Il FORUM Rifiuti Campania, dopo un periodo di tensioni interne e rotture dovute a procedimenti di convocazione e discussione non condivisi e ripetutamente denunciati dai movimenti di base e dalle associazioni, auspicando la ripresa dei lavori così interrotti, porge i seguenti imprescindibili emendamenti Sul documento Linee programmatiche 2008-2013 per la gestione dei rifiuti urbani, varato dalla Giunta Regionale della Campania il 15.10.2008: •
Il FORUM ritiene urgente richiamare la Regione al rispetto di quanto previsto dalle convenzioni internazionali, segnatamente quella sull'accesso all'informazione e quella relativa alla partecipazione delle organizzazioni della società civile ai processi decisionali; secondo il trattato di Aarhus, (Legge n. 108 del 16 marzo 2001, Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'accesso alle informazioni,la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale fatta ad Aarhus il 25 giugno 1998.) (Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11 aprile 2001 - Supplemento Ordinario n. 80 )
•
l'estensione degli ambiti di partecipazione del FORUM ai processi decisionali riguardo a tutto l'arco delle questioni di rilevanza ambientale, a partire dai problemi della gestione delle risorse idriche e del dissesto idrogeologico;
1. Il FORUM chiede come primo ed improrogabile passo per la ripresa dei lavori l’approvazione dellol proprio statuto, redatto dal prof. Lucarelli, presentato e messo in rete dal 1 ottobre 2008, per regolarne il funzionamento a garanzia della correttezza delle sue procedure tanto nei confronti delle istituzioni e degli organismi che partecipano alla sua vita interna quanto dei suoi interlocutori esterni; 2. Il FORUM rileva che la situazione di emergenza dei rifiuti in Campania, artificialmente alimentata per giustificare la perpetuazione della gestione di un commissario straordinario (ora Sottosegretario di stato) non è riconducibile solo all'accumulo di rifiuti urbani per le strade, che è stato l'aspetto più visibile del problema, ma anche e soprattutto allo sversamento illegale, protratto per decenni, di rifiuti speciali e di rifiuti pericolosi, tossici e nocivi, sui suoli e nei corsi d'acqua di una parte rilevante del territorio regionale. Per questo il problema dei rifiuti urbani deve essere affrontato insieme alla gestione dei rifiuti speciali e delle bonifiche necessarie al risanamento del suolo e delle acque della regione all'interno di un unico piano, in cui la difesa della salute della popolazione campana sia posto come vincolo non aggirabile di un approccio unitario al problema; e che la definizione delle Linee programmatiche relative alla gestione dei rifiuti urbani vada effettuata congiuntamente a quella di analoghi documenti di indirizzo generale che integrino lo schema di piano con le parti relative alla gestione dei rifiuti speciali e alla bonifica del territorio e delle acque; 3. Il FORUM DENUNCIA la legge 123 e decreti succ. ; incostituzionali e discriminatori della popolazione Campana nei confronti del resto degli italiani. 4. Il FORUM denuncia incostituzionali e discriminatori il decreto legge prodi per la reintroduzione dei cip6; il decreto legge prodi sulle le eco balle bruciabili;
l'ordinanza del consiglio dei ministri del 16 del luglio scorso n. 3693 che sancisce il passaggio dei siti di stoccaggio di eco-balle sotto sequestro e delle discariche ormai sature dalla Fibe-Impregilo allo Stato. 5. Il FORUM denuncia il fatto che il divieto di accesso alle discariche e agli impianti di trattamento dei rifiuti imposto alle autorità degli Enti locali e ai rappresentanti delle comunità interessate per impedire loro il controllo e la verifica di aspetti cruciali per la salute degli abitanti, unitamente al segreto che copre tutta la documentazione progettuale relativa agli impianti di trattamento dei rifiuti, rappresentino una gravissima violazione del diritto di accesso all'informazione. Il FORUM chiede pertanto che le autorità della Regione Campania esigano l'immediata revoca di questi divieti, e il libero accesso del pubblico alla documentazione progettuale relativa a detti impianti. Al tempo stesso il FORUM chiede che la Giunta regionale e gli Enti locali della Campania si impegnino a garantire l'accesso del pubblico alla documentazione relativa alle decisioni, da essi assunte, anche prima che siano passate al vaglio delle autorità del governo regionale e locale; 6. Il FORUM rileva che i dati quantitativi contenuti nelle Linee programmatiche varate dalla Giunta regionale sono generici, non aggiornati, basati su una analisi del rifiuto urbano che non corrisponde alla realtà delle diverse province; 7. Il FORUM dichiara Le linee programmatiche 2008-2013 irricevibili per il punto 6 e per tutti i punti di seguito riportati: 8. Il FORUM riconosce alla Giunta regionale di aver dichiarato di mettere al primo posto, tra gli obiettivi da perseguire nel prossimo quinquennio, la riduzione della produzione dei rifiuti alla fonte. Ma ritiene che tale obiettivo debba essere non solo dichiarato ma quantificato e specificato, nelle azioni e nelle politiche che si intende mettere in campo da subito al fine di perseguire il più alto risultato possibile, con osservazione dei dati e degli obbiettivi raggiunti altrove; aggiungendo alle misure elencate dal documento, la promozione in tutti i maggiori centri della regione di un last-minute market e di un programma di ritiro e inoltro a organizzazioni benefiche dei prodotti scartati dal circuito commerciale perché danneggiati o in scadenza; rendere imponendo per legge il vuoto a rendere, con obbligo in tutta la Regione la resa "uno a uno". Divieto in tutti gli enti pubblici dell'uso delle bottiglie di plastica e dell'usa e getta. Incentivazione di analisi dell'acqua potabile. Incentivi economici per i filtri all'erogazione. 9. Il FORUM ritiene che per ciascuna delle misure sopra elencate sia necessario definire, in ogni ambito territoriale, gli obiettivi qualitativi e quantitativi da perseguire, le modalità e gli strumenti – accordi di programma, coinvolgimento di categorie professionali, associazioni e ONG, concessione di spazi, licenze, autorizzazioni, finanziamenti, istituzione di marchi di qualità e quant'altro – e i soggetti che devono farsi carico delle diverse soluzioni individuate; 10.Il FORUM riconosce alla Giunta regionale di aver auspicato di raggiungere l'obbiettivo fissato dalla legge nazionale della raccolta differenziata (RD) ad almeno il 65 per cento entro il 2013, ma ritiene che alla luce dell'emergenza e alla verifica della risposta territoriale della popolazione, di poter aspirare a percentuali ben più alte, anche in tempi minori; si sottolinea che le valutazioni fatte sono in partenza
sottovalutate, soprattutto nelle province di Benevento e Salerno. Si impegna a operare per individuare, in ogni contesto territoriale, le condizioni essenziali perché questo obiettivo venga raggiunto, decidendo comunque di denunciare e contrastare tutti i casi in cui, conflitti di interesse, interessi costituiti, intralci burocratici, assenza di adeguate professionalità o inerzia dei soggetti preposti ostacolino il raggiungimento di tale obiettivo; 11.Il FORUM rileva che l'unico modo per conseguire l'obiettivo di RD è l'estensione a tutto il territorio regionale della raccolta domiciliare detta porta a porta, con modalità flessibili, che possano variare a seconda dei contesti, ma che devono comunque dare la priorità assoluta alla raccolta domiciliare, e al recupero tramite compostaggio della frazione organica; Ma, in concomitanza, ritiene obbligo da subito, con legge regionale, su tutto il territorio partire con la divisione della raccolta secco-umido 12.Il FORUM rileva come un obiettivo così ambizioso non possa essere perseguito se non attraverso una radicale riforma e razionalizzazione di tutta l'organizzazione del lavoro degli addetti alla raccolta e una chiara individuazione dei compiti e delle responsabilità dei diversi soggetti coinvolti: lavoratori e loro organizzazioni sindacali, aziende e loro direzioni e staff tecniche, amministrazioni comunali e loro articolazioni territoriali (municipalità), in modo che cessi nel più breve tempo possibile lo scarico di responsabilità che ogni livello organizzativo effettua nei confronti degli altri; e qualsiasi presunto o possibile "conflitto di interessi" e coincidenza del "controllato con il controllore" 13.Il FORUM ritiene altresì che l'attivazione di una RD spinta non possa prescindere dalla conversione della tassa in tariffa e dalla introduzione di meccanismi premiali differenziati per singolo nucleo familiare, condominio, esercizio commerciale, collettività; 14.Il FORUM è consapevole che una tale riorganizzazione è destinata a creare numerosi problemi a livello occupazionale ed eventuali esigenze di ricollocazione professionale di una parte del personale e si impegna a mettere al più presto all'ordine del giorno la discussione sul modo migliore di affrontare questi problemi insieme alle organizzazioni sindacali che partecipano ai suoi lavori; 15.Il FORUM denuncia il fatto che l'obiettivo di RD fissato dalla Giunta regionale non potrà mai essere raggiunto se la città di Napoli continuerà ad avere un servizio di RD, scadente ed inefficiente come quello fornito attualmente dall'azienda a ciò preposta, l'ASIA Napoli SpA, che non fornisce alcuna garanzia di poter migliorare le proprie prestazioni, sia perché in palese conflitto di interessi, essendo in ATI per la gestione dell'inceneritore di Acerra, sia perché sono anni che sistematicamente fallisce gli obiettivi non solo nel servizio di raccolta differenziata, ( a tal uopo va rivista la privativa della legge regionale su esempio di quanto all'attualità avviene già in altre regioni) 16.Il FORUM riconosce alla Giunta regionale l'intento di valorizzare la frazione organica dei rifiuti urbani sia attraverso la riabilitazione immediata degli impianti di compostaggio esistenti, mai utilizzati e spesso bloccati dai commissari che si sono succeduti nel tempo alla guida della gestione dell'emergenza, sia attraverso la
realizzazione tempestiva di nuovi impianti, fino a raggiungere la capacità complessiva necessaria a far fronte al fabbisogno di compostaggio, procedendo alla loro localizzazione, consensualmente con le amministrazioni comunali e provinciali coinvolte, e al loro finanziamento con i fondi messi a disposizione dal POR 2007-2013; ma ritiene prioritario individuare dove e come utilizzare questi fondi, valutare la possibilità di incentivare altri modelli, compostaggio domestico e compostaggio diretto in agricoltura, da "calzare a misura" nei territori. 17.Il FORUM rileva che la domanda di una quota quanto maggiore possibile di compost di qualità da destinare a colture alimentari, e anche di FOS da destinare su suoli gravemente compromessi proviene direttamente dalle organizzazioni degli agricoltori della regione, il che rappresenta un salto di qualità nella organizzazione di una filiera corta nel recupero dei rifiuti urbani; 18.Il FORUM ha più volte ribadito che la riorganizzazione del ciclo dei rifiuti urbani non possa prescindere dall'attivazione di misure di particolare rilevanza per la soluzione gestionale e impiantistica, a livello regionale, delle problematiche relative alla raccolta, al trattamento, e allo smaltimento dei rifiuti speciali; che la bonifica del territorio deve procedere di pari passo con la neutralizzazione di ogni ulteriore sversamento e/o incendio di rifiuti tossici nel territorio della regione e che questo obiettivo richieda che il commissariamento della regione per quanto riguarda le bonifiche cessi irrevocabilmente il 31.12.08, senza possibilità di proroghe, restituendo alla Regione e agli altri enti competenti la responsabilità della attuazione degli interventi di bonifica. Lo stesso discorso deve valere per quanto riguarda la gestione delle acque; purchè questo non comporti manovre di privatizzazione delle risorse idriche che devono rimanere bene pubblico primario ed imprescindibile; 19.Il FORUM ritiene necessario ed improrogabile recuperare alla piena funzionalità, con semplici opere di ristrutturazione ed aggiunta di alcune semplici linee dedicate al maggior recupero possibile della frazione residua gli impianti di selezione fisico meccanica dei RUR, in quanto questa scelta rappresenta l'alternativa pratica più facilmente realizzabile e per questo urgente per fermare lo scempio del territorio regionale provocato dalla apertura di nuove discariche a cui conferire rifiuto indifferenziato, con una pratica messa al bando, con vincoli sempre più stringenti, dalla normativa dell'UE; 20.La riabilitazione di detti impianti dovrà fornire con una ristrutturazione che si ritiene, dai dati fornitici da tecnici e imprenditori da noi interpellati in seduta pubblica, breve, facile ed economicamente contenuta. Ø una frazione organica stabilizzata (FOS) da utilizzare nella bonifica di suoli altamente contaminati e delle discariche saturate, Ø un recupero di materia il più alto possibile, sul modello Vedelago, che nell'ultimo semestre ha raggiunto percentuali di recupero fino al 99% Ø uno scarto, il minore possibile, da inviare in discarica, che così verrebbe ridotto in poco tempo a una frazione minima di quello attuale;
(Ritiene altresì che qualunque ipotesi, anche temporanea, o di transizione di produzione di CDR, da inviare secondo ex decreto Ronchi, o legge Napolitano, in impianti fuori regione, sia inaccettabile, dal punto di vista etico, il decreto riteneva possibile la pratica in attesa dell'inceneritore, che noi osteggeremo sempre; dal punto di vista economico-imprenditoriale, poiché non si può portare ad un tavolo contrattuale un ente gestore con un ipotesi del genere, transitoria e momentanea.) 21.Il FORUM, rileva che una volta restaurata la piena funzionalità degli impianti di selezione fisico meccanica, sia possibile indirizzare ad essi anche la frazione di scarto delle piattaforme CONAI che ricevono i prodotti da RD, al momento altissimi, vicini al 65%, per recupero ulteriore di materia; inoltre con il proseguimento della divisione secco-umido e il miglioramento della RD porta a porta si potrà puntare ai risultati quantitativi e qualitativi dell'impianto modello, con una produzione dalla materia "non riciclabile" di un prodotto altamente qualificato, certificato UNI/14 e UNI/16, per l'industria della plastica e per l'industria edile. 22.Il FORUM ritiene che questa sia una strada obbligata per uniformarsi agli indirizzi in vigore nei principali paesi europei, dove si diffondono in misura crescente gli impianti di recupero di materia a scapito dell'incenerimento e dove addirittura si procede all'estrazione di materiali recuperabili dalle discariche dismesse (land-mining) che l'irreversibile aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime rende ormai conveniente; 23.Il FORUM sottolinea come una soluzione del genere corrisponda all'interesse di tutte le sue componenti: le amministrazioni locali, perché utilizzando impianti che hanno giù una localizzazione definita, evita di cercare ulteriori localizzazioni a nuovi impianti dal pesante impatto ambientale, regolarmente rifiutati dalle comunità prescelte per ospitarli sul proprio territorio; le imprese già esistenti e quelle ancora da costituire che hanno interesse a operare sulla filiera del recupero sia nelle fasi iniziali della selezione e della nobilitazione che in quelle a valle della utilizzazione dei materiali riciclati; le associazioni e i comitati costituiti per difendere il territorio dagli impatti sanitari e ambientali devastanti degli impianti di smaltimento finale del rifiuto indifferenziato; 24.Il FORUM prende atto che la massimizzazione del recupero di materia dai rifiuti urbani è un orientamento emerso anche in seno alla sua componente imprenditoriale, constatando anche in questo caso una disponibilità a rendere sempre più conveniente anche dal punto di vista economico e occupazionale un indirizzo generale a favore della filiera e del recupero totale della materia 25.Il FORUM rileva che impianti di recupero di materia, siano già oggi la destinazione dei convogli di rifiuti che la Campania invia in Germania e ritiene assurdo che si continui a praticare queste spedizioni e a devastare il territorio regionale con nuove discariche per rifiuti indifferenziati, lasciando fermi, o utilizzando come meri compattatori di rifiuti, impianti che hanno un valore di diverse centinaia di milioni di euro, che sono stati finanziati dai Fondi strutturali dell'UE, che sono stati concepiti per separare e valorizzare il rifiuto indifferenziato e il cui uso è stato invece distorto dagli interessi delle gestioni che si sono succedute nel tempo, con la produzione di milioni di
"ecoballe", malamente stoccate in attesa degli incentivi all'incenerimento pagati da tutti i contribuenti italiani; il cui costo e onere di smaltimento, deve tornare alla FibeImpregilo che l'ha causato 26.Il FORUM prende atto che la Giunta regionale si impegna a fornire, articolandola a livello provinciale, una stima quantitativa dei flussi delle diverse frazioni di rifiuti che interessano la regione: cioè un bilancio di massa che il FORUM ha più volte richiesto al sottosegretario di Stato all'emergenza rifiuti in Campania, ricevendone un diniego; 27.Il FORUM rileva e denuncia che la previsione di produzione di rifiuto per alimentare inceneritori e cementifici non ha alcuna possibilità di venir soddisfatta dalla produzione regionale e denuncia l'intenzione di voler bruciare negli impianti ipotizzati altro dalla RUR; Rifiuta l'ipotesi dichiarata di voler smaltire tramite incenerimento le oltre 8 milioni di tonnellate di eco balle della Fibe-Impregilo. Suggerisce che esse, come hanno già fatto in Germania, vengano aperte e destinate per quanto possibile al recupero di materiale, a costo ed onere dell ' Impregilo, sotto controllo terzo, certo. 28.Il FORUM, considerando: •
gli obiettivi di riduzione alla fonte della produzione di rifiuti e di RD,
•
la necessaria revisione dei bilanci di massa a livello provinciale,
•
l'auspicabile adeguamento di questi impianti in funzione del maggiore recupero di materia oggi ottenibile con i più moderni impianti,
•
Auspica e sollecita la possibile contestazione che la Commissione europea può sollevare nei confronti della reintroduzione degli incentivi CIP6 all'energia elettrica generata dagli inceneritori della Campania,
•
Ritiene la realizzazione di impianti dedicati al "recupero energetico" oltre che altamente dannosa ( ci rifacciamo, oltre che ai dati accertati e riconosciuti dal mondo scientifico, anche all'affermazione dell'assessore Ganapini ad Ambiente Italia in cui preannunciò che con l'incenerimento faremo come con l'amianto, ci accorgeremo troppo tardi del notevolissimo danno alla salute che ha causato e dei morti,) anche superflua ed economicamente svantagiosa;
29.Il FORUM ritiene che la decisione della Giunta regionale di introdurre tra i possibili sbocchi della frazione combustibile non altrimenti valorizzabile dei rifiuti urbani anche i cementifici sia inaccettabile. Le attività dei cementifici risultanti industrie insalubri di prima classe per emissioni delle polveri sospese respirabili PM10 sono sottoposte alla disciplina del decreto n. 203 del 24 maggio 2008 e del decreto n.351 del 4 agosto 1999. Cosicché la delibera di giunta n. 1653 che approva le linee programmatiche in materia di gestione dei rifiuti urbani e quindi anche l'incenerimento nei cementifici di Caserta e Maddaloni, è da considerarsi illegittima. 30.Il FORUM rileva che la gli studi alla base di queste affermazioni confermano l'inutilità della messa in funzione e alla realizzazione di tutti gli inceneritori previsti dal DL 90,e succ. ; lasciando per ora sospesa la scelta della soluzione da adottare per lo
smaltimento delle ecoballe; che mai potrà essere nell'incenerimento anche e soprattutto in considerazione dei motivi per cui al sequestro della Magistratura. 31.Per quanto riguarda l'inceneritore di Acerra, il FORUM rileva che il continuo rinvio della sua apertura, destinato a protrarsi nei prossimi mesi, aggiunge nuove speranze al fatto che questo impianto non entrerà mai in funzione, per evidenti difetti di progettazione e costruzione e di collocazione; Il FORUM ritiene comunque ed in ogni caso inaccettabile, contro legge e contro il buon senso realizzare ed attivare un impianto in un territorio dichiaratamente compromesso per l'altissimo grado di inquinamento della terra, dell'aria e dell'acqua come quello acerrano, così come documentato dalle indagini della Commissione Parlamentare nel 2003 che ne decretò l'altissimo livello di inquinamento e ne dispose l'immediata bonifica, mai attuata. 32.Ribadiamo la necessità di dar valore ad una consolidata pubblicistica scientifica relativa ai danni alla salute provocati dagli impianti di incenerimento, che rendono da un punto di vista sanitario e ambientale, oltre che obsoleta da un punto di vista economico, la scelta dell'incenerimento; 33.A queste considerazioni il FORUM aggiunge la constatazione che, l'attesa di uno o più inceneritori che non sono mai arrivati ha indotto per quattordici anni il regime commissariale a perpetuare e aggravare l'emergenza rifiuti in Campania e a non predisporre e spesso a ostacolare soluzioni alternative più economiche, più salubri, più facilmente praticabili, come riduzione, RD, compostaggio, recupero di materia; 34.Il FORUM rileva altresì come gli indirizzi adottati nel quadro normativo definito dalla L. 123/08 contribuiscono a perpetuare questa attesa, in un contesto di generale e protratto stallo di qualsiasi altra iniziativa. Per tutti questi motivi ritiene che la Giunta Regionale e le Amministrazioni provinciali si debbano attivare per richiedere la fine anticipata della gestione commissariale dei rifiuti nella regione e per promuovere le condizioni di un passaggio in tempi stretti della gestione di tutto il ciclo alle Amministrazioni provinciali e ai nuovi soggetti da queste delegate; e che la Regione, che ne ha facoltà, impugni la legge 123 e succ.. 35.Il FORUM riconosce alla Giunta Regionale di aver dichiarato di voler ridurre drasticamente il numero di discariche previste dalla L 123/08 36.Per quello che riguarda il pregresso, cioè le montagne di ecoballe accumulate nel territorio della regione, il FORUM, consapevole della difficoltà di trovare una soluzione efficace, economicamente sostenibile e compatibile con l'ambiente a un problema che non ha precedenti nella storia della civiltà industriale, invita la Giunta regionale ad affrontare la questione convocando insieme al FORUM un convegno internazionale che discuta il problema in tutte le sue dimensioni; tenendo ferma la necessità di ricorrere contro l'ordinanza del consiglio dei ministri del 16 del luglio scorso n. 3693 che sancisce il passaggio dei siti di stoccaggio di ecoballe sotto sequestro e delle discariche ormai sature dalla Fibe-Impregilo allo stato.
37.A completo diniego e presa di distanza dalle Linee programmatiche varate dalla Giunta regionale il FORUM allega il presente documento e si riserva di presentare un proprio documento per la redazione degli obiettivi e delle metodologie per un piano a livello regionale.