Vacanze 2006

  • November 2019
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  • Words: 735
  • Pages: 10
Tutto è cominciato il 10 Agosto, io e una mia amica siamo arrivati all’aeroporto di Bologna dopo un viaggio perfetto. Lì avevamo appuntamento con altri due amici con i quali abbiamo raggiunto Venezia, per la precisione Mestre, dove avremmo trascorso una notte a casa di un’amica per poi ripartire, all’indomani, alla volta di Tai di Cadore. Abbiamo fatto un giro per Venezia di notte, intorno alle 2.00, beh, se di giorno è una città splendida, di notte lo diventa ancora di più, peccato il tempo limitato che avevamo mi sarei fermato volentieri qualche ora in più.

Intorno a mezzogiorno del giorno dopo eravamo a Tai di Cadore, un’amena cittadina alle porte di Cortina d’Ampezzo, un posto davvero carino e tranquillo, immerso nel verde e contornato da montagne, con un cielo che potete ben vedere dalla foto, non abbiamo goduto appieno del luogo perché il tempo è stato inclemente con noi (abbiamo dovuto rovistare negli armadi per rimediare degli abiti pesanti per poter andare in giro, un giorno abbiamo raggiunto i 5°!)

La casa dove eravamo, poi, sembrava la baita del nonno di Heidi, con un grande caminetto e rivestimenti in legno, calda ed accogliente, messaci gentilmente a disposizione da un nostro conoscente

Anche se il tempo, come ho detto è stato inclemente abbiamo avuto il coraggio di salire su al Lago di Misurina, dove anche qui il maltempo non ci ha risparmiati, sembrava di essere in Irlanda! Prima c’era il sole forte, quello di montagna, poi una simpatica pioggerellina che s'infilava dappertutto e dopo ancora un‘ acquazzone che non finiva più. Che fare? Mi sono armato di ombrello cosicché giravo così, tipo “giapponese in vacanza” con la macchina fotografica spianata per cogliere ogni attimo di quella “bella” giornata.

Abbiamo pranzato in un ristorantino sul lago in cui mi sono fatto fuori una padella con uova, speck, e patate al forno, un piatto leggero leggero e “tipicamente estivo”.

Siamo tornati a casa e dopo una cena accompagnata da tuoni e fulmini, siamo andati a letto perché all’indomani avremmo dovuto lasciare la casa per far ritorno a Mestre. Mattinata passata a sistemare tutto, pranzo in autogrill, arrivo a Venezia, con relativo giro turistico sia a piedi,

che in Vaporetto.

Il 14 ero a Parma, uno dei miei amici avrebbe lavorato per metà giornata e visto che il tempo era quello che era, ne abbiamo approfittato per accamparci a casa di uno di loro, il giorno dopo avevamo intenzione di andare al mare ma le previsioni non ce lo consentivano per cui abbiamo optato per Sirmione, sul lago di Garda, inutile dire che è stata una giornata caldissima e a tratti avremmo voluto, a turno, di buttarci nel lago…

Anche a Sirmione ho potuto soddisfare lamia passione per i castelli, il paese ne ha uno conservato perfettamente

con la particolarità di avere un accesso fortificato dal lago, nel quale veniva ricoverata la flotta nel momenti di pericolo.

Il giorno seguente il mio amico lavorava ancora e ne abbiamo approfittato per visitare Mantova, città molto bella che conto di visitare meglio.

anche, e soprattutto, perché non ho visitato il castello

Affacciato sul fiume.

Il giorno successivo, quello della partenza lo abbiamo passato a visitare Parma, una città davvero molto bella e fatta a misura d’uomo, bellissimo il parco Ducale con il famoso quartier generale dei RIS

Che dire, se non fosse stato per il cattivo tempo, dalle foto non si vede ma c’era, sarebbe stata una vacanza perfetta, alla fine mi sono rilassato (la mia gastrite ha ringraziato, a parte il piatto con le uova, lo speck e le patate) e cosa, più importante ho passato del tempo con i miei amici che vedo sempre molto poco visto che sono così lontani. Adesso un po’ di foto mie e dei miei amici

Io, Vita, Linda, Gigi e Max

Noto adesso che i piedi più grandi della testa ^_^

Da notare il maglioncino extralarge, che mi fa sembrare più magro. Adoro gli effetti ottici!

Di questa foto esistono 3 varianti, il signore di colore (forse sordo?) nonostante i richiami non capiva che cercavamo di farci una foto… in piazza S. Marco è un’impresa ardua è sempre un’impresa ardua ma quando ti trovi davanti un “masso di granito” diventa impossibile! ^_^

Anche di questa ci sono varie versioni, il fotografo ignorava che l’acqua della fontana era gelida… ha sperimentato la temperatura nel gavettone che è seguito…

I blues-brothers riuniti a Venezia

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