3 Storia Della Scenografia Il Medioevo

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Teatro Medievale •

A partire dal V secolo la disapprovazione cristiana per gli spettacoli pagani (talvolta licenziosi) produce leggi contro ogni forma di spettacolo e provoca la sistematica dismissione degli spazi teatrali, con trasformazioni architettoniche e cambiamenti di destinazione spesso irreversibili. • Il Medioevo è dunque caratterizzato dalla mancanza di edifici teatrali appositamente costruiti, ma non dalla cessazione di ogni attività spettacolare. Nonostante l'opposizione della Chiesa, infatti, sopravvive la tradizione di giullari, giocolieri e menestrelli. Essi si esibiscono su un semplice banchetto (da qui il nome saltimbanco) che trova spazio nelle taverne, nelle piazze e nelle strade delle città. I più fortunati vengono assunti nelle corti, o permanentemente o in occasione di feste e banchetti. Rappresentazioni profane e grottesche si svolgevano anche durante il periodo di Carnevale.

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Il giullare, figura emblematica del teatro medievale, è a tutti gli effetti un attore professionista, si guadagna cioè da vivere divertendo il popolo nelle piazze od allietando i banchetti, le nozze, i festini e le veglie. Prima che prevalesse il termine generico "Giullare" (da latino Joculator), tali attori venivano chiamati con appellativi specifici: i saltatores (saltimbanchi), i balatrones (ballerini) i bufones (comici) e persino i divini (gli indovini) ed ancora i trampolisti e gli acrobati. Alcuni di loro agivano sulla pubblica piazza, alcuni nelle corti dei grandi signori. La chiesa li condannava. 2 http://arteinscena.ning.com

Parallelamente al teatro profano, a partire dal X secolo è la Chiesa stessa a dare vita, attraverso la spettacolarizzazione dei testi biblici, ad una nuova forma di teatro. Inizialmente si tratta solo di un adattamento delle scritture, con l'ampliamento della parte dialogica ai fini di una breve rappresentazione, che ha luogo davanti all'altare della chiesa. Sotto: sezione della basilica di San Salvatore in Brescia, alla fine dell'VIII secolo)

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E' il caso, ad esempio, del Quem Quaeritis, dialogo drammatizzato cantato e rappresentato da tre diaconi che fingono le tre Marie al sepolcro e da un quarto che finge l'angelo. Questo dialogo si svolgeva dapprima presso lo spazio occidentale della chiesa carolingia, poi presso l'altare o accanto ad un simulacro di sepolcro nella chiesa romanica. Ulteriori ampliamenti portano alla realizzazione delle sacre rappresentazioni, i cui episodi vengono rappresentati in diversi luoghi all'interno delle cattedrali: ogni cappella laterale, ogni spazio tra due colonne, ogni angolo della chiesa può diventare uno dei luoghi deputati (da cui l'espressione odierna) alla messinscena.

Ipotesi di ricostruzione di una scena medievale a luoghi deputati allestita in una chiesa (ricostruzione basata sulla navata di Southwell Minster, Minster Inghilterra)

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Successivamente lo spettacolo si sposta dalla chiesa alla piazza antistante. Il pubblico assiste alla rappresentazione al di là di una robusta balaustra, in modo da garantire uno spazio libero davanti alla scena, il campus.

La Piazza “del campo” di Siena.

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Esistono anche organismi più semplici che ospitano l'azione teatrale: baracche di 7-8 metri di altezza, divise in tre piani usati come paradiso, terra ed inferno, oppure da serie di porte ravvicinate chiuse da tendaggi, contrassegnate da cartelli che recano l'indicazione dei vari luoghi dell'azione e un minimo di messinscena retrostante.

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Le sacre rappresentazioni diventano sempre più vaste e sfarzose, tanto che la chiesa non riesce più ad ospitarle. Si passa così al sagrato antistante l'edificio di culto e poi alle piazze e alle strade della città, che dal XIV secolo vedono tutta la cittadinanza partecipare all'allestimento degli imponenti drammi ciclici, per i quali le varie gilde cittadine costruiscono luoghi deputati sempre più maestosi e carri allegorici. Grandi allestimenti sono le passioni nei centri mercantili del nord Europa, ad esempio a Lucerna, a Mons, a Valenciennes. A sinistra: Pianta per il Mistero di Lucerna del 1583 http://arteinscena.ning.com

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La lauda drammatica, che racchiudeva in sé già tutte le caratteristiche di uno spettacolo teatrale con attori, costumi e musiche, trae le sue origini dalla ballata profana e, come la ballata, è composta da "stanze" per lo più affidate ad un solista o ad un gruppo da intendersi anche come coro. Jean Fouquet, il Martirio Di Santa Apollonia

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Nel teatro del Medioevo esistono

anche organismi più semplici che ospitano l'azione teatrale: Case o Mansions, Mansions baracche di 7-8 metri di altezza, divise in tre piani usati come paradiso, terra e inferno, oppure da serie di porte ravvicinate chiuse da tendaggi e contrassegnate da cartelli scritti con l'indicazione dei vari luoghi dell'azione e un minimo di messinscena retrostante.

Scena per L'Heautontimoroumenos di Terenzio, Terenzio in cui si vede l'uso delle mansions. mansions Dalla riproduzione di una xilografia.

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Quando la

rappresentazione medioevale si

Ipotesi di ricostruzione dell' 'ingegno' brunelleschiano del 1430 ca. per la rappresentazione della festa dell'Annunciazione nella chiesa fiorentina di San Felice in piazza (secc. XV-XVI) http://arteinscena.ning.com

spostò in piazza, l'interpretazione venne affidata ad attori conosciuti per la loro bravura e non più da chierici e le mansiones (da mansio = piccola casa) si arricchiscono di botole, trabocchetti, gru e fumo per simulare resurrezioni, cadute nell'inferno, voli di angeli ed antri infernali. 10

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