La dea Artemide ed il dio Apollo la scelsero come meta delle loro vacanze. Per i paesaggi idilliaci immersi nel verde, le spiagge incantevoli, il mare turchese e le grotte marine del litorale. Per il magico tramonto ed il clima mite. Voi, oggi, vi godrete Zante per gli stessi motivi oltre che per le ‘cantades’ (canti popolari locali), l’ambiente cordiale ed il patrimonio culturale. Queste vacanze rimarranno indelebili nel vostro cuore e nella vostra mente ed odoreranno di gelsomino.
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Un’isola con un ricco passato Le più antiche tracce di vita sull’isola risalgono all’era neolitica e sono state rinvenute nel golfo di Laganàs. La storia dell’isola sprofonda le proprie radici nell’antichità, come ci dice Plinio. Zante (o Zacinto, Zàkynthos in greco), che allora si chiamava Iria, sarebbe stata abitata sin dal 3000 a.C. In prossimità di Frourio è stato rinvenuto un complesso marmoreo di personaggi divini (Apollo, Afrodite ed Artemide), ora esposto nel Museo Tiepolo di Venezia. Questo testimonia, tra l’altro, della particolare inclinazione degli isolani per la musica ed il culto di Artemide.
Come narra Omero, l’isola dovrebbe il proprio nome a Zacinto, figlio di Dardano, re di Troia. Zacinto sarebbe giunto sull’isola dalla città arcadica di Psoris attorno al 1500 a.C. dando, poi, il proprio nome alla nuova città. I coloni al suo seguito battezzarono l’acropoli Psoris per ricordare la patria lontana. I discendenti di Zacinto furono all’origine di una notevole civiltà ed iniziarono ad espandersi, creando colonie come Ζacantha in Spagna, Kydonies a Creta e Focide nei Pirenei in Spagna. In epoca micenea, l’isola fa parte del regno di Itaca. Omero la definisce ´yliessaª, ossia coperta di vegetazione. La posizione geografica, il suolo fertile e le fonti di pece dell’isola svolsero un ruolo importante nel suo sviluppo economico, giunto ad un punto tale che nel VI secolo a.C. Zante batteva moneta d’argento che raffigurava un tripode, simbolo sacro di Apollo, successivamente sostituito dalla lira nel V secolo a.C. Per circa sette secoli, l’isola adotta il regime democratico. Nel 455 a.C., si schiera con la Lega degli ateniesi. Dopo essere stata rasa al suolo, viene occupata dai Lacedemoni, passando al regime oligarchico. Durante le guerre persiane, adotta una posizione di neu-
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tralità. Nel periodo dell’impero romano, è integrata nella provincia romana di Acaia. Data di quell’epoca l’evangelizzazione dell’isola nel 34 d.C. ad opera di Maria Maddalena secondo un’interpretazione, o di Santa Beatrice secondo un’altra. Con la fondazione dell’impero bizantino, Zante è unita alla provincia d’Illiria senza tuttavia essere oggetto di una particolare protezione o cura. E’ quindi spesso oggetto di razzie dei pirati e di aspiranti occupanti. All’epoca delle Crociate, le isole Ioniche conoscono nuove vicissitudini. Alla fine del XII secolo, Zante passa nelle mani dei conti francesi Orsini, poi degli Angioini (re di Napoli) ed, infine, dei Tocchi (principi fiorentini). Nel 1485, i veneziani occupano l’isola dopo forti pressioni diplomatiche esercitate sugli ottomani. L’occupazione veneziana dona a Zante stabilità e le occasioni di sviluppo che le erano state negate per tanti secoli. La pace garantita dal potere di Venezia le conferisce, per la prima volta, ricchezza culturale ed economica.
All’epoca, gli abitanti sono divisi in tre classi: i nobili, i civili ed i popolari. Solo i nobili erano iscritti sul Libro d’Oro e godono di diritti civili. Nel 1797, i democratici francesi arrivano a Zante dove vengono accolti con grande entusiasmo. Il Libro d’oro viene bruciato in piazza San Marco in un gran delirio di folla. Il dominio francese durerà 15 mesi. Nell’ottobre del 1798 arriva a Zante la flotta turco-russa con, a capo, l’ammiraglio russo Oussakof che occupa l’isola. Nel 1800 viene firmato un trattato tra russi e turchi che prevede la costituzione di uno Stato indipendente chiamato Repubblica Settinsulare. Viene adottata la lingua greca ed culto ortodosso è riconosciuto come culto ufficiale dello Stato. La Repubblica Settinsulare, che rappresentò il primo Stato greco indipendente della storia moderna, durò sette anni. Nel 1807, l’esercito francese occupa le isole ioniche. Due anni dopo, nel 1809, la flotta inglese occupa Zante. Il dominio inglese (1809-1864) rappresenterà l’ultimo periodo di occupazione prima dell’unificazione dell’isola al resto della Grecia.
Quando scoppia la Guerra d’Indipendenza in Grecia nel 1821, gli abitanti della Repubblica settinsulare appoggiano apertamente e concretamente i Greci insorti. Dopo la liberazione e la fondazione dello Stato ellenico, si manifesta il vivo desiderio dell’unificazione delle Isole ioniche con lo Stato greco. Il 21 maggio 1864, viene definitivamente issata la bandiera greca sull’isola. Durante la II Guerra mondiale, essa viene dapprima occupata dagli eserciti italiani poi da quelli tedeschi. Alcuni anni dopo, nel 1953, un terribile terremoto seguito da un devastante incendio rade al suolo la città di Zante. Vanno irrimediabilmente persi edifici storici e chiese, assieme ai tesori che contenevano. La città sarà poi ricostruita in base ad una severa regolamentazione antisismica ed al tentativo di conservare alcuni elementi del proprio passato architettonico.
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La statua raffigurante la Gloria
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L’isola della musica, della poesia e dell’ospitalità. Terra che ha dato i natali a Dionisios Solomοs, il poeta nazionale greco, ad Ugo Foscolo ed a Xenopoulos (padre del teatro neo-greco), Zante ha sempre vantato, conservandolo tutt’oggi, un alto livello culturale.
Gli influssi veneziani, incontrando la tradizione ellenica, hanno prodotto una cultura caratterizzata da uno stile leggiadro ed elegante. Tutte le forme artistiche hanno avuto i loro sommi rappresentanti sull’isola, al punto da conferire a Zante il nome di Firenze orientale. La musica scorre letteralmente nelle vene degli Zacintesi. Questa tradizione sprofonda le proprie radici nell’antichità, quando sull’isola era vivo il culto di Apollo, dio della musica. All’epoca dei Veneziani, nascono le ‘cantades’ che sentiamo ancora oggi. La prima Scuola di musica in Grecia è stata fondata solo nel 1815 a Zante, che pur ha dato i natali a grandi musicisti di fama internazionale. Anche il teatro, sotto l’influenza italiana, conosce una grande fioritura sin dal XV secolo. Nel 1571 l’opera I Persiani di Eschilo è rappresentata per la prima volta sulla scena teatrale. La satira delle Omilie, una specie di varietà popolare è molto apprezzata dal popolo, mentre l’opera unisce aristocratici e popolani. Oggi, Zante è uno dei centri culturali più importanti di Grecia. Concerti ed altre manifestazioni di altissimo livello sono organizzati ogni anno sull’isola. La vita intellettuale non è mai stata di meno. La prima Accademia greca è stata fondata a Zante nel XVI secolo. Gli abitanti odierni, gente generosa, allegra, cordiale, ospitale, dotata di un vivace temperamento, hanno una particolare inclinazione per le arti e le lettere.
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Fisionomia del paesaggio Zante è l’isola la più meridionale, la terza per grandezza e popolazione delle isole Ionie. Dista 8,5 miglie marine dalla punta sud di Cefalonia, 9,5 miglia dal versante occidentale del Peloponneso e circa 300 km dalla capitale del Paese, Atene.
La sua posizione geografica permette al viaggiatore di visitare agevolmente le altre isole dello Ionio e non solo. Può fare un salto, per esempio, in Peloponneso ed andare a visitare, tra l’altro, l’antica Olimpia, dove si svolgevano gli antichi Giochi olimpici. Inoltre, da Zante è facile raggiungere altre grandi città del Paese grazie ad una fitta rete di collegamenti diretti (Patrasso, Atene, Salonicco). Isola ricca di contrasti, Zante è per lo più ricoperta da rilievi montuosi con un’alternanza di basse pinete e fertili vallate. La parte nord, est e sud dell’isola presenta numerose spiagge incantevoli. Il versante occidentale è caratterizzato da un litorale roccioso con rocce a strapiombo nelle quali si sono formate molte grotte marine come la stupenda Grotta Azzurra a nord ovest dell’isola. A Zante, il clima è mite, mediterraneo, con numerose precipitazioni e lunghe giornate di sole anche d’inverno. Il che, probabilmente, spiega la ricca vegetazione che cresce sull’isola in ogni stagione. Omero non la chiamava forse ‘υλήεσσα’ ossia coperta di vegetazione ed i veneziani Fior di Levante? Zante è anche un’isola con una discreta produzione agricola, distinguendosi soprattutto per la coltivazione dell’ulivo, degli agrumi e dell’uva, che produce i favolosi vini locali. In questi anni vi si è sviluppata una notevole attività imprenditoriale, segnatamente nel settore turistico, e nel settore delle ricerca storica, essendo stata Zante, per tanti anni, un crocevia di popoli e di civiltà.
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Marathonissi – Keri
Μakrì Jalò (spiaggia lunga)
Mizithres – Keri
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Tutela della natura Il Parco Nazionale Marino (sigla in greco Ε.Θ.Π.Ζ.) istituito con decreto presidenziale nel mese di dicembre 1999, è il primo del genere in Grecia. Amministrato da un Ente di gestione, è un vero modello per le altre aree protette del Paese in materia di applicazione delle misure amministrative. L’obiettivo maggiore del Parco è la protezione e la preservazione delle spiagge del golfo di Laganas dove la tartaruga marina Carette-caretta depone le uova. I sub-obiettivi del Parco includono la formazione – informazione ambientale, la sensibilizzazione del pubblico in materia di attività naturalistiche, la tutela del paesaggio naturale e culturale nonché lo sviluppo del turismo sulla base dei principi del turismo sostenibile. Nell’area del Parco Nazionale Marino, si incontrano popolazioni della foca mediterranea Monachus monachus, dune di sabbia, prati di Posidonia (Posidonia oceanica) ed ecosistemi costieri che ospitano centinaia di specie di flora e di fauna.
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Gerakas
Panagia Skopiotissa
Villaggi e spiagge Dei quarantaquattro villaggi di Zante, la maggior parte è stata valorizzata pur mantenendo il loro colore locale. Qui, infatti, il turismo si è sviluppato progressivamente e la sensibilità degli abitanti nei confronti dell’ambiente non ha permesso la costruzione di enormi edifici che, altrove, deturpano e soffocano le bellezze naturali del paesaggio. L’area offre piccole, medie e grandi strutture alberghiere che non rispondono solo alle moderne esigenze di comfort, ma in cui la premura del personale diventa vero senso dell’ospitalità.
Agios Sostis
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Argassi
Αrgassi – Gerakas – Porto Roma Partendo dal viale del lungomare in direzione di San Dionisio, incontriamo a circa 4 km il verdissimo villaggio di Argassi con la lunghissima spiaggia ed il mare cristallino. Quest’area è una delle più mondane di Zante, che offre una pennellata di intensa e animata vita notturna. L’intera zona è cosparsa di vecchie chiese e dei resti di un castello medievale, dal quale diparte un sentiero che porta alla cima del monte Skopos dove, secondo la mitologia, viveva la dea della caccia Artemide. Il tempio della dea sarebbe sorto sulla cima del monte, nella posizione occupata oggi dal monastero della Vergine Skopiotissa. Tornando sulla litoranea dopo aver superato il pittoresco villaggio di Xirokastelo, una strada sterrata porta alle fantastiche spiagge di Sekania e Dafni. Queste spiagge costituiscono l’habitat più importante per la riproduzione della tartaruga marina Caretta - Caretta e, a tale titolo, sono state dichiarate aree protette. Proseguendo verso la meta iniziale, a 11 km dalla città di Zante, si stende la bellissima spiaggia di Porto Zoro con le rocce all’estremità destra. La punta sinistra, di recente battezzata Rock with Flowers, è incorniciata da pittoresche taverne e stanze da affittare. Pochi chilometri più in là, si apre la spiaggia con acque basse di Banana considerata una delle spiagge migliori e più belle dell’isola, con i gigli bianchi marini che crescono sulla sabbia. Lo scorcio è davvero esotico.
Vassilikos
Lasciandoci alle spalle Vassilikos, giungiamo alla spiaggia di Gerakas situata all’estremità orientale della baia di Laganas. Anche Gerakas è un habitat per la riproduzione della tartaruga marina Caretta Caretta. A sud-ovest di Gerakas sorge l’isolotto privato di Pelouzo, sul quale sono ancora evidenti i resti di un monastero del passato. Al termine di questo itinerario incontriamo Porto Roma, una bellissima insenatura con una sabbia fantastica, mare cristallino ed un porticciolo dove possono attraccare barche ed imbarcazioni di piccole dimensioni. E’ adatto per gli appassionati di vela.
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Aghios Sostis – Laganas
Kalamaki
Zante - Kalamaki Laganas – Spiaggia del lago Keri - Μarathonissi Κeri - Agalas Seguendo la strada che porta all’aeroporto, precisamente a 8 km, sorge Kalamaki, altra stazione turistica di Zante. L’ampia spiaggia, con le alte rocce ad un’estremità, è ricoperta di dune. La sabbia è punteggiata da gigli bianchi marini che crescono numerosi in zona, conferendo una nota di esotismo al paesaggio. A sinistra della spiaggia, si drizzano imponenti rupi di gesso, le cosiddette Pietre di Gesso o Pietre Alte. Subito dopo, la strada porta alla stazione balneare più importante dell’isola, Laganas, che ha una delle spiagge di sabbia più lunga di Grecia, con ben 9 km. E’ l’area più affollata e frequentata di Zante. Sempre proseguendo, giungiamo alla bella spiaggia di Aghios Sostis ed a Porto Koukla con le piante che toccano letteralmente il mare.
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Korakonissi – Agalas
Keri
Ricordiamo che nella baia di Laganas vigono le misure adottate per la tutela della tartaruga di mare Caretta- Caretta. Guardando la bellissima spiaggia, ci diventa immediatamente chiaro il motivo per il quale persino le tartarughe preferiscono Laganas per deporre le uova. Lasciando alle spalle la baia di Laganas, partiamo in direzione ovest verso l’entroterra passando per Lithakia. Con una deviazione di 5 km in direzione di Agalas, dopo aver attraversato il paese con le pittoresche abitazioni in pietra, la strada porta alla grotta Damianou. Sul monte, sopra il burrone Avissos, si apre la cosiddetta Grotta umana, dove sarebbero state intrappolate 150 persone dai pirati.
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Limni Keri
Marathonisi
Marathia - Keri
Sulla strada verso Keri incontriamo la spiaggia di Limni Keriou. Ε’ l’abitato costiero di Zante con la spiaggia più bella e pittoresca, dirimpetto alla magica isola di Marathonissi. Il bel porticciolo di Limni Keriou era in antichità il porto di Zante, famosissimo per essere diventato il principale nodo commerciale dell’isola. Nella stessa area si puo visitare la Sorgente di Erodoto, nota già nell’antichità ed ancora attiva oggigiorno. Da qui partono le barche ed i caicchi che compiono piccole crociere alla scoperta della longeva tartaruga Caretta - Caretta, delle spiagge di Marathonissi, delle famose grotte di Keri con l’acqua turchese, nonché le splendide Volte di Marathia (la grande e la piccola), volte create dai faraglioni sotto ai quali passano le imbarcazioni. Sulla spiaggia di Marathia, i ciottoli e l’acqua profonda sono un vero incanto, regalando un gran senso di calma e di serenità.
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Mysithres – Keri Panagia Keriotissa
A soli 5 km più giù, in uno scenario verdissimo, sorge Keri con le case di pietra e le strette viuzze, da cui si gode una vista mozzafiato. Degna di interesse è la chiesa della Vergine Keriotissa con la splendida iconostasi. Ad 1,5 km in direzione del villaggio, a 200 metri dal burrone si erge il faro di Keri con vista sulle due enormi rupi bianche di Grande e Piccola Myzithra, che si drizzano ritte in mare al pari di piramidi.
Limni Keri
Un’altra curiosità del posto è il tramonto, uno dei più celebri in tutto lo Ionio, che si srotola dinanzi ai nostri occhi, con i colori del tramonto che si abbinano armoniosamente con le rocce a strapiombo ed il rosso tranquillo che si riflette in mare. A sud est si trova il punto più profondo del Bacino mediterraneo, il cosiddetto Pozzo di Oinousses, a circa 4.500 metri di profondità.
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Marathonissi
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Maries
Zante - Μacherado – Aghios Loon - Naufragio A soli 10 km ad ovest della città sorge Macherado, secondo villaggio di Zante per grandezza dopo Katastari. Degna d’interesse è la chiesa di Santa Maura costruita sullo schema di una semplice basilica. Essa spunta da lontano, tra i cipressi, con la torre veneziana del campanile, il cui tocco delle campane sarebbe il più melodioso di Grecia. La chiesa è stata distrutta da un grave incendio scoppiato agli inizi del 2006. Sono già iniziati i lavori di ricostruzione. A sud ovest, salendo verso il monte incontriamo il paesino di Aghios Nikolaos o Kiliomenos, a quota 480 metri, con lo splendido campanile di Aghios Nikolaos risalente al 1893 circa e le tipiche case tradizionali del XVI secolo. Tra Kiliomenos e Lagopodo si stende l’area battezzata Giardino delle Orchidacee dai botanici per la presenza di 42 varietà di orchidee. La vegetazione dell’area è fitta e stupenda. Pini, cipressi, lentischi, quercie kermes e cespugli di vario genere incantano e meravigliano l’escursionista. Lasciando alle spalle Aghios Nikolaos e prendendo a destra, andiamo in direzione di Aghios Leon con, dinanzi a noi, una vista stupenda sul mare. Un km prima sorgono i paesini montani di Louha e Giri, immersi nella vegetazione. L’architettura tradizionale di questi due paesi ricorda intensamente quella di Mani in Peloponneso, forse perché i primi abitanti dell’isola provenivano proprio da quella regione. Da Giri, la strada porta alla grotta inesplorata di Hagiotis ed alla Grotta Nera. Arrivati ad Aghios Leon, è da vedere l’omonima chiesetta, stupendo esempio di architettura popolare che usa la parte inferiore di un mulino a vento come campanile. Α sinistra, a 3 km di distanza, sorge Kampi, abitato arroccato sullo sperone ripido di Schiza. Da vedere, in zona, la necropoli micenea con le grotte scavate nella roccia. Dirimpetto sorge l’isola della Foca che deve il proprio nome alla somiglianza con la forma di quest’animale. Il paese Maries, situato subito dopo Exo Chora, deve il proprio nome a Maria Maddalena. Dalla sommità del monte Vrachionas, la vista panoramica che si estende fino a Cefalonia è semplicemente mozzafiato.
Ypapanti – Macherado
Kiliomeno
Louha
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Naufragio
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Porto Vromi
Ζante - Τsilivi - Αlykes – Grotta Azzurra Subito dopo, il più bel luogo dell’isola, il Naufragio, con la notissima e splendida spiaggia è pronto per sorprenderci. Con uno scenario unico, incorniciato da alte falesie, e l’abbinamento della vegetazione con la sabbia bianchissima che si perde nelle acque smeraldo dello Ionio, il Naufragio rappresenta una meta ideale per una romantica escursione notturna, nonostante la folla che spesso vi si accalca. Un paio di chilometri più giù troviamo la pittoresca baia chiusa di Porto Vromi, dov’è consigliabile noleggiare pedalo o barche per esplorare le grotte dei dintorni. Dal porticciolo partono corse frequenti per la spiaggia del Naufragio. L’escursione dura mezz’ora ed il capitano esegue fermate in molte grotte dove l’acqua è di un profondo blu e la sabbia bianca per chi volesse farsi una bella nuotata. Non dimenticare di prendere acqua da bere con sè. Prima della spiaggia del Naufragio, ce ne sono tante altre altrettanto idilliache, accessibili solo con la propria imbarcazione.
Xigia
Grotta Azzurra
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Tsilivi
Alykes
Dirigendosi verso Bochali, dopo 1km, la strada a destra porta alla collina di Strani quindi verso il promontorio, un’area verdeggiante scelta dai Signori per costruirvi le loro case di campagna. Nell’area sorge anche quella di Dionisio Solomòs, che assieme agli altri palazzi signorili, costituisce un vero tesoro dell’architettura di un tempo. Dirimpetto, sorge in mare l’isolotto di Bodi, una volta riunito alla terraferma da un ponticello. A sinistra troviamo il paese di Bochali ed il castello. Andando invece dritto, si va a Tsilivi, una delle spiagge più belle di Zante, con l’enorme spiaggia che attira molta gente. Dopo Tsilivi sorge il paese di Planos, meta ideale per belle nuotate dato che l’acqua vi è pulitissima, bassa e sicura. Tornando sulla strada centrale in direzione di Alykes, si incontrano strade che portano a piccole spiagge e calette in grado di rispondere ad ogni esigenza dell’escursionista: Ampoula, Pachiammos, Drossia, Psarrou e Ammoudi. Dopo 2 km, troviamo la spiaggia di Alikanas. Nell’ampia area dell’abitato, scavi eseguiti in zona hanno riportato alla luce una tomba con tholos e dei vasi. Sul promontorio di Aghis Kyriaki, troviamo l’omonima spiaggia, bellissima, con la sabbia finissima e, quindi, la nota ed incantevole Alykes. L’ampia distesa di sabbia ed il mare basso l’hanno trasformata in una delle spiagge più belle dell’isola. Dietro l’abitato si estendono le saline, estremamente importanti in passato per la vita economica dell’area. La strada a destra porta al paese di Orthonies. Seguendo la strada, a sinistra incontriamo Kato e Ano Volimes, paesi noti per gli stupendi tessuti ed i ricami. Dopo 9 km, incontriamo il porto di Aghios Nikolaos, da dove partono le imbarcazioni per andare a visitare la Grotta Azzurra e la nave per Cefalonia.
Strofadi A 45 km a sud ovest della città di Zante e a 78 km ad ovest del promontorio Katakolo del Peloponneso dirimpetto, spuntono dal mare due isolotti fuori mano, le Strofadi. Gli antichi le chiamavano le isole galleggianti ed avevano perfettamente ragione. Sembra, infatti, che galleggino sul mare. L’isola maggiore si chiama Stamfani e la minore, Arpihya. I due isolotti sono collegati da una lingua di terra. A Stamfani sorgono un faro ed il monastero della Trasfigurazione o della Vergine Pantohara, edificato nel 1241 durante l’impero bizantino. E’ stato in questo Monastero che visse da monaco San Dionisio, il patrono dell’isola di Zante. Splendido ed imponente, il monastero ha tutte le caratteristiche di una fortezza medievale con le mura di oltre 25 metri, probabilmente per difendersi contro le incursioni dei pirati.
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La città di Zante Capoluogo e porto dell’isola, Zante si allunga sulle pendici di un colle dominato da un castello veneziano. Sono stati conservati molti edifici e residenze signorili, dal caratteristico color ocra, con logge e portici veneziani. Da visitare assolutamente il monastero di San Dionisio con le reliquie del Santo, lo splendido Museo di arte ecclesiastica del monastero nonché i vari musei della città. L’area di Bochali, sottostante il castello, avvince il viaggiatore con le strette e calme viuzze e le vecchie abitazioni i cui cortili crollano sotto le buganvillee, i tipici kafeneion ed i ristoranti da cui si liberano le note della vecchia musica zantiota. Sopra a Boccali, sorge imponente un castello veneziano con una splendida vista panoramica verso l’odierna città di Zante e lo Ionio. La collina di Strani che ispirò il poeta Dionisio Solomòs per il componimento dell’Inno Nazionale, Bochali con il castello veneziano e la splendida vista panoramica verso la città moderna di Zante e lo Ionio, sono letteralmente un incanto. Una breve passeggiata nelle strade della città convince subito che essa ha inteso conservare lo stile che la caratterizzava prima del terribile terremoto del 1953 non solo negli edifici ma anche nell’assetto urbano. A Zante, tutto esprime una nostalgia, una nota di romanticismo. Le graziose piazzette dell’isola, la piazza Dionisio Solomòs e quella di San Marco, il lungomare di Strata Marina, la vecchia piazza Rouga e l’odierna via Alessandro Roma, tutto rimanda ad altri tempi. Non mancate di fare una passeggiata a Stràta Marina (ossia il lungomare K. Lomvardou), cuore commerciale della città con le graziose volte, in via Alessandro Roma e nella frequentatissima piazza centrale lastricata di San Marco.
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La città di Zante
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I musei di Zante Museo bizantino
Museo di Solomos
Il museo bizantino Il museo bizantino di Zante è situato nella piazza D. Solomos. Dopo l’ingresso, prendendo a destra si sale al piano superiore che si puo percorrere su tutta la lunghezza dell’edificio prima di ridiscendere a pianterreno. Il museo ospita una ricca collezione di icone portatili e presenta una vera panoramica della pittura religiosa dall’epoca bizantina al XIX secolo, con un migliaio di immagini sacre postbizantine e di arte locale. Due stanze sono adibite all’esposizione di opere di artisti come Damaskinou, Tzane, Kallerghis, Doxaras, Koutouzis e Tsonis. Le opere più vecchie del museo sono, in genere tipici esempi dell’arte bizantina ma quelle di Panyotis Doxaras (1622-1700), che aveva studiato a Venezia, appartengono alla corrente naturalistica della Scuola settinsulare. Nikolaos, figlio di Doxaras, torna alla tradizione occidentale come d’altronde Nikolaos Koutouzis (1741-1813), le cui opere si possono ammirare nel museo e nella chiesa di San Dionisio. Il museo ospita le iconostasi della chiesa Pantokratoras, della chiesa di San Demetrio e l’esterno della chiesa di Sant’Andrea di Volimes. Nel museo sono inoltre conservate sculture e statue di epoca ellenistica e bizantina. (Tel. (+30) 26950 42714).
Il museo di Solomos
Museo navale
Il museo di Solomos è situato nella suggestiva piazzetta di San Marco. A pianterreno sono custodite le tombe monumentali di Dionisio Solomos (1798-1857) e dell’altro sommo poeta zantiota, Andreas Kalvos (1792-1869). All’ingresso è esposto un pezzo della quercia kermes all’ombra della quale, sulla collina di Strani, il Solomos avrebbe trovato l’ispirazione per comporre il suo Inno alla Libertà - che diventerà poi l’Inno nazionale greco – ed i Liberi assediati del maggio 1823. (Tel. (+30) 26950 48982).
Il museo navale Mylonas Il museo navale Mylonas si trova a Tsilivi (5 km da Zante). Riproduce – è l’unico museo greco a farlo – nella pinacoteca – che ha ricevuto numerosi riconoscimenti – un preciso ritratto della storia nautica nazionale. Vanta di essere l’unico museo al mondo a mostrare i diversi modelli di navi dal medioevo sino alla disfatta dell’impero bizantino, coprendo un arco di 4000 anni. All’interno, infine, degni di nota sono gli accessori appartenenti alle più famose navi greche, i costumi nautici, i libri di bordo e le fotografie d’epoca. (Tel. (+30) 26950 42436)
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Museo della civiltà agricola
Museo della civiltà agricola di Verzagio Istituito nel 1998 nel piccolo villaggio di Pigadakia, sotto la municipalità di Alykes, il museo della civiltà agricola Verzagio esibisce la storia agricola e culturale di un tipico villaggio della campagna zacintese, con rari oggetti raccolti in tutta l’isola, di cui molti risalenti al XVI secolo (Tel. (+30) 26950 84077)
Μuseo di storia naturale di Chelmi Il museo di storia naturale di Chelmi si trova ad Aghia Marina, grazioso villaggio nell’entroterra dell’isola con una stupenda vista panoramica verso la città ed il golfo di Laganas. Espone preziose collezioni con oltre 500 campioni del mondo naturale (uccelli, pesci, crostacei provenienti dai sette mari del pianeta, piante ed animali ormai scomparsi, pietre e minerali. (Tel. (+30) 26950 6504)
Μuseo Chelmi
Museo ecclesiastico
Museo ecclesiastico Al pianterreno rialzato della nuova ala, inaugurata il 12 novembre 2000, è stato allestito il nuovo museo – sagrestia del santo monastero delle Strofadi e di San Dionisio. Il museo, luogo per eccellenza di cultura e di memoria storica, espone icone ed altri cimeli dell’arte cristiana provenienti soprattutto dal Monastero delle Strofadi. (Tel. (+30) 26950 48203)
Residenza Roma Una dimora, una famiglia, una storia di quattro secoli legata a Zante, alla Repubblica settinsulare, alla Grecia. Ha aperto le porte al pubblico per ricordare ai più vecchi e mostrare ai più giovani il vuoto lasciato dal terribile terremoto del 1953. Il visitatore ha la possibilità di vedere con i propri occhi – non tramite racconti – e, quindi, di capire meglio cosa hanno lasciato una società ed un’epoca che tanto hanno contribuito – a tutti i livelli – alla formazione di un moderno ellenismo oggi ormai sparito. (Tel. (+30) 26950 28381)
Residenza Roma
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Parco marino nazionale Parco marino nazionale – Centro tematico della tartaruga marina Al fine di informare completamente i visitatori relativamente alla tartaruga Caretta caretta ed agli importanti ecosistemi del golfo di Laganas, è stato aperto nell’area di Dafni Vassilikou un Centro tematico della tartaruga marina. Grazie all’uso di multimedia e all’assistenza di ecoguide specializzate, grandi e piccoli hanno la possibilità di ‘viaggiare’ nell’universo del Parco marino nazionale di Zante. (Tel. (+30) 26950 29870-2)
Parco lapideo di Askos Unico del genere in Grecia, questo parco naturale della fauna e della flora, aperto al pubblico, copre 50 ettari dove sono concentrate non solo l’intera flora e fauna dell’isola ma anche varie specie di alberi e di animali provenienti da altre parti del pianeta (come ad esempio cervi, lama, pony, cincillà). L’area del parco è diventata zona protetta che rappresenta un habitat eccezionale ed
La bandiera più grande del mondo
unico per l’isola con 200.000 alberi, piante e cespugli di 120 specie diverse, 1.500 animali circa (di 45 specie diverse), chilometri di tipiche viuzze con sistemazione pavimentale lapidea, viottoli lastricati e vari paramenti lapidei in assoluta armonia con l’ambiente circostante. (Tel. (+30) 26950 29870-2)
La bandiera più grande del mondo All’estremità sud ovest dell’isola, vicinissimo al faro di Keri, sugli isolotti di Mizithres è stata fissata un’asta alta 50 metri sulla quale sventola la bandiera più grande del mondo (su asta) entrata nel libro Guiness nel 20-05-2007. Visibile a distanza di 20 miglia, con un drappo di 670 metri quadrati, sventola i colori nazionali blu e bianco con, sullo sfondo, l’azzurro del cielo, il verde dell’area di Keri ed il tranquillo – talvolta scatenato - Ionio. Per il fruscio dell’enorme drappo che ispira soggezione, ecco un altro motivo di visitare il versante occidentale di Zante.
Parco lapideo di Askos
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Μonumenti I monumenti che commemorano la storia e la cultura di un luogo non potevano certo costituire un’eccezione a Zante. La statua di D. Solomòs nell’omonima piazzetta e quella raffigurante la Gloria che risponde ai versi del poeta nazionale greco, il busto del Foscolo, poeta nazionale italiano, le stele a ricordo della Filiki Eteria (società segreta costituita nel 1816 per promuovere la liberazione della Grecia dai Turchi) e degli scritti di Andreas Kalvos sono lì per informare, ricordare e soprattutto invitare ad imitare.
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Chiese Particolarmente degne d’interesse sono le vecchie chiese di Zante rimaste in piedi dopo il terribile terremoto del 1953 ed, in seguito, restaurate. La più importante è la chiesa del patrono dell’isola, San Dionisio, situata nel centro città, dove sono custodite le reliquie del Santo. Nella chiesa è stato allestito l’eccezionale museo ecclesiastico. La chiesa di San Nicola Kiliomenou nell’omonimo paesino, il monastero della Vergine Spiliotissa (della Grotta) ad Orthonies, il monastero della Beatissima ed il monastero di San Giorgio delle Rocce oltre al monastero della Madonna, la chiesa di Santa Maura e di Ypapanti a Macherado, il monastero della Madonna Anafonitria, la chiesa della Vergine Keriotissa a Keri, sono alcune delle chiese che rivestono un particolare interesse architettonico.
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Profumo di Mediterraneo Cosa rende la cucina di queste isole cosi diversa da quella del resto della Grecia ? Senz’altro le abitudini locali, le vicende storiche, le possibilità economiche e gli ingredienti disponibili sul posto. Ma è soprattutto il fatto che la cucina settinsulare è mediterranea nei fatti, usando olio di oliva rigorosamente extra vergine e tanto aglio per combattere l’acidità del pomodoro e del limone oltre a preferire le erbe aromatiche alle spezie piccanti. Zante è ricchissima in oliveti. Il suo olio è uno dei più saporiti di Grecia. Le ricette zacintesi, che non cambiano molto, fanno quindi un uso abbondante di quest’olio e dell’aglio, che puo essere pesante per alcuni stomaci. Qui, il piatto ‘nazionale’ si chiama ‘Sartsa’, è preparato con carne di manzo o di vitello messo in casseruola con pomodoro, aglio, formaggio ladotiro ed un pizzico di origano. Un altro piatto preso dalla tipica tradizione zacintese è chiamato ‘Skordostoupi’. Si prepara con melanzane e tantissimo aglio. Altre specialità di Zante sono il formaggio locale ladotiro, formaggio piccante prodotto con latte di pecora conservato in giare di terracotta colme d’olio nonché il formaggio mizithra salato oppure no. Quest’ultimo formaggio lo si mangia accompagnate da miele o zucchero. Noto è il pane fatto in casa ed i dolci come il mandorlato – Zante è considerata la patria del mandorlato -, preparato con albumi d’uova, mandorle torrefatte, miele o zucchero ed il pasteli, barrette dolci dell’antica tradizione greca preparate con sesamo, miele e mandorle.
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Strade Posti di guardia Segnaletica zona marina Confini del Parco marino nazionale di Zante Αeroporto Superficie terrestre del Parco marino nazionale di Zante Abitati Area di tutela assoluta Area di turismo controllato Area di sviluppo ecologico Area di tutela della natura Paesaggi protetti Superficie in mare del Parco marino nazionale di Zante (Ia) Area marina Α Area marina B Area marina C Comuni Circoscrizioni comunali Confini dei Comuni
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Come arrivare In aereo Zante è collegata con l’aeroporto di Atene El. Venizelos da voli quotidiani della durata di 45 minuti. E’ altresi collegata con Cefalonia, Corfù e Salonicco per tutto l’arco dell’anno con 3 voli settimanali. Zante è collegata con numerose città europee da voli internazionali charter durante la stagione turistica (aprile - ottobre). L’aeroporto di Zante dista 4 km dalla città ed è collegata con questa da un’ottima rete stradale. Per strada Con corse quotidiane in pullman eseguite dalla società KTEL Zante (azienda locale di trasporti) l’isola è collegata con Patrasso, Corinto, Atene. Tre volte la settimana, i pullman la collegano con Nafpaktos, Amfissa, Almyro, Larissa, Salonicco. Da segnalare che, da Zante, è facilissimo raggiungere l’antica Olimpia. Per mare Via mare, Zante è collegata con Kyllini (sulla sponda dirimpetto del Peloponneso) ogni ora nei mesi estivi e cinque volte al giorno negli altri periodi dell’anno. Zante è, inoltre, collegata con Cefalonia da corse giornaliere e con l’Italia durante i mesi estivi.
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