vinto e tocche,
Maestro - E' una conseguenza Tolto Dio è tolta la verità perchè Dio della verità è principio. Tolto il fondamento la casa crolla o tentenna. Come posso io esser sicuro .
,
rà a lui regolare la società secondo i suoi principi e il suo programma. Ecco la forza del numero.
della verità? che cosa è la verità se non è
Il popolo sourano
sicura e stabile? come può essere sicura e stabile se non deriva da Dio dalla sua dot,
trina, dalla sua legge? In sostanza il liberalismo dice così : Tut-
to è opinione e tutte le opinioni sono libere davanti a me perchè io ignoro la verità. Quella dottrina sarà migliore che avrà il sopravvento edi otterrà maggior 'consenso ,
delle altre.
Ma è sempre migliore e si potrà dir vera la dottrina che ha maggior numero di seguac* ?
Operaio - Un'autorità
un potere, un governo è pur necessario. In chi ripone il liberalismo questo potere questa autorità? Maestro - La ripone nel popolo il quale, se non in pratica almeno in teoria vien chiamato popolo sovrano. Operaio - Eppure c'è un re c'è un impera,
,
,
,
,
tore.
Maestro - C'è un ire ma senza scettro e co-
Operaio - No ; la verità non dipende dal numero di coloro che la credono tale Tanto .
più se dalla verità speculativa si passa alla pratica: perchè se dificile è credere, più difficile è operare ciò che si crede. Maestro - Ecco quanto è vero che il liberalismo mette a base della vita sociale la for-
za del numero, e non la forza della giustìzia. Il liberalismo dice: Nella società vi sono
diversi partiti di principi diversi anzi opposti, di diversi ed opposti programmi. Ebbene, regolerà la vita pubblica ouel partito che avrà la maggioranza di voti. Finché quel partito sta al potere è libero ciascun partito dì discutere, difendere e diffondere lai pro-
pria dottrina, il proprio nropramma purché con vie dì fatto, cioè colla forza non tenti
scalzare il partito che comanda e redola la società. Se adopera i mezzi che non sono iemali, il partito dominante, avrebbe il di-
ritto di respingere la forza colla forza.
rona, un re cne regna e non governa; un re ch è suddito del popolo sovrano, perchè '
la sua sovranità non ha altro fondamento
che il volere dei cittadini interogati colle urne politiche; un re che al comando del ,
popolo deve scendere dal trono per cederlo a un altro.
Operaio - Ci saranno però delle leggi alle quali il popolo deve ubbidire. Maestro - Si, ma le leggi dipenderanno dai popolo perchè dipendono dal maggior numero di voti. Il numero dei voti e non altro, ,
è il fondamento della legge e del diritto. Operaio - Dunque la teoria del popolo sovrano è da riprovarsi del tutto?
Maestro - L'autorità non deriva dal popolo ma da Dio. E' assurdo che il popolo sia in pari tempo il soggetto in cui risiede l'au torità e l'oggetto sul quale l'autorità sia
- 336 =
sercitata, che il popolo sia in pari tempo e suddito e sovrano.
Però il popolo può chiamarsi sovrano ne' determinare chi deva esercitare l'autoriti che vien da Dio. Sovrano nel determinari
le persone, ma poi suddito nell'ubbidire a/ la persona rivestita di autorità. Padrone il servo di scegliere il padrone che vuole, ina scelto, cessa d esser padrone, ma deve esw '
sor servo.
Opììraio - In chi dunque deve risiedere queste autorità e da chi derivare ?
Maestro - 11 potere pubblico e l'autorità sociale risiede m Dio, e da Dio solo deriva '
nell uomo.
Operaio - Con quali ragioni si potrebbe provarlo ?
Maestro - L'uomo è per natura sociale. La società deriva dailla natura e non da un
patto libero di uomini. Perciò dalla natura e non da un patto libero degli uomini deriva l autorità pubblica necessaria alia socie'
- 337 -
Maestro - Per mezzo del magistero della Chiesa di Gesù Cristo che ha per fondamento il Vangelo il codice per eccellenza. Riconosca dunque l'autorità civile il magi'
stero cristiano, e allora l edificio sociale troverà la sua unità, la sua base.
Operaio - Perchè nel magistero della Chiesa nel Vangelo trova il potere civile la sua unità, la sua forza?
Maestro - Il liberalismo divide, la Chiesa unisce. Fondamento della società e della ci'
viltà è l unione
delle intelligenze circa i beni da ottenere e circa i mezzi per conseguirli.
Operaio - Lo capisco. Ogni società ha un fine da conseguire e mezzi per conseguirlo. Tutti i membri devono tendere allo stesso line e adoperare gli stessi mezzi, almeno i
più necessari. Questa unità e più importante di quella dei pesi e delle misure, e delle monete.
tà. Ciò che deriva dalla natura deriva da
Maestro - Ma queste unità delle intelligen-
Dio, perchè la legge della natura on r i è che una partecipazione della legge di Dio. Dunque l'autorità civile e immediatamen-
ze verso il vqro, e delle volontà verso il
te da Dio.
bene si potrà avere naturalmente? Operaio - Mi par di sì, per mezzo delle persone più savie e più dotte.
Dice S. Paolo: Non è potere se non. e
Maestko - Ma i dotti abbandonati a se stes-
da Dio. Questo potere lo esercita per mezzo degli uomini ; poiché tutto che procede da
si sono e saranno sempre divisi in differenti opinioni.
Dio è ordinato.
Operaio - Allora questa unità la si potrà a-
Chi dunque resiste agli uomini rivestiti di legittima autorità, resiste a Dio slesso.
Maestro - Ma ilo Stato non è infallibile.
Unità
sociale
Operaio - In che modo Dio comunica la sua
autorità, il suo potere àgli uomini, e stabilisce le leggi con cui si deve regolare la vita sociale?
vere dallo Stato.
Non essendo infallibile non può obbligare i cittadini a credere più a questa che a quella opinione, senza diventare tiranno. Operaio - Questa unità tanto necessaria in che modo si potrà dunque ottenere?
Maestro - Col riconoscere il magistero cri-
338 -
-
1*
stiano stabilito nel mondo da Gesù Cristo, libile di verità.
Operaio - Oh ! bella. Dunque tutte le veri-
tà, anche quelle fìsiche, matematiche, naturali le si devono apprendere per il canale del magistero ecclesiastico?
339 -
-
venuto al mondo per essere maestro infal-
DpEraio - E perchè il liberalismo è
falso
filosoficamente?
Maestro - Perchè è l'eccesso, l'abuso della libertà.
La libertà deve seguire la verità, e non
Maestro - No, ma le verità fondamentali che sono come il seme delle altre.
la verità la libertà La 'libertà è il potere dì
Ogni verità filosofica e morale è confer-
operare ooime si vuole ma però sempre den-
mata dalle verità religiose, o con queste
connessa, o almeno non a queste contraria. Dalla concordia delle menti nel credere
al vero, ne . seguirebbe la concordia della volontà verso il bene; ed ecco la vera ci-
.
,
tro i limiti dell'onesto e del giusto. Prima dunque bisogna conoscere questi limiti queste regole del vero e del giusto Dunque la verità è prima della libertà ,
.
.
Una libertà che non è frutto di verità o
giustizia, diventa errore o libertinaggio, diventa un delitto non meno grave di chi veni diritti e i doveri che costituiscono la mo- f de il tossico, o toglie gli argini ai fiumi o falsifica le monete rale, e sono le ruote della giustizia del monviltà.
Dall'unità! intelletltualek ne iseguirebberlo
,
.
Operaio - Che cosa si deve dire
do.
,
e come
devono intendersi certe libertà proclamate ai nostri giorni come tante conquiste? 11 liberalismo è falso
OpERAic - Dunque il liberalismo è un siste-
Maestpo - Possonoi essere vere, ma in pratica sono false.
Possono essere vere se pongono per base e limite il vero e il giusto, secondo l inse'
gnamento della Chiesa.
ma falso.
Maestro - Da quanto ti ho detto lo puoi capire. E dissoluzione, è ribellione, è disgregazione, è lotta. Esso è falso religiosamente e falso filo'
soficamente.
Operaio - In poche parole è falso religiosa mente perchè... Maestro - Perchè viola i diritti di Dio su-
gli individui e sulla società civile, la quale deve rconoscere la società religiosa fondata da Gesù Cristo, e seguirne il magistero, come il senso deve obbedire alla ragione, e il
corpo obbedire
'
all anima.
Ma in pratica sono false perchè o non seguono o peggio combattono questo insegnamento. Operaio - Perciò come si deve intendere la
libertà di stampa? Maestfo - Libertà della stampa buona, che difende e diffonde il vero e il bene," non
libertà senza giusti limiti. Così si deve intendere anche la libertà d'insegnamento, libertà nell insegnare ciò '
che è secondo la verità e il buon costume» '
'
non l errore o l immoralità. Operato - E come s'intende la libertà di cul-
to, di coscienza, libertà di pensiero? Maestro - O s'intende che nessuno può costringermi a credere per forza, a pensare
-
341 -
340 -
in un modo piuttosto che nell'altro, e allora si può ammettere questa libertà dì coscienza, di culto, di pensiero. Se l uomo non vuole, non c è forza che possa fargli vole'
'
re ciò che non vuole.
Operaio - Intesa la libertà a questo modr>
fo capisco anch'io. Ma sì può dire che sia lecito, e perciò senza colpa la libertà dì coscienza e di pensiero1? davanti alla verità non è
Maestro - No
Maestro - Eh! quante altre cose sono
chieste dal pubblico bene, delle quali lo Stato non si cura. Lo Stato deve procurare
che i genitori nutrano bene i loro if glioli : sarà dunque la pentola un monopolio dello Stato?
Operaio - Se mon si cura di queste cose vorrebbe che non si curasse della più importante e necessaria al bene comune, cioè la scuola? Che cosa è l'uomo che non sa
,
più lecita la libertà di pensiero. Davanti a ciò ch è dolvere non è più lecita la libertà di coscienza). Davanti alila vera religione non è più lecita la libertà di culto '
.
leggere e scrivere?
Maestro - Il saper leggere e scrivere è un mezzo all'istruzione non è l'istruzione stes,
sa: io me la posso procurare anche senza saper leggere. l 'istruzione poi è un'arma non necessa-
Scuoia obbligatoria
ria ; è un'arma buona e cattiva, secondo chi l'adiopera.
OpKRAip - Una bella cosa ha portato il liberalismo. Una volta la scuola era di pochi
re o minore numero di letterati o di analfabeti ma dal maggiore O' minor numero di
Il bene pubblico non dipende dai maggio.
ora è aperta a tutti ; e non scilo aperta ma la scuola elementare è anche obbligatoria ,
Maestro - Ma in questo punto iT liberali-
,
persone leali, oneste e virtuose. Istruzione ed educazione, scienza e vir-
pensino i genitori, perchè i figli sono de?
tù sono cose diverse, non sempre accompagnate insieme, e tante volte opposte. Operaio - Se si bada ai casi particolari c'è sempre qualche eccezilome alla regola. Per-
genitori e non dello Stato. Bada bene che
chè alcuni abusano di una cosa, si può di-
smo contradice a se stesso Con tanta liber.
tà perchè la scuola è obbligatoria? Ai i f gli
io non sonloi contrario alla istruzione in genere,
ma alla istruzione quale la vuole im-
porre lo Stato. Nè credo che essa sia il rimedio a tutti i mali
buona e utile, e tanto meno che sia neces
.
Operaio - Io ragiono in questo modo Lo Stato ha il diritto e il dovere sacro di pro.
curare il pubblico bene nel modo migliore .
chè sieno istruiti come si deve
.
saria e tanto meno, come nel 'Caso nostro,
obbligatoria. L istruzione di ciascun individuo è proprio necessaria al bene comune? L unità non '
.
Ma il pubblico bene inchiede che i i f gli sieDunque lo Stato ha il diritto e il dovere di obbligare : genitori a mandare i figli alla scuola perno convenientemente istruiti
re che una cosa sia cattiva in se stessa ?
Maestro - Non si potrà dire che sia cattiva ma non si potrà dire che sia semprè
'
risulta meglio dalla varietà degli individui ? E come gli individui sono liberi nel commercio, nel modo di vivere non dovranno essere liberi anche nell'istruirsi? Nella so-
343 -
-
- 342 -
un modo o in un altro fa chiudere tutti i
negozi ed egli ne apre uno nel quale vende ogni sorte di merci e grida a tutti : Voi dovete comperarvi il necessario ma io vi impongo che veniate da me. ,
ci età ci vogliono i sapienti che dirigono, ma
anche quelli che si lasciano dirigere, ci
volavorano coll'intelletto, ma
gliono quelli che anche di quelli che lavorano colle braccia. Coll'obbligare tutti ad andare alla scuola '
si produce un turbamento pericoloso nel
-
l equilibrio sociale. OpivRato - Se la scuola non è necessaria per tutti, sarà utile e vantaggiosa. Maijstbo - Benissimo. Ma chi non sa che ciascuno è libero di rinunziare ai proprii '
vantaggi, a un dono, ad un impiego, ad una eredità ?
,
,
Operaio - ;NQn potrei rispondere die la merce è cattiva troppo cara, che non mi piace, che non mi i f do? ,
Maiìstro - Non importa ripete il padrone ,
,
o voi comperate la mia merce o io vi getto ,
sul lastrico.
Operaio - Come c'è libertà di stampa perchè non ci deve essere anche quella più im,
portante e delicata, la libertà d'insegnamento?
Tuttavia ammettiamo giusta la scuola ob-
bligatoria. Ma a quale scuola dovranno i genitori mandare i loro figlioli?
Maestro - E' questa un'altra contraddizione del liberalismo. Libero ciascuno sebbene sfornito di titoli libero di stampare volumi, di scrivere su per i giornali discorrere ,
,
,
a proposito e a sproposito di tutto farsi agli altri maestro colla parola e colla stampa; e non sarà poi libero ciascuno di far scuola senza l approvazione dello Stato? Operaio - E' un monopolio della scuola. Qui in Italia è proprio così? Maestro - Proiprio così no. Le scuole private o paterne sono molto fiorenti ; è questo un segno che la maggior parte dei genitori apprezzano di più le scuole private ,
monopolio dello Stato
'
Operaio - Che mandino i genitori i loro figli a questa o a quella scuola, a questo o a
quel maestro, poco importa; sona piena
-
mente liberi.
Maestro - Così dovrebbe essere; così dovrebbe intendersi la libertà. Invece il libe
-
ralismo dice: I figli si mandino alle scuole
che le governative.
dello Stato. Lo Stato dice: Non vi sono scuole buone se non 'le mie, nè maestri ca-
Lo Stato stesso le tollera queste scuole, ma le tollera solamente perchè torna conto
paci se non quelli che io ho approvato, e che la pensano come la penso io. Operaio - Nion possono dunque i genitori scuole, affidarli ad manaare I Z£i Ll altri maestri dei quali abbiano ma gi-- _
perchè non costano nulla, e sono un sollie-
x
'
i:-
ducia ?
Maestro - No, dice il liberalismo ; non c'è scuola, non c è scienza senza il visto gover'
nativo. C'è
un padrone di un intero paese. In
,
vo al bilancio della pubblica istruzione
.
Ma sono tante le ingiustizie e le dificol-
tà con cui lo Stato tratta le scuole private, che si vede chiara la intenzione e lo
sforzo per soffocarle. Operaio - Ma perchè tanta opposizione dello Stato alle scuole private e libere?
,
-
- 345 -
344 -
Maestro - Non già perchè non meritino o non godano stima. Anzi non solo i genitori cristiani cattolici, ma anche i liberali stes-
si e i massoni vi mandano i loro figliuoli. La ragione è questa. Lo Stato non vuole saperne di religione, vuole essere tiranno e perciò libero di formare le menti e le coscienze dei i f gli come vuol lui, contro la mente e la volontà dei genitori che ne sono i veri padroni. Vuote che la scuola sia obbligatoria, e sia dello Stato perchè sia laica. E questo è il peggio. Scuola laica Operaio - Si dice: Lo Stato è laico: dun-
que anche la scuola deve esser laica. Maestro - Lo Stato è laico? Non è Dio il
padrone anche dello Stato ? Come gli individui, non ha il dovere anche la società, anche lo Stato di conoscere e onorare Dio?
Tuttavia supponiamo che lo Stato sia laico. Perchè dovrà essere laica anche la scuola?
Operaio - Perchè la scuola appartiene allo Stato?
Maestro - La scuola è un santuario che
sorge accanto alla famiglia. Il padre e la madre sono per diritto i sacerdoti di questa famiglia per mezzo del maestro che li rappresenta. Lo Stato non può essere che il fabbriciere. La scuola è una continuazio-
ne della famiglia, perciò la scuola appartiene ad essa.
Non rovesciamo la scala. La famiglia non è per il Comune, il Comune non è per la Provincia, la Provincia non è per lo Stato. Ma lo Stato per la Provincia, la Provincia
per il Comune, il Comune per la famiglia.
Lo Stato può sorvegliare, dirigere, aiutare la scuola," la scuola a lui appartiene nella vita dell ooir|po non mali nella vita ,
dell'anima.
Operaio - Per intenderci meglio favorisca spiegarmi che cosa sia la scuola laica? Se ne parla continuamente. Maestro - E chi ne parla o non sa o pro,
cura di non sapere quello che è veramente Si ha la scuola laica quando nella per.
sona del maestro e nell'istruzione e nella
educazione è cancellata ogni idea religiosa
,
quando non si parla nè di Dio, né dì reli-
gione, e si considera maestro e scuola senza riguardo a Dio e religione come se non ci fossero
.
Operaio - Quando per scuola laica sì intende scuola neutra io non ci veggo questo gran male. Non è scuola anticristiana, non è scuola atea.
Maestro - E' possibile in pratica la scuola neutra? Francamente lo nego: e la ragione
te la dirò più tardi La neutralità è una copertina per gabbare i gonzi, e per nascon.
dere l'ateismo
.
Ma supponiamo per poco che la scuola neutra site, ipossijbile Non sarebbe essa un gran male? E* un insulto che si fa a Cri.
sto; è una ingiuria che sì fa a Dio; è una
ingiustizia che si commette contro i genitori ; è un togliere alla scuola la luce e il fondamento; è 'il ghiaccio d anime inno'
.
centi. Operato - Se tale è la scuola neutra sono ,
io il primo a ripudiarla Prima però bisogna che lei mi provi le ragioni messe innanzi per condannarla .
.
Maestro - Lo farò ben volentieri
,
sicuro
che dallla disdussione Ha verità diventerà
sempre più chiara e lampante.
- 347 - 346
Maestro - E' una cosa che ripugna la scuo-
-
la confessionale? Se noi siamo cristiani cat-
a scuola
laica è anticristiana
tolici perchè non può, anzi non deve essere cristiana cattolica anche la scuola?
Opera'o - Ma fra noi cattolici ci potrebbe,
Operaio - Perchè la scuola neutra è un insulto che sì fa a Cristo?
Maestro - Noi] 'silamo cristiani cattolici ; perciò la nostra vita non si può concepire
senza Cristo, senza la sua fede, la sua legge, la sua dottrina, come non si può concepire l uoimo senza l aria che respira, senza '
'
il sole che lo riscalda, senza il cibo che lo conserva.
Ma se la nostra vitk non si può concepire e la scuola è un apparecchio
senza Cristo
,
alla vita, perchè si vorrà scacciare Cristo dalla scuola?
.
Operaio - Ma non si scaccia Cristo dalla '
è dun-
scuola, soltanto non se ne parla. Dov que l insulto? Maestro - Per fare ingiuria a una perso'
na non è mica necessario che la cacci fuori di casa tua a calci ; basta che le chiuda. '
sia pure gentilmente, la porta, e l apra ad altre persone che non hanno i diritti e i meriti per entrarvi. Dunque si parlerà di tutto in iscuola, e non si parlerà di Cristo? Si parlerà della storia, e non si parlerà di Cristo, centro e cardine della storia? Sì parla di civiltà, di uguaglianza, di fratellanza, di amore, e non si parlerà di Crilstio autore! della civiltà, principio della fratellanza, fornace d amore per l uomo? Si parla degli dei pagani, falsi e bugiardi, e non si parla di Cristo, il Figlio di Dio?
ro essere dei protestanti E allora come si .
può violare la libertà di coscienza? Maestro - La scuola confessionale non viola la coscienza di alcuno. Se fra mille cat-
tolici c'è un protestante, per uno, si dovranno privare mille persone dell'istruzione religiosa? C'è uno che non la vuole? Lo lasciamo libero: faccia pur di meno': ma si conceda ai mille che la vogliono. Così se in vece di qualche protestante ci fosse qualche ebreo. E il diritto della maggioranza. Operaio - Ma non si potrebbe avere una scuola religiosa anche non essendo confes,
'
sionale ?
Maestro - L'unica vera religione è la cristiana cattolica. Dunque perchè la scuola sia religiosa bisogna che sia cristiana cattolica. Ma ammettiamo che la scuola sia reli-
giosa anche senza essere cristiana cattolica. Perchè abbia questa superficie di reli-
gione, la religione almeno naturale bisogna che ammetta quelle verità che sono animesse da tutte le religioni e che sono come ,
il patrimonioi e il fondamento comune. La scuola laica è atea
'
'
Operato - Altro è parlare di Cristo in quanto è oggetto della storia, e altro è insegnare a scuola la sua dottrina quale ce la in-
segna la Chiesa Cattolica. Allora la scuola diventerebbe confessionale.
t
Operaio - E quali sono queste verità comuni e fondamentali che si dovrebbero inse:
gnare nella scuola perchè essa si possa dire in qualche modo religiosa senza esser confessionale?
-
348 -
-
,
349 -
Maestro - Che c'è Dio, nostro cfeatore e nostro ultimo fine; che abbiamio un anima
Dio non la ricevesse altnove La scuola lai-
immortale e spirituale, destinata perciò a
Operaio - Ma la scuola laica non vuole che
'
una vita eterna.
Operaio - Ma queste quantunque non sieno
verità di fede, sono sempre verità superiori
intelligenza del fanciullo, centrane alla moderna pedagogia la quale insegna che non si deve parlare ali fanciullo se non di '
all
fenomeni scientii f ci che vede cogli occhi e tocca colle mani.
Maestro 1-7 Sono superiori] airintdljjgenza, ma si può adattarle alle intelligenze dei fan-
ciulli, secondo la moderna pedagogia, cioè sedendo la vera i f losoi f a che incomincia dal-
le cose sensibili per giungere alle cognizioni superiori. Dio è immenso, ma può esse
-
re contenuto dalla nostra mente a quel mo-
do, che l'acqua del mare da qualunque vaso.
Anche l'aritmetica e la grammatica sono
materie aride e astruse se astratte. Tocca
.
ca è dunque scuola atea
.
,
si parli di Dio non perchè sia contraria a Dio, ma per rispetto alla coscienza di tutti .
Se qualcuno n(on vuol credere a Dio?
Maestro - Ah ! dunque per rispettare la coscienza di un pazzo si deve mancare di rispetto a Dio ed escluderlo dalla scuola si ,
deve mancare di (rispetto ai savi e trattarli come se fossero pazzi?
Non sarebbe questa una ingiustizia per la maggioranza dei genitori ? Opjìraìo - Non mi pare L'istruzione .
reli-
giosa dovrebbero pensare a darla i genitori stessi nella famiglia Maestro - Se i genitori mandano a scuola i loro i f gli perché imparino grammatica aritmetica ginnastica, molto più ve li mandano perchè imparino ciò che più importa alla famiglia e alla sodetà e ai tìgli stessi; .
,
,
,
al maestro a renderle concrete, e perciò pia
la religione. La scuola è di aiuto alla fami-
cevoli e facili.
glia. Nella scuola adunque i genitori hanno diritto che sia data ai if gli quella istruzione religiosa che essi non sanno e non possono dare in famiglia
-
Operaio - La scuola laica non potrebbe parlare di Dio dei suoi attributi, del nostro ultimo i f ne?
.
Maestro - No. La scuola laica è non solo anticristiana ma è atea. Parla magari degli
dei del paganesimo, ma non parla di Dio ;
parla delia vita presente, ma non della vi ta futura; parla dei doveri che
-
Obbiezioni e risposte
'
l uomo ha
magari verso gli animali, ma non parla dei
Operaio - L'istruzione religiosa che non si
Operaio - Non parla di DilOi, ma non lo ne-
Maestro - La si dia in Chiesa ma ciò non basta. La si dia anche nella scuola
doveri che ha verso Dio.
ga; la scuola laica dunque non si può dire atea.
può dare in famiglia, la si dia in Chiesa. ,
.
Chi la può dare in Chiesa e quando? Il ,
Maestro - Escludere uno è come negarlo. Ateo vuol dire senza Dìo; tale crescerebbe il fanciullo nella scuola laica se l idea di '
sacerdote solo che cosa può fare con tanta
moltitudine
e in sì breve tempoi? Non deve essere anche la scuola un tempio come il ,
,
ou
-
'
tempio è la scuola? Nella scuola l istm
zione viene impartita con più metodo, coi]
-
più ordine e perciò don più profitto.
351 -
nessuno. A un maestro laico si dice: Re-
OpHraio - Ma il tempo che vien dato aH'ij struzione religiosa vien tolto alle altre ina|
state, se vi aggrada; ma voi non siete fatto per essere maestro di figli cristiani e cre-
terie.
Maestro - E ti pare tempo perduto? Ned ,
.
t f
.
-
.
i
.
è anzi il tempo più bene impiegato ? S'mse maestro - 1 uttavia si può rimediare in alena la ginnastica, il disegno e non ci sarà tro modo almeno in parte D sacerdote e vi veno maestro di religiotempo per la religione? Del restoi senza assegnare ore special n.e- y-"}n ™\ nunque nella scuola ad impar.
per l istruzione '
religiosa, la si può dare i,
tutte il ore, diffonderla come olio in tut to l insegnamento, nel libro di lettura, n< comporre, nel dettato, nelle scienze fisiche '
t'™ istruzione religiosa. pJ- to - Ma io sento ripetere spesso : Perche sì vuole imporre a un fanciullo lo stu-
dio della religione? Lo si lasci libero finché .
Operaio - Supponiamo però che il maestri sia laico, cioè non sia credente, oppure no
sarà capace a discernere quale più gli piace
saria. Come si può obbligarlo ad imparti] la, e come potrà impartirla agli scolari?
vrebbe lasòar libero il fanciullo a prende-
e farne la ia scelta Maestro Per la medesima ragione si doabbia ricevuta la istruzione religiosa neces .
_
Maestro - Non si vuole la scuola laica pej chè il maestro è laico ; ma si vuole il mai
stro laico perchè la scuola sia laica. Si sc€ ga un maestro credente e istruito in rei
<
re una medicina
,
libero a frequentare la
sdubla. non lo si dovrebbe costringere a
nessun studio
ma aspettare che possa sce-
,
-
glier?'
lui lo studio che meglio gli piace
.
Scuola neutra contraria
gione. Si richiedono nel maestro tante qui lità per essere maestro ; perchè non si u trà richiedere anche questa?
'
all istruzione
Operaio - Allora si viola la libertà di e
scienza del maestro. Operaio - E allora il fanciullo farebbe nien Maestro - Ebbene ; il maestro se ne vad te. e perderebbe il tempo più prezioso.
Libertà di coscienza per il maestro, ma
bertà di coscienza anche per i genitori. Pe chè si pretende da un maestro socialista d
-
Maestro - Ah! dunque libero il fanciullo
"f
studio della religione, e obbligato ne-
.
gli altri studi? libero- in ciò che è più ne-
impari e insegni una morale contraria al sua coscienza? Perchè se non sa questa mi
cessario. e obbligato in ciò ch'è meno ne-
rale non lo si passa negli esami, e se non insegna a scuola lo si destituisce da ma
T figli finché non sono giunti ad una da ta età appartengono esclusivamente ai ge-
stro ?
Operaio - Ha ragione; mi pare che il co fronto sia giusto. Qui non si fa violenza
cessario ?
-
nitori Perciò i genitori come provvedono ai figli in tutti i loro bisogni così hanno diritto e dovere di provvedere alla loro i.
,
struzione religiosa nel modo che essi dono migliore
cre-
.
Operaio - Il suo ragionamento è
giusto;
- 352 -
certe obbiezioni che prima facevano impressione nella mia mente, io le veggo sparire come la nebbia al sole.
Maestro - Ora sta bene attento a quel che dico. Se la scuola dovesse esser-e neutra.
mancherebbe al suo scopo, e si ridurrebbe
Potrebbe insegnare l'aritmetica, finché l'aritmetica divenga un opinione, e perciò deb'
ba essere esclusa anch'essa dalla scuola neutri.
Operato - Perchè la scuola neutra non do-
vrebbe insegnar la storia i diiitti e doveri, ,
a nulla.
la i f losofia?
ÓpRRAro - Perchè mancherebbe al suo sco-
po, e si idurrebbe a nulla ? Maestro - Perchè c'è la scuola, specialmente la scuola elementare?
Maestro - Perchè secondo la varietà dei par-
titi e delle persone vi sono diverse opinioni e giudizi. .
Per due fini: per isruire e per educare: istruire l'intelletto al vero, ma sopra tutto per educare la volontà al bene; per rende-, re il fanciullo bravo ma sopratutto buono. ,
Ora se la scuola dovesse essere veramen-
Parlando di storia un fatto, una guerra,
una rivoluzione, una conquista sebbene intangibile, chi la giudica giusta e chi ingiusta;' una persona storica chi la giudica un eroe, un martire, chi un malfattore ; un re
chi lo giudica buono e galantuomo e chi un
te neutra non potrebbe insegnar nulla e molto poco. Dì più perderebbe tutta la sua forza, la sua virtù per educare .
tiranno.
Così parlando di morale, una cosa che per uno è onesta per un altro diventa diso-
Operato - Sarà vera la sua affermazione.
nesta ; ciò che uno chiama diritto un altro
{na mi pa-re mplto ardita. Certo non mi è
chiama prepotenza; ciò che per uno è dovere per un altro diventa superstizione e
chiara. Procuri dunque di dimostrarmela. Perchè se la scuola dovesse essere vera-
mente neutra non potrebbe insegnar nulla o molto poco? Maestro - Se la scuola deve essere neutra
in religione perchè non dotvrebbe essere neutra anche in altre materie che pur s insegnano nella scuola, per esempio nella sto,
'
ria, nei diritti e doveri nella filosofia, insomma in tutto ciò in cui c'è diversità dì ,
schiiavitù; Così in i f losofia chi non vede '
nell uomo che materia, e lo. fa derivare dal-
la materia, e tutto i f nire come la materia; noi invece vediamo nell uomo un'anima
spirituale immortale creata da Dio e per Iddio. '
Scuola neutra incapace òi educare
sistemi e di opinioni? Operaio - Ooisì feertb dovrebbe essere la
scuola per non violare la libertà e la co-
scienza degli individui. E allora? Maestro - E allora se la scuola per essere neutra in religione non deve insegnar nulla di religione, così per esser neutra del tutto non dovrebbe insegnar nulla di storia ,
nulla di diritti e doveri, nulla di i f losofia.
OpEjraio - La scuola neutra, per essere coerente
a
se stessa,
dovrebbe limitaiTie molto
il campo dell'istruzione Questo è il primo .
punto. Ora mi mostri il secondo.
Perchè la scuola laica o neutra non può avere alcuna forza e alcuna efi f cacia per educare ?
Maestro - Perchè non vi è educazione senAlle Porte di Gerusalemme
12
- 354 -
za morale
,
e non vi è morale senza reli-
gione. Operaio - Perchè non si può dare educazione senza morale?
Maestro - Come istruire significa indirizzare la mente al vero, allontanarla dall'errore, così educare vuol dire indirizzare la volontà al bene e allontanarla dal male E .
siccome la volontà si manifesta nelle ope-
re, così educare vuol dire abituare a fare
opere buone e fuggire le cattive
.
azioni sieno buone e quali cattive? Ci vuole una regola comune e immutabile .
Maestro - Appunto Come la pittura scultura
,
,
la
la poesia, la musica sono regola-
te dalle leggi immutabili del bello e dell ordine, e ogni pittore ogni scultore, ogni '
,
musico deve conoscere queste leggi e osservanle, così anche nelle nostre azioni d
deve essere una regola e questa regola si chiama morale. Quindi morali saranno le ,
opere conformi a questa regola
e immorali
,
le opere contrarie Operaio - Non vi è educazione senza morale: questa è chiara Ma non v'è morale .
.
senza Dio
senza religione: questo mi pare
,
doveri principali dell'uomo, cioè dei doveri che l'uomo ha verso Dìo?
Operaio - E sia pur monca la morale civile; pure sarà sempre morale, sarà sempre ' regola delle azioni dell uomo, se non come cristiano allimeno come uomo.
Maestro - La morale senza Dìo, o laica, o
indipendente, o umana non solo è monca, ma priva dì ogni fondamento. E regola senza '
regola. La morale deve essere salda e immutabile. Ora tolto Dio e il principio re
-
Operaio - Ma come si può giudicare quali
.
355 -
un salto oscuro. Religione e morale sono due regole diverse e separabili. La morale ,
può astrarre dalla religione. Chi sta per la morale religiosa io sto per la morale civi,
le, cioè senza Dio.
ligioso chi stabilirà questa regola morale? e quale sarà questa regola? e come imporla a tutti?
Operato - Chi stabilirà questa regola? Se non c è '
Dio, ci sarà l'uomo stesso. Come
l'uomo
fa leggi civili, così può stabilire un
codice dì morale civile.
Seguiamo la ragione; ciascun uomo se-
guendo la propria ragione, la propria co
-
scienza opererà onestamente.
Maestro - La ragione è cieca. I più grandi ingegni deU'antichità 'naufragarono, e insegnarono e tennero principii di morale opposti fra 'loro.
La ragione è turbata. Quante passioni e de-
bolezze della natura. Uno opera in un mo-
do e dice di aver ragione; l'altro fa il contrario e dice di aver ragione. Allora sì avrebbero tante morali quante
sono le teste, quante sono le coscienze.
Maestro - La m'orale senza Dio è una mo rale monca è una morale incerta è una morale inefficace. E' una morale monca. Non sarebbe in,
,
fatti monca una morale che non si cura dei
doveri che l'uomo ha verso i genitori e la famiglia? Quanto più se non sì cura dei
non u* è morale senza Dio Operaio - E' vero; l'uomo non può esser legge a se stesso. Supposto che la coscienza di ciascun individuo sia la regola mora-
-
355 -
-
357 -
le, la coscienza stessa per formarsi ha bisogno di una legge morale.
Maestro - Il paragone non va. Altro sono le regole della grammatica, e altro le rego-
Però se l'uomo individuo non può stabili-
le della morale. Altro è la grammatica e altro la vita pubblica.
re questa legge morale, non la potrebbe stabbili re l'uicxmlo collettivo, cioèj il 'Governo?
Come un governo ha il potere di far leggi, così potrebbe dettare le regole della morale, e raccoglierle in un codice completo.
,
Supponiamo tuttavia che gli uomini si accordino nello stabilire e accettare una legge morale.
verno potrà far leggi civili per regolare la
Non basta mica stabilirla una legge ; bisogna anche farla eseguire. Dove attingerà questa legge la sua autorità? D onde la forza per obbligare? Dall'uomo? Ma l'uomo per sè non può obbligare un altro uomo; per creare negli altri questa obbliga-
vita pubblica, le azioni esteriori ma non potrà mai far leggi per regolare le anioni interne non potrà, mai penetrare nella co-
stri rappresentante di un essere superiore a tutti gli uomini, e comandi ad essi in suo
Maestro - La morale deve regiolare l'individuo, non solo in pubblico ma anche nella ,
vita privata, non solo in certe azioni esteriori, ma in tutte le azioni inteme Un Go.
,
,
'
zione di coscienza bisogna che egli si mo-
'
scienza, e creare nell uomo una convinzione mbrale.
Quale Governo dovrebbe compilare questo codice? Con quale criterio con quale ,
regola dovrebbe compilarlo, e dichiarare:
Questo è lecito, questo no? Si avrebbero tante morali quante sono le nazioni. Anche nella medesima nazione i governi possono. mutare. Oggi governa un partito. domani un altro. E sicdome ogni partito ha una morale propria perchè indipendente og,
gi si avrebbe una morale, domani un'altra,
nome.
Operaio - Però l'ordine, il dovere richiede
che gli inferiori obbediscano ai superiori. Maestro - Ordine e dovere? Ma queste sono parole, sono cose asta r tte. Si va dicendo che Dio non si vede ; e a Dio si vorrà '
slostituire il dovere, l ordine?
E poi perchè il dovere e l'ordine mi obbliga a fare così e non mi lascia libero dì fare diversamente? Perchè non ha ragione uno di chiamar ordine, ciò che noi chiamiamo disordine?
Oggi morale religiosa, domani morale socialista. ha morale sarebbe dome la moda che ,
cambia ad ogni stagione e perciò non sarebbe più morale, come la grammatica non sarebbe più grammatica se a ciascuno fos-
Dio solo é premio e castigo
,
se permesso cambiarne le regole.
Operaio - Però come la grammatica com-1 piosta dagli uomini, non si cambia col mu-
tarsi degli uomini così si può compiere be,
nissimo una morale civile stabilita da uo-
mini che rimanga immutabile
.
Operaio - Se gli uomini sono uguali per natura, sono superiori gli uni agli altri per autorità.
Maestro - Siamo sempre da capo. Questa autorità da chi l hanno ricevuta? O dagli '
uomini stessi, o da Dio.
Se dagli uomini, come gli uomini l'han-
.
- 358 -
no concessa, così possono anche toglierla, e allora dove se ne va l autorità? Bisogna '
dunque che l'abbiano ricevuta da Dio. Ma ammettiamo pure che l'uomo da solo possa comporreuna legge morale ; ammtetiamo che abbia forza per farla eseguire. Vi saranno sempre i ribelli, i trasgressori.
Perchè dunque la legge morale sia efficace ci vuole il premio per quelli che la osservano, e il castigo, per quelli che disobbediscono.
Operaio - Quelli che osservano questa leg-
ge morale trovano il premio nell osservare la legge, cioè nel fare il bene ; la virtù è '
premio a se stessa. Per quelli che la trasgrediscono pensa la giustizia umana. Maiìstro - La virtù è premio a se stessa? Eh! caro mio, gli uomini bisogna prenderli come sono. Il lavoro, per esempio, è una ,
bella cosa, è un dovere. Comanda ad un
359 -
chic e non sente, piedi e non cammina ! E poi basta il castigo della giustizia umana? Ci vuole un giudice che dica : Se farai il tuo dovere visto o non visto dagli uomini ti premierò. Se non lo farai sta certo che non potrai sfuggire al mio braccio Il casti.
go sarà eterno, oome eterno sarà il premio. Operaio - Tanti non credono a questo pre mio e a questo castigo eterno e fanno ciò che vogliomo. Maestro - Se non li frena il castigo o alletta il premio etdrno credi, spezzeraraio ogni altro freno. Se non li atterrisce la giustizia di Dio, tanto meno li atterrisce la giustizia degli uomini Colpa della scuola laica che ,
.
vuol bandito Iddio dalla educazione morale e che vuole edificare una casa senza fon,
damento.
Operaio - Eppure tanti che difendono la scuola laica sono persone morali Maestro - Sarà una morale superficiale una veste che portano in pubblico e smettono nella vita privata Raschia quella ver.
uomo che lavori. Egli ti dirà subito: quale paga mi date ? Se tu gli rispondi che il lavorio è virtù, e perciò premio a se stesso, egli ti volterà le spalle. E si potrà pretendere che per la virtù l uomo lavori giorno e notte in lotta conti'
nua contro le passioni senza alcuna merce-
de? Fra il dolore e il sacrificio che porta con sè la pratica della virtù, e il piacere che accompagna il vìzio, sta certo che gli uomini lasciano il dolore della virtù, e preferiscono il piacere del vizio. Opkraio - Però quelli che trasgrediscono la legge morale e si danno al vizio pensa la
,
,
.
nice e troverai la corruzione
.
Alcuni saranno pure onesti nella vita privata. Di chi il merito? della morale laica?
No; della buona educazione di famiglia di un fondo d religione che ncora rimane e che ,
impedisce i tristi effetti della morale laica.
Scuola neutra e impossibile
giustizia umana. Maestro - Quanti vizi che sfuggono alla giustizia, umana jpen quantio sia [giusta e
Operaio - Perciò che cosa sarebbe del fan-
vigilante. E quante ingiustizie nella giustizia uma-
I Maestro - La scuola laica, anche supposto
na. Quante volte ha occhi e non vede, orec-
ciullo nella scuola laica?
che si mantenesse neutra sarebbe cio per l anima del fanciullo. ,
'
il ghiac-
- 361 - 360 -
OpKRAio - Perchè? In casa e in chiesa impara la religione, nella scuola impara il resto, Makstro - E' presto detto. Ma il fanciullo, menoi ancora che l uomo adulto, non si ptiò .
'
dividere. In casa ed in chiesa egli sente parlare di religione, sente pregare, in iscuo-
la mai alcuna parola, alcuna preghiera
,
al-
cun segno.
In casa c'è l'autorità dei genitori, nella '
scuola l autorità del maestro. Che cosa av-
viene? Se crederà i genitori sentirà il dubbilo e il contrasto dell'autorità def maestro. ,
Peggio, se crederà al maestro, disprezzerà
i genitoirii e giudicherà la religione per una cosa da nulla. Peggio ancora finirà col non credere ai genitori e al maestro disprezzandoli entrambi e disponendosi all'anarchia ,
.
Opi-raio - Però tacere di Dio nella scuola
sarebbe il meno male ; peggio sarebbe negare direttamente Iddio
.
Maestro - Anche il silenzio è una negazior ne. Si può uccidere uno coni f ccandogli un
pugnale nel cuore, e anche togliendogli l'a-
ria e il cibo necessario alla vita. Ma la scuola laica può mantenersi neutra?
Operaio - E perchè no? Basta che il maestro non si curi di religione e insegni le
trebbe a meno di uscire in qualche negazione, in qualche bestemmia contro Dio. Ci .
vorrebbe uno studio continuo, un continuo
sforzo per mantenere questa decantata neutralità. Perciò la scuola diverebbe un tormento.
Operaio - E da parte dello scolaro perchè è impossibile la scuola neutra? Maestro - Lo scolaro farà al maestro qualche domanda che riguarda la religione. E allora che cosa risponderà il maestro? O in favore, o in contrario
o farà la parte
,
dell'ignorante.
Il maestro farà qualclhe domanda allo scolao r . Ci r
ha fatto iH1 mondo? Dob-
biamo amare il prossimo e perdonare le offese ?
E lo scolaro risponderà: Il mondo fu creato da Dio. Dobbiamo amare il prossi-
mo, perchè im Dio tutti siamo fratelli. Dobbiamo perdonare le offese perchè Gesù Cri'
sto ce lo comanda e ce ne ha dato l
esem-
pio. E il maestro allora si troverebbe impacciato.
,
altre materie
.
Maestro - Ma è possibile questo? Non è possibile nè da parte del maestro, nè da
parte dello scolaro. Operaio - Perchè la scuola neutra non è possibile da parte del maestro? Maestro - Si parla come si pensa si pensa ,
come si sente
Don laicismo ma libertà
Maestro - La dichiarazione dei fautoi r della scuola laica, e l esperienza quotidiana di'
.
lo non sarei capace anche se lo volessi, ,
di far scuola senza parlare di Dio ; di quan-
do in quando senza accorgermi il sentimento religioso eromperebbe dal mio labbro .
Un socialista invece
,
un ateo
,
non po-
mostrano che sotto 'La maschera dela laici
-
smo si nasconde la negazione di Dio, della '
vita futura, si nasconde l uomo animale e
il trionfo della pura materia.
362 -
-
-
Coi ricreatori laici aperti alla festa, cogli spettacoli, tante volte collo scherno, si tenta ogni via per staccare gli scolari dalla Chiesa, dall'istruzione religiosa insegnando loro un catechismo laico.
In Francia i Vescovi hanno dovuto protestare e condannare alcuni libri scolastici .
per errori che essi contenevano. I genitori hanno dovuto insorgere contro certi mae
363
Ora, come lo Stato accetta dai matema-
tici, dagli astronomi, dai letterati il programma e la materia da insegnare in matematica, in astronomia e letteratura, così deve accettare dalla Chiesa, che ne ha la missione e l autorità, morale. '
l insegnamenìo religioso e '
Operato .- E non si potrebbe sciogliere la
stri, divenuti carnefici delle anime dei doro
questione della scuola in questo modo Lo
figliuoli. Opkraio - Ma qui da noi non c'è da lamen-
cattolici vogliono la scuola confessionale? L abbiano pure, e la mantengano però di
tare ima simile persecuzione
.
Makstro - Il laicismo ha diversi gradi comincia collo sbandire
.
S'in-
con falsi pretesti che non possono nascondere la lotta accanita e tenace contro la religione il Catechismo ,dalle scuole Poi si toglierà il Crocefisso. Poi si darà lo sfratto al prete e alla ,
,
.
monaca perchè col loro abito violano la neutralità. Poi dal silenzio di Dio
,
si passe-
rà alla lotta e alla bestemmia contro Dio
.
Dio non c'è; il diavolo è una menzogna l anima muore, Cristo è un puro uomo Operaio - Ma come sr può obbligare un
,
'
.
mastro laico a impartire nella scuola l'i-
struzione religiosa che egli non avrà neppure imparata, e alla quale forse non crede?
Makstro - Ebbene
,
l'istruzione religiosa sia
data dalla Chiesa; ella sola e non lo Stato, ne ha la missione divina.
Stato vuole la scuola laica? Ebbene sìa. I '
loro saccoccia.
Maestro >- Bella giustizia! che i| cattolici
dunque paghino due volte ; paghino la scuola dello Stato e paghino la scuola privata. Tu vai in una bottega per comperarti un
cappello. Ne provi uno; non ti va bene. Ne provi un altro, ti va benissimo. Che diresti se il cappellaio te li facesse pagare tutti e due?
Operaio - Ha ragione. Ma allora quale altra soluzione ci può essere al gran problema?
Maestro - La libertà d'insegnamento, ecco la soluzione veramente liberale. Libertà per tutti, per i cattolici, per i socialisti. Ciascu-
no scelga la scuola che più gli piace, e lo Stato se vuol essere neutro e imparziale, paghi per tutti.
,
Opkraio - Si chiami pure il prete ad insegnare la religione, ma questo prete sia eletto dallo Stato
,
Cattolici, liberali, socialisti
e non dal Vescovo; e lo
Stato lo sorvegli e precisi i limiti dell'insegnamentof.
Maestro - Sarebbe una ridicolaggine
Operaio - Del liberalismo è stato detto quan'
to basta, per capire che è un peccato, un e resia, o meglio una apostasia. Però non tut-
.
Può
lo Stato essere giudice competente dell'insegnamento religioso dato dal sacerdote?
ti i liberali sono cattivi. Ve ne sono anche
di buoni e degni di rispetto.
364 -
-
Makstro - Buoni e degni di rispetto, ma non perchè sono liberali. Tanti si dicono liberali e non lo sono, o lo sono in parte. Altro è liberale, e altro è liberailismo : sarebbero un tutt'uno se chi si dice liberale incarnasse m se stesso tutto il liberalismo.
Tante volte si accettano le premesse e non si accettano le conseguenze di un sistema. Così un ubriaco può essere buono ma non per il vizio della ubriachezza ma per qualche virtù. ,
,
Operaio - Sento parlare spesso di cattolici clericali e cattolici liberali. Sono due cose
distinte, è dif f erenti fira loro? Si può essere cattolici e anche liberali? Maestro - L'errore cerca il torbido e la
confusione per coprire la propria bruttezza la verità cerca la luce per mostrare la sua bellezza.
Rispondo con un sillogismo
.
Genuino e schietto cattolico è colui che
365 -
conferenza ugualmente distanti dal centro, e perciò non può essere circolo. Operaio - Ora lasciamo da parte il liberalismo; cambiamo tema; mi parli del socia lismo.
-
.
Maestro - E' il medesimo tema svolto più
largamente. Liberalismo e socialismo sono
una medesima cosa. Uno è padre, l altro è '
i f glio peggiore del padre, ma if glio del padre.
Operaio - Ma se i liberali si dichiarano ne mici del socialismo, e ne deplorano i tristi ef f etti ?
Maestro - Nemici quando torna loro conto,
quando si vedono disturbati nella borsa o nel potere: nel resto sono fratelli.
I liberali nel combattere il socialismo non sono logici.
I liberali pongono le premesse, ma non vogliono le conseguenze; pongono il veleno
ma non vogliano la morte; pongono la miccia accesa, e non vogliono lo scoppio della
accetta tutte senza eccezione le vei r tà di fede e morale o colla fede e manale stret-
mina.
tamente unite, e proposte e insegnate dal magistero ecclesiastico. Non genuino e
za vja ; dalle premeisse vogliono giungere
,
,
schietto cattolico è chi le rifiuta anche se ,
I socialisti invece non si fermano a mez-
anche coi fatti alle conseguenze.
rifiuta una sola di queste verità. Ma il clericale accetta tutte senza eccezione le dette verità, il liberale no.
Dunque il clericale è cattolico schietto e
Socialismo figliolo
genuino, il liberale non è cattolico.
Operaio - Dunque o cattolici o liberali; o
circoli o quadrati ; circoli quadrati è una
.
contraddizione.
Operaio - Veniamo ora alla pratica. Mi mo-
stri dunque la somiglianza tra libelràlismo e socialismo.
Maestro - Precisamente : hai colpito nel segno. Il cattolico dlericale si può paragonare a un circolo che ha tutti i punti della circonferenza distanti ugualmente dal centro Il cattoliico liberfale si) può paragonare a un ciircolo che non ha tutti i punti della dr-
.
Maestro - Per conoscere la somiglianza fra
due sistemi! basta guardare se v'iè somiglianza fra i principi su cui si fondano Operaio - Quali sono i principi su cui si fonda il socialismo ?
Maestro - Meglio che principi chiamiamo-
1
-
.
366 -
- 367 -
li negazioni perchè il socialismo è distruzione della presente società. Fin qui la società si è eretta sopra tre idee capitali : Dio, autorità, proprietà. Perciò son tre le negazioni del socialismo': Non più Dio, non più re, non più padrone. Non più Dio perchè nega ogni 'religione. Non più re e perciò democrazia nel governo. Non più padrone e perciò il collettivismo in economia.
La proprietà è un furto, perchè ciò che è comune di tutti lo si è voluto far proprio di pochi. L autorità è tiranna perchè l'uomo, che '
,
è libero, lo si è voluto assoggettare al potere di altro uomo.
dare all'uomo,, perchè tutti gli uomini sono eguali per natura. Per vantare il diritìfc» di sovirastare ai
suoi simili, egli deve mostrarsi rappresen tante di un Essere superiore a, cui tutti sono soggetti. Questo essere è iDio. Senza Dio. ognuno ha diritto di ireggersi da se medesimo e colla propria ragione. Operaio - Ma l'uomo è nato per vivere in -
società. Dunque si può supporre che gli uomini obbediiscano a un uomo per un patto sociale.
Maestro - Il patto non sussiste senza l'obbligo di mantenerlo. Ma tolto Dio dalla società, è tolto ogni principio di obbligazione. L obbligazione suppone la legge, la legge suppone il legislatore. >
'
Dio è il male perchè le leggi che si do'
veano' trarre dall arbitrio dell uomo, le sì '
_
sono volute derivare dall'impero di Dio Operaio - Alla proprietà si vorrebbe sostituire il collettivismo. Che cosa sairtebbe que-
Liberalismo paòre
Maestro - E' la distruzione della proprietà privata per sostituire la proprietà sociale,
Operaio - Come dalla negazione di Dio se-
.
sto collettivismo?
assegnando denari macchine, strumenti di ,
Maestro - Annullata l'dea dell obbligazio-
proporzione ai singoli associati il frutto del
ne, resta annullata l idea del dovere. Annul-
lavoro.
lata l'idea del dovere resta annullata l idea del diritto. Il diritto deve essere inviolabile.
.
principale ?
Maestro - La prima cioè: Non più Dio. Dalla prima negazione derivano le altre ,
due.
Operaio - Mi mostri come dalla prima negazione derivi la seconda: non più re.
Maestro - Tolta l'idea di Dio dall'ordine sociale è necessario che cada anche l'idea del'
l autorità civile.
L
'
del diritto di proprietà?
'
'
'
Operaio - Di queste tre negazioni qual'è la
'
gue la terza negazione, cioè la distruzione
lavoro e terreni ad associazioni di operai La società possegga tutto, e dispensi con
uomo in quanto tale non può coman-
Non si concepisce in una persona un diritto, senza il dovere negli altri di rispettare
questo diritto. Io non avrei il diritto di pos sedere, se gli altri non avessero
-
il dovere
di non rubarmi ciò che io posseggo.
_
Ma come si può concepire colpa in dn viola il mio diritto, se io e lui non siamo
ugualmente sottoposti a un Signore, il qua
-
le, concedendo a me l'uso di una cosa, co-
manda a tutti gli altri di astenersene?
- 368 -
369 -
Tolto dunque Dio è tolto ogni diritto, e perciò anche la proprietà.
'
unione procede da una unità presa fuori dalle parti che si devono unire, la quale /
Operato - E' logica dura, ma non ci si scap-
colla sua virtù le rannodi e armonizzi ad un solo i f ne Senza uni principio ordinatore
pa. Vista la formula del socialismo, passiamo a
.
fare il confronto col liberalismo.
da sè diverso e preso fuori di sè, il popolo non è che un corpo, senz anima, soggetto al-
Quali sono i suoi principi? Maestro - I principali sono due: Libera Chiesa in libero Stato, cioè sepa-
'
la corruzione e allo sfacelo.
razione della Chiesa dallo Stato.
Liberalismo e proprietà
Il popolo è sovrano. Operaio - E perchè questi principi equivalgono a quelli del socialismo? Maestro - Col principio pi r mo si impugna l autorità divina. Non più Dio. Col secondo si impugna l'autorità umana, Non più Re. Il resto - non più padrone - è una con-
Operaio - Come dai principi del liberalismo deriva la terza negazione Non più padre
'
ne?
Maestro - Perchè da uguali premesse sgorgano uguali conseguenze. Negato Dio, è tolta ogni autorità, è tolto il diritto di proprietà. Laicismo e ateismo sono una mede-
seguenza.
Operaio - Come la separazione della Chiesa dallo Stato distrugge Dio? Maestro - Lo distrugge perchè lo nega; lo nega perchè non se ne cura
,
coinè
se
'
sima cosa. Perciò oome dall ateismo socialista, così dal laicismo liberale scende a i f l
di logica la negazione della proprietà. Vuoi un argomento ancora più chiaro? Operaio - Se è più chiaro, tanto meglio.
non
ci fosse.
Operaio - E come la sovranità popolare disrtugge ogni autorità civile? Maestro - Negato Dio è negata ogni autorità civile resta abolito ogni governo distinto dal popolo benché si dica sua rappresentante. Che bisogno c è di ministri, e deputati che rappresentano una ridicola funzione di autorità e diritto? Se il popolo è
Sentiamo. Maestro - Lo Stato liberale laico considera l'uomo
come animale, che non può avere che in terra la propria felicità.
,
,
'
sovrano, non vi deve essere altra sovranità che la sua ; altrimenti non è sovrano ma ,
pupillo. Operaio - Ma allora si va all'anarchia Maestro - Certamente. L'ultima fase del li.
beralismo è l'anarchia. Il popolo è principio di disgregamento e scompiglio, non di unione; è principio di disordine non di ordine. Guai se l'esercito fosse sovrano.
i
La
felicità in .terra non la può avere
senza la pienezza del godimento sensibile. La pienezza del godimento sensibile non la può avere senza i r cchezza. La ricchezza non la può avere senza to-
gliere la proprietà individuale, principio di lotta e di disuguaglianza. Dunque lo Stato laico distrugge il diritto di proprietà. Se pari è in tutti il diiritto di felicità e questa felicità non si può avere senza ricchezza, perchè non dovrà esser pari in tutti ,
il diritto alle ricchezze?
v
.
-
370 -
Operaio - E si arriverà poi a queste conseguenze? alla distruzione della proprietà pri-
Alle medesime conclusioni si arriva muovendo dall altro '
dogma del liberalismo: Po-
vata?
polo sovrano. Operaio - Perchè dalla sovranità popolare deriva la distruzione della proprietà? Maestro - Un sovrano non può essere cen-
Maestro - Finché si mantengonoo le presi arriverà alle conseguenze. Finché
messe,
si mantiene la causa
cioso e pezzente. Il concetto di sovranità è
,
non si possono toglie-
re gli effefftti Finché si va estirpando il
strettamente connesso con quello di pro-
.
sentimento religioso e si mantiene il badilo del liberalismo si arriverà certo all'ulti-
prietà. Prima era la proprietà che dava dì-
,
ritto alla sovranità, perchè si stabiliva che
,
i soli proprietarii fossero eleggibili ed elet-
mo programma del socialismo
Questa era una ingiustizia. Tutti i cittadini o bene o male stanti, ricchi o poveri formano il popolo : tutti indistintamente de-
popolo di vincere per via di rivoluzione,
Se le baionette per ora impediscono al
tori, ed essi soli erano il popolo sovrano.
vono quindi partecipare al diritto di sovra
-
nità. Così vuole la logica. Suffragio univer sale è una conseguenza del popolo sovrano. Come prima il solo proprietario formava il popolo sovrano, così ora il solo popolo sovrano sia il proprietario. Operaio - Ma altro è la sovranità politica, altro la economica. Si può avere la prima, senza la seconda. Si può quindi avere sovranità popolare, lasciando intatta la pro-
prietà privata. Maestro - Così dice il grosso liberale per salvare la borsa. Ma il popolo, che sopra tutto tende alla borsa, cagiona in altro modo. Il popolo sarà pronto a rinunciare alla sovranità politica per avere la economica; ma non sarà mai pronto a rinunciare alla economica per avere la politica. A che mi giova la mia sovranità, dice il
popolo, se rimanendo sempre povero, sairi sempre condannato a lavorare per i ricchi che poltriscono?
.
il popolo s'apparecchia a vincere per via dì I
evoluzione.
Alla legge della forza il popolo opporrà ,
la forza della legge il diritto del numero. Quale atro diritto può opporgli il liberali,
smo? Il diritto divino lo ha distrutto l'u,
mano lo ha trasferito nelle turbe
.
Operaio - Quale sarebbe l'unico rimedio a tanti mali l'unico freno per arrestare il ,
socialismo?
Maestro - La sola Chiesa cattolica ha in sè
la forza d'impedire al socialismo di sorgere, o di abbatterlo dove è ormai sorto
.
Nella sua sostanza la questione sociale non è che questione religiosa O con la religione o contro la religione. Il liberalismo .
,
non può vincere il socialismo jjnzi lo ren,
derà più gagliardo perchè liberalismo e so,
cialismo sono sistemi essenzialmente irreligiosi. Ad un sistema che movendo dalla negazione di Dio vizia la natura stessa di associazione non può tener fronte che un sistema che movendo dall'affermazione di Dio stabilisce incrollabile il vero concetto di so,
,
,
-
372 -
-
373 -
cictà, perchè elevato sopra un Andamento supremo.
Conclusione
Ad un elemento che nel contrasto si appoggia all umanità in quanto è corrotta non '
può resistere se non un altro elemento, il r stoquale innalza l umanità in quanto è i '
rata.
Maestro - Benissimo. Ora concludiamo.
Era la notte. Nel cielo risplendevano le
Contro ciò che si fa forte da tutto ciò
stelle : la natura era avvolta nelle tenebre
che ha origine e i f nisce nella e t rra, non può combattere e vincere se non quella ohe si fa forte da ciò che ha origine e i f nisce nel
e nel silenzio. Opralo pellegrino, tu t avvanzavi incerto della via. Funesti compagni,
cielo.
parte chi da un altna incamminandoti per diversi sentieri. Ma la notte si faceva più o-
'
con amico sorriso
,
t'invitavano chi da una
'
E qui faccio punto. Abbiamo compiuto il nostro cammino, siamo giunti alla meta.
Ora volgi lo sguardo indietro. Ripeti per sommi capi il cammino percorso. Operaio - L'ho impresso nella mente, e perciò lo faccio senza fatica.
Dio esiste. Egli è l'Essere. Da liti ha prin-
cipio ogni cosa. L uomo
scura, cresceva la noia del cammino. Dove vai? ti chiesi. Vado cercando la via che conduce alla verità, alla vita : vo cercando la città della pace.
Io ti risposi: Seguimi, non temere.
è stato creato da
Presi in mano una fiaccola: era il lume
Dio, per Iddio. Dunque all'uomo è neces-
della ragione. Man mano quel lume si faceva sempre più vivou Però era scarsa la sua
'
saria una religione.
Questa religione deve essere rivelata. La vera religione rivelata è quella fon-
luce, e ristretto il circuito illuminato. L'anima era sitibonda di Dio dell'ini f nito. Ma
data da Gesù Cristo e stabilita dalla sua
Dio era ancora nascosto. Appena una sbiadita imagine appariva nelle creature. Oh! se tanto grande se tanto bello Dio appare
Chiesa.
Delle varie Chiese che si dicono cristiane l'unica e vera è la Chiesa Cattolica Ro-
mana, perchè essa sola presema i caratte
-
ri della vera Chiesa di. Cristo.
Maestro - Mi hai seguito per bene: ne sono contento. E poi ?
Opf.raioo - E poi ha parlato dei principali nemici della Chiesa Cattolica nei tempi moderni.
Il protestantesimo nonno, il liberalismo igliuolo, il socialismo nepote.
,
,
nelle cose create, che sarà nel contemplarlo in se stesso Levai in alto lo sguardo; una nuova luce m'apparve A quella luce si eclissò la fiaccola di prima e quante cose .
.
,
nuove mi si svelarono all'occhio! In mez-
zo a quella luce mi apparve Iddio; ma coperta da un velo, il velo del mistero.
Ecco il Cristo, il verbo di Dio fatto uomo. Dio immenso circoscritto nella natura umana incarnato nella sua Chiesa raccolta nella città posta sul monte la Gerusalemme terrena la città della pace. ,
,
,
,
,
Operaio ti ho condotto alle porte di que,
sta città
,
375 -
374 -
-
non puoi sbagliare. Pellegrino
,
en
tra; è questa la tua patria Percorri le sue vie contempla i suoi monumenti ; bevi alle .
,
sue
acque pure
,
respira l'aria balsamica;
manifestazione?
troverai la vita, e una vita sempre più ab-
Maestro - Come uno specchio posto davanti a un oggetto ne riproduce l imagine,
ha. Chiesa cattolica, Gerusalemme terre-
così purificati dalla grazia, divinizzati al lume della gloria, abbelliti dall amore noi di-
bondante.
na, perchè immagine e apparecchio alla celeste Gerusalemme
.
Operaio - {E qual'è queste Gerusalemme .
celeste ?
Maestro - E' il paradiso .
Il Paradiso è là dove Dio si manifesta,
e Dio si manifesta in ogni luogo. Operaio - E come avverrà questa grande
,
la felicità, l'eter-
no riposo dell'aniima nella visione e nel possesso di Dio
.
Fuori di Gerusalemme l'hai visto Iddio riflesso nelle creature al lume ussai scarso della ragione Dentro alla Gerusalemme ter,
.
rena, alla Chiesa Cattolica lo vedi e conosci Iddio ma ancora velato, al lume della fede ,
,
della grazia.
Nella Gerusalemme celeste lo vedrai Id-
dio nel modo più penfetto al lume della gloria, faccia a faccia è in se stesso.
,
senza ailcun velo co,
'
'
'
verremo specchi tersissimi posti in faccia a Dio per contemplarlo in tutta la sua maestà, e riprodurremo in noi la splendida sua imagi ne, ma in tal modo che per l'onnipotente virtù del suo Spirito saremo noi stessi trasformati in altrettante imagini viventi >
e perfette.
Operaio - In che cosa consiste dunque
la
'
nostra eterna felicità nell altra vita?
Maestro - Nella nostra trasformazione m Dio, come un ferro immerso nel fuoco diventa simile al fuoco, si trasforma nel fuo
-
co, diventa fuoco esso stesso.
Operaio - Le sue spiegazioni non fanno che accrescere in me la sete. Mi parli dunque
m
meglio che può del Paradiso. Maestro - Parlare del Paradiso, è difficile assai a mente umana. Come parlando dì
Gerusalemme celeste Operaio - E quando diverremo cittadini della celeste Gerusalemme?
f
Maestro - Quando sarà inita 'la vita pre-
sente, finito il tempo della prova della battaglia, e l'anima separandosi dal corpo sarà trovata in grazia e amicizia di Dio Operaio - E dove si trova questa celeste Gerusalemme e questo Paradiso? ,
,
.
,
Maestro - Il Paradiso come l'Inferno non ,
,
è un luogo materiale ma piuttosto uno sta,
to.
Dio si conosce ciò che Egli è, da ciò che non è, così parlando del Paradiso lo si può conoscere escludendo ogni male, Il Paradiso è il godimento eterno di Dio nostra felicità e, in lui, d ogni altro bene, '
senza alcun male.
Operaio - Dunque il Paradiso è l'esclusione. di ogni male, e l'unione d'ogni bene. Maestro - Il Paradiso è la nostra felicità
perchè si gode Dio e in Dio si gode ogni '
bene così nel corpo come nell anima. Godendo ogni bene è chiaro che viene esclu-
-
376 -
so ogni male, come in chi gode tutta la luce, non vi possono essere tenebrò .
OpitRAio - Quale sarà la felicità del corpo? Maestro - Esso sarà glorioso immortale, ,
incorruttibile agile, sottile, trasformato in ,
modo che con tutti i suoi sensi proverà o-
gni piacere senza dolore alcuno.
dere sarà tanto più perfetto, quanto più
perfetta è là vista, e quanto più forte
è la
luce che inonda l'ggetto visibile: E luna e l'altra cosa avrà l'occhio del-
l'anima in Paradiso.
Ella vedrà Dio, l'Essere incomprensibile
Operaio - Godrà di tutti i beni che potreb-
be godere nella vita presente se fosse libero da ogni male
377 -
.
Maestro - Non basta ma questi beni ci sa ,
ranno eterni
Ma il corpo spiritualizzato sarà capace di goderli in modo immensamente migliore come il senso quanto più è per.
,
fetto e delicato tanto meglio percepisoe il proprio oggetto, tanto meglio ne sente il piacere.
e assoluto che esiste per la necessità stessa della sua esistenza, per la perfezione stessa della sua natura ; Essere perfetto di cui o-
gni idea è una realtà, ogni pensiero una legge, ogni volontà un prodigio: Essere prin-
cipio e fine di tutti gli esseri, ed E li solo '
pi r ncipio e i f ne a se stesso. Intenderà l ani-
ma in Paradiso perchè quest Essere infinito è antico senza età, nuovo senza cominciamento, libero senza mai variare, immutabille senza essere mai lo stesso, buono sen'
za debolezza, giusto senza collera. Questo Dio esiste sempre, e non è misurato da tempo ; è presente dovunque e non
Felicità dell' intelligenza
è compreso da spazio; muove tutte le cose
Operaio - E quale sarà la felicità dell'anima ?
Maestro - E' il conoscimento perfettissimo di Dio in se stesso per lo sviluppo di tutte ' le forze naturali e soprannaturali della mente, e il possesso e godimento di Dio mercè
lo sviluppo di tutta la capacità naturale e soprannaturale della volontà E' la perfezione della mente in Dio sommo vero è il perfezionamento della volontà in Dio som- 1 .
,
mo bene.
Operaio - In che modo dunque vedremo per.
fettamente Dio?
e non si stanca mai ; tutto Egli cambia, ne lo altera alcun mutamento; tutto prevede,
nè previsione alcuna lo turba; governa tut
-
to, e nessuna impresa lo occupa ; a tutto sì
comunica e nessuna comunicazione lo diminuisce; dona a tutti senza mai esaurirsi. Operaio - E conoscendo Dio, conosceremo
ogni cosa? Maestro - Certamente. Se noi coll'occhio
della ragione potessimo leggere nella mente di qualche grande uomo, vedremo in essa ninniti e distinti i suoi pensieri che poi si cambiarono in azioni, e anche quelli che "
Maestro - Per mezzoi di una luce soprannaturale ; vedremo Dio colla stessa sua luce.
Due cose sono necessarie '
per
vedere:
l occhio, e H unione dell occhio coll oggetto visibile per mezzo della luce L'atto del ve'
'
'
.
non si attueranno coll pera ; '
inessa noi ve
-
dremo, come in un libro, l'intera vita sua.
Così nel vedere Dio creatore dell univer'
'
so vedremo in Lui l universo stesso.
Come mai in cielo si può ignorare qual-
-
379 -
378 -
che cosa, giacché si conoscerà e vedrà colui che conosce e vede tutte le cose? In Dio creatore conosceremo tutte le cose create.
In Dio conservatore vedremo la amorosa
provvidenza con cui Egli segue e governa ogni cosa secondo la diversa natura indirizzando tutto ad un unico fine.
In Dio redentore e santificatore vedremo la storia dell'amore di Dio verso l'uomo ,
la lunga serie delle sue grazie ; vedremo tutta l'opera degli uomini la storia intera del,
la loro fedeltà e infedeltà del bene e del majle; vedremo come dal bene e del mah Dio abbia fatto scaturire l'ordine, la bel,
lezza, la giustizia.
Perciò nel momento in cui all'anima beata si svelerà la faccia di Dio, si svelerà insieme l abisso della sua bellezza, della sua '
bontà, della sua perfezione. Vedendola la volontà sentirà una forza inesprimible che la lancerà in questo mare di bellezza, di bontà e di perfezione; e l'anima, già simile a Dio per la grazia, vi si getta e come vi si seppellisce; l abbraccia, la penetra, anzi è tutta abbracciata e penetrata ; cessa ogni de'
siderio della volontà e cessando è beata. Tutta la forza d'amare è consumata in un oggetto ch è infinitamente superiore ; quindi '
si queta ogni voglia e la pace che supera ogni umano intendimento ricolma l anima. Operaio - Allora l'anima sarà beata perchè godrà Dio, e godendo Iddio godrà la vera '
pace.
Felicità òel cuore Operaio - E in che modo la volontà sarà in Dio veramente felice? '
Maestro - Come l'intelligenza che è fatta '
per il vero s acqueta in Dio sommo vero
,
così la volontà che è fatta per il bene s'acqueta in Dio sommo bene. Alla conopicenza di Dìd va necessaria,
mente congiunto l'amore a Dio
.
Una cosa quanto più è perfetta tanto più si ama, e tanto più si ama quanto più si conosce.
Operaio - Oh ! se potesse condurmi un po' più avanti nella conoscenza di questa grande verità, quanto sarei contento. Maestro - In Dio è riunita tutta la bellez-
za, bontà e perfezione che si trova sparsa nel mondo fisico, intellettuile e morale e più ancora nel mondo soprannaturale. Anzi Dio è la stessa bellezza, la stessa bontà.
Maestro - Anche nella vita presente uno dei beni maggiori è la pace interna, la pace della coscienza che supera ogni altro godimento sensibile, e senza della quale ogni godimento sensibile è amarezza e supplizio. Però questa pace non è che un saggio di
quella pace che la perfetta somiglianza con Dio, il possesso di Dio farà provare nell'eterno soggiorno. La pace è la tranquillità dell'ordine ; e l'ordine quaggiù è sempre più o meno turbato.
Al di là di questa vita in seno all'ordine eterno, all ordine essenziale, la tranquillità dell'anima, immutabilmente immersa in Dio. '
sarà perfetta.
Operaio - E questa pace sarà eterna? Makstro - Se non fosse eterna non sarebbe
pace e felicità perfetta. Il solo pensiero che il gaudio abbia a finire toglierebbe il para-
diso, come il pensiero che abbia a finire il dolore, togilierebbe l'inferno.
-
3S0 -
-
331 -
Operaio - Allora sorgerà fra loro l invidia,' '
Felicità perfetta
chi gode meno invidierà chi gode di più. Maestro - Come chi conosce di meno, è u-
Operaio - Ili paradiso tutti i beati conosceranno tutto in egual maniera? Maestro - Nessuno potrà conoscere tutto .
Altro conoscere Dio altro è comprenderlo. I beati conosceranno Dio lo vedranno ma non lo comprenderanno Dio solo comprende se stesso. ,
,
,
.
Operaio - Ma anche nel vedere e conoscere Iddio saranno tutti eguali Maestro - Non saranno tutti eguali ; ma chi vedrà e conoscerà Dio di più chi di meno, ,
secondo il diverso lume di gloria Così se io metto dinanzi a due un oggetto quantun.
,
'
queH oggetto sia il modesimo pure chi lo vede di più chi di meno secondo la forza ,
,
dell'occhio e la maggiore ó minore luce Operaio - Ma allora come potrà essere per .
tutti i beati felice e soddisfatta l'intelligen za? Chi conosce di più sarà più felice di -
chi conosce di meno
.
Maestro - Chi conosce di meno è meno fe-
lice di chi conosce di più quando desidera di conoscere qualche cosa di più che non
può conoscere. Ora i beati non avranno de-
siderio di conoscere più di quello che cono scono; non avendo perciò nessun desiderio
da soddisfare lici.
,
tutti saranno pienamente fe-
Operaio - E nel godere Iddio saranno tutti eguali i beati? Lo godranno tutti nella medesima misura?
Maestro - Quello che t'ho detto dell'inte'ligenza s'intende anche della volontà Come .
tutti i beati conoscono Dio ma non in itkkìo eguale così tutti, ma non in misura eguale godono Dio. .
,
,
gualmente felice come fhi conosce di più
,
così chi gode di meno è ugualmente beato come chi gode di più.
Prendi due vasi ; uno grande, uno piccolo;
riempili d acqua; uno ne contiene di più '
l altro '
di meno, pure tutti e due sono pieni
ugualmente.
Due uomini mangiano if nché sono sazi. Chi h* maggior appetito mangia di più del-
l altro '
che ne ha meno; pure tutti e due
sono sazi ugualmente, né desiderano altro cibo.
In cielo Dio si dà a tutti quanto lo pos'
sono godere e possedere ; perciò l invidia
na-
sce da noi quando vediamo un bene posse duto da altri e non da noi. Anzi la carità -
farà che ciascuno goda del bene degli altri come del propi r o. Operato - In questo mondo una cosa, per
quanto bella o buona, finisce col dar noia
o fastidio. Sarebbe così anche in paradiso? Maestro - In questo mondo un oggetto, per
quanto bello e buono, if nisce col dar noia o lastidio perchè la sua bellezza o bontà è finita, e perciò intendendo che fuori di questo
oggetto ve n è un altro- migliore, si desta in '
noi un nuovo desiderio.
Ora fuori di Dio l'anima non vede che il nulla. Perciò nel conoscere e godere Dio
non potrà mai sentir noia o fastidio.
Operaio - Oh! Dio, bellezza e bontà infinita. Che cosa sono i piaceri di questa vita
posti al tuo confronto? Che cosa sono
i do-
lori della vita presente se ci procurano un gaudio eterno? Maestro - Rammenta dunque che la terra r poso non è che la stanza del lavoro; il i
-
382 -
sta in cielo. La terra è il teatro del merito
,
in cielo la ricompensa. La terra è il campo di battaglia, in cielo la corona. La terra è il luogo d'esilio, il cielo è la patria. La terra è il paese delle lagrime, il cielo il soggiorno del gaudio e della felicità. Operaio - Maestro, la ringrazio; colle sue lezioni mi ha fatto un gran bene. Mi ha mostrata la terrestre Gerusalemme, la Chiesa Cattolica. Stia certo che in essa io vo-
Nihil ohslat quominus imprimatur.
glio vivere e morire, per volare alla Gerusalemme celeste.
.
Augustus Marcato
Maestro - Iddio ti confermi in questo tuo proposito. Il tuo proposito è ila più bella ricompensa alle mie fatiche. Quello ch io: ho insegnato a te, insegnalo ad altri che non
Gens. Eccles.
'
conoscono o hanno smarnita la dritta voa. Ci sia dato un altro moimento di fissare lo sguardo nell eterno sole di cui ra ci siamo
Imprimatur.
'
ingegnati a cogliere appena un barlume. Tutto il mondo, dopo la lunga guerra, anella alla pace. Ma colici sole conferenze diplomatiche non si ottiene la pace esterna e tanto' meno la pace sociale.
Vicetiae 8 Junii 1922.
Sac. Titianus Doct. Veggian
I fratelli combattono ed uccidono i fratelli.
Prov. Gen.
Ritorni il mondo alila fede e alla legge
di Cristo che solo può dare la pace. Entri nella sua Chiesa nella terrena Gerusalem,
me; là solo potrà trovare la pace, perchè so-
lo là potrà trovare la verità, e nella verità po-
trà trovare l'amore.
1
INDICE
Introduzione
Lo studio del gran problema Il pnimo motore O pazzo o malvagio Idea di Dio
pag.
3
»
5
»
7
))
9 11 13
Tre gradini per conoscere Dio Coli'occhio e ool canocchiale Nuova lue© Seme e frutto
Io non credo che quel ohe vedo Io credo quello che non capisco Ragione e Fede Perchè si perde la Fede? 1) Superbia. 2) Immoralità
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15
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20
17 22 21 »
27
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28
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30
32
3) Compagnie e associazioni cattive 4) Stampa
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36 39
Dio Creatore Perchè Dio ha voluto creare
41
Gli spiriti
>>
43
I primi ministri di Dio I primi ribelli
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45
La reggia e il suo re
»
47 49
386
387
-
L uomo è di Dio L
'
gag. 51
immagine di Dio
»
'
L uomo è libero
Inclinazione al
male
-
Ogni religione è buona
pag
» 123 » 124 » 129
»
55
)>
57
Libertà di coscienza Rivelazione divina
»
59
La divina
»
61
Vita futura Buon senso e cuore
»
63
La vera religione rivelata è una sola Caratteri della religione rivelata
'
'
anima dell uomo è spirituale
'
119
Una sola religione è buona
L anima nostra è immortale
L
.
53
rivelazione è
necessaria
» 130
» 132 » 133
»
65
Caratteri esterni della religione rivelata » 134
Non è vlenuto nessuno dall'altro mondo »
66
Che cosa è miracolo
» 136
Senza vita futura non c'è giustizia
»
69
Giustizia umana
»
71
Il grandie «perchè»
»
73
Dio solo può fare miracoli Miracoli veri e apparenti La vera religione rivelata
» 137 » 139 » 140
Perchè Dio ha creato l'uomo
»
75
Il vero Messia
» 142
»
77
Le cose create Le creature nelle bilance dell'uomo Ciò che è bene e ciò che è male
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79 80 82
Il Vangelo Il Vangelo è verace Il Vangelo è incorrotto Avviso importante
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L
'
uomo ci dice perchè fu creato
Provvidenza! divina
»
84
Come opera la divina provvidenza Il male e la provvidenza Lamenti contro la provvidenza Ricchi e poveri
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86 89 91 93
Diritto di proprietà
»
95
La chiave della provvidenza Religione
» »
97 9
La religione è tutto l'uomo Indifferenze in religione Accuse contro la religione La religione è buona per le donne E' buona
Primo carattere della rivelazione cristiana» 151 Secondo carattere della rivelazione » 153 '
L uomo ' L uomo
ribelle
» 156
punito
» 158
Peccato originale Macchia del peccato
» 159 » 161
Perchè l'Incarnazione
» 164
Inferno
»
» 100
Eternità dell'inferno
» 168
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Altre verità
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per il popolo, è un invenzione | dei preti » 107 Pratica della Religione » 109 Basta fare il bene Il culto esterno è un dovere
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un bisogno La religione è un affare privato Religione sociale
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E'
144 146 148 150
Risurrezione della carne Morale cristiana Precetti morali
166
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Consigli evangelici Le profezie Le profezie di Gesù Cristo Le profezie sulla Chiesa Le profezie sui nemici
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179 180 185 187 189
I miracoli di Gesù Cristo I miracoli sui demoni
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388 -
I mhacoli sulla natura » sulle malattie Morti risuscitati da Gesù Cristo Gesù vero Dio Incarnazione di Dio
Circostanze dell'Incarnazione
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pag. »
Nemici della Chiesa
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Vera perchè perseguitata La grande benefattrice
» 279
Maestra di civiltà La Chiesa e le scienze e le lettere » e le arti e l industria » 1] buon samaritano
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209
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211
Pentecoste Perchè la Chiesa
» 222
Il sacerdote I suoi nemici
» 226
Prova della missione degli Apostoli Il più grande miracolo
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» Costantino il Grande La diffusione dlella Chiesa è usn miracolo )) I martiri » I veri martiri » Delle Chiese cristiane una sola è vera
Riforma protestante Ritratto del protestantesimo I suoi autori I suoi principi
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303
Il primo principio è contrario alla Sacra Scrittura » 305 » 306 » 308
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Il protestante peggiore d'ogni eretico Armi per combattere
» 310 » 312
242
L
236 238
Come si può conoscerla Il sillogismo La Chiesa Romana è una
»
246
E'
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arma della Bibbia
» 313
Le conseguenze non sono verità di Fede » 315 Davide contro Golia
317
248
Altre pietre
» 320
250
Liberalismo
» 323
252
Liberalismo assoluto e moderato
253
Liberalismo privato e di Stato
» 325 » 327
» 255
Uno vale l'altro Libera Chiesa in libero Stato Sconvolgimento dell'ordine
» 328
La forza del numero
» 333 » 33!
»
258 »
260
La vera Chiesa di G. Cristo è apostolica n 262 » 264 La sola Chiesa Romana è apostolica » 266 Intransigenza » 267 Tolleranza religiosa e civile » 269 Inquisizione Galileo Galilei
Gli eretici e gli scismatici si salvano? Gli infedeli si salvano?
» 281
contrario alla ragione Assurdità del libero esame
234
» 243
sola Chiesa Romana è una vera Chiesa di G. Cristo è santa Chiiesa Romana è santa sola Chiesa Romana è santa Chiesa dj G. Cristo è cattolica sola Chiesa Romana è cattolica
276
Perseguitata
198
» 213
La La La La La La
pag,
195
Morte e risurrezione di Gesù Cristo E risorto Ascensione al cielo La Chiesa di Gesù Cristo Autorità della Chiesa '
389 -
» 274
11 popolo sovrano
» 330 » 332
Unità sociale Il liberalismo è falso
» 33(
Scuola obbligatoria
» 340
Monopolio dello Stato
» 342
» 338
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390
-
pag. 344
Scuola laica '
E anticristiana E' atea
» 346 347
Obbiezioni e risposte E' contraria E incapace '
349
'
all istruzione
d'i educare
Non v'è morale senza Dio
353 )i
355
Dio solo è premio e castigo Scuola neutra è impossibile
357
Non Jaicismo ma libertà Cattolici liberali, socialisti
361
359 363
,
Socialismo figliolo Liberalismo padre Liberalismo e proprietà
Errata-corrige
351
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70
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152
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operaio povero sarebbe più infelice delle bestie, ma anche e forse...
365
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162
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367
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sopra i buoni e sopra i cattivi
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cosa
alVuomo
373
164
Gerusalemme celeste
» 374
168
infermo
Felicità dell'intelligenza
ii
376
174
si riunisse
185
cadere
credere
192
abbiano
abbiamo
231
allora
Conclusione
Felicità del cuore
Felicità perfetta
378 380
:
uomo
» 258
dovrebbero
» 266
monarchici
inferno non si riunisse
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all
ora
dovrebbe monarchi '
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per trovar lavoro fuori d Italia siamo i cinque sacramenti i sacramenti dalla leg®e
di legge