. Origini del teatro greco � Fonti principali di studio: -Pitture vascolari -Drammaturgia (commedie e tragedie) -Poetica di Aristotele (ci � giunto solo un frammento)
. Il debito verso il teatro greco � In Grecia nasce la tradizione spettacolare: -Luogo apposito per le rappresentazioni teatrali -il concetto di interpretazione -forma drammatica -differenziazione dei generi drammatici
Origini della tragedia � Affonda le sue origini nel rito dionisiaco, nel ditirambo -canto corale dedicato a Dioniso -ritmo e danza -figure di satiri Il canto narra le vicende di Dioniso. -distacco progressivo di 1 personaggio che prima narra la storia del Dio, successivamente interpreta 1 personaggio della storia.
-La prima rappresentazione tragica risale al 534 a. C. ad opera di Tespi Contesto: Grandi Dionisie -Dall�anno successivo all�interno delle Grandi Dionisie si celebrano concorsi drammatici
. Grandi Dionisie (marzo-aprile) . 6 giorni di festeggiamenti: nei primi tre giorni vi sono i ditirambi (uno per ogni trib� della citt�). I successivi tre giorni sono deputati alle trilogie tragiche di tre poeti. . Coinvolgimento di tutta la cittadinanza e dello stato: -1 magistrato organizza la festa e sceglie i drammaturghi -Tesoreria paga gli attori -3 cittadini facoltosi si assumevano le spese per la preparazione ed il costo dei cori -Premi: poeta, attore, finanziatore
La tragedia secondo Aristotele #Il teatro deve essere un�arte dell�imitazione: -Poesia = imitazione delle parole -Teatro = imitazione delle azioni � Tutto ci� presentato sulla scena deve contribuire allo svolgimento dell�intreccio -Non deve esserci la pura esibizione spettacolare fine a se stessa -L�evento fantastico quando introdotto deve servire alla progressione dell�azione (deve cio� avere una motivazione)
Finalit� della tragedia secondo Aristotele � Soggetto: poesia epica � Deve produrre una purificazione sull�animo dello spettatore (oggettivazione dei propri dolori) � L�eroe deve passare da una condizione di felicit� ad una di infelicit�, dovuta non a cause proprie
. La struttura della tragedia secondo Aristotele: -Squillo di tromba: invito al silenzio -Prologo: esposizione dell�antefatto (poeta o attori) -Parodos: ingresso del coro -Episodi: svolgimento dell�azione -Stasimi: momenti lirici affidati al coro -Epilogo: canto di chiusura del coro
.Elementi caratteristici della tragedia secondo Aristotele -Intreccio o fabula -Caratteri di cui devono essere dotati i personaggi -Pensiero di cui deve essere dotato il personaggio -Elocuzione: il linguaggio deve essere alto -Scenografia -Musica: presenza costante dell�Auleta (suonatore di doppio flauto)
. Principali tragediografi: � Eschilo (525-456a.C.) . -II attore -Uso di maschere Ci resta una trilogia delle Grandi Dionisie, l�Orestea. � Sofocle (496-406a.C.) . -Introduzione III attore -Adotta un linguaggio vicino all�uso contemporaneo. -trasformazione interiore del personaggio che giunger� all�accettazione dell�infelicit� dell�esistenza. (psicologie in evoluzione). Edipo.
#Euripide (480-406a.C.). � Nella sua opera si avverte la crisi della certezza della civilt� della Polis: � Le continue guerre lo convincono ad introdurre: -spunti fantastici e di evasione -il lieto fine V sec. a. C.: la tragedia viene scritta sui papiri
. L�attore e il coro -dialogo si svolge tra 1 attore (hypocrites-poeta) e il coro. Doppia funzione del coro: -Episodi: il coro interpreta un personaggio (a nome del coro parla il corifeo) -Stasimi: portavoce del poeta e momento lirico Eschilo: introduzione del II attore: -Nasce la figura dell�attore (in precedenza attore=autore) -Il poeta diventa proto-regista (insegna all�attore e al coro)
� Sofocle: -introduzione III attore -abbandona i panni di attore e resta maestro e poeta. � Aristofane: abbandona la funzione di maestro � � compiuta la suddivisione delle competenze: Poeta; attore; maestro sono persone diverse � Dal V secolo tradizione scritta: la regia sar� a carico del primo attore � Con l�introduzione di pi� attori i dialoghi si svolgono tra attore e attore e tra attore e coro.
La distribuzione dei personaggi I attore: protagonista (interpreta il personaggio principale) II attore: deuteragonista (interpreta antagonisti all�eroe) III attore: tritagonista (interpreta personaggi secondari, negativi e il messaggero) Un personaggio poteva essere interpretato da pi� attori Non potevano essere presenti al contempo in scena pi� personaggi di quanti fossero gli attori
Una compagnia di attori si prepara alla rappresentazione Mosaico da Pompei, ca. 100-79 a. C. -Napoli, Museo Archeologico. Da una pittura della fine del IV-inizi del III sec. a.C.
Un gruppo di attori si reca a portare un�offerta al dio del teatro Rilievo dal Pireo, 400 a. C. circa -Atene, Museo Archeologico
Coro: -composto da cittadini (12-15 tragedia; 24 commedia). -accompagna sempre lo spettacolo, non esce mai dal teatro � Diverse ipotesi sui movimenti: � Episodi: -il coro fronteggia l�attore con cui dialoga -il coro � rivolto verso il pubblico (effetto di straniamento) #Stasimi: -le parole del coro probabilmente non sono ben distinguibili dal pubblico -Le parole sono quindi utili solo all�azione dei coreuti
Anfora attica a figure nere, probabilmente da Cere,550 circa a. C., Berlin, Antikensammlung 1697 I cori della commedia di Aristofane dovevano apparire molto simili
Pelike da Cerveteri, attribuita al pittore della Phiale 475-425 a. C. circa Boston (MA), Museum of Fine Arts, 98.883 Due coreuti tragici vestiti da donne
Pubblico: -Accedeva al teatro tramite il pagamento di un biglietto che veniva rimborsato -Non erano ammessi gli schiavi e le donne -Grande presenza di forestieri (le Grandi Dionisie coincidevano con la riapertura della stagione marittima)
Coppa a figure rosse da Vulci, attribuita al pittore Makron, Berlin F 2290, 490-480a.C. circa. Scena di rito dionisiaco femminile.
I costumi tragici dell�origine secondo la foggia moderna Personaggio eroico o divino: � tunica fino alle caviglie, detta chitone � mantello lungo appoggiato sulla spalla destra oppure mantello corto appoggiato sulla sinistra � Calzari � uso di accessori tipizzanti
Vaso di Pr�nomos (410-400 a.C.) , particolare, attore con chitone
Papposileno (fig. a dx) � il padre dei Satiri: vecchio sensuale dal carattere vile e smargiasso. Amante della buona tavola e spesso in stato di ebbrezza. Vaso di Pr�nomos (410-400 a.C.) , particolare, attori che interpretano Eracle Papposileno dotati di accessori tipizzanti che rendono i personaggi immediatamente riconoscibili pelle di leone e clava per eracle, pelle di leopardo, bastone e maschera con edera per Papposileno)
servi: abiti pi� dimessi giovani: recitano quasi nudi Colori delle vesti usati con valenza simbolica:
L�attore di Taranto, Frammento di cratere da Gnathia, Taranto, prima met� del IV secolo a.C. Maschera costume di vecchio
I costumi tragici in epoca ellenistica � fogge bizzarre con colori vari e contrastanti � Tendenza al gigantismo: -Le suole dei coturni si alzano di spessore -I personaggi si sviluppano in altezza (imbottiture che riequilibrano la figura)
Attore tragico romano con galearia e coturni, II sec. d.C. , statuetta in avorio dipinto da Rieti
Le maschere Testimonianze sulle maschere dall�Onomastico di Giulio Polluce del II sec. d. C. Non si riferisce alle maschere delle origini Enumera quasi 30 maschere: � anziani, giovani, donne
� Agli albori della tragedia gli attori non portavano maschere ma si truccavano (feccia del vino) � La maschera � introdotta da Eschilo. Era gi� presente nei riti. � Fornisce informazioni sui personaggi: � Et� � Stato sociale � Stato d�animo
� Il problema della maschera: � la fissit� dell�espressione: -cambia lo stile della recitazione -intervento del poeta a giustificare la maschera di dolore anche in occasioni di felicit� � Scarse testimonianze: -Costruite in lino, sughero o legno -La bocca � concepita in modo da funzionare come megafono
In et� ellenistica (323 a. C.-31 a. C. -le maschere tendono ad ingigantirsi: � La bocca diventa sempre pi� grande � Onkos: parrucca � La maschera (al pari del costume) perde i tratti naturalistici
-Occhi sbarrati -orbite degli occhi scavate -sopracciglia inarcuate -Onkos Mosaico da Pompei -Napoli, Museo Nazionale
Maschera Tragica di giovane, area ellenistica, III sec. a. C. , Tunisia
-Tratti naturalistici di costume e maschera -coturni L�attore di Taranto, Frammento di cratere da Gnathia, Taranto, prima met� del IV secolo a.C. Maschera costume di vecchio
. La Commedia . Lenee (feste annuali dedicate a Dioniso; gennaio-febbraio) . origine della commedia dalle processioni falloforiche (cerimonie della fertilit� e a carattere propiziatorio)
.La struttura ricalca quella della tragedia tranne: � argomento: -non ci sono storie di eroi o di miti n� i grandi conflitti interiori dell�uomo -� ambientata nella Grecia del tempo � Tono del linguaggio: comune
. 3 fasi della commedia: � Commedia antica. Aristofane (480-445 a. C) -Il soggetto: -vita politica e sociale della Polis -Polemica dell�autore � Coinvolgimento del pubblico: -parabasi (il coro riporta il pensiero dell�autore)
� Tecnica del contrasto: -personaggi attuali/ caricature -razionalit�/elemento fantastico: (es. Gli uccelli) � Uso di giochi di parole e storpiature lessicali. � Parodia di musiche conosciute
I Costumi della commedia antica � Colorati in maniera variopinta � Privi del chitone (uso di tuniche corte) � Imbottiture � Grosso fallo � Tratti caricaturali e grotteschi della maschera
Cratere a campana apulo, trovato a Ruvo nel 1880, 400-380 a. C. Milano, Museo Civico Archeologico, AO. 9. 284. Commedia antica
Scena di commedia antica, detta della �Flautista di Melbourne�
Cratere a campana campano, 350-325 a. C. Melbourne, national gallery of Victoria, D14/1973
Il cratere di Malibu. Aristofane Uccelli o Nuvole? Cratere a campana apulo, 420-410 a. C. ca. Malibu, Paul Getty Museum, 82.AE.83
Tratti grotteschi: -accenno di calvizie -fronte schiacciata -naso camuso -larga bocca deformata Attori della commedia antica,Figurine di terracotta da Atene, fine del V secolo a. C., New York, Metropolitan Museum of Art
-Deformazione del volto -imbottitura del ventre Attore comico che recita la parte di una vecchia, Statuetta di Terracotta, ca. 375-350 a. C., Provenienza: Grecia, New York, Metropolitan Museum
� Commedia di mezzo (385-336 a. C.): -Scade l�importanza del coro (quasi pi� personaggio) -scade la polemica politica e personale -nuova classe di personaggi qualificati in base alla loro funzione sociale (tipi): cuoco, parassita, militare, ecc.
� Commedia nuova. Menandro. -I personaggi si suddividono non pi� in tipi ma in caratteri. -distacco dalla realt� politica -introduzione nelle storie del lieto fine -Costumi realistici -si attenuano i tratti grotteschi della maschera � Timore degli autori � la censura politica
Maschere di giovani della Commedia Nuova. Sono spariti i tratti grotteschi e caricaturali della commedia antica
-Pelle bianca -Capelli raccolti Commedia Nuova, La falsa vergine
-Permangono i caratteri irreali e grotteschi della commedia antica solo nella figura del servo Maschera di schiavo della commedia nuova, Museo Archeologico di Atene
. Dramma satiresco -Torna a trattare i temi legati a Dioniso (es. l�invenzione del vino) -Frammentariet� episodica dell�azione -Chiudeva il ciclo delle rappresentazioni delle Grandi Dionisie: stemperare la tensione provocata dalla storia tragica -Il coro � composto dalle figure dei satiri
Coppa attica a figure rosse con immagine di un Satiro appartenente a un coro di dramma satiresco. Si distinguono bene la maschera barbuta indossata dal coreuta, il gonnellino maculato che rende l�idea del pelo animale, il fallo e la coda equina
Figure di satiri, Dioniso (al centro in alto), Eracle (clava e pelle di leone), auleta Pr�nomos (al centro in basso) , corifeo (personaggio in basso a destra che osserva la maschera), suonatori. Scena di attori che si preparano a un dramma satiresco. Accanto all�auleta un satiro con maschera prova un passo di danza Vaso di Pr�nomos (410-400 a.C. )
Vaso di Pr�nomos (410-400 a.C.) , particolare, attore con chitone
Vaso di Pr�nomos (410-400 a.C.) , particolare, attoreche interpreta Eracle dotato di accessori tipizzanti che rendono il personaggio immediatamente riconoscibile ( pelle di leone e clava)
Contrasto tra genere tragico e comico Scarsissime notizie su tale pratica drammaturgica New York. Metropolitan Museum of Arts, coll. Fleischmann F93 cratere a campana apulo, 400-380 a.C. circa
L�edificio greco Caratteristiche principali: � E� immerso nella natura: � ubicato in uno spazio aperto � ubicato su un pendio (scavato) � eretto nella zona sacra della citt�
Ipotesi di ricostruzione prospettica dell�acropoli di Atene nel II sec. d. C.
Teatro di Delfi, 500-485 a. C. , Grecia
I primi teatri arcaici sono di et� minoica: -forma rettangolare -gradoni di pietra Dal 1700 a. C. si smette di costruire teatri e non se ne ha traccia fino al 534 a. C.
Ipotesi di ricostruzione prospettica dell�area teatrale nel secondo palazzo minoico di Cnosso a Creta
Morfologia del edificio greco delle origini Cavea lignea a pianta trapezoidale Orchestra a pianta trapezoidale -altare nell�orchestra -Forse esisteva anche una piccola pedana su cui recitava l�Hypocrites. Ipotesi contrastanti.
Ipotesi di ricostruzione planimetrica del teatro trapezoidale costruito Siracusa nel V sec. a. C.
La sken� . Nasce con l�introduzione del secondo attore -Da essa si diparte una pedana per gli attori -Struttura lignea . Ben presto assume funzione scenografica: -L�edificio simbolizzava un tempio o un palazzo (l�ambiente della storia). Poteva rappresentare anche una spiaggia o altri luoghi.
Ipotesi di ricostruzione del palcoscenico del teatro di Damocopo a Siracusa nel V sec. a. C.
Evoluzione della Sken� e della cavea � V secolo: la cavea cambia forma da trapezoidale ad emiciclo (semicerchio) per facilitare l�ascolto del pubblico � L�orchestra diventa circolare � Alla met� del V sec. La cavea viene costruita in muratura. Elemento stabile.
� Anche la sken� viene eretta in muratura (IV sec.): -completata con un portico sorretto da colonne. #Il fronte scenico si innalza fino a 3 m. dal suolo.
Pittura vascolare con scena di uno spettacolo tragico e attori in azione, 360-350 a. C., Taranto
I Parask�nia #Il fronte scenico si arricchisce di due ali aggettanti detti parask�nia. � Tra i due parask�nia e la sken� corre il palco (loge�on o pulpitum) Funzione: -concentrare la visione del pubblico -simbolizzare i luoghi da cui provengono i personaggi
Ipotesi di ricostruzione in pianta e in prospetto del teatro di Dioniso ad Atene nel V secolo a. C (circa 430 a. C.
� Il primo teatro eretto completamente in pietra � il teatro di Epidauro nel 340 a. C. Teatro di Epidauro
Teatro di Epidauro
Decorazione della Sken� . Viene addobbata con pannelli e teli: -Fissati sulle colonne che sorreggono il porticato -Fissati su periatti (prismi girevoli) -fissati sulla facciata dell�edificio scenico
Le porte della sken�: � Porta centrale (regia). Al suo interno vi vengono simulati i fatti cruenti mai presenti sulla scena. � Porta alla dx. Da essa entra ed esce il II attore � Porta alla sx. Da essa entra ed escono il terzo attore e le comparse (fanciulli). -Idealmente si affaccia su un luogo esterno (es. Tempio, prigione, ecc.) da dove si immagina arrivi l�attore.
Il messaggero � colui che comunica i fatti cruenti che fanno proseguire l�azione e che non sono visibili allo spettatore Figura del messaggero (vecchio al centro) , Calice-cratere siciliano, ca. 350-325 a. C. , Siracusa, Museo Archeologico Regionale
. Presenza di macchinari scenici � Sul piano del palcoscenico: -piattaforma girevole alle porte (Usata per mostrare brevi tableaux vivants) -Piattaforma con il carrello: ingresso in scena di carri � Sulla verticale del palco: -carrucole: apparizioni deus ex machina -Sistema di botole: collegamento sotterraneo con la zona dell�orchestra
Medea sul carro volante, Calice-cratere lucano, ca. 400 a. C., Cleveland Museum of Art
Completamento dell�edificio scenico . IV secolo: P�rodoi: archi che collegano la zona della scena con la zona del pubblico. -L�edificio � unitario e collegato
Teatro di Epidauro (i p�rodoi)
.I p�rodoi servivano: � per l�ingresso del pubblico sulle gradinate � per l�ingresso del coro nell�orchestra � vi transitavano anche gli attori che fingevano di provenire dalla polis o da fuori citt�
Pianta schematica del teatro di Epidauro
Posti d�onore riservati intorno all�orchestra nel teatro di Dioniso
Evoluzione dell�edificio teatrale greco
Principale bibliografia di riferimento: -Il teatro greco nell�et� di Pericle, a cura di Cesare Molinari, Bologna, Il Mulino, 1994 -Oddone Longo, Lo spazio del teatro greco, �Drammaturgia�, X (2003), n. 10, [n. monografico Drammaturgie dello spazio dal teatro greco ai multimedia,a cura di S. Mazzoni], Roma, Salerno Editrice, 2003, pp. 15-37