Anno3 Numero0 www.voxpopuli.info
VOX POPULI
Mensile gratuito di politica, attualità, cultura
Non sempre i ribelli possono cambiare il mondo. Ma mai il mondo potrà cambiare i ribelli Alain De Benoist
Dove eravamo rimasti?... Dopo qualche mese di assenza, torniamo a scrivere e a dar nuova vita a Vox Populi, un progetto ancora lontano dalla sua fine. A PAGINA 2
SALERNO
VAI A FARE IN VOX
Mercatello: zona franca
Università di Salerno: dove il caos regna sovrano
Parchi nel degrado, con alberi da potare e aiuole incolte. Dopo la segnalazione di un lettore, ci siamo recati in zona ad abbiamo raccolto alcune dichiarazioni dei residenti. A PAGINA 2
Pubblichiamo lo sfogo di Fabrizia. A PAGINA 4
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L’EDITORIALE
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Dopo qualche mese di assenza, torniamo a
Dove eravamo rimasti?...
scrivere e a dar nuova vita a Vox Populi, un progetto ancora lontano dalla sua fine DI ANTONIO
Q
uando lo scorso maggio, come sempre prima della pausa estiva, abbiamo dovuto scrivere il pezzo di chiusura, rassegnandoci ad una liturgia in voga nelle redazioni dei giornali “seri”, vi salutammo con un articolo il cui senso era “addio, anzi arrivederci”. Abbiamo mantenuto la parola e siamo tornati. Siamo tornati per due motivi. Primo: con il cuore non abbiamo mai abbandonato questo progetto. Secondo. Riteniamo che questo progetto debba ancora esaurirsi. Non è stato e non sarà facile ma oseremo provarci. Quindi eccoci qui con la voglia di affrontare le battaglie che si annunciano nei prossimi mesi. Presumo sappiate da che parte stiamo, la solita. Non saremo capaci
di essere diversi da come siamo, insofferenti però ad ogni ordine di scuderia. Questo foglio è di parte, ma libero. Ci manca la stoffa dei cortigiani e, proprio per questo, diamo fastidio a chi ci crede dei fanatici ma, almeno speriamo, abbiamo il rispetto di chi si aspetta da noi solo il conforto nelle proprie opinioni. Un mensile come questo ha il dovere, a nostro avviso, di
Siamo tornati per due motivi. Primo: con il cuore non abbiamo mai abbandonato questo progetto. Secondo. Riteniamo che questo progetto debba ancora esaurirsi
intercettare gli umori dei lettori e dargli spazio sulle proprie pagine. Questo faremo già da questo numero: basta leggere l’articolo qui in basso e quello a pagina 4. Qualche settimana fa si è dato spazio ad una manifestazione sulla libertà di stampa. Noi, invece, attendiamo al varco. Intanto osserviamo per capire di quanta libertà potrà godere questo giornale: non vorremo più scrivere di distribuzioni boicottate. Anche sapendo, tristemente, che ne riparleremo. Intanto mi permetto di ringraziare la redazione, ovvero quegli amici che mi sono rimasti accanto conviti della bontà di questo progetto, ed i lettori che sceglieranno di lottare con noi contro i conformismi di ogni specie.
SALERNO Le vostre segnalazioni
MERCATELLO: zona franca
«R
ientrando a casa mi sembra di andare a Belgrado». Questo è quanto ci dice, tra il serio e il faceto, Giovanni, uno studente che ha preso casa a Mercatello, uno dei quartieri di Salerno. Forse Giovanni esagera un po’, anche per ironia. Di certo la zona, il lungomare in particolare, non è in splendide condizioni. COSA CI DICONO I RESIDENTI Parchi nel degrado, con alberi da potare e aiuole incolte. Quando ci rechiamo per scattare qualche foto, Maria, una signora che si accorge del nostro fare non proprio da
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turisti, ci ferma e ci dice «Scrivete per qualche giornale? Ed allora ditelo che qui è uno schifo! Colpa anche dell’inciviltà delle persone, ma il Comune ci ha abbandonato». Il malumore è evidente, tant’è che avvicinando un’altra signora, questa ci racconta che «mancano i controlli, sia di giorno che di notte. Questo lungomare è zona franca: tutto è lasciato all’incuria, tutto è abbandonato».
essere la porta sulla litoranea orientale, il “nuovo corso Vittorio Emanuele del 2000”, rimasto tale solo per il Sindaco. Ed ora che ai progetti si sostituisce la realtà, resta il degrado di una zona che potrebbe essere una «degna alternativa al passeggio del centro, più caotico e disordinato», come dice un commerciante della zona. GUARDA LE FOTO collegati a voxpopuli.info
I PROGETTI (NAUFRAGATI) PER LA ZONA Caso strano quello di Mercatello, INVIA LA TUA SEGNALAZIONE quartiere non proprio periferico email:
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UOMINI d’onore...? Ma è la donna ad essere vittima.
Uccidere
per
onore:
da
Occidente ad Oriente storie simili. Con delle differenze. DI ALESSIA
F
atti che indignano, offendono il genere umano: l’ultimo solo pochi giorni fa, il 15 settembre, Saana Dafani,18 anni, veniva accoltellata dal padre che non accettava la relazione della figlia con un italiano di fede cattolica, relazione che avrebbe gettato disonore sulla famiglia. L’ennesimo caso di una lunga serie di ”delitti d’onore”; la stessa sorte era toccata a Hina Salem, sgozzata dopo un consiglio di famiglia perché aveva scelto di vivere all’occidentale, rifiutando, tra l’altro un matrimonio combinato dalla famiglia a Brescia nel 2006. Ancora in Afghanistan, una ragazzina viene sventrata dalla madre al fine di estrarre il feto di cinque mesi che portava in grembo, frutto di uno stupro: è accaduto a Gennaio 2009. La sharia (Legge Islamica o Legge di Dio ancor’oggi vigente in tante nazioni musulmane) infatti, ammette qualsiasi atrocità pur di lavare il disonore della famiglia.
IL DELITTO D’ONORE... D’altra parte, in Italia, qualcosa di similare è accaduto fino agli anni ’70 poiché nel vecchio codice penale, il delitto passionale oppure il delitto d’onore erano considerati attenuanti rispetto alle fattispecie di omicidio per altri motivi; le pene, cioè, previste per chi ammazzava moglie, figlia o sorella per “difendere l’onor suo o della famiglia” erano più lievi. Questa “barbarie giuridica” è stata superata solo nell’ agosto 1981 con la legge n 442 che ha soppresso definitivamente la rilevanza penale per i reati contro la persona. Il cosiddetto “honour killing” è,
tuttavia, una piaga che tacitamente si consuma ancor’oggi come già detto, nei paesi mediorientali ma non solo. Le Nazioni unite segnalano casi di delitto d’onore in Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Siria, Yemen, Iraq, Turchia ma anche in Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti e Canada. Ma in che modo una donna può macchiare di disonore la famiglia e dunque può aspettarsi di essere trucidata? In molti modi: lasciando scoperto un lembo di pelle, rifiut ando un matrimonio combinato, essendo vittima di uno stupro, chiedendo il divorzio e
Il cosiddetto “honour killing” è, tuttavia, una piaga che tacitamente si consuma ancor’oggi come già detto, nei paesi mediorientali ma non solo. naturalmente commettendo adulterio. Ma basta il vago sospetto che una donna si comporti in maniera “indecorosa” per far scattare la condanna a morte. Statistiche forzatamente incomplete p e r ché ba sat e su fo nt i giornalistiche, parlano di 5000 donne che vengono uccise ogni anno perché colpevoli di disonore;
sono almeno il doppio se si pensa che la maggioranza di questi delitti viene camuffata da incidente domestico o suicidio. ...E QUELLO PER RELIGIONE Fino a quando ad ammazzare è il marito geloso e maschilista,allora forse è possibile fargli comprendere lo sbaglio ma quando il carnefice, il prepotente agisce nell’obbedienza a precise regole religiose(“ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele” sura 4 versetti 17-34,versi per alcuni da interpretare ma chiari a mio avviso) allora cercare di redimerlo sarebbe come rimbalzare contro un muro di gomma. E’ per questo che il delitto d’onore necessita di risposte che non possono esaurirsi in appelli alla crescita culturale e al superamento degli antichi pregiudizi sul ruolo della donna. Occorre, dunque, una forte presa di posizione a livello politico quantomeno per garantire che tali orrori non si verifichino in Italia; perché integrazione non vuol dire “omologazione”, siamo d’accordo, ma se intendiamo l’omologazione dei doveri e dei diritti delle donne arabe a quelle italiane, allora che omologazione sia. Commenta su voxpopuli.info
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Università di SALERNO.
Pubblichiamo
lo
Dove il caos regna sovrano.
prese con l’Unisa.
sfogo
di
Fabrizia, una studentessa alle
R
iceviamo e pubblichiamo l’email di Fabrizia, che ha deciso di denunciare una situazione in cui si trovano molti altri studenti dell’Unisa.
IL PROBLEMA La domanda che mi sto ancora ponendo è: «come ho fatto a scegliere di venire a studiare proprio a Salerno»… Frequento la Facoltà di Economia e Marketing (indirizzo che ormai non esiste più) da ormai 5 anni e fino all’anno scorso le cose andavano bene. Quest’anno mi presento in segreteria studenti per cambiare la mia iscrizione dell’anno scorso (iscrizione part-time a 42 c.f.u.) con l’iscrizione a 30 c.f.u. e, con mia grande sorpresa, scopro che l’iscrizione part-time non esiste più… «non esiste più? E perché mai?» Chiedo io. La risposta sapete qual è stata? «Perché così si incentivano gli studenti a laurearsi in tempo, riducendo i fuori corso». Ma secondo voi è così che si incentivano gli studenti a non arrivare fuori corso? Parliamo del mio caso: ragazza lavoratrice parttime che paga l’università con il suo stipendio, a 2 esami dalla laurea che deve pagare l’intera rata annuale e non solo per i crediti di quei due esami?! Sono allibita. E sono ancora più allibita se ripenso al fatto che tramite il regolamento che è stato approvato (oltretutto anche dai rappresentanti degli studenti – che cosa o chi hanno rappresentato non lo so-) sono state tolte anche le sessioni straordinarie di dicembre che davano la possibilità agli studenti fuori corso di sostenere esami per cercare di ridurre il tempo di permanenza all’interno
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dell’Università. LE CHIAMANO INNOVAZIONI... A loro dire 2 “cose” sono state approvate per far sì di non avere troppi fuori corso nell’Università, ma io penso che invece di andare avanti si torna indietro. Ho vissuto a Torino fino a 5 anni fa e sono rimasta in contatto con molti ragazzi con cui andavo a scuola e che hanno proseguito come me gli studi (con l’unica differenza che loro stanno al Politecnico di Torino n.d.a.). Lì c’è un’altra mentalità, una mentalità proiettata al lavoro, una mentalità che anzi fa conciliare lavoro e studio. Lì è permessa l’iscrizione part-time anche al primo anno, perché lavorando è indubbio il fatto che non si possono seguire i corsi e quindi sostenere esami come uno studente qualunque. Quindi, ad esempio, io sono una segretaria che lavora 8 ore al giorno ma voglio
sono ancora più allibita se ripenso al fatto che tramite il regolamento che è stato approvato (oltretutto anche dai rappresentanti degli studenti – che cosa o chi hanno rappresentato non lo so-) sono state tolte anche le sessioni straordinarie di dicembre
laurearmi, vado in facoltà e decido di iscrivermi all’anno accademico solo per 3 esami (25 crediti ad esempio) e pago solo per quei crediti; mi laureerò più tardi dei corsisti, ma intanto lavoro, e comunque sono affari miei! Allora è giusto secondo voi approvare dei regolamenti che penalizzino gli studenti che lavorano perché non gli permettano di lavorare mentre si studia, questo solo perché si arriva ad essere fuori corso e quindi a pagare tasse intere quando mancano, come nel mio caso, pochi esami alla laurea e a non permettere di laurearsi più velocemente togliendo la sessione straordinaria di Dicembre? Io penso che se proprio volevano fare questa grande “innovazione” dovevano attuarla solo per gli studenti immatricolati quest’anno, così incentivavano loro a laurearsi in tempo, per noi già fuori corso dovevano attenersi alle regole precedenti per farci andare via il prima possibile… o no?! VAI A FARE IN VOX Chiunque abbia una storia da raccontare, un personaggio da farci conoscere, un problema da denunciare; insomma per chiunque abbia qualcosa da dire può spedirci il suo articolo che provvederemo a pubblicare. email:
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ATTUALITÀ
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Influenza A. E allora? DI PIETRO
L’influenza H1N1, più comunemente nota come “suina” è una malattia respiratoria dei maiali causata da un virus influenzale di tipo A che tende a colpire i suini con una certa regolarità ma che colpisce raramente gli essere umani. Nell’aprile 2009 in Messico scoppiano alcuni casi di contagio di esseri umani e la trasmissibilità del virus da uomo ad uomo. Da quella data il panico generale! Scoppiano casi in tutto il mondo e la popolazione avverte la malattia come l’arrivo della nuova peste! I media sempre a caccia di notizie sconvolgenti dominano l’informazione con sparuti casi di influenza. Ma chi ci guadagna da questa situazione di caos sanitario? Chi trae profitto da questa emergenza sanitaria? Beh basta farsi due conti semplicissimi. Tenendo ben presente che è compito delle Nazioni tutelare la
INFLUENZA A: QUALI RISCHI Che cos’è l’influenza suina? Una malattia respiratoria causata da un virus influenzale di tipo A (H1N1). È molto contagiosa ma la mortalità è bassa (1-4 per cento). Come passa all’uomo? Il contagio avviene in genere da animale infetto a uomo. Sono stati registrati casi di contagio da uomo a uomo ma in numero limitato A chi posso chiedere informazioni? Il ministero del Welfare ha istituito un numero telefonico, il 1500 al quale rispondono dalle 8 alle 20.
salute dei cittadini, questi ultimi cosa f a n n o ? Comprano o commissionano la fabbricazione dei vaccini c o n t r o l’influenza. Dunque un diretto introito pecuniario va di sicuro alle c a s e farmaceutiche e ai complessi ad esse collegate, quindi un business per quanto possa essere limitato rimane comunque consistente. Ma se da un lato ci sono i precursori dell’apocalisse epidemica da un altro lato sorgono voci di contraffazione sui vaccini contro l’H1N1! Nano particelle contenute nei vaccini causerebbero addirittura il decesso del paziente! Quindi a chi
dare retta? Di chi fidarsi? Una risposta precisa da profano in materia medica non ve la posso dare, ma di certo credo che la cosa migliore è dare retta al proprio buon senso, cercando di assumere cibi nutrienti e tenendo presenti le basilari precauzioni sanitarie. Perché più di cura dovremmo parlare di Prevenzione.
Depressione: di cosa parliamo? DI ALESSANDRO
Serre, piccolo comune del salernitano: un uomo di 47 anni, ex agente della Polizia Penitenziaria, uccide a colpi di fucile i suoi genitori, l’affezionatissimo cane e poi si toglie la vita. L’uomo soffriva da molto tempo di depressione. Neanche una settimana prima, in una cittadina alle porte di Bologna, una donna di 36 anni annega i suoi due figli per poi uccidersi gettandosi dalla terrazza. Anche la donna in questione era affetta da disturbi depressivi. Ma cos’è la depressione? La psicologia e la psichiatria dividono gli episodi depressivi in diversi gruppi tra i quali, in termini di gravità, spicca il “disturbo
depressivo maggiore”. Esso è un disturbo dell’umore persistente per almeno due settimane durante il quale è presente flessione dell’umore e perdita di interesse o di piacere per quasi tutte le attività. Ma perché un depresso commette un omicidio? Thomas Haenel, psichiatra e professore all’Università di Basilea fa notare che i fattori precipitanti che si ritrovano nei casi di omicidio-suicidio siano simili a quelli che troviamo nei casi di singolo suicidio: malattia fisica, isolamento. Il depresso è pervaso da senso di colpa e inadeguatezza per cui ha paura della solitudine scaturita da un immaginato abbandono da parte del prossimo. L’omicidio dei propri familiari,
quindi, è spesso legato al portare con sé, nel proprio annullamento, le persone amate. E’ doveroso, tuttavia, precisare che l’agire criminale, pur avendo un grosso impatto mediatico, è pur sempre un caso estremo nella grande varietà di derive del disturbo depressivo: i pazienti depressi sono di solito persone estremamente miti le quali, il più delle volte, sono vittime e non carnefici della società che li circonda. Come ogni fenomeno anche la depressione può e deve essere contrastata attraverso metodi scientifici ed una corretta informazione al riguardo, evitando allarmismi ed eventuali abusi del termine.
VOXPOPULI # Anno3 Numero0 5
AL CINEMA DISTRICT 9: SBARCANO GLI ALIENI ED I TERRESTRI GLI VIETANO IL BUS. DI ALESSANDRO
Di extraterrestri al cinema ne abbiamo visti tanti; da quelli suscettibili al raffreddore de la Guerra dei Mondi ai simpatici cefalopodi di Men in Black, passando per gli alieni buoni di Cocoon e Incontri ravvicinati del terzo tipo ed i cattivissimi di Indipendence Day. Se poi aggiungiamo gli sconfinamenti televisivi in serie come X-Files, Visitors, Roswell e persino il cartoon Futurama ed una commedia di Pippo Franco del 1980 possiamo ammettere che il “marziano” ce lo siamo gustato in tutte le salse. Doveva proprio essere cosciente di questa speculazione fantascientifica il bravo Neill Blomkamp, regista della pellicola, quando ha deciso di sperimentare al botteghino una nuova figura aliena: l’immigrato spaziale clandestino. Stiamo parlando di District 9, opera prima del sopra citato cineasta Neozelandese prodotta nientedimeno che da Peter Jackson (Il Signore degli Anelli, King Kong), piccolo capolavoro che si è
guadagnato quattro stellette su cinque sul severissimo sito MyMovies. Il film in questione sfrutta l’universo fantascientifico solo in apparenza. Esso, infatti, nasconde tematiche ben più attuali e presenti di un’ipotetica invasione extraterrestre. La gigantesca astronave non si ferma nei cieli di megalopoli occidentali quali New York, Londra o Chicago bensì sulle baraccopoli di una Johannesburg in pieno regime di apartheid. Ed è proprio in questo clima di segregazione razziale che si trovano a vivere i visitatori, anche e soprattutto dopo 20 anni di permanenza. Accerchiati e controllati a vista da un’elite governativa gli alieni non possono muoversi al di fuori dell’area denominata distretto-9, omaggio al tristemente famoso District-4 del Sudafrica pre Mandeliano. Metà film e metà mockumentary (falso documentario), strizzando gli occhi alla commedia splatter ed a Franz Kafka, District-9 è un godibilissimo intrattenimento “impegnato”. Dopo averlo visto potremmo riflettere che a volte l’alieno non viene necessariamente dall’altra parte della galassia; è più probabile che egli venga dall’altra parte del mare.
NON È VERO. MA CI CREDO (?)
L’OROSCOPO di Vox Populi. BILANCIA ARIETE Nello studio procedi alla grande, hai successo. La partenza lenta non deve spaventarti: le In amore? Qualche scaramuccia agita i stelle sono generose. Strada facendo recuperi. SCORPIONE sentimenti, i rapporti col partner. L’amore in molte unioni è litigarello, ma l’eros TORO Nello studio hai successo. L’amore ti coccola, è da goleador. SAGITTARIO l’eros è appagante. La staffetta astrale fa il tira e molla, ma col GEMELLI passare dei giorni stelle positive di Studio e denaro sono protetti dalle stelle. L’amore parte in sordina, ma strada facendo proteggono. Guarda avanti, comunque vada caschi in piedi. recupera. CAPRICORNO CANCRO La staffetta planetaria mette alla prova la tua La famiglia ed i sentimenti per alcuni traballano. Vanno bene lo studio e il denaro. abilità ma te la cavi bene e ti metti in luce. ACQUARIO LEONE Procedi spedito, ma alza la guardia, perché Novità a tutto campo per chi vuole qualche pianeta ti fa piccoli dispetti. innamorarsi. PESCI VERGINE Procedi spedito: nello studio sei protetto da Il successo è a portata di mano: nello studio stelle generose. La gelosia scatena dubbi, ma procedi, sul piano economico la situazione in fondo anche questo è amore! migliora. L’amore? Una chicca per tutti.
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ad alto rischio sismico. LA RIFLESSIONE Ma che senso ha il Nobel all'uomo più Su 300 fabbricati censiti a Salerno dalla Protezione civile 190 sono vulnerabili. potente del mondo? L’INCHIESTA L’APPROFONDIMENTO Salerno, scuole, ospedali e uffici: due su tre Storie di ordinario sfruttamento in Cina.