verde azzurro oro Guida alla provincia di Ravenna
Provincia di Ravenna Assessorato al Turismo piazza dei Caduti per la Libertà, 2/4 48100 Ravenna tel. 0544/506011 fax 0544/506024
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verde azzurro oro Guida alla provincia di Ravenna
Indice
Dov’è Ravenna 5 Presentazione 7 Azzurro Onde azzurre, riflessi verdi 10 Le Spiagge di Ravenna 11 Cervia, perla della costa 12 Terme: vera cura di sé su spiagge e colli 14 Verde Una natura intensa 18 Il Parco del Delta del Po 18 Pianura ravennate: quieta, viva bellezza 20 Colline e boschi dell’Appennino 22 Il paesaggio lunare della Vena del Gesso 23 Oro Ravenna, luce di antichi imperi 26 Mosaici, architetture e patrimoni Unesco 26 Tra musei e domus, visita a Dante 27 Faenza e il trionfo della ceramica 28 Capolavori a Faenza 28 Arte nell’entroterra ravennate 29 Storia di rocche, storia d’oro bianco 29 Arte e artigianato, eventi culturali 30 Università: giovane e attiva 31 Cucina romagnola: schietta e generosa 31 Informazioni 32
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Conselice
Alfonsine
Massa Lombarda Sant’Agata sul Santerno Bagnara di Romagna Solarolo
Fusignano
Lugo
Bagnacavallo
Cotignola
Ravenna Russi
Castel Bolognese
Riolo Terme Faenza Casola Valsenio Brisighella Cervia
Helsinki Oslo Stoccolma Copenaghen
Dublino Londra
Amsterdam
Brusselles
Varsavia
Berlino
Francoforte
Venezia Ferrara Ravenna
Bologna Forlì-Cesena
Rimini
Parigi
Monaco Zurigo
Budapest
Firenze
Belgrado
Madrid Lisbona
Milano
Barcellona
Roma
Dov’è Ravenna
La provincia di Ravenna è situata tra l’Adriatico e l’Appennino. Una rete di efficienti collegamenti autostradali, ferroviari e aeroportuali permette di raggiungerla con facilità sia da nord sia da sud. L’aeroporto principale della regione è il Guglielmo Marconi di Bologna, che dista da Ravenna un’ora di viaggio in autostrada o due prendendo treno e autobus. A meno di un’ora di viaggio si trovano l’aeroporto di RiminiMiramare, a 50 chilometri, e l’aeroporto di Forlì, a 30 chilometri. Per giungere a Ravenna dagli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) occorrono quattro ore d’autostrada, dal Leonardo da Vinci di Roma cinque ore e dal Marco Polo di Venezia due ore. Da nord si può percorrere l’autostrada A1 “del Sole” e successivamente la diramazione specifica per Ravenna A14 “bis”. Provenendo da sud, si possono scegliere le autostrade A1 e A14 oppure la superstrada E 45, che collega il ravennate a Perugia e Roma attraverso l’Appennino. Da Venezia, si percorre fino a Ravenna la statale 309 “Romea”.
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Presentazione
Come ogni profilo che si rispetti, anche quello della provincia
e fauna incontaminate offrono all’occhio e allo spirito aria franca,
di Ravenna vuol essere ritratto nella fedeltà dei suoi lineamenti
movimento lungo un’ampia scelta di itinerari diversi, ampie boccate
caratteristici, dei suoi punti d’espressione, dei suoi colori dominanti.
di verde puro.
Ritrarlo significa trasmetterne valori, sapori, passato e presente, rendendo giustizia a ogni singolo elemento. Proprio per questo,
Oro è il colore di arte e di storia. Ravenna, patrimonio mondiale,
volendo invitare sia turisti che autoctoni a contemplare un primo
ha visto inserire nella Lista UNESCO ben otto dei suoi monumenti;
piano del territorio, spiccano tre sue tinte inconfondibili.
e allo splendore unico e senza tempo dei mosaici e delle architetture di San Vitale o Sant’Apollinare in Classe vanno a unirsi le preziose
Azzurro è il colore dell’Adriatico: un mare generoso di spiagge
testimonianze di centri costieri, città della “bassa” e borghi
ampie e sicure, soffici e dorate, attrezzate di strutture per ogni
appenninici, con le loro pievi altomedievali, rocche e castelli, chiese,
desiderio, dal relax allo sport, dai giochi d’acqua agli aperitivi della
piazze ed edifici civili di varie epoche e stili.
sera sulla riva. E ancora, un mare le cui onde sono legate al profumo della
Oro è il colore delle cose preziose: l’irripetibile tradizione della ceramica di Faenza, la gastronomia di tutto il territorio dai mille
pineta, alla ristorazione ricca di pesce prelibato, all’accoglienza di
profumi, il dinamismo del presente che si respira in musei, eventi
locali e discoteche da un lido all’altro lungo tutta la costa ravennate,
culturali, università.
di cui Cervia Milano Marittima è perla preziosa. Infine dell’acqua e della sua azione salutare l’azzurro è il simbolo, colore del benessere e della bellezza ritrovati nelle moderne strutture
Tre tinte ben diverse, capaci di fondersi a delineare un volto unico, ancora nuovo.
termali, presenti sulle coste come sulle colline. Verde è il colore di una natura intensa e assai variegata, dalle
Francesco Giangrandi
Andrea Corsini
pinete alle saline, dalle pialasse alle foci dei fiumi, fino ai prati
Presidente
Assessore al Turismo
e ai boschi delle colline, e poi alle faggete e ai paesaggi rocciosi
della Provincia di Ravenna
della Provincia di Ravenna
dei monti. Dalla costa agli Appennini faentini, grandi aree naturalistiche protette – come quelle del Parco del Delta del Po – e oasi di flora
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azzurro
Azzurro Mare e terme: divertimento e benessere dalla costa alla collina
Onde azzurre, riflessi verdi Azzurro è il colore dell’Adriatico: un mare amico, tranquillo e dai bassi fondali, che lambisce una costa celebre per la sua sabbia finissima, tappeto ideale per i giochi dei bambini e la vita in spiaggia. Nella provincia di Ravenna il lungo nastro dorato si dispiega per
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relativa a sport, fitness, divertimento, permette un dopo spiaggia attivo e piacevole per tutti. Ravenna e la sua costa offrono, dunque, una serie di opportunità davvero uniche: la storia e l’arte di una città tra le più belle del mondo, una natura affascinante da godere in pieno relax, e località
una lunghezza di circa 40 chilometri, da Casal Borsetti, a nord, che
ricche di strutture – ristoranti, pub, pizzerie, parchi giochi per adulti
dista pochi chilometri dalla foce del fiume Reno, a Cervia Milano
e bambini, discoteche – che offrono notte e giorno una vacanza di
Marittima a sud.
sogno, ricca di emozioni da ricordare.
L’azzurro del mare di Ravenna è tuttavia diverso da quello di altre località della costa adriatica: si tinge del verde delle splendide pinete che costeggiano la spiaggia, quasi senza interruzioni, da Casal Borsetti a Cervia, offrendo vaste aree dove è dolce passeggiare o sostare all’ombra profumata di resina delle grandi chiome dei pini. Non solo: l’area è ricca di oasi naturalistiche in territori protetti dove nidificano uccelli rari e l’ambiente originario, fatto di dune sabbiose, specchi d’acqua dolce e salmastra, vegetazione autoctona, è tuttora intatto. Trascorrere le vacanze estive nel ravennate significa dunque scegliere il mare e il sole a contatto con una natura di rara bellezza, in centri balneari dove la consuetudine al turismo – il cui inizio risale agli ultimi anni del secolo scorso – ha saputo realizzare servizi di spiaggia di elevata qualità e un’offerta ricettiva che risponde alle esigenze più varie: dai grandi hotel immersi nel verde delle pinete alle pensioni familiari, dalle villette agli appartamenti, dai villaggi turistici ai campeggi e alle aree di sosta per caravan. Infine, un’organizzazione per il tempo libero ampia e articolata
Le Spiagge di Ravenna A pochi chilometri da Ravenna, ben nove sono i centri turistici balneari che possono soddisfare tutto quello che si richiede a una vacanza al mare completa e gratificante: spiagge centrali, dotate di ogni genere di servizi, oppure appartate, a ridosso di aree verdi e protette; rigogliose pinete con percorsi attrezzati per il jogging; impianti per l’equitazione e il tennis; piscine, campi di bocce e pattinaggio, scuole di canoa, vela, surf. L’antico borgo di pescatori di Casal Borsetti, che ha alle spalle una bella pineta, dispone della più vasta area di campeggi e sosta camper di tutto il ravennate. Offre inoltre un confortevole approdo per piccole imbarcazioni e strutture per pattinaggio, tennis, bocce, calcio. Più a sud, a Marina Romea, posta in un’area di grande bellezza
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e frequentatissimi happy hour. Qui, spesso con ricercate coreografie esotiche come sfondo, ci si può tuffare in una varietà di cocktail e aperitivi sfiziosi, cullati dalla musica e dal suono del mare. Vere e proprie feste sulla spiaggia,
naturalistica al centro del Delta del Po, si può soggiornare in ville e
poi, caratterizzano i dopo cena di molti bagni, a volte tematizzate
appartamenti immersi nell’ampia pineta che giunge fino alla spiaggia,
per look e scelte musicali a seconda dei giorni della settimana: qui
dove la vita balneare si svolge in pieno relax. Molto apprezzato il
hanno il via libera danze, concerti estivi e, in qualche caso, perfino
suo porticciolo per piccole imbarcazioni.
incontri letterari.
Porto Corsini è l’ideale per le attività all’aria aperta, che compren-
Oltre a uno dei più importanti porti commerciali d’Italia
dono anche appassionanti escursioni equestri nell’entroterra. Il molo
all’imboccatura del Candiano, Marina di Ravenna ospita poi il Porto
del suo porto canale, lungo tre chilometri, offre la straordinaria
Turistico Internazionale di Marinara, tra i più grandi e sicuri della
possibilità di fare una vera e propria “passeggiata in mare”.
nazione, con 1100 posti barca e la presenza di ogni comfort.
Marina di Ravenna, a una decina di chilometri dalla città, è ad
Nella pineta che l’attraversa si diramano numerosi percorsi per
oggi la località più attrezzata e di tendenza delle spiagge di Ravenna.
passeggiate e jogging, che affiancano gli impianti sportivi per
La ristorazione, tradizionalmente tra i servizi più curati, negli ultimi
l’equitazione e il tennis.
anni si è estesa dalle tavole dei locali ai banchi bar dei numerosi stabilimenti balneari, che salutano il calar della sera con variopinti
Tutte le cure che utilizzano un’acqua fossile salsobromoiodica di grande efficacia terapeutica sono offerte da Punta Marina Terme,
in un moderno centro termale adagiato su una spiaggia tranquilla, a pochi minuti d’auto da Ravenna. Lido Adriano è sede di una scuola internazionale per l’insegnamento del mosaico, dove si possono frequentare, nei mesi estivi, corsi per apprendere le basi dell’affascinante arte musiva, mentre Lido di Dante, con la lunga spiaggia libera dall’habitat originario e la presenza di bellissime dune, è la destinazione ideale per chi ama la natura. In particolare, nell’area sud, la spiaggia si spinge sino 12
alla zona naturalistica della foce del Bevano, che si immerge
a entrare nella dimensione del divertimento più avveniristico e
nell’Adriatico, dopo aver formato
tecnologico: è Mirabilandia, il parco giochi più grande d’Italia, ricco
anse e meandri popolati da
di aree a tema, attrazioni, spettacoli dal vivo e con una vasta oasi
numerose specie di avifauna.
naturale la cui cura è valsa al parco il patrocinio del Ministero
Lido di Classe ha spiagge tranquille, libere o attrezzate
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Grandi e piccoli trovano qui giornate puntualmente emozionanti.
con ogni comodità, ai margini della grande pineta di Classe, fitta di pini secolari dalle eleganti chiome a ombrello. Notevoli le attrezzature sportive di Lido di Savio, tra cui
Cervia, perla della costa Al termine del lungo litorale dei lidi ravennati si trova Cervia Milano Marittima, antica “città del sale”, oggi uno dei centri italiani più moderni e apprezzati per vacanze balneari di qualità. Il luogo conserva un fascino tutto particolare: l’Adriatico lo tinge
un centro ippico, l’acquascivolo
con le sue onde verdazzurre; le antiche saline superstiti, abitate
e campi di tennis.
da aironi, fenicotteri e altre numerose specie di uccelli, creano una
Nei pressi di Lido di Classe e Lido di Savio un’isola fantastica di luci, colori e musica invita
magica scacchiera di specchi d’acqua e canali protetti dai grandi pini della secolare pineta che avvolge l’intera area. Negli ultimi anni del secolo scorso, la città del sale ha scoperto
una vocazione che si è costantemente evoluta nel tempo, fino a
sarebbe poi rivelata una caratteri-
divenire oggi la sua principale attività: l’industria balneare.
stica tipica della vacanza al mare.
Risale infatti al 1883 l’inaugurazione del primo “stabilimento
Nel 1912 nasceva Milano
bagni”, piattaforma sull’acqua che ospitava le cabine di legno
Marittima, la celebre “città
rigorosamente separate per le signore e i signori. Era la struttura
giardino” intessuta di ville
iniziale di servizio per la pratica dei bagni di mare, di cui veniva allora
liberty e neogotiche, costruite
scoperto e propagandato l’effetto salutare. La sera lo stabilimento si
all’interno di una delle pinete
accendeva di luci e di musica, per accogliere i riti di una mondanità che si
più belle della costa adriatica. Oggi Cervia Milano Marittima, con le località contigue di Pinarella e Tagliata, richiama turisti da tutta Europa e offre un’ampia gamma di strutture ricettive – alberghi, campeggi, appartamenti, case-vacanza – cui si affiancano servizi caratterizzati da efficienza e cordiale disponibilità. La sua spiaggia si snoda per dieci chilometri di soffice arenile, dove centinaia di stabilimenti balneari garantiscono un sicuro, sereno relax ad adulti e bambini. Cervia Milano Marittima si propone, ancora, come “centro verde”, immerso in oltre due ettari di pinete comunali, a cui si aggiungono la pineta di Pinarella e di Tagliata, la suggestiva oasi naturalistica e il visitatissimo Parco della Salina. La tradizione del verde si arricchisce con i giardini del Maggio in fiore: grazie all’opera unica di maestri giardinieri provenienti da più paesi italiani ed esteri, infatti, a maggio fioriscono aiuole e aree verdi composte in caratteristiche, vivacissime coreografie d’autore. Altra spettacolare, vasta area verde è alla Casa delle Farfalle, dove un ambiente esotico è stato coltivato a ospitare una straordinaria varietà di farfalle amazzoniche, africane e indo-australiane.
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Cervia è inoltre divenuta il centro per eccellenza degli sport di spiaggia e della vita attiva, a cui ha dedicato interesse e strutture:
Altre attività sportive e di
ospita infatti centinaia di campi da beach volley e di bocce, decine
fitness possono essere svolte
di campi da beach basket, e ancora circoli velici, scuole di windsurf,
nei numerosi impianti sportivi
scuole di sci nautico e un acquascivolo gigante. Per le manifestazioni agonistiche è stato realizzato qui il primo
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handball, foot volley.
per il tennis, il basket, il karting, il bowling, l’ippica, l’atletica, il
stadio per gli sport da spiaggia. I cultori delle discipline di tendenza
calcio, il pattinaggio, il tiro con
sull’arenile trovano spazi e iniziative dedicati a beach soccer, beach
l’arco. Fiore all’occhiello di questa “palestra all’aria aperta” è uno splendido campo da golf a 27 buche, che si estende per 60 ettari. Oltre alla cura del corpo, i raffinati piaceri dello spirito: i diversi spazi dedicati alla cultura, tra i quali il ristrutturato Teatro comunale e i bellissimi Magazzini del sale, offrono mostre, concerti, spettacoli di prosa e di balletto, eventi letterari. E non mancano certo i momenti di grande emozione sotto le stelle, che hanno reso celebre nel mondo la riviera adriatica con la sua ricchissima offerta di locali per il divertimento.
Terme: vera cura di sé su spiagge e colli Trascorrere parte delle vacanze alle terme significa prima di tutto dedicarsi lo spazio e i ritmi necessari per curare e migliorare la propria forma fisica. Significa al tempo stesso riconquistare il piacere di ritrovare se stessi e incontrare gli altri in un’atmosfera di tranquilla cordialità, dimenticando lo stress degli attuali stili di vita e aprendosi a dimensioni più autentiche. Tutto questo garantiscono le terme ravennati, aperte in linea
di massima da aprile a novembre e diventate ormai, per moltissimi frequentatori, un appuntamento da non perdere. Il territorio della provincia offre infatti cure termali di ogni genere, in stabilimenti storici o di moderna costruzione, al mare e in collina. Presso gli impianti di Punta Marina Terme, a diretto contatto con una spiaggia attrezzata e confortevole, si effettuano terapie particolarmente efficaci nella cura di malattie reumatiche e respiratorie. Qui sono disponibili inoltre piscina termale dotata di idromassaggio 15
nonché di passeggiata vascolare, palestra, massoterapia, riabilitazione neuromotoria e ortopedica. Legate al mare, all’efficacia dei fanghi e delle acque madri delle
sequoie e altre piante ad alto fusto, che accoglie, oltre ai moderni e innovativi impianti, il suggestivo stabilimento termale originario,
vicine saline, sono le cure terapeutiche delle Terme di Cervia, specia-
con architettura e decori liberty. Acque sulfuree e bromoiodiche,
lizzate nelle terapie pre e post attività sportiva, sia agonistica sia
fango dei vulcanetti e bagni in acqua termale combattono disturbi
a livello amatoriale e in un vasto numero di patologie affrontate
respiratori, osteoarticolari e muscolari. Dedicato in particolare
con programmi personalizzati. L’ampia terrazza “solario”, dotata di
alla cura del benessere il moderno reparto massaggi, kinesiterapia
impianti all’avanguardia, offre, nei mesi estivi, cure di fanghi e bagni
ed elettroterapia, cui si aggiungono una palestra attrezzata per
all’aria aperta, mentre un’avveniristica piscina termale ospita reparti
fitness e percorsi di mantenimento. Infine, un Centro di Terapie
dedicati a massoterapia manuale, terapia ultravioletta e relax, cui si
Naturali e Biotecnologie attivo da marzo a novembre pratica terapie
affiancano palestra e vasca per motulesi.
dolci che ristabiliscono, piacevolmente, l’equilibrio energetico.
Nelle vicine colline, in una cornice intessuta di boschi, prati
Tutte le strutture termali sono dotate di centri e servizi estetici
verdi e campi coltivati, si può ritrovare il pieno benessere presso
attrezzati con le più sofisticate tecnologie per effettuare cure
le Terme di Brisighella, dotate di uno stabilimento moderno
eudermiche del viso e del corpo, ripristinare la tonicità e l’elasticità
e funzionale circondato da un ampio parco. Si utilizzano fonti
dei tessuti, combattere ogni tipo di inestetismo.
naturali sulfuree e salsobromoiodiche, efficaci soprattutto nella cura delle vie respiratorie. Le Terme di Riolo sono immerse in un parco secolare di grandi
Trovano alle terme, dunque, la loro giusta dimensione tutte le componenti del benessere: salute e armonia, equilibrio psicofisico e bellezza.
verde
Verde Natura: acqua e sabbia, erba e terra, dune e monti
Una natura intensa La provincia di Ravenna offre un’estrema varietà di paesaggi, dalla costa sabbiosa alle cime e alle valli della montagna appenninica. L’area del litorale comprende un insieme di preziosi ecosistemi legati alla presenza del mare: le foci dei fiumi, i bassi bacini di acqua salmastra di “valli” e “pialasse”, le saline residuali nei pressi di Cervia, le rigogliose pinete resistenti all’ambiente marino. A fianco, si estende l’ampia e fertile pianura disposta nelle 18
geometrie regolari delle grandi colture intensive, cui si avvicendano le dolci ondulazioni delle colline che nascono al di là della via Emilia. Infine, l’Appennino faentino. Il territorio ravennate, pur intensamente antropizzato, ha mantenuto
Il Parco del Delta del Po Durante il periodo estivo, nella lunga costa sabbiosa i centri balneari si accendono, uno dopo l’altro, di suoni e colori, ma in
l’aspetto originario di gran parte degli ambienti naturali più suggestivi,
una contiguità con aree immote e silenziose, dove le voci della natura
conservati in zone protette o riserve integrali.
– il fruscio dei canneti che si piegano ai refoli di vento, le grida
Questi spazi dove piante e animali vivono in una felice e primigenia comunione sono comunque visitabili (in qualche caso con accompagnatori autorizzati) e offrono servizi di ospitalità e ristoro.
degli uccelli, lo sciabordare delle acque nel continuo movimento delle maree – riprendono il sopravvento. Sono le aree “umide”, residuali delle antiche paludi che in tempi lontani circondavano Ravenna, ora in gran parte comprese nel grande Parco del Delta del Po, che ha in Sant’Alberto, al limite meridionale con le Valli di Comacchio, il punto centrale delle varie “stazioni” in cui è suddiviso: il Centro Visita del Parco presso lo storico Palazzone. Sempre nel Palazzone ha sede NatuRa, il nuovo museo di scienze naturali, dove si possono ammirare esemplari delle specie ornitologiche più diffuse nel parco. Nei pressi della città di Ravenna, la foresta allagata di Punte Alberete e la Valle Mandriole consentono di leggere l’evoluzione
della grande palude di un tempo, seguendo il percorso turistico attrez-
sono tuttavia presenti anche la farnia e il pino marittimo, il frassino
zato tra specchi d’acqua popolati di piante palustri e protetti da corti-
e il pioppo bianco. Il sottobosco è ricchissimo di piccole piante dalle
ne di grandi alberi come pioppi, frassini, farnie, olmi e salici bianchi.
delicate fioriture, come il biancospino, il caprifoglio, la rosa selvatica,
Esplorare questo brano di natura inconsueta è un’esperienza
la clematide, che ingentiliscono i percorsi costeggiati dagli specchi
indimenticabile, specialmente nei mesi primaverili ed estivi in cui
d’acqua delle “pialasse” – bassi bacini d’acqua salmastra collegati
si possono ammirare le splendide fioriture di rare specie botaniche.
al mare – o dei canali di bonifica.
Gli appassionati birdwatcher trascorrono momenti di grande emozione osservando, dalla torre di Valle Mandriole, spatole, aironi, il celebre ibis pignattaio dal lungo becco ricurvo e altri uccelli che hanno scelto quest’area come ambiente di nidificazione, per certe specie la più importante d’Europa. A est dell’oasi, al di là della via Romea, si allunga per cinque chilometri, come una grande lingua verde, la pineta di San Vitale, che insieme a quella di Classe – sette chilometri di profumato bosco pinetale che si unisce, più a sud, con la pineta di Cervia – costituisce il residuo dell’immensa foresta che dall’antica città del sale giungeva all’originario alveo del Lamone. Il pino domestico – dal legno resinoso e dal lungo tronco diritto, adatto a fare da sostegno alle vele – è stato, com’è noto, introdotto nel ravennate da Augusto, per rifornire di legno i cantieri del porto di Classe, sede della flotta imperiale romana del Mediterraneo orientale. Nelle pinete di Ravenna
La pineta di Classe – abitata da lecci, carpini e arbusti mediterranei – confina a sud con la grande area naturalistica della foce del 19
fiume Bevano, che allarga pigramente i suoi meandri tra le dune sabbiose in via di formazione e di rimodellamento continuo, prima di unire le sue acque a quelle dell’Adriatico. Aldeidi, laridi, limicoli rari volano sulle anse azzurre nel cui greto, a intervalli regolari, si susseguono i capanni dei pescatori. Poco lontano, il Parco della Salina di Cervia – riserva naturale di popolamento animale – offre un habitat ideale a una variegata fauna acquatica e a numerosi altri uccelli, come gli eleganti fenicotteri 20
dalla rosa livrea che, con altri trampolieri, giungono verso la metà di marzo dai paesi africani, per nidificare in questo mondo di acque
impostato sulla regolare scacchiera di strade e coltivi della centuria-
tranquille. Vi si possono effettuare visite anche guidate, scegliendo
zione romana, innervata dalla rete dei canali di bonifica.
fra il percorso naturalistico, quello storico o quello del sale, e se andare a piedi, in bici o in barca. Il MUSA, Museo del Sale, all’interno degli antichi Magazzini
Per la conformazione piatta del terreno e la ricca articolazione della viabilità anche minore, le zone intorno a Russi, Bagnacavallo, Lugo e Bagnara di Romagna si prestano a essere esplorate e percorse in
del sale di Cervia, conserva una ricca documentazione fotografica
bicicletta, assaporando la tranquilla sequenza di tessiture agricole dai
dell’attività di estrazione e lavorazione del sale, nonché gli antichi
colori che variano a seconda delle colture e delle stagioni dell’anno.
attrezzi usati, fino a qualche anno fa, dai salinari prima che i bassi bacini divenissero il regno dei colorati abitanti dell’aria.
Pievi e chiese antiche, rocche, ville padronali, vecchi mulini, case rurali dalla semplice e dignitosa architettura costeggiano le strade o si nascondono in piccole macchie verdi, all’ombra di grandi alberi.
Pianura ravennate: quieta, viva bellezza Da Ravenna a Faenza il territorio si allarga in una florida pianura intensamente coltivata, mai interrotta da rilievi e asperità, dove i campi di grano, i filari di viti, i numerosi frutteti coperti in primavera
Da vedere è la riserva del Parco Archeologico della Villa Romana di Russi, dove vivono una vastissima gamma di specie vegetali e uccelli migratori, pipistrelli, anfibi e rettili. Russi ha poi visto l’allestimento, nel 2004, di Aquae Mundi,
dalle nuvole delle fioriture color pastello sembrano susseguirsi
centro didattico scientifico per la ricerca e acquario, dotato di reparto
senza confini, in un’immobilità senza tempo.
anfibi, reparto mar Mediterraneo, sala tattile dove è possibile venire a
È il paesaggio agricolo della “bassa” ravennate e lughese, ancora
contatto con piccoli squali, sala video-conferenze, museo, biblioteca
– e in grado di ospitare varie esposizioni, per un’estensione totale
celebre pianta acquatica,
di 6000 mq. Insolita e interessante la visita, a pochi chilometri da
impreziosite dai bellissimi fiori.
Bagnacavallo, del Podere Pantaleone, vero e proprio museo didattico
A Villanova di Bagnacavallo, in
all’aperto: un’area di riequilibrio ecologico e ambientale di grande
un’area che prima della bonifica
interesse che si estende per sei ettari, in cui l’intervento dell’uomo
si configurava come depressione
è limitato alla zona prospiciente l’ingresso.
valliva e dunque paludosa,
A Lugo, il suggestivo Parco del Loto evoca uno straordinario paesaggio d’Oriente con la distesa infinita delle rotonde foglie della
l’Ecomuseo della Civiltà Palustre riporta il visitatore alla cultura locale della “valle”: in particolare alle attività artigianali a cui i contadini di un tempo si dedicavano per realizzare le semplici suppellettili domestiche e oggetti di vestiario, come stuoie, cesti, sedie, scope, scarpe e cappelli. Il centro espone infatti una ricca raccolta di manufatti realizzati in legno di pioppo e salice e con le cinque erbe primarie provenienti dalle vicine “valli” (canna, stiancia, carice, giunco, giunco pungente). Tale raccolta è inserita in un percorso espositivo con ricostruzioni ambientali, modelli di barche e attrezzi, fotografie e filmati. Ogni anno, il secondo fine settimana di settembre, queste tecniche di lunga tradizione vengono riproposte da esperti artigiani nella Sagra della civiltà delle erbe palustri, in cui si può ammirare l’abilità quasi perduta nel realizzare gli antichi intrecci con materiali vegetali. Faenza è posta al termine della lunga pianura, ai piedi delle prime propaggini collinari, dove si disegnano più frequenti i filari dei vigneti e si allargano le macchie di boschi spontanei. La città è ricca di aree verdi ben tenute e ospita due importanti istituzioni naturalistiche: il Museo Civico di Scienze Naturali e un
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Giardino Botanico che conserva più di 170 specie di piante spontanee
gessoso continuo che, nel territorio ravennate, si snoda da Brisighella
presenti in Romagna. Dalle colline che cingono Faenza inizia la fascia
alla Valle del Santerno. È un paesaggio rigoglioso e vario, profumato
del ravennate che penetra nel basso e medio Appennino, dove in
di funghi, tartufi e altri prodotti del bosco, punteggiato di antichi
un paesaggio di grande fascino si incastonano i centri di Brisighella,
borghi, pievi e castelli. La primavera lo copre di mille fioriture, tra cui
Casola Valsenio e Riolo Terme.
quelle del cisto e delle affascinanti orchidee selvatiche; l’estate offre tutta la freschezza di sentieri in tunnel di faggete e boschi di carpino,
Colline e boschi nell’Appennino Le colline che circondano le valli del Senio e del Lamone sono 22
ricche di prati e colture promiscue che si alternano a boschi. Man mano che la collina sale e si trasforma in ambiente appen-
aceri, roverelle che, insieme agli arbusti del sottobosco, si colorano nei mesi autunnali dei gialli, degli aranci, dei rossi più vivi. Nel cuore del verde spontaneo, un gioiello del verde coltivato: il Giardino delle erbe A. R. Ceroni di Casola Valsenio, la più celebre e
ninico, la vegetazione del manto boscoso varia dai querceti di
grande “mostra permanente” di erbe d’Italia. Nei suoi quattro ettari di
fondovalle ai castagneti, fino alle faggete sommitali e alle foreste
terra sistemati a terrazze, 400 specie botaniche dall’impiego vastissimo,
di conifere che lasciano il posto agli alti crinali spazzati dal vento.
che spazia dal campo medico al biologico, dal cosmetico all’alimentare.
Nella fascia pedecollinare, le ondulazioni morbide e verdeggianti
Le piante vengono studiate e analizzate da personale specializzato,
si aprono talvolta all’improvviso in dirupati calanchi, che con il disegno
tuttavia alcune strutture appositamente realizzate per il pubblico
tormentato delle loro valli preannunciano il suggestivo paesaggio
– un centro multimediale, un museo botanico, un laboratorio attrezzato
roccioso della celebre Vena del Gesso, un imponente affioramento
per la didattica – permettono a tutti di approfondire le proprie conoscenze sulle proprietà, la coltivazione, gli utilizzi delle piante officinali. Tra i tesori “verdi” di Casola Valsenio, c’è poi una strada dal fascino davvero speciale: la Strada della lavanda, che percorre, con il suo lungo segno profumato e colorato di lilla nel periodo estivo, la valle del Senio. Importante è anche la Strada dei frutti dimenticati, un percorso panoramico di alcuni chilometri tra il Senio e il Santerno, lungo il quale si sono coltivate alcune di quelle piante da frutto che un tempo crescevano spontanee e sono oggi quasi scomparse: mele da rosa, pere volpine, avellane, sorbole, prugnole e altre ancora.
Il paesaggio lunare della Vena del Gesso La Vena del Gesso è un segno forte nel paesaggio collinare tra le valli del Lamone, del Senio e del Sillaro. Un lungo baluardo luccicante di selenite parallelo all’asse della catena appenninica, che racconta di lontane ere geologiche, di mari prosciugati, di fiumi che hanno intagliato nella roccia scenografie carsiche incantevoli e imponenti. Tra le mete più visitate, nei pressi di Riolo Terme, la Grotta di Re Tiberio, in cui cavità tortuose a cielo aperto con cascatelle, insenature e Proprio perché sempre più visitatori possano riscoprire nel pieno rispetto dell’ambiente la bellezza e il valore di colline e monti del
pozze di acqua limpida, hanno creato un’architettura naturale da fiaba. E poi la Grotta Tanaccia, che ha restituito resti di vasellame,
ravennate, è nata la Corolla delle Ginestre.
armi, ornamenti delle genti preistoriche che ne fecero un luogo
Tale iniziativa ha individuato itinerari adatti all’escursionismo a
di sepoltura o di culto dall’Eneolitico alla tarda età del Bronzo.
piedi, in mountain bike e a cavallo, grazie a un’apposita segnaletica
La grotta si trova in prossimità di un’altra area di grandissimo
completa delle specifiche varianti di ogni percorso e delle strutture
rilievo naturalistico: il Parco Carné di Brisighella, che si estende per
che offrono servizi e ospitalità ai turisti.
60 ettari, ricchi di fauna e piante secolari, dotati di servizi e strutture
Il caratteristico logotipo della Corolla diviene così indice di ulte-
di ospitalità per i visitatori. Vari sentieri segnalati permettono agli
riore qualità da parte della generosa ricettività dell’area, che consen-
appassionati di trekking
te la scelta fra il soggiorno in genuine aziende agrituristiche di aperta
e mountain bike di percorrere
campagna o quello in confortevoli alberghi nel cuore dei centri stori-
il parco (ora attrezzato per
ci delle varie località.
la sosta dei cavalli) e, quasi
L’ospitalità nel verde e nell’aria pura della terra appenninica è ricca anche di golosità uniche: tartufi, funghi, castagne e i deliziosi frutti del sottobosco, dalle fragole ai mirtilli ai lamponi. Un vero trionfo dei sapori e dei profumi di una terra ancora vergine, celebrati nel corso di tutto l’anno da feste e sagre popolari.
per intero, la Vena del Gesso, da Riolo Terme a Brisighella.
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oro
Oro La cultura del passato e del presente: arte, artigianato, eventi, gastronomia
Ravenna, luce di antichi imperi Ravenna, città d’oro come le campiture auree dei suoi mosaici, è un luogo unico al mondo, dove l’arte e la storia si sono intrecciate nei secoli dando luogo a capolavori artistici di altissimo splendore. Altre città, altre capitali, vantano certamente architetture e opere d’arte di tanto pregio, ma ciò che caratterizza Ravenna è il connubio singolarissimo tra Oriente e Occidente a cui va ascritto il suo vasto repertorio di tesori d’arte. 26
Capitale tre volte, dell’Impero Romano d’Occidente dal 402 d.C., del regno del grande goto Teodorico (“barbaro” con il culto della latinità) che la conquistò nel 493, e dell’Esarcato bizantino al tempo
Mosaici, architetture e patrimoni Unesco Scintillanti tessere vitree dai vividi cromatismi fanno vibrare la
di Giustiniano, accoglie in prevalenza gli influssi artistici provenienti
luce nel Mausoleo di Galla Placidia, creando un’atmosfera notturna
dall’antica metropoli sul Bosforo, senza cancellare l’immagine della
in cui appaiono le immagini simboliche di un cristianesimo delle
tradizione di Roma ormai tramontata all’orizzonte della storia.
origini; si accendono di chiarore mattinale nel Battistero Neoniano;
Ciò si legge nei moduli architettonici degli edifici religiosi
annullano il peso architettonico e il senso del limite nelle pareti
in cotto del V e VI secolo, e soprattutto nei mosaici che li adornano:
delle navate di Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe,
il più prezioso dei suoi tesori.
per rappresentare infine, in un tripudio coloristico che ricorre anche a pietre preziose, il potere imperiale integrato al magistero della chiesa, nei celebri ritratti di Giustiniano e Teodora in San Vitale. Nel più importante tempio della città, consacrato nel 547, si legge il rimando alla monumentalità della Roma imperiale che convive con modelli di riferimento bizantini, ma la sontuosità dei marmi colorati e dei paramenti musivi, l’eleganza dei capitelli finemente traforati, la grandiosità del gioco architettonico di archi, loggiati ed esedre decretano il prevalere del gusto orientale sui canoni classici. Decorazione musiva anche nella parte superiore – e rivestimento
di marmo nella parte inferiore – della Cappella Arcivescovile, unico monumento ortodosso risalente al regno di Teodorico, re degli
Tra musei e domus, visita a Dante Visitare Ravenna significa immergersi in un’atmosfera di grande
Ostrogoti, di religione ariana; il quale invece commissionò come propria
fascino, che aleggia ovunque: nella bella Piazza del Popolo realizzata
tomba quello che è oggi il Mausoleo di Teodorico, la cui architettura
durante la dominazione veneziana del XV secolo, negli eleganti edifici
fonde tradizione romana, bizantina e barbara.
rinascimentali e sei-settecenteschi, nei suoi ricchi musei.
Il Battistero degli Ariani conserva il mosaico della volta, dove singo-
Il Museo Nazionale, per esempio, ospita pregevoli tesori, tra cui
larmente un’immagine del battesimo di Cristo ne mostra la nudità e
il grande ciclo degli affreschi di Pietro da Rimini che ornava la chiesa
quindi, conformemente all’idea ariana, la sua natura totalmente umana.
delle Clarisse di Ravenna, oggi Teatro Rasi. Presso la rinascimentale Loggetta Lombardesca, invece, il Museo d’Arte della Città vede numerose mostre temporanee, mentre quelle permanenti si suddividono in arte antica, moderna e contemporanea, abbracciando opere dal Trecento a oggi. Il Museo Arcivescovile offre asilo ai preziosi resti e oggetti provenienti dalla Basilica Ursiana, cattedrale paleocristiana della città abbattuta nel XVIII secolo, e ad altri interessanti reperti di varia provenienza. Vi è poi il Museo Dantesco, che si trova presso l’antico convento francescano attiguo alla Chiesa di San Francesco e alla Tomba del Poeta. Esso ospita una grande quantità di opere su Dante e la sua vita. Testimoni di un passato ancora più lontano, due dimore di età romana. All’interno della Domus del Triclinio (II-III secolo d.C.) spiccano la sala tricliniare e pavimenti musivi originali. “Tappeti” ben singolari offre invece la Domus dei Tappeti di Pietra: un palazzetto (V-VI secolo d.C.) di 14 ambienti e 3 cortili, pavimentati in tarsia di marmo o a mosaico, con elementi figurativi e cromatici davvero unici.
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Capolavori a Faenza Un passato tanto splendido si può rivivere visitando uno dei musei più belli del mondo dedicati a quest’arte, il Museo Internazionale delle Ceramiche, o ammirando le architetture della città realizzate dalla munificenza dei Manfredi, che la governarono dal 1313 al 1501, ampliando, nel corso del Quattrocento, il suo impianto urbanistico medievale, impostato sulle maglie rettangolari della preesistente Faventia romana. 28
In particolare, trasformarono le splendide Piazza della Libertà
Faenza e il trionfo della ceramica Una città altrettanto unica al mondo è Faenza: ricca di monumenti e opere d’arte, ma soprattutto celebre per aver sviluppato, già dai primi secoli dopo il Mille, la grande arte della ceramica a livelli altissimi. Oggetti umili d’uso domestico come piatti, ciotole, boccali, hanno
e Piazza del Popolo, affidarono a Giuliano da Maiano la costruzione della magnifica cattedrale, acquistarono, per chiese e palazzi, opere d’arte provenienti dalla Firenze del Rinascimento. Faenza ha vissuto un successivo momento di importanza europea tra il Settecento e il primo Ottocento. Il capolavoro che rappresenta
assunto dignità artistica con le decorazioni di animali fantastici,
la summa dell’elevato livello raggiunto in epoca neoclassica nell’archi-
stemmi araldici, ritratti di gentildonne e cavalieri.
tettura e nell’arte decorativa faentina è Palazzo Milzetti, ora Museo
Queste decorazioni caratterizzano la produzione ceramica del periodo
del Neoclassicismo, iniziato da Giuseppe Pistocchi nel 1792 e terminato
medievale e del primo Rinascimento, per raggiungere elevati vertici
da Giovanni Antonio Antolini agli
qualitativi nelle rappresentazioni di scene di ambiente classico
inizi del secolo successivo.
nello stile cinquecentesco “istoriato”, a cui succedono gli eleganti pezzi “bianchi” dello stile compendiario. Faenza è diventata così, in tutto il mondo occidentale, la città
Il Teatro comunale Masini, ugualmente realizzato dal Pistocchi tra il 1780 e il 1787,
della ceramica, e il suo nome, nella traduzione francese Faïance,
è considerato, per la straordi-
è stato assunto per indicare l’arte stessa della ceramica smaltata,
naria raffinatezza architettonica
che nelle botteghe dei maestri faentini aveva dato luogo alla produ-
e decorativa, uno dei teatri
zione più ricca e qualificata d’Europa.
italiani più belli.
Arte nell’entroterra ravennate Tutta la provincia di Ravenna è ricca di testimonianze artistiche relative ai vari periodi della sua storia. Nel piccolo centro di Russi, la Villa Romana del I secolo a.C.
spiccano in un più vasto patrimonio architettonico e artistico. Da visitare a Bagnara di Romagna la bella Rocca, parte del sistema difensivo trecentesco della città, rafforzato sotto il governo di Caterina Sforza alla fine del Quattrocento.
conserva alcuni pavimenti musivi di notevole valore decorativo. Più a nord, Bagnacavallo, nel cuore della Romagna, custodisce
Storia di rocche, storia d’oro bianco
un vero e proprio gioiello urbanistico: la settecentesca Piazza Nuova,
Il territorio ravennate che da Faenza s’incunea nel cuore dell’Appennino
ovale e porticata; nel centro storico si diramano, con andamento
è popolato di borghi e piccole città dall’antica storia.
sinuoso, vie impreziosite da chiese e palazzi barocchi e neoclassici. Tra gli edifici religiosi, è da ricordare la bellissima pieve protoromanica di San Pietro in Sylvis, del VII secolo, con interessanti affreschi trecenteschi di scuola riminese. A Lugo, dove è documentata l’esistenza di un villaggio neolitico
Nell’Abbazia benedettina di Casola Valsenio, forse del X secolo, si vivono una pace e una spiritualità d’altri tempi. La sua foresteria medievale – il Cardello – restaurata da Alfredo Oriani (1852-1909) che ne fece la sua abitazione, è una delle mete turistiche più visitate. L’edificio, dal paramento murario in pietra
appartenente alla cultura di Fiorano, del V millennio a.C., la Rocca
ingentilito da eleganti finestre, conserva infatti l’arredo originario
Estense cinquecentesca, il Pavaglione settecentesco – ampio
che gli diede lo scrittore faentino e i suoi cimeli.
quadriportico destinato a ospitare botteghe e il mercato dei bachi da seta – e il Teatro Rossini, al cui progetto collaborò il Bibiena,
La Rocca di Riolo Terme, eretta da Francesco Manfredi nel 1310 e successivamente trasformata, testimonia delle antiche contese che insanguinarono queste terre nel periodo comunale e delle signorie. La via del Borgo, sopraelevata e porticata, racconta, nel cuore di Brisighella, delle lunghe carovane di asini che si dirigevano verso la vicina Vena del Gesso. Sulla costa, i grandiosi e suggestivi Magazzini del sale costruiti a Cervia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo documentano l’importanza della produzione del prezioso minerale, a ragione considerato vero e proprio “oro bianco” nella storia economica della città.
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Arte, artigianato, eventi culturali Il soggiorno nella provincia di Ravenna offre mille occasioni di shopping nei mercatini che si svolgono settimanalmente nelle piazze delle città e dei piccoli centri, negli eleganti negozi di abbigliamento, nelle 60 botteghe artigiane di Faenza che producono le belle e tradizionali maioliche. A Ravenna, tuttora vivissima è l’arte del mosaico, che ha raggiunto livelli di alta creatività. I mosaicisti ravennati sono infatti 30
chiamati in tutto il mondo per creare opere a mosaico di grande rilievo. Numerose le occasioni per divertirsi, ascoltare musica,
della signoria manfrediana o partecipare alle Feste medievali di
partecipare a feste ed eventi di ogni tipo in ogni periodo dell’anno,
Brisighella, che ogni anno, nei mesi di giugno e luglio, ripropongono
in particolare nella stagione estiva.
le antiche rappresentazioni medievali locali.
Ravenna Festival è annoverata tra le più qualificate rassegne
Numerosissime le manifestazioni estive a Cervia: lo Sposalizio
internazionali di musica lirica e sinfonica, così come un appunta-
del Mare, la Festa di San Lorenzo e Sapore di Sale – di antica tradi-
mento da non mancare, nel capoluogo ravennate, è l’altrettanto
zione popolare – premi letterari e importanti iniziative dedicate
celebre Festival del jazz.
all’arte o al tempo libero. Citiamo, tra i tanti eventi, il Festival
Le Manifestazioni internazionali della ceramica d’arte contem-
internazionale dell’aquilone, il Festival internazionale della danza,
poranea e antica che si svolgo-
il Festival internazionale dei burattini e delle figure “Arrivano dal
no a Faenza richiamano artisti,
mare”, il World Master di sculture di sabbia.
collezionisti, amatori della maiolica da tutto il mondo. Chi ama le celebrazioni stori-
In tutti i centri balneari della costa viene allestito un ricco calendario di occasioni di intrattenimento. Nell’entroterra, le numerose feste folcloristiche e allegre sagre
che, nel mese di giugno può
paesane con degustazione di prodotti locali offrono, nel corso
immergersi, con il faentino Palio
delle varie stagioni, momenti di divertimento davvero piacevoli,
del Niballo, nel clima di un
nel segno del recupero di sapori autentici in luoghi di grande
torneo cavalleresco dell’epoca
bellezza paesaggistica.
Università: giovane e attiva Il profilo culturale di Ravenna ha visto l’aggiunta di un tassello
Ma ulteriori delizie attendono il visitatore che percorre la
particolarmente dinamico da quando la città è divenuta polo scientifico
Strada del Sangiovese e dei
didattico dell’Alma Mater degli studi di Bologna.
sapori delle colline.
Un ambiente ricco di spunti interessanti e attrezzature tecnologi-
Tale itinerario unisce le
che moderne offre la specializzazione in “Conservazione, tutela e
principali località della collina
valorizzazione dei beni culturali”, quella in “Scienze e qualità
faentina, ricche di fascino storico
ambientali” e altre ancora.
e artistico, tramite il filo del
Pubblicazioni aggiornate, confortevoli sale studio e servizi
gusto: i vini DOC dei colli di
bibliotecari puntuali sono disponibili grazie alle tre biblioteche
Faenza, l’olio extravergine di
universitarie e a quelle cittadine, tra cui la Classense, l’Oriani, la
oliva di Brisighella, lo scalogno
multimediateca Casa Farini e il Centro di cultura cinematografica.
“di Romagna” celebrato nella
Tanti giovani universitari trovano nella città un porto stimolante per lo studio, donandole al contempo energie e intraprendenza.
sagra di Riolo Terme e le erbe aromatiche di Casola Valsenio. Nei centri costieri il risotto
Cucina romagnola: schietta e generosa
alla marinara, i tagliolini allo
Tagliatelle, lasagne, strozzapreti conditi con il ricco ragù di carne
scoglio, gli spaghetti con le
della tradizione. Passatelli dal colore dorato, profumati di parmigiano
vongole precedono saporite
e noce moscata. Cappelletti dallo squisito ripieno di formaggio, al
grigliate di molluschi e pesci dell’Adriatico. Per pane è offerta una
ragù o annegati in un brodo sopraffino. Tutti i primi piatti del menù
calda e fragrante piadina.
romagnolo sono realizzati con pasta “fatta in casa”, e per questo sono
Generosi i vini di produzione locale: Sangiovese, Trebbiano,
celebri e richiestissimi. E poi carni di maiale, di manzo, di castrato
Pagadébit, Albana e Cagnina, per finire in bellezza con dolci genuini
cotte ai ferri, e prosciutti, salsicce, salami…
e tradizionali.
La terra appenninica offre tartufi, funghi, castagne e frutti di bosco;
Chi si siede a una tavola romagnola è ospite d’eccezione, e potrà
altre specialità sono il cinghiale, la polenta, i formaggi ovini e caprini e
gustare piatti in cui il sapore di cose buone è sempre accompagnato
il porcello in tutte le sue succulente preparazioni.
dalla certezza della loro freschezza e qualità.
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Informazioni
Uffici informazioni e accoglienza turistica
Lido di Classe viale F.lli Vivaldi 51 tel. 0544/939278
Ravenna via Salara 8/12 tel. 0544/35404
[email protected] www.turismo.ravenna.it
[email protected] www.turismo.ravenna.it
apertura annuale
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via delle Industrie 14 (Mausoleo di Teodorico) tel. 0544/451539
[email protected] www.turismo.ravenna.it
apertura annuale
apertura stagionale Lido di Dante via Catone 10 tel. 0544/492106
[email protected] www.turismo.ravenna.it
apertura stagionale Lido di Savio viale Romagna 244 tel. 0544/949063
Classe via Romea Sud 226 (S. Apollinare in Classe) tel. 0544/473661
[email protected] www.turismo.ravenna.it
[email protected] www.turismo.ravenna.it
Marina di Ravenna viale delle Nazioni 159 tel. 0544/530117
apertura annuale Casal Borsetti via delle Viole 1 tel. 0544/444912
[email protected] www.casalborsetti.it
apertura stagionale Lido Adriano viale Petrarca 434 tel. 0544/495353
[email protected] www.turismo.ravenna.it
apertura stagionale
apertura stagionale
[email protected] www.marinadiravenna.org
apertura stagionale Marina Romea viale Ferrara 7 tel. 0544/446035
[email protected] www.marinaromea.org
apertura stagionale Porto Corsini via Po 32/B tel. 0544/447399
[email protected] www.turismo.ravenna.it
apertura stagionale Punta Marina Terme via della Fontana 4 tel. 0544/437312
[email protected] www.puntamarinaterme.it
apertura stagionale Cervia viale dei Mille 65 tel. 0544/974400
[email protected] www.comunecervia.it/turismo
apertura stagionale Milano Marittima viale Matteotti 39/41 tel. 0544/993435
[email protected] www.comunecervia.it/turismo
apertura annuale Pinarella via Tritone 3/A tel. 0544/988869
[email protected] www.comunecervia.it/turismo
apertura stagionale Tagliata via Gemelli 1 tel. 0544/987945
[email protected] www.comunecervia.it/turismo
apertura stagionale
Bagnacavallo piazza della Libertà 13 tel. 0545/280898
[email protected] www.romagnadeste.it
apertura annuale Brisighella piazzetta Porta Gabolo 5 tel. 0546/81166
[email protected] www.terredifaenza.it
apertura stagionale Casola Valsenio via Roma 50 tel. 0546/73033
[email protected] www.terredifaenza.it
apertura stagionale Faenza piazza del Popolo 1 tel. 0546/25231
[email protected] www.terredifaenza.it
apertura annuale Riolo Terme corso Matteotti 40 tel. 0546/71044
[email protected] www.terredifaenza.it
apertura annuale
Verde, azzurro, oro Pubblicazione a cura dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Ravenna Progetto grafico Agenzia Image Referenze fotografiche Archivi Provincia di Ravenna, Unione Prodotto Costa dell’Emilia-Romagna Stampa Tipografia Graph, Rimini dicembre 2004
Unione Europea
Repubblica Italiana
Provincia di Ravenna Assessorato al Turismo