10 dicembre ore 9.05: Buy day da variante 4? Partiamo dal Bund con l'indicazione di venerdì: .....Sul Bund sono short, ma sarei pronto a chiudere il trade, se il minimo del ciclo in corso non fosse inferiore al precedente quello delle 18.00 di lunedì scorso. Ma chiuderei anche sul break-out (4 x20) di 115.3. Il minimo è stato superato al ribasso, e 115.3 non è stato penetrato al rialzo...........
........... sono, dunque, ancora short, immaginando di essere nello scenario di figura sotto .........
......... e, comunque, con stop sul break-out (4 ticKs x 20 minuti) di 114.72.
Passiamo all'euro Fx che dovrebbe trovarsi ancora nello scenario di figura sotto.......
....... e, quindi, l'indicazione operativa resta quella di venerdì: Comprerei l'euro Fx se facesse un minimo superiore al precedente ...........
........... stop sul break-down di quell'eventuale minimo di entrata e strategia "no loss" incentrata sul ciclo settato in figura sopra. Questa sarebbe, molto probabilmente, l'ultima operazione long per almeno altri due mesi a venire (fino a febbraio, infatti, dovremmo operare al ribasso). Veniamo all'azionario italiano ed il suo Taylor a medio termine .........
......... che fa pendant con l'equivalente sul Dax ........
........ sia a Milano che a Francoforte, dunque, tra metà dicembre e la terza decade di gennaio 2008, dovrebbe formarsi una figura di distribuzione che ci condurrebbe in fase ribassista (sul ciclo intermedio in corso). Sembra possibile la variante 4 di cui al report di venerdì.......
....... e, quindi, se così fosse, oggi sarebbe Buy day (sia a Milano che a Francoforte). Anche l'indicatore del ciclo di Taylor sembrerebbe confermare questa ipotesi.......
....... che, prima delle 11.00 di stamattina si confermerà definitivamente (oppure si smentirà da sola). Se fosse variante 4, coinciderebbe con l'avvio dell'ultimo tracy-1 del primo tracy+1 dell'intermedio in corso. In figura sotto, la linea blu indica la velocità centrata di tracy-2 e la rossa la velocità centrata di tracy-1...........
........... e, quindi, a questo punto, per entrare long a rischio ridotto, bisognerebbe attendere il minimo del prossimo tracy-1 (intorno a giovedì), mentre l'ingresso oggi (sul minimo del terzo tracy-2) presenterebbe un rischio (di stop) maggiore. Niente di nuovo, come sappiamo, è l'eterno gioco della Borsa: equilibrio tra rischio e beneficio. Una strategia intermedia, potrebbe passare per: acquisto sul minimo di tracy-2 e vendita sul Sell short di Taylor, per poi rientrare long (a breve-medio termine) sul successivo Buy day. Notizie flash:
Lo stato di salute dell’economia italiana è buono. Una visione positiva, quella del Censis (istituto italiana), esposta oggi durante la presentazione del suo quarantunesimo rapporto sulla situazio positivo che sembra superare anche le turbolenze finanziarie degli ultimi mesi.
Ma è così positiva la situazione in Italia, o forse lo è solo in alcuni ambiti? Se si va a scavare fino l’economia italiana viaggia a due velocità: se da un lato assistiamo alla crescita nelle imprese de dall’altro, troviamo anche un’Italia delusa dalla politica, che per uscire dall’attuale stato di “polt tante minoranze attive nell’economia, nella società e nelle scienze. Lo sviluppo economico si mu minoranza che non filtrano fra la gente, non si traducono in processo sociale. Tanto che, al term sostituire quello di “mucillagine”, quasi un insieme inconcludente di “elementi individuali e di ri un sociale di bassa lega.“
Dal punto di vista economico, il 2007 è stato l’anno delle fusioni e acquisizioni, un fenomeno che risiko bancario. In cifre, il muro dei 90 miliardi di euro di valore delle operazioni di fusione porta destinato a essere superato quest’anno se si tiene conto che la sola incorporazione di Capitalia d miliardi di euro e conteggiando la recente operazione di Monte dei Paschi di Siena su Antonvene Aumenta il livello di concentrazione di potere lì dove operano i pochi big players italiani: nel solo mercato detenuta dai primi cinque gruppi è passata tra il 2006 e oggi dal 45% al 53%, così com sistema assicurativo. Secondo quanto emerge dal rapporto Censis, “nessun miglioramento di eff imprese protagoniste di tali operazioni di concentrazione (non diminuisce né la bolletta energet né è in atto un processo redistributivo, presso le famiglie, dell’incremento di ricchezza registrato
E il Censis passa in rassegna anche l’annoso nodo dei mutui. Si parla ancora una volta della la cr metà del 2007, che ha riportato a galla, anche nella penisola italiana, la questione dell’indebitam momento, il Censis non lancia messaggi allarmanti. “Che sussistano situazioni limite di sovraind nota - ma ad oggi il fenomeno sembra riguardare una quota assai ridotta di famiglie per le quali specifici”. Una situazione non certo drammatica come confermato anche dal fatto che la percent sofferenza sul totale concesso alle famiglie è ormai su livelli stabili dal 2003, intorno allo 0,7%, rilevava alla fine degli anni ’90 quando esso si attestava all’1,5% e l’ammontare dei prestiti era anche la domanda di nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni pur riscontrando ancora un consist semestre di quest’anno i flussi dei nuovi mutui sono aumentati di quasi il 7%, a fronte di un incr dell’anno precedente era stato di ben il 21,1%.