PREPARATIVI DI GUERRA Quando egli se ne andò, dopo aver corso pericolo ed essere stato umiliato, studiò il modo di non essere mai più sotto il fratello, ma di regnare al suo posto: la madre parisatide prteggiava x ciro, pichè lo amava più del regnante artaserse. Chiunque degli invitati del re giungeva da lui, li rimandava tutti trattandoli in modo che fossero + amici a lui che al re. Inoltre dei barbari che stanno presso di lui si preoccupava che fossero abili nel combattere e che fossero ben disposti verso di lui. Radunava poi l'esercito greco quanto più segretamente poteva, per sorprendere il re più preparato possibile. I GIGANTI Ma la terra, adirandosi a causa dei Titani, generò da Urano i giganti invincibili sia x la grandezza dei corpi, sia imbattibili per la forza; questi apparivano spaventosi per le sembianze, poichè avevano una folta capigliatura dal capo e dalle guance; avevano anche per piedi squame di serpenti. Erano nati, come alcuni dicono, a Flegra; secondo altri a Pallene; ma scagliavano pietre verso il cielo, e querce incendiate; fra tutti si distinguevano porfirione e alcioneo, il quale era anche immortale, se combatteva nella terra nella quale era nato. PROMETEO E IL DONO DEL FUOCO Prometeo plasmava gli uomini dall'acqua e dalla terra e donava loro anche il fuoco, di nascosto da Zeus celandolo dentro una canna, ma quando Zeus se ne accorgeva, ordinava a efesto di inchiodare al monte Caucaso il suo corpo; ma questo è un monte Scitico. Prometeo riamaneva inchiodato a questo per molti anni; ogni giorno un'aquila gli divorava i lobi del fegato che ricresceva durante la notte. Così Prometeo pativa la sua pena per il furto del fuoco, finchè eracle successivamente lo liberava.
30 Maggio 2008 Interrogazione brillante, con domande ricche e numerose. Valutazione positiva, giudizio “+”